SIT N E W S Nel prossimo numero NUMERO • La città digitale, la città reale Un cammino tra i marciapiedi di una città in evoluzione PERIODICO INFORMAZIONE GEOGRAFICA DEL COMUNE DI MILANO 14 07 - 08/2015 • Un approccio organizzativo e tecnologico per il nuovo SIT del Comune di Milano Nativi di Baggio, presero parte alla Prima Guerra Mondiale come volontari trovando la morte sull’altopiano di Asiago. • E se il Comune diventasse provider di dati? Valorizzare l’immenso patrimonio informativo tra Open Data e Provider . 100 Milano – Lo Stadio di San Siro SIT N E W S Edizione 14 Mese Luglio Agosto - Anno II La foto del Mese Georges Simenon “Scighera” alla Darsena anni ’50. Fonte archivio TGCom.24 Il Gestionale del SIT P.2 di Vittoria LENTINI La cosiddetta “Scala del Calcio” Servizio SIT Via Marco Porcio Catone, 24 20158 – Milano [email protected] [email protected] Tel.02.884.56873 Integrazione Dati e Procedure P.1 La Darsena. Vie a Milano Via Fratelli Morelli in questo numero 100 Milano - Dal progetto alla realizzazione La darsena è stata realizzata nel 1603 benché la sua storia abbia origine nel 1177 quando si decise di “deviare” parte del fiume Ticino per creare un canale navigabile dal lago Maggiore a Milano.Il Ticino arrivò a Milano col nome di Naviglio Grande. La storia della Darsena è lunga e ricca di eventi; questo luogo ha visto passare Re e Imperatori, Signori e invasori, ha permesso il trasporto di centinaia di migliaia di tonnellate di materiale d’ogni tipo, tanto da essere definito uno dei primi porti d’Italia per volume complessivo di merci trasportate nel tempo. Fu utilizzata per trasportare il marmo di Candoglia, necessario per costruire il Duomo, dal lago Maggiore fino a soli 500 metri dal cantiere dell’erigendo Duomo. Nel 2004, il Comune di Milano concesse l'area della darsena per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo. All'inizio degli scavi emersero reperti monumentali che richiesero l'intervento della sovrintendenza e l’immediato arresto dei lavori. Fino al 2013, quando ebbero inizio i lavori di riqualificazione dell’intera area. Senza rinunciare al suo tracciato storico, il look della Darsena è decisamente cambiato. Sono stati ricostruiti gli argini, creati nuovi spazi di passeggio e nuovi approdi per la navigazione turistica. Lungo la sponda settentrionale è stata creata una nuova passerella ciclopedonale che collega le due sponde. La vecchia sede del mercato comunale è stata demolita e sostituita da una nuova struttura. E’ stata riaperta una porzione del Ticinello. Lungo le passeggiate sono state piantumate nuove alberature ed è stato realizzato un giardino che scende fino al livello dello specchio d’acqua. Finalmente il 26 aprile 2015, la Darsena è stata riconsegnata ai suoi cittadini dando un ulteriore scorcio di una città splendida. La sperimentazione del Video Rilievo in alcune zone di Milano P.3 Nel prossimo numero P.4 Integrazione Dati e Procedure. Il progetto Comune di Milano e Metropolitana Milanese di Bruno MONTI La ricerca della massima efficienza operativa per un Ente locale passa tra l’altro anche attraverso un utilizzo razionale ed efficiente delle risorse già disponibili e dall’integrazione informativa di strutture, tra di loro complementari, che può spesso essere indicatore di nuovi orizzonti di sviluppo. E’ sotto tale veste che si colloca il nascente progetto di accordo di collaborazione per l’interscambio di dati su più ambiti tra il Comune di Milano, operante attraverso il Servizio SIT e Metropolitana Milanese, finalizzato alla creazione, allo sviluppo ed al mantenimento di un canale di comunicazione permanente col fine di automatizzare flussi di alimentazione informativa del datawarehouse e del database geografico aziendale La ramificazione operativa di MM, interagente su pressoché l’intero territorio comunale, fa sì che essa possegga informazioni correlate alla predetta estensione che possono altresì integrare quelle del Comune il quale, a sua volta, può interscambiare con la controparte dati di altra natura e di eguale utilità. Il costruttivo confronto intercorso in quest’ultimo periodo tra il personale di entrambi i soggetti coinvolti, ha permesso di identificare gli ambiti sui quali intavolare una trattativa di collaborazione, che possiamo qui di seguito brevemente sintetizzare: -condivisione del database topografico e della toponomastica del Comune, attraverso il Servizio SIT, col fine di favorire il miglioramento della qualità del dato dell’anagrafica di MM; -condivisione dei dati geografici per l’allineamento degli archivi informativi di entrambi gli attori; -creazione di un flusso automatizzato che alimenti in modo costante la base dati relativa alle reti di servizi ed utilities in gestione a MM, con positive ripercussioni conoscitive in relazione al PUGSS (Piano Urbano generale Servizi in Sottosuolo); -fornitura da parte di MM di supporto operativo alla DC Entrate e Lotta all’Evasione per il recupero delle morosità relative agli utenti dell’acqua potabile; -fornitura da parte del Comune di supporto operativo nelle trattazioni catastali per la gestione del patrimonio immobiliare comunale di cui è investita MM; -ausilio da parte di MM per la verifica diretta sul territorio dei passi carrai che non risultano autorizzati, operando attraverso il personale impiegato nella rilevazione diretta delle utenze dell’acqua potabile che in tali occasioni, in modo sinergico, può svolgere quest’ulteriore capillare controllo; -identificazione di MM quale partner tecnico, onde favorirne un’auspicabile partecipazione ai tavoli tecnico amministrativi in qualità di esperta di temi inerenti il sottosuolo in relazione al PUGSS ed in via più generale, quale referente del Comune per le connessioni con gli operatori del sottosuolo cittadino sotto i profili dell’organizzazione, del procedimento e dell’informazione sulle opere. L’accordo definitivo sarà preceduto da un periodo di sperimentazione destinato ad affinare le sinergie e definire più nel dettaglio i termini della futura convenzione. Con queste premesse, non resta che attendere gli ulteriori sviluppi favorevoli dell’accordo che in ogni caso, appare già sin d’ora foriero di positive ricadute. ersi Personaggi: Claudio Tolomeo Claudio Tolomeo o Tolemeo, in greco Κλαύδιος Πτολεμαῖος (Cláudios Ptolemâios), in latino Claudius Ptolemaeus (Pelusio, 100 circa – Alessandria d'Egitto, 175 circa), fu un astrologo, astronomo e geografo greco antico di epoca imperiale, di lingua e cultura ellenistica, che visse e lavorò ad Alessandria d'Egitto, allora nella Prefettura d'Egitto dell'Impero Romano. Considerato uno dei padri della geografia, fu autore di importanti opere scientifiche, la principale delle quali è il trattato astronomico noto come Almagesto. Un'altra opera importante di Tolomeo è la Geografia, che contiene un'esposizione delle basi teoriche della geografia matematica e le coordinate di 8000 diverse località. Le fonti principali dell'opera furono l'opera del geografo Marino di Tiro e resoconti di viaggi attraverso l'impero romano, la Persia ed altrove, ma gran parte delle informazioni relative a paesi al di fuori dell'impero erano inaccurate. La mappa dell'oikoumenè (mondo abitato) di Tolomeo. La prima parte della Geografia contiene una discussione dei dati e dei metodi impiegati. Tolomeo vi espone i metodi cartografici che gli avevano permesso di disegnare carte sia dell'intero mondo abitato (oikoumene) che delle singole province romane. La seconda parte della Geografia è invece una lista di 8000 luoghi con le loro latitudini e longitudini. Una delle innovazioni di tale opera fu proprio l'utilizzo, per la prima volta, della latitudine e della longitudine per l'identificazione dei luoghi sulla superficie terrestre. Il suo oikoumenè copriva 180 gradi di longitudine, dalle Canarie (nell'Oceano Atlantico) alla Cina, e circa 80 gradi di latitudine, dal Mare artico all'Estremo Oriente (India Transgangetica) ed all'Africa centrale. Luoghi: Palmanova Il Gestionale del SIT La REDAZIONE Un grande sforzo di progettazione e di sviluppo tecnologico ha portato alla nascita e messa in esercizio del nuovo strumento di amministrazione trasversale e collaborativa dell’informazione geografica del Comune di Milano denominato GestionaleSIT. L’idea iniziale era quella di dotare il Comune di Milano di un innovativo e funzionale pannello di controllo che consentisse una rapida e strutturata pubblicazione e amministrazione dei dati geografici su base collaborativa e condivisa. Tale configurazione scontava due problematiche di natura diversa ma di eguale impatto nella progettazione: la prima riferita alla mancanza di un software già pronto all’uso o quantomeno configurabile; la seconda scaturita dalla complessità dell’organizzazione delle persone e uffici dell’Amministrazione Comunale. In linea di massima, quindi, questo progetto è nato da zero ed è stato sviluppato a rilasci progressivi sino ad ottenere un prodotto stabile, perfomante e aderente alle specifiche e necessità iniziali. Il pannello di controllo è stato concepito per amministrare dati, funzioni, pubblicazioni, utenti, gruppi e dipartimenti (direzioni), in una logica di partecipazione responsabile all’arricchimento dell’informazione geografica del Comune di Milano. Nel GestionaleSIT è possibile, quindi, creare una nuova utenza ed associare ad essa un gruppo e un dipartimento, selezionare una web app e una serie di funzionalità (widget) che troveranno sede nella corrispondente sezione dedicata all’utenza sul geoportale. La vera potenzialità del sistema è l’estrema facilità ad operare in tematiche complesse come le funzionalità geografiche associate ai viewer dedicati. Infatti lo sforzo maggiore è stato quello di costituire una libreria parametrica di funzioni che all’occorrenza vengono “clonate” per essere adattate alle diverse informazioni e tracciati record corrispondenti. Ci si trova di fronte allo sviluppo della funzionalità master (generica a parametri muti) che verrà poi personalizzata, a cura dell’utente, nella funzionalità dedicata al dato che dovrà essere indagato. Ogni utente, una volta registrato, potrà essere definito come Amministratore di Dominio o come Utente di Dominio e a seconda del profilo prescelto e autorizzato potrà invitare altri utenti e creare la propria applicazione web gis utilizzando i dati già disponibili o alimentando il sistema con nuovi dati utili alla nuova applicazione. Selezionare le funzionalità da personalizzare e conservare la nuova applicazione nel catalogo delle applicazioni esistenti a cui l’utente è abilitato con il grado di interazione dettato dal profilo. Lo strumento ha preso avvio con la Polizia Locale che ha svolto i primi test di integrazione ed utilizzo con esito positivo. La sperimentazione del Video Rilievo in alcune zone di Milano di Roberto VENTURELLI E’ stata avviata, in via sperimentale, un’attività di video rilievo con mezzi ad alto rendimento in alcune vie di Milano. Tale iniziativa, schedulata in occasione di una aggiudicazione di gara, metterà a disposizione del SIT del Comune di Milano e di alcuni uffici della Direzione Centrale Entrate e Lotta all’Evasione una grande quantità di informazioni utili alla verifica e allineamento dei propri set informativi. La tecnica del rilievo consiste nella dotazione tecnologica che viene allestita su un’automobile che percorrendo le strade cittadine recupera, attraverso fotografie ad alta definizione, georiferite e catalogate, tutte le informazioni che si possono anche automaticamente archiviare e catalogare sfruttando un abaco sinottico elettronico di campionamento, per esempio, per i segnali stradali. La normativa vigente a tutela della privacy impone all’Amministrazione di informare la cittadinanza attraverso canali di comunicazione generalisti quali radio e giornali in modo tale da poter illustrare le zone e le vie interessate dal rilievo. Le immagini recuperate opportunamente processate ed elaborate salvaguardano la tutela della privacy “cancellando” i volti e le targhe delle auto e tutto ciò che potrebbe essere utilizzato per identificare in modo diretto una persona. Il rilievo fornisce, quindi, delle informazioni che verranno utilizzate per la verifica delle banche dati presenti nei diversi uffici e per la determinazione di alcune posizioni geografiche di oggetti metropolitani che possono rappresentare preziosi contributi alla migliore identificazione del contesto urbano. In buona sostanza il rilievo fornisce informazioni sulla segna- letica orizzontale e verticale, sulle insegne delle attività commerciali, sulla numerazione civica, sull’occupa-zione del suolo degli arredi fissi (dehors, fioriere, ecc.), sulla verifica dei cespiti catastali e delle unità immobiliari, con particolare attenzione di quelle ubicate al piede del fabbricato. La metodologia utilizzata consta di una serie di apparati tra loro informaticamente connessi che attraverso l’uso del gps e del collegamento al mozzo delle ruote dell’auto videoriprendono e fotografano il contesto urbano e, al termine del rilevo, restituiscono una serie di fotogrammi che opportunamente trattai forniscono la base informativa conoscitiva. Il tutto viene poi utilizzato da software dedicati che integrano le restituzioni con gli oggetti geografici già presenti nella banca dati. Un ulteriore verifica è data dalla possibilità di poter effettuare le misurazioni con un alto grado di precisione proprio per il fatto che la ripresa video è orto-rettificata attraverso l’uso di concetti di geometria piana e sferica. Palmanova è un comune italiano di 5.396 abitanti della provincia di Udine in FriuliVenezia Giulia. Città fortezza costruita dai veneziani nel 1593, è chiamata la città stellata per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte. Dal 1960 è monumento nazionale. Nel 1521 la Repubblica di Venezia stipulò con l'Austria il Trattato di Worms, ponendo fine ad una lunga e logorante guerra che era costata alla Serenissima la fortezza di Gradisca (1511). Il Trattato di Worms stabilì dei confini piuttosto anomali, a "macchia di leopardo", con enclavi veneziane situate all'interno dei territori assegnati agli Asburgo e possedimenti austriaci individuati nel cuore del territorio veneziano, determinando una situazione di forte instabilità e ambiguità nei confronti dello storico nemico della Serenissima. La Repubblica di San Marco era particolarmente vulnerabile lungo il suo delicato confine orientale, e simili sistemazioni non potevano che accrescere la tensione e le rivendicazioni territoriali, in un clima geopolitico reso molto difficile delle incursioni degli Ottomani (1477, 1478) giunti a saccheggiare e incendiare San Vendemiano vicino a Treviso nel 1499. In questo clima di incertezza e di preoccupazione per l'integrità territoriale veneziana, il Senato della Repubblica decise la costruzione di una fortezza, in un punto vicinissimo al confine con gli Asburgo, in una lingua del territorio compreso tra Udine e Marano Lagunare (città fortificate in mano a Venezia) incuneato in territorio austriaco. Alla realizzazione del progetto prese parte un’equipe di ingegneri, trattatisti, esperti architetti militari facenti capo all'Ufficio Fortificazioni di Venezia, tra i quali il soprintendente generale Giulio Savorgnan, principale progettista della fortezza. Il 7 ottobre 1593 venne posata la prima pietra per la costruzione della nuova fortezza e Marc’Antonio Barbaro fu nominato primo Provveditore Generale di Palma. https://it.wikipedia.org/wiki/Pal manova