Diss. ETHNo. 15685 From the molecular to the behavioural level in insect-plant interactions: attraetion of a parasitic wasp by herbivore-induced plant chemical signals A dissertationsubmitted to the SWISS FEDERAL INSTITUTEOF TECHNOLOGYZÜRICH for the degree of DoctorofNatural Sciences Nadia Scascighlni Dipl. Agr. ETH born25July 1975 Minusio (TI), Switzerland accepted on the recommendation of Prof. Dr. S. Dorn, examiner Prof. Dr. F. Jüttner, co-examiner Prof. Dr. A. Schaller, co-examiner Dr. A. Rott, co-examiner 2004 1 Summary One of the most fascinating mechanisms herbivore-inducedvolatiles which used by predators and parasitoids as a cue to find tritrophic system of Brassica oleracea var. gemmifera plants, Pieris brassicae caterpillarsand Cotesia glomerataparasitoids was used as a model to elucidate central aspects of inducible defenses. An interdisciplinary approach was thereby applied, using molecular,chemical, and behavioural methods, to clarifyhow the volatile emissions ofthe cabbage plant are linked to the attraetionof the their prey or host. In this study, are in plant defense consists in the emission of the parasitoid in a well orchestrated defense system. At the molecular level, the changes in the expression of genes as related to the produetion of the volatileswere monitored in order to elucidate the dynamics of defense activation in herbivore-damaged and systemicallyinduced leaves of the cabbageplant (chapter 4). Herbivorymainly triggers the expressions of genes of the myrosinaseglucosinolate system and of the pathways for the oxilipin and aromatic biosynthesis in both herbivore-damaged and systemic leaves. No induction ofthe isoprenoid pathway, which is responsible for the produetion of terpenoids, has been detected, thus induced defenses in cabbage appear to rely mainly on direct defenses (i.e. glucosinolate breakdown produets) and wound signaling (i.e. oxylipin biosynthesis produets). At the chemical level, the temporal dynamics of the emission of volatiles upon caterpillarfeedingwere monitored in a time course experiment (chapter 5) by means of headspace gas chromatography-massspectrometry analyses. Two green leaf volatiles, a terpenoid and a nitrile show a significant increase in their emissions within the first 5 hours following initial herbivory. Subsequently,the chemical Compounds of healthy and herbivore-damagedcabbage leaves were characterizedusing the recently developed SBSE (stir bar sorptive extraction) to allow a Statistical Simulationofthe parasitoid's selective attention towards the chemical Stimuli it pereeives (chapter 6). The selective attention of C. glomerata was emulated using PCA (principal components analysis) which reduced the amount of Compounds to be considered for later investigations with bioassays. At the behavioural level, several bioassays were performed to assess the attraetive effect and the dynamics of the volatiles emitted upon herbivory by cabbage plants (chapter changes 4 and 5). The responses of the parasitoid correlate well with both the in gene expression observed at the molecular level and the emission of volatiles monitored at the chemical level. In an additional set of bioassays, the Compounds that statistically from the chemical analyses with SBSE were tested for their bioactivity (chapter 6). Surprisingly, the combination of two Compounds, one green leaf volatile and a nitrile, is sufficient to attract the parasitoid. In fact, these two Compounds appear to provide the parasitoid C. glomerata with enough information as to plant species and its damage Status. In conclusion, this study provides valuable insights into the mechanisms shaping the relationships within the organisms of this tritrophic system. In particular, the dynamics of defense induction related to volatile emission in cabbage were elucidated and the Compounds relevant for the attraetionofthe parasitoid have been identified. were selected 2 Riassunto Uno dei meccanismi piü affascinanti piante si difendono dall'attacco di organismi erbivori consiste nell'emissionedi composti volatili i quali vengono utilizzati da predatori e parassitoidi come segnale per localizzare le prede o gli ospiti. In questo studio, il sistema tritrofico comprendente la pianta Brassica oleracea var. gemmifera (cavolo cappuccio), l'erbivoro Pieris brassicae (cavolaia) e il parassitoide Cotesia glomerata (vespabraconide) e stato usato come modello per approfondirealcuni aspetti centrali di questo sistema di difesa. Si e applicato un approccio interdisciplinare, basato su con cui le metodi molecolari, chimici ed osservazionietologiche. L'obiettivo dello studio e di pianta in relazione con l'emissione dei composti volatili e di identificare quelli che attraggono il parassitoide. A livello molecolare, i cambiamentinell'espressione dei geni in relazione con 1' emissione delle sostanze volatili sono stati esaminati nelle foglie direttamente danneggiate dall'erbivoro e in quelle sistemiche, cioe dov'era stato indotto un meccanismo di difesa, per chiarire le dinamiche di attivazione delle difese nella pianta del cavolo (capitolo 4). II danno provocato dell'erbivoro attiva soprattutto l'espressione dei geni nel sistema mirosinasi-glucosinolati e quelli nella via della lipossigenasi e della biosintesi dei composti aromatici in tutti i due tipi di foglia. Non e stata osservata alcuna induzione nella via biosintetica degli isoprenoidi, per cui le difese indotte nel cavolo sembrano contare principalmente sulle difese dirette (cioe i prodotti di degradazione dei glucosinolati) e sulla trasduzione del segnale di attacco (prodotti di degradazione dei lipoperossidi). chiarire il sistema di difesa della A livello chimico, le all'attacco dell'erbivoro spettrometria di sono dinamiche di emissione dei State monitorate mediante composti seguito analisi gas-cromatografiche a volatili in (capitolo 5). Nelle prime 5 ore dopo l'inizio dell'attacco dell'erbivoro si misura un aumento significativo nell'emissione di due "green leaf volatiles", di un terpene e di un nitrile. In seguito, i composti chimici delle foglie di cavolo, sane e danneggiate dall'erbivoro, sono stati caratterizzatiusando l'estrazione per SBSE (stir bar sorptive extraction). Sui risultatidi queste analisi e stata eseguita una massa simulazione statistica dell'attenzione selettiva del parassitoide nei confronti degli percepisce (capitolo 6). L'attenzione selettiva di C. glomerata e stata simulata mediante PCA (Analisi delle Component Principali) che ha cosi contribuito alla riduzione dei composti chimici da considerare nelle mdagini con i biosaggi. A livello comportamentale, sono stati condotti diversi biosaggi per determinare sia l'effetto di attrazione che le dinamiche temporali delle emissioni dalla pianta di cavolo in seguito al danno dell'erbivoro (capitolo 4 e 5). Le risposte del parassitoide corrispondono bene sia con i cambiamenti a livello molecolare nell'espressione dei geni, sia con le emissioni dei composti volatili evidenziate dalle analisi chimiche. In un'altra serie di biosaggi, i composti selezionati statisticamente dai risultati delle analisi chimiche tramite SBSE sono stati testati per determinare la loro bioattivitä (capitolo 6). Sorprendentemente, la combinazionedi due composti, un "green leaf volatile" con un nitrile e sufficiente ad attrarre il parassitoide. In particolare, questi due composti sembrano fornire Finformazione minima necessaria al parassitoide C. glomerata riguardante la specie vegetale e il tipo di danno subito dalla pianta stessa. stimoli chimici che