speciale N° 17 SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE 2012 in forma farmacie PERIODICO DI INFORMAZIONE FOCUS: Cosa c’è nel mio cosmetico? Le proprietà dell’uva. Il sostegno omeopatico in allattamento Depurarsi in autunno Via il dolore con il calore Giornate promozionali in farmacia Potrai recarti presso la tua Farmacia di fiducia nei giorni prefissati per LE GIORNATE PROMOZIONALI durante le quali sarà possibile acquistare prodotti con sconti particolari e usufruire di servizi gratuiti, come – ad esempio - l’analisi del cuoio capelluto e dei capelli effettuata con microcamera. speciale N° 17 SETTEMB RE OTTOBRE NOVEMB RE 201 2 in forma PERIODICO DI FOCUS: farmacie INFORMAZIONE N° 17 I SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE 2012 mio Cosa c’è nel cosmetico? Periodico di informazione a cura dell’Ufficio Stampa AGEC Lunedì 3 SETTEMBRE presso la farmacia comunale QUINTO GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al pomeriggio) Sabato 15 SETTEMBRE presso la farmacia comunale MADONNA DI CAMPAGNA GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al mattino)* Venerdì 21 SETTEMBRE le presso la farmacia comuna PALAZZINA ALE GIORNATA PROMOZION COSMETICA RILASTIL* E Mercoledì 26 SETTEMBR le una com acia farm la presso SAN MASSIMO ALE GIORNATA PROMOZION COSMETICA EUCERIN Giovedì 4 OTTOBRE presso la farmacia comunale OLIMPIA GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL* Giovedì 13 SETTEMBRE presso la farmacia comunale BORGO NUOVO GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA AVENE SETTEMBRE Mercoledì 19 acia comunale presso la farm O SAN ROCC OMOZIONALE GIORNATA PR ILASTIL R COSMETICA o) gi ig (al pomer Lunedì 24 SETTEMBRE presso la farmacia comuna le CHIEVO GIORNATA PROMOZION ALE COSMETICA RILASTIL (al pomeriggio) TTEMBRE Giovedì 27 SE ia comunale presso la farmac CAMPAGNA I D MADONNA OZIONALE GIORNATA PROM * CAUDALIE Sabato 6 OTTOBRE presso la farmacia comunale CADIDAVID GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al mattino) Venerdì 14 SETTEMBRE presso la farmacia comunale AGLI ANGELI GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al mattino) Mercoledì 19 SETTEMBRE presso la farmacia comunale SAN MASSIMO GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al mattino) E Mercoledì 26 SETTEMBR le una com acia farm la sso pre LO GRATTACIE ALE GIORNATA PROMOZION COSMETICA RILASTIL Lunedì 1 OTTOBRE presso la farmacia comunale QUINTO GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al pomeriggio)* Le proprietà dell’uva. Il sostegno in omeopatico allattamento Depurarsi in autunno Aut.Trib.di Verona n. 2l48 / 2007 R.G.V.G. Via il dolore con il calore BRE Martedì 9 OTTO comunale ia ac rm fa la presso O GRATTACIEL OZIONALE GIORNATA PROM IN R CE COSMETICA EU Direttore Responsabile: Sandro Tartaglia Editore AGEC www.agec.it - [email protected] Martedì 30 OTTOBRE le presso la farmacia comuna CHIEVO ALE GIORNATA PROMOZION COSMETICA EUCERIN Mercoledì 21 NOVEMBRE presso la farmacia comunale AGLI ANGELI GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al mattino) Progetto grafico e stampa: Lime Solutions Via Fenil Novo, 21 37036 San Martino BA (VR) tel.+39 045 8781684 [email protected] Lunedì 19 NOVEMBRE presso la farmacia comunale QUINTO GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA EUCERIN Lunedì 26 NOVEMBRE presso la farmacia comunale CHIEVO GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA EUCERIN Mercoledì 28 NOVEMBRE le presso la farmacia comuna SAN MASSIMO ALE GIORNATA PROMOZION COSMETICA EUCERIN Venerdì 30 NOVEMBRE presso la farmacia comunale QUINTO GIORNATA PROMOZIONALE COSMETICA RILASTIL (al pomeriggio)* Lunedì 8 OTTOBRE le presso la farmacia comuna SAN ROCCO ALE GIORNATA PROMOZION COSMETICA EUCERIN * Telefonare per fissare un appuntamento Inoltre presso la farmacia comunale CADIDAVID, MADONNA DI CAMPAGNA e OLIMPIA è possibile prenotare un trattamento viso gratuito per conoscere le nuove linee dermocosmetiche. Per fissare l’appuntamento telefonare allo: 045 540290 farmacia Cadidavid. 045 974255 farmacia Madonna di Campagna 045 567879 farmacia Olimpia FOCUS: COSA C’È NEL MIO COSMETICO? Leggende metropolitane e corretta informazione. A chi non è capitato di trovare nella propria posta elettronica una mail di un amico di un collega, assolutamente fidatissimi, che metteva in guardia da subdola minaccia alla propria salute derivante dall’uso di un particolare cosmetico? O chi non ha trovato navigando in internet inquietanti notizie riguardanti malattie incurabili causate dall’uso di cosmetici? Rossetti al piombo, detergenti o deodoranti cancerogeni, profumi al cloroformio per non parlare degli allarmi riguardanti l’inquinamento derivante dall’uso di cosmetici, e chi più ne ha più ne metta! Viviamo in un mondo in cui grazie alle tecnologie la comunicazione ha assunto sempre più un’importanza primaria nella nostra esistenza, e giustamente è cresciuto il desiderio del consumatore di essere informato su ciò che consuma. Non sempre però è cresciuta in maniera appropriata la diffusione delle notizie, e l’apertura di questo articolo ne è la prova. E’ vero che grazie ad internet si possono denunciare soprusi ed ingiustizie, mobilitando così l’opinione pubblica per una giusta causa, ma troppo spesso ci dimentichiamo anche che chiunque, anche del tutto inesperto dell’argomento, può trasmettere opinioni, idee, pregiudizi senza fondamento spacciandoli per verità assolute protetto dall’anonimato della rete. Insomma, se la verità viaggia sul web, lo fa anche la menzogna! Uno dei campi in cui si scatenano questi blog d’allarme è proprio la cosmesi, che sfruttano la pretesa legittima del consumatore di essere informato su ciò che usa senza essere un consumatore passivo. Su internet si possono trovare moltissimi siti, abbastanza spesso auto referenziati, quasi mai supportati da prove scientifiche, spessissimo scritti da persone non esperte del settore, che denunciano presunti sospetti di irregolarità nei prodotti cosmetici, vuoi perché le multinazionali vogliono arricchirsi a scapito del consumatore, vuoi perché non esisterebbero alternative economiche a prodotti pericolosi, eccetera. In realtà queste notizie così allarmanti mirate a creare il panico tra i consumatori, i quali giustamente si preoccupano della loro salute, spesso sono del tutto infondate. Intanto bisogna chiedersi se l’autore di questi appelli abbia interesse a farli circolare: in molti casi si diffama un prodotto proponendo come alternativa, guarda caso, il prodotto creato da chi diffonde l’allarme. Inoltre, occorre verificare che qualsiasi affermazione possa essere smentita o verificata scientificamente. Enti autorevoli e indipendenti (FDA americana, l’agenzia che regola l’attività delle industrie americane di cosmetici, farmaci e alimenti, COLIPA, ente scientifico europea che controlla l’attività delle industrie cosmetiche) puntualmente verificano attraverso studi l’attendibilità o meno di queste notizie, smentendole o approfondendo le ricerche nel caso i risultati possano dare adito a dubbi. Infine, per rassicurare e fugare ogni dubbio, il nuovo Regolamento Europeo sulla Cosmesi (di cui parleremo in dettaglio nel prossimo numero) affina e approfondisce l’aspetto sicurezza per il consumatore di cosmesi che era già all’avanguardia nelle prime stesure delle direttive negli anni settanta! Secondo il Regolamento, le aziende produttrici devono osservare e garantire l’assoluta sicurezza per il consumatore, pena il ritiro dei prodotti e multe molto salate se le norme vengono disattese. Il Ministero della Salute italiano, per ottemperare alle disposizioni di legge europea, ha una sezione di Cosmetovigilanza, al pari della Farmacovigilanza sui farmaci, che raccoglie, cataloga e classifica ogni reazione avversa da cosmetici e prende gli opportuni provvedimenti. Anzi, forse le norme sulla sicurezza per il consumatore che coinvolgono i cosmetici sono addirittura più severe che per i farmaci, perché per i farmaci un certo numero di eventi avversi possono essere tollerati nei limiti dei benefici cosmetici che essi apportano e se non sono troppo importanti, ma per i cosmetici la sicurezza deve essere assoluta e non sono ammessi effetti avversi della benché minima pericolosità! Le ragioni del perché di un tale accanimento verso la cosmesi sono tante e complesse: prima di tutto la cosmesi riguarda la sfera dell’igiene e del benessere della persona, e in alcuni casi nell’opinione comune si affianca, se non sconfina, nel campo della nostra salute insieme coi farmaci. Logico quindi che un campo che ci coinvolge così direttamente sia oggetto di preoccupazioni. Un altro importante aspetto è il fatto che alle legittime aspirazione del consumatore di essere informato corrisponda una scarsa possibilità di mezzi a disposizione per giudicare criticamente ciò che si acquista. Questo forse è l’unica vera mancanza di cui si possono accusare le case produttrici: gli obblighi di legge sulle etichette sono sempre rispettati, ma spesso esistono ancora, in alcuni casi nella stessa legge, ambiguità e scarsa trasparenza tali da generare SLES, SLS, schiuma e cancerogenicità Iniziamo l’esplorazione degli ingredienti cominciando da SLES e SLS. Gli SLES e i SLS sono i SodioLaurilEtereSolfati e i SodioLaurilSolfati. Queste sostanze vengono tecnicamente chiamate “tensioattivi di sintesi” sono i migliori sgrassatori che esistano sul mercato e i migliori schiumogeni, adattissimi alla creazione di detergenti, shampii, bagnoschiuma e così via. Ultimamente si usano gli SLES per l’igiene personale e gli SLS per l’igiene delle superfici. Questi prodotti hanno un altissimo potere schiumogeno e un altissimo potere lavante. Noi tendiamo ad attribuire alla schiuma il potere lavante. Nonostante moltissimi tensioattivi e quindi i detergenti abbiano buone proprietà schiumogene, questo è solo un caso: il potere lavante non è in alcun modo correlabile alla schiuma prodotta della sostanza. Schiuma e potere lavante sono semplicemente due manifestazioni macroscopiche delle proprietà microscopiche di queste sostanze, formate da una parte detta “idrofilica”, cioè che ama l’acqua, e una parte “idrofobica”, cioè che odia l’acqua. Questa particolare conformazione conformazione permette a queste molecole di sciogliersi sia in acqua che in olio, permettendo di fatto di sciogliere i confusione nel consumatore che cerca così rifugio in una fonte percepita come sicura e indipendente, ma che troppo spesso nasconde insidie, cioè internet! Da alcuni anni ormai le associazioni di categoria delle aziende produttrici di cosmetici stanno rivedendo il modo di fare marketing, che nel campo cosmetico è arrivato ad essere iperbolico e assolutamente inverosimile, creando fase aspettative e cocenti delusioni nelle consumatrici che giustamente hanno iniziato a dubitare delle promesse esagerate di cui sono stati avvolti questi prodotti. Le aziende più virtuose hanno preso coscienza che questo tipo di marketing così aggressivo ha sì funzionato all’inizio, ma ora sta mettendo in pericolo la credibilità delle aziende stesse, e a farne le spese sono le aziende più virtuose. Per questo si sta creando un movimento supportato anche da Unipro, l’associazione di Confindustria che raggruppa le aziende cosmetiche, che promuove un uso più trasparente e più verosimile del marketing, che faccia in modo di rendere la comunicazione più accessibile e trasparente per il consumatore, che non crei false aspettative ma che valorizzi un prodotto di qualità, qual è il cosmetico europeo in generale e italiano in particolare. Questo per fornire al consumatore degli strumenti validi e utili per premiare la qualità e iniziare a discernere il vero dal falso nel campo cosmetico. Sull’onda di questa presa di coscienza e fedeli alla nostra missione di educatori della salute, anche noi Farmacisti vogliamo offrire il nostro contributo. A partire da questo numero, vorremmo iniziare a far conoscere ai nostri lettori e alle nostre lettrici i segreti degli ingredienti cosmetici, ancora così oscuri, e se possibile tranquillizzarli riguardo a presunti pericoli per la salute, perché siamo convinti che il miglior strumento per la scelta consapevole dei prodotti migliori sia nella conoscenza chiara, trasparente e onesta di ciò che ci stiamo spalmando addosso. Vogliamo anche noi guidare i nostri clienti verso una scelta appropriata e di qualità per il nostro benessere, senza allarmismi, senza terrorismo, senza sensi di colpa. grassi nell’acqua, cosa che altrimenti non avviene (basta vedere cosa succede se mettiamo dell’olio in un bicchiere di acqua: i due liquidi rimangono ben separati). Grazie alle caratteristiche chimiche Lo sporco di natura idrofobica (ovvero simile all’olio) viene legato da queste molecole e poi lavato via con l’acqua. Purtroppo SLES e SLS sono circondati da una brutta fama, in parte per ragioni vere ma distorte, in parte per ragioni assolutamente fasulle. Nel primo caso si cita la loro presunta aggressività sulla pelle. Essi infatti sono degli sgrassatori molto potenti e quindi in teoria molto aggressivi sulla pelle. Se però il formulatore cosmetico è attento e aggiunge a queste sostanze una pari quantità di altre sostanze chiamate “alchilbetaine” aumenta sia la delicatezza sia la schiumosità del preparato. Quindi è vero che esistono sul mercato moltissime sostanze più delicate per detergere, ma è abbastanza relativo, in quanto anche queste formulazioni sono delicatissime! Nel secondo caso si cita la loro presunta cancerogenicità. Gli SLES e gli SLS non sono cancerogeni come alcune notizie circolanti in rete vogliono farci credere: se così fosse sarebbero stati ritirati dal mercato da un bel pezzo considerato la legislazione molto severe in materia di cosmetici che adotta l’Unione Europea e in particolare l’Italia, che proibisce nel modo più assoluto l’uso di cancerogeni nei cosmetici. Inoltre, tutte le sperimentazioni scientifiche condotte in appositi laboratori istituzionali indipendenti hanno dimostrato la loro estraneità a queste accuse, perché non esiste nessun meccanismo chimico che possa giustificare la loro presunta cancerogenicità. Anche le sperimentazioni sui consumatori non hanno evidenziato negli anni nessun sospetto di pericolosità di queste sostanze. Tuttavia, per molti dermatologi i migliori detergenti sono però i detergenti cosiddetti “non ionici” (i derivati dei glucosidi, cioè degli zuccheri), che di schiuma non ne fanno affatto. Soprattutto chi ha la pelle secca dovrebbe preferire detergenti più affini alla propria pelle come i detergenti non ionici e abituarsi a lavarsi senza schiuma. Chi però non ha particolari problemi di pelle può utilizzare senza timori gli SLES a patto però di reintegrare i lipidi eventualmente persi con delle creme idratanti e abituarsi a utilizzarli con moderazione per evitare di impoverire eccessivamente la propria pelle. ritrova i colori del tuo benessere È facile, grazie alla consulenza professionale che trovi nelle Farmacie Comunali Nelle Farmacie Comunali selezioniamo e ti proponiamo i migliori prodotti per la forma fisica, per la bellezza e la salute. Troverai sempre un farmacista che ti assisterà nella scelta di ciò che è più adatto alle tue esigenze. Al servizio del cittadino con l’impegno di sempre. AGEC Farmacie Comunali - Palazzo Diamanti - Via E. Noris, 1 - 37131 Verona Centralino 045 80 51 311 - Fax 045 80 13 765 - [email protected] www.agec.it bambini Il sostegno omeopatico in allattamento In questo numero della nostra rubrica ci occuperemo di un argomento, l’allattamento, non sempre così spesso considerato dal punto di vista omeopatico; risulta essere invece di grande importanza poichè, come sempre, l’approccio naturale può dimostrarsi un valido supporto. Ricordiamo innanzitutto che per qualsiasi problema di natura pratica, è fondamentale che la mamma si senta sicura di poter sempre contare sull’esperienza e la competenza di personale qualificato, come ostetriche e/o ginecologo, e ovviamente, anche in farmacia si può sempre contare su un consiglio mirato sia per la mamma che per il bambino. Il momento dell’allattamento è tanto speciale quanto delicato, sia per la mamma sia per il piccolo, e si tratta di una fase che, se possibile, bisognerebbe sempre considerare come fondamentale, sia per la funzione difensiva a livello di immunità anticorpale che la mamma fornisce direttamente al bambino, sia per il legame inscindibile che viene a formarsi tra i due, per cui diventa un momento di estrema importanza, da supportare nel migliore dei modi. Ovviamente, se dopo i vari tentativi, non dovesse comunque esserci, è altrettanto importante non caricare la mamma di inutili colpe, che non sortiscono nessun effetto se non quello di far sentirla inadeguata e farla sprofondare nel totale sconforto: vorrà dire che si procederà in modo alternativo seguendo il parere del pediatra, e il bambino crescerà in salute comunque. Per aiutare la neo mamma a riprendersi dalla fatica del parto, si consiglia Arnica 30CH, rimedio elettivo per i traumi, anche di questa natura, per cui è opportuno assumerne 5 granuli ogni due ore almeno per una settimana dopo il parto; invece, fino a 3-4 giorni dopo il parto, per reintegrare il volume di liquidi persi, tra sangue e placenta, è opportuno l’utilizzo di China 30CH, un tubo dose al giorno. È normale che la mamma si senta insicura riguardo all’allattamento, soprattutto se è alla sua prima esperienza o se ha già sperimentato un insuccesso precedente. La cosa più importante quindi diventa il sostegno e una corretta informazione. Perché un allattamento abbia successo, la cosa più importante è la corretta stimolazione del seno che si ottiene solo attaccando spesso e correttamente il bambino. Se ciò non avviene si incorre nel rischio di creare traumi e quindi stati infiammatori e dolorosi fino addirittura alla formazione di ragadi. Inoltre la corretta posizione della bocca del bambino garantisce una buona suzione e di conseguenza stimola la produzione di latte. Pochi sono infatti i reali casi di mancanza o carenza di latte materno, molto più frequentemente vengono commessi degli errori nella pratica dell’allattamento e la mamma temendo che il suo bimbo non riceva il nutrimento sufficiente preferisce integrare l’allattamento naturale con quello artificiale. Purtroppo in questo modo il bambino viene attaccato meno spesso e di conseguenza non stimola la produzione di latte. Le modalità di suzione dal seno e dal biberon sono differenti e talvolta i bambini molto piccoli non sono in grado di apprendere due diverse modalità di suzione e finiscono con l’imparare quella più semplice, ossia quella dal biberon. Quando vengono attaccati al seno quindi il movimento di bocca e lingua non è corretto e la conseguenza è di nuovo la scarsa stimolazione della produzione di latte o addirittura la creazione di piccoli traumi al seno. La prima regola è quindi quella di una corretta informazione alla mamma, fornita in ospedale, ai corsi pre parto, dal pediatra e dalle ostetriche del territorio. Senza questa base nessun rimedio sia esso farmacologico o naturale può essere utile al successo dell’allattamento. Benché non esistano evidenze scientifiche chiare a sostegno dell’utilità di alcun prodotti per favorire l’allattamento, alcuni rimedi omeopatici sembrano dare dei buoni risultati. La mamma può essere aiutata con l’utilizzo di granuli sublinguali di Ricinus e Lac Caninum, entrambi alla 5CH, più volte al giorno (attenzione: per inibire invece l’allattamento, si utilizza sempre Ricinus, ma alla 30CH!) possibilmente prima di ogni poppata, e con tisane da bere a base di Erica Vulgaris e Galega Officinalis. Se non si gradisce la tisana, quest’ultima la si può assumere anche sotto forma di tintura madre, nella dose di 30 gocce diluita in acqua 3 volte al giorno, così come anche la tintura madre di Humulus Lupulus, ad azione stimolatrice della ghiandola mammaria, ma in questo caso utilizzatela se gli altri rimedi non hanno sortito molto effetto, in quanto comunque la tintura madre, per sua natura, presenta una componente alcolica. Sicuramente bere molto aiuta a mantenere alto il livello di liquidi, per cui diventa fondamentale rimanere sui 2 litri di acqua al giorno, che ricordiamo, rimarrebbe una regola base di salute per tutti. Ma non ci sarà bisogno di alcuno sforzo da parte della mamma nel seguire questa regola, perché il fisiologico meccanismo della sete, le farà capire di quanti liquidi ha bisogno in questo periodo. Si possono inoltre presentare problemi di ingorgo mammario, ostruzione, mastite oltre che di ragadi, che se non correttamente trattati rischiano di compromettere la prosecuzione dell’allattamento. L’ingorgo si manifesta con seno duro, caldo e dolorante, generalmente nella terza/quarta giornata dopo il parto. Può essere causato caldi a impacchi freschi e utilizzare un reggiseno più comodo che sostenga senza stringere. Se la poppata è scorretta o troppo breve, si possono manifestare ostruzione dei dotti galattofori o mastiti. Un dotto ostruito si presenta come un nodulo duro e dolente e la pelle sovrastante arrossata, mentre la mastite è un’infiammazione della mammella dovuta a un ingorgo o all’ostruzione di un dotto. È accompagnata anche da febbre alta e sintomi simil influenzali. Anche in questo caso la prima regola da seguire è quella di far poppare spesso il bambino richiedendo anche una valutazione della poppata da parte dell’ostetrica per verificare che la posizione sia corretta. Può essere utile anche spremere l’ostruzione con molta delicatezza, anche durante la poppata del bambino. L’omeopatia può venire in aiuto con Belladonna 9CH (rimedio della congestione per eccellenza, e adatto quindi anche in questo caso, poichè saranno sicuramente presenti i sintomi tipici, cioè gonfiore, calore, dolore ed indurimento) e Phytolacca, che va ad attenuare l’infiammazione ghiandolare fino a livello delle ascelle; questi rimedi vanno presi alternandoli, un’ora uno, un’ora l’altro. Come spesso capita in omeopatia, rimane fondamentale la tempestività del trattamento. Anche in caso di ragadi l’importante prima di tutto è valutare la corretta posizione e suzione del bambino. Da evitare invece l’uso di creme, spray e sapone che non hanno alcuna efficacia, anzi alterano le naturali difese del seno. È invece opportuno mantenere il seno asciutto lasciandolo all’aria se possibile, almeno durante la notte. Può essere utile anche lasciare qualche goccia di latte al termine della poppata, che forma una barriera protettiva naturale. Si può utilizzare Calendula Officinalis in loco, da subito, sotto forma di tintura madre in acqua in proporzione 1:10, per risciacqui o da tamponare con una garzina, da associare eventualmente a Nitricum Acidum, se i tagli si presentano netti e con sangue; Mezereum invece è più adatto a ragadi che presentano crosticine gialle, segno di infezione. Un augurio a tutte le mamme per un allattamento sereno da condividere con il loro bebè! prodotti naturali dall’aumento del flusso sanguigno al tessuto mammario o da una non corretta suzione da parte del bambino. Per prima cosa è importante attaccare il bambino spesso in modo da favorire lo svuotamento del seno. A tal fine può essere utile anche spremere manualmente un po’ di latte al termine di ciascuna poppata in modo da rendere il seno più morbido e dare sollievo al dolore. È consigliato anche spremere un po’ di latte prima della poppata per favorire il corretto attaccamento del bambino. Infine si può trovare giovamento alternando impacchi Le proprietà dell’uva. Ogni acino di uva contiene, sulla buccia e all’interno della polpa, una minifarmacia. L’uva contiene infatti poche proteine, pochissimi grassi, molte fibre, e pur non essendo ricca di vitamine, essa è, tuttavia, una preziosa fonte di sali minerali, soprattutto di ferro, calcio, magnesio, fosforo ed una buona concentrazione di potassio. Contiene anche minime quantità di carotenoidi, vitamine A, B (B1 e B6) e C ed Acido Folico (Folacina). Un grappolo di un paio d’etti fornisce 31 g di zuccheri, suddivisi fra fruttosio e glucosio: praticamente lo stesso quantitativo contenuto in 300g di mele. Sicuramente, viste le sue proprietà nutrizionali, l’uva non è adatta ai diabetici e a chi soffre di colite o ai bambini di età inferiore ai 4 anni, per l’alto contenuto di cellulosa della buccia. La buccia va quindi sempre masticata bene o eliminata, per evitare problemi gastrointestinali. Dato il suo scarso contenuto di cloruro di sodio, favorisce la diuresi e, quindi, fa bene agli ipertesi. I suoi sali hanno azione antiurica e stimolano la secrezione della bile, favorendo la digestione. Negli ultimi anni il mondo della ricerca si è concentrato nello studio delle proprietà chimico-farmacologiche del resveratrolo, il quale si è scoperto agisce come antiossidante contro i pericolosi radicali liberi. Inoltre, stimola l’attività di enzimi detossicanti come la chinone-reduttasi, che elimina dalle cellule le sostanze cancerogene e riduce la crescita dei tumori allo stadio iniziale. Al contrario, il resveratrolo inibisce l’attività dell’enzima cicloossigenasi (COX), che è coinvolto in processi cancerogeni e pro infiammatori. È chiaro che gli effetti benefici del resveratrolo sulla nostra salute sono molteplici. Anche in natura il resveratrolo svolge un ruolo protettivo, in quanto la vite ne produce una quantità particolarmente elevata in seguito a danneggiamento della buccia dei chicchi d’uva o allo sviluppo di funghi. Ulteriori proprietà dell’uva sono note fin dai tempi dell’antico Egitto, in cui lavandosi il viso con il vino si cercava di ottenere un effetto di ringiovanimento della pelle. Le donne francesi, 200 anni fa, utilizzavano invece il succo d’uva quale maschera di bellezza con azione leggermente esfoliante. Soltanto negli ultimi decenni, tuttavia, si è scoperto qual è il meccanismo d’azione di questi acidi naturali. L’uva contiene Alfa-idrossi-acidi, sostanze non tossiche, che non solo migliorano la pelle secca, e favoriscono il trattamento delle macchie senili, ma contribuiscono anche alla pulizia della pelle grassa e predisposta all’acne. Difatti, un solo chicco di uva contiene tutto un complesso di nutrimenti e di principi attivi idratanti in perfetta armonia con i bisogni della pelle. Nei semi, gli acidi grassi essenziali addolciscono ed idratano la pelle; nella polpa le vitamine del gruppo B più gli oligo- minerali (Potassio, Calcio, Magnesio) danno energia, mentre per la protezione della pelle si può utilizzare la buccia dell’uva e i semi che risultano essere tra i più potenti anti-radicali liberi presenti in natura. Farmacie Comunali Offerte d’autunno! OFFERTE NEI MESI DI SETTEMBRE, OTTOBRE E NOVEMBRE offerte valide fino ad esaurimento scorte prodotti naturali Via il dolore con il calore Lo stile di vita moderno, unito al sovrappeso e alla scarsa attività fisica, sono i principali responsabili dell’aumento dei dolori muscolari, come quelli che colpiscono il collo, le spalle e la schiena. In effetti, l’85% della popolazione soffre di dolore alla schiena nell’arco della vita. Ciò si verifica più frequentemente in seguito a: • movimenti improvvisi, piegamenti, torsioni • attività impegnative che provocano un iperaffaticamento • postura sbagliata o sedentarietà (per esempio passare troppe ore al computer) • esposizione a improvvisi sbalzi di temperatura • tensioni snervanti ed emotive. I principali dolori muscolari colpiscono le spalle, il collo e la parte inferiore della schiena. Il dolore muscolare è causato da una diminuzione del flusso sanguigno nel tessuto muscolare. Questo fenomeno provoca una tensione e stimola i neuroni a inviare messaggi di “dolore” al midollo spinale e, in seguito, al cervello. Il dolore percepito provoca un’ulteriore contrazione del muscolo, peggiorando così la situazione. Come trattarli? Generalmente per trattare il dolore si ricorre all’utilizzo di farmaci assunti per via orale o ad applicazione locale. Gli antinfiammatori, tecnicamente chiamati FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), sono i farmaci maggiormente utilizzati, affiancati da altri prodotti tra cui i preparati fitoterapici. Ma si può intervenire anche in modo alternativo, utilizzando ad esempio il calore (si parla di termoterapia) che può influire positivamente sui sintomi del dolore a livello muscolare e scheletrico. I vantaggi che porta sono: • miglioramento della circolazione sanguigna • maggiore apporto di ossigeno e nutrienti, fondamentali per il tessuto muscolare • maggiore eliminazione delle sostanze metaboliche. Inoltre, l’applicazione del calore contribuisce a ridurre la tensione e gli spasmi dovuti al dolore della muscolatura, donare una sensazione di benessere rilassante e calmante e favorire la libertà di movimento. La termoterapia è indicata nelle condizioni traumatiche e infiammatorie acute e croniche (per esempio distorsioni, strappi, spasmi muscolari, dolori del dorso, lesioni da colpo di frusta, varie forme di artrite e nevralgia). Le applicazioni di calore possono essere effettuate mediante l’utilizzo di presidi poco costosi e di facile utilizzo, quali cerotti terapeutici, buste contenenti gel sintetico, cuscini contenenti chicchi interi di grano biologico svedese, riscaldabili o raffreddabili a seconda delle esigenze. I cerotti a calore terapeutico sono la soluzione ideale per alleviare in caso di dolore al collo, delle spalle e della parte bassa della schiena. Il calore che sprigionano è costante e duraturo ed è localizzato sulla parte dolorante. Essi hanno uno spessore tale da permetterne l’utilizzo durante la giornata sotto gli indumenti, permettendo di sfruttarne i benefici anche fuori di casa. Questi dispositivi rilasciano calore piacevole e ben tollerato per il sollievo dei dolori muscolari e per rilassare i muscoli tesi o affetti da crampi. Prima di usare questi dispositivi per il trattamento di altri tipi di dolore consigliamo di consultare il medico curante. Per risultati ottimali, si consiglia di applicare i cerotti a calore terapeutico per 2-3 giorni, per 8 ore al giorno, ma raccomandiamo di non applicare più di un cerotto nell’area da trattare nell’arco di 24 ore. Inoltre, il cerotto non deve essere applicato per più di 7 giorni consecutivi nello stesso punto. Se il dolore persiste o peggiora occorre consultare il medico perché potrebbe essere il sintomo di un problema più grave. È possibile indossare i cerotti a calore terapeutico durante la notte, ma consigliamo di applicarli prima di giorno per abituarsi al calore. Particolare attenzione deve essere prestata dai diabetici che spesso presentano una scarsa circolazione sanguigna e una minore capacità nel percepire le elevate temperature e sono quindi maggiormente soggetti a irritazioni della pelle. Pertanto, i pazienti che soffrono di diabete devono consultare il proprio medico prima di utilizzare questo tipo di dispositivi medici. Le buste contenenti gel sintetico e i cuscini di chicchi di grano sono strumenti altrettanto validi, anche se forse sono meno pratici da usare fuori di casa. Si riscaldano ponendoli nel forno, a gas/elettrico come in quello a microonde e generalmente possono essere usati anche per la terapia del freddo, dopo averli raffreddati nel congelatore (attenzione a leggere le indicazioni dei singoli dispositivi; in commercio se ne trovano molti e non tutti sopportano le stesse temperature). Il vantaggio di questi prodotti è di adattarsi alla fisionomia della parte da trattare e di poter essere così utilizzati per dolori in caso di torcicollo, artrosi cervicale, dolori muscolari, mal di stomaco, mal di schiena, sciatica, sinusite e bronchite. Il cuscino caldo è ideale per scaldare i piedi e le mani fredde e per indurre il sonno. Le controindicazioni all’applicazione di calore comprendono una cardiopatia in stato avanzato, una vasculopatia periferica, una ridotta sensibilità cutanea (in particolare alla temperatura e al dolore) e una significativa insufficienza epatica o renale. Non ci sono altre controindicazioni specifiche; ci raccomandiamo tuttavia di evitarne l’uso in caso di reazioni infiammatorie acute, poiché l’applicazione di calore può aumentare l’infiammazione, il gonfiore (edema), il dolore e accelerare la formazione di un ascesso. Attenzione anche in caso di temperatura corporea elevata, perché l’applicazione di calore può aumentare il sanguinamento e in caso di danni muscolo scheletrici in fase acuta come stiramento dei muscoli o dei legamenti, l’applicazione di calore può causare sanguinamento accentuando la risposta dei tessuti al danno. Che dite, non vale la pena provare? cosmetici La pelle grassa Per l’appuntamento “Come prendersi cura della pelle del viso” in questo numero parleremo della pelle grassa. La nostra cute richiede una barriera idrolipidica poiché questo film protegge, idrata e lubrifica la cute dotandola dell’effetto barriera che le è propria. I lipidi e le sostanze idrofile presenti sulla cute sono prodotte dallo sfaldamento delle cellule superficiali dell’epidermide, ma esiste anche un altro canale di produzione delle sostanze lipidiche: le ghiandole sebacee. Queste sono distribuite in tutto il corpo, tranne che sul palmo delle mani e sul dorso dei piedi, ma sono presenti soprattutto nel viso, sul cuoio capelluto, sul torace (soprattutto per gli uomini) e sulla schiena. Sono sempre associate a un follicolo pilifero ed è per questo che si ritiene che la loro funzione principale sia quella di lubrificare e mantenere lucido il pelo (forse un antico residuo della pelliccia dei nostri antenati). La funzione delle ghiandole sebacee rimane abbastanza oscura: maturano nell’adolescenza e, in effetti, la pelle dei bambini è protetta e idratata anche senza i lipidi prodotti da queste ghiandole. La composizione del sebo è alquanto diversa dalla composizione dei lipidi prodotti dalle cellule dell’epidermide; esso è formato soprattutto da steroli (forse con una funzione di richiamo sessuale), cere, trigliceridi, di gliceridi e anche monogliceridi, diversi però dai trigliceridi delle cellule. La composizione del sebo è abbastanza peculiare e non si trova in nessun’altra cellula. Comunque nella pelle adulta la maggior parte del film idrolipidico è formato dal sebo, e perciò i dermatologi sono abbastanza unanimi nel riconoscere al sebo una certa funzione di protezione e barriera per la cute. Senza il sebo quindi la pelle rimarrebbe secca, disidratata e si sfalderebbe, ma purtroppo non sempre le ghiandole sebacee lavorano a dovere e a volte producono più di quel che dovrebbero. Nei casi di eccessiva produzione sebacea si parla di pelle grassa (in caso sia presente anche una scarsa idratazione, si parla di pelle asfittica, ma per semplicità tratteremo i due aspetti insieme). La pelle grassa si presenta untuosa all’aspetto e al tatto, soprattutto nella cosiddetta zona T (mento, naso, fronte), che mostra sovente anche una ipercheratosi (cioè un ispessimento dell’epidermide). La pelle del viso appare grigiastra e poco luminosa (soprattutto se asfittica), è facilmente irritabile e in numerosissimi casi soggetta ad acne, di cui parleremo in dettaglio alla fine dell’articolo. L’origine della disfunzione delle ghiandole sebacee non è chiara: di sicuro giocano un ruolo fondamentale gli ormoni, in particolare gli androgeni (che ricordiamo sono presenti in entrambi i sessi, sebbene chiaramente in percentuali maggiori negli uomini e minori nelle donne). La pelle è dotata di tutti gli enzimi e i recettori necessari per la sintesi e il metabolismo degli ormoni sessuali (non dimentichiamo, infatti, che uomini e donne presentano diversità della pelle: spessore, colorazione, presenza di peli eccetera, tutti aspetti legati alla funzione di richiamo sessuale). Si è visto che il testosterone nella pelle è convertito nel composto diidrosterone, che agisce sulle ghiandole sebacee. I soggetti affetti da pelle grassa non hanno necessariamente livelli più elevati di diidrosterone, anzi spesso li hanno più bassi (il sesso femminile) o nella norma, ma le loro ghiandole sebacee hanno recettori più sensibili all’ormone. Questo provoca un aumento della secrezione sebacea e un ispessimento dell’epidermide in corrispondenza del dotto che rilascia il sebo, predisponendo così all’acne. Il trattamento della pelle seborroica è quanto mai complesso. In generale bisogna ricordarsi che non si deve asportare del tutto il sebo, prima di tutto perché si priva la pelle di una difesa e in secondo luogo perché la ghiandola sebacea come risposta ne produrrà di più, accentuando il problema. Inoltre bisogna ricordarsi che la pelle grassa è anche facilmente irritabile e soggetta ad acne, quindi paradossalmente dovrà utilizzare accanto ai trattamenti più energici anche trattamenti lenitivi. Per la detersione sono da preferire i detergenti sintetici rispetto ai normali saponi in senso chimico del termine perché eccessivamente sgrassanti. E’ consigliabile utilizzare detergenti delicati, che non compromettano il film idrolipidico, a pH acido, contenenti se possibile anche un blando antimicrobico per evitare l’infiammazione dei follicoli. La detersione dovrebbe avvenire mattina e sera, la mattina perché la produzione di sebo aumenta nella mattinata, la sera per pulire la pelle dalla sporcizia accumulata durante il giorno. Via libera ai latti detergenti, purché siano abbastanza delicati. Indispensabile, dopo il latte detergente, il tonico che rimuove la fase grassa del latte. Il tonico può contenere una certa percentuale di alcol, che ha azione sgrassante, ma non troppo per evitare l’eccessiva delipidizzazione. Poiché i fattori da considerare nella composizione dei cosmetici sono tanti, è consigliabile sempre rivolgersi all’esperto di fiducia, come il farmacista, che grazie alla sua formazione chimica saprà discernere tra le varie formulazioni. Particolare attenzione meritano le creme da applicare. Per il giorno si può preferire una crema dall’effetto mat, opacizzante, che contenga cioè sostanze assorbenti il sebo come mica, caolino, amido, ossido di zinco o di titanio; emulsioni con l’acido stearico, che ha dimostrato di possedere un’azione sebo normalizzante, così come l’olio di jojoba o l’olio di argania, entrambi oli pesanti ma dotati di un’ottima capacità di regolare la produzione di sebo sulla pelle. Sono da sconsigliare creme ad alta percentuale di fase lipidica, oppure contenenti oli minerali o lanolina, che potrebbero ostruire ulteriormente il dotto sebaceo. E’ fondamentale una buona idratazione, perché la pelle eccessivamente grassa e disidratata diventa asfittica, grigiastra, e non riesce a respirare: l’idratante si può riservare per la sera, quando l’effetto opacizzante non è più richiesto. Via libera alla sera anche alle creme antirughe, purché formulate per pelli grasse, altrimenti aggravano l’untuosità. Da notare che le pelli grasse, a differenza delle pelli secche, invecchiano meno precocemente poiché sono più protette: è sufficiente quindi, almeno fino verso i quarant’anni quando la pelle inizierà fisiologicamente a essere meno grassa perché diminuisce la produzione dei lipidi superficiali, usare un’antirughe solo una volta al giorno e non necessariamente due. Almeno una buona notizia per chi soffre di pelle grassa! Le sostanze funzionali sono i derivati dello zolfo come cisteina e carbossimetilcisteina rendono il sebo meno fluido e meno untuoso; si sono dimostrati utili anche gli estratti di piante come la salvia e la bardana, dall’azione purificante, o fitosteroli, che modificano seppure in modo blando la produzione di sebo vera e propria. Come per le altre pelli è importante la protezione solare, che però va scelta tenendo conto delle caratteristiche della pelle grassa. Quindi è preferibile utilizzare creme oil-free o emulsioni più leggere, poiché i filtri UV sono solitamente abbastanza pesanti e potrebbero non solo creare disagi alla pelle ma anche peggiorarne l’untuosità. Anche per il trucco occorre prestare attenzione e utilizzare emulsioni leggere e fondotinta oil-free; attenzione inoltre che i trucchi contengono già di per sé polveri assorbenti che quindi potrebbero interferire con le creme e impoverire ulteriormente la pelle, favorendo quindi una iperproduzione di sebo. Quando si usa il fondotinta è consigliabile usare solo quello, senza aggiungere creme. La pelle acneica Strettamente correlata alla pelle grassa è la pelle acneica anche se c’è da rilevare che non tutte le pelli grasse evolvono in pelle acneica. Questo succede quando il sebo, a causa dell’ispessimento del dotto sebaceo non riesce a uscire in modo adeguato: si forma così il brufolo, che evolve in punto nero quando i lipidi alla superficie si ossidano. L’acne vera e propria si manifesta quando questi follicoli ostruiti sono infettati dai batteri normalmente presenti sulla pelle, in particolare il Propionibacterium acnes, lo Staphylococcus Epidermidis e S. Aureus, che metabolizzano i lipidi sebacei formando sostanze irritanti per la pelle generando così uno stato infiammatorio che porta alle lesioni tipiche dell’acne visibile. Generalmente si distinguono quattro tipi di lesioni, che possono essere compresenti: • Comedone: lesione elementare iniziale e visibile dell’acne, costituito da materiale lipidico e di cheratina, aperto (punto bianco) o chiuso (punto nero); • Papula: rilievo cutaneo eritematoso, solido e persistente, deriva dal comedone dopo il processo infiammatorio come reazione al materiale contenuto che penetra attraverso la rottura del follicolo nel derma; • Pustola: raccolte di essudato purulento giallo grigiastro, la superficie cutanea si solleva in un rilievo circoscritto, è causata dall’azione dei germi e insorge su precedenti papule; • Noduli e cisti: neoformazioni solide che interessano il derma superficiale e medio, risultato di un’intensa infiltrazione di sostanze proinfiammatorie (esito atrofico, cicatriziale, cheloideo in alcuni casi), richiede terapia sistemica. I trattamenti possono essere sia topici, cioè locali, riservati all’acne lieve e moderata, sia sistemici cioè per bocca, in un numero più limitato di casi. I trattamenti topici sono come quelli per la pelle grassa, che, in effetti, è la causa principale dell’acne, con l’aggiunta di altre sostanze come gli antimicrobici sia durante la detersione sia durante l’applicazione di creme. Antimicrobici naturali sono la capriloil glicina, gli estratti di semi di pompelmo, gli estratti di salvia e di bardana. Sostanze funzionali che si sono dimostrate efficaci sono, oltre ai derivati dello zolfo, anche la vitamina B6, l’acido nicotinico, la biotina, i sali di zinco. Fondamentali sono le maschere scrub, che levigano la pelle, purché utilizzate non più di una volta alla settimana perché possono irritare, e soprattutto le maschere e le creme agli alfaidrossi-acidi (glicolico, mandelico) o con agenti cheratolitici, come l’acido salicilico, che hanno un’azione esfoliante e permettono così la riduzione dell’ipercheratosi del dotto sebaceo. Queste sostanze possono anche trovarsi nelle creme ma attenzione alla percentuale che deve essere minore rispetto a quella delle maschere perché possono essere irritanti. Meglio preferire nelle creme l’acido azelaico, che ha un’azione esfoliante più blanda e anche un’azione antiinfiammatoria. Il benzoilperossido, presente nelle creme farmaceutiche, ha anche un’azione antimicrobica. Consigliabile aggiungere delle sostanze lenitive nelle creme, come l’acido betaglicirretico. Nei casi di acne moderata si usano l’acido retinoico e i suoi derivati, soggetti a prescrizione medica, che hanno un’attività cheratolitica dovuta alla modulazione dell’attività epidermica favorente la desquamazione, e un’attività sebostatica. Nei casi più gravi si possono utilizzare i trattamenti sistemici, quali retinoidi per via orale, di assoluta pertinenza del medico poiché possiedono notevoli effetti collaterali (è da escludere nel modo più assoluto nelle donne una gravidanza perché causano malformazioni al feto, per questo nelle donne è prescritta spesso la pillola anticoncezionale che tra l’altro normalizza la produzione di sebo e riduce l’ipercheratosi) e gli antibiotici. In generale si consiglia sempre agli adolescenti con problemi di acne di rivolgersi prima di tutto a un dermatologo che individuerà la terapia più adatta, se solo topica o anche sistemica, e di affidarsi al farmacista di fiducia per la scelta dei cosmetici da affiancare (e non sostituire, almeno negli stadi iniziali) alla terapia vera e propria. Da notare che in caso di terapia con i retinoidi è sconsigliato l’uso di creme per la pelle grassa e si devono preferire creme per la pelle sensibile, perché i retinoidi assottigliano la pelle e la rendono più vulnerabile. Come si vede, la pelle grassa e acneica è molto complessa da trattare: come sempre l’aiuto di un esperto, come il farmacista, che segue il paziente nelle varie fasi in questo caso più che mai si rivela essere fondamentale. alimentazione Depurarsi in autunno Diete iperproteiche per essere in forma nel più breve tempo possibile, proteine per i muscoli e la palestra, lo stress che ci gonfia, non ci fa digerire o ci ingrassa la pelle … È arrivato il momento di depurarsi! Frequentemente, prima dell’estate, per “superare” la prova costume o per rimettersi in forma, si fanno diete che stressano l’organismo e che possono sregolarne alcuni attività. I depurativi, molto spesso vanno a ripristinare determinate funzioni epatiche fondamentali per l’eliminazione di tutto ciò di cui il nostro organismo non necessita. Per lo stesso motivo sono molto utili per le persone che utilizzano integratori a base di amminoacidi. Questi infatti vengono degradati dal fegato, perdendo un componente molto importante e anche molto dannoso per l’organismo: -NH3. Questo gruppo viene trasportato fino ai reni, che lo eliminano (grazie a un ulteriore ciclo catalitico) attraverso l’urina. Anche chi si sente gonfio solo al pensiero di tornare al lavoro o chi per lo stress degli esami e delle interrogazioni si vede la pelle lucida, può trarre beneficio dai depurativi. Non bisogna dimenticare che l’intestino è un organo straordinario, attraverso il quale assorbiamo quasi tutto quello che assumiamo, ma non solo. Qui le sostanze vengono anche trasformate prima di essere assorbite o eliminate. Problemi a livello intestinale si ripercuotono su tutto l’organismo, tra cui le mucose e la pelle, che ne diventa, in alcuni casi, anche uno specchio. I depurativi stimolano l’attività del fegato, stimolano la secrezione della bile, quindi favoriscono l’eliminazione dei prodotti di scarto dell’organismo. Essendo che tutti gli organi del corpo sono strettamente dipendenti l’uno dall’altro e si influenzano a v i c e n d a , stimolando un organo come il fegato s’influisce inevitabilmente anche su intestino e reni. Per fare un esempio più tangibile possiamo considerare alcuni prodotti che troviamo in natura e in alcuni casi anche sulle nostre tavole! Tra i più conosciuti c’è il CARDO MARIANO, ottimo per ridare vigore al fegato in quanto ne stimola la rigenerazione. Tra le sue sostanze attive troviamo la Silimarina, che stimola la rigenerazione delle cellule epatiche, gli epatociti. In questo modo riesce a fronteggiare i danni subiti dal fegato o da un forte uso di farmaci o anche dall’assunzione di alcol. Questo componente ha un meccanismo d’azione complesso, in quanto agisce su più fronti. Degli studi hanno evidenziato la sua capacità di reagire con i radicali liberi dell’ossigeno e di inibire un processo degenerativo come la perossidazione lipidica a livello della membrana cellulare del fegato, quindi inibisce danni degenerativi a livello dell’epatocita(cellula epatica). Queste azioni spiegano la funzione epatoprotettrice della Silimarina, accompagnata da attività antinfiammatorie e soprattutto disintossicanti. Data la sua importanza, la Silimarina è divenuta anche il principio attivo di determinati farmaci registrati in classe C, ad un dosaggio maggiore rispetto ai prodotti fitoterapici, ma obbligatoriamente prescritto dal medico curante, nel caso di determinate condizioni patologiche. Spesso il Cardo Mariano viene abbinato ad altre sostanze che stimolano determinate funzioni epatiche come il CARCIOFO, la FUMARIA o il TARASSACO. IL CARCIOFO ad esempio svolge la sua funzione depurativa stimolando la produzione di bile. Tra i componenti attivi del carciofo troviamo la cinarina, acido caffeico ed acido clorogenico (acidi caffeilchinici) che stimolano la secrezione della bile. Quest’ultima, una volta riversata nell’intestino, è importantissima per l’assorbimento dei grassi e per l’eliminazione la bilirubina (prodotti di degradazione dei globuli rossi). Questa grazie alla bile viene riversata dal fegato nell’intestino, per essere in gran parte eliminata con le feci La stimolazione della secrezione di bile si traduce in un miglioramento della funzionalità delle cellule epatiche e in una diminuzione di disturbi digestivi ad esso collegati. Questo è intensificato dal fatto che Il carciofo ha una quantità bilanciata tra fibra solubile ed insolubile, ideale per una perfetta attività intestinale. Il carciofo contiene 5 mg di vit C ogni 100 gr di prodotto cotto o bollito, pronto per essere mangiato! LA FUMARIA, invece, regolarizza la secrezione della bile, in base alle necessità: se necessario l’aumenta o la diminuisce o non interferisce se è già regolare. Tra i suoi componenti attivi ci sono la Fumarina (con altri alcaloidi), la Rutina (con altri flavonoidi) e gli acidi organici responsabili dell’azione regolatrice della funzionalità epatica. Inoltre la Fumaria, grazie ad alcune sostanze dette flavonoidi, è in grado di svolgere un’azione antiossidante e contrasta la formazione di radicali liberi . Inoltre rinforza i capillari, migliorandone le funzioni e risulta utile anche nel caso di ritenzione idrica, soprattutto negli arti inferiori. Da non dimenticare le sue capacità lassative, nel caso di stipsi o difficoltà digestive. La fumaria ha un effetto collaterale da ricordare: aumenta la sudorazione, quindi attenzione a non esagerare. Il TARASSACO è uno dei prodotti sempre presenti nei composti depurativi o diuretici, ma anch’esso fa parte della nostra cultura culinaria, sebbene oggigiorno lo sia sempre meno, data la sua difficile disponibilità. Il tarassaco è altrimenti conosciuto come “piscialetto” nei vari dialetti, o dente di leone o cicoria selvatica, soffione e molti altri. Una volta spesso presente nei piatti tipici delle diverse località, veniva assunto con una maggiore frequenza e se ne poteva trarre beneficio in modo più semplice. Di questa pianta si può mangiare ogni singola parte, ma le sostanze utilizzate in fitoterapia vengono estratte dalla radice. I suoi componenti principali sono anche in questo caso i flavonoidi, responsabili dell’azione antiossidante e diuretica,rafforzata dai sali di potassio. Ne risultano stimolati i reni, con un conseguente aumento della quantità di urina e quindi dell’eliminazione delle sostanze di rifiuto e delle tossine. Gli alcaloidi , come la taraxina e tarassicina e i triterpeni, attraverso meccanismi d’azione diversi, aumentano la secrezione di bile nell’intestino, svolgendo quindi un’azione depurativa. Il tarassaco è anche un ottimo digestivo, grazie a tutti i suoi componenti e alla presenza di un ulteriore composto: l’Inulina che svolge un ruolo importantissimo come prebiotico: crea un ambiente favorevole allo sviluppo della flora intestinale, migliorando in questo modo la digestione, l’assorbimento dei nutrienti e l’eliminazione di sostanze tossiche. Il tarassaco contiene, oltre al POTASSIO, anche altri Sali minerali come il Ferro, il Calcio e Sodio. Il contenuto in vitamine è interessante, soprattutto per la Vitamina A: quasi 1 milligrammo ogni 100 grammi di prodotto, corrispondente al fabbisogno giornaliero . Il tarassaco e il carciofo hanno anche funzioni di “aperitivo” oltre che di depurativi, perché stimolano tutte le ghiandole dell’apparato digerente, aumentando la salivazione e la produzione di e i succhi gastrici. Da qui si capisce perché un famoso aperitivo è stato fatto a partire dal carciofo e perché queste sostanze sono nella maggior parte dei depurativi, drenanti o tisane digestive. Se si assumono spesso o in modo eccessivo sostanze che vanno a sovraccaricare di lavoro il fegato, proteggerlo e aiutarlo nelle sue funzioni di tanto in tanto, può essere di grande aiuto. Spesso molti prodotti depurativi, di origine naturale, sono indicati anche in molte dermatiti o per diversi problemi della pelle: dalla psoriasi all’acne. La verità è che le problematiche della pelle, dell’ordine della psoriasi o acne o molte dermatiti, hanno le loro origini nel corredo genetico di ogni individuo, quindi non è così semplice risolvere o migliorare determinate condizioni. Vero è però che queste situazioni vengono spesso aggravate dallo stress mentale, da un intestino un po’ pigro o un fegato un po’ “appesantito”. Invece se si tratta di pelle un po’ spenta o un po’ più lucida a causa dello stress o perché si mangiano molti grassi(il panino nella pausa pranzo) o perché non si ha un intestino regolare o si soffre di cattiva digestione, allora in questi casi l’utilizzo di depurativi, abbinati a volte alla fibra, può dare i suoi frutti, senza dimenticare che la prima regola da seguire è quella di avere un’alimentazione varia e regolare. Scavando nella tradizione scopriamo che con i carciofi dell’isola di sant’Erasmo (Venezia) si fanno delle buonissime torte salate, abbinandoli magari alla ricotta, o semplicemente in tegame con un po’ di olio. Per i più bravi che riescono a trovare il tarassaco lungo i cigli delle strade o in campagna o sanno dove o da chi poterlo acquistare,si ricorda che le sue foglie, dal sapore amarognolo e dalle qualità digestive, possono essere un ottimo ingrediente delle insalate sia estive che invernali. Se invece si ha bisogno di depurarsi un po’ più a fondo, usando i principi attivi di queste o altre piante depuranti, allora la fitoterapia viene in aiuto. Infatti propone ottime concentrazioni delle sostanze, già attive con una o due dosi al giorno, sottoforma di tinture madri o estratti secchi della singola pianta o combinazioni delle stesse. Un mese di trattamento ad ogni cambio di stagione è un ottimo rimedio per aiutare il nostro fegato a funzionare sempre al meglio. Numeri Utili Guardia Medica Servizio di Continuità Assistenziale 045 7614565 Il servizio funziona dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i giorni feriali e dalle ore 10.00 del giorno prefestivo alle ore 8.00 del giorno post-festivo. Ascoltare il messaggio telefonico e premere il tasto corrispondente alla zona residenziale PRENOTAZIONE DI VISITA, PRESTAZIONI SPECIALISTICHE ED ESAMI RADIOLOGICI CENTRO UNIFICATO PRENOTAZIONI (CUP) 848 24 22 00 DISTRETTO 1 Sede Centrale di Via Poloni n.1 045 8075571 DIPARTIMENTO DIPENDENZE ULSS 20 045 8076201 DISTRETTO 2 Sede Centrale di Via Bengasi, 4 045 493 2111 DISTRETTO 3 Sede Centrale di Via del Capitel, 22 045 8787777 DISTRETTO 4 Sede Centrale: Via Circonvallazione, 1 S.Bonifacio (VR) 045 6138426 EMERGENZA SANITARIA 118 POLIZIA 113 CARABINIERI 112 VIGILI DEL FUOCO 115 TELEFONO AZZURRO 19696 TELEFONO ROSA 045 8015831 CENTRO DIRITTI DEL MALATO OSPEDALE CIVILE MAGGIORE BORGO TRENTO piazzale A. Stefani, 1 37126 - Verona Centralino 045 8121111 OSPEDALE POLICLINICO G.B. ROSSI BORGO ROMA P.le L. A. Scuro, 10 37134 – Verona Centralino 045 8121111 OSPEDALI: 045 8000220 SAN BONIFACIO 045 6138111 LEGNAGO GUARDIA MEDICA VETERINARIA 0442 622111 045 8201947 NEGRAR CENTRO ANTIVELENI OSPEDALE NIGUARDA 045 6013111 BOVOLONE 045 6999311 NOGARA 0442 537700 BUSSOLENGO 045 6712111 ZEVIO 045 6068111 02 66101029 Orari Farmacie Comunali AGEC Farmacia Comunale “Borgo Nuovo” Via Taormina 23/c - Verona - Tel. 045 562869 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura fino al 30/09/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura dall’ 01/10/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Farmacia Comunale “Cadidavid” Via Forte Tomba 20, Cadidavid - Verona (all’interno del supermercato Migross) Tel. 045 540290 Lunedì Orario di apertura Martedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Farmacia Comunale “Cadore” Via P. di Cadore 3 - Verona - Tel. 045 8348754 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura fino al 30/09/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura dall’ 01/10/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.30 alle 19.30 Farmacia Comunale “Olimpia” Via Palladio 61 - Verona - Tel. 045 567879 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.30 Orario di apertura Sabato dalle 8.30 alle 13.00 dalle 14.30 alle 19.30 Farmacia Comunale “Palazzina” Via S.G. Lupatoto 22/b, Palazzina - Verona - Tel. 045 582401 Lunedì-Venerdì dalle 9.00 alle 12.30 Orario di apertura Sabato dalle 9.00 alle 12.30 dalle 15.00 alle 19.30 Farmacia Comunale “Quinto” Via Valpantena 42, Quinto - Verona -Tel. 045 550207 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura Sabato dalle 8.30 alle 12.30 dalle 15.00 alle 19.30 dalle 15.00 alle 19.00 dalle 14.30 alle 19.30 dalle 14.30 alle 19.30 dalle 14.30 alle 19.00 dalle 15.30 alle 19.30 dalle 15.00 alle 19.00 Farmacia Comunale “Chievo” Via A. Berardi 94, Chievo - Verona - Tel. 045 563034 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura Sabato dalle 8.30 alle 12.30 dalle 15.00 alle 19.30 Farmacia Comunale “Golosine” Via Po 8-8/a - Verona - Tel. 045 956920 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura Sabato dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.30 Farmacia Comunale “Grattacielo” P.zza Santo Spirito 2/b - Verona -Tel. 045 8033902 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.30 alle 19.30 Orario di apertura fino al 30/09/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.30 Orario di apertura dall’ 01/10/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Farmacia Comunale “Madonna di Campagna” Via Monte Bianco 1 - Verona- Tel. 045 974255 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.30 Orario di apertura Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Farmacia Comunale “S.Massimo” Via Don Giacomo Trevisani n. 39 - Verona - Tel. 045 8900044 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.30 alle 19.30 Orario di apertura fino al 30/09/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.00 Orario di apertura dall’ 01/10/2012 Sabato dalle 8.30 alle 13.00 Farmacia Comunale “S.Rocco” Via Fabbricato Scolastico 33, Quinzano - Verona -Tel. 045 8349619 Lunedì-Venerdì dalle 9.00 alle 13.00 dalle 15.30 alle 19.30 Orario di apertura fino al 30/09/2012 Sabato dalle 9.00 alle 12.30 Lunedì-Venerdì dalle 9.00 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.00 Orario di apertura dall’ 01/10/2012 Sabato dalle 9.00 alle 12.30 Farmacia Comunale “Tomba” Via Centro 237 - Verona - Tel. 045 584066 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 Orario di apertura Sabato dalle 9.00 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.30 Farmacia Comunale “Agli Angeli” Corso Porta Nuova, 28 - Verona - Tel. 045 8006670 Lunedì-Venerdì dalle 8.30 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.30 Orario di apertura Sabato dalle 8.30 alle 12.30 igiene e bellezza ? scoprili in farmacia. 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