speciale
N°
17
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
2012
in forma
farmacie
PERIODICO DI INFORMAZIONE
FOCUS:
Cosa c’è nel mio
cosmetico?
Le proprietà
dell’uva.
Il sostegno
omeopatico in
allattamento
Depurarsi in
autunno
Via il dolore
con il calore
Giornate promozionali
in farmacia
Potrai recarti presso la tua Farmacia di fiducia nei
giorni prefissati per LE GIORNATE PROMOZIONALI
durante le quali sarà possibile acquistare prodotti con
sconti particolari e usufruire di servizi gratuiti,
come – ad esempio - l’analisi del cuoio capelluto e dei
capelli effettuata con microcamera.
speciale
N°
17
SETTEMB RE
OTTOBRE
NOVEMB RE
201 2
in forma
PERIODICO
DI
FOCUS:
farmacie
INFORMAZIONE
N° 17 I SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE 2012
mio
Cosa c’è nel
cosmetico?
Periodico di informazione a cura dell’Ufficio Stampa AGEC
Lunedì 3 SETTEMBRE
presso la farmacia comunale
QUINTO
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al pomeriggio)
Sabato 15 SETTEMBRE
presso la farmacia comunale
MADONNA DI CAMPAGNA
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al mattino)*
Venerdì 21 SETTEMBRE
le
presso la farmacia comuna
PALAZZINA
ALE
GIORNATA PROMOZION
COSMETICA RILASTIL*
E
Mercoledì 26 SETTEMBR
le
una
com
acia
farm
la
presso
SAN MASSIMO
ALE
GIORNATA PROMOZION
COSMETICA EUCERIN
Giovedì 4 OTTOBRE
presso la farmacia comunale
OLIMPIA
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL*
Giovedì 13 SETTEMBRE
presso la farmacia comunale
BORGO NUOVO
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA AVENE
SETTEMBRE
Mercoledì 19
acia comunale
presso la farm
O
SAN ROCC
OMOZIONALE
GIORNATA PR
ILASTIL
R
COSMETICA
o)
gi
ig
(al pomer
Lunedì 24 SETTEMBRE
presso la farmacia comuna
le
CHIEVO
GIORNATA PROMOZION
ALE
COSMETICA RILASTIL
(al pomeriggio)
TTEMBRE
Giovedì 27 SE
ia comunale
presso la farmac
CAMPAGNA
I
D
MADONNA
OZIONALE
GIORNATA PROM
*
CAUDALIE
Sabato 6 OTTOBRE
presso la farmacia comunale
CADIDAVID
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al mattino)
Venerdì 14 SETTEMBRE
presso la farmacia comunale
AGLI ANGELI
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al mattino)
Mercoledì 19 SETTEMBRE
presso la farmacia comunale
SAN MASSIMO
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al mattino)
E
Mercoledì 26 SETTEMBR
le
una
com
acia
farm
la
sso
pre
LO
GRATTACIE
ALE
GIORNATA PROMOZION
COSMETICA RILASTIL
Lunedì 1 OTTOBRE
presso la farmacia comunale
QUINTO
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al pomeriggio)*
Le proprietà
dell’uva.
Il sostegno
in
omeopatico
allattamento
Depurarsi in
autunno
Aut.Trib.di Verona
n. 2l48 / 2007 R.G.V.G.
Via il dolore
con il calore
BRE
Martedì 9 OTTO
comunale
ia
ac
rm
fa
la
presso
O
GRATTACIEL
OZIONALE
GIORNATA PROM IN
R
CE
COSMETICA EU
Direttore Responsabile: Sandro Tartaglia
Editore AGEC
www.agec.it - [email protected]
Martedì 30 OTTOBRE
le
presso la farmacia comuna
CHIEVO
ALE
GIORNATA PROMOZION
COSMETICA EUCERIN
Mercoledì 21 NOVEMBRE
presso la farmacia comunale
AGLI ANGELI
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al mattino)
Progetto grafico e stampa:
Lime Solutions
Via Fenil Novo, 21
37036 San Martino BA (VR)
tel.+39 045 8781684
[email protected]
Lunedì 19 NOVEMBRE
presso la farmacia comunale
QUINTO
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA EUCERIN
Lunedì 26 NOVEMBRE
presso la farmacia comunale
CHIEVO
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA EUCERIN
Mercoledì 28 NOVEMBRE
le
presso la farmacia comuna
SAN MASSIMO
ALE
GIORNATA PROMOZION
COSMETICA EUCERIN
Venerdì 30 NOVEMBRE
presso la farmacia comunale
QUINTO
GIORNATA PROMOZIONALE
COSMETICA RILASTIL
(al pomeriggio)*
Lunedì 8 OTTOBRE
le
presso la farmacia comuna
SAN ROCCO
ALE
GIORNATA PROMOZION
COSMETICA EUCERIN
* Telefonare per fissare
un appuntamento
Inoltre presso la farmacia comunale CADIDAVID,
MADONNA DI CAMPAGNA e OLIMPIA
è possibile prenotare un trattamento viso gratuito
per conoscere le nuove linee dermocosmetiche.
Per fissare l’appuntamento telefonare allo:
045 540290 farmacia Cadidavid.
045 974255 farmacia Madonna di Campagna
045 567879 farmacia Olimpia
FOCUS:
COSA C’È NEL MIO
COSMETICO?
Leggende
metropolitane
e corretta
informazione.
A
chi non è capitato di trovare nella propria
posta elettronica una mail di un amico
di un collega, assolutamente fidatissimi, che
metteva in guardia da subdola minaccia
alla propria salute derivante dall’uso di
un particolare cosmetico? O chi non ha
trovato navigando in internet inquietanti
notizie riguardanti malattie incurabili causate
dall’uso di cosmetici? Rossetti al piombo,
detergenti o deodoranti cancerogeni,
profumi al cloroformio per non parlare degli
allarmi riguardanti l’inquinamento derivante
dall’uso di cosmetici, e chi più ne ha più ne
metta!
Viviamo in un mondo in cui grazie alle
tecnologie la comunicazione ha assunto
sempre più un’importanza primaria nella
nostra esistenza, e giustamente è cresciuto
il desiderio del consumatore di essere
informato su ciò che consuma. Non sempre
però è cresciuta in maniera appropriata
la diffusione delle notizie, e l’apertura di
questo articolo ne è la prova. E’ vero che
grazie ad internet si possono denunciare
soprusi ed ingiustizie, mobilitando così
l’opinione pubblica per una giusta causa,
ma troppo spesso ci dimentichiamo anche
che chiunque, anche del tutto inesperto
dell’argomento, può trasmettere opinioni,
idee,
pregiudizi
senza
fondamento
spacciandoli per verità assolute protetto
dall’anonimato della rete. Insomma, se
la verità viaggia sul web, lo fa anche la
menzogna!
Uno dei campi in cui si scatenano questi
blog d’allarme è proprio la cosmesi,
che sfruttano la pretesa legittima del
consumatore di essere informato su ciò che
usa senza essere un consumatore passivo.
Su internet si possono trovare moltissimi
siti, abbastanza spesso auto referenziati,
quasi mai supportati da prove scientifiche,
spessissimo scritti da persone non esperte
del settore, che denunciano presunti
sospetti di irregolarità nei prodotti cosmetici,
vuoi perché le multinazionali vogliono
arricchirsi a scapito del consumatore,
vuoi perché non esisterebbero alternative
economiche a prodotti pericolosi, eccetera.
In realtà queste notizie così allarmanti mirate
a creare il panico tra i consumatori, i quali
giustamente si preoccupano della
loro salute, spesso sono del tutto
infondate. Intanto bisogna chiedersi
se l’autore di questi appelli abbia
interesse a farli circolare: in molti casi
si diffama un prodotto proponendo
come alternativa, guarda caso, il
prodotto creato da chi diffonde
l’allarme. Inoltre, occorre verificare
che qualsiasi affermazione possa
essere
smentita
o
verificata
scientificamente. Enti autorevoli
e indipendenti (FDA americana,
l’agenzia che regola l’attività delle
industrie americane di cosmetici,
farmaci e alimenti, COLIPA, ente
scientifico europea che controlla
l’attività delle industrie cosmetiche)
puntualmente verificano attraverso
studi l’attendibilità o meno di
queste notizie, smentendole o
approfondendo le ricerche nel caso i
risultati possano dare adito a dubbi.
Infine, per rassicurare e fugare
ogni dubbio, il nuovo Regolamento
Europeo sulla Cosmesi (di cui
parleremo in dettaglio nel prossimo
numero) affina e approfondisce
l’aspetto
sicurezza
per
il
consumatore di cosmesi che era già
all’avanguardia nelle prime stesure
delle direttive negli anni settanta!
Secondo il Regolamento, le aziende
produttrici devono osservare e garantire
l’assoluta sicurezza per il consumatore,
pena il ritiro dei prodotti e multe molto salate
se le norme vengono disattese. Il Ministero
della Salute italiano, per ottemperare
alle disposizioni di legge europea, ha
una sezione di Cosmetovigilanza, al
pari della Farmacovigilanza sui farmaci,
che raccoglie, cataloga e classifica ogni
reazione avversa da cosmetici e prende
gli opportuni provvedimenti. Anzi, forse le
norme sulla sicurezza per il consumatore
che coinvolgono i cosmetici sono addirittura
più severe che per i farmaci, perché per i
farmaci un certo numero di eventi avversi
possono essere tollerati nei limiti dei benefici
cosmetici
che essi apportano e se non sono
troppo importanti, ma per i cosmetici la
sicurezza deve essere assoluta e non sono
ammessi effetti avversi della benché minima
pericolosità!
Le ragioni del perché di un tale accanimento
verso la cosmesi sono tante e complesse:
prima di tutto la cosmesi riguarda la sfera
dell’igiene e del benessere della persona,
e in alcuni casi nell’opinione comune si
affianca, se non sconfina, nel campo della
nostra salute insieme coi farmaci. Logico
quindi che un campo che ci coinvolge così
direttamente sia oggetto di preoccupazioni.
Un altro importante aspetto è il fatto che
alle legittime aspirazione del consumatore
di essere informato corrisponda una scarsa
possibilità di mezzi a disposizione per
giudicare criticamente ciò che si acquista.
Questo forse è l’unica vera mancanza di cui
si possono accusare le case produttrici: gli
obblighi di legge sulle etichette sono sempre
rispettati, ma spesso esistono ancora, in
alcuni casi nella stessa legge, ambiguità
e scarsa trasparenza tali da generare
SLES, SLS,
schiuma e
cancerogenicità
Iniziamo l’esplorazione degli ingredienti
cominciando da SLES e SLS. Gli SLES
e i SLS sono i SodioLaurilEtereSolfati
e i SodioLaurilSolfati. Queste sostanze
vengono
tecnicamente
chiamate
“tensioattivi di sintesi” sono i migliori
sgrassatori che esistano sul mercato
e i migliori schiumogeni, adattissimi
alla creazione di detergenti, shampii,
bagnoschiuma e così via. Ultimamente
si usano gli SLES per l’igiene personale
e gli SLS per l’igiene delle superfici.
Questi prodotti hanno un altissimo potere
schiumogeno e un altissimo potere
lavante. Noi tendiamo ad attribuire alla
schiuma il potere lavante. Nonostante
moltissimi tensioattivi e quindi i detergenti
abbiano buone proprietà schiumogene,
questo è solo un caso: il potere lavante
non è in alcun modo correlabile alla
schiuma prodotta della sostanza. Schiuma
e potere lavante sono semplicemente
due
manifestazioni
macroscopiche
delle proprietà microscopiche di queste
sostanze, formate da una parte detta
“idrofilica”, cioè che ama l’acqua, e una
parte “idrofobica”, cioè che odia l’acqua.
Questa
particolare
conformazione
conformazione
permette
a
queste
molecole di sciogliersi sia in acqua che
in olio, permettendo di fatto di sciogliere i
confusione nel consumatore che cerca così
rifugio in una fonte percepita come sicura
e indipendente, ma che troppo spesso
nasconde insidie, cioè internet!
Da alcuni anni ormai le associazioni di
categoria delle aziende produttrici di
cosmetici stanno rivedendo il modo di fare
marketing, che nel campo cosmetico è
arrivato ad essere iperbolico e assolutamente
inverosimile, creando fase aspettative e
cocenti delusioni nelle consumatrici che
giustamente hanno iniziato a dubitare delle
promesse esagerate di cui sono stati avvolti
questi prodotti. Le aziende più virtuose hanno
preso coscienza che questo tipo di marketing
così aggressivo ha sì funzionato all’inizio, ma
ora sta mettendo in pericolo la credibilità
delle aziende stesse, e a farne le spese sono
le aziende più virtuose. Per questo si sta
creando un movimento supportato anche
da Unipro, l’associazione di Confindustria
che raggruppa le aziende cosmetiche, che
promuove un uso più trasparente e più
verosimile del marketing, che faccia in modo
di rendere la comunicazione più accessibile
e trasparente per il consumatore, che non
crei false aspettative ma che valorizzi un
prodotto di qualità, qual è il cosmetico
europeo in generale e italiano in particolare.
Questo per fornire al consumatore degli
strumenti validi e utili per premiare la qualità
e iniziare a discernere il vero dal falso nel
campo cosmetico.
Sull’onda di questa presa di coscienza e
fedeli alla nostra missione di educatori della
salute, anche noi Farmacisti vogliamo offrire
il nostro contributo. A partire da questo
numero, vorremmo iniziare a far conoscere
ai nostri lettori e alle nostre lettrici i segreti
degli ingredienti cosmetici, ancora così
oscuri, e se possibile tranquillizzarli riguardo
a presunti pericoli per la salute, perché siamo
convinti che il miglior strumento per la scelta
consapevole dei prodotti migliori sia nella
conoscenza chiara, trasparente e onesta
di ciò che ci stiamo spalmando addosso.
Vogliamo anche noi guidare i nostri clienti
verso una scelta appropriata e di qualità per
il nostro benessere, senza allarmismi, senza
terrorismo, senza sensi di colpa.
grassi nell’acqua, cosa che altrimenti non
avviene (basta vedere cosa succede se
mettiamo dell’olio in un bicchiere di acqua:
i due liquidi rimangono ben separati).
Grazie alle caratteristiche chimiche Lo
sporco di natura idrofobica (ovvero simile
all’olio) viene legato da queste molecole e
poi lavato via con l’acqua.
Purtroppo SLES e SLS sono circondati da
una brutta fama, in parte per ragioni vere ma
distorte, in parte per ragioni assolutamente
fasulle. Nel primo caso si cita la loro presunta
aggressività sulla pelle. Essi infatti sono
degli sgrassatori molto potenti e quindi in
teoria molto aggressivi sulla pelle. Se però il
formulatore cosmetico è attento e aggiunge
a queste sostanze una pari quantità di altre
sostanze chiamate “alchilbetaine” aumenta
sia la delicatezza sia la schiumosità del
preparato. Quindi è vero che esistono sul
mercato moltissime sostanze più delicate
per detergere, ma è abbastanza relativo,
in quanto anche queste formulazioni sono
delicatissime! Nel secondo caso si cita la
loro presunta cancerogenicità. Gli SLES
e gli SLS non sono cancerogeni come
alcune notizie circolanti in rete vogliono farci
credere: se così fosse sarebbero stati ritirati
dal mercato da un bel pezzo considerato
la legislazione molto severe in materia di
cosmetici che adotta l’Unione Europea
e in particolare l’Italia, che proibisce nel
modo più assoluto l’uso di cancerogeni nei
cosmetici. Inoltre, tutte le sperimentazioni
scientifiche condotte in appositi laboratori
istituzionali indipendenti hanno dimostrato
la loro estraneità a queste accuse, perché
non esiste nessun meccanismo chimico
che possa giustificare la loro presunta
cancerogenicità. Anche le sperimentazioni
sui consumatori non hanno evidenziato
negli anni nessun sospetto di pericolosità
di queste sostanze. Tuttavia, per molti
dermatologi i migliori detergenti sono però
i detergenti cosiddetti “non ionici” (i derivati
dei glucosidi, cioè degli zuccheri), che di
schiuma non ne fanno affatto. Soprattutto
chi ha la pelle secca dovrebbe preferire
detergenti più affini alla propria pelle
come i detergenti non ionici e abituarsi a
lavarsi senza schiuma. Chi però non ha
particolari problemi di pelle può utilizzare
senza timori gli SLES a patto però di
reintegrare i lipidi eventualmente persi con
delle creme idratanti e abituarsi a utilizzarli
con moderazione per evitare di impoverire
eccessivamente la propria pelle.
ritrova i colori
del tuo
benessere
È facile, grazie alla
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selezioniamo e ti proponiamo
i migliori prodotti per la forma
fisica, per la bellezza e la
salute.
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bambini
Il sostegno
omeopatico in
allattamento
In questo numero della nostra rubrica ci
occuperemo di un argomento, l’allattamento,
non sempre così spesso considerato dal
punto di vista omeopatico; risulta essere
invece di grande importanza poichè, come
sempre, l’approccio naturale può dimostrarsi
un valido supporto.
Ricordiamo innanzitutto che per qualsiasi
problema di natura pratica, è fondamentale
che la mamma si senta sicura di poter
sempre contare sull’esperienza e la
competenza di personale qualificato, come
ostetriche e/o ginecologo, e ovviamente,
anche in farmacia si può sempre contare su
un consiglio mirato sia per la mamma che
per il bambino.
Il momento dell’allattamento è tanto speciale
quanto delicato, sia per la mamma sia per
il piccolo, e si tratta di una fase che, se
possibile, bisognerebbe sempre considerare
come fondamentale, sia per la funzione
difensiva a livello di immunità anticorpale
che la mamma fornisce direttamente al
bambino, sia per il legame inscindibile che
viene a formarsi tra i due, per cui diventa
un momento di estrema importanza, da
supportare nel migliore dei modi.
Ovviamente, se dopo i vari tentativi, non
dovesse comunque esserci, è altrettanto
importante non caricare la mamma di inutili
colpe, che non sortiscono nessun effetto
se non quello di far sentirla inadeguata e
farla sprofondare nel totale sconforto: vorrà
dire che si procederà in modo alternativo
seguendo il parere del pediatra, e il bambino
crescerà in salute comunque.
Per aiutare la neo mamma a riprendersi dalla
fatica del parto, si consiglia Arnica 30CH,
rimedio elettivo per i traumi, anche di questa
natura, per cui è opportuno assumerne
5 granuli ogni due ore almeno per una
settimana dopo il parto; invece, fino a 3-4
giorni dopo il parto, per reintegrare il volume
di liquidi persi, tra sangue e placenta, è
opportuno l’utilizzo di China 30CH, un tubo
dose al giorno.
È normale che la mamma si senta insicura
riguardo all’allattamento, soprattutto se
è alla sua prima esperienza o se ha già
sperimentato un insuccesso precedente.
La cosa più importante quindi diventa il
sostegno e una corretta informazione.
Perché un allattamento abbia successo, la
cosa più importante è la corretta stimolazione
del seno che si ottiene solo attaccando
spesso e correttamente il bambino. Se ciò
non avviene si incorre nel rischio di creare
traumi e quindi stati infiammatori e dolorosi
fino addirittura alla formazione di ragadi.
Inoltre la corretta posizione della bocca del
bambino garantisce una buona suzione e di
conseguenza stimola la produzione di latte.
Pochi sono infatti i reali casi di mancanza
o carenza di latte materno, molto più
frequentemente vengono commessi degli
errori nella pratica dell’allattamento e la
mamma temendo che il suo bimbo non riceva
il nutrimento sufficiente preferisce integrare
l’allattamento naturale con quello artificiale.
Purtroppo in questo modo il bambino viene
attaccato meno spesso e di conseguenza
non stimola la produzione di latte. Le
modalità di suzione dal seno e dal biberon
sono differenti e talvolta i bambini molto
piccoli non sono in grado di apprendere due
diverse modalità di suzione e finiscono con
l’imparare quella più semplice, ossia quella
dal biberon. Quando vengono attaccati al
seno quindi il movimento di bocca e lingua
non è corretto e la conseguenza è di nuovo la
scarsa stimolazione della produzione di latte
o addirittura la creazione di piccoli traumi al
seno. La prima regola è quindi quella di una
corretta informazione alla mamma, fornita in
ospedale, ai corsi pre parto, dal pediatra e
dalle ostetriche del territorio. Senza questa
base nessun rimedio sia esso farmacologico
o naturale può essere utile al successo
dell’allattamento. Benché non esistano
evidenze scientifiche chiare a sostegno
dell’utilità di alcun prodotti per favorire
l’allattamento, alcuni rimedi omeopatici
sembrano dare dei buoni risultati. La
mamma può essere aiutata con l’utilizzo di
granuli sublinguali di Ricinus e Lac Caninum,
entrambi alla 5CH, più volte al giorno
(attenzione: per inibire invece l’allattamento,
si utilizza sempre Ricinus, ma alla 30CH!)
possibilmente prima di ogni poppata, e
con tisane da bere a base di Erica Vulgaris
e Galega Officinalis. Se non si gradisce
la tisana, quest’ultima la si può assumere
anche sotto forma di tintura madre, nella
dose di 30 gocce diluita in acqua 3 volte al
giorno, così come anche la tintura madre
di Humulus Lupulus, ad azione stimolatrice
della ghiandola mammaria, ma in questo
caso utilizzatela se gli altri rimedi non hanno
sortito molto effetto, in quanto comunque
la tintura madre, per sua natura, presenta
una componente alcolica. Sicuramente
bere molto aiuta a mantenere alto il livello
di liquidi, per cui diventa fondamentale
rimanere sui 2 litri di acqua al giorno, che
ricordiamo, rimarrebbe una regola base di
salute per tutti. Ma non ci sarà bisogno di
alcuno sforzo da parte della mamma nel
seguire questa regola, perché il fisiologico
meccanismo della sete, le farà capire di
quanti liquidi ha bisogno in questo periodo.
Si possono inoltre presentare problemi di
ingorgo mammario, ostruzione, mastite oltre
che di ragadi, che se non correttamente
trattati rischiano di compromettere la
prosecuzione dell’allattamento.
L’ingorgo si manifesta con seno duro, caldo
e dolorante, generalmente nella terza/quarta
giornata dopo il parto. Può essere causato
caldi a impacchi freschi e utilizzare un
reggiseno più comodo che sostenga senza
stringere. Se la poppata è scorretta o troppo
breve, si possono manifestare ostruzione dei
dotti galattofori o mastiti. Un dotto ostruito
si presenta come un nodulo duro e dolente
e la pelle sovrastante arrossata, mentre la
mastite è un’infiammazione della mammella
dovuta a un ingorgo o all’ostruzione di un
dotto. È accompagnata anche da febbre
alta e sintomi simil influenzali. Anche in
questo caso la prima regola da seguire è
quella di far poppare spesso il bambino
richiedendo anche una valutazione della
poppata da parte dell’ostetrica per verificare
che la posizione sia corretta. Può essere
utile anche spremere l’ostruzione con molta
delicatezza, anche durante la poppata del
bambino. L’omeopatia può venire in aiuto con
Belladonna 9CH (rimedio della congestione
per eccellenza, e adatto quindi anche in
questo caso, poichè saranno sicuramente
presenti i sintomi tipici, cioè gonfiore, calore,
dolore ed indurimento) e Phytolacca, che va
ad attenuare l’infiammazione
ghiandolare fino a livello delle
ascelle; questi rimedi vanno
presi alternandoli, un’ora uno,
un’ora l’altro. Come spesso
capita in omeopatia, rimane
fondamentale la tempestività
del trattamento.
Anche in caso di ragadi
l’importante prima di tutto è
valutare la corretta posizione
e suzione del bambino. Da
evitare invece l’uso di creme,
spray e sapone che non hanno
alcuna efficacia, anzi alterano le
naturali difese del seno. È invece
opportuno mantenere il seno
asciutto lasciandolo all’aria se
possibile, almeno durante la
notte. Può essere utile anche
lasciare qualche goccia di latte
al termine della poppata, che
forma una barriera protettiva
naturale. Si può utilizzare
Calendula Officinalis in loco,
da subito, sotto forma di tintura madre in
acqua in proporzione 1:10, per risciacqui o
da tamponare con una garzina, da associare
eventualmente a Nitricum Acidum, se i tagli
si presentano netti e con sangue; Mezereum
invece è più adatto a ragadi che presentano
crosticine gialle, segno di infezione.
Un augurio a tutte le mamme per un
allattamento sereno da condividere con il
loro bebè!
prodotti
naturali
dall’aumento del flusso sanguigno al tessuto
mammario o da una non corretta suzione
da parte del bambino. Per prima cosa è
importante attaccare il bambino spesso in
modo da favorire lo svuotamento del seno.
A tal fine può essere utile anche spremere
manualmente un po’ di latte al termine di
ciascuna poppata in modo da rendere il
seno più morbido e dare sollievo al dolore.
È consigliato anche spremere un po’ di latte
prima della poppata per favorire il corretto
attaccamento del bambino. Infine si può
trovare giovamento alternando impacchi
Le
proprietà
dell’uva.
Ogni acino di uva contiene, sulla buccia e
all’interno della polpa, una minifarmacia.
L’uva contiene infatti poche proteine,
pochissimi grassi, molte fibre, e pur non
essendo ricca di vitamine, essa è, tuttavia,
una preziosa fonte di sali minerali, soprattutto
di ferro, calcio, magnesio, fosforo ed una
buona concentrazione di potassio. Contiene
anche minime quantità di carotenoidi,
vitamine A, B (B1 e B6) e C ed Acido Folico
(Folacina).
Un grappolo di un paio d’etti fornisce
31 g di zuccheri, suddivisi fra fruttosio e
glucosio: praticamente lo stesso quantitativo
contenuto in 300g di mele. Sicuramente,
viste le sue proprietà nutrizionali, l’uva non
è adatta ai diabetici e a chi soffre di colite
o ai bambini di età inferiore ai 4 anni, per
l’alto contenuto di cellulosa della buccia.
La buccia va quindi sempre masticata bene
o eliminata, per evitare problemi gastrointestinali.
Dato il suo scarso contenuto di cloruro
di sodio, favorisce la diuresi e, quindi, fa
bene agli ipertesi. I suoi sali hanno azione
antiurica e stimolano la secrezione della bile,
favorendo la digestione.
Negli ultimi anni il mondo della ricerca si è
concentrato nello studio delle proprietà
chimico-farmacologiche del resveratrolo,
il quale si è scoperto agisce come antiossidante contro i pericolosi radicali liberi.
Inoltre, stimola l’attività di enzimi detossicanti
come la chinone-reduttasi, che elimina dalle
cellule le sostanze cancerogene e riduce
la crescita dei tumori allo stadio iniziale. Al
contrario, il resveratrolo inibisce l’attività
dell’enzima cicloossigenasi (COX), che è
coinvolto in processi cancerogeni e pro
infiammatori.
È chiaro che gli effetti benefici del resveratrolo
sulla
nostra
salute sono
molteplici.
Anche in natura
il resveratrolo svolge
un ruolo protettivo, in
quanto la vite ne produce
una quantità particolarmente elevata in
seguito a danneggiamento della buccia dei
chicchi d’uva o allo sviluppo di funghi.
Ulteriori proprietà dell’uva sono note fin dai
tempi dell’antico Egitto, in cui lavandosi
il viso con il vino si cercava di ottenere un
effetto di ringiovanimento della pelle. Le
donne francesi, 200 anni fa, utilizzavano
invece il succo d’uva quale maschera di
bellezza con azione leggermente esfoliante.
Soltanto negli ultimi decenni, tuttavia, si è
scoperto qual è il meccanismo d’azione
di questi acidi naturali. L’uva contiene
Alfa-idrossi-acidi, sostanze non tossiche,
che non solo migliorano la pelle secca, e
favoriscono il trattamento delle macchie
senili, ma contribuiscono anche alla pulizia
della pelle grassa e predisposta all’acne.
Difatti, un solo chicco di uva contiene tutto
un complesso di nutrimenti e di principi
attivi idratanti in perfetta armonia con i
bisogni della pelle. Nei semi, gli acidi grassi
essenziali addolciscono ed idratano la pelle;
nella polpa le vitamine del gruppo B più gli
oligo- minerali (Potassio, Calcio, Magnesio)
danno energia, mentre per la protezione
della pelle si può utilizzare la buccia dell’uva
e i semi che risultano essere tra i più potenti
anti-radicali liberi presenti in natura.
Farmacie Comunali
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Via il dolore
con il calore
Lo stile di vita moderno, unito al sovrappeso
e alla scarsa attività fisica, sono i principali
responsabili
dell’aumento
dei
dolori
muscolari, come quelli che colpiscono il
collo, le spalle e la schiena. In effetti, l’85%
della popolazione soffre di dolore alla schiena
nell’arco della vita.
Ciò si verifica più frequentemente in seguito a:
• movimenti improvvisi, piegamenti,
torsioni
• attività impegnative che provocano un
iperaffaticamento
• postura sbagliata o sedentarietà
(per esempio passare troppe ore al
computer)
• esposizione a improvvisi sbalzi di
temperatura
• tensioni snervanti ed emotive.
I principali dolori muscolari colpiscono
le spalle, il collo e la parte inferiore della
schiena. Il dolore muscolare è causato
da una diminuzione del flusso sanguigno
nel tessuto muscolare. Questo fenomeno
provoca una tensione e stimola i neuroni
a inviare messaggi di “dolore” al midollo
spinale e, in seguito, al cervello. Il dolore
percepito provoca un’ulteriore contrazione
del muscolo, peggiorando così la situazione.
Come trattarli? Generalmente per trattare
il dolore si ricorre all’utilizzo di farmaci
assunti per via orale o ad applicazione
locale. Gli antinfiammatori, tecnicamente
chiamati FANS (farmaci antinfiammatori non
steroidei), sono i farmaci maggiormente
utilizzati, affiancati da altri prodotti tra cui i
preparati fitoterapici.
Ma si può intervenire anche in modo
alternativo, utilizzando ad esempio il calore
(si parla di termoterapia) che può influire
positivamente sui sintomi del dolore a livello
muscolare e scheletrico.
I vantaggi che porta sono:
• miglioramento della circolazione
sanguigna
• maggiore apporto di ossigeno e nutrienti,
fondamentali per il tessuto muscolare
• maggiore eliminazione delle sostanze
metaboliche.
Inoltre, l’applicazione del calore contribuisce
a ridurre la tensione e gli spasmi dovuti
al dolore della muscolatura, donare una
sensazione di benessere rilassante e
calmante e favorire la libertà di movimento.
La termoterapia è indicata nelle condizioni
traumatiche e infiammatorie acute e croniche
(per esempio distorsioni, strappi, spasmi
muscolari, dolori del dorso, lesioni da colpo
di frusta, varie forme di artrite e nevralgia).
Le applicazioni di calore possono essere
effettuate mediante l’utilizzo di presidi
poco costosi e di facile utilizzo, quali cerotti
terapeutici, buste contenenti gel sintetico,
cuscini contenenti chicchi interi di grano
biologico svedese, riscaldabili o raffreddabili
a seconda delle esigenze.
I cerotti a calore terapeutico sono la
soluzione ideale per alleviare in caso di
dolore al collo, delle spalle e della parte
bassa della schiena. Il calore che sprigionano
è costante e duraturo ed è localizzato sulla
parte dolorante. Essi hanno uno spessore
tale da permetterne l’utilizzo durante la
giornata sotto gli indumenti, permettendo
di sfruttarne i benefici anche fuori di casa.
Questi dispositivi rilasciano calore piacevole
e ben tollerato per il sollievo dei dolori
muscolari e per rilassare i muscoli tesi o affetti
da crampi. Prima di usare questi dispositivi
per il trattamento di altri tipi di dolore
consigliamo di consultare il medico curante.
Per risultati ottimali, si consiglia di applicare
i cerotti a calore terapeutico per 2-3 giorni,
per 8 ore al giorno, ma raccomandiamo di
non applicare più di un cerotto nell’area da
trattare nell’arco di 24 ore. Inoltre, il cerotto
non deve essere applicato per più di 7 giorni
consecutivi nello stesso punto. Se il dolore
persiste o peggiora occorre consultare il
medico perché potrebbe essere il sintomo di
un problema più grave. È possibile indossare
i cerotti a calore terapeutico durante la notte,
ma consigliamo di applicarli prima di giorno
per abituarsi al calore. Particolare attenzione
deve essere prestata dai diabetici che
spesso presentano una scarsa circolazione
sanguigna e una minore capacità nel
percepire le elevate temperature e sono
quindi maggiormente soggetti a irritazioni
della pelle. Pertanto, i pazienti che soffrono
di diabete devono consultare il proprio
medico prima di utilizzare questo tipo di
dispositivi medici.
Le buste contenenti gel sintetico e i cuscini
di chicchi di grano sono strumenti altrettanto
validi, anche se forse sono meno pratici da
usare fuori di casa. Si riscaldano ponendoli
nel forno, a gas/elettrico come in quello a
microonde e generalmente possono essere
usati anche per la terapia del freddo, dopo
averli raffreddati nel congelatore (attenzione
a leggere le indicazioni dei singoli dispositivi;
in commercio se ne trovano molti e non
tutti sopportano le stesse temperature). Il
vantaggio di questi prodotti è di adattarsi alla
fisionomia della parte da trattare e di poter
essere così utilizzati per dolori in caso di
torcicollo, artrosi cervicale, dolori muscolari,
mal di stomaco, mal di schiena, sciatica,
sinusite e bronchite. Il cuscino caldo è ideale
per scaldare i piedi e le mani fredde e per
indurre il sonno.
Le controindicazioni all’applicazione di
calore comprendono una cardiopatia in stato
avanzato, una vasculopatia periferica, una
ridotta sensibilità cutanea (in particolare alla
temperatura e al dolore) e una significativa
insufficienza epatica o renale. Non ci
sono altre controindicazioni specifiche; ci
raccomandiamo tuttavia di evitarne l’uso in
caso di reazioni infiammatorie acute, poiché
l’applicazione di calore può aumentare
l’infiammazione, il gonfiore (edema), il dolore
e accelerare la formazione di un ascesso.
Attenzione anche in caso di temperatura
corporea elevata, perché l’applicazione di
calore può aumentare il sanguinamento
e in caso di danni muscolo scheletrici in
fase acuta come stiramento dei muscoli o
dei legamenti, l’applicazione di calore può
causare sanguinamento accentuando la
risposta dei tessuti al danno.
Che dite, non vale la pena provare?
cosmetici
La pelle
grassa
Per l’appuntamento “Come prendersi
cura della pelle del viso” in questo numero
parleremo della pelle grassa.
La nostra cute richiede
una barriera
idrolipidica poiché questo film protegge,
idrata e lubrifica la cute dotandola dell’effetto
barriera che le è propria. I lipidi e le sostanze
idrofile presenti sulla cute sono prodotte
dallo sfaldamento delle cellule superficiali
dell’epidermide, ma esiste anche un altro
canale di produzione delle sostanze lipidiche:
le ghiandole sebacee. Queste sono distribuite
in tutto il corpo, tranne che sul palmo delle
mani e sul dorso dei piedi, ma sono presenti
soprattutto nel viso, sul cuoio capelluto,
sul torace (soprattutto per gli uomini) e
sulla schiena. Sono sempre associate a
un follicolo pilifero ed è per questo che si
ritiene che la loro funzione principale sia
quella di lubrificare e mantenere lucido il pelo
(forse un antico residuo della pelliccia dei
nostri antenati). La funzione delle ghiandole
sebacee rimane abbastanza oscura:
maturano nell’adolescenza e, in effetti, la
pelle dei bambini è protetta e idratata anche
senza i lipidi prodotti da queste ghiandole.
La composizione del sebo è alquanto
diversa dalla composizione dei lipidi prodotti
dalle cellule dell’epidermide; esso è formato
soprattutto da steroli (forse con una funzione
di richiamo sessuale), cere, trigliceridi, di
gliceridi e anche monogliceridi, diversi però
dai trigliceridi delle cellule. La composizione
del sebo è abbastanza peculiare e non si
trova in nessun’altra cellula. Comunque
nella pelle adulta la maggior parte del film
idrolipidico è formato dal sebo, e perciò i
dermatologi sono abbastanza unanimi nel
riconoscere al sebo una certa funzione di
protezione e barriera per la cute.
Senza il sebo quindi la pelle rimarrebbe
secca, disidratata e si sfalderebbe, ma
purtroppo non sempre le ghiandole sebacee
lavorano a dovere e a volte producono
più di quel che dovrebbero. Nei casi di
eccessiva produzione sebacea si parla di
pelle grassa (in caso sia presente anche una
scarsa idratazione, si parla di pelle asfittica,
ma per semplicità tratteremo i due aspetti
insieme). La pelle grassa si presenta untuosa
all’aspetto e al tatto, soprattutto nella
cosiddetta zona T (mento, naso, fronte),
che mostra sovente anche una ipercheratosi
(cioè un ispessimento dell’epidermide).
La pelle del viso appare grigiastra e
poco luminosa (soprattutto se asfittica),
è facilmente irritabile e in numerosissimi
casi soggetta ad acne, di cui parleremo in
dettaglio alla fine dell’articolo.
L’origine della disfunzione delle ghiandole
sebacee non è chiara: di sicuro giocano un
ruolo fondamentale gli ormoni, in particolare
gli androgeni (che ricordiamo sono presenti
in entrambi i sessi, sebbene chiaramente in
percentuali maggiori negli uomini e minori
nelle donne). La pelle è dotata di tutti gli
enzimi e i recettori necessari per la sintesi
e il metabolismo degli ormoni sessuali (non
dimentichiamo, infatti, che uomini e donne
presentano diversità della pelle: spessore,
colorazione, presenza di peli eccetera,
tutti aspetti legati alla funzione di richiamo
sessuale). Si è visto che il testosterone
nella pelle è convertito nel composto
diidrosterone, che agisce sulle ghiandole
sebacee. I soggetti affetti da pelle grassa
non hanno necessariamente livelli più elevati
di diidrosterone, anzi spesso li hanno più
bassi (il sesso femminile) o nella norma, ma
le loro ghiandole sebacee hanno recettori
più sensibili all’ormone. Questo provoca
un aumento della secrezione sebacea
e un ispessimento dell’epidermide in
corrispondenza del dotto che rilascia il sebo,
predisponendo così all’acne.
Il trattamento della pelle seborroica è
quanto mai complesso. In generale bisogna
ricordarsi che non si deve asportare del
tutto il sebo, prima di tutto perché si priva
la pelle di una difesa e in secondo luogo
perché la ghiandola sebacea come risposta
ne produrrà di più, accentuando il problema.
Inoltre bisogna ricordarsi che la pelle grassa
è anche facilmente irritabile e soggetta
ad acne, quindi paradossalmente dovrà
utilizzare accanto ai trattamenti più energici
anche trattamenti lenitivi.
Per la detersione sono da preferire i detergenti
sintetici rispetto ai normali saponi in senso
chimico del termine perché eccessivamente
sgrassanti.
E’
consigliabile
utilizzare
detergenti delicati, che non compromettano
il film idrolipidico, a pH acido, contenenti se
possibile anche un blando antimicrobico
per evitare l’infiammazione dei follicoli. La
detersione dovrebbe avvenire mattina e
sera, la mattina perché la produzione di sebo
aumenta nella mattinata, la sera per pulire la
pelle dalla sporcizia accumulata durante il
giorno. Via libera ai latti detergenti, purché
siano abbastanza delicati. Indispensabile,
dopo il latte detergente, il tonico che
rimuove la fase grassa del latte. Il tonico può
contenere una certa percentuale di alcol,
che ha azione sgrassante, ma non troppo
per evitare l’eccessiva delipidizzazione.
Poiché i fattori da considerare nella
composizione dei cosmetici sono tanti, è
consigliabile sempre rivolgersi all’esperto di
fiducia, come il farmacista, che grazie alla
sua formazione chimica saprà discernere tra
le varie formulazioni.
Particolare attenzione meritano le creme da
applicare. Per il giorno si può preferire una
crema dall’effetto mat, opacizzante, che
contenga cioè sostanze assorbenti il sebo
come mica, caolino, amido, ossido di zinco
o di titanio; emulsioni con l’acido stearico,
che ha dimostrato di possedere un’azione
sebo normalizzante, così come l’olio di
jojoba o l’olio di argania, entrambi oli pesanti
ma dotati di un’ottima capacità di regolare
la produzione di sebo sulla pelle. Sono da
sconsigliare creme ad alta percentuale
di fase lipidica, oppure contenenti oli
minerali o lanolina, che potrebbero
ostruire ulteriormente il dotto sebaceo.
E’ fondamentale una buona idratazione,
perché la pelle eccessivamente grassa e
disidratata diventa asfittica, grigiastra, e non
riesce a respirare: l’idratante si può riservare
per la sera, quando l’effetto opacizzante non
è più richiesto. Via libera alla sera anche alle
creme antirughe, purché formulate per pelli
grasse, altrimenti aggravano l’untuosità.
Da notare che le pelli grasse, a differenza
delle pelli secche, invecchiano meno
precocemente poiché sono più protette:
è sufficiente quindi, almeno fino verso i
quarant’anni quando la pelle inizierà
fisiologicamente a essere meno
grassa perché diminuisce
la produzione dei lipidi
superficiali, usare
un’antirughe solo una volta al giorno e non
necessariamente due. Almeno una buona
notizia per chi soffre di pelle grassa!
Le sostanze funzionali sono i derivati dello
zolfo come cisteina e carbossimetilcisteina
rendono il sebo meno fluido e meno
untuoso; si sono dimostrati utili anche gli
estratti di piante come la salvia e la bardana,
dall’azione purificante, o fitosteroli, che
modificano seppure in modo blando la
produzione di sebo vera e propria.
Come per le altre pelli è importante la
protezione solare, che però va scelta
tenendo conto delle caratteristiche della pelle
grassa. Quindi è preferibile utilizzare creme
oil-free o emulsioni più leggere, poiché i filtri
UV sono solitamente abbastanza pesanti e
potrebbero non solo creare disagi alla pelle
ma anche peggiorarne l’untuosità.
Anche per il trucco occorre prestare
attenzione e utilizzare emulsioni leggere e
fondotinta oil-free; attenzione inoltre che
i trucchi contengono già di per sé polveri
assorbenti che quindi potrebbero interferire
con le creme e impoverire ulteriormente la
pelle, favorendo quindi una iperproduzione
di sebo. Quando si usa il fondotinta è
consigliabile usare solo quello, senza
aggiungere creme.
La pelle acneica
Strettamente correlata alla pelle grassa è la
pelle acneica anche se c’è da rilevare che
non tutte le pelli grasse evolvono in pelle
acneica. Questo succede quando il sebo, a
causa dell’ispessimento del dotto sebaceo
non riesce a uscire in modo adeguato: si
forma così il brufolo, che evolve in punto nero
quando i lipidi alla superficie si ossidano.
L’acne vera e propria si manifesta quando
questi follicoli ostruiti sono infettati dai batteri
normalmente presenti sulla pelle, in
particolare il Propionibacterium
acnes, lo Staphylococcus
Epidermidis e S. Aureus,
che metabolizzano
i lipidi sebacei
formando sostanze irritanti per la pelle
generando così uno stato infiammatorio che
porta alle lesioni tipiche dell’acne visibile.
Generalmente si distinguono quattro tipi di
lesioni, che possono essere compresenti:
• Comedone: lesione elementare iniziale e
visibile dell’acne, costituito da materiale
lipidico e di cheratina, aperto (punto
bianco) o chiuso (punto nero);
• Papula: rilievo cutaneo eritematoso,
solido e persistente, deriva dal
comedone dopo il processo
infiammatorio come reazione al materiale
contenuto che penetra attraverso la
rottura del follicolo nel derma;
• Pustola: raccolte di essudato purulento
giallo grigiastro, la superficie cutanea
si solleva in un rilievo circoscritto, è
causata dall’azione dei germi e insorge
su precedenti papule;
• Noduli e cisti: neoformazioni solide
che interessano il derma superficiale e
medio, risultato di un’intensa infiltrazione
di sostanze proinfiammatorie (esito
atrofico, cicatriziale, cheloideo in alcuni
casi), richiede terapia sistemica.
I trattamenti possono essere sia topici, cioè
locali, riservati all’acne lieve e moderata, sia
sistemici cioè per bocca, in un numero più
limitato di casi. I trattamenti topici sono come
quelli per la pelle grassa, che, in effetti, è la
causa principale dell’acne, con l’aggiunta
di altre sostanze come gli antimicrobici
sia durante la detersione sia durante
l’applicazione di creme. Antimicrobici naturali
sono la capriloil glicina, gli estratti di semi di
pompelmo, gli estratti di salvia e di bardana.
Sostanze funzionali che si sono dimostrate
efficaci sono, oltre ai derivati dello zolfo,
anche la vitamina B6, l’acido nicotinico, la
biotina, i sali di zinco.
Fondamentali sono le maschere scrub,
che levigano la pelle, purché utilizzate
non più di una volta alla settimana perché
possono irritare, e soprattutto le maschere
e le creme agli alfaidrossi-acidi (glicolico,
mandelico) o con agenti cheratolitici, come
l’acido salicilico, che hanno un’azione
esfoliante e permettono così la riduzione
dell’ipercheratosi del dotto sebaceo.
Queste sostanze possono anche trovarsi
nelle creme ma attenzione alla percentuale
che deve essere minore rispetto a quella
delle maschere perché possono essere
irritanti. Meglio preferire nelle creme l’acido
azelaico, che ha un’azione esfoliante più
blanda e anche un’azione antiinfiammatoria.
Il benzoilperossido, presente nelle creme
farmaceutiche,
ha
anche
un’azione
antimicrobica. Consigliabile aggiungere delle
sostanze lenitive nelle creme, come l’acido
betaglicirretico.
Nei casi di acne moderata si usano l’acido
retinoico e i suoi derivati, soggetti a
prescrizione medica, che hanno un’attività
cheratolitica dovuta alla modulazione
dell’attività
epidermica
favorente
la
desquamazione, e un’attività sebostatica.
Nei casi più gravi si possono utilizzare
i trattamenti sistemici, quali retinoidi
per via orale, di assoluta pertinenza del
medico poiché possiedono notevoli effetti
collaterali (è da escludere nel modo più
assoluto nelle donne una gravidanza
perché causano malformazioni al feto, per
questo nelle donne è prescritta spesso
la pillola anticoncezionale che tra l’altro
normalizza la produzione di sebo e riduce
l’ipercheratosi) e gli antibiotici. In generale
si consiglia sempre agli adolescenti con
problemi di acne di rivolgersi prima di tutto
a un dermatologo che individuerà la terapia
più adatta, se solo topica o anche sistemica,
e di affidarsi al farmacista di fiducia per la
scelta dei cosmetici da affiancare (e non
sostituire, almeno negli stadi iniziali) alla
terapia vera e propria. Da notare che in caso
di terapia con i retinoidi è sconsigliato l’uso
di creme per la pelle grassa e si devono
preferire creme per la pelle sensibile, perché
i retinoidi assottigliano la pelle e la rendono
più vulnerabile.
Come si vede, la pelle grassa e acneica è
molto complessa da trattare: come sempre
l’aiuto di un esperto, come il farmacista,
che segue il paziente nelle varie fasi in
questo caso più che mai si rivela essere
fondamentale.
alimentazione
Depurarsi
in autunno
Diete iperproteiche per essere in forma nel
più breve tempo possibile, proteine per i
muscoli e la palestra, lo stress che ci gonfia,
non ci fa digerire o ci ingrassa la pelle …
È arrivato il momento di depurarsi!
Frequentemente, prima dell’estate, per
“superare” la prova costume o per rimettersi
in forma, si fanno diete che stressano
l’organismo e che possono sregolarne
alcuni attività. I depurativi, molto spesso
vanno a ripristinare determinate funzioni
epatiche fondamentali per l’eliminazione
di tutto ciò di cui il nostro organismo non
necessita. Per lo stesso motivo sono molto
utili per le persone che utilizzano integratori
a base di amminoacidi. Questi infatti
vengono degradati dal fegato, perdendo
un componente molto importante e anche
molto dannoso per l’organismo: -NH3.
Questo gruppo viene trasportato fino ai
reni, che lo eliminano (grazie a un ulteriore
ciclo catalitico) attraverso l’urina.
Anche chi si sente gonfio solo al pensiero
di tornare al lavoro o chi per lo stress degli
esami e delle interrogazioni si vede la pelle
lucida, può trarre beneficio dai depurativi.
Non bisogna dimenticare che l’intestino
è un organo straordinario, attraverso il
quale assorbiamo quasi tutto quello che
assumiamo, ma non solo. Qui le sostanze
vengono anche trasformate prima di
essere assorbite o eliminate. Problemi a
livello intestinale si ripercuotono su tutto
l’organismo, tra cui le mucose e la pelle,
che ne diventa, in alcuni casi, anche uno
specchio.
I depurativi stimolano l’attività del fegato,
stimolano la secrezione della bile, quindi
favoriscono l’eliminazione dei prodotti di
scarto dell’organismo. Essendo che tutti
gli organi del corpo sono
strettamente
dipendenti
l’uno dall’altro e si
influenzano
a
v i c e n d a ,
stimolando un organo come il fegato
s’influisce inevitabilmente anche su intestino
e reni.
Per fare un esempio più tangibile possiamo
considerare alcuni prodotti che troviamo in
natura e in alcuni casi anche sulle nostre
tavole!
Tra i più conosciuti c’è il CARDO
MARIANO, ottimo per ridare vigore al
fegato in quanto ne stimola la rigenerazione.
Tra le sue sostanze attive troviamo la
Silimarina, che stimola la rigenerazione
delle cellule epatiche, gli epatociti. In
questo modo riesce a fronteggiare i danni
subiti dal fegato o da un forte uso di
farmaci o anche dall’assunzione di alcol.
Questo componente ha un meccanismo
d’azione complesso, in quanto agisce su
più fronti. Degli studi hanno evidenziato
la sua capacità di reagire con i radicali
liberi dell’ossigeno e di inibire un processo
degenerativo come la perossidazione lipidica
a livello della membrana cellulare del fegato,
quindi inibisce danni degenerativi a livello
dell’epatocita(cellula epatica). Queste azioni
spiegano la funzione epatoprotettrice
della
Silimarina,
accompagnata
da
attività antinfiammatorie e soprattutto
disintossicanti.
Data la sua importanza, la Silimarina
è divenuta anche il principio attivo di
determinati farmaci registrati in classe C,
ad un dosaggio maggiore rispetto
ai prodotti fitoterapici, ma
obbligatoriamente prescritto
dal medico curante, nel caso
di determinate condizioni
patologiche.
Spesso il Cardo Mariano
viene abbinato ad altre
sostanze che stimolano
determinate
funzioni
epatiche
come
il
CARCIOFO, la FUMARIA o
il TARASSACO.
IL CARCIOFO ad esempio
svolge la sua funzione
depurativa
stimolando
la produzione di bile. Tra i componenti
attivi del carciofo troviamo la cinarina,
acido caffeico ed acido clorogenico (acidi
caffeilchinici) che stimolano la secrezione
della bile. Quest’ultima, una volta riversata
nell’intestino,
è
importantissima
per
l’assorbimento dei grassi e per l’eliminazione
la bilirubina (prodotti di degradazione dei
globuli rossi). Questa grazie alla bile viene
riversata dal fegato nell’intestino, per essere
in gran parte eliminata con le feci
La stimolazione della secrezione di bile
si traduce in un miglioramento
della
funzionalità delle cellule epatiche e in una
diminuzione di disturbi digestivi ad esso
collegati. Questo è intensificato dal fatto che
Il carciofo ha una quantità bilanciata tra fibra
solubile ed insolubile, ideale per una perfetta
attività intestinale.
Il carciofo contiene 5 mg di vit C ogni 100 gr
di prodotto cotto o bollito, pronto per essere
mangiato!
LA FUMARIA, invece, regolarizza la
secrezione della bile, in base alle necessità:
se necessario l’aumenta o la diminuisce o
non interferisce se è già regolare. Tra i suoi
componenti attivi ci sono la Fumarina (con
altri alcaloidi), la Rutina (con altri flavonoidi)
e gli acidi organici responsabili dell’azione
regolatrice della funzionalità epatica.
Inoltre la Fumaria, grazie ad alcune sostanze
dette flavonoidi, è in grado di svolgere
un’azione antiossidante e contrasta la
formazione di radicali liberi . Inoltre rinforza
i capillari, migliorandone le funzioni e risulta
utile anche nel caso di ritenzione idrica,
soprattutto negli arti inferiori.
Da non dimenticare le sue capacità lassative,
nel caso di stipsi o difficoltà digestive.
La fumaria ha un effetto collaterale da
ricordare: aumenta la sudorazione, quindi
attenzione a non esagerare.
Il TARASSACO è uno dei prodotti sempre
presenti nei composti depurativi o diuretici,
ma anch’esso fa parte della nostra cultura
culinaria, sebbene oggigiorno lo sia sempre
meno, data la sua difficile disponibilità.
Il tarassaco è altrimenti conosciuto come
“piscialetto” nei vari dialetti, o dente di leone
o cicoria selvatica, soffione e molti altri.
Una volta spesso presente nei piatti tipici
delle diverse località, veniva assunto con
una maggiore frequenza e se ne poteva
trarre beneficio in modo più semplice. Di
questa pianta si può mangiare ogni singola
parte, ma le sostanze utilizzate in fitoterapia
vengono estratte dalla radice.
I suoi componenti principali sono
anche in questo caso i flavonoidi,
responsabili dell’azione
antiossidante e
diuretica,rafforzata dai sali di potassio. Ne
risultano stimolati i reni, con un conseguente
aumento della quantità di urina e quindi
dell’eliminazione delle sostanze di rifiuto
e delle tossine. Gli alcaloidi , come la
taraxina e tarassicina e i triterpeni,
attraverso meccanismi d’azione diversi,
aumentano la secrezione di bile nell’intestino,
svolgendo quindi un’azione depurativa.
Il tarassaco è anche un ottimo digestivo,
grazie a tutti i suoi componenti e alla
presenza di un ulteriore composto: l’Inulina
che svolge un ruolo importantissimo come
prebiotico: crea un ambiente favorevole allo
sviluppo della flora intestinale, migliorando in
questo modo la digestione, l’assorbimento
dei nutrienti e l’eliminazione di sostanze
tossiche.
Il tarassaco contiene, oltre al POTASSIO,
anche altri Sali minerali come il Ferro, il
Calcio e Sodio. Il contenuto in vitamine è
interessante, soprattutto per la Vitamina
A: quasi 1 milligrammo ogni 100 grammi
di prodotto, corrispondente al fabbisogno
giornaliero .
Il tarassaco e il carciofo hanno anche
funzioni di “aperitivo” oltre che di depurativi,
perché stimolano tutte le ghiandole
dell’apparato digerente, aumentando la
salivazione e la produzione di e i succhi
gastrici.
Da qui si capisce perché un famoso aperitivo
è stato fatto a partire dal carciofo e perché
queste sostanze sono nella maggior parte
dei depurativi, drenanti o tisane digestive. Se
si assumono spesso o in modo eccessivo
sostanze che vanno a sovraccaricare di
lavoro il fegato, proteggerlo e aiutarlo nelle
sue funzioni di tanto in tanto, può essere di
grande aiuto.
Spesso molti prodotti depurativi, di origine
naturale, sono indicati anche in molte
dermatiti o per diversi problemi della pelle:
dalla psoriasi all’acne.
La verità è che le problematiche della pelle,
dell’ordine della psoriasi o acne o molte
dermatiti, hanno le loro origini nel corredo
genetico di ogni individuo, quindi non è così
semplice risolvere o migliorare determinate
condizioni. Vero è però che queste situazioni
vengono spesso aggravate dallo stress
mentale, da un intestino un po’ pigro o un
fegato un po’ “appesantito”.
Invece se si tratta di pelle un po’ spenta o un
po’ più lucida a causa dello stress o perché
si mangiano molti grassi(il panino nella pausa
pranzo) o perché non si ha un intestino
regolare o si soffre di cattiva digestione,
allora in questi casi l’utilizzo di depurativi,
abbinati a volte alla fibra, può dare i suoi
frutti, senza dimenticare che la prima regola
da seguire è quella di avere un’alimentazione
varia e regolare.
Scavando nella tradizione scopriamo che
con i carciofi dell’isola di sant’Erasmo
(Venezia) si fanno delle buonissime torte
salate, abbinandoli magari alla ricotta, o
semplicemente in tegame con un po’ di
olio. Per i più bravi che riescono a trovare
il tarassaco lungo i cigli delle strade o in
campagna o sanno dove o da chi poterlo
acquistare,si ricorda che le sue foglie, dal
sapore amarognolo e dalle qualità digestive,
possono essere un ottimo ingrediente delle
insalate sia estive che invernali.
Se invece si ha bisogno di depurarsi un po’
più a fondo, usando i principi attivi di queste
o altre piante depuranti, allora la fitoterapia
viene in aiuto. Infatti propone ottime
concentrazioni delle sostanze, già attive
con una o due dosi al giorno, sottoforma di
tinture madri o estratti secchi della singola
pianta o combinazioni delle stesse. Un mese
di trattamento ad ogni cambio di stagione è
un ottimo rimedio per aiutare il nostro fegato
a funzionare sempre al meglio.
Numeri Utili
Guardia Medica Servizio di Continuità
Assistenziale
045 7614565
Il servizio funziona dalle ore 20.00
alle ore 8.00 di tutti i giorni feriali
e dalle ore 10.00 del giorno prefestivo alle ore 8.00 del giorno
post-festivo.
Ascoltare il messaggio telefonico
e premere il tasto corrispondente
alla zona residenziale
PRENOTAZIONE DI VISITA,
PRESTAZIONI SPECIALISTICHE ED
ESAMI RADIOLOGICI
CENTRO UNIFICATO
PRENOTAZIONI (CUP)
848 24 22 00
DISTRETTO 1
Sede Centrale di Via Poloni n.1
045 8075571
DIPARTIMENTO
DIPENDENZE ULSS 20
045 8076201
DISTRETTO 2
Sede Centrale di Via Bengasi, 4
045 493 2111
DISTRETTO 3
Sede Centrale di Via del Capitel,
22
045 8787777
DISTRETTO 4
Sede Centrale: Via
Circonvallazione, 1 S.Bonifacio
(VR)
045 6138426
EMERGENZA
SANITARIA 118
POLIZIA
113
CARABINIERI
112
VIGILI DEL FUOCO
115
TELEFONO AZZURRO
19696
TELEFONO ROSA
045 8015831
CENTRO DIRITTI
DEL MALATO
OSPEDALE CIVILE
MAGGIORE BORGO
TRENTO
piazzale A. Stefani, 1
37126 - Verona
Centralino
045 8121111
OSPEDALE
POLICLINICO G.B.
ROSSI BORGO ROMA
P.le L. A. Scuro, 10
37134 – Verona
Centralino
045 8121111
OSPEDALI:
045 8000220
SAN BONIFACIO
045 6138111
LEGNAGO
GUARDIA MEDICA VETERINARIA
0442 622111
045 8201947
NEGRAR
CENTRO ANTIVELENI OSPEDALE
NIGUARDA
045 6013111
BOVOLONE
045 6999311
NOGARA
0442 537700
BUSSOLENGO
045 6712111
ZEVIO
045 6068111
02 66101029
Orari Farmacie Comunali AGEC
Farmacia Comunale “Borgo Nuovo” Via Taormina 23/c - Verona - Tel. 045 562869
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura fino al 30/09/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura dall’ 01/10/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Farmacia Comunale “Cadidavid” Via Forte Tomba 20, Cadidavid - Verona
(all’interno del supermercato Migross) Tel. 045 540290
Lunedì
Orario di apertura
Martedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Farmacia Comunale “Cadore” Via P. di Cadore 3 - Verona - Tel. 045 8348754
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura fino al 30/09/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura dall’ 01/10/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.30 alle 19.30
Farmacia Comunale “Olimpia” Via Palladio 61 - Verona - Tel. 045 567879
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.30
Orario di apertura
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 14.30 alle 19.30
Farmacia Comunale “Palazzina” Via S.G. Lupatoto 22/b, Palazzina - Verona - Tel. 045 582401
Lunedì-Venerdì
dalle 9.00 alle 12.30
Orario di apertura
Sabato
dalle 9.00 alle 12.30
dalle 15.00 alle 19.30
Farmacia Comunale “Quinto” Via Valpantena 42, Quinto - Verona -Tel. 045 550207
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura
Sabato
dalle 8.30 alle 12.30
dalle 15.00 alle 19.30
dalle 15.00 alle 19.00
dalle 14.30 alle 19.30
dalle 14.30 alle 19.30
dalle 14.30 alle 19.00
dalle 15.30 alle 19.30
dalle 15.00 alle 19.00
Farmacia Comunale “Chievo” Via A. Berardi 94, Chievo - Verona - Tel. 045 563034
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura
Sabato
dalle 8.30 alle 12.30
dalle 15.00 alle 19.30
Farmacia Comunale “Golosine” Via Po 8-8/a - Verona - Tel. 045 956920
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.00 alle 19.30
Farmacia Comunale “Grattacielo” P.zza Santo Spirito 2/b - Verona -Tel. 045 8033902
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.30 alle 19.30
Orario di apertura fino al 30/09/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.00 alle 19.30
Orario di apertura dall’ 01/10/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Farmacia Comunale “Madonna di Campagna” Via Monte Bianco 1 - Verona- Tel. 045 974255
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.00 alle 19.30
Orario di apertura
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Farmacia Comunale “S.Massimo” Via Don Giacomo Trevisani n. 39 - Verona - Tel. 045 8900044
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.30 alle 19.30
Orario di apertura fino al 30/09/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.00 alle 19.00
Orario di apertura dall’ 01/10/2012
Sabato
dalle 8.30 alle 13.00
Farmacia Comunale “S.Rocco” Via Fabbricato Scolastico 33, Quinzano - Verona -Tel. 045 8349619
Lunedì-Venerdì
dalle 9.00 alle 13.00
dalle 15.30 alle 19.30
Orario di apertura fino al 30/09/2012
Sabato
dalle 9.00 alle 12.30
Lunedì-Venerdì
dalle 9.00 alle 13.00
dalle 15.00 alle 19.00
Orario di apertura dall’ 01/10/2012
Sabato
dalle 9.00 alle 12.30
Farmacia Comunale “Tomba” Via Centro 237 - Verona - Tel. 045 584066
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
Orario di apertura
Sabato
dalle 9.00 alle 13.00
dalle 15.00 alle 19.30
Farmacia Comunale “Agli Angeli” Corso Porta Nuova, 28 - Verona - Tel. 045 8006670
Lunedì-Venerdì
dalle 8.30 alle 13.00
dalle 15.00 alle 19.30
Orario di apertura
Sabato
dalle 8.30 alle 12.30
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AGEC Farmacie Comunali
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Via E. Noris, 1 - 37131 Verona
Centralino 045 80 51 311 - Fax 045 80 13 765
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