DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI U..O.D. Fitosanitario Regionale – U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Caserta BOLLETTINO FITOSANITARIO AREALE DI Santa Maria Capua Vetere (Comuni di Bellona, Calvi Risorta, Camigliano, Cancello Arnone, Capua, Castel Volturno, Giano Vetusto, Grazzanise, Pastorano, Pignataro Maggiore, S. Maria La Fossa, S. Tammaro,Vitulazio, Santa Maria Capua Vetere, San Prisco e Curti) Pubblicazione di orientamento e consulenza per la difesa integrata delle colture N° 12 del 03 Maggio 2017 ll Bollettino Fitosanitario Zonale svolge la funzione di notiziario di riferimento per segnalare problematiche fitosanitarie insorgenti e le novità legislative in materia di prodotti fitosanitari. -------------------------------------------------------------------- Andamento meteorologico I dati meteorologici particolareggiati sono disponibili sul sito www.sito.regione.campania.it/agricoltura/meteo/meteo.htm Per informazioni sulle previsioni si possono consultare i siti : www.meteoam.it o www.ilmeteo.it Stato fitosanitario delle colture PESCO N° Comune UTM Località Azienda Varietà Stadio Fenologico Stato Fitosanitario 01 Camigliano Via Leporano Bianco Felice Big Bang Ingrossamento frutti Catturati 8 adulti di Cydia nelle trappole, potrebbe essere utile per chi non l’avesse ancora fatto effettuare un trattamento per abbassare la popolazione nel primo volo che in genere dura da aprile a maggio CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA Bolla o Accartocciamento fogliare (Taphrina deformans) Effettuare un primo trattamento alla caduta di almeno l’80% delle foglie ed un secondo a fine inverno o posticipato nella fase di gemma rigonfia-bottoni rosa. Monilia Ridurre adeguatamente gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare una eccessiva vegetazione. Intervenire in periodo pre-fiorale solo su cv molto suscettibili al verificarsi di condizioni meteorologiche predisponenti (elevati valori di umidità). Intervenire in pre-raccolta, al verificarsi di condizioni meteorologiche predisponenti, su cv molto suscettibili a raccolta medio-tardiva. Oidio Scegliere varietà poco suscettibili nelle aree ad alto rischio. Effettuare concimazioni equilibrate. Per le varietà poco suscettibili e nelle zone a basso rischio è sufficiente un solo trattamento preventivo alla scamiciatura, mentre sulle cv più recettive intervenire preventivamente a fine fioritura e dopo 8-10 gg. Ripetere il trattamento alla comparsa dei sintomi. Marciume radicale (Armillariella mellea) Evitare ferite all’apparato radicale, limitando o evitando, per quanto possibile, le fresature e assicurare un accurato sgrondo delle acque dal suolo. Cocciniglia bianca Effettuare un campionamenti verso fine agosto- settembre, in corrispondenza dell’ultima comparsa annuale di neanidi, i tronchi, le branche ed i rami di 100 piante/ha. Tale campionamento va effettuato anche nella fase di sfioritura-allegagione. In caso di presenza del 20-30% di piante infestate si può intervenire con oli minerali all’1-2%, clorpirifos-metile , Pyriproxifen rispettando i limiti previsti nelle note, dalle norme tecniche. Continuare il campionamento anche nella fase di sfioritura - allegagione . Marciume radicale (Armillariella mellea) 2 Evitare ferite all’apparato radicale, limitando o evitando, per quanto possibile, le fresature e assicurare un accurato sgrondo delle acque dal suolo. Ragnetto rosso Effettuare un campionamento durante il riposo vegetativo esaminando da 5 a 10 pezzi di legno di due anni per una lunghezza totale di 1-2 m.; l’entità delle ovideposizioni fornisce una stima dell’attacco prevedibile in primavera-estate. Successivamente in pre-fioritura in fase di orecchiette di topo e nelle successive fasi fenologiche esaminare 100 foglie (2-5 foglie per 20-50 piante). L’intervento va programmato quando si raggiungono le seguenti soglie di intervento: 1) nella fase di gemme gonfie: numero di uova superiore a 30 per ostacolo (gemma, rilievo della corteccia, ecc.). 2) dalla fase di orecchiette di topo: 60% di foglie occupate da forme mobili e con meno del 20% di foglie con acari predatori (Fitoseidi) o meno di uno Stethorus ogni 2-3 foglie Tripidi Per le nettarine effettuare un campionamento su 100 fiori scelti a caso sul 5% delle piante (poggiare sotto un rametto fiorito un foglio bianco e scrollare). La soglia è il 3% dei fiori attaccati. Afidi verde Intervenire al superamento della soglia che è del 3% dei germogli infestati per le nettarine e del 7-10% per le pesche. Anarsia La soglia di intervento è del 3% di infestazione attiva calcolata con la seguente formula: (%germogli infestati/3 + % frutti infestati) / 2 = 3 o più. In questo caso usare i fosforganici Se si usano gli IGR installare le trappole a feromone Cidia La soglia è dell’1-2% di germogli e/o frutti attaccati. Se sono installate le trappole intervenire con gli IGR quando si ha un sensibile incremento nelle catture degli adulti. MELO N° Comune UTM Località 01 Pastorano Limata Azienda Di Rosa Giuseppe Varietà Annurca Stadio fenologico Allegagionefrutto noce Stato Fitosanitario Presenza di qualche colonia di afidi, ma al di sotto della soglia CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA Cancri rameali 3 Dopo aver controllato durante le operazioni di potatura, alla caduta del 30-40% delle foglie; a fine caduta foglie e ad ingrossamento delle gemme possono essere effettuati degli interventi con composti rameici. Prima però è indispensabile, in occasione delle operazioni di potatura invernale, asportare eventuali rami colpiti ed allontanarli dal frutteto o bruciarli, inoltre è opportuno proteggere le grosse superfici di taglio, disinfettare con ipoclorito di sodio o con soluzioni rameiche concentrate gli attrezzi da pota nel passaggio tra una pianta e l'altra. Ticchiolatura Dopo la raccolta o la trinciatura dei residui di potatura è consigliabile effettuare un trattamento, alle foglie cadute a terra, con urea agricola al 5%. Questa operazione favorisce la marcescenza e limita il substrato di conservazione delle spore della ticchiolatura. La quantità di urea usata andrà poi sottratta dalle unità di azoto utilizzate per rientrare nei limiti prefissati dal PRCFA Intervenire nella fase di "punte verdi" con prodotti rameici o in alternativa con i polisolfuri, che hanno anche efficacia anticoccidica; gli interventi pre-fiorali, necessari in caso di andamento meteorologico piovoso, vanno effettuati con prodotti di copertura Nella fase di ingrossamento frutti trattare solo se la malattia è presente in campo, utilizzando prodotti di copertura e sospendendo i trattamenti in piena estate se le temperature sono elevate. Ragnetto rosso Effettuare un campionamento durante il riposo vegetativo esaminando da 5 a 10 pezzi di legno di due anni per una lunghezza totale di 1-2 m.; l’entità delle ovideposizioni fornisce una stima dell’attacco prevedibile in primavera-estate; In pre-fioritura da orecchiette di topo e nelle successive fasi fenologiche esaminare 100 foglie (2-5 foglie per 20-50 piante). La soglia d’intervento nella fase di gemme gonfie: numero di uova superiore a 30 per ostacolo (gemma, rilievo della corteccia, ecc.); La soglia d’intervento dalla fase di orecchiette di topo: 60% di foglie occupate da forme mobili e con meno del 20% di foglie con acari predatori (Fitoseidi) o meno di uno Stethorus ogni 2-3 foglie. Cocciniglia nera San Josè Campionamento: esaminare i tronchi e le branche di 10-20 piante/ha. La soglia di intervento è pari alla presenza. Intervenire, alla rottura delle gemme, trattamento valido anche contro la ticchiolatura ed i cancri rameali, oppure a maggio allo sgusciamento delle neanidi di 1° generazione, in assenza di parassitizzazione da parte di Encarsia e di Aphytis, solo nel caso non si sia intervenuti a fine inverno Carpocapsa (Cydia pomonella) Alle prime catture nelle trappole a feromone, effettuare un campionamento su 500 frutti scelti a caso. La soglia di intervento è pari all’1-2% di frutti con iniziale infestazione larvale, se si usano gli organofosforici e di 2-3 maschi/trappola/settimana, se si impiegano gli IGR. Afidi Esaminare germogli e mazzetti fiorali per un totale di 200 organi/ha 4 Afide verde Intervenire al superamento delle seguenti soglie: - pre-fioritura: presenza; - ingrossamento frutti: 10-15% di germogli infestati; Afide grigio Intervenire al superamento delle seguenti soglie: - pre-fioritura: presenza; - bottoni rosa: 5% degli organi infestati; - caduta petali: 1% rosette o germogli infestati; - frutto noce: 5% dei germogli infestati o 1-2% dei frutti infestati KIWI N° Comune UTM Località 01 Pastorano Limata Azienda De Rosa Angelina Varietà Stadio Fenologico Haward Inizio fioritura Stato Fitosanitario Nulla da segnalare CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA Cancro batterico dell’actinidia (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae) Sintomi e danni Il batterio, che dal 2011 è oggetto di lotta obbligatoria (Decreto 07/02/2011), agisce a livello vascolare e una volta penetrato all’interno dell’ospite è difficile da contrastare. I sintomi di questa batteriosi vascolare sono i seguenti: a) imbrunimento dei fiori e dei boccioli e la loro successiva cascola; b) presenza di necrosi fogliari di forma irregolare di color marrone scuro contornate da un alone di colore giallo; c) formazione di cancri su tronco e tralci con abbondante produzione di un essudato di colore rosso scuro; d) collasso/avvizzimento dei frutti. Nei casi più gravi si assiste alla morte della pianta in pochi mesi. La batteriosi quindi può arrecare gravi danni a tutti gli organi vegetativi della pianta con forti ripercussioni economiche, soprattutto in funzione del basso livello qualitativo dei frutti, della minore produzione, nonché della mancata commercializzazione. 5 Il batterio può essere veicolato da differenti fattori come pioggia, vento, insetti, animali e uomo. Il patogeno penetra nella pianta attraverso stomi, lenticelle e ferite, in particolare quelle causate dall’uomo e dalla grandine. Misure di prevenzione evitare squilibri nutrizionali (difetto/eccesso); evitare i sistemi di irrigazione per aspersione; assicurare un buon drenaggio ed assenza di ristagni idrici; evitare di determinare ferite accidentali (colletto, tronco); disinfettare tutti gli utensili impiegati nelle operazioni di potatura con sali di rame, alcool e varechina al passaggio da una pianta all’altra, indipendentemente se si osservano o meno dei sintomi e utilizzare sempre utensili disinfettati nell’effettuare potature di recupero; chiudere i tagli di potatura superiori ai 2-3 cm con mastici ecologici miscelati a sali di rame; non ammassare e non lasciare i tralci di potatura all’interno o in prossimità dell’impianto; impiegare prodotti autorizzati a base di sali di rame secondo le modalità riportate in etichetta, al fine di ridurre la carica batterica e prevenire l’infezione; evitare il passaggio di trattori e altri macchinari., da impianti infetti ad altri apparentemente sani. OLIVO N° Comune 01 Pignataro Maggiore UTM Località Cristo Morto Azienda Bovenzi Giacomino Varietà Corniola Stadio Fenologico Mignolatura Stato Fitosanitario Non vi sono problemi fitosanitari da segnalare CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA Mosca delle Olive (Bactrocera oleae) Effettuare un campionamento su 100 frutti presi a caso da almeno 10 piante. La soglia di intervento per le olive da olio è del 10-15% di infestazione attiva. Porre attenzione ai tempi di carenza. Non effettuare più di due interventi all’anno indipendentemente dal prodotto usato. 6 Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae) Per il campionamento: nella fase del riposo invernale prelevare a caso 100 foglie, dalla parte bassa della chioma, su 5-10 piante per ogni 100 della coltivazione. Nella fase di sfioritura-allegagione valutare la percentuale di femmine mature che hanno concluso l’ovideposizione, raccolte su 10 rametti presi dal 5-10% delle piante. Per il trattamento chimico la soglia è di 5-10 neanidi vive per foglia. In genere non è consigliabile intervenire nella fase di riposo invernale, tranne in zone costiere e calde a causa dell’insoddisfacente efficacia dei mezzi chimici. Il momento migliore per il trattamento si ha nella fase di sfiorituraallegagione quando il 90-95% di femmine ha ovideposto e le uova sono schiuse Rogna (Pseudomonas Siringae) Mantenere la pianta nelle migliori condizioni vegetative, eseguire la potatura in periodi asciutti, limitando i grossi tagli ed eliminando i rami infetti. In presenza di condizioni ambientali molto umide, dopo grandinate o dopo la potatura si può intervenire con poltiglia bordolese, idrossido di rame, ossicloruro di rame. Cicloconio Favorire l’arieggiamento e l’insolazione anche nelle parti interne della chioma, effettuare concimazioni equilibrate. Nel protrarsi di un clima piovoso e umido al risveglio vegetativo può essere effettuato un trattamento, con prodotti rameici o Dodina ( al massimo un intervento l’anno). Lebbra Arieggiare le chiome con operazioni di potatura laddove si sono verificati cospicui attacchi negli anni precedenti. Negli areali in cui nelle annate precedenti si è registrata la presenza dei patogeni, in corrispondenza delle prime piogge autunnali può essere effettuato un trattamento con prodotti rameici. AGRUMI N° Comune UTM Località 01 Bellona SP333 Azienda Chillemi Giuseppe Varietà Stadio Fenologico Stato Fitosanitario Varie caduta petali Nulla da segnalare Gommosi del colletto, Marciume radicale, Allupatura (Phytophthora spp.) All’impianto evitare terreni pesanti e mal drenati. Adottare portainnesti resistenti (es. arancio amaro). E’ da evitare l’eliminazione delle parti infette nella zona del colletto in quanto, attraverso le ferite prodotte, si esporrebbe la pianta ad attacchi di Mal secco fulminante. 7 Evitare ristagni idrici in prossimità del colletto. Possono essere effettuati trattamenti alla base del tronco delle piante vicine a quelle infette. Trattamenti circoscritti alle parti interessate dalla malattia da effettuarsi nei periodi di massima piovosità (preferibilmente in primavera). POMODORO in serra N° 01 Comune San Tammaro UTM Località Parco S.Antonio Azienda Ponticiello Pasquale Varietà Carminia Stadio Fenologico Stato Fitosanitario Poche le catture di tuta per azione del trattamento Ingrossamento effettuato, ma bacca 1° palcoanche della fine fioritura 2° temperatura non palco ancora ottimale per la sua proliferazione Tripide (Frankliniella occidentalis) Installare trappole adesive azzurre. Utilizzare prodotti chimici solo in caso di forte infestazioni Tuta Absoluta Nelle zone ad alto rischio per le virosi, la soglia di intervento è rappresentata dalla sola presenza delle prime colonie. Nelle zone a basso rischio per le virosi si può attendere che il 10% delle piante siano infestate da colonie in accrescimento. CMV - virus del mosaico del cetriolo, ZYMV virus del mosaico giallo dello zucchino, WMV1-2 virus 1 - 2 del mosaico del cocomero Impiegare esclusivamente materiale di propagazione sano e certificato ai sensi della normativa fitosanitaria vigente. Effettuare concimazioni equilibrate. Distruggere le piante infette. Programmare la coltura lontano da altre suscettibili. Eliminare le infestanti dai bordi degli appezzamenti o in prossimità delle serre. Il controllo in campo di tali virosi, deve essere diretto ai loro vettori, quindi risulta utile il ricorso a: - frangivento; - siepi; - reti antiafidiche. Afidi Distribuire 18-20 larve di seconda età di Chrysoperla carnea /mq in uno/due lanci quando vi è contatto tra le piante. 8 Per eventuali interventi chimici: intervenire se più del 50% delle piante presentano colonie dell’Afide delle cucurbitacee. Oppure intervenire se più del 10% delle piante siano infestate dagli altri afidi. Se sono presenti focolai di piante virosate, la soglia d’intervento si abbassa all’1%. Peronospora Favorire l'arieggiamento. Distruggere i residui della coltura infetti; limitare l'irrigazione evitando di bagnare la parte aerea. Intervenire chimicamente quando sono presenti i sintomi e/o si instaurano le condizioni meteorologiche favorevoli allo sviluppo del fungo. VARIAZIONI ALLE NORME TECNICHE DI DIFESA INTEGRATA AVVISI E NOTIZIE UTILI Si comunica che con Decreto Dirigenziale n. 43 del 14.03.2017, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 23 del 20/03/2017 sono state approvate le "Norme tecniche per la difesa e il diserbo integrato delle colture" valide per: le aziende agricole che aderiscono al Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata (PRLFI); i beneficiari della Misura 214 "Pagamenti Agroambientali"– Azione a- Agricoltura Integrata del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013, i beneficiari della Misura 10 "Pagamenti Agro- climatici ambientali"– Sottomisura 10.1 Pagamento per impegni agro-climatico-ambientali. Tipologia di intervento 10.1.1 "Produzione integrata" del PSR Campania 2014-2020. Le "Norme tecniche di difesa fitosanitaria integrata ed il diserbo integrato delle colture" sono parte integrante dei disciplinari di produzione integrata della Regione Campania e ad esse devono attenersi inoltre tutti coloro che attuano la produzione integrata in Campania per quanto attiene la parte della difesa fitosanitaria ed il diserbo integrato delle colture. In attuazione della Direttiva CE 128/2009 si consiglia di tenere sempre nelle migliori condizioni le macchina irroratrici, eseguendo la taratura presso le officine 9 autorizzate onde evitare inutili e dannose dispersioni nell’ambiente della miscela antiparassitaria. Si ricorda che un DM del 2016 stabiliva il 26 Novembre 2016 come termine ultimo per sottoporre al controllo funzionale tutte le attrezzature agricole adibite alla distribuzione dei fitofarmaci sulle colture agricole. Si informano, quindi, tutti gli operatori agricoli interessati, soprattutto gli aderenti alla Mis, PSR 10.1, di attivarsi, se ancora non lo avessero fatto, di effettuare al più presto il controllo della funzionalità delle macchine irroratrici. Per coloro che aderiscono alla produzione integrata e che hanno fatto domanda di sostegno per la misura 10.1 del PSR 2014-2020 si ricorda che tutte le operazioni colturali effettuate in azienda devono essere riportate in un apposito Registro delle operazioni colturali e di magazzino. Pertanto è stato predisposto un fac simile che si rende disponibile qui di seguito, che contiene alcune innovazioni rispetto al fac simile già presente su questo sito: è stata introdotta la scheda "Magazzino materiali di propagazione e sementi", è stata modificata la scheda "Irrigazione", sono state rese più funzionali le schede dei magazzini fitofarmaci e fertilizzanti, è stata introdotta la possibilità di registrare le colture ripetute (che seguono la principale). Registro delle operazioni colturali e di magazzino (doc 212 Kb) Avviso importante: A Casal Di Principe (Caserta) sono state ritrovate piante di zucchino coltivato in pieno campo risultate affette da Tomato leaf curl New Delhi virus (ToLCNDV) che è un patogeno inserito nella EPPO Alert List . Le piante affette mostrano sintomi di mosaico giallo e arresto della crescita. Sulle Cucurbitacee è stato osservata rugosità dei frutti e spaccature. Oltre alle Cucurbitacee (zucca, zucchino, melone, anguria, cetriolo) attacca anche le Solanacee (pomodoro, peperone, melanzana). Si invitano tutti gli agricoltori a segnalare al Servizio Fitosanitario Regionale eventuali casi sospetti. Sono stati ritrovati focolai di CTV (Virus della Tristeza degli agrumi) in provincia di Napoli nel comune di Marigliano e in provincia di Salerno nel comune di Minori. Si tratta di una pericolosa avversità degli agrumi oggetto di Decreto di Lotta Obbligatoria. Pertanto tutti i casi sospetti devono essere segnalati al Servizio Fitosanitario Regionale all’indirizzo mail: [email protected] 10 EVENTUALI INFORMAZIONI POSSONO ESSERE RICHIESTE AL NUMERO VERDE 800.80.10.17 o 0823/1876512 all’Ufficio di Santa Maria CV del STP-UOD 17/CE e 0823/1876513 ai numeri Fax 0823/1876599. Il presente Bollettino è stato redatto a cura del Per. Agr. Iorio Luigi con la collaborazione dei Per.Agr. Chiocchio Virgilio del Servizio Territoriale Provinciale - Unità Operativa Dirigenziale 17 di Caserta Ufficio di Santa Maria Capua Vetere c/o Centro Regionale Ettore Majorana via Caserta Trav. Ex INAPLI Santa Maria Capua Vetere (CE) e-Mail: [email protected] Il prossimo bollettino sarà disponibile il 10/05/2017 11