La ricerca di anticorpi irregolari: significato clinico e metodi a confronto Silvia Ferrari Marketing Manager, International - Immucor Riassunto Il perchè della ricerca anticorpale: accenni a HTR e HDFN SIGNIFICATO CLINICO Perchè la ricerca anticorpale? HTR Nei pazienti “to prevent the transfusion of red cells that will not survive normally in vivo” (Issitt & Anstee ‘Applied Blood Group Serology’) Per prevenire reazioni trasfusionali emolitiche (HTR) Incidenza anticorpi eritrocitari irregolari Riscontrati nello 0.3-38% • soggetti trasfusi • donne in gravidanza • soggetti trapiantati • soggetti sottoposti a terapia con sostanze immunogene Incidenza e specificità …e nella vostra realtà? Schonewille et al. Transfusion 1999;39:763-771 % formazione primo anticorpo Rispetto alle unità trasfuse (50% dopo 13 trasf) Perchè la ricerca anticorpale? HDFN - MEN Necessaria per anticipare la diagnosi e la gestione di un’immunizzazione che potrebbe causare MEN e danneggiare il feto/neonato. POSTULATI Gli anticorpi materni che attraversano la placenta e passano nel circolo del feto possono causare distruzione delle emazie fetali ed emolisi extravascolare. Alcuni anticorpi (specialmente l’anti-Kell) influenzano negativamente l’eritropoiesi nel feto, peggiorando ulteriormente il quadro clinico. Anticorpi di classe IgM non attraversano la placenta – non causano HDFN Quali anticorpi evidenziare SIGNIFICATO CLINICO Anticorpi IgG • • • • • • • Monomeri con 2 siti di legame Presenti in 4 sottoclassi (IgG1, 2, 3 e 4) Normalmente reagiscono a caldo (37°C) Vengono rilevati con test di Coombs (TAI) Raramente attivano il complemento Attraversano la placenta (carrier specifico) Sono clinicamente significativi. Anticorpi IgM • • • • • • Pentameri (10 siti di legame) Reagiscono generalmente a freddo (22°C o meno) Reagiscono in vitro in test ad agglutinazione diretta Spesso attivano il complemento Non attraversano la placenta Solitamente non sono clinicamente significativi. Significato clinico degli anticorpi: collegato alla loro specificità (quasi sempre). Ma ciascun anticorpo fa storia a sè... Ig e significato clinico Significato clinico e specificità Source: The Blood Group Antigen Factsbook Significato clinico degli anticorpi Include D, C, c, E, e, Cw.... Include K, k, Kpa, Kpb, Jsa, Jsb.... Frequenza di formazione vs. Significato clinico Group 3 D Group 1 S 25% f Doa Leb C, Fya E N 20% AgFreq x (1-AgFreq) Antibody potential Lea, P1 Jkb Jka M Group 2: High significance but low incidence c Dob 15% Fyb s Cob 10% K Lua Ge2/Ge3, LW, Oka 5% Kpa Cw Sc2 Group 4 0% Group 1: High significance and high incidence V Lub, Yta LOW MAM, Lan, Jra, Ata, AnWj, Sc1 Hy, Jo, H, Wra, Gy, Cra Group 4: Moderate significance and low incidence e Coa Vel HIGH Clinical significance Source: Daniels, et al, “The clinical significance of blood group antibodies”, Transfusion Medicine, 2002; Reid, et al, The Blood Group Antigen Facts Book, 2004; Roback, et al, AABB Technical Manual, 2008. VS, I Group 3: Moderate significance and high incidence Group 2 k, U, kx, Jsa/Jsb, Dia/Dib, P/PP1Pk, Wrb, Kpb, Quali anticorpi devo evidenziare? • • • • • in fisiologica a TA in fisiologica a 31°C in albumina a 37°C con emazie trattate e non trattate con enzima in Coombs Bei tempi...... ........per i produttori di reagenti Quali anticorpi devo evidenziare? Sono cambiati i tempi: Analisi Costo/beneficio (Judd, Issitt) Per ciascun test si studia il rapporto tra il costo e il tempo operatore necessario rispetto al vantaggio clinico L’attenzione si è spostata da “tutti gli anticorpi” a quelli “Clinicamente Significativi”. 1980s - 1990s: analisi costo/beneficio Judd WJ, Butch SH. ” Cost-containment in the blood bank: eliminating unnecessary serological testing.” J Med Technol 1984;1:485-95. Judd, Garratty: il focus diventa l’anticorpo clinicamente significativo IgG che reagiscono in LISS a 37°C profili utilizzati per la routine = no trasfusionali incidenza di reazioni Significato clinico degli anticorpi Evoluzione della diagnostica pretrasfusionale Ci si concentra sui test: • in fisiologica a TA • in fisiologica a 31°C • in albumina a 37°C • con emazie trattate e non trattate con enzima • in Coombs Si cominciano ad utilizzare campioni in EDTA scoagulati al posto di campioni coagulati (la “plasmologia” sostituisce la “sierologia”) Ma, la plasmologia è sicura quanto la sierologia? Sulla plasmologia … Un po’ di storia Le tecnologie in uso negli anni ‘60 e ‘70, non consentivano di evidenziare alcuni anticorpi, soprattutto Kidd, anche utilizzando sieri anti-globuline umane purificati Questo tipo di anticorpi veniva descritto come: «complemento dipendente» Avere dei sieri anti-globuline umane ad ampio spettro era considerato un vantaggio. La porzione anti-Complemento era un must. Sulla plasmologia … Alla fine degli anni ‘80 è arrivata l’automazione I sistemi automatici richiedono l’uso di campioni in anticoagulante... .... ma l’EDTA blocca l’attivazione del complemento Si iniziarono ad approfondire studi sugli anticorpi «complemento dipendenti” per capire se questo cambiamento poteva creare problemi diagnostici… Alcuni importanti lavori chiarirono definitivamente le idee “IgG anti-Jka/Jkb antibodies are unlikely to fix complement” Yates, Howell, Overfield, Voak, Downie & Austin Transfusion Medicine (1998) 8:2 133-140 Sugli anticorpi freddi “In patients who are to undergo operations involving induced hypothermia there is no need to screen the serum at a temperature below 37°C. No convincing account has ever been published of red cell destruction caused, during hypothermia by a red cell alloantibody active in vitro only at a temperature below 37°C” Non è necessario, in pazienti che necessitano operazioni per le quali sia prevista l’ipotermia, eseguire uno screening su siero a temperature inferiori ai 37°C. Non è stato mai pubblicato alcun lavoro sufficientemente convincente che riporti la distruzione delle emazie causata, durante il periodo di ipotermia, da alloanticorpi reattivi in vitro solo a temperature inferiori ai 37°C Mollison’s “Blood Transfusion in Clinical Medicine”, 11th edition 2005 Sugli anticorpi reattivi solo verso emazie trattate con enzima • Alcuni anticorpi sono apparentemente rilevabili solo utilizzando emazie trattate con enzima • Alcuni di questi anticorpi sono clinicamente significativi • Ma gli enzimi vanno comunque utilizzati in coppia con altre metodologie perchè distruggono alcune strutture sulla membrana eritrocitaria. “Lack of clinical significance of ‘enzyme-only’ red cell alloantibodies” PD Issitt, MR Combs, SJ Bredehoeft, M Helmer, L Joyner, L Lorentzen, C Remley, S Bullock, J Bumgamer et al. Transfusion 33, 284 (1993) Per prevenire 1 HTR hanno eseguito: 10,000 screen in enzima 128 pannelli ID 216 autoassorbimenti e hanno richiesto 163 unità antigene neg Conclusione: “The use of protease treated cells for routine pretransfusion tests creates far more work than the accrued benefits justify” Meccanismo, in vivo, della reazione trasfusionale SIGNIFICATO CLINICO Come gli anticorpi causano la distruzione delle emazie? (in vivo) - 1 1. Reazione trasfusionale Intravascolare (AHTR): Le IgM che si legano agli antigeni sulle emazie ne causano la lisi all’interno dei vasi a seguito dell’attivazione della via classica del complemento. Mollison ‘Blood Transfusion in Clinical Medicine’ 11th Ed. 2005 Chapters 10, 11 &12 Come gli anticorpi causano la distruzione delle emazie? (in vivo) - 2 Reazioni trasfusionali Extravasculari (DHTR) Anticorpi rivolti verso altri antigeni eritrocitari che non appartengano al sistema ABO, causano emolisi extravascolare (lisi in organi specifici e non nel circolo ematico) • Le emazie distrutte nel fegato Anticorpi legano l’antigene ed attivano il complemento (solo C3) Anticorpi legano l’antigene ma non attivano il complemento • Le emazie distrutte nella milza La lisi è sempre causata dall’intervento dei macrofagi (fagocitosi - rilascio di bilirubina; distruzione dell’eritrocita sulla superficie del macrofago - rilascio di emoglobina) Come gli anticorpi causano la distruzione delle emazie? (in vivo) - 3 I macrofagi hanno recettori per Fc delle IgG 1-3, ma non per le IgM o per le IgG 4 Anticorpi clinicamente non significativi: IgM (eccetto ABO) e IgG 4 Anticorpi clinicamente significativi: IgG1-3 Agglutinazione in colonna TECNOLOGIE DIAGNOSTICHE Agglutinazione in colonna Le reazioni in provetta e in colonna: agglutinazione in fase liquida CAT/Gel Test • Gel (Bio-Rad, Grifols) • Biovue (Ortho) Le forze applicate alla reazione Ag-Ab Gel/CAT: le forze di separazione che agiscono negativamente sul legame ag-ab sono prodotte dalla centrifugazione che “preme” le emazie verso il basso dalla matrice di gel sephadex o di biglie che resiste alla discesa delle emazie stesse e ferma l’agglutinato in superficie Andiamo più a fondo - 1 Le forze di separazione applicate alla colonna distruggono gli agglutinati deboli durante la fase di centrifugazione (questo è stato descritto da diversa fonti bibliografiche). Andiamo più a fondo - 2 Se il campione non viene correttamente miscelato con l’anticoagulante, i frammenti di fibrina chiudono gli spazi della colonna che servono a far scendere le emazie nelle reazioni negative. La reazione appare come positiva o come campo misto. Test in fase solida Capture - il metodo TECNOLOGIE DIAGNOSTICHE Tecnologia Capture-R® Solid Phase Red Cell Adherence Capture-R® Ready-Screen e Ready-ID® Dal globulo rosso Alla membrana essiccata Legata alla superficie del pozzetto Gli antigeni essiccati sono stabili per 120 giorni dalla produzione Le fasi della metodica 1 2 3 • 25µl di plasma del campione •25µl di controllo negativo e positivo (eccetto per CR3) •50µl di Capture LISS (quando il campione viene dispensato il Liss vira al BLU) Le strip vengono incubate a 37C per 20 minuti Rimozione di ogni componente che non sia legata al monostrato Dispensazione di 50µl di Indicator Red Cells Centrifugazione ed interpretazione dei risultati 45 sec @ 325g + 45 sec @ 500g POSITIVO NEGATIVO Grading Chart – confronto tra metodi Test in fase solida Capture caratteristiche peculiari 1. Le forze applicate alla reazione Ag-Ab Pressure 500g Shear Capture: la centrifugazione esercita due forze: “di separazione” pressione massima possibilità di legame tra antigene e anticorpo e tra le emazie indicatrici e l’anticorpo stesso. La combinazione tra pressione e forza di separazione separa molto efficacemente le reazioni positive dalle negative 2. Specificità Capture R Indicator Cell Emazie umane O Rh positive Sensibilizzate con antiglobulina umana IgM (clone 16H8 mouse IgM antibody antihuman IgG1, IgG2 e IgG3 ma non IgG4). Capture R Indicator Cells Emazie concentrate O positive Vengono incubate con un IgG Anti-D, e lavate per rimuovere l’eccesso Le emazie sensibilizzate vengono incubate con IgM Anti-Human Globulin (clone 16H8 mouse IgM antibody anti-human IgG1, IgG2 and IgG3), e poi lavate per rimuovere l’eccesso. 3. Pannelli – Em. essiccate vs liquide Emazie essiccate Emazie liquide Stabilità Gli antigeni sulle emazie rimangono stabili Le emazie perdono potere antigenico durante la vita utile del pannello Conservazione Temperatura ambiente 4 °C Shelf life 12 settimane 4 settimane • NO dispensazione • Meno reagenti da gestire (sptt per l’identificazione) • Da portare a TA prima dell’uso • Più reagenti da gestire • Emazie pronte sul fondo dei pozzetti • Gestione di apertura e chiusura di tutti i flaconcini (rischio di essiccamento, contaminazione e scambio). (S)Vantaggi operativi 4. Lavaggio vs non lavaggio • Campioni emolizzati: possono essere utilizzati senza problemi sul risultato finale • La fibrina viene rimossa: non è più causa di reazioni falsamente positive Gel card: la fibrina nel campione può formare una “rete” nella colonna, che blocca le emazie e non consente la migrazione verso il fondo. La reazione ha l’apparenza di un positivo o di un campo misto Capture-R® Select: principio Capture-R® Select: pozzetti rivestiti da un agente immunologico che immobilizza le emazie del campione. Capture-R®: Diagnostics for Red Cells Capture-R® Ready-Screen® Capture-R® Select Capture-R® Ready-ID® Capture-R® Ready EXTEND I e II Monostrato di emazie pronte all’uso Monostrato con emazie del campione • Antibody Screening (Pooled, 2, 3 and 4 cells) • • • Crossmatch IgG DAT IgG Extended Phenotype • Antibody Identification (3 different ID-Panels) • Weak D Test in fase solida Capture – Bibliografia TECNOLOGIE DIAGNOSTICHE 2229 campioni per Ab-screening con Capture vs BioVue “A comparison of two automated methods for the detection and identification of red blood cell alloantibodies” G.Garozzo, V. Licitra, R. Criscione, N. Comitini, C. Noto, R. Lomagno, D. Ruta, G. Spadola, V. Zago, P. Bonomo. Blood Transfusion 2007; 5: 33-40 1 2 3 1479 pazienti candidati a trasfusione + altri 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 78 campioni positivi per entrambi i sistemi 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 5 6 7 8 9 10 11 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 11 Biovue Pos, Capture Neg 1 x Anti-c 1 x Anti-V 1 x Anti-M 1 x Anti-Lea 1 x Anti-D+C 1 x Anti-E + K + 5 Non Identif 29 18 Capture Pos, Biovue Neg 5 x Anti-D 2 x Anti-E 2 x Anti-K 2 x Anti-Kpa + others 1 x Anti-D+V 1 x Anti-c + Jkb + 5 Non identif 30 31 32 33 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 820 donatori + dializz. 4 12 50 89/107= 96/107= 83% 90% 107 campioni positivi rilevati impiegando entrambi i sistemi (4,7% su tot) 62 63 64 65 66 Group 3 25% f Doa 20% Leb S C, Fya E N Lea, P1 D Group 1 Jkb Jka M Group 2: High significance but low incidence c Dob 15% Antibody potential Group 1: High significance and high incidence Fyb AgFreq x (1-AgFreq) s 10% Cob K Lua 5% Ge2/Ge3, LW, Oka Group 4 0% Kpa Cw Sc2 V Lub, Yta LOW Source: Daniels, et al, “The clinical significance of blood group antibodies”, Transfusion Medicine, 2002; Reid, et al, The Blood Group Antigen Facts Book, 2004; Roback, et al, AABB Technical Manual, 2008. VS, I MAM, Lan, Jra, Ata, AnWj, Sc1 Hy, Jo, H, Wra, Gy, Cra Group 4: Moderate significance and low incidence e Coa Vel HIGH Clinical significance Group 3: Moderate significance and high incidence Group 2 k, U, kx, Jsa/Jsb, Dia/Dib, P/PP1Pk, Wrb, Kpb, 829 campioni per Ab-screening con Capture vs BioVue 1 2 829 pazienti ematologici 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 3 14 15 16 17 18 19 30 campioni positivi per entrambi i sistemi 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 5 Biovue Pos, Capture Neg 1 x Anti-D 1 x Anti-S 1 x Anti-M 1 x Anti-Lea 1 x Anti-Lua 27 28 29 20 Capture Pos, Biovue Neg 1 x Anti-D 2 x Anti-C 2 x Anti-c 4 x Anti-E 1 x Anti-S 1 x Anti-Jkb + 9 MEA IgG 30 31 32 33 35/55 =64% 50/55 =91% 55 campioni positivi rilevati impiegando entrambi i sistemi (6,8% su tot) 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 774 negativi concordanti 4 13 49 63 64 65 66 Group 3 D Group 1 S 25% f Doa Leb C, Fya E N 20% Lea, P1 Jkb Jka M Antibody potential Group 2: High significance but low incidence c Dob 15% Fyb AgFreq x (1-AgFreq) s Cob 10% K Lua Ge2/Ge3, LW, Oka 5% Kpa Cw Sc2 Group 4 0% Group 1: High significance and high incidence V Lub, Yta LOW Source: Daniels, et al, “The clinical significance of blood group antibodies”, Transfusion Medicine, 2002; Reid, et al, The Blood Group Antigen Facts Book, 2004; Roback, et al, AABB Technical Manual, 2008. VS, I MAM, Lan, Jra, Ata, AnWj, Sc1 Hy, Jo, H, Wra, Gy, Cra Group 4: Moderate significance and low incidence e Coa Vel HIGH Clinical significance Group 3: Moderate significance and high incidence Group 2 k, U, kx, Jsa/Jsb, Dia/Dib, P/PP1Pk, Wrb, Kpb, Studio Comparativo Multicentrico Capture vs Microcolonna - RAI e Identificazione 1.672 campioni 1.615 negativi 57 positivi (3.4%) 12 7 31 Immucor POS/ Immucor NEG/ Bio-Rad POS positivi concordanti (anche come identificazione) Bio-Rad NEG 3 anti-Jka 26 discordanti 3 anti-M 2 anti-D 1 anti-E 1 campione con autoimmunità nota 5 non ID 4 non ID POS IMMUCOR POS BIO-RAD ANTI-D ANTI-D NON ID ANTI-D+ANTI-E ANTI-D+ANTI-Lea NON ID ANTI-E NON ID NON ID ANTI-M ANTI-D ANTI-D ANTI-Cw NON ID GLI ANTICORPI INSIDIOSI, UN ACCENNO Anticorpi, significato diagnostico ed evanescenza The persistence and evanescence of blood group alloantibodies in men. CA Tormey, G Stack Transfusion. 2009 Mar; 49(3):505-12. PMID: 19040411 Haemolytic Transfusion Reactions – UK data SHOT Data on Haemolytic Transfusion Reactions (2011) Ricadute cliniche dell’immuniz zazione • E’ necessario utilizzare tecnologie più sensibili per intercettare tutti gli anticorpi che potrebbero causare reazioni trasfusionali emolitiche • …. • E’ necessario conoscere i dati clinici del paziente perché l’attività trasfusionale sia il più appropriata possibile. Risposte 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. a b d a d b c b c b a a 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. d a c,d,g,i,j,l,n b b a a d c c b c 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. c b b a c c b