25 Novembre 2015
Aumentare il rendimento degli impianti è la principale
priorità del settore fotovoltaico
Rigenerare i moduli fotovoltaici affetti da PID (Power Induced
Degradation) è fondamentale per non compromettere l’investimento
fotovoltaico degli ultimi anni
Il PID (Potential Induced Degradation) minaccia seriamente il ritorno dell’investimento del settore
fotovoltaico. La perdita di potenza, che può arrivare al 60% della potenza nominale, può infatti
compromettere seriamente la resa economica degli investimenti fatti in Europa negli ultimi anni.
Particolarmente significativo il caso di un impianto di circa 1 MW a Brindisi, nel quale l’avere diagnosticato
la presenza di PID quando era ancora ad uno stato iniziale ha permesso di evitare conseguenze economiche
sul ritorno dell’investimento.
L’impianto, denominato ENIM1 e con 993 kWp, era entrato in esercizio nel marzo 2011, con il regime
incentivante del secondo conto energia. L’esame termografico effettuato nell’agosto 2014, dopo circa tre
anni dall’entrata in esercizio ha rivelato che alcune celle avevano una temperatura un po’ più alta rispetto
alla media (5 o 6°C). Da questo “ecoprime”, l’operatore di Energia Rinnovabile che ha in carico le attività di
Operation&Maintenance, ha avuto il sospetto che si trattasse di PID.
L’I/V test, svolto direttamente sul campo, ha evidenziato un degrado di circa il 25%, con una diminuzione
progressiva dal polo negativo al polo positivo, confermando la diagnosi di PID ancora a uno stadio iniziale,
quindi con impatto minimo sulla resa finanziaria dell’investimento (circa 1%). Ecoprime ha deciso di
procedere immediatamente con l’intervento di rigenerazione dei moduli:
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
primo passo, per evitare il progredire del PID, mettere a terra il polo negativo dell’Inverter
centralizzato.
secondo passo, per velocizzare la rigenerazione dell’impianto, installare il Mini PID Box Omron
Ilumen, che elimina il PID direttamente sul campo, senza dover rimuovere i moduli danneggiati.
L’intervento di rigenerazione è iniziato nel Dicembre 2014 e i primi risultati hanno dimostrato che i tempi di
ripristino delle celle affette da PID era di circa un mese. Uno dei principali punti di forza del Mini PID Box
Omron Ilumen è che, qualora siano stati presi provvedimenti per la prevenzione del PID, può essere
eliminato al termine della rigenerazione ed essere utilizzato in un’altra sezione di impianto. In questo caso,
avendo messo a terra il polo negativo dell’inverter, il Mini PID Box poteva essere rimosso dopo la
rigenerazione (circa un mese) e inserito in un’altra sezione dell’impianto: quindi con due Mini PID Box, in
grado di ripristinare 3 stringhe ciascuno e poi spostate su altre tre stringhe, in sette mesi l’impianto (40
stringhe ammalorate) sarebbe stato rigenerato e esente da PID per gli anni futuri.
“Il contratto di Operation&Maintenance con IKAV, il fondo d’investimento nostro cliente, comprende nel
canone annuale tutte le attività operative. Sono stati quindi addebitati al cliente solo i due Mini PID Box.
Del resto cerchiamo sempre il massimo delle prestazioni per gli impianti dei nostri clienti, con soluzioni
tecnologiche innovative e affidabili”, afferma Vincenzo Floridia, Managing Director della Filiale Italiana di
Per ulteriori informazioni:
Updating - ufficio stampa OMRON
Olga Calenti – [email protected] Cell. +39 348 9854037
Erminia Corsi – [email protected] - Cell. +39 348 9854041
ecoprime. “La rigenerazione di moduli affetti da PID a uno stadio iniziale è stata lenta nel nostro caso, ma
questo fatto non ha presentato alcuna criticità: l’impatto del PID sulla resa finanziaria dell’impianto era
ancora trascurabile, e l’investimento necessario alla rigenerazione dell’impianto, che sarebbe rimasto
esente da PID per gli anni futuri, è stato anch’esso trascurabile. L’intervento infatti è costato al cliente
meno dello 0,5% del ricavo di un anno, mentre la perdita potenziale dovuta al PID nei 15 anni successivi
sarebbe stata quanto meno dell’1 all’anno”.
“Il Mini PID Box Omron Ilumen è la scelta giusta per combattere il PID: è compatibile con inverter di ogni
marca e si adatta a qualsiasi dimensione di stringa, può essere utilizzato sia in impianti medi che in impianti
piccoli ed è disponibile sia per installazioni all’interno che per installazioni all’esterno”, afferma Eleonora
Denna”, Product Marketing Manager di Omron. “E’ inoltre l’unica soluzione presente sul mercato in grado
di lavorare con inverter con il polo negativo a terra perché durante la notte, quando i moduli si rigenerano,
il PID Box disconnette l’inverter dai moduli.”
Omron Corporation
www.omron.it
Omron Corporation ha sede a Kyoto, Giappone, ed è leader mondiale nel settore dell'automazione, con un
fatturato di 5,4 miliardi di euro. Fondata nel 1933 ha più di 37.000 dipendenti in 36 paesi e fornisce prodotti
a presente in 22 Paesi europei con 1500 dipendenti; in Italia ha tre uffici regionali con oltre 500 tra Field Sales
Engineers e Field Application Engineers. Si dedica da sempre alla ricerca e sviluppo e all’innovazione; tra le
prime 150 aziende al mondo detentrici di brevetti, 1200 dipendenti dedicati a ricerca e sviluppo ed oltre
11.000 brevetti emessi e in attesa di approvazione.
Omron produce e vende inverter fotovoltaici dal 1994 e in due decadi, fino al 2014, ha prodotto e immesso
nel mercato più di 1 milione di pezzi della serie KP. Dal 2003 produce e vende Power Monitoring Device.
Omron
Environmental Solution Business (parte di Industrial Automation Business)
http://industrial.omron.eu/en/solutions/energy-efficiency
Omron - Environmental Solution Business segue il settore fotovoltaico e i prodotti per la misura dei flussi
energetici (Power Monitoring Device) in Europa. Le attività di questa divisione rientrano nel brand Energy
Efficiency che comprende tutte le attività Omron nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza
energetica.
ecoprime
www.ecoprime.com
ecoprime Italia s.r.l., che nasce dall’acquisizione di BP Solar Italia, può contare su 10 anni di esperienza nella
fornitura di progetti e di servizi nel settore fotovoltaico. In Italia dispone di 14 professionisti con esperienza
consolidata in grado di fornire un’ampia gamma di servizi di Operation&Maintenance. Può inoltre contare
sulle professionalità e sulle competenze del Gruppo ecoprime in Europa.
Il Gruppo ecoprime gestisce un portafoglio di circa 200 MWp, dislocati in Italia (circa il 50%), in Francia e in
Spagna. Il principale punto di forza di ecoprime è che i suoi professionisti sono “Plant based”: vivono vicino
agli impianti dei quali hanno in carico l’assistenza per potere garantire un pronto intervento.
Per ulteriori informazioni:
Updating - ufficio stampa OMRON
Olga Calenti – [email protected] Cell. +39 348 9854037
Erminia Corsi – [email protected] - Cell. +39 348 9854041
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