Università degli Studi del Sannio Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali Corso di Laurea in Organizzazione e Gestione della Sicurezza Sociologia della devianza – 10 CFU Parte Prima Elvira Martini A. A. 2009-2010 PROGRAMMA DEL CORSO Teorie sulla devianza Le principali forme di devianza e criminalità TESTO Barbagli M., Colombo A., Savona E. (2003) Sociologia della devianza Bologna, il Mulino Lo studio della devianza e della criminalità diventa oggi centrale per operare in un ambiente molto più turbolento rispetto al passato e caratterizzato da problematiche nuove e complesse, come quella dell’insicurezza. In molte istituzioni è sentita l’importanza di disporre di esperti di sicurezza, educatori, operatori nel campo della rassicurazione sociale, che siano in grado di contribuire alla messa a punto di politiche e interventi specifici per rispondere alla domanda di sicurezza e controllo sociale. Questioni correlate al tema L’analisi della devianza è correlata agli ambiti: ordine pubblico sicurezza sociale controllo sociale L’ordine pubblico L'ordine pubblico è quell'insieme di norme fondamentali dell'ordinamento giuridico riguardante i principi etici e politici la cui osservanza ed attuazione è ritenuta indispensabile per l'esistenza di tale ordinamento. Finalità dell’ordine pubblico è assicurare il pacifico svolgersi della vita sociale, secondo quanto consentito dalla legge dello Stato. Rinvia al principio per il quale l’ordinato e tranquillo svolgimento dei rapporti tra i cittadini deve essere garantito, oltre che dal sistema di norme repressive dei fatti illeciti, anche da un parallelo sistema di adeguate misure preventive di polizia. L’ordine pubblico viene considerato normalmente un indicatore della governabilità delle città e costituisce una delle condizioni affinché vi sia sicurezza e tranquillità. L’ordine pubblico A seconda dell'ambito di operatività, si distinguono vari tipi di ordine pubblico: politico, economico, tecnologico, per le forze di polizia. L'ordine pubblico politico e riguarda il funzionamento dello Stato e le libertà fondamentali dei cittadini. L'ordine pubblico economico è affermazione delle libertà economiche allo stesso modo che la tutela della persona umana è affermazione della libertà religiosa, di pensiero, ecc. L'ordine pubblico tecnologico riguarda l'uso delle tecnologie che non possono essere usate in forme tali da pregiudicare la sicurezza ed il funzionamento dei mercati L’ordine pubblico per le forze di polizia si riferisce genericamente a un complesso di servizi, tecniche, addestramento e così via, inerenti al mantenimento di condizioni di ordine (e pertanto, fondamentalmente di prevenzione e/o repressione di tumulti) in circostanze in cui si prevede un intenso afflusso di persone (tipicamente: manifestazioni politiche o sindacali, partite di calcio, spettacoli pubblici e simili). La sicurezza sociale Con l'espressione sicurezza sociale si indica un sistema di interventi pubblici finalizzati a garantire ai cittadini condizioni di vita dignitose e a proteggerli dai rischi più gravi dell'esistenza (può essere vista come la somma tra assistenza sociale e previdenza sociale). La sicurezza sociale, definita anche sicurezza urbana, non è l’ordine pubblico né incolumità pubblica: sono diverse le problematiche, le competenze, le finalità e i ruoli sociali: 1. l’ordine pubblico è una situazione statica, garantita da una capacità di controllo esterno; 2. per incolumità pubblica si intende l'integrità fisica della popolazione; 3. la sicurezza urbana è un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale (DM 5/8/2008). La sicurezza rappresenta una condizione da raggiungere, da gestire, ma niente affatto garantita da alcuna capacità di controllo esterno. Le norme e le relazioni sociali In quest’ottica, il problema della sicurezza si comprende soltanto dando la giusta attenzione alle norme sociali di comportamento in situazione; cioè, a quelle norme codificate in ruoli sociali, ai quali gli attori dovrebbero attenersi nel rispetto delle aspettative di ruolo. Si usa distinguere tra: le norme di giuridiche attengono a diversi ambiti comportamentali e prevedono delle sanzioni specifiche per chi le viola. Esse condizionano le relazioni tra i soggetti, nonché tra essi e le istituzioni; le norme relazionali prendono vita dall’esistenza delle relazioni sociali, dando loro forma e regolarità (norme d’uso, morali). Le norme relazionali sono le condizioni che rendono possibile l’interagire dei soggetti, spingendo gli attori sociali a mettere in atto e sviluppare azioni sociali dotate di significato. Le norme e gli obiettivi collettivi La domanda di sicurezza chiede, sostanzialmente, il rispetto delle norme giuridiche (“fare rigare diritti i delinquenti”); in questo senso la domanda si rivolge allo Stato e agli apparati di controllo, prevenzione e repressione. Poiché lo Stato non riesce a rispondere a una tale domanda (anche perché in uno Stato di diritto non può essere represso tutto; così come in una società aperta e altamente differenziata è impossibile prevenire e controllare tutto e tutti), l’insoddisfazione cresce e con essa il livello di ansia generalizzata e di paura sociale. Il controllo sociale In ogni società vengono fatti tutti gli sforzi per garantire l’ordine pubblico, preservare la sicurezza sociale e garantire il rispetto delle norme. Il controllo sociale è l’insieme di tutti i metodi usati per fare in modo che tutti i membri di un gruppo rispettino le norme e le aspettative di quel gruppo. Il controllo come condizione dell’ordine sociale. Secondo questa concezione, l’ordine sociale non è l’esito di uno sviluppo spontaneo della società, bensì una costruzione sociale che deriva dal livello di controllo sociale. Il controllo come possibilità di influenzare gli individui. In questo senso, il controllo si caratterizza come capacità della società di influenzare l’individuo e come forza degli attori sociali di influenzarsi a vicenda. Il controllo come reazione sociale. Qui il controllo viene individuato come la risposta al manifestarsi di comportamenti devianti. Il controllo sociale viene considerato come l’insieme di meccanismi, di azioni reattive e di sanzioni che una collettività individua e legittima sia per prevenire la devianza, sia per eliminare una devianza avvenuta, sia per impedire che la devianza si ripeta o si estenda ad altri. Controllo primario e secondario Il controllo primario (interno) è definito come l’insieme di processi e di relazioni sociali, attraverso cui i comportamenti si integrano, all’interno di un set di norme sociali riconosciute e legittimate. È indiretto e informale; incide sulle motivazioni all’azione, orientandole verso gli ideali collettivi e verso il rispetto delle norme sociali. È di tipo costitutivo (fondativo), in quanto è una delle condizioni che rendono possibile le relazioni e le interazioni sociali tra i diversi attori sociali, e tra essi e le istituzioni. Il controllo secondario (esterno) è l’insieme dei mezzi di reazione alla violazione delle norme; le azioni di controllo secondario sono finalizzate alla repressione della devianza e al ripristino della norma (punizioni e ricompense). È diretto e formale; si oppone, per reprimerle, alle motivazioni soggettive. È di tipo ricostitutivo, in quanto rinvia alla funzione e al ruolo che le istituzioni svolgono nell’impedire che comportamenti devianti possano squilibrare il sistema sociale. Altri temi correlati Il termine devianza è apparso nel corso degli anni ‘30. Criminalità. Ogni comportamento che viene perseguito dalla legge penale. Il principale testo di legge è il codice penale ma esistono anche altri testi che prevedono sanzioni penali (furto). N. B. La criminologia studia le infrazioni commesse nei confronti delle leggi; la sociologia della devianza ha un oggetto assai più ampio includendo nei suoi interessi ogni atto che si allontana dal comportamento socialmente accettato come comportamento normale. La criminologia per molto tempo si è disinteressata di studiare i processi sociali che accompagnano la produzione del crimine, mentre la sociologia si è preoccupata costantemente di ricostruire il percorso che approda all'assunzione di un'identità deviante Illegalità amministrativa. Ogni comportamento perseguibile per legge e punito con una sanzione amministrativa (eccesso di velocità). Degrado urbano. Ogni comportamento che produce un senso di disagio e di insicurezza nei cittadini. Esso può essere legato alla dimensione fisica di un territorio o a quella sociale/civile. Insicurezza. Il sentimento di ansia prodotto dalla paura o preoccupazione di subire un reato o da fattori legati all’appartenenza a un dato contesto sociale La devianza: due definizioni Ogni comportamento considerato inaccettabile dalla maggioranza della gente e che provoca una risposta collettiva negativa Ogni comportamento, credenza o tratto che viola le norme convenzionali della società e che determina una reazione negativa da parte della maggioranza delle persone Devianza cognitiva: convinzioni, idee, principi che violano una norma o sono considerati inaccettabili Anomalie fisiche: violazione delle norme estetiche o limiti motori La devianza: relatività Non bisogna dire che un atto urta la coscienza comune perché è criminale, ma che è criminale perché urta la coscienza comune - E. Durkheim La devianza non è la proprietà di certi atti o comportamenti, ma una qualità derivante dai significati attribuiti a questi atti dai membri di una collettività. Dato che le risposte della collettività sono assai variegate, nello spazio e nel tempo, un atto può essere considerato deviante solo in riferimento al contesto sociale in cui ha luogo. Per questi motivi la devianza è definitiva come relativa La devianza: relatività La relatività della devianza può essere in tre differenti ambiti: Un comportamento può essere deviante in una determinata situazione ma non in un’altra Un comportamento può essere giudicato deviante a seconda del ruolo di chi lo commette Un comportamento considerato deviante in un paese o in un’epoca storica può essere accettato o considerato del tutto positivo in un paese o in un’epoca diversi La devianza: eccezioni alla relatività Tuttavia non tutte le norme sociali e le forme di devianza sono relative. Le ricerche hanno dimostrato che certi atti sono stati, salvo rare eccezioni , sempre giudicati devianti e condannati L’incesto tra madre e figlio, figlia e padre, sorella e fratello Furto ai danni di una persona del proprio gruppo Il ratto e lo stupro di una donna sposata L’uccisione di un membro del proprio gruppo Organizzazione sociale della devianza Capita molto spesso che i soggetti devianti, nel mettere in atto le proprie azioni si servono di qualche forma di organizzazione sociale. Ne esistono cinque, alle quali corrispondono quattro tipologie di caratteristiche. Magnaccia, computers hackers Suicidi Caratteristiche Forma di organizzazione Frequentazione reciproca Associazione Divisione elaborata del lavoro no no no no si no no no Pari si si no no Squadre si si si no Organizzazioni formali si si si si Solitari Colleghi Baby gang Squadre organizzate con più di 10 membri Squadre di rapinatori, borseggiatori Organizzazione estesa