Guida tecnica
INTERCALARE_10.indd 439
Caratteristiche generali
440
Comportamento al fuoco
e al calore anormale
443
Dichiarazione di conformità, certificati,
marchi
446
Sistema di distribuzione Librio
448
Interruttori differenziali a riarmo automatico
451
Scaricatori di sovratensioni
457
Prese e spine industriali
464
Quadri di distribuzione
468
Resistenza agli aggressivi chimici
471
15-04-2010 11:35:04
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 440 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Caratteristiche generali
L’offerta comprende diversi tipi di involucri destinati alla realizzazione
di apparecchiature di protezione, comando e controllo, con e senza
prese a spina, con particolare applicazione in ambienti dove sia
richiesto un elevato grado di protezione.
Norme di riferimento
In funzione del tipo di prodotto e della sua applicazione vengono
utilizzate normative diverse:
Per i contentitori vuoti:
IEC 670 - CEI 23-48
Involucri per apparecchi per installazioni fisse per usi domestici
e similari
Parte 1: Prescrizioni generali
CEI 23-49
Involucri per apparecchi per installazioni fisse per usi domestici
e similari
Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere
dispositivi di protezione e apparecchi che nell’uso ordinario dissipano
una potenza non trascurabile
CEI 23-51
“Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di
distribuzione per le installazioni fisse per uso domestico similare”
I quadri di distribuzione montati e cablati sono inoltre conformi alle
norme:
CEI EN 60439 - CEI 17-13/1
Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa
tensione (quadri BT)
Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e
apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo
CEI EN 60439-3 - CEI 17-13/3
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri BT)
Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di
protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove
il personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di
distribuzione (ASD).
Grado di protezione
La classificazione in base al grado di protezione contro la
penetrazione dannosa di oggetti solidi e di liquidi è la seguente in
conformità con la CEI EN 60529-IEC 529:
IP40
• Involucri protetti contro la penetrazione di corpi solidi di dimensioni
superiori a 1mm.
IP41
• Involucri protetti contro la penetrazione di corpi solidi di dimensioni
superiori a 1 mm e protetti dalla caduta verticale di gocce d’acqua.
IP55
• Involucri protetti contro la penetrazione di polvere in quantità nociva
e protetti contro i getti d’acqua.
IP65
• Involucri protetti totalmente contro la penetrazione di polvere e
protetti contro i getti d’acqua.
IP56
• Involucri protetti contro la penetrazione di polvere in quantità nociva
e protetti contro i getti d’acqua potenti.
440
Guida tecnica439-472.fm Page 441 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Classificazione secondo il tipo
di protezione contro la scossa elettrica
• Classe 2:
Apparecchio nel quale la protezione contro la scossa elettrica non
si basa unicamente sull’isolamento fondamentale, ma anche su
misure supplementari di sicurezza costituite dal doppio isolamento
o dall’isolamento rinforzato. Queste misure non comportano
dispositivi per la messa a terra e non dipendono dalle condizioni di
installazione.
Segno grafico: i
Resistenza al fuoco ed al calore anormale
Per tutti i nostri prodotti viene specificato il grado di resistenza al
fuoco ed al calore anormale espresso secondo le Norme
IEC 695-2-1 e CEI 50-11 che prevede la prova del filo
incandescente (Glow-Wire Test).
Il metodo di prova è dettagliato alla pag. 296.
Utilizzo dei contenitori per la realizzazione
di quadretti di distribuzione
L’utilizzo dei contenitori e dei centralini modulari per la realizzazione
di quadri di distribuzione per installazioni fisse di uso domestico e
similare comporta la necessità di verifiche, prove, dichiararazioni di
conformità secondo la norma CEI 23-51.
Caratteristiche d’installazione
Per le loro caratteristiche tutti questi prodotti soddisfano le
prescrizioni della norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a
tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e
1.500 V in corrente continua”, in particolare per:
• protezione contro i contatti indiretti mediante involucri con doppio
isolamento (art. 413-2);
• protezione contro i contatti diretti mediante involucri con grado di
protezione uguale o superiore a IP2X (art. 412.2);
• resistenza al calore anormale e al fuoco per installazioni a maggior
rischio in caso di incendio (art. 751);
• possibilità di chiusura a chiave delle portelle per i dispositivi di
sezionamento (art. 462);
• sistema di identificazione dei circuiti (art. 514).
Condizioni normali d’impiego
La Norme IEC 947-1, EN 60947-1 “Regole generali per
apparecchiature elettriche di bassa tensione” definiscono le
condizioni normali d’impiego per le apparecchiature elettriche ed
elettroniche. Esse sono valide in generale per apparecchi funzionanti
nei limiti di tensione fino a 1.000V in corrente alternata o 1.500 V in
corrente continua, se non diversamente richiesto dalle norme
specifiche di prodotto.
Temperatura ambiente
Massima temperatura +40 °C con temperatura media nelle 24 ore
non superiore a +35 °C; limite inferiore di temperatura: -5 °C.
Altezza
Fino a 2.000 m.
441
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 442 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Condizioni atmosferiche
Temperatura
(°C)
Umidità
Umidità relativa non superiore al 50% con temperatura di +40 °C;
Umidità relative superiori sono ammesse a temperature inferiori,
per esempio 90% a +20 °C (vedi grafico).
Grado di inquinamento dell’ambiente
40
50
30
70
20
90
Umidità
(UR %)
Cond.
atmosf.
normali
Per gli apparecchi elettrici ed elettronici si considerano i seguenti
gradi di inquinamento:
grado 1
non c’è inquinamento o si può avere inquinamento secco non
conduttore;
grado 2
normalmente gli apparecchi possono essere usati in presenza
di sostanze inquinanti non conduttrici; occasionalmente, si può
prevedere conduttività temporanea a causa di condensazione;
grado 3
presenza di inquinamento conduttore o di inquinamento secco non
conduttore, che diventa conduttore a causa di condensazione;
grado 4
l’inquinamento provoca conducibilità persistente ed elevata; tale
inquinamento è causato per esempio da polveri conduttrici, da
pioggia o da neve.
Il grado di inquinamento normale è:
nelle applicazioni
per apparecchiature
di tipo industriale:
domestiche e similari:
grado 3
grado 2
Il grado di inquinamento è il numero convenzionale basato sulla
quantità di polvere conduttiva o igroscopica, di gas ionizzato o di sali,
sull’umidità relativa e sulla frequenza che produce assorbimento o
condensazione di umidità, fenomeno che comporta la riduzione della
rigidità dielettrica e/o resistività superficiale.
Il grado di inquinamento qui considerato è quello dell’ambiente che
circonda le distanze in aria e superficiali fra parti di diverso
potenziale.
I prodotti illustrati su questo catalogo trovano impiego anche in
ambienti con condizioni particolarmente gravose. La nostra
organizzazione commerciale è a completa disposizione per fornire
eventuali ulteriori dettagli.
442
Guida tecnica439-472.fm Page 443 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Comportamento al fuoco
e al calore anormale
Protezione contro gli effetti termici
Il capitolo 42 delle Norma CEI 64-8 tratta le misure di protezione che
debbono essere messe in atto ai fini di proteggere le persone, i
componenti elettrici fissi ed i materiali contro gli effetti dannosi del
calore sviluppato dai componenti elettrici o contro gli effetti
dell’irraggiamento termico, in particolare per quanto riguarda:
– la combustione o il deterioramento di materiali
– il rischio di ustioni
– la riduzione della sicurezza di funzionamento dei componenti
elettrici installati.
Protezione contro gli incendi
I criteri riguardanti il pericolo di innesco o di propagazione di incendi,
per la scelta e le prove di comportamento dei componenti elettrici
sono specificate nelle Norme CEI relative ai diversi componenti.
In assenza di queste Norme, al paragrafo 422 della Norma CEI
64-8 vengono indicati i criteri di prova da adottare per i
componenti elettrici costruiti con materiali isolanti. In particolare,
in funzione delle diverse condizioni d impiego dei componenti
elettrici, vengono proposti i livelli minimi di resistenza al
riscaldamento in funzionamento ordinario e nelle fasi di
installazione mediante la prova in stufa e l’attitudine a non
innescare incendi in caso di riscaldamento eccessivo dovuto a
guasti mediante la prova del filo incandescente (Glow wire test)
secondo la Pubblicazione IEC 695-2-1.
La tabella 1, sotto riportata e desunta dalla norma CEI 64-8 propone
questi criteri di prova.
Tabella 1 - Protezione contro gli incendi
Componenti elettrici (scatole, cassette, Resistenza al
quadretti, placche e coperchi nelle
riscaldamento in
diverse condizioni di installazione
funzionamento ordinario
e nelle fasi di installazione
Componenti da incasso sotto intonaco
(pareti in muratura tradizionale e prefabbricate)
Componenti da incasso per pareti vuote
(pareti in truciolato, tramezze in legno, ecc.)
Componenti applicati a parete
Passerelle
Torrette sporgenti dal pavimento o scatole
affioranti, anche per uso telefonico
Parti dei componenti di cui sopra che tengono
in posizione parti sotto tensione (escluse le
parti relative al conduttore di protezione)
Attitudine a non innescare
incendi in caso di
riscaldamento eccessivo
dovuto a guasti
Prova in stufa per 60
min(1) (°C)
60(2)
Termocompressione Prova al filo
con biglia(1) (°C)
incandenscente(3) (°C)
–
550
70
–
850
70
60
60
–
–
–
550
650(4)
650
100
125
850
(1) Le modalità di prova sono quelle descritte nelle Norme CEI emanate dal CT 23 (per esempio Norma CEI 23-5). Tuttavia, per quanto
riguarda la temperatura, agli effetti della presente Norma, la tolleranza è ridotta ± 2 °C.
(2) Per le scatole da incasso per pannelli prefabbricati a stagionatura rapida, il valore è di 90 °C.
(3) Le modalità di prova sono quelle descritte nella Pubblicazione IEC 695-2-1 “Prova al filo incandescente”.
(4) Anche prova di resistenza alla propagazione della fiamma secondo la Pubblicazione IEC 614-1 (Norma CEI 23-19).
443
Guida tecnica439-472.fm Page 444 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
GUIDA TECNICA
Protezione contro le ustioni
Anche i limiti di temperatura delle parti accessibili dei componenti
elettrici ai fini del rischio di ustione per le persone, sono sempre
regolamentati dalle rispettive norme di riferimento.
In assenza di queste, il paragrafo 423 della Norma CEI 64-8
stabilisce i limiti di temperatura nel funzionamento ordinario per tutte
le parti accessibili di componenti elettrici (vedi tabella 2).
Qualora esistessero parti di impianto che, in funzionamento
ordinario, anche se per brevi periodi, possono raggiungere
temperature superiori ai limiti indicati in questa tabella, esse devono
essere protette con involucri o barriere tali da assicurare almeno il
grado di protezione IPXXB.
Tabella 2 - Limiti di temperatura in funzionamento
ordinario per le parti accessibili dei componenti elettrici
Parti accessibili
Organi di comando da impugnare
Materiale
delle parti
accessibili
metallico
non metallico
Parti previste per essere toccate durante metallico
il funzionamento ordinario, ma che non non metallico
necessitano di essere impugnate
Parti che non necessitano di essere toc- metallico
cate durante il funzionamento ordinario non metallico
Temperatura
massima
(°C)
55
65
70
80
80
90
La normativa impianti ha classificato e codificato un gran numero di
influenze esterne alle quali un impianto elettrico può essere
sottoposto: presenza d’acqua, presenza di corpi solidi, rischio d’urti,
vibrazioni, presenza di sostanze corrosive, ecc.
Queste situazioni possono influenzare i componenti elettrici con
intensità variabile in funzione delle caratteristiche dell’impianto: la
presenza d’acqua, per esempio, si può manifestare attraverso la
caduta di qualche goccia, come anche attraverso l’immersione totale.
Grado di protezione IP
La norma IEC 529 (CEI EN 60529) permette di indicare attraverso
il codice IP i gradi di protezione previsti per le apparecchiature
elettriche contro l’accesso alle parti in tensione e contro la
penetrazione dell’acqua e dei corpi solidi estranei.
Questa norma non considera la protezione contro i rischi
d’esplosione o per situazioni ambientali come l’umidità, i vapori
corrosivi, le muffe o gli insetti.
Il codice IP è composto da 2 cifre caratteristiche e può essere esteso
con una lettera addizionale nel caso in cui la protezione delle
persone contro l’accesso alle parti in tensione risulti essere
superiore a quella indicata dalla prima cifra.
Un’altra lettera supplementare consente di fornire indicazioni
supplementari per la protezione del materiale.
Osservazioni
Il grado di protezione IP deve sempre essere letto cifra per cifra e
non globalmente. Per esempio un involucro con grado di protezione
IP31 è adatto in un ambiente che esige un grado di protezione
minimo IP21. In questo caso non può essere utilizzato un
apparecchio con involucro con grado di protezione IP30.
444
Guida tecnica439-472.fm Page 445 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
In considerazione del fatto che la presenza d’acqua sulle
apparecchiature (quadri) è comunque di effetto negativo
(penetrazione, effetti corrosivi, ecc.), è opportuno che le
apparecchiature installate all’esterno siano corredate di un tettuccio
di protezione eventualmente integrato da schermi laterali.
In generale, i gradi di protezione indicati dai costruttori sono validi
alle condizioni previste dai cataloghi. Tuttavia, soltanto il montaggio,
l’installazione e la manutenzione effettuati secondo le regole
dell’arte garantiscono il mantenimento del grado di protezione
originale.
Grado di protezione contro
gli impatti meccanici IK
La norma CEI EN 50102 definisce il grado di protezione contro gli
impatti meccanici caratterizzandolo con le lettere IK seguite da un
valore numerico. La tabella qui di seguito illustra i valori di impatto in
joule rappresentati da ogni codice.
Grado di protezione meccanica contro gli impatti
IK secondo norma CEI EN 50102
codice
IK
energia di impatto Joule
00
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
non protetto
0,15
0,2
0,35
0,5
0,7
1
2
5
10
20
445
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 446 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Dichiarazioni di conformità,
certificati, marchi
Ogni costruttore deve dimostrare la rispondenza dei suoi prodotti ai
requisiti previsti dalle norme in termini di sicurezza e di prestazioni
eseguendo le prove.
È possibile assicurare la presunzione di conformità alle norme
mediante le seguenti procedure:
• con una dichiarazione di conformità stabilita dal costruttore, e nel
caso occorra, accompagnata da una certificazione del sistema di
qualità. I documenti ufficiali del costruttore (cataloghi, guide, fogli
di istruzione, ecc.) possono rappresentare una dichiarazione di
conformità. In caso di contestazione, il costruttore deve
comprovare la veridicità di quanto ha dichiarato sui suoi
apparecchi mediante rapporti di prova, disegni costruttivi, rapporti
di qualità, ecc. La dichiarazione di conformità ricade sotto la sola
responsabilità del costruttore;
• mediante un certificato di prova o un certificato di conformità
rilasciato da un ente terzo (laboratorio riconosciuto). Nel primo
caso lo specifico esemplare del prodotto è provato con le prove
richieste dal costruttore e se ha superato con successo una o più
prove previste viene rilasciato il certificato di prova;
• nel caso in cui si voglia la conformità del prodotto alla norma, il
laboratorio effettua tutte le prove di tipo previste dalla norma e
dopo aver riconosciuto il prodotto dai suoi disegni viene rilasciato
il marchio sul prodotto stesso (marchio IMQ, marchio UL, ecc.).
Il marchio garantisce anche la rispondenza di tutta la produzione.
Rispondenza alle Direttive CEE
Le direttive europee (leggi della Comunità Europea) fissano degli
obbiettivi, chiamati requisiti essenziali di sicurezza, ed al costruttore
spetta poi l’obbligo di rispettarli. Uno dei mezzi per rispondere alle
direttive è quello di applicare le norme armonizzate di riferimento che
sono pubblicate sulla gazzetta ufficiale della comunità europea.
Le direttive applicabili ai prodotti Schneider Electric sono:
• La Direttiva Bassa Tensione (BT);
si applica a tutto il materiale elettrico compreso nel campo di
tensione tra 50 e 1000V c.a. e tra 75 e 1500 V c.c. . È obbligatoria
dal 1 Gennaio 1997.
• La Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC);
riguarda le apparecchiature che possono creare delle perturbazioni
elettromagnetiche o il cui funzionamento può venire influenzato da
queste perturbazioni. È obbligatoria dal 1 Gennaio 1996.
• La Direttiva Macchine;
per i componenti di sicurezza che sono impiegati nell’equipaggiamento
elettrico della macchina. È obbligatoria, per tali componenti, dal
1 Gennaio 1997.
• Per ciascun prodotto, o famiglia di prodotti il costruttore o il suo
rappresentante nella comunità europea, sotto la propria
responsabilità, deve redigere una dichiarazione di conformità e
preparare il fascicolo tecnico. Entrambe sono destinate
esclusivamente agli organismi nazionali di controllo (dogane,
ministeri, ispettori, ecc.).
• Il rispetto delle direttive europee (ed anche delle leggi italiane che le
hanno recepite), impone infine l’apposizione della “marcatura CE”.
446
Guida tecnica439-472.fm Page 447 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
La marcatura CE
• CE è una marcatura obbligatoria che attesta la rispondenza del
prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza richiesti dalle direttive
comunitarie applicabili al prodotto in questione;
• CE è la condizione necessaria per l’immissione dei prodotti sul
mercato e la loro libera circolazione all’interno della comunità
europea;
• CE è una marcatura amministrativa destinata alle autorità e non al
cittadino;
• CE non indica la conformità alla norma e non è in alcun caso una
garanzia di sicurezza di qualità e di funzionamento del prodotto.
Viceversa, se il prodotto è a norma sicuramente risponde anche
alle direttive.
La marcatura CE di conformità è costituita dalle iniziali “CE” secondo
il simbolo grafico qui a sinistra.
Il seguente logo deve essere apposto dal fabbricante in modo
visibile, facilmente leggibile e indelebile sul materiale oppure, quando
non possibile, sull’imballo, sulle avvertenze d’uso, sul certificato di
garanzia
In caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura CE devono
essere rispettate le proporzioni indicate dal simbolo graduato
illustrato.
I diversi elementi della marcatura CE devono avere essenzialmente
la stessa dimensione verticale, che non può essere inferiore a 5 mm.
I prodotti Schneider Electric dispongono dei marchi dei principali Enti
certificatori mondiali.
447
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 448 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Sistema
di distribuzione Librio
Il Sistema di Distribuzione Librio si basa su di un concetto
estremamente semplice e geniale: il poter mixare, sotto lo stesso
ripartitore, prodotti con funzioni differenti quali:
• interruttori automatici 1P+N e 3P+N;
• interruttori differenziali;
• interruttori magnetotermici differenziali 1P+N e 3P+N;
• ausiliari di segnalazione e comando;
• ausiliari per il telecomando (contattori e teleruttori);
• apparecchiature di controllo e comando.
Questo è oggi possibile grazie ai ripartitori RP C40 che sono la spina
dorsale del Sistema di Distribuzione Librio.
Grazie ai ripartitori RP C40 è oggi possibile realizzare quadri elettrici
in modo più semplice e professionale:
• la disposizione degli apparecchi all’interno dei quadri rispecchia
fedelmente lo schema elettrico;
• protezione differenziale generale e gruppi di partenze associate
disposte sulla stessa fila;
• partenze disposte in gruppi;
• organizzazione dei gruppi a scelta dell’installatore in piena libertà,
ad esempio:
–per tipo di utenze (illuminazione, prese, condizionamento, …);
–per zone (uffici, laboratori, …);
• risparmio di tempo nella realizzazione dei quadri;
• cablaggi ridotti al minimo indispensabile ed estetica del quadro con
un aspetto più curato e professionale.
448
Guida tecnica439-472.fm Page 449 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
La particolare disposizione dei denti dei
ripartitori (per ogni modulo di larghezza sono
disponibili sia il dente di neutro che un dente
di fase) e la presenza di apposite cave sulla
parte alta delle apparecchiature, consentono
di affiancare sulla stessa guida DIN e sotto lo
stesso ripartitore tutti gli apparecchi di
controllo e comando più frequentemente
utilizzati nei quadri di distribuzione nei settori
domestico e terziario.
Gli apparecchi di protezione (sia monofasi
che trifasi) vengono alimentati direttamente
dal ripartitore e tutti gli ausiliari elettrici e gli
apparecchi di controllo e comando possono
essere frapposti tra gli apparecchi di
protezione (ad esempio ogni apparecchio di
controllo e comando può essere posizionato
direttamente a fianco del proprio interruttore
di protezione.
14889
Utilizzo dei ripartitori
• I ripartitori RP C40 sono tagliabili a misura
utilizzando un semplice seghetto, senza
dover smontare e rimontare le barrette di
rame;
• i punti di taglio sono identificati da apposite
scanalature che semplificano l’accesso del
seghetto e permettono di rispettare le
corrette dimensioni modulari;
• con i ripartitori vengono forniti dei
copridenti isolanti, che assicurano la
copertura dei denti non utilizzati, e delle
chiusure laterali per garantire le corrette
distanze d’isolamento;
• identificazione delle differenti fasi e del
neutro sulla parte anteriore del ripartitore
in corrispondenza di ogni dente;
• i denti sono immobilizzati nell’isolante per
semplificarne l’inserimento nei morsetti
degli apparecchi;
• alimentazione possibile tramite:
– interruttore generale di gruppo,
– cavi inseriti direttamente nei morsetti degli
interruttori,
– connettori opzionali per cavi di sezione
maggiore.
Installazione
1
3
2
• Posizionare le apparecchiature su guida DIN;
• installare il ripartitore 1;
• serrare a fondo i morsetti di collegamento
per assicurare l’alimentazione dei
dispositivi di protezione 2;
• posizionare gli appositi copridenti per
garantire l’isolamento dei denti non
utilizzati 3.
449
Guida tecnica439-472.fm Page 450 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
GUIDA TECNICA
Rimozione delle apparecchiature
2
2
3
1
si
X40N
vigi X40
C32
S
30mA
vigi X40
X40a
N
C16
300mA
A
si
N
40A
300mA
si
450
vigi X40
19423
19499
17573
repère-client
sur étiquette
12 mm
X40N
S
si
ID X40
I n 0,3A
• È la funzione tradizionalmente utilizzata nei
quadri elettrici, con ingresso cavi nei
morsetti a monte dell’interruttore
magnetotermico ed uscita cavi nei morsetti
a valle del blocco differenziale.
S
Protezione differenziale
e magnetotermica/differenziale
di gruppi di partenze
14889
14889
230V~
4500
400V~
17508
19464
17573
30mA
A
19466
C16
230V~
Protezione magnetotermica/
differenziale per le singole
partenze
14889
14889
• È possibile rimuovere un prodotto installato
con i ripartitori RP C40 senza dover
smontare questi ultimi:
• aprire l’interruttore di protezione generale
della fila;
• aprire i morsetti dell’apparecchiatura da
smontare 1;
• portare in posizione di aperto le clips
bistabili dell’apparecchio, posizionate sia in
alto che in basso 2;
• estrarre il prodotto dalla fila ruotandolo
verso l’alto e tirandolo successivamente
verso il basso 3.
S
È una nuova funzione che si viene a creare
con l’utilizzo del Sistema di ripartizione
Librio; consiste nell’avere entrata ed uscita
cavi sempre a monte, dando così la
possibilità di poter installare questi dispositivi
sulla stessa linea (guida DIN) degli
interruttori tradizionali e di poterli utilizzare
come “interruttori generali” di fila.
Questo è reso possibile dalla particolare
conformazione di interruttori differenziali puri
(ID C40) e blocchi differenziali (Vigi C40 e
Vigi C60 specifici) che riportano i morsetti di
uscita cavi nella parte alta del prodotto
consentendo così di alimentare i ripartitori
RP C40 e, con questi ultimi, di alimentare gli
interruttori per la protezione delle singole
partenze.
Guida tecnica439-472.fm Page 451 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Interruttori differenziali
a riarmo automatico RED
Funzionamento
Dispositivo di riarmo
Il dispositivo di riarmo automatico integrato provoca la chiusura
automatica del dispositivo differenziale dopo aver verificato
l’isolamento del circuito a valle.
In caso di guasto la richiusura del RED non è consentita.
Fig. 1
Dispositivo differenziale
I RED funzionano senza riarmo automatico quando il coperchio
scorrevole è aperto verso destra in posizione Auto Off (Fig. 1).
La modalità di riarmo automatico è attivata con coperchio chiuso
verso sinistra in posizione Auto On (Fig. 2).
Test
La funzione Test è possibile solo in modalità manuale, con
coperchio aperto in posizione Auto Off. L’operatore può
verificare manualmente il funzionamento del dispositivo
premendo il tasto Test. Il circuito a valle viene
temporaneamente interrotto. A questo punto occorre
richiudere manualmente i RED agendo sulla leva O-l per
alimentare nuovamente il circuito a valle.
Fig. 2
Diagramma di funzionamento del dispositivo
di riarmo
ON
+
LED :
OFF
GUASTO
No
?
F = 1 Hz
Si
CLACK
R
OFF
OFF
R
CHECK
R
GUASTO
R
3 min
GUASTO
Si
?
GUASTO
No
No
Riarmo
OK
3° tentativo
di riarmo
? No
R
? Si
Si
OK
FINE
Istogramma di funzionamento e segnalazione
di un ciclo di riarmo
Impianto guasto
Impianto funzionante
Contatto
Fase di controllo
Test impianto
Attivazione disp. molla
Lampeggiamento
LED (modo funzionamento)
Apertura
sportello scorrevole
Rilevamento
guasto e blocco
Guasto
Riarmo
Avvio ciclo
di riarmo
Guasto transitorio
Tensione a valle
451
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 452 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Interruttori differenziali
a riarmo automatico REDs
Funzionamento
Dispositivo di riarmo
Fig. 1
Interruttori differenziali
a riarmo automatico
RED
Il dispositivo di riarmo automatico integrato provoca la chiusura
automatica del dispositivo differenziale dopo aver verificato
l’isolamento del circuito a valle.
In caso di guasto il riarmo non è consentito. L’isolamento del circuito
a valle viene controllato nuovamente dopo 15 minuti.
Vi sono due possibilità:
- il circuito presenta ancora il guasto: in questo caso verrà effettuato
un nuovo controllo dopo 15 minuti. La sequenza viene segnalata
localmente da un lampeggiamento di 5 secondi della spia rossa e a
distanza dal contatto ausiliario.
- il guasto era solo temporaneo ed è scomparso: il dispositivo di
riarmo provoca il riarmo automatico del differenziale.
Fig. 2
Dispositivo differenziale
I REDs funzionano senza riarmo automatico quando il coperchio
scorrevole è aperto verso destra in posizione Auto Off (Fig. 1).
La modalità di riarmo automatico è attivata con coperchio chiuso
verso sinistra in posizione Auto On (Fig. 2).
Test
La funzione Test è possibile solo in modalità manuale, con coperchio
aperto in posizione Auto Off. L’operatore può verificare manualmente
il funzionamento del dispositivo premendo il tasto Test. Il circuito a
valle viene temporaneamente interrotto. A questo punto occorre
richiudere manualmente i REDs agendo sulla leva O-l per alimentare
nuovamente il circuito a valle.
452
Guida tecnica439-472.fm Page 453 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Diagramma di funzionamento del dispositivo
di riarmo
+
ON
LED :
OFF
GUASTO
No
F = 1 Hz
?
Si
R
CLACK
OFF
OFF
5s 5s
5s
R
R
2P
R
V 4P
CHECK
2P
R
GUASTO
Si
R
4P
R
V
V
15 min
> 1 min
< 3 min
?
No
GUASTO
No
Riarmo
OK
? No
2P
R
3° tentativo
di riarmo
?
4P
Si
R
V
Si
2P/4P
OK
FINE
V
Istogramma di funzionamento e segnalazione
di un ciclo di riarmo
Impianto guasto
(3° tentativo di riarmo)
Impianto funzionante
Contatto
Fase di controllo
Test impianto
Attivazione disp. molla
Lampeggiamento
LED destra (presenza tensione)
LED sinistra (modo funzionamento)
Contatto ausiliario
Apertura
sportello scorrevole
Rilevamento
guasto e blocco
Guasto
Riarmo
Avvio ciclo
di riarmo
Guasto transitorio
Tensione a valle
453
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 454 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Interruttori differenziali a riarmo
automatico REDtest
Funzionamento
Dispositivo di riarmo
Fig. 1
I REDtest eseguono un controllo della protezione differenziale con
cadenza settimanale.
Questo test consiste nell’apertura e chiusura del differenziale, senza
interruzione dell’alimentazione del circuito a valle.
Il dispositivo di riarmo integrato riarma automaticamente il
differenziale dopo aver verificato l’isolamento del circuito a valle. Se il
circuito presenta un guasto il riarmo del differenziale non è
consentito.
Dispositivo differenziale
Fig. 2
I REDtest funzionano senza riarmo automatico quando il coperchio
scorrevole è aperto verso destra in posizione Auto Off (Fig. 1).
La modalità di riarmo automatico e la funzione Autotest sono attivate
con coperchio chiuso verso sinistra in posizione Auto On (Fig. 2).
Test manuale e Autotest
Per testare la protezione differenziale dei REDtest è possibile
scegliere tra due funzioni:
– Test manuale: questa funzione è disponibile solo in modalità di
funzionamento manuale con coperchio scorrevole aperto in
posizione Auto Off. Consente di testare il dispositivo manualmente
premendo il tasto Test. L’installazione a valle viene
temporaneamente interrotta. Occorre quindi riarmare
manualmente i REDtest agendo sulla leva O-l per alimentare il
circuito a valle.
– Autotest: dopo aver verificato l’isolamento dell’impianto il REDtest
controlla il differenziale senza interruzione dell’alimentazione del
circuito a valle (è presente un contatto di bypass). Se il test è
positivo il LED verde sul lato destro si illumina mentre il LED di
sinistra resta spento. Se al contrario il sistema presenta un guasto
il LED giallo di sinistra si illumina indicando che il dispositivo deve
essere sostituito.
454
Guida tecnica439-472.fm Page 455 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Diagramma di funzionamento di un ciclo
di Autotest
G
GUASTO
Autotest
R
No
Chiusura
circuito
bypass OK
V
?
Si
Inizializzazione
test
GUASTO
G
LED :
V
OFF
No
Apertura
OK
F = 1 Hz
?
Si
7 giorni
3 min
No
No
2° tentativo
di riarmo
Riarmo
OK
?
R
Riavvio
ciclo
di riarmo
(Vedere riarmo
pagina seguente)
GUASTO
G
R
?
Si
R
Si
V
G
3 min
V
No
Apertura
circuito
bypass
?
Si
OK
FINE
V
Istogramma di funzionamento e segnalazione
di un ciclo di Autotest
Dispositivo differenziale guasto
(Nessuno scatto dispositivo durante il test)
Dispositivo differenziale
funzionante
Contattore bypass
Contatto
Fase test
Test dispositivo differenziale
Attivazione disp. molla
LED destra (presenza tensione)
LED sinistra (modo funzionamento)
Lampeggiamento
Contatto ausiliario
Apertura
sportello scorrevole
Rilevamento
guasto e blocco
Avvio ciclo
Riarmo
Avvio ciclo
di riarmo
Avvio ciclo
Tensione a valle
455
Guida tecnica439-472.fm Page 456 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
GUIDA TECNICA
Diagramma di funzionamento del dispositivo
di riarmo
ON
+
LED :
OFF
GUASTO
No
F = 1 Hz
?
Si
R
CLACK
OFF
OFF
R
V
CHECK
GUASTO
R
R
3 min
GUASTO
Si
?
GUASTO
No
No
Riarmo
OK
R
3° tentativo
di riarmo
? Si
? No
Si
OK
FINE
V
Istogramma di funzionamento e segnalazione
di un ciclo di riarmo
Impianto guasto
Impianto funzionante
Contattore bypass
Contatto
Fase di controllo
Test impianto
Attivazione disp. molla
Lampeggiamento
LED destra (presenza tensione)
LED sinistra (modo funzionamento)
Contatto ausiliario
456
Apertura
sportello scorrevole
Rilevamento
guasto e blocco
Guasto
Riarmo
Avvio ciclo
di riarmo
Scatto su guasto
Tensione a valle
Guida tecnica439-472.fm Page 457 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Scaricatori di sovratensioni
PRF1, PRD, PF
Per meglio rispondere alle vostre esigenze di protezione abbiamo
riportato i passi fondamentali da seguire nella scelta dell’SPD più
adatto.
1
Stimate il valore delle apparecchiature da proteggere
Per stimare tale valore, considerate:
• il costo delle apparecchiature;
• l'impatto economico di un eventuale danno.
Interruttori differenziali
a riarmo automatico
REDtest
–
–
–
• Apparecchiature domestiche:
stereo, TV, PC;
elettrodomestici;
impianti antifurto.
–
–
–
–
• Impianti sensibili:
impianti antifurto;
impianti antincendio;
controllo accessi;
video sorveglianza.
–
–
• Impianti tecnici dell'edificio:
impianti di ventilazione e condizionamento;
ascensori.
–
–
–
• Attrezzature professionali:
macchine programmabili;
sever informatici;
sistemi regia per controlli luci e suoni.
–
–
–
• Impianti complessi:
infrastrutture medicali;
infrastrutture di produzione;
sistemi informativi complessi.
2
Determinate il tipo di edificio e il relativo impianto elettrico
Lo studio del sistema di protezione può essere condotto considerando
l'intero edificio o sue singole parti elettricamente indipendenti
In base alle dimensioni dell'edificio e all'estensione del sistema
elettrico è necessario installare uno o più scaricatori di
sovratensioni nei vari quadri che compongono l'impianto.
• villa indipendente;
• appartamento, villetta semi-indipendente;
• aree comuni di un edificio;
• locali ad uso professionale;
• edifici per il terziario e industriale:
– unico quadro generale o quadro generale di bassa tensione;
– quadro intermedio;
– carico sensibile posto ad una distanza maggiore di 30 m dal quadro.
457
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 458 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
3
Valutate il rischio di caduta di fulmini nella zona considerata
I fulmini sono attratti dai punti sporgenti del territorio che
conducono carica elettrica. Questi possono essere:
• punti naturali: grandi alberi, cime di montagna, aree umide,
terreno ferroso;
• punti artificiali: camini, antenne, piloni e tralicci, parafulmini.
Effetti indiretti possono essere indotti nel raggio di 50 metri dal
punto di caduta del fulmine.
Localizzazione dell’edificio:
•
in un’area urbana, suburbana, in un centro abitato.
•
isolato in un’area pianeggiante.
•
in un’area a rischio elevato (piloni, alberi, zone
di montagna, picchi, zone umide o laghi).
•
in aree eccezionalmente esposte (parafulmine
su un edificio a meno di 50 metri).
Considerati i precedenti passi si può seguire la rappresentazione
negli schemi seguenti per giungere alla scelta dell’SPD.
Si deve far riferimento allo schema relativo al tipo di apparecchiature
da proteggere (apparecchiature domestiche, impianti sensibili,
impianti tecnici dell’edificio, attrezzature professionali, impianti
complessi) e poi procedere verso il basso rispondendo ai restanti
quesiti.
458
Guida tecnica439-472.fm Page 459 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
1
Apparecchiature domestiche
Apparecchiature
da proteggere
PC, elettrodomestici,
stereo, TV,
impianto antifurto, etc..
2
Tipo di edificio
e impianto
Appartamento,
villetta semiindipendente
Villa
indipendente,
locali ad uso
professionale
Aree comune
di un edificio
3
Rischio di caduta
di fulmini
Scelta del tipo
di scaricatore
Quick
PF40
PF
Combi Combi
PRF1 PRF1
+ PF40 + PF40
Le sovratensioni si possono propagare
anche attraverso le reti di telecomunicazione
danneggiando le apparecchiature connesse
Quick
PF
PF40
PF65
Combi
PRF1
+
PF40
Combi
PRF1
+
PF40
Protezione delle apparecchiature per la telecomunicazione
Scelta dello scaricatore
PRC
Reti telefoniche analogiche < 200 V
b
459
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 460 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
1
Impianti sensibili:
Apparecchiature
da proteggere
Impianti tecnici dell’edificio:
impianti antifurto;
impianti antincendio;
controllo accessi;
video sorveglianza.
2
Unico quadro
generale
o quadro
generale
di bassa
tensione
Tipo di edificio
e impianto
impianti di ventilazione
e condizionamento;
ascensori.
Quadro
intermedio
Carico
sensibile
posto ad una
distanza
maggiore
di 30 m
dal quadro
3
Rischio
di caduta
di fulmini
Scelta dello
scaricatore
Soluzione
alternativa
Combi
PRF1
o
PRF1
Quick Quick Quick
Master
PRD20r PRD40r PRD40r
+
PRD40
o Quick
PRD40r
Quick
PRD40r
Quick
PRD8r
Combi
PRF1
o
PRD20 PRD40 PRD40 PRF1
Master
+
PRD40
PRD40
PRD8
O
O
PF20
460
PF40
Combi
PRF1
o
PF40
PRF1
Master
+ PF40
PF40
O
PF8
Guida tecnica439-472.fm Page 461 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
1
Attrezzature professionali:
Apparecchiature
da proteggere
macchine programmabili,
sever informatici,
sistemi regia per controlli luci e suoni.
2
Unico
quadro
generale
o quadro
generale
di bassa
tensione
Tipo di edificio
e impianto
Quadro
intermedio
Carico
sensibile
posto ad
una distanza
maggiore
di 30 m dal
quadro
3
Rischio
di caduta
di fulmini
Scelta dello
scaricatore
Soluzione
alternativa
Combi
PRF1
o
Quick
PRD65 PRD65 PRF1
PRD40r
Master
+ Quick
PRD40r
Quick
PRD20r
Quick
PRD8r
Combi
PRF1
o
PRD40 PRD65 PRD65 PRF1
Master
+
PRD40
PRD20
PRD8
O
O
PF40
PF65
Combi
PRF1
o
PF65
PRF1
Master
+ PF40
PF20
O
PF8
461
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 462 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
1
Impianti complessi:
Apparecchiature
da proteggere
infrastrutture medicali,
infrastrutture di produzione,
sistemi informativi complessi.
2
Unico quadro
generale
o quadro
generale
di bassa
tensione
Tipo di edificio
e impianto
Quadro
intermedio
Carico
sensibile
posto ad
una distanza
maggiore
di 30 m dal
quadro
3
Rischio
di caduta
di fulmini
Scelta dello
scaricatore
Soluzione
alternativa
Combi Combi
PRF1 PRF1
Combi
o
o
PRF1 +
PRD65
PRF1 PRF1
Quick
Master Master
PRD40r
+ Quick + Quick
PRD40r PRD40r
Quick
PRD20r
Quick
PRD8r
Combi
PRF1
Combi o
PRD65 PRF1 + PRF1
PRD40 Master
+
PRD40
PRD20
PRD8
Combi
PRF1
o
PRF1
Master
+
PRD40
Combi
PRF1
Combi
o
PF65 PRF1 +
PRF1
PF40
Master
+ PF40
Combi
PRF1
o
PRF1
Master
+ PF40
Le sovratensioni si possono propagare anche
attraverso le reti di telecomunicazione e di
computers danneggiando le apparecchiature
connesse (come telefoni, modem, computer
e server)
462
O
O
O
PF8
PF20
Protezione delle apparecchiature per la trasmissione dati
Scelta dello scaricatore
PRC
PRI
Reti telefoniche analogiche < 200 V
b
Reti digitali e linee analogiche < 48 V
b
Reti digitali e linee analogiche < 6V e carichi alimentati
in BTS
b
Guida tecnica439-472.fm Page 463 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Guida alla scelta del dispositivo
di protezione
La scelta della protezione coordinata al 100% con lo scaricatore
garantisce la totale sicurezza anche quando lo scaricatore è
a fine vita.
Scaricatori con la protezione integrata
Quick PF 1P+N
Icc = 6 kA
Combi PRF1 1P+N
Icc = 6 kA
Quick PRD 1P+N
Icc = 25 kA
Quick PF 3P+N
Icc = 6 kA
Combi PRF1 3P+N
Icc = 6 kA
Quick PRD 3P+N
Icc = 25 kA
Altri scaricatori: scelta della protezione da associare
6kA
10kA
15kA
25kA
36kA
PRD8
PF8
C60N 20A
Curva C
C60H 20A
C
Curva C
PRD20
PF20
C60N 25A
Curva C
C60H 25A
C
Curva C
PRD40
PF40
C60N 40A
Curva C
C60H 40A
C
Curva C
Fusibile 22x58
40A gL/gG
PRD65
PF65
C60N 50A
Curva C
C60H 50A
C
Curva C
Fusibile 22x58
50A gL/gG
Icc
70kA
Fu
Fusibile
22x58
25A gL/gG
50kA
PRF1
Master
Compact NSX 160B 160A
Fusibile NH 160A gL/gG
Compact NSX CCompact
ompa NSX
1160F
60F 1160A
60A 1160N
60N 1160A
60A
Fusibile NH
250A gL/gG
463
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 464 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Prese e spine industriali
a norme IEC 309-1 e 2
Generalità
L’offerta comprende una vasta gamma di prese e spine destinate
essenzialmente ad usi industriali, sia all’interno che all’esterno dei
fabbricati, dove la temperatura ambiente non supera abitualmente
i 40°C. Grazie alle loro caratteristiche costruttive e all’impiego di
materiali con elevate prestazioni di resistenza agli agenti chimici
e atmosferici, trovano diffusa applicazione anche nei cantieri di
costruzione e nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura e del
terziario.
Per l’impiego in ambienti speciali, per esempio a bordo di navi, o in
ambienti con pericolo di esplosioni, possono essere richieste
prescrizioni particolari.
Norme di riferimento
Gli standard dimensionali e prestazionali di questa famiglia di
prodotti sono definiti a livello internazionale e recepiti dalla normativa
europea ed italiana:
IEC 309-1
CEI EN 60309.1
CEI 23-12/1
Spine e prese per uso industriale
Parte 1: Prescrizioni generali
IEC 309-2
CEI EN 60309.2
CEI 23-12/2
Spine e prese per uso industriale
Parte 2: Prescrizioni di intercambiabilità dimensionale per spine e
prese con spinotti ed alveoli cilindrici.
Definizioni
Alimentazione
Le diverse applicazioni delle spine e prese comprendono le seguenti
esecuzioni:
presa fissa
Presa a spina fissa:
presa
mobile
spina
dispositivo che permette di collegare a volontà un cavo flessibile ad
un impianto fisso: comprende la presa fissa e la spina.
Presa fissa:
parte destinata ad essere installata nell’impianto fisso o incorporata
in una apparecchiatura.
cavo flessibile
cavo flessibile
presa mobile
Presa a spina
mobile
464
Spina:
parte indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al
cavo flessibile a sua volta collegato ad un apparecchio o a una presa
mobile
Presa a spina mobile:
dispositivo che permette di collegare a volontà due cavi flessibili:
comprende la presa mobile e la spina.
Guida tecnica439-472.fm Page 465 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Presa mobile:
parte indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al
cavo flessibile di alimentazione.
Presa a spina per apparecchi:
dispositivo che permette di collegare a volontà un cavo flessibile ad
un apparecchio: comprende una presa mobile e una spina fissa.
Spina fissa:
parte incorporata fissata o destinata ad essere fissata ad un
apparecchio.
Principali prescrizioni
L/+
2P + T
L2
L3
N
L1
3P + N + T
Le norme prevedono l’impiego di prese e spine sia in corrente
alternata, con frequenze fino a 500 Hz, che in corrente continua,
suddividendole in due grandi categorie:
• spine e prese a bassissima tensione, per valori d’impiego sino a 50 V;
• spine e prese a bassa tensione, per valori d’impiego tra 50 V e 690 V.
Sono previste correnti nominali da 16 e 32 A ed esecuzioni da 2P e
3P per la bassissima tensione e correnti nominali da 16, 32, 63 e
125 A con esecuzioni da 2P+t , 3P+t e 3P+N+t per la bassa
tensione.
Per ogni impiego con caratteristiche nominali diverse di tensione,
corrente, frequenza, polarità e tipologia di applicazione è prevista
una specifica esecuzione con impedimenti di sicurezza che rendano
impossibile l’inserimento di una spina qualsiasi in una presa che non
sia l’esatta corrispondente.
Questa non intercambiabilità è assicurata dalla conformità alle
diverse tabelle di unificazione dimensionale che prevedono differenti
posizioni del contatto di terra rispetto ad un riferimento normalizzato
fisso dell’imbocco
Esecuzione a bassa tensione >50 V
Nelle versioni a bassa tensione la non intercambiabilità è assicurata
mediante due elementi:
• una scanalatura di guida sulla presa cui fa riscontro un
corrispondente nasello sulla spina
• un contatto di terra più grande degli altri contatti e posto in diverse
posizioni orarie a seconda delle caratteristiche nominali d’impiego.
La posizione oraria (h) del contatto di terra viene verificata con la
presa vista di fronte ed osservando la posizione del contatto di terra
rispetto al punto di riferimento principale (scanalatura di guida)
posizionato sempre a ore 6.
Punto di
riferimento
ausiliario
L/+
2P
Riferimento
principale
Punto di
riferimento
ausiliario
L2
L1
L3
3P
Riferimento
principale
Esecuzioni a bassissima tensione <50 V
Anche in queste versioni prive di contatto di terra, l’intercambiabilità è
assicurata
da due elementi di riferimento:
• una scanalatura di guida sulla spina cui fa riscontro un corrispondente
nasello sulla presa, in posizione sempre fissa a ore 6;
• un riferimento ausiliario costituito anch’esso da una scanalatura
sulla spina cui corrisponde un nasello sulla presa che si posiziona
nelle diverse ore, a seconda delle caratteristiche d’impiego.
La posizione oraria (h) del riferimento ausiliario viene verificata con
la presa vista di fronte ed osservando la posizione del nasello
rispetto al punto di riferimento principale posizionato sempre a ore 6.
465
Guida tecnica439-472.fm Page 466 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
GUIDA TECNICA
Riferimenti orari
La gamma comprende tutte le versioni previste dalle normative,
anche le più particolari.
Anche se il catalogo illustra solo alcune esecuzioni standard, è
possibile disporre di tutte le diverse posizioni orarie specificate
dalla norma, tra le quali, nella gamma a bassa tensione possiamo
trovare:
Applicazione
Pos. oraria
contatto
di terra
uso comune
container refrigerati
installazioni marine, portuali, navali
per alim.mediante trasf. isolam. (TST)
per corrente continua da 50 a 250 V
oltre 250 V
per alta frequenza da 100 a 300 Hz
da oltre 300 a 500 Hz
tensioni particolari: da 100 a 130 V
da 480 a 500 V
da 600 a 690 V
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
6
3
11
12
3
8
10
2
4
7
5
La tabella di pagina 467 riepiloga le varianti possibili.
Codice dei colori
Per una più rapida identificazone delle tensioni d’impiego la norma
prevede un codice di colori convenzionali che possono interessare
tutto l’apparecchio o solo una parte (es. coperchietto, ghiera, ecc.).
Tensione nominale di esercizio V
Colore (1)
da 10 a 25
viola
da 40 a
bianco
50
da 100 a 130
giallo
da 200 a 250
blu
da 380 a 480
rosso
da 500 a 690
nero
1) Per frequenze superiori a 60 Hz fino a 500 Hz incluso si può usare, se
necessario, il colore verde in combinazione con il colore della tensione nominale di esercizio.
466
Guida tecnica439-472.fm Page 467 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Tabella riepilogativa delle caratteristiche di riconoscimento e di intercambiabilità delle prese e spine industriali
appartenenti ai diversi sistemi previsti dalla norma CEI EN 60309-2
BASSA TENSIONE oltre 50 V fino a 690 V
Freq.
(Hz)
50 e 60
60
t
2P+t
Tensione
Posizione del
nominale
contatto di terra
d’impiego (V) presa a spina (1)
16 e 63 e
32A 125A
100-130
4h 4h
t
3P+t
Tensione
Posizione del
nominale
contatto di terra
d’impiego (V) presa a spina (1)
16 e 63 e
32A 125A
100-130
4h 4h
Freq.
(Hz)
Freq.
(Hz)
t
3P+N+t
Tensione
Posizione del
nominale
contatto di terra
d’impiego (V) presa a spina (1)
16 e 63 e
32A 125A
57/1004h 4h
75/130
200-250
6h
6h
200-250
9h
9h
120/208144/250
9h
9h
277
5h
5h
380-415
6h
6h
200/346240-415
6h
6h
380-415
9h
9h
480-500
7h
7h
277/480288/500
7h
7h
480-500
7h
7h
600-690 (3) 5 h
5h
347/600400/690
5h
5h
50 e 60
50 e 60
50 e 60
Alimentazione 12 h 12 h
da trasformatore
di isolamento
Alimentazione 12 h 12 h
da trasformatore
di isolamento
(4)
440-460 (2) 11 h 11 h
(4)
100-300
incluso
cifre 50
–
–
60
301-500
incluso
cifre 50
2h
–
50 (380V) 380-440 (5) 3 h
60 (440V
50-250
incluso
3h
3h
100-300 oltre 50
incluso
10 h –
100-300 oltre 50
incluso
–
–
oltre 250
8h
8h
301-500 oltre 50
incluso
2h
301-500 oltre 50
incluso
2h
–
1h
1h
corrente
continua
–
60
250/440- 11 h 11 h
265/460 (2)
50
60
220/380- 3 h
250/440 (5)
–
(4)
–
(4)
Tutte le tensioni nominali d’impiego e/o le frequenze
non coperte da altre configurazioni
BASSISSIMA TENSIONE fino a 50 V
Freq. (Hz) Tensione
Posizione del punto di rifer.
nominale
ausiliario (6)
d’impiego (V)
16 e 32A
2P
3P
20-25
senza
50 e 60
riferimento
50 e 60
40-50
4h
da 100 a
200 incluso
300
400
2h
20-25
e 40-50
da 401 a
500 incluso
corrente
continua
12 h
3h
11 h
20-25
e 40-50
10 h
(1) La posizione del contatto di terra è relativa al punto di riferimento. In tabella
sono riportati soltanto i valori della SERIE I, (16 - 32 - 63 - 125A); gli apparecchi sono comunque impiegabili secondo i valori della SERIE II (20 - 30 60 - 100A).
Le posizioni indicate da un trattino - non sono unificate.
(2) Principalmente per installazioni a bordo delle navi.
(3) Vedi art. 2.1.01 della norma CEI 23.12.
(4) Colore secondo la tensione.
(5) Solo per container refrigerati (normalizzati da ISO).
(6) La posizione del punto di riferimento ausiliario è data in relazione al punto di
riferimento principale.
467
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 468 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Quadri di distribuzione
ASC e ASD
Premessa
I quadri in bassa tensione devono essere conformi alla norma CEI
EN 60439, “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra
per Bassa Tensione (Quadri B.T.)” articolata in 4 parti, delle quali 3
riguardano i quadri ASC e ASD.
Le Norme Europee
Norma CEI EN 60439-1
“Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)”
costituisce la parte principale mentre le sezioni 2,3 e 4 ne completano,
modificano o sostituiscono le prescrizioni per apparecchiature particolari
che devono comunque essere conformi alla parte 1.
Norma CEI EN 60439-3
“Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione
e manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale
non addestrato ha accesso al loro uso.
Quadri di distribuzione (ASD)”. Si riferisce ai quadri di distribuzione
con involucri fissi, costruiti in serie (ASD), destinati sia ad
applicazioni domestiche, sia in altri luoghi con uso da parte
di persone non qualificate (ovvero non istruite o avvertite sui pericoli
dell’elettricità).
Norma CEI EN 60439-4
“Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere
(ASC)”. Si applica alle apparecchiature assiemate costruite in serie
(ASC) progettate per l’uso in cantiere, ovvero per i luoghi di lavoro
temporanei, che non sono normalmente accessibili al pubblico.
La certificazione e la marcatura CE
Come previsto dalla legge 46/90 l’installatore è tenuto a redigere e
rilasciare al committente di lavori una dichiarazione di conformità che
deve comprendere tutti gli allegati obbligatori previsti (file tecnico), tra
i quali, il più importante, è la relazione con tipologie dei materiali
utilizzati.
Questo documento elenca i componenti utilizzati nell’impianto
specificandone la conformità alle norme nazionali CEI o europee del
CENELEC e il tipo di certificazione o dichiarazione di cui il prodotto è
dotato.
Per i quadri elettrici ASD o ASC l’installatore deve far riferimento e
dichiarare che le apparecchiature installate sono conformi
rispettivamente alle norme CEI EN 60439-1/ 3 e 1/ 4 in quanto in
possesso di dichiarazione di conformità del costruttore o
dell’assemblatore, che con tale documento ne assume la
responsabilità giuridica.
In ottemperanza alle Direttive 73/23 e 93/68 nonché al D.L. 626/96 il
costruttore deve apporre sui quadri elettrici la marcatura CE.
Questa documentazione dovrà restare conservata e tenuta a
disposizione delle autorità nazionali di ispezione per almeno 10 anni,
a decorrere dall’ultima data di fabbricazione del prodotto.
468
Guida tecnica439-472.fm Page 469 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Targhe e istruzioni
La norma CEI EN 60439-1 impone inoltre che su ogni quadro
vengano applicate una o più targhe indelebili, posizionate in modo da
essere visibili, con scritte indelebili e facilmente leggibili; quando
l’apparecchiatura è installata, deve riportare almeno le seguenti
informazioni:
- il nome o il marchio di fabbrica del costruttore (non necessario se
indicato direttamente sull’ASC)
- il tipo o il numero di identificazione
- la norma di riferimento CEI EN 60439-4
- natura della corrente dell’unità (frequenza se in corrente alternata)
- tensioni nominali
- corrente nominale
- grado di protezione
- peso (quando il peso del quadro è superiore ai 30 kg).
Ulteriori informazioni, quando richieste, possono essere riportate
sugli schemi elettrici o nei cataloghi del costruttore.
Il costruttore deve inoltre fornire anche adeguate istruzioni per
l’installazione, il funzionamento e la manutenzione
dell’apparecchiatura.
Deve essere specificato quali altri tipi di apparecchiature vi si
possono collegare e devono essere indicati i criteri di coordinamento
con il tipo di sistema di messa a terra utilizzato e con le protezioni
elettriche dell’impianto completo.
469
Guida tecnica439-472.fm Page 470 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
GUIDA TECNICA
Il Sistema Funzionale Certificato Kaedra
di Schneider Electric consente la rapida realizzazione e
certificazione sia di quadri da cantiere ASC, che di quadri di
distribuzione ASD.
A prova di Norma
In collaborazione con l’IMQ, Istituto Italiano per il Marchio di Qualità,
e alcuni tra i più prestigiosi laboratori nazionali, Schneider Electric ha
realizzato tutte le prove di tipo sui quadri AS, ASC e ASD secondo
quanto previsto dalle norme CEI EN 60439-1/3 e CEI EN 60439-1/4
e certificato mediante dichiarazioni di conformità tutte le
configurazioni ricavabili utilizzando componenti del Sistema Kaedra.
Ampia scelta di soluzioni
L’utilizzo di questi componenti secondo le istruzioni del Sistema
Funzionale Certificato Kaedra consente la realizzazione di numerose
configurazioni scelte tra i quadri serie Kaedra Box e Kaedra MC, con
oltre 500 configurazioni per quanto riguarda i quadri da cantiere
ASC, ed altrettante per i quadri di distribuzione ASD.
Il software SFC
Il software configuratore SFC Kaedra ti consente una facile e rapida
scelta per la realizzazione di quadri prese Kaedra in ambienti con
presenza di personale non qualificato (ASD) e nei cantieri (ASC).
Permette la personalizzazione del quadro in funzione delle proprie
esigenze applicative, scegliendo all’interno di un’offerta di oltre 1.000
diverse configurazioni, ma se non trovi quella che fa per te chiama il
servizio di Pronto Contatto e ti consiglieremo soluzioni corrette sia in
chiave applicativa che normativa.
Il software è molto intuitivo e facilita la scelta della variante di quadro
più adatta alle tue esigenze, permettendo di compilare rapidamente
gli allegati alla dichiarazione di conformità richiesti dalle norme e
dalle leggi vigenti.
Il configuratore consente di stampare dati identificativi del quadro,
disegno fronte quadro con elenco e disposizione dei componenti,
schema di collegamento unifilare, rapporto di prova individuale,
dichiarazione di conformità Schneider Electric, per i quadri certificati
dichiarazione di conformità CE e Norme per i quadri ASD e ASC
470
Guida tecnica439-472.fm Page 471 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
Resistenza
agli aggressivi chimici
Le indicazioni sotto riportate sono applicabili in condizioni dove la
temperatura ambiente non sia superiore a 40°C
e le sollecitazioni meccaniche non sono così concentrate da causare
deformazioni permanenti delle superfici.
I tecnopolimeri impiegati nella produzione delle nostre prese e spine
industriali assicurano ottime prestazioni dei prodotti finiti contro
aggressivi chimici ed atmosferici.
Alcuni prodotti potrebbero essere impiegati in ambienti con concentrazioni
particolarmente alte di acidi, basi e oli; contattateci per trovare la miglior
soluzione del problema. In ogni caso, la serie ISOBLOCK è
particolarmente indicata per impieghi in ambienti fortemente aggressivi,
caratterizzati da alte concentrazioni di oli, basi e acidi.
CARBURANTE
ammo-niaca
RL
RL
R
R
R
R
R
R
R
RL
RL
R
R
R
R
RL
R
RL
R
R
RL
RL
R
R
R
R
R
R
R
RL
RL
R
R
R
RL
RL
R
RL
R
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NR
R
R
NR
NR
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NR
NR
NR
NR
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R
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RL
R
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NR
NR
NR
R
RL
RL
NR
RL
RL
NR
NR
NR
RL
R
R
NR
R
RL
R
NR
NR
NR
NR
R
RL
RL
NR
RL
RL
NR
NR
NR
RL
R
R
RL
R
RL
R
R
RL
RL
R
R
R
R
R
R
R
RL
RL
R
R
R
R
RL
R
RL
R
R
RL
RL
R
R
R
R
R
R
R
RL
RL
R
R
R
R
RL
R
RL
R
R
NR
NR
R
R
RL
RL
NR
NR
RL
NR
NR
NR
NR
R
R
NR
R
RL
R
NR
NR
NR
NR
R
RL
RL
NR
RL
RL
NR
NR
NR
RL
super
R
alcool etilico
puro
silicone
R
acetone
RL
benzene
R
conc.
RL
diluiti
R
soluzione
salina
conc.
R
H2O
gasolio
grasso
animale
grasso
sintetico
soluz. organica
animale
super senza pb
OLIO
olio vegetale
SOLVENTI
minerale
BASI
esano
ACIDI
diluiti
Prodotti
PK le PK PratiKa, BT e BTS
prese
e spine
prese
domestiche
prese schuko
PK Unika
prese con
interruttore
di blocco
basi modulari
PK Isoblock
prese con
interruttore
di blocco
pannelli
modulari
con centralino
pannelli
modulari
con scatola
di derivazione
Kaedra
quadri
e miniquadri
Legenda:
R
Resistente
RL Resistenza limitata
NR Non resistente
471
GUIDA TECNICA
Guida tecnica439-472.fm Page 472 Friday, April 16, 2010 12:25 PM
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