Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica Argomenti trattati • • • • • • • • • • (Lez. 11) Campionamento del segnale Scelta della frequenza di campionamento Quantizzazione del segnale Scelta dei livelli di quantizzazione in funzione del S/N Convertitori a due livelli Convertitore digitale analogico Convertitore a rampa Convertitore ad approssimazioni successive Sample & Hold Scheda di acquisizione Lezione 12 1 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Elettrodi per la rilevazione di biopotenziali - vengono utilizzati per la rilevazioni di potenziali bioelettrici in procedure cliniche estremamente diffuse quali ECG, EEG, EMG - gli elettrodi vengono considerati veri e propri trasduttori perché nonostante non ci sia una reale trasformazione tra potenziale biologico e potenziale misurato esiste una sostanziale diversità nella modalità di trasferimento di cariche all’interno del tessuto biologico (trasferimento ionico) e dell’elettrodo (trasferimento elettronico) - questo aspetto non può essere ignorato nonostante nel caso ideale ci si aspetti un trasferimento di cariche nullo all’interfaccia elettrodo-tessuto biologico - in realtà infatti, non è possibile evitare che una certa corrente scorra tra elettrodo e tessuto biologico rendendo dunque rilevante la caratterizzazione delle modalità con cui si realizza tale passaggio di corrente Lezione 12 2 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Elettrodi - all’interfaccia tra elettrodo e tessuto biologico avvengono reazioni chimiche (ossidazione e riduzione) il cui equilibrio è influenzato dal passaggio di corrente: + eC C AeC C+ A+ C e- C C - I ELETTRODO TESSUTO dove I è la corrente che nell’istante attraversa l’interfaccia e- sono gi elettroni C+ sono i cationi (ioni metallici positivi) in soluzione nel tessuto (elettrolita) A- sono gli anioni (ioni negativi) in soluzione nel tessuto che mantengono la neutralità dell’elettrolita Lezione 12 3 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica - dal punto di vista analitico si ha: C ossidazione riduzione ⇔ C n++ne - Am- ⇔ A +me- nAm-+mCn+ ⇔ AnCm A si ossida e C si riduce A si riduce e C si ossida dove n è la valenza dell’elemento C che costituisce l’elettrodo e m è la valenza dell’elemento A presente nel tessuto biologico - entrambe le relazioni possono avvenire in entrambi i sensi e, in generale, regolano l’equilibrio elettrolitico all’interfaccia elettrodotessuto. In condizioni di equilibrio (non c’è passaggio di corrente) il passaggio netto di cariche è nullo. Con passaggio di corrente dall’elettrodo al tessuto domina l’ossidazione; con passaggio di corrente dal tessuto all’elettrodo domina la riduzione Lezione 12 4 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica C ⇔ C n++ne - ossidazione riduzione nAm-+mCn+ Am- ⇔ A +me- ⇔ AnCm A si ossida e C si riduce A si riduce e C si ossida Domina l’ossidazione e e - - C e - C C ELETTRODO Lezione 12 C+ C AnCm A- C+ C+ A- AnCm I TESSUTO 5 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica C ⇔ C n++ne - ossidazione riduzione nAm-+mCn+ Am- ⇔ A +me- ⇔ AnCm A si ossida e C si riduce A si riduce e C si ossida Domina la riduzione e e - - C e - C C ELETTRODO Lezione 12 C+ C AnCm A- C+ C+ A- AnCm I TESSUTO 6 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica - nostro interesse è quello di costruire un modello descrittivo delle trasformazioni che avvengono tra elettrodo e tessuto biologico (circuito equivalente) definendone opportuni parametri quantitativi - questa necessità è dettata dalla volontà di comprendere totalmente gli effetti (statici e dinamici) che tali trasformazioni esercitano sul segnale misurato al fine di tenerne opportunamente conto sia in fase di progettazione sia in fase di interpretazione della misura - faremo riferimento all’elettrodo Ag-AgCl che rappresenta il modello dell’elettrodo perfettamente non-polarizzabile per il quale cioè si ha libero passaggio di cariche all’interfaccia con il tessuto biologico. Questo modello descrive la tipologia di macroelettrodi largamente impiegata in campo biomedico per la misura di potenziali bioelettrici (e anche per la stimolazione elettrica) Lezione 12 7 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Caratterizzazione interfaccia elettrodo-elettrolita - come parametro quantitativo globale definiamo il potenziale di contatto (potenziale di semielemento) - è il potenziale che si crea quando un elettrodo metallico viene immerso in una soluzione elettrolitica contenente ioni positivi dello stesso metallo - a causa delle reazioni di ossido-riduzione all’interfaccia elettrodoelettrolita (analoghe a quelle presentate), si crea una diversa concentrazione di cationi ed anioni nella soluzione immediatamente a ridosso dell’elettrodo (doppio strato di cariche) - tale differenza di concentrazione crea una differenza di potenziale (appunto il potenziale di contatto) tra la porzione di soluzione elettrolitica vicina al l’elettrodo ed il resto della soluzione Lezione 12 8 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Caratteristiche interfaccia elettrodo-elettrolita: - una volta applicato l’elettrodo alla superficie corporea, precedentemente trattata con la pasta elettrolitica, si crea un doppio strato di cariche all’interfaccia elettrodotessuto/pasta e dunque un potenziale (Ec), che costituisce parte del segnale che viene misurato: Ec cavo pelle Elettrodo metallico (specie C) Pasta elettrolitica (C+ e A-) Lezione 12 9 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Misura del potenziale di contatto: - l’utilizzo di un voltmetro non consente una misura adeguata del potenziale di contatto perché un secondo potenziale di contatto si crea tra tessuto ( pasta elettrolitica) e microelettrodo del voltmetro. Si ricorre dunque ad una misura di laboratorio Ec pelle Lezione 12 10 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Misura del potenziale di contatto: Elettrodo di idrogeno - si assume nullo il potenziale di contatto dell’elettrodo di idrogeno (semielemento di riferimento) H2 isolante E 0 c E H0 2 = 0 Elettrolita H2 ↔2H ↔2H+ +2e− Elettrodo (C) Lezione 12 Elettrodo (Pt) 11 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica - potenziali di contatto in condizioni standard di alcuni metalli con cui si realizzano gli elettrodi: Lezione 12 12 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica - se la misura avviene in condizioni non standard (variazioni di temperatura e concentrazione), il potenziale di contatto cambia in accordo all’Equazione di Nerst applicata alla reazione di ossidazione RT C+ E = E0 + ln(α ) nF dove: - E0 è il potenziale di contatto standard (misurato rispetto all’elettrodo di idrogeno) - R è la costante dei gas: 8.31 J-1(moloK) - T è la temperatura - n è la valenza del metallo dell’elettrodo (catione+) - F è la costante di Faraday: 96500 C equivalenti/mole - αC+ è l’attività della specie catione, funzione della sua concentrazione Lezione 12 13 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica - in condizioni di equilibrio perturbato causato dall’inevitabile passaggio di corrente, il potenziale di contatto cambia ulteriormente rispetto al suo valore standard. Tre sono le manifestazioni di questo sovrapotenziale: • sovrapotenziale ohmico: è dovuto alla caduta di potenziale proporzionale (non necessariamente con una relazione lineare) alla resistenza dell’elettrolita e alla corrente • sovrapotenziale di concentrazione: dovuto alla variazione di concentrazione in prossimità dell’interfaccia elettrodo-elettrolita causata dal passaggio di corrente • sovrapotenziale di attivazione: è legato alla predominanza di un verso della reazione elettrochimica (ossidazione o riduzione) causato dal passaggio di corrente Questi effetti devono essere tenuti in considerazione e/o eliminati dalla misura del potenziale bioelettrico. Se è garantita la stabilità del contatto elettrodo-tessuto, si manifestano come un rumore di modo comune agli elettrodi e dunque è relativamente semplice eliminarne gli effetti sulla misura Lezione 12 14 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica -Si differenziano 2 categorie di elettrodi ideali: - elettrodi perfettamente polarizzabili (non c’è passaggio di cariche tra elettrodo e tessuto) - elettrodi perfettamente non polarizzabili (c’è libero passaggio di cariche tra elettrodo e tessuto modello per i perfettamente polarizzabili (materiali molto inerti, provocano un rilevante effetto capacitivo) Lezione 12 modello per i perfettamente non polarizzabili (sono il nostro modello di riferimento per la realtà applicativa) 15 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica Elettrodo Ag-AgCl - l’elettrodo Ag-AgCl approssima il comportamento di un elettrodo perfettamente non polarizzabile. Ha un’architettura del tipo (in sezione): Isolamento Struttura metallica (Ag) Cavo Pasta elettrolitica saturata con AgCl Film di AgCl Lezione 12 16 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Funzionamento: - una volta applicato l’elettrodo Ag-AgCl alla superficie corporea, precedentemente trattata con la pasta elettrolitica, avvengono le seguenti reazioni: elettrodo Pasta elettrolitica Ag ⇔ Ag++e Ag++Cl - - ⇔ AgCl tessuto (fluido) biologico Lezione 12 17 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Funzionamento (corrente entrante): - atomi di Ag si ossidano formando cationi Ag+ e liberando elettroni che saranno i veicoli di carica a valle dell’elettrodo - i cationi Ag+ si riducono con gli anioni Cl - formando cloruro di argento (AgCl) che si deposita sull’elettrodo contribuendo al film di AgCl - si deposita AgCl a scapito dell’Ag Ag -> Ag++e - i Ag++Cl - -> AgCl Lezione 12 18 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Funzionamento (corrente uscente): - cationi Ag+ si riducono utilizzando elettroni che arrivano all’elettrodo e depositano Ag sull’elettrodo - le molecole di AgCl si dissociano in anioni Cl – che conducono all’interno del tessuto e cationi Ag+ che contribuiscono alla cattura di elettroni come sopra - si deposita Ag a scapito dell’AgCl Ag <- Ag++e - i Ag++Cl - <- AgCl Lezione 12 19 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica - in condizioni di equilibrio il prodotto delle attività degli ioni Ag+ e Cl- è costante: αAg+ x αCl-= Ks - in presenza di una elevata attività di Cl- (come nei tessuti biologici) il potenziale di contatto vale: RT Ks E = E0 + ln( Cl − ) nF α RT RT Cl − E = E0 + ln( K s) − ln(α ) nF nF il potenziale di contatto dipende dall’attività degli anioni Cl(gli altri termini sono costanti) - gli ioni Cl- sono disciolti in grande quantità nei tessuti e fluidi biologici (oltre che nella pasta elettrolitica). Questo fa sì che la loro attività (αCl-) sia elevata e scorrelata da variazioni di concentrazione di Ag+ dovuta al passaggio di corrente - questa caratteristica rende l’elettrodo Ag-AgCl molto stabile Lezione 12 20 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Circuito equivalente: - il modello più semplice del complesso elettrodo-elettrolita Rd è: Rs Epc Con: Cd - Epc potenziale di contatto - Cd è la capacità del doppio strato di cariche all’interfaccia elettrodo-elettrolita (da cui deriva il potenziale di contatto) - Rd è la resistenza offerta dallo strato tra le due facce della capacità Cd - Rs è la resistenza del complesso elettrodo-elettrolita Lezione 12 21 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Circuito equivalente: - l’impedenza del complesso elettrodo-tessuto risulta: 1 1 Z= = + Rs 1 Y + jω C Rd Rd Z= + Rs 1 + jω Rd C da cui si evince che: - per frequenze elevate l’impedenza è costante: Z=Rs - per frequenze prossime allo zero (ingresso in continua) l’impedenza è ancora costante e maggiore che nel caso precedente: Z=Rd+Rs - per tutta la banda di frequenza compresa, l’impedenza sarà funzione della frequenza Lezione 12 22 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Risposta in frequenza: Z= Rd + Rs 1 + jω Rd C Impedenza (modulo)[Ω] - l’andamento dell’impedenza sarà del tipo: 30 K Rd+Rs Rs 100 0.01 1/RdC (Rd+Rs)/RdRsC 100 K Frequenza Lezione 12 23 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Parametri del circuito: - la resistenza è dipendente dalla frequenza della corrente in ingresso e dalla quantità di corrente che passa all’interfaccia elettrodo-tessuto. Le curve sperimentali sono del tipo (andamento qualitativo): Resistenza [Ω] 700 0.01 Lezione 12 Densità di corrente [mA/cm2] 30 24 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Parametri del circuito: Capacità [µF] - la capacità è dipendente dalla frequenza della corrente in ingresso e dalla quantità di corrente che passa all’interfaccia elettrodo-tessuto. Le curve sperimentali sono del tipo (andamento qualitativo): 0.01 Lezione 12 Densità di corrente [mA/cm2] 30 25 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica • Circuito equivalente del complesso elettrodo-elettrolita-cute Epc Elettrodo Pasta elettrolitica Epidermide Cd Rd Rs Eec Derma Lezione 12 26 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica - se le condizioni di misura sono stabili, è possibile eliminare gli effetti delle trasformazioni elettrochimiche all’interfaccia elettrodo-elettrolita-tessuto - le principali cause di artefatti sono: - movimenti elettrodo-elettrolita: comportano notevole rumore nel caso di elettrodi assimilabili ai perfettamente polarizzabili (è notevole l’effetto capacitivo e dunque notevoli le conseguenze di ogni movimento sull’equilibrio del doppio strato di cariche all’interfaccia. Sono minimi per elettrodi assimilabili ai perfettamente non polarizzabili (è scarso l’effetto capacitivo dell’accoppiamento) - movimenti all’interfaccia elettrolita-tessuto (cute) Lezione 12 27 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica Tipi di elettrodi •Elettrodi di superficie (come l’AgCl) Utilizzabili per rilevazione e stimolazione •Adesivi usa e getta (pre-jelled) •Adesivi riutilizzabili (adesivo usa e getta ed elettrolita) Utilizzati solo per rilevazione •A suzione (ventosa + elettrolita) •Adesivi riutilizzabili polarizzabili (adesivo usa e getta) •Elettrodi di profondità (ad ago) •Aghi singolo e multi-elettrodo •Aghi single-fiber •Fili sottili isolati Lezione 12 28 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica Elettrodi di superficie filo di connessione pompetta usa e getta elettrodo cavo a suzione Lezione 12 29 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica Elettrodi di profondità ago ipodermico A filo Ad ago Lezione 12 30 Corso di Fondamenti di Bioingegneria Elettronica Elettrodi per stimolazione • Nella stimolazione elettrica le correnti in gioco sono più elevate. • Per evitare la diffusione di ioni metallici nel corpo occorre utilizzare pattern di stimolazione a media nulla, cosicché l’integrale della carica netta entrante sia nullo. Lezione 12 31