Guida tecnica INTERCALARE_10.indd 439 Caratteristiche generali 440 Comportamento al fuoco e al calore anormale 443 Dichiarazione di conformità, certificati, marchi 446 Sistema di distribuzione Librio 448 Interruttori differenziali a riarmo automatico 451 Scaricatori di sovratensioni 457 Prese e spine industriali 464 Quadri di distribuzione 468 Resistenza agli aggressivi chimici 471 15-04-2010 11:35:04 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 440 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Caratteristiche generali L’offerta comprende diversi tipi di involucri destinati alla realizzazione di apparecchiature di protezione, comando e controllo, con e senza prese a spina, con particolare applicazione in ambienti dove sia richiesto un elevato grado di protezione. Norme di riferimento In funzione del tipo di prodotto e della sua applicazione vengono utilizzate normative diverse: Per i contentitori vuoti: IEC 670 - CEI 23-48 Involucri per apparecchi per installazioni fisse per usi domestici e similari Parte 1: Prescrizioni generali CEI 23-49 Involucri per apparecchi per installazioni fisse per usi domestici e similari Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione e apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile CEI 23-51 “Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per le installazioni fisse per uso domestico similare” I quadri di distribuzione montati e cablati sono inoltre conformi alle norme: CEI EN 60439 - CEI 17-13/1 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo CEI EN 60439-3 - CEI 17-13/3 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove il personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD). Grado di protezione La classificazione in base al grado di protezione contro la penetrazione dannosa di oggetti solidi e di liquidi è la seguente in conformità con la CEI EN 60529-IEC 529: IP40 • Involucri protetti contro la penetrazione di corpi solidi di dimensioni superiori a 1mm. IP41 • Involucri protetti contro la penetrazione di corpi solidi di dimensioni superiori a 1 mm e protetti dalla caduta verticale di gocce d’acqua. IP55 • Involucri protetti contro la penetrazione di polvere in quantità nociva e protetti contro i getti d’acqua. IP65 • Involucri protetti totalmente contro la penetrazione di polvere e protetti contro i getti d’acqua. IP56 • Involucri protetti contro la penetrazione di polvere in quantità nociva e protetti contro i getti d’acqua potenti. 440 Guida tecnica439-472.fm Page 441 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Classificazione secondo il tipo di protezione contro la scossa elettrica • Classe 2: Apparecchio nel quale la protezione contro la scossa elettrica non si basa unicamente sull’isolamento fondamentale, ma anche su misure supplementari di sicurezza costituite dal doppio isolamento o dall’isolamento rinforzato. Queste misure non comportano dispositivi per la messa a terra e non dipendono dalle condizioni di installazione. Segno grafico: i Resistenza al fuoco ed al calore anormale Per tutti i nostri prodotti viene specificato il grado di resistenza al fuoco ed al calore anormale espresso secondo le Norme IEC 695-2-1 e CEI 50-11 che prevede la prova del filo incandescente (Glow-Wire Test). Il metodo di prova è dettagliato alla pag. 296. Utilizzo dei contenitori per la realizzazione di quadretti di distribuzione L’utilizzo dei contenitori e dei centralini modulari per la realizzazione di quadri di distribuzione per installazioni fisse di uso domestico e similare comporta la necessità di verifiche, prove, dichiararazioni di conformità secondo la norma CEI 23-51. Caratteristiche d’installazione Per le loro caratteristiche tutti questi prodotti soddisfano le prescrizioni della norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e 1.500 V in corrente continua”, in particolare per: • protezione contro i contatti indiretti mediante involucri con doppio isolamento (art. 413-2); • protezione contro i contatti diretti mediante involucri con grado di protezione uguale o superiore a IP2X (art. 412.2); • resistenza al calore anormale e al fuoco per installazioni a maggior rischio in caso di incendio (art. 751); • possibilità di chiusura a chiave delle portelle per i dispositivi di sezionamento (art. 462); • sistema di identificazione dei circuiti (art. 514). Condizioni normali d’impiego La Norme IEC 947-1, EN 60947-1 “Regole generali per apparecchiature elettriche di bassa tensione” definiscono le condizioni normali d’impiego per le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Esse sono valide in generale per apparecchi funzionanti nei limiti di tensione fino a 1.000V in corrente alternata o 1.500 V in corrente continua, se non diversamente richiesto dalle norme specifiche di prodotto. Temperatura ambiente Massima temperatura +40 °C con temperatura media nelle 24 ore non superiore a +35 °C; limite inferiore di temperatura: -5 °C. Altezza Fino a 2.000 m. 441 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 442 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Condizioni atmosferiche Temperatura (°C) Umidità Umidità relativa non superiore al 50% con temperatura di +40 °C; Umidità relative superiori sono ammesse a temperature inferiori, per esempio 90% a +20 °C (vedi grafico). Grado di inquinamento dell’ambiente 40 50 30 70 20 90 Umidità (UR %) Cond. atmosf. normali Per gli apparecchi elettrici ed elettronici si considerano i seguenti gradi di inquinamento: grado 1 non c’è inquinamento o si può avere inquinamento secco non conduttore; grado 2 normalmente gli apparecchi possono essere usati in presenza di sostanze inquinanti non conduttrici; occasionalmente, si può prevedere conduttività temporanea a causa di condensazione; grado 3 presenza di inquinamento conduttore o di inquinamento secco non conduttore, che diventa conduttore a causa di condensazione; grado 4 l’inquinamento provoca conducibilità persistente ed elevata; tale inquinamento è causato per esempio da polveri conduttrici, da pioggia o da neve. Il grado di inquinamento normale è: nelle applicazioni per apparecchiature di tipo industriale: domestiche e similari: grado 3 grado 2 Il grado di inquinamento è il numero convenzionale basato sulla quantità di polvere conduttiva o igroscopica, di gas ionizzato o di sali, sull’umidità relativa e sulla frequenza che produce assorbimento o condensazione di umidità, fenomeno che comporta la riduzione della rigidità dielettrica e/o resistività superficiale. Il grado di inquinamento qui considerato è quello dell’ambiente che circonda le distanze in aria e superficiali fra parti di diverso potenziale. I prodotti illustrati su questo catalogo trovano impiego anche in ambienti con condizioni particolarmente gravose. La nostra organizzazione commerciale è a completa disposizione per fornire eventuali ulteriori dettagli. 442 Guida tecnica439-472.fm Page 443 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Comportamento al fuoco e al calore anormale Protezione contro gli effetti termici Il capitolo 42 delle Norma CEI 64-8 tratta le misure di protezione che debbono essere messe in atto ai fini di proteggere le persone, i componenti elettrici fissi ed i materiali contro gli effetti dannosi del calore sviluppato dai componenti elettrici o contro gli effetti dell’irraggiamento termico, in particolare per quanto riguarda: – la combustione o il deterioramento di materiali – il rischio di ustioni – la riduzione della sicurezza di funzionamento dei componenti elettrici installati. Protezione contro gli incendi I criteri riguardanti il pericolo di innesco o di propagazione di incendi, per la scelta e le prove di comportamento dei componenti elettrici sono specificate nelle Norme CEI relative ai diversi componenti. In assenza di queste Norme, al paragrafo 422 della Norma CEI 64-8 vengono indicati i criteri di prova da adottare per i componenti elettrici costruiti con materiali isolanti. In particolare, in funzione delle diverse condizioni d impiego dei componenti elettrici, vengono proposti i livelli minimi di resistenza al riscaldamento in funzionamento ordinario e nelle fasi di installazione mediante la prova in stufa e l’attitudine a non innescare incendi in caso di riscaldamento eccessivo dovuto a guasti mediante la prova del filo incandescente (Glow wire test) secondo la Pubblicazione IEC 695-2-1. La tabella 1, sotto riportata e desunta dalla norma CEI 64-8 propone questi criteri di prova. Tabella 1 - Protezione contro gli incendi Componenti elettrici (scatole, cassette, Resistenza al quadretti, placche e coperchi nelle riscaldamento in diverse condizioni di installazione funzionamento ordinario e nelle fasi di installazione Componenti da incasso sotto intonaco (pareti in muratura tradizionale e prefabbricate) Componenti da incasso per pareti vuote (pareti in truciolato, tramezze in legno, ecc.) Componenti applicati a parete Passerelle Torrette sporgenti dal pavimento o scatole affioranti, anche per uso telefonico Parti dei componenti di cui sopra che tengono in posizione parti sotto tensione (escluse le parti relative al conduttore di protezione) Attitudine a non innescare incendi in caso di riscaldamento eccessivo dovuto a guasti Prova in stufa per 60 min(1) (°C) 60(2) Termocompressione Prova al filo con biglia(1) (°C) incandenscente(3) (°C) – 550 70 – 850 70 60 60 – – – 550 650(4) 650 100 125 850 (1) Le modalità di prova sono quelle descritte nelle Norme CEI emanate dal CT 23 (per esempio Norma CEI 23-5). Tuttavia, per quanto riguarda la temperatura, agli effetti della presente Norma, la tolleranza è ridotta ± 2 °C. (2) Per le scatole da incasso per pannelli prefabbricati a stagionatura rapida, il valore è di 90 °C. (3) Le modalità di prova sono quelle descritte nella Pubblicazione IEC 695-2-1 “Prova al filo incandescente”. (4) Anche prova di resistenza alla propagazione della fiamma secondo la Pubblicazione IEC 614-1 (Norma CEI 23-19). 443 Guida tecnica439-472.fm Page 444 Friday, April 16, 2010 12:25 PM GUIDA TECNICA Protezione contro le ustioni Anche i limiti di temperatura delle parti accessibili dei componenti elettrici ai fini del rischio di ustione per le persone, sono sempre regolamentati dalle rispettive norme di riferimento. In assenza di queste, il paragrafo 423 della Norma CEI 64-8 stabilisce i limiti di temperatura nel funzionamento ordinario per tutte le parti accessibili di componenti elettrici (vedi tabella 2). Qualora esistessero parti di impianto che, in funzionamento ordinario, anche se per brevi periodi, possono raggiungere temperature superiori ai limiti indicati in questa tabella, esse devono essere protette con involucri o barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione IPXXB. Tabella 2 - Limiti di temperatura in funzionamento ordinario per le parti accessibili dei componenti elettrici Parti accessibili Organi di comando da impugnare Materiale delle parti accessibili metallico non metallico Parti previste per essere toccate durante metallico il funzionamento ordinario, ma che non non metallico necessitano di essere impugnate Parti che non necessitano di essere toc- metallico cate durante il funzionamento ordinario non metallico Temperatura massima (°C) 55 65 70 80 80 90 La normativa impianti ha classificato e codificato un gran numero di influenze esterne alle quali un impianto elettrico può essere sottoposto: presenza d’acqua, presenza di corpi solidi, rischio d’urti, vibrazioni, presenza di sostanze corrosive, ecc. Queste situazioni possono influenzare i componenti elettrici con intensità variabile in funzione delle caratteristiche dell’impianto: la presenza d’acqua, per esempio, si può manifestare attraverso la caduta di qualche goccia, come anche attraverso l’immersione totale. Grado di protezione IP La norma IEC 529 (CEI EN 60529) permette di indicare attraverso il codice IP i gradi di protezione previsti per le apparecchiature elettriche contro l’accesso alle parti in tensione e contro la penetrazione dell’acqua e dei corpi solidi estranei. Questa norma non considera la protezione contro i rischi d’esplosione o per situazioni ambientali come l’umidità, i vapori corrosivi, le muffe o gli insetti. Il codice IP è composto da 2 cifre caratteristiche e può essere esteso con una lettera addizionale nel caso in cui la protezione delle persone contro l’accesso alle parti in tensione risulti essere superiore a quella indicata dalla prima cifra. Un’altra lettera supplementare consente di fornire indicazioni supplementari per la protezione del materiale. Osservazioni Il grado di protezione IP deve sempre essere letto cifra per cifra e non globalmente. Per esempio un involucro con grado di protezione IP31 è adatto in un ambiente che esige un grado di protezione minimo IP21. In questo caso non può essere utilizzato un apparecchio con involucro con grado di protezione IP30. 444 Guida tecnica439-472.fm Page 445 Friday, April 16, 2010 12:25 PM In considerazione del fatto che la presenza d’acqua sulle apparecchiature (quadri) è comunque di effetto negativo (penetrazione, effetti corrosivi, ecc.), è opportuno che le apparecchiature installate all’esterno siano corredate di un tettuccio di protezione eventualmente integrato da schermi laterali. In generale, i gradi di protezione indicati dai costruttori sono validi alle condizioni previste dai cataloghi. Tuttavia, soltanto il montaggio, l’installazione e la manutenzione effettuati secondo le regole dell’arte garantiscono il mantenimento del grado di protezione originale. Grado di protezione contro gli impatti meccanici IK La norma CEI EN 50102 definisce il grado di protezione contro gli impatti meccanici caratterizzandolo con le lettere IK seguite da un valore numerico. La tabella qui di seguito illustra i valori di impatto in joule rappresentati da ogni codice. Grado di protezione meccanica contro gli impatti IK secondo norma CEI EN 50102 codice IK energia di impatto Joule 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 non protetto 0,15 0,2 0,35 0,5 0,7 1 2 5 10 20 445 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 446 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Dichiarazioni di conformità, certificati, marchi Ogni costruttore deve dimostrare la rispondenza dei suoi prodotti ai requisiti previsti dalle norme in termini di sicurezza e di prestazioni eseguendo le prove. È possibile assicurare la presunzione di conformità alle norme mediante le seguenti procedure: • con una dichiarazione di conformità stabilita dal costruttore, e nel caso occorra, accompagnata da una certificazione del sistema di qualità. I documenti ufficiali del costruttore (cataloghi, guide, fogli di istruzione, ecc.) possono rappresentare una dichiarazione di conformità. In caso di contestazione, il costruttore deve comprovare la veridicità di quanto ha dichiarato sui suoi apparecchi mediante rapporti di prova, disegni costruttivi, rapporti di qualità, ecc. La dichiarazione di conformità ricade sotto la sola responsabilità del costruttore; • mediante un certificato di prova o un certificato di conformità rilasciato da un ente terzo (laboratorio riconosciuto). Nel primo caso lo specifico esemplare del prodotto è provato con le prove richieste dal costruttore e se ha superato con successo una o più prove previste viene rilasciato il certificato di prova; • nel caso in cui si voglia la conformità del prodotto alla norma, il laboratorio effettua tutte le prove di tipo previste dalla norma e dopo aver riconosciuto il prodotto dai suoi disegni viene rilasciato il marchio sul prodotto stesso (marchio IMQ, marchio UL, ecc.). Il marchio garantisce anche la rispondenza di tutta la produzione. Rispondenza alle Direttive CEE Le direttive europee (leggi della Comunità Europea) fissano degli obbiettivi, chiamati requisiti essenziali di sicurezza, ed al costruttore spetta poi l’obbligo di rispettarli. Uno dei mezzi per rispondere alle direttive è quello di applicare le norme armonizzate di riferimento che sono pubblicate sulla gazzetta ufficiale della comunità europea. Le direttive applicabili ai prodotti Schneider Electric sono: • La Direttiva Bassa Tensione (BT); si applica a tutto il materiale elettrico compreso nel campo di tensione tra 50 e 1000V c.a. e tra 75 e 1500 V c.c. . È obbligatoria dal 1 Gennaio 1997. • La Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC); riguarda le apparecchiature che possono creare delle perturbazioni elettromagnetiche o il cui funzionamento può venire influenzato da queste perturbazioni. È obbligatoria dal 1 Gennaio 1996. • La Direttiva Macchine; per i componenti di sicurezza che sono impiegati nell’equipaggiamento elettrico della macchina. È obbligatoria, per tali componenti, dal 1 Gennaio 1997. • Per ciascun prodotto, o famiglia di prodotti il costruttore o il suo rappresentante nella comunità europea, sotto la propria responsabilità, deve redigere una dichiarazione di conformità e preparare il fascicolo tecnico. Entrambe sono destinate esclusivamente agli organismi nazionali di controllo (dogane, ministeri, ispettori, ecc.). • Il rispetto delle direttive europee (ed anche delle leggi italiane che le hanno recepite), impone infine l’apposizione della “marcatura CE”. 446 Guida tecnica439-472.fm Page 447 Friday, April 16, 2010 12:25 PM La marcatura CE • CE è una marcatura obbligatoria che attesta la rispondenza del prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza richiesti dalle direttive comunitarie applicabili al prodotto in questione; • CE è la condizione necessaria per l’immissione dei prodotti sul mercato e la loro libera circolazione all’interno della comunità europea; • CE è una marcatura amministrativa destinata alle autorità e non al cittadino; • CE non indica la conformità alla norma e non è in alcun caso una garanzia di sicurezza di qualità e di funzionamento del prodotto. Viceversa, se il prodotto è a norma sicuramente risponde anche alle direttive. La marcatura CE di conformità è costituita dalle iniziali “CE” secondo il simbolo grafico qui a sinistra. Il seguente logo deve essere apposto dal fabbricante in modo visibile, facilmente leggibile e indelebile sul materiale oppure, quando non possibile, sull’imballo, sulle avvertenze d’uso, sul certificato di garanzia In caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura CE devono essere rispettate le proporzioni indicate dal simbolo graduato illustrato. I diversi elementi della marcatura CE devono avere essenzialmente la stessa dimensione verticale, che non può essere inferiore a 5 mm. I prodotti Schneider Electric dispongono dei marchi dei principali Enti certificatori mondiali. 447 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 448 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Sistema di distribuzione Librio Il Sistema di Distribuzione Librio si basa su di un concetto estremamente semplice e geniale: il poter mixare, sotto lo stesso ripartitore, prodotti con funzioni differenti quali: • interruttori automatici 1P+N e 3P+N; • interruttori differenziali; • interruttori magnetotermici differenziali 1P+N e 3P+N; • ausiliari di segnalazione e comando; • ausiliari per il telecomando (contattori e teleruttori); • apparecchiature di controllo e comando. Questo è oggi possibile grazie ai ripartitori RP C40 che sono la spina dorsale del Sistema di Distribuzione Librio. Grazie ai ripartitori RP C40 è oggi possibile realizzare quadri elettrici in modo più semplice e professionale: • la disposizione degli apparecchi all’interno dei quadri rispecchia fedelmente lo schema elettrico; • protezione differenziale generale e gruppi di partenze associate disposte sulla stessa fila; • partenze disposte in gruppi; • organizzazione dei gruppi a scelta dell’installatore in piena libertà, ad esempio: –per tipo di utenze (illuminazione, prese, condizionamento, …); –per zone (uffici, laboratori, …); • risparmio di tempo nella realizzazione dei quadri; • cablaggi ridotti al minimo indispensabile ed estetica del quadro con un aspetto più curato e professionale. 448 Guida tecnica439-472.fm Page 449 Friday, April 16, 2010 12:25 PM La particolare disposizione dei denti dei ripartitori (per ogni modulo di larghezza sono disponibili sia il dente di neutro che un dente di fase) e la presenza di apposite cave sulla parte alta delle apparecchiature, consentono di affiancare sulla stessa guida DIN e sotto lo stesso ripartitore tutti gli apparecchi di controllo e comando più frequentemente utilizzati nei quadri di distribuzione nei settori domestico e terziario. Gli apparecchi di protezione (sia monofasi che trifasi) vengono alimentati direttamente dal ripartitore e tutti gli ausiliari elettrici e gli apparecchi di controllo e comando possono essere frapposti tra gli apparecchi di protezione (ad esempio ogni apparecchio di controllo e comando può essere posizionato direttamente a fianco del proprio interruttore di protezione. 14889 Utilizzo dei ripartitori • I ripartitori RP C40 sono tagliabili a misura utilizzando un semplice seghetto, senza dover smontare e rimontare le barrette di rame; • i punti di taglio sono identificati da apposite scanalature che semplificano l’accesso del seghetto e permettono di rispettare le corrette dimensioni modulari; • con i ripartitori vengono forniti dei copridenti isolanti, che assicurano la copertura dei denti non utilizzati, e delle chiusure laterali per garantire le corrette distanze d’isolamento; • identificazione delle differenti fasi e del neutro sulla parte anteriore del ripartitore in corrispondenza di ogni dente; • i denti sono immobilizzati nell’isolante per semplificarne l’inserimento nei morsetti degli apparecchi; • alimentazione possibile tramite: – interruttore generale di gruppo, – cavi inseriti direttamente nei morsetti degli interruttori, – connettori opzionali per cavi di sezione maggiore. Installazione 1 3 2 • Posizionare le apparecchiature su guida DIN; • installare il ripartitore 1; • serrare a fondo i morsetti di collegamento per assicurare l’alimentazione dei dispositivi di protezione 2; • posizionare gli appositi copridenti per garantire l’isolamento dei denti non utilizzati 3. 449 Guida tecnica439-472.fm Page 450 Friday, April 16, 2010 12:25 PM GUIDA TECNICA Rimozione delle apparecchiature 2 2 3 1 si X40N vigi X40 C32 S 30mA vigi X40 X40a N C16 300mA A si N 40A 300mA si 450 vigi X40 19423 19499 17573 repère-client sur étiquette 12 mm X40N S si ID X40 I n 0,3A • È la funzione tradizionalmente utilizzata nei quadri elettrici, con ingresso cavi nei morsetti a monte dell’interruttore magnetotermico ed uscita cavi nei morsetti a valle del blocco differenziale. S Protezione differenziale e magnetotermica/differenziale di gruppi di partenze 14889 14889 230V~ 4500 400V~ 17508 19464 17573 30mA A 19466 C16 230V~ Protezione magnetotermica/ differenziale per le singole partenze 14889 14889 • È possibile rimuovere un prodotto installato con i ripartitori RP C40 senza dover smontare questi ultimi: • aprire l’interruttore di protezione generale della fila; • aprire i morsetti dell’apparecchiatura da smontare 1; • portare in posizione di aperto le clips bistabili dell’apparecchio, posizionate sia in alto che in basso 2; • estrarre il prodotto dalla fila ruotandolo verso l’alto e tirandolo successivamente verso il basso 3. S È una nuova funzione che si viene a creare con l’utilizzo del Sistema di ripartizione Librio; consiste nell’avere entrata ed uscita cavi sempre a monte, dando così la possibilità di poter installare questi dispositivi sulla stessa linea (guida DIN) degli interruttori tradizionali e di poterli utilizzare come “interruttori generali” di fila. Questo è reso possibile dalla particolare conformazione di interruttori differenziali puri (ID C40) e blocchi differenziali (Vigi C40 e Vigi C60 specifici) che riportano i morsetti di uscita cavi nella parte alta del prodotto consentendo così di alimentare i ripartitori RP C40 e, con questi ultimi, di alimentare gli interruttori per la protezione delle singole partenze. Guida tecnica439-472.fm Page 451 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Interruttori differenziali a riarmo automatico RED Funzionamento Dispositivo di riarmo Il dispositivo di riarmo automatico integrato provoca la chiusura automatica del dispositivo differenziale dopo aver verificato l’isolamento del circuito a valle. In caso di guasto la richiusura del RED non è consentita. Fig. 1 Dispositivo differenziale I RED funzionano senza riarmo automatico quando il coperchio scorrevole è aperto verso destra in posizione Auto Off (Fig. 1). La modalità di riarmo automatico è attivata con coperchio chiuso verso sinistra in posizione Auto On (Fig. 2). Test La funzione Test è possibile solo in modalità manuale, con coperchio aperto in posizione Auto Off. L’operatore può verificare manualmente il funzionamento del dispositivo premendo il tasto Test. Il circuito a valle viene temporaneamente interrotto. A questo punto occorre richiudere manualmente i RED agendo sulla leva O-l per alimentare nuovamente il circuito a valle. Fig. 2 Diagramma di funzionamento del dispositivo di riarmo ON + LED : OFF GUASTO No ? F = 1 Hz Si CLACK R OFF OFF R CHECK R GUASTO R 3 min GUASTO Si ? GUASTO No No Riarmo OK 3° tentativo di riarmo ? No R ? Si Si OK FINE Istogramma di funzionamento e segnalazione di un ciclo di riarmo Impianto guasto Impianto funzionante Contatto Fase di controllo Test impianto Attivazione disp. molla Lampeggiamento LED (modo funzionamento) Apertura sportello scorrevole Rilevamento guasto e blocco Guasto Riarmo Avvio ciclo di riarmo Guasto transitorio Tensione a valle 451 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 452 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Interruttori differenziali a riarmo automatico REDs Funzionamento Dispositivo di riarmo Fig. 1 Interruttori differenziali a riarmo automatico RED Il dispositivo di riarmo automatico integrato provoca la chiusura automatica del dispositivo differenziale dopo aver verificato l’isolamento del circuito a valle. In caso di guasto il riarmo non è consentito. L’isolamento del circuito a valle viene controllato nuovamente dopo 15 minuti. Vi sono due possibilità: - il circuito presenta ancora il guasto: in questo caso verrà effettuato un nuovo controllo dopo 15 minuti. La sequenza viene segnalata localmente da un lampeggiamento di 5 secondi della spia rossa e a distanza dal contatto ausiliario. - il guasto era solo temporaneo ed è scomparso: il dispositivo di riarmo provoca il riarmo automatico del differenziale. Fig. 2 Dispositivo differenziale I REDs funzionano senza riarmo automatico quando il coperchio scorrevole è aperto verso destra in posizione Auto Off (Fig. 1). La modalità di riarmo automatico è attivata con coperchio chiuso verso sinistra in posizione Auto On (Fig. 2). Test La funzione Test è possibile solo in modalità manuale, con coperchio aperto in posizione Auto Off. L’operatore può verificare manualmente il funzionamento del dispositivo premendo il tasto Test. Il circuito a valle viene temporaneamente interrotto. A questo punto occorre richiudere manualmente i REDs agendo sulla leva O-l per alimentare nuovamente il circuito a valle. 452 Guida tecnica439-472.fm Page 453 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Diagramma di funzionamento del dispositivo di riarmo + ON LED : OFF GUASTO No F = 1 Hz ? Si R CLACK OFF OFF 5s 5s 5s R R 2P R V 4P CHECK 2P R GUASTO Si R 4P R V V 15 min > 1 min < 3 min ? No GUASTO No Riarmo OK ? No 2P R 3° tentativo di riarmo ? 4P Si R V Si 2P/4P OK FINE V Istogramma di funzionamento e segnalazione di un ciclo di riarmo Impianto guasto (3° tentativo di riarmo) Impianto funzionante Contatto Fase di controllo Test impianto Attivazione disp. molla Lampeggiamento LED destra (presenza tensione) LED sinistra (modo funzionamento) Contatto ausiliario Apertura sportello scorrevole Rilevamento guasto e blocco Guasto Riarmo Avvio ciclo di riarmo Guasto transitorio Tensione a valle 453 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 454 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Interruttori differenziali a riarmo automatico REDtest Funzionamento Dispositivo di riarmo Fig. 1 I REDtest eseguono un controllo della protezione differenziale con cadenza settimanale. Questo test consiste nell’apertura e chiusura del differenziale, senza interruzione dell’alimentazione del circuito a valle. Il dispositivo di riarmo integrato riarma automaticamente il differenziale dopo aver verificato l’isolamento del circuito a valle. Se il circuito presenta un guasto il riarmo del differenziale non è consentito. Dispositivo differenziale Fig. 2 I REDtest funzionano senza riarmo automatico quando il coperchio scorrevole è aperto verso destra in posizione Auto Off (Fig. 1). La modalità di riarmo automatico e la funzione Autotest sono attivate con coperchio chiuso verso sinistra in posizione Auto On (Fig. 2). Test manuale e Autotest Per testare la protezione differenziale dei REDtest è possibile scegliere tra due funzioni: – Test manuale: questa funzione è disponibile solo in modalità di funzionamento manuale con coperchio scorrevole aperto in posizione Auto Off. Consente di testare il dispositivo manualmente premendo il tasto Test. L’installazione a valle viene temporaneamente interrotta. Occorre quindi riarmare manualmente i REDtest agendo sulla leva O-l per alimentare il circuito a valle. – Autotest: dopo aver verificato l’isolamento dell’impianto il REDtest controlla il differenziale senza interruzione dell’alimentazione del circuito a valle (è presente un contatto di bypass). Se il test è positivo il LED verde sul lato destro si illumina mentre il LED di sinistra resta spento. Se al contrario il sistema presenta un guasto il LED giallo di sinistra si illumina indicando che il dispositivo deve essere sostituito. 454 Guida tecnica439-472.fm Page 455 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Diagramma di funzionamento di un ciclo di Autotest G GUASTO Autotest R No Chiusura circuito bypass OK V ? Si Inizializzazione test GUASTO G LED : V OFF No Apertura OK F = 1 Hz ? Si 7 giorni 3 min No No 2° tentativo di riarmo Riarmo OK ? R Riavvio ciclo di riarmo (Vedere riarmo pagina seguente) GUASTO G R ? Si R Si V G 3 min V No Apertura circuito bypass ? Si OK FINE V Istogramma di funzionamento e segnalazione di un ciclo di Autotest Dispositivo differenziale guasto (Nessuno scatto dispositivo durante il test) Dispositivo differenziale funzionante Contattore bypass Contatto Fase test Test dispositivo differenziale Attivazione disp. molla LED destra (presenza tensione) LED sinistra (modo funzionamento) Lampeggiamento Contatto ausiliario Apertura sportello scorrevole Rilevamento guasto e blocco Avvio ciclo Riarmo Avvio ciclo di riarmo Avvio ciclo Tensione a valle 455 Guida tecnica439-472.fm Page 456 Friday, April 16, 2010 12:25 PM GUIDA TECNICA Diagramma di funzionamento del dispositivo di riarmo ON + LED : OFF GUASTO No F = 1 Hz ? Si R CLACK OFF OFF R V CHECK GUASTO R R 3 min GUASTO Si ? GUASTO No No Riarmo OK R 3° tentativo di riarmo ? Si ? No Si OK FINE V Istogramma di funzionamento e segnalazione di un ciclo di riarmo Impianto guasto Impianto funzionante Contattore bypass Contatto Fase di controllo Test impianto Attivazione disp. molla Lampeggiamento LED destra (presenza tensione) LED sinistra (modo funzionamento) Contatto ausiliario 456 Apertura sportello scorrevole Rilevamento guasto e blocco Guasto Riarmo Avvio ciclo di riarmo Scatto su guasto Tensione a valle Guida tecnica439-472.fm Page 457 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Scaricatori di sovratensioni PRF1, PRD, PF Per meglio rispondere alle vostre esigenze di protezione abbiamo riportato i passi fondamentali da seguire nella scelta dell’SPD più adatto. 1 Stimate il valore delle apparecchiature da proteggere Per stimare tale valore, considerate: • il costo delle apparecchiature; • l'impatto economico di un eventuale danno. Interruttori differenziali a riarmo automatico REDtest – – – • Apparecchiature domestiche: stereo, TV, PC; elettrodomestici; impianti antifurto. – – – – • Impianti sensibili: impianti antifurto; impianti antincendio; controllo accessi; video sorveglianza. – – • Impianti tecnici dell'edificio: impianti di ventilazione e condizionamento; ascensori. – – – • Attrezzature professionali: macchine programmabili; sever informatici; sistemi regia per controlli luci e suoni. – – – • Impianti complessi: infrastrutture medicali; infrastrutture di produzione; sistemi informativi complessi. 2 Determinate il tipo di edificio e il relativo impianto elettrico Lo studio del sistema di protezione può essere condotto considerando l'intero edificio o sue singole parti elettricamente indipendenti In base alle dimensioni dell'edificio e all'estensione del sistema elettrico è necessario installare uno o più scaricatori di sovratensioni nei vari quadri che compongono l'impianto. • villa indipendente; • appartamento, villetta semi-indipendente; • aree comuni di un edificio; • locali ad uso professionale; • edifici per il terziario e industriale: – unico quadro generale o quadro generale di bassa tensione; – quadro intermedio; – carico sensibile posto ad una distanza maggiore di 30 m dal quadro. 457 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 458 Friday, April 16, 2010 12:25 PM 3 Valutate il rischio di caduta di fulmini nella zona considerata I fulmini sono attratti dai punti sporgenti del territorio che conducono carica elettrica. Questi possono essere: • punti naturali: grandi alberi, cime di montagna, aree umide, terreno ferroso; • punti artificiali: camini, antenne, piloni e tralicci, parafulmini. Effetti indiretti possono essere indotti nel raggio di 50 metri dal punto di caduta del fulmine. Localizzazione dell’edificio: • in un’area urbana, suburbana, in un centro abitato. • isolato in un’area pianeggiante. • in un’area a rischio elevato (piloni, alberi, zone di montagna, picchi, zone umide o laghi). • in aree eccezionalmente esposte (parafulmine su un edificio a meno di 50 metri). Considerati i precedenti passi si può seguire la rappresentazione negli schemi seguenti per giungere alla scelta dell’SPD. Si deve far riferimento allo schema relativo al tipo di apparecchiature da proteggere (apparecchiature domestiche, impianti sensibili, impianti tecnici dell’edificio, attrezzature professionali, impianti complessi) e poi procedere verso il basso rispondendo ai restanti quesiti. 458 Guida tecnica439-472.fm Page 459 Friday, April 16, 2010 12:25 PM 1 Apparecchiature domestiche Apparecchiature da proteggere PC, elettrodomestici, stereo, TV, impianto antifurto, etc.. 2 Tipo di edificio e impianto Appartamento, villetta semiindipendente Villa indipendente, locali ad uso professionale Aree comune di un edificio 3 Rischio di caduta di fulmini Scelta del tipo di scaricatore Quick PF40 PF Combi Combi PRF1 PRF1 + PF40 + PF40 Le sovratensioni si possono propagare anche attraverso le reti di telecomunicazione danneggiando le apparecchiature connesse Quick PF PF40 PF65 Combi PRF1 + PF40 Combi PRF1 + PF40 Protezione delle apparecchiature per la telecomunicazione Scelta dello scaricatore PRC Reti telefoniche analogiche < 200 V b 459 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 460 Friday, April 16, 2010 12:25 PM 1 Impianti sensibili: Apparecchiature da proteggere Impianti tecnici dell’edificio: impianti antifurto; impianti antincendio; controllo accessi; video sorveglianza. 2 Unico quadro generale o quadro generale di bassa tensione Tipo di edificio e impianto impianti di ventilazione e condizionamento; ascensori. Quadro intermedio Carico sensibile posto ad una distanza maggiore di 30 m dal quadro 3 Rischio di caduta di fulmini Scelta dello scaricatore Soluzione alternativa Combi PRF1 o PRF1 Quick Quick Quick Master PRD20r PRD40r PRD40r + PRD40 o Quick PRD40r Quick PRD40r Quick PRD8r Combi PRF1 o PRD20 PRD40 PRD40 PRF1 Master + PRD40 PRD40 PRD8 O O PF20 460 PF40 Combi PRF1 o PF40 PRF1 Master + PF40 PF40 O PF8 Guida tecnica439-472.fm Page 461 Friday, April 16, 2010 12:25 PM 1 Attrezzature professionali: Apparecchiature da proteggere macchine programmabili, sever informatici, sistemi regia per controlli luci e suoni. 2 Unico quadro generale o quadro generale di bassa tensione Tipo di edificio e impianto Quadro intermedio Carico sensibile posto ad una distanza maggiore di 30 m dal quadro 3 Rischio di caduta di fulmini Scelta dello scaricatore Soluzione alternativa Combi PRF1 o Quick PRD65 PRD65 PRF1 PRD40r Master + Quick PRD40r Quick PRD20r Quick PRD8r Combi PRF1 o PRD40 PRD65 PRD65 PRF1 Master + PRD40 PRD20 PRD8 O O PF40 PF65 Combi PRF1 o PF65 PRF1 Master + PF40 PF20 O PF8 461 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 462 Friday, April 16, 2010 12:25 PM 1 Impianti complessi: Apparecchiature da proteggere infrastrutture medicali, infrastrutture di produzione, sistemi informativi complessi. 2 Unico quadro generale o quadro generale di bassa tensione Tipo di edificio e impianto Quadro intermedio Carico sensibile posto ad una distanza maggiore di 30 m dal quadro 3 Rischio di caduta di fulmini Scelta dello scaricatore Soluzione alternativa Combi Combi PRF1 PRF1 Combi o o PRF1 + PRD65 PRF1 PRF1 Quick Master Master PRD40r + Quick + Quick PRD40r PRD40r Quick PRD20r Quick PRD8r Combi PRF1 Combi o PRD65 PRF1 + PRF1 PRD40 Master + PRD40 PRD20 PRD8 Combi PRF1 o PRF1 Master + PRD40 Combi PRF1 Combi o PF65 PRF1 + PRF1 PF40 Master + PF40 Combi PRF1 o PRF1 Master + PF40 Le sovratensioni si possono propagare anche attraverso le reti di telecomunicazione e di computers danneggiando le apparecchiature connesse (come telefoni, modem, computer e server) 462 O O O PF8 PF20 Protezione delle apparecchiature per la trasmissione dati Scelta dello scaricatore PRC PRI Reti telefoniche analogiche < 200 V b Reti digitali e linee analogiche < 48 V b Reti digitali e linee analogiche < 6V e carichi alimentati in BTS b Guida tecnica439-472.fm Page 463 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Guida alla scelta del dispositivo di protezione La scelta della protezione coordinata al 100% con lo scaricatore garantisce la totale sicurezza anche quando lo scaricatore è a fine vita. Scaricatori con la protezione integrata Quick PF 1P+N Icc = 6 kA Combi PRF1 1P+N Icc = 6 kA Quick PRD 1P+N Icc = 25 kA Quick PF 3P+N Icc = 6 kA Combi PRF1 3P+N Icc = 6 kA Quick PRD 3P+N Icc = 25 kA Altri scaricatori: scelta della protezione da associare 6kA 10kA 15kA 25kA 36kA PRD8 PF8 C60N 20A Curva C C60H 20A C Curva C PRD20 PF20 C60N 25A Curva C C60H 25A C Curva C PRD40 PF40 C60N 40A Curva C C60H 40A C Curva C Fusibile 22x58 40A gL/gG PRD65 PF65 C60N 50A Curva C C60H 50A C Curva C Fusibile 22x58 50A gL/gG Icc 70kA Fu Fusibile 22x58 25A gL/gG 50kA PRF1 Master Compact NSX 160B 160A Fusibile NH 160A gL/gG Compact NSX CCompact ompa NSX 1160F 60F 1160A 60A 1160N 60N 1160A 60A Fusibile NH 250A gL/gG 463 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 464 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Prese e spine industriali a norme IEC 309-1 e 2 Generalità L’offerta comprende una vasta gamma di prese e spine destinate essenzialmente ad usi industriali, sia all’interno che all’esterno dei fabbricati, dove la temperatura ambiente non supera abitualmente i 40°C. Grazie alle loro caratteristiche costruttive e all’impiego di materiali con elevate prestazioni di resistenza agli agenti chimici e atmosferici, trovano diffusa applicazione anche nei cantieri di costruzione e nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura e del terziario. Per l’impiego in ambienti speciali, per esempio a bordo di navi, o in ambienti con pericolo di esplosioni, possono essere richieste prescrizioni particolari. Norme di riferimento Gli standard dimensionali e prestazionali di questa famiglia di prodotti sono definiti a livello internazionale e recepiti dalla normativa europea ed italiana: IEC 309-1 CEI EN 60309.1 CEI 23-12/1 Spine e prese per uso industriale Parte 1: Prescrizioni generali IEC 309-2 CEI EN 60309.2 CEI 23-12/2 Spine e prese per uso industriale Parte 2: Prescrizioni di intercambiabilità dimensionale per spine e prese con spinotti ed alveoli cilindrici. Definizioni Alimentazione Le diverse applicazioni delle spine e prese comprendono le seguenti esecuzioni: presa fissa Presa a spina fissa: presa mobile spina dispositivo che permette di collegare a volontà un cavo flessibile ad un impianto fisso: comprende la presa fissa e la spina. Presa fissa: parte destinata ad essere installata nell’impianto fisso o incorporata in una apparecchiatura. cavo flessibile cavo flessibile presa mobile Presa a spina mobile 464 Spina: parte indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al cavo flessibile a sua volta collegato ad un apparecchio o a una presa mobile Presa a spina mobile: dispositivo che permette di collegare a volontà due cavi flessibili: comprende la presa mobile e la spina. Guida tecnica439-472.fm Page 465 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Presa mobile: parte indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al cavo flessibile di alimentazione. Presa a spina per apparecchi: dispositivo che permette di collegare a volontà un cavo flessibile ad un apparecchio: comprende una presa mobile e una spina fissa. Spina fissa: parte incorporata fissata o destinata ad essere fissata ad un apparecchio. Principali prescrizioni L/+ 2P + T L2 L3 N L1 3P + N + T Le norme prevedono l’impiego di prese e spine sia in corrente alternata, con frequenze fino a 500 Hz, che in corrente continua, suddividendole in due grandi categorie: • spine e prese a bassissima tensione, per valori d’impiego sino a 50 V; • spine e prese a bassa tensione, per valori d’impiego tra 50 V e 690 V. Sono previste correnti nominali da 16 e 32 A ed esecuzioni da 2P e 3P per la bassissima tensione e correnti nominali da 16, 32, 63 e 125 A con esecuzioni da 2P+t , 3P+t e 3P+N+t per la bassa tensione. Per ogni impiego con caratteristiche nominali diverse di tensione, corrente, frequenza, polarità e tipologia di applicazione è prevista una specifica esecuzione con impedimenti di sicurezza che rendano impossibile l’inserimento di una spina qualsiasi in una presa che non sia l’esatta corrispondente. Questa non intercambiabilità è assicurata dalla conformità alle diverse tabelle di unificazione dimensionale che prevedono differenti posizioni del contatto di terra rispetto ad un riferimento normalizzato fisso dell’imbocco Esecuzione a bassa tensione >50 V Nelle versioni a bassa tensione la non intercambiabilità è assicurata mediante due elementi: • una scanalatura di guida sulla presa cui fa riscontro un corrispondente nasello sulla spina • un contatto di terra più grande degli altri contatti e posto in diverse posizioni orarie a seconda delle caratteristiche nominali d’impiego. La posizione oraria (h) del contatto di terra viene verificata con la presa vista di fronte ed osservando la posizione del contatto di terra rispetto al punto di riferimento principale (scanalatura di guida) posizionato sempre a ore 6. Punto di riferimento ausiliario L/+ 2P Riferimento principale Punto di riferimento ausiliario L2 L1 L3 3P Riferimento principale Esecuzioni a bassissima tensione <50 V Anche in queste versioni prive di contatto di terra, l’intercambiabilità è assicurata da due elementi di riferimento: • una scanalatura di guida sulla spina cui fa riscontro un corrispondente nasello sulla presa, in posizione sempre fissa a ore 6; • un riferimento ausiliario costituito anch’esso da una scanalatura sulla spina cui corrisponde un nasello sulla presa che si posiziona nelle diverse ore, a seconda delle caratteristiche d’impiego. La posizione oraria (h) del riferimento ausiliario viene verificata con la presa vista di fronte ed osservando la posizione del nasello rispetto al punto di riferimento principale posizionato sempre a ore 6. 465 Guida tecnica439-472.fm Page 466 Friday, April 16, 2010 12:25 PM GUIDA TECNICA Riferimenti orari La gamma comprende tutte le versioni previste dalle normative, anche le più particolari. Anche se il catalogo illustra solo alcune esecuzioni standard, è possibile disporre di tutte le diverse posizioni orarie specificate dalla norma, tra le quali, nella gamma a bassa tensione possiamo trovare: Applicazione Pos. oraria contatto di terra uso comune container refrigerati installazioni marine, portuali, navali per alim.mediante trasf. isolam. (TST) per corrente continua da 50 a 250 V oltre 250 V per alta frequenza da 100 a 300 Hz da oltre 300 a 500 Hz tensioni particolari: da 100 a 130 V da 480 a 500 V da 600 a 690 V ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore 6 3 11 12 3 8 10 2 4 7 5 La tabella di pagina 467 riepiloga le varianti possibili. Codice dei colori Per una più rapida identificazone delle tensioni d’impiego la norma prevede un codice di colori convenzionali che possono interessare tutto l’apparecchio o solo una parte (es. coperchietto, ghiera, ecc.). Tensione nominale di esercizio V Colore (1) da 10 a 25 viola da 40 a bianco 50 da 100 a 130 giallo da 200 a 250 blu da 380 a 480 rosso da 500 a 690 nero 1) Per frequenze superiori a 60 Hz fino a 500 Hz incluso si può usare, se necessario, il colore verde in combinazione con il colore della tensione nominale di esercizio. 466 Guida tecnica439-472.fm Page 467 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Tabella riepilogativa delle caratteristiche di riconoscimento e di intercambiabilità delle prese e spine industriali appartenenti ai diversi sistemi previsti dalla norma CEI EN 60309-2 BASSA TENSIONE oltre 50 V fino a 690 V Freq. (Hz) 50 e 60 60 t 2P+t Tensione Posizione del nominale contatto di terra d’impiego (V) presa a spina (1) 16 e 63 e 32A 125A 100-130 4h 4h t 3P+t Tensione Posizione del nominale contatto di terra d’impiego (V) presa a spina (1) 16 e 63 e 32A 125A 100-130 4h 4h Freq. (Hz) Freq. (Hz) t 3P+N+t Tensione Posizione del nominale contatto di terra d’impiego (V) presa a spina (1) 16 e 63 e 32A 125A 57/1004h 4h 75/130 200-250 6h 6h 200-250 9h 9h 120/208144/250 9h 9h 277 5h 5h 380-415 6h 6h 200/346240-415 6h 6h 380-415 9h 9h 480-500 7h 7h 277/480288/500 7h 7h 480-500 7h 7h 600-690 (3) 5 h 5h 347/600400/690 5h 5h 50 e 60 50 e 60 50 e 60 Alimentazione 12 h 12 h da trasformatore di isolamento Alimentazione 12 h 12 h da trasformatore di isolamento (4) 440-460 (2) 11 h 11 h (4) 100-300 incluso cifre 50 – – 60 301-500 incluso cifre 50 2h – 50 (380V) 380-440 (5) 3 h 60 (440V 50-250 incluso 3h 3h 100-300 oltre 50 incluso 10 h – 100-300 oltre 50 incluso – – oltre 250 8h 8h 301-500 oltre 50 incluso 2h 301-500 oltre 50 incluso 2h – 1h 1h corrente continua – 60 250/440- 11 h 11 h 265/460 (2) 50 60 220/380- 3 h 250/440 (5) – (4) – (4) Tutte le tensioni nominali d’impiego e/o le frequenze non coperte da altre configurazioni BASSISSIMA TENSIONE fino a 50 V Freq. (Hz) Tensione Posizione del punto di rifer. nominale ausiliario (6) d’impiego (V) 16 e 32A 2P 3P 20-25 senza 50 e 60 riferimento 50 e 60 40-50 4h da 100 a 200 incluso 300 400 2h 20-25 e 40-50 da 401 a 500 incluso corrente continua 12 h 3h 11 h 20-25 e 40-50 10 h (1) La posizione del contatto di terra è relativa al punto di riferimento. In tabella sono riportati soltanto i valori della SERIE I, (16 - 32 - 63 - 125A); gli apparecchi sono comunque impiegabili secondo i valori della SERIE II (20 - 30 60 - 100A). Le posizioni indicate da un trattino - non sono unificate. (2) Principalmente per installazioni a bordo delle navi. (3) Vedi art. 2.1.01 della norma CEI 23.12. (4) Colore secondo la tensione. (5) Solo per container refrigerati (normalizzati da ISO). (6) La posizione del punto di riferimento ausiliario è data in relazione al punto di riferimento principale. 467 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 468 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Quadri di distribuzione ASC e ASD Premessa I quadri in bassa tensione devono essere conformi alla norma CEI EN 60439, “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per Bassa Tensione (Quadri B.T.)” articolata in 4 parti, delle quali 3 riguardano i quadri ASC e ASD. Le Norme Europee Norma CEI EN 60439-1 “Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)” costituisce la parte principale mentre le sezioni 2,3 e 4 ne completano, modificano o sostituiscono le prescrizioni per apparecchiature particolari che devono comunque essere conformi alla parte 1. Norma CEI EN 60439-3 “Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD)”. Si riferisce ai quadri di distribuzione con involucri fissi, costruiti in serie (ASD), destinati sia ad applicazioni domestiche, sia in altri luoghi con uso da parte di persone non qualificate (ovvero non istruite o avvertite sui pericoli dell’elettricità). Norma CEI EN 60439-4 “Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC)”. Si applica alle apparecchiature assiemate costruite in serie (ASC) progettate per l’uso in cantiere, ovvero per i luoghi di lavoro temporanei, che non sono normalmente accessibili al pubblico. La certificazione e la marcatura CE Come previsto dalla legge 46/90 l’installatore è tenuto a redigere e rilasciare al committente di lavori una dichiarazione di conformità che deve comprendere tutti gli allegati obbligatori previsti (file tecnico), tra i quali, il più importante, è la relazione con tipologie dei materiali utilizzati. Questo documento elenca i componenti utilizzati nell’impianto specificandone la conformità alle norme nazionali CEI o europee del CENELEC e il tipo di certificazione o dichiarazione di cui il prodotto è dotato. Per i quadri elettrici ASD o ASC l’installatore deve far riferimento e dichiarare che le apparecchiature installate sono conformi rispettivamente alle norme CEI EN 60439-1/ 3 e 1/ 4 in quanto in possesso di dichiarazione di conformità del costruttore o dell’assemblatore, che con tale documento ne assume la responsabilità giuridica. In ottemperanza alle Direttive 73/23 e 93/68 nonché al D.L. 626/96 il costruttore deve apporre sui quadri elettrici la marcatura CE. Questa documentazione dovrà restare conservata e tenuta a disposizione delle autorità nazionali di ispezione per almeno 10 anni, a decorrere dall’ultima data di fabbricazione del prodotto. 468 Guida tecnica439-472.fm Page 469 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Targhe e istruzioni La norma CEI EN 60439-1 impone inoltre che su ogni quadro vengano applicate una o più targhe indelebili, posizionate in modo da essere visibili, con scritte indelebili e facilmente leggibili; quando l’apparecchiatura è installata, deve riportare almeno le seguenti informazioni: - il nome o il marchio di fabbrica del costruttore (non necessario se indicato direttamente sull’ASC) - il tipo o il numero di identificazione - la norma di riferimento CEI EN 60439-4 - natura della corrente dell’unità (frequenza se in corrente alternata) - tensioni nominali - corrente nominale - grado di protezione - peso (quando il peso del quadro è superiore ai 30 kg). Ulteriori informazioni, quando richieste, possono essere riportate sugli schemi elettrici o nei cataloghi del costruttore. Il costruttore deve inoltre fornire anche adeguate istruzioni per l’installazione, il funzionamento e la manutenzione dell’apparecchiatura. Deve essere specificato quali altri tipi di apparecchiature vi si possono collegare e devono essere indicati i criteri di coordinamento con il tipo di sistema di messa a terra utilizzato e con le protezioni elettriche dell’impianto completo. 469 Guida tecnica439-472.fm Page 470 Friday, April 16, 2010 12:25 PM GUIDA TECNICA Il Sistema Funzionale Certificato Kaedra di Schneider Electric consente la rapida realizzazione e certificazione sia di quadri da cantiere ASC, che di quadri di distribuzione ASD. A prova di Norma In collaborazione con l’IMQ, Istituto Italiano per il Marchio di Qualità, e alcuni tra i più prestigiosi laboratori nazionali, Schneider Electric ha realizzato tutte le prove di tipo sui quadri AS, ASC e ASD secondo quanto previsto dalle norme CEI EN 60439-1/3 e CEI EN 60439-1/4 e certificato mediante dichiarazioni di conformità tutte le configurazioni ricavabili utilizzando componenti del Sistema Kaedra. Ampia scelta di soluzioni L’utilizzo di questi componenti secondo le istruzioni del Sistema Funzionale Certificato Kaedra consente la realizzazione di numerose configurazioni scelte tra i quadri serie Kaedra Box e Kaedra MC, con oltre 500 configurazioni per quanto riguarda i quadri da cantiere ASC, ed altrettante per i quadri di distribuzione ASD. Il software SFC Il software configuratore SFC Kaedra ti consente una facile e rapida scelta per la realizzazione di quadri prese Kaedra in ambienti con presenza di personale non qualificato (ASD) e nei cantieri (ASC). Permette la personalizzazione del quadro in funzione delle proprie esigenze applicative, scegliendo all’interno di un’offerta di oltre 1.000 diverse configurazioni, ma se non trovi quella che fa per te chiama il servizio di Pronto Contatto e ti consiglieremo soluzioni corrette sia in chiave applicativa che normativa. Il software è molto intuitivo e facilita la scelta della variante di quadro più adatta alle tue esigenze, permettendo di compilare rapidamente gli allegati alla dichiarazione di conformità richiesti dalle norme e dalle leggi vigenti. Il configuratore consente di stampare dati identificativi del quadro, disegno fronte quadro con elenco e disposizione dei componenti, schema di collegamento unifilare, rapporto di prova individuale, dichiarazione di conformità Schneider Electric, per i quadri certificati dichiarazione di conformità CE e Norme per i quadri ASD e ASC 470 Guida tecnica439-472.fm Page 471 Friday, April 16, 2010 12:25 PM Resistenza agli aggressivi chimici Le indicazioni sotto riportate sono applicabili in condizioni dove la temperatura ambiente non sia superiore a 40°C e le sollecitazioni meccaniche non sono così concentrate da causare deformazioni permanenti delle superfici. I tecnopolimeri impiegati nella produzione delle nostre prese e spine industriali assicurano ottime prestazioni dei prodotti finiti contro aggressivi chimici ed atmosferici. Alcuni prodotti potrebbero essere impiegati in ambienti con concentrazioni particolarmente alte di acidi, basi e oli; contattateci per trovare la miglior soluzione del problema. In ogni caso, la serie ISOBLOCK è particolarmente indicata per impieghi in ambienti fortemente aggressivi, caratterizzati da alte concentrazioni di oli, basi e acidi. CARBURANTE ammo-niaca RL RL R R R R R R R RL RL R R R R RL R RL R R RL RL R R R R R R R RL RL R R R RL RL R RL R R NR NR R R NR NR NR NR NR NR NR NR NR R R NR R RL R NR NR NR NR R RL RL NR RL RL NR NR NR RL R R NR R RL R NR NR NR NR R RL RL NR RL RL NR NR NR RL R R RL R RL R R RL RL R R R R R R R RL RL R R R R RL R RL R R RL RL R R R R R R R RL RL R R R R RL R RL R R NR NR R R RL RL NR NR RL NR NR NR NR R R NR R RL R NR NR NR NR R RL RL NR RL RL NR NR NR RL super R alcool etilico puro silicone R acetone RL benzene R conc. RL diluiti R soluzione salina conc. R H2O gasolio grasso animale grasso sintetico soluz. organica animale super senza pb OLIO olio vegetale SOLVENTI minerale BASI esano ACIDI diluiti Prodotti PK le PK PratiKa, BT e BTS prese e spine prese domestiche prese schuko PK Unika prese con interruttore di blocco basi modulari PK Isoblock prese con interruttore di blocco pannelli modulari con centralino pannelli modulari con scatola di derivazione Kaedra quadri e miniquadri Legenda: R Resistente RL Resistenza limitata NR Non resistente 471 GUIDA TECNICA Guida tecnica439-472.fm Page 472 Friday, April 16, 2010 12:25 PM 472