nessun nome lav - Camera dei Deputati

Atti Parlamentari
XVI LEGISLATURA
—
—
ALLEGATO
B
3173
AI RESOCONTI
abbandonare il mercato perché molte sono
le aziende che non possono pagare tasse
non dovute –:
se il Governo, alla luce delle sopra
esposte osservazioni, ritenga opportuno –
al fine di restituire competitività alle imprese oggi soggette agli studi di settore –
di procedere alla eliminazione di tale
sistema elaborando strumenti tributari più
attuali e adeguati alla realtà economica
odierna.
(4-01782)
Camera dei Deputati
—
—
SEDUTA DEL
2
DICEMBRE
2008
della prova scritta del 19 novembre e per
garantire assoluta trasparenza e regolarità,
accertando tutte le responsabilità di
quanto accaduto.
(4-01784)
*
*
*
AFFARI ESTERI
Interpellanza:
STRIZZOLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi diversi quotidiani a
diffusione nazionale e locale riportavano
la notizia che, in relazione al Concorso a
500 posti per Magistrato ordinario la cui
prima prova scritta è stata indetta per lo
scorso 19 novembre a Rho (Milano), si
sono verificati dei fatti assolutamente contrastanti con i principi di trasparenza,
regolarità e garanzia di parità di trattamento nei confronti dei partecipanti;
in ordine a quanto sopra richiamato
vi sono state diverse pubbliche testimonianze – riprese da diversi organi di
informazione anche all’estero – da parte
di partecipanti al concorso;
in particolare, la testimonianza riportata dal giornale Il Riformista in data
26 novembre 2008 denuncia fatti ed episodi, sempre riferiti allo svolgimento del
concorso richiamato più sopra, dal contenuto sconvolgente che, se confermati, determinerebbero una gravissima perdita di
credibilità delle istituzioni in un settore
delicato e rilevante come quello della giustizia;
i sospetti e i dubbi sulla regolarità del
concorso sono molto diffusi provocando
ulteriore sfiducia, sopratutto nei giovani,
verso la pubblica amministrazione e, più
in generale, verso lo Stato –:
quali iniziative intenda assumere urgentemente per chiarire tutti gli aspetti
che hanno caratterizzato lo svolgimento
I sottoscritti chiedono di interpellare il
Ministro degli affari esteri, per sapere –
premesso che:
all’inizio dell’estate scorsa Arash e
Kamiar Alaei, due fratelli medici iraniani
da anni impegnati nel loro Paese nella
lotta all’Hiv/AIDS attraverso l’assistenza
nei confronti dei tossicomani di quel
paese, sono stati arrestati in Iran con
gravi, ma ingiustificate accuse rese note
solo a quattro mesi dal loro fermo;
la vicenda dei due medici, coi quali
negli anni gli interpellanti hanno avuto
modo di collaborare durante le riunioni
della Commissione Droghe delle Nazioni
Unite, è iniziata nel 2004, quando un
servizio della Bbc diede modo ai due
medici intervistati, di mostrare fuori dai
confini dell’Iran la situazione della diffusione dell’Aids in un Paese che negli ultimi
anni ha visto il numero di tossicomani per
via endovenosa aumentare fino alla cifra
di due milioni;
infatti, nonostante l’architettura proibizionista delle leggi iraniane non sia dissimile dalla nostra, come hanno raccontato Arash e Kamiar Alaei e come dimostrano dati di varie organizzazioni internazionali tra le quali la Croce rossa
internazionale e Physicians for Human
Rights, in Iran vivono numerose persone
che fanno uso di droghe pesanti arrivate
dal vicino Afghanistan che spesso ricorrono al sesso a pagamento, anche omosessuale, per procurarsi gli stupefacenti;
Atti Parlamentari
—
XVI LEGISLATURA
—
ALLEGATO
B
3174
AI RESOCONTI
secondo alcune fonti di stampa, mai
confermate dal Governo di Teheran, l’accusa ai due medici sarebbe l’aver reso
trasparenti le condizione dei malati, e
quindi del servizio sanitario nazionale,
nonché acceso i riflettori su comportamenti legati al sesso e alle sostanze stupefacenti non in linea con la politica della
Repubblica islamica;
tuttavia secondo altre fonti, tra cui
alcuni siti riconducibili agli studenti iraniani, la ragione della loro incarcerazione
sarebbe legata alla ricerca di rapporti
politici all’estero in funzione anti-regime;
tenuto conto che in occasione della
giornata internazionale della lotta all’Aids
il 1o dicembre scorso la presidenza francese di turno dell’Ue ha rinnovato il suo
appello all’Iran per la liberazione « immediata » di Arash e Kamiar Alaei, reiterando quanto affermato con fermezza
già nel mese di settembre in cui si
sottolineava che « le autorità iraniane, in
modo del tutto infondato, hanno accusato
i fratelli Alaei, che sono riconosciuti a
livello internazionale per il loro lavoro di
prevenzione e cura dell’Aids in Iran, di
partecipare ad attività volte a destabilizzare la Repubblica islamica » –:
se nei colloqui periodici dell’Ambasciatore italiano presso la Repubblica
islamica la questione di Arash e Kamiar
Alaei sia mai stata sollevata e in che
termini;
come, visti i rapporti commerciali di
rilievo, intenda il Governo dare seguito
alle dichiarazioni della Presidenza francese;
se il Ministro Frattini non ritenga di
convocare l’ambasciatore iraniano per
chiedere immediate spiegazioni in merito
alla vicenda.
(2-00239) « Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,
Farina
Coscioni,
Mecacci, Maurizio Turco ».
*
*
*
Camera dei Deputati
—
—
SEDUTA DEL
2
DICEMBRE
2008
BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazione a risposta immediata:
VERINI, SERENI, BRESSA, QUARTIANI, GIACHETTI, GASBARRA, GENTILONI SILVERI, META e POMPILI. — Al
Ministro per i beni e le attività culturali. —
Per sapere – premesso che:
l’Italia, secondo un recente studio
dell’Unesco, è depositaria del sessanta per
cento dell’intero patrimonio artistico, storico e archeologico del pianeta e la città di
Roma, in particolare, ne possiede il trenta
per cento;
Roma è un unicum della cultura
mondiale, che necessita di un’attenta tutela e valorizzazione dei suoi beni culturali
e paesaggistici, per evitare – sia pure
senza « ingessare » la città – che gli stessi
vadano irreparabilmente dispersi, per effetto, da un lato, di veri e propri furti,
dall’altro di una malaccorta gestione del
territorio, la quale, soprattutto a causa
dell’abusivismo edilizio, finirebbe per cancellare e distruggere vitali testimonianze
del passato, sottraendole agli studiosi e
alle generazioni future;
nella tutela e nella valorizzazione
dei beni culturali si intrecciano indissolubilmente numerose attività amministrative, la cui titolarità fa capo ad enti
diversi, che, per essere efficaci, devono
operare congiuntamente: al riguardo, il
codice dei beni culturali è ben chiaro
nell’attribuire un generale potere di vigilanza al ministero per i beni e le
attività culturali (articolo 18);
di recente, il comune di Roma ha, ad
avviso degli interroganti, di fatto smantellato l’ufficio antiabusivismo edilizio, destituendo dall’incarico di direttore il geometra Massimo Miglio;
l’ufficio antiabusivismo del comune
aveva come obiettivo quello di reprimere
gli abusi edilizi: dalla sua costituzione
sono stati effettuati 320 interventi di demolizione e sono stati abbattuti complessivamente 550.000 metri cubi di abusiva