Le ondate di calore (in inglese heat-waves) sono

annuncio pubblicitario
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
Piano Aziendale di Prevenzione
degli effetti nocivi del caldo estivo sulla salute
Anno 2014
Direzione Aziendale dell’ASP di Ragusa
Redatto dal dott. Giuseppe Ferrera
con la collaborazione del dr. Francesco Blangiardi, dott Vincenzo Trapani, dott Gaetano
Migliorino, e dal dott. Inf.Claudio Calogero Pace
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Premessa
La Regione Siciliana , tenuto conto dell’esperienza maturata negli anni precedenti ,ha
confermato le linee guida per contrastare gli effetti nocivi sulla salute da eventuali
ondate di calore con particolare riguardo per le persone fragili.
Il piano ha lo scopo di prevenire le situazioni di disagio sanitario e/o sociale causate
dalle ondate di calore e di favorire il processo di presa in carico del soggetto “definito
fragile“, da parte dei competenti servizi di assistenza e cura .
Si estrinsecherà attraverso attivazione degli interventi sanitari necessari limitatamente
alle situazioni particolarmente severe che possono essere risolte a casa dell’anziano
oppure in una struttura nosocomiale
Introduzione
Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche, che si verificano durante la
stagione estiva, caratterizzate da temperature esterne superiori ai 32-35°C ,
accompagnate o meno da elevati tassi di umidità relativa, che possono durare per
periodi più o meno lunghi.
In città il clima è più caldo rispetto alle zone rurali con differenze di valori che vanno da
0,5 a 3°C, a causa del maggior assorbimento di energia solare da parte delle superfici
asfaltate , del cemento degli edifici e dell’inquinamento.
Benché chiunque possa subire gli effetti del caldo eccessivo, l’impatto delle alte
temperature e delle ondate di calore sulla salute non è omogeneo nella popolazione.
Studi epidemiologici hanno evidenziato come tali condizioni abbiano un impatto
significativo sulla salute della popolazione residente nelle aree urbane, in particolare
sono stati riscontrati effetti sulla mortalità della popolazione anziana (75-84 anni) e
molto anziana (>84 anni). L’effetto delle alte temperature sulla mortalità è relativamente
immediato, con una latenza solitamente di 1-3 giorni tra il verificarsi di un rapido
innalzamento della temperatura ed un successivo aumento del numero di decessi
(Basu & Samet 2002).
A parità di livello di esposizione, alcuni individui, a causa di specifiche
caratteristiche socio-demografiche, di salute e di condizioni di vita, hanno un elevato
rischio di effetti negativi sulla salute. Questi individui sono definiti «fragili» agli effetti del
caldo.
Inoltre le ondate di calore che si verificano precocemente, all’inizio della stagione
estiva, hanno un impatto maggiore sulla salute della popolazione rispetto a episodi di
uguale intensità che si verificano successivamente nel corso dell’estate. Tale fenomeno
è attribuibile, in parte, ad un graduale e progressivo adattamento dell’organismo alle
condizioni climatiche nel corso della stagione estiva.
La Regione Siciliana il 11.06.2012 ha approvato le “Linee Guida Regionali per la
prevenzione degli effetti delle ondate di calore”, che riportano gli interventi raccomandati
per contrastare, con sufficiente anticipo, gli effetti nocivi delle ondate di calore e
sottolineano la preliminare necessità di pianificare una vera e propria emergenza
multidisciplinare con un sistema di gestione altrettanto multidisciplinare attraverso un
piano locale .
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Per la predisposizione del Piano locale per la parte sanitaria si è fatto riferimento al
protocollo d’intesa tra il Ministero della salute ,il Ministero per la Solidarietà Sociale , le
Regioni , i Comuni, i Medici di Medicina Generale
Nella realizzazione del piano devono essere tenuti in considerazione anche la
valutazione della fattibilità, il numero di persone disponibili ad attuarlo, la adeguata
risposta per livello di allarme in rapporto al numero di persone che possono trarne
beneficio e l’analisi dei costi/benefici.
Le “ondate di calore” che hanno colpito intensamente l’Europa durante estate dell’anno
2003 ha provocato oltre 25000 decessi . In Italia, dalla metà di luglio a fine agosto dello
stesso anno 2003, si è notato un incremento di oltre il 33% della mortalità della
popolazione over 75 anni, rispetto allo stesso periodo del 2002. Secondo l’Istituto
Superiore sanità, il 92% dei decessi ha interessato soggetti di età superiore ai 75 anni e
con concomitanti patologie dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardiovascolare e
del sistema nervoso centrale. Nella popolazione assistita dall’ASP di Ragusa, nel
periodo giugno-agosto 2002 e 2003, si è notato un incremento del 2.9% della differenza
tra la mortalità delle persone di età uguale o superiore ai 75 anni. Il sesso femminile è
risultato più sensibile alla mortalità per le ondate di calore del 2003 rispetto al sesso
maschile
Riguardo l’andamento della mortalità del periodo 2002-2003 e 2008-2009 si è notato un
progressivo incremento negli ultimi due anni di decessi nella fascia di età >75 anni. Tale
valore sembra aver risentito dell’influenza del decremento progressivo dei decessi nelle
fasce 60-74 anni. Mentre nel 2012 c’è stato un incremento costante la mortalità
distribuito in tutti mesi dell’anno, nell’2013 il dato si è mantenuto costante.
Le complicanze della salute
L’esposizione a temperature elevate, anche per un breve periodo di tempo, può
causare problemi anche gravi alla salute delle persone. L’umidità relativa presente
nell’aria influisce sulla percezione della temperatura corporea, divenendo pericolosa per
la salute, quando supera determinati valori. Una temperatura ambientale di 35°C con
una umidità relativa del 55% è percepita dall’organismo come 43°C, valore indicante
un’alta possibilità di andare incontro a malessere grave.
Il Colpo da Calore richiede una immediata richiesta di assistenza medica. Si manifesta
con i seguenti sintomi:
- battito cardiaco accellerato;
- mal di testa pulsante;
- vertigini;
- nausea;
- confusione mentale;
- stato di incoscienza;
- febbre elevata.
Il Primo Soccorso in caso di colpo di calore, per come suggerito dal CCM, verte al
raffreddamento della persona evitando, nel contempo, di dare da bere.
In particolare la popolazione tutta dovrebbe essere educata ad affrontare un primo
soccorso di “Colpo da Calore” attraverso delle azioni:
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
portare la persona in una zona ombreggiata; raffreddarla rapidamente
utilizzando qualunque mezzo (ad es. spugnature con acqua fresca con
contemporanea ventilazione);
controllare la temperatura, se è possibile, e fare di tutto per abbassarla;
Chiamare l’assistenza medica tramite il 118
Temperature ambientali elevate possono dare origine ad infiammazioni e prurito da
calore con la manifestazione di puntini o vescicole rosse (sudamina) in alcune parti del
corpo. I più colpiti sono i bambini e le persone anziane specialmente se allettate o con
problemi di incontinenza. Far stare la persona in un ambiente asciutto e fresco risulta
essere un’azione utile alla riduzione della sintomatologia
I soggetti più a rischio
Per l’analisi della fragilità bisogna ricercare a fondo quali sono le caratteristiche che
rendono più vulnerabile una persona rispetto ad un’altra in modo da identificare i
soggetti più a rischio e pianificare azioni di assistenza mirata.
Le caratteristiche principali di ogni singolo soggetto possono essere classificate in:
Caratteristiche relative alla salute: cardiopatie e patologie del circolo
coronario, cerebrale e polmonare; disturbi neurologici e della personalità;
disturbi dell’equilibrio idro-elettrolitico; disturbi della coagulazione;
scompensi ormonali; malattie a carico dell’apparato respiratorio; consumo
continuo di farmaci a fini terapeutici; non autosufficienti.
A tal proposito l’Assessorato alla salute Regionale ha fornito all’ASP un
elenco di soggetti fragili indicativo definito secondo i criteri sotto elencati :
Informazioni anagrafiche
Dalla Nuova Anagrafe Regionale si sono acquisizione del nome, cognome, data di
nascita, sesso e residenza. I soggetti selezionati sono stati classificati per gruppi di età
(65-74 anni, 75+).
Ricoveri ospedalieri pregressi (ultimi 2 anni)
Dalle schede di dimissione ospedaliera(SDO) dei residenti si sono acquisite
informazioni relative al soggetto ricoverato, diagnosi e regime di ricovero.
Attribuzione del livello di suscettibilità
Per ciascun soggetto è stato attribuito un punteggio di suscettibilità combinando le
caratteristiche anagrafiche (età, sesso) con i ricoveri per le 13 patologie( vedi Tab sotto)
note per essere associate ad un maggior rischio di mortalità durante le ondate di calore.
Definizione di 4 livelli di rischio:
1 basso; 2 medio-basso; 3 medio-alto; 4 alto.
Il rischio di suscettibilità è correlato all’età, al sesso, alla patologia e al n° dei ricoveri
pregressi:
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Caratteristiche personali e sociali:: età, sesso, basso reddito
economico, socialmente isolate, consumo di sostanze stupefacenti;
dipendenti da sostanze alcoliche.
Caratteristiche ambientali: vivere in città o campagna; zona costiera,
pianura o zona montana; abitazione con caratteristiche atte mantenere il
microclima in condizioni ottimali; esposizioni ad inquinanti; abitazioni
limitrofe ad attività produttive o a traffico stradale.
Vengono identificati 4 livelli di rischio ondate di calore crescente (Figura 1):
- Livello 0 - Condizioni meteorologiche non a rischio per la salute della popolazione.
- Livello 1 - Condizioni meteorologiche che non rappresentano un rischio per la salute
della popolazione ma possono precedere il verificarsi di condizioni di livello 2.
- Livello 2 - Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti
negativi sulla salute della popolazione a rischio.
- Livello 3 - Ondata di calore (condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre
o più giorni consecutivi). E’ necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla
popolazione a rischio.
.
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
La pubblicazione del bollettino di allarme
Il bollettino prodotto viene emesso ogni giorno entro le ore 10.00 ed e consultabile sul
sito web del Ministero della Salute
(http://www.salute.gov.it/emergenzaCaldo/bollettinoGiornaliero.jsp).
In Sicilia la consultazione del bollettino è anche possibile tramite il sito web del
Dipartimento dellaProtezione Civile Regionale
(http://www.regione.sicilia.it/presidenza/protezionecivile), www.sias.regione.sicilia.it
La diffusione capillare del bollettino meteoclimatico è uno strumento utile sia per
informare e sensibilizzare la popolazione, che per facilitare l’attivazione di tutte le
procedure di allerta e di emergenza da parte delle istituzioni e degli operatori coinvolti
(medici di medicina generale, operatori ospedalieri, volontariato, etc.).
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Schema organizzativo del piano locale Aziendale
1. Livello Aziendale,
Il piano prevede:
l’individuazione del referente locale responsabile del piano di prevenzione
Aziendale;
l’organizzazione della campagna informativa sui rischi del caldo;
l’organizzazione della gestione sanitaria dell’emergenza;
l’organizzazione dei medici di base coinvolti nel sistema di sorveglianza;
2. Formazione, Informazione e divulgazione delle comunicazioni
Obiettivi:
PROMOZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE
- Emanare consigli e raccomandazioni sugli stili di vita corretti ed i
comportamenti da adottare per la prevenzione e primo soccorso
- Far conoscere alla popolazione i rischi e gli effetti sulla salute connessi
alle ondate di calore
COMUNICAZIONE AI SERVIZI E ISTITUZIONI
- Rendere disponibile l’informazione sulla rete dei Servizi sul territorio e
sui relativi percorsi di accesso
- Sviluppare conoscenza, sensibilità e consapevolezza da parte dei
responsabili istituzionali e degli operatori sociali e sanitari affinché si
rendano parte attiva nelle iniziative di prevenzione, sorveglianza e
monitoraggio
- Garantire una comunicazione rapida, efficace e continua tra i livelli
istituzionali centrali e territoriali e tra i diversi soggetti sanitari coinvolti
Interventi / strumenti:
o MASS media (tv, radio, stampa, internet)
o Brochure, opuscoli informativi, manifesti, locandine
diffusi in farmacie, ambulatori, URP , UUOO Aziedali, residence
e centri diurni per anziani, chiese e comunità religiose, centri per
extracomunitari)
o Numero verde/call center/centrale operativa per
informazioni o iniziative di contrasto 1500
Informazione mirata:
Materiale informativo distribuito presso i MMG e gli Operatori
Sanitari e caregiver ordini e collegi professionali.
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Campagne informative mirate , seminari, incontri con operatori
sociosanitari, volontariato, associazioni rappresentative della
domanda e offerta di assistenziale
Sorvegliare e sostenere la popolazione a rischio
Analizzare la “fragilità” dell’impatto di ondate di calore
Rilevare e monitorare tempestivamente la domanda di aiuto e
assistenza
Facilitare l’accesso ai servizi sanitari
Definizione dell’Intervento Aziendale ASP Ragusa
Referente Aziendale
La Direzione Aziendale ha individuato quale Referente aziendale del Piano operativo, il
Responsabile del Servizio Epidemiologia e Prevenzione.
Il Referente aziendale:
coordina il piano, attiva l’informazione alla cittadinanza in merito alle misure
personali di contrasto al caldo e relativamente alla rete dei servizi attivati.
Il Referente aziendale attiva l’URP e U.O. Educazione alla Salute Aziendale
che si prenderanno cura della educazione
e promozione alla salute,
dell’informazione, e divulgazione di materiale informativo all’uopo predisposto
e/o ricevuto dalla Regione
La comunicazione avverrà attraverso i vari MASS media (tv, radio, stampa, internet,
sito web aziendale) e con la produzione di : brochure, opuscoli informativi, manifesti e
locandine che saranno diffusi nelle farmacie, negli ambulatori, presso l’URP, le varie
sedi delle UU.OO., i residence e i centri diurni per anziani, le chiese e le comunità
religiose, i centri per extracomunitari ,gli enti pubblici e privati.
Il numero verde/call center/centrale operativa per informazioni o iniziative di contrasto è
il 1500.
cura la trasmissione dei dati e delle informazione a livello regionale;
il referente aziendale o suo delegato è disponibile per tutte le informazioni e per
le comunicazioni attraverso i mass-media;
Informa
piano.
i referenti distrettuali e i
MMG tramite e-mail, sull’andamento del
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Popolazione
fragile individuata per l’ASP di Ragusa
fascia età 65-74anni
U
D
Tot
14492
16508
31000
fascia età > 75anni
U
D
Tot
13427
19114
32541
Il reperibile del Dipartimento medico di Prevenzione aziendale, venuto a
conoscenza dell’allerta, tramite e-mail, comunica il rischio previsto oltre il livello
soglia(3 ai MMG; ai Direttori Sanitari dei Presidi ospedalieri e ai Direttori dei
Distretti Sanitari;
I direttori dei distretti( Ragusa-Modica-Vittoria) informano il personale medico
delle Guardie mediche ordinarie e turistiche;
I direttori Sanitari dei Presidi ospedalieri provvedono ad allertare il PS e i vari
reparti per l’individuazione dei posti letto;
Il referente aziendale e i direttori dei distretti potranno essere sentiti per la
problematica in questione dal presidente del Comitato consultivo aziendale al fine
di ottimizzazione dell’integrazione degli interventi sociali e sanitari.
La Direzione della Azienda Sanitaria assume le decisioni programmatiche,
organizzative ed operative per l’erogazione dei servizi sanitari e assistenziali
a livello del territorio di competenza, adotta i provvedimenti necessari ad
assicurare l’erogazione degli stessi e l’ integrazione con quelli comunali, ove
richiesta.
Relativamente all’organizzazione dei ricoveri ospedalieri, durante gli eventuali
periodi di caldo eccessivo i direttori sanitari disporranno, per garantire un adeguato
numero di posti letto nelle strutture ospedaliere (per le case di cura convenzionate la
disposizione viene richiesta da parte del Dir. San. Aziendale al dir. sanitario della casa
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
di cura) rinviando eventuali ricoveri programmati che non rispondono a criteri di
necessità o urgenza. Il personale delle strutture sociali e sanitarie di ricovero e cura si
potranno informare giornalmente sul livello di rischio previsto per le 72 ore successive
consultando il bollettino giornaliero del Dipartimento della Protezione Civile.
www.sias.regione.sicilia.it
I Servizi residenziali e semiresidenziali provvedono a:
predisporre azioni e protocolli di corrette prassi assistenziali, anche adeguando
alimentazione e idratazione, in caso di allerta;
verificare quotidianamente le previsioni ed l’attivazione dei piani di intervento in caso
di allerta
sostenere il processo di miglioramento delle condizioni climatiche nelle strutture,
favorendo in ogni struttura l’identificazione di almeno uno spazio comune
deumidificato e climatizzato che consente di interrompere il disagio climatico in caso
di allerta.
Attività dei MMG
Come previsto dal Protocollo d’intesa tra il Ministero della salute, il Ministero per la
Solidarietà Sociale, le Regioni , i Comuni e i Medici di Medicina Generale,
il MMG, in relazione alla diretta conoscenza dei propri assistiti
valuta quali sono le reali condizioni di rischio per la popolazione anziana, in
relazione alle patologie da questa presentate ed in relazione alle eventuali
condizioni di esclusione sociale e di isolamento che rappresentano un
pericolo per la salute, specie in situazioni di caldo estremo e di condizioni
climatiche avverse;
individua i propri soggetti anziani a rischio che possono risentire delle ondate
di calore;
comunica
al distretto di appartenenza il numero dei soggetti fragili,
specificando chi è già inserito in Programmi di Assistenza Domiciliari (ADP).
I MMG, nei confronti degli anziani a rischio, effettueranno il monitoraggio delle
condizioni
cliniche,
tramite
accessi
eseguiti
in
ADP
(Assistenza
domiciliare
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
programmata), attivando un nuovo programma di accessi o integrando quello già
esistente.
In caso di allerta meteo, livello 3 a 72 ore i MMG effettueranno un accesso in ADP
nelle 72 ore;
in caso di allerta livello 3 a 48 ore effettueranno un accesso nelle 48 ore.
Se il livello 3 persiste per una settimana l’accesso sarà ripetuto nella settimana.
Ai fini della liquidazione, i MMG avranno cura di rendicontare gli accessi in ADP con un
elenco riepilogativo appositamente predisposto.
Qualora venga superato il tetto economico degli accessi in ADP previsto dagli accordi
vigenti, gli accessi effettuati in occasione delle ondate di calore, verranno liquidate
oltre il tetto.
Case di riposo
Sarà a cura del personale ASP addetto al controllo delle case di Riposo effettuare la
valutazione e il monitoraggio
del disconfort ambientale e fornire ai responsabili delle
strutture, al paziente ed ai familiari,
il materiale informativo prodotto dall’UOS
educazione alla salute.
Ospedali
I direttori sanitari dei nosocomi, tramite gli assistenti sociali o altro personale all’uopo
incaricati , in raccordo con i responsabili del distretto dovranno valutare le condizioni
cliniche del soggetto fragile in predimissione anche in funzione dell’autonomia del
soggetto( quali: lavarsi le mani, andare in bagno, spostarsi in casa, preparare da
mangiare, essere continenti, capacità di gestire denaro) in relazioni alle previsioni di
allarme meteorologico.
Qualora il soggetto rientrasse nelle categoria a rischio e di pre disconfort ambientale, si
valuterà la possibilità di soggiorno, in caso di allerta, in case o aree con microclima
adeguato , oppure si prevederà il ricovero di sollievo in strutture adeguate( con la
formula della dimissione protetta).
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Compiti del responsabile RENCAM( Registro di Mortalità)
Nel periodo che va dal 15 giugno al 15 settembre si registreranno le morti in eccesso
in occasione delle alte temperature. Un aumento del 25% dei decessi rispetto all’atteso
potrebbe essere correlato al caldo.
A tal proposito si propone la seguente definizione di caso:
- soggetto di età > 80 anni
- temperatura >32°C nelle cui scheda di morte fosse riportata una o più delle seguenti
cause di morte:
-
caldo/calore
-
patologia cardiovascolare
-
cerebrovasolare
-
diabete
-
BPCO
-
patologie neurocognitive
-
senectus
-
insufficienza renale
-
disidratazione
-
ipovolemia
-
iperpiressia
-
sespi non altrimenti specifica
Versione 17 giugno 2014 Dipartimento Medico di Prevenzione- Servizio Epidemiologia e
Prevenzione
Scarica