SALISCI_LUMSA2016_LEZIONE 9_10. FORMAZIONI SOCIALI

Le forme sociali dell’appartenenza
Lezione 5_6, Sociologia dei Processi
culturali, Roma_Lumsa
Prof. Mario Salisci
Introduzione
¡  Il
concetto di relazione sociale;
¡  Le
¡  I
reti sociali primarie
soggetti sociali
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
¡ 
Gallino definisce la relazione sociale come legame
tra due o più soggetti individuali e collettivi
(1978).
Donati (1987b; 1991): la relazione sociale
rappresenta quel livello simbolico e intenzionale
che connette i soggetti sociali sia esplicitando
l’esistenza di un legame tra loro, sia come
espressione dell’azione svolta reciprocamente ai
soggetti, attraverso la relazione.
Una prima distinzione è tra relazioni formali e
informali.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
Caratteristiche peculiari
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
La relazione sociale è bidirezionale.
I termini «relazione» e «interazione» sono spesso
usati come sinonimi:
Interazione indica il legame spaziale, hic et nunc,
che s’instaura tra due attori sociali, nel quale il
registro del senso è spesso quello del senso
comune.
Il concetto di relazione assume come elemento
distintivo il riferimento al significato, non di senso
comune ma di senso intenzionale attribuito dai
soggetti.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
La relazione sociale
¡ 
1. 
2. 
¡ 
I due elementi che la qualificano sono
riconducibili:
Al legame reciproco che connette le parti
nell’ambito di una relazione (dimensione
orizzontale);
Al senso simbolico ed intenzionale che tali parti
attribuiscono ad esso (dimensione verticale).
La relazione è intesa sia come vincolo
strutturale, oggettivo, esterno (religo), sia
come legame intersoggettivo, di senso (refero).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
I «modi» della relazione sociale
¡ 
1) 
2) 
3) 
Una prima classificazione identifica un triplice
ordine delle relazione sociale, facendo
riferimento al comportamento dei soggetti nel
contesto sociale. Esso distingue fra:
un ordine personale, relativo alle relazioni
che si stabiliscono sulla base di legami
personali;
un ordine categoriale, riguardante le
relazioni che si stabiliscono in base
all’appartenenza a categorie sociali;
un ordine strutturale, concernente le
relazioni che si stabiliscono in base
all’appartenenza del soggetto alle istituzioni.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
I luoghi della relazione sociale
¡ 
1) 
2) 
3) 
All’interno del sistema sociale si possono
individuare diversi campi della relazione:
L’appartenenza territoriale, dove le unità di più
piccola dimensione sono contenuta in quelle più
estese;
Le relazioni che s’instaurano sulla base della
stratificazione e della differenziazione sociale;
Il campo che si fonda sulle relazioni personali.
è un campo che interseca con i primi due, dal
momento che non ha confini rigidi (Barnes,
1954).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
- 
- 
¡ 
A partire dagli anni Sessanta nei paesi
anglosassoni si è proceduto allo studio delle reti:
Tale analisi ha consentito di chiarire che :
i soggetti vivono in un contesto di relazioni
rappresentato dai legami simbolici e strutturali
esistenti tra gl’individui stessi;
che questi legami influenzano i nodi della rete
circostante.
La rete non si configura solo come l’insieme degli
individui tra loro in contatto, bensì come
l’insieme delle loro relazioni (Di Nicola 1986).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
Nel sociale sono presenti e operano soggetti che al
contempo hanno i tratti di relazione sociale e
dell’istituzione sociale:
La famiglia intesa come relazione sociale tra i generi
e le generazioni;
I networks parentali, di vicinato, amicali, intesi
come circuiti relazionali di carattere informale nei
quali trovano espressione forme di appartenenza
ascritta ed elettiva;
I gruppi di volontariato, intesi come entità in cui
l’appartenenza del singolo assume valenza
intersoggettiva fortemente orientata alla solidarietà.
Le organizzazioni di terzo settore, intese come
forme sociali nelle quali aumenta la componente di
società di tipo “tonnesiano”.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
Le reti sociali primarie: reti parentali, di
vicinato, amicali
¡ 
¡ 
¡ 
I networks parentali, di vicinato, amicali
rappresentano circuiti relazionali informali nei
quali trovano espressione forme di appartenenza
ascritta per quanto riguarda i primi due ed
elettiva relativamente al terzo.
Le reti parentali, pur essendo forme di
appartenenza per nascita sono oggi sottoposte al
criterio di selezione da parte dei soggetti, che
possono decidere se frequentarle o meno e quale
intensità attribuire a tali rapporti.
Si evidenzia una perdita di cogenza rispetto al
passato per quel che riguarda la risorsa delle
relazioni parentali come risorsa strumentale oltre
che affettiva.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
La famiglia
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
Si configura come una particolare relazione
sociale che evidenzia una natura ambivalente, in
quanto rappresenta un ambito d’incontro e di
mediazione tra esigenze a volte in contrasto:
solidarietà e autonomia, spontaneità e
coercizione, ascrittività e scelta.
Attraverso il concetto di relazione sociale è
possibile comprendere appieno la realtà familiare.
In questo senso, la morfogenesi e i mutamenti di
ordine funzionale che la riguardano non la
dissolvono ma ne sottolineano la capacità
innovativa.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
¡ 
La complessità della famiglia impone di non
inserirla in una prospettiva troppo angusta e
riduttiva:
i diversi piani che la compongono (affettivo e
interattivo, strutturale e formale, intrafamiliare e
sociale, ecc.) la descrivono come gruppo al tempo
stesso primario e istituzione sociale.
I due tratti di gruppo e istituzione sociale sono
inscindibilmente legati al termine famiglia e
costituiscono una sorta di paradigma
interpretativo per leggere le altre forme sociali
che esprimono il livello di appartenenza del
soggetto.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
- 
- 
Così, si può definire in termini generali la famiglia
come un sistema vivente che muta e si adatta
all’ambiente, in grado di rigenerarsi
autonomamente.
Due sono le relazioni di base che la costituiscono
e che si rifanno a due dimensioni essenziali
dell’essere umano rappresentate rispettivamente
dal sesso e dall’età:
la relazione di coppia (coniugalità)
la relazione di filiazione (generatività).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
Tuttavia, essa rimane ancora significativa sia a
livello simbolico che per quel che riguarda il
sistema degli scambi.
1. Nei contesti urbani e metropolitani i rapporti
di parentela continuano ad avere importanza
per il soggetto:
a. in particolare per quanto riguarda la mobilità
territoriale emerge che è la prossimità e non la
distanza dai propri parenti a caratterizzare il
tipo d’insediamento abitativo;
b. Inoltre, permane un’elevata attenzione alle
relazioni personali proprio in quanto rapporti
che attribuiscono un radicamento simbolico
all’identità del soggetto (Di Nicola 1986).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
2. Dal punto di vista del sistema degli scambi:
a. Emerge che il sistema di aiuto proveniente dalla
parentela consente una mobilità sociale verso l’alto;
b. Incentiva e favorisce l’integrazione di coloro che si
trovano a vivere l’esperienza della emigrazione.
¡ 
¡ 
Resta invece di fondamentale importanza la funzione di
sostegno, misurata statisticamente per la prima volta
dall’ISTAT nel 1983.
Nell’indagine successive il flusso di aiuti offerti dalle
famiglie all’interno della rete informale giungeva a
coinvolgere il 15% delle famiglie censite.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
In sintesi il modello di sociabilità si esprime
nelle reti primarie e si caratterizza:
¡ 
per una maggiore selettività;
¡ 
per una crescente differenziazione interna;
¡ 
¡ 
per un aumento della negoziazione tra i
soggetti che fanno parte del network;
Per la presenza di un codice condiviso,
imperniato sul dono e sulla reciprocità.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
Le reti amicali sono relazioni elettive per
eccellenza e si basano su interessi e orientamenti
comuni.
Tali rapporti sono fondamentali nella biografia
dell’individuo.
Il codice simbolico delle relazioni amicali è quello
della reciprocità.
Proprio in quanto elettive tali relazioni
consentono ai soggetti l’exit.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
Gruppo dei pari
¡ 
¡ 
S’intende per gruppo dei pari o peer’s group,
un nucleo di adolescenti che intrattiene una
relazione intensa e continuativa, fondata sulla
condivisione di un insieme di esperienze,
d’interessi e di valori, considerati importanti
per il singolo e per il gruppo.
In Italia più del 90% degli adolescenti
partecipa ad uno specifico gruppo (formale o
informale) di coetanei (Palmonari, Pombeni e
Kirchler, 1992).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
¡ 
- 
- 
Il gruppo dei coetanei rappresenta in
adolescenza un luogo di esperienza affettiva
cruciale per la costruzione del Sé.
Contribuisce in modo determinante al processo
di individuazione (Pietropolli Charmet, 1997)
Sono state date prove convincenti a favore
dell’ipotesi che:
il gruppo dei pari eserciti un’influenza uguale,
se non maggiore, a quella dei genitori, sugli
atteggiamenti e comportamenti dei bambini
(Harris, 1995);
l’effetto delle norme del peer group sia
duraturo (Newcomb et al. 1967).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
- 
- 
¡ 
Il gruppo dei pari rappresenta per
l’adolescente la principale via di
differenziazione dagli adulti:
un gruppo di riferimento, cioè un potente
fattore di motivazione al cambiamento
attraverso l’adozione di stili di vita vicini al
gruppo cui si vorrebbe appartenere;
d’appartenenza, dove si producono e
interiorizzano le norme, i valori e i modelli di
comportamento.
Questi sono i motivi che rendono queste
aggregazioni giovanili una fonte significativa
d’identificazione.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
Per Parsons sono due le caratteristiche sociologiche
del gruppo dei pari:
1 la labilità dei confini (che implica un’estrema facilità di
passaggio da uno all’altro);
2 la severa separazione dei gruppi di coetanei in base ai
sessi: questa caratterizzazione è voluta dai ragazzi e
non dagli adulti.
¡  È il campo dove è possibile esercitare l’indipendenza
dal controllo degli adulti, che quando si spinge troppo
in là diventa fonte di comportamento deviante;
¡  È anche una fonte importantissima per fornire al
ragazzo una sorgente d’approvazione e di
accettazione non adulta.
¡  Ai genitori si aggiungono, come fonte di sicurezza e
approvazione, i coetanei.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
¡ 
- 
- 
- 
Omogeneità e ricerca di modelli imitabili.
In generale, la letteratura sullo sviluppo
sociale del bambino sottolinea l'importanza
dei coetanei nel processo di socializzazione.
Nell'interazione tra pari è stata individuata
un'occasione per lo sviluppo della
competenza comunicativa e sociale
delle abilità di role-taking percettivo,
cognitivo ed emozionale
della capacità di formare relazioni o legami
con altri individui
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
Per Parsons (1972) la separazione dei sessi nei
gruppi di coetanei durante il periodo di latenza può
essere considerata come un processo di
rafforzamento dell’identità sessuale.
Grazie alla stretta associazione con ragazzi dello
stesso sesso e alla partecipazione alle attività
tipiche di “gender”, i giovani rafforzano il proprio
senso d’appartenenza e di differenziazione
sessuale.
Durante il periodo di latenza si verifica l’assenza di
rapporti tra coetanei di sesso opposto.
Tale assenza è legata alla riorganizzazione delle
componenti erotiche della struttura motivazionale.
Gli oggetti d’attaccamento erotico nel periodo preedipico sono sia intrafamiliari, che più anziani: per
ambedue gli aspetti deve intervenire un’essenziale
modificazione al momento in cui il ragazzo
raggiunge la maturità fisica.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
In conclusione
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
La relazione sociale come elemento basico che da
forma alle appartenenze del singolo e delle
soggettività sociali.
La relazione è intesa sia come vincolo strutturale,
oggettivo, esterno (religo), sia come legame
intersoggettivo, di senso (refero).
La capacità morfogenetica della famiglia e
l’importanza dei circuiti relazionali informali.
Il gruppo dei pari e le sue funzioni nel processo di
strutturazione della personalità dell’individuo.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
Bibliografia di riferimento
¡ 
Berger, Berger, Sociologia. La dimensione della vita quotidiana,
1975
¡ 
Boudon, Istituzioni, 1991
¡ 
Brown, Psicologia sociale dei gruppi, 2000
¡ 
Donati, Lineamenti di sociologia della famiglia, 1988
¡ 
Rossi, La famiglia multidimensionale, 1990
Mario Salisci
Le formazioni sociali
I Peer’s Group come agenzia
di socializzazione
Lezione 6, Sociologia dei Processi culturali,
Roma_Lumsa
Prof. Mario Salisci
I gruppi e i pari
¡  I
gruppi sono fondamentali e
rappresentano il principale
mediatore tra individuo e società.
¡  Sono
ineliminabili e rispondono ad
un meccanismo innato dell’uomo.
¡  Si
dividono in primari e secondari.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
- 
¡ 
¡ 
Secondo la tradizione sociologica più antica, i
gruppi sono intesi come i mattoni che
contribuiscono a formare la società, e quindi il
suo vero oggetto di studio.
Il gruppo, osservato dall’esterno, è interpretato
come cellula dell’organismo sociale.
Cercheremo di analizzare molto sinteticamente le
loro caratteristiche basilari e le loro funzioni entro
unità sociali più vaste.
¡ 
¡ 
¡ 
La tendenza a considerare la società
come un insieme di gruppi ha portato a
formulare delle distinzioni, come gruppo
volontario, non volontario, d’interesse,
territoriale, ecc.
Una distinzione fondamentale, è quella
tra gruppi primari e gruppi secondari.
La letteratura sociologica è ricca di altri
termini che richiamano la distinzione tra
gruppi primari e secondari (es. Tonnies,
Gemeinschaft e Gesellschaft).
Definizione di gruppo di Olmsted
¡  Gruppo,
nel senso adoperato in questo
lavoro, è un termine diverso da
aggregato o classe.
¡  Un
gruppo può essere definito come
un insieme d’individui che sono in
contatto reciproco, tengono conto gli
uni degli altri e hanno coscienza di
avere qualcosa in comune
d’importante.
¡  Piccoli
gruppi e gruppo primari
Il gruppo primario
¡  I
membri del gruppo primario sono uniti
uno all’altro da forti vincoli personali,
affettivi e relazionali, ricchi di calore e
intimità.
¡ 
In genere sono ristretti, faccia a faccia,
spontanei nei rapporti e tendono a
seguire finalità reciproche o comuni.
Il gruppo secondario
¡ 
¡ 
¡ 
I rapporti fra i membri sono freddi rispetto al
gruppo primario, formali e contrattuali. Gli
individui al loro interno interpretano un ruolo,
investendosi parzialmente.
Al contrario del gruppo primario, il gruppo
secondario non è fine a se stesso ma mezzo per il
raggiungimento di altri obiettivi.
Quali sono i principi che vigono rispettivamente
nel primario e secondario?
Gruppo dei pari
¡ 
¡ 
S’intende per gruppo dei pari o peer’s group,
un nucleo di adolescenti che intrattiene una
relazione intensa e continuativa, fondata sulla
condivisione di un insieme di esperienze,
d’interessi e di valori, considerati importanti
per il singolo e per il gruppo.
In Italia più del 90% degli adolescenti
partecipa ad uno specifico gruppo (formale o
informale) di coetanei (Palmonari, Pombeni e
Kirchler, 1992).
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
¡ 
Il gruppo dei coetanei rappresenta in
adolescenza un luogo di esperienza affettiva
cruciale per la costruzione del Sé.
Contribuisce in modo determinante al processo
di individuazione (Pietropolli Charmet, 1997)
- 
Sono state date prove convincenti a favore
dell’ipotesi che:
il gruppo dei pari eserciti un’influenza uguale,
se non maggiore, a quella dei genitori, sugli
atteggiamenti e comportamenti dei bambini
(Harris, 1995);
- 
l’effetto delle norme del peer group sia
duraturo (Newcomb et al. 1967).
¡ 
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
Il gruppo dei pari rappresenta per
l’adolescente la principale via di
differenziazione dagli adulti:
- 
un gruppo di riferimento, cioè un potente
fattore di motivazione al cambiamento
attraverso l’adozione di stili di vita vicini al
gruppo cui si vorrebbe appartenere;
- 
d’appartenenza, dove si producono e
interiorizzano le norme, i valori e i modelli di
comportamento.
¡ 
Questi sono i motivi che rendono queste
aggregazioni giovanili
una fonte significativa
Mario Salisci
d’identificazione. Le formazioni sociali
¡ 
Per Parsons sono due le caratteristiche sociologiche
del gruppo dei pari:
1 la labilità dei confini (che implica un’estrema facilità di
passaggio da uno all’altro);
2 la severa separazione dei gruppi di coetanei in base ai
sessi: questa caratterizzazione è voluta dai ragazzi e
non dagli adulti.
¡ 
¡ 
È il campo dove è possibile esercitare l’indipendenza
dal controllo degli adulti, che quando si spinge troppo
in là diventa fonte di comportamento deviante;
È anche una fonte importantissima per fornire al
ragazzo una sorgente d’approvazione e di
accettazione non adulta.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
¡ 
Ai genitori si aggiungono, come fonte di sicurezza e
approvazione, i coetanei.
¡ 
Omogeneità e ricerca di modelli imitabili.
¡ 
Nell'interazione tra pari è stata individuata:
- 
- 
- 
un'occasione per lo sviluppo della competenza
comunicativa e sociale
delle abilità di role-taking percettivo, cognitivo
ed emozionale
della capacità di formare relazioni o legami con
altri individui
Mario Salisci
Le formazioni sociali
La separazione dei sessi
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
Per Parsons (1972) la separazione dei sessi
nei gruppi di coetanei durante il periodo di
latenza può essere considerata come un
processo di rafforzamento dell’identità
sessuale.
Grazie alla stretta associazione con ragazzi
dello stesso sesso e alla partecipazione alle
attività tipiche di “gender”, i giovani
rafforzano il proprio senso d’appartenenza e
di differenziazione sessuale.
Durante il periodo di latenza si verifica
l’assenza di rapporti tra coetanei di sesso
opposto.
Tale assenza è legata alla riorganizzazione
delle componenti erotiche della struttura
motivazionale.
Clanning
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
Gli oggetti d’attaccamento erotico nel periodo preedipico sono sia intrafamiliari che più anziani: per
ambedue gli aspetti deve intervenire un’essenziale
modificazione al momento in cui il ragazzo
raggiunge la maturità fisica.
In particolare, sembrano molto importanti in
questa fase della vita i gruppi mono-sessuati:
Attraverso l’immersione nella propria specificità di
sesso (clanning) l’individuo può confrontarsi con
altri simili a lui, riconoscendosi e differenziandosi al
contempo.
La teoria del confronto sociale [Festinger 1957].
Mario Salisci
Sport Formazione Integrazione
Lo sport e i pari
¡ 
¡ 
¡ 
La presenza dei “pari” nella squadra
favorisce l’altro elemento caratterizzante la
costruzione identitaria nell’adolescenza: la
ricerca del gruppo e del proprio simile.
Il bisogno dei giovani uomini di stare fra
loro è generalizzabile e durante
l’adolescenza assume importanza decisiva.
Lo sport risponde a questa esigenza, ancora
socialmente inconsapevole, eppure così
importante.
Mario Salisci
Sport Formazione Integrazione
Differenze sessuali nella scelta sportiva
80
70
60
50
40
30
20
10
0
sportsquadra
individuali
sportsquadra
M
individuali
F
Mario Salisci
Sport Formazione Integrazione
Sport e gruppo dei pari
50,00
50
45,45
43,55
45
40
36,36
35
30
25
18,18
20
15
10
5
4,84
1,61
0
per niente
abbastanza
molto
System Missing
per niente
M
abbastanza
F
Mario Salisci
Sport Formazione Integrazione
molto
In conclusione
¡ 
¡ 
¡ 
¡ 
La relazione sociale come elemento basico che da
forma alle appartenenze del singolo e delle
soggettività sociali.
La relazione è intesa sia come vincolo strutturale,
oggettivo, esterno (religo), sia come legame
intersoggettivo, di senso (refero).
La capacità morfogenetica della famiglia e
l’importanza dei circuiti relazionali informali.
Il gruppo dei pari e le sue funzioni nel processo di
strutturazione della personalità dell’individuo.
Mario Salisci
Le formazioni sociali
Bibliografia di riferimento
¡ 
¡ 
Salisci M., Un corpo educato, Francoangeli,
2016.
Brown, Psicologia sociale dei gruppi, 2000
Mario Salisci
Le formazioni sociali