la nuova pillola contraccettiva favorisce gravi coaguli di sangue

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Anno IV – Numero 652
AVVISO
Ordine
1. Corsi obbligatori:
salute e sicurezza sul
lavoro
2. Ordine: Ecm, I
Contraccettivi
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. La nuova pillola
contraccettiva favorisce
gravi coaguli di sangue
4. Rischio flebiti o
tromboflebiti:
ecco quando operare le
vene varicose
5. La carie è contagiosa?
Prevenzione e
Salute
6. Bere più di quattro
caffè al giorno fa male,
specie a donne incinte
e giovani
7. Clima pazzo, già a letto
in 70mila per influenza
dieta con probiotici,
frutta e verdura
8. Vestiti nuovi, meglio
lavarli prima di
indossarli
9. “Ghiaccio sicuro”
iniziativa per la
sicurezza del ghiaccio
alimentare
Venerdì 29 Maggio 2015, S. Felice, Ferdinando
Proverbio di oggi………..
'A collera è petrosa: va 'ncuòrpo e fa 'e ppertose.
La collera è sassosa, entra in corpo e perfora.
LA NUOVA PILLOLA CONTRACCETTIVA
FAVORISCE GRAVI COAGULI DI SANGUE
Il rischio di eventi trombotici venosi nella popolazione trattata
con gli anticoncezionali più recenti è risultato essere più elevato
rispetto a chi usa farmaci meno recenti
Le nuove pillole anticoncezionali di più recente introduzione, e oggi molto
diffuse, potrebbero presentare maggiori rischi per la salute rispetto a quelle
più vecchie. Emerge da uno studio
epidemiologico appena pubblicato sul British
Medical Journal , che ha valutato l’associazione
tra l’utilizzo dei contraccettivi orali cosiddetti di
terza generazione (cioè contenenti desogestrel,
gestodene, drospirenone e ciproterone) e il
rischio di tromboembolismo venoso, malattia
che comprende sia gli episodi di trombosi a
carico delle vene profonde, soprattutto degli arti inferiori, che i casi di embolia
polmonare, una condizione che presenta a tutt’oggi una significativa mortalità.
Il confronto: Lo studio ha messo a confronto:
 10.500 casi di donne tra i 15 e i 49 anni con trombosi venosa
 verso 42.000 donne della stessa età e con gli stessi fattori di rischio ma
senza trombosi, come gruppo di controllo.
I risultati: il rischio di eventi trombotici venosi nella popolazione trattata con
gli anticoncezionali più recenti è risultato essere da 3,6 a 4,3 volte maggiore
che nella popolazione che non li assumeva.
Ma non basta: le donne che utilizzavano contraccettivi orali cosiddetti di
seconda generazione, ovvero meno recenti (cioè quelli contenenti
noretisterone, levonorgestrel o norgestimato), presentavano, rispetto a
quelle che non li assumevano, un rischio aumentato di 2,5 volte di sviluppare
episodi di tromboembolismo venoso. Questo rischio è molto inferiore rispetto
a quello delle donne in terapia con i prodotti più recenti e più innovativi.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 652
SCIENZA E SALUTE
BERE PIÙ DI QUATTRO CAFFÈ AL GIORNO FA MALE,
SPECIE A DONNE INCINTE E GIOVANI
L’agenzia europea per la sicurezza alimentare ha stabilito le dosi giornaliere
massime di assunzione di caffeina dopo aver condotto la prima ricerca a livello
continentale
Nuove linee guida sul consumo di caffè arrivano direttamente dall’Efsa, l’agenzia europea per la
sicurezza alimentare, che ha stabilito che berne più di 4 tazzine al giorno può essere pericoloso per la
salute, soprattutto per le donne
incinte e i giovani sotto i 18 anni.
E’ stato infatti condotto per la prima
volta uno studio a livello europeo.
I rischi a breve e lungo termine
Tra gli effetti nocivi di breve termine
su adulti e bambini possono
verificarsi disturbi del sistema
nervoso centrale come sonno
interrotto, ansia, variazioni del
comportamento. A lungo termine il
consumo eccessivo di caffeina è stato
associato a problemi cardiovascolari
e, in donne in gravidanza, a un
ridotto sviluppo del feto.
Attenzione alle bevande
L’agenzia ha quindi raccomandato che vengano stabilite le dosi giornaliere massime oltre le quali
l’assunzione di caffè diventa un potenziale problema. L’Efsa ha precisato che, specialmente per i più
piccoli, attenzione maggiore deve essere riposta nel consumo di bevande energetiche e bibite
contenenti caffeina. «Il rischio per la salute non è enorme ma c’è. Il messaggio principale è che i
consumatori dovrebbero tenere conto delle diverse fonti di caffeina, oltre al caffè».
Le dosi massime tollerate dal corpo
Adulto: la dose giornaliera per un consumo sicuro di caffeina è di 400 milligrammi.
Considerando che una tazzina di espresso contiene dai 70 ai 100 milligrammi di caffeina, l’autorità
europea fissa quindi a 4 il limite massimo di tazzine di caffè da bere al giorno.
La dose massima raccomandata per le donne incinte è 200 milligrammi: oltre le due tazzine di caffè si
rischia di danneggiare il feto.
Per i bambini e gli adolescenti, invece, il consumo di caffeina non dovrebbe superare i 3 milligrammi
per ogni chilogrammo di peso corporeo.
La metabolizzazione della caffeina: Se assunta oralmente la caffeina viene assorbita rapidamente
e completamente dall’organismo. Gli effetti stimolanti possono insorgere da 15 a 30 minuti dopo
l’ingestione e permangono per alcune ore.
Negli adulti il tempo che l’organismo impiega a eliminare il 50% della caffeina varia a seconda di fattori
come età, peso corporeo, gravidanza, assunzione di farmaci e stato di salute del fegato.
Negli adulti sani la metabolizzazione della caffeina avviene in circa quattro ore, con oscillazioni dalle
due alle otto ore.
Ma quando si parla di caffeina non ci si riferisce solo al caffè, ma a tutte le sostanza che contengono
più caffeina come té , cola cola o cioccolato. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 652
SCIENZA E SALUTE
RISCHIO FLEBITI O TROMBOFLEBITI:
ECCO QUANDO OPERARE LE VENE VARICOSE
La prevenzione si può fare: dimagrire se si è sovrappeso, fare esercizio e seguire
una dieta equilibrata. Consigliato anche l’uso di calze elastiche
Le vene varicose sono dilatazioni e tortuosità delle vene superficiali,
che affliggono circa il 20-30% delle donne e il 10% degli uomini e
possono causare dolori e alterazioni cutanee, nonché esporre al rischio
di complicanze, più o meno gravi.
«Le varici sono la manifestazione più evidente dell’insufficienza venosa
cronica, condizione che prende avvio da una riduzione del tono dei vasi
venosi e dal mal funzionamento delle valvole che regolano la risalita del
sangue dai piedi al cuore — spiega Roberto Chiesa, direttore della
cattedra di Chirurgia vascolare dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano —. Ciò favorisce il
refluire di una certa quantità di sangue nelle parti più basse della gamba, dove tende a ristagnare,
provocando un aumento della pressione venosa».
Che cosa si può fare in prima battuta? «Prima che compaiano varici evidenti, si presentano in
genere disturbi circolatori (gambe pesanti, gonfiore alle caviglie, capillari superficiali, formicolii) che
non vanno trascurati.
Intervenendo presto con misure preventive, come specifiche calze elastiche e farmaci flebotonici che
proteggono i vasi venosi, è possibile attenuare i sintomi e, allo stesso tempo, rallentare la progressione
dell’insufficienza venosa. D’aiuto anche accorgimenti nello stile di vita, come dimagrire se si è
sovrappeso, fare esercizio e seguire una dieta equilibrata.
Una volta che il danno è fatto e si hanno varici conclamate delle vene safene (grande e piccola) oppure
complicanze come flebiti, tromboflebiti, ulcere, spesso non resta che ricorrere al bisturi».
Quali sono le tecniche chirurgiche? «Le più utilizzate sono:
 safenectomia mediante stripping
 ablazione con laser o radiofrequenza.
La prima è indicata per varici voluminose della grande safena e dei suoi vasi collaterali. Viene eseguita
con una piccola incisione all’inguine e un’altra alla caviglia o sotto il ginocchio. Dopo aver isolato la
vena, viene inserita al suo interno una sonda (stripper), la cui estrazione consente l’asportazione della
vena. Nel corso dell’intervento si associano spesso anche le cosiddette varicectomie, che comportano
l’asportazione dei collaterali varicosi della safena attraverso millimetriche incisioni. In genere
l’intervento viene effettuato in anestesia spinale, selettiva sulla gamba da operare.
A distanza di poche ore il paziente può alzarsi, camminare, mangiare ed essere dimesso.
Si suggerisce sempre l’utilizzo durante il giorno di una calza elastica, almeno sino alla rimozione dei
punti, 8-10 giorni dopo l’intervento. Viene, inoltre, prescritta una terapia profilattica antitrombotica
per una decina di giorni. La ripresa di ogni attività, anche lavorativa, è abbastanza rapida».
E l’ablazione con laser o radiofrequenza? «Questa procedura, meno invasiva, è indicata
soprattutto per varici più piccole. In anestesia locale, con una piccola puntura sotto guida ecografica,
vengono inserite sonde nei vasi che, liberando energia sotto forma di calore, causano
un’infiammazione locale e limitata della parete interna della safena che ne provoca la occlusione e
quindi l’esclusione dal circolo, con gli stessi effetti della safenectomia per stripping.
L’intervento, eseguibile in day hospital, dura circa un’ora. Viene condotto in anestesia locale.
Al termine dell’operazione il paziente può alzarsi, camminare ed essere dimesso dopo poco ore, con il
consiglio all’utilizzo di una calza elastica e della profilassi antitrombotica». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 652
SCIENZA E SALUTE
CLIMA PAZZO, GIÀ A LETTO IN 70MILA PER INFLUENZA
DIETA CON PROBIOTICI, FRUTTA E VERDURA
Complice l'altalena delle temperature e le piogge seguite ad un assaggio d'estate
«nell'ultima settimana circa 70mila italiani hanno fatto i conti con virus
respiratori r gastroenterici.
Un dato superiore alla media stagionale, legato proprio alle
follie del clima.
Lo spiega il virologo dell'università di Milano Fabrizio
Pregliasco. «I colpevoli sono soprattutto adenovirus,
coronavirus ed entorovirus che danno tosse, raffreddore,
mal di gola, mal d'orecchie e problemi gastrointestinali».
Malesseri che possono durare qualche giorno e possono
portare anche a qualche linea di febbre.
«E' importante non sottovalutarli, per non rischiare di incappare in complicanze» ammonisce
Pregliasco. Ma come difendersi dai virus che circolano in questi giorni? «Alleati preziosi sono i
probiotici che aiutano a difendersi dalle aggressioni, insieme ad un'alimentazione ricca di frutta e
verdura fresche. Evitare di tenere addosso a lungo vestiti bagnati a causa di qualche acquazzone
imprevisto. Piccole misure di buon senso come un'attenta e regolare igiene delle mani».
(Salute, Il Messaggero)
VESTITI NUOVI, MEGLIO LAVARLI PRIMA di INDOSSARLI
I vestiti nuovi devono essere lavati prima di essere indossati perché il rischio è che
le sostanze chimiche utilizzate per dare ai capi sui manichini un look senza pieghe
possano essere responsabili di eruzioni cutanee, pruriti e reazioni allergiche.
Questo il consiglio del professor Donald Belsito, dermatologo del Columbia University Medical Center
di New York, in un articolo del Wall Street Journal.
Secondo l'esperto i vestiti dovrebbero essere lavati almeno una volta, non appena si arriva a casa se
è possibile utilizzare la lavatrice, perché possono ospitare batteri e insetti lasciati da persone che
hanno provato gli articoli in negozio.
Il professor Belsito, poi, punta il dito in particolare
contro la formaldeide, che viene applicata ad
alcuni vestiti per impedire pieghe e ridurre la
possibilità di muffa, ma che è anche legata
all'irritazione della pelle e a reazioni allergiche,
mentre alcuni scienziati credono che possa
addirittura aumentare il rischio di cancro.
Infine, l’esperto spiega che anche i coloranti
possono anche essere un problema:
molti tessuti sintetici, infatti, ottengono la loro tonalità da coloranti azoici come l'anilina, che possono
causare una reazione cutanea grave in coloro che sono allergici.
(Salute, Il Messaggero)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 652
PREVENZIONE E SALUTE
LA CARIE È CONTAGIOSA?
I batteri che la provocano passano di bocca in bocca, come quelli di altre malattie?
La carie è provocata da batteri di diverse specie (il più frequente è loStreptococcus mutans) che, al pari
di tutti gli altri batteri, possono trasmettersi da una
persona all’altra. È molto comune che i bambini,
particolarmente vulnerabili all’attacco di questi
microrganismi, prendano la carie dalla mamma, per
es. se questa per mangiare usa lo stesso cucchiaio
del bambino, o se mette in bocca il ciuccio
nell’intento di “pulirlo”.
Il contagio può avvenire anche fra partner,
attraverso i baci. Allo stesso modo possono
trasmettersi le malattie gengivali causate da batteri.
AMBIENTE FAVOREVOLE. Affinché i microrganismi attecchiscano, tuttavia, è necessario che trovino un
ambiente favorevole. In particolare, lo smalto deve essere un po’ eroso, processo favorito
dall’assunzione di zuccheri che, determinando acidità nella bocca, danneggiano lo strato più
superficiale dei denti. (Salute, Focus)
“GHIACCIO SICURO” INIZIATIVA PER LA SICUREZZA DEL
GHIACCIO ALIMENTARE
La contaminazione del ghiaccio per uso alimentare rappresenta ”una
preoccupazione sanitaria a livello mondiale” e con il caldo aumenta il consumo di
bevande con cubetti di ghiaccio che viene direttamente ingerito, come avviene nei
crudi di pesce spesso adagiati su letti di ghiaccio.
A sottolinearlo, sul proprio sito, è l’Istituto nazionale Ghiaccio alimentare (Inga)
nel ricordare che ”l’unico efficace modo per proteggersi completamente dal
rischio di ghiaccio contaminato è quello di acquistarlo confezionato da un
affidabile produttore di ghiaccio confezionato, reperibile ormai in molti
supermercati”.
Per quanto riguarda, invece, l’uso di ghiaccio nei locali, alimentari e simili ”è buona norma – continua
l’Inga – sincerarsi che nel servire ghiaccio insieme alle bevande o nell’uso per la conservazione dei cibi,
questi si riforniscano di ghiaccio confezionato prodotto da aziende certificate”. Il ghiaccio alimentare
è quello preparato con acqua giudicata potabile dall’Ufficiale Sanitario e che alla fusione si riduce in
acqua egualmente potabile.
”Si è riscontrato – afferma l’Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare – che spesso bar, discoteche,
ristoranti, alimentari e operatori del settore turistico – ricettivo in generale producano ghiaccio che
nel 90% dei casi non rientra nella definizione di ghiaccio alimentare”.
Da qui l’iniziativa ”Ghiaccio sicuro”, presso la sede di Nfi – Nutrition Foundation of Italy, di un manuale
di buone prassi, inedito a livello europeo e comunitario, ideato per normare la produzione, la
conservazione e l’impiego di ghiaccio per uso alimentare (ristorazione anche ambulante, bar, locali
notturni, punti vendita alimentari di prodotti ittici, ecc.). (Popular Science)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 652
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE CORSI OBBLIGATORI:
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
I corsi avranno inizio giorno 8 Giugno 2015, ore 13.30, sede Ordine
Come è noto il D.Lgs 81/2008, oltre a prevedere gli obblighi formativi per i datori di lavoro, i
rappresentanti dei lavoratori e gli addetti alla gestione delle emergenze e al primo soccorso, stabilisce
che i lavoratori, in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o del trasferimento o cambio di
mansioni, devono ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Pertanto, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ha organizzato i seguenti Corsi Obbligatori:
Diritto alla salute e sicurezza sul lavoro in Farmacia (R.S.P.P.): Corso obbligatorio per tutti i datori di
lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di Resp. del servizio di prevenzione e protezione.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.): corso obbligatorio è riservato a tutto il personale
di farmacia che intende svolgere il compito di responsabile della sicurezza per i lavoratori .
L’antincendio: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il
compito di addetto all’antincendio nonché per coloro che debbono ricoprire il ruolo di addetto antincendio
designati dal datore di lavoro.
Il primo soccorso: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il
compito di addetto al pronto soccorso nonché per coloro designati dal datore di lavoro.
Formazione dei Lavoratori: corso obbligatorio per tutti i lavoratori delle farmacie.
ORDINE CORSO ECM: I CONTRACCETTIVI
Sabato 30 Maggio, ore 9.00, sede Ordine
Il corso è accreditato per il Programma ECM (5 Crediti).
COME PARTECIPARE:
1. prenotarsi sul sito istituzionale dell’Ordine nella sez. Ecm: prenota Ecm
2. presentarsi direttamente Sabato 30 Maggio, ore 9.00, presso la sede dell’Ordine.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 652
2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI:
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 10 Maggio, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.
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