Procedura di valutazione comparativa per la copertura di un

Procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di professore associato
nella Facoltà di Economia dell’Università degli Studi della Calabria- Settore scientifico
disciplinare N01X-Diritto Privato
G.U. n. 75 del 21 settembre 1999
Relazione finale
Alle ore 16.30 del giorno 16 marzo 2000, nel Dipartimento di Organizzazione Aziendale e
Amministrazione Pubblica della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi della Calabria, al
piano 2°, studio n. 4, si è riunita la Commissione giudicatrice per la valutazione comparativa
riportata in epigrafe, nominata con decreto rettorale 174 del 17.01 2000 pubblicato sulla G.U. della
Repubblica Italiana dell’11 febbraio 2000 (per le procedure della II^ sessione 1999), così
composta:
- prof. Pietro Perlingieri
- prof. Andrea Magazzù
- prof. Nicola Di Prisco
- prof. Giorgio Collura
- prof. Enrico Minervini
La Commissione procede alla nomina del Presidente nella persona del prof. Perlingieri e del
Segretario, che provvederà alla verbalizzazione delle sedute e alla stesura della relazione
riassuntiva finale, nella persona del prof. Minervini.
Presa visione dell’elenco dei candidati, ciascun Commissario dichiara, con la sottoscrizione del
verbale stesso, di non avere relazioni di parentela ed affinità entro il 4° grado incluso con gli altri
Commissari e con i candidati.
La Commissione prende atto che risultano n. 10 candidati partecipanti alla procedura.
Il Presidente ricorda preliminarmente che i riferimenti normativi in base ai quali si svolgerà la
procedura andranno reperiti essenzialmente nella Legge 3 luglio 1998 n. 210, recante norme per il
reclutamento dei ricercatori e dei professori universitari di ruolo, e nel Regolamento emanato con
D.P.R. 19 ottobre 1998 n. 390, relativo alle modalità di espletamento delle procedure di valutazione
comparativa, oltre naturalmente al bando concorsuale il cui testo è stato consegnato alla
Commissione prima dell’inizio dei lavori.
La Commissione prende atto che il termine per la conclusione dei lavori è fissato in quattro mesi
dalla pubblicazione del decreto di nomina, e ai sensi di quanto previsto dagli artt. 4 del citato D.P.R.
n. 390/98 e 6 del bando di concorso, chiede al Rettore una proroga
La Commissione prende atto, inoltre, che, secondo quanto previsto dall’art. 2 del D.P.R. n. 390/98,
la procedura prevede la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni presentati dai candidati, nonché,
completata la valutazione, una discussione sui titoli scientifici presentati e una prova didattica.
La Commissione stabilisce che le prove avverranno con le seguenti modalità:
i candidati verranno convocati per la discussione dei titoli scientifici; al termine della
discussione, renderanno nota la disciplina, compresa nel settore scientifico disciplinare a concorso,
sulla quale intendono sostenere la prova;
la Commissione predisporrà cinque temi, racchiusi in altrettante buste prive di segni di
identificazione;
il candidato estrarrà a sorte tre buste, dopo di che si darà lettura dei temi in esse contenuti;
il candidato sceglierà, subito dopo l’estrazione, il tema della lezione fra i tre temi estratti;
la lezione si terrà il giorno successivo, a distanza di 24 ore dalla scelta effettuata.
La Commissione stabilisce che la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni, per ciascun candidato,
avverrà mediante l’espressione di un giudizio individuale da parte dei singoli commissari, e di uno
collegiale espresso dall’intera Commissione attraverso la comparazione dei giudizi individuali.
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Analoga procedura verrà seguita per la discussione dei titoli e per la prova didattica, dopo di che la
Commissione provvederà alla formulazione, per ciascun candidato, di un giudizio complessivo
espresso in base ai giudizi collegiali.
In base ai giudizi complessivi la Commissione procederà alla valutazione comparativa dei
candidati.
Al termine della valutazione comparativa, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti,
dichiarerà inequivocabilmente i nominativi di non più di tre idonei.
Il Presidente invita quindi la Commissione a individuare i criteri di massima con i quali procedere
alla valutazione comparativa, tenendo conto di quanto previsto dall’art. 2, commi da 6 a 9, del
D.P.R. n. 390/98.
Dopo ampia e approfondita discussione, la Commissione all’unanimità dei componenti approva i
seguenti criteri di valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche:
a) originalità e innovatività nella produzione scientifica e rigore metodologico;
b) apporto individuale del candidato, analiticamente determinato, nei lavori in collaborazione;
c) congruenza dell’attività del candidato con le discipline comprese nel settore scientificodisciplinare N01X, ovvero con tematiche interdisciplinari che le comprendono;
d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione
all’interno della comunità scientifica;
e) continuità temporale della produzione scientifica anche in relazione all’evoluzione delle
conoscenze nel settore scientifico-disciplinare N01X.
Ai fini della valutazione, la Commissione farà ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti in
ambito scientifico internazionale.
La Commissione, ai fini della valutazione dei titoli, terrà in considerazione oltre l’attività didattica
svolta:
• i servizi prestati negli atenei e negli enti di ricerca, italiani e stranieri;
• l’attività di ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri;
• i titoli di dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate all’attività di ricerca;
• l’organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca;
• il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed
internazionale;
• altri elementi del curriculum scientifico del candidato.
Gli stessi criteri saranno specificatamente tenuti presenti nelle valutazioni comparative finali.
Per quanto riguarda la valutazione della prova didattica, la Commissione procederà prendendo in
considerazione i seguenti criteri:
• chiarezza espositiva e capacità argomentativa;
• capacità di analizzare e di approfondire i diversi aspetti dell’argomento;
• capacità di sintesi e di messa in evidenza degli aspetti più rilevanti.
Per quanto riguarda la valutazione della discussione dei titoli scientifici, la Commissione utilizzerà
i seguenti criteri:
• conoscenza degli argomenti trattati;
• capacità di sintesi;
• capacità di argomentare i temi specifici oggetto delle ricerche e di trattarli sistematicamente
operando collegamenti nell’ambito dell’intero ordinamento giuridico.
Il Presidente incarica il Segretario, inoltre, di provvedere sollecitamente alla consegna di una copia
dello stesso allegato al Responsabile Amministrativo, allo scopo di consentirne la pubblicizzazione
nei termini di legge.
La Commissione si convoca per la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche il giorno
7 giugno 2000, ore 16:00.
La Commissione invita gli uffici a convocare i candidati per la discussione dei titoli e la scelta del
tema della prova didattica il giorno 8 giugno 2000, ore 8:30.
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La Commissione decide di procedere nello svolgimento delle prove, estraendo a sorte la lettera
dell’alfabeto per l’individuazione dei candidati dai quali iniziare le singole prove.
Il Segretario provvederà a prendere in consegna dal Responsabile Amministrativo la
documentazione prodotta dai candidati unitamente all’istanza di partecipazione.
La seduta è tolta alle ore 17:30.
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Successivamente, il giorno 7 Giugno 2000, nel Dipartimento di Organizzazione Aziendale e
Amministrazione Pubblica della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi della Calabria, alle
ore 16,30, al piano 2°, studio n° 4, si è tornata a riunire la Commissione giudicatrice, come sopra
composta.
In via preliminare la Commissione prende atto delle rinunce a partecipare al giudizio comparativo
dei candidati CARRABBA Achille Antonio, MONTECCHIARI Tiziana e RUGGERI Lucia.
Si procede quindi alla lettura dei giudizi individuali predisposti dai singoli commissari su ciascuno
dei candidati, e poi alla predisposizione del giudizio di sintesi da parte della Commissione. Per la
lettura dei giudizi viene seguito l’ordine di anzianità in ruolo dei membri della Commissione,
iniziando dal più giovane. Il primo a leggere i propri giudizi sarà quindi il Prof. Enrico
MINERVINI, cui seguiranno i Proff. Giorgio COLLURA, Nicola DI PRISCO, Andrea
MAGAZZU’ e Pietro PERLINGIERI. I giudizi sui singoli candidati vengono letti seguendo
l’ordine alfabetico: si inizia con quello relativo al candidato Caterini Enrico.
Candidato Dott. Caterini Enrico
Il candidato Enrico Caterini (nato nel 1963) si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di
Salerno nel 1985, anno in cui è stato nominato cultore di Diritto privato nella stessa Università,
svolgendovi attività didattica e di ricerca. Dal 1991 è ricercatore (confermato nel 1994) di Diritto
privato presso la Facoltà di Economia dell’Università della Calabria, ove è docente di Istituzioni di
diritto privato. Oltre ad esserne promotore e coordinatore, ha partecipato intensamente a varie
attività culturali. Ha svolto ricerca scientifica anche all’estero.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini:
Il candidato presenta, oltre a taluni saggi, un’ampia pensosa monografia sul principio di tipicità nei
rapporti reali. La monografia offre testimonianza delle qualità del candidato: rigore di metodo,
ampia conoscenza della difficile e complessa materia, stile espositivo piano (anche se non tutte le
conclusioni alle quali il candidato perviene appaiono meritevoli di consenso).
Giudizio del Prof. Giorgio Collura:
In un’ampia e ben costruita monografia il candidato mette con intelligenza in discussione il dogma
classico della tipicità dei diritti reali alla luce di una rilettura originale dell’articolo 42 Cost., per cui
il principio di tipicità diviene più propriamente un principio di legalità costituzionale ed il rapporto
reale diventa un rapporto complesso a contenuto patrimoniale ed esistenziale. In alcuni degli scritti
minori – pur vertendo uno di essi su tematiche coincidenti, almeno in parte, con quelle trattate a
livello monografico – si dimostra altresì sensibilità attenta a saldare le conclusioni della dottrina
tradizionale alle nuove emergenze suggerite dalla moderna esperienza del diritto. Il candidato
appare pienamente meritevole di considerazione.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco:
Il candidato presenta oltre a saggi minori (in tema di “impresa agricola” e “impresa agronomica”,
multiproprietà) una monografia di ampio respiro nella quale, alla luce del principio di legalità
considerato proiezione del valore di “conformità sostanziale” all’ordinamento giuridico, sistema
con interessante prospettazione la “funzione di godimento” quale nucleo fondante delle situazioni
giuridiche reali, situazioni soggettive complesse, soprattutto con riferimento all’art. 42 Cost.. Alle
situazioni reali viene, pertanto, assegnato un ruolo istituzionale costitutivo nell’”ordinamento dei
beni” e dell’economia. E’ pienamente condivisibile l’attenzione verso il diritto dell’economia come
“settore funzionale del diritto privato”.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù:
Il candidato, oltre a numerosi lavori minori tra cui note a sentenza apparse su Giurisprudenza
costituzionale, di cui è redattore, presenta un’opera monografica (Il principio di legalità nei rapporti
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reali, 1998) di ampio respiro anche comparatistico, con la quale egli offre una pregevole
ricostruzione sistematica dei rapporti reali alla luce di una rilettura dell’art. 42 Cost., condotta nel
quadro delle fonti del diritto, con particolare riguardo al ruolo ed ai limiti delle autonomie privata e
pubblica. La distinzione tra riserva di legge e riserva (o principio) di legalità, in rapporto
rispettivamente ai valori esistenziali e di mercato, è la direttiva che muove la ricerca ricostruttiva sui
rapporti reali quali situazioni complesse tendenti a “garantire” o a “riconoscere” sui rispettivi piani
la funzione di godimento, che più o meno essenzialmente caratterizza tali rapporti, e quella
mercantile, con margini più o meno ampi di eventuale atipicità soprattutto nel campo delle
situazioni “riconosciute”, come nel caso della multiproprietà, alla cui figura, insieme ad altre, è
dedicata una breve indagine nel capitolo conclusivo dell’opera.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri:
I lavori minori esibiti denotano una particolare capacità argomentativa del candidato, che si conferma
nel lavoro monografico sulla tipicità nei rapporti reali. L’argomento tradizionale di impostazione
ampia consente al candidato di rivelare una piena padronanza e rigore metodologico, che gli
consentono di fronteggiare la molteplicità dei contributi già espressi, elaborando argomentazioni
critiche e contributi ricostruttivi originali. Particolarmente meritevole di segnalazione la chiarezza
espositiva e la capacità di inquadramento sistematico.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi:
il candidato presenta una produzione scientifica di ampio respiro anche comparatistico condotta nel
quadro delle fonti del diritto e nel rispetto del ruolo e dei limiti dell’autonomia privata e pubblica.
Particolarmente meritevole di segnalazione la chiarezza espositiva e la capacità di inquadramento
sistematico.
Candidato Dott. Luca Di Nella
Il candidato Luca Di Nella (nato nel 1963) si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di
Camerino nel 1987. Nel 1990 ha vinto una borsa di studio per la frequenza della Scuola di
Specializzazione in Diritto civile presso la stessa Università ed ha conseguito successivamente il
relativo diploma. E’ stato cultore di Diritto della navigazione (dal 1989) e di Istituzioni di diritto
privato (dal 1991). Ha collaborato alle attività didattiche di varie cattedre in diverse sedi
universitarie ed ha svolto e svolge attività di ricerca presso Università straniere. Nel 1986 ha
conseguito il titolo di Dottore di ricerca ed è dottorando di ricerca presso l’Università di Heidelberg.
Dal 1997 è ricercatore di Diritto privato presso l’Università di Camerino, nella cui Scuola di
Specializzazione in Diritto civile ha tenuto cicli seminariali di Diritto dei contratti. Docente per
l’a.a. 1998/99 di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di Economia dell’Università di
Salerno, insegna per il c.a. Diritto dello sport presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Camerino.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini:
Il candidato presenta due saggi ed un’ampia monografia, in cui l’ordinamento giuridico sportivo viene
affrontato non soltanto nei profili giusprivatistici, ma anche in quelli giuspubblicistici ed organizzativi
in genere. Il candidato mostra approfondita conoscenza della materia, e giunge, specie nell’ultima
sezione della monografia, a risultati apprezzabili e condivisibili.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura:
Il candidato presenta – insieme ad alcuni scritti minori, che connotano vivacità di interessi e buona
cultura – una monografia in cui si propone di delineare il sistema giuridico del fenomeno sportivo,
considerato nella globalità dei suoi aspetti. Dopo aver analizzato l’attività sportiva dal punto di vista
sociale e scelto sul piano metodologico la concezione normativa del diritto che privilegia una
visione unitaria e sistematica dell’ordinamento, ricostruisce all’interno di questo , integrato dalle
fonti comunitarie, il fenomeno sportivo esaminandolo dal punto di vista dell’attività,
dell’organizzazione, dei soggetti e delle responsabilità. Purtroppo il Di Nella, al di là del notevole
sforzo, dimostra con evidenza di cedere alla tentazione di affrontare e accumulare temi dove si
fondono indebitamente, in uno stesso tracciato, schemi giuridici funzionalmente diversi, facendo
perdere rigore alla tematica prescelta e soprattutto sacrificando sul piano dell’approfondimento gli
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aspetti più propriamente privatistici; egli rileva anche una certa velleitarietà quando vuol dimostrare
al suo lettore la vastità della propria cultura, con il risultato negativo di un inutile appesantimento. I
lavori presentati dal candidato sono perciò la testimonianza di uno studioso in formazione, sul quale
è possibile formulare fondate speranze per il futuro che non sono oggi tali da consentire una
positiva considerazione per il presente concorso.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco:
Nell’ampia monografia il candidato analizza con competenza ed impegno l’ordinamento sportivo
nei suoi profili anche organizzativi, partendo dalla teorica generale della pluralità degli ordinamenti
giuridici. Molteplici aspetti del tema trattato costituiscono “abbozzo” di lavori più ampi.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù:
Il candidato, oltre a lavori minori, presenta una monografia (Il fenomeno sportivo nell’ordinamento
giuridico, 1999) in cui viene svolta, con grande ricchezza di informazione, un’ampia ed
approfondita indagine anche di carattere interdisciplinare (specie sociologico) sul fenomeno
sportivo, finora considerato in dottrina soltanto per particolari aspetti. Il tentativo di ricostruzione
sistematica, pur denunciando qualche difetto di linearità espositiva e qualche disarmonia
compositiva, è certamente apprezzabile. Di particolare rilievo è l’ampia “sezione” in cui il
candidato si occupa della responsabilità nell’esercizio delle attività sportive.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri:
La produzione minore, pur non particolarmente articolata, denota buona padronanza di metodo e forte
attitudine nell’individuare e valutare i contributi già espressi. Il lavoro monografico conferma tali doti
che si arricchiscono con la capacità di metabolizzare l’esperienza e le trattazioni di studiosi anche non
italiani e si supportano con la potenzialità di affrontare e trattare le problematiche anche sotto un
angolo di visuale diversa da quello strettamente giuridico o squisitamente civilistico. La trattazione
dell’argomento costituisce anche occasione per affrontare la tematica della responsabilità civile in
generale ed elaborare precisazioni originali su tematiche di ampio respiro ed impegno ed interessanti e
significativi contributi innovativi nel settore prescelto.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi:
il candidato presenta una produzione scientifica ricca ed informata di carattere anche interdisciplinare
(specie sociologico). Il tentativo di ricostruzione sistematica, pur denunciando qualche difetto di
linearità espositiva e qualche sovrabbondanza, è apprezzabile. Certamente il candidato è in grado di
affrontare prove ancora più mature.
Candidato Dott. Maria Giovanna Falzone Calvisi:
La candidata Maria Giovanna Falzoni Calvisi, laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Torino
nel 1974, ha svolto successivamente attività didattica in qualità di Assistente incaricata prima e di ruolo
poi presso la stessa Università. Dall’a.a. 1993/94 è docente di Istituzioni di diritto privato presso la
Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini:
La candidata presenta due ragionate rassegne critiche di giurisprudenza in tema di compravendita
nonché una monografia sul diritto di abitazione del coniuge superstite. La monografia ricostruisce in
maniera attenta e puntuale l’istituto, e mostra la passione per la ricerca della candidata.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura:
La candidata, oltre a due contributi minori in tema di vendita, presenta una monografia dal titolo “Il
diritto di abitazione del coniuge superstite”, che, nel tentativo di ricercare una risposta organica e
sistematica al complesso di interrogativi posti dall’art. 540 c.c., non manca di interesse e di talune
discrete intuizioni. I lavori presentati non sono però ancora sufficienti a delineare la compiuta
personalità della studiosa e tali da consentire una positiva considerazione per il presente concorso.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù:
La produzione scientifica della candidata, scarsa e discontinua, si riduce ad un contributo per
un’opera di autori vari sulla vendita, compresa nella collana I grandi orientamenti della
giurisprudenza civile e commerciale, e ad una monografia risalente al 1993 (Il diritto di abitazione
del coniuge superstite) nella quale l’esame della problematica è condotto con diligente impegno, ma
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senza un personale apporto costruttivo, mentre non ben argomentata appare la tesi conclusiva che
attribuisce al diritto reale di abitazione del coniuge superstite una fisionomia diversa da quello
tipico.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco:
La candidata presenta due ampie rassegne giurisprudenziali ed una monografia su “Il diritto di
abitazione del coniuge superstite”. Nel lavoro, impostato con accuratezza, perviene a risultati
apprezzabili, concernenti la ricostruzione sistematica dell’istituto civilistico.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri:
La candidata esibisce due lavori in tema di compravendita, ove, nonostante sia prevalente il lavoro
ricostruttivo dei numerosi contributi già espressi, rivela buona capacità di metodo e di elaborazione di
spunti ricostruttivi originali. Il lavoro monografico sul diritto di abitazione conferma l’attitudine alla
ricostruzione puntuale ed esaustiva dei temi affrontati, ma denota una più matura capacità critica e di
riflessione.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi:
la candidata rivela propensione alla ricerca accurata che si segnala per la completezza
dell’informazione. Nella monografia sul diritto di abitazione del coniuge superstite manifesta
apprezzabili doti di ricostruzione sistematica.
Candidato Dott. Silvio Martuccelli:
Il candidato Silvio Martuccelli laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università di Roma nel 1991,
dopo aver seguito corsi di studio all’estero ed aver collaborato all’attività didattica di cattedre di
Istituzioni di diritto privato presso l’Università di Roma, ha conseguito nel 1998 il titolo di Dottore di
ricerca. Nel 1998/99 è stato professore a contratto presso l’Università di Teramo.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini:
Nella produzione del candidato spicca la monografia, esauriente e completa, sulle obbligazioni
pecuniarie ed il pagamento c.d. virtuale, in cui un tema classico quale il pagamento viene rivisitato
con intelligenza ed attenzione alla luce della legge n° 197 del 1991 e delle più recenti creazioni
della tecnica bancaria (Carta di credito, pagamento elettronico, etc.). Le indubbie qualità del
candidato restano confermate dalla monografia sul compossesso e dal saggio di minor mole, in tema
di sostituzione degli arbitri.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura:
Il candidato merita di essere preso in considerazione ai fini del concorso soprattutto per le due
ampie monografie.
La prima si pone in modo assai efficace e puntuale sul piano tecnico-giuridico il problema, oggi
particolarmente rilevante, se la modalità elettronica dell’accreditamento bancario sposti i termini in
cui ad esso si guarda con riferimento ai concetti giuridici di “moneta” e “pagamento”; si perviene
alla conclusione ben articolata e motivata che la circolazione della ricchezza, più che trasformarsi in
una circolazione esclusivamente elettronica, continuerà ad essere una circolazione mista.
La seconda, “Situazioni di fatto e contitolarità del diritto”, si spinge ad indagare il problema del
possesso spettante a più persone e appare nel suo complesso e nel suo risultato centrale come degna
di apprezzamento.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco:
Nella produzione del candidato spiccano due monografie nelle quali vengono affrontati con
impegno e risultati pienamente condivisibili temi di difficile sistemazione dogmatica. Nella prima
monografia il candidato prende in considerazione la problematica attuale degli strumenti alternativi
di pagamento e della circolazione della ricchezza in genere, cioè due fenomeni di rilevanza sociale
per i quali l’ordinamento manifesta una vera e propria trasformazione “genetica”. La monografia su
“Situazioni di fatto e contitolarità” rivela analogo impegno incentrato sull’approfondimento degli
aspetti dogmatici di un istituto che l’interprete difficilmente può ricostruire sulla base degli scarni
spunti positivi.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù:
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Il candidato presenta due monografie: Obbligazioni pecuniarie e pagamento virtuale (1998) e
Situazioni di fatto e contitolarità del diritto. Studi in tema di compossesso (1999). Nella prima,
traendo spunto dal fenomeno sempre più macroscopico della circolazione di moneta elettronica, il
candidato rivisita diligentemente la complessa problematica riguardante la moneta come mezzo
legale di pagamento, ripercorrendo la elaborazione dottrinale sino a più recenti orientamenti che
mettono in luce l’esistenza di strumenti alternativi di pagamento e la centralità della funzione
bancaria nel sistema dei pagamenti, in cui si intravede una sorta di “mutazione genetica” insita nel
passaggio da una concezione reale ad una concezione virtuale del pagamento. Viene quindi svolto
un adeguato approfondimento sulla natura della moneta scritturale e della moneta digitale che
integrerebbero caratteristici esemplari di vere e proprie forme virtuali (non dunque mezzi
semplicemente alternativi) di pagamento con tipica efficacia solutoria. In particolare, col pagamento
elettronico in tempo reale si esaurisce la vicenda solutoria: uno actu si consegue la liberazione del
debitore e la soddisfazione del creditore, in quanto l’ordine di pagamento elettronico impartito
attraverso l’elaboratore attua un diretto trasferimento di disponibilità monetaria dal debitore al
creditore ed appare perfettamente assimilabile ad un qualsiasi atto assolutorio del debitore avente ad
oggetto la dazione materiale di danaro contante.
Nella seconda monografia il candidato si occupa del compossesso, giungendo a ritenere
ammissibile il compossesso titolato e non invece il compossesso di mero fatto, il c.d. pluripossesso
inteso come un insieme di possessi tra loro confliggenti. E’ encomiabile lo sforzo profuso dal
candidato che mostra buona attitudine alla ricerca e notevole capacità di analisi. Più riuscito e
meritevole di apprezzamento appare il lavoro sulle obbligazioni pecuniarie, mentre i successivi
studi sul compossesso non appaiono sorretti da adeguata impostazione metodologica della
problematica e non seguono una chiara linea ricostruttiva.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri:
La produzione minore del candidato si segnala per varietà di interessi e particolare sensibilità ad
affrontare temi classici da angoli di visuale innovativi. Particolarmente significativo in tal senso è il
lavoro monografico sul “pagamento virtuale”. Le tematiche e ricostruzioni già espresse e stratificate
nel patrimonio dottrinale e giurisprudenziale vengono verificate sul “banco di prova” delle innovazioni
legislative quali la legge n° 197 del 1991 e di quelle tecniche quali, ad esempio, il pagamento
elettronico. Peculiarità ed innovazioni tecniche e normative vengono così utilizzate come chiave di
lettura di argomenti consolidati, che consente l’elaborazione di contributi originali adeguatamente
motivati e che si fondano su una rilevante padronanza metodologica e una particolare finezza
argomentativa.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi:
la produzione scientifica del candidato denota una spiccata attitudine per la ricerca ed il possesso di un
corretto rigore metodologico, che certamente lo porterà a raggiungere risultati ancora più apprezzabili.
E’ particolarmente meritevole di essere preso in considerazione ai fini del concorso.
Candidato Dott.ssa Francesca Panuccio Dattola:
La candidata Francesca Panuccio Dattola (nata nel 1956) è dal 1983 ricercatrice di Diritto privato
nell’Università di Messina e dal 1993 incaricata dell’insegnamento di Diritto privato comparato presso
la Facoltà di Giurisprudenza della stessa Università. Ha svolto e svolge intensamente ulteriore attività
didattiche preso altre Università italiane e Scuole speciali. Ha diretto e dirige gruppi di studio e di
ricerca tra cui il gruppo Giurinform del Tribunale di Reggio Calabria collegato con il Ced della
Cassazione. Ha partecipato e partecipa attivamente, con relazioni ed interventi, a numerosi incontri e
convegni di studio.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini:
La candidata presenta, oltre ad un lavoro minore, due monografie. La prima, più ampia, contiene
un’approfondita indagine sull’offerta di riduzione ad equità nella rescissione e nella risoluzione per
eccessiva onerosità sopravvenuta, condotta con attenzione ai profili sia sostanziali che processuali
dell’istituto, in un’ottica attenta tanto ai contributi dottrinali quanto a quelli giurisprudenziali. L’altra
più breve monografia in tema di transazione novativa, appare imperniata su una teoria – quella
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dell’efficacia preclusiva – formulata da un autore illustre, ma avversata da ampi settori della civilistica
italiana.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura:
A parte alcuni puntuali contributi minori, la candidata chiede di essere valutata soprattutto per l’ampia
monografia “L’offerta di riduzione ed equità”, la quale rivela di essere un libro pensato e ben costruito.
Nell’affrontare il problema della natura giuridica dell’istituto, l’A., riprendendo un’intuizione
dottrinale per cui si tratta di un atto sostanziale inserito in un procedimento, collega con scelta assai
felice gli aspetti sostanziali e processuali del fenomeno e giunge correttamente a criticare alcune
posizioni estreme che finiscono con il perdere il senso, anche pratico, dei problemi. La candidata
merita considerazione per il concorso.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco:
Nei contributi minori e nelle due monografie la candidata rivela rigore di metodo nello studio di temi
classici, di notevole spessore dogmatico, congiunto ad una spiccata attitudine alla ricostruzione
sistematica. Merita di essere presa in evidenza ai fini del presente concorso.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù:
La candidata è autrice di circa 40 pubblicazioni che dimostrano varietà di scelte tematiche e
apprezzabile continuità nella ricerca scientifica. In particolare, la produzione della candidata, oltre a
lavori minori di un certo rilievo, è principalmente costituita da due opere monografiche su temi di
particolare impegno: L’offerta di riduzione ad equità (1990) e La transazione novativa (1996), le quali,
denotando sicura padronanza di metodo ed incisiva capacità di analisi, apportano un rilevante
contributo alla ricostruzione assiologica degli istituti giuridici, sempre orientata, attraverso un’attenta
indagine sui temi di regolamento, alla soluzione dei problemi pratici. Nel primo più ampio lavoro,
individuata la fattispecie e il relativo campo di applicabilità, l’indagine si incentra sulla natura del
diritto di offerta nei suoi profili sostanziali e processuali mostrandone la complessità dell’esercizio,
porta quindi all’inquadramento dell’offerta nell’ambito della revisione del contratto e nella tipologia
dei rimedi, per concludersi nell’esame del regime giuridico. Nel successivo lavoro sulla transazione
novativa, la candidata offre una personale chiave di lettura dell’istituto, che non mette in crisi
l’efficacia preclusiva della transazione, ma che richiede semmai la soluzione di problemi di prevalenza
o di coordinamento tra efficacia preclusiva ed effetto estintivo-costitutivo (tipico della novazione) che
su quella viene ad innestarsi. Individuata la causa della transazione nell’insieme di un elemento
costante e generico (composizione della lite), e di un elemento variabile o specifico (le reciproche
concessioni) la candidata si preoccupa di combinarla con lo schema della novazione, pure a causa
generica. La causa della transazione è quindi la risultante complessiva dello scopo di por fine alla lite
mediante reciproche concessioni, fra le quali rientra la sostituzione di un rapporto nuovo a quello
preesistente, sul quale ogni indagine è preclusa dall’operare dell’effetto tipico della transazione.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri:
La produzione esibita dalla candidata denota una buona capacità di analisi ed una particolare attenzione
anche ai profili non propriamente civilistici. Il lavoro sulla riduzione ad equità è, infatti, svolto con
particolare sensibilità agli aspetti processuali della fattispecie. Buona padronanza metodologica,
ampiezza della ricerca e chiarezza espositiva consentono di raggiungere risultati originali apprezzabili.
Anche sulla ricerca della transazione novativa la candidata sviluppa ed argomenta la soluzione
imperniata sull’efficacia preclusiva, formulando argomentazioni critiche adeguatamente motivate alla
dottrina maggioritaria che contrasta tale soluzione.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi:
la produzione scientifica della candidata denota capacità di analisi con particolare attenzione anche
ai profili non strettamente civilistici. Buona padronanza metodologica, chiarezza nell’esposizione
consentono alla candidata di raggiungere risultati originali ed apprezzabili. Merita pertanto di essere
messa in evidenza ai fini del presente concorso.
Candidato Dott. Mauro Pennasilico:
Il candidato Mauro Pennasilico (nato nel 1961) laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università di
Napoli nel 1987, ha conseguito nel 1995 il titolo di Dottore di ricerca. Nel 1996 ha quindi vinto il
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concorso per l’assegnazione di una borsa di studio postdottorato. Dal novembre 1998 è ricercatore
di Diritto privato presso la Facoltà di Economia dell’Università del Sannio. Nell’a.a. 1998/99 e nel
successivo gli è stata conferita la supplenza di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di
Economia dell’Università di Salerno e di Diritto privato dell’economia presso la Facoltà di
Economia dell’Università del Sannio. Per più di un decennio ha collaborato alle attività didattiche
presso varie cattedre della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini:
La produzione del candidato, tutta incentrata su un unico istituto – Il contratto per persona da nominare
– è composta da un’agile ed acuta monografia, da una ponderosa ragionata rassegna di dottrina e
giurisprudenza, da un breve saggio, dai quali emerge, oltre alla profonda conoscenza dell’istituto, la
passione per la ricerca del candidato e le sue indubbie capacità di analisi critica.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura:
La ricerca – sostanzialmente monotematica – di questo candidato affronta vari aspetti della
“contrattazione” per persona da nominare, considerati particolarmente significativi per la
comprensione del fenomeno. Da una parte, si tenta di inquadrare – pur con qualche sforzo teorico – la
figura nello schema della rappresentanza eventuale, dall’altra, si ha particolare riguardo alla
combinazione tra riserva di nomina del contraente e contratto preliminare attraverso una puntuale
ricognizione dei numerosi contributi dottrinali e una completa analisi critica dell’apporto
giurisprudenziale. I lavori presentati sono degni di interesse, anche se si attende il candidato ad ulteriori
e più impegnative prove.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco:
Nella limitata produzione incentrata sul “contratto per persona da nominare” il candidato manifesta
doti innegabili di ricostruzione ed apprezzabile attitudine all’approfondimento di profili di teoria
generale.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù:
La ricerca, prevalentemente monotematica, ma sempre condotta con serio impegno e buona capacità di
analisi riguarda il contratto per persona da nominare. Nella sua prima opera monografica (Profili della
contrattazione per persona da nominare, 1995), il candidato, muovendo dalla origine ed evoluzione
storica della figura, nonché dalla sua rilevanza nella pratica contrattuale, verifica la “tenuta” delle
principali tesi dottrinali alla luce dei canoni metodologici prescelti per la ricerca: “corrispondenza alla
realtà” e “utilità scientifica” delle ricostruzioni prospettabili. Prendendo poi spunto dalle idee del
Piazza sulla identificazione del soggetto del negozio giuridico, egli giunge all’inquadramento del
contratto per persona da nominare nello schema del negozio con oggetto determinabile per relationem,
quindi, coerentemente con tale qualificazione, ritiene che per spiegare la natura di tale contratto,
l’unica tesi plausibile sia quella della rappresentanza eventuale. In questo senso si svolge l’ulteriore
indagine sulla riserva di nomina e sulla rilevanza ed efficacia della contrattazione per persona da
nominare. Sempre dello stesso tema, per approfondirne particolari aspetti, il candidato si occupa in un
più recente ampio saggio. Ancora al contratto per persona da nominare è dedicata l’ampia e ben curata
trattazione svolta per la Collana Il diritto privato oggi, la quale riproduce lo schema espositivo della
monografia sopra richiamata, peraltro allargandolo ad aspetti non precedentemente considerati.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri:
La produzione minore esibita si sviluppa sulle stesse tematiche oggetto della monografia. Il contratto
per persona da nominare è oggettivamente di prevalente interesse nella produzione del candidato. La
prima snella ricerca si limita ad alcuni profili dell’argomento e manifesta padronanza di metodo,
capacità argomentativa e di elaborazioni di contributi originali. La seconda amplia la stessa indagine,
poiché raccoglie contributi giurisprudenziali e dottrinali su ogni altro singolo aspetto. Tale ultimo
lavoro è autonomamente pubblicato nella Collana “Il diritto privato oggi”, e, oltre a caratterizzarsi per
una attenta e certosina raccolta dei materiali, presenta spunti ricostruttivi personali degni di
considerazione.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi:
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nella limitata produzione incentrata sul contratto per persona da nominare il candidato manifesta
doti innegabili di ricostruzione esprimendosi con rigorosa capacità espositiva. Il candidato potrà
raggiungere risultati ancora più apprezzabili.
Candidata Dott.ssa Maria Gabriella Rossi:
La candidata Maria Gabriella Rossi (nata nel 1958), laureatasi in Giurisprudenza presso l’Università
di Bari nel 1981, docente di ruolo di discipline giuridiche ed economiche nella Scuola media
superiore dal 1989, è stata annualmente dall’a.a. 1990/91 all’a.a. 1997/98 professore a contratto
presso l’Università di Lecce.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini:
La candidata presenta, oltre a taluni lavori minori, una snella monografia su un argomento di confine
tra diritto privato e diritto pubblico, e cioè sull’associazionismo degli enti pubblici. La monografia non
è priva di spunti ricostruttivi degni di nota, e dimostra una sicura conoscenza di tale complesso
argomento da parte della candidata.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura:
Nella ricerca – per lo più monotematica – di questa candidata si indaga sul fenomeno
dell’associazionismo economico degli enti pubblici aperto ai soggetti privati e sulle diverse forme
giuridiche assunte per la realizzazione dello stesso. In particolare, l’analisi si sofferma sul problema
della partecipazione degli enti universitari a strutture associative di tipo misto per la realizzazione della
c.d. “ricerca applicata”. Purtroppo la Rossi, pur degna di lode per la minuziosità dei dati raccolti,
appare ispirarsi ad una dimensione compilativa: se non estraneo, sicuramente non è del tutto
approfondito il profilo tecnico-giuridico dei fenomeni studiati. La candidata non è da prendere in
considerazione ai fini del concorso, anche perché si è dinanzi ad una produzione non ancora sufficiente
a delineare la compiuta personalità della studiosa.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco:
Nell’unica monografia la candidata affronta il problema difficile e di viva attualità
dell’associazionismo economico degli enti pubblici. I risultati non appaiono tuttavia meritevoli di
considerazione, mancando un adeguato impegno ricostruttivo.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù:
Oltre ad alcuni lavori minori, la candidata presenta una monografia (L’associazionismo economico
degli enti pubblici. Profili privatistici, 1999). L’indagine, di carattere tipologico, è svolta
principalmente nell’ambito del diritto pubblico dell’economia; essa non lascia intravedere una generale
linea ricostruttiva, mentre scarso approfondimento è dedicato ai profili privatistici accennati,
segnatamente al problema della causa nelle società miste e al rilievo assunto da associazioni,
fondazioni e cooperative sociali quali forme di collaborazione pubblico-privato.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri:
La produzione esibita denota vivacità intellettuale ed entusiasmo nella ricerca che, però, non si
completano con una buona padronanza metodologica che agevolerebbe l’elaborazione critica e
personale con più adeguata motivazione degli spunti ricostruttivi, attualmente delineati in modo
prevalentemente intuitivo.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi:
la produzione della candidata, pur denotando vivacità intellettuale ed entusiasmo per la ricerca, allo
stato non testimonia quella padronanza metodologica necessaria nell’affrontare i pur delicati e
difficili argomenti.
La Commissione tornerà a riunirsi il giorno 08.06.2000, alle ore 7,30, nella medesima sede, per
procedere alla formulazione delle tematiche su cui i candidati terranno la loro prova didattica, e
successivamente dalle ore 8,30 alla discussione sui titoli da parte dei candidati.
La seduta è tolta alle ore 21,00.
Successivamente, il giorno 08/06/2000, alle ore 7,30 nel Dipartimento di Organizzazione Aziendale
e Amministrazione Pubblica della Facoltà di Economia dell’Università degli studi della Calabria è
tornata a riunirsi la Commissione giudicatrice come sopra composta per procedere alla definizione
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delle tracce da assegnare ai candidati per lo svolgimento della prova didattica e successivamente
alla discussione dei titoli da parte dei candidati. Sono presenti tutti i membri componenti.
La Commissione, dopo ampia ed articolata discussione, perviene a concordare n. 35 tracce per la
prova didattica. Ogni traccia viene rinchiusa in una busta sigillata e siglata da tutti i commissari.
Tutte le buste sono identiche.
Alle ore 8.30 la Commissione si sposta nell’aula OA5, sede fissata per la prova. Risultano presenti i
candidati: Caterini Enrico, Di Nella Luca, Martuccelli Silvio, Panuccio Dattola Francesca. La
Commissione con i candidati ritorna nei locali del Dipartimento di Organizzazione Aziendale e
Amministrazione Pubblica. La Commissione provvede ad estrarre a sorte la lettera dell’alfabeto per
l’individuazione del candidato da cui iniziare le singole prove. Viene estratta la lettera B. La prova è
pubblica. Prima dell’inizio delle prove la Commissione fa presente ai candidati che per la prova
didattica saranno convocati esattamente 24 ore dopo la scelta della traccia e che dovranno svolgerla
nell’arco di tempo di 45 minuti in successione alla prova del candidato precedente.
Si inizia alle ore 8.50 con il candidato Caterini Enrico, identificato a mezzo carta di identità
rilasciata dal Comune di Rende in data 23.05.2000 n. AE8913048. In ordine alla discussione dei
titoli, i Commissari formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
Il candidato illustra con grande chiarezza e lucidità le tesi sostenute nella sua produzione, e risponde
con dovizia di argomentazioni, in maniera convincente ed esauriente, alle domande rivoltegli dalla
Commissione, dimostrando piena maturità.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura
Il candidato espone in modo chiaro e puntuale le tematiche proposte dalla Commissione: in
particolare rivela maturità di pensiero nel collegare problemi di varia natura.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
Il candidato nella discussione sui titoli presentati ha confermato le doti di studioso rigoroso, attento
ed informato soprattutto con riguardo alle conseguenze socio-culturali delle tematiche studiate.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
Il candidato illustra il contenuto dell’opera monografica presentata con apprezzabile chiarezza
espositiva e particolare incisività e ricchezza di informazione.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
La discussione sui titoli ha confermato la maturità dell’argomentazione e la spiccata attitudine
all’analisi ed all’approfondimento scientifico. Proprietà e rigorosità del linguaggio conferiscono al
ragionamento chiarezza e fluidità espositiva.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
La Commissione rileva la maturità di pensiero e la chiarezza di esposizione che conferiscono al
ragionamento svolto nella discussione piena incisività ed efficacia.
Dopo la discussione alle ore 9.35 il Dott. Enrico Caterini viene invitato a scegliere 5 delle 35 buste.
Il candidato provvede a tanto. Lo stesso viene invitato a scegliere 3 di tali 5 buste. Il candidato
provvede a tanto. Dopo averne preso visione, il candidato provvede a scegliere la seguente traccia:
La trascrizione del contratto preliminare. Il candidato scarta le seguenti tracce: Le nullità virtuali dei
negozi; La simulazione del matrimonio. Il candidato provvede altresì a prendere visione delle
tracce contenute nelle altre due buste, che sono le seguenti: La risarcibilità degli interessi legittimi;
Le obbligazioni naturali. La Commissione riconvoca il candidato per le ore 9.35 del 09.06.2000
presso la sede del summenzionato Dipartimento per svolgere la prova didattica sulla traccia scelta.
Si prosegue alle ore 9.40 con il candidato Di Nella Luca, identificato a mezzo carta di identità
rilasciata dal Comune di Matelica in data 30.08.1997 n. AB1509817. In ordine alla discussione dei
titoli, i Commissari formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
Il candidato mostra nella discussione passione per la ricerca, vasta cultura giuridica e non giuridica,
indubbie capacità argomentative ed espositive.
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Giudizio del Prof. Giorgio Collura
Nel trattare il tema del fenomeno sportivo nell’ordinamento giuridico conferma interessi culturali di
non lieve portata e vivacità di pensiero: interessante sul piano tecnico-giuridico è la ricostruzione
alla luce della teoria normativa dell’ordinamento giuridico sportivo. Esposizione chiara anche in
materia di responsabilità civile e di leasing.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
Il candidato nella discussione conferma le doti di ricercatore impegnato nell’approfondimento degli
aspetti pratici del tema trattato. E’ pienamente apprezzabile lo sforzo argomentativo.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
Il candidato nell’illustrare la sua opera monografica denuncia qualche difetto di linearità espositiva:
l’esposizione è un poco dispersiva e non sempre chiara, pur essendo apprezzabile lo sforzo
argomentativo con cui il candidato risponde alle domande rivoltegli dai componenti della
Commissione.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
L’esposizione chiara conferma la grande passione per gli studi e l’approfondita conoscenza della
dottrina e della giurisprudenza inquadrando gli argomenti trattati in un ampio panorama culturale
con speciale capacità di analisi scientifica già matura ed ispirata da una forte consapevolezza
metodologica dell’ermeneutica sistematica ed assiologica.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
La Commissione rileva la passione per lo studio del candidato e al sua ampia cultura anche non
giuridica, che lo porta talora a qualche sovrabbondanza espositiva, che non appanna peraltro la sua
maturità e capacità di analisi.
Dopo la discussione alle ore 10.35 il Dott. Luca Di Nella viene invitato a scegliere 5 delle 30 buste
rimaste. Il candidato provvede a tanto. Lo stesso viene invitato a scegliere 3 di tali 5 buste. Il
candidato provvede a tanto. Dopo averne preso visione, il candidato provvede a scegliere la
seguente traccia: L’interdizione giudiziale. Il candidato scarta le seguenti tracce: L’autotutela; Le
obbligazioni solidali passive. Il candidato provvede altresì a prendere visione delle tracce contenute
nelle altre due buste, che sono le seguenti: La tutela del contraente sotto condizione sospensiva; Il
controllo del creditore sul patrimonio del debitore. La Commissione riconvoca il candidato per le
ore 10.35 del 09.06.2000 presso la sede del summenzionato Dipartimento per svolgere la prova
didattica sulla traccia scelta.
Si prosegue alle ore 10.40 con il candidato Martuccelli Silvio, identificato a mezzo carta di identità
rilasciata dal Comune di Roma in data 20.12.1996 n. AB9683749. In ordine alla discussione dei
titoli, i Commissari formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
La discussione conferma le qualità del candidato: limpidezza di pensiero e di esposizione, capacità
di coniugare classici argomenti del diritto civile e recenti istituti emersi dalla prassi del commercio.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura
Il candidato espone temi di particolare difficoltà in materia di obbligazioni pecuniarie, pagamento
virtuale e di compossesso rivelando notevole maturità in modo assai rigoroso, chiaro, approfondito.
Conferma nella discussione buone doti di costruzione giuridica.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
Il candidato nella discussione rivela piena padronanza dei profili dogmatici di temi difficili, attinenti
agli aspetti generali delle obbligazioni pecuniarie e dei diritti reali in generale. Sono da segnalare la
notevole capacità espositiva ed argomentativa e la maturità di studioso.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
Il candidato conferma la capacità di analisi e l’adeguato approfondimento degli argomenti trattati
nelle sue opere monografiche, dimostrando nella discussione notevole forza argomentativa.
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Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
Proprietà di linguaggio e notevole capacità espositiva mettono in evidenza un ragionamento, sia
pure non propenso al “dubbio,” sempre caratterizzato da una raffinata impostazione metodologica
con spunti ricostruttivi meditati e ben saldati con gli istituti tradizionali.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
La Commissione rileva le notevoli capacità espositive del candidato, la sua raffinata impostazione
metodologica e la sua maturità di studioso.
Dopo la discussione alle ore 11.40 il Dott. Silvio Martuccelli viene invitato a scegliere 5 delle 25
buste rimaste. Il candidato provvede a tanto. Lo stesso viene invitato a scegliere 3 di tali 5 buste. Il
candidato provvede a tanto. Dopo averne preso visione, il candidato provvede a scegliere la
seguente traccia: L’adempimento dell’obbligo altrui. Il candidato scarta le seguenti tracce: La
responsabilità oggettiva nel diritto civile; Convivenza more uxorio e autonomia negoziale. Il
candidato provvede altresì a prendere visione delle tracce contenute nelle altre due buste, che sono
le seguenti: Il principio di relatività del contratto; Regolamento contrattuale e fondi di integrazioni.
La Commissione riconvoca il candidato per le ore 11.40 del 09.06.2000 presso la sede del
summenzionato Dipartimento per svolgere la prova didattica sulla traccia scelta.
Si prosegue alle ore 11.45 con la candidata Francesca Panuccio Dattola, identificata a mezzo
patente di guida rilasciata dal Prefetto di Reggio Calabria in data 15.06.1985, confermata nella
validità il 28.03.1995, n. RC2102408A. In ordine alla discussione dei titoli, i Commissari
formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
La candidata espone con chiarezza le linee portanti della sua produzione, rispondendo puntualmente
alle domante che la Commissione le pone, e dimostra cosi buone capacità di analisi e di sintesi.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura
La candidata affronta i temi posti dalla Commissione in materia di offerta di riduzione ad equità e di
transazione novativa in modo appropriato e diligente, pur non rivelando particolari approfondimenti
nella discussione. Comunque resta un giudizio positivo sulle capacità della studiosa.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
Nell’esposizione chiara e lineare la candidata rivela piena padronanza dei temi trattati con
particolare riguardo agli aspetti generali della teorica dell’autonomia privata. Dimostra altresì
apprezzabili capacità di analisi e di sintesi ed adeguata maturità.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
La candidata ripercorre con apprezzabile capacità espositiva lo svolgimento delle sue opere
monografiche, confermando padronanza di metodo, persuasività argomentativa e piena maturità.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
L’esposizione lineare e chiara mostra una matura conoscenza degli istituti trattati e l’utilizzazione di
un corretto metodo argomentativo ben rispettoso dei principi e dei concetti tradizionali con
adeguata attenzione alla sostanza dei fenomeni nei loro profili sia sostanziali sia processuali.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
L’esposizione lineare e chiara, la conoscenza degli istituti trattati, l’utilizzazione di un corretto
metodo di analisi, l’attenzione oltre che ai profili sostanziali anche a quelli processuali denotano
una adeguata maturità ai fini della presenta valutazione.
Dopo la discussione alle ore 12.25 la Dott.ssa Francesca Panuccio Dattola viene invitata a scegliere
5 delle 20 buste rimaste. La candidata provvede a tanto. La stessa viene invitata a scegliere 3 di tali
5 buste. La candidata provvede a tanto. Dopo averne preso visione, la candidata provvede a
scegliere la seguente traccia: L’informazione come bene giuridico. La candidata scarta le seguenti
tracce: Le servitù coattive nell’interpretazione della più recente giurisprudenza della Corte
Costituzionale; Vendite “aggressive” e tutela del consumatore. La candidata provvede altresì a
prendere visione delle tracce contenute nelle altre due buste, che sono le seguenti: Divisibilità ed
indivisibilità dell’obbligazione; La gestione di affari altrui. La Commissione riconvoca la candidata
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per le ore 12.25 del 09.06.2000 presso la sede del summenzionato Dipartimento per svolgere la
prova didattica sulla traccia scelta.
La Commissione tornerà a riunirsi il giorno 09.06.2000 alle ore 9.35 nella medesima sede per lo
svolgimento delle prove didattiche dei candidati. La seduta è tolta alle ore 14.00.
Successivamnte, il giorno 09/06/2000, alle ore 9,35 nel Dipartimento di Organizzazione Aziendale
e Amministrazione Pubblica della Facoltà di Economia dell’Università degli studi della Calabria si
riunisce la Commissione giudicatrice, come sopra composta, per procedere allo svolgimento della
prova didattica da parte dei candidati. Sono presenti tutti i membri componenti.
Alle ore 9.35 la Commissione dà inizio alla prova didattica chiamando il candidato Enrico Caterini,
identificato a mezzo carta di identità rilasciata dal Comune di Rende in data 23.05.2000 n.
AE8913048. In ordine alla prova didattica prescelta, indicata nel precedente verbale, i Commissari
formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
La prova didattica conferma le doti di lucidità di pensiero e chiarezza di esposizione del candidato,
che si rivela studioso pienamente maturo.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura
Il candidato espone con chiarezza e proprietà di linguaggio le diverse ricostruzioni della dottrina sui
rapporti tra contratto preliminare e contratto definitivo e la funzione della trascrizione del
preliminare: pregevoli sono i rilievi critici proposti dal candidato.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
La prova didattica conferma le doti di studioso attento ed informato del candidato che espone con
chiarezza e completezza i diversi, molteplici profili della portata effettuale e della funzione della
trascrizione del preliminare.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
Il candidato mostra ampia conoscenza del tema prescelto che espone lucidamente offrendo un
quadro esauriente degli orientamenti dottrinali, affrontando la problematica con sicuro senso critico
e dando nell’insieme prova convincente di matura capacità didattica.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
Buona capacità ricognitiva ed esegetica dello stato della dottrina con spunti critici e personali di
notevole interesse esposti sempre con garbo ed efficacia in un sicuro ed ampio quadro sistematico.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
La prova didattica conferma le qualità del candidato: lucidità di pensiero, chiarezza ed efficacia di
esposizione, in un sicuro ed ampio quadro sistematico. Il candidato è studioso pienamente maturo.
Si prosegue alle ore 10.35 con il candidato Di Nella Luca, identificato a mezzo carta di identità
rilasciata dal Comune di Matelica in data 30.08.1997 n. AB1509817. In ordine alla prova didattica
prescelta, indicata nel precedente verbale, i Commissari formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
L’istituto della interdizione giudiziale viene sottoposto ad acuta e penetrante analisi da parte del
candidato, che dimostra di possedere indiscutibili capacità didattiche. L’esposizione è piana ed
incisiva; l’argomentazione fine e convincente.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura
La prova didattica si svolge in modo piano, ordinato, con proprietà di linguaggio: conferma le
buone capacità dello studioso soprattutto quando il candidato, abbandonato il taglio istituzionale, si
spinge ad una rilettura critica dell’interdizione giudiziale alla luce del dato costituzionale e
comunitario.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
Il candidato analizza con adeguato senso critico l’istituto dell’interdizione giudiziale illustrando con
completezza il complesso quadro della disciplina codicistica. Apprezzabili i riferimenti a problemi
di teoria generale, attentamente trasfusa nella fattispecie esaminata. Interessante inoltre la rilettura
dell’istituto alla luce dei valori costituzionali e la proposta di riforma.
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Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
Il candidato offre una compiuta analisi con cenni alla problematica e una buona esposizione del
tema prescelto che viene esattamente riconsiderato alla luce dei valori esistenziali garantiti dalla
Costituzione.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
Esposizione puntuale e completa, bene ispirata da una approfondita conoscenza della disciplina
riletta in chiave moderna secondo una interpretazione assiologica a conferma della maturità del
candidato e della sua versatilità alla semplificazione nell’approccio didattico.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
Il candidato mostra notevole capacità didattica attraverso una compiuta analisi del tema prescelto
che viene trattato sia sul piano istituzionale con riferimento alla disciplina codicistica che in chiave
critica alla luce dei principi e dei valori costituzionali.
Si prosegue alle ore 11.40 con il candidato Martuccelli Silvio, identificato a mezzo carta di identità
rilasciata dal Comune di Roma in data 20.12.1996 n. AB9683749. In ordine alla prova didattica
prescelta, indicata nel precedente verbale, i Commissari formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
La esauriente, analitica trattazione del complesso argomento è condotta con chiarezza espositiva e
rigore di metodo del candidato.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura
Il candidato rivela nell’affrontare il tema della lezione una notevole padronanza del dato tecnico,
che sottopone ad uno scavo fruttuoso e intelligente. La prova didattica risulta così ben costruita,
corredata da un’esposizione lucida, chiara, approfondita.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
Nell’ampia esposizione il candidato delinea con rigore, vigile senso critico e padronanza dei
referenti concettuali un completo affresco dell’istituto ricondotto nella cornice ampia delle vicende
del rapporto obbligatorio. In conclusione offre un interessante contributo al fine di disciogliere i
paradossi tecnici della disciplina positiva.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
Il candidato compie una buona analisi ragionata dei dati normativi e dottrinali ed offre una efficace
sintesi ricostruttiva dell’istituto esaminato dando prova convincente di piena maturità didattica.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
Lezione ben costruita secondo concetti e schemi logici-formali rispondenti alla più accreditata
dottrina attenti tuttavia all’interesse del creditore nei rapporti con le posizioni del debitore e del
terzo e collegati a un quadro frutto di una lineare interpretazione esegetica secondo una fattispecie
unitaria e generale di obbligazione.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
La lezione conferma le capacità tecniche ed esegetiche del candidato in un adeguato quadro
espositivo della disciplina dell’obbligazione, con stile chiaro e lucido.
Si prosegue alle ore 12.25 con la candidata Francesca Panuccio Dattola, identificata a mezzo
patente di guida rilasciata dal Prefetto di Reggio Calabria in data 15.06.1985, confermata nella
validità il 28.03.1995, n. RC2102408A. In ordine alla prova didattica prescelta, indicata nel
precedente verbale, i Commissari formulano i seguenti giudizi.
Giudizio del Prof. Enrico Minervini
La candidata svolge, con argomentazioni piane e scorrevoli, una trattazione esauriente del
complesso tema oggetto della prova, dimostrando sicure capacità didattiche.
Giudizio del Prof. Giorgio Collura
La candidata affronta il tema in modo esauriente, ben scandito, dando prova di una prova capacità
sistematica e di felici intuizioni.
Giudizio del Prof. Nicola Di Prisco
Nella lezione chiara ed esaustiva la candidata tratta con completezza i molteplici interessanti aspetti
del tema, che si raccorda da un lato alla suggestiva elaborazione teorica della categoria codicistica
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del bene giuridico, dall’altro alla problematica attuale delle new properties. Interessanti gli spunti di
ricostruzione sistematica.
Giudizio del Prof. Andrea Magazzù
La candidata, richiamando note idee di Scuola sui beni in senso giuridico, ne collauda e ne sviluppa
la portata con riguardo al difficile tema prescelto, fornendo, attraverso un lineare percorso
ricostruttivo, buona prova di maturità didattica.
Giudizio del Prof. Pietro Perlingieri
Lezione lineare e informata che testimonia una attitudine alla didattica intesa come occasione di
sintesi delle articolate posizioni dottrinali rivisitate anche alla luce della legislazione speciale più
recente, e ai principi generali e fondamentali dell’ordinamento.
All’unanimità la Commissione esprime il seguente giudizio di sintesi
La candidata svolge il difficile tema richiamando una nota impostazione di Scuola, arricchita da
felici intuizioni, e fornisce una buona prova di maturità didattica.
La Commissione tornerà a riunirsi il giorno 09.06.2000 alle ore 14.00 nella medesima sede. La
seduta è tolta alle ore 13.30.
Successivamente, il giorno 09/06/2000, alle ore 14.00 nel Dipartimento di Organizzazione
Aziendale e Amministrazione Pubblica della Facoltà di Economia dell’Università degli studi della
Calabria si riunisce la Commissione giudicatrice, come sopra composta, per procedere alla
valutazione comparativa conclusiva. Sono presenti tutti i membri componenti.
Visti i criteri di valutazione comparativa indicati nel verbale n. 1 del 16 marzo 2000, sulla base dei
giudizi collegiali espressi sui singoli candidati nel verbale n. 2 del 7 giugno 2000 relativo ai titoli,
nel verbale n. 3 dell’8 giugno 2000 relativo alla discussione sui titoli, e nel verbale n. 4 in data
odierna relativo alla prova didattica, all’unanimità la Commissione formula i seguenti giudizi finali
collegiali sui singoli candidati:
Caterini Enrico
Il candidato Enrico Caterini (nato nel 1963) si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di
Salerno nel 1985, anno in cui è stato nominato cultore di Diritto privato nella stessa Università,
svolgendovi attività didattica e di ricerca. Dal 1991 è ricercatore (confermato nel 1994) di Diritto
privato presso la Facoltà di Economia dell’Università della Calabria, ove è docente di Istituzioni di
diritto privato. Oltre ad esserne promotore e coordinatore, ha partecipato intensamente a varie
attività culturali. Ha svolto ricerca scientifica anche all’estero.
Il candidato presenta una produzione scientifica di ampio respiro anche comparatistico condotta nel
quadro delle fonti del diritto e nel rispetto del ruolo e dei limiti dell’autonomia privata e pubblica.
Particolarmente meritevole di segnalazione la chiarezza espositiva e la capacità di inquadramento
sistematico.
La Commissione rileva la maturità di pensiero e la chiarezza di esposizione che conferiscono al
ragionamento svolto nella discussione piena incisività ed efficacia.
La prova didattica conferma le qualità del candidato: lucidità di pensiero, chiarezza ed efficacia di
esposizione, in un sicuro ed ampio quadro sistematico. Il candidato è studioso pienamente maturo.
Di Nella Luca
Il candidato Luca Di Nella (nato nel 1963) si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di
Camerino nel 1987. Nel 1990 ha vinto una borsa di studio per la frequenza della Scuola di
Specializzazione in Diritto civile presso la stessa Università ed ha conseguito successivamente il
relativo diploma. E’ stato cultore di Diritto della navigazione (dal 1989) e di Istituzioni di diritto
privato (dal 1991). Ha collaborato alle attività didattiche di varie cattedre in diverse sedi
universitarie ed ha svolto e svolge attività di ricerca presso Università straniere. Nel 1986 ha
conseguito il titolo di Dottore di ricerca ed è dottorando di ricerca presso l’Università di Heidelberg.
Dal 1997 è ricercatore di Diritto privato presso l’Università di Camerino, nella cui Scuola di
Specializzazione in Diritto civile ha tenuto cicli seminariali di Diritto dei contratti. Docente per
l’a.a. 1998/99 di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di Economia dell’Università di
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Salerno, insegna per il c.a. Diritto dello sport presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Camerino.
Il candidato presenta una produzione scientifica ricca ed informata di carattere anche interdisciplinare
(specie sociologico). Il tentativo di ricostruzione sistematica, pur denunciando qualche difetto di
linearità espositiva e qualche sovrabbondanza, è apprezzabile. Certamente il candidato è in grado di
affrontare prove ancora più mature.
La Commissione rileva la passione per lo studio del candidato e la sua ampia cultura anche non
giuridica, che lo porta talora a qualche sovrabbondanza espositiva, che non appanna peraltro la sua
maturità e capacità di analisi.
Il candidato mostra notevole capacità didattica attraverso una compiuta analisi del tema prescelto
che viene trattato sia sul piano istituzionale con riferimento alla disciplina codicistica sia in chiave
critica alla luce dei principi e dei valori costituzionali.
Martuccelli Silvio
Il candidato Silvio Martuccelli laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università di Roma nel 1991,
dopo aver seguito corsi di studio all’estero ed aver collaborato all’attività didattica di cattedre di
Istituzioni di diritto privato presso l’Università di Roma, ha conseguito nel 1998 il titolo di Dottore di
ricerca. Nel 1998/99 è stato professore a contratto presso l’Università di Teramo.
La produzione scientifica del candidato denota una spiccata attitudine per la ricerca ed il possesso di un
corretto rigore metodologico che certamente lo porterà a raggiungere risultati ancora più apprezzabili.
E’ particolarmente meritevole di essere preso in considerazione ai fini del concorso.
La Commissione rileva le notevoli capacità espositive del candidato, la sua raffinata impostazione
metodologica e la sua maturità di studioso.
La lezione conferma le capacità tecniche ed esegetiche del candidato in un adeguato quadro
espositivo della disciplina dell’obbligazione, con stile chiaro e lucido.
Panuccio Dattola Francesca
La candidata Francesca Panuccio Dattola (nata nel 1956) è dal 1983 ricercatrice di Diritto privato
nell’Università di Messina e dal 1993 incaricata dell’insegnamento di Diritto privato comparato presso
la Facoltà di Giurisprudenza della stessa Università. Ha svolto e svolge intensamente ulteriore attività
didattiche preso altre Università italiane e Scuole speciali. Ha diretto e dirige gruppi di studio e di
ricerca tra cui il gruppo Giurinform del Tribunale di Reggio Calabria collegato con il Ced della
Cassazione. Ha partecipato e partecipa attivamente, con relazioni ed interventi, a numerosi incontri e
convegni di studio.
La produzione scientifica della candidata denota capacità di analisi con particolare attenzione anche
ai profili non strettamente civilistici. Buona padronanza metodologica, chiarezza nell’esposizione
consentono alla candidata di raggiungere risultati originali ed apprezzabili. Merita pertanto di essere
messa in evidenza ai fini del presente concorso.
L’esposizione lineare e chiara, la conoscenza degli istituti trattati, l’utilizzazione di un corretto
metodo di analisi, l’attenzione oltre che ai profili sostanziali anche a quelli processuali denotano
una adeguata maturità ai fini della presenta valutazione.
La candidata svolge il difficile tema richiamando una nota impostazione di Scuola, arricchita da
felici intuizioni, e fornisce una buona prova di maturità didattica.
Conclusa questa fase, si procede alla votazione. Il Presidente invita ogni Commissario, interpellato
secondo l’ordine inverso di anzianità in ruolo, ad esprimere palesemente il proprio voto su ciascun
candidato, i cui nomi vengono letti in ordine alfabetico, tenendo conto dei criteri di valutazione
formulati nel menzionato verbale n.1.
La votazione dà il seguente risultato:
Caterini Enrico: voti 5 (cinque) su 5 (cinque);
Di Nella Luca: nessun voto.
Martuccelli Silvio: voti 5 (cinque) su 5 (cinque);
Panuccio Dattola Francesca: voti 5 (cinque) su 5 (cinque).
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La Commissione, visti i risultati della votazione, dichiara idonei, elencandoli in ordine alfabetico, i
seguenti candidati:
Caterini Enrico;
Martuccelli Silvio;
Panuccio Dattola Francesca.
Arcavacata di Rende, 9 giugno 2000
LA COMMISSIONE
Prof. Pietro Perlingieri __________________________________________________
Prof. Andrea Magazzù___________________________________________________
Prof. Nicola Di Prisco___________________________________________________
Prof. Giorgio Collura____________________________________________________
Prof. Enrico Minervini___________________________________________________
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