La valutazione di agibilità - ORDINE DEGLI INGEGNERI della

Corso di Formazione
La gestione tecnica dell'emergenza sismica,
rilievo del danno e valutazione dell’agibilità
Federazione Ordini Ingegneri Lazio
Rieti, 11 febbraio 2016
Roma, 19 febbraio 2016
La valutazione d’agibilità degli edifici ordinari:
approccio metodologico e scheda Aedes
Inquadramento, Concetti generali
Arch. Filomena PAPA
Dipartimento della Protezione Civile, Ufficio Rischio Sismico e Vulcanico
La gestione tecnica
dell’emergenza sismica
www.protezionecivile.gov.it
Gli strumenti di valutazione:
La scheda Aedes
La scheda ed il suo manuale derivano
dall’esperienza maturata in diversi terremoti
a partire dal terremoto dell’Umbria e Marche
del 1997.
Aggiornamenti sono stati effettuati dopo i
terremoti del Pollino 1998 e del Molise 2002.
Molti paese europei che fino a poco tempo fa, per la moderata sismicità, non
disponevano di schede di rilievo di agibilità e danno (Spagna, Francia,
Portogallo) hanno fatto ampio riferimento alla scheda italiana o a schede redatte
in ambito di progetti Europei (Step, Risknat) che derivano direttamente
dall’esperienza italiana.
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La scheda Aedes
Stabilisce un linguaggio comune
nella descrizione del danno e
dell’agibilità
Ha lo scopo di tracciare un
percorso guidato, in grado di
evidenziare al rilevatore ciò che va
osservato, analizzato ed
interpretato per arrivare ad una
valutazione speditiva di agibilità
Indirizza verso la valutazione del
rischio e quindi il giudizio di
agibilità
Non è e non può essere uno strumento esaustivo.
Il giudizio di agibilità va espresso sulla base della sensibilità
professionale del rilevatore
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Inquadramento
La valutazione di agibilità
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Agere: possibilità di agire, di esercitare un’attività
Sussistenza dei
requisiti che rendono
un edificio idoneo ad
accoglierne gli
occupanti
Una definizione unitaria non può essere trovata né in letteratura, né in campo giuridico.
La valutazione di agibilità in emergenza post-sismica è una valutazione
temporanea e speditiva - vale a dire formulata sulla base di un giudizio esperto
e condotta in tempi limitati ed in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta
di informazioni facilmente accessibili - volta a stabilire se, in presenza di una
crisi sismica in atto, gli edifici colpiti dal terremoto possano essere utilizzati
restando ragionevolmente protetta la vita umana.
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Carattere della
valutazione di agibilità
Inquadramento
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La dichiarazione di agibilità di un edificio in fase post-sismica non rappresenta
un’analisi di sicurezza sismica, né la sostituisce. E’ una verifica a carattere
speditivo, formulata sulla base di elementi direttamente acquisibili sul posto
mediante ispezione a vista.
Si fonda sull’analisi del quadro di danneggiamento da valutare con riferimento
alle caratteristiche costruttive del manufatto analizzato, ed è finalizzata a
distinguere in tempi brevi condizioni di rischio per gli utilizzatori, e dunque di
manifesta inagibilità, da condizioni di danneggiamento assente o trascurabile,
tali da non aver variato significativamente la resistenza residua rispetto a quella
originaria, così che la costruzione sia in grado di sostenere una scossa di
intensità almeno pari a quella subita senza collassare.
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Carattere della
valutazione di agibilità
Inquadramento
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La dichiarazione di agibilità consiste, esclusivamente, nel
verificare che la funzionalità dello stabile, quale si
presentava prima del sisma, non sia stata
sostanzialmente alterata a causa dei danni provocati dal
sisma stesso. Ciò significa che a seguito di una scossa
successiva, di intensità non superiore a quella per cui è
richiesta la verifica, è ragionevole supporre che non ne
derivi un incremento significativo del livello di
danneggiamento generale.
Tale definizione presuppone la conoscenza della
massima intensità che può verificarsi al sito nel corso
della crisi sismica, e cioè dell’evento di riferimento
rispetto al quale formulare il giudizio di agibilità.
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Inquadramento
Evento di riferimento
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Mentre nel progetto di una struttura nuova è la norma
che fissa l’azione sismica di riferimento, nel giudizio di
agibilità l’evento di riferimento non è stato, ad oggi,
codificato.
Poiché il giudizio di agibilità deve essere il più
possibile oggettivo, l’evento di riferimento dovrebbe
essere univoco per tutti i rilevatori e quindi stabilito prima
del sopralluogo. Non è, infatti, ammissibile, in
relazione alle specifiche competenze, alle
responsabilità ed alla necessaria omogeneità di
giudizio, che ciascun rilevatore, almeno
implicitamente, assuma un “proprio” evento di
riferimento, rispetto al quale formulare il giudizio di
agibilità.
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Inquadramento
Evento di riferimento
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Nel quadro dell’attuale politica di gestione
dell’emergenza, tuttavia, l’evento di riferimento non è
stato esplicitamente definito, né è stato stabilito l’Ente
preposto a fornire, per ogni località, tale evento.
Le procedure utilizzate in altri paesi ad alta sismicità, per
esempio California e Grecia, indicano chiaramente che
l’evento di riferimento per la dichiarazione di agibilità è
paragonabile a quello della scossa che ha motivato le
ispezioni.
Tale impostazione va assunta come criterio di riferimento
anche in Italia. Pertanto, qualora l’evento di riferimento
non sia quantificato esplicitamente da un Ente
ufficialmente preposto, si assumerà quello che ha
determinato la scossa che ha motivato le ispezioni.
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Inquadramento
Intensità delle possibili
ulteriori scosse sismiche
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Esempio di Crisi Sismica
Terremoto di
Umbria-Marche
26.09.97 e seguenti
Io (MCS)=IX
Tre scosse principali
tra settembre ed
ottobre 97,
aftershocks,
un’ultima scossa
ad Aprile ‘98
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4
2
1
3
Inquadramento
Il percorso della valutazione
Gli elementi da prendere in considerazione
nel formulare il giudizio di agibilità sono
generalmente:
l’intensità delle ulteriori possibili
scosse sismiche
il danno subito dall’edificio in
relazione alle
caratteristiche/ carenze strutturali
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Inquadramento
Valutazione del danno
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E’ l’elemento principale per formulare un giudizio
di agibilità
Passi sequenziali per giungere al giudizio:
1. Esame danno visibile (detto apparente)
2. Modifica delle condizioni strutturali
3. Conseguenze sulle prestazioni attese
(diminuzione della sicurezza)
L’esame va esteso a:
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Elementi strutturali
Elementi non strutturali
Elementi esterni all’edificio
Condizioni geotecniche
Inquadramento
Valutazione della vulnerabilità
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Propensione di un edificio a subire danni in seguito ad un evento
Un giudizio di agibilità basato solo sul danno subito
dalla costruzione è possibile solo se:
E’ stato il sisma un vero collaudo per l’edificio?
Si (??????), di solito, nelle zone epicentrali.
Ma in zone non epicentrali ?
Se si accetta l’ipotesi di migrazione degli epicentri, la
vulnerabilità dell’edificio può fornire indicazioni sul
comportamento della costruzione in caso di una
possibile scossa di intensità maggiore di quella risentita.
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Strumentazione tecnica di rilievo
Attrezzatura di sicurezza
casco
scarponcini antinfortunio
guanti da lavoro
Strumenti di osservazione
torcia elettrica
binocolo
macchina fotografica
Strumenti di misura ed indagine
metro rigido e/o rollina metrica
filo a piombo
piccozza, martello, “male e peggio”
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Azioni preliminari in sito
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Interviste ai tecnici locali
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Epoca di costruzione prevalente
Materiali da costruzione impiegati
Tecniche costruttive in uso nella zona
Tipologie strutturali, verticali ed orizzontali, prevalenti
Informazioni sui dissesti già presenti nei terreni e sulle fondazioni utilizzate
Caratteristiche del danno nel tessuto edilizio circostante al fine di stabilire un
metro di misura per il danno dell’oggetto indagato
Intervista al proprietario
Analisi d’insieme dell’edificio e del contesto circostante
Verifica delle condizioni di pericolo indotte da altri edifici e/o da
dissesti del terreno
Se l’edificio appare evidentemente inagibile già da un esame esterno, non
sussiste la necessità di un’ispezione interna
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