Corso di Dispositivi Elettronici - A.A. 2006/07 Prof. S. Riva Sanseverino Sessione estiva – 2° appello (10/07/2007) Dispositivi I: Quesito 1– Durata massima della prova: 1h15min Dispositivi II: Quesito 2 – Durata massima della prova: 1h15min Dispositivi 9CFU e V.O.: Quesito 1 + 2 – Durata massima della prova: 2h30min Candidato: Cognome ........................................... Matricola .................... Dispositivi Elettronici Dispositivi Elettr. I (V.O.) Nome .......................................... e-mail ................................................................. Dispositivi Elettr. II (5 CFU) (5 CFU) Dispositivi Elettronici (2005/06) (9 CFU) Una nuova tranquilla giornata sta per iniziare in Uoltdisneilandia, quando un urlo di dolore agghiacciante sconvolge le orecchie degli ignari passanti per un raggio di centinaia di metri: è il celebre miliardario Raperon de’ Raperoni che ha appena scoperto che la Banda Barzotti è riuscita a mettere fuori uso il sofisticatissimo antifurto inventato da Archimede Euclidorico, messo a protezione del suo palazzo-cassaforte. Quest’ultimo – allarmato dall’urlo di dolore che ha sconvolto Uoltdisneilandia – accorre in aiuto di Raperone. Superata la disperazione iniziale, Raperone si accorge che la Banda Barzotti è ancora all’interno del palazzo, ma anche il sistema di telecamere è andato fuori servizio insieme al complesso antifurto. Ma prima che Raperone possa emettere un secondo urlo di disperazione, il geniale Archimede ha già trovato il guasto: quegli ingenui dei Barzotti si sono limitati a togliere una banale resistenza dal circuito elettronico dell’antifurto. Il problema è che non vi è più il tempo di procurarsene una di ricambio. Frugando dentro le sue tasche, Archimede trova una barretta di silicio drogata e tre sorgenti laser a lunghezza d’onda differenti (NdR. le tasche di Archimede, realizzate con un materiale elastico di sua invenzione, sono molto capienti dato che riescono a contenere persino un laser ad Argon…) ed esclama: - “Raperone non preoccuparti, li abbiamo in pugno! Basta sostituire la resistenza mancante nel circuito con questa barretta di silicio che ho in tasca, illuminarla opportunamente e tutto tornerà a funzionare come prima. Ti spiego come dobbiamo operare e – tanto per divertire i nostri lettori – ti propongo due simpatici quiz”: 1) Dispongo di una barretta di silicio drogata con una percentuale in peso di fosforo pari a 3·10-7 % che ha le dimensioni riportate sotto in figura. B A b d a a = 10 mm b = 1 mm d = 10 µm Calcola la resistenza offerta dalla barretta nei seguenti tre casi in cui la barretta di silicio è illuminata uniformemente: λ1 = 633 nm, I1 = 200 mW/mm 2 2 λ2 = 514 nm, I 2 = 2 mW/mm λ = 1,5 µm, I = 10 mW/mm 2 3 3 considerando che la temperatura della barretta viene mantenuta costante a 300 K e che inoltre il tempo di vita medio delle cariche è τn = τp = 10 µs. Tieni inoltre presente che: il peso atomico del silicio è 28,09 g/mole, la densità del silicio è 2,33 g/cm3, la gap proibita del silicio a temperatura ambiente è 1,14 eV, il peso atomico del fosforo è 30,97 g/mole, il numero di Avogadro è 6,023·1023 atomi/mole. 2) La barretta è inserita nel circuito elettrico sotto in figura. RA = 6 kΩ Ω A RC = 1 kΩ Ω RE = 1,2 kΩ Ω RL = 1 kΩ Ω β = 200 B Calcola la tensione VL ai capi di RL nei tre differenti casi di illuminazione prima riportati nel quesito 1, per i quali si hanno i tre valori di resistenza: R B1 = 53,3 Ω R B 2 = 6,452 kΩ . R = 0,348 MΩ B3 Il diodo Zener DZ ha una tensione di Zener VZ = 20 V, una resistenza in zona di breakdown rZ = 150 Ω e una corrente inversa (per V ≤ VZ ) pari a IS = 10 nA.