PROGRAMMI CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA PORDENONE I anno Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Psicologia generale SSD M-PSI/01 Docente: Loperfido Antonio OBIETTIVI COGNITIVI Apprendere alcuni riferimenti teorici della psicologia utili alla comprensione della personalità dell’individuo. OBIETTIVI GENERALI - Essere in grado di utilizzare i concetti della psicologia come elementi di formazione personale per orientarsi in senso psicologico nella relazione di cura. - Essere in grado di collaborare correttamente con i colleghi di lavoro, evitando conflitti di competenze e di ruoli. OBIETTIVI SPECIFICI . Essere assertivo e disponibile al dialogo ed al confronto, . essere capace di cogliere le potenzialità proprie ed altrui, migliorando la propria autostima, . essere capaci di conciliare i bisogni individuali con quelli degli altri, . verificare i meccanismi di difesa che, inconsapevolmente, si mettono in atto nelle situazioni difficili e conflittuali . individuare i propri pregiudizi che ostacolano la realizzazione di una buona relazione interpersonale Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) L’oggetto di studio della Psicologia Definizione del termine di Psicologia, Psichiatria, Psicoterapia Definizione e spiegazione del concetto di temperamento, del carattere e della personalità La concezione freudiana della personalità - I tre livelli della coscienza: conscio, preconscio ed inconscio. Prima concezione topica della personalità. - Gli elementi strutturanti la personalità: Es, Io e Super Io L’angoscia e i meccanismi di difesa. Scopo dei meccanismi di difesa. Le caratteristiche comuni dei meccanismi di difesa. - Esempi di meccanismi di difesa: la regressione, la proiezione, la formazione reattiva, la negazione, la regressione La teoria dei “Costrutti Personali” di Gorge A. Kelly - La teoria della personalità di Kelly - Gli elementi di un costrutto L’attività di memoria: i modelli della memoria La psicologia della Gestal e la percezione Gordon Alport e la teoria dei tratti Modalità di svolgimento Lezione frontale Modalità d’esame Scritto Testo/i di riferimento . G. A. Pigat, R.Biancat ,“Psicologia di base per il Nursing”, Ed.Rossini, Firenze . A.Cencini , A. Vanenti “Psicologia e Formazione”, Ed. Devoniane, Bologna . Lawrence A. Pervin, Oliver P. John “La scienza della personalità”, Ed. Raffaello Cortina, Milano - S.Hall Calvin e L.Grdner, “Teorie della personalità”, Boringhieri, Torino - M. Bernardi, A. Condolf “Psicologia per l’operatore sociale”, Ed. CLITT, Roma - G.S Bernstein, J.A. Halaszyn “Io, operatore sociale”, Ed. Erickson, Trento Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Infermieristica generale SSD MED/45 Docente: Grando Roberta L’insegnamento si pone come fine anche quello di: Descrivere il campo di attività dell'infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa. Individuare i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata, i percorsi professionali, formativi e di carriera possibili in Italia. Definire il concetto di assistenza da quello assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri. Descrivere il profilo degli operatori dell'area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnosticiterapeutici-riabilitativi ed assistenziali dei pazienti. Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) ‘Fare l’infermiere’: criteri guida, potenzialità e limiti dell'esercizio professionale Profilo professionale dell'Infermiere (DM 739/94) Il superamento del mansionario e del ruolo ausiliario della professione infermieristica (DPR 225/74) Legge 26 febbraio 1999 n. 42 La storia moderna della professione infermieristica: Codice deontologico degli Infermieri (2009) Le Tendenze Europee: il contributo degli studenti Erasmus. La competenza infermieristica: La competenza di base, esperta ed avanzata (secondo Benner), Ambiti di sviluppo professionale e di carriera nella professione infermieristica: ambito clinico, organizzativo, formativo e di ricerca. Legge 43/2006 sullo sviluppo di carriera orizzontale e verticale Il contributo dell’Assistenza Infermieristica e dell’Assistenza I criteri per distinguere un bisogno di assistenza da un bisogno di assistenza infermieristica Il profilo degli operatori di supporto all'assistenza infermieristica: OSS, OSS con formazione complementare (Accordo Stato Regione 2001/2003) Il concetto di attribuzione/delega: alberi decisionali I criteri per definire la complessità assistenziale dei pazienti Distinzione dei problemi di assistenza infermieristica da altri problemi (di assistenza o di diagnosi/terapia) Gli operatori dell’area sanitaria e il contributo specifico di ciascuno Le quattro classi di laurea e le specifiche finalità: Classe infermieristica/ostetrica, classe tecnica, riabilitativa e della prevenzione. Il contributo degli operatori in un progetto di presa in carico multiprofessionale: Fattori facilitanti e ostacolanti il lavoro multidisciplinare Strategie di lavoro multidisciplinare Concetto di disciplina infermieristica e di caring: gli esiti sensibili alle cure infermieristiche - Dignità, Sicurezza, Autocura, Confort, Coping, Transizioni Le strategie per raggiungere gli esiti: comportamenti di Caring, Transizioni, Empowermnet, Sorveglianza, Presenza Comportamenti di caring e misurabilità Paradigma della disciplina infermieristica: - Ambiente, Salute/Malattia, Persona, Assistenza infermieristica. Come il paradigma può essere utilizzato per riflettere sui modelli concettuali, professionali e organizzativi di un infermiere. Esercizio applicativo. La metodologia clinica infermieristica: Metodo clinico come processo di nursing; Metodi/strumenti di accertamento di primo livello e di secondo livello; Ragionamento diagnostico e uso della tassonomia Nanda; Priorità e strategie assistenziali; Metodi per pianificare/registrare le cure infermieristiche (piano di assistenza standard, personalizzato, clinical pathway): differenze e potenzialità. Sorveglianza infermieristica Modalità di svolgimento Lezione frontale, laboratori, proiezione parti di film, interviste a testimoni privilegiati Modalità d’esame Scritto –test a scelta multipla e domande aperte Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Edizioni Sorbona Capitoli 1 [4-34] 2 [39-61] 10 [270295] 5 [113-147] Federazione IPASVI. Codice deontologico [approvazione 2009]. Articolo Dellai M, Ruocco M, Roat O, F Dallapè. La competenza infermeiristica superiore/avanzata (advanced). AIR, 2006; 25 (2):92-98 Normativa Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n.739 Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n.6. (Profilo professionale). Disponibile su: http://213.203.141.50/professione/ArchivioLeggi/Files/179/DM140994n739.pdf Legge 26 febbraio 1999 n. 42. (Disposizioni in materia di professioni sanitarie). Disponibile su: http://www.parlamento.it/leggi/99042l.htm Codice deontologico dell’infermiere. Disponibile su: http://www.ipasvi.it/professione/content.asp?ID=20 D.P.R.225 /74 (Mansionario). Disponibile su: http://www.vicenzaipasvi.it/home/normativa/legislazione/xmansiona.htm Conferenza stato regioni 22 febbraio 2001 (OSS). Disponibile su: http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo.pdf Conferenza stato regioni 16gennio 2003 (OSSS). Disponibile su: http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo%20OSSS_formazione%20complementare.pdf Legge 43/2006 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnicosanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali. Disponibili su: http://www.ipasvi.it/norme-e-codici.htm Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Psicologia clinica SSD M-PSI/08 Docente: Loperfido Antonio Comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche, delle reazioni di difesa e di adattamento delle persone ammalate, identificando le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione ed alle modifiche del Sé. Identificazione delle risposte fornite dalla famiglia (o altre persone di riferimento) alla malattia e alle cure. Identificazione delle conseguenze dello stress nelle relazioni professionali sia con gli assistiti sia nel lavoro d’équipe. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Definizione e campo di studio della psicologia clinica Significato del termine terapia e caratteristiche del terapeuta secondo la teoria rogersiana La malattia come evento stressante La psicologia della persona ammalata.. Risposte comportamenti connessi alla malattia e trattamenti. La famiglia della persona ammalata: carico emotivo e carico oggettivo La motivazione alla cura e le aspettative di risultato. Immagine di sé e schema corporeo. I concetti di intelligenza e l’intelligenza emotiva. Empatia e contagio emotivo. Stress, fattori di stress e risposte allo stress. Modalità di svolgimento Lezioni Frontali Modalità d’esame Prova Scritta Testo/i di riferimento S. Carpineta, La comunicazione infermiere paziente, Nis, Roma, 1992 Per approfondimenti: R. Carkhuff. L’arte di aiutare. Erickson, Trento. 1999. Capp. 1, 2, 3. D. Redigolo, K. Kaldor, R. Illica Magrini. Il processo comunicativo nella relazione d’aiuto. Ed. Rosini, Firenze. 1995 Capp. 2, 3, 4, 7 Smith,Duell-Martin ( a cura di A.Palese e L.Saiani).Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate. Ed Sorbona, Napoli, 2009, Cap.3, pp.36-54 R. Dilts “Il potere delle parole e del Linguaggio” ed. A.Roberti W. Miller, S. Rollnick. “ Il colloquio di motivazione”, Ed. Erikson, Trento, 1994, cap. della 1^ e 2^ parte (pp. 69-111 e p. 127 -132) E.Moja, E. Vegni “La visita medica centrata sul paziente” Ed. Cortina, 2000 M. Sommaruga. Comunicare con il paziente. Carocci Faber, Roma. 2005 Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Antropologia culturale SSD M-DEA/01 Docente: Cozzi Donatella Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di utilizzare in modo attivo e consapevole le caratteristiche di una competenza culturale negli spazi di cura Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Le competenze culturali nel nursing: caratteristiche; dalle prescrizioni al cambiamento di saper tradurre in pratica la comprensione culturale; dall’ascolto attivo alla gestione dei conflitti: un modello per la pratica interculturale e la co-costruzione del significato negli spazi di cura. Modalità di svolgimento Lezioni frontali, lavoro singolo e in gruppo su casi, attività partecipate. Modalità d’esame - Esame scritto insieme alle altre componenti disciplinari del corso integrato Testo/i di riferimento Brani da Sclavi M. (2003), Arte di ascoltare e mondi possibili, Milano, Bruno Mondadori; Quaranta I e Ricca M (2012), Malati fuori luogo. Medicina interculturale, Milano, Raffaello Cortina. Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Relazione assistenziale SSD MED/45 Docente: Suter Nicoletta Nuclei 1 Descrittori Conoscere e capacità di comprendere Obiettivi I riferimenti teorici utili alla comprensione dell’esperienza di salute /malattia dell’assistito ed allo sviluppo/mantenimento della relazione assistenziale Contenuti core sviluppati Metodologia Comunicare nell’era di internet e della globalizzazione: aspetti culturali Lezione Comunicazione sociale, e comunicazione terapeutica Comunicazione affettiva e comunicazione professionale Richiamo dei principali concetti e riferimenti teorici per leggere il processo della comunicazione umana (dal pensiero di P. Watzlawick, C. Rogers e A. Bandura); e loro interazione con i concetti di caring, partnership, empowerment, advocacy. Capacità di applicare conoscenza 2 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per l’analisi / lettura di alcune situazioni relazionali L’identificazione dei fattori psicologici che influiscono nella relazione assistenziale; 2.1 Variabili che definiscono il contesto e modellano la dinamica malattia/vissuti del malato/risposta individuale alla condizione e all’esperienza: tipologia del processo morboso condizioni di stress e stili di coping piano di cure persone implicate contesti operativi appartenenza culturale Esercitazione: le criticità della comunicazione Lezione frontale I principali disagi umani*: problemi, conflitti, crisi, traumi Il ciclo di vita dell’individuo e della famiglia (compreso bambino, adulto e anziano) Capacità di applicare conoscenza Utilizzare le conoscenze teoriche per l’analisi / lettura di alcuni contesti operativi / fasi del ciclo di vita / appartenenza culturale Esercitazione fasi del ciclo di vita e compiti di sviluppo; Esercitazione sui vari tipi di disagio* 3 Conoscere e capacità di comprendere La preparazione del sé del professionista per la relazione di aiuto Condizioni che rendono possibile la relazione d’aiuto Lezione frontale autoconsapevolezza; autonomia; autostima; responsabilità; I paradigmi percettivi: identità, convinzioni, sistemi di credenza, processi mentali La gestione dei pensieri e delle emozioni Capacità di applicare conoscenza 4 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per un lavoro su di sè Peculiarità e significati del linguaggio nella relazione assistenziale Linguaggio e sistemi rappresentazionali –VAKOG Il linguaggio verbale: il potere delle parole Cancellazioni,distorsioni, Esercitazione: la gestione dei pensieri ed emozioni, lavoro sulle credenze Lezione frontale generalizzazioni Il linguaggio non verbale e paraverbale: espressioni del viso e comportamento visivo comportamento spaziale (contatto corporeo, distanza interpersonale, orientamento e postura) comportamento motoriogestuale paralinguaggio Coerenza dei linguaggi e loro uso consapevole Capacità di applicare conoscenza 5 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare ad utilizzare correttamente i vari linguaggi I principi e le strategie di gestione di una comunicazione efficace, all’interno della relazione di aiuto I diritti comunicazionali Esercitazioni individuali e di gruppo Lezione frontale Le tipologie di rapporto e le regole che ne assicurano la funzionalità in un contesto sanitario Le mappe degli episodi relazionali e le strategie di risposta ai disagi più comuni riscontrabili dall’infermiere; Capacità di applicare conoscenza 5 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi episodi relazionali Le strategie di relazione in relazione alle diverse finalità del percorso assistenziale terapeutico, riabilitativo e palliativo); La Comunicazione assertiva: a) b) c) d) e) Capacità di applicare conoscenza 6 Conoscere e capacità di Lezione frontale Le abilità comunicative assertive per la: comprensione del disagio: barriere all’ascolto, ascolto empatico invio di messaggi assertivi gestione dei conflitti (negoziazione) gestione di eventi critici e traumatici (Interventi principali) sviluppo della proattività e del self-care Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare a gestire il disagio dell’altro Dinamica della relazione infermiere-assistito: Esercitazioni su riconoscimento episodi relazionali Fasi della relazione assistenziale Esercitazioni su ascolto empatico (apertura, sviluppo e distacco) comprendere La struttura di un colloquio (metodologia 1° livello di complessità) L’intervista sec. Modello Agenda del paziente Capacità di applicare conoscenza 7 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi tipo di disagio Le strategie relazionali da attivare con la famiglia e le persone di riferimento dell’utente nell’ambito delle diverse finalità del percorso assistenziale Approccio al “sistema famiglia” Dinamiche della relazione d’aiuto con famiglie (o persone significative) e care-givers e funzione degli strumenti (es.genogramma) e coping individuale e della famiglia Fonti obbligatorie M. Sommaruga. Comunicare con il paziente. Carocci Faber, Roma. 2005 Esercitazione su intervista condotta con mod. Agenda del Paziente Lezione frontale Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; · Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; · Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; · Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; · Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; · Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); · Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; · Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Igiene generale SSD MED/42 Docente: Caffau Cristina Gli studenti dovranno raggiungere capacità e competenze al fine di riuscire ad esaminare i fattori determinanti di salute nella popolazione, nonché raggiungere le conoscenze utili al fine di analizzare e valutare le misure attuate per prevenire le malattie e, ove possibile, eliminare i determinanti di malattia. L’insegnamento ha come scopo quello di condurre gli studenti ad essere in grado di: - descrivere fattori di rischio e determinanti legati all’insorgenza di malattie infettive e cronico/degenerative nella popolazione - conoscere le strategie degli interventi di promozione della salute - conoscere le misure attuate per la prevenzione dei rischi correlati alle malattie infettive e cronicodegenerative - conoscere organizzazione, strutturazione e funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale e la Legislazione che sottende allo stesso. Programma: 1. Concetti generali di Igiene: Dalla salute alla malattia Il concetto di malattia Educazione sanitaria Promozione della salute Nozioni generali di prevenzione (Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria) Classificazione delle malattie Misure di frequenza degli eventi sanitari (Incidenza e Prevalenza) 2. Malattie infettive: Epidemiologia e prevenzione Modalità di trasmissione Rapporti ospite-parassita Sorgenti e serbatoi di infezione Notifica Misure contumaciali Immunoprofilassi Vaccinazioni 3. Malattie non infettive: Epidemiologia e prevenzione Principali fattori di rischio Screening Malattie cardiovascolari Malattie neoplastiche 4. Fattori in grado di esercitare effetti sulla salute umana: Comportamenti individuali Abitudini alimentari Uso di tabacco Abuso di alcool Droghe illegali Attività fisica Interventi di prevenzione 5. Nozioni di Sanità Pubblica Nascita ed evoluzione del SSN in Italia Assetto organizzativo odierno del SSN italiano Programmazione sanitaria (Piani sanitari nazionali e regionali) Modalità di svolgimento Didattica frontale con la somministrazione di qualche breve e semplice esercizio agli studenti al fine di incrementarne il coinvolgimento. Modalità d’esame Esame scritto, costituito da: Domande aperte Domande con risposta a scelta multipla Testi di riferimento L. Checcacci, C. Meloni, G. Palissero: “IGIENE” – Casa Editrice Ambrosiana S. Barbuti, G.M. Fara, G. Giammanco: “IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA” – Monduzzi Editore C. Signorelli: “IGIENE, EPIDEMIOLOGIA, SANITA’ PUBBLICA” – Società Editrice Universo Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; · Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; · Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; · Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; · Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; · Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); · Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; · Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Sicurezza nei luoghi di lavoro SSD MED/44 Docente: Larese Filon Francesca Programma - La legislazione italiana per la prevenzione degli infortuni e malattie professionali (DLgs 81/2008). - Gli attori della prevenzione (Datore di Lavoro, Lavoratori, Medico Competente, ecc.) - Valutazione del rischio e prevenzione in Medicina del Lavoro (Rosanna) - I dispositivi di protezione individuale (DPI) - Gli infortuni sul lavoro: cosa fare. Protocollo post esposizione(Rosanna) - Rischi professionali in ambito sanitario - 1) Rischio ergonomico (Rosanna) le patologie osteoarticolari del rachide e degli arti superiori infortuni da movimentazione manuale di carichi e pazienti ergonomia della postazione di lavoro - 2) Rischio biologico (Rosanna) - 4) Rischio allergico le dermatiti da contatto irritative e allergiche la patologia da lattice oculorinite e asma allergiche - 3) Rischi da agenti chimici: le sostanze tossiche e pericolose tossicità acuta e tossicità cronica i controlli di igiene industriale il monitoraggio biologico gli antiblastici, anestetici e disinfettanti - 4) Cancerogeni professionali - 5) Rischi da agenti fisici Infortuni elettrici Radiazioni ionizzanti (svolto da Radioprotezione) Radiazioni non ionizzanti (svolto da Radioprotezione) Laser Rumore - 6) Rischi di tipo organizzativo Stress, lavoro in turno notturno e burnout Mobbing - I sintomi associati all'uso di videoterminali (Rosanna) - La donna lavoratrice - La tutela della lavoratrice madre Testo consigliati: Gobbato F. La medicina del Lavoro. Masson Editore 2002 Ambrosi L, Foà V. Trattato di Medicina del Lavoro. UTET ed. ristampa del 2002 Testo D. Lgs 81/2008 Dr. Larese Filon Francesca Istituto di Medicina del Lavoro - Via della Pietà 19 - 34129 TRIESTE Tel. 040/3992215 Cell. 335/5265204 Fax. 040/368199 e-mail [email protected] Orario di ricevimento: lunedi e giovedi 17-19; venerdi 10-11. Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; · Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; · Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; · Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; · Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; · Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); · Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; · Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Radioprotezione SSD MED/36 Docente: Lorenzon Michele Acquisizione delle nozioni fondamentali legate alla necessità dell’impiego in ambito clinico delle radiazioni ionizzanti. Apprendimento delle basi della radiobiologia, dei fondamenti della radioprotezione per i pazienti, per gli operatori e per l’ambiente, nonché della normativa di riferimento in ambito radioprotezionistico. Programma: contenuti (descrizione del progetto formativo): Nozioni elementari sulla necessità dell’impiego in ambito clinico delle radiazioni ionizzanti. I fondamenti della radiobiologia: le radiazioni, la ionizzazione, il danno da radiazioni ionizzanti (fisico, chimico, biochimico, biologico, clinico), la radiolisi dell’acqua. Tipologie di danno da radiazioni ionizzanti: effetti somatici vs. genetici, effetti stocastici vs. deterministici, effetti acuti vs. tardivi. I principi della radioprotezione dei pazienti, degli operatori e dell’ambiente: principio di giustificazione, principio di ottimizzazione, principio di limitazione della dose. La filosofia ALARA. La normativa di riferimento in ambito radioprotezionistico: D.LGS 230/95, D.LGS 187/00. Situazioni particolari: la donna in età fertile, la donna in gravidanza. Modalità di svolgimento: Lezioni frontali. Modalità d’esame: Compito scritto; domande a risposta multipla, domande aperte. Testo/i di riferimento: La dose al paziente in diagnostica per immagini. Di Davide Caramella, Fabio Paolicchi, Lorenzo Faggioni. Springer – Italia, 2012. Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; · Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; · Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; · Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; · Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; · Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); · Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; · Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Infermieristica preventiva SSD MED/45 Docente: Polonia Marta Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) CONTENUTI STRATEGIE DIDATTICHE Il concetto di salute e malattia. Lezione frontale e interattiva I prerequisiti della salute Lettura e confronto di documenti nazionali/internazionali: I determinanti individuali e sociali della salute: - art. 32 Costituzione Italiana 1948 - fattori socio-economici e stili di vita; - condizioni ambientali; - Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo 1948 - eredità genetica; - Dichiarazione di Alma Ata 1978 Organizzazione servizi-sanitari. - Carta di Ottawa 1986 Definizione di fattori di rischio e di comportamenti a rischio per la salute: - Dichiarazione di Jakarta 1997 - alimentazione -Piano di azione OMS 2008-2013 - movimento Lavoro di gruppo e successiva discussione: - abuso di sostanze (alcol, droghe. ecc.) -Progetto del Ministero della salute: “Guadagnare salute – Rendere facili le scelte salutari” - fumo -Pagine della salute 2012 "Stare bene con la Prevenzione” Inquinamento indoor -agenti inquinanti Lavoro di gruppo e successiva discussione guidata: -“Dichiarazione di Parma su Ambiente e Salute” (2010) -“Inquinamento indoor” tratto da VIII rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano , ISRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale Lezione frontale e interattiva Presentazione del Programma Strategie di prevenzione del rischio infettivo nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Cure pulite sono cure più sicure” Modalità di svolgimento Lezione frontale e interattiva, lavori di gruppo. Modalità d’esame Prova scritta Testo/i di riferimento - P.Colasanti, L.Martini, B. Raffaele, M. Vizio e dell’ANIPI. La prevenzione delle infezioni ospedaliere. Procedure, linee guida, protocolli, Roma: Carocci editore, febbraio 2011. L.Saiani, A. Brugnolli.Trattato di Cure Infermieristiche, Sorbona: Casa Editrice Idelson-Gnocchi srl, 2011; 131-359. Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; · Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; · Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; · Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; · Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; · Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); · Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; · Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Sicurezza nell’assistenza SSD MED/45 Docente: Brait Rosanna L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Nello specifico l termine dell’Insegnamento, lo studente dovrà essere in grado di: -descrivere il concetto di pericolo-rischio-danno; -descrivere il ciclo della sicurezza (analisi-misure-verifiche e gestione) e come trovano attuazione in un’azienda sanitaria; -descrivere e valutare rischi lavorativi quali: biologico, movimentazione manuale carichi, esposizione al videoterminale; -applicare, in caso di infortunio rischio biologico trasmissione ematica, le procedure specifiche per gli studenti. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo): -Aspetti generali sul concetto di sicurezza -Analisi dei concetti di Pericolo, Rischio, Danno e loro correlazione all’ambito lavorativo -Sorveglianza Sanitaria così come concepita dal D. Lgs.81/2008 -Rischi lavorativi normati (in riferimento a quanto evidenziato dal D.Lgs 81/2008 e calati nell’ambito sanitario-assistenziale): 1)Movimentazione Manuale dei Carichi 2)Rischio Biologico (compresi esempi di protocolli e procedure post esposizione a materiale biologico: punture d’ago e TBC 3)Esposizione al VDT Modalità di svolgimento Lezioni frontali in aula Modalità d’esame Prova scritta con domande aperte Testo/i di riferimento Testo del D.Lgs 81/08 Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Biochimica SSD BIO/10 Docente: Cogoi Susanna Acquisizione dimestichezza con la terminologia, le grandezze e le unità di misura in chimica per una corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche. Descrizione delle strutture e delle proprietà chimico-fisiche dei principali composti inorganici ed organici di interesse metabolico; comprendere il rapporto struttura-funzione delle macromolecole biologiche; descrivere i principali processi metabolici a livello molecolare e la loro integrazione nella cellula e nell’organismo come base per l’infermieristica clinica. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) - - - Riepilogo degli argomenti fondamentali della “Chimica Generale”: classificazione degli elementi chimici e tavola periodica, concetto di mole, legami chimici, reazioni chimiche in soluzioni acquose, il pH. Osmosi. Preparazione di soluzioni con calcoli numerici di percentuali in peso e volume. Breve riepilogo di argomenti importanti della chimica organica: i gruppi funzionali: gruppi alcolici, amminici, carbossilici, aldeidici, chetonici etc. Chimica Biologica: I glucidi: i monosaccaridi naturali più importanti, i disaccaridi: saccarosio, lattosio, maltosio, i polisaccaridi. Metabolismo dei glucidi e bilancio energetico. I lipidi: acidi grassi, grassi neutri o gliceridi, i lipidi complessi (fosfolipidi e glicolipidi). Metabolismo dei lipidi. I protidi o proteine: gli aminoacidi proteici, proprietà delle proteine. Organizzazione strutturale delle proteine (struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria). Emoglobine e nucleoproteine. Metabolismo dei protidi. Gli enzimi: natura chimica e meccanismo d’azione. Modalità di svolgimento Lezioni teoriche, esercizi Modalità d’esame Compito scritto Testo/i di riferimento M. Samaja R. Paroni Chimica e biochimica per le lauree triennali dell’area biomedica ED PICCIN Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Biologia applicata SSD BIO/13 Docente: Fratta Elisabetta Obiettivo del Corso di Biologia applicata è quello di fornire allo studente le conoscenze di base sull’organizzazione della materia vivente e sui principali meccanismi che ne regolano il funzionamento a livello cellulare. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere le principali caratteristiche di: macromolecole di interesse biologico; struttura ed organizzazione delle cellule procariote ed eucariote; meccanismi di trasmissione ed espressione genica; comunicazione tra cellule e meccanismi di trasduzione dei segnali all’interno della cellula. Programma: Contenuti Caratteristiche e classificazione degli organismi viventi. Livelli di organizzazione biologica nella cellula procariota ed eucariota. Membrane cellulari: proprietà, composizione chimica e struttura. Funzioni delle membrane nel trasporto: diffusione, trasporto passivo e trasporto attivo. Esocitosi ed endocitosi. Citosol ed inclusioni citoplasmatiche: reticolo endoplasmatico, apparato del Golgi, lisosomi e perossisomi. Proprietà e funzioni generali del citoscheletro. Mitocondri: struttura e funzioni. Il nucleo: caratteristiche generali e funzioni del compartimento nucleare. Principali differenze tra cellula animale e cellula vegetale. DNA: proprietà, struttura, modello a doppia elica. Cromosomi e cromatina: eterocromatina ed eucromatina. Riparazione del DNA. Conservazione, trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. RNA: struttura, caratteristiche e funzioni. RNA messaggero, ribosomiale e transfer. Ribosomi e sintesi delle proteine: meccanismo della traduzione. Il codice genetico. Divisione cellulare: mitosi, caratteristiche e fasi. Confronto tra mitosi e meiosi e loro diverse funzioni nell’organismo. Ciclo cellulare: accrescimento e rinnovamento cellulare. Interazioni della cellula con la matrice extracellulare. Cenni sulle principali vie di segnalazione utilizzate dalla cellula. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto Testo/i di riferimento Elementi di biologia e genetica. Autore/i: Sadava - Heller - Orians - Purves – Hillis. Editore: Zanichelli. Edizione: 3. Data di Pubblicazione: 2009. Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Genetica medica SSD MED/03 Docente: Damante Giuseppe Scopo dell’insegnamento è quello di fornire: 1) Conoscenza dei principi fondamentali della genetica. 2) Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche. 3) Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici. 4) Capacità a valutare il rischio di ricorrenza per i membri di una famiglia con malattia monogenica. 5) Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica. 6) Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico. Contenuti 1) Classificazione delle malattie a base genetica 2) Alberi genealogici 3) Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina 4) Polimorfismi genetici 5) Cromosomi ed analisi del cariotipo nell'uomo 6) Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico 7) Diagnosi prenatale 8) Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni 9) Ereditarietà mitocondriale 10) Ereditarietà legata al cromosoma X 11) La determinazione del sesso 12) Associazione genica 13) Il counseling genetico Testi consigliati Novelli, Giardina. Genetica Medica Pratica. Editrice Aracne Mason, Losos, Singer. Genetica e Biologia Molecolare. Editrice Piccin Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Fisica Applicata SSD FIS/07 Docente: Mimmi Maria Chiara Conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica. Conoscenza delle leggi della meccanica dei fluidi: la statica, la dinamica (Bernoulli), la fluidi reali, la misura della pressione. Conoscenza dei concetti di base dei fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Introduzione. Cinematica. Unita' di misura. Cinematica, moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato. Moto circolare uniforme. Moto armonico. Esercizi su cinematica. Dinamica Concetto di forza e di massa inerziale. Principi della dinamica. Quantità' di moto. Esempi: forza nulla, forza costante. Forza di richiamo elastica. Campi di forze. La forza gravitazionale. Equazioni del moto e loro risoluzione: forza nulla, forza costante, forza elastica. Forza d'attrito. Lavoro ed energia. Teorema dell'energia cinetica. Energia potenziale. Campi conservativi. Campo gravitazionale. Potenza. Esercizi sulla dinamica. Statica Condizioni di equilibrio per un sistema soggetto a forze. Condizioni di equilibrio traslazionale per corpi estesi. Centro di massa. Calcolo del centro di massa. Equazione del moto del centro di massa. Rotazioni. Momento di una forza. Momento angolare. Condizioni di equilibrio rotazionale. Leve. Guadagno meccanico. Esempi di leve di 1,2, e 3 tipo nel corpo umano. Calcolo delle condizioni di equilibrio. Esercizi. Meccanica dei fluidi Densita' di un fluido. Pressione. Principio di Pascal. Principio di Archimede. Teorema di Bernouilli. Moto laminare e legge di Poiseuille. Esempi Fenomeni elettrici Carica elettrica. Legge di Coulomb. Mezzi dielettrici. Lavoro ed energia potenziale per le forze elettriche. Potenziale e campo elettrico. Differenza di potenziale. Corrente elettrica. Legge di Ohm. Circuiti elettrici. Modalità di svolgimento Lezioni frontali con proiezione di slides. Svolgimento esercizi alla lavagna. Modalità d’esame Esame scritto articolato in una sezione di esercizi e una di domande a risposta multipla Testo/i di riferimento Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano; Elementi di fisica; Edizioni Mc Graw Hill ISBN: 9788838616983 F. Borsa, G. Introzzi, D. Scannicchio; Elementi di fisica per diplomi di indirizzo medico biologico; Edizioni Unicopli, ISBN: 88-400-0482-3 Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati; Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo; · Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini); · Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso; · Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino; · Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute; · Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose; · Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale; · Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi, · Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere; · Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali; · Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali; · Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico. · Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria; · Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio; · Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione; · Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori; · Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH; · Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato; · Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali). Modulo/Insegnamento: ISTOLOGIA SSD BIO/17 Docente: Giordano Marco L’obiettivo del modulo è che lo studente raggiunga la conoscenza della morfologia, dell’organizzazione e dell’integrazione delle cellule e dei tessuti dell’organismo umano, particolarmente finalizzato a costituire una base propedeutica per lo studio di altre discipline del Corso di Laurea, quali l’anatomia umana normale e patologica. Programma: Contenuti Livelli gerarchici di organizzazione della materia vivente e discipline dell'area morfologica La cellula e le sue linee differenziative. Cenni su spermatogenesi e follicologenesi, fecondazione, annidamento del concepito, annessi embrionali, placenta, barriera ematoplacentale, significato funzionale ed attività endocrina della placenta. Rapporto di derivazione embriogenetica dei tessuti dai tre foglietti embrionali. I quattro tessuti dell'individuo adulto. Polarità cellulare. Adesione cellulare. Specializzazioni di superficie delle cellule. Interazione cellula-matrice. Interazioni fra tessuto epiteliale e tessuto connettivo. Integrazione di tessuti nella cute, nelle mucose e nelle sierose. Integrazione di tessuti nei visceri cavi e nei visceri parenchimatosi. Integrazione di tessuti nella parete dei vasi. I diversi tipi di endotelio nei vasi capillari. Il tessuto connettivo. La matrice extracellulare. Cellule residenti e migranti nei tessuti connettivi. Capacità rigenerativa. Classificazione dei tessuti connettivi propriamente detti con cenni funzionali su tessuto linfoide, tessuti adiposi, tendini e legamenti. I tessuti connettivi di sostegno. I tipi di cartilagine con riferimenti all'invecchiamento. Il tessuto osseo, con riferimenti a rimaneggiamento, rimodellamento. Il sangue, il midollo osseo e l'emopoiesi. Il tessuto epiteliale. Capacità rigenerativa tissutale. Gli epiteli di rivestimento: caratteristiche morfofunzionali e distribuzione dei diversi tipi. Epiteli pavimentosi semplici; epiteli cubici semplici; epiteli batiprismatici semplici, epiteli assorbenti, epiteli secernenti; epiteli pluriseriati, con riferimento agli epiteli delle vie respiratorie; epiteli isoprismatici e batiprismatici composti; epiteli pavimentosi composti; l’epidermide; epitelio polimorfo, uroteli. Gli epiteli ghiandolari. Le ghiandole esocrine. Classificazione e distribuzione, tipi di secrezione. Le mucose di intestino tenue ed intestino crasso, la mucosa gastrica; ghiandole sudoripare e ghiandole sebacee; ghiandole lacrimali, ghiandole salivari maggiori, ghiandole mammarie, ghiandole prostatiche, ghiandole del pancreas. Le ghiandole endocrine. Ipofisi, adenoipofisi e neuroipofisi, asse ipotalamo-ipofisario. Ghiandole interstiziali di testicolo e ovaio, corpo luteo. Ciclo mestruale. Epifisi. Tiroide. Paratiroidi. Isole del Langerhans. Ghiandole surrenali. Il tessuto muscolare. Capacità rigenerativa. Tessuto muscolare striato scheletrico e struttura dei muscoli scheletrici; tessuto muscolare striato cardiaco nel miocardio aspecifico e in quello specifico; tessuto muscolare liscio. Tessuto nervoso. Le diverse capacità rigenerative di neurone e cellule della glia. Neurone. Sinapsi. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla. Testo di riferimento Martini, Nath; Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, terza edizione, EdiSes, 2010 Carinci, Gaudio, Marinozzi; Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012 Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati; Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo; · Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini); · Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso; · Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino; · Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute; · Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose; · Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale; · Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi, · Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere; · Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali; · Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali; · Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico. · Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria; · Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio; · Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione; · Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori; · Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH; · Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato; · Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali). Modulo/Insegnamento: AMATOMIA UMANA SSD BIO/16 Docente: Giordano Marco Acquisizione dello studente di un adeguato linguaggio scientifico e delle conoscenze anatomiche, sia descrittive che topografiche, indispensabili per la comprensione delle funzioni espletate dai vari organi ed apparati. Programma: Contenuti IL LINGUAGGIO DELL’ANATOMIA Anatomia di superficie: le regioni del corpo umano. L’uomo anatomico, le posizioni ed i movimenti. APPARATO LOCOMOTORE - Osteologia Aspetti generali dell’apparato scheletrico, caratteristiche macroscopiche delle ossa in generale, struttura dell'osso, accrescimento osseo (cenni), rimodellamento osseo ed osteoporosi, cenni sui processi riparativi delle fratture. Caratteristiche principali delle ossa del cranio, del cingolo scapolare, dell’arto superiore (braccio, avambraccio, mano), del bacino, dell’arto inferiore (coscia, gamba, piede). Colonna vertebrale: caratteristiche generali, descrizione delle vertebre in generale e differenze locoregionali, la gabbia toracica, il midollo spinale ed i nervi spinali, i dischi intervertebrali, cenni sulle articolazioni zigo-apofisarie e sui principali legamenti, i pilastri, i movimenti, le curve fisiologiche. - Artrologia. Aspetti generali, le classificazioni, cenni sulle articolazioni non sinoviali. Le articolazioni sinoviali: caratteristiche generali, cartilagine articolare, cenni sull’artrosi, capsula articolare, membrana sinoviale, liquido sinoviale, dischi e menischi, legamenti, cuscinetti adiposi, contributo dei muscoli alla stabilità. I movimenti delle articolazioni sinoviali: come descriverli nello spazio e definizione di ROM. Cenni sulle principali articolazioni sinoviali. - Miologia. Aspetti generali, tessuto muscolare scheletrico (cenni), le classificazioni. Cenni sui principali gruppi muscolari del capo, del collo, del torace, del dorso, della spalla, del braccio, dell’avambraccio, della mano, dell’addome, del perineo, della regione glutea, della coscia, della gamba, del piede. La fossa cubitale e le strutture che la attraversano. Il legamento inguinale. Il triangolo dello Scarpa. APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO E SISTEMA LINFATICO Caratteristiche generali. Cuore: funzione, sede, posizione, rapporti, struttura, valvole e scheletro fibroso, morfologia esterna ed interna, piccolo circolo e circolazione sistemica, sistema di conduzione (cenni), vascolarizzazione, innervazione (cenni). I vasi: struttura in generale, capillari, arterie, vene, vasi linfatici. Apparato linfatico: la linfa, i principali vasi linfatici, i linfonodi, il MALT, le tonsille, la milza. I principali vasi arteriosi: aorta (ascendente, arco, discendente o toracica, addominale) e suoi rami principali (a. anonima, a. carotidi comuni, carotidi interne, a. succlavie, a. bronchiali, tripode celiaco, a. mesenterica superiore, a. renali, a. mesenterica inferiore), a. iliache comuni, a. iliache interne, a. iliache esterne. Cenni sulla vascolarizzazione del capo: a. carotide interna (cenni su seno e glomo carotideo), a. carotide esterna, a. vertebrale, poligono del Willis. Principali vasi dell’arto superiore: a. ascellari, a. brachiali o omerali, a. radiali, a. ulnari, cenni sulla vascolarizzazione della mano. Principali vasi dell’arto inferiore: a. femorali, a. poplitee, a. tibiali anteriori, tronchi tibio-peroneali, cenni sulla vascolarizzazione dei piedi. Principali vasi venosi del capo/collo, del torace, dell’addome (con particolare attenzione alla vena porta), vene degli arti superiori (con particolare attenzione al circolo superficiale) e vene degli arti inferiori (circolo superficiale e profondo). APPARATO RESPIRATORIO Aspetti generali, funzioni ed organizzazione. Le vie aeree superiori: naso (cavità nasali e seni paranasali), rinofaringe, laringe. L’albero tracheobronchiale. Bronchioli ed alveoli. I polmoni: funzioni, sede, posizione, rapporti, morfologia, vasi e nervi. Le pleure. Caratteristiche principali dei muscoli respiratori. Cenni di meccanica respiratoria. APPARATO DIGERENTE Aspetti generali, struttura, movimenti intestinali. Cavo orale, lingua, denti e ghiandole salivari. Faringe (orofaringe, ipofaringe): sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Esofago: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Stomaco: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo): aspetti generali, sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Intestino crasso (cieco, appendice, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto, ano): sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e cenni sulla continenza. Fegato: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e vascolarizzazione. Le vie biliari e la cistifellea. Pancreas: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura, dotti escretori. APPARATO GENITO-URINARIO - Apparato urinario Caratteristiche generali. Reni: funzione, sede e rapporti, morfologia e struttura, vascolarizzazione. Vie urinarie: calici minori e maggiori, pelvi renali, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. - Apparato genitale femminile Aspetti generali. Funzioni, sede e rapporti, morfologia e struttura di ovaie, tube uterine, utero, vagina e vulva. Ciclo ovarico e ciclo endometriale. - Apparato genitale maschile Aspetti generali, cenni sulla spermatogenesi e sull’attività delle gonadi maschili. Sede e rapporti, morfologia e struttura di scroto, testicoli, epididimo, dotto deferente, funicolo spermatico, vescichette seminali, dotto eiaculatore, prostata, pene. SISTEMA ENDOCRINO Aspetti generali. Sede, posizione, rapporti, morfologia di ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali. NEUROANATOMIA Aspetti generali ed organizzazione. Cavità del sistema nervoso centrale. Meningi e liquido cefalorachidiano. Cenni sui principali nervi cranici. Midollo spinale e nervi spinali: sede, rapporti e morfologia. Tronco encefalico: organizzazione morfo-funzionale. Cervelletto: organizzazione morfo-funzionale. Diencefalo: organizzazione morfo-funzionale. Telencefalo: organizzazione morfo-funzionale, formazioni commissurali interemisferiche. Aree corticali sensitive e motorie. Sistema nervoso autonomo: organizzazione morfo-funzionale (cenni) Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla. Testo di riferimento Martini, Nath; Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, terza edizione, EdiSes, 2010 Carinci, Gaudio, Marinozzi; Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012 Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati; Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo; · Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini); · Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso; · Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino; · Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute; · Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose; · Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale; · Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi, · Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere; · Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali; · Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali; · Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico. · Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria; · Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio; · Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione; · Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori; · Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH; · Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato; · Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali). Modulo/Insegnamento: Fisiologia SSD BIO/09 Docente: Casarin Pietro L’insegnamento prevede un iter conoscitivo riguardante il funzionamento di vari organi e apparati del corpo umano con riferimento alle leggi fisiche fondamentali ad essi applicate. Si propone, inoltre, di essere un iter formativo che indirizzi ed avvii lo studente verso una capacità interpretativa degli accadimenti biologici, una comprensione di eventi fisiopatologici e una loro disamina che permetterà, nel prosieguo degli studi, di comprendere pienamente gli schemi e il razionale dei percorsi diagnostici e terapeutici e pertanto del proprio agire. Al termine dell’Insegnamento, lo studente sarà in grado di conoscere l’organizzazione funzionale dei tessuti, la fisiologia e meccanismi omeostatici degli organi e dei sistemi integrati. Programma: 1). COMUNICAZIONE, INTEGRAZIONE, OMEOSTASI Aspetti strutturali e funzionali della membrana cellulare La comunicazione tra le cellule Ricezione, trasduzione ed integrazione dei segnali Omeostasi Le vie di controllo: risposte riflesse e controlli a feed back 2). COMPARTIMENTI LIQUIDI, DELL’ACQUA E DEI SOLUTI MOVIMENTI TRANSMEMBRANA, DISTRIBUZIONE Compartimenti liquidi Movimenti attraverso le membrane (diffusione, trasporto mediato dal, le proteine, dalle vescicole; trasporto attraverso gli epiteli) Distribuzione dell’acqua e dei soluti nell’organismo Movimento dell’acqua: osmosi, pressione osmotica, osmolarità, tonicità delle soluzioni 3). EQUILIBRIO IDRO-ELETTROLITICO – MECCANISMI DI CONTROLLO Bilancio idrico (ruolo del rene, archi riflessi biologici) Bilancio del sodio e regolazione del volume del liquido extracellulare Bilancio del potassio Meccanismi compartimentali nel bilancio idro-elettrolitico Il controllo integrato del volume e dell’osmolarità 4). EQUILIBRIO ACIDO-BASE pH, acidi e basi Fonti di acidi e di basi Controllo dell’equilibrio acido-base (sistemi tampone, la ventilazione, il compenso renale) Acidosi ed alcalosi con cenni di clinica Emogasanalisi 5). LINGUAGGIO ELETTRICO. POTENZIALE DI MEMBRANA. POTENZIALE D’AZIONE Basi fisiche del potenziale di membrana Potenziale di membrana a riposo nelle fibre nervose Potenziale d’azione nelle cellule nervose La propagazione del potenziale d’azione 6). LA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO Struttura del muscolo scheletrico L’unità motoria e la giunzione neuromuscolare La contrazione del muscolo scheletrico 7). LA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO LISCIO La struttura del muscolo liscio Tipi di muscolo liscio La contrazione del muscolo liscio 8). LA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO CARDIACO Cenni di anatomia. Flusso del sangue e valvole cardiache Cellule muscolari cardiache contrattili e cellule autoritmiche La contrazione della fibra muscolare cardiaca. Gradazione della contrazione Potenziali d’azione delle cellule miocardiche contrattili ed autoritmiche Conduzione elettrica e contrazione cardiaca. I pace markers. Il ciclo cardiaco Contrattilità, precarico (legge di Starling), postcarico 9). APPARATO RESPIRATORIO: Cenni di anatomia del torace e delle vie aeree Alveoli sede degli scambi gassosi Circolazione polmonare Le leggi dei gas: aria miscela di gas, movimento dei gas in base alle pressioni, legge di Boyle La ventilazione: i volumi polmonari (spirometria), riscaldamento e umificazione dell’aria nelle vie aeree, inspirazione ed espirazione, cambiamenti della pressione intrapleurica. Il surfactante Efficacia della ventilazione: ampiezza e frequenza Variazione della composizione dei gas durante la ventilazione normale Ventilazione e flusso ematico alveolare 10). SCAMBIO E TRASPORTO DEI GAS Diffusione e solubilità dei gas: importanza della pressione, solubilità, temperatura Scambio dei gas nei polmoni (respirazione esterna) e nei tessuti (respirazione interna). Importanza della PO2 e dell’integrità della membrana alveolare. Trasporto dei gas nel sangue: il legame O2-emoglobina, l’importanza della PO2, la curva di dissociazione dell’Hb, importanza della temperatura, pH, metaboliti sul legame O 2-emoglobina, il trasporto della CO2 Regolazione della ventilazione: il controllo dei neuroni bulbari, modulazione da parte del pH, CO 2 e O2, chemorecettori centrali e periferici 11). SEZIONE EFFERENTE DEL SNC: I SISTEMI NERVOSI AUTONOMO E SOMATICO Struttura del sistema nervoso autonomo (giunzione neuroeffettrice, vie simpatiche e parasimpatiche, la midollare del surrene) I neurotrasmettitori e tipi di neuroni I recettori Omeostasi, simpatico e parasimpatico Sistema nervoso autonomo e cervello Risposta degli organi bersaglio Struttura del sistema somatomotore Giunzione neuromuscolare 12). I SISTEMI SENSORIALI – I SENSI SOMATICI Proprietà generali Struttura dei sistemi sensoriali (tipi di recettori, vie di trasporto dello stimolo, campi recettoriali, trasduzione sensoriale, interpretazione degli stimoli) Sensi somatici: generalità Recettori del tatto-pressione I nocicettori 13). CONTROLLO DEL MOVIMENTO CORPOREO I riflessi nervosi: classificazione I riflessi nervosi autonomi I riflessi nervosi muscolari scheletrici (fusi neuromuscolari, organi tendinei del Golgi): riflessi miotatici e controllo del movimento, riflessi flessori Controllo integrato del movimento corporeo (movimento riflesso, volontario, ritmico) Controllo del movimento dei muscoli viscerali 14). I SENSI CHIMICI: OLFATTO E GUSTO Olfatto: cenni di anatomia Le discriminazioni olfattive La traduzione del segnale olfattivo Il gusto: cenni di anatomia I sapori La traduzione del segnale gustativo 15). ORECCHIO: UDITO E SENSO DELL’EQUILIBRIO Cenni d’anatomia dell’apparato uditivo La trasduzione del suono Le vie uditive Cenni d’anatomia dell’apparato vestibolare La trasduzione delle informazioni relative al movimento ed alla posizione nello spazio Le vie nervose dell’equilibrio 16). OCCHIO E VISIONE Cenni di anatomia dell’occhio e delle vie nervose della visione Cenni sui principi di ottica Meccanismi di formazione dell’immagine La trasduzione del segnale luminoso (bastoncelli e coni, fotoelaborazione del segnale nella retina, trasduzione, corteccia visiva) 17). MOTILITA’ DEL TUBO DIGERENTE Motilità dell’esofago Motilità dello stomaco Motilità dell’intestino tenue Motilità del colon 18). LA SECREZIONE SALIVARE 19). LA SECREZIONE GASTRICA Le cellule della parete gastrica La secrezione dell’acido cloridrico La secrezione di muco e bicarbonato. La barriera mucosale I pepsinogeni, la pepsina ed altri enzimi gastrici Il fattore intrinseco Le fasi digestive 20). LA SECREZIONE EPATICA Cenni di anatomia Metabolismo della bilirubina Gli itteri: concetti generali La bile Sintesi delle proteine plasmatiche Altre funzioni 21). LA SECREZIONE PANCREATICA Cenni di anatomia La secrezione esocrina (componente idroelettrolitica; componente enzimatica: enzimi proteolitici, lipolitici) Regolazione della secrezione enzimatica La secrezione endocrina L’insulina: regolazione della secrezione, effetti sul metabolismo di glucidi, protidi, lipidi. Il digiuno Il glucagone: regolazione della secrezione, effetti sul metabolismo di glucidi, protidi, lipidi. 22). DIGESTIONE ED ASSORBIMENTO NEL TENUE Cenni di anatomia La digestione dei glucidi La digestione dei lipidi La digestione delle proteine La regolazione della funzione gastrointestinale Gli ormoni gastrointestinali 23). DIGESTIONE ED ASSORBIMENTO NEL COLON La flora batterica L’assorbimento 24). SISTEMA ENDOCRINO Gli ormoni: generalità Azione ormonale Classificazione degli ormoni Interazioni fra ormoni glicolitici, 25) ORMONI IPOFISARI E CONTROLLO IPOTALAMICO Ipofisi posteriore Ipofisi anteriore Secrezione ipofisaria: controllo da parte dell’ipotalamo ( Sistema potale ipotalamo-ipofisario, ormoni ipotalamici liberatori e inibitori) Ormone delle crescita – somatotropina – GH (Accrescimento dei tessuti e dell’osso, bilancio del Calcio) Regolazione ormonale del bilancio del calcio (Paratormone PTH, Calcitriolo, Calcitonina) 26). ORMONI DELLA TIROIDE Gli ormoni tiroidei Sintesi degli ormoni tiroidei Effetti degli ormoni tiroidei Regolazione delle secrezione tiroidea 27). ORMONI DELLA CORTECCIA SURRENALE Struttura della corteccia surrenale Sintesi, secrezione, eliminazione Funzione dei mineralcorticoidi: aldosterone Funzione di glicocorticoidi: corticosterone, effetti del cortisolo Regolazione della secrezione del cortisolo 29). IL SANGUE Produzione degli elementi corpuscolati del sangue (Emopoiesi, fattori che controllano l’emopoiesi) Globuli rossi (Produzione e morte dei globuli rossi, sintesi e catabolismo dell’emoglobina) I gruppi sanguigni (Gruppo AB0, Fattore Rh) Globuli bianchi (Tipi di globuli bianchi, granulociti neutrofili e macrofagi, iIl sistema monocitimacrofagi (sistema reticolo endoteliale), granulociti eosinofili e basofili) 31). LE PIASTRINE E LA COAGULAZIONE Le piastrine La coagulazione L’emostasi (Vasocostrizione e tappo piastrinico, la coagulazione) 32). IL RENE Funzioni del rene Cenni di anatomia dell’apparato urinario Il nefrone (Le funzioni del nefrone, Variazioni di volume e osmolarità lungo il nefrone) La filtrazione (Pressione arteriosa, flusso ematico renale, VFG; Autoregolazione del VFG; Controllo nervoso e ormonale del VFG; Meccanismi messi in atto per il riassorbimento La secrezione Sistema RAA, ADH e pH Modalità di svolgimento: lezioni fontali in aula, commentate da numerose diapositive animate realizzate dal Docente. Modalità d’esame - orale Testo/i di riferimento Indicati: 1. Fisiologia Umana: un approccio integrato, Dee Unglaub Silverthorn, Casa Editrice Ambrosiana (3^ Edizione) 2. Appunti delle lezioni forniti dal Docente Consigliati: 1. Fisiologia Medica, William F. Ganong, Piccin Editore Fisiologia Medica, Arthur C. Guyton, John E. Hall, EdiSES, Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Patologia generale SSD MED/04 Docente: Gri Giorgia Obiettivi specifici della Disciplina Apprendimento e comprensione delle cause determinanti e dei meccanismi patogenetici delle malattie dell’uomo, con particolare riguardo, da un lato, ai fenomeni di carattere generale quali la febbre, l’infiammazione, la patologia molecolare, cellulare, genetica e l’oncologia e dall’altro lato ai fenomeni organoo tessuto-specifici maggiormente rilevanti in Fisiopatologia umana. Contenuti della Disciplina: Argomenti di Patologia Generale Generalità 1. La Patologia e Fisiopatologia Generale come discipline sperimentali. Contenuti. Relazioni con le altre discipline in una visione prospettica degli studi Infermieristici. Livelli di studio e di approfondimento della Patologia e Fisiopatologia Generale. Sistemi ed organi: tessuti, cellule, macromolecole informazionali e strutturali, molecole e ioni. 2. Sistemi in vivo; sistemi in vitro. Terapia causale cellulare e molecolare. Ingegneria tissutale. Terapia genica. Deontologia ed etica professionale. Eziologia e Patogenesi. Concetto e classificazioni. Concetto ed esempi di malattie. Malattie acute e croniche. Malattie ereditarie, congenite e acquisite. Concetto ed esempi di stati morbosi primitivi o da esiti di malattia. 3. Gli agenti fisici come causa di malattie. Elettricità. Calore e basse temperature. Le radiazioni ultraviolette. Le radiazioni ionizzanti. Alterazioni nei meccanismi di riparo del DNA. 4. Gli agenti chimici come causa di malattie. Sostanze ad azione flogogena e steatogena. Sostanze ad azione tossica. Sostanze ad azione mutagena. Esempi: l’alcool, il fumo. 5. Gli agenti biologici come causa di malattie. Concetti di virulenza e patogenicità. Simbiosi e parassitismo. Le infezioni. Cenni di parassitologia. Concetti di normalità e patologia. Parametri di riferimento. I valori normali in Clinica e in Laboratorio di analisi. Valutazione statistica. Correlazioni. Fenomeni generali. A - La Febbre. 6. Patologia della termoregolazione. Intervallo di normalità e tecniche di misurazione della temperatura corporea. Produzione e smaltimento del calore corporeo in condizioni fisiologiche e patologiche. Ipotermia e ipertermia. Andamento febbrile. Tipi di decorso. Alterazioni metaboliche e funzionali. Finalità ed efficacia della risposta febbrile. Effetti biologici della febbre. B - L’infiammazione. 7. Concetti storici e definizione attuale. Classificazione delle cause eziologiche. Infiammazione acuta e cronica (ab inizio o evolutiva). Trasudato ed essudato. 8. Le infiammazioni croniche. Classificazione. Meccanismi patogenetici. Varietà fibrosa, sierosa e suppurativa. I granulomi. I processi di riparazione delle ferite. Patologia Molecolare. 9. Concetto ed esempi di lesioni molecolari genetiche e non; tecnologie utilizzate. La morte cellulare: stress, necrosi e apoptosi. 10. Alterazioni del metabolismo dei carboidrati. Esempi: Diabete mellito tipo I e II. 11. Alterazioni del metabolismo delle lipoproteine e dei lipidi. Esempi: Iperlipoproteinemie, Aterosclerosi. 12. Alterazioni del metabolismo degli aminoacidi. Esempi: Alcaptonuria, Albinismo. Alterazioni del metabolismo delle purine e pirimidine. Esempi: Gotta, Sindrome di Lesch Nyhan e Oroticuria. 13. Alterazioni del metabolismo dell’eme. Esempi: Iperbilirubinemie e Itteri. La patologia molecolare del sangue: Anemie, Coagulazione. Patologia Genetica. 14. Le leggi di Mendel e la patologia umana. Malattie genetiche legate agli eterocromosomi. Esempi: Emofilia, Daltonismo. 15. Caratteri autosomici dominanti: i gruppi sanguigni. Malattie genetiche autosomiche recessive. Esempi di malattie autosomiche dominanti. Le emoglobinopatie. Patologia Cellulare. 16. Le atrofie. I fenomeni degenerativi. La senescenza cellulare. Ipertrofia, iperplasia, metaplasia, anaplasia. Oncologia. 17. Proliferazione cellulare normale e patologica. Il concetto di trasformazione cellulare. Classificazione e nomenclatura delle neoplasie: neoplasie benigne e maligne. 18. La progressione tumorale. Oncogèni. Anti-oncogèni. Le metastasi. Le anomalie cromosomiche. La cancerogenesi chimica e fisica. Biologia molecolare delle neoplasie: concetti. Le disvitaminosi. 19. La vitamina A. Il complesso B (Bl. B2, B6, PP). La vitamina C: lo scorbuto. La vitamina D. Rachitismo ed osteomalacia. La vitamina E. L’acido pantotenico, la biotina. La vitamina K. Patologia cellulare e molecolare delle ghiandole endocrine. 20. Organizzazione generale del sistema endocrino. Ormoni e Recettori. Feedback positivo e negativo. Meccanismi endocrini, paracrini e autocrini. Fisiopatologia della ghiandola ipofisi. Il coordinamento endocrino. 21. La neuroipofisi e l’adenoipofisi. 22. La ghiandola tiroide. Il gozzo. Iper- ed ipotiroidismo. Le malattie autoimmuni della tiroide. 23. Le paratiroidi. Le ghiandole surrenali: ipo- ed iper-corticosurrenalismo; la midollare. Malattie delle gonadi: ovaio, testicolo. 24. Gli ormoni gastrointestinali: il timo: la funzione endocrina renale. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Tipologia della prova: scritta Tempo: 1 ora Caratteristiche: 10 domande; 7 a risposta multipla; 3 a risposta aperta. Numero appelli: 4 appelli ordinari più 1 appello in sessione straordinaria. Iscrizione su Sindy: la lista si apre 30 giorni prima dell’esame e si chiude 24 ore prima. Criteri di valutazione: il docente valuta le domande esprimendo un voto finale in trentesimi e allegando eventualmente un commento da inviare agli studenti. Bibliografia di riferimento G.M Pontieri “ Patologia Generale & Fisiopatologia generale per i corsi di Laurea in Professioni Sanitarie”, III edizione, PICCIN Qualsiasi testo di Patologia Generale e di Fisiopatologia per Studenti del Corso di Laurea Specialistico in Medicina e Chirurgia, come eventuale approfondimento di specifici argomenti. Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Immunologia SSD MED/04 Docente: Gri Giorgia Al termine del corso di IMMUNOLOGIA lo studente dovrà dimostrare di: conoscere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano contro le intrusioni biologiche; comprendere i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli altri apparati dell’organismo conoscere le possibili alterazioni dei meccanismi immunitari e le conseguenti immunopatologie. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Il sistema immunitario e le caratteristiche fondamentali della risposta immunitaria: la componente innata ed acquisita della risposta immunitaria (differenze e cooperazione). La rete delle difese immunitarie: le cellule del sistema immunitario innato e adattativo; organi linfoidi primari e secondari; ricircolazione dei linfociti. Generazione della specificità, della memoria e della tolleranza immunitaria: la teoria della selezione clonale. Gli antigeni, proprietà e natura molecolare: antigenicità ed immunogenicità; gli epitopi. Il recettore per l’antigene dei linfociti B: struttura funzionale e molecolare degli anticorpi; determinanti strutturali (il dominio delle Ig); interazione antigene-anticorpo; le classi di immunoglobuline. Il concetto di variabilità anticorpale e la generazione somatica della diversità tra anticorpi (cenni). Il sistema del complemento: vie di attivazione e meccanismi effettori; controllo della attivazione. Immunità cellulo-mediata: struttura, caratteristiche molecolari del recettore per l’antigene dei linfociti T (TCR); linfociti T helper e citotossici. Processamento e presentazione dell’antigene: le cellule presentanti l’antigene; struttura e caratteristiche delle proteine MHC di classe I e II e modalità di presentazione dell’antigene; meccanismi di riconoscimento dell’antigene da parte dei linfociti T; rigetto dei trapianti (cenni). Maturazione dei linfociti ed attivazione della risposta immunitaria: fase indipendente dall’antigene della maturazione dei linfociti; selezione centrale positiva e negativa dei linfociti; attivazione periferica dei linfociti in presenza dell’antigene; ruolo dei tessuti linfoidi secondari e delle APC. Modulazione delle risposte immunitarie: citochine, attivazione dei linfociti T helper e polarizzazione Th1/Th2. Maturazione dei linfociti B ed attivazione della risposta immunitaria umorale: maturazione ed attivazione dei linfociti B; risposte umorali primarie e secondarie; funzioni specifiche delle diverse classi anticorpali. Deficienze della risposta immunitaria: principali deficienze dell’immunità innata (fagocitosi e complemento) e patologie correlate; deficienze primarie e secondarie dell’immunità acquisita; cenni sulla patogenesi dell’AIDS. Malattie autoimmuni: tolleranza immunitaria e principali cause della sua alterazione; meccanismi patogenetici. Reazioni di ipersensibilità: meccanismi delle reazioni di ipersensibilità immediata (tipo I II e III) e ritardata (tipo IV). Principali reazioni di ipersensibilità riscontrabili nella pratica infermieristica (reazioni a farmaci, desensibilizzazione, intolleranze alimentari). Manipolazione delle risposte immunitarie contro le infezioni: vaccinazioni passive ed attive; sviluppo dei vaccini e loro caratteristiche (cenni). Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Tipologia della prova: scritta Tempo: 1 ora Caratteristiche: 10 domande; 7 a risposta multipla; 3 a risposta aperta. Numero appelli: 4 appelli ordinari più 1 appello in sessione straordinaria. Iscrizione su Sindy: la lista si apre 30 giorni prima dell’esame e si chiude 24 ore prima. Criteri di valutazione: il docente valuta le domande esprimendo un voto finale in trentesimi e allegando eventualmente un commento da inviare agli studenti. Testo/i di riferimento J.R. Regueiro Gonzalez, C. Lopez Larrea; S.Gonzalez Rodriguez; E. Martinez Naves. “IMMUNOLOGIA Biologia e patologia del sistema immunitario”, IV edizione, PICCIN. Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Microbiologia e microbiologia clinica SSD MED/07 Docente: Basaglia Giancarlo Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) - - - Definizione di Microbiologia e di Microbiologia Clinica, Classificazione e Modalità di Trasmissione dei Microrganismi, Ruolo della Microbiologia Clinica; Batteri: Definizione, Gruppi, Caratteristiche, Specie principali (Micobacterium tuberculosis, Bacillus anthracis, Stafilococchi, Streptococchi, Enterococchi, Enterobatteri, Pseudomonas aeruginosa, Spirochete); Miceti: Definizioni, Gruppi e Patologie principali, Diagnostica Microbiologica; Parassiti: Definizioni, Gruppi e Patologie principali, Diagnostica Microbiologica; Virus: Definizione, Struttura, Classificazione, HIV, HBV, HCV, SARS, Influenza (anche Aviaria e Suina), Herpesvirus, Rosolia; Prioni; MOGM; Microbiologia Clinica: Generalità, Apparato Respiratorio, Apparato Digerente, Apparato Urinario, Apparato Circolatorio (con particolare riferimento ai Prelievi per Esami Microbiologici); Antimicrobici: Generalità e Antibiotici (Gruppi, Molecole principali e loro azione, Resistenze); Vaccini: Generalità; Infezioni Ospedaliere, Correlate all'Assistenza e degli Operatori Sanitari: tipologia, cause, prevenzione. Modalità di svolgimento Lezioni con presentazione degli argomenti, uso di diapositive e discussione. Modalità d’esame Prova scritta con Domande con risposte multiple e Domande aperte. Testo/i di riferimento Michele La Placa, “Principi di Microbiologia Medica”, Società Editrice Esculapio, Bologna. (presente nella Biblioteca della Sede del Corso a Pordenone). Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Patologia clinica SSD MED/05 Docente: Tozzoli Renato Lo studente al termine del Modulo del Corso Integrato è in grado di: descrivere e realizzare un prelievo di liquidi ematici e non e di indicare le principali cause delle variabilità preanalitiche, gli strumenti e i metodi necessari per ottenere risultati analitici attendibili; riferire i parametri generali e il significato biologico e patologico di un esame di laboratorio. Programma: Contenuti Presentazione del corso e degli obiettivi didattici. Ruolo e finalità della Patologia Clinica. Processi intercorrenti tra la richiesta di esami di laboratorio e l’interpretazione dei risultati. Il tempo di risposta o turnaround time (TAT). Il Laboratorio come sorgente di informazioni. Strategia della richiesta di informazioni. La affidabilità delle informazioni: fase pre-analitica, analitica, post-analitica. Fase pre-analitica. Preparazione e postura del paziente. Ritmi biologici. Modalità del prelievo. Anticoagulanti e conservanti. Trasporto e conservazione del materiale. Identificazione del paziente e del prelievo. Il sistema informativo di laboratorio nell’identificazione positiva del campione. Influenza della fase pre-analitica sui principali esami di laboratorio. Fase analitica. Traguardi analitici e differenza critica. La assicurazione di qualità. Fase post-analitica. Il referto di laboratorio. Grandezze e unità di misura. Termini di confronto: valori di riferimento, valori decisionali. Variabilità biologica inter- ed intra-individuale. Interpretazione dei risultati. Organizzazione generale di un laboratorio: 1. Laboratorio di reparto: le analisi decentrate o al letto del malato. Organizzazione e gestione di un POCT (Point Of Care Testing). 2. Laboratorio generale centrale. 3. Laboratorio specializzato Azioni e decisioni: Comprendere il valore biologico espresso dal dato di laboratorio, convertire il dato in livelli decisionali ed operativi. Esemplificazione dei parametri di laboratorio di maggior utilizzo in condizioni di urgenza-emergenza. Modalità di svolgimento: 12 ore di lezione frontale Modalità d’esame: Orale Testi di riferimento: Varotto, Lumachi, Boninsegna, Argomenti di Patologia Clinica, Aracne Ed, Roma 2006; Antonozzi-Gulletta. Medicina di Laboratorio. Piccin Ed. Padova, 2012 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Farmacologia generale SSD BIO/14 Docente: Baraldo Massimo Al termine del Corso lo studente sarà in grado di: descrivere come viene fatta la sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci; come viene svolta la farmacovigilanza; i concetti generali ed i principi che regolano la farmacocinetica e la farmacodinamica; spiegare la variabilità nelle risposte ai farmaci e le loro possibili interazioni; conoscere e definire il significato delle principali reazioni indesiderate che si verificano in seguito alla somministrazione di un farmaco. Programma Presentazione degli obiettivi formativi e del programma; Introduzione e definizioni; Barriere biologiche; meccanismi di trasporto dei farmaci. Farmacodinamica: meccanismo d’azione dei farmaci; Relazione dose-effetto: dose, frequenza, potenza, efficacia massima, indice terapeutico, margine di sicurezza.recettori, interazione farmaco-recettore, farmaci agonisti, antagonisti, agonisti parziali, agonisti/antagonisti; esempi di recettori di superficie, recettori intracellulari, altri siti d’azione; altri esempi recettoriali di antibiotici e chemioterapici. Farmacocinetica: vie di somministrazione, assorbimento, distribuzione, eliminazione dei farmaci (biotrasformazione ed escrezione). I principali parametri farmacocinetici. Modelli farmacocinetici. Bioequivalenza. Interazioni tra farmaci. Farmacogenetica. Tossicologia Variabilità nella risposta ai farmaci: ipersensibilità, iposensibilità, idiosincrasia, tolleranza, tachifilassi, resistenza, dipendenza. Tossicodipendenze: psicostimolanti, cannabinoidi, psicodislettici, etanolo, fumo di tabacco. Modalità di svolgimento Lezione frontale. Modalità d’esame Scritto a risposte multilple Testo/i di riferimento M. Furlanut. Farmacologia generale e clinica per le lauree sanitarie. Ed. Piccin Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Semeotica SSD MED/09 Docente: Macauda Carmelo Descrittori Conoscenza e capacità di comprensione Obiettivi Il significato del termine semeiotica e suo ruolo nell’ambito del processo diagnostico. Le metodologie di indagine della semeiotica Contenuti Definizione ragionata del termine semeiotica, il processo diagnostico, il sintomo e il segno, l’anamnesi come punto di partenza per l’indagine semeiologica Ispezione, palpazione, percussione, auscultazione dei vari organi ed apparati (SNC e Periferico, app. cardiovascolare, Interpretazione del segno Capacità di applicare conoscenza Le peculiarità della diagnosi infermieristica Dimostrare su caso reale o paziente simulato di aver appreso le tecniche di indagine della semeiotica Porre diagnosi infermieristica nelle situazioni cliniche proposte app. respiratorio, app. digerente, Cute e annessi, le basi semeiologiche del dolore Correlazione tra segni e loro fisio/patogenesi Valutazione dei segni di allarme e conseguenti azioni. Individuare i segni rilevabili con l’ispezione, palpazione, percussione e auscultazione eseguendo correttamente le manovre Problem solving Modalità di svolgimento: lezione integrata, addestramento pratico Modalità di esame: scritto: domande aperte ed a risposta multipla. Pratico: esecuzione di manovre semeiologiche e soluzione di problemi clinici simulati. Testo di riferimento: dispense a cura del docente, Testi di consultazione: Semeiotica e metodologia clinica – Epstein – Utet 1998, L’esame del malato – Franzini 1992 ; Semeiotica medica nell’adulto e nell’anziano – Fradà Giovanni . Piccin 1997 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: attività di vita quotidiane SSD MED/45 Docente: Bottos Stefania L’insegnamento si propone di: Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza rivolta ad una persona rispetto a attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, misurazione dei parametri vitali, nutrizione e metabolismo –alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione Identificare i fattori che influiscono su attività di vita quotidiane – cura della persona, funzione cardiovascolare, nutrizione e metabolismo – alimentazione, attività ed esercizio – mobilità, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione Riconoscere le alterazioni e i principali problemi rispetto a attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, misurazione dei parametri vitali, nutrizione e metabolismo – alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi Descrivere le caratteristiche e conoscere i range di normalità dei parametri vitali. Identificare i parametri vitali che riflettono la situazione fisiologica dell’organismo e descrivere le procedure per la rilevazione: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, saturazione, temperatura corporea e dolore*. Riconoscere le alterazioni e i principali problemi relativi all’ alterazione dei parametri vitali; Identificare e descrivere gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi. Programma: contenuti Fattori influenti Attività di vita quotidiane - cura della persona: ambiente; cultura, valori e credenze, motivazione, sentimenti ed emozioni, livello di energia, dolore; Funzione cardiovascolare: abitudini (fumo di sigaretta), ipertensione arteriosa, alimentazione, sedentarietà, obesità, diabete, familiarità, terapia farmacologia, stress. Nutrizione e metabolismo - alimentazione: condizioni del cavo orale, sistema digestivo, capacità di masticare/deglutire, stili di vita, culture e credenze; Attività ed esercizio – Mobilità: età,stili di vita ed abitudini Prevenzione trattamento lesioni da pressione: circolazione; nutrizione e forze meccaniche Accertamento Attività di vita quotidiane - cura della persona :Condizioni igieniche della cute, capelli, abiti Funzione cardiovascolare polso, pressione, stato della cute, edemi periferici, elettrocardiogramma (Laboratorio). Nutrizione e metabolismo – alimentazione: Indici antropometrici, Peso corporeo e indice di massa corporea (anche per paziente allettato), Esami ematochimici, Percezione della persona, Nutrienti essenziali e non essenziali, Piramide alimentare italiana, calcolo del fabbisogno calorico Attività ed esercizio - Mobilità lesioni del sistema nervoso, stanchezza/fatigue; disturbi affettivi; interventi terapeutici; allineamento; equilibrio in posizione eretta e seduta; coordinazione; andatura; massa-tono-forza muscolare, presenza di dolore, Prevenzione trattamento lesioni da pressione: caratteristiche della cute Attività di vita quotidiana e qualità della vita Impatto delle alterazioni di: attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, nutrizione e metabolismo –alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione sulle attività di vita quotidiana e sulla qualità della vita Attività di vita quotidiane - cura della persona Principali scale per definire il livello di dipendenza della persona: Activity Daily Living Scale, Instrumental Activity Daily Living Scale, Barthel Index. Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: invecchiamento cutaneo, dermatite da pannolone, micosi cutanea, deficit della cura di sé. Funzione cardiovascolare Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: Intolleranza all’attività fisica Nutrizione e metabolismo – alimentazione Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Mini Nutritional Assessment; Malnutrition Universal Screening Tool; WHO cavo orale Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: - Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno/superiore al fabbisogno; - Inefficace mantenimento della salute (nel modello di percezione e mantenimento della salute) - Compromissione della dentizione - Compromissione della deglutizione. Attività ed esercizio - Mobilità Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Range of Motion Scale; Forza muscolare, Conley, Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: - Compromissione della mobilità; - Rischio di Sindrome da immobilizzazione - Compromessa capacità di trasferimento - Rischio di caduta Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione Scale di valutazione per identificare i pazienti a rischio ed il grado di alterazione :Norton Scale;Braden Scale; Stadiazione della lesione da decubito(LG EPUAP-NPUAP 2009-2010 QUICK REFERENCE); Valutazione ferite in guarigione: Push Tool e BWAT Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: Rischio di compromissione dell’integrità cutanea; Compromissione dell’integrità cutanea; Compromissione dell’integrità tissutale. Interventi per Attività di vita quotidiane - cura della persona scelta dei prodotti per la cura del corpo in base alle caratteristiche e finalità del loro utilizzo; cura del corpo dell’assistito: momento per approfondire la relazione e monitorare le condizioni cliniche; principi da rispettare quando si assiste una persona con deficit nella cura di sé: capacità, volontà, abitudini, cultura, privacy, sicurezza; cure igieniche complete: principi da rispettare quando si esegue il bagno a letto, bagno in vasca e doccia; cure igieniche parziali: igiene intima, igiene della bocca, degli occhi, del naso e delle orecchie ; cure igieniche in alcune condizioni cliniche di rischio: cura dei piedi nel paziente diabetico; assistenza al morente. Interventi per Funzione cardiovascolare Fornire informazioni sanitarie per modificare gli stili di vita e ridurre i fattori di rischio Interventi per nutrizione e metabolismo – alimentazione Interventi educativi al paziente per la gestione dell’alimentazione in eccesso o in difetto Gestione del paziente con : nausea/e vomito, disfagia Sondino Naso-Gastrico per Alimentazione Enterale: igiene, medicazione e fissaggio del punto di inserimento del sondino. Interventi per Attività ed esercizio - Mobilità - Esercizio fisico compresa deambulazione assistita - Prevenzione dei rischi ( contratture, lesioni, cadute), - Posizionamento dei pazienti - Tecniche per il trasferimento:letto-sedia; letto-letto;letto-barella; - Scelta di ausili e presidi. Interventi per Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione Le raccomandazioni nella prevenzione e cura delle ulcere da pressione: Linee Guida Registered Nurses' Association of Ontario (RNAO) Accertamento del rischio & Prevenzione delle Lesioni da pressione Marzo 2005 Valutazione & Gestione delle Ulcere da Pressione di Stadio I – IV Marzo 2007 Le linee guida regionali (Friuli Venezia Giulia-AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ – PROGRAMMA DI PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO 2006) Gli interventi per la prevenzione ed il trattamento delle lesioni da pressione (dieta,idratazione, igiene,mobilizzazione,scelta dei presidi , medicazioni) Preparazione del letto delle ferite nella pratica clinica: concetti di Wound bed preparazione di T.I.M.E.: European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Wound Bed Preparation in Practice. London: MEP Ltd, 2004 Identificazione dei criteri per le ferite infette: European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Identifying criteria for wound infection. London: MEP Ltd, 2005. Caratteristiche e criteri di scelta per l’utilizzo e l’acquisizione delle superfici antidecubito(Agenzia Regionale della Sanità Regione Friuli Venezia Giulia. 2006) Misurazione dei parametri vitali Fattori influenti: ambientali, stili di vita, abitudini, farmaci, patologie concomitanti. Accertamento La rilevazione di: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, temperatura, dolore*: strumenti, procedure, scale e strumenti di rilevazione Rilevare i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità Alterazione della pressione arteriosa: ipotensione e ipertensione, Alterazione della frequenza cardiaca: tachicardia e bradicardia, Alterazione della frequenza respiratoria: tachipnea, apnea, Alterazione della temperatura corporea: ipotermia, ipertermia, febbre, Alterazione del comfort. Interventi Interventi educativi per la informazione sanitaria sugli stili di vita; Modificazione dei fattori di rischio; Interventi educativi per la gestione della termoregolazione. Assistenza al paziente con febbre/con ipertermia/con ipotermia Mantenimento della termoregolazione (applicazioni caldo-fredde); Spugnature Cura del corpo per garantire il confort Modalità di svolgimento Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione. Modalità d’esame scritto, domande aperte ed a risposta multipla Testo di riferimento: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: sorveglianza del paziente SSD MED/45 Docente: Battistella Nadia L’insegnamento si propone di: Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire la preparazione del paziente all’intervento chirurgico e l’assistenza rivolta ad una persona rispetto l’eliminazione urinaria e fecale e l’idratazione Descrivere gli elementi strutturali ed organizzativi dell’area chirurgica Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi Identificare i fattori che influiscono su idratazione, eliminazione urinaria e fecale Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi. Programma: Contenuti NURSING PREOPERATORIO. La preparazione all’intervento chirurgico L’area chirurgica: Il Dipartimento chirurgico (ambulatorio prericoveri, unità operativa, sala operatoria - recovery room, ambulatori post-dimissione) I modelli organizzativi (ricovero ordinario, d’urgenza, ricovero diurno; modello per intensità di cure, modello “case management”) Tipologie di tecniche chirurgiche: laparotomia, laparoscopia, endoscopica, robotica) PNMDS: (Perioperative Nursing Minimum Data Set) Rischio di ansia/paura Rischio di infezione (ferita chirurgica, respiratoria) Rischio di trombo venosi periferica L’educazione preoperatoria (esercizi per migliorare la funzione respiratoria, circolatoria –prevenzione TVP, strategie per il trattamento del dolore, per ridurre l’ansia, per la ripresa della mobilità e autonomia nelle ADL) La preparazione fisica del paziente (tricotomia, preparazione intestinale, doccia preoperatoria, digiuno Preparazione del paziente nella giornata dell’intervento (preanestesia, documentazione, preparazione della stanza di accoglimento, assistenza ai familiari, Check list preoperatoria) La sicurezza nell’accompagnamento del paziente in Sala Operatoria (effetti personali del paziente, profilassi antibiotica, ausili per il trasporto) L’assistenza rivolta ad una persone rispetto l’idratazione, l’eliminazione urinaria e fecale Fattori influenti età, inadeguato apporto di liquidi, perdite eccessive, assunzione di liquidi, dieta, posizione assunta per mingere/evacuare, privacy, assunzione di farmaci (diuretici, lassativi, altri farmaci che possono influenzare idratazione, eliminazione urinaria e fecale) presenza di ostacoli meccanici, attività sessuale, numero di gravidanze, malattie dismetaboliche, obesità, sviluppo cognitivo e alterazione dei processi cognitivi, forza muscolare e deambulazione, malattie neurologiche Accertamento Idratazione Parametri vitali, Stato mentale, Idratazione cute e mucose, Peso corporeo, Principali esami (ematocrito, osmolarità e peso specifico urinario), Bilancio idrico (esempi di calcolo). Eliminazione urinaria Caratteristiche normali ed alterate di Urine (ematuria, piuria,…), diuresi (anuria, oliguria, poliuria), minzione (disuria, nicturia, difficoltà ad iniziare la minzione, stranguria) Eliminazione fecale Caratteristiche normali ed alterate di :feci, evacuazione. Rilevare la presenza di fecaloma Attività di vita quotidiana e qualità della vita impatto delle alterazioni della idratazione, eliminazione urinaria e fecale sulle attività di vita quotidiana (aumento di rischio di cadute, diminuzione delle interazioni sociali ,…) e sulla qualità della vita Idratazione: Strumenti per la valutazione di base: cheda minzionale o diario minzionale, valutazione del residuo postminzionale (bladder scan); Eccessivo volume di liquidi /Insufficiente volume di liquidi Rischio di insufficiente volume di liquidi Eliminazione urinaria Ritenzione urinaria Compromessa eliminazione urinaria Incontinenza urinaria (da stress, da sforzo, d’urgenza, funzionale, riflessa e da rigurgito) Enuresi e nicturia Eliminazione fecale criteri Roma III , sistema di classificazione dell’incontinenza fecale (Vaizey et al, 1999), diario intestinale (Satish SC, 2004), scala di Bristol per la consistenza delle feci (Heaton et al, 1992), Rischio di stipsi Stipsi e stipsi percepita Diarrea; Incontinenza fecale (feci liquide, solide, gas) Alterazione del modello di eliminazione intestinale Interventi per l’idratazione: Monitoraggio del Bilancio idrico delle 24 ore , Restrizioni o aumento dell’assunzione di liquidi, Prelievo venoso Interventi per l’eliminazione urinaria: idratazione, igiene personale e sessuale, alimentazione, minzioni regolari Interventi per la gestione dell’incontinenza: assunzione di liquidi, prodotti assorbenti (criteri di scelta, uso appropriato), assistenza alla persona con pannolone, esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico , applicazione del catetere esterno (condom) Cateterismo vescicale intermittente e a permanenza Assistenza alla persona portatrice di catetere vescicale o condom Misurazione della diuresi giornaliera ed oraria Interventi per l’eliminazione fecale: idratazione, alimentazione, attività fisica, assunzioni di e emollienti con la dieta, rispetto orario, rispetto riflesso gastrocolico, utilizzo del wc o della sedia comoda Interventi per la gestione dell’incontinenza: assunzione di liquidi ed alimenti prodotti assorbenti (criteri di scelta ed uso appropriato) Assistenza alla persona con pannolone Interventi per la gestione della stipsi Assunzione di lassativi Somministrazione di un clistere evacuante a piccolo e grande volume Rimozione manuale di un fecaloma Raccolta di un campione feci per sangue occulto, coprocoltura Modalità di svolgimento Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione. Modalità d’esame scritto, domande aperte ed a risposta multipla Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: somministrazione terapia I Infermieristica SSD MED/45 Docente: Viera Giannina Programma 1. Il processo di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologica Obiettivi Descrivere il processo di somministrazione della terapia farmacologica clinica: Identificare i fattori che influiscono sulla sicurezza nella somministrazione dei farmaci Descrivere i criteri di qualità nella farmacoterapia Descrivere le tipologie di errore nella gestione della farmacoterapia Contenuti il ruolo e le responsabilità dell'infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione della terapia farmacologica: le figure coinvolte nella faramcoterapia, le azioni della somministrazione La prescrizione farmacologica: caratteristiche, tipologie e legittimazione alla somministrazione le informazioni riguardanti il farmaco: dove reperirle, come leggere una confezione farmacologica gli standard di sicurezza nella somministrazione: dalla prescrizione allo smaltimento I criteri di qualità nella gestione dei farmaci in struttura ospedaliera secondo JCAHO l'errore in farmacoterapia: significato di errore, fattori determinanti, tipologie, sistemi di analisi dell'errore con particolare attenzione a Incident-reporting; analisi delle raccomandazioni ministeriali per la riduzione dell'errore 2. Gli interventi di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologia Obiettivi Pianificare la somministrazione farmacologica Riconoscere le situazioni che espongono il paziente a rischio di errore nella farmacoterapia Individuare i correttivi e seguire le indicazioni (secondo le raccomandazioni ministeriali) da porre in atto in caso di errore Contenuti l'accertamento pre-somministrazione, la sorveglianza ed il monitoraggio rispetto agli esiti attesi ed inattesi del paziente post assunzione la somministrazione farmacologica carattteristiche e procedure, per la via: orale-sublinguale (via naturale ed attraverso PEG e SNG) inalatoria topica; applicazioni cutanee instillazioni nasali ed otologiche, applicazioni vaginali e rettali sottocutanea con anticoagulante predosato il processo di gestione dei farmaci : approvigionamento conservazione preparazione: - sistema utilizzato per la somministrazione dei farmaci, misure equivalenti, soluzioni e percentuali - calcolo di dosaggio - ricostituizione di farmaci assunzione registrazione Le azioni da porre in atto in caso di errore: dall'assistenza al paziente alla segnalazione di incident reporting Modalità di svolgimento: lezioni frontali, analisi/discussione di casi esemplificativi, analisi di normativa e raccomandazioni ministeriali Modalità d’esame: scritto, domande aperte ed a risposta multipla Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche . Napoli, Sorbona – Idelson-Gnocchi, 2011 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: adattamento e confort del paziente SSD MED/45 Docente: Battistella Nadia L’insegnamento si propone di: Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza rivolta ad una persona rispetto a cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e cronico, Identificare i fattori che influiscono su cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e cronico, Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi. Programma: Contenuti Fattori influenti Cognizione e percezione: i 5 sensi, età, ambiente, esperienze precedenti, malattie, farmaci, stato di coscienza, capacità cognitive Sonno e riposo: ambiente, abitudini, condizioni generali Funzione respiratoria: posizione, stili di vita (fumo, attività fisica, alimentazione), esposizione ad agenti irritanti, presenza del dolore, ansia, la percezione del paziente; Dolore acuto e cronico: età, cultura, genere, esperienze precedenti, evento patologico, sviluppo cognitivo Accertamento Cognizione e percezione: integrità organi di senso e sistema nervoso centrale, memoria, linguaggio, orientamento spazio tempo, Sonno e riposo: difficoltà di addormentamento, numero di ore di sonno continuative, frequenza dei risvegli e sensazione di riposo al risveglio Funzione respiratoria: caratteristiche del respiro, parametri, segni e sintomi correlati alla funzionalità respiratoria; tosse; espettorato; Dolore acuto e cronico Caratteristiche del dolore:localizzazione; intensità, qualità, modalità di insorgenza e scomparsa, modello temporale;parametri vitali associati alla presenza di dolore;percezione e risposta al dolore, fattori allevianti ed aggravanti Attività di vita quotidiana e qualità della vita Impatto delle alterazioni di: cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e cronico sulle attività di vita quotidiana e sulla qualità della vita Cognizione e percezione Scale di valutazione per la cognizione e percezione: Pfeiffer Scale; CAM, MMS Sovraccarico sensoriale; Deprivazione sensoriale; Disorientamento nei pazienti anziani ospedalizzati; Deterioramento cognitivo temporaneo e cronico. Sonno e riposo: Scale di valutazione del sonno e riposo: Pittsburg Sleep Quality Index, Pre-Sleep Arousal Scale Disturbo del modello di sonno Funzione respiratoria Compromissione degli scambi gassosi Liberazione inefficace delle vie aeree Modello di respirazione inefficace Dolore acuto e cronico Strumenti per la valutazione di base del dolore: Visual Analogic Scale Numerical Rating Scale; Face Scale; Scale alterazione comunicazione DOLOPLUS 2, NO PAIN, PAINAD, CCPOT Dolore acuto Dolore cronico Interventi per Cognizione e percezione Stimolazione, Aiuti sensoriali; Strategie per l’ancoraggio spazio-temporale; Sorveglianza in caso di disorientamento. Interventi per Sonno e riposo Garantire il comfort ambientale (luce, temperatura, rumore, igiene del letto) Garantire il comfort personale:igiene personale e della biancheria, postura, assunzione di alimenti e bevande, eliminazione Favorire i rituali Criteri di sorveglianza notturna Interventi per Funzione respiratoria Istruzione al paziente di procedure per: - favorire l’espansione polmonare: respirazione profonda; - favorire l’espansione alveolare sfruttando la capacità funzionale residua: uso dello spirometro incentivante; - espellere le secrezioni in eccesso: favorire la tosse per favorire l’espettorazione, l’espirazione forzata - aumentare l’efficacia respiratoria: la respirazione diaframmatica. Istruzioni al paziente di tecniche per il controllo del respiro: respiro controllato, espirazione a labbra socchiuse Controllo e miglioramento della dispnea. Uso e gestione in sicurezza di: Ossigenoterapia Modificazione degli stili di vita. Interventi per Gestione del dolore acuto e cronico t: prevenzione dell’insorgenza, educare a riferire il dolore, somministrazione della terapia (altra docenza), assunzione di posture antalgiche, comfort, interventi non farmacologici (musica, distrazione, immaginazione guidata, respirazione ritmica, stimolazione cutanea e massaggi, termoterapia e ultrasuono terapia) Il caring infermieristico nel rispetto della dignità, del sistema valoriale e della dimensione spirituale delle persona e della famiglia Modalità di svolgimento Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione. Modalità d’esame scritto, domande aperte ed a risposta multipla Testo/i di riferimento: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. Corso Integrato: LABORATORIO I Modulo/Insegnamento: Laboratorio I SSD MED/45 Docente: Viera Giannina Lo studente sarà in grado di: - - - - Salvaguardare i diritti del malato, o Conoscere i diritti dei malati ed individuare comportamenti coerenti con i principi valoriali espressi nelle dichiarazioni dei diritti del malato Garantire la riservatezza in sanità, o conoscere la normativa sulla privacy ed individuare comportamenti conformi agli obblighi deontologici e alla normativa sulla tutela della privacy Garantire la prevenzione della diffusione delle infezioni, o scegliere il tipo di lavaggio delle mani secondo la situazione o eseguire la procedura di lavaggio delle mani secondo le indicazioni World Health Organization o riconoscere le situazioni che richiedono l’uso dei guanti monouso o guanti sterili o gestire un campo sterile garantendo l’asepsi o eseguire una medicazione semplice o eseguire lo smaltimento dei rifiuti speciali Collaborare nella prevenzione degli incendi ed emergenze, o conoscere la normativa vigente in ambito della lotta antincendio e gestione emergenze o individuare ed applicare le strategie per la lotta agli incendi e gestione emergenze Prevenire i disturbi muscolo scheletrici ed adottare tecniche di mobilizzazione del paziente o adottare posture idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici o adottare tecniche di mobilizzazione idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici e dell’allineamento corporeo (operatore/paziente) Eseguire la venipuntura (prelievo venoso) e glicostick, o eseguire un prelievo venoso periferico, prevenendo il rischio biologico o eseguire il prelievo capillare per determinare la glicemia con glucometro Eseguire il cateterismo vescicale femminile e maschile o eseguire il cateterismo vescicale a permanenza in asepsi o rimuovere il catetere vescicale nel rispetto del rischio biologico Garantire la somministrazione dell’ossigeno secondo prescrizione, o usare la cannula nasale, la maschera venturi e la maschera reservoir secondo la dose di ossigeno prescritta Eseguire l’aerosol terapia, o preparare il farmaco per aerosolterapia o allestire l’apparecchio per aerosolterapia Eseguire l’elettrocardiogramma (ECG) standard, o applicare i principi di corretta esecuzione di un ecg al fine di una adeguata refertazione o eseguire un ECG a 12 derivazioni Somministrare la terapia per via naturale e l’iniezione di eparina a basso peso molecolare predosata (EBPM), o applicare abilità di calcolo al fine di somministrare la giusta dose prescritta o eseguire la procedura di somministrazione di un farmaco per via naturale o eseguire l’iniezione sottocute di EBPM predosata Garantire la relazione sana con il paziente, o utilizzare strategie di ascolto attivo, durante il colloquio con il paziente (I livello) o utilizzare la riformulazione, durante il colloquio con il paziente (I livello) Contenuti - - - - - - - - - Seminario: o i diritti del malato in sanità, etica, bioetica e deontologia dal punto di vista del paziente o prospettive europee ed internazionali sui diritti del malato o diritti del malato in specifiche situazioni Seminario: o principi giuridici in materia di segreto professionale, consenso, privacy e trattamento dei dati in sanità o obbligo morale e deontologico Procedura di: o igiene delle mani con soluzione senza risciacquo e lavaggio mani con detergenti/antisettici o vestizione e rimozione del guanto pulito e del guanto sterile o allestimento e manipolazione di un campo sterile o uso dei DPI secondo il rischio biologico o esecuzione di una medicazione semplice con tecnica no touch o smaltimento dei rifiuti a rsichio biologico Procedura di: o applicazione della normativa antincendio ed emergenze o protezione antincendio e misure da adottare in caso di incendio o utilizzo di attrezzature di protezione individuale o uso dell’estintore Procedura di: o tecnica di movimentazione dei carichi manuali o posture corporee da mantenere per prevenire le lesioni muscolo scheletriche o tecnica di mobilizzazione di un paziente Procedura di: o esecuzione di prelievo venoso periferico o esecuzione del glicostick con uso del pungidito e del glucometro o smaltimento dei rifiuti a rischio biologico Procedura di: o allestimento del campo sterile per cateterismo vescicale con kit monouso o inserimento del catetere vescicale a permanenza nel maschio e nella femmina in asepsi o rimozione del catetere vescicale a permanenza o smaltimento dei rifiuti a rischio biologico Procedura di: o applicazione della cannula nasale, della maschera venturi e della maschera reservoir secondo percentuale di concentrazione dell’ossigeno da somministrare Procedura di: o allestimento di miscela di farmaci per aerosolterapia o esecuzione aerosol terapia Procedura di: o esecuzione di ECG standard o analisi grafica del tracciato per refertazione (I livello) Procedura di: o analisi unità di misura e calcolo aritmetico per somministrare la giusta dose di farmaco per via naturale o uso di presidi per dosare il farmaco o somministrazione di un farmaco in sicurezza per via orale e topica o somministrazione in sicurezza di EBPM predosata sottocute o procedura di smaltimento rifiuti a rischio biologico Procedura di: o tecniche di ascolto attivo per una comunicazione efficace con il paziente (I livello) o tecniche di riformulazione per una comunicazione efficace con il paziente (I livello) Modalità di svolgimenti - applicazioni pratica di procedure su manichino applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche analisi critica in piccoli gruppi di procedure/situazioni specifiche simulazione di ascolto attivo e riformulazione lezioni frontali ed esercitazioni interattive Modalità valutazione Teorico-pratica Testo riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona – Idelson Gnocchi, 2011. II anno Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Chirurgia generale SSD MED/18 Docente: Noce Luigino Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: Conoscere i principali segni clinici e i flussi diagnostici delle patologie considerate Conoscere i principi della terapia chirurgica Correlare i quadri clinici con le procedure assistenziali infermieristiche Programma: Presentazione del corso Introduzione alla chirurgia Il paziente chirurgico Neoplasie dell’esofago Malattie funzionali esofagee Diverticoli esofagei Malattia da reflusso gastro-esofageo Neoplasie gastriche Ulcera gastrica e duodenale Unità multidisciplinare di senologia Neoplasie della mammella Addome acuto Occlusione intestinale Polipi del colon Neoplasie del colon-retto Diverticoli del colon Addome acuto Occlusione intestinale Polipi del colon Neoplasie del colon-retto Diverticoli del colon Chirirgia ambulatoriale Patologie proctologiche Ittero colestatico Litiasi biliare Neoplasie del fegato Pancreatite acuta e cronica Neoplasie del pancreas Pseudocisti pancreatiche Ipertensione portale Neoplasie del polmone Patologie del mediastino Day Surgery Patologie linfo-venose Arteriopatie croniche Modalità di svolgimento: Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Alla fine di ogni sezione del programma verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di CD-ROM. Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato Testo/i di riferimento: 1. Bresadola Chirurgica per le professioni sanitarie. Ed. EdiSES 2006 2. Brunner Suddarth Nursing Medico Chirurgico volume 1 e 2 Casa Editrice Ambrosiana Milano 2001 seconda edizione Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Urologia SSD MED/24 Docente: De Giorgi Gioacchino Lezioni di Urologia del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche Anno Accademico 2012/2013 1. Introduzione all’urologia: conoscenza della terminologia urologica corretta, definizione della fisiopatologia del ciclo vescicale, inquadramento dell’anatomia e fisiologia dell’apparato urinario 2. Le grosse sindromi urologiche (a): inquadramento dell’insufficienza renale, inquadramento delle sindromi dolorose dell’alta via escretrice, la colica renale, la lombalgia, la gestione infermieristica del paziente con dolore acuto 3. Le grosse sindromi urologiche (b): L’ematuria, cause mediche e chirurgiche dell’ematuria, inqadrametno diagnostico, ematuria dell’alta via escretrice e sua gestione, ematuria delle basse vie urinarie e sua gestione 4. L’iperplasia prostatica benigna 5. Le neoplasie dell’apparato urinario (a): Le neoplasie del rene e dell’epitelio di transizione 6. Le neoplasie dell’apparato urinario (b): Il carcinoma prostatico 7. Derivazione urinaria; cateterismo vescicale e dell’alta via escretrice conoscenza dei presidi e dei diversi tipi di cateteri vescicale, la gestione infermieristica del paziente portatore di catetere a permanenza, il cateterismo intermittente 8. La diagnostica per immagini in Urologia 9. Cenni di andrologia Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA- AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Anestesiologia SSD MED/41 Docente: Colò Francesca Programma Valutazione preoperatoria: dalla chirurgia ambulatoriale alla chirurgia maggiore. Digiuno preoperatorio: nuove linee guida. Anestesia: Starter, anestetici inalatori, oppioidi, miorilassanti. Principali tecniche di anestesia generale (inalatoria ed endovenosa) e loco-regionale (perdurale, subaracnoidea, periferica). I ventilatori per anestesia. Monitoraggio intraoperatorio: ECG, Capnometria, Pressione arteriosa non invasiva ed altre tecniche non invasive. Dolore acuto postoperatorio. Bibliografia ROMANO E., Anestesia - I Principi e le Tecniche, Casa Ed. Utet. ROSEN P., Emergency Medicine: Volume 1 e 2, Casa Ed. Mosby II Ediz. MILLER R.D., Anesthesia, Casa Ed. Churchill Livingstone III Ediz. CIVETTA J.M., Critical Care, Casa Ed. J.B. Lippincott, Philadelphia, 1988. Textbook of advanced cardiac life support, Casa ed. American Heart Association II Ediz. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, Casa Ed. American Heart Association. Critical Care Diagnosis & Treatment, Edited by F. S. Bongard & D. Y Sue. Lange Medical Book. Emergency Diagnosis & Treatment, Edited by C.E. Saunders & M.T. Ho - Lange Medical Book. NOVELLI ET ALTRI, Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Ed. Gnocchi, Napoli. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Anatomia patologica SSD MED/08 Docente: Scott Cathryn Anne Oltre agli obiettivi sopra indicati, l’insegnamento si propone di: Descrivere il modello di progressione da condizione a lesione precancerosa a carcinoma invasivo di alcune delle neoplasie studiate nell'ambito dei programmi di screening Programma: Contenuti Introduzione: Significato dei diversi tipi di esame diagnostico nell’iter clinico del paziente, contributo dell’esame anatomo-patologico nella scelta terapeutica. Tipi di esame anatomo-patologico e loro utilizzo nei diversi contesti clinici. Patologia neoplastica: basi anatomo-patologiche del comportamento clinico delle neoplasie epiteliali nei visceri cavi ed organi parenchimatosi. Caratteristiche della progressione neoplastica (estensione per contiguità, recidiva, disseminazione per via linfatica o ematica, metastasi). Parametri morfologici che influiscono sulla progressione di malattia (stadio, oncotipo, grado); fattori morfologici predittivi di risposta a terapia; significato della terapia bersaglio. Significato clinico di condizione e lesione precancerosa e cenni sulle loro caratteristiche morfologiche. Modalità d'invio del materiale per esame anatomo-patologico e compilazione della richiesta d'esame. Neoplasie del tratto esofago-gastrico: I carcinomi spinocellulari e gli adenocarcinomi esofagei, adenocarcinoma dello stomaco distale (epidemiologia, fattori di rischio, cenni di morfologia, modalità di progressione, fattori morfologici prognostici, lesioni e condizioni precancerose). La malattia da reflusso gastro-esofageo. L'infezione da Helicocter pylori e patologie correlate. Neoplasie del colon: Definizione di polipo e tipi di polipo colico. Le sindromi polipose. La neoplasia intraepiteliale colo-rettale: cenni sulla morfologia e grado. La sequenza adenoma-carcinoma. Fattori di rischio nello sviluppo del carcinoma colorettale in soggetti affetti da adenoma sporadico e linee guida per lo screening del carcinoma colorettale. Carcinoma sporadico colorettale: modalità di progressione, fattori prognostici. Malattia infiammatoria cronica del colon: Retto-colite ulcerosa e malattia di Crohn (distribuzione anatomica, caratteristiche macroscopiche e cenni istologici). Fasi di malattia nella rettocolite ulcerosa. Complicanze instestinali ed extraintestinali e cancerogenesi colo-rettale nella malattia infiammatoria cronica del colon. Neoplasie del fegato, vie biliari e pancreas: Morfologenesi della cirrosi epatica e delle sue comlicanze (ipertensione portale, varici, splenomegalia congestizia) con riferimenti alle sue principali cause (alcool, NASH, epatiti virali, malattie delle vie biliari, danno da farmaci e tossici). Epatopatie chirurgiche: iperplasia nodulare focale, adenoma epatocitario, carcinoma epatocellulare, colangiocellulare e misto (fattori di rischio, caratteristiche clinico-epidemiologiche, morfologiche, modalità di progressione, fattori prognostici). Razionale del trapianto di fegato nel trattamento del carcinoma epatocellulare. Conseguenze su fegato e pancreas delle neoplasie del pancreas e vie biliari. Lesioni precancerose e principali carcinomi del pancreas, colecisti e vie biliari extra-epatiche (epidemiologia, fattori di rischio, morfologia, progressione di malattia e sopravvivenza). Neoplasie della mammella: Definizione di multicentricità e multifocalità delle lesioni mammarie. Epidemiologia, fattori di rischio e caratteristiche clinico-morfologiche delle principali varianti del carcinoma invasivo mammario. Modalità di progressione, fattori prognostici e predittivi di risposta a terapia, sopravvivenza. Principali tipi di lesioni precancerose della mammella, rischio di multifocalità/multicentricità e bilateralità e tempo di progressione al carcinoma. Fattori di rischio nella recidiva del carcinoma duttale in situ. Significato clinico del linfonodo sentinella. Tumori renali: Cenni anatomo-clinici sul tumore di Wilms. Epidemiologia, classificazione e caratteristiche principali dei carcinomi renali di tipo adulto sporadici ed ereditari. Progressione di malattia, fattori prognostici morfologici. Insufficienza renale cronica e trattamento con ciclosporina come fattori di rischio per l'insorgenza del carcinoma renale. Tumori della via escretrice urinaria: Definizione di plurifocalità sincrona e metacrona dei carcinomi uroteliali. Epidemiologia, cenni di morfologia e significato clinico dei carcinomi uroteliali (in situ, superficiali papillari e invasivi profondi). Prognosi e possibilità terapeutiche nei tumori papillari superficiali. Progressione dei carcinomi invasivi profondi della vescica. Modalità di esecuzione dell’esame citologico urinario. Carcinoma prostatico: Significato clinico del PSA. Epidemiologia del carcinoma prostatico latente e clinicamente manifesto. Caratteristiche del carcinoma prostatico: multifocalità, bilateralità, pattern e score di Gleason. Progressione di malattia, stadiazione e prognosi. Problematiche nella diagnosi mediante agobiopsia di adenocarcinoma. Significato della diagnosi di PIN e ASAP. Carcinomi del polmone: Epidemiologia, fattori di rischio, clinica e differenze nell'estensione locoregionale dei carcinomi polmonari centrali e periferici. Progressione di malattia e stadiazione. Oncotipi: sedi preferenziali, fattori prognostici, condizioni e lesioni precancerose, comportamento clinico, sopravvivenza e risposta a terapia. Metodiche diagnostiche nei tumori polmonari. Aterosclerosi: Morfogenesi delle lesioni aterosclerotiche semplici e complicate, concetto di vulnerabilità e instabilità di placca. Complicanze dell’aterosclerosi: trombosi, embolia, aneurisma. Conseguenze emodinamiche dell’aterosclerosi e danno tessutale correlato: infarto, riduzione cronica della perfusione, sviluppo di circolazione collaterale, vulnerabilità all’ipossia dei singoli tessuti. Principali quadri anatomo-clinici di danno tissutale. Neoplasie dell'ovaio: Classificazione istogenetica dei tumori ovarici. Modalità di progressione e stadiazione e significato del peritoneo nella loro disseminazione. I tunori epitelio-stromali dell’ovaio: teorie sulla genesi dei diversi oncotipi e loro comportamento. Concetto di tumore “borderline” e comportamento clinico delle varianti sierosa e mucinosa. Cenni epidemiologici e clinici sui tumori germinali ovarici e dello stroma gonadico. Neoplasie del corpo uterino e cervice: (argomenti trattati durante il Seminario di ginecopatologia al 3° anno) Epidemiologia e clinica dei carcinomi dell’endometrio di tipo I e II. Progressione di malattia, fattori prognostici e sopravvivenza. Oncotipi principali e relative lesioni e condizioni precancerose. Lesioni miometriali neoplastiche. Lesioni precancerose e carcinomi della cerivice uterina, progressione. Screening. Modalità di svolgimento -Lezioni frontali anche in compresenza con altri docenti del corso integrato. In anticipo rispetto alla discussione dei diversi argomenti verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di file .pdf. -Laboratorio autoptico in periodi di tirocinio con partecipazione degli studenti a gruppi e visione di un riscontro diagnostico con discussione anatomo-clinica del caso -Seminario di ginecopatologia sulle neoplasie del corpo uterino e cervice nell'ambito del corso integrato Materno-infantile al 3° anno in accordo / compresenza col docente di Ginecologia e Ostetricia del Corso Integrato di Infermieristica clinica in area Materno-Infantile Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato Testo/i di riferimento Robbins Basic Pathology E-book, 9th Edition, Saunders, 2012 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Infermieristica chirurgica SSD MED/45 Docente: Lovisa Elisa Identificazione dei principali rischi o possibili problemi ed interventi infermieristici nella fase postoperatoria; Pianificazione dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico allo stomaco, al colon retto, alla mammella, alla prostata, al fegato ed al polmone. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) L’assistenza infermieristica prima e dopo esami diagnostici e strumentali specifici (broncoscopia, Rx Tubo digerente, gastroscopia, clisma opaco, colonscopia, biopsia epatica, ERCP, TAC e RMN); La valutazione preoperatoria dello stato nutrizionale del paziente e le principali terapie nutrizionali di supporto da utilizzare nella fase pre e post-operatoria (NPT, NE e dieta: implicazioni infermieristiche nella gestione, principali complicanze ed interventi); Il monitoraggio postoperatorio (PA, FP, SaO2 e FR, diuresi e ferita); le problematiche postoperatorie con particolare riferimento ai dati significativi da raccogliere -scale di valutazione e ai principali interventi da attuare in caso di nausea e vomito (fattori di rischio e strategie per controllare la PONV), dolore (VAS, NRS – le principali modalità di controllo del dolore postoperatorio), emorragie e disordini idrici (fattori di rischio, monitoraggio attraverso il bilancio idrico e PVC), ritenzione urinaria, ileo paralitico (fattori di rischio e strategie di controllo della complicanza), complicanze respiratorie (fattori di rischio e strategie preventive es. ginnastica respiratoria), tromboflebiti (fattori di rischio e strategie preventive); La gestione dei drenaggi La preparazione alla dimissione del paziente: informazioni necessarie al paziente rispetto alla dieta, alla gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere L’assistenza al paziente sottoposto ad intervento di gastrectomia; gestione del SNG e della dieta L’assistenza al paziente sottoposto a prostatectomia; gestione del catetere e consigli per prevenire l’incontinenza urinaria L’assistenza al paziente sottoposto a mastectomia; educazione e informazione per prevenire il linfedema L’assistenza al paziente operato di colectomia; gestione dei presidi stomali e educazione alla dieta L’assistenza al paziente operato di pneumectomia; la gestione del drenaggio toracico Modalità di svolgimento Lezione frontale e discussione di casi clinici Modalità d’esame Scritto – test a scelta multipla Testi di riferimento Brunner – Suddart, Nursing medico-Chirurgico, volume n. 1 e 2, Ed Ambrosiana, Milano, 2001 Unità n. 4; Bresadola V. et al. Chirurgia per le professioni sanitarie. Napoli: EdiSES, 2006; Capitolo n. 2, 3, 4, 5, 8, 9, 11, 13, 14, 18, 20. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Medicina interna SSD MED/09 Docente: Colussi Gian Luca 1. Introduzione alla medicina interna a. Definizione b. Elementi di metodologia clinica in medicina interna c. Concetto di normalità e di malattia in medicina d. Il concetto di causa di malattia 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. e. I fattori di rischio per malattia f. Screening e prevenzione delle malattie g. Interpretazione dei test diagnostici h. La medicina basata sull’evidenza La malattia cardiovascolare a. Fisiopatologia della malattia cardiovascolare b. I fattori di rischio per malattia cardiovascolare c. Conseguenze della malattia cardiovascolare d. Approccio al paziente con malattia cardiovascolare e. L’elettrocardiogramma L’ipertensione arteriosa a. Definizione ed epidemiologia b. Aspetti nutrizionali c. Elementi di fisiopatologia d. Diagnosi di ipertensione e valutazione del danno d’organo da ipertensione e. Aspetti nutrizionali f. Elementi di terapia dell’ipertensione Il diabete mellito a. Definizione ed epidemiologia b. Elementi di fisiopatologia del diabete tipo I e tipo II c. Diagnosi di diabete e valutazione del danno d’organo da diabete d. Aspetti nutrizionali e. Elementi di terapia insulinica f. Elementi di terapia ipoglicemizzante orale Le dislipidemie a. Definizioni ed epidemiologia b. Elementi di fisiopatologia delle dislipidemie c. Diagnosi di dislipidemia e valutazione del danno d’organo da dislipidemia d. Aspetti nutrizionali e. Elementi di terapia ipolipemizzante Obesità e sindrome metabolica a. Definizione ed epidemiologia b. Elementi di fisiopatologia c. Criteri diagnostici e valutazione delle comorbidità più rilevanti d. Aspetti nutrizionali e. Elementi di terapia medica e chirurgica La fibrillazione atriale cronica a. Definizione ed epidemiologia b. Elementi di fisiopatologia c. Criteri diagnostici d. Complicanze della fibrillazione atriale e. Problematiche terapeutiche Lo scompenso cardiaco a. Definizione ed epidemiologia dello scompenso sistolico e diastolico b. Cause di scompenso cardiaco c. Elementi di fisiopatologia dello scompenso d. Diagnosi di scompenso e. Elementi di terapia dello scompenso Le malattie respiratorie a. Approccio al paziente con malattie respiratorie b. Lo studio della funzione respiratoria c. Bronco pneumopatie cronico ostruttive d. Polmoniti comunitarie e nosocomiali 10. Le malattie del tratto gastro-enterico a. Gastrite e ulcera peptica b. Malattie infiammatorie croniche intestinali c. Epatopatie virali e tossico-dismetaboliche d. La cirrosi epatica 11. Le tireopatie a. Richiami di fisiologia sulla funzione tiroidea b. Ipotiroidismo e ipertiroidismo c. Elementi diagnostici dei distiroidismi d. Cenni di terapia dei distiroidismi 12. L’equilibrio acido-base e idro-elettrolitico a. Elementi costituenti l’equilibrio acido-base b. Elementi costituenti l’equilibrio idro-salino c. Alterazioni dell’equilibrio acido-base e dell’equilibrio idro-salino d. Cenni di terapia Testi consigliati: Raffaele Antonelli Incalzi, Medicina interna per scienze infermieristiche, Ed. Piccin, 2012 Per consultazione: Claudio Rugarli, Medicina interna sistematica, Vol. 1 e 2, Ed. Elsevier, 2010 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Malattie infettive SSD MED/17 Docente: Bassetti Matteo Il corso di propone di: - Conoscere e descrivere le principali malattie infettive e i loro agenti eziologici - Descrivere i principali meccanismi di trasmissione delle malattie infettive - Conoscere specificatamente le seguenti sindromi infettive: polmoniti, meningiti, sepsi, infezione da HIV ed epatiti, tubercolosi, infezioni correlate alle pratiche assistenziali - Applicazione pratica dei concetti di antibioticoterapia e antibiotico-profilassi Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) - Generalità sulle malattie infettive - Antibioticoterapia pratica - L’infezione da HIV - Le sepsi - Le meningiti - Le polmoniti - La tubercolosi - Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali - Profilassi post-esposizione Modalità di svolgimento - Lezioni frontali e casi clinici Modalità d’esame Test a scelta multipla Testo/i di riferimento - Malattie infettive. Mauro Moroni, Roberto Esposito, Roberto Esposito, Mauro Moroni, Fausto De Lalla. Elsevier srl, 2008 - Chemioterapici antiinfettivi e loro impiego razionale. Matteo bassetti. Acaddemy srl, Milano, 2010 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Nefrologia SSD MED/14 Docente: Romano Giulio Nefrologia Programma Segni e sintomi delle malattie renali: valutazione quantitativa e qualitativa della diuresi (e sue implicazioni), alterazione dei parametri ematici relativi a disfunzioni renali. Le glomerulonefriti, le nefropatie tubulointerstiziali, le infezioni delle vie urinarie. L’insufficienza renale acuta e cronica. La terapia sostitutiva dell’insufficienza renale avanzata. Bibliografia La bibliografia sarà fornita dal docente all’inizio delle lezioni. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Dermatologia SSD MED/35 Docente: Stinco Giuseppe Il corso si prefigge di presentare una panoramica delle principali malattie cutanee e sessualmente trasmesse. Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze per: - Riconoscere le più comuni malattie dermatologiche e veneree; - Osservare, descrivere e riferire segni e sintomi cutanei; - Riconoscere eventuali fattori di rischio per il paziente, per sé e per gli altri; - Identificare le problematiche di assistenza e gestione del paziente dermatologico; - Gestire la terapia farmacologia topica e sistemica monitorando i risultati e gli effetti collaterali. Programma: Contenuti Cenni di anatomia morfologica, istologia e fisiologia della cute. Semeiotica dermatologica. Le principali malattie dermatologiche. Le reazioni cutanee da farmaci. Le malattie bollose ed immunitarie. I nevi. Le neoplasie cutanee. Le Malattie a Trasmissione Sessuale. Le ustioni. Le ulcere cutanee degli arti inferiori. La terapia dermatologica. Modalità di svolgimento Parte teorica: lezioni frontali Parte pratica: frequenza della Clinica Dermatologica. Modalità d’esame La verifica dell’apprendimento degli studenti sarà effettuata mediante un unico esame integrato con gli altri insegnamenti del modulo. La prova di esame sarà scritta con domande a risposta multipla. Testi di riferimento A. Rebora, S. Veraldi. Core Curriculum Dermatologia. McGraw-Hill G. Leigheb. Testo e Atlante di Dermatologia. Edimes. T. Cainelli, A. Giannetti, A. Rebora. Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica. McGraw-Hill. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Infermieristica medica SSD MED/45 Docente: Carlon Sonia Il corso si propone di: Decidere strategie di sorveglianza notturna e diurna dei pazienti. Strutturare un piano educativo per la gestione del problema di salute, per la prevenzione delle maggiori complicanze e per sviluppare l’alleanza terapeutica per la persona affetta da: - Diabete mellito - Ipertensione arteriosa - Cirrosi epatica. Elaborare un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica nella persona affetta da Scompenso cardiaco congestizio. Predisporre un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria nella persona affetta da Bronco - Pneumopatia Cronico Ostruttiva. Sviluppare competenze di assistenza infermieristica alla persona con insufficienza renale. Attuare strategie di prevenzione e assistenza nella persona con infezioni a trasmissione parenterale, aerogena ed oro-fecale. Realizzare interventi di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza. Identificare le azioni corrette nelle indagini microbiologiche. Programma: Contenuti 1. SORVEGLIANZA - Definizione e obiettivi della sorveglianza infermieristica; - Ricerca infermieristica sulla sorveglianza; - Interventi e strategie assistenziali appropriate ad ottimizzare la sorveglianza. Per ogni quadro patologico viene utilizzato il metodo clinico: - problematiche assistenziali più frequenti correlate al problema di salute - accertamento di 1° e 2° livello - diagnosi e problemi prioritari - pianificazione: obiettivi ed esiti attesi, interventi, monitoraggio/sorveglianza, valutazione. 2. DIABETE MELLITO Complicanze acute: Chetoacidosi; Coma iperglicemico iperosmolare non chetonico; Ipoglicemia, Infezioni. Complicanze croniche: Piede diabetico. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico. Rischio/presenza di lesioni del piede diabetico. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica. Interventi di prevenzione e trattamento del piede diabetico. Obiettivi ed esiti attesi: Mantenimento dei valori ottimali della glicemia; Assenza di lesioni; Mantenimento del peso corporeo; Relazioni efficaci. Ambiti di intervento: controlli e farmaci, attività fisica, alimentazione, educazione all’igiene. 3. IPERTENSIONE ARTERIOSA Fattori di rischio cardiovascolare. Complicanze: trombosi ed emorragie. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Gestione inefficace del regime terapeutico. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica. Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica. Ambiti di intervento: stili di vita, alimentazione, attività fisica, farmaci. 4. CIRROSI EPATICA Complicanze: Ascite, Encefalopatia porto-sistemica, Emorragie digestive. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla prevenzione della formazione dell’ascite e dell’encefalopatia porto-sistemica. Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica. Mantenimento/recupero dell’attività fisica, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Cute integra, Assenza di edemi declivi ed ascite, Mantenimento dello stato di coscienza e dell’orientamento temporo-spaziale. Ambiti di intervento: collaborazione alla paracentesi ed alla biopsia epatica, prevenzione/gestione dell’ascite, prevenzione dell’encefalopatia epatica, stili di vita, alimentazione, eliminazione, attività fisica, farmaci. 5. SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO Clinica: ipoperfusione e congestione venosa. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria ad alterata funzionalità cardiaca. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica. Obiettivi ed esiti attesi: Adeguato ritmo sonno veglia, Mantenimento/recupero dell’attività fisica, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Adesione terapeutica (farmacologica e dietetica), Assenza/diminuzione dell’ansia. Ambiti di intervento: Riabilitazione cardiologica (concetti generali, criteri, modalità, alimentazione, attività fisica, supporto psico-sociale). 6. BRONCO-PNEUMOPATIA CRONICO OSTRUTTIVA Clinica: ipoperfusione e congestione venosa. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria a BPCO. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria. Obiettivi ed esiti attesi: Adeguato ritmo sonno veglia, il paziente riferirà di sentirsi adeguatamente riposato, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Maggiore tolleranza agli sforzi evidenziato da un mantenimento/recupero dell’attività fisica usando tecniche per conservare energia, Migliore clearance delle vie aeree grazie a tosse efficace e pervietà delle vie aeree. Ambiti di intervento: Riabilitazione respiratoria (concetti generali, criteri, modalità, Allenamento arti inferiori, Allenamento arti superiori, Allenamento muscoli respiratori, Intervento psicosociale e comportamentale, nutrizione). 7. INSUFFICIENZA RENALE Problematiche frequenti: Squilibrio idroelettrolitico, Anemia, Sovraccarico di liquidi, Fratture patologiche Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristiche: Nutrizione alterata, Eccesso di liquidi, Rischio di infezioni. Pianificazione: Assistenza in corso di dialisi acuta e cronica. Obiettivi ed esiti attesi: Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, integrità cutanea, tolleranza all’attività fisica, adesione terapeutica, assenza di complicanze. Ambiti di intervento: emodialisi, dialisi peritoneale, , stili di vita, alimentazione, attività fisica, farmaci. 8. MALATTIE A TRASMISSIONE PARENTERALE, AEROGENA, ORO-FECALE Problematiche di controllo epidemiologico e di gestione infermieristica correlate ai seguenti problemi di salute: - Tubercolosi - HIV - CDAD (Clostridiun Difficile Associated Diarrhea). Management infermieristico dei sintomi, delle complicanze e degli effetti collaterali legati ai trattamenti farmacologici. Strategie di prevenzione, controllo ambientale e comportamentale. 9. INDAGINI MICROBIOLOGICHE Le emocolture. Modalità di svolgimento Analisi di casi clinici Lezione frontale Modalità d’esame Esame di corso integrato: o domande a risposta multipla o domande a risposta aperta. Testo/i di riferimento Brunner e Suddarth, Nursing Medico-Chirurgico, Casa Editrice Ambrosiana, Volume 1 e 2, Milano, 2006: Assistito con ipertensione Unità 6 Assistito con diabete Unità 8 Assistito con cirrosi epatica Unità 8 Assistito con nefropatie Unità 9 Assistito con scompenso cardiaco Unità 6 Assistito con BPCO Unità 5 Ulcere arti inferiori Unità 6 Assistito con tubercolosi Unità 5 Assistito con HIV Unità 11 Letture e sitografie consigliate Appropriatezza clinica, strutturale, tecnologica e operativa per la prevenzione, diagnosi e terapia dell’obesità e del diabete mellito. Quaderni del Ministero della Salute. n. 10, luglioagosto 2011 Obiettivi terapeutici e sorveglianza delle complicanze nel diabete mellito. Indicazioni per la persona diabetica. Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Trento. 2006 Documento di Consenso Internazionale sul Piede Diabetico. A cura del Gruppo di studio Interassociativo “Piede Diabetico” della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi. Edizioni 2000 e 2010 Rapporto della Commissione Scientifica A.I.S.F. “Encefalopatia epatica” (2004) Raccomandazioni per la diagnosi ed il trattamento del paziente ascitico dell’Associazione italiana per lo studio del fegato (AISF) (2005) Linee - guida A.I.S.F. per l’ipertensione portale (2006) Epidemiologia delle epatopatie acute e croniche in Italia A.I.S.F. (2007) "Linee guida Nazionali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari“ 2006. Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali Lancellotti M., Mereu R., Spessotti L. “L’efficacia dell’educazione sanitaria al paziente cardiologico (affetto da scompenso cardiaco) e cardiochirurgico (in previsione di un intervento chirurgico)”. Revisione Centro EBN Bologna 2004 SNLG-Regioni – Linee guida sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Regione toscana. 2011 Registered Nurses’ Association of Ontario (2009). Decision Support for Adults Living with Chronic Kidney Disease. Toronto, Canada: Registered Nurses’ Association of Ontario. Palese A, Battistig P, Garlatti I, Scarparo C. La prevenzione della contaminazione delle emocolture. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2010; 29 (4): 192-197. Benner P.: L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere. McGraw-Hill, 2003, cap. dal 1° al 10°. Jean-Francois d’Ivernois, Remi Gagnayre, “Educare il paziente. Un approccio medicoterapeutico”. Edizioni McGraw Hill 2009, cap.3. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Scienze dietetiche SSD MED/49 Docente: Peri Maria Rosaria Il corso si propone di: - Conoscere i principi alimentari e il loro contenuto negli alimenti. Riconoscere l’importanza dell’alimentazione quale strumento per mantenere uno stato di salute nell’ individuo. Fornire una sintesi informativa sul significato dell’antropometria e sulle tecniche antropometriche più comuni. Indicare i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale. - Conoscere le principali tecniche di prevenzione diagnosi e cura della malnutrizione ospedaliera. Conoscere il ruolo della nutrizione nel recuperare una condizione di salute compromessa o nel rallentare l’evoluzione di una patologia in atto; in dettaglio: o Descrivere le principali patologie dell’apparato gastroenterico in rapporto alle problematiche nutrizionali. o Fornire soluzioni pratiche di intervento nutrizionale nei disturbi dell’apparato gastroenterico o Indicare gli accorgimenti dietoterapici atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di cataboliti e lo squilibrio idroelettrico migliorando le condizioni di vita dei pazienti nefropatici. o Descrivere le principali patologie cardiovascolari e le implicazioni dietologiche. Indicare le norme dietetiche da seguire per migliorare l‟andamento clinico delle malattie cardiovascolari. o Conoscere gli elementi fondamentali della dietoterapia del diabete. o Conoscere i problemi nutrizionali nelle malattie del fegato. o Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico. o Conoscere il peso ideale e riconoscere lo stato di sovrappeso e di obesità. o Descrivere il razionale di una dieta ipocalorica bilanciata, associata a un programma di esercizio fisico regolare e sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare. o Sottolineare l‟importanza del mantenimento di una nutrizione ottimale, prima e dopo l’intervento chirurgico, per ridurre la morbilità e la mortalità. Indicare i principi della nutrizione pre e post operatoria. o Fornire una sintesi informativa sulle principali problematiche legate alle patologie in età geriatrica e sul rischio di malnutrizione. Fornire soluzioni tecniche nell’approccio nutrizionale al paziente geriatrico in fase post acuta. o Segnalare le principali reazioni avverse agli alimenti, le manifestazioni cliniche e le indicazioni dietetiche. o Fornire informazioni utili per un corretto approccio nutrizionale nel paziente neoplastico. o Descrivere le tecniche e i prodotti per la nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e le complicanze della nutrizione enterale per prevenirli. Programma: Contenuti Fattori che influenzano lo stile alimentare La composizione corporea e misure antropometriche Il metabolismo materiale ed energetico Il bilancio energetico Principi nutritivi: classificazione e funzioni Raccomandazioni nutrizionali: i LARN, e linee guida per una sana corretta alimentazione. Alimenti: classificazione, funzioni e principi nutritivi in essi contenuti. Strumenti di rilevazione dello stato nutrizionale La dieta equilibrata Aspetti nutrizionali nelle patologie dell’apparato digerente. - reflusso esofageo - ulcera peptica - gastriti - morbo di crohn e colite ulcerosa - malattia celiaca - diarrea e stipsi - sindrome dell’intestino corto - malattie del fegato - cirrosi epatica - epatiti - colelitiasi - disfagia - pancreatite la dieta nelle patologie renali: - Insufficienza renale acuta e cronica - Trattamento dietetico in dialisi - calcolosi renale Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari - Ipertensione arteriosa - Arteriosclerosi Aspetti nutrizionali nel diabete mellito Trattamento dietetico delle dislipidemie Trattamento dietetico dell‟obesità Indirizzi dietoterapici nel trattamento della gotta. Indirizzi dietoterapici nel trattamento dell‟osteoporosi. La nutrizione in chirurgia - nutrizione preoperatoria - nutrizione postoperatoria Nutrizione enterale - Indicazione e scelta della via di accesso per la nutrizione enterale - complicanze - prodotti per nutrizione enterale Dieta nelle patologie in età geratrica malnutrizione e ulcere da decubito. Le reazioni avverse agli alimenti - Approccio nutrizionale nelle allergie e intolleranze alimentari L‟alimentazione del malato neoplastico - problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame scritto Testo/i di riferimento Dispense dell’insegnante Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica, seconda edizione editore il Pensiero scientifico autori Vannozzi e Leandro Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Oncologia medica SSD MED/06 Docente: Patriarca Francesca 1. Ruolo dei fattori genetici ed ambientali nello sviluppo dei tumori .Prevenzione primaria e secondaria Uso dei markers trumorali (9 ottobre 2012) 2. Epidemiologia , quadro clinico e stadi azione dei principali tumori ( mammella, polmone, tumori grastro-intestinali,ed uro-genitali ( 16 ottobre 2012) 3. I farmaci chemioterapici : classificazione, meccanismo d’azione, effetti collaterali, prevenzione e gestione degli effetti collaterali . Il consenso informato alla terapia oncologica. Uso dei farmaci negli studi clinici (23 ottobre 2012) 4. I nuovi farmaci biologici, molecolari , target therapy: bersagli cellulari, modalità di utilizzo, effetti collaterali e loro gestione. (30 ottobre 2012) 5. La terapia integrata dei tumori (chemioterapia, ormonoterapia, chirurgia, radioterapia) e la terapia di supporto e palliativa: obiettivi ed impatto degli interventi terapeutici . (30 ottobre 2012) 6. Problemi clinici del paziente oncologico: dolore, sindrome mediastinica, sindromi paraneoplastiche, trombofilia (6 novembre 2012) 7. Gestione dei principali effetti collaterali della chemioterapia: mucosite, neutropenia, nausea e vomito, complicanze infettive, stravaso ,dolore ( 14 novembre 2012) Testo di riferimento Medicina Oncologica ( G. Bonadonna, G. Robustelli della Cuna, P.Valagussa) Edizione: Elsevier Masson Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Ematologia SSD MED/15 Docente: Tiribelli Mario Scopo del corso di Ematologia è fornire agli studenti le conoscenze fondamentali sul sistema ematopoietico e le nozioni per un corretto inquadramento della malattie del sangue, sia di tipo neoplastico che non neoplastico, con particolare attenzione ad elementi clinici e gestionali (in particolare per quanto riguarda problematiche cliniche specifiche e l’utilizzo di protocolli di terapia antitumorale e si supporto). Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Emopoiesi normale, microambiente midollare, cellule del sangue Anemie: inquadramento diagnostico, patogenesi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia Emoglobinopatie Leucemie acute: inquadramento diagnostico, patogenesi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia, problematiche gestazionali dei pazienti Sindromi linfoproliferative: linfomi (diagnosi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia), leucemia linfatica cronica, mieloma multiplo (diagnosi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia) Piastrinopenie e piastrinopatie, emostasi e trombosi, malattie emorragiche Cenni di terapia trasfusionale (i prodotti del sangue, indicazioni alla trasfusione) Il trapianto di cellule staminali emopoeitiche Modalità di svolgimento Lezioni frontali per un totale di 12 ore. Modalità d’esame Test a scelta multipla. Testo/i di riferimento Diapositive presentate durante le lezioni “Lezioni di Ematologia” a cura di S. Tura, società editrice Esculapio (Bologna) Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Psico-oncologia SSD M-PSI/08 Docente: Annunziata Maria Antonietta Il corso si propone di: - Conoscere le ragioni della sofferenza psicologica del paziente oncologico e della famiglia Saper riconoscere le manifestazioni di distress Conoscere le tecniche utili ad un’efficace relazione di aiuto Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Introduzione alla Psiconcologia o Concetto di distress e sue conseguenze o Il sistema di cura Aspetti psicologici nella malattia oncologica o Meccanismi di difesa, strategie di coping e processo di adattamento Fasi della malattia e relative reazioni psicologiche del paziente L’impatto dei trattamenti Aspetti psicologici correlati alla chirurgia (immagine corporea, significato degli organi e problematiche emotive correlate, ecc.) o Ruolo dell’Infermiere in Chirurgia Aspetti psicologici correlati alle terapie mediche (Chemioterapia e Radioterapia) L’impatto della malattia sulla famiglia La relazione di aiuto in oncologia Modalità di svolgimento Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali e fornendo stimolo che coinvolgano i discenti alla partecipazione attiva alle discussioni. Modalità d’esame Esame scritto con 3 domande aperte sugli argomenti trattati. Testo/i di riferimento M. Bellani, G. Morasso, D. Amadori, W. Orrù, L. Grassi, P. G. Casali, P. Bruzzi (a cura di). Psiconcologia. Masson Editore, 2002. (Cap.: 20; 28; 34-35; 54-56). Durante il corso, agli studenti saranno fornite le diapositive delle lezioni. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Infermieristica oncologica SSD MED/45 Docente: Morandin Annalisa Il corso si propone di: Individuare il ruolo dell’ infermiere nella prevenzione ed educazione agli stili di vita sani alla salute finalizzati alla riduzione dell’incidenza del cancro Accertare e valutare l’efficacia di strategie di self care e del coping adottate, ai fini dell’adattamento alla malattia neoplastica Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi alle problematiche più frequenti correlate alla patologia onco/ematologica e ai trattamenti chemioterapici e radioterapici Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi alle problematiche del paziente sotto posto a trapianto di midollo Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti sul paziente secondo il modello assistenziale delle Cure Palliative Individuare le strategie di risk management nella gestione delle attività di prevenzione per gli operatori e per il paziente sottoposto a chemioterapia/radioterapia Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Il decalogo europeo per la prevenzione dei tumori, Gli interventi difensivi di prevenzione delle malattie neoplastiche tramite la prevenzione primaria nelle persone sane per prevenire il cancro e prevenzione secondaria per i soggetti a rischio (neoplasia al seno, del colon retto, della prostata) Impatto della malattia neoplastica a livello fisico, psicologico e sociale Scale di valutazione della qualità di vita: Karnofsky Index, ECOG, QLI, TIQ Alterazioni nutrizionali: Incidenza, tipologia delle alterazioni nutrizionali Interventi educativi Valutazione degli esiti attesi Alopecia: Incidenza, fisiopatologia, livelli di alopecia, fattori di rischio Interventi educativi sulla cura della persona e gestione alterazione dell’immagine corporea, Valutazione degli esiti attesi Mucosite: Incidenza nel paziente in trattamento chemioterapico, radioterapico, con trapianto Il modello fisiopatologico di sviluppo della mucosite e le manifestazioni cliniche, l’ accertamento del grado di mucosite con la scala Oral assessment Guide - OAG, Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento Valutazione degli esiti attesi Lesioni attiniche Incidenza, il modello fisiopatologico e le manifestazioni cliniche delle lesioni attiniche nel paziente radiotrattato Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento Valutazione degli esiti attesi Emesi Incidenza e fisiopatologia, fattori correlati al trattamento e alla persona I tipi di emesi indotta da chemioterapia (anticipatoria, acuta, ritardata) Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione,ambiente) e trattamento Sorveglianza delle complicanze dell’emesi Disgeusia Incidenza della disgeusia, fisiopatologia e fattori correlati al trattamento e alla persona Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione, ambiente) e trattamento Valutazione degli esiti attesi Stipsi, diarrea Fattori di rischio Interventi educativi sullo stile di vita e trattamento Valutazione degli esiti attesi Fatigue Definizione, incidenza, fattori di rischio manifestazioni cliniche ed emotive Accertamento (Piper scale) Interventi preventivi ed educativi ( attività,esercizio, sonno e riposo) e valutazione esiti attesi Dolore cronico Incidenza e caratteristiche del dolore cronico (breackthrough pain, dolore totale)Accertamento del dolore con uno strumento multidimensionale (McGill Pain Questionnaire) Interventi preventivi ed educativi nella gestione del controllo del dolore, l’uso della analgesia controllata dal paziente Valutazione degli esiti attesi Gli obiettivi di cura del modello di cure palliative Rimodulazione delle cure infermieristiche (rilevazione parametri vitali, prevenzione e gestione LdD, cura della persona e cavo orale, problemi intestinali e urinari, gestione delle terapie). Rischio di infezione nel paziente autotrapiantato Fattori di rischio, monitoraggio segni e sintomi, gestione dei device Isolamento protettivo Interventi infermieristici preventivi ed educativi alla persona e al care-giver Misure di protezione individuale ambientale (manipolazione, somministrazione,smaltimento chemioterapia) della La gestione dello stravaso chemioterapico (definizione, fattori di rischio, classificazione degli antiblastici e danno tissutale, sintomi, trattamento) Modalità di svolgimento Lezione frontale Video filmato Modalità d’esame esame di corso integrato: domande a risposta multipla Testo/i di riferimento Ravaioli, Manuale di oncologia per infermieri, Ed. Pensiero Scientifico Editore, Roma 2010 cap. 20,21,22,26,27,28 Costantini, Grubich, Migliorare la qualità delle cure di fine vita. Un cambiamento possibile e necessario, Ed. Erickson, Trento 2008 cap. La rimodulazione delle cure infermieristiche nel fine vita Brunner, Suddarth, Infermieristica medico-chirurgica, Ed. Ambrosiana, Milano 2006, vol. 1, cap. 15 Articoli: Bardy J, Slevin N. J., Mais K. L.and Molassiotis A. A systematic review of honey uses and its potential value within oncology care. Journal of Clinical Nursing 2008,17: 2604-2623 Migliorati C. A., Oberle-Edwards L., Schubert M..The role of alternative and natural agents, cryotherapy, and/or laser for managment of alimentary mucositis.Review article.Support Care Cancer 2006, 14:533-540 Coleman A. E, Goodwin J.A., Kennedy R., Coon S.K., Richards K.,Enderlin C., Stewartet C.B., McNatt P., Lockhart K., and Anaissie E.J.. Effects of Exercise on fatigue, sleep and perfomance: A randomized Trial. Oncology Nursing Forum Vol.39, No.5, September 2012 Corso Integrato: APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre allo studente le conoscenze per effettuare la somministrazione sicura della/e terapia/e e sorvegliarne l’efficacia. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato di salute; · Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci; · Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi; · Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono; · Applicare le modalità di conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi gli stupefacenti anche in relazione alla normativa vigente, · Somministrare i farmaci in relazione ai diversi schemi terapeutici, vie di somministrazione parenterale e calcolo del dosaggio (anche per somministrazioni in età pediatrica); · Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle diverse vie di somministrazione; · Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci; · Identificare le tecnologie disponibili per la riduzione dell’errore clinico nella gestione della terapia farmacologica; · Analizzare i rischi di eventuali politerapie e le strategie per verificare la compatibilità tra farmaci; · Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli; · Preparare il paziente, gestire l’assistenza durante l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e monitorare/sorvegliare l’eventuale comparsa di complicanze. Modulo/Insegnamento: Farmacologia SSD BIO/14 Docente: Baraldo Massimo Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nell’Applicazione dei Percorsi Terapeutici, è in grado di descrivere: i principi fondamentali delle classi di farmaci maggiormente impiegati nei reparti e a domicilio; la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato di salute; gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi; i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono; i criteri di monitoraggio degli effetti della terapia e degli effetti collaterali/avversi; le strategie di educazione del paziente alla compliance analizzando i fattori di rischio di una ridotta compliance e le modalità per affrontarli; le strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci. Programma: Farmacologia Neurofarmacologia Ipnotici; Antiepilettici; Antiparkinsoniani; Antimiastenici; anticolinestersici; Farmaci contro l’Alzheimer Psicofarmacologia Ansiolitici; Antispicotici; Antidepressivi; Antimaniacali; Psicostimolanti. Analgesici Anestetici generali; Anestetici per via inalatoria; anestetici per via endovenosa; Anestetici locali; Antinfiammatori non steroidei (FANS); Narcotici: Oppiacei (Morfina, codeina) ed antagonisti (naloxone) Miorilassanti Miorilassanti periferici; Miorilassanti centrali Farmacologia Clinica del dolore Anticolinergici; Antiemicranici; Dolore neuropatico Istamina e antiistaminici Antagonisti dell’istamina; Antagonisti dei recettori H1 Farmaci cardiovascolari Agenti inotropi; Antiaritmici; Diuretici; Antipertensivi; Antianginosi Farmaci Farmaci attivi sul sangue Trattamento delle anemie; Antiaggreganti; Anticoagulanti; Fibrinolitici; Antidislipidemici Farmaci dell’aparato respiratorio Analettici respiratori; Surfactanti; Antitosse; Antiasmatici Farmaci attivi sull'apparato gastrointestinale Antiacidi; Inibitori della produzione di HCl; Purganti; Antidiarroici Farmacologia dell’apparato scheletrico Farmaci antianemici e fattori di crescita Farmaci attivi sul sistema endocrino Steroidi sessuali; Insulina ed ipoglicemizzanti orali; Ormoni ipotalamici e dell'ipofisi; Ormoni tiroidei Immunofarmacologia Farmaci per il trattamento delle malattie infettive Antibatterici; Antivirali ; Antimicotici; Antiprotozoari; Antielmintici Farmaci antineoplastica Tossicologia Intossicazioni da farmaci e da sostanze chimiche ; Antidoti Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto a risposte multilple Testo/i di riferimento M. Furlanut. Farmacologia generale e clinica per le lauree sanitarie. Ed. Piccin Corso Integrato: APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre allo studente le conoscenze per effettuare la somministrazione sicura della/e terapia/e e sorvegliarne l’efficacia. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato di salute; · Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci; · Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi; · Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono; · Applicare le modalità di conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi gli stupefacenti anche in relazione alla normativa vigente, · Somministrare i farmaci in relazione ai diversi schemi terapeutici, vie di somministrazione parenterale e calcolo del dosaggio (anche per somministrazioni in età pediatrica); · Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle diverse vie di somministrazione; · Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci; · Identificare le tecnologie disponibili per la riduzione dell’errore clinico nella gestione della terapia farmacologica; · Analizzare i rischi di eventuali politerapie e le strategie per verificare la compatibilità tra farmaci; · Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli; · Preparare il paziente, gestire l’assistenza durante l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e monitorare/sorvegliare l’eventuale comparsa di complicanze. Modulo/Insegnamento: Infermieristica SSD MED/45 Docente: Viera Giannina Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - Descrivere le caratteristiche dei dispositivi necessari e le singole procedure di somministrazione per via ev, sc, im, id.; - Descrivere i principi che regolano le possibili strategie di calcolo; - Consultare ed applicare tabelle di conversione di unità di misura (peso, volume, tempo); applicare rapporti, frazioni, proporzioni e percentuali nel calcolo delle dosi di farmaco da somministrare; - Calcolare e descrivere una concentrazione (percentuale in peso, percentuale in volume, percentuale massa su volume); calcolare la velocità di infusione di una determinata soluzione, dato il dosaggio/tempo di somministrazione; calcolare la dose somministrata di una determinata soluzione, dati il dosaggio/volume e la velocità di somministrazione; - Riportare effetti terapeutici, indesiderati e collaterali di alcuni farmaci come quelli ad elevata frequenza di utilizzo o quelli a maggior impatto sul paziente; - Descrivere i parametri vitali ed i dati di laboratorio da consultare; il monitoraggio pre-intra-post somministrazione, riconoscendo effetti indesiderati o collaterali. - Conoscere le prescrizioni terapeutiche soggette a specifiche normative e raccomandazioni Ministeriali; - Descrivere le possibili tipologie di errore in riferimento alle seguenti vie di somministrazione: ev, sc, im, id. - Riconoscere situazioni o fattori che possono comportare rischio per il paziente. - Descrivere interventi o accorgimenti atti a ridurre al minimo la possibilità di incorrere in errori durante la somministrazione di farmaci attraverso le vie indicate, specie in situazioni riconosciute a rischio; Individuare le situazioni che espongono il paziente ad alto rischio di morte per errore umano da somministrazione di sostanze farmacologiche concentrate ed emoderivati; - Conoscere i contenuti dell'insegnamento/addestramento del paziente per la gestione di un farmaco; - Pianificare il self-management del regime terapeutico per un paziente in dimissione; - Individuare le situazioni di rischio per il paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di contrasto. Programma: Contenuti Materiali e tipologie di siringhe (struttura: cilindro, scale graduate, stantuffo, margine, stelo, manico dell’ago, calibro, lunghezza, attacco luer-lock, luer-slip). Caratteristiche di fiale e flaconi, materiali, modalità di apertura. Organizzazione del setting per allestimento del farmaco e sua somministrazione. Sedi utilizzabili per le vie di somministrazione indicate. Procedure di somministrazione ev, sc, im, id. Effetti indesiderati e possibili complicanze, interventi del caso. Rapporti, frazioni, proporzioni e percentuali, peso, volume, tempo, soluto/solvente, dosaggio, tempo di somministrazione, velocità di somministrazione. Utilizzo di funzioni specifiche incorporate nelle pompe di infusione. Osservazione del paziente e parametri vitali da monitorare: modalità manuale di rilevazione dei parametri vs. automatica (impiego di apparecchi per il monitoraggio continuo) in base a emivita, onset-time, durata d’azione, risposta e metabolismo, eliminazione. Bolo vs. infusione continua. Variazioni di velocità di infusione dettate da cambio tecnico/sostituzione di soluzione. Interventi da mettere in atto nel caso di accertamento di effetti indesiderati o collaterali. Gli stupefacenti; norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: dalla prescrizione all’assunzione; dall’approvvigionamento allo smaltimento. Le soluzioni concentrate di Potassio Cloruro, norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: il corretto utilizzo del KCl concentrato e di soluzioni contenenti KCl. Strategie di riduzione del rischio da sovradosaggio. Le trasfusione ematiche e le infusioni di emocomponenti, norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: dalla prescrizione alla somministrazione. Interventi di riduzione del rischio di incompatibilità AB0. La sicurezza nella gestione di un farmaco ad alto livello di attenzione: farmaci a stretto indice terapeutico, alta incompatibilità ed alti effetti dannosi; in relazione a soggetti ad alto rischio (condizioni di polipatologia, alterazioni cognitive di coscienza psichiche e sociali); per le seguenti sostanze farmacologiche: adrenergici, simpaticomimetici, antiaritmici, nitrati, anticoagulanti, antiaggreganti, ipoglicemizzanti, lassativi e lubrificati/purghe. Le principali interazioni farmaco-farmaco-alimenti: gestione di politerapie considerando l'incompatibilità nella somministrazione, in particolare per la preparazione (diluizione) combinazione di più principi farmacologici, incompatibilità ai device. Il concetto di errore in terapia secondo Reason. Distinzione tra lapses e mistakes, errore attivo e latente in relazione alla gestione della terapia attraverso le vie di somministrazione indicate. Setting adeguato per la gestione della terapia (prevalentemente ev), impatto organizzativo, accertamenti pre-durante-post somministrazione. L’aderenza al regime politerapeutico nella persona adulta: il paziente soggetto del progetto terapeutico. Le strategie educative per favorire la sicurezza e l’aderenza del paziente in dimissione con farmacoterapia a lungo termine: pianificare la dimissione in sicurezza, gli standard di qualità per l’educazione al paziente e famiglia (con particolare riferimento agli standard JCAHO); l’educazione alla gestione dei farmaci prescritti per la dimissione, trattamenti a rischio di adverse–drug e di frequente utilizzo; strategie di auto-gestione dei farmaci a domicilio; conoscenze riguardo i principali effetti terapeutici previsti ed eventuali effetti dannosi, strategie di monitoraggio degli esiti, strategie di tenuta, modalità d'assunzione, strategie di promemoria per l'assunzione, strategie di monitoraggio e gestione di effetti dannosi (comprese interazioni farmaco-farmacoalimenti e prodotti erboristici, importanza del fallow-up nelle terapie a lungo termine (esempio, terapia: anticoagulante orale, diuretica, cardiovascolare). La preparazione del paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di contrasto (MdC): ridurre il rischio di reazione avversa da MdC (accertamento specifico, preparazione fisica, gestione intra-post indagine, monitoraggio, restrizioni); educazione al paziente con particolare attenzione alla preparazione all'indagine ed all'autogestione post-indagine. Metodologia: lezioni teorico-frontali con presentazione del quadro concettuale, analisi/discussione di casi esemplificativi, analisi di normativa e raccomandazioni ministeriali, lettura condivisa di schede di terapia comprendenti le vie indicate, impiego di immagini e video per presentare le procedure attraverso le vie di somministrazione ev, sc, im, id e ricostruzione grafica di situazioni cliniche come guida alla riflessione su possibili complicanze ed errori. Modalità d’esame: scritto Bibliografia Testi Smeltzer SC, Bare BG, Hinkle JL, Cheever KH. Brunner Suddarth - Infermieristica medico-chirurgica. 4 ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2010. Cap.14, Cap. 21, Cap. 26, Cap. 33, Cap. 34, Cap. 41, Cap. 43. Smith-Duell-Martin. Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate. IV ed. Napoli: Sorbona; 2008. Cap. 4, Cap. 8, Cap. 18, Cap. 20. Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona; 2010. Cap. 28. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Otorinolaringoiatria SSD MED/31 Docente: Rinaldo Alessandra Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) La tracheotomia: indicazioni, tecniche chirurgiche, principali complicanze e strategie di monitoraggio del paziente. Patologia del collo: tumori primitivi, tumori metastatici, patologie malformative ed infiammatorie. Percorsi diagnostici e strategie terapeutiche. Patologie dell’orecchio e indagini audiometriche: otiti esterne, otiti medie, otosclerosi, malattia di Ménière. Patologie nasali e dei seni paranasali: rinosinusite acuta e cronica, epistassi. Patologia adenoidea e tonsillare: indicazioni chirurgiche e complicanze. Modalità di svolgimento Lezioni frontali partecipate. Modalità d’esame A discrezione del Presidente del corso (solitamente scritto – quiz a risposta multipla). Testo/i di riferimento Giovanni Rossi. Morfologia Funzionale e Patologica Otorinolaringologica per Corsi Universitari. Edizioni Minerva Medica, Torino. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Oculistica SSD MED/30 Docente: Menchini Francesca PROGRAMMA NON PERVENUTO: RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL DOCENTE. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Maxillofacciale SSD MED/29 Docente: Robiony Massimo Il corso si propone di fornire allo studente un bagaglio culturale di base della nostra disciplina, sulle problematiche assistenziali delle principali patologie della testa e del collo come i traumatismi facciali, l’oncologia del cavo orale e le alterazioni patologiche della masticazione note come dismorfismi facciali. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Principi di base di odontostomatologia e chirurgia maxillo-facciale Traumatologia oro-maxillo-facciale Oncologia del cavo orale Dismorfosi maxillo-facciali e malformazioni congenite. Modalità di svolgimento LEZIONE FRONTALE- POSSIBILITA’ DI FREQUENZA REPARTO PER TIROCINIO Modalità d’esame QUIZ A RISPOSTA MULTIPLA Testo/i di riferimento Malattie odontostomatologiche Autore: Valletta Giancarlo - Matarasso Sergio - Mignogna Michele D. Editore: Piccin-Nuova Libraria Argomento: Odontoiatria Genere: scienze mediche. medicina Edizione: 2004 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Infermieristica nelle specialità SSD MED/45 Docente: Gumiero Luisa Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di: Identificare e pianificare l’assistenza infermieristica post-operatoria definendo le scelte assistenziali e gli interventi da attuare sulla base delle evidenze scientifiche Riconoscere le manifestazioni cliniche delle principali complicanze post operatorie Identificare i problemi reali e/o potenziali e i problemi collaborativi attribuendone le priorità (effettuare un accertamento di secondo livello per dedurre i problemi del paziente e monitorarli secondo l’evoluzione clinica ) Descrivere gli interventi educativi rivolti al paziente/caregiver per l’autogestione della malattia e/o del trattamento a domicilio Al paziente sottoposto a intervento chirurgico di: traumi del massiccio-facciale, anomalie di crescita delle ossa mascellari, carcinoma del cavo orale, glaucoma, cataratta, distacco di retina, degenerazione maculare, traumi oculari/presenza di corpi estranei, confezionamento tracheostomia, tiroidectomia, tonsillectomia, artroprotesi anca e ginocchio. Programma: Contenuti Assistenza infermieristica pre e post-operatoria, gestione delle complicanze, educazione terapeutica in base alla specificità del trattamento chirurgico La gestione delle emergenze respiratorie (pervietà delle vie aeree) e circolatorie (monitoraggio dei sanguinamenti, monitoraggio della ferita, tamponamento nasale): accertamento di secondo livello e priorità di intervento Pervietà vie aeree Circolazione Sanguinamento e gestione drenaggi Percezione e gestione del dolore/comfort Gestione della ferita chirurgica e/o del bloccaggio intermascellare Alimentazione e idratazione Cura e igiene del cavo orale Strategie alternative di comunicazione Alterazione dell’immagine corporea Gestione della terapia oftalmica (farmaci oftalmici di uso comune, tecnica di somministrazione dei colliri e delle pomate oftalmiche) Instillazione della terapia oftalmica Irrigazione e lavaggio oculare Il ruolo dell’infermiere nella terapia fotodinamica e nell’iniezione intravitreale Dolore Fotofobia Infezioni oculari (endoftalmite acuta e cronica) Postura per la prevenzione della recidiva Aumento della pressione endoculare Gestione della tracheostomia (cannula e controcannula) Medicazione, sorveglianza e cura dello stoma Gestione delle principali complicanze (emorragia, ostruzione cannula, dislocazione cannula, disfagia, infezioni dello stoma) Aspirazione tracheo-bronchiale (procedura e presidi) Prevenzione delle infezioni respiratorie Svezzamento del paziente da un punto di vista dell’alimentazione Strategie alternative di comunicazione Tiroidectomia, tonsillectomia Odinofagia Monitoraggio dell’ipercalcemia e iperfosforemia Ripresa dell’alimentazione Artroprotesi anca e ginocchio Gestione delle principali complicanze: sanguinamento (gestione dei drenaggi e del sistema di recupero sangue), compromissione neurovascolare periferica, trombosi venosa profonda, dislocazione della protesi di anca (riconoscimento segni e sintomi, monitoraggio, prevenzione ed educazione) Gestione e monitoraggio del sito chirurgico Percezione e gestione del dolore/comfort La riabilitazione post-operatoria e la ripresa della mobilizzazione (passaggi letto-poltrona, passaggi seduto-in piedi, deambulazione con l’utilizzo delle stampelle o del deambulatore, salire e scendere le scale) Rischio di caduta (identificazione dei fattori di rischio, degli interventi di prevenzione ed educazione al paziente) La gestione della dimissione protetta Modalità di svolgimento Lezioni interattive Esercitazioni a gruppi su casi assistenziali Modalità d’esame Valutazione certificativa finale scritta con item a scelta multipla Testo/i di riferimento Brunner Suddarth, “Infermieristica medico-chirurgica”, Volume 1 e 2, Casa Editrice Ambrosiana, quarta edizione, 2010 (i capitoli di studio saranno comunicati dal docente nel corso delle lezioni) Articoli tratti dalla letteratura internazionale e comunicati dal docente nel corso delle lezioni Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Geriatria SSD MED/09 Docente: Colussi Gian Luca 1. Introduzione alla geriatria a. Epidemiologia dell’invecchiamento b. Biologia dell’invecchiamento c. Fisiologia dell’invecchiamento 2. Il paziente anziano a. La prevenzione nel paziente anziano b. La valutazione multidimensionale geriatrica c. L’anziano fragile 3. Le sindromi geriatriche a. La sensazione di instabilità (Dizziness) b. Le cadute c. L’immobilità d. L’incontinenza urinaria e. Lo stato confusionale (Delirium) f. Deterioramento mentale 4. Problemi geriatrici ricorrenti a. La depressione b. L’anemia c. Lo scompenso cardiaco terminale d. L’osteoporosi e. Infezioni respiratorie f. Disidratazione e disturbi idro-elettrolitici g. La sincope h. Effetti avversi da farmaci i. La sindrome di Diogene 5. Principi di riabilitazione geriatrica 6. Le cure palliative Testi consigliati: Massimo Marci, Argomenti di geriatria. Manuale per le professioni sanitarie infermieristiche, Ed. Cesi, 2011 Per consultazione: Umberto Senin, Paziente anziano, paziente geriatrico, medicina delle complessità. Fondamenti di Gerontologia e Geriatria, Ed. EdiSES, 2011 Vincenzo Marigliano, Manuale breve di geriatria, Ed. SEU, 2012 Ottavio Bosello e Mauro Zamboni, Manuale di gerontologia e geriatria, Ed. Piccin, 2011 Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Neurologia SSD MED/26 Docente: Zanet Luca PROGRAMMA NON PERVENUTO: RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL DOCENTE. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Reumatologia SSD MED/16 Docente: Quartuccio Luca CAPACITÁ DI INQUADRARE ATTIVITÁ/DISABILITA’ CRONICA LA MALATTIA REUMATICA IN TERMINI DI Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) CRONICITà E DISABILITÀ NELLE MALATTIE REUMATICHE, IN PARTICOLARE NELLE POLIARTRITI CRONICHE DIFFERENZE TRA PATOLOGIA ARTICOLARE INFIAMMATORIA CRONICA E DEGENERATIVA LE POLIARTRITI CRONICHE: ARTRITE REUMATOIDE, SPONDILOARTRITI SIERONEGATIVE LA PATOLOGIA DEGENERATIVA: OSTEOARTROSI LA PATOLOGIA NON INFIAMMATORIA EXTRAARTICOLARE: FIBROMIALGIA Modalità di svolgimento LEZIONI FRONTALI Modalità d’esame QUIZ A RISPOSTA MULTIPLA Testo/i di riferimento MALATTIE REUMATICHE, Todesco S., Gambari P.F. 2007, 4^ ed., 505 pagine, Casa Editrice: McGrawHill Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Scienze riabilitative SSD MED/48 Docente: Orzes Maria Cristina Al termine del corso lo studente sarà in grado di analizzare ed applicare un corretto approccio di tipo assistenziale-riabilitativo nei pazienti con patologie neurolgiche ed ortopediche e di mettere in atto tutti gli accorgimenti per la sicurezza della propria persona e degli altri. Programma: - Analisi delle principali patologie neurologiche quali lo stroke e il morbo di parkinson: 1. Tecniche di movimentazione : posture, mobilizzazioni e trasferimenti 2. Ruolo dell’infermiere nel team riabilitativo; - Analisi delle principali patologie ortopediche quali la protesi d’anca e protesi di ginocchio: 1. Tecniche di movimentazione: posture, mobilizzazioni e trasferimenti 2. Ruolo dell’infermiere nel team riabilitativo Modalità di svolgimento: lezioni frontali con slide in powe-point e proiezione di video Modalità d’esame: Domande a scelta multipla Bibliografia: Testi 1. N. Basaglia (1998) L'infermiere della riabilitazione, Del Porto Nocento 2. Grossoird, J.P. Held (1985) Trattato di Medicina Riabilitativa, Antornio Delfino Editore-Roma. DVD 1. Tecniche di Movimentazione: posture, mobilizzazioni e trasferimenti del paziente collaborante e non collaborante. Ed. Fisiomagister-medical video 2. Guida per l'indipendenza di chi è colpito da ictus, International Clinical Educators,Inc SITI INTERNET 1. 2. 3. 4. 5. http://www.fisiomagister.com/fisiomagister.asp http://www.fisionline.org/ http://www.fisioline.org/6NEURO%20SNC/3neuroSNC.htm http://www.ancaeginocchio.it/anca/protesi%20anca.html http://www.ictuspordenone.it/chi_siamo.html Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Infermieristica cronicità e disabilità SSD MED/45 Docente: Papparotto Carla Il corso si propone di: Identificare i principali rischi e problemi del paziente anziano fragile e del paziente con disabilità; Pianificare interventi infermieristici di prevenzione dei rischi e di gestione dei problemi del paziente con disabilità/cronicità. .Programma: Contenuti La valutazione multidimensionale finalizzata all’identificazione dei rischi e dei problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità I problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità, ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo e riabilitativo, basati su prove di efficacia: - disturbi cognitivi e comportamentali nelle demenze e nel delirium - dolore cronico - malnutrizione e disidratazione - disfagia - disturbi dell’eliminazione - disturbi della deambulazione e rischio di cadute - perdita delle abilità nelle attività della vita quotidiana - disturbi sensoriali uditivi e visivi - disturbi dell’umore - polifarmacoterapia (criteri di monitoraggio ed educazione alla compliance). Il concetto di qualità di vita per la persona anziana e per la persona disabile Decisioni critiche nell’assistenza alla persona anziana fragile (tutela dell’incolumità fisica e ricorso ai mezzi di contenzione fisica) Gli interventi di supporto alla famiglia (accertamento del carico assistenziale dei familiari e risorse attivabili) I fattori di rischio di istituzionalizzazione e le strategie per evitarla/ritardarla (interventi educativi nei confronti dei caregiver informali, gruppi di supporto, ricoveri di sollievo). Chronic care model (CCM) per la promozione dell’auto-cura del paziente I principali riferimenti normativi nazionali e regionali di tutela della salute delle persone anziane fragili e delle persone disabili Modalità di svolgimento Lezioni frontali e interattive Discussione su documenti e filmati Modalità d’esame Scritto integrato (n. 3 situazioni cliniche) Strutturato (domande a risposta multipla) e semistrutturato (domande a risposta aperta e breve) L’esame si considera superato se lo studente risponde correttamente al 60% delle domande. Testo/i di riferimento Potter-Perry. Infermieristica generale e clinica. Milano: Edizioni Sorbona, 2006, (edizione italiana a cura di Saiani L, Brugnolli A.). Volume 1, 6: 120-155 Zanetti E. La valutazione in geriatria. Metodi e strumenti. Roma: Carocci Faber, 2005. Bissoli L, Zamboni M, Sergi G, Ferrari E, Borsello O. Linee Guida per la valutazione della malnutrizione nell’anziano. Giornale di Gerontologia, 2001; 49: 4-12. Joanna Briggs Institute. Management of constipation in older adults. Best Practice. 2008; 12, 7: 1-4 Federazione Logopedisti Italiani. Linee guida sulla gestione del paziente disfagico adulto in foniatria e logopedia. Consensus Conference.Torino. 2007. Ministero della Salute. Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie. 2011. Raccomandazione n. 13. Zanetti E, Castaldo A, Gobbi P. Superare la contenzione: si può fare. I Quaderni de L’Infermiere. IPASVI. 2009; n. 25 Corso Integrato: LABORATORIO II Modulo/Insegnamento: Laboratorio II SSD MED/45 Docente: Morandin Annalisa Lo studente sarà in grado di: - - Acquisire abilità di calcolo finalizzata alla giusta dose di farmaco, di allestimento di una via infusionale tramite pompa volumetrica e siringa Applicare e rimuovere un ago canula Somministrare la terapia farmacologica per via endovenosa Somministrare la terapia farmacologica per via endovenosa Misurare ed interpretare i valori della Pressione Venosa Centrale Posizionare un Sondino Naso Gastrico, identificare i passaggi fondamentali nella procedura e somministrare correttamente la terapia farmacologica attraverso questo devices Effettuare un intervento informativo al paziente sulla gestione di un problema di salute (somministrazione terapia anticoagulante, preparazione ad esami diagnostici come la colonscopia, gestione delle complicanze relative al diabete insulinodipendente, gestione delle complicanze relative al paziente portatore di stomia) Gestire un paziente portatore di tracheostomia Discutere i problemi relativi al paziente affetto da insufficienza renale e sottoposto a dialisi Comunicare con tecniche alternative con il paziente afasico Identificare gli aspetti peculiari della prevenzione dell’abuso alcolico Gestire l’alimentazione di un paziente disfagico in sicurezza Contenuti Calcolo su unità di misura ed equivalenze, rapporti e proporzioni, frazioni, percentuali La procedura di: o allestimento della via infusionale in pompa volumetrica e siringa o La procedura di inserimento e rimozione di agocanula o somministrazione della terapia farmacologica per via endovenosa o rilevazione della PVC o inserimento del SNG e le valutazione per accertare la corretta sede Il significato dei valori assunti nella PVC I farmaci che possono essere somministrati tramite SNG Le peculiarità della terapia con TAO Le informazioni relative a: o Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente diabetico (autovalutazione del glucosio, somministrazione dell’insulina, la dieta alimentare, la prevenzione delle complicanze quali l’ipoglicemia, l’iperglicemia, il piede diabetico) o Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente portatore di stomia (la prevenzione delle lesioni della cute peristomale, il controllo delle scariche, la riabilitazione intestinale o La preparazione ad esami diagnostici La tracheostomia, la gestione della ferita, la fluidificazione delle secrezioni e la broncoaspirazione Il paziente dializzato: tipologia di dialisi ed approccio infermieristico I fattori di rischio e le conseguenze dell’abuso alcolico Le tecniche di comunicazione con pazienti afasici, laringectomizzati, tracheostomizzati: lettura labiale ed altre tecniche La prevenzione dell’aspirazione nel paziente disfagico Modalità di svolgimento Applicazione pratica delle procedure su manichino Simulazione di interventi informativi Applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche Discussione a piccolo gruppo finalizzate all’analisi critica di filmati Lezioni frontali ed interattive Modalità d’esame Teorico e pratico Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. III anno Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA Modulo/Insegnamento: Medicina d’urgenza SSD MED/09 Docente: Colussi Gian Luca 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. I parametri vitali Valutazione del paziente in urgenza. L’approccio ABCDE Fisiologia, fisiopatologia e terapia del dolore Il paziente con dolore toracico non traumatico a. Sindromi coronariche acute b. Dissecazione aortica c. Pericardite acuta e tamponamento d. Pneumotorace Dispnee acute ed insufficienza respiratoria a. Scompenso cardiaco acuto b. Infezioni respiratorie c. Embolia polmonare Crisi ipertensive e gestosi gravidica Disturbi del ritmo cardiaco con instabilità emodinamica Emorragie gastrointestinali acute Alterazioni neurologiche e dello stato di coscienza Psicosi acute Esami diagnostici in urgenza Testi consigliati: Linee guida ERC 2010, traduzione italiana reperibile al link http://www.cprguidelines.eu/2010/ Raffaele Antonelli Incalzi, Medicina interna per scienze infermieristiche, Ed. Piccin, 2012 Per consultazione: Valerio Gai, Medicina d’Urgenza. Pratica e progresso, Edizioni Medico Scientifiche Claudio Rugarli, Medicina interna sistematica, Vol. 1 e 2, Ed. Elsevier, 2010 Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali; Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare, respiratorio e cerebrale; Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate; Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione dello stato di coscienza. Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del paziente con politrauma. Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale. Modulo/Insegnamento: Chirurgia d’urgenza SSD MED/18 Docente: Terrosu Giovanni Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di : Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico in regime d’urgenza; Descrivere i principi e le tecniche della terapia chirurgica; Indicare le peculiarità organizzative ed assistenziali in regime d’urgenza. Programma Trauma Percorso diagnostico e terapeutico del paziente traumatizzato. Trauma toracico: - Fratture costali; - Pneumotorace; - Emotorace. Trauma addominale: - Emoperitoneo; - Trauma epatico; - Rottura della milza. Trauma vascolare: - Aneurismi; - Ischemia acuta degli arti. Dolore addominale Emorragie digestive Lesioni da caustici Trapianto d’organo - La rete organizzativa; - Trapianto di fegato; - Trapianto rene-pancreas. Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato. Bibliografia BRESADOLA, Chirurgica per le professioni sanitarie, EdiSES, Napoli, 2006. STAUDACHER, Chirurgia d’urgenza, Masson, Milano, 2005. Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali; Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare, respiratorio e cerebrale; Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate; Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione dello stato di coscienza. Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del paziente con politrauma. Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale. Modulo/Insegnamento: Malattie apparato locomotore SSD MED/33 Docente: Gisonni Renato Programma Fratture: - Generalità - Principali fratture dell’arto superiore ed inferiore Distacchi epifisari: - Generalità - Principali distacchi epifisari dell’arto superiore ed inferiore Lussazioni: - Generalità - Principali lussazioni dell’arto superiore ed inferiore Distorsioni: - Generalità - Distorsione di ginocchio - Distorsione di caviglia Artrosi: - Generalità - Coxartrosi - Gonartrosi Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali; Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare, respiratorio e cerebrale; Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate; Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione dello stato di coscienza. Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del paziente con politrauma. Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale. Modulo/Insegnamento: Rianimazione ed emergenza SSD MED/41 Docente: Colò Francesca Programma Il malato critico. Riconoscimento del malfunzionamento delle funzioni vitali, trasporto, disponibilità e consumo di Ossigeno. Score di valutazione di gravità in T. I. Principi, organizzazione ed utilizzazione delle tecniche di terapia intensiva (Ventilazione artificiale; Monitoraggio funzioni vitali, Monitoraggio emodinamico;) L’arresto cardiaco (BLSD riconoscimento e primo trattamento) Principi e tecniche (intubazione oro-tracheale; fluidoterapia e terapie emosostitutive; rianimazione cardiopolmonare, drenaggi polmonari) Soccorso al politraumatizzato, triage, Primary survival and secondary survival. score di Gravità Cardio-Circolatorio: lo shock. scompenso cardiaco acuto, insufficienza cardiaca. Respiratorio: Insufficienza respiratoria acuta e acuta su cronica. Patologia traumatica, infettiva, embolica, versamento pleurico, broncospasmo. I supporti respiratori e la ventilazione meccanica. Neurologico: coma; ipertensione endocranica; delirio e stato confusionale; valutazione della morte cerebrale e problematiche del donatore d’organo. Rene: Equilibrio Idro-Elettrolitico e Acido-Base: Insuff. renale acuta. Patologia Infettiva: SIRS/MOF/SEPSI; problematiche infettive del paziente immunodepresso. Ustioni, Ipotermie, Avvelenamenti, Annegamenti, Allergie: L’ustionato; ipotermia/ipertermie; folgorazione; intossicazioni da farmaci; intossicazione da prodotti di uso domestico; avvelenamenti; annegamenti; embolia gassosa; allergie e shock anafilattico Bibliografia ROMANO E., Anestesia - I Principi e le Tecniche, Casa Ed. Utet. ROSEN P., Emergency Medicine : Volume 1 e 2, Casa Ed. Mosby II Ediz. MILLER R.D., Anesthesia, Casa Ed. Churchill Livingstone III Ediz. CIVETTA J.M., Critical Care, Casa Ed. J.B. Lippincott, Philadelphia. Casa Ed. American Heart Association. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, Casa ed. American Heart Association II Ediz Textbook of advanced cardiac life support, F. S. BONGARD & D. Y SUE, Critical Care Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. C.E. SAUNDERS & M.T. HO, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. NOVELLI ET AL, Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Ed. Gnocchi, Napoli. DELLA ROCCA G ET AL., Emodinamica ed Emodinamica volumetrica in Anestesia e Rianimazione, Ed. Arianna Casalecchio, Bologna. Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA Modulo/Insegnamento: Infermieristica criticità vitale SSD MED/45 Docente: Coiz Francesco Macro-aree cliniche Ogni area verrà esplorata tenendo conto di: maggiori rischi per i pazienti (deterioramento clinico) relativo monitoraggio strumentale e non elementi di assistenza infermieristica: ragionamento clinico, decisioni e interventi infermieristici 1. Alterazioni della funzionalità respiratoria a. Ventilazione non invasiva b. Ventilazione meccanica invasiva c. Elementi di gestione delle vie aeree i. Intubazione orotracheale ii. Pulizia dell’albero bronchiale d. Svezzamento dalla ventilazione meccanica e. Monitoraggio 2. Alterazioni della funzionalità cardiovascolare a. Monitoraggio emodinamico: elementi b. IABP c. Ipotermia terapeutica d. Assistenza nei quadri clinici più rappresentativi 3. Alterazioni della funzionalità renale a. Trattamenti sostitutivi renali (CVVHDF, ecc) b. Alterazioni elettrolitiche ed endocrine c. Monitoraggio 4. Alterazione della funzionalità neurologica a. Trauma cranico e altre problematiche neurologiche e neurochirurgiche b. Monitoraggio e valutazione neurologica c. Elementi di morte cerebrale e donazione degli organi d. Delirio in terapia intensiva 5. Alterazioni multi-organo: a. Sepsi/Shock settico i. Elementi dei bundle internazionali ii. Contributi assistenziali nel trattamento b. Trauma i. Percorso del paziente e ambito assistenziale ii. Monitoraggio iii. Rischi per il paziente Aree trasversali 6. Sorveglianza del paziente e allertamento dei team di rianimazione: 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. a. Accertare e riconoscere il deterioramento: i. Valutazione gravità ii. Segni di deterioramento e allertamento b. Criteri e triage Rischio infettivo in ICU: 1. VAP 2. CRBSI 3. Isolamento e germi multiresistenti Sicurezza e trasporto del paziente: a. Rischio di lesioni b. Priorità assistenziali Postura, mobilizzazione e igiene del paziente critico: a. Igiene degli occhi b. Igiene del cavo orale Gestione della politerapia infusiva in terapia intensiva: a. Vie infusive preferenziali b. Incompatibilità farmacologiche c. Farmaci inotropi e sedativi: aspetti assistenziali d. Gestione del rischio Monitoraggio in area critica: ulteriori elementi a. Temperatura Valutazione dell’analgo-sedazione e del dolore in terapia intensiva Il paziente critico/sedato e l’ambiente critico a. Percezioni ed esperienze b. Comfort del paziente c. Sonno/riposo e rumore Nutrizione del paziente: a. Monitoraggio glicemico stretto b. Bilancio idrico c. Monitoraggio del peso Relazione infermiere/paziente, infermiere/famigliari, visite dei famigliari Ulteriori elementi 16. Definizioni e glossario: a. Criticità vitale e area critica b. Emergenza/Urgenza c. Ambienti della criticità vitale e diverse intensità di cure d. Criteri di ammissione 17. Elementi di pensiero critico in area critica Corso Integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRIA Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nell’Area della salute Mentale, è in grado di descrivere: il significato di promozione del benessere psicosociale dei singolo e dei gruppi; le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti nel territorio. i principali problemi di interesse infermieristico, riscontrabili nel paziente affetto da disturbi mentali; le principali ricadute della malattia mentale nel contesto famigliare e di vita dei pazienti; i modelli teorici umanistici e cognitivo comportamentali per la relazione di aiuto nel contesto psichiatrico; i criteri guida per avviare e mantenere una relazione di aiuto terapeutica di 1° livello e avviare una relazione terapeutica con i famigliari; le competenze e le responsabilità dell’infermiere, con particolare riferimento alle attività autonome ed a quelle collaborative; i principi di tutela del paziente portatore di disagio psichico contenuti nella legislazione. Modulo/Insegnamento: Psichiatria SSD MED/25 Docente: Zamparutti Giuliano Obiettivi specifici Identificare le manifestazioni dei disturbi psichici. Collegare i diversi approcci della psichiatria al trattamento dei principali disturbi. Descrivere i modelli organizzativi e operativi dei servizi psichiatrici. Programma Elementi conoscitivi per affrontare il corso: nozioni di neurofisiologia, di neurochimica e di psicologia generale. Elementi di psicopatologia generale, esame dello stato psichico, diagnosi e classificazioni psichiatriche, delirium, disturbo amnestico, disturbi menatali dovuti a cause mediche generali, schizofrenia e disturbi psicotici, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi somatoformi e dissociativi, alcolismo, disturbi del comportamento alimentare, disturbi di personalità. I trattamenti farmacologici. Uso clinico e tollerabilità dei farmaci ansiolitici/sedativi, antidepressivi, antipsicotici. Le psicoterapie in ambito psichiatrico, la riabilitazione psichiatrica. L’organizzazione dei servizi psichiatrici. La legislazione psichiatrica. Modalità di svolgimento Lezione frontale. Bibliografia Testo obbligatorio: N.L. BURTON. introduzione alla psichiatria. IL MULINO, Bologna, 2009”. Testi accessori: D. GOLBERG, S. BENJAMIN, F. CREED, Psichiatria nella pratica medica, Il Pensiero Scientifico, Roma. R.P. LIBERMAN, La riabilitazione Psichiatrica, Ed. Cortina, Milano. C. CIAMBRELLO, T. CANTELMI, A. PASINI, Infermieristica clinica in igiene mentale, CEA, Milano, 2001. Corso Integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRICA Obiettivi generali del corso integrato Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nell’Area della salute Mentale, è in grado di descrivere: il significato di promozione del benessere psicosociale dei singolo e dei gruppi; le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti nel territorio. i principali problemi di interesse infermieristico, riscontrabili nel paziente affetto da disturbi mentali; le principali ricadute della malattia mentale nel contesto famigliare e di vita dei pazienti; i modelli teorici umanistici e cognitivo comportamentali per la relazione di aiuto nel contesto psichiatrico; i criteri guida per avviare e mantenere una relazione di aiuto terapeutica di 1° livello e avviare una relazione terapeutica con i famigliari; le competenze e le responsabilità dell’infermiere, con particolare riferimento alle attività autonome ed a quelle collaborative; i principi di tutela del paziente portatore di disagio psichico contenuti nella legislazione. Modulo/Insegnamento: Infermieristica nella salute mentale e psichiatrica SSD MED/45 Docente: Zamarian Regina Obiettivi specifici Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nella Salute Mentale e Psichiatria, è in grado di: 1. Descrivere l’evoluzione dei modelli di presa in carico del disagio/ disturbo mentale, alla luce dei riferimenti legislativi nazionali 2. Definire le competenze di base ed avanzate nell’assistenza infermieristica per la persona e la comunità, in un ottica di complementarietà all’interno dell’équipe interprofessionale 3. Descrivere le linee essenziali per la progettazione di interventi di natura preventiva, curativa e riabilitativa all’interno del Progetto terapeutico nelle situazioni psicopatologie più rilevanti per gravità e prevalenza 4.Riconoscere le caratteristiche delle famiglie relazione funzionale al Progetto terapeutico ad elevata complessità assistenziale per avviare una Programma 1.1 L’evoluzione del paradigma psichiatrico attraverso l’analisi diacronica dei modelli assistenziali e della normativa specifica. (L.180/78, Progetti Obiettivo 1994/1996 e 1998/2000 e Linee Guida per la Tutela della Salute Mentale 2008); 1.2 L’organizzazione dei Servizi di Salute mentale e la mission del D.S.M: la presa in carico, la continuità terapeutica, la multidisciplinarietà; 1.3 Il rischio di stigma ed esclusione sociale nelle persone con disagio/disturbo mentale: il tema dei diritti. 2.1 Le componenti costitutive della relazione terapeutica in ambito psichiatrico; 2.2 L’équipe interprofessionale come risorsa nel settore della Salute Mentale: strategie per ‘abitare’ l’équipe; 2.3 Le funzioni infermieristiche sec. M.A.Tacchini: - funzione di osservazione; - funzione di intermediario; - funzione di oggetto inanimato; - funzione di Io-Ausiliario; - funzione di accoglienza; - funzione psicoeducativa (verso i famigliari); - funzione terapeutica e riabilitativa; - funzione di didattica e di ricerca; - distinte nella pratica di base e avanzata. 3.1 L’ accertamento multidimensionale: osservazione, intervista, individuazione degli aspetti psicopatologici, analisi e interpretazione del contesto di vita; 3.2 Gestione della comunicazione patologica:i pensieri disfunzionali sec. A.Beck; 3.3 Strategie assistenziali in situazioni psicopatologiche specifiche: -disturbi dell’umore; -disturbi d’ansia; -disturbi psicotici; -disturbi di personalità. 3.4 Il problema dell’aderenza al trattamento e aspetti specifici della terapia farmacologica in psichiatria; 3.5 L’evento ‘crisi’ in ambito psichiatrico: la gestione pro-attiva della crisi; presentazione di situazioni critiche emblematiche (esempio: T.S.O., comportamenti disadattativi, rischio suicidario, contenzione). 4.1 Stili comunicativi funzionali e disfunzionali nei contesti famigliari disorganizzati, rigidi, ostili e multiproblematici; 4.2 Le strategie d’intervento nelle situazioni di coping disfunzionale. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Bibliografia P. BARELLI, E. Spagnolli, Infermieristica e salute mentale, Ed. Masson, Milano, 2004. AA.VV. Il ruolo dell’infermiere nell’area della salute mentale: assistenza, legislazione e nuovi percorsi di formazione Suppl. de “L’Infermiere” n.4/2002 TACCHINI M.A. Professione infermiere nei servizi psichiatrici Ed. Masson, 1998, Milano, cap 2. pp. 34-54 G.U. n.102 del 2.5.2008 Supplemento Ordinario n.111 Linee di indirizzo nazionale per la Salute Mentale Articoli selezionati da riviste internazionali di settore su contenuti specifici forniti dal docente Bibliografia di approfondimento GOFFMAN E. Asylums, Ed. Einaudi, Torino, 1961, cap. 2-3-4 CIAMBRELLO C., CANTELMI T., PASINI A. Infermieristica clinica in igiene mentale, Ed. CEA, Milano 2001, cap. 3, pp-202-209 e cap. 11 AA.VV. Genitori psicotici Ed Bollati B. . Torino 1999, cap. 9 Corso Integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRIA Modulo/Insegnamento: Scienze neuroriabilitative SSD MED/48 Docente: Brollo Mila Obiettivi specifici Identificare le conoscenze che permettono di stabilire collegamenti tra le scienze infermieristiche e le metodologie riabilitative psicosociali-psichiatriche; Individuare all’interno dei precorsi di Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale le aree di integrazione multiprofessionale. Programma La riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale Cenni storici. Psichiatria di comunità Famiglia e riabilitazione. Equipe multidisciplinare e percorso riabilitativo Fattori di rischio e fattori protettivi. Principali teorie e modelli della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale: Empowerment e Recovery: la valorizzazione delle competenze e del sapere esperenziale. Impatto sociale dei principali disturbi mentali: stigma e pregiudizio Valutazione nella riabilitazione. Bibliografia E. BORGNA, Le intermittenze del cuore, Feltrinelli, Milano, 2003. E. BORGNA, Il volto senza fine, Le Lettere, Firenze, 2004. P. DELL’ACQUA, Fuori come va? Famiglie e persone con schizofrenia,Editori Riuniti, 2005 F. FOLGHERAITER, La logica sociale dell’aiuto, Centro Studi Erickson, Trento 2007 B. SARACENO, La fine dell’intrattenimento. Manuale di riabilitazione psichiatrica, Etaslibri-RCS Medicina, Milano, 1995. P. MOROSINI, L. MAGLIANO, L. BRAMBILLA , Vado. Manuale per la riabilitazione in psichiatria, Centro Studi Erickson, Trento 1998 Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di analizzare e argomentare: i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e altre indagini; la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper- e ipomenorrea e la poli- e oligomenorrea; le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento; le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e della mammella; la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi; le strategie di pianificazione famigliare; gli esami preconcezionali; le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali patologie della gravidanza; il parto (spontaneo, pilotato e cesareo); la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico; i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale; le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo cognitivo, affettivo e psicomotorio normale; i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in età pediatrica; la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia, respiratori, alimentari ..); le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino; i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza; il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili. Modulo/Insegnamento: Pediatria SSD MED/38 Docente: Dall’Amico Roberto Programma 1) malattie esantematiche 2) vaccinazioni 3) bronchiolite 4) polmoniti 5) celiachia 6) gastroenteriti 7) crescita 8) convulsioni febbrili 9) traumi cranici 10) invaginazione intestinale/ernie/appendicite 11) tumore di Wilms, Neuroblastoma, Leucemia 12) catetere venoso centrale e sua manutenzione 13) piastrinopenie e anemie in età pediatrica 14) anemia falciforme 15) diabete 16) infezione vie urinarie Bibliografia generale Decreto Ministeriale 14 settembre 1994, n° 740 Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profili professionale dell’ostetrica/o RODRIGUEZ D. Professione Ostetrica/o. Aspetti di medicina legale e responsabilità Eleda Edizioni 2001 GUANA M. La disciplina ostetrica teoria, pratica e organizzazione della professione. McGraw – Hill, Milano 2006 Federazione Nazionale Collegi Ostetriche Codice deontologico dell’ostetrica/o. approvato dal Consiglio Nazionale, Roma 10/11 marzo 2000 Codice Etico Internazionale delle ostetriche ICM 06 maggio 1993 Decreto Legislativo 09 novembre 2007, N 206 Esercizio delle attività professionali di ostetrica FNCO – Federazione Nazionale Collegi Ostetriche. La professione di ostetrica/o Fonti storiche, legislative regolamentari per l’esercizio della professione. Roma, 1997 D.M. 24 aprile 2000 – Adozione del Progetto Obiettivo Materno - Infantile relativo al PSN per il triennio 1998-2000 GUANA M. Il profilo dell’ostetrica/o in relazione alle direttive Europee. Rivista Lucina. FNCO N3/2001 GUANA M. MIDWIFERY: Arte e scienza dell’ostetrica/o. Atti 29° Congresso Nazionale delle Ostetriche. Cagliari FNCO. Agire per una midwifery di qualità. Prolusione atti 29° Congresso nazionale delle Ostetriche, Cagliari 1998 GUANA M. Aspetti Epistemologici della scienza ostetrica (Midwifery). Rivista diritto delle professioni sanitarie. 5(2): 121-127, 2002 MARRA A. Il ginecologo e l’ostetrico. Diritti, Doveri e responsabilità. Passoni Editore Milano 2003 MARRA A. Responsabilità penale e civile dei medici in Ginecologia e Ostetricia Milano, Passoni Editore 2003 AA.VV Guida all’esercizio della professione di ostetrica/o Patrocinio della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche. Edizioni Medico Scientifiche, Torino 2002 National Istitute for Clinical Excellence (NICE) Linee guida Assistenza prenatale. Assistenza di routine per la donna sana. Ottobre 2003 e Marzo 2008 Decreto Ministeriale 10 settembre 1998 Accertamenti di laboratorio e diagnostica strumentale a tutela della maternità MARCHI A. Strumenti per l’assistenza alla gravidanza. SEE Editrice Firenze 2003 MARCHI A. Il parto: piano di assistenza, linee guida e EBM strumentazione in ostetricia e ginecologia SEE Editrice Firenze 2007 Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE Modulo/Insegnamento: Ginecologia/Ostetricia SSD MED/40 Docente: Biasioli Anna Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di analizzare e argomentare: i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e altre indagini; la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper- e ipomenorrea e la poli- e oligomenorrea; le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento; le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e della mammella; la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi; le strategie di pianificazione famigliare; gli esami preconcezionali; le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali patologie della gravidanza; il parto (spontaneo, pilotato e cesareo); la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico; i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale; le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo cognitivo, affettivo e psicomotorio normale; i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in età pediatrica; la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia, respiratori, alimentari ..); le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino; i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza; il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili. Ginecologia/Ostetricia Programma Si elencano gli argomenti comprendenti ogni aspetto ginecologico ed ostetrico di rilievo per i laureandi in infermieristica affrontati dal punto di vista clinico e pratico. In particolare il corso mira aiutare l’infermiere/a a gestire le pazienti che si presentano in ospedale o in uno studio ostetrico ginecologico affrontando i principali problemi clinici. Verranno mostrate attrezzature, spiegate le modalità d’uso, precauzioni e rischi o date indicazioni di gestione pratica comprese le relative dispense e discussi casi clinici. Diagnostica ginecologica Patologia del ciclo mestruale. Amenorree Fisiopatologia della menopausa Aborto, gravidanza extra-uterina e patologia trofoblastica Infezioni in ginecologia Endometriosi Inquadramento dell’Infertilità e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita Inquadramento della patologia uro ginecologica: prolasso genitale e incontinenza urinaria Infezione da papilloma virus: epidemiologia ,e rilevanza clinica Oncologia ginecologica: ovaio, utero, cervice uterina Indagini di diagnosi prenatale: ultrascreen, amniocentesi, villocentesi e Gestione della gravidanza Patologie della gravidanza: minaccia di parto prematuro, preeclampsia, diabete in gravidanza Sanguinamenti in gravidanza del III trimestre: placenta previa e distacco di placenta Emergenze ostetriche in travaglio e parto: emorragia post –partum, distocia di spalla Principali indicazioni a parto operativo e taglio cesareo Bibliografia Dispense aggiornate e fornite durante le lezioni. Testo consultabile di riferimento: Ginecologia e ostetricia. Autore/i: Pescetto - De Cecco - Pecorari Ragni | Editore: Seu.Opera in due volumi .Edizione: IV 2009 | Libri scritti dal Dott. Del Pup donati alla biblioteca del corso di laurea in infermieristica Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE Modulo/Insegnamento: Infermieristica ostetrica SSD MED/47 Docente: De Vitt Laura Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di analizzare e argomentare: i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e altre indagini; la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper e ipomenorrea e la poli e oligomenorrea; le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento; le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e della mammella; la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi; le strategie di pianificazione famigliare; gli esami preconcezionali; le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali patologie della gravidanza; il parto (spontaneo, pilotato e cesareo); la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico; i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale; le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo cognitivo, affettivo e psicomotorio normale; i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in età pediatrica; la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia, respiratori, alimentari ..); le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino; i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza; il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili. Infermieristica ostetrica Programma - Profilo professionale dell’ostetrica D.M 740/1994 - Competenze, ruolo e responsabilità dell’ostetrica. Lavoro d’equipe nei dipartimenti materno/infantili - La disciplina ostetrica e le fasi del processo di Midwifery Analisi epistemologica della scienza ostetrica. I paradigmi della Midwifery. Teorie e modelli nella disciplina ostetrica - Esercizio delle attività professionali di ostetrica (Decreto legislativo 09.11.2007 N. 206 – recepimento delle Direttive Europee). Codice Etico Internazionale delle ostetriche (06.05.1993). Codice Deontologico dell’Ostetrica (10.03.2000) Adozione del Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI) D.M. 24.04.2000 - Esami preconcezionali: Studio del ciclo mestruale, controllo temperatura basale, esami ematochimici, sierologici (CMV, TOXO, Rosolia ecc..) ed ormonali. - Consulenze genetiche nelle gravidanze in età matura con counselling sulla diagnostica prenatale (translucenza nucale, triplotest, villocentesi, amniocentesi, funicolocentesi) - Fecondazione, annidamento. Diagnosi di gravidanza, durata della gravidanza, età gestazionale ed età concezionale - Fasi di sviluppo del prodotto del concepimento - Adattamenti materni: le modificazioni anatomo-funzionali indotte dalla gravidanza L’evoluzione di una gravidanza fisiologica. Le implicazioni psicologiche della gravidanza. Gli aspetti dell’igiene in gravidanza (mamme libere dal fumo,dieta, esercizio fisico, alcol, ecc). Promozione della salute in gravidanza in relazione alle evidenze scientifiche. Programma nazionale linee guida Le raccomandazioni principali secondo il NICE ( National Istitute for health and Clinical Excellence) 2003 Prevenzione dei danni del pavimento pelvico in gravidanza e nel parto - 1° trimestre: Colloquio, anamnesi, diagnosi prenatale, counselling igiene, seno, perineo, stili vita, valutazione emozionale. Esame obiettivo generale ed ostetrico. Esami ematochimici e sierologici. Indice Brocà (cardiopatie e/o diabete) Indice Massa Corporea, Pap test, Ecografia per datazione gravidanza. Rischio ostetrico - 2° trimetre esame obiettivo generale ed ostetrico. Esami di base (Peso, BMI, PA, Misura Sinfisi Fondo, MAF, BCF, esami ematochimici) Roll Over test (gestosi) Ecografia morfologica e di accrescimento. Valutazione emozionale Corso di accompagnamento alla gravidanza - 3° trimestre Esame obiettivo generale ed ostetrico, Indice di Brocà, Esami di base, diagnosi Manovre di Leopold, valutazione peso Fetale: Regola di Johnson Valutazione emozionale. Corso preparazione parto Valutazione rischio ostetrico. Esami ematochimici e sierologici. Cardiotocografia. Ecografia. Profilo bio fisico - Parto: Applicazione del processo di midwifery management nel parto a basso rischio secondo l’Evidence Based Medicine (Accertamento dello stato di salute materno/fetale. Cardiotocografia. Diagnosi ostetrica. Soddisfacimento dei bisogni di base della partoriente. Sostegno durante il travaglio. Controllo del dolore. Sorveglianza clinica dell’andamento del travaglio) Fattori del parto: il canale osseo, le parti molli, il feto, la forza Fenomeni dinamici, meccanici e plastici. Secondamento. Assistenza neonato - Processo di assistenza ostetrica in puerperio aspetti biofisici e psicosociali Assistenza infermieristica alla paziente sottoposta a taglio cesareo (urgente e di routine) Allattamento Interventi per prevenire e risolvere alcune patologie/complicanze del puerperio - Pianificazione familiare. Contraccezione Bibliografia generale GINECOLOGIA E OSTETRICIA Voll.1/2 3/ed. (V.E) di Pescetto Giuseppe, De Cecco Giuseppe; Pecorari Domenico SEU Società Editrice Universo | 2001 Manuale di sala parto 2 ed.di Valle Alberto; Bottino Salvatore; Meregalli Virginio; Zanini Alberto Edi Ermes | 2006 Emergenze in Ginecologia e Ostetricia Autore: Bacchi Modena Alberto; Gramellini Dandolo; Verrotti Carla Editore: Mattioli 1885 Manuale delle urgenze in ostetricia e ginecologia. Diagnosi e terapia Editoriale Biosù OSTETRICIA ILLUSTRATA ean: 9788876205200 | VERDUCI | 2000 di Miller C.Pillè D. Granese L. Vorzitelli A.W.F., Hanretty K.P. Decreto Ministeriale 14 settembre 1994, n° 740 Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profili professionale dell’ostetrica/o RODRIGUEZ D. Professione Ostetrica/o. Aspetti di medicina legale e responsabilità Eleda Edizioni 2001 GUANA M. La disciplina ostetrica teoria, pratica e organizzazione della professione. McGraw – Hill, Milano 2006 Federazione Nazionale Collegi Ostetriche Codice deontologico dell’ostetrica/o. approvato dal Consiglio Nazionale, Roma 10/11 marzo 2000 Codice Etico Internazionale delle ostetriche ICM 06 maggio 1993 Decreto Legislativo 09 novembre 2007, N 206 Esercizio delle attività professionali di ostetrica FNCO – Federazione Nazionale Collegi Ostetriche. La professione di ostetrica/o Fonti storiche, legislative regolamentari per l’esercizio della professione. Roma, 1997 D.M. 24 aprile 2000 – Adozione del Progetto Obiettivo Materno - Infantile relativo al PSN per il triennio 1998-2000 GUANA M. Il profilo dell’ostetrica/o in relazione alle direttive Europee. Rivista Lucina. FNCO N3/2001 GUANA M. MIDWIFERY: Arte e scienza dell’ostetrica/o. Atti 29° Congresso Nazionale delle Ostetriche. Cagliari FNCO. Agire per una midwifery di qualità. Prolusione atti 29° Congresso nazionale delle Ostetriche, Cagliari 1998 GUANA M. Aspetti Epistemologici della scienza ostetrica (Midwifery). Rivista diritto delle professioni sanitarie. 5(2): 121-127, 2002 MARRA A. Il ginecologo e l’ostetrico. Diritti, Doveri e responsabilità. Passoni Editore Milano 2003 MARRA A. Responsabilità penale e civile dei medici in Ginecologia e Ostetricia Milano, Passoni Editore 2003 AA.VV Guida all’esercizio della professione di ostetrica/o Patrocinio della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche. Edizioni Medico Scientifiche, Torino 2002 National Istitute for Clinical Excellence (NICE) Linee guida Assistenza prenatale. Assistenza di routine per la donna sana. Ottobre 2003 e Marzo 2008 Decreto Ministeriale 10 settembre 1998 Accertamenti di laboratorio e diagnostica strumentale a tutela della maternità MARCHI A. Strumenti per l’assistenza alla gravidanza. SEE Editrice Firenze 2003 MARCHI A. Il parto: piano di assistenza, linee guida e EBM strumentazione in ostetricia e ginecologia SEE Editrice Firenze 2007 Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE Modulo/Insegnamento: Infermieristica pediatrica SSD MED/45 Docente: Nascimben Anna OBIETTIVI Identificare i principi contenuti nella carta dei diritti del bambino in ospedale Conoscere l’approccio assistenziale centrato sulla famiglia Descrivere i bisogni del neonato fisiologico e la Care neonatale Conoscere i bisogni del bambino/adolescente ospedalizzato e le strategie di comunicazione verbale e non verbale Descrivere le caratteristiche dell'unita' operativa di degenza pediatrica Identificare l'iter di accoglimento del neonato/bambino Identificare le principali urgenze/emergenze pediatriche e i relativi criteri di valutazione attraverso l’analisi dei bisogni, l’identificazione delle priorità e la definizione degli obiettivi. Programma: PIANIFICARE L'ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON: - CONVULSIONE FEBBRILE FEBBRE GASTROENTERITE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE TRAUMA CRANICO INGESTIONE DI SOSTANZE VELENOSE BRONCHIOLITE CRISI ASMATICA MALTRATTAMENTI DOLORE ISOLAMENTO ED INFEZIONI CROCIATE BIS0GNI DI BASE DEL Neonato/ Bambino L'ALIMENTAZIONE DEL NEONATO: Allattamento al seno alla luce del B.F.H. – Rooming-in La Banca del latte materno INDICE DI APGAR Monitoraggio Parametri Vitali neonato/bambino:FC-FR-SP02-PA- Strumenti usati e tecniche di rilevazione1 SONNO E RIPOSO 2 ELIMINAZIONE URINARIA ED INTESTINALE METODOLOGIA DI RACCOLTA CAMPIONI URINE E FECI 3 IGIENE E CURA DEL NEONATO 4 IL PIANTO COME MEZZO DI COMUNICAZIONE DEL NEONATO 5 IL GIOCO COME STRUMENTO PER ENTRARE IN RELAZIONE CON IL BIMB0 6 TERAPIA FARMACOLOGICA in ambito pediatrico DILUIZIONE E DOSAGGIO, TECNICHE E VIE DI SOMMINISTRAZIONE COMPRESA LA TERAPIA INSULINICA 7 8 MISURE ANTROPOMETRICHE E CURVE DI CRESCITA MISURE DI SICUREZZA PER LA TUTELA DEI BAMBINI IN AMBITO OSPEDALIERO E DOMICILIARE Strumenti didattici utilizzati: Presentazione in PowerPoint Proiezione video: l’allattamento al seno, l’igiene e cura neonatale, interventi invasivi sul neonato/ bambino e tecniche di distrazione. Consegna delle dispense all’inizio del corso Modalità di svolgimento: Lezioni frontali a carattere interattivo Problem solving Valutazione scritta a risposta multipla e domande aperte Bibliografia di approfondimento GIALLI M, MIRAGOLI A, ROCCHI M.R., STEFANEL R. Infermieristica Clinica in ambito Materno Infantile. 1° ed. Milano: Hoepli Editore, 2007. GLASPER A, RICHARDSON J. A textbook of Children’s and young People’s Nursing. 1a ed: UK: Churchill Linvingstone Elsevier, 2006. BADON P, CESARO S. Manuale di nursing pediatrico. 1a ed. Milano: Casa editrice ambrosiana, 2002. BOWDEN R.V., SMITH GREENBERG C. Pediatric Nursing Procedures. 2° Ed. Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins, 2008. CRAVEN RF, HIRNLE CJ. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. 3° ed. Milano: CEA, 2007. Appunti delle lezioni. Articoli e altro materiale fornito/suggerito dal docente . Copia delle slides. Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA Modulo/Insegnamento: Statistica medica SSD MED/01 Docente: De Paoli Angela Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di descrivere: criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano; elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare banche dati per ricercare la migliore letteratura; interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica descrittiva; analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati, della validità interna ed esterna dei risultati documentati; classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni; ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica disponibili; discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test; dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set; discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili strategie per superarle; documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle cadute). Statistica medica Docente: De Paoli Angela Programma I Unità: La rilevazione dei dati Terminologia. Scale di misura. La raccolta dei dati. Universo e campione. II Unità: La rappresentazione dei dati: caso univariato Seriazioni e tabulazioni. Rappresentazioni grafiche. Distribuzione di frequenze. III Unità: L’analisi dei dati: caso univariato Indici di posizione. Indici di dispersione. IV Unità: Descrizione e analisi dei dati: caso bivariato Tabelle a doppia entrata. Rappresentazioni grafiche. Associazione. Covarianza. Correlazione. V Unità: Stima intervallare Intervalli di confidenza. Intervalli di confidenza per una proporzione. Intervalli di confidenza per una media. VI Unità: Verifica di ipotesi Il test d’ipotesi. Test chi-quadrato. Test su una media. Test su due medie. Bibliografia generale G. POMPONIO, A. COLOSSO, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie, Edizioni Medico Scientifiche Torinese; 2004, capp. 2, 3, 4, 5. In alternativa a Pomponio & Colosso è suggerito: S. HAMER, G. COLLISON, Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia, a cura di P. Chiari, A. Santullo, I ed. McGraw-Hill, Milano, 2002, (ed. orig. col titolo Achieving Evidence-Based Practice. A Handbook for Practitioner, Harcourt Health Sciences, 1999) A. PALESE, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000, 19, 90-94. GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical Journal 2004; 328:1490-1494. TOMMASINI C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11 Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA Modulo/Insegnamento: Epidemiologia SSD MED/42 Docente: Polesel Jerry Obiettivi generali del corso integrato Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di descrivere: criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano; elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare banche dati per ricercare la migliore letteratura; interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica descrittiva; analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati, della validità interna ed esterna dei risultati documentati; classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni; ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica disponibili; discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test; dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set; discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili strategie per superarle; documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle cadute). Modulo di Epidemiologia Programma Definizioni di epidemiologia e cenni storici. Il concetto di causa di malattia Misure di frequenza di malattia: incidenza cumulativa, tasso di incidenza/mortalità, prevalenza, letalità, durata Confronto fra misure di frequenza (differenza, rapporto e standardizzazione). Tipi di studi epidemiologici: studi osservazionali (ecologico, trasversale, coorte, caso-controllo) e studi sperimentali (trial, disegni fattoriali, case-crossover). Misurare l’associazione negli studi epidemiologici (rischio relativo, odds ratio) Precisione e validità di uno studio epidemiologico. L’errore casuale, il bias, il confondimento, l’interazione (randomizzazione, stratificazione, analisi multivariata, ecc…) e le tecniche per limitarli/controllarli Il test diagnostico: sensibilità, specificità, valore predittivo. Fonti di dati epidemiologici (fonti pre-esistenti, dati raccolti ad hoc, revisioni e analisi di dati pubblicati) Lettura critica di un articolo scientifico Bibliografia generale G. POMPONIO, A. COLOSSO, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie, Edizioni Medico Scientifiche Torinese; 2004, capp. 2, 3, 4, 5. In alternativa a Pomponio & Colosso è suggerito: S. HAMER, G. COLLISON, Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia, a cura di P. Chiari, A. Santullo, I ed. McGraw-Hill, Milano, 2002, (ed. orig. col titolo Achieving Evidence-Based Practice. A Handbook for Practitioner, Harcourt Health Sciences, 1999) A. PALESE, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000, 19, 90-94. GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical Journal 2004; 328:1490-1494. TOMMASINI C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11 Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA Modulo/Insegnamento: Evidenze scientifiche nursing SSD MED/45 Docente: Tommasini Cristina Obiettivi generali del corso integrato Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di descrivere: criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano; elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare banche dati per ricercare la migliore letteratura; interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica descrittiva; analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati, della validità interna ed esterna dei risultati documentati; classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni; ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica disponibili; discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test; dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set; discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili strategie per superarle; documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle cadute). Modulo di Evidenze scientifiche nursing Programma Obiettivi specifici - Gli studenti infermieri devono diventare utilizzatori di ricerca al fine di assumere le migliori decisioni cliniche. Per questo, devono essere in grado di - Dibattere, a partire dalle proprie esperienze di tirocinio, esempi di variabilità della pratica infermieristiche e di gap teoria/ pratica individuando gli ambiti prioritari sui quali la professione infermieristica dovrebbe intervenire; - Definire il concetto di Evidence Based Health Care, Evidence Based Nursing, Evidence Based Medicine; - Discutere il significato di prova di efficacia e le modalità di costruzione di una prova di efficacia; - Reperire, sulla base di un quesito clinico, la letteratura che documenta una prova di efficacia utilizzando le banche dati scientifiche e specifiche del nursing; - Analizzare criticamente, ad un primo livello, gli articoli reperiti per comprendere la validità delle informazioni contenute e discuterne l’applicazione nei contesti clinici; - Gestire la pratica infermieristica sulla base delle migliori raccomandazioni di letteratura, reperendo le Linee guida e assumendo decisioni sulla base della forza delle raccomandazione e dei livelli di prova; - Proporre, rispetto a due informazioni contrastanti e che hanno un impatto sui pazienti, il percorso metodologico che assicura la migliore decisione clinica. Programma - Concetto di ricerca, di evidenze scientifiche per il nursing (EBN) e di Evidence Based Health care (EBHC); rapporto tra ricerca e EBN. - Ragioni che sostengono un approccio infermieristico basato sulle evidenze e barriere che ne ostacolano la diffusione nella pratica clinica. - Strumenti delle evidenze: metanalisi, revisioni sistematiche, linee guida: caratteristiche, opportunità e limiti per la pratica infermieristica. - Tappe metodologiche della pratica basata sulle evidenze: -formulare una domanda con la metodologia PIO/PICO, -ricercare le informazioni in modo efficiente, -valutare la qualità delle informazioni rilevate, -gestire le informazioni sulla base delle risorse a disposizione, delle preferenze e valori dei pazienti e delle competenze cliniche, -applicare la decisione cliniche e monitorizzarne l’effetto. - Tappe metodologiche della ricerca di linee guida: -concetto di linee guida, -metodologia di sviluppo e validazione, -differenziazione della linea guida con il protocollo, le procedure ed altri atti di indirizzo, -fonti/banche dati delle linee guida e criteri di valutazione comparata di due linee guida (grading, AGREE). - Sviluppo operativo di almeno un percorso di ricerca applicativa della letteratura sulla base di un quesito clinico sviluppato in aula. - Esercizi di riconoscimento, collocazione entro la piramide delle evidenze e di lettura critica di: metanalisi, revisione sistematica della letteratura, revisione narrativa, RCT, studio di coorte e studio descrittivo. - Barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze e strategie per superarle Bibliografia generale G. POMPONIO, A. COLOSSO, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie, Edizioni Medico Scientifiche Torinese; 2004, capp. 2, 3, 4, 5. In alternativa a Pomponio & Colosso è suggerito: S. HAMER, G. COLLISON, Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia, a cura di P. Chiari, A. Santullo, I ed. McGraw-Hill, Milano, 2002, (ed. orig. col titolo Achieving Evidence-Based Practice. A Handbook for Practitioner, Harcourt Health Sciences, 1999) A. PALESE, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000, 19, 90-94. GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical Journal 2004; 328:1490-1494. TOMMASINI C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11 Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Educativa e di Comunità, è in grado di analizzare e argomentare: i concetti che guidano la pratica infermieristica di comunità orientata ai singoli, ai gruppi ed alla popolazione riferendo, in particolare: la prospettiva della popolazione, i determinanti sociali della salute, le cure primarie, le strategie di promozione della salute, la comparazione tra i diversi modelli di welfare, ed il concetto di community care; la rilevanza del contesto storico-economico, culturale sull’organizzazione sanitaria, sulle pratiche assistenziali e sugli stessi concetti di salute e di malattia; i contenuti della pianificazione regionale per lo sviluppo, il sostegno e l’integrazione del sistema sociosanitario; gli approcci collaborativi nella valutazione dei bisogni del singolo e della comunità che possono supportare nella individuazione dei problemi di salute, delle risorse della comunità e dell’identificazione precoce delle situazione ad elevato rischio e vulnerabilità; le strategie di approccio infermieristico attivabili con i singoli, la famiglia, i gruppi e la comunità nella promozione delle capacità di autocura; le strategie di integrazione socio-sanitaria e le modalità di intervento integrato nella comunità; le evidenze a supporto dei modelli organizzativi di intervento nella comunità: l’infermieristica di famiglia e di comunità; il modello di primary care e del case manager; l’efficacia delle diverse strategie attivabili per garantire la continuità dell’assistenza (tra servizi diversi e tra ospedale e territorio) e per assicurare una dimissione protetta; le modalità di screening dei pazienti non facilmente dimissibili, i criteri di riconoscimento precoce ed i percorsi assistenziali attivabili nella comunità; gli strumenti della valutazione multidimensionale per definire i servizi di cura appropriati alle esigenze dell’utente (domiciliari, residenziali, territoriali); le reti informali e formali di riferimento del paziente; le strategie educative dirette ai caregiver impegnati nelle cure a lungo termine; interventi di educazione terapeutica basati sui principi di apprendimento (degli adulti e dell’età infantile) ed orientati allo sviluppo delle capacità di autogestione del paziente e della sua famiglia/caregivers; le strategie più efficaci ed appropriate nelle popolazioni vulnerabili (anziani fragili, con problemi di dipendenza, disabiltà psicofisica); gli aspetti legali, etici e correlati alla sicurezza inerenti il lavoro infermieristico nella comunità. Modulo/Insegnamento: Organizzazione sanitaria SSD MED/42 Docente: Gabrielli Antonio Programma I fondamenti della sanità pubblica Le origini e lo sviluppo L’ordinamento sanitario italiano La struttura del Sistema Sanitario Nazionale Il confronto con i principali sistemi sanitari esteri L’organizzazione nelle aziende sanitarie L’atto e l’organigramma aziendale La gestione strategica delle aziende Il processo di budget Il piano sanitario regionale L’organizzazione e la gestione dipartimentale La comunicazione nei servizi sanitari La valutazione in sanità ed i sistemi valutativi utilizzati Bibliografia consigliata N. COMODO, G. MACIOCCO. Igiene e Sanità Pubblica. Manuale per le professioni sanitarie. Edizione Carrocci Faber Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Pedagogia SSD M-PED/01 Docente: Virgilio Flavia Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) conoscenza dei fondamenti del lessico pedagogico conoscenza elementi di educazione degli adulti saper riconoscere gli elementi educativi nel processo di cura/riabilitazione saper progettare e valutare gli aspetti educativi nell'intervento cura sviluppare competenze di lavoro in equipe e di autoriflessività (autobiografia cognitiva) Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) lessico pedagogico educazione e contemporaneità: Life Long and Life Wide Learning educazione nella comunità e per la comunità: il social learning l'educazione trasformativa nel processo di cura il ciclo del progetto educativo e la valutazione: tool kit di base Modalità di svolgimento lezione frontale case study lavoro di gruppo Modalità d’esame Scritto ( scelta multipla e case study) Testo/i di riferimento Chiosso, G. ( a cura di ), Luoghi e pratiche dell'educazione, Mondadori Universitaria, Milano, 2009, pp. 1-19 Virgilio, F., Educare cittadini globali, ETS, Pisa, 2012, pp.126-150. Canevaro, A. e Chieregatti, A., La relazione d'aiuto, Carocci, Milano, 1999, pp. 213-218. Appunti e materiali forniti dal docente per i casi studio. Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Sociologia reti di comunità SSD SPS/07 Docente: Bonato Maria Obiettivi generali del corso integrato Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Educativa e di Comunità, è in grado di analizzare e argomentare: i concetti che guidano la pratica infermieristica di comunità orientata ai singoli, ai gruppi ed alla popolazione riferendo, in particolare: la prospettiva della popolazione, i determinanti sociali della salute, le cure primarie, le strategie di promozione della salute, la comparazione tra i diversi modelli di welfare, ed il concetto di community care; la rilevanza del contesto storico-economico, culturale sull’organizzazione sanitaria, sulle pratiche assistenziali e sugli stessi concetti di salute e di malattia; i contenuti della pianificazione regionale per lo sviluppo, il sostegno e l’integrazione del sistema sociosanitario; gli approcci collaborativi nella valutazione dei bisogni del singolo e della comunità che possono supportare nella individuazione dei problemi di salute, delle risorse della comunità e dell’identificazione precoce delle situazione ad elevato rischio e vulnerabilità; le strategie di approccio infermieristico attivabili con i singoli, la famiglia, i gruppi e la comunità nella promozione delle capacità di autocura; le strategie di integrazione socio-sanitaria e le modalità di intervento integrato nella comunità; le evidenze a supporto dei modelli organizzativi di intervento nella comunità: l’infermieristica di famiglia e di comunità; il modello di primary care e del case manager; l’efficacia delle diverse strategie attivabili per garantire la continuità dell’assistenza (tra servizi diversi e tra ospedale e territorio) e per assicurare una dimissione protetta; le modalità di screening dei pazienti non facilmente dimissibili, i criteri di riconoscimento precoce ed i percorsi assistenziali attivabili nella comunità; gli strumenti della valutazione multidimensionale per definire i servizi di cura appropriati alle esigenze dell’utente (domiciliari, residenziali, territoriali); le reti informali e formali di riferimento del paziente; le strategie educative dirette ai caregiver impegnati nelle cure a lungo termine; interventi di educazione terapeutica basati sui principi di apprendimento (degli adulti e dell’età infantile) ed orientati allo sviluppo delle capacità di autogestione del paziente e della sua famiglia/caregivers; le strategie più efficaci ed appropriate nelle popolazioni vulnerabili (anziani fragili, con problemi di dipendenza, disabiltà psicofisica); gli aspetti legali, etici e correlati alla sicurezza inerenti il lavoro infermieristico nella comunità. Sociologia reti di comunità Obiettivi specifici Il corso propone la conoscenza delle normative, degli obiettivi e dei principi dell’integrazione sociosanitaria, modalità operativa fondamentale per intervenire nell’ambito delle problematiche di salute complesse. Affrontare i bisogni complessi, richiede unitarietà di intervento, progetti personalizzati, continuità assistenziale, valutazione multiprofessionale del bisogno, condivisione degli obiettivi, progettazione integrata delle risposte, valutazione partecipata degli esiti. L’aumento delle situazioni connotate da cronicità e da un progressivo aggravamento delle condizioni di non autosufficienza ha ampliato la rete dei servizi di cura e di assistenza del territorio con una presenza sempre più significativa di personale infermieristico. Nell’ottica di un forte orientamento all’integrazione sociosanitarie delle risorse professionali del territorio è opportuno valorizzare il ruolo degli infermieri professionali, chiamati a svolgere una funzione importante nella valutazione multidimensionale del bisogno e nella logica della continuità assistenziale. Programma Il contesto sociosanitario attuale e le problematiche della salute - Le criticita’ attuali del sistema sanitario e le nuove sfide; - Il nuovo approccio ai problemi della salute e l’evoluzione delle politiche di welfare; - Sussidiarietà e partecipazione; - L’intervento sistemico e di rete; - Le nuove modalità di organizzazione ed erogazione dei servizi. L’integrazione socio-sanitaria. La normativa. Le nuove modalita’ di organizzazione. Le le nuove risorse - Le normative nazionali e regionali in materia di integrazione socio-sanitaria; - Gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria; - Multidisciplinarietà e progetto personalizzato; - Gli strumenti della programmazione locale socio sanitaria: PAT/PDZ; - La rete dei servizi sociosanitari del territorio; - Il volontariato e l’auto muuto aiuto. Bibliografia Costruire l’integrazione sociosanitaria. Attori, strumenti, metodi, Carrocci, 2005. Rivista delle politiche sociali n. 1/2007: Il sistema sociosanitario in Italia. F. FOLGHERAITER, La logica sociale dell’aiuto, Erickson, Trento, 2007. P.P. DONATI, Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, 2005. C. BORZAGA, L. FAZZI, Del non profit sociosanitario, Angeli, Milano. Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Psicologia dell’educazione SSD M-PSI/04 Docente: Muzzatti Barbara OBIETTIVI SPECIFICI - - Conoscere/Richiamare le are e le modalità di intervento della psicologia in generale e nei contesti sanitari; comprendere i contributi che la psicologia può offrire al professionista infermiere. Conoscere/Richiamare le principali caratteristiche dell’essere umano (personalità, cognizione, emozioni, atteggiamenti, pregiudizi, motivazioni, valori, aspettative, bisogni, appartenenze sociali, rappresentazione del corpo…) che influenzano il comportamento, con particolare attenzione ai comportamenti connessi alla salute. Richiamare/Conoscere le strategie di buona prassi e i principali ostacoli all’informazione, educazione e sostegno nei contesti sanitari. Conoscere i concetti di prevenzione, promozione, qualità di vita. Conoscere i principali apporti della psicologia al tema del dolore. Conoscere le peculiarità, da un punto di vista psicologico, della malattia cronica per il paziente, la sua famiglia e l’operatore, anche in relazione alla fase di sviluppo del paziente (infanzia, adolescenza, terza età). CONTENUTI 1) Contenuti, metodi e aree di pertinenza della psicologia (in particolare di quella clinica, educativa e della salute) e i suoi contributi all’infermieristica (in generale e in particolare all’infermieristica educativa e di comunità). 2) I concetti di salute e di malattia, il modello biomedico e il modello biopsicosociale della salute, la qualità di vita, la “disease” e l’”illness”, l’agenda del paziente, i comportamenti di salute e gli stili di vita, la prevenzione e la promozione. 3) I fattori individuali che si associano al comportamento umano (inclusi i comportamenti connessi alla salute): stati e tratti di personalità, bisogni, motivazioni, valori, aspettative, atteggiamenti, pregiudizi e stereotipi, funzioni cognitive, credenze ingenue, stigma della malattia, appartenenze sociali (riconducibili al genere, all’età, all’etnia/religione..), sostegno sociale, confronto sociale, influenza sociale, emozioni e stati d’animo, rappresentazione del proprio corpo. 4) Il dolore da un punto di vista psicologico. 5) La patologia cronica: vissuti, atteggiamenti e comportamenti del paziente e dei familiari rispetto alla malattia; i mutamenti nelle relazioni intra ed extra-familiari; il ruolo dell’infermiere nel sistema famiglia. 6) Ciclo di vita, malattia e salute: l’infanzia e l’adolescenza. 7) Ciclo di vita, malattia e salute: la terza età. 8) L’apprendimento e i suoi principali ostacoli e strategie nei contesti sanitari. 9) Educare, informare e sostenere le persone malate e i caregiver; il counseling informativo, di problem solving e motivazionale; il colloquio come strumento di lavoro. 10) La malattia per l’operatore sanitario: vissuti, difficoltà, risorse e strategie. 11) Peculiarità dell’infermieristica di comunità dal punto di vista psicologico. BIBLIOGRAFIA - Fioravanti M. (2009): Psicologia clinica per gli operatori della sanità. Milano: McGraw-Hill (capitoli: 14, 8). Rossi N. (2004). Psicologia clinica per le professioni sanitarie. Bologna: Il Mulino (capitoli 1-2, 5-6). - Ripamonti C. e Clerici A.C. (2008). Psicologia e salute, Introduzione alla psicologia clinica in ambiente sanitario. Bologna: Il Mulino (capitoli: 1-2, 5). Muzzatti B. (2012) Salute e qualità della vita, il benessere globale dell’individuo. Roma: Carocci. Lucidi sugli argomenti non trattati dalla presente bibliografia verranno messi a disposizione dalla Docente. Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Infermieristica di comunità SSD MED/45 Docente: Claut Laura Obiettivi specifici - - - - Comprendere le logiche di contesto storico-economico, culturale, nell’organizzazione sanitaria, in riferimento alla prospettiva della popolazione, dei determinanti sociali della salute, le cure primarie, le strategie di promozione della salute ambito d’intervento dell’infermiere di comunità: i principali documenti OMS ed i riferimenti normativi nazionali e regionali. Conoscere i concetti che guidano e orientano la pratica infermieristica nella scelta delle diverse strategie attivabili per garantire la continuità assistenziale (tra rete di servizi diversi, ospedale e territorio). Descrivere gli approcci collaborativi nella valutazione dei bisogni del singolo e della comunità che possono supportare nella individuazione dei problemi di salute, delle risorse della comunità e dell’identificazione precoce delle situazione ad elevato rischio e vulnerabilità; Descrivere il modello organizzativo dell’infermieristica di comunità; Conoscere le strategie per attivare le reti informali e formali di riferimento del paziente ed i possibili percorsi del paziente nell’ambito della rete dei servizi; Conoscere e descrivere le strategie di intervento più efficaci ed appropriate nelle popolazioni vulnerabili (anziani fragili, con problemi di dipendenza, disabiltà psicofisica); Contenuti - I principali documenti OMS ed i riferimenti normativi nazionali e regionali. Il contesto normativo: cenni sulla legislazione nazionale e regionale pertinente I PSSR 2006–2008 e 2010-12. Le cure primarie; Evoluzione dall’assistenza infermieristica dal paradigma prestazionale a quello relazionale: infermieristica di comunità. La continuità delle cure e rete dei servizi; Integrazione ospedale territorio; Continuità assistenziale e dimissione programmata (protetta); Attivazione cure primarie e solidarietà primaria: la figura del caregiver. La pianificazione delle dimissioni programmate e responsabilità infermieristica: scheda di segnalazione UVD, lettera di dimissione infermieristica, modelli a confronto; Le aree ad elevata integrazione sociosanitaria ed i tre livelli dell’integrazione. L’integrazione sociosanitaria: processi e strumenti della presa in carico integrata; Lo strumento di valutazione multidimensionale ValGraf e il fascicolo sanitario domiciliare. Modalità di svolgimento Lezioni frontali interattive. Lavoro di gruppo. Bibliografia PELLIZZARI, M., L’infermiere di comunità, Mc Graw Hill, Milano 2008. REGIONE FVG, Piano Sanitario e socio-sanitario 2006-2008, 2010-12. TARTAGLINI D. (a cura di) L’infermiere e la comunità. Teorie e modelli organizzativi per il lavoro sul territorio, Carocci, Roma 2006. MAURER F.A., SMITH CH. Community public Health Nursing practice. Health for families and populations, Elsevier Saunders,St. Louis 2005. C. HERON, AIUTARE i carer -il lavoro sociale dei familiari impegnati nell’assistenza, Erickson, 2002. Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Infermieristica educativa SSD MED/45 Docente: Ortez Giulia Risultato atteso: Sviluppare conoscenze metodologie per pianificare, gestire e valutare interventi di educazione sanitaria rivolti al singolo ed alla famiglia, nelle fasi della malattia e nelle transizioni tra contesti. 1. Conoscenza e capacità di comprensione Obiettivi: - Descrivere i concetti di promozione della salute, educazione sanitaria ed educazione terapeutica: finalità, destinatari, ambiti di intervento. Contenuti: - OMS (Therapeutic patient education program, 1998) - L’educazione nella prevenzione delle malattie e nell’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età. - I 3 livelli di educazione sanitaria quale ambito di attività della promozione della salute: una strategia etica ed economica. - Infermieristica educativa: dal problema assistenziale, al processo di cambiamento dei comportamenti verso il self care terapeutico come esito di assistenza infermieristica. Metodologia: lezioni teoriche per introdurre il quadro concettuale di riferimento 2. Capacità di applicare conoscenza Obiettivi: - Riconoscere e approfondire le tappe metodologiche di un progetto di educazione sanitaria - Adottare diverse strategie educative con i pazienti e i care giver, nella promozione delle capacità di autocura per il controllo sulla malattia (dall’informazione all’educazione terapeutica) Contenuti: - Le tappe della progettazione di un intervento di educazione terapeutica Identificazione del problema del paziente e/o del caregiver Analisi dei bisogni educativi: strumenti per definire la diagnosi educativa; Il contratto educativo: obiettivi soggettivi e di sicurezza, generali e specifici. La pianificazione educativa: risorse, metodi individuali e collettivi,tempi dell’apprendimento) (la gradualità controllo, monitoraggio e valutazione dei risultati di apprendimento - progettazione educativa rivolta a pazienti con patologia cronica e/o care giver per una gestione autonoma del piano terapeutico-assistenziale (ad es. strategie per migliorare l’aderenza terapeutica in pazienti adulti in TAO; l’educazione terapeutica del paziente dimesso con presidi medico-chirurgici complessi per migliorare la compliance; incontri di educazione terapeutica rivolta a gruppi di adolescenti diabetici) Metodologia: esmplificazioni in piccolo gruppo con applicazione guidata, lettura analitica di video. 3. Autonomia di giudizio Obiettivi: - Riconoscere i bisogni educativi da gestire nella continuità assistenziale e nella dimissione pianificata: percorsi attivabili nella rete dei servizi - Utilizzare gli strumenti di screening dei pazienti fragili utilizzati nei contesti domiciliari per il riconoscere precocemente il paziente a rischio di dimissione difficile - Valutare gli effetti terapeutici dell’educazione e i deficit di self care Contenuti - Strumenti per identificare i pazienti a rischio di dimissione difficile (BRASS, Barthel Index) I differenti percorsi attivabili per garantire la continuità educativa dell’utente cronico e della sua famiglia nella rete dei servizi - Stakeholder interni (parenti, amici, vicini di casa, caregiver di riferimento) o esterni (reti AMA, associazioni volontari, figure chiave) che gli infermieri possono attivare per fornire sostegno al progetto educativo Metodologia: discussione di casi in sottogruppi, analisi di un progetto di ETP 4. Abilità comunicative - Conoscere le strategie per attivare il paziente nella propria cura e al fine di garantire coinvolgimento, aderenza e responsabilizzazione nel percorso terapeutico - Sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando abilità di adattamento, autostima potenziando le risorse disponibili Contenuti Il coinvolgimento, la responsabilizzazione e l’aderenza al percorso terapeutico - la costruzione dei contenuti e dei messaggi efficaci per fornire informazioni e addestrare il paziente e il caregiver; le strategie educative per migliorare l’aderenza terapeutica, il benessere e la compliance; Metodologia: Analisi di strumenti e testimonianza di un infermiere domiciliare che si occupa di educazione terapeutica e continuità assistenziale. Bibliografia per l’esame: - SAIANI L, BRUGNOLLI A. Trattato di cure infermieristiche, Sorbona, Milano 2010 (cap. 8 da p.204-208 e 211-227; 234-242) - AVANZINI F, DI GIULIO P et al. Efficacia di un intervento educativo infermieristico in pazienti ricoverati per una sindrome coronarica acuta. Assistenza infermieristica e ricerca 2011; 30: 16-23. Bibliografia di approfondimento - FERRARESI A, GAIANI R, MANFREDINI M Educazione terapeutica – Metodologia e applicazioni. Carocci Faber, Roma 2004 (Applicazioni Cap 10 e 11) Albano M.G. Educazione terapeutica del paziente – Riflessioni modelli e ricerca. Edi.Ermes s.r.l CSE, Milano 2010 Valutazione: Esame scritto di Corso Integrato. Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: Management sanitario SSD SECS-P/10 Docente: Rolli Federica Inquadrare il significato di management come scienza Rinforzare le conoscenze (già acquisite al primo anno) sul percorso legislativo attuato in Italia Identificazione legame tra management riforme sanitarie Acquisire un metodo per leggere il sistema sanitario, utilizzo dell’analisi sistemica Contesto (fattori di ingresso) Sistema organizzativo (struttura di base, meccanismi operativi, processi sociali) Esterno (prodotti/servizi in uscita) Apprendere le principali componenti del contesto Politiche sociali de/centralizzazione) (composizione del Welfare, modificazioni dell’offerta, tendenze di Definizione delle risorse Politiche regionali Acquisire conoscenze sul sistema organizzativo delle Aziende sanitarie rispetto alla struttura di base, ai meccanismi operativi ed ai processi sociali I modelli organizzativi: concetti generali definizione e esemplificazione di Struttura di base, Meccanismi operativi e processi sociali Focus sull’identificazione delle regole (pianificazione, programmazione e controllo, budget, project management…) Orientare al lavoro per processo Focus su ambito ospedaliero e correlazione con struttura di base, alcuni esempi di management (TQM, LEAN, Logistica del paziente…) Focus su ambito territoriale e correlazione con struttura di base, rappresentazione della presa in carico multi professionale Rappresentare alcuni scenari strategici Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Obiettivi generali del corso Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione infermieristica è in grado di analizzare e argomentare: le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione, budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario; le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di accreditamento; i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente; la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione infermieristica; la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze; le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale; le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione; gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità, l’imputabilità; i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale; le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato; le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori; le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti; le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale); il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali; le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed assistenziale per gruppi di pazienti; i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo; i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale. Modulo/Insegnamento: Diritto del lavoro SSD IUS/07 Docente: Amadio Anna Obiettivi specifici Acquisire le nozioni essenziali del diritto del lavoro, con particolare attenzione al confronto tra il lavoro privato ed il lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Programma Le fonti del diritto del lavoro. La contrattazione collettiva, modalità e soggetti della contrattazione nel lavoro privato e nella pubblica amministrazione. Il lavoro subordinato ed il lavoro autonomo. Il mercato del lavoro ed i sui attori. La costituzione del rapporto di lavoro subordinato nel lavoro privato e nel lavoro pubblico. Il contratto di lavoro ed i suoi elementi. Poteri del datore di lavoro e obblighi del lavoratore. Mansioni, inquadramento e ius variandi. Divieto di discriminazione e pari opportunità. L’estinzione del rapporto di lavoro e la tutela contro i licenziamenti illegittimi. I c.d. ‘contratti flessibili’. La tutela giurisdizionale del lavoratore privato e pubblico. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Bibliografia F. CARINCI, R. DE LUCA TAMAJO, P. TOSI, T. TREU, Diritto del Lavoro. Il rapporto di lavoro subordinato. Vol. II, Utet, Torino, 2005. Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Obiettivi generali del corso Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione infermieristica è in grado di analizzare e argomentare: le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione, budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario; le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di accreditamento; i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente; la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione infermieristica; la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze; le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale; le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione; gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità, l’imputabilità; i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale; le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato; le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori; le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti; le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale); il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali; le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed assistenziale per gruppi di pazienti; i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo; i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale. Modulo/Insegnamento: Medicina legale SSD MED/43 Docente: Moreschi Carlo Obiettivi specifici Integrare le conoscenze mediche e dei processi assistenziali con le nozioni del Diritto. Apprendere una metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’Infermieristica, nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze. Sviluppare piena consapevolezza della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale. Programma Esercizio della Medicina e Professioni Sanitarie. La professione infermieristica: competenza e limiti. Medicina legale penalistica. Elementi di Diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità; l’imputabilità. Qualifiche giuridiche del sanitario. Esercizio abusivo di una professione. Delitti contro la vita: omicidio, infanticidio. L’eutanasia nel Diritto. Delitti contro l’incolumità individuale: percosse e lesioni personali, maltrattamenti, delitti sessuali. L’abuso sul minore. Medicina legale civilistica. Capacità civile: interdizione e inabilitazione. Risarcimento del danno alla persona: danno biologico, patrimoniale, morale. Doveri legali del sanitario. Prestare soccorso: omissione, rifiuto di atti d’ufficio. Il consenso informato alle cure. Cartella clinica. Informare l’Autorità giudiziaria: referto e denuncia. Segreto professionale. La responsabilità professionale dell’infermiere. Cenni di patologia forense. Traumatologia forense: traumi contusivi, ferite da arma bianca e d’arma da fuoco. Le asfissie meccaniche. Normative specifiche di interesse sanitario. Accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori. Interruzione volontaria della gravidanza. Accertamento della morte e trapianti. Tossicodipendenza. Cenni di Medicina Legale previdenziale ed assistenziale. Assicurazioni sociali. Invalidità civile ed handicap. Modalità di svolgimento Lezioni frontali e interattive. Bibliografia L. BENCI, Aspetti giuridici della professione infermieristica. elementi di legislazione sanitaria, II ed., McGrawHill, Milano. Guida-dispensa schematica. Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Obiettivi generali del corso Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione infermieristica è in grado di analizzare e argomentare: le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione, budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario; le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di accreditamento; i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente; la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione infermieristica; la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze; le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale; le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione; gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità, l’imputabilità; i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale; le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato; le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori; le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti; le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale); il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali; le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed assistenziale per gruppi di pazienti; i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo; i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale. Modulo/Insegnamento: Bioetica SSD M-FIL/03 Docente: Polo Grillo Barbara Obiettivi specifici Illustrare i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; Presentare l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente; Motivare la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; Illustrare i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione infermieristica; Programma L’attuale statuto epistemologico della bioetica Le problematiche etiche di inizio e fine vita Le argomentazioni nei giudizi bioetici Gli strumenti della prassi etica: l’alleanza terapeutica, il consenso informato, i comitati di bioetica I valori fondamentali della professione infermieristica secondo il Codice deontologico Modalità di svolgimento Lezioni teoriche frontali Laboratori di etica applicata per la soluzione di conflitti in area sanitaria Bibliografia R. SALA, Etica e Bioetica per l’Infermiere, Ed. Carocci Faber, Roma 2003, 226. P. CATTORINI, Bioetica. Metodo ed elementi di base per affrontare i problemi clinici, Masson, Milano 2000, 216. M. CHIODI, Modelli teorici in bioetica, Franco Angeli, Milano 2005, 140. C. VIAFORA, Introduzione alla bioetica, Franco Angeli, Milano 2006, 512. C. VIAFORA, S. MOCELLIN, L’argomentazione del giudizio bioetico. Teorie a confronto, Franco Angeli, Milano 2006, 250. S. SPINSANTI, Bioetica e Nursing, Ed. McGraw-Hill, Milano 2001, 319. Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: Modelli organizzativi dell’assistenza SSD MED/45 Docente: Palese Alvisa Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) Discutere il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico e i fattori che determinano la complessità organizzativa; Confrontare l’efficacia dei diversi modelli di organizzazione dell’assistenza; Individuare le logiche di pianificazione del lavoro assistenziale per gruppi di pazienti. Sviluppare competenze di attribuzione di attività assistenziali standard agli operatori di supporto e attivare processi di supervisione. Decidere gli strumenti di pianificazione e di documentazione dell’assistenza pertinenti alle esigenze dei pazienti e dei contesti di presa in carico. Garantire continuità con consegne infermieristiche efficaci per durata e contenuto. Definire le basi per il proprio sviluppo professionale. Individuare le strategie per sostenere e promuovere la propria professionalità. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) a) Modelli organizzativo-assistenziali Analisi organizzativa di un sistema organizzativo: struttura di base, meccanismi operativi e processi sociali. Modelli organizzativi di meso-sistema: ospedali per intensità di cure. Modelli organizzativi dell’assistenza di unità (per compiti, funzioni, settori, piccole équipes, primary care, case manager); Definizione delle priorità assistenziali e gli strumenti per assicurare l’assistenza (differibilità/indifferibililità degli interventi). Efficacia e coerenza dei modelli assistenziali rispetto a necessità/attese di utenti, operatori e servizi. b) Attribuzione e affidamento Affidabilità delle attività: gli ambiti di affidamento e di delega nel processo assistenziale. OSSC/OSS: profilo di ruolo e competenze sulla base dei contenuti della Conferenza Stato – Regioni (2003/2005). Differenze tra profilo dell’IG e OSS/OSSC. Complessità assistenziale dei pazienti e decidere l’affidabilità delle attività. Processi di supervisione (normativa, formativa e di supporto) degli operatori di supporto. c) Dal piano personalizzato al progetto di assistenza Progettazione e gestione delle cure a partire dai Nursing Outcome (esiti sensibili alle cure infermieristiche). Strumenti di pianificazione assistenziale: il piano personalizzato, il piano standard, le clinical pathways. Il concetto di Nursing Minimum Data Set e la sua rilevanza. Consegne e trasferimento delle informazioni per assicurare continuità dell’’assistenza: metodologie, settimg, criteri di selezione dei dati essenziali. d) Pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale Indicatori di autovalutazione della competenza professionale. Strategie di sviluppo professionale ed organizzativo L’autoprogettazione del proprio sviluppo: il portfolio professionale. Modalità di svolgimento Lezione frontale Modalità d’esame Scritto –test a scelta multipla e domande aperte Testo/i di riferimento Palese A. Lavia B, Masala O, Moretto G, Pordenon M, Santarossa A, et al. Esiti sensibili alle cure infermieristiche: analisi critica della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca. 23008;27(2):33-42. Barelli P, Pallaoro G, Perli S, Strimmer S, Zattoni L. Modelli di organizzazione dell'assistenza: sono efficaci? Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006 (1): 35-42. Benci L. L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica. Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234. Palese A, Cabarcas R, Dotti R, Riboli O. Documentazione scritta (consegne e piani di assistenza). Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006; 25(2): 109-115. Bulfone G, Sumathy M, Grubissa S,Palese A. Trasferire efficacemente informazioni e responsabilità attraverso le consegne: revisione della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2012; 31(2): 91101. Saiani L, Palese A. Guida per pianificare lo sviluppo professionale e documentare le competenze. Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002; 21(2): 3-45. Pitacco G. Un modello di analisi della complessità assistenziale. Indicatori e standard per l’assistenza infermieristica, Supplemento de L’infermiere 2003; 8-9: 22-27 Palese A, Granzotto D, Debora, Broll MG, Carlesso N. From health organisation-centred standardisation work process to a personhood- centred care process in an Italian nursing home: effectiveness on bowel elimination model. International Journal of Older People Nursing, 2010; 5: 179-187 DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D - CCNL 1998-2000; Conferenza Stato regioni 2003/2005 sul profilo dell’operatore di supporto. Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: infermieristica Esercizio della professione SSD MED/45 Docente: Paroni Roberto Lezione Esercizio della Delineare i livelli di sviluppo La pratica infermieristica e i livelli di Frontale professione professionale ed organizzativo governo dei processi assistenziali. infermieristica della professione infermieristica. Pratica infermieristica di base, esperta ed avanzata; Individuare i cambiamenti e le I livelli della pratica infermieristica di innovazioni relativamente alle base, esperta ed avanzata; funzioni gestionali cliniche. Le variabili che possono influenzare l’apprendimento dall’esperienza nella pratica quotidiana; La consulenza infermieristica. I livelli di leadership nell’assistenza e nella gestione. Il progetto di sviluppo professionale orizzontale e verticale. Le aree di responsabilità clinica e organizzativa nell’assistenza infermieristica (Legge 42/43 e 251/2001); Contenuti del CCNL (declaratoria) Lezione Esercizio della Inserirsi efficacemente in un L’azienda sanitaria come struttura Frontale professione contesto organizzato che definisce regole infermieristica Gli strumenti per la valorizzazione dei professionisti: Metodi e strumenti per l’integrazione dell’assistenza: le Job Description e i profili di ruolo di area clinica e di area manageriale. i processi di inserimento e valutazione del personale neoassunto; Standard e indicatori di performance professionali: la valutazione condivisa dei risultati dell’assistenza. Presentarsi per un posti di lavoro Gestire un colloquio di lavoro. Esercizio della Descrivere professione normativa della infermieristica infermieristica e le lavoro con gli altri del team. Lezione l’evoluzione Attività multiprofessionale e Frontale professione multidisciplinare: riferimenti strategie di normativi e concettuali. componenti Profili professionali degli operatori sanitari (Infermiere generico, assistente sanitario, Tecnico della prevenzione, tecnico di radiologia, dietista, terapista occupazionale, educatore professionalemedico); Competenze professionisti integrazione professionale. Effetti multidisciplinare Esercizio della Descrivere il processo di professione professionalizzazione della infermieristica professione infermieristica, il dibattito attuale sul suo ruolo nella società e il nel futuro. offerte e strategie organizzativa dai di e dell’integrazione Lezione Concetto di ruolo, funzione, attività, Frontale responsabilità ed autonomia professionale; Collegi/ordini professionali Il Codice deontologico (2009) Strategie di sviluppo professione infermieristica. della . Bibliografia Silvestro A. Commentario al Codice Deontologico dell’infermiere 2009. Milano: Casa Editrice Mc Graw Hill, 2009. Benci L. L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica. Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234. Benner P. L’eccellenza nella pratica clinica infermieristica. L’apprendimento basato sull’esperienza, 1/ed. McGraw-Hill, Milano 2003. Pagine 1-36 e 135 -150. Appendice normativa DM 14 settembre 1994 n. 739; Legge 42/99; Legge 10 agosto 2000 n. 251; DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D - CCNL 1998-2000; Legge 1 febbraio 2006 n. 43 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali".