Programmi insegnamenti INFERMIERISTICA PORDENONE

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PROGRAMMI CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
PORDENONE
I anno
Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi
e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo
studente è in grado di:
· Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le
tendenze nazionali con quelle internazionali;
· Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;
· Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata;
· Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il
contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti;
· Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali;
· Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri;
· Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica;
· Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io,
comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia;
· Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti,
all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL;
· Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto;
· Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che
influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente
sensibile”;
· Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali
(terapeutico, riabilitativo e palliativo);
· Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di
conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli.
Modulo/Insegnamento: Psicologia generale
SSD M-PSI/01
Docente: Loperfido Antonio
OBIETTIVI COGNITIVI
Apprendere alcuni riferimenti teorici della psicologia utili alla comprensione della personalità dell’individuo.
OBIETTIVI GENERALI
- Essere in grado di utilizzare i concetti della psicologia come elementi di formazione personale per orientarsi
in senso psicologico nella relazione di cura.
- Essere in grado di collaborare correttamente con i colleghi di lavoro, evitando conflitti di competenze e di
ruoli.
OBIETTIVI SPECIFICI
. Essere assertivo e disponibile al dialogo ed al confronto,
. essere capace di cogliere le potenzialità proprie ed altrui, migliorando la propria autostima,
. essere capaci di conciliare i bisogni individuali con quelli degli altri,
. verificare i meccanismi di difesa che, inconsapevolmente, si mettono in atto nelle situazioni difficili e
conflittuali
. individuare i propri pregiudizi che ostacolano la realizzazione di una buona relazione interpersonale
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
L’oggetto di studio della Psicologia
Definizione del termine di Psicologia, Psichiatria, Psicoterapia
Definizione e spiegazione del concetto di temperamento, del carattere e della personalità
La concezione freudiana della personalità
- I tre livelli della coscienza: conscio, preconscio ed inconscio. Prima concezione topica della personalità.
- Gli elementi strutturanti la personalità: Es, Io e Super Io
L’angoscia e i meccanismi di difesa. Scopo dei meccanismi di difesa.
Le caratteristiche comuni dei meccanismi di difesa.
- Esempi di meccanismi di difesa: la regressione, la proiezione, la formazione reattiva, la negazione, la
regressione
La teoria dei “Costrutti Personali” di Gorge A. Kelly
- La teoria della personalità di Kelly
- Gli elementi di un costrutto
L’attività di memoria: i modelli della memoria
La psicologia della Gestal e la percezione
Gordon Alport e la teoria dei tratti
Modalità di svolgimento
Lezione frontale
Modalità d’esame
Scritto
Testo/i di riferimento
. G. A. Pigat, R.Biancat ,“Psicologia di base per il Nursing”, Ed.Rossini, Firenze
. A.Cencini , A. Vanenti “Psicologia e Formazione”, Ed. Devoniane, Bologna
. Lawrence A. Pervin, Oliver P. John “La scienza della personalità”, Ed. Raffaello Cortina, Milano
- S.Hall Calvin e L.Grdner, “Teorie della personalità”, Boringhieri, Torino
- M. Bernardi, A. Condolf “Psicologia per l’operatore sociale”, Ed. CLITT, Roma
- G.S Bernstein, J.A. Halaszyn “Io, operatore sociale”, Ed. Erickson, Trento
Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi
e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo
studente è in grado di:
· Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le
tendenze nazionali con quelle internazionali;
· Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;
· Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata;
· Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il
contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti;
· Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali;
· Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri;
· Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica;
· Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io,
comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia;
· Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti,
all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL;
· Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto;
· Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che
influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente
sensibile”;
· Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali
(terapeutico, riabilitativo e palliativo);
· Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di
conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica generale
SSD MED/45
Docente: Grando Roberta
L’insegnamento si pone come fine anche quello di:
Descrivere il campo di attività dell'infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla
normativa.
Individuare i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata, i percorsi
professionali, formativi e di carriera possibili in Italia.
Definire il concetto di assistenza da quello assistenza infermieristica differenziando il contributo degli
operatori di supporto da quello degli infermieri.
Descrivere il profilo degli operatori dell'area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnosticiterapeutici-riabilitativi ed assistenziali dei pazienti.
Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
‘Fare l’infermiere’: criteri guida, potenzialità e limiti dell'esercizio professionale
Profilo professionale dell'Infermiere (DM 739/94)
Il superamento del mansionario e del ruolo ausiliario della professione infermieristica (DPR 225/74)
Legge 26 febbraio 1999 n. 42
La storia moderna della professione infermieristica:
Codice deontologico degli Infermieri (2009)
Le Tendenze Europee: il contributo degli studenti Erasmus.
La competenza infermieristica:
La competenza di base, esperta ed avanzata (secondo Benner),
Ambiti di sviluppo professionale e di carriera nella professione infermieristica: ambito clinico,
organizzativo, formativo e di ricerca.
Legge 43/2006 sullo sviluppo di carriera orizzontale e verticale
Il contributo dell’Assistenza Infermieristica e dell’Assistenza
I criteri per distinguere un bisogno di assistenza da un bisogno di assistenza infermieristica
Il profilo degli operatori di supporto all'assistenza infermieristica: OSS, OSS con formazione
complementare (Accordo Stato Regione 2001/2003)
Il concetto di attribuzione/delega: alberi decisionali
I criteri per definire la complessità assistenziale dei pazienti
Distinzione dei problemi di assistenza infermieristica da altri problemi (di assistenza o di
diagnosi/terapia)
Gli operatori dell’area sanitaria e il contributo specifico di ciascuno
Le quattro classi di laurea e le specifiche finalità: Classe infermieristica/ostetrica, classe tecnica,
riabilitativa e della prevenzione.
Il contributo degli operatori in un progetto di presa in carico multiprofessionale:
Fattori facilitanti e ostacolanti il lavoro multidisciplinare
Strategie di lavoro multidisciplinare
Concetto di disciplina infermieristica e di caring: gli esiti sensibili alle cure infermieristiche
- Dignità, Sicurezza, Autocura, Confort, Coping, Transizioni
Le strategie per raggiungere gli esiti: comportamenti di Caring, Transizioni, Empowermnet,
Sorveglianza, Presenza
Comportamenti di caring e misurabilità
Paradigma della disciplina infermieristica:
- Ambiente, Salute/Malattia, Persona, Assistenza infermieristica. Come il paradigma può essere
utilizzato per riflettere sui modelli concettuali, professionali e organizzativi di un infermiere.
Esercizio applicativo.
La metodologia clinica infermieristica:
Metodo clinico come processo di nursing;
Metodi/strumenti di accertamento di primo livello e di secondo livello;
Ragionamento diagnostico e uso della tassonomia Nanda;
Priorità e strategie assistenziali;
Metodi per pianificare/registrare le cure infermieristiche (piano di assistenza standard,
personalizzato, clinical pathway): differenze e potenzialità.
Sorveglianza infermieristica
Modalità di svolgimento
Lezione frontale, laboratori, proiezione parti di film, interviste a testimoni privilegiati
Modalità d’esame
Scritto –test a scelta multipla e domande aperte
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Edizioni Sorbona Capitoli 1 [4-34] 2 [39-61] 10 [270295] 5 [113-147]
Federazione IPASVI. Codice deontologico [approvazione 2009].
Articolo
Dellai M, Ruocco M, Roat O, F Dallapè. La competenza infermeiristica superiore/avanzata (advanced). AIR,
2006; 25 (2):92-98
Normativa
Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n.739 Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n.6. (Profilo
professionale). Disponibile su: http://213.203.141.50/professione/ArchivioLeggi/Files/179/DM140994n739.pdf
Legge 26 febbraio 1999 n. 42. (Disposizioni in materia di professioni sanitarie). Disponibile su:
http://www.parlamento.it/leggi/99042l.htm
Codice deontologico dell’infermiere. Disponibile su: http://www.ipasvi.it/professione/content.asp?ID=20
D.P.R.225 /74 (Mansionario). Disponibile su:
http://www.vicenzaipasvi.it/home/normativa/legislazione/xmansiona.htm
Conferenza stato regioni 22 febbraio 2001 (OSS). Disponibile su:
http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo.pdf
Conferenza stato regioni 16gennio 2003 (OSSS). Disponibile su:
http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo%20OSSS_formazione%20complementare.pdf
Legge 43/2006 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnicosanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali. Disponibili
su: http://www.ipasvi.it/norme-e-codici.htm
Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi
e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo
studente è in grado di:
· Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le
tendenze nazionali con quelle internazionali;
· Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;
· Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata;
· Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il
contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti;
· Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali;
· Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri;
· Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica;
· Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io,
comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia;
· Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti,
all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL;
· Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto;
· Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che
influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente
sensibile”;
· Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali
(terapeutico, riabilitativo e palliativo);
· Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di
conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli.
Modulo/Insegnamento: Psicologia clinica
SSD M-PSI/08
Docente: Loperfido Antonio
Comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche, delle reazioni di difesa e di adattamento
delle persone ammalate, identificando le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione ed alle
modifiche del Sé.
Identificazione delle risposte fornite dalla famiglia (o altre persone di riferimento) alla malattia e alle cure.
Identificazione delle conseguenze dello stress nelle relazioni professionali sia con gli assistiti sia nel lavoro
d’équipe.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
Definizione e campo di studio della psicologia clinica
Significato del termine terapia e caratteristiche del terapeuta secondo la teoria rogersiana
La malattia come evento stressante
La psicologia della persona ammalata..
Risposte comportamenti connessi alla malattia e trattamenti.
La famiglia della persona ammalata: carico emotivo e carico oggettivo
La motivazione alla cura e le aspettative di risultato.
Immagine di sé e schema corporeo.
I concetti di intelligenza e l’intelligenza emotiva.
Empatia e contagio emotivo.
Stress, fattori di stress e risposte allo stress.
Modalità di svolgimento
Lezioni Frontali
Modalità d’esame
Prova Scritta
Testo/i di riferimento
S. Carpineta, La comunicazione infermiere paziente, Nis, Roma, 1992
Per approfondimenti:
R. Carkhuff. L’arte di aiutare. Erickson, Trento. 1999. Capp. 1, 2, 3.
D. Redigolo, K. Kaldor, R. Illica Magrini. Il processo comunicativo nella relazione d’aiuto. Ed. Rosini,
Firenze. 1995 Capp. 2, 3, 4, 7
Smith,Duell-Martin ( a cura di A.Palese e L.Saiani).Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate.
Ed Sorbona, Napoli, 2009, Cap.3, pp.36-54
R. Dilts “Il potere delle parole e del Linguaggio” ed. A.Roberti
W. Miller, S. Rollnick. “ Il colloquio di motivazione”, Ed. Erikson, Trento, 1994, cap. della 1^ e 2^ parte
(pp. 69-111 e p. 127 -132)
E.Moja, E. Vegni “La visita medica centrata sul paziente” Ed. Cortina, 2000
M. Sommaruga. Comunicare con il paziente. Carocci Faber, Roma. 2005
Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi
e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo
studente è in grado di:
· Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le
tendenze nazionali con quelle internazionali;
· Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;
· Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata;
· Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il
contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti;
· Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali;
· Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri;
· Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica;
· Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io,
comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia;
· Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti,
all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL;
· Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto;
· Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che
influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente
sensibile”;
· Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali
(terapeutico, riabilitativo e palliativo);
· Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di
conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli.
Modulo/Insegnamento: Antropologia culturale
SSD M-DEA/01
Docente: Cozzi Donatella
Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di utilizzare in modo attivo e consapevole le
caratteristiche di una competenza culturale negli spazi di cura
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
Le competenze culturali nel nursing: caratteristiche; dalle prescrizioni al cambiamento di saper
tradurre in pratica la comprensione culturale; dall’ascolto attivo alla gestione dei conflitti: un modello
per la pratica interculturale e la co-costruzione del significato negli spazi di cura.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, lavoro singolo e in gruppo su casi, attività partecipate.
Modalità d’esame
-
Esame scritto insieme alle altre componenti disciplinari del corso integrato
Testo/i di riferimento
Brani da Sclavi M. (2003), Arte di ascoltare e mondi possibili, Milano, Bruno Mondadori; Quaranta I e Ricca
M (2012), Malati fuori luogo. Medicina interculturale, Milano, Raffaello Cortina.
Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi
e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo
studente è in grado di:
· Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le
tendenze nazionali con quelle internazionali;
· Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;
· Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata;
· Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il
contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti;
· Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali;
· Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri;
· Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica;
· Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io,
comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia;
· Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti,
all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL;
· Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto;
· Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che
influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente
sensibile”;
· Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali
(terapeutico, riabilitativo e palliativo);
· Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di
conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli.
Modulo/Insegnamento: Relazione assistenziale
SSD MED/45
Docente: Suter Nicoletta
Nuclei
1
Descrittori
Conoscere e
capacità di
comprendere
Obiettivi
I riferimenti teorici utili alla
comprensione
dell’esperienza di salute
/malattia dell’assistito ed
allo
sviluppo/mantenimento
della relazione
assistenziale
Contenuti core sviluppati
Metodologia
Comunicare nell’era di internet e
della globalizzazione: aspetti
culturali
Lezione
Comunicazione sociale, e
comunicazione terapeutica
Comunicazione affettiva e
comunicazione professionale
Richiamo dei principali concetti e
riferimenti teorici per leggere il
processo della comunicazione
umana (dal pensiero di P.
Watzlawick, C. Rogers e A.
Bandura); e loro interazione con i
concetti di caring, partnership,
empowerment, advocacy.
Capacità di
applicare
conoscenza
2
Conoscere e
capacità di
comprendere
Utilizzare le conoscenze teoriche
per l’analisi / lettura di alcune
situazioni relazionali
L’identificazione dei fattori
psicologici che influiscono
nella relazione
assistenziale;
2.1 Variabili che definiscono il
contesto e modellano la dinamica
malattia/vissuti del malato/risposta
individuale alla condizione e
all’esperienza:
tipologia del processo
morboso
condizioni di stress e stili
di coping
piano di cure
persone implicate
contesti operativi
appartenenza culturale
Esercitazione:
le criticità della
comunicazione
Lezione frontale
I principali disagi umani*:
problemi, conflitti, crisi,
traumi
Il ciclo di vita dell’individuo
e della famiglia (compreso
bambino, adulto e
anziano)
Capacità di
applicare
conoscenza
Utilizzare le conoscenze teoriche
per l’analisi / lettura di alcuni
contesti operativi / fasi del ciclo di
vita / appartenenza culturale
Esercitazione fasi
del ciclo di vita e
compiti di sviluppo;
Esercitazione sui
vari tipi di disagio*
3
Conoscere e
capacità di
comprendere
La preparazione del sé del
professionista
per
la
relazione di aiuto
Condizioni che rendono possibile
la relazione d’aiuto
Lezione frontale
autoconsapevolezza;
autonomia;
autostima;
responsabilità;
I paradigmi percettivi: identità,
convinzioni, sistemi di credenza,
processi mentali
La gestione dei pensieri e delle
emozioni
Capacità di
applicare
conoscenza
4
Conoscere e
capacità di
comprendere
Utilizzare le conoscenze
teoriche per un lavoro su di sè
Peculiarità e significati del
linguaggio nella relazione
assistenziale
Linguaggio e sistemi
rappresentazionali –VAKOG
Il linguaggio verbale: il potere
delle parole
Cancellazioni,distorsioni,
Esercitazione: la
gestione dei
pensieri ed
emozioni, lavoro
sulle credenze
Lezione frontale
generalizzazioni
Il linguaggio non verbale e
paraverbale:
espressioni del viso e
comportamento visivo
comportamento spaziale
(contatto corporeo, distanza
interpersonale, orientamento
e postura)
comportamento motoriogestuale
paralinguaggio
Coerenza dei linguaggi e loro uso
consapevole
Capacità di
applicare
conoscenza
5
Conoscere e
capacità di
comprendere
Utilizzare le conoscenze
teoriche per imparare ad
utilizzare correttamente i vari
linguaggi
I principi e le strategie di
gestione di una
comunicazione efficace,
all’interno della relazione di
aiuto
I diritti comunicazionali
Esercitazioni
individuali e di
gruppo
Lezione frontale
Le tipologie di rapporto e le regole
che ne assicurano la funzionalità
in un contesto sanitario
Le mappe degli episodi relazionali
e le strategie di risposta ai disagi
più comuni riscontrabili
dall’infermiere;
Capacità di
applicare
conoscenza
5
Conoscere e
capacità di
comprendere
Utilizzare le conoscenze
teoriche per imparare
riconoscere i diversi episodi
relazionali
Le strategie di relazione in
relazione alle diverse
finalità del percorso
assistenziale terapeutico,
riabilitativo e palliativo);
La Comunicazione assertiva:
a)
b)
c)
d)
e)
Capacità di
applicare
conoscenza
6
Conoscere e
capacità di
Lezione frontale
Le abilità comunicative
assertive per la:
comprensione del disagio:
barriere all’ascolto, ascolto
empatico
invio di messaggi assertivi
gestione dei conflitti
(negoziazione)
gestione di eventi critici e
traumatici (Interventi
principali)
sviluppo della proattività e
del self-care
Utilizzare le conoscenze
teoriche per imparare a gestire
il disagio dell’altro
Dinamica della relazione
infermiere-assistito:
Esercitazioni su
riconoscimento
episodi relazionali
Fasi della relazione assistenziale
Esercitazioni su
ascolto empatico
(apertura, sviluppo e distacco)
comprendere
La struttura di un colloquio
(metodologia 1° livello di
complessità)
L’intervista sec. Modello Agenda
del paziente
Capacità di
applicare
conoscenza
7
Conoscere e
capacità di
comprendere
Utilizzare le conoscenze
teoriche per imparare
riconoscere i diversi tipo di
disagio
Le strategie relazionali da
attivare con la famiglia
e le persone di
riferimento dell’utente
nell’ambito delle
diverse finalità del
percorso assistenziale
Approccio al “sistema famiglia”
Dinamiche della relazione d’aiuto
con famiglie (o persone
significative) e care-givers e
funzione degli strumenti
(es.genogramma) e coping
individuale e della famiglia
Fonti obbligatorie
M. Sommaruga. Comunicare con il paziente. Carocci Faber, Roma. 2005
Esercitazione su
intervista condotta
con mod. Agenda
del Paziente
Lezione frontale
Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura,
criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria
salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per
assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:
· Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei
diversi contesti di vita e lavoro;
Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della
salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
· Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del
sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
· Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e
terziaria delle malattie;
· Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
· Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito
sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;
· Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di
esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici,
biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);
· Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai
sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire
esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;
· Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture
ospedaliere e nelle cure di comunità.
Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura
delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini.
Modulo/Insegnamento: Igiene generale
SSD MED/42
Docente: Caffau Cristina
Gli studenti dovranno raggiungere capacità e competenze al fine di riuscire ad esaminare i fattori
determinanti di salute nella popolazione, nonché raggiungere le conoscenze utili al fine di analizzare e
valutare le misure attuate per prevenire le malattie e, ove possibile, eliminare i determinanti di malattia.
L’insegnamento ha come scopo quello di condurre gli studenti ad essere in grado di:
- descrivere fattori di rischio e determinanti legati all’insorgenza di malattie infettive e cronico/degenerative
nella popolazione
- conoscere le strategie degli interventi di promozione della salute
- conoscere le misure attuate per la prevenzione dei rischi correlati alle malattie infettive e cronicodegenerative
- conoscere organizzazione, strutturazione e funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale e la
Legislazione che sottende allo stesso.
Programma:
1. Concetti generali di Igiene:
Dalla salute alla malattia
Il concetto di malattia
Educazione sanitaria
Promozione della salute
Nozioni generali di prevenzione (Prevenzione Primaria, Secondaria e
Terziaria)
Classificazione delle malattie
Misure di frequenza degli eventi sanitari (Incidenza e Prevalenza)
2. Malattie infettive: Epidemiologia e prevenzione
Modalità di trasmissione
Rapporti ospite-parassita
Sorgenti e serbatoi di infezione
Notifica
Misure contumaciali
Immunoprofilassi
Vaccinazioni
3. Malattie non infettive: Epidemiologia e prevenzione
Principali fattori di rischio
Screening
Malattie cardiovascolari
Malattie neoplastiche
4. Fattori in grado di esercitare effetti sulla salute umana: Comportamenti individuali
Abitudini alimentari
Uso di tabacco
Abuso di alcool
Droghe illegali
Attività fisica
Interventi di prevenzione
5. Nozioni di Sanità Pubblica
Nascita ed evoluzione del SSN in Italia
Assetto organizzativo odierno del SSN italiano
Programmazione sanitaria (Piani sanitari nazionali e regionali)
Modalità di svolgimento
Didattica frontale con la somministrazione di qualche breve e semplice esercizio agli studenti al fine di
incrementarne il coinvolgimento.
Modalità d’esame
Esame scritto, costituito da:

Domande aperte

Domande con risposta a scelta multipla
Testi di riferimento

L. Checcacci, C. Meloni, G. Palissero: “IGIENE” – Casa Editrice Ambrosiana

S. Barbuti, G.M. Fara, G. Giammanco: “IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA” – Monduzzi Editore

C. Signorelli: “IGIENE, EPIDEMIOLOGIA, SANITA’ PUBBLICA” – Società Editrice Universo
Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura,
criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria
salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per
assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:
· Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei
diversi contesti di vita e lavoro;
Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della
salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
· Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del
sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
· Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e
terziaria delle malattie;
· Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
· Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito
sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;
· Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di
esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici,
biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);
· Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai
sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire
esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;
· Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture
ospedaliere e nelle cure di comunità.
Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura
delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini.
Modulo/Insegnamento: Sicurezza nei luoghi di lavoro
SSD MED/44
Docente: Larese Filon Francesca
Programma
- La legislazione italiana per la prevenzione degli infortuni e malattie professionali
(DLgs 81/2008).
- Gli attori della prevenzione (Datore di Lavoro, Lavoratori, Medico Competente, ecc.)
- Valutazione del rischio e prevenzione in Medicina del Lavoro (Rosanna)
- I dispositivi di protezione individuale (DPI)
- Gli infortuni sul lavoro: cosa fare. Protocollo post esposizione(Rosanna)
- Rischi professionali in ambito sanitario
- 1) Rischio ergonomico (Rosanna)
le patologie osteoarticolari del rachide e degli arti superiori
infortuni da movimentazione manuale di carichi e pazienti
ergonomia della postazione di lavoro
- 2) Rischio biologico (Rosanna)
- 4) Rischio allergico
le dermatiti da contatto irritative e allergiche
la patologia da lattice
oculorinite e asma allergiche
- 3) Rischi da agenti chimici: le sostanze tossiche e pericolose
tossicità acuta e tossicità cronica
i controlli di igiene industriale
il monitoraggio biologico
gli antiblastici, anestetici e disinfettanti
- 4) Cancerogeni professionali
- 5) Rischi da agenti fisici
Infortuni elettrici
Radiazioni ionizzanti (svolto da Radioprotezione)
Radiazioni non ionizzanti (svolto da Radioprotezione)
Laser
Rumore
- 6) Rischi di tipo organizzativo
Stress, lavoro in turno notturno e burnout
Mobbing
- I sintomi associati all'uso di videoterminali (Rosanna)
- La donna lavoratrice
- La tutela della lavoratrice madre
Testo consigliati:
Gobbato F. La medicina del Lavoro. Masson Editore 2002
Ambrosi L, Foà V. Trattato di Medicina del Lavoro. UTET ed. ristampa del 2002
Testo D. Lgs 81/2008
Dr. Larese Filon Francesca Istituto di Medicina del Lavoro - Via della Pietà 19 - 34129 TRIESTE
Tel. 040/3992215 Cell. 335/5265204 Fax. 040/368199 e-mail [email protected]
Orario di ricevimento: lunedi e giovedi 17-19; venerdi 10-11.
Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura,
criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria
salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per
assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:
· Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei
diversi contesti di vita e lavoro;
Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della
salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
· Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del
sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
· Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e
terziaria delle malattie;
· Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
· Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito
sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;
· Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di
esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici,
biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);
· Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai
sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire
esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;
· Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture
ospedaliere e nelle cure di comunità.
Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura
delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini.
Modulo/Insegnamento: Radioprotezione
SSD MED/36
Docente: Lorenzon Michele
Acquisizione delle nozioni fondamentali legate alla necessità dell’impiego in ambito clinico delle
radiazioni ionizzanti. Apprendimento delle basi della radiobiologia, dei fondamenti della
radioprotezione per i pazienti, per gli operatori e per l’ambiente, nonché della normativa di
riferimento in ambito radioprotezionistico.
Programma: contenuti (descrizione del progetto formativo):
Nozioni elementari sulla necessità dell’impiego in ambito clinico delle radiazioni ionizzanti. I
fondamenti della radiobiologia: le radiazioni, la ionizzazione, il danno da radiazioni ionizzanti (fisico,
chimico, biochimico, biologico, clinico), la radiolisi dell’acqua. Tipologie di danno da radiazioni
ionizzanti: effetti somatici vs. genetici, effetti stocastici vs. deterministici, effetti acuti vs. tardivi. I
principi della radioprotezione dei pazienti, degli operatori e dell’ambiente: principio di giustificazione,
principio di ottimizzazione, principio di limitazione della dose. La filosofia ALARA. La normativa di
riferimento in ambito radioprotezionistico: D.LGS 230/95, D.LGS 187/00. Situazioni particolari: la
donna in età fertile, la donna in gravidanza.
Modalità di svolgimento:
Lezioni frontali.
Modalità d’esame:
Compito scritto; domande a risposta multipla, domande aperte.
Testo/i di riferimento:
La dose al paziente in diagnostica per immagini. Di Davide Caramella, Fabio Paolicchi, Lorenzo
Faggioni. Springer – Italia, 2012.
Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura,
criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria
salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per
assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:
· Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei
diversi contesti di vita e lavoro;
Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della
salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
· Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del
sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
· Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e
terziaria delle malattie;
· Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
· Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito
sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;
· Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di
esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici,
biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);
· Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai
sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire
esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;
· Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture
ospedaliere e nelle cure di comunità.
Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura
delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica preventiva
SSD MED/45
Docente: Polonia Marta
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
CONTENUTI
STRATEGIE DIDATTICHE
Il concetto di salute e malattia.
Lezione frontale e interattiva
I prerequisiti della salute
Lettura e confronto di documenti
nazionali/internazionali:
I determinanti individuali e sociali della salute:
- art. 32 Costituzione Italiana 1948
- fattori socio-economici e stili di vita;
- condizioni ambientali;
- Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo
1948
- eredità genetica;
- Dichiarazione di Alma Ata 1978
Organizzazione servizi-sanitari.
- Carta di Ottawa 1986
Definizione di fattori di rischio e di comportamenti a
rischio per la salute:
- Dichiarazione di Jakarta 1997
- alimentazione
-Piano di azione OMS 2008-2013
- movimento
Lavoro di gruppo e successiva discussione:
- abuso di sostanze (alcol, droghe. ecc.)
-Progetto del Ministero della salute: “Guadagnare
salute – Rendere facili le scelte salutari”
- fumo
-Pagine della salute 2012 "Stare bene con la
Prevenzione”
Inquinamento indoor -agenti inquinanti
Lavoro di gruppo e successiva discussione guidata:
-“Dichiarazione di Parma su Ambiente e Salute”
(2010)
-“Inquinamento indoor” tratto da VIII rapporto sulla
qualità dell’ambiente urbano , ISRA (Istituto
Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale
Lezione frontale e interattiva
Presentazione del Programma
Strategie di prevenzione del rischio infettivo nelle
strutture ospedaliere e nelle cure di comunità.
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
“Cure pulite sono cure più sicure”
Modalità di svolgimento
Lezione frontale e interattiva, lavori di gruppo.
Modalità d’esame
Prova scritta
Testo/i di riferimento
-
P.Colasanti, L.Martini, B. Raffaele, M. Vizio e dell’ANIPI. La prevenzione delle infezioni
ospedaliere. Procedure, linee guida, protocolli, Roma: Carocci editore, febbraio 2011.
L.Saiani, A. Brugnolli.Trattato di Cure Infermieristiche, Sorbona: Casa Editrice Idelson-Gnocchi srl,
2011; 131-359.
Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura,
criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria
salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per
assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:
· Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei
diversi contesti di vita e lavoro;
Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della
salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
· Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del
sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
· Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e
terziaria delle malattie;
· Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
· Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito
sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;
· Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di
esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici,
biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);
· Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai
sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire
esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;
· Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture
ospedaliere e nelle cure di comunità.
Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura
delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini.
Modulo/Insegnamento: Sicurezza nell’assistenza
SSD MED/45
Docente: Brait Rosanna
L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura,
criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria
salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per
assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Nello specifico l termine dell’Insegnamento, lo studente dovrà essere in grado di:
-descrivere il concetto di pericolo-rischio-danno;
-descrivere il ciclo della sicurezza (analisi-misure-verifiche e gestione) e come trovano attuazione in
un’azienda sanitaria;
-descrivere e valutare rischi lavorativi quali: biologico, movimentazione manuale carichi, esposizione al
videoterminale;
-applicare, in caso di infortunio rischio biologico trasmissione ematica, le procedure specifiche per gli
studenti.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo):
-Aspetti generali sul concetto di sicurezza
-Analisi dei concetti di Pericolo, Rischio, Danno e loro correlazione all’ambito lavorativo
-Sorveglianza Sanitaria così come concepita dal D. Lgs.81/2008
-Rischi lavorativi normati (in riferimento a quanto evidenziato dal
D.Lgs 81/2008 e calati nell’ambito sanitario-assistenziale):
1)Movimentazione Manuale dei Carichi
2)Rischio Biologico (compresi esempi di protocolli e procedure post esposizione a materiale biologico:
punture d’ago e TBC
3)Esposizione al VDT
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula
Modalità d’esame
Prova scritta con domande aperte
Testo/i di riferimento
Testo del D.Lgs 81/08
Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo
umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;
· Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le
funzioni degli organuli subcellulari;
· Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed
espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di
salute;
· Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico;
· Descrivere le basi genetiche delle malattie umane;
· Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli
approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico;
· Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle
prescrizioni terapeutiche;
· Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro,
l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica;
· Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della
pressione;
· Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale
elettrostatico, resistenza e corrente elettrica.
Modulo/Insegnamento: Biochimica
SSD BIO/10
Docente: Cogoi Susanna
Acquisizione dimestichezza con la terminologia, le grandezze e le unità di misura in chimica per una corretta
applicazione delle prescrizioni terapeutiche.
Descrizione delle strutture e delle proprietà chimico-fisiche dei principali composti inorganici ed organici di
interesse metabolico; comprendere il rapporto struttura-funzione delle macromolecole biologiche; descrivere
i principali processi metabolici a livello molecolare e la loro integrazione nella cellula e nell’organismo come
base per l’infermieristica clinica.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
-
-
-
Riepilogo degli argomenti fondamentali della “Chimica Generale”: classificazione degli elementi
chimici e tavola periodica, concetto di mole, legami chimici, reazioni chimiche in soluzioni acquose, il
pH. Osmosi.
Preparazione di soluzioni con calcoli numerici di percentuali in peso e volume.
Breve riepilogo di argomenti importanti della chimica organica: i gruppi funzionali: gruppi alcolici,
amminici, carbossilici, aldeidici, chetonici etc.
Chimica Biologica:
I glucidi: i monosaccaridi naturali più importanti, i disaccaridi: saccarosio, lattosio, maltosio, i
polisaccaridi. Metabolismo dei glucidi e bilancio energetico.
I lipidi: acidi grassi, grassi neutri o gliceridi, i lipidi complessi (fosfolipidi e glicolipidi). Metabolismo dei
lipidi.
I protidi o proteine: gli aminoacidi proteici, proprietà delle proteine. Organizzazione strutturale delle
proteine (struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria). Emoglobine e nucleoproteine.
Metabolismo dei protidi. Gli enzimi: natura chimica e meccanismo d’azione.
Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche, esercizi
Modalità d’esame
Compito scritto
Testo/i di riferimento
M. Samaja R. Paroni Chimica e biochimica per le lauree triennali dell’area biomedica ED PICCIN
Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo
umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;
· Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le
funzioni degli organuli subcellulari;
· Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed
espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di
salute;
· Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico;
· Descrivere le basi genetiche delle malattie umane;
· Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli
approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico;
· Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle
prescrizioni terapeutiche;
· Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro,
l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica;
· Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della
pressione;
· Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale
elettrostatico, resistenza e corrente elettrica.
Modulo/Insegnamento: Biologia applicata
SSD BIO/13
Docente: Fratta Elisabetta
Obiettivo del Corso di Biologia applicata è quello di fornire allo studente le conoscenze di base
sull’organizzazione della materia vivente e sui principali meccanismi che ne regolano il funzionamento a
livello cellulare. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere le principali caratteristiche di:
macromolecole di interesse biologico; struttura ed organizzazione delle cellule procariote ed eucariote;
meccanismi di trasmissione ed espressione genica; comunicazione tra cellule e meccanismi di trasduzione
dei segnali all’interno della cellula.
Programma: Contenuti
Caratteristiche e classificazione degli organismi viventi. Livelli di organizzazione biologica nella cellula
procariota ed eucariota. Membrane cellulari: proprietà, composizione chimica e struttura. Funzioni delle
membrane nel trasporto: diffusione, trasporto passivo e trasporto attivo. Esocitosi ed endocitosi. Citosol ed
inclusioni citoplasmatiche: reticolo endoplasmatico, apparato del Golgi, lisosomi e perossisomi. Proprietà e
funzioni generali del citoscheletro. Mitocondri: struttura e funzioni. Il nucleo: caratteristiche generali e
funzioni del compartimento nucleare. Principali differenze tra cellula animale e cellula vegetale. DNA:
proprietà, struttura, modello a doppia elica. Cromosomi e cromatina: eterocromatina ed eucromatina.
Riparazione del DNA. Conservazione, trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. RNA:
struttura, caratteristiche e funzioni. RNA messaggero, ribosomiale e transfer. Ribosomi e sintesi delle
proteine: meccanismo della traduzione. Il codice genetico. Divisione cellulare: mitosi, caratteristiche e fasi.
Confronto tra mitosi e meiosi e loro diverse funzioni nell’organismo. Ciclo cellulare: accrescimento e
rinnovamento cellulare. Interazioni della cellula con la matrice extracellulare. Cenni sulle principali vie di
segnalazione utilizzate dalla cellula.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità d’esame
Scritto
Testo/i di riferimento
Elementi di biologia e genetica. Autore/i: Sadava - Heller - Orians - Purves – Hillis. Editore: Zanichelli.
Edizione: 3. Data di Pubblicazione: 2009.
Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo
umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;
· Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le
funzioni degli organuli subcellulari;
· Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed
espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di
salute;
· Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico;
· Descrivere le basi genetiche delle malattie umane;
· Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli
approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico;
· Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle
prescrizioni terapeutiche;
· Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro,
l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica;
· Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della
pressione;
· Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale
elettrostatico, resistenza e corrente elettrica.
Modulo/Insegnamento: Genetica medica
SSD MED/03
Docente: Damante Giuseppe
Scopo dell’insegnamento è quello di fornire:
1) Conoscenza dei principi fondamentali della genetica.
2) Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche.
3) Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici.
4) Capacità a valutare il rischio di ricorrenza per i membri di una famiglia con malattia monogenica.
5) Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica.
6) Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico.
Contenuti
1) Classificazione delle malattie a base genetica
2) Alberi genealogici
3) Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina
4) Polimorfismi genetici
5) Cromosomi ed analisi del cariotipo nell'uomo
6) Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico
7)
Diagnosi prenatale
8) Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni
9) Ereditarietà mitocondriale
10) Ereditarietà legata al cromosoma X
11) La determinazione del sesso
12) Associazione genica
13) Il counseling genetico
Testi consigliati
Novelli, Giardina. Genetica Medica Pratica. Editrice Aracne
Mason, Losos, Singer. Genetica e Biologia Molecolare. Editrice Piccin
Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo
umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;
· Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le
funzioni degli organuli subcellulari;
· Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed
espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di
salute;
· Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico;
· Descrivere le basi genetiche delle malattie umane;
· Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli
approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico;
· Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle
prescrizioni terapeutiche;
· Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro,
l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica;
· Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della
pressione;
· Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale
elettrostatico, resistenza e corrente elettrica.
Modulo/Insegnamento: Fisica Applicata
SSD FIS/07
Docente: Mimmi Maria Chiara
Conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la
potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica.
Conoscenza delle leggi della meccanica dei fluidi: la statica, la dinamica (Bernoulli), la fluidi reali, la misura
della pressione.
Conoscenza dei concetti di base dei fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e
potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
Introduzione.
Cinematica.
Unita' di misura. Cinematica, moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato. Moto circolare uniforme.
Moto armonico. Esercizi su cinematica.
Dinamica
Concetto di forza e di massa inerziale. Principi della dinamica. Quantità' di moto. Esempi: forza nulla, forza
costante. Forza di richiamo elastica. Campi di forze. La forza gravitazionale. Equazioni del moto e loro
risoluzione: forza nulla, forza costante, forza elastica. Forza d'attrito. Lavoro ed energia. Teorema
dell'energia cinetica. Energia potenziale. Campi conservativi. Campo gravitazionale. Potenza. Esercizi sulla
dinamica.
Statica
Condizioni di equilibrio per un sistema soggetto a forze. Condizioni di equilibrio traslazionale per corpi estesi.
Centro di massa. Calcolo del centro di massa. Equazione del moto del centro di massa. Rotazioni. Momento
di una forza. Momento angolare. Condizioni di equilibrio rotazionale. Leve. Guadagno meccanico. Esempi di
leve di 1,2, e 3 tipo nel corpo umano. Calcolo delle condizioni di equilibrio. Esercizi.
Meccanica dei fluidi
Densita' di un fluido. Pressione. Principio di Pascal. Principio di Archimede. Teorema di Bernouilli. Moto
laminare e legge di Poiseuille. Esempi
Fenomeni elettrici
Carica elettrica. Legge di Coulomb. Mezzi dielettrici. Lavoro ed energia potenziale per le forze elettriche.
Potenziale e campo elettrico. Differenza di potenziale. Corrente elettrica. Legge di Ohm. Circuiti elettrici.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con proiezione di slides. Svolgimento esercizi alla lavagna.
Modalità d’esame
Esame scritto articolato in una sezione di esercizi e una di domande a risposta multipla
Testo/i di riferimento
Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano; Elementi di fisica; Edizioni Mc Graw Hill
ISBN: 9788838616983
F. Borsa, G. Introzzi, D. Scannicchio; Elementi di fisica per diplomi di indirizzo medico biologico; Edizioni
Unicopli,
ISBN: 88-400-0482-3
Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al
termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi
livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati;
Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro
potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo;
· Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa,
muscoli, tendini, legamenti, cartilagini);
· Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso;
· Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino;
· Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute;
· Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose;
· Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente,
l’apparato urogenitale;
· Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi,
· Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o
indirettamente raggiungibili dall’infermiere;
· Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare
riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali;
· Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi
sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali;
· Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto
emopoietico.
· Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione
eritrocitaria;
· Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del
cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa,
capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio;
· Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici;
meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel
sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione;
· Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali,
sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori;
· Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico;
funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione
renale del pH;
· Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i
meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato;
· Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del
metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali
minerali).
Modulo/Insegnamento: ISTOLOGIA
SSD BIO/17
Docente: Giordano Marco
L’obiettivo del modulo è che lo studente raggiunga la conoscenza della morfologia,
dell’organizzazione e dell’integrazione delle cellule e dei tessuti dell’organismo umano,
particolarmente finalizzato a costituire una base propedeutica per lo studio di altre discipline del
Corso di Laurea, quali l’anatomia umana normale e patologica.
Programma: Contenuti
Livelli gerarchici di organizzazione della materia vivente e discipline dell'area morfologica
La cellula e le sue linee differenziative.
Cenni su spermatogenesi e follicologenesi, fecondazione, annidamento del concepito, annessi embrionali,
placenta, barriera ematoplacentale, significato funzionale ed attività endocrina della placenta.
Rapporto di derivazione embriogenetica dei tessuti dai tre foglietti embrionali.
I quattro tessuti dell'individuo adulto.
Polarità cellulare. Adesione cellulare. Specializzazioni di superficie delle cellule. Interazione cellula-matrice.
Interazioni fra tessuto epiteliale e tessuto connettivo.
Integrazione di tessuti nella cute, nelle mucose e nelle sierose.
Integrazione di tessuti nei visceri cavi e nei visceri parenchimatosi.
Integrazione di tessuti nella parete dei vasi.
I diversi tipi di endotelio nei vasi capillari.
Il tessuto connettivo.
La matrice extracellulare. Cellule residenti e migranti nei tessuti connettivi.
Capacità rigenerativa.
Classificazione dei tessuti connettivi propriamente detti con cenni funzionali su tessuto linfoide, tessuti
adiposi, tendini e legamenti.
I tessuti connettivi di sostegno.
I tipi di cartilagine con riferimenti all'invecchiamento.
Il tessuto osseo, con riferimenti a rimaneggiamento, rimodellamento.
Il sangue, il midollo osseo e l'emopoiesi.
Il tessuto epiteliale.
Capacità rigenerativa tissutale.
Gli epiteli di rivestimento: caratteristiche morfofunzionali e distribuzione dei diversi tipi.
Epiteli pavimentosi semplici; epiteli cubici semplici; epiteli batiprismatici semplici, epiteli assorbenti, epiteli
secernenti; epiteli pluriseriati, con riferimento agli epiteli delle vie respiratorie; epiteli isoprismatici e
batiprismatici composti; epiteli pavimentosi composti; l’epidermide; epitelio polimorfo, uroteli.
Gli epiteli ghiandolari.
Le ghiandole esocrine. Classificazione e distribuzione, tipi di secrezione.
Le mucose di intestino tenue ed intestino crasso, la mucosa gastrica; ghiandole sudoripare e ghiandole
sebacee; ghiandole lacrimali, ghiandole salivari maggiori, ghiandole mammarie, ghiandole prostatiche,
ghiandole del pancreas.
Le ghiandole endocrine.
Ipofisi, adenoipofisi e neuroipofisi, asse ipotalamo-ipofisario.
Ghiandole interstiziali di testicolo e ovaio, corpo luteo. Ciclo mestruale.
Epifisi. Tiroide. Paratiroidi. Isole del Langerhans. Ghiandole surrenali.
Il tessuto muscolare.
Capacità rigenerativa. Tessuto muscolare striato scheletrico e struttura dei muscoli scheletrici; tessuto
muscolare striato cardiaco nel miocardio aspecifico e in quello specifico; tessuto muscolare liscio.
Tessuto nervoso.
Le diverse capacità rigenerative di neurone e cellule della glia.
Neurone. Sinapsi. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità d’esame
Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla.
Testo di riferimento
Martini, Nath; Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, terza edizione, EdiSes, 2010
Carinci, Gaudio, Marinozzi; Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012
Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al
termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi
livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati;
Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro
potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo;
· Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa,
muscoli, tendini, legamenti, cartilagini);
· Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso;
· Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino;
· Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute;
· Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose;
· Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente,
l’apparato urogenitale;
· Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi,
· Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o
indirettamente raggiungibili dall’infermiere;
· Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare
riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali;
· Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi
sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali;
· Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto
emopoietico.
· Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione
eritrocitaria;
· Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del
cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa,
capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio;
· Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici;
meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel
sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione;
· Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali,
sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori;
· Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico;
funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione
renale del pH;
· Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i
meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato;
· Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del
metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali
minerali).
Modulo/Insegnamento: AMATOMIA UMANA
SSD BIO/16
Docente: Giordano Marco
Acquisizione dello studente di un adeguato linguaggio scientifico e delle conoscenze anatomiche, sia
descrittive che topografiche, indispensabili per la comprensione delle funzioni espletate dai vari organi ed
apparati.
Programma: Contenuti
IL LINGUAGGIO DELL’ANATOMIA
Anatomia di superficie: le regioni del corpo umano.
L’uomo anatomico, le posizioni ed i movimenti.
APPARATO LOCOMOTORE
- Osteologia
Aspetti generali dell’apparato scheletrico, caratteristiche macroscopiche delle ossa in generale, struttura
dell'osso, accrescimento osseo (cenni), rimodellamento osseo ed osteoporosi, cenni sui processi riparativi
delle fratture.
Caratteristiche principali delle ossa del cranio, del cingolo scapolare, dell’arto superiore (braccio,
avambraccio, mano), del bacino, dell’arto inferiore (coscia, gamba, piede).
Colonna vertebrale: caratteristiche generali, descrizione delle vertebre in generale e differenze locoregionali, la gabbia toracica, il midollo spinale ed i nervi spinali, i dischi intervertebrali, cenni sulle
articolazioni zigo-apofisarie e sui principali legamenti, i pilastri, i movimenti, le curve fisiologiche.
- Artrologia.
Aspetti generali, le classificazioni, cenni sulle articolazioni non sinoviali.
Le articolazioni sinoviali: caratteristiche generali, cartilagine articolare, cenni sull’artrosi, capsula articolare,
membrana sinoviale, liquido sinoviale, dischi e menischi, legamenti, cuscinetti adiposi, contributo dei muscoli
alla stabilità. I movimenti delle articolazioni sinoviali: come descriverli nello spazio e definizione di ROM.
Cenni sulle principali articolazioni sinoviali.
- Miologia.
Aspetti generali, tessuto muscolare scheletrico (cenni), le classificazioni.
Cenni sui principali gruppi muscolari del capo, del collo, del torace, del dorso, della spalla, del braccio,
dell’avambraccio, della mano, dell’addome, del perineo, della regione glutea, della coscia, della gamba, del
piede. La fossa cubitale e le strutture che la attraversano. Il legamento inguinale. Il triangolo dello Scarpa.
APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO E SISTEMA LINFATICO
Caratteristiche generali.
Cuore: funzione, sede, posizione, rapporti, struttura, valvole e scheletro fibroso, morfologia esterna ed
interna, piccolo circolo e circolazione sistemica, sistema di conduzione (cenni), vascolarizzazione,
innervazione (cenni).
I vasi: struttura in generale, capillari, arterie, vene, vasi linfatici.
Apparato linfatico: la linfa, i principali vasi linfatici, i linfonodi, il MALT, le tonsille, la milza.
I principali vasi arteriosi: aorta (ascendente, arco, discendente o toracica, addominale) e suoi rami principali
(a. anonima, a. carotidi comuni, carotidi interne, a. succlavie, a. bronchiali, tripode celiaco, a. mesenterica
superiore, a. renali, a. mesenterica inferiore), a. iliache comuni, a. iliache interne, a. iliache esterne. Cenni
sulla vascolarizzazione del capo: a. carotide interna (cenni su seno e glomo carotideo), a. carotide esterna,
a. vertebrale, poligono del Willis. Principali vasi dell’arto superiore: a. ascellari, a. brachiali o omerali, a.
radiali, a. ulnari, cenni sulla vascolarizzazione della mano. Principali vasi dell’arto inferiore: a. femorali, a.
poplitee, a. tibiali anteriori, tronchi tibio-peroneali, cenni sulla vascolarizzazione dei piedi.
Principali vasi venosi del capo/collo, del torace, dell’addome (con particolare attenzione alla vena porta),
vene degli arti superiori (con particolare attenzione al circolo superficiale) e vene degli arti inferiori (circolo
superficiale e profondo).
APPARATO RESPIRATORIO
Aspetti generali, funzioni ed organizzazione.
Le vie aeree superiori: naso (cavità nasali e seni paranasali), rinofaringe, laringe. L’albero tracheobronchiale. Bronchioli ed alveoli. I polmoni: funzioni, sede, posizione, rapporti, morfologia, vasi e nervi.
Le pleure.
Caratteristiche principali dei muscoli respiratori.
Cenni di meccanica respiratoria.
APPARATO DIGERENTE
Aspetti generali, struttura, movimenti intestinali.
Cavo orale, lingua, denti e ghiandole salivari.
Faringe (orofaringe, ipofaringe): sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Esofago: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Stomaco: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo): aspetti generali, sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Intestino crasso (cieco, appendice, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto, ano):
sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e cenni sulla continenza.
Fegato: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e vascolarizzazione.
Le vie biliari e la cistifellea.
Pancreas: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura, dotti escretori.
APPARATO GENITO-URINARIO
- Apparato urinario
Caratteristiche generali.
Reni: funzione, sede e rapporti, morfologia e struttura, vascolarizzazione.
Vie urinarie: calici minori e maggiori, pelvi renali, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile.
- Apparato genitale femminile
Aspetti generali.
Funzioni, sede e rapporti, morfologia e struttura di ovaie, tube uterine, utero, vagina e vulva. Ciclo ovarico e
ciclo endometriale.
- Apparato genitale maschile
Aspetti generali, cenni sulla spermatogenesi e sull’attività delle gonadi maschili. Sede e rapporti, morfologia
e struttura di scroto, testicoli, epididimo, dotto deferente, funicolo spermatico, vescichette seminali, dotto
eiaculatore, prostata, pene.
SISTEMA ENDOCRINO
Aspetti generali.
Sede, posizione, rapporti, morfologia di ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole
surrenali.
NEUROANATOMIA
Aspetti generali ed organizzazione.
Cavità del sistema nervoso centrale.
Meningi e liquido cefalorachidiano.
Cenni sui principali nervi cranici.
Midollo spinale e nervi spinali: sede, rapporti e morfologia.
Tronco encefalico: organizzazione morfo-funzionale.
Cervelletto: organizzazione morfo-funzionale.
Diencefalo: organizzazione morfo-funzionale.
Telencefalo: organizzazione morfo-funzionale, formazioni commissurali interemisferiche.
Aree corticali sensitive e motorie.
Sistema nervoso autonomo: organizzazione morfo-funzionale (cenni)
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità d’esame
Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla.
Testo di riferimento
Martini, Nath; Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, terza edizione, EdiSes, 2010
Carinci, Gaudio, Marinozzi; Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012
Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al
termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi
livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati;
Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro
potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo;
· Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa,
muscoli, tendini, legamenti, cartilagini);
· Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso;
· Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino;
· Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute;
· Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose;
· Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente,
l’apparato urogenitale;
· Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi,
· Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o
indirettamente raggiungibili dall’infermiere;
· Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare
riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali;
· Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi
sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali;
· Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto
emopoietico.
· Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione
eritrocitaria;
· Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del
cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa,
capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio;
· Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici;
meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel
sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione;
· Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali,
sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori;
· Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico;
funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione
renale del pH;
· Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i
meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato;
· Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del
metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali
minerali).
Modulo/Insegnamento: Fisiologia
SSD BIO/09
Docente: Casarin Pietro
L’insegnamento prevede un iter conoscitivo riguardante il funzionamento di vari organi e apparati del corpo
umano con riferimento alle leggi fisiche fondamentali ad essi applicate. Si propone, inoltre, di essere un iter
formativo che indirizzi ed avvii lo studente verso una capacità interpretativa degli accadimenti biologici, una
comprensione di eventi fisiopatologici e una loro disamina che permetterà, nel prosieguo degli studi, di
comprendere pienamente gli schemi e il razionale dei percorsi diagnostici e terapeutici e pertanto del proprio
agire.
Al termine dell’Insegnamento, lo studente sarà in grado di conoscere l’organizzazione funzionale dei tessuti,
la fisiologia e meccanismi omeostatici degli organi e dei sistemi integrati.
Programma:
1). COMUNICAZIONE, INTEGRAZIONE, OMEOSTASI
Aspetti strutturali e funzionali della membrana cellulare
La comunicazione tra le cellule
Ricezione, trasduzione ed integrazione dei segnali
Omeostasi
Le vie di controllo: risposte riflesse e controlli a feed back
2).
COMPARTIMENTI
LIQUIDI,
DELL’ACQUA E DEI SOLUTI
MOVIMENTI
TRANSMEMBRANA,
DISTRIBUZIONE
Compartimenti liquidi
Movimenti attraverso le membrane (diffusione, trasporto mediato dal, le proteine, dalle vescicole;
trasporto attraverso gli epiteli)
Distribuzione dell’acqua e dei soluti nell’organismo
Movimento dell’acqua: osmosi, pressione osmotica, osmolarità, tonicità delle soluzioni
3). EQUILIBRIO IDRO-ELETTROLITICO – MECCANISMI DI CONTROLLO
Bilancio idrico (ruolo del rene, archi riflessi biologici)
Bilancio del sodio e regolazione del volume del liquido extracellulare
Bilancio del potassio
Meccanismi compartimentali nel bilancio idro-elettrolitico
Il controllo integrato del volume e dell’osmolarità
4). EQUILIBRIO ACIDO-BASE
pH, acidi e basi
Fonti di acidi e di basi
Controllo dell’equilibrio acido-base (sistemi tampone, la ventilazione, il compenso renale)
Acidosi ed alcalosi con cenni di clinica
Emogasanalisi
5). LINGUAGGIO ELETTRICO. POTENZIALE DI MEMBRANA. POTENZIALE D’AZIONE
Basi fisiche del potenziale di membrana
Potenziale di membrana a riposo nelle fibre nervose
Potenziale d’azione nelle cellule nervose
La propagazione del potenziale d’azione
6). LA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO
Struttura del muscolo scheletrico
L’unità motoria e la giunzione neuromuscolare
La contrazione del muscolo scheletrico
7). LA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO LISCIO
La struttura del muscolo liscio
Tipi di muscolo liscio
La contrazione del muscolo liscio
8). LA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO CARDIACO
Cenni di anatomia. Flusso del sangue e valvole cardiache
Cellule muscolari cardiache contrattili e cellule autoritmiche
La contrazione della fibra muscolare cardiaca. Gradazione della contrazione
Potenziali d’azione delle cellule miocardiche contrattili ed autoritmiche
Conduzione elettrica e contrazione cardiaca. I pace markers.
Il ciclo cardiaco
Contrattilità, precarico (legge di Starling), postcarico
9). APPARATO RESPIRATORIO:
Cenni di anatomia del torace e delle vie aeree
Alveoli sede degli scambi gassosi
Circolazione polmonare
Le leggi dei gas: aria miscela di gas, movimento dei gas in base alle pressioni, legge di Boyle
La ventilazione: i volumi polmonari (spirometria), riscaldamento e umificazione dell’aria nelle vie
aeree, inspirazione ed espirazione, cambiamenti della pressione intrapleurica.
Il surfactante
Efficacia della ventilazione: ampiezza e frequenza
Variazione della composizione dei gas durante la ventilazione normale
Ventilazione e flusso ematico alveolare
10). SCAMBIO E TRASPORTO DEI GAS
Diffusione e solubilità dei gas: importanza della pressione, solubilità, temperatura
Scambio dei gas nei polmoni (respirazione esterna) e nei tessuti (respirazione interna). Importanza
della PO2 e dell’integrità della membrana alveolare.
Trasporto dei gas nel sangue: il legame O2-emoglobina, l’importanza della PO2, la curva di
dissociazione dell’Hb, importanza della temperatura, pH, metaboliti sul legame O 2-emoglobina, il
trasporto della CO2
Regolazione della ventilazione: il controllo dei neuroni bulbari, modulazione da parte del pH, CO 2 e
O2, chemorecettori centrali e periferici
11). SEZIONE EFFERENTE DEL SNC: I SISTEMI NERVOSI AUTONOMO E SOMATICO
Struttura del sistema nervoso autonomo (giunzione neuroeffettrice, vie simpatiche e parasimpatiche,
la midollare del surrene)
I neurotrasmettitori e tipi di neuroni
I recettori
Omeostasi, simpatico e parasimpatico
Sistema nervoso autonomo e cervello
Risposta degli organi bersaglio
Struttura del sistema somatomotore
Giunzione neuromuscolare
12). I SISTEMI SENSORIALI – I SENSI SOMATICI
Proprietà generali
Struttura dei sistemi sensoriali (tipi di recettori, vie di trasporto dello stimolo, campi recettoriali,
trasduzione sensoriale, interpretazione degli stimoli)
Sensi somatici: generalità
Recettori del tatto-pressione
I nocicettori
13). CONTROLLO DEL MOVIMENTO CORPOREO
I riflessi nervosi: classificazione
I riflessi nervosi autonomi
I riflessi nervosi muscolari scheletrici (fusi neuromuscolari, organi tendinei del Golgi): riflessi miotatici
e controllo del movimento, riflessi flessori
Controllo integrato del movimento corporeo (movimento riflesso, volontario, ritmico)
Controllo del movimento dei muscoli viscerali
14). I SENSI CHIMICI: OLFATTO E GUSTO
Olfatto: cenni di anatomia
Le discriminazioni olfattive
La traduzione del segnale olfattivo
Il gusto: cenni di anatomia
I sapori
La traduzione del segnale gustativo
15). ORECCHIO: UDITO E SENSO DELL’EQUILIBRIO
Cenni d’anatomia dell’apparato uditivo
La trasduzione del suono
Le vie uditive
Cenni d’anatomia dell’apparato vestibolare
La trasduzione delle informazioni relative al movimento ed alla posizione nello spazio
Le vie nervose dell’equilibrio
16). OCCHIO E VISIONE
Cenni di anatomia dell’occhio e delle vie nervose della visione
Cenni sui principi di ottica
Meccanismi di formazione dell’immagine
La trasduzione del segnale luminoso (bastoncelli e coni, fotoelaborazione del segnale nella retina,
trasduzione, corteccia visiva)
17). MOTILITA’ DEL TUBO DIGERENTE
Motilità dell’esofago
Motilità dello stomaco
Motilità dell’intestino tenue
Motilità del colon
18). LA SECREZIONE SALIVARE
19). LA SECREZIONE GASTRICA
Le cellule della parete gastrica
La secrezione dell’acido cloridrico
La secrezione di muco e bicarbonato. La barriera mucosale
I pepsinogeni, la pepsina ed altri enzimi gastrici
Il fattore intrinseco
Le fasi digestive
20). LA SECREZIONE EPATICA
Cenni di anatomia
Metabolismo della bilirubina
Gli itteri: concetti generali
La bile
Sintesi delle proteine plasmatiche
Altre funzioni
21). LA SECREZIONE PANCREATICA
Cenni di anatomia
La secrezione esocrina (componente idroelettrolitica; componente enzimatica: enzimi
proteolitici, lipolitici)
Regolazione della secrezione enzimatica
La secrezione endocrina
L’insulina: regolazione della secrezione, effetti sul metabolismo di glucidi, protidi, lipidi.
Il digiuno
Il glucagone: regolazione della secrezione, effetti sul metabolismo di glucidi, protidi, lipidi.
22). DIGESTIONE ED ASSORBIMENTO NEL TENUE
Cenni di anatomia
La digestione dei glucidi
La digestione dei lipidi
La digestione delle proteine
La regolazione della funzione gastrointestinale
Gli ormoni gastrointestinali
23). DIGESTIONE ED ASSORBIMENTO NEL COLON
La flora batterica
L’assorbimento
24). SISTEMA ENDOCRINO
Gli ormoni: generalità
Azione ormonale
Classificazione degli ormoni
Interazioni fra ormoni
glicolitici,
25) ORMONI IPOFISARI E CONTROLLO IPOTALAMICO
Ipofisi posteriore
Ipofisi anteriore
Secrezione ipofisaria: controllo da parte dell’ipotalamo ( Sistema potale ipotalamo-ipofisario, ormoni
ipotalamici liberatori e inibitori)
Ormone delle crescita – somatotropina – GH (Accrescimento dei tessuti e dell’osso, bilancio del
Calcio)
Regolazione ormonale del bilancio del calcio (Paratormone PTH, Calcitriolo, Calcitonina)
26). ORMONI DELLA TIROIDE
Gli ormoni tiroidei
Sintesi degli ormoni tiroidei
Effetti degli ormoni tiroidei
Regolazione delle secrezione tiroidea
27). ORMONI DELLA CORTECCIA SURRENALE
Struttura della corteccia surrenale
Sintesi, secrezione, eliminazione
Funzione dei mineralcorticoidi: aldosterone
Funzione di glicocorticoidi: corticosterone, effetti del cortisolo
Regolazione della secrezione del cortisolo
29). IL SANGUE
Produzione degli elementi corpuscolati del sangue (Emopoiesi, fattori che controllano l’emopoiesi)
Globuli rossi (Produzione e morte dei globuli rossi, sintesi e catabolismo dell’emoglobina)
I gruppi sanguigni (Gruppo AB0, Fattore Rh)
Globuli bianchi (Tipi di globuli bianchi, granulociti neutrofili e macrofagi, iIl sistema monocitimacrofagi (sistema reticolo endoteliale), granulociti eosinofili e basofili)
31). LE PIASTRINE E LA COAGULAZIONE
Le piastrine
La coagulazione
L’emostasi (Vasocostrizione e tappo piastrinico, la coagulazione)
32). IL RENE
Funzioni del rene
Cenni di anatomia dell’apparato urinario
Il nefrone (Le funzioni del nefrone, Variazioni di volume e osmolarità lungo il nefrone)
La filtrazione (Pressione arteriosa, flusso ematico renale, VFG; Autoregolazione del VFG; Controllo
nervoso e ormonale del VFG; Meccanismi messi in atto per il riassorbimento
La secrezione
Sistema RAA, ADH e pH
Modalità di svolgimento: lezioni fontali in aula, commentate da numerose diapositive animate realizzate dal
Docente.
Modalità d’esame
-
orale
Testo/i di riferimento
Indicati:
1. Fisiologia Umana: un approccio integrato, Dee Unglaub Silverthorn, Casa Editrice Ambrosiana (3^
Edizione)
2. Appunti delle lezioni forniti dal Docente
Consigliati:
1. Fisiologia Medica, William F. Ganong, Piccin Editore
Fisiologia Medica, Arthur C. Guyton, John E. Hall, EdiSES,
Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue
manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le
correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati;
· Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli
organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione;
· Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo;
· Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo
umano;
· Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli
apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi;
· Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione;
· Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica;
· Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore,
polmone, rene, endocrino e gastroenterico);
· Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi;
· Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni
tra di essi e le difese dell’ospite;
· Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei
materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di
microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;
· Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;
· Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli
esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione;
· Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi;
· Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario.
Modulo/Insegnamento: Patologia generale
SSD MED/04
Docente: Gri Giorgia
Obiettivi specifici della Disciplina
Apprendimento e comprensione delle cause determinanti e dei meccanismi patogenetici delle
malattie dell’uomo, con particolare riguardo, da un lato, ai fenomeni di carattere generale quali la febbre,
l’infiammazione, la patologia molecolare, cellulare, genetica e l’oncologia e dall’altro lato ai fenomeni organoo tessuto-specifici maggiormente rilevanti in Fisiopatologia umana.
Contenuti della Disciplina:
Argomenti di Patologia Generale
Generalità
1.
La Patologia e Fisiopatologia Generale come discipline sperimentali. Contenuti. Relazioni con le altre
discipline in una visione prospettica degli studi Infermieristici. Livelli di studio e di approfondimento della
Patologia e Fisiopatologia Generale. Sistemi ed organi: tessuti, cellule, macromolecole informazionali e
strutturali, molecole e ioni.
2.
Sistemi in vivo; sistemi in vitro. Terapia causale cellulare e molecolare. Ingegneria tissutale. Terapia
genica. Deontologia ed etica professionale. Eziologia e Patogenesi. Concetto e classificazioni. Concetto
ed esempi di malattie. Malattie acute e croniche. Malattie ereditarie, congenite e acquisite. Concetto ed
esempi di stati morbosi primitivi o da esiti di malattia.
3. Gli agenti fisici come causa di malattie. Elettricità. Calore e basse temperature. Le radiazioni
ultraviolette. Le radiazioni ionizzanti. Alterazioni nei meccanismi di riparo del DNA.
4. Gli agenti chimici come causa di malattie. Sostanze ad azione flogogena e steatogena. Sostanze ad
azione tossica. Sostanze ad azione mutagena. Esempi: l’alcool, il fumo.
5. Gli agenti biologici come causa di malattie. Concetti di virulenza e patogenicità. Simbiosi e parassitismo.
Le infezioni. Cenni di parassitologia. Concetti di normalità e patologia. Parametri di riferimento. I valori
normali in Clinica e in Laboratorio di analisi. Valutazione statistica. Correlazioni.
Fenomeni generali.
A - La Febbre.
6.
Patologia della termoregolazione. Intervallo di normalità e tecniche di misurazione della temperatura
corporea. Produzione e smaltimento del calore corporeo in condizioni fisiologiche e patologiche.
Ipotermia e ipertermia. Andamento febbrile. Tipi di decorso. Alterazioni metaboliche e funzionali. Finalità
ed efficacia della risposta febbrile. Effetti biologici della febbre.
B - L’infiammazione.
7.
Concetti storici e definizione attuale. Classificazione delle cause eziologiche. Infiammazione acuta e
cronica (ab inizio o evolutiva). Trasudato ed essudato.
8. Le infiammazioni croniche. Classificazione. Meccanismi patogenetici. Varietà fibrosa, sierosa e
suppurativa. I granulomi. I processi di riparazione delle ferite.
Patologia Molecolare.
9.
Concetto ed esempi di lesioni molecolari genetiche e non; tecnologie utilizzate. La morte cellulare:
stress, necrosi e apoptosi.
10. Alterazioni del metabolismo dei carboidrati. Esempi: Diabete mellito tipo I e II.
11. Alterazioni del metabolismo delle lipoproteine e dei lipidi. Esempi: Iperlipoproteinemie, Aterosclerosi.
12. Alterazioni del metabolismo degli aminoacidi. Esempi: Alcaptonuria, Albinismo. Alterazioni del
metabolismo delle purine e pirimidine. Esempi: Gotta, Sindrome di Lesch Nyhan e Oroticuria.
13. Alterazioni del metabolismo dell’eme. Esempi: Iperbilirubinemie e Itteri. La patologia molecolare del
sangue: Anemie, Coagulazione.
Patologia Genetica.
14. Le leggi di Mendel e la patologia umana. Malattie genetiche legate agli eterocromosomi. Esempi:
Emofilia, Daltonismo.
15. Caratteri autosomici dominanti: i gruppi sanguigni. Malattie genetiche autosomiche recessive. Esempi di
malattie autosomiche dominanti. Le emoglobinopatie.
Patologia Cellulare.
16. Le atrofie. I fenomeni degenerativi. La senescenza cellulare. Ipertrofia, iperplasia, metaplasia,
anaplasia.
Oncologia.
17. Proliferazione cellulare normale e patologica. Il concetto di trasformazione cellulare. Classificazione e
nomenclatura delle neoplasie: neoplasie benigne e maligne.
18. La progressione tumorale. Oncogèni. Anti-oncogèni. Le metastasi. Le anomalie cromosomiche. La
cancerogenesi chimica e fisica. Biologia molecolare delle neoplasie: concetti.
Le disvitaminosi.
19. La vitamina A. Il complesso B (Bl. B2, B6, PP). La vitamina C: lo scorbuto. La vitamina D. Rachitismo
ed osteomalacia. La vitamina E. L’acido pantotenico, la biotina. La vitamina K.
Patologia cellulare e molecolare delle ghiandole endocrine.
20. Organizzazione generale del sistema endocrino. Ormoni e Recettori. Feedback positivo e negativo.
Meccanismi endocrini, paracrini e autocrini. Fisiopatologia della ghiandola ipofisi. Il coordinamento
endocrino.
21. La neuroipofisi e l’adenoipofisi.
22. La ghiandola tiroide. Il gozzo. Iper- ed ipotiroidismo. Le malattie autoimmuni della tiroide.
23. Le paratiroidi. Le ghiandole surrenali: ipo- ed iper-corticosurrenalismo; la midollare. Malattie delle
gonadi: ovaio, testicolo.
24. Gli ormoni gastrointestinali: il timo: la funzione endocrina renale.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità d’esame
Tipologia della prova: scritta
Tempo: 1 ora
Caratteristiche: 10 domande; 7 a risposta multipla; 3 a risposta aperta.
Numero appelli: 4 appelli ordinari più 1 appello in sessione straordinaria. Iscrizione su Sindy: la lista si apre
30 giorni prima dell’esame e si chiude 24 ore prima.
Criteri di valutazione: il docente valuta le domande esprimendo un voto finale in trentesimi e allegando
eventualmente un commento da inviare agli studenti.
Bibliografia di riferimento
G.M Pontieri “ Patologia Generale & Fisiopatologia generale per i corsi di Laurea in Professioni
Sanitarie”, III edizione, PICCIN
Qualsiasi testo di Patologia Generale e di Fisiopatologia per Studenti del Corso di Laurea
Specialistico in Medicina e Chirurgia, come eventuale approfondimento di specifici argomenti.
Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue
manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le
correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati;
· Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli
organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione;
· Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo;
· Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo
umano;
· Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli
apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi;
· Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione;
· Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica;
· Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore,
polmone, rene, endocrino e gastroenterico);
· Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi;
· Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni
tra di essi e le difese dell’ospite;
· Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei
materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di
microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;
· Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;
· Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli
esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione;
· Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi;
· Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario.
Modulo/Insegnamento: Immunologia
SSD MED/04
Docente: Gri Giorgia
Al termine del corso di IMMUNOLOGIA lo studente dovrà dimostrare di:
conoscere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa
dell’organismo umano contro le intrusioni biologiche;
comprendere i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema
immunitario e gli altri apparati dell’organismo
conoscere le possibili alterazioni dei meccanismi immunitari e le conseguenti immunopatologie.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
Il sistema immunitario e le caratteristiche fondamentali della risposta immunitaria: la componente innata ed
acquisita della risposta immunitaria (differenze e cooperazione).
La rete delle difese immunitarie: le cellule del sistema immunitario innato e adattativo; organi linfoidi primari
e secondari; ricircolazione dei linfociti.
Generazione della specificità, della memoria e della tolleranza immunitaria: la teoria della selezione clonale.
Gli antigeni, proprietà e natura molecolare: antigenicità ed immunogenicità; gli epitopi.
Il recettore per l’antigene dei linfociti B: struttura funzionale e molecolare degli anticorpi; determinanti
strutturali (il dominio delle Ig); interazione antigene-anticorpo; le classi di immunoglobuline. Il concetto di
variabilità anticorpale e la generazione somatica della diversità tra anticorpi (cenni).
Il sistema del complemento: vie di attivazione e meccanismi effettori; controllo della attivazione.
Immunità cellulo-mediata: struttura, caratteristiche molecolari del recettore per l’antigene dei linfociti T (TCR);
linfociti T helper e citotossici.
Processamento e presentazione dell’antigene: le cellule presentanti l’antigene; struttura e caratteristiche
delle proteine MHC di classe I e II e modalità di presentazione dell’antigene; meccanismi di riconoscimento
dell’antigene da parte dei linfociti T; rigetto dei trapianti (cenni).
Maturazione dei linfociti ed attivazione della risposta immunitaria: fase indipendente dall’antigene della
maturazione dei linfociti; selezione centrale positiva e negativa dei linfociti; attivazione periferica dei linfociti
in presenza dell’antigene; ruolo dei tessuti linfoidi secondari e delle APC.
Modulazione delle risposte immunitarie: citochine, attivazione dei linfociti T helper e polarizzazione Th1/Th2.
Maturazione dei linfociti B ed attivazione della risposta immunitaria umorale: maturazione ed attivazione dei
linfociti B; risposte umorali primarie e secondarie; funzioni specifiche delle diverse classi anticorpali.
Deficienze della risposta immunitaria: principali deficienze dell’immunità innata (fagocitosi e complemento) e
patologie correlate; deficienze primarie e secondarie dell’immunità acquisita; cenni sulla patogenesi
dell’AIDS.
Malattie autoimmuni: tolleranza immunitaria e principali cause della sua alterazione; meccanismi
patogenetici.
Reazioni di ipersensibilità: meccanismi delle reazioni di ipersensibilità immediata (tipo I II e III) e ritardata
(tipo IV). Principali reazioni di ipersensibilità riscontrabili nella pratica infermieristica (reazioni a farmaci,
desensibilizzazione, intolleranze alimentari).
Manipolazione delle risposte immunitarie contro le infezioni: vaccinazioni passive ed attive; sviluppo dei
vaccini e loro caratteristiche (cenni).
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità d’esame
Tipologia della prova: scritta
Tempo: 1 ora
Caratteristiche: 10 domande; 7 a risposta multipla; 3 a risposta aperta.
Numero appelli: 4 appelli ordinari più 1 appello in sessione straordinaria. Iscrizione su Sindy: la lista si apre
30 giorni prima dell’esame e si chiude 24 ore prima.
Criteri di valutazione: il docente valuta le domande esprimendo un voto finale in trentesimi e allegando
eventualmente un commento da inviare agli studenti.
Testo/i di riferimento
J.R. Regueiro Gonzalez, C. Lopez Larrea; S.Gonzalez Rodriguez; E. Martinez Naves. “IMMUNOLOGIA
Biologia e patologia del sistema immunitario”, IV edizione, PICCIN.
Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue
manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le
correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati;
· Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli
organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione;
· Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo;
· Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo
umano;
· Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli
apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi;
· Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione;
· Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica;
· Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore,
polmone, rene, endocrino e gastroenterico);
· Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi;
· Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni
tra di essi e le difese dell’ospite;
· Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei
materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di
microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;
· Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;
· Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli
esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione;
· Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi;
· Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario.
Modulo/Insegnamento: Microbiologia e microbiologia clinica
SSD MED/07
Docente: Basaglia Giancarlo
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
-
-
-
Definizione di Microbiologia e di Microbiologia Clinica, Classificazione e Modalità di Trasmissione dei
Microrganismi, Ruolo della Microbiologia Clinica;
Batteri: Definizione, Gruppi, Caratteristiche, Specie principali (Micobacterium tuberculosis, Bacillus
anthracis, Stafilococchi, Streptococchi, Enterococchi, Enterobatteri,
Pseudomonas aeruginosa,
Spirochete);
Miceti: Definizioni, Gruppi e Patologie principali, Diagnostica Microbiologica;
Parassiti: Definizioni, Gruppi e Patologie principali, Diagnostica Microbiologica;
Virus: Definizione, Struttura, Classificazione, HIV, HBV, HCV, SARS, Influenza (anche Aviaria e Suina),
Herpesvirus, Rosolia;
Prioni;
MOGM;
Microbiologia Clinica: Generalità, Apparato Respiratorio, Apparato Digerente, Apparato Urinario,
Apparato Circolatorio (con particolare riferimento ai Prelievi per Esami Microbiologici); Antimicrobici:
Generalità e Antibiotici (Gruppi, Molecole principali e loro azione, Resistenze); Vaccini: Generalità;
Infezioni Ospedaliere, Correlate all'Assistenza e degli Operatori Sanitari: tipologia, cause, prevenzione.
Modalità di svolgimento
Lezioni con presentazione degli argomenti, uso di diapositive e discussione.
Modalità d’esame
Prova scritta con Domande con risposte multiple e Domande aperte.
Testo/i di riferimento
Michele La Placa, “Principi di Microbiologia Medica”, Società Editrice Esculapio, Bologna. (presente nella
Biblioteca della Sede del Corso a Pordenone).
Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue
manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le
correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati;
· Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli
organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione;
· Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo;
· Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo
umano;
· Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli
apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi;
· Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione;
· Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica;
· Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore,
polmone, rene, endocrino e gastroenterico);
· Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi;
· Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni
tra di essi e le difese dell’ospite;
· Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei
materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di
microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;
· Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;
· Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli
esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione;
· Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi;
· Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario.
Modulo/Insegnamento: Patologia clinica
SSD MED/05
Docente: Tozzoli Renato
Lo studente al termine del Modulo del Corso Integrato è in grado di:
descrivere e realizzare un prelievo di liquidi ematici e non e di indicare le principali cause delle
variabilità preanalitiche, gli strumenti e i metodi necessari per ottenere risultati analitici
attendibili;
riferire i parametri generali e il significato biologico e patologico di un esame di laboratorio.
Programma: Contenuti
Presentazione del corso e degli obiettivi didattici. Ruolo e finalità della Patologia Clinica. Processi
intercorrenti tra la richiesta di esami di laboratorio e l’interpretazione dei risultati. Il tempo di risposta
o turnaround time (TAT).
Il Laboratorio come sorgente di informazioni. Strategia della richiesta di informazioni. La affidabilità
delle informazioni: fase pre-analitica, analitica, post-analitica.
Fase pre-analitica. Preparazione e postura del paziente. Ritmi biologici. Modalità del prelievo.
Anticoagulanti e conservanti. Trasporto e conservazione del materiale. Identificazione del paziente e
del prelievo. Il sistema informativo di laboratorio nell’identificazione positiva del campione. Influenza
della fase pre-analitica sui principali esami di laboratorio.
Fase analitica. Traguardi analitici e differenza critica. La assicurazione di qualità.
Fase post-analitica. Il referto di laboratorio. Grandezze e unità di misura. Termini di confronto: valori
di riferimento, valori decisionali. Variabilità biologica inter- ed intra-individuale. Interpretazione dei
risultati.
Organizzazione generale di un laboratorio: 1. Laboratorio di reparto: le analisi decentrate o al letto
del malato. Organizzazione e gestione di un POCT (Point Of Care Testing). 2. Laboratorio generale
centrale. 3. Laboratorio specializzato
Azioni e decisioni: Comprendere il valore biologico espresso dal dato di laboratorio, convertire il dato
in livelli decisionali ed operativi.
Esemplificazione dei parametri di laboratorio di maggior utilizzo in condizioni di urgenza-emergenza.
Modalità di svolgimento: 12 ore di lezione frontale
Modalità d’esame: Orale
Testi di riferimento: Varotto, Lumachi, Boninsegna, Argomenti di Patologia Clinica, Aracne Ed, Roma 2006;
Antonozzi-Gulletta. Medicina di Laboratorio. Piccin Ed. Padova, 2012
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di
alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre,
sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in
grado di:
· Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie,
sensorio, equilibrio);
· Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie
internistiche;
· Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
· Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale,
addome acuto);
· Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
· Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità
(frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura
corporea);
· Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del
monitoraggio;
· Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali
meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
· Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla
somministrazione di un farmaco;
Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
· Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
· Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
· Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
· Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione
cardiovascolare);
o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
o eliminazione (urinaria, fecale);
o sonno e riposo;
o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
· Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
· Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
· Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
· Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
· Documentare l’assistenza infermieristica erogata.
Modulo/Insegnamento: Farmacologia generale
SSD BIO/14
Docente: Baraldo Massimo
Al termine del Corso lo studente sarà in grado di: descrivere come viene fatta la sperimentazione preclinica
e clinica dei farmaci; come viene svolta la farmacovigilanza; i concetti generali ed i principi che regolano la
farmacocinetica e la farmacodinamica; spiegare la variabilità nelle risposte ai farmaci e le loro possibili
interazioni; conoscere e definire il significato delle principali reazioni indesiderate che si verificano in seguito
alla somministrazione di un farmaco.
Programma
Presentazione degli obiettivi formativi e del programma; Introduzione e definizioni; Barriere biologiche;
meccanismi di trasporto dei farmaci.
Farmacodinamica: meccanismo d’azione dei farmaci; Relazione dose-effetto: dose, frequenza, potenza,
efficacia massima, indice terapeutico, margine di sicurezza.recettori, interazione farmaco-recettore, farmaci
agonisti, antagonisti, agonisti parziali, agonisti/antagonisti; esempi di recettori di superficie, recettori
intracellulari, altri siti d’azione; altri esempi recettoriali di antibiotici e chemioterapici.
Farmacocinetica: vie di somministrazione, assorbimento, distribuzione, eliminazione dei farmaci
(biotrasformazione ed escrezione). I principali parametri farmacocinetici. Modelli farmacocinetici.
Bioequivalenza. Interazioni tra farmaci. Farmacogenetica.
Tossicologia
Variabilità nella risposta ai farmaci: ipersensibilità, iposensibilità, idiosincrasia, tolleranza, tachifilassi,
resistenza, dipendenza.
Tossicodipendenze: psicostimolanti, cannabinoidi, psicodislettici, etanolo, fumo di tabacco.
Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
Modalità d’esame
Scritto a risposte multilple
Testo/i di riferimento
M. Furlanut. Farmacologia generale e clinica per le lauree sanitarie.
Ed. Piccin
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di
alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre,
sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in
grado di:
· Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie,
sensorio, equilibrio);
· Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie
internistiche;
· Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
· Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale,
addome acuto);
· Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
· Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità
(frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura
corporea);
· Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del
monitoraggio;
· Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali
meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
· Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla
somministrazione di un farmaco;
Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
· Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
· Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
· Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
· Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione
cardiovascolare);
o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
o eliminazione (urinaria, fecale);
o sonno e riposo;
o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
· Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
· Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
· Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
· Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
· Documentare l’assistenza infermieristica erogata.
Modulo/Insegnamento: Semeotica
SSD MED/09
Docente: Macauda Carmelo
Descrittori
Conoscenza e
capacità di
comprensione
Obiettivi
Il significato del termine semeiotica e
suo ruolo nell’ambito del processo
diagnostico.
Le metodologie di indagine della
semeiotica
Contenuti
Definizione ragionata del termine
semeiotica, il processo diagnostico, il
sintomo e il segno, l’anamnesi come
punto di partenza per l’indagine
semeiologica
Ispezione, palpazione, percussione,
auscultazione dei vari organi ed apparati
(SNC e Periferico, app. cardiovascolare,
Interpretazione del segno
Capacità di
applicare
conoscenza
Le peculiarità della diagnosi
infermieristica
Dimostrare su caso reale o paziente
simulato di aver appreso le tecniche di
indagine della semeiotica
Porre diagnosi infermieristica nelle
situazioni cliniche proposte
app. respiratorio, app. digerente, Cute e
annessi, le basi semeiologiche del dolore
Correlazione tra segni e loro
fisio/patogenesi
Valutazione dei segni di allarme e
conseguenti azioni.
Individuare i segni rilevabili con
l’ispezione, palpazione, percussione e
auscultazione eseguendo correttamente
le manovre
Problem solving
Modalità di svolgimento: lezione integrata, addestramento pratico
Modalità di esame: scritto: domande aperte ed a risposta multipla. Pratico: esecuzione di manovre
semeiologiche e soluzione di problemi clinici simulati.
Testo di riferimento: dispense a cura del docente, Testi di consultazione: Semeiotica e metodologia clinica –
Epstein – Utet 1998, L’esame del malato – Franzini 1992 ; Semeiotica medica nell’adulto e nell’anziano –
Fradà Giovanni . Piccin 1997
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di
alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre,
sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in
grado di:
· Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie,
sensorio, equilibrio);
· Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie
internistiche;
· Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
· Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale,
addome acuto);
· Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
· Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità
(frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura
corporea);
· Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del
monitoraggio;
· Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali
meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
· Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla
somministrazione di un farmaco;
Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
· Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
· Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
· Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
· Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione
cardiovascolare);
o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
o eliminazione (urinaria, fecale);
o sonno e riposo;
o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
· Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
· Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
· Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
· Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
· Documentare l’assistenza infermieristica erogata.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: attività di vita
quotidiane
SSD MED/45
Docente: Bottos Stefania
L’insegnamento si propone di:
Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza rivolta ad una persona rispetto a attività di vita
quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, misurazione dei parametri
vitali, nutrizione e metabolismo –alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione
Identificare i fattori che influiscono su attività di vita quotidiane – cura della persona, funzione
cardiovascolare, nutrizione e metabolismo – alimentazione, attività ed esercizio – mobilità, prevenzione e
trattamento delle lesioni da pressione
Riconoscere le alterazioni e i principali problemi rispetto a attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed
esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, misurazione dei parametri vitali, nutrizione e metabolismo –
alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione ed identificare gli interventi finalizzati a
prevenire, ridurre, compensare i problemi
Descrivere le caratteristiche e conoscere i range di normalità dei parametri vitali.
Identificare i parametri vitali che riflettono la situazione fisiologica dell’organismo e descrivere le procedure
per la rilevazione: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, saturazione, temperatura corporea e
dolore*.
Riconoscere le alterazioni e i principali problemi relativi all’ alterazione dei parametri vitali;
Identificare e descrivere gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi.
Programma: contenuti
Fattori influenti
Attività di vita quotidiane - cura della persona: ambiente; cultura, valori e credenze, motivazione,
sentimenti ed emozioni, livello di energia, dolore;
Funzione cardiovascolare: abitudini (fumo di sigaretta), ipertensione arteriosa, alimentazione, sedentarietà,
obesità, diabete, familiarità, terapia farmacologia, stress.
Nutrizione e metabolismo - alimentazione: condizioni del cavo orale, sistema digestivo, capacità di
masticare/deglutire, stili di vita, culture e credenze;
Attività ed esercizio – Mobilità: età,stili di vita ed abitudini
Prevenzione trattamento lesioni da pressione: circolazione; nutrizione e forze meccaniche
Accertamento
Attività di vita quotidiane - cura della persona :Condizioni igieniche della cute, capelli, abiti
Funzione cardiovascolare
polso, pressione, stato della cute, edemi periferici, elettrocardiogramma (Laboratorio).
Nutrizione e metabolismo – alimentazione: Indici antropometrici, Peso corporeo e indice di massa
corporea (anche per paziente allettato), Esami ematochimici, Percezione della persona, Nutrienti essenziali
e non essenziali, Piramide alimentare italiana, calcolo del fabbisogno calorico
Attività ed esercizio - Mobilità
lesioni del sistema nervoso, stanchezza/fatigue; disturbi affettivi; interventi terapeutici; allineamento;
equilibrio in posizione eretta e seduta; coordinazione; andatura; massa-tono-forza muscolare, presenza di
dolore,
Prevenzione trattamento lesioni da pressione: caratteristiche della cute
Attività di vita quotidiana e qualità della vita
Impatto delle alterazioni di: attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione
cardiovascolare, nutrizione e metabolismo –alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da
pressione sulle attività di vita quotidiana e sulla qualità della vita
Attività di vita quotidiane - cura della persona
Principali scale per definire il livello di dipendenza della persona: Activity Daily Living Scale, Instrumental
Activity Daily Living Scale, Barthel Index.
Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura
interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:
invecchiamento cutaneo, dermatite da pannolone, micosi cutanea, deficit della cura di sé.
Funzione cardiovascolare
Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura
interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: Intolleranza all’attività fisica
Nutrizione e metabolismo – alimentazione
Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Mini Nutritional Assessment; Malnutrition
Universal Screening Tool; WHO cavo orale
Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura
interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:
- Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno/superiore al fabbisogno;
- Inefficace mantenimento della salute (nel modello di percezione e mantenimento della salute)
- Compromissione della dentizione
- Compromissione della deglutizione.
Attività ed esercizio - Mobilità
Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Range of Motion Scale; Forza
muscolare, Conley,
Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura
interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:
- Compromissione della mobilità;
- Rischio di Sindrome da immobilizzazione
- Compromessa capacità di trasferimento
- Rischio di caduta
Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione
Scale di valutazione per identificare i pazienti a rischio ed il grado di alterazione :Norton Scale;Braden
Scale;
Stadiazione della lesione da decubito(LG EPUAP-NPUAP 2009-2010 QUICK REFERENCE); Valutazione
ferite in guarigione: Push Tool e BWAT
Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura
interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:
Rischio di compromissione dell’integrità cutanea;
Compromissione dell’integrità cutanea;
Compromissione dell’integrità tissutale.
Interventi per Attività di vita quotidiane - cura della persona
scelta dei prodotti per la cura del corpo in base alle caratteristiche e finalità del loro utilizzo;
cura del corpo dell’assistito: momento per approfondire la relazione e monitorare le condizioni cliniche;
principi da rispettare quando si assiste una persona con deficit nella cura di sé: capacità, volontà, abitudini,
cultura, privacy, sicurezza;
cure igieniche complete: principi da rispettare quando si esegue il bagno a letto, bagno in vasca e doccia;
cure igieniche parziali: igiene intima, igiene della bocca, degli occhi, del naso e delle orecchie ;
cure igieniche in alcune condizioni cliniche di rischio: cura dei piedi nel paziente diabetico; assistenza al
morente.
Interventi per Funzione cardiovascolare
Fornire informazioni sanitarie per modificare gli stili di vita e ridurre i fattori di rischio
Interventi per nutrizione e metabolismo – alimentazione
Interventi educativi al paziente per la gestione dell’alimentazione in eccesso o in difetto
Gestione del paziente con :
nausea/e vomito, disfagia
Sondino Naso-Gastrico per Alimentazione Enterale: igiene, medicazione e fissaggio del punto di inserimento
del sondino.
Interventi per Attività ed esercizio - Mobilità
- Esercizio fisico compresa deambulazione assistita
- Prevenzione dei rischi ( contratture, lesioni, cadute),
- Posizionamento dei pazienti
- Tecniche per il trasferimento:letto-sedia; letto-letto;letto-barella;
- Scelta di ausili e presidi.
Interventi per Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione
Le raccomandazioni nella prevenzione e cura delle ulcere da pressione: Linee Guida Registered Nurses'
Association of Ontario (RNAO)
Accertamento del rischio & Prevenzione delle Lesioni da pressione Marzo 2005
Valutazione & Gestione delle Ulcere da Pressione di Stadio I – IV Marzo 2007
Le linee guida regionali (Friuli Venezia Giulia-AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ – PROGRAMMA
DI PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO 2006)
Gli interventi per la prevenzione ed il trattamento delle lesioni da pressione (dieta,idratazione,
igiene,mobilizzazione,scelta dei presidi , medicazioni)
Preparazione del letto delle ferite nella pratica clinica: concetti di Wound bed preparazione di T.I.M.E.:
European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Wound Bed Preparation in
Practice. London: MEP Ltd, 2004
Identificazione dei criteri per le ferite infette: European Wound Management Association (EWMA).
Position Document: Identifying criteria for wound infection. London: MEP Ltd, 2005.
Caratteristiche e criteri di scelta per l’utilizzo e l’acquisizione delle superfici antidecubito(Agenzia
Regionale della Sanità Regione Friuli Venezia Giulia. 2006)
Misurazione dei parametri vitali
Fattori influenti: ambientali, stili di vita, abitudini, farmaci, patologie concomitanti.
Accertamento
La rilevazione di: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, temperatura, dolore*: strumenti,
procedure, scale e strumenti di rilevazione
Rilevare i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità
Alterazione della pressione arteriosa: ipotensione e ipertensione,
Alterazione della frequenza cardiaca: tachicardia e bradicardia,
Alterazione della frequenza respiratoria: tachipnea, apnea,
Alterazione della temperatura corporea: ipotermia, ipertermia, febbre,
Alterazione del comfort.
Interventi
Interventi educativi per la informazione sanitaria sugli stili di vita;
Modificazione dei fattori di rischio;
Interventi educativi per la gestione della termoregolazione.
Assistenza al paziente con febbre/con ipertermia/con ipotermia
Mantenimento della termoregolazione (applicazioni caldo-fredde);
Spugnature
Cura del corpo per garantire il confort
Modalità di svolgimento
Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie
sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione.
Modalità d’esame scritto, domande aperte ed a risposta multipla
Testo di riferimento: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson
Gnocchi, 2011.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di
alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre,
sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in
grado di:
· Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie,
sensorio, equilibrio);
· Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie
internistiche;
· Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
· Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale,
addome acuto);
· Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
· Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità
(frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura
corporea);
· Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del
monitoraggio;
· Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali
meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
· Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla
somministrazione di un farmaco;
Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
· Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
· Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
· Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
· Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione
cardiovascolare);
o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
o eliminazione (urinaria, fecale);
o sonno e riposo;
o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
· Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
· Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
· Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
· Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
· Documentare l’assistenza infermieristica erogata.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: sorveglianza del
paziente
SSD MED/45
Docente: Battistella Nadia
L’insegnamento si propone di:
Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire la preparazione del paziente all’intervento chirurgico e
l’assistenza rivolta ad una persona rispetto l’eliminazione urinaria e fecale e l’idratazione
Descrivere gli elementi strutturali ed organizzativi dell’area chirurgica
Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre,
compensare i problemi
Identificare i fattori che influiscono su idratazione, eliminazione urinaria e fecale
Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre,
compensare i problemi.
Programma: Contenuti
NURSING PREOPERATORIO. La preparazione all’intervento chirurgico
L’area chirurgica:
Il Dipartimento chirurgico (ambulatorio prericoveri, unità operativa, sala operatoria - recovery room,
ambulatori post-dimissione)
I modelli organizzativi (ricovero ordinario, d’urgenza, ricovero diurno; modello per intensità di cure,
modello “case management”)
Tipologie di tecniche chirurgiche: laparotomia, laparoscopia, endoscopica, robotica)
PNMDS: (Perioperative Nursing Minimum Data Set)
Rischio di ansia/paura
Rischio di infezione (ferita chirurgica, respiratoria)
Rischio di trombo venosi periferica
L’educazione preoperatoria (esercizi per migliorare la funzione respiratoria, circolatoria –prevenzione TVP,
strategie per il trattamento del dolore, per ridurre l’ansia, per la ripresa della mobilità e autonomia nelle ADL)
La preparazione fisica del paziente (tricotomia, preparazione intestinale, doccia preoperatoria, digiuno
Preparazione del paziente nella giornata dell’intervento (preanestesia, documentazione, preparazione della
stanza di accoglimento, assistenza ai familiari, Check list preoperatoria)
La sicurezza nell’accompagnamento del paziente in Sala Operatoria (effetti personali del paziente, profilassi
antibiotica, ausili per il trasporto)
L’assistenza rivolta ad una persone rispetto l’idratazione, l’eliminazione urinaria e fecale
Fattori influenti
età, inadeguato apporto di liquidi, perdite eccessive, assunzione di liquidi, dieta, posizione assunta per
mingere/evacuare, privacy, assunzione di farmaci (diuretici, lassativi, altri farmaci che possono influenzare
idratazione, eliminazione urinaria e fecale) presenza di ostacoli meccanici, attività sessuale, numero di
gravidanze, malattie dismetaboliche, obesità, sviluppo cognitivo e alterazione dei processi cognitivi, forza
muscolare e deambulazione, malattie neurologiche
Accertamento
Idratazione
Parametri vitali, Stato mentale, Idratazione cute e mucose, Peso corporeo, Principali esami (ematocrito,
osmolarità e peso specifico urinario), Bilancio idrico (esempi di calcolo).
Eliminazione urinaria
Caratteristiche normali ed alterate di Urine (ematuria, piuria,…), diuresi (anuria, oliguria, poliuria), minzione
(disuria, nicturia, difficoltà ad iniziare la minzione, stranguria)
Eliminazione fecale
Caratteristiche normali ed alterate di :feci, evacuazione. Rilevare la presenza di fecaloma
Attività di vita quotidiana e qualità della vita
impatto delle alterazioni della idratazione, eliminazione urinaria e fecale sulle attività di vita quotidiana
(aumento di rischio di cadute, diminuzione delle interazioni sociali ,…) e sulla qualità della vita
Idratazione:
Strumenti per la valutazione di base: cheda minzionale o diario minzionale, valutazione del residuo
postminzionale (bladder scan);
Eccessivo volume di liquidi /Insufficiente volume di liquidi
Rischio di insufficiente volume di liquidi
Eliminazione urinaria
Ritenzione urinaria
Compromessa eliminazione urinaria
Incontinenza urinaria (da stress, da sforzo, d’urgenza, funzionale, riflessa e da rigurgito)
Enuresi e nicturia
Eliminazione fecale
criteri Roma III , sistema di classificazione dell’incontinenza fecale (Vaizey et al, 1999), diario intestinale
(Satish SC, 2004), scala di Bristol per la consistenza delle feci (Heaton et al, 1992),
Rischio di stipsi
Stipsi e stipsi percepita
Diarrea;
Incontinenza fecale (feci liquide, solide, gas)
Alterazione del modello di eliminazione intestinale
Interventi per l’idratazione: Monitoraggio del Bilancio idrico delle 24 ore , Restrizioni o aumento
dell’assunzione di liquidi, Prelievo venoso
Interventi per l’eliminazione urinaria: idratazione, igiene personale e sessuale, alimentazione, minzioni
regolari
Interventi per la gestione dell’incontinenza: assunzione di liquidi, prodotti assorbenti (criteri di scelta, uso
appropriato), assistenza alla persona con pannolone, esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico ,
applicazione del catetere esterno (condom)
Cateterismo vescicale intermittente e a permanenza
Assistenza alla persona portatrice di catetere vescicale o condom
Misurazione della diuresi giornaliera ed oraria
Interventi per l’eliminazione fecale: idratazione, alimentazione, attività fisica, assunzioni di e emollienti con
la dieta, rispetto orario, rispetto riflesso gastrocolico, utilizzo del wc o della sedia comoda
Interventi per la gestione dell’incontinenza: assunzione di liquidi ed alimenti prodotti assorbenti (criteri di
scelta ed uso appropriato)
Assistenza alla persona con pannolone
Interventi per la gestione della stipsi
Assunzione di lassativi
Somministrazione di un clistere evacuante a piccolo e grande volume
Rimozione manuale di un fecaloma
Raccolta di un campione feci per sangue occulto, coprocoltura
Modalità di svolgimento
Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie
sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione.
Modalità d’esame scritto, domande aperte ed a risposta multipla
Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson
Gnocchi, 2011.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di
alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre,
sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in
grado di:
· Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie,
sensorio, equilibrio);
· Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie
internistiche;
· Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
· Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale,
addome acuto);
· Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
· Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità
(frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura
corporea);
· Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del
monitoraggio;
· Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali
meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
· Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla
somministrazione di un farmaco;
Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
· Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
· Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
· Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
· Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione
cardiovascolare);
o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
o eliminazione (urinaria, fecale);
o sonno e riposo;
o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
· Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
· Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
· Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
· Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
· Documentare l’assistenza infermieristica erogata.
Modulo/Insegnamento:
somministrazione terapia I
Infermieristica
SSD MED/45
Docente: Viera Giannina
Programma
1. Il processo di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologica
Obiettivi

Descrivere il processo di somministrazione della terapia farmacologica
clinica:
 Identificare i fattori che influiscono sulla sicurezza nella somministrazione dei farmaci
 Descrivere i criteri di qualità nella farmacoterapia
 Descrivere le tipologie di errore nella gestione della farmacoterapia
Contenuti
il ruolo e le responsabilità dell'infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione
della terapia farmacologica: le figure coinvolte nella faramcoterapia, le azioni della somministrazione
La prescrizione farmacologica: caratteristiche, tipologie e legittimazione alla somministrazione
le informazioni riguardanti il farmaco: dove reperirle, come leggere una confezione farmacologica
gli standard di sicurezza nella somministrazione: dalla prescrizione allo smaltimento
I criteri di qualità nella gestione dei farmaci in struttura ospedaliera secondo JCAHO
l'errore in farmacoterapia: significato di errore, fattori determinanti, tipologie, sistemi di analisi
dell'errore con particolare attenzione a Incident-reporting; analisi delle raccomandazioni ministeriali
per la riduzione dell'errore
2. Gli interventi di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologia
Obiettivi
Pianificare la somministrazione farmacologica
Riconoscere le situazioni che espongono il paziente a rischio di errore nella farmacoterapia
Individuare i correttivi e seguire le indicazioni (secondo le raccomandazioni ministeriali) da porre in
atto in caso di errore
Contenuti
l'accertamento pre-somministrazione, la sorveglianza ed il monitoraggio rispetto agli esiti attesi ed
inattesi del paziente post assunzione
la somministrazione farmacologica carattteristiche e procedure, per la via:
orale-sublinguale (via naturale ed attraverso PEG e SNG)
inalatoria
topica; applicazioni cutanee instillazioni nasali ed otologiche, applicazioni vaginali e
rettali
sottocutanea con anticoagulante predosato
il processo di gestione dei farmaci :
 approvigionamento
 conservazione
 preparazione:
- sistema utilizzato per la somministrazione dei farmaci, misure
equivalenti, soluzioni e percentuali
- calcolo di dosaggio
- ricostituizione di farmaci


assunzione
registrazione
Le azioni da porre in atto in caso di errore: dall'assistenza al paziente alla segnalazione di incident
reporting
Modalità di svolgimento: lezioni frontali, analisi/discussione di casi esemplificativi, analisi di normativa e
raccomandazioni ministeriali
Modalità d’esame: scritto, domande aperte ed a risposta multipla
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche . Napoli, Sorbona – Idelson-Gnocchi, 2011
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di
alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre,
sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in
grado di:
· Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie,
sensorio, equilibrio);
· Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie
internistiche;
· Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
· Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale,
addome acuto);
· Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
· Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità
(frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura
corporea);
· Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del
monitoraggio;
· Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali
meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
· Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla
somministrazione di un farmaco;
Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
· Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
· Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
· Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
· Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione
cardiovascolare);
o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
o eliminazione (urinaria, fecale);
o sonno e riposo;
o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
· Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
· Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
· Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
· Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
· Documentare l’assistenza infermieristica erogata.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: adattamento e
confort del paziente
SSD MED/45
Docente: Battistella Nadia
L’insegnamento si propone di:
Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza rivolta ad una persona rispetto a cognizione e
percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e cronico,
Identificare i fattori che influiscono su cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore
acuto e cronico,
Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre,
compensare i problemi.
Programma: Contenuti
Fattori influenti
Cognizione e percezione: i 5 sensi, età, ambiente, esperienze precedenti, malattie, farmaci, stato di
coscienza, capacità cognitive
Sonno e riposo: ambiente, abitudini, condizioni generali
Funzione respiratoria: posizione, stili di vita (fumo, attività fisica, alimentazione), esposizione ad agenti
irritanti, presenza del dolore, ansia, la percezione del paziente;
Dolore acuto e cronico: età, cultura, genere, esperienze precedenti, evento patologico, sviluppo cognitivo
Accertamento
Cognizione e percezione: integrità organi di senso e sistema nervoso centrale, memoria, linguaggio,
orientamento spazio tempo,
Sonno e riposo: difficoltà di addormentamento, numero di ore di sonno continuative, frequenza dei risvegli e
sensazione di riposo al risveglio
Funzione respiratoria: caratteristiche del respiro, parametri, segni e sintomi correlati alla funzionalità
respiratoria;
tosse; espettorato;
Dolore acuto e cronico Caratteristiche del dolore:localizzazione; intensità, qualità, modalità di insorgenza e
scomparsa, modello temporale;parametri vitali associati alla presenza di dolore;percezione e risposta al
dolore, fattori allevianti ed aggravanti
Attività di vita quotidiana e qualità della vita
Impatto delle alterazioni di: cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e
cronico sulle attività di vita quotidiana e sulla qualità della vita
Cognizione e percezione
Scale di valutazione per la cognizione e percezione: Pfeiffer Scale; CAM, MMS
Sovraccarico sensoriale;
Deprivazione sensoriale;
Disorientamento nei pazienti anziani ospedalizzati;
Deterioramento cognitivo temporaneo e cronico.
Sonno e riposo:
Scale di valutazione del sonno e riposo: Pittsburg Sleep Quality Index, Pre-Sleep Arousal Scale
Disturbo del modello di sonno
Funzione respiratoria
Compromissione degli scambi gassosi
Liberazione inefficace delle vie aeree
Modello di respirazione inefficace
Dolore acuto e cronico
Strumenti per la valutazione di base del dolore: Visual Analogic Scale Numerical Rating Scale; Face Scale;
Scale alterazione comunicazione DOLOPLUS 2, NO PAIN, PAINAD, CCPOT
Dolore acuto
Dolore cronico
Interventi per Cognizione e percezione
Stimolazione, Aiuti sensoriali; Strategie per l’ancoraggio spazio-temporale;
Sorveglianza in caso di disorientamento.
Interventi per Sonno e riposo
Garantire il comfort ambientale (luce, temperatura, rumore, igiene del letto)
Garantire il comfort personale:igiene personale e della biancheria, postura, assunzione di alimenti e
bevande, eliminazione
Favorire i rituali
Criteri di sorveglianza notturna
Interventi per Funzione respiratoria
Istruzione al paziente di procedure per:
- favorire l’espansione polmonare: respirazione profonda;
- favorire l’espansione alveolare sfruttando la capacità funzionale residua: uso dello spirometro
incentivante;
- espellere le secrezioni in eccesso: favorire la tosse per favorire l’espettorazione, l’espirazione forzata
- aumentare l’efficacia respiratoria: la respirazione diaframmatica.
Istruzioni al paziente di tecniche per il controllo del respiro: respiro controllato, espirazione a labbra
socchiuse
Controllo e miglioramento della dispnea.
Uso e gestione in sicurezza di: Ossigenoterapia
Modificazione degli stili di vita.
Interventi per Gestione del dolore acuto e cronico t: prevenzione dell’insorgenza, educare a riferire il
dolore, somministrazione della terapia (altra docenza), assunzione di posture antalgiche, comfort, interventi
non farmacologici (musica, distrazione, immaginazione guidata, respirazione ritmica, stimolazione cutanea e
massaggi, termoterapia e ultrasuono terapia)
Il caring infermieristico nel rispetto della dignità, del sistema valoriale e della dimensione spirituale delle
persona e della famiglia
Modalità di svolgimento
Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie
sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione.
Modalità d’esame scritto, domande aperte ed a risposta multipla
Testo/i di riferimento: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson
Gnocchi, 2011.
Corso Integrato: LABORATORIO I
Modulo/Insegnamento: Laboratorio I
SSD MED/45
Docente: Viera Giannina
Lo studente sarà in grado di:
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-
Salvaguardare i diritti del malato,
o Conoscere i diritti dei malati ed individuare comportamenti coerenti con i principi valoriali
espressi nelle dichiarazioni dei diritti del malato
Garantire la riservatezza in sanità,
o conoscere la normativa sulla privacy ed individuare comportamenti conformi agli obblighi
deontologici e alla normativa sulla tutela della privacy
Garantire la prevenzione della diffusione delle infezioni,
o scegliere il tipo di lavaggio delle mani secondo la situazione
o eseguire la procedura di lavaggio delle mani secondo le indicazioni World Health
Organization
o riconoscere le situazioni che richiedono l’uso dei guanti monouso o guanti sterili
o gestire un campo sterile garantendo l’asepsi
o eseguire una medicazione semplice
o eseguire lo smaltimento dei rifiuti speciali
Collaborare nella prevenzione degli incendi ed emergenze,
o conoscere la normativa vigente in ambito della lotta antincendio e gestione emergenze
o individuare ed applicare le strategie per la lotta agli incendi e gestione emergenze
Prevenire i disturbi muscolo scheletrici ed adottare tecniche di mobilizzazione del paziente
o adottare posture idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici
o adottare tecniche di mobilizzazione idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici
e dell’allineamento corporeo (operatore/paziente)
Eseguire la venipuntura (prelievo venoso) e glicostick,
o eseguire un prelievo venoso periferico, prevenendo il rischio biologico
o eseguire il prelievo capillare per determinare la glicemia con glucometro
Eseguire il cateterismo vescicale femminile e maschile
o eseguire il cateterismo vescicale a permanenza in asepsi
o rimuovere il catetere vescicale nel rispetto del rischio biologico
Garantire la somministrazione dell’ossigeno secondo prescrizione,
o usare la cannula nasale, la maschera venturi e la maschera reservoir secondo la dose di
ossigeno prescritta
Eseguire l’aerosol terapia,
o preparare il farmaco per aerosolterapia
o allestire l’apparecchio per aerosolterapia
Eseguire l’elettrocardiogramma (ECG) standard,
o applicare i principi di corretta esecuzione di un ecg al fine di una adeguata refertazione
o eseguire un ECG a 12 derivazioni
Somministrare la terapia per via naturale e l’iniezione di eparina a basso peso molecolare predosata
(EBPM),
o applicare abilità di calcolo al fine di somministrare la giusta dose prescritta
o eseguire la procedura di somministrazione di un farmaco per via naturale
o eseguire l’iniezione sottocute di EBPM predosata
Garantire la relazione sana con il paziente,
o utilizzare strategie di ascolto attivo, durante il colloquio con il paziente (I livello)
o utilizzare la riformulazione, durante il colloquio con il paziente (I livello)
Contenuti
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Seminario:
o i diritti del malato in sanità, etica, bioetica e deontologia dal punto di vista del paziente
o prospettive europee ed internazionali sui diritti del malato
o diritti del malato in specifiche situazioni
Seminario:
o principi giuridici in materia di segreto professionale, consenso, privacy e trattamento dei dati
in sanità
o obbligo morale e deontologico
Procedura di:
o igiene delle mani con soluzione senza risciacquo e lavaggio mani con detergenti/antisettici
o vestizione e rimozione del guanto pulito e del guanto sterile
o allestimento e manipolazione di un campo sterile
o uso dei DPI secondo il rischio biologico
o esecuzione di una medicazione semplice con tecnica no touch
o smaltimento dei rifiuti a rsichio biologico
Procedura di:
o applicazione della normativa antincendio ed emergenze
o protezione antincendio e misure da adottare in caso di incendio
o utilizzo di attrezzature di protezione individuale
o uso dell’estintore
Procedura di:
o tecnica di movimentazione dei carichi manuali
o posture corporee da mantenere per prevenire le lesioni muscolo scheletriche
o tecnica di mobilizzazione di un paziente
Procedura di:
o esecuzione di prelievo venoso periferico
o esecuzione del glicostick con uso del pungidito e del glucometro
o smaltimento dei rifiuti a rischio biologico
Procedura di:
o allestimento del campo sterile per cateterismo vescicale con kit monouso
o inserimento del catetere vescicale a permanenza nel maschio e nella femmina in asepsi
o rimozione del catetere vescicale a permanenza
o smaltimento dei rifiuti a rischio biologico
Procedura di:
o applicazione della cannula nasale, della maschera venturi e della maschera reservoir
secondo percentuale di concentrazione dell’ossigeno da somministrare
Procedura di:
o allestimento di miscela di farmaci per aerosolterapia
o esecuzione aerosol terapia
Procedura di:
o esecuzione di ECG standard
o analisi grafica del tracciato per refertazione (I livello)
Procedura di:
o analisi unità di misura e calcolo aritmetico per somministrare la giusta dose di farmaco per
via naturale
o uso di presidi per dosare il farmaco
o somministrazione di un farmaco in sicurezza per via orale e topica
o somministrazione in sicurezza di EBPM predosata sottocute
o procedura di smaltimento rifiuti a rischio biologico
Procedura di:
o tecniche di ascolto attivo per una comunicazione efficace con il paziente (I livello)
o tecniche di riformulazione per una comunicazione efficace con il paziente (I livello)
Modalità di svolgimenti
-
applicazioni pratica di procedure su manichino
applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche
analisi critica in piccoli gruppi di procedure/situazioni specifiche
simulazione di ascolto attivo e riformulazione
lezioni frontali ed esercitazioni interattive
Modalità valutazione
Teorico-pratica
Testo riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona – Idelson Gnocchi, 2011.
II anno
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza
perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio
chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità
strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza);
· Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze
dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato
gastroenterico, endocrino e vascolare);
· Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con
problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali;
· Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento
chirurgico;
· Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti
(intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza
infermieristica;
· Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche
anestesiologiche adottate;
· Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di
monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria;
· Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio;
· Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto
farmacologico e non;
· Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato;
· Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più
frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato
genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria);
· Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico
e/o medico e nel follow up delle patologie considerate;
· Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e
post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie
pertinente;
· Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità
assistenziale post dimissione.
Modulo/Insegnamento: Chirurgia generale
SSD MED/18
Docente: Noce Luigino
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di:
Conoscere i principali segni clinici e i flussi diagnostici delle patologie considerate
Conoscere i principi della terapia chirurgica
Correlare i quadri clinici con le procedure assistenziali infermieristiche
Programma:
Presentazione del corso
Introduzione alla chirurgia
Il paziente chirurgico
Neoplasie dell’esofago
Malattie funzionali esofagee
Diverticoli esofagei
Malattia da reflusso gastro-esofageo
Neoplasie gastriche
Ulcera gastrica e duodenale
Unità multidisciplinare di senologia
Neoplasie della mammella
Addome acuto
Occlusione intestinale
Polipi del colon
Neoplasie del colon-retto
Diverticoli del colon
Addome acuto
Occlusione intestinale
Polipi del colon
Neoplasie del colon-retto
Diverticoli del colon
Chirirgia ambulatoriale
Patologie proctologiche
Ittero colestatico
Litiasi biliare
Neoplasie del fegato
Pancreatite acuta e cronica
Neoplasie del pancreas
Pseudocisti pancreatiche
Ipertensione portale
Neoplasie del polmone
Patologie del mediastino
Day Surgery
Patologie linfo-venose
Arteriopatie croniche
Modalità di svolgimento:
Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Alla fine di ogni sezione del programma
verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di CD-ROM.
Modalità d’esame
Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato
Testo/i di riferimento:
1. Bresadola Chirurgica per le professioni sanitarie. Ed. EdiSES 2006
2. Brunner Suddarth Nursing Medico Chirurgico volume 1 e 2 Casa Editrice Ambrosiana Milano
2001 seconda edizione
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza
perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio
chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità
strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza);
· Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze
dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato
gastroenterico, endocrino e vascolare);
· Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con
problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali;
· Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento
chirurgico;
· Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti
(intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza
infermieristica;
· Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche
anestesiologiche adottate;
· Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di
monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria;
· Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio;
· Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto
farmacologico e non;
· Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato;
· Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più
frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato
genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria);
· Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico
e/o medico e nel follow up delle patologie considerate;
· Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e
post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie
pertinente;
· Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità
assistenziale post dimissione.
Modulo/Insegnamento: Urologia
SSD MED/24
Docente: De Giorgi Gioacchino
Lezioni di Urologia del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche Anno Accademico 2012/2013
1. Introduzione all’urologia:
conoscenza della terminologia urologica corretta, definizione della fisiopatologia del ciclo vescicale,
inquadramento dell’anatomia e fisiologia dell’apparato urinario
2. Le grosse sindromi urologiche (a):
inquadramento dell’insufficienza renale, inquadramento delle sindromi dolorose dell’alta via
escretrice, la colica renale, la lombalgia, la gestione infermieristica del paziente con dolore acuto
3. Le grosse sindromi urologiche (b):
L’ematuria, cause mediche e chirurgiche dell’ematuria, inqadrametno diagnostico, ematuria dell’alta
via escretrice e sua gestione, ematuria delle basse vie urinarie e sua gestione
4. L’iperplasia prostatica benigna
5. Le neoplasie dell’apparato urinario (a):
Le neoplasie del rene e dell’epitelio di transizione
6. Le neoplasie dell’apparato urinario (b):
Il carcinoma prostatico
7. Derivazione urinaria; cateterismo vescicale e dell’alta via escretrice
conoscenza dei presidi e dei diversi tipi di cateteri vescicale, la gestione infermieristica del paziente
portatore di catetere a permanenza, il cateterismo intermittente
8. La diagnostica per immagini in Urologia
9. Cenni di andrologia
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA- AREA CHIRURGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza
perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio
chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità
strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza);
· Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze
dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato
gastroenterico, endocrino e vascolare);
· Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con
problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali;
· Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento
chirurgico;
· Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti
(intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza
infermieristica;
· Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche
anestesiologiche adottate;
· Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di
monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria;
· Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio;
· Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto
farmacologico e non;
· Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato;
· Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più
frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato
genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria);
· Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico
e/o medico e nel follow up delle patologie considerate;
· Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e
post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie
pertinente;
· Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità
assistenziale post dimissione.
Modulo/Insegnamento: Anestesiologia
SSD MED/41
Docente: Colò Francesca
Programma
Valutazione preoperatoria: dalla chirurgia ambulatoriale alla chirurgia maggiore.
Digiuno preoperatorio: nuove linee guida.
Anestesia: Starter, anestetici inalatori, oppioidi, miorilassanti. Principali tecniche di anestesia generale
(inalatoria ed endovenosa) e loco-regionale (perdurale, subaracnoidea, periferica). I ventilatori per anestesia.
Monitoraggio intraoperatorio: ECG, Capnometria, Pressione arteriosa non invasiva ed altre tecniche non
invasive.
Dolore acuto postoperatorio.
Bibliografia
ROMANO E., Anestesia - I Principi e le Tecniche, Casa Ed. Utet.
ROSEN P., Emergency Medicine: Volume 1 e 2, Casa Ed. Mosby II Ediz.
MILLER R.D., Anesthesia, Casa Ed. Churchill Livingstone III Ediz.
CIVETTA J.M., Critical Care, Casa Ed. J.B. Lippincott, Philadelphia, 1988.
Textbook of advanced cardiac life support, Casa ed. American Heart Association II Ediz.
Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, Casa Ed. American Heart Association.
Critical Care Diagnosis & Treatment, Edited by F. S. Bongard & D. Y Sue. Lange Medical Book.
Emergency Diagnosis & Treatment, Edited by C.E. Saunders & M.T. Ho - Lange Medical Book.
NOVELLI ET ALTRI, Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Ed. Gnocchi, Napoli.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza
perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio
chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità
strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza);
· Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze
dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato
gastroenterico, endocrino e vascolare);
· Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con
problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali;
· Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento
chirurgico;
· Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti
(intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza
infermieristica;
· Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche
anestesiologiche adottate;
· Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di
monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria;
· Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio;
· Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto
farmacologico e non;
· Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato;
· Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più
frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato
genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria);
· Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico
e/o medico e nel follow up delle patologie considerate;
· Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e
post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie
pertinente;
· Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità
assistenziale post dimissione.
Modulo/Insegnamento: Anatomia patologica
SSD MED/08
Docente: Scott Cathryn Anne
Oltre agli obiettivi sopra indicati, l’insegnamento si propone di:
Descrivere il modello di progressione da condizione a lesione precancerosa a carcinoma invasivo di alcune delle
neoplasie studiate nell'ambito dei programmi di screening
Programma: Contenuti
Introduzione: Significato dei diversi tipi di esame diagnostico nell’iter clinico del paziente, contributo
dell’esame anatomo-patologico nella scelta terapeutica. Tipi di esame anatomo-patologico e loro utilizzo nei
diversi contesti clinici. Patologia neoplastica: basi anatomo-patologiche del comportamento clinico delle
neoplasie epiteliali nei visceri cavi ed organi parenchimatosi. Caratteristiche della progressione neoplastica
(estensione per contiguità, recidiva, disseminazione per via linfatica o ematica, metastasi). Parametri
morfologici che influiscono sulla progressione di malattia (stadio, oncotipo, grado); fattori morfologici predittivi
di risposta a terapia; significato della terapia bersaglio. Significato clinico di condizione e lesione
precancerosa e cenni sulle loro caratteristiche morfologiche. Modalità d'invio del materiale per esame
anatomo-patologico e compilazione della richiesta d'esame.
Neoplasie del tratto esofago-gastrico: I carcinomi spinocellulari e gli adenocarcinomi esofagei,
adenocarcinoma dello stomaco distale (epidemiologia, fattori di rischio, cenni di morfologia, modalità di
progressione, fattori morfologici prognostici, lesioni e condizioni precancerose). La malattia da reflusso
gastro-esofageo. L'infezione da Helicocter pylori e patologie correlate.
Neoplasie del colon: Definizione di polipo e tipi di polipo colico. Le sindromi polipose. La neoplasia
intraepiteliale colo-rettale: cenni sulla morfologia e grado. La sequenza adenoma-carcinoma. Fattori di
rischio nello sviluppo del carcinoma colorettale in soggetti affetti da adenoma sporadico e linee guida per lo
screening del carcinoma colorettale. Carcinoma sporadico colorettale: modalità di progressione, fattori
prognostici.
Malattia infiammatoria cronica del colon: Retto-colite ulcerosa e malattia di Crohn (distribuzione anatomica,
caratteristiche macroscopiche e cenni istologici). Fasi di malattia nella rettocolite ulcerosa. Complicanze
instestinali ed extraintestinali e cancerogenesi colo-rettale nella malattia infiammatoria cronica del colon.
Neoplasie del fegato, vie biliari e pancreas: Morfologenesi della cirrosi epatica e delle sue comlicanze
(ipertensione portale, varici, splenomegalia congestizia) con riferimenti alle sue principali cause (alcool,
NASH, epatiti virali, malattie delle vie biliari, danno da farmaci e tossici). Epatopatie chirurgiche: iperplasia
nodulare focale, adenoma epatocitario, carcinoma epatocellulare, colangiocellulare e misto (fattori di rischio,
caratteristiche clinico-epidemiologiche, morfologiche, modalità di progressione, fattori prognostici). Razionale
del trapianto di fegato nel trattamento del carcinoma epatocellulare. Conseguenze su fegato e pancreas
delle neoplasie del pancreas e vie biliari. Lesioni precancerose e principali carcinomi del pancreas, colecisti
e vie biliari extra-epatiche (epidemiologia, fattori di rischio, morfologia, progressione di malattia e
sopravvivenza).
Neoplasie della mammella: Definizione di multicentricità e multifocalità delle lesioni mammarie.
Epidemiologia, fattori di rischio e caratteristiche clinico-morfologiche delle principali varianti del carcinoma
invasivo mammario. Modalità di progressione, fattori prognostici e predittivi di risposta a terapia,
sopravvivenza. Principali tipi di lesioni precancerose della mammella, rischio di multifocalità/multicentricità e
bilateralità e tempo di progressione al carcinoma. Fattori di rischio nella recidiva del carcinoma duttale in situ.
Significato clinico del linfonodo sentinella.
Tumori renali: Cenni anatomo-clinici sul tumore di Wilms. Epidemiologia, classificazione e caratteristiche
principali dei carcinomi renali di tipo adulto sporadici ed ereditari. Progressione di malattia, fattori prognostici
morfologici. Insufficienza renale cronica e trattamento con ciclosporina come fattori di rischio per l'insorgenza
del carcinoma renale.
Tumori della via escretrice urinaria: Definizione di plurifocalità sincrona e metacrona dei carcinomi uroteliali.
Epidemiologia, cenni di morfologia e significato clinico dei carcinomi uroteliali (in situ, superficiali papillari e
invasivi profondi). Prognosi e possibilità terapeutiche nei tumori papillari superficiali. Progressione dei
carcinomi invasivi profondi della vescica. Modalità di esecuzione dell’esame citologico urinario.
Carcinoma prostatico: Significato clinico del PSA. Epidemiologia del carcinoma prostatico latente e
clinicamente manifesto. Caratteristiche del carcinoma prostatico: multifocalità, bilateralità, pattern e score di
Gleason. Progressione di malattia, stadiazione e prognosi. Problematiche nella diagnosi mediante
agobiopsia di adenocarcinoma. Significato della diagnosi di PIN e ASAP.
Carcinomi del polmone: Epidemiologia, fattori di rischio, clinica e differenze nell'estensione locoregionale dei
carcinomi polmonari centrali e periferici. Progressione di malattia e stadiazione. Oncotipi: sedi preferenziali,
fattori prognostici, condizioni e lesioni precancerose, comportamento clinico, sopravvivenza e risposta a
terapia. Metodiche diagnostiche nei tumori polmonari.
Aterosclerosi: Morfogenesi delle lesioni aterosclerotiche semplici e complicate, concetto di vulnerabilità e
instabilità di placca. Complicanze dell’aterosclerosi: trombosi, embolia, aneurisma. Conseguenze
emodinamiche dell’aterosclerosi e danno tessutale correlato: infarto, riduzione cronica della perfusione,
sviluppo di circolazione collaterale, vulnerabilità all’ipossia dei singoli tessuti. Principali quadri anatomo-clinici
di danno tissutale.
Neoplasie dell'ovaio: Classificazione istogenetica dei tumori ovarici. Modalità di progressione e stadiazione e
significato del peritoneo nella loro disseminazione. I tunori epitelio-stromali dell’ovaio: teorie sulla genesi dei
diversi oncotipi e loro comportamento. Concetto di tumore “borderline” e comportamento clinico delle varianti
sierosa e mucinosa. Cenni epidemiologici e clinici sui tumori germinali ovarici e dello stroma gonadico.
Neoplasie del corpo uterino e cervice: (argomenti trattati durante il Seminario di ginecopatologia al 3° anno)
Epidemiologia e clinica dei carcinomi dell’endometrio di tipo I e II. Progressione di malattia, fattori prognostici
e sopravvivenza. Oncotipi principali e relative lesioni e condizioni precancerose. Lesioni miometriali
neoplastiche. Lesioni precancerose e carcinomi della cerivice uterina, progressione. Screening.
Modalità di svolgimento
-Lezioni frontali anche in compresenza con altri docenti del corso integrato. In anticipo rispetto alla
discussione dei diversi argomenti verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di file .pdf.
-Laboratorio autoptico in periodi di tirocinio con partecipazione degli studenti a gruppi e visione di un
riscontro diagnostico con discussione anatomo-clinica del caso
-Seminario di ginecopatologia sulle neoplasie del corpo uterino e cervice nell'ambito del corso integrato
Materno-infantile al 3° anno in accordo / compresenza col docente di Ginecologia e Ostetricia del Corso
Integrato di Infermieristica clinica in area Materno-Infantile
Modalità d’esame
Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato
Testo/i di riferimento
Robbins Basic Pathology E-book, 9th Edition, Saunders, 2012
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza
perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio
chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità
strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza);
· Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze
dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato
gastroenterico, endocrino e vascolare);
· Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con
problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali;
· Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento
chirurgico;
· Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti
(intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza
infermieristica;
· Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche
anestesiologiche adottate;
· Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di
monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria;
· Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio;
· Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto
farmacologico e non;
· Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato;
· Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più
frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato
genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria);
· Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico
e/o medico e nel follow up delle patologie considerate;
· Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e
post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie
pertinente;
· Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità
assistenziale post dimissione.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica chirurgica
SSD MED/45
Docente: Lovisa Elisa
Identificazione dei principali rischi o possibili problemi ed interventi infermieristici nella fase postoperatoria;
Pianificazione dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico allo
stomaco, al colon retto, alla mammella, alla prostata, al fegato ed al polmone.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
L’assistenza infermieristica prima e dopo esami diagnostici e strumentali specifici (broncoscopia, Rx
Tubo digerente, gastroscopia, clisma opaco, colonscopia, biopsia epatica, ERCP, TAC e RMN);
La valutazione preoperatoria dello stato nutrizionale del paziente e le principali terapie nutrizionali di
supporto da utilizzare nella fase pre e post-operatoria (NPT, NE e dieta: implicazioni infermieristiche
nella gestione, principali complicanze ed interventi);
Il monitoraggio postoperatorio (PA, FP, SaO2 e FR, diuresi e ferita); le problematiche postoperatorie con
particolare riferimento ai dati significativi da raccogliere -scale di valutazione e ai principali interventi da
attuare in caso di nausea e vomito (fattori di rischio e strategie per controllare la PONV), dolore (VAS,
NRS – le principali modalità di controllo del dolore postoperatorio), emorragie e disordini idrici (fattori di
rischio, monitoraggio attraverso il bilancio idrico e PVC), ritenzione urinaria, ileo paralitico (fattori di
rischio e strategie di controllo della complicanza), complicanze respiratorie (fattori di rischio e strategie
preventive es. ginnastica respiratoria), tromboflebiti (fattori di rischio e strategie preventive);
La gestione dei drenaggi
La preparazione alla dimissione del paziente: informazioni necessarie al paziente rispetto alla dieta, alla
gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere
L’assistenza al paziente sottoposto ad intervento di gastrectomia; gestione del SNG e della dieta
L’assistenza al paziente sottoposto a prostatectomia; gestione del catetere e consigli per prevenire
l’incontinenza urinaria
L’assistenza al paziente sottoposto a mastectomia; educazione e informazione per prevenire il linfedema
L’assistenza al paziente operato di colectomia; gestione dei presidi stomali e educazione alla dieta
L’assistenza al paziente operato di pneumectomia; la gestione del drenaggio toracico
Modalità di svolgimento
Lezione frontale e discussione di casi clinici
Modalità d’esame
Scritto – test a scelta multipla
Testi di riferimento
Brunner – Suddart, Nursing medico-Chirurgico, volume n. 1 e 2, Ed Ambrosiana, Milano, 2001
Unità n. 4;
Bresadola V. et al. Chirurgia per le professioni sanitarie. Napoli: EdiSES, 2006;
Capitolo n. 2, 3, 4, 5, 8, 9, 11, 13, 14, 18, 20.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e
cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento,
è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari
(fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato
digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e
malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;
· Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e
dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;
· Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend
epidemiologici;
· Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze,
le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea,
oro-fecale e per contatto;
· Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico;
· Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso;
· Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e
complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con
problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e
candidato/sottoposto al trapianto di rene);
· Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare
l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi);
· Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando
tecniche di medicazione avanzata;
· Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie
della cute (scabbia, micosi, pediculosi);
· Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi
internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;
· Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in
cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del
paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure
professionali, attivando strategie di educazione alimentare;
· Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche,
metaboliche, e renali.
· Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile.
Modulo/Insegnamento: Medicina interna
SSD MED/09
Docente: Colussi Gian Luca
1. Introduzione alla medicina interna
a. Definizione
b. Elementi di metodologia clinica in medicina interna
c. Concetto di normalità e di malattia in medicina
d. Il concetto di causa di malattia
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
e. I fattori di rischio per malattia
f. Screening e prevenzione delle malattie
g. Interpretazione dei test diagnostici
h. La medicina basata sull’evidenza
La malattia cardiovascolare
a. Fisiopatologia della malattia cardiovascolare
b. I fattori di rischio per malattia cardiovascolare
c. Conseguenze della malattia cardiovascolare
d. Approccio al paziente con malattia cardiovascolare
e. L’elettrocardiogramma
L’ipertensione arteriosa
a. Definizione ed epidemiologia
b. Aspetti nutrizionali
c. Elementi di fisiopatologia
d. Diagnosi di ipertensione e valutazione del danno d’organo da ipertensione
e. Aspetti nutrizionali
f. Elementi di terapia dell’ipertensione
Il diabete mellito
a. Definizione ed epidemiologia
b. Elementi di fisiopatologia del diabete tipo I e tipo II
c. Diagnosi di diabete e valutazione del danno d’organo da diabete
d. Aspetti nutrizionali
e. Elementi di terapia insulinica
f. Elementi di terapia ipoglicemizzante orale
Le dislipidemie
a. Definizioni ed epidemiologia
b. Elementi di fisiopatologia delle dislipidemie
c. Diagnosi di dislipidemia e valutazione del danno d’organo da dislipidemia
d. Aspetti nutrizionali
e. Elementi di terapia ipolipemizzante
Obesità e sindrome metabolica
a. Definizione ed epidemiologia
b. Elementi di fisiopatologia
c. Criteri diagnostici e valutazione delle comorbidità più rilevanti
d. Aspetti nutrizionali
e. Elementi di terapia medica e chirurgica
La fibrillazione atriale cronica
a. Definizione ed epidemiologia
b. Elementi di fisiopatologia
c. Criteri diagnostici
d. Complicanze della fibrillazione atriale
e. Problematiche terapeutiche
Lo scompenso cardiaco
a. Definizione ed epidemiologia dello scompenso sistolico e diastolico
b. Cause di scompenso cardiaco
c. Elementi di fisiopatologia dello scompenso
d. Diagnosi di scompenso
e. Elementi di terapia dello scompenso
Le malattie respiratorie
a. Approccio al paziente con malattie respiratorie
b. Lo studio della funzione respiratoria
c. Bronco pneumopatie cronico ostruttive
d. Polmoniti comunitarie e nosocomiali
10. Le malattie del tratto gastro-enterico
a. Gastrite e ulcera peptica
b. Malattie infiammatorie croniche intestinali
c. Epatopatie virali e tossico-dismetaboliche
d. La cirrosi epatica
11. Le tireopatie
a. Richiami di fisiologia sulla funzione tiroidea
b. Ipotiroidismo e ipertiroidismo
c. Elementi diagnostici dei distiroidismi
d. Cenni di terapia dei distiroidismi
12. L’equilibrio acido-base e idro-elettrolitico
a. Elementi costituenti l’equilibrio acido-base
b. Elementi costituenti l’equilibrio idro-salino
c. Alterazioni dell’equilibrio acido-base e dell’equilibrio idro-salino
d. Cenni di terapia
Testi consigliati:
Raffaele Antonelli Incalzi, Medicina interna per scienze infermieristiche, Ed. Piccin, 2012
Per consultazione:
Claudio Rugarli, Medicina interna sistematica, Vol. 1 e 2, Ed. Elsevier, 2010
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e
cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento,
è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari
(fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato
digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e
malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;
· Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e
dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;
· Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend
epidemiologici;
· Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze,
le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea,
oro-fecale e per contatto;
· Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico;
· Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso;
· Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e
complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con
problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e
candidato/sottoposto al trapianto di rene);
· Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare
l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi);
· Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando
tecniche di medicazione avanzata;
· Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie
della cute (scabbia, micosi, pediculosi);
· Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi
internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;
· Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in
cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del
paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure
professionali, attivando strategie di educazione alimentare;
· Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche,
metaboliche, e renali.
· Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile.
Modulo/Insegnamento: Malattie infettive
SSD MED/17
Docente: Bassetti Matteo
Il corso di propone di:
-
Conoscere e descrivere le principali malattie infettive e i loro agenti eziologici
-
Descrivere i principali meccanismi di trasmissione delle malattie infettive
-
Conoscere specificatamente le seguenti sindromi infettive: polmoniti, meningiti, sepsi, infezione da
HIV ed epatiti, tubercolosi, infezioni correlate alle pratiche assistenziali
-
Applicazione pratica dei concetti di antibioticoterapia e antibiotico-profilassi
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
-
Generalità sulle malattie infettive
-
Antibioticoterapia pratica
-
L’infezione da HIV
-
Le sepsi
-
Le meningiti
-
Le polmoniti
-
La tubercolosi
-
Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali
-
Profilassi post-esposizione
Modalità di svolgimento
-
Lezioni frontali e casi clinici
Modalità d’esame
Test a scelta multipla
Testo/i di riferimento
-
Malattie infettive. Mauro Moroni, Roberto Esposito, Roberto Esposito, Mauro Moroni, Fausto De
Lalla. Elsevier srl, 2008
-
Chemioterapici antiinfettivi e loro impiego razionale. Matteo bassetti. Acaddemy srl, Milano, 2010
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e
cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento,
è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari
(fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato
digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e
malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;
· Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e
dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;
· Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend
epidemiologici;
· Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze,
le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea,
oro-fecale e per contatto;
· Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico;
· Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso;
· Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e
complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con
problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e
candidato/sottoposto al trapianto di rene);
· Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare
l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi);
· Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando
tecniche di medicazione avanzata;
· Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie
della cute (scabbia, micosi, pediculosi);
· Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi
internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;
· Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in
cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del
paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure
professionali, attivando strategie di educazione alimentare;
· Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche,
metaboliche, e renali.
· Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile.
Modulo/Insegnamento: Nefrologia
SSD MED/14
Docente: Romano Giulio
Nefrologia
Programma
Segni e sintomi delle malattie renali:
valutazione quantitativa e qualitativa
della diuresi (e sue implicazioni), alterazione
dei parametri ematici relativi a
disfunzioni renali.
Le glomerulonefriti, le nefropatie tubulointerstiziali,
le infezioni delle vie urinarie.
L’insufficienza renale acuta e cronica.
La terapia sostitutiva dell’insufficienza
renale avanzata.
Bibliografia
La bibliografia sarà fornita dal docente
all’inizio delle lezioni.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e
cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento,
è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari
(fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato
digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e
malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;
· Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e
dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;
· Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend
epidemiologici;
· Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze,
le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea,
oro-fecale e per contatto;
· Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico;
· Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso;
· Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e
complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con
problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e
candidato/sottoposto al trapianto di rene);
· Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare
l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi);
· Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando
tecniche di medicazione avanzata;
· Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie
della cute (scabbia, micosi, pediculosi);
· Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi
internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;
· Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in
cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del
paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure
professionali, attivando strategie di educazione alimentare;
· Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche,
metaboliche, e renali.
· Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile.
Modulo/Insegnamento: Dermatologia
SSD MED/35
Docente: Stinco Giuseppe
Il corso si prefigge di presentare una panoramica delle principali malattie cutanee e sessualmente
trasmesse.
Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze per:
- Riconoscere le più comuni malattie dermatologiche e veneree;
- Osservare, descrivere e riferire segni e sintomi cutanei;
- Riconoscere eventuali fattori di rischio per il paziente, per sé e per gli altri;
- Identificare le problematiche di assistenza e gestione del paziente dermatologico;
- Gestire la terapia farmacologia topica e sistemica monitorando i risultati e gli effetti collaterali.
Programma: Contenuti
Cenni di anatomia morfologica, istologia e fisiologia della cute. Semeiotica dermatologica.
Le principali malattie dermatologiche. Le reazioni cutanee da farmaci. Le malattie bollose ed
immunitarie. I nevi. Le neoplasie cutanee. Le Malattie a Trasmissione Sessuale. Le ustioni. Le
ulcere cutanee degli arti inferiori. La terapia dermatologica.
Modalità di svolgimento
Parte teorica: lezioni frontali
Parte pratica: frequenza della Clinica Dermatologica.
Modalità d’esame
La verifica dell’apprendimento degli studenti sarà effettuata mediante un unico esame integrato con
gli altri insegnamenti del modulo. La prova di esame sarà scritta con domande a risposta multipla.
Testi di riferimento
A. Rebora, S. Veraldi. Core Curriculum Dermatologia. McGraw-Hill
G. Leigheb. Testo e Atlante di Dermatologia. Edimes.
T. Cainelli, A. Giannetti, A. Rebora. Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica. McGraw-Hill.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e
cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento,
è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari
(fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato
digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e
malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;
· Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e
dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;
· Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend
epidemiologici;
· Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze,
le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea,
oro-fecale e per contatto;
· Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico;
· Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso;
· Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e
complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con
problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e
candidato/sottoposto al trapianto di rene);
· Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare
l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi);
· Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando
tecniche di medicazione avanzata;
· Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie
della cute (scabbia, micosi, pediculosi);
· Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi
internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;
· Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in
cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del
paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure
professionali, attivando strategie di educazione alimentare;
· Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche,
metaboliche, e renali.
· Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica medica
SSD MED/45
Docente: Carlon Sonia
Il corso si propone di:
Decidere strategie di sorveglianza notturna e diurna dei pazienti.
Strutturare un piano educativo per la gestione del problema di salute, per la
prevenzione delle maggiori complicanze e per sviluppare l’alleanza terapeutica per la
persona affetta da:
- Diabete mellito
- Ipertensione arteriosa
- Cirrosi epatica.
Elaborare un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica nella persona
affetta da Scompenso cardiaco congestizio.
Predisporre un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria nella
persona affetta da Bronco - Pneumopatia Cronico Ostruttiva.
Sviluppare competenze di assistenza infermieristica alla persona con insufficienza
renale.
Attuare strategie di prevenzione e assistenza nella persona con infezioni a
trasmissione parenterale, aerogena ed oro-fecale.
Realizzare interventi di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza.
Identificare le azioni corrette nelle indagini microbiologiche.
Programma: Contenuti
1. SORVEGLIANZA
- Definizione e obiettivi della sorveglianza infermieristica;
- Ricerca infermieristica sulla sorveglianza;
- Interventi e strategie assistenziali appropriate ad ottimizzare la sorveglianza.
Per ogni quadro patologico viene utilizzato il metodo clinico:
- problematiche assistenziali più frequenti correlate al problema di salute
- accertamento di 1° e 2° livello
- diagnosi e problemi prioritari
- pianificazione: obiettivi ed esiti attesi, interventi, monitoraggio/sorveglianza, valutazione.
2. DIABETE MELLITO
Complicanze acute: Chetoacidosi; Coma iperglicemico iperosmolare non chetonico;
Ipoglicemia, Infezioni.
Complicanze croniche: Piede diabetico.
Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione.
Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico.
Rischio/presenza di lesioni del piede diabetico.
Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica.
Interventi di prevenzione e trattamento del piede diabetico.
Obiettivi ed esiti attesi: Mantenimento dei valori ottimali della glicemia; Assenza di lesioni;
Mantenimento del peso corporeo; Relazioni efficaci.
Ambiti di intervento: controlli e farmaci, attività fisica, alimentazione, educazione all’igiene.
3. IPERTENSIONE ARTERIOSA
Fattori di rischio cardiovascolare.
Complicanze: trombosi ed emorragie.
Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione.
Diagnosi infermieristica: Gestione inefficace del regime terapeutico.
Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica.
Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica.
Ambiti di intervento: stili di vita, alimentazione, attività fisica, farmaci.
4. CIRROSI EPATICA
Complicanze: Ascite, Encefalopatia porto-sistemica, Emorragie digestive.
Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione.
Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico.
Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla prevenzione della formazione dell’ascite e
dell’encefalopatia porto-sistemica.
Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica. Mantenimento/recupero dell’attività fisica,
Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Cute integra, Assenza di edemi declivi ed
ascite, Mantenimento dello stato di coscienza e dell’orientamento temporo-spaziale.
Ambiti di intervento: collaborazione alla paracentesi ed alla biopsia epatica,
prevenzione/gestione dell’ascite, prevenzione dell’encefalopatia epatica, stili di vita,
alimentazione, eliminazione, attività fisica, farmaci.
5. SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO
Clinica: ipoperfusione e congestione venosa.
Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione.
Diagnosi infermieristica: Intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad
insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria ad alterata
funzionalità cardiaca.
Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica.
Obiettivi ed esiti attesi: Adeguato ritmo sonno veglia, Mantenimento/recupero dell’attività
fisica, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Adesione terapeutica
(farmacologica e dietetica), Assenza/diminuzione dell’ansia.
Ambiti di intervento: Riabilitazione cardiologica (concetti generali, criteri, modalità,
alimentazione, attività fisica, supporto psico-sociale).
6. BRONCO-PNEUMOPATIA CRONICO OSTRUTTIVA
Clinica: ipoperfusione e congestione venosa.
Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione.
Diagnosi infermieristica: Intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad
insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria a BPCO.
Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria.
Obiettivi ed esiti attesi: Adeguato ritmo sonno veglia, il paziente riferirà di sentirsi
adeguatamente riposato, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Maggiore
tolleranza agli sforzi evidenziato da un mantenimento/recupero dell’attività fisica usando
tecniche per conservare energia, Migliore clearance delle vie aeree grazie a tosse efficace e
pervietà delle vie aeree.
Ambiti di intervento: Riabilitazione respiratoria (concetti generali, criteri, modalità,
Allenamento arti inferiori, Allenamento arti superiori, Allenamento muscoli respiratori, Intervento
psicosociale e comportamentale, nutrizione).
7. INSUFFICIENZA RENALE
Problematiche frequenti: Squilibrio idroelettrolitico, Anemia, Sovraccarico di liquidi, Fratture
patologiche
Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione.
Diagnosi infermieristiche: Nutrizione alterata, Eccesso di liquidi, Rischio di infezioni.
Pianificazione: Assistenza in corso di dialisi acuta e cronica.
Obiettivi ed esiti attesi: Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, integrità
cutanea, tolleranza all’attività fisica, adesione terapeutica, assenza di complicanze.
Ambiti di intervento: emodialisi, dialisi peritoneale, , stili di vita, alimentazione, attività fisica,
farmaci.
8. MALATTIE A TRASMISSIONE PARENTERALE, AEROGENA, ORO-FECALE
Problematiche di controllo epidemiologico e di gestione infermieristica correlate ai seguenti
problemi di salute:
- Tubercolosi
- HIV
- CDAD (Clostridiun Difficile Associated Diarrhea).
Management infermieristico dei sintomi, delle complicanze e degli effetti collaterali legati ai
trattamenti farmacologici.
Strategie di prevenzione, controllo ambientale e comportamentale.
9. INDAGINI MICROBIOLOGICHE
Le emocolture.
Modalità di svolgimento
Analisi di casi clinici
Lezione frontale
Modalità d’esame
Esame di corso integrato:
o domande a risposta multipla
o domande a risposta aperta.
Testo/i di riferimento
Brunner e Suddarth, Nursing Medico-Chirurgico, Casa Editrice Ambrosiana, Volume 1 e 2,
Milano, 2006:
Assistito con ipertensione Unità 6
Assistito con diabete Unità 8
Assistito con cirrosi epatica Unità 8
Assistito con nefropatie Unità 9
Assistito con scompenso cardiaco Unità 6
Assistito con BPCO Unità 5
Ulcere arti inferiori Unità 6
Assistito con tubercolosi Unità 5
Assistito con HIV Unità 11
Letture e sitografie consigliate
Appropriatezza clinica, strutturale, tecnologica e operativa per la prevenzione, diagnosi e
terapia dell’obesità e del diabete mellito. Quaderni del Ministero della Salute. n. 10, luglioagosto
2011
Obiettivi terapeutici e sorveglianza delle complicanze nel diabete mellito. Indicazioni per la
persona diabetica. Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Trento. 2006
Documento di Consenso Internazionale sul Piede Diabetico. A cura del Gruppo di studio
Interassociativo “Piede Diabetico” della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione
Medici Diabetologi. Edizioni 2000 e 2010
Rapporto della Commissione Scientifica A.I.S.F. “Encefalopatia epatica” (2004)
Raccomandazioni per la diagnosi ed il trattamento del paziente ascitico dell’Associazione
italiana per lo studio del fegato (AISF) (2005)
Linee - guida A.I.S.F. per l’ipertensione portale (2006)
Epidemiologia delle epatopatie acute e croniche in Italia A.I.S.F. (2007)
"Linee guida Nazionali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari“ 2006. Agenzia per
i Servizi Sanitari Regionali
Lancellotti M., Mereu R., Spessotti L. “L’efficacia dell’educazione sanitaria al paziente
cardiologico (affetto da scompenso cardiaco) e cardiochirurgico (in previsione di un
intervento chirurgico)”. Revisione Centro EBN Bologna 2004
SNLG-Regioni – Linee guida sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Regione
toscana. 2011
Registered Nurses’ Association of Ontario (2009). Decision Support for Adults Living with
Chronic Kidney Disease. Toronto, Canada: Registered Nurses’ Association of Ontario.
Palese A, Battistig P, Garlatti I, Scarparo C. La prevenzione della contaminazione delle
emocolture. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2010; 29 (4): 192-197.
Benner P.: L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere. McGraw-Hill, 2003, cap. dal 1°
al 10°.
Jean-Francois d’Ivernois, Remi Gagnayre, “Educare il paziente. Un approccio medicoterapeutico”.
Edizioni McGraw Hill 2009, cap.3.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e
cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento,
è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari
(fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato
digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e
malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;
· Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e
dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;
· Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend
epidemiologici;
· Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze,
le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea,
oro-fecale e per contatto;
· Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico;
· Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso;
· Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e
complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con
problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e
candidato/sottoposto al trapianto di rene);
· Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare
l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi);
· Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando
tecniche di medicazione avanzata;
· Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie
della cute (scabbia, micosi, pediculosi);
· Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi
internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;
· Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in
cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del
paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e
dermatologiche;
· Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure
professionali, attivando strategie di educazione alimentare;
· Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche,
metaboliche, e renali.
· Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile.
Modulo/Insegnamento: Scienze dietetiche
SSD MED/49
Docente: Peri Maria Rosaria
Il corso si propone di:
-
Conoscere i principi alimentari e il loro contenuto negli alimenti.
Riconoscere l’importanza dell’alimentazione quale strumento per mantenere uno stato di salute nell’ individuo.
Fornire una sintesi informativa sul significato dell’antropometria e sulle tecniche antropometriche più
comuni. Indicare i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale.
-
Conoscere le principali tecniche di prevenzione diagnosi e cura della malnutrizione ospedaliera.
Conoscere il ruolo della nutrizione nel recuperare una condizione di salute compromessa o nel
rallentare l’evoluzione di una patologia in atto;
in dettaglio:
o Descrivere le principali patologie dell’apparato gastroenterico in rapporto alle problematiche
nutrizionali.
o Fornire soluzioni pratiche di intervento nutrizionale nei disturbi dell’apparato gastroenterico
o Indicare gli accorgimenti dietoterapici atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di
cataboliti e lo squilibrio idroelettrico migliorando le condizioni di vita dei pazienti nefropatici.
o Descrivere le principali patologie cardiovascolari e le implicazioni dietologiche. Indicare le norme
dietetiche da seguire per migliorare l‟andamento clinico delle malattie cardiovascolari.
o Conoscere gli elementi fondamentali della dietoterapia del diabete.
o Conoscere i problemi nutrizionali nelle malattie del fegato.
o Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico.
o Conoscere il peso ideale e riconoscere lo stato di sovrappeso e di obesità.
o Descrivere il razionale di una dieta ipocalorica bilanciata, associata a un programma di esercizio
fisico regolare e sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare.
o Sottolineare l‟importanza del mantenimento di una nutrizione ottimale, prima e dopo l’intervento
chirurgico, per ridurre la morbilità e la mortalità. Indicare i principi della nutrizione pre e post
operatoria.
o Fornire una sintesi informativa sulle principali problematiche legate alle patologie in età geriatrica e
sul rischio di malnutrizione. Fornire soluzioni tecniche nell’approccio nutrizionale al paziente
geriatrico in fase post acuta.
o Segnalare le principali reazioni avverse agli alimenti, le manifestazioni cliniche e le indicazioni
dietetiche.
o Fornire informazioni utili per un corretto approccio nutrizionale nel paziente neoplastico.
o Descrivere le tecniche e i prodotti per la nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e le complicanze
della nutrizione enterale per prevenirli.
Programma: Contenuti
Fattori che influenzano lo stile alimentare
La composizione corporea e misure antropometriche
Il metabolismo materiale ed energetico
Il bilancio energetico
Principi nutritivi: classificazione e funzioni
Raccomandazioni nutrizionali: i LARN, e linee guida per una sana corretta alimentazione.
Alimenti: classificazione, funzioni e principi nutritivi in essi contenuti.
Strumenti di rilevazione dello stato nutrizionale
La dieta equilibrata
Aspetti nutrizionali nelle patologie dell’apparato digerente.
- reflusso esofageo
- ulcera peptica
- gastriti
- morbo di crohn e colite ulcerosa
- malattia celiaca
- diarrea e stipsi
- sindrome dell’intestino corto
- malattie del fegato
- cirrosi epatica
- epatiti
- colelitiasi
- disfagia
- pancreatite
la dieta nelle patologie renali:
- Insufficienza renale acuta e cronica
- Trattamento dietetico in dialisi
- calcolosi renale
Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari
- Ipertensione arteriosa
- Arteriosclerosi
Aspetti nutrizionali nel diabete mellito
Trattamento dietetico delle dislipidemie
Trattamento dietetico dell‟obesità
Indirizzi dietoterapici nel trattamento della gotta.
Indirizzi dietoterapici nel trattamento dell‟osteoporosi.
La nutrizione in chirurgia
- nutrizione preoperatoria
- nutrizione postoperatoria
Nutrizione enterale
- Indicazione e scelta della via di accesso per la nutrizione enterale
- complicanze
- prodotti per nutrizione enterale
Dieta nelle patologie in età geratrica
malnutrizione e ulcere da decubito.
Le reazioni avverse agli alimenti
- Approccio nutrizionale nelle allergie e intolleranze alimentari
L‟alimentazione del malato neoplastico
- problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità d’esame
scritto
Testo/i di riferimento
Dispense dell’insegnante
Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica, seconda edizione
editore il Pensiero scientifico
autori Vannozzi e Leandro
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e
nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un
approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle
principali neoplasie;
· Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al
rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata;
· Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare
l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di
neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata;
· Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della
diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici;
· Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici;
· Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e
predittivi;
· Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi
terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro
impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita;
· Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia:
modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare),
valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti
collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali
interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche
della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici.
· Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci
antiblastici e nel caso di stravaso nella persona;
· Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative
croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie
infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata;
· Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia
(terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo
infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci;
· Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche
onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate,
alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione;
· Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e
terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento
alla malattia neoplastica;
Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare
attenzione al dolore totale;
· Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici
(ma non solo) avanzati;
· Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di
rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita.
· Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per
la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie
per accompagnare il paziente in fase terminale.
Modulo/Insegnamento: Oncologia medica
SSD MED/06
Docente: Patriarca Francesca
1. Ruolo dei fattori genetici ed ambientali nello sviluppo dei tumori .Prevenzione primaria e secondaria
Uso dei markers trumorali (9 ottobre 2012)
2. Epidemiologia , quadro clinico e stadi azione dei principali tumori ( mammella, polmone, tumori
grastro-intestinali,ed uro-genitali ( 16 ottobre 2012)
3. I farmaci chemioterapici : classificazione, meccanismo d’azione, effetti collaterali, prevenzione e
gestione degli effetti collaterali . Il consenso informato alla terapia oncologica. Uso dei farmaci negli studi
clinici (23 ottobre 2012)
4. I nuovi farmaci biologici, molecolari , target therapy: bersagli cellulari, modalità di utilizzo, effetti
collaterali e loro gestione. (30 ottobre 2012)
5. La terapia integrata dei tumori (chemioterapia, ormonoterapia, chirurgia, radioterapia) e la terapia di
supporto e palliativa: obiettivi ed impatto degli interventi terapeutici . (30 ottobre 2012)
6. Problemi clinici del paziente oncologico: dolore, sindrome mediastinica, sindromi paraneoplastiche,
trombofilia (6 novembre 2012)
7. Gestione dei principali effetti collaterali della chemioterapia: mucosite, neutropenia, nausea e vomito,
complicanze infettive, stravaso ,dolore ( 14 novembre 2012)
Testo di riferimento Medicina Oncologica ( G. Bonadonna, G. Robustelli della Cuna, P.Valagussa)
Edizione: Elsevier Masson
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e
nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un
approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle
principali neoplasie;
· Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al
rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata;
· Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare
l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di
neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata;
· Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della
diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici;
· Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici;
· Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e
predittivi;
· Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi
terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro
impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita;
· Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia:
modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare),
valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti
collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali
interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche
della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici.
· Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci
antiblastici e nel caso di stravaso nella persona;
· Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative
croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie
infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata;
· Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia
(terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo
infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci;
· Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche
onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate,
alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione;
· Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e
terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento
alla malattia neoplastica;
Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare
attenzione al dolore totale;
· Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici
(ma non solo) avanzati;
· Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di
rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita.
· Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per
la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie
per accompagnare il paziente in fase terminale.
Modulo/Insegnamento: Ematologia
SSD MED/15
Docente: Tiribelli Mario
Scopo del corso di Ematologia è fornire agli studenti le conoscenze fondamentali sul sistema ematopoietico
e le nozioni per un corretto inquadramento della malattie del sangue, sia di tipo neoplastico che non
neoplastico, con particolare attenzione ad elementi clinici e gestionali (in particolare per quanto riguarda
problematiche cliniche specifiche e l’utilizzo di protocolli di terapia antitumorale e si supporto).
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
Emopoiesi normale, microambiente midollare, cellule del sangue
Anemie: inquadramento diagnostico, patogenesi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia
Emoglobinopatie
Leucemie acute: inquadramento diagnostico, patogenesi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia,
problematiche gestazionali dei pazienti
Sindromi linfoproliferative: linfomi (diagnosi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia), leucemia linfatica
cronica, mieloma multiplo (diagnosi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia)
Piastrinopenie e piastrinopatie, emostasi e trombosi, malattie emorragiche
Cenni di terapia trasfusionale (i prodotti del sangue, indicazioni alla trasfusione)
Il trapianto di cellule staminali emopoeitiche
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali per un totale di 12 ore.
Modalità d’esame
Test a scelta multipla.
Testo/i di riferimento
Diapositive presentate durante le lezioni
“Lezioni di Ematologia” a cura di S. Tura, società editrice Esculapio (Bologna)
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e
nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un
approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle
principali neoplasie;
· Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al
rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata;
· Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare
l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di
neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata;
· Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della
diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici;
· Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici;
· Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e
predittivi;
· Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi
terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro
impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita;
· Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia:
modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare),
valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti
collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali
interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche
della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici.
· Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci
antiblastici e nel caso di stravaso nella persona;
· Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative
croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie
infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata;
· Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia
(terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo
infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci;
· Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche
onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate,
alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione;
· Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e
terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento
alla malattia neoplastica;
Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare
attenzione al dolore totale;
· Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici
(ma non solo) avanzati;
· Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di
rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita.
· Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per
la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie
per accompagnare il paziente in fase terminale.
Modulo/Insegnamento: Psico-oncologia
SSD M-PSI/08
Docente: Annunziata Maria Antonietta
Il corso si propone di:
-
Conoscere le ragioni della sofferenza psicologica del paziente oncologico e della famiglia
Saper riconoscere le manifestazioni di distress
Conoscere le tecniche utili ad un’efficace relazione di aiuto
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
Introduzione alla Psiconcologia
o Concetto di distress e sue conseguenze
o Il sistema di cura
Aspetti psicologici nella malattia oncologica
o Meccanismi di difesa, strategie di coping e processo di adattamento Fasi della malattia e
relative reazioni psicologiche del paziente
L’impatto dei trattamenti
Aspetti psicologici correlati alla chirurgia (immagine corporea, significato degli organi e
problematiche emotive correlate, ecc.)
o Ruolo dell’Infermiere in Chirurgia
Aspetti psicologici correlati alle terapie mediche (Chemioterapia e Radioterapia)
L’impatto della malattia sulla famiglia
La relazione di aiuto in oncologia
Modalità di svolgimento
Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali e fornendo stimolo che coinvolgano i discenti alla
partecipazione attiva alle discussioni.
Modalità d’esame
Esame scritto con 3 domande aperte sugli argomenti trattati.
Testo/i di riferimento
M. Bellani, G. Morasso, D. Amadori, W. Orrù, L. Grassi, P. G. Casali, P. Bruzzi (a cura di).
Psiconcologia. Masson Editore, 2002. (Cap.: 20; 28; 34-35; 54-56).
Durante il corso, agli studenti saranno fornite le diapositive delle lezioni.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche
oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e
nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un
approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine
dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle
principali neoplasie;
· Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al
rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata;
· Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare
l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di
neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata;
· Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della
diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici;
· Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici;
· Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e
predittivi;
· Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi
terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro
impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita;
· Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia:
modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare),
valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti
collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali
interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche
della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici.
· Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci
antiblastici e nel caso di stravaso nella persona;
· Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative
croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie
infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata;
· Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia
(terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo
infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci;
· Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche
onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate,
alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione;
· Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e
terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento
alla malattia neoplastica;
Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare
attenzione al dolore totale;
· Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici
(ma non solo) avanzati;
· Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di
rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita.
· Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per
la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie
per accompagnare il paziente in fase terminale.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica oncologica
SSD MED/45
Docente: Morandin Annalisa
Il corso si propone di:
Individuare il ruolo dell’ infermiere nella prevenzione ed educazione agli stili di vita sani alla
salute finalizzati alla riduzione dell’incidenza del cancro
Accertare e valutare l’efficacia di strategie di self care e del coping adottate, ai fini
dell’adattamento alla malattia neoplastica
Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi
alle problematiche più frequenti correlate alla patologia onco/ematologica e ai trattamenti
chemioterapici e radioterapici
Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi
alle problematiche del paziente sotto posto a trapianto di midollo
Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti sul paziente secondo il
modello assistenziale delle Cure Palliative
Individuare le strategie di risk management nella gestione delle attività di prevenzione per gli
operatori e per il paziente sottoposto a chemioterapia/radioterapia
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
Il decalogo europeo per la prevenzione dei tumori,
Gli interventi difensivi di prevenzione delle malattie neoplastiche tramite la prevenzione primaria nelle
persone sane per prevenire il cancro e prevenzione secondaria per i soggetti a rischio (neoplasia al seno,
del colon retto, della prostata)
Impatto della malattia neoplastica a livello fisico, psicologico e sociale
Scale di valutazione della qualità di vita: Karnofsky Index, ECOG, QLI, TIQ
Alterazioni nutrizionali:
Incidenza, tipologia delle alterazioni nutrizionali
Interventi educativi
Valutazione degli esiti attesi
Alopecia:
Incidenza, fisiopatologia, livelli di alopecia, fattori di rischio
Interventi educativi sulla cura della persona e gestione alterazione dell’immagine corporea, Valutazione degli
esiti attesi
Mucosite:
Incidenza nel paziente in trattamento chemioterapico, radioterapico, con trapianto
Il modello fisiopatologico di sviluppo della mucosite e le manifestazioni cliniche, l’ accertamento del grado di
mucosite con la scala Oral assessment Guide - OAG,
Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento
Valutazione degli esiti attesi
Lesioni attiniche
Incidenza, il modello fisiopatologico e le manifestazioni cliniche delle lesioni attiniche nel paziente
radiotrattato
Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento
Valutazione degli esiti attesi
Emesi
Incidenza e fisiopatologia, fattori correlati al trattamento e alla persona
I tipi di emesi indotta da chemioterapia (anticipatoria, acuta, ritardata)
Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione,ambiente) e trattamento
Sorveglianza delle complicanze dell’emesi
Disgeusia
Incidenza della disgeusia, fisiopatologia e fattori correlati al trattamento e alla persona
Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione, ambiente) e trattamento
Valutazione degli esiti attesi
Stipsi, diarrea
Fattori di rischio
Interventi educativi sullo stile di vita e trattamento
Valutazione degli esiti attesi
Fatigue
Definizione, incidenza, fattori di rischio manifestazioni cliniche ed emotive
Accertamento (Piper scale)
Interventi preventivi ed educativi ( attività,esercizio, sonno e riposo) e valutazione esiti attesi
Dolore cronico
Incidenza e caratteristiche del dolore cronico (breackthrough pain, dolore totale)Accertamento del dolore con
uno strumento multidimensionale (McGill Pain Questionnaire)
Interventi preventivi ed educativi nella gestione del controllo del dolore, l’uso della analgesia controllata dal
paziente
Valutazione degli esiti attesi
Gli obiettivi di cura del modello di cure palliative
Rimodulazione delle cure infermieristiche (rilevazione parametri vitali, prevenzione e gestione LdD, cura
della persona e cavo orale, problemi intestinali e urinari, gestione delle terapie).
Rischio di infezione nel paziente autotrapiantato
Fattori di rischio, monitoraggio segni e sintomi, gestione dei device
Isolamento protettivo
Interventi infermieristici preventivi ed educativi alla persona e al care-giver
Misure di protezione individuale ambientale (manipolazione, somministrazione,smaltimento
chemioterapia)
della
La gestione dello stravaso chemioterapico (definizione, fattori di rischio, classificazione degli antiblastici e
danno tissutale, sintomi, trattamento)
Modalità di svolgimento
Lezione frontale
Video filmato
Modalità d’esame

esame di corso integrato: domande a risposta multipla
Testo/i di riferimento
Ravaioli, Manuale di oncologia per infermieri, Ed. Pensiero Scientifico Editore, Roma 2010 cap.
20,21,22,26,27,28
Costantini, Grubich, Migliorare la qualità delle cure di fine vita. Un cambiamento possibile e
necessario, Ed. Erickson, Trento 2008
cap. La rimodulazione delle cure infermieristiche nel fine vita
Brunner, Suddarth, Infermieristica medico-chirurgica, Ed. Ambrosiana, Milano 2006, vol. 1, cap. 15
Articoli:
Bardy J, Slevin N. J., Mais K. L.and Molassiotis A. A systematic review of honey uses and its
potential value within oncology care. Journal of Clinical Nursing 2008,17: 2604-2623
Migliorati C. A., Oberle-Edwards L., Schubert M..The role of alternative and natural agents,
cryotherapy, and/or laser for managment of alimentary mucositis.Review article.Support Care
Cancer 2006, 14:533-540
Coleman A. E, Goodwin J.A., Kennedy R., Coon S.K., Richards K.,Enderlin C., Stewartet C.B., McNatt P.,
Lockhart K., and Anaissie E.J.. Effects of Exercise on fatigue, sleep and perfomance: A randomized Trial.
Oncology Nursing Forum Vol.39, No.5, September 2012
Corso Integrato: APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre allo studente le conoscenze per effettuare la somministrazione sicura della/e terapia/e
e sorvegliarne l’efficacia. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni
parafisiologiche ed allo stato di salute;
· Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci;
· Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi;
· Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono;
· Applicare le modalità di conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi gli
stupefacenti anche in relazione alla normativa vigente,
· Somministrare i farmaci in relazione ai diversi schemi terapeutici, vie di somministrazione parenterale e
calcolo del dosaggio (anche per somministrazioni in età pediatrica);
· Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle
diverse vie di somministrazione;
· Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci;
· Identificare le tecnologie disponibili per la riduzione dell’errore clinico nella gestione della terapia
farmacologica;
· Analizzare i rischi di eventuali politerapie e le strategie per verificare la compatibilità tra farmaci;
· Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori
negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli;
· Preparare il paziente, gestire l’assistenza durante l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e
monitorare/sorvegliare l’eventuale comparsa di complicanze.
Modulo/Insegnamento: Farmacologia
SSD BIO/14
Docente: Baraldo Massimo
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nell’Applicazione dei Percorsi Terapeutici, è in
grado di descrivere: i principi fondamentali delle classi di farmaci maggiormente impiegati nei reparti e a
domicilio; la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato
di salute; gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi; i meccanismi o le condizioni
attraverso i quali tali effetti si producono; i criteri di monitoraggio degli effetti della terapia e degli effetti
collaterali/avversi; le strategie di educazione del paziente alla compliance analizzando i fattori di rischio di
una ridotta compliance e le modalità per affrontarli; le strategie per prevenire e gestire l’errore nella
somministrazione dei farmaci.
Programma: Farmacologia
Neurofarmacologia
Ipnotici; Antiepilettici; Antiparkinsoniani; Antimiastenici; anticolinestersici; Farmaci contro l’Alzheimer
Psicofarmacologia
Ansiolitici; Antispicotici; Antidepressivi; Antimaniacali; Psicostimolanti.
Analgesici
Anestetici generali; Anestetici per via inalatoria; anestetici per via endovenosa; Anestetici locali;
Antinfiammatori non steroidei (FANS); Narcotici: Oppiacei (Morfina, codeina) ed antagonisti (naloxone)
Miorilassanti
Miorilassanti periferici; Miorilassanti centrali
Farmacologia Clinica del dolore
Anticolinergici; Antiemicranici; Dolore neuropatico
Istamina e antiistaminici
Antagonisti dell’istamina; Antagonisti dei recettori H1
Farmaci cardiovascolari
Agenti inotropi; Antiaritmici; Diuretici; Antipertensivi; Antianginosi
Farmaci
Farmaci attivi sul sangue
Trattamento delle anemie; Antiaggreganti; Anticoagulanti; Fibrinolitici; Antidislipidemici
Farmaci dell’aparato respiratorio
Analettici respiratori; Surfactanti; Antitosse; Antiasmatici
Farmaci attivi sull'apparato gastrointestinale
Antiacidi; Inibitori della produzione di HCl; Purganti; Antidiarroici
Farmacologia dell’apparato scheletrico
Farmaci antianemici e fattori di crescita
Farmaci attivi sul sistema endocrino
Steroidi sessuali; Insulina ed ipoglicemizzanti orali; Ormoni ipotalamici e dell'ipofisi; Ormoni tiroidei
Immunofarmacologia
Farmaci per il trattamento delle malattie infettive
Antibatterici; Antivirali ; Antimicotici; Antiprotozoari; Antielmintici
Farmaci antineoplastica
Tossicologia
Intossicazioni da farmaci e da sostanze chimiche ; Antidoti
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità d’esame
Scritto a risposte multilple
Testo/i di riferimento
M. Furlanut. Farmacologia generale e clinica per le lauree sanitarie.
Ed. Piccin
Corso Integrato: APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre allo studente le conoscenze per effettuare la somministrazione sicura della/e terapia/e
e sorvegliarne l’efficacia. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni
parafisiologiche ed allo stato di salute;
· Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci;
· Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi;
· Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono;
· Applicare le modalità di conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi gli
stupefacenti anche in relazione alla normativa vigente,
· Somministrare i farmaci in relazione ai diversi schemi terapeutici, vie di somministrazione parenterale e
calcolo del dosaggio (anche per somministrazioni in età pediatrica);
· Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle
diverse vie di somministrazione;
· Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci;
· Identificare le tecnologie disponibili per la riduzione dell’errore clinico nella gestione della terapia
farmacologica;
· Analizzare i rischi di eventuali politerapie e le strategie per verificare la compatibilità tra farmaci;
· Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori
negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli;
· Preparare il paziente, gestire l’assistenza durante l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e
monitorare/sorvegliare l’eventuale comparsa di complicanze.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica
SSD MED/45
Docente: Viera Giannina
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
- Descrivere le caratteristiche dei dispositivi necessari e le singole procedure di somministrazione per via ev,
sc, im, id.;
- Descrivere i principi che regolano le possibili strategie di calcolo;
- Consultare ed applicare tabelle di conversione di unità di misura (peso, volume, tempo); applicare rapporti,
frazioni, proporzioni e percentuali nel calcolo delle dosi di farmaco da somministrare;
- Calcolare e descrivere una concentrazione (percentuale in peso, percentuale in volume, percentuale
massa su volume); calcolare la velocità di infusione di una determinata soluzione, dato il dosaggio/tempo di
somministrazione; calcolare la dose somministrata di una determinata soluzione, dati il dosaggio/volume e la
velocità di somministrazione;
- Riportare effetti terapeutici, indesiderati e collaterali di alcuni farmaci come quelli ad elevata frequenza di
utilizzo o quelli a maggior impatto sul paziente;
- Descrivere i parametri vitali ed i dati di laboratorio da consultare; il monitoraggio pre-intra-post
somministrazione, riconoscendo effetti indesiderati o collaterali.
- Conoscere le prescrizioni terapeutiche soggette a specifiche normative e raccomandazioni Ministeriali;
- Descrivere le possibili tipologie di errore in riferimento alle seguenti vie di somministrazione: ev, sc, im, id.
- Riconoscere situazioni o fattori che possono comportare rischio per il paziente.
- Descrivere interventi o accorgimenti atti a ridurre al minimo la possibilità di incorrere in errori durante la
somministrazione di farmaci attraverso le vie indicate, specie in situazioni riconosciute a rischio;
Individuare le situazioni che espongono il paziente ad alto rischio di morte per errore umano da
somministrazione di sostanze farmacologiche concentrate ed emoderivati;
- Conoscere i contenuti dell'insegnamento/addestramento del paziente per la gestione di un farmaco;
- Pianificare il self-management del regime terapeutico per un paziente in dimissione;
- Individuare le situazioni di rischio per il paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di
contrasto.
Programma: Contenuti
Materiali e tipologie di siringhe (struttura: cilindro, scale graduate, stantuffo, margine, stelo, manico dell’ago,
calibro, lunghezza, attacco luer-lock, luer-slip). Caratteristiche di fiale e flaconi, materiali, modalità di
apertura. Organizzazione del setting per allestimento del farmaco e sua somministrazione. Sedi utilizzabili
per le vie di somministrazione indicate. Procedure di somministrazione ev, sc, im, id. Effetti indesiderati e
possibili complicanze, interventi del caso.
Rapporti, frazioni, proporzioni e percentuali, peso, volume, tempo, soluto/solvente, dosaggio, tempo di
somministrazione, velocità di somministrazione. Utilizzo di funzioni specifiche incorporate nelle pompe di
infusione.
Osservazione del paziente e parametri vitali da monitorare: modalità manuale di rilevazione dei parametri vs.
automatica (impiego di apparecchi per il monitoraggio continuo) in base a emivita, onset-time, durata
d’azione, risposta e metabolismo, eliminazione. Bolo vs. infusione continua. Variazioni di velocità di infusione
dettate da cambio tecnico/sostituzione di soluzione. Interventi da mettere in atto nel caso di accertamento di
effetti indesiderati o collaterali.
Gli stupefacenti; norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie
preposte: dalla prescrizione all’assunzione; dall’approvvigionamento allo smaltimento.
Le soluzioni concentrate di Potassio Cloruro, norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle
diverse figure sanitarie preposte: il corretto utilizzo del KCl concentrato e di soluzioni contenenti KCl.
Strategie di riduzione del rischio da sovradosaggio. Le trasfusione ematiche e le infusioni di emocomponenti,
norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: dalla
prescrizione alla somministrazione. Interventi di riduzione del rischio di incompatibilità AB0.
La sicurezza nella gestione di un farmaco ad alto livello di attenzione: farmaci a stretto indice terapeutico,
alta incompatibilità ed alti effetti dannosi; in relazione a soggetti ad alto rischio (condizioni di polipatologia,
alterazioni cognitive di coscienza psichiche e sociali); per le seguenti sostanze farmacologiche: adrenergici,
simpaticomimetici, antiaritmici, nitrati, anticoagulanti, antiaggreganti, ipoglicemizzanti, lassativi e
lubrificati/purghe.
Le principali interazioni farmaco-farmaco-alimenti: gestione di politerapie considerando l'incompatibilità nella
somministrazione, in particolare per la preparazione (diluizione) combinazione di più principi farmacologici,
incompatibilità ai device.
Il concetto di errore in terapia secondo Reason. Distinzione tra lapses e mistakes, errore attivo e latente in
relazione alla gestione della terapia attraverso le vie di somministrazione indicate.
Setting adeguato per la gestione della terapia (prevalentemente ev), impatto organizzativo, accertamenti
pre-durante-post somministrazione.
L’aderenza al regime politerapeutico nella persona adulta: il paziente soggetto del progetto terapeutico. Le
strategie educative per favorire la sicurezza e l’aderenza del paziente in dimissione con farmacoterapia a
lungo termine: pianificare la dimissione in sicurezza, gli standard di qualità per l’educazione al paziente e
famiglia (con particolare riferimento agli standard JCAHO); l’educazione alla gestione dei farmaci prescritti
per la dimissione, trattamenti a rischio di adverse–drug e di frequente utilizzo; strategie di auto-gestione dei
farmaci a domicilio; conoscenze riguardo i principali effetti terapeutici previsti ed eventuali effetti dannosi,
strategie di monitoraggio degli esiti, strategie di tenuta, modalità d'assunzione, strategie di promemoria per
l'assunzione, strategie di monitoraggio e gestione di effetti dannosi (comprese interazioni farmaco-farmacoalimenti e prodotti erboristici, importanza del fallow-up nelle terapie a lungo termine (esempio, terapia:
anticoagulante orale, diuretica, cardiovascolare).
La preparazione del paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di contrasto (MdC): ridurre il
rischio di reazione avversa da MdC (accertamento specifico, preparazione fisica, gestione intra-post
indagine, monitoraggio, restrizioni); educazione al paziente con particolare attenzione alla preparazione
all'indagine ed all'autogestione post-indagine.
Metodologia: lezioni teorico-frontali con presentazione del quadro concettuale, analisi/discussione di casi
esemplificativi, analisi di normativa e raccomandazioni ministeriali, lettura condivisa di schede di terapia
comprendenti le vie indicate, impiego di immagini e video per presentare le procedure attraverso le vie di
somministrazione ev, sc, im, id e ricostruzione grafica di situazioni cliniche come guida alla riflessione su
possibili complicanze ed errori.
Modalità d’esame: scritto
Bibliografia
Testi
Smeltzer SC, Bare BG, Hinkle JL, Cheever KH. Brunner Suddarth - Infermieristica medico-chirurgica. 4 ed.
Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2010.
Cap.14, Cap. 21, Cap. 26, Cap. 33, Cap. 34, Cap. 41, Cap. 43.
Smith-Duell-Martin. Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate. IV ed. Napoli: Sorbona; 2008.
Cap. 4, Cap. 8, Cap. 18, Cap. 20.
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona; 2010.
Cap. 28.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza
perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo
studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali;
· Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio;
· Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie
avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e
delle cure a lungo termine);
· Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali,
fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che
territoriale;
· Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post
operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della
deglutizione e dell’articolazione della parola;
· Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria;
· Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei
pazienti con i quadri patologici indicati.
Modulo/Insegnamento: Otorinolaringoiatria
SSD MED/31
Docente: Rinaldo Alessandra
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
La tracheotomia: indicazioni, tecniche chirurgiche, principali complicanze e strategie di monitoraggio del
paziente.
Patologia del collo: tumori primitivi, tumori metastatici, patologie malformative ed infiammatorie. Percorsi
diagnostici e strategie terapeutiche.
Patologie dell’orecchio e indagini audiometriche: otiti esterne, otiti medie, otosclerosi, malattia di Ménière.
Patologie nasali e dei seni paranasali: rinosinusite acuta e cronica, epistassi.
Patologia adenoidea e tonsillare: indicazioni chirurgiche e complicanze.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali partecipate.
Modalità d’esame
A discrezione del Presidente del corso (solitamente scritto – quiz a risposta multipla).
Testo/i di riferimento
Giovanni Rossi. Morfologia Funzionale e Patologica Otorinolaringologica per Corsi Universitari. Edizioni
Minerva Medica, Torino.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza
perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo
studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali;
· Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio;
· Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie
avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e
delle cure a lungo termine);
· Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali,
fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che
territoriale;
· Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post
operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della
deglutizione e dell’articolazione della parola;
· Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria;
· Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei
pazienti con i quadri patologici indicati.
Modulo/Insegnamento: Oculistica
SSD MED/30
Docente: Menchini Francesca
PROGRAMMA NON PERVENUTO: RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL DOCENTE.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza
perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo
studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali;
· Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio;
· Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie
avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e
delle cure a lungo termine);
· Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali,
fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che
territoriale;
· Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post
operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della
deglutizione e dell’articolazione della parola;
· Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria;
· Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei
pazienti con i quadri patologici indicati.
Modulo/Insegnamento: Maxillofacciale
SSD MED/29
Docente: Robiony Massimo
Il corso si propone di fornire allo studente un bagaglio culturale di base della nostra disciplina, sulle
problematiche assistenziali delle principali patologie della testa e del collo come i traumatismi facciali,
l’oncologia del cavo orale e le alterazioni patologiche della masticazione note come dismorfismi facciali.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)

Principi di base di odontostomatologia e chirurgia maxillo-facciale

Traumatologia oro-maxillo-facciale

Oncologia del cavo orale

Dismorfosi maxillo-facciali e malformazioni congenite.
Modalità di svolgimento
LEZIONE FRONTALE- POSSIBILITA’ DI FREQUENZA REPARTO PER TIROCINIO
Modalità d’esame
QUIZ A RISPOSTA MULTIPLA
Testo/i di riferimento
Malattie odontostomatologiche
Autore: Valletta Giancarlo - Matarasso Sergio - Mignogna Michele D.
Editore: Piccin-Nuova Libraria
Argomento: Odontoiatria
Genere: scienze mediche. medicina
Edizione: 2004
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza
perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo
studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali;
· Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio;
· Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie
avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e
delle cure a lungo termine);
· Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali,
fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che
territoriale;
· Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post
operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della
deglutizione e dell’articolazione della parola;
· Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria;
· Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei
pazienti con i quadri patologici indicati.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica nelle specialità
SSD MED/45
Docente: Gumiero Luisa
Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di:




Identificare e pianificare l’assistenza infermieristica post-operatoria definendo le scelte assistenziali e
gli interventi da attuare sulla base delle evidenze scientifiche
Riconoscere le manifestazioni cliniche delle principali complicanze post operatorie
Identificare i problemi reali e/o potenziali e i problemi collaborativi attribuendone le priorità (effettuare
un accertamento di secondo livello per dedurre i problemi del paziente e monitorarli secondo
l’evoluzione clinica )
Descrivere gli interventi educativi rivolti al paziente/caregiver per l’autogestione della malattia e/o del
trattamento a domicilio
Al paziente sottoposto a intervento chirurgico di: traumi del massiccio-facciale, anomalie di crescita delle
ossa mascellari, carcinoma del cavo orale, glaucoma, cataratta, distacco di retina, degenerazione maculare,
traumi oculari/presenza di corpi estranei, confezionamento tracheostomia, tiroidectomia, tonsillectomia,
artroprotesi anca e ginocchio.
Programma: Contenuti


Assistenza infermieristica pre e post-operatoria, gestione delle complicanze, educazione terapeutica
in base alla specificità del trattamento chirurgico
La gestione delle emergenze respiratorie (pervietà delle vie aeree) e circolatorie (monitoraggio dei
sanguinamenti, monitoraggio della ferita, tamponamento nasale): accertamento di secondo livello e
priorità di intervento
Pervietà vie aeree




Circolazione
Sanguinamento e gestione drenaggi
Percezione e gestione del dolore/comfort
Gestione della ferita chirurgica e/o del bloccaggio intermascellare
Alimentazione e idratazione
Cura e igiene del cavo orale
Strategie alternative di comunicazione
Alterazione dell’immagine corporea
Gestione della terapia oftalmica (farmaci oftalmici di uso comune, tecnica di somministrazione dei
colliri e delle pomate oftalmiche)
Instillazione della terapia oftalmica
Irrigazione e lavaggio oculare
Il ruolo dell’infermiere nella terapia fotodinamica e nell’iniezione intravitreale
Dolore
Fotofobia
Infezioni oculari (endoftalmite acuta e cronica)
Postura per la prevenzione della recidiva
Aumento della pressione endoculare
Gestione della tracheostomia (cannula e controcannula)
Medicazione, sorveglianza e cura dello stoma
Gestione delle principali complicanze (emorragia, ostruzione cannula, dislocazione cannula,
disfagia, infezioni dello stoma)
Aspirazione tracheo-bronchiale (procedura e presidi)
Prevenzione delle infezioni respiratorie
Svezzamento del paziente da un punto di vista dell’alimentazione
Strategie alternative di comunicazione
Tiroidectomia, tonsillectomia
Odinofagia
Monitoraggio dell’ipercalcemia e iperfosforemia
Ripresa dell’alimentazione
Artroprotesi anca e ginocchio
Gestione delle principali complicanze: sanguinamento (gestione dei drenaggi e del sistema di
recupero sangue), compromissione neurovascolare periferica, trombosi venosa profonda,
dislocazione della protesi di anca (riconoscimento segni e sintomi, monitoraggio, prevenzione
ed educazione)
Gestione e monitoraggio del sito chirurgico
Percezione e gestione del dolore/comfort
La riabilitazione post-operatoria e la ripresa della mobilizzazione (passaggi letto-poltrona,
passaggi seduto-in piedi, deambulazione con l’utilizzo delle stampelle o del deambulatore,
salire e scendere le scale)
Rischio di caduta (identificazione dei fattori di rischio, degli interventi di prevenzione ed
educazione al paziente)
La gestione della dimissione protetta
Modalità di svolgimento
Lezioni interattive
Esercitazioni a gruppi su casi assistenziali
Modalità d’esame
Valutazione certificativa finale scritta con item a scelta multipla
Testo/i di riferimento


Brunner Suddarth, “Infermieristica medico-chirurgica”, Volume 1 e 2, Casa Editrice Ambrosiana, quarta
edizione, 2010 (i capitoli di studio saranno comunicati dal docente nel corso delle lezioni)
Articoli tratti dalla letteratura internazionale e comunicati dal docente nel corso delle lezioni
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con
problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento
alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria
(patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi
fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati;
· Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con
problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia);
· Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata
esigenza assistenziale;
· Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici,
riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali;
· Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua
dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche;
· Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità
(malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della
funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione
infermieristica;
· Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello
‘scompenso a cascata’;
· Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di
educazione alla compliance;
· Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della
vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità;
· Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi
cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci;
· Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni,
delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti;
· Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione
dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni;
· Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla;
· Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella
cronicità/disabilità.
Modulo/Insegnamento: Geriatria
SSD MED/09
Docente: Colussi Gian Luca
1. Introduzione alla geriatria
a. Epidemiologia dell’invecchiamento
b. Biologia dell’invecchiamento
c. Fisiologia dell’invecchiamento
2. Il paziente anziano
a. La prevenzione nel paziente anziano
b. La valutazione multidimensionale geriatrica
c. L’anziano fragile
3. Le sindromi geriatriche
a. La sensazione di instabilità (Dizziness)
b. Le cadute
c. L’immobilità
d. L’incontinenza urinaria
e. Lo stato confusionale (Delirium)
f. Deterioramento mentale
4. Problemi geriatrici ricorrenti
a. La depressione
b. L’anemia
c. Lo scompenso cardiaco terminale
d. L’osteoporosi
e. Infezioni respiratorie
f. Disidratazione e disturbi idro-elettrolitici
g. La sincope
h. Effetti avversi da farmaci
i. La sindrome di Diogene
5. Principi di riabilitazione geriatrica
6. Le cure palliative
Testi consigliati:
Massimo Marci, Argomenti di geriatria. Manuale per le professioni sanitarie infermieristiche, Ed. Cesi, 2011
Per consultazione:
Umberto Senin, Paziente anziano, paziente geriatrico, medicina delle complessità. Fondamenti di
Gerontologia e Geriatria, Ed. EdiSES, 2011
Vincenzo Marigliano, Manuale breve di geriatria, Ed. SEU, 2012
Ottavio Bosello e Mauro Zamboni, Manuale di gerontologia e geriatria, Ed. Piccin, 2011
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con
problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento
alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria
(patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi
fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati;
· Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con
problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia);
· Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata
esigenza assistenziale;
· Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici,
riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali;
· Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua
dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche;
· Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità
(malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della
funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione
infermieristica;
· Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello
‘scompenso a cascata’;
· Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di
educazione alla compliance;
· Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della
vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità;
· Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi
cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci;
· Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni,
delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti;
· Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione
dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni;
· Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla;
· Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella
cronicità/disabilità.
Modulo/Insegnamento: Neurologia
SSD MED/26
Docente: Zanet Luca
PROGRAMMA NON PERVENUTO: RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL DOCENTE.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con
problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento
alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria
(patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi
fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati;
· Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con
problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia);
· Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata
esigenza assistenziale;
· Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici,
riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali;
· Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua
dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche;
· Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità
(malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della
funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione
infermieristica;
· Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello
‘scompenso a cascata’;
· Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di
educazione alla compliance;
· Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della
vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità;
· Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi
cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci;
· Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni,
delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti;
· Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione
dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni;
· Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla;
· Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella
cronicità/disabilità.
Modulo/Insegnamento: Reumatologia
SSD MED/16
Docente: Quartuccio Luca
CAPACITÁ
DI
INQUADRARE
ATTIVITÁ/DISABILITA’ CRONICA
LA
MALATTIA
REUMATICA
IN
TERMINI
DI
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
CRONICITà E DISABILITÀ NELLE MALATTIE REUMATICHE, IN PARTICOLARE NELLE
POLIARTRITI CRONICHE
DIFFERENZE TRA PATOLOGIA ARTICOLARE INFIAMMATORIA CRONICA E DEGENERATIVA
LE POLIARTRITI CRONICHE: ARTRITE REUMATOIDE, SPONDILOARTRITI SIERONEGATIVE
LA PATOLOGIA DEGENERATIVA: OSTEOARTROSI
LA PATOLOGIA NON INFIAMMATORIA EXTRAARTICOLARE: FIBROMIALGIA
Modalità di svolgimento
LEZIONI FRONTALI
Modalità d’esame
QUIZ A RISPOSTA MULTIPLA
Testo/i di riferimento
MALATTIE REUMATICHE, Todesco S., Gambari P.F. 2007, 4^ ed., 505 pagine, Casa Editrice: McGrawHill
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con
problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento
alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria
(patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi
fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati;
· Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con
problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia);
· Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata
esigenza assistenziale;
· Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici,
riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali;
· Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua
dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche;
· Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità
(malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della
funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione
infermieristica;
· Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello
‘scompenso a cascata’;
· Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di
educazione alla compliance;
· Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della
vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità;
· Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi
cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci;
· Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni,
delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti;
· Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione
dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni;
· Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla;
· Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella
cronicità/disabilità.
Modulo/Insegnamento: Scienze riabilitative
SSD MED/48
Docente: Orzes Maria Cristina
Al termine del corso lo studente sarà in grado di analizzare ed applicare un corretto approccio di tipo
assistenziale-riabilitativo nei pazienti con patologie neurolgiche ed ortopediche e di mettere in atto tutti gli
accorgimenti per la sicurezza della propria persona e degli altri.
Programma:
- Analisi delle principali patologie neurologiche quali lo stroke e il morbo di parkinson:
1. Tecniche di movimentazione : posture, mobilizzazioni e trasferimenti
2. Ruolo dell’infermiere nel team riabilitativo;
- Analisi delle principali patologie ortopediche quali la protesi d’anca e protesi di ginocchio:
1. Tecniche di movimentazione: posture, mobilizzazioni e trasferimenti
2. Ruolo dell’infermiere nel team riabilitativo
Modalità di svolgimento: lezioni frontali con slide in powe-point e proiezione di video
Modalità d’esame: Domande a scelta multipla
Bibliografia:
Testi
1. N. Basaglia (1998) L'infermiere della riabilitazione, Del Porto Nocento
2. Grossoird, J.P. Held (1985) Trattato di Medicina Riabilitativa, Antornio Delfino Editore-Roma.
DVD
1. Tecniche di Movimentazione: posture, mobilizzazioni e trasferimenti del paziente collaborante e non
collaborante.
Ed. Fisiomagister-medical video
2. Guida per l'indipendenza di chi è colpito da ictus,
International Clinical Educators,Inc
SITI INTERNET
1.
2.
3.
4.
5.
http://www.fisiomagister.com/fisiomagister.asp
http://www.fisionline.org/
http://www.fisioline.org/6NEURO%20SNC/3neuroSNC.htm
http://www.ancaeginocchio.it/anca/protesi%20anca.html
http://www.ictuspordenone.it/chi_siamo.html
Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITA’ E DISABILITA’
Obiettivi formativi del corso integrato
L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con
problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento
alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
· Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria
(patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi
fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati;
· Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con
problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia);
· Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata
esigenza assistenziale;
· Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici,
riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali;
· Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua
dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche;
· Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità
(malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della
funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione
infermieristica;
· Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello
‘scompenso a cascata’;
· Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di
educazione alla compliance;
· Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della
vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità;
· Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi
cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci;
· Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni,
delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti;
· Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione
dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni;
· Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla;
· Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella
cronicità/disabilità.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica cronicità e disabilità
SSD MED/45
Docente: Papparotto Carla
Il corso si propone di:
Identificare i principali rischi e problemi del paziente anziano fragile e del paziente con disabilità;
Pianificare interventi infermieristici di prevenzione dei rischi e di gestione dei problemi del paziente con
disabilità/cronicità.
.Programma: Contenuti
La valutazione multidimensionale finalizzata all’identificazione dei rischi e dei problemi della persona
anziana fragile e della persona con disabilità
I problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità, ed i relativi interventi
infermieristici, anche di tipo preventivo e riabilitativo, basati su prove di efficacia:
- disturbi cognitivi e comportamentali nelle demenze e nel delirium
- dolore cronico
- malnutrizione e disidratazione
- disfagia
- disturbi dell’eliminazione
- disturbi della deambulazione e rischio di cadute
- perdita delle abilità nelle attività della vita quotidiana
- disturbi sensoriali uditivi e visivi
- disturbi dell’umore
- polifarmacoterapia (criteri di monitoraggio ed educazione alla compliance).
Il concetto di qualità di vita per la persona anziana e per la persona disabile
Decisioni critiche nell’assistenza alla persona anziana fragile (tutela dell’incolumità fisica e ricorso ai
mezzi di contenzione fisica)
Gli interventi di supporto alla famiglia (accertamento del carico assistenziale dei familiari e risorse
attivabili)
I fattori di rischio di istituzionalizzazione e le strategie per evitarla/ritardarla (interventi educativi nei
confronti dei caregiver informali, gruppi di supporto, ricoveri di sollievo).
Chronic care model (CCM) per la promozione dell’auto-cura del paziente
I principali riferimenti normativi nazionali e regionali di tutela della salute delle persone anziane fragili e
delle persone disabili
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e interattive
Discussione su documenti e filmati
Modalità d’esame
Scritto integrato (n. 3 situazioni cliniche)
Strutturato (domande a risposta multipla) e semistrutturato (domande a risposta aperta e breve)
L’esame si considera superato se lo studente risponde correttamente al 60% delle domande.
Testo/i di riferimento
Potter-Perry. Infermieristica generale e clinica. Milano: Edizioni Sorbona, 2006, (edizione italiana a
cura di Saiani L, Brugnolli A.). Volume 1, 6: 120-155
Zanetti E. La valutazione in geriatria. Metodi e strumenti. Roma: Carocci Faber, 2005.
Bissoli L, Zamboni M, Sergi G, Ferrari E, Borsello O. Linee Guida per la valutazione della malnutrizione
nell’anziano. Giornale di Gerontologia, 2001; 49: 4-12.
Joanna Briggs Institute. Management of constipation in older adults. Best Practice. 2008; 12, 7: 1-4
Federazione Logopedisti Italiani. Linee guida sulla gestione del paziente disfagico adulto in foniatria e
logopedia. Consensus Conference.Torino. 2007.
Ministero della Salute. Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente
nelle strutture sanitarie. 2011. Raccomandazione n. 13.
Zanetti E, Castaldo A, Gobbi P. Superare la contenzione: si può fare. I Quaderni de L’Infermiere.
IPASVI. 2009; n. 25
Corso Integrato: LABORATORIO II
Modulo/Insegnamento: Laboratorio II
SSD MED/45
Docente: Morandin Annalisa
Lo studente sarà in grado di:
-
-
Acquisire abilità di calcolo finalizzata alla giusta dose di farmaco, di allestimento di una via
infusionale tramite pompa volumetrica e siringa
Applicare e rimuovere un ago canula
Somministrare la terapia farmacologica per via endovenosa
Somministrare la terapia farmacologica per via endovenosa
Misurare ed interpretare i valori della Pressione Venosa Centrale
Posizionare un Sondino Naso Gastrico, identificare i passaggi fondamentali nella procedura e
somministrare correttamente la terapia farmacologica attraverso questo devices
Effettuare un intervento informativo al paziente sulla gestione di un problema di salute
(somministrazione terapia anticoagulante, preparazione ad esami diagnostici come la colonscopia,
gestione delle complicanze relative al diabete insulinodipendente, gestione delle complicanze
relative al paziente portatore di stomia)
Gestire un paziente portatore di tracheostomia
Discutere i problemi relativi al paziente affetto da insufficienza renale e sottoposto a dialisi
Comunicare con tecniche alternative con il paziente afasico
Identificare gli aspetti peculiari della prevenzione dell’abuso alcolico
Gestire l’alimentazione di un paziente disfagico in sicurezza
Contenuti
Calcolo su unità di misura ed equivalenze, rapporti e proporzioni, frazioni, percentuali
La procedura di:
o allestimento della via infusionale in pompa volumetrica e siringa
o La procedura di inserimento e rimozione di agocanula
o somministrazione della terapia farmacologica per via endovenosa
o rilevazione della PVC
o inserimento del SNG e le valutazione per accertare la corretta sede
Il significato dei valori assunti nella PVC
I farmaci che possono essere somministrati tramite SNG
Le peculiarità della terapia con TAO
Le informazioni relative a:
o Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente diabetico (autovalutazione del glucosio,
somministrazione dell’insulina, la dieta alimentare, la prevenzione delle complicanze quali
l’ipoglicemia, l’iperglicemia, il piede diabetico)
o Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente portatore di stomia (la prevenzione delle
lesioni della cute peristomale, il controllo delle scariche, la riabilitazione intestinale
o La preparazione ad esami diagnostici
La tracheostomia, la gestione della ferita, la fluidificazione delle secrezioni e la broncoaspirazione
Il paziente dializzato: tipologia di dialisi ed approccio infermieristico
I fattori di rischio e le conseguenze dell’abuso alcolico
Le tecniche di comunicazione con pazienti afasici, laringectomizzati, tracheostomizzati: lettura
labiale ed altre tecniche
La prevenzione dell’aspirazione nel paziente disfagico
Modalità di svolgimento
Applicazione pratica delle procedure su manichino
Simulazione di interventi informativi
Applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche
Discussione a piccolo gruppo finalizzate all’analisi critica di filmati
Lezioni frontali ed interattive
Modalità d’esame
Teorico e pratico
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011.
III anno
Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA
Modulo/Insegnamento: Medicina d’urgenza
SSD MED/09
Docente: Colussi Gian Luca
1.
2.
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4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
I parametri vitali
Valutazione del paziente in urgenza. L’approccio ABCDE
Fisiologia, fisiopatologia e terapia del dolore
Il paziente con dolore toracico non traumatico
a. Sindromi coronariche acute
b. Dissecazione aortica
c. Pericardite acuta e tamponamento
d. Pneumotorace
Dispnee acute ed insufficienza respiratoria
a. Scompenso cardiaco acuto
b. Infezioni respiratorie
c. Embolia polmonare
Crisi ipertensive e gestosi gravidica
Disturbi del ritmo cardiaco con instabilità emodinamica
Emorragie gastrointestinali acute
Alterazioni neurologiche e dello stato di coscienza
Psicosi acute
Esami diagnostici in urgenza
Testi consigliati:
Linee guida ERC 2010, traduzione italiana reperibile al link http://www.cprguidelines.eu/2010/
Raffaele Antonelli Incalzi, Medicina interna per scienze infermieristiche, Ed. Piccin, 2012
Per consultazione:
Valerio Gai, Medicina d’Urgenza. Pratica e progresso, Edizioni Medico Scientifiche
Claudio Rugarli, Medicina interna sistematica, Vol. 1 e 2, Ed. Elsevier, 2010
Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA
Obiettivi generali del corso
Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle
funzioni vitali;
Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di
insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare,
respiratorio e cerebrale;
Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate;
Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od
apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione
dello stato di coscienza.
Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del
paziente con politrauma.
Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di
gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale.
Modulo/Insegnamento: Chirurgia d’urgenza
SSD MED/18
Docente: Terrosu Giovanni
Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di :
Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con
problemi di interesse chirurgico in regime d’urgenza;
Descrivere i principi e le tecniche della terapia chirurgica;
Indicare le peculiarità organizzative ed assistenziali in regime d’urgenza.
Programma
Trauma
Percorso diagnostico e terapeutico del paziente traumatizzato.
Trauma toracico:
- Fratture costali;
- Pneumotorace;
- Emotorace.
Trauma addominale:
- Emoperitoneo;
- Trauma epatico;
- Rottura della milza.
Trauma vascolare:
- Aneurismi;
- Ischemia acuta degli arti.
Dolore addominale
Emorragie digestive
Lesioni da caustici
Trapianto d’organo
- La rete organizzativa;
- Trapianto di fegato;
- Trapianto rene-pancreas.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato.
Bibliografia
BRESADOLA, Chirurgica per le professioni sanitarie, EdiSES, Napoli, 2006.
STAUDACHER, Chirurgia d’urgenza, Masson, Milano, 2005.
Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA
Obiettivi generali del corso
Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle
funzioni vitali;
Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di
insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare,
respiratorio e cerebrale;
Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate;
Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od
apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione
dello stato di coscienza.
Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del
paziente con politrauma.
Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di
gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale.
Modulo/Insegnamento: Malattie apparato locomotore
SSD MED/33
Docente: Gisonni Renato
Programma
Fratture:
- Generalità
- Principali fratture dell’arto superiore ed inferiore
Distacchi epifisari:
- Generalità
- Principali distacchi epifisari dell’arto superiore ed inferiore
Lussazioni:
- Generalità
- Principali lussazioni dell’arto superiore ed inferiore
Distorsioni:
- Generalità
- Distorsione di ginocchio
- Distorsione di caviglia
Artrosi:
- Generalità
- Coxartrosi
- Gonartrosi
Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA
Obiettivi generali del corso
Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle
funzioni vitali;
Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di
insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare,
respiratorio e cerebrale;
Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate;
Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od
apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione
dello stato di coscienza.
Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del
paziente con politrauma.
Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di
gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale.
Modulo/Insegnamento: Rianimazione ed emergenza
SSD MED/41
Docente: Colò Francesca
Programma
Il malato critico. Riconoscimento del malfunzionamento delle funzioni vitali, trasporto, disponibilità e
consumo di Ossigeno. Score di valutazione di gravità in T. I.
Principi, organizzazione ed utilizzazione delle tecniche di terapia intensiva (Ventilazione artificiale;
Monitoraggio funzioni vitali, Monitoraggio emodinamico;)
L’arresto cardiaco (BLSD riconoscimento e primo trattamento)
Principi e tecniche (intubazione oro-tracheale; fluidoterapia e terapie emosostitutive; rianimazione
cardiopolmonare, drenaggi polmonari)
Soccorso al politraumatizzato, triage, Primary survival and secondary survival. score di Gravità
Cardio-Circolatorio: lo shock. scompenso cardiaco acuto, insufficienza cardiaca.
Respiratorio: Insufficienza respiratoria acuta e acuta su cronica. Patologia traumatica, infettiva, embolica,
versamento pleurico, broncospasmo. I supporti respiratori e la ventilazione meccanica.
Neurologico: coma; ipertensione endocranica; delirio e stato confusionale; valutazione della morte cerebrale
e problematiche del donatore d’organo.
Rene: Equilibrio Idro-Elettrolitico e Acido-Base: Insuff. renale acuta.
Patologia Infettiva: SIRS/MOF/SEPSI; problematiche infettive del paziente immunodepresso.
Ustioni, Ipotermie, Avvelenamenti, Annegamenti, Allergie: L’ustionato; ipotermia/ipertermie; folgorazione;
intossicazioni da farmaci; intossicazione da prodotti di uso domestico; avvelenamenti; annegamenti; embolia
gassosa; allergie e shock anafilattico
Bibliografia
ROMANO E., Anestesia - I Principi e le Tecniche, Casa Ed. Utet.
ROSEN P., Emergency Medicine : Volume 1 e 2, Casa Ed. Mosby II Ediz.
MILLER R.D., Anesthesia, Casa Ed. Churchill Livingstone III Ediz.
CIVETTA J.M., Critical Care, Casa Ed. J.B. Lippincott, Philadelphia.
Casa Ed. American Heart Association. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support,
Casa ed. American Heart Association II Ediz Textbook of advanced cardiac life support,
F. S. BONGARD & D. Y SUE, Critical Care Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book.
C.E. SAUNDERS & M.T. HO, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book.
NOVELLI ET AL, Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Ed. Gnocchi, Napoli.
DELLA ROCCA G ET AL., Emodinamica ed Emodinamica volumetrica in Anestesia e Rianimazione, Ed. Arianna
Casalecchio, Bologna.
Corso Integrato: URGENZA/EMERGENZA
Modulo/Insegnamento: Infermieristica criticità vitale
SSD MED/45
Docente: Coiz Francesco
Macro-aree cliniche
Ogni area verrà esplorata tenendo conto di:
maggiori rischi per i pazienti (deterioramento clinico)
relativo monitoraggio strumentale e non
elementi di assistenza infermieristica: ragionamento clinico, decisioni e interventi infermieristici
1. Alterazioni della funzionalità respiratoria
a. Ventilazione non invasiva
b. Ventilazione meccanica invasiva
c. Elementi di gestione delle vie aeree
i. Intubazione orotracheale
ii. Pulizia dell’albero bronchiale
d. Svezzamento dalla ventilazione meccanica
e. Monitoraggio
2. Alterazioni della funzionalità cardiovascolare
a. Monitoraggio emodinamico: elementi
b. IABP
c. Ipotermia terapeutica
d. Assistenza nei quadri clinici più rappresentativi
3. Alterazioni della funzionalità renale
a. Trattamenti sostitutivi renali (CVVHDF, ecc)
b. Alterazioni elettrolitiche ed endocrine
c. Monitoraggio
4. Alterazione della funzionalità neurologica
a. Trauma cranico e altre problematiche neurologiche e neurochirurgiche
b. Monitoraggio e valutazione neurologica
c. Elementi di morte cerebrale e donazione degli organi
d. Delirio in terapia intensiva
5. Alterazioni multi-organo:
a. Sepsi/Shock settico
i. Elementi dei bundle internazionali
ii. Contributi assistenziali nel trattamento
b. Trauma
i. Percorso del paziente e ambito assistenziale
ii. Monitoraggio
iii. Rischi per il paziente
Aree trasversali
6. Sorveglianza del paziente e allertamento dei team di rianimazione:
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11.
12.
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14.
15.
a. Accertare e riconoscere il deterioramento:
i. Valutazione gravità
ii. Segni di deterioramento e allertamento
b. Criteri e triage
Rischio infettivo in ICU:
1. VAP
2. CRBSI
3. Isolamento e germi multiresistenti
Sicurezza e trasporto del paziente:
a. Rischio di lesioni
b. Priorità assistenziali
Postura, mobilizzazione e igiene del paziente critico:
a. Igiene degli occhi
b. Igiene del cavo orale
Gestione della politerapia infusiva in terapia intensiva:
a. Vie infusive preferenziali
b. Incompatibilità farmacologiche
c. Farmaci inotropi e sedativi: aspetti assistenziali
d. Gestione del rischio
Monitoraggio in area critica: ulteriori elementi
a. Temperatura
Valutazione dell’analgo-sedazione e del dolore in terapia intensiva
Il paziente critico/sedato e l’ambiente critico
a. Percezioni ed esperienze
b. Comfort del paziente
c. Sonno/riposo e rumore
Nutrizione del paziente:
a. Monitoraggio glicemico stretto
b. Bilancio idrico
c. Monitoraggio del peso
Relazione infermiere/paziente, infermiere/famigliari, visite dei famigliari
Ulteriori elementi
16. Definizioni e glossario:
a. Criticità vitale e area critica
b. Emergenza/Urgenza
c. Ambienti della criticità vitale e diverse intensità di cure
d. Criteri di ammissione
17. Elementi di pensiero critico in area critica
Corso Integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRIA
Obiettivi generali del corso
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nell’Area della salute Mentale, è in grado di
descrivere:
il significato di promozione del benessere psicosociale dei singolo e dei gruppi;
le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti nel territorio.
i principali problemi di interesse infermieristico, riscontrabili nel paziente affetto da disturbi mentali;
le principali ricadute della malattia mentale nel contesto famigliare e di vita dei pazienti;
i modelli teorici umanistici e cognitivo comportamentali per la relazione di aiuto nel contesto
psichiatrico;
i criteri guida per avviare e mantenere una relazione di aiuto terapeutica di 1° livello e avviare una
relazione terapeutica con i famigliari;
le competenze e le responsabilità dell’infermiere, con particolare riferimento alle attività autonome ed
a quelle collaborative;
i principi di tutela del paziente portatore di disagio psichico contenuti nella legislazione.
Modulo/Insegnamento: Psichiatria
SSD MED/25
Docente: Zamparutti Giuliano
Obiettivi specifici
Identificare le manifestazioni dei disturbi psichici.
Collegare i diversi approcci della psichiatria al trattamento dei principali disturbi.
Descrivere i modelli organizzativi e operativi dei servizi psichiatrici.
Programma
Elementi conoscitivi per affrontare il corso: nozioni di neurofisiologia, di neurochimica e di psicologia
generale.
Elementi di psicopatologia generale, esame dello stato psichico, diagnosi e classificazioni psichiatriche,
delirium, disturbo amnestico, disturbi menatali dovuti a cause mediche generali, schizofrenia e disturbi
psicotici, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi somatoformi e dissociativi, alcolismo, disturbi del
comportamento alimentare, disturbi di personalità.
I trattamenti farmacologici.
Uso clinico e tollerabilità dei farmaci ansiolitici/sedativi, antidepressivi, antipsicotici.
Le psicoterapie in ambito psichiatrico, la riabilitazione psichiatrica. L’organizzazione dei servizi psichiatrici.
La legislazione psichiatrica.
Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
Bibliografia
Testo obbligatorio:
N.L. BURTON. introduzione alla psichiatria. IL MULINO, Bologna, 2009”.
Testi accessori:
D. GOLBERG, S. BENJAMIN, F. CREED, Psichiatria nella pratica medica, Il Pensiero Scientifico, Roma.
R.P. LIBERMAN, La riabilitazione Psichiatrica, Ed. Cortina, Milano.
C. CIAMBRELLO, T. CANTELMI, A. PASINI, Infermieristica clinica in igiene mentale, CEA, Milano, 2001.
Corso Integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRICA
Obiettivi generali del corso integrato
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nell’Area della salute Mentale, è in grado di
descrivere:
il significato di promozione del benessere psicosociale dei singolo e dei gruppi;
le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti nel territorio.
i principali problemi di interesse infermieristico, riscontrabili nel paziente affetto da disturbi mentali;
le principali ricadute della malattia mentale nel contesto famigliare e di vita dei pazienti;
i modelli teorici umanistici e cognitivo comportamentali per la relazione di aiuto nel contesto
psichiatrico;
i criteri guida per avviare e mantenere una relazione di aiuto terapeutica di 1° livello e avviare una
relazione terapeutica con i famigliari;
le competenze e le responsabilità dell’infermiere, con particolare riferimento alle attività autonome ed
a quelle collaborative;
i principi di tutela del paziente portatore di disagio psichico contenuti nella legislazione.
Modulo/Insegnamento: Infermieristica nella salute mentale e
psichiatrica
SSD MED/45
Docente: Zamarian Regina
Obiettivi specifici
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nella Salute Mentale e Psichiatria, è in grado di:
1. Descrivere l’evoluzione dei modelli di presa in carico del disagio/ disturbo mentale, alla luce dei riferimenti
legislativi nazionali
2. Definire le competenze di base ed avanzate nell’assistenza infermieristica per la persona e la comunità, in
un ottica di complementarietà all’interno dell’équipe interprofessionale
3. Descrivere le linee essenziali per la progettazione di interventi di natura preventiva, curativa e riabilitativa
all’interno del Progetto terapeutico nelle situazioni psicopatologie più rilevanti per gravità e prevalenza
4.Riconoscere le caratteristiche delle famiglie
relazione funzionale al Progetto terapeutico
ad elevata complessità assistenziale
per avviare una
Programma
1.1 L’evoluzione del paradigma psichiatrico attraverso l’analisi diacronica dei modelli assistenziali e della
normativa specifica. (L.180/78, Progetti Obiettivo 1994/1996 e 1998/2000 e Linee Guida per la Tutela della
Salute Mentale 2008);
1.2 L’organizzazione dei Servizi di Salute mentale e la mission del D.S.M: la presa in carico, la continuità
terapeutica, la multidisciplinarietà;
1.3 Il rischio di stigma ed esclusione sociale
nelle persone con disagio/disturbo mentale: il tema dei diritti.
2.1 Le componenti costitutive della relazione terapeutica in ambito psichiatrico;
2.2 L’équipe interprofessionale come risorsa
nel settore della Salute Mentale: strategie per ‘abitare’ l’équipe;
2.3 Le funzioni infermieristiche sec. M.A.Tacchini:
- funzione di osservazione;
- funzione di intermediario;
- funzione di oggetto inanimato;
- funzione di Io-Ausiliario;
- funzione di accoglienza;
- funzione psicoeducativa (verso i famigliari);
- funzione terapeutica e riabilitativa;
- funzione di didattica e di ricerca;
- distinte nella pratica di base e avanzata.
3.1 L’ accertamento multidimensionale: osservazione, intervista, individuazione degli aspetti psicopatologici,
analisi e interpretazione del contesto di vita;
3.2 Gestione della comunicazione patologica:i pensieri disfunzionali sec. A.Beck;
3.3 Strategie assistenziali in situazioni psicopatologiche specifiche:
-disturbi dell’umore;
-disturbi d’ansia;
-disturbi psicotici;
-disturbi di personalità.
3.4 Il problema dell’aderenza al trattamento e aspetti specifici della terapia farmacologica in psichiatria;
3.5 L’evento ‘crisi’ in ambito psichiatrico: la gestione pro-attiva della crisi; presentazione di situazioni critiche
emblematiche (esempio: T.S.O., comportamenti disadattativi, rischio suicidario, contenzione).
4.1 Stili comunicativi funzionali e
disfunzionali nei contesti famigliari disorganizzati, rigidi, ostili e multiproblematici;
4.2 Le strategie d’intervento nelle situazioni di coping disfunzionale.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Bibliografia
P. BARELLI, E. Spagnolli, Infermieristica e salute mentale, Ed. Masson, Milano, 2004.
AA.VV. Il ruolo dell’infermiere nell’area della salute mentale: assistenza, legislazione e nuovi percorsi di
formazione Suppl. de “L’Infermiere” n.4/2002
TACCHINI M.A. Professione infermiere nei servizi psichiatrici Ed. Masson, 1998, Milano, cap 2. pp. 34-54
G.U. n.102 del 2.5.2008 Supplemento Ordinario n.111 Linee di indirizzo nazionale per la Salute Mentale
Articoli selezionati da riviste internazionali di settore su contenuti specifici forniti dal docente
Bibliografia di approfondimento
GOFFMAN E. Asylums, Ed. Einaudi, Torino, 1961, cap. 2-3-4
CIAMBRELLO C., CANTELMI T., PASINI A. Infermieristica clinica in igiene mentale, Ed. CEA, Milano 2001, cap. 3,
pp-202-209 e cap. 11
AA.VV. Genitori psicotici Ed Bollati B. . Torino 1999, cap. 9
Corso Integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRIA
Modulo/Insegnamento: Scienze neuroriabilitative
SSD MED/48
Docente: Brollo Mila
Obiettivi specifici
Identificare le conoscenze che permettono di stabilire collegamenti tra le scienze infermieristiche e le
metodologie riabilitative psicosociali-psichiatriche;
Individuare all’interno dei precorsi di Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale le aree di integrazione
multiprofessionale.
Programma
La riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale
Cenni storici.
Psichiatria di comunità
Famiglia e riabilitazione.
Equipe multidisciplinare e percorso riabilitativo
Fattori di rischio e fattori protettivi.
Principali teorie e modelli della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale:
Empowerment e Recovery: la valorizzazione delle competenze e del sapere esperenziale.
Impatto sociale dei principali disturbi mentali: stigma e pregiudizio
Valutazione nella riabilitazione.
Bibliografia
E. BORGNA, Le intermittenze del cuore, Feltrinelli, Milano, 2003.
E. BORGNA, Il volto senza fine, Le Lettere, Firenze, 2004.
P. DELL’ACQUA, Fuori come va? Famiglie e persone con schizofrenia,Editori Riuniti, 2005
F. FOLGHERAITER, La logica sociale dell’aiuto, Centro Studi Erickson, Trento 2007
B. SARACENO, La fine dell’intrattenimento. Manuale di riabilitazione psichiatrica, Etaslibri-RCS
Medicina, Milano, 1995.
P. MOROSINI, L. MAGLIANO, L. BRAMBILLA , Vado. Manuale per la riabilitazione in psichiatria, Centro
Studi Erickson, Trento 1998
Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di analizzare
e argomentare:
i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e
altre indagini;
la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper- e ipomenorrea e la poli- e oligomenorrea;
le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento;
le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e
neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e
della mammella;
la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi;
le strategie di pianificazione famigliare;
gli esami preconcezionali;
le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali
patologie della gravidanza;
il parto (spontaneo, pilotato e cesareo);
la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico;
i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale;
le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo
cognitivo, affettivo e psicomotorio normale;
i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in
età pediatrica;
la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia,
respiratori, alimentari ..);
le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino;
i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento
e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza;
il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie
di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili.
Modulo/Insegnamento: Pediatria
SSD MED/38
Docente: Dall’Amico Roberto
Programma
1) malattie esantematiche
2) vaccinazioni
3) bronchiolite
4) polmoniti
5) celiachia
6) gastroenteriti
7) crescita
8) convulsioni febbrili
9) traumi cranici
10) invaginazione intestinale/ernie/appendicite
11) tumore di Wilms, Neuroblastoma, Leucemia
12) catetere venoso centrale e sua manutenzione
13) piastrinopenie e anemie in età pediatrica
14) anemia falciforme
15) diabete
16) infezione vie urinarie
Bibliografia generale
Decreto Ministeriale 14 settembre 1994, n° 740 Regolamento concernente l’individuazione della figura e del
relativo profili professionale dell’ostetrica/o
RODRIGUEZ D. Professione Ostetrica/o. Aspetti di medicina legale e responsabilità Eleda Edizioni 2001
GUANA M. La disciplina ostetrica teoria, pratica e organizzazione della professione. McGraw – Hill, Milano
2006
Federazione Nazionale Collegi Ostetriche Codice deontologico dell’ostetrica/o. approvato dal Consiglio
Nazionale, Roma 10/11 marzo 2000
Codice Etico Internazionale delle ostetriche ICM 06 maggio 1993
Decreto Legislativo 09 novembre 2007, N 206 Esercizio delle attività professionali di ostetrica
FNCO – Federazione Nazionale Collegi Ostetriche. La professione di ostetrica/o Fonti storiche, legislative
regolamentari per l’esercizio della professione. Roma, 1997
D.M. 24 aprile 2000 – Adozione del Progetto Obiettivo Materno - Infantile relativo al PSN per il triennio
1998-2000
GUANA M. Il profilo dell’ostetrica/o in relazione alle direttive Europee. Rivista Lucina. FNCO N3/2001
GUANA M. MIDWIFERY: Arte e scienza dell’ostetrica/o. Atti 29° Congresso Nazionale delle Ostetriche. Cagliari
FNCO. Agire per una midwifery di qualità. Prolusione atti 29° Congresso nazionale delle Ostetriche, Cagliari
1998
GUANA M. Aspetti Epistemologici della scienza ostetrica (Midwifery). Rivista diritto delle professioni sanitarie.
5(2): 121-127, 2002
MARRA A. Il ginecologo e l’ostetrico. Diritti, Doveri e responsabilità. Passoni Editore Milano 2003
MARRA A. Responsabilità penale e civile dei medici in Ginecologia e Ostetricia Milano, Passoni Editore 2003
AA.VV Guida all’esercizio della professione di ostetrica/o Patrocinio della Federazione Nazionale dei Collegi
delle Ostetriche. Edizioni Medico Scientifiche, Torino 2002
National Istitute for Clinical Excellence (NICE) Linee guida Assistenza prenatale. Assistenza di routine per la
donna sana. Ottobre 2003 e Marzo 2008
Decreto Ministeriale 10 settembre 1998 Accertamenti di laboratorio e diagnostica strumentale a tutela della
maternità
MARCHI A. Strumenti per l’assistenza alla gravidanza. SEE Editrice Firenze 2003
MARCHI A. Il parto: piano di assistenza, linee guida e EBM strumentazione in ostetricia e ginecologia SEE
Editrice Firenze 2007
Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE
Modulo/Insegnamento: Ginecologia/Ostetricia
SSD MED/40
Docente: Biasioli Anna
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di
analizzare e argomentare:
i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e
altre indagini;
la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper- e ipomenorrea e la poli- e oligomenorrea;
le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento;
le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e
neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e
della mammella;
la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi;
le strategie di pianificazione famigliare;
gli esami preconcezionali;
le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali
patologie della gravidanza;
il parto (spontaneo, pilotato e cesareo);
la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico;
i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale;
le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo
cognitivo, affettivo e psicomotorio normale;
i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in
età pediatrica;
la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia,
respiratori, alimentari ..);
le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino;
i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento
e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza;
il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie
di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili.
Ginecologia/Ostetricia
Programma
Si elencano gli argomenti comprendenti ogni aspetto ginecologico ed ostetrico di rilievo per i laureandi in
infermieristica affrontati dal punto di vista clinico e pratico. In particolare il corso mira aiutare l’infermiere/a a
gestire le pazienti che si presentano in ospedale o in uno studio ostetrico ginecologico affrontando i principali
problemi clinici. Verranno mostrate attrezzature, spiegate le modalità d’uso, precauzioni e rischi o date
indicazioni di gestione pratica comprese le relative dispense e discussi casi clinici.
Diagnostica ginecologica
Patologia del ciclo mestruale. Amenorree
Fisiopatologia della menopausa
Aborto, gravidanza extra-uterina e patologia trofoblastica
Infezioni in ginecologia
Endometriosi
Inquadramento dell’Infertilità e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita
Inquadramento della patologia uro ginecologica: prolasso genitale e incontinenza urinaria
Infezione da papilloma virus: epidemiologia ,e rilevanza clinica
Oncologia ginecologica: ovaio, utero, cervice uterina
Indagini di diagnosi prenatale: ultrascreen, amniocentesi, villocentesi e Gestione della gravidanza
Patologie della gravidanza: minaccia di parto prematuro, preeclampsia, diabete in gravidanza
Sanguinamenti in gravidanza del III trimestre: placenta previa e distacco di placenta
Emergenze ostetriche in travaglio e parto: emorragia post –partum, distocia di spalla
Principali indicazioni a parto operativo e taglio cesareo
Bibliografia
Dispense aggiornate e fornite durante le lezioni.
Testo consultabile di riferimento: Ginecologia e ostetricia. Autore/i: Pescetto - De Cecco - Pecorari Ragni | Editore: Seu.Opera in due volumi .Edizione: IV 2009 |
Libri scritti dal Dott. Del Pup donati alla biblioteca del corso di laurea in infermieristica
Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE
Modulo/Insegnamento: Infermieristica ostetrica
SSD MED/47
Docente: De Vitt Laura
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di analizzare
e argomentare:
i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e
altre indagini;
la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper e ipomenorrea e la poli e oligomenorrea;
le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento;
le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e
neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e
della mammella;
la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi;
le strategie di pianificazione famigliare;
gli esami preconcezionali;
le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali
patologie della gravidanza;
il parto (spontaneo, pilotato e cesareo);
la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico;
i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale;
le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo
cognitivo, affettivo e psicomotorio normale;
i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in
età pediatrica;
la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia,
respiratori, alimentari ..);
le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino;
i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento
e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza;
il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie
di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili.
Infermieristica ostetrica
Programma
- Profilo professionale dell’ostetrica D.M 740/1994
- Competenze, ruolo e responsabilità dell’ostetrica.
Lavoro d’equipe nei dipartimenti materno/infantili
- La disciplina ostetrica e le fasi del processo di Midwifery
Analisi epistemologica della scienza ostetrica.
I paradigmi della Midwifery.
Teorie e modelli nella disciplina ostetrica
- Esercizio delle attività professionali di ostetrica (Decreto legislativo 09.11.2007 N. 206 – recepimento delle
Direttive Europee).
Codice Etico Internazionale delle ostetriche (06.05.1993).
Codice Deontologico dell’Ostetrica (10.03.2000)
Adozione del Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI) D.M. 24.04.2000
- Esami preconcezionali: Studio del ciclo mestruale, controllo temperatura basale, esami ematochimici,
sierologici (CMV, TOXO, Rosolia ecc..) ed ormonali.
- Consulenze genetiche nelle gravidanze in età matura con counselling sulla diagnostica prenatale
(translucenza nucale, triplotest, villocentesi, amniocentesi, funicolocentesi)
- Fecondazione, annidamento. Diagnosi di gravidanza, durata della gravidanza, età gestazionale ed età
concezionale
- Fasi di sviluppo del prodotto del concepimento
- Adattamenti materni: le modificazioni anatomo-funzionali indotte dalla gravidanza
L’evoluzione di una gravidanza fisiologica. Le implicazioni psicologiche della gravidanza. Gli aspetti
dell’igiene in gravidanza (mamme libere dal fumo,dieta, esercizio fisico, alcol, ecc).
Promozione della salute in gravidanza in relazione alle evidenze scientifiche.
Programma nazionale linee guida
Le raccomandazioni principali secondo il NICE ( National Istitute for health and Clinical Excellence) 2003
Prevenzione dei danni del pavimento pelvico in gravidanza e nel parto
- 1° trimestre: Colloquio, anamnesi, diagnosi prenatale, counselling igiene, seno, perineo, stili vita,
valutazione emozionale. Esame obiettivo generale ed ostetrico. Esami ematochimici e sierologici. Indice
Brocà (cardiopatie e/o diabete) Indice Massa Corporea, Pap test, Ecografia per datazione gravidanza.
Rischio ostetrico
- 2° trimetre esame obiettivo generale ed ostetrico. Esami di base (Peso, BMI, PA, Misura Sinfisi Fondo,
MAF, BCF, esami ematochimici) Roll Over test (gestosi)
Ecografia morfologica e di accrescimento.
Valutazione emozionale Corso di accompagnamento alla gravidanza
- 3° trimestre Esame obiettivo generale ed ostetrico, Indice di Brocà, Esami di base, diagnosi Manovre di
Leopold, valutazione peso Fetale: Regola di Johnson
Valutazione emozionale. Corso preparazione parto
Valutazione rischio ostetrico. Esami ematochimici e sierologici. Cardiotocografia. Ecografia. Profilo bio fisico
- Parto: Applicazione del processo di midwifery management nel parto a basso rischio secondo l’Evidence
Based Medicine (Accertamento dello stato di salute materno/fetale. Cardiotocografia. Diagnosi ostetrica.
Soddisfacimento dei bisogni di base della partoriente. Sostegno durante il travaglio. Controllo del dolore.
Sorveglianza clinica dell’andamento del travaglio)
Fattori del parto: il canale osseo, le parti molli, il feto, la forza
Fenomeni dinamici, meccanici e plastici.
Secondamento. Assistenza neonato
- Processo di assistenza ostetrica in puerperio aspetti biofisici e psicosociali
Assistenza infermieristica alla paziente sottoposta a taglio cesareo (urgente e di routine)
Allattamento
Interventi per prevenire e risolvere alcune patologie/complicanze del puerperio
- Pianificazione familiare. Contraccezione
Bibliografia generale
GINECOLOGIA E OSTETRICIA Voll.1/2 3/ed. (V.E) di Pescetto Giuseppe, De Cecco Giuseppe; Pecorari
Domenico
SEU Società Editrice Universo | 2001
Manuale di sala parto 2 ed.di Valle Alberto; Bottino Salvatore; Meregalli Virginio; Zanini Alberto
Edi Ermes | 2006
Emergenze in Ginecologia e Ostetricia Autore: Bacchi Modena Alberto; Gramellini Dandolo; Verrotti Carla
Editore: Mattioli 1885
Manuale delle urgenze in ostetricia e ginecologia. Diagnosi e terapia
Editoriale Biosù
OSTETRICIA
ILLUSTRATA
ean: 9788876205200 | VERDUCI | 2000
di
Miller
C.Pillè D. Granese L. Vorzitelli
A.W.F.,
Hanretty
K.P.
Decreto Ministeriale 14 settembre 1994, n° 740 Regolamento concernente l’individuazione della figura e del
relativo profili professionale dell’ostetrica/o
RODRIGUEZ D. Professione Ostetrica/o. Aspetti di medicina legale e responsabilità Eleda Edizioni 2001
GUANA M. La disciplina ostetrica teoria, pratica e organizzazione della professione. McGraw – Hill, Milano
2006
Federazione Nazionale Collegi Ostetriche Codice deontologico dell’ostetrica/o. approvato dal Consiglio
Nazionale, Roma 10/11 marzo 2000
Codice Etico Internazionale delle ostetriche ICM 06 maggio 1993
Decreto Legislativo 09 novembre 2007, N 206 Esercizio delle attività professionali di ostetrica
FNCO – Federazione Nazionale Collegi Ostetriche. La professione di ostetrica/o Fonti storiche, legislative
regolamentari per l’esercizio della professione. Roma, 1997
D.M. 24 aprile 2000 – Adozione del Progetto Obiettivo Materno - Infantile relativo al PSN per il triennio
1998-2000
GUANA M. Il profilo dell’ostetrica/o in relazione alle direttive Europee. Rivista Lucina. FNCO N3/2001
GUANA M. MIDWIFERY: Arte e scienza dell’ostetrica/o. Atti 29° Congresso Nazionale delle Ostetriche. Cagliari
FNCO. Agire per una midwifery di qualità. Prolusione atti 29° Congresso nazionale delle Ostetriche, Cagliari
1998
GUANA M. Aspetti Epistemologici della scienza ostetrica (Midwifery). Rivista diritto delle professioni sanitarie.
5(2): 121-127, 2002
MARRA A. Il ginecologo e l’ostetrico. Diritti, Doveri e responsabilità. Passoni Editore Milano 2003
MARRA A. Responsabilità penale e civile dei medici in Ginecologia e Ostetricia Milano, Passoni Editore 2003
AA.VV Guida all’esercizio della professione di ostetrica/o Patrocinio della Federazione Nazionale dei Collegi
delle Ostetriche. Edizioni Medico Scientifiche, Torino 2002
National Istitute for Clinical Excellence (NICE) Linee guida Assistenza prenatale. Assistenza di routine per la
donna sana. Ottobre 2003 e Marzo 2008
Decreto Ministeriale 10 settembre 1998 Accertamenti di laboratorio e diagnostica strumentale a tutela della
maternità
MARCHI A. Strumenti per l’assistenza alla gravidanza. SEE Editrice Firenze 2003
MARCHI A. Il parto: piano di assistenza, linee guida e EBM strumentazione in ostetricia e ginecologia SEE
Editrice Firenze 2007
Corso Integrato: AREA MATERNO INFANTILE
Modulo/Insegnamento: Infermieristica pediatrica
SSD MED/45
Docente: Nascimben Anna
OBIETTIVI
Identificare i principi contenuti nella carta dei diritti del bambino in ospedale
Conoscere l’approccio assistenziale centrato sulla famiglia
Descrivere i bisogni del neonato fisiologico e la Care neonatale
Conoscere i bisogni del bambino/adolescente ospedalizzato e le strategie di comunicazione verbale
e non verbale
Descrivere le caratteristiche dell'unita' operativa di degenza pediatrica
Identificare l'iter di accoglimento del neonato/bambino
Identificare le principali urgenze/emergenze pediatriche e i relativi criteri di valutazione attraverso
l’analisi dei bisogni, l’identificazione delle priorità e la definizione degli obiettivi.
Programma:
PIANIFICARE L'ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON:

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
-
CONVULSIONE FEBBRILE
FEBBRE
GASTROENTERITE
INFEZIONI DELLE VIE URINARIE
TRAUMA CRANICO
INGESTIONE DI SOSTANZE VELENOSE
BRONCHIOLITE
CRISI ASMATICA
MALTRATTAMENTI
DOLORE
ISOLAMENTO ED INFEZIONI CROCIATE
BIS0GNI DI BASE DEL Neonato/ Bambino
L'ALIMENTAZIONE DEL NEONATO:
Allattamento al seno alla luce del B.F.H. – Rooming-in
La Banca del latte materno
INDICE DI APGAR
Monitoraggio Parametri Vitali neonato/bambino:FC-FR-SP02-PA- Strumenti usati e tecniche di rilevazione1 SONNO E RIPOSO
2 ELIMINAZIONE URINARIA ED INTESTINALE
METODOLOGIA DI RACCOLTA CAMPIONI URINE E FECI
3 IGIENE E CURA DEL NEONATO
4 IL PIANTO COME MEZZO DI COMUNICAZIONE DEL NEONATO
5 IL GIOCO COME STRUMENTO PER ENTRARE IN RELAZIONE CON IL BIMB0
6 TERAPIA FARMACOLOGICA in ambito pediatrico
DILUIZIONE E DOSAGGIO, TECNICHE E VIE DI SOMMINISTRAZIONE COMPRESA LA TERAPIA
INSULINICA
7
8
MISURE ANTROPOMETRICHE E CURVE DI CRESCITA
MISURE DI SICUREZZA PER LA TUTELA DEI BAMBINI IN AMBITO OSPEDALIERO E
DOMICILIARE
Strumenti didattici utilizzati:
Presentazione in PowerPoint
Proiezione video: l’allattamento al seno, l’igiene e cura neonatale, interventi invasivi sul neonato/ bambino e
tecniche
di distrazione.
Consegna delle dispense all’inizio del corso
Modalità di svolgimento:
Lezioni frontali a carattere interattivo
Problem solving
Valutazione scritta a risposta multipla e domande aperte
Bibliografia di approfondimento
GIALLI M, MIRAGOLI A, ROCCHI M.R., STEFANEL R. Infermieristica Clinica in ambito Materno Infantile. 1° ed.
Milano: Hoepli Editore, 2007.
GLASPER A, RICHARDSON J. A textbook of Children’s and young People’s Nursing. 1a ed: UK: Churchill
Linvingstone Elsevier, 2006.
BADON P, CESARO S. Manuale di nursing pediatrico. 1a ed. Milano: Casa editrice ambrosiana, 2002.
BOWDEN R.V., SMITH GREENBERG C. Pediatric Nursing Procedures. 2° Ed. Philadelphia: Lippincott Williams &
Wilkins, 2008.
CRAVEN RF, HIRNLE CJ. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. 3° ed. Milano: CEA, 2007.
Appunti delle lezioni. Articoli e altro materiale fornito/suggerito dal docente . Copia delle slides.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA
Modulo/Insegnamento: Statistica medica
SSD MED/01
Docente: De Paoli Angela
Obiettivi generali del corso
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di
descrivere:
criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia
degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano;
elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare
banche dati per ricercare la migliore letteratura;
interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica
descrittiva;
analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio
adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati,
della validità interna ed esterna dei risultati documentati;
classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni;
ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica
disponibili;
discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse
infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad
esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test;
dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi
infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure
infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set;
discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze
indicando le possibili strategie per superarle;
documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando
sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle
cadute).
Statistica medica
Docente: De Paoli Angela
Programma
I Unità: La rilevazione dei dati
Terminologia.
Scale di misura.
La raccolta dei dati.
Universo e campione.
II Unità: La rappresentazione dei dati: caso univariato
Seriazioni e tabulazioni.
Rappresentazioni grafiche.
Distribuzione di frequenze.
III Unità: L’analisi dei dati: caso univariato
Indici di posizione.
Indici di dispersione.
IV Unità: Descrizione e analisi dei dati: caso bivariato
Tabelle a doppia entrata.
Rappresentazioni grafiche.
Associazione.
Covarianza.
Correlazione.
V Unità: Stima intervallare
Intervalli di confidenza.
Intervalli di confidenza per una proporzione.
Intervalli di confidenza per una media.
VI Unità: Verifica di ipotesi
Il test d’ipotesi.
Test chi-quadrato.
Test su una media.
Test su due medie.
Bibliografia generale
G. POMPONIO, A. COLOSSO, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie, Edizioni Medico
Scientifiche Torinese; 2004, capp. 2, 3, 4, 5.
In alternativa a Pomponio & Colosso è suggerito:
S. HAMER, G. COLLISON, Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia, a cura di P.
Chiari, A. Santullo, I ed. McGraw-Hill, Milano, 2002, (ed. orig. col titolo Achieving Evidence-Based Practice.
A Handbook for Practitioner, Harcourt Health Sciences, 1999)
A. PALESE, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000,
19, 90-94.
GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical
Journal 2004; 328:1490-1494.
TOMMASINI C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve
rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11
Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA
Modulo/Insegnamento: Epidemiologia
SSD MED/42
Docente: Polesel Jerry
Obiettivi generali del corso integrato
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di
descrivere:
criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia
degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano;
elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare
banche dati per ricercare la migliore letteratura;
interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica
descrittiva;
analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio
adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati,
della validità interna ed esterna dei risultati documentati;
classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni;
ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica
disponibili;
discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse
infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad
esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test;
dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi
infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure
infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set;
discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze
indicando le possibili strategie per superarle;
documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando
sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle
cadute).
Modulo di Epidemiologia
Programma
Definizioni di epidemiologia e cenni storici. Il concetto di causa di malattia
Misure di frequenza di malattia: incidenza cumulativa, tasso di incidenza/mortalità, prevalenza, letalità,
durata
Confronto fra misure di frequenza (differenza, rapporto e standardizzazione).
Tipi di studi epidemiologici: studi osservazionali (ecologico, trasversale, coorte, caso-controllo) e studi
sperimentali (trial, disegni fattoriali, case-crossover).
Misurare l’associazione negli studi epidemiologici (rischio relativo, odds ratio)
Precisione e validità di uno studio epidemiologico.
L’errore casuale, il bias, il confondimento, l’interazione
(randomizzazione, stratificazione, analisi multivariata, ecc…)
e
le
tecniche
per
limitarli/controllarli
Il test diagnostico: sensibilità, specificità, valore predittivo.
Fonti di dati epidemiologici (fonti pre-esistenti, dati raccolti ad hoc, revisioni e analisi di dati pubblicati)
Lettura critica di un articolo scientifico
Bibliografia generale
G. POMPONIO, A. COLOSSO, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie, Edizioni Medico
Scientifiche Torinese; 2004, capp. 2, 3, 4, 5.
In alternativa a Pomponio & Colosso è suggerito:
S. HAMER, G. COLLISON, Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia, a cura di P.
Chiari, A. Santullo, I ed. McGraw-Hill, Milano, 2002, (ed. orig. col titolo Achieving Evidence-Based Practice.
A Handbook for Practitioner, Harcourt Health Sciences, 1999)
A. PALESE, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000,
19, 90-94.
GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical
Journal 2004; 328:1490-1494.
TOMMASINI C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve
rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11
Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA
Modulo/Insegnamento: Evidenze scientifiche nursing
SSD MED/45
Docente: Tommasini Cristina
Obiettivi generali del corso integrato
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di
descrivere:
criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia
degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano;
elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare
banche dati per ricercare la migliore letteratura;
interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica
descrittiva;
analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio
adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati,
della validità interna ed esterna dei risultati documentati;
classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni;
ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica
disponibili;
discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse
infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad
esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test;
dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi
infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure
infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set;
discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze
indicando le possibili strategie per superarle;
documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando
sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle
cadute).
Modulo di Evidenze scientifiche nursing
Programma
Obiettivi specifici
- Gli studenti infermieri devono diventare utilizzatori di ricerca al fine di assumere le migliori decisioni
cliniche. Per questo, devono essere in grado di
- Dibattere, a partire dalle proprie esperienze di tirocinio, esempi di variabilità della pratica infermieristiche e
di gap teoria/ pratica individuando gli ambiti prioritari sui quali la professione infermieristica dovrebbe
intervenire;
- Definire il concetto di Evidence Based Health Care, Evidence Based Nursing, Evidence Based Medicine;
- Discutere il significato di prova di efficacia e le modalità di costruzione di una prova di efficacia;
- Reperire, sulla base di un quesito clinico, la letteratura che documenta una prova di efficacia utilizzando le
banche dati scientifiche e specifiche del nursing;
- Analizzare criticamente, ad un primo livello, gli articoli reperiti per comprendere la validità delle informazioni
contenute e discuterne l’applicazione nei contesti clinici;
- Gestire la pratica infermieristica sulla base delle migliori raccomandazioni di letteratura, reperendo le Linee
guida e assumendo decisioni sulla base della forza delle raccomandazione e dei livelli di prova;
- Proporre, rispetto a due informazioni contrastanti e che hanno un impatto sui pazienti, il percorso
metodologico che assicura la migliore decisione clinica.
Programma
- Concetto di ricerca, di evidenze scientifiche per il nursing (EBN) e di Evidence Based Health care (EBHC);
rapporto tra ricerca e EBN.
- Ragioni che sostengono un approccio infermieristico basato sulle evidenze e barriere che ne ostacolano la
diffusione nella pratica clinica.
- Strumenti delle evidenze: metanalisi, revisioni sistematiche, linee guida: caratteristiche, opportunità e limiti
per la pratica infermieristica.
- Tappe metodologiche della pratica basata sulle evidenze:
-formulare una domanda con la metodologia PIO/PICO,
-ricercare le informazioni in modo efficiente,
-valutare la qualità delle informazioni rilevate,
-gestire le informazioni sulla base delle risorse a disposizione, delle preferenze e valori dei pazienti e
delle competenze cliniche,
-applicare la decisione cliniche e monitorizzarne l’effetto.
- Tappe metodologiche della ricerca di linee guida:
-concetto di linee guida,
-metodologia di sviluppo e validazione,
-differenziazione della linea guida con il protocollo, le procedure ed altri atti di indirizzo,
-fonti/banche dati delle linee guida e criteri di valutazione comparata di due linee guida (grading,
AGREE).
- Sviluppo operativo di almeno un percorso di ricerca applicativa della letteratura sulla base di un quesito
clinico sviluppato in aula.
- Esercizi di riconoscimento, collocazione entro la piramide delle evidenze e di lettura critica di: metanalisi,
revisione sistematica della letteratura, revisione narrativa, RCT, studio di coorte e studio descrittivo.
- Barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze e strategie per
superarle
Bibliografia generale
G. POMPONIO, A. COLOSSO, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie, Edizioni Medico
Scientifiche Torinese; 2004, capp. 2, 3, 4, 5.
In alternativa a Pomponio & Colosso è suggerito:
S. HAMER, G. COLLISON, Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia, a cura di P.
Chiari, A. Santullo, I ed. McGraw-Hill, Milano, 2002, (ed. orig. col titolo Achieving Evidence-Based Practice.
A Handbook for Practitioner, Harcourt Health Sciences, 1999)
A. PALESE, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000,
19, 90-94.
GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical
Journal 2004; 328:1490-1494.
TOMMASINI C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve
rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11
Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’
Obiettivi generali del corso
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Educativa e di Comunità, è in grado di
analizzare e argomentare:
i concetti che guidano la pratica infermieristica di comunità orientata ai singoli, ai gruppi ed alla
popolazione riferendo, in particolare: la prospettiva della popolazione, i determinanti sociali della
salute, le cure primarie, le strategie di promozione della salute, la comparazione tra i diversi modelli
di welfare, ed il concetto di community care;
la rilevanza del contesto storico-economico, culturale sull’organizzazione sanitaria, sulle pratiche
assistenziali e sugli stessi concetti di salute e di malattia;
i contenuti della pianificazione regionale per lo sviluppo, il sostegno e l’integrazione del sistema
sociosanitario;
gli approcci collaborativi nella valutazione dei bisogni del singolo e della comunità che possono
supportare nella individuazione dei problemi di salute, delle risorse della comunità e
dell’identificazione precoce delle situazione ad elevato rischio e vulnerabilità;
le strategie di approccio infermieristico attivabili con i singoli, la famiglia, i gruppi e la comunità nella
promozione delle capacità di autocura;
le strategie di integrazione socio-sanitaria e le modalità di intervento integrato nella comunità;
le evidenze a supporto dei modelli organizzativi di intervento nella comunità: l’infermieristica di
famiglia e di comunità; il modello di primary care e del case manager;
l’efficacia delle diverse strategie attivabili per garantire la continuità dell’assistenza (tra servizi diversi
e tra ospedale e territorio) e per assicurare una dimissione protetta;
le modalità di screening dei pazienti non facilmente dimissibili, i criteri di riconoscimento precoce ed i
percorsi assistenziali attivabili nella comunità;
gli strumenti della valutazione multidimensionale per definire i servizi di cura appropriati alle
esigenze dell’utente (domiciliari, residenziali, territoriali);
le reti informali e formali di riferimento del paziente;
le strategie educative dirette ai caregiver impegnati nelle cure a lungo termine;
interventi di educazione terapeutica basati sui principi di apprendimento (degli adulti e dell’età
infantile) ed orientati allo sviluppo delle capacità di autogestione del paziente e della sua
famiglia/caregivers;
le strategie più efficaci ed appropriate nelle popolazioni vulnerabili (anziani fragili, con problemi di
dipendenza, disabiltà psicofisica);
gli aspetti legali, etici e correlati alla sicurezza inerenti il lavoro infermieristico nella comunità.
Modulo/Insegnamento: Organizzazione sanitaria
SSD MED/42
Docente: Gabrielli Antonio
Programma
I fondamenti della sanità pubblica
Le origini e lo sviluppo
L’ordinamento sanitario italiano
La struttura del Sistema Sanitario Nazionale
Il confronto con i principali sistemi sanitari esteri
L’organizzazione nelle aziende sanitarie
L’atto e l’organigramma aziendale
La gestione strategica delle aziende
Il processo di budget
Il piano sanitario regionale
L’organizzazione e la gestione dipartimentale
La comunicazione nei servizi sanitari
La valutazione in sanità ed i sistemi valutativi utilizzati
Bibliografia consigliata
N. COMODO, G. MACIOCCO. Igiene e Sanità Pubblica. Manuale per le professioni sanitarie. Edizione Carrocci
Faber
Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’
Modulo/Insegnamento: Pedagogia
SSD M-PED/01
Docente: Virgilio Flavia
Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire)
conoscenza dei fondamenti del lessico pedagogico
conoscenza elementi di educazione degli adulti
saper riconoscere gli elementi educativi nel processo di cura/riabilitazione
saper progettare e valutare gli aspetti educativi nell'intervento cura
sviluppare competenze di lavoro in equipe e di autoriflessività (autobiografia cognitiva)
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
lessico pedagogico
educazione e contemporaneità: Life Long and Life Wide Learning
educazione nella comunità e per la comunità: il social learning
l'educazione trasformativa nel processo di cura
il ciclo del progetto educativo e la valutazione: tool kit di base
Modalità di svolgimento
lezione frontale
case study
lavoro di gruppo
Modalità d’esame
Scritto ( scelta multipla e case study)
Testo/i di riferimento
Chiosso, G. ( a cura di ), Luoghi e pratiche dell'educazione, Mondadori Universitaria, Milano, 2009, pp. 1-19
Virgilio, F., Educare cittadini globali, ETS, Pisa, 2012, pp.126-150.
Canevaro, A. e Chieregatti, A., La relazione d'aiuto, Carocci, Milano, 1999, pp. 213-218.
Appunti e materiali forniti dal docente per i casi studio.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’
Modulo/Insegnamento: Sociologia reti di comunità
SSD SPS/07
Docente: Bonato Maria
Obiettivi generali del corso integrato
Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Educativa e di Comunità, è in grado di
analizzare e argomentare:
i concetti che guidano la pratica infermieristica di comunità orientata ai singoli, ai gruppi ed alla
popolazione riferendo, in particolare: la prospettiva della popolazione, i determinanti sociali della
salute, le cure primarie, le strategie di promozione della salute, la comparazione tra i diversi modelli
di welfare, ed il concetto di community care;
la rilevanza del contesto storico-economico, culturale sull’organizzazione sanitaria, sulle pratiche
assistenziali e sugli stessi concetti di salute e di malattia;
i contenuti della pianificazione regionale per lo sviluppo, il sostegno e l’integrazione del sistema
sociosanitario;
gli approcci collaborativi nella valutazione dei bisogni del singolo e della comunità che possono
supportare nella individuazione dei problemi di salute, delle risorse della comunità e
dell’identificazione precoce delle situazione ad elevato rischio e vulnerabilità;
le strategie di approccio infermieristico attivabili con i singoli, la famiglia, i gruppi e la comunità nella
promozione delle capacità di autocura;
le strategie di integrazione socio-sanitaria e le modalità di intervento integrato nella comunità;
le evidenze a supporto dei modelli organizzativi di intervento nella comunità: l’infermieristica di
famiglia e di comunità; il modello di primary care e del case manager;
l’efficacia delle diverse strategie attivabili per garantire la continuità dell’assistenza (tra servizi diversi
e tra ospedale e territorio) e per assicurare una dimissione protetta;
le modalità di screening dei pazienti non facilmente dimissibili, i criteri di riconoscimento precoce ed i
percorsi assistenziali attivabili nella comunità;
gli strumenti della valutazione multidimensionale per definire i servizi di cura appropriati alle
esigenze dell’utente (domiciliari, residenziali, territoriali);
le reti informali e formali di riferimento del paziente;
le strategie educative dirette ai caregiver impegnati nelle cure a lungo termine;
interventi di educazione terapeutica basati sui principi di apprendimento (degli adulti e dell’età
infantile) ed orientati allo sviluppo delle capacità di autogestione del paziente e della sua
famiglia/caregivers;
le strategie più efficaci ed appropriate nelle popolazioni vulnerabili (anziani fragili, con problemi di
dipendenza, disabiltà psicofisica);
gli aspetti legali, etici e correlati alla sicurezza inerenti il lavoro infermieristico nella comunità.
Sociologia reti di comunità
Obiettivi specifici
Il corso propone la conoscenza delle normative, degli obiettivi e dei principi dell’integrazione sociosanitaria,
modalità operativa fondamentale per intervenire nell’ambito delle problematiche di salute complesse.
Affrontare i bisogni complessi, richiede unitarietà di intervento, progetti personalizzati, continuità
assistenziale, valutazione multiprofessionale del bisogno, condivisione degli obiettivi, progettazione integrata
delle risposte, valutazione partecipata degli esiti.
L’aumento delle situazioni connotate da cronicità e da un progressivo aggravamento delle condizioni di non
autosufficienza ha ampliato la rete dei servizi di cura e di assistenza del territorio con una presenza sempre
più significativa di personale infermieristico. Nell’ottica di un forte orientamento all’integrazione sociosanitarie
delle risorse professionali del territorio è opportuno valorizzare il ruolo degli infermieri professionali, chiamati
a svolgere una funzione importante nella valutazione multidimensionale del bisogno e nella logica della
continuità assistenziale.
Programma
Il contesto sociosanitario attuale e le problematiche della salute
- Le criticita’ attuali del sistema sanitario e le nuove sfide;
- Il nuovo approccio ai problemi della salute e l’evoluzione delle politiche di welfare;
- Sussidiarietà e partecipazione;
- L’intervento sistemico e di rete;
- Le nuove modalità di organizzazione ed erogazione dei servizi.
L’integrazione socio-sanitaria. La normativa. Le nuove modalita’ di organizzazione. Le le nuove risorse
- Le normative nazionali e regionali in materia di integrazione socio-sanitaria;
- Gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria;
- Multidisciplinarietà e progetto personalizzato;
- Gli strumenti della programmazione locale socio sanitaria: PAT/PDZ;
- La rete dei servizi sociosanitari del territorio;
- Il volontariato e l’auto muuto aiuto.
Bibliografia
Costruire l’integrazione sociosanitaria. Attori, strumenti, metodi, Carrocci, 2005.
Rivista delle politiche sociali n. 1/2007: Il sistema sociosanitario in Italia.
F. FOLGHERAITER, La logica sociale dell’aiuto, Erickson, Trento, 2007.
P.P. DONATI, Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, 2005.
C. BORZAGA, L. FAZZI, Del non profit sociosanitario, Angeli, Milano.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’
Modulo/Insegnamento: Psicologia dell’educazione
SSD M-PSI/04
Docente: Muzzatti Barbara
OBIETTIVI SPECIFICI
-
-
Conoscere/Richiamare le are e le modalità di intervento della psicologia in generale e nei contesti
sanitari; comprendere i contributi che la psicologia può offrire al professionista infermiere.
Conoscere/Richiamare le principali caratteristiche dell’essere umano (personalità, cognizione,
emozioni, atteggiamenti, pregiudizi, motivazioni, valori, aspettative, bisogni, appartenenze sociali,
rappresentazione del corpo…) che influenzano il comportamento, con particolare attenzione ai
comportamenti connessi alla salute.
Richiamare/Conoscere le strategie di buona prassi e i principali ostacoli all’informazione, educazione
e sostegno nei contesti sanitari.
Conoscere i concetti di prevenzione, promozione, qualità di vita.
Conoscere i principali apporti della psicologia al tema del dolore.
Conoscere le peculiarità, da un punto di vista psicologico, della malattia cronica per il paziente, la
sua famiglia e l’operatore, anche in relazione alla fase di sviluppo del paziente (infanzia,
adolescenza, terza età).
CONTENUTI
1) Contenuti, metodi e aree di pertinenza della psicologia (in particolare di quella clinica, educativa e
della salute) e i suoi contributi all’infermieristica (in generale e in particolare all’infermieristica
educativa e di comunità).
2) I concetti di salute e di malattia, il modello biomedico e il modello biopsicosociale della salute, la
qualità di vita, la “disease” e l’”illness”, l’agenda del paziente, i comportamenti di salute e gli stili di
vita, la prevenzione e la promozione.
3) I fattori individuali che si associano al comportamento umano (inclusi i comportamenti connessi alla
salute): stati e tratti di personalità, bisogni, motivazioni, valori, aspettative, atteggiamenti, pregiudizi e
stereotipi, funzioni cognitive, credenze ingenue, stigma della malattia, appartenenze sociali
(riconducibili al genere, all’età, all’etnia/religione..), sostegno sociale, confronto sociale, influenza
sociale, emozioni e stati d’animo, rappresentazione del proprio corpo.
4) Il dolore da un punto di vista psicologico.
5) La patologia cronica: vissuti, atteggiamenti e comportamenti del paziente e dei familiari rispetto alla
malattia; i mutamenti nelle relazioni intra ed extra-familiari; il ruolo dell’infermiere nel sistema
famiglia.
6) Ciclo di vita, malattia e salute: l’infanzia e l’adolescenza.
7) Ciclo di vita, malattia e salute: la terza età.
8) L’apprendimento e i suoi principali ostacoli e strategie nei contesti sanitari.
9) Educare, informare e sostenere le persone malate e i caregiver; il counseling informativo, di problem
solving e motivazionale; il colloquio come strumento di lavoro.
10) La malattia per l’operatore sanitario: vissuti, difficoltà, risorse e strategie.
11) Peculiarità dell’infermieristica di comunità dal punto di vista psicologico.
BIBLIOGRAFIA
-
Fioravanti M. (2009): Psicologia clinica per gli operatori della sanità. Milano: McGraw-Hill (capitoli: 14, 8).
Rossi N. (2004). Psicologia clinica per le professioni sanitarie. Bologna: Il Mulino (capitoli 1-2, 5-6).
-
Ripamonti C. e Clerici A.C. (2008). Psicologia e salute, Introduzione alla psicologia clinica in
ambiente sanitario. Bologna: Il Mulino (capitoli: 1-2, 5).
Muzzatti B. (2012) Salute e qualità della vita, il benessere globale dell’individuo. Roma: Carocci.
Lucidi sugli argomenti non trattati dalla presente bibliografia verranno messi a disposizione dalla
Docente.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’
Modulo/Insegnamento: Infermieristica di comunità
SSD MED/45
Docente: Claut Laura
Obiettivi specifici
-
-
-
-
Comprendere le logiche di contesto storico-economico, culturale, nell’organizzazione sanitaria, in
riferimento alla prospettiva della popolazione, dei determinanti sociali della salute, le cure primarie,
le strategie di promozione della salute ambito d’intervento dell’infermiere di comunità: i principali
documenti OMS ed i riferimenti normativi nazionali e regionali.
Conoscere i concetti che guidano e orientano la pratica infermieristica nella scelta delle diverse
strategie attivabili per garantire la continuità assistenziale (tra rete di servizi diversi, ospedale e
territorio).
Descrivere gli approcci collaborativi nella valutazione dei bisogni del singolo e della comunità che
possono supportare nella individuazione dei problemi di salute, delle risorse della comunità e
dell’identificazione precoce delle situazione ad elevato rischio e vulnerabilità;
Descrivere il modello organizzativo dell’infermieristica di comunità;
Conoscere le strategie per attivare le reti informali e formali di riferimento del paziente ed i possibili
percorsi del paziente nell’ambito della rete dei servizi;
Conoscere e descrivere le strategie di intervento più efficaci ed appropriate nelle popolazioni
vulnerabili (anziani fragili, con problemi di dipendenza, disabiltà psicofisica);
Contenuti
-
I principali documenti OMS ed i riferimenti normativi nazionali e regionali.
Il contesto normativo: cenni sulla legislazione nazionale e regionale pertinente
I PSSR 2006–2008 e 2010-12.
Le cure primarie;
Evoluzione dall’assistenza infermieristica dal paradigma prestazionale a quello relazionale:
infermieristica di comunità.
La continuità delle cure e rete dei servizi;
Integrazione ospedale territorio;
Continuità assistenziale e dimissione programmata (protetta);
Attivazione cure primarie e solidarietà primaria: la figura del caregiver.
La pianificazione delle dimissioni programmate e responsabilità infermieristica: scheda di
segnalazione UVD, lettera di dimissione infermieristica, modelli a confronto;
Le aree ad elevata integrazione sociosanitaria ed i tre livelli dell’integrazione.
L’integrazione sociosanitaria: processi e strumenti della presa in carico integrata;
Lo strumento di valutazione multidimensionale ValGraf e il fascicolo sanitario domiciliare.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali interattive.
Lavoro di gruppo.
Bibliografia
PELLIZZARI, M., L’infermiere
di comunità, Mc Graw Hill, Milano 2008.
REGIONE FVG, Piano Sanitario e socio-sanitario 2006-2008, 2010-12.
TARTAGLINI D. (a cura di) L’infermiere e la comunità. Teorie e modelli organizzativi per il lavoro sul territorio,
Carocci, Roma 2006.
MAURER F.A., SMITH CH. Community public Health Nursing practice. Health for families and populations,
Elsevier Saunders,St. Louis 2005.
C. HERON, AIUTARE i carer -il lavoro sociale dei familiari impegnati nell’assistenza, Erickson, 2002.
Corso Integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’
Modulo/Insegnamento: Infermieristica educativa
SSD MED/45
Docente: Ortez Giulia
Risultato atteso:
Sviluppare conoscenze metodologie per pianificare, gestire e valutare interventi di educazione sanitaria
rivolti al singolo ed alla famiglia, nelle fasi della malattia e nelle transizioni tra contesti.
1. Conoscenza e capacità di comprensione
Obiettivi:
- Descrivere i concetti di promozione della salute, educazione sanitaria ed educazione terapeutica: finalità,
destinatari, ambiti di intervento.
Contenuti:
- OMS (Therapeutic patient education program, 1998)
- L’educazione nella prevenzione delle malattie e nell’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età.
- I 3 livelli di educazione sanitaria quale ambito di attività della promozione della salute: una strategia etica
ed economica.
- Infermieristica educativa: dal problema assistenziale, al processo di cambiamento dei comportamenti verso
il self care terapeutico come esito di assistenza infermieristica.
Metodologia: lezioni teoriche per introdurre il quadro concettuale di riferimento
2. Capacità di applicare conoscenza
Obiettivi:
- Riconoscere e approfondire le tappe metodologiche di un progetto di educazione sanitaria
- Adottare diverse strategie educative con i pazienti e i care giver, nella promozione delle capacità di
autocura per il controllo sulla malattia (dall’informazione all’educazione terapeutica)
Contenuti:
- Le tappe della progettazione di un intervento di educazione terapeutica
Identificazione del problema del paziente e/o del caregiver
Analisi dei bisogni educativi: strumenti per definire la diagnosi educativa;
Il contratto educativo: obiettivi soggettivi e di sicurezza, generali e specifici.
La pianificazione educativa: risorse, metodi individuali e collettivi,tempi
dell’apprendimento)
(la gradualità
controllo, monitoraggio e valutazione dei risultati di apprendimento
- progettazione educativa rivolta a pazienti con patologia cronica e/o care giver per una gestione autonoma
del piano terapeutico-assistenziale (ad es. strategie per migliorare l’aderenza terapeutica in pazienti adulti in
TAO; l’educazione terapeutica del paziente dimesso con presidi medico-chirurgici complessi per migliorare
la compliance; incontri di educazione terapeutica rivolta a gruppi di adolescenti diabetici)
Metodologia: esmplificazioni in piccolo gruppo con applicazione guidata, lettura analitica di video.
3. Autonomia di giudizio
Obiettivi:
- Riconoscere i bisogni educativi da gestire nella continuità assistenziale e nella dimissione pianificata:
percorsi attivabili nella rete dei servizi
- Utilizzare gli strumenti di screening dei pazienti fragili utilizzati nei contesti domiciliari per il riconoscere
precocemente il paziente a rischio di dimissione difficile
- Valutare gli effetti terapeutici dell’educazione e i deficit di self care
Contenuti
-
Strumenti per identificare i pazienti a rischio di dimissione difficile (BRASS, Barthel Index)
I differenti percorsi attivabili per garantire la continuità educativa dell’utente cronico e della sua famiglia
nella rete dei servizi
- Stakeholder interni (parenti, amici, vicini di casa, caregiver di riferimento) o esterni (reti AMA,
associazioni volontari, figure chiave) che gli infermieri possono attivare per fornire sostegno al progetto
educativo
Metodologia: discussione di casi in sottogruppi, analisi di un progetto di ETP
4. Abilità comunicative
- Conoscere le strategie per attivare il paziente nella propria cura e al fine di garantire coinvolgimento,
aderenza e responsabilizzazione nel percorso terapeutico
- Sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando abilità di adattamento, autostima
potenziando le risorse disponibili
Contenuti
Il coinvolgimento, la responsabilizzazione e l’aderenza al percorso terapeutico
-
la costruzione dei contenuti e dei messaggi efficaci per fornire informazioni e addestrare il paziente e il
caregiver;
le strategie educative per migliorare l’aderenza terapeutica, il benessere e la compliance;
Metodologia:
Analisi di strumenti e testimonianza di un infermiere domiciliare che si occupa di educazione terapeutica e
continuità assistenziale.
Bibliografia per l’esame:
- SAIANI L, BRUGNOLLI A. Trattato di cure infermieristiche, Sorbona, Milano 2010 (cap. 8 da p.204-208 e
211-227; 234-242)
- AVANZINI F, DI GIULIO P et al. Efficacia di un intervento educativo infermieristico in pazienti ricoverati per
una sindrome coronarica acuta. Assistenza infermieristica e ricerca 2011; 30: 16-23.
Bibliografia di approfondimento
-
FERRARESI A, GAIANI R, MANFREDINI M Educazione terapeutica – Metodologia e applicazioni.
Carocci Faber, Roma 2004 (Applicazioni Cap 10 e 11)
Albano M.G. Educazione terapeutica del paziente – Riflessioni modelli e ricerca. Edi.Ermes s.r.l CSE,
Milano 2010
Valutazione: Esame scritto di Corso Integrato.
Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA
PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Modulo/Insegnamento: Management sanitario
SSD SECS-P/10
Docente: Rolli Federica
Inquadrare il significato di management come scienza
Rinforzare le conoscenze (già acquisite al primo anno) sul percorso legislativo attuato in Italia
Identificazione legame tra management riforme sanitarie
Acquisire un metodo per leggere il sistema sanitario, utilizzo dell’analisi sistemica
Contesto (fattori di ingresso)
Sistema organizzativo (struttura di base, meccanismi operativi, processi sociali)
Esterno (prodotti/servizi in uscita)
Apprendere le principali componenti del contesto
Politiche sociali
de/centralizzazione)
(composizione
del
Welfare,
modificazioni
dell’offerta,
tendenze
di
Definizione delle risorse
Politiche regionali
Acquisire conoscenze sul sistema organizzativo delle Aziende sanitarie rispetto alla struttura di base, ai
meccanismi operativi ed ai processi sociali
I modelli organizzativi: concetti generali definizione e esemplificazione di Struttura di base,
Meccanismi operativi e processi sociali
Focus sull’identificazione delle regole (pianificazione, programmazione e controllo, budget, project
management…)
Orientare al lavoro per processo
Focus su ambito ospedaliero e correlazione con struttura di base, alcuni esempi di management
(TQM, LEAN, Logistica del paziente…)
Focus su ambito territoriale e correlazione con struttura di base, rappresentazione della presa in
carico multi professionale
Rappresentare alcuni scenari strategici
Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA
PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Obiettivi generali del corso
Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione
infermieristica è in grado di analizzare e argomentare:
le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione,
budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario;
le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di
accreditamento;
i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle
decisioni nel conflitto/dilemma etico;
l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana
nascente e morente;
la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa
in carico dei pazienti;
i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione
infermieristica;
la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio
dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche
competenze;
le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di
lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad
ogni prestazione od omissione professionale;
le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione;
gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità,
l’imputabilità;
i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale;
le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato;
le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è
l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori;
le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti;
le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale);
il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e
le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali;
le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed
assistenziale per gruppi di pazienti;
i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace
nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo;
i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le
competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale.
Modulo/Insegnamento: Diritto del lavoro
SSD IUS/07
Docente: Amadio Anna
Obiettivi specifici
Acquisire le nozioni essenziali del diritto del lavoro, con particolare attenzione al confronto tra il lavoro
privato ed il lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
Programma
Le fonti del diritto del lavoro. La contrattazione collettiva, modalità e soggetti della contrattazione nel lavoro
privato e nella pubblica amministrazione.
Il lavoro subordinato ed il lavoro autonomo. Il mercato del lavoro ed i sui attori. La costituzione del rapporto
di lavoro subordinato nel lavoro privato e nel lavoro pubblico.
Il contratto di lavoro ed i suoi elementi. Poteri del datore di lavoro e obblighi del lavoratore. Mansioni,
inquadramento e ius variandi. Divieto di discriminazione e pari opportunità.
L’estinzione del rapporto di lavoro e la tutela contro i licenziamenti illegittimi.
I c.d. ‘contratti flessibili’.
La tutela giurisdizionale del lavoratore privato e pubblico.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Bibliografia
F. CARINCI, R. DE LUCA TAMAJO, P. TOSI, T. TREU, Diritto del Lavoro. Il rapporto di lavoro subordinato. Vol. II,
Utet, Torino, 2005.
Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA
PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Obiettivi generali del corso
Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione
infermieristica è in grado di analizzare e argomentare:
le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione,
budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario;
le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di
accreditamento;
i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle
decisioni nel conflitto/dilemma etico;
l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana
nascente e morente;
la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa
in carico dei pazienti;
i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione
infermieristica;
la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio
dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche
competenze;
le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di
lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad
ogni prestazione od omissione professionale;
le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione;
gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità,
l’imputabilità;
i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale;
le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato;
le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è
l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori;
le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti;
le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale);
il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e
le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali;
le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed
assistenziale per gruppi di pazienti;
i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace
nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo;
i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le
competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale.
Modulo/Insegnamento: Medicina legale
SSD MED/43
Docente: Moreschi Carlo
Obiettivi specifici
Integrare le conoscenze mediche e dei processi assistenziali con le nozioni del Diritto.
Apprendere una metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio
dell’Infermieristica, nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze.
Sviluppare piena consapevolezza della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione
professionale.
Programma
Esercizio della Medicina e Professioni Sanitarie. La professione infermieristica: competenza e limiti.
Medicina legale penalistica.
Elementi di Diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità; l’imputabilità.
Qualifiche giuridiche del sanitario.
Esercizio abusivo di una professione.
Delitti contro la vita: omicidio, infanticidio. L’eutanasia nel Diritto.
Delitti contro l’incolumità individuale: percosse e lesioni personali, maltrattamenti, delitti sessuali. L’abuso sul
minore.
Medicina legale civilistica.
Capacità civile: interdizione e inabilitazione.
Risarcimento del danno alla persona: danno biologico, patrimoniale, morale.
Doveri legali del sanitario.
Prestare soccorso: omissione, rifiuto di atti d’ufficio.
Il consenso informato alle cure.
Cartella clinica.
Informare l’Autorità giudiziaria: referto e denuncia.
Segreto professionale.
La responsabilità professionale dell’infermiere.
Cenni di patologia forense.
Traumatologia forense: traumi contusivi, ferite da arma bianca e d’arma da fuoco.
Le asfissie meccaniche.
Normative specifiche di interesse sanitario.
Accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori.
Interruzione volontaria della gravidanza.
Accertamento della morte e trapianti.
Tossicodipendenza.
Cenni di Medicina Legale previdenziale ed assistenziale.
Assicurazioni sociali.
Invalidità civile ed handicap.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e interattive.
Bibliografia
L. BENCI, Aspetti giuridici della professione infermieristica. elementi di legislazione sanitaria, II ed., McGrawHill, Milano.
Guida-dispensa schematica.
Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA
PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Obiettivi generali del corso
Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione
infermieristica è in grado di analizzare e argomentare:
le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione,
budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario;
le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di
accreditamento;
i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle
decisioni nel conflitto/dilemma etico;
l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana
nascente e morente;
la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa
in carico dei pazienti;
i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione
infermieristica;
la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio
dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche
competenze;
le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di
lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad
ogni prestazione od omissione professionale;
le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione;
gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità,
l’imputabilità;
i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale;
le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato;
le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è
l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori;
le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti;
le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale);
il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e
le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali;
le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed
assistenziale per gruppi di pazienti;
i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace
nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo;
i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le
competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale.
Modulo/Insegnamento: Bioetica
SSD M-FIL/03
Docente: Polo Grillo Barbara
Obiettivi specifici
Illustrare i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle
decisioni nel conflitto/dilemma etico;
Presentare l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana
nascente e morente;
Motivare la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella
presa in carico dei pazienti;
Illustrare i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione
infermieristica;
Programma
L’attuale statuto epistemologico della bioetica
Le problematiche etiche di inizio e fine vita
Le argomentazioni nei giudizi bioetici
Gli strumenti della prassi etica: l’alleanza terapeutica, il consenso informato, i comitati di bioetica
I valori fondamentali della professione infermieristica secondo il Codice deontologico
Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche frontali
Laboratori di etica applicata per la soluzione di conflitti in area sanitaria
Bibliografia
R. SALA, Etica e Bioetica per l’Infermiere, Ed. Carocci Faber, Roma 2003, 226.
P. CATTORINI, Bioetica. Metodo ed elementi di base per affrontare i problemi clinici, Masson, Milano 2000,
216.
M. CHIODI, Modelli teorici in bioetica, Franco Angeli, Milano 2005, 140.
C. VIAFORA, Introduzione alla bioetica, Franco Angeli, Milano 2006, 512.
C. VIAFORA, S. MOCELLIN, L’argomentazione del giudizio bioetico. Teorie a confronto, Franco Angeli, Milano
2006, 250.
S. SPINSANTI, Bioetica e Nursing, Ed. McGraw-Hill, Milano 2001, 319.
Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA
PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Modulo/Insegnamento: Modelli organizzativi dell’assistenza
SSD MED/45
Docente: Palese Alvisa
Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire)
Discutere il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico e i fattori che determinano la
complessità organizzativa;
Confrontare l’efficacia dei diversi modelli di organizzazione dell’assistenza;
Individuare le logiche di pianificazione del lavoro assistenziale per gruppi di pazienti.
Sviluppare competenze di attribuzione di attività assistenziali standard agli operatori di supporto e
attivare processi di supervisione.
Decidere gli strumenti di pianificazione e di documentazione dell’assistenza pertinenti alle esigenze
dei pazienti e dei contesti di presa in carico.
Garantire continuità con consegne infermieristiche efficaci per durata e contenuto.
Definire le basi per il proprio sviluppo professionale.
Individuare le strategie per sostenere e promuovere la propria professionalità.
Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo)
a) Modelli organizzativo-assistenziali
 Analisi organizzativa di un sistema organizzativo: struttura di base, meccanismi operativi e processi
sociali.
 Modelli organizzativi di meso-sistema: ospedali per intensità di cure.
 Modelli organizzativi dell’assistenza di unità (per compiti, funzioni, settori, piccole équipes, primary
care, case manager);
 Definizione delle priorità assistenziali e gli strumenti per assicurare l’assistenza
(differibilità/indifferibililità degli interventi).
 Efficacia e coerenza dei modelli assistenziali rispetto a necessità/attese di utenti, operatori e servizi.
b) Attribuzione e affidamento
 Affidabilità delle attività: gli ambiti di affidamento e di delega nel processo assistenziale.
 OSSC/OSS: profilo di ruolo e competenze sulla base dei contenuti della Conferenza Stato – Regioni
(2003/2005).
 Differenze tra profilo dell’IG e OSS/OSSC.
 Complessità assistenziale dei pazienti e decidere l’affidabilità delle attività.
 Processi di supervisione (normativa, formativa e di supporto) degli operatori di supporto.
c) Dal piano personalizzato al progetto di assistenza
 Progettazione e gestione delle cure a partire dai Nursing Outcome (esiti sensibili alle cure
infermieristiche).

Strumenti di pianificazione assistenziale: il piano personalizzato, il piano standard, le clinical
pathways.
 Il concetto di Nursing Minimum Data Set e la sua rilevanza.
 Consegne e trasferimento delle informazioni per assicurare continuità dell’’assistenza: metodologie,
settimg, criteri di selezione dei dati essenziali.
d) Pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale
 Indicatori di autovalutazione della competenza professionale.
 Strategie di sviluppo professionale ed organizzativo
 L’autoprogettazione del proprio sviluppo: il portfolio professionale.
Modalità di svolgimento
Lezione frontale
Modalità d’esame
Scritto –test a scelta multipla e domande aperte
Testo/i di riferimento
Palese A. Lavia B, Masala O, Moretto G, Pordenon M, Santarossa A, et al. Esiti sensibili alle cure
infermieristiche: analisi critica della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca. 23008;27(2):33-42.
Barelli P, Pallaoro G, Perli S, Strimmer S, Zattoni L. Modelli di organizzazione dell'assistenza: sono
efficaci? Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006 (1): 35-42.
Benci L. L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica.
Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234.
Palese A, Cabarcas R, Dotti R, Riboli O. Documentazione scritta (consegne e piani di assistenza).
Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006; 25(2): 109-115.
Bulfone G, Sumathy M, Grubissa S,Palese A. Trasferire efficacemente informazioni e responsabilità
attraverso le consegne: revisione della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2012; 31(2): 91101.
Saiani L, Palese A. Guida per pianificare lo sviluppo professionale e documentare le competenze.
Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002; 21(2): 3-45.
Pitacco G. Un modello di analisi della complessità assistenziale. Indicatori e standard per l’assistenza
infermieristica, Supplemento de L’infermiere 2003; 8-9: 22-27
Palese A, Granzotto D, Debora, Broll MG, Carlesso N. From health organisation-centred standardisation
work process to a personhood- centred care process in an Italian nursing home: effectiveness on bowel
elimination model. International Journal of Older People Nursing, 2010; 5: 179-187
DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D - CCNL
1998-2000;
Conferenza Stato regioni 2003/2005 sul profilo dell’operatore di supporto.
Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA
PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Modulo/Insegnamento:
infermieristica
Esercizio
della
professione
SSD MED/45
Docente: Paroni Roberto
Lezione
Esercizio della Delineare i livelli di sviluppo La pratica infermieristica e i livelli di
Frontale
professione
professionale ed organizzativo governo dei processi assistenziali.
infermieristica della professione infermieristica.
Pratica infermieristica di base,
esperta ed avanzata;
Individuare i cambiamenti e le
I livelli della pratica infermieristica di
innovazioni relativamente alle
base, esperta ed avanzata;
funzioni gestionali cliniche.
Le variabili che possono influenzare
l’apprendimento
dall’esperienza
nella pratica quotidiana;
La consulenza infermieristica.
I livelli di leadership nell’assistenza e
nella gestione.
Il progetto di sviluppo professionale
orizzontale e verticale.
Le aree di responsabilità clinica e
organizzativa
nell’assistenza
infermieristica (Legge 42/43 e
251/2001);
Contenuti del CCNL (declaratoria)
Lezione
Esercizio della Inserirsi efficacemente in un L’azienda sanitaria come struttura
Frontale
professione
contesto organizzato
che definisce regole
infermieristica
Gli strumenti per la valorizzazione
dei professionisti:
Metodi
e
strumenti
per
l’integrazione dell’assistenza: le
Job Description e i profili di ruolo
di area clinica e di area
manageriale.
i processi di inserimento e
valutazione
del
personale
neoassunto;
Standard
e
indicatori
di
performance professionali: la
valutazione
condivisa
dei
risultati dell’assistenza.
Presentarsi per un posti di lavoro
Gestire un colloquio di lavoro.
Esercizio della Descrivere
professione
normativa della
infermieristica infermieristica e le
lavoro con gli altri
del team.
Lezione
l’evoluzione Attività
multiprofessionale
e
Frontale
professione multidisciplinare:
riferimenti
strategie di normativi e concettuali.
componenti
Profili professionali degli operatori
sanitari
(Infermiere
generico,
assistente sanitario, Tecnico della
prevenzione, tecnico di radiologia,
dietista, terapista occupazionale,
educatore professionalemedico);
Competenze
professionisti
integrazione
professionale.
Effetti
multidisciplinare
Esercizio della Descrivere il processo di
professione
professionalizzazione
della
infermieristica professione infermieristica, il
dibattito attuale sul suo ruolo
nella società e il nel futuro.
offerte
e
strategie
organizzativa
dai
di
e
dell’integrazione
Lezione
Concetto di ruolo, funzione, attività,
Frontale
responsabilità
ed
autonomia
professionale;
Collegi/ordini professionali
Il Codice deontologico (2009)
Strategie
di
sviluppo
professione infermieristica.
della
.
Bibliografia
Silvestro A. Commentario al Codice Deontologico dell’infermiere 2009. Milano: Casa Editrice Mc Graw
Hill, 2009.
Benci L. L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica.
Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234.
Benner P. L’eccellenza nella pratica clinica infermieristica. L’apprendimento basato sull’esperienza, 1/ed.
McGraw-Hill, Milano 2003. Pagine 1-36 e 135 -150.
Appendice normativa
DM 14 settembre 1994 n. 739;
Legge 42/99; Legge 10 agosto 2000 n. 251;
DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D - CCNL
1998-2000;
Legge 1 febbraio 2006 n. 43 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica,
riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini
professionali".
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