lezione 4-sguardo sociologico

QUESTIONE AMBIENTALE E SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE
Ritardi:
Questione ambientale si profila nel secondo dopoguerra
Assume rilevanza anni 60-70
Sociologia dell’ambiente compare anni 70
Anni 50-60
Interpretazione distorta degli eventi sottovalutazione/negazione del
problema
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Bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki (leggi p. 44)
I problemi dell’energia nucleare (incidenti Bikini 1954 e Windscale
1957)
Incidenti alle petroliere (Torrey Canyon 1967) -inquinamentoaddensamento di smog: 4000 morti a Londra nel 1952)
Avvelenamento del suolo: Silent spring (Rachel Carson 1962)
rischi a lungo termine dell’uso di pesticidi
Diverse iniziative internazionali scientifiche e politiche (trattati)
Prende forma l’ambientalismo come movimento di massa (base:
nuovi classi medie istruite e occupate settore servizi).
Ruolo marginale della sociologia nella nascita della questione
ambientale (studi di sociologi urbani e rurali).
Anni 70
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Aprile 1970 Earth Day(USA) : dimostrazione ecologista, crescita
movimento ambientale e sensibilità collettiva.
1976: centrale nucleare Seveso (MI) (leggi p. 47)
Quando si sa (manifestazione effetti)
Evacuazione forzata
Gestione confusa dell’emergenza
Smaltimento rifiuti tossici
1978: centrale nucleare Three Miles Island (USA)
1979: Love Canal ( Niagara) discarica di pesticidi
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Problema emergente: limiti dello sviluppo
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Crisi modello produttivo fordista
Crisi del welfare
Forte instabilità socio-economica
Crisi energetica 1973 (petrolifera)
Problema del sovrappopolamento/salvaguardia ambientale
( The PopulationBomb, Ehrlich 1968)
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Insostenibilità della crescita economica
(I limiti dello sviluppo, Meadows et al. 1972)
Hirsh 1976 (economista): limiti sociali allo sviluppo (consumi)
La diffusione dell’informazione e l’amplificazione del problema
“crescita” .
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1972: Conferenza mondiale di Stoccolma (ONU) sull’ambiente
1973: Programma ONU su ambiente (Unep)
1973: Comunità Europea avvia una politica ambientale
Passaggio dall’ambientalismo ingenuo ( ’60) all’ambientalismo razionale
(’70): attenzione ad aspetti ecologici (aspetti globali, politici, lobbies…) più
che antropici
Dall’orientamento antropocentrico (ecologia superficiale)
all’orientamento ecocentrico( ecologia profonda) (Naees, Devall e
Sessions 1985)
ecologismo radicale(Ullrich)
Seconda metà anni 70: si sviluppa in America la sociologia ambientale.
Pubblicazione di testi di rilievo:
 Catton e Dunlop: nuovo paradigma sociologico che dà priorità
all’analisi delle interazioni materiali tra ambiente e società.
 Schnaiberg: organizzazione sociale al centro di analisi
Meno effervescenti gli sviluppi in Europa.
In Italia studi di Raimondo Strassoldo. Ricerche su conflitti ambientali e
qualità vita urbana.
Anni 80
 Migliora il clima sociale
 Effetti positivi delle politiche restrittive seguite alla crisi energetica
 Ristrutturazione postfordista delle industrie
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Maggiore domanda di natura e interesse per la qualità della vita
Movimenti ambientalisti ( crisi militanza partiti e sindacati)
Liste verdi e politiche riformiste
1987: Rapporto Bruntland (USA)sviluppo sostenibileprotezione
ambiente come condizione di sviluppo
 Approccio proattivo (stato + cittadini + imprese)= cambiare i vincoli
in opportunità di miglioramento di produzione e prodotti
 “Internazionalizzazione” responsabilità ecologica da parte delle
organizzazioni produttive.
Ruolo dei sociologi (europea) nell’idea di sviluppo sostenibile:
Dal 1980: in Germania e Olanda si profila il concetto di
modernizzazione ecologica
 sviluppo di politica e politiche ambientali in paesi est-europei
 raffinamento dei modelli usati da scienze sociali x studiare
modernizzazione (Spargaaren 2000)
In Italia la Sociologia dell’ambiente diventa tema di interesse dei Sociologi
del Territorio.
Studi sui disastri e le emergenze di massa ( terremoto Friuli 1976)
A livello europeo: Luhmann, Giddens, Beck
Emergenza della sociologia dell’A. europea rispetto a quella americana
(ottimismo liberista reaganiano)
Approccio costruttivista ( Mary Douglas, Collins): non spiegare eventi, ma
come vengono definiti e interpretati (significati condivisi)
 ambiente come problema sociale
 crisi ambientale come mutamento che interferisce con il sistema dei
valori che definisce ciò che è bene, importante e desiderabile in un
sistema sociale storicamente determinato ( Beato, 1998)
Anni 90-oggi
Riduzione impatto ambientale in vari settori ma aumento dei consumi e
della produzione.
Resistenze alle tecnologie “pulite” ( elevati costi iniziali, incertezze, ecc.)
Seconda crisi ecologica (Chernobyl 1986): (leggi p. 52)
 problemi diversi
 dimensione transnazionale/globale
 profonda incertezza
1992: Conferenza ONU Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo.
Temi centrali: biodiversità, tecnologie genetiche (Dolly e mucca pazza),
mutamento climatico, elettrosmog…
La sociologia:
Beck 1986 , La società del rischio ( trad.it 2000)
I fondamenti della società moderna sono minati dal successo stesso della
modernizzazione scientifica e industriale, che produce effetti indesiderati,
incontrollabili.
Giddens, teoria della modernizzazione riflessiva
Entrambi : approcci teorici e radicali
Spargaaren, Mol, ecc. (matrice olandese), approccio della
modernizzazione ecologica (più empirico e improntato al riformismo
moderato) più “appetibile”, registra maggiore successo anche in Italia
(Pellizzoni 1999, Pieroni 2002).
Sviluppo della sociologia dell’ambiente + emergenza di un nuovo tema
centrale:
mutamento
ambientale
globale
(Gec,
Global
environmentalchange)- p. 55 Dunlop e Catton.
Consolidamento della disciplina a livello nazionale ed internazionale (Isa –
ESA).
Sociologia ambientale statunitense: impianto più “realista” e interessi
empirici diversi.
Sociologia ambientale europea: impianto più teorico-riflessivo.
Sviluppi anche in Italia: riviste, volumi, ricerche, convegni nazionali e
internazionali periodici
( primi corsi di Sociologia ambiente: Roma e Trento 1992- a Napoli dal
2010)