Storia Regioni 002_069 2e 20-12-2009 17:39 Pagina 16 Liguria TRACCE STORICHE La Preistoria Il Paleolitico: tracce umane di 200 000 anni fa La Liguria fu abitata fn dalla più remota Prei- castellieri tipologia di insediamento ampiamente diffusa nelle regioni alpine e prealpine, a partire dalla tarda età del bronzo e per tutta l’età del ferro, fino alla romanizzazione. Si trattava di un abitato, fortificato da mura in pietra e posto su un’altura, che includeva spesso, oltre alle case, anche i recinti per il bestiame. H L’ingresso di una grotta dei Balzi Rossi. In luoghi come questi sono state ritrovate le piccole sculture note come Veneri liguri, incisioni rupestri e pitture parietali. storia: da Finale Ligure alla frontiera italo-francese si succedono tracce d’insediamenti umani che, nel caso della celebre località dei Balzi Rossi, a poche centinaia di metri dal confne, risalgono addirittura al Paleolitico inferiore, cioè a circa 200 000 anni fa. L’uomo di Neandertal fu presente in Liguria tra 90 e 40 000 anni fa e venne poi sostituito dal più evoluto uomo di Cro-Magnon. Tracce di questi antichi nuclei abitativi si hanno, appunto, ai Balzi Rossi (grafti rupestri, statuette e sepolture), nella grotta della Basura di Toirano, presso Loano (impronte umane paleolitiche), e in quella delle Arene Candide, nel Finalese (sepolture mesolitiche). Il Neolitico Il Neolitico iniziò in Liguria nel cor- so del V millennio a.C., con l’arrivo di popolazioni meridionali che recarono con sé il bagaglio culturale necessario a sviluppare l’agricoltura e l’allevamento. È questo il momento della comparsa della produzione di ceramica, vero e proprio testimone della nascita della civiltà. A partire dal III millennio a.C., con l’inizio dell’età dei metalli, si era probabilmente sviluppata un’area interessata da scambi culturali abbastanza intensi, comprendente, oltre alla Liguria, anche il Piemonte e la Lombardia sudoccidentale. Gli stimoli provenienti da sud fecero sorgere nel settore orientale della Liguria i presupposti per una rapida evoluzione: nella Lunigiana forirono comunità che sono oggi testimoniate dalle celebri statue-stele, lastre in pietra d’aspetto antropomorfo e di grande interesse artistico e antropologico. All’altro capo della regione, durante l’età del bronzo (2000-1500 a.C.), si andava lentamente formando l’immenso complesso del monte Bego (oggi in territorio francese) che raccoglie 40 000 incisioni rupestri, la più impressionante raccolta di scene agricole, pastorali e guerriere dell’epoca rinvenibile sulle Alpi occidentali. L’età antica Il popolo dei Liguri A partire dal VI secolo a.C. nelle fonti letterarie greche viene menzionato il popolo dei Liguri, descritti come uomini e donne di grande resistenza fsica e di notevole coraggio, insediati su un suolo difcile e capaci di navigare fno alla Sardegna e all’Africa. Il territorio occupato da queste popolazioni non si limitava alla sola Liguria, ma si estendeva anche al Piemonte meridionale e poi fno a Marsiglia e a Pisa. Gli insediamenti sfruttavano le alture, su cui erano costruiti castellieri cinti di mura: ancora oggi, le località liguri e piemontesi che conservano nel loro nome il sufsso -asco, -osco deH Testa semicircolare di una statua-stele risalente al III millennio a.C. e proveniente dal centro di Verrucola. Le statue-stele della Lunigiana, tra le maggiori espressioni artistiche dell’età del bronzo e dell’età del ferro, riproducono in forme stilizzate figure maschili (guerrieri) e femminili. 16 Storia Regioni 002_069 2e 20-12-2009 17:39 Pagina 17 Liguria F Urna ritrovata nella rivano, quasi certamente, da quei primitivi centri abitati. necropoli di Chiavari. La necropoli di Chiavari riveste un’importanza fondamentale ai fini della conoscenza dei riti funerari e, più in generale, della struttura sociale delle popolazioni liguri nel corso della prima età del ferro. L’influenza di Etruschi, Celti e Romani Nel- la prima età del ferro, l’infusso etrusco divenne sempre più intenso, ma, a partire dal IV secolo, iniziarono le infltrazioni celtiche, dopo l’occupazione del Piemonte da parte di tribù galliche. Il III secolo a.C. vide la comparsa delle legioni romane che avevano un forte interesse, dopo la prima guerra punica, a controllare la regione costiera orientale, in modo da assicurare il collegamento con l’alleata Genova. Questa, dopo essere stata scalo commerciale dei Liguri fn dal V secolo a.C. e aver intrattenuto rapporti marittimi con Fenici, Greci ed Etruschi, era il solo centro importante ad aver scelto la strada dell’amicizia con Roma; le restanti tribù liguri, e in special modo i potenti Ingauni (che avevano la loro capitale ad Albenga) preferirono sempre altre alleanze: con i Galli, prima, e con i Cartaginesi, poi. H Il “ponte delle Fate” costruito all’inizio del II secolo d.C. per permettere il passaggio della via Aurelia in val Ponci, nell’entroterra ligure. Il ponte, costituito da un perfetto arco a semicerchio, ha una larghezza totale di 6 metri. La conquista romana Dopo la seconda guer- ra punica, che aveva visto la distruzione di Genova da parte del cartaginese Magone (205 a.C.), i Romani intrapresero la sistematica conquista della regione che venne annessa defnitivamente, e non senza gravi difcoltà per l’asprezza del territorio e per la combattività delle tribù liguri, nel 180 a.C. La resistenza di singoli nuclei di popolazioni non era però ancora cessata e per pacifcare la regione, nel 14 a.C., fu necessario l’intervento di Augusto. L’amministrazione imperiale accorpò la Liguria al Piemonte, poi all’Emilia e infne alla Lombardia. Questi secoli videro un buon grado di sviluppo economico, favorito dalla disponibilità di porti lungo la rotta che collegava Roma a Marsiglia. I Romani non fondarono grandi centri, ma preferirono sovrapporre i propri municipi agli originari villaggi liguri. La viabilità era assicurata dalla via Aurelia (da Roma fno a Vado) e dalla via Iulia Augusta (da Vado alla Provenza), che correvano entrambe lungo la costa; dalla via Postumia (tra Genova e Tortona, attraverso il passo della Bocchetta) e dalla via Aemilia Scauri (tra Vado e Acqui, attraverso il colle di Cadibona). Il Medioevo Dalle invasioni barbariche alle incursioni saracene Le invasioni barbariche, condotte soprattutto per via di terra e lungo direttrici che puntavano alle grandi città e ai distretti agricoli più ricchi, sforarono soltanto la regione che conobbe invece la dominazione bizantina prima di diventare, nel VII secolo d.C., parte del regno longobardo e poi di quello carolingio. Continuamente investito dalle incursioni marittime saracene e normanne, il territorio conobbe un progressivo frazionamento, tipico dell’età medievale: in questo modo il dominio del mare da parte dei Saraceni durò fno a tutto il X secolo. Sui litorali e sulle alture della regione si moltiplicarono, così, i torrioni di avvistamento e di difesa, molti dei quali sono ancor oggi visibili. 17 Storia Regioni 002_069 2e 20-12-2009 17:39 Pagina 18 Liguria E Il mosaico in stile bizantino che decora una delle nicchie del battistero di Albenga. La prima crociata (1098-1099) consacrò defnitivamente il suo ruolo preminente sui mari. L’espansione commerciale di Genova e le guerre con Pisa e Venezia A partire dal XII La nascita dei comuni e la potenza di Genova Quando il pericolo delle incursioni sara- H Particolare della decorazione dell’arca in argento con figure a sbalzo donata alla cattedrale di San Lorenzo nel 1178 dall’imperatore Federico Barbarossa. cene venne meno (a partire dal 1087, l’anno del trattato fra il principe Temin e le città marinare italiane per la soppressione della pirateria), l’espansione dei comuni (Genova, Savona e Noli, primi fra tutti) fu ostacolata, ma non impedita, dalla potenza di alcune grandi famiglie feudali: i Grimaldi, i Fieschi, i Doria, i Del Carretto. A loro volta, proprio i comuni iniziarono a doversi guardare dalla dilagante espansione di Genova; la città poté afermare la propria indipendenza comunale, con tutti i privilegi fscali ed economici che ciò comportava rispetto ai vincoli imposti dall’Impero, grazie soprattutto alla presenza, al suo interno, di un’importante sede episcopale che le conferiva distinzione e potenza. secolo, poi, il distacco dall’Impero garantì a Genova una maggiore autonomia e i suoi contatti commerciali si estesero a tutto il Mediterraneo: iniziava così la dura rivalità con Pisa che si sarebbe conclusa trionfalmente con la vittoria nella battaglia della Meloria (1284). Restava da abbattere il nemico più formidabile: Venezia. La guerra durò, tra crisi e periodi di pace, quasi cento anni e, dopo una prima fase molto favorevole, terminò con la sconftta di Genova. Nel frattempo molte cose erano accadute: i mercanti genovesi erano giunti in Oriente, fno all’Armenia e alla Crimea, passando per Costantinopoli, ed erano penetrati nell’Africa settentrionale; era stato eletto il primo doge (Simone Boccanegra, nel 1339); erano state conquistate la Corsica e una parte della Sardegna. I rapporti con i feri comuni della costa ligure furono, tuttavia, sempre difcili e Genova dovette faticare quattrocento anni prima di potersi afermare come città egemone nella regione. PERCORSO ARCHEOLOGICO E ARTISTICO Le suggestive tracce delle origini I grafti rupestri e le sepolture dei Balzi Rossi, l’impronta del piede nella grotta di Toirano e le sepolture mesolitiche delle Arene Candide sono le tracce più suggestive lasciate dalla Preistoria in Liguria che, come abbiamo visto conserva testimonianze risalenti fno a 200 0000 anni fa. I siti archeologici di epoca romana I mag- giori siti archeologici di età romana sono collocati alle due estremità della regione: a Ventimiglia e a Luni. Ventimiglia era l’antica Albium Intemelium e sorgeva presso la foce del torrente Nervia. Antica capitale dei Liguri Intemelli, fu conquistata dai Romani nel 180 a.C. e divenne ben presto un centro importante per il controllo della strada verso la Gallia; coinvolta a più riprese nelle lotte per la supremazia a Roma (la guerra tra Cesare e Pompeo e quella tra Ottone e Vitellio), subì danni gravissimi nel V secolo con l’arrivo dei Goti. L’edifcio meglio conservato è il teatro del II secolo d.C., ma sono interessanti anche i resti 18 Storia Regioni 002_069 2e 20-12-2009 17:39 Pagina 19 Liguria di un’insula di abitazioni intersecate da strade. Luni, a pochi chilometri da Sarzana, fu fondata nel 177 a.C. e divenne un porto attivissimo nella commercializzazione del marmo proveniente dai vicini monti di Carrara (ma anche di vini, formaggi e legname), tanto da imporre il nome alla regione circostante, ancor oggi chiamata Lunigiana. Decadde poi, in epoca medievale, per l’interramento del porto e la difusione della malaria. I resti della città, dispersi su un’area abbastanza vasta, comprendono l’anfteatro del I secolo d.C. e una villa patrizia, che hanno ispirato alcuni versi di Dante (Paradiso, XVI, vv. 73-78). Altre testimonianze della presenza romana, oltre a ritrovamenti sparsi un po’ ovunque, sono rappresentate dai ponti che questi grandi costruttori di strade disseminarono in tutta la regione. Una loro singolare successione si trova nell’appartata Val Ponci, nel Finalese: qui, lungo l’antica via Iulia Augusta, si possono osservare ben cinque ponti. voluta dai vescovi Teodolfo e Giovanni II, fu afdata ai benedettini. La vera afermazione del romanico si ebbe però nell’XI secolo, quando iniziarono a operare nella regione le maestranze lombarde che già avevano dato grandi prove di sé in Emilia. Le principali opere di questo periodo, che durò fno al XIII secolo, furono: Santa Maria Assunta a Ventimiglia, San Michele ad Albenga, San Paragorio a Noli, San Fruttuoso a Capodimonte e Sant’Andrea a Borzone (Genova). La cattedrale di Santa Maria Assunta, nella parte alta di Ventimiglia, è stata eretta tra l’XI e il XII secolo su luoghi di culto precedenti e vanta un portale gotico a protiro del 1222. La cripta, di età carolingia, è ornata di sculture preromaniche. Il battistero, dell’XI secolo, conserva vasche per la cerimonia a immersione, oltre a sculture d’epoca longobarda. San Michele ad Albenga sorge al centro della cittadina, sulla piazza dallo stesso nome. L’edifcio si presenta oggi romanico-gotico, essendo frutto di un rimaneggiamento, compiuto tra l’XI G Il teatro romano di Ventimiglia. L’edificio, di piccole dimensioni, è in buone condizioni di conservazione. H Il battistero di Albenga, risalente all’epoca tardoromana (V secolo) quando Costanzo III, marito di Galla Placidia, ricostruì la città e la cinse di mura. L’architettura paleocristiana e la ricca fioritura romanica Il maggior documento archi- tettonico del periodo paleocristiano è il battistero di Albenga (V secolo), nei pressi della cattedrale. A pianta decagonale all’esterno e ottagonale all’interno, conserva resti leggibili della vasca per il battesimo a immersione e un mosaico della fne del V secolo. La cupola era in origine costruita con il tipico sistema bizantino di inglobare anfore nello spessore della volta per alleggerirne il peso; purtroppo le anfore sono andate perdute nel corso di un restauro novecentesco. L’architettura romanica incominciò a difondersi in Liguria dopo il sacco di Genova, compiuto dagli Arabi nel 936. La ricostruzione della città, 19 Storia Regioni 002_069 2e 20-12-2009 17:39 Pagina 20 Liguria E Il maestoso campanile ottagonale della chiesa di San Donato a Genova, costituito da gallerie sovrapposte, mostra l’influenza stilistica del romanico lombardo e provenzale. e il XIII secolo, su una precedente basilica paleocristiana databile al V-VIII. San Paragorio, a Noli, è un edifcio protoromanico dell’XI secolo. Presenta all’interno afreschi del Trecento, un fonte battesimale, un crocifsso ligneo del XII secolo e una cattedra, pure lignea, datata al 1239. All’esterno, l’ingresso è ornato da un notevole protiro gotico del XIV secolo. San Fruttoso a Capodimonte è un’abbazia benedettina che godette di una straordinaria potenza tra l’VIII e il X secolo (epoca alla quale risale la costruzione della chiesa). Dopo essere decaduta, conobbe una seconda foritura a partire dal Duecento, quando la potente famiglia dei Doria la E La chiesa di San Matteo fu costruita nel 1125 per volere dei Doria che, nel 1278, la fecero completamente rinnovare in stile gotico. La facciata, con decorazione bicroma a fasce, è dominata dall’ampio rosone e dal portale a strombo preceduto da scalini. 20 scelse come sede delle proprie tombe di famiglia. Sant’Andrea a Borzone è parte di un’abbazia collocata nell’interno (a circa 20 chilometri da Chiavari) ed edifcata nel Duecento. La zona era stata a lungo luogo di frontiera tra diverse realtà politiche e cadeva sotto l’infuenza religiosa dei monaci di San Colombano di Bobbio, in Emilia. Altre chiese romaniche degne di menzione sono: San Michele a Ventimiglia, San Pietro a Camporosso (presso Ventimiglia), Sant’Ampelio a Bordighera, San Siro a Sanremo, Santi Giacomo e Filippo ad Andora, Santa Croce ad Alassio. A Genova, sono interessanti San Lorenzo, Santi Cosma e Damiano, San Donato (dal bel campanile ottagonale), Santa Maria di castello, Santa Maria del prato, San Giovanni di Pré, San Siro di Struppa e infne l’abside di Santo Stefano. Si vedano poi Sant’Ambrogio a Uscio, San Salvatore a Lavagna, San Nicolò dell’isola a Sestri Levante, Sant’Andrea a Levanto, San Giovanni Battista a Monterosso, San Pietro e San Lorenzo a Portovenere e San Pietro a Brugnato. La scultura ligure conservò a lungo l’infusso bizantino, grazie alla posizione della regione e ai rapporti diretti con Bisanzio, con cui la Liguria intratteneva un intenso scambio commerciale. Afdate in genere agli stessi maestri artigiani che edifcavano le chiese, le sculture di epoca romanica mostrano esiti modesti, non privi d’infuenze provenzali (oltre alle già citate memorie bizantine), come nel caso della Madonna dei Cappuccini di Santa Margherita Ligure (databile alla fne del XII secolo). Il gotico In San Giovanni di Pré a Genova (della fne del XII secolo) si notano i più antichi infussi gotici della Liguria, preceduti forse soltanto dalle porte della cinta muraria genovese, di poco anteriori. Il gotico, tuttavia, ha lasciato poche testimonianze in città, se si eccettuano la chiesa e il chiostro di San Matteo (XIII-XIV secolo) e le case di Domenicaccio, di Branca e di Lamba Doria, disposte intorno alla piazza San Matteo. Gli edifci civili tipici dell’epoca sono le torri: da segnalare quelle del castello a Lerici, degli Embriaci a Genova, del castello a Noli, di Costa Del Carretto ad Albenga. La scultura gotica giunse dalla vicina Toscana: Giovanni Pisano a Genova creò il complesso plastico che costituisce la tomba dell’imperatrice Margherita di Brabante (1313), mentre a Sarzana Giovanni di Balduccio lavorò al sepolcro del fglio di Castruccio Castracani. Storia Regioni 002_069 2e 20-12-2009 17:39 Pagina 21 Liguria Con Google Earth® - Liguria.kmz MUSEI DI EPOCA PREISTORICA Ventimiglia (IM) Museo Preistorico ai Balzi Rossi Documenta la presenza umana nelle grotte omonime: il reperto più interessante è costituito dallo scheletro prelevato da una sepoltura paleolitica della Barma Grande; vi sono poi i corredi di queste sepolture e resti di animali cacciati in quell’epoca. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/117/ museo-preistorico-dei-balzi-rossi Toirano (SV) Museo Preistorico della Val Varatella “N. Lamboglia” Raccoglie i reperti, risalenti al Paleolitico e al Neolitico, fino all’età del ferro, rinvenuti nelle grotte di Toirano. http://www.provincia.savona.it/temi/retemuseale/ comune_dettaglio.asp?zona=61&museo=56 Genova Pegli (GE) Museo Civico di Archeologia ligure Dedicato alla Preistoria e alla Protostoria della Liguria, conserva reperti preromani rinvenuti a Genova e di epoca romana provenienti dalle altre città liguri. http://www.archeocarta.com/liguria/files/genova/musei/ civico_archeologia.htm Camogli (GE) Civico Museo Archeologico Reperti provenienti dal castelliere ligure, abitato dal XIII al IX secolo a.C., ceramiche e terrecotte. http://www.ospitalitalia.it/arte_scheda.php.id.781/Liguria/GE/ Camogli/Civico_Museo_Archeologico.html Chiavari (GE) Museo Archeologico per la Preistoria e la Protostoria del Tigullio Raccoglie i frutti degli scavi condotti nella necropoli poco lontana e datata ai secoli VIII-VII a.C. http://www.archeocarta.com/liguria/files/genova/musei/chiavari.htm Savona Civico Museo Storico Archeologico Accoglie i reperti degli scavi della fortezza del Priamar, sorta sul luogo del primo insediamento abitativo. http://www.museoarcheosavona.it/ Finale Ligure (SV) Civico Museo di Finale Espone reperti archeologici, a partire dal Paleolitico, rinvenuti nell’ampio retroterra finalese. http://www.museoarcheofinale.com/ Sanremo (IM) Museo Civico Custodisce reperti archeologici a partire dal Paleolitico medio. http://www.museocivicosanremo.it/ MUSEI DI EPOCA ROMANA Albenga (SV) Museo Navale Romano Costituito con i ritrovamenti (anfore vinarie, attrezzature di bordo e suppellettili) compiuti sui resti di una nave romana, affondata nel I secolo a.C. al largo dell’isola Gallinara, da cui sono state recuperate centinaia di anfore e parti in legno e in ferro della nave stessa. Documenta inoltre, con disegni, modellini e calchi, la tecnica marinara antica. Il museo è anche sede del Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina e della sezione di Preistoria del Civico Museo Ingauno. http://www.iisl.it/musei/navale/naval.htm Civico Museo Ingauno Ospita i reperti recuperati dalla romana Albingaunum e dai posteriori insediamenti medievali. http://www.genovapress.com/index.php/content/view/19159/135/ Ventimiglia (IM) Civico Museo Archeologico “G. Rossi” Documenta i risultati degli importanti scavi condotti nel sito dell’antica Albitimilium, con vetri, ceramiche e un notevole lapidario. http://www.emmeti.it/Arte/Liguria/ProvImperia/Ventimiglia/ civ_mus_arch_rossi.de.html La Spezia Museo Civico “Ubaldo Formentini” Espone soprattutto materiali provenienti dalla città romana di Luni, fiorente nel I-II secolo d.C. http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_civico_archeologico_ Ubaldo_Formentini Ortonovo (SP) Sistema Museale della Zona Archeologica di Luni Collocato al centro della vasta zona archeologica della città romana di Luni, ne raccoglie i materiali di scavo. La creazione del museo ha impedito ulteriori dispersioni del materiale scavato nella città romana: in precedenza, esso era finito nei musei di Firenze e di La Spezia, o addirittura in collezioni private. I reperti più interessanti riguardano soprattutto la statuaria e i cippi funerari, ma non mancano corredi di gioielli e oggetti di vita quotidiana. http://www.turismoprovincia.laspezia.it/it/cosa-fare/arte-e-cultura/luni MUSEI DI EPOCA MEDIEVALE Genova Museo Navale Dedicato alla storia del rapporto di Genova con il mare, conserva reperti navali medievali risalenti all’epoca della nascita della repubblica marinara. http://www.sullacrestadellonda.it/musei/gepegli.htm Museo di Architettura e Scultura Ligure Documenta lo sviluppo dell’arte figurativa genovese a partire dal Medioevo. http://it.viaggi.yahoo.com/p-guida_viaggi-1109474museo_di_architettura_e_scultura_ligure_in_s_agostino_genova-i 21 Storia Regioni 002_069 2e 20-12-2009 17:39 Pagina 22 Liguria AREE ARCHEOLOGICHE APERTE AL PUBBLICO Albenga (SV) Regione Monti: monumenti funerari della via Iulia Augusta tra Albenga e Alassio. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/148/ via-iulia-augusta-albenga Albisola Superiore (SV) Piazza Giulio II: villa romana. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/149/ villa-romana-albisola-superiore Ameglia (SP) Località Cafaggio: necropoli preromana. Via Fabbricotti: villa romana di Bocca di Magra. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/120/ necropoli-ameglia Noli (SV) Chiesa di San Paragorio: area archeologica tardoantica-altomedievale. http://www.viagginellastoria.it/noli/sanparagorio.htm Portovenere (SP) Località Le Grazie: zona archeologica della villa romana del Varignano Vecchio. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/119/ villa-romana-del-varignano Quiliano (SV) Strada comunale tra Quiliano e Cadibona: ponti romani in val Quazzola. http://www.geosearch.it/c_H126/liguria/Quiliano.php Riva Ligure (IM) Area archeologica tardoantica-altomedievale. http://www.comunedirivaligure.it/site/5574/default.aspx Brugnato (SP) Sanremo (IM) Piazza della cattedrale: area archeologica. http://www.culturainliguria.it/cgibin/liguria/cultura/ep/home.do?displayPage=/ep/ schedaLuogo.do&oid=214124&tabId=3&flag_popup=false&backToList =false&lingua=Italiano&BV_SessionID=@@@@ 2068383050.1256569162@@@@&BV_EngineID= cccdadeijiiigffcefeceffdgnndffk.0 Località Capo Marine, via Aurelia: villa romana di Bussana. Località Foce: villa romana. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/ 165/provincia-di-imperia http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/ 170/villa-romana-foce Toirano (SV) Finale Ligure (SV) Promontorio della Caprazoppa: caverna delle Arene Candide. Varigotti, via al Castello: castrum. Convento dei Cappuccini: area archeologica della Pieve di Finalmarina. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/154/ caverna-delle-arene-candide http://www.finalborgo.it/varigotti.asp?voce=Varigotti&lng=ita http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/158/ pieve-finalmarina Genova Via delle Ginestre: tratto di acquedotto romano. http://www.acquedottogenova.altervista.org/ 750-%20acquedotto%20romano.htm Maissana (SP) Località Valle Lagorara - Santa Maria di Maissana: cava preistorica di diaspro. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/161/ cava-di-diaspro-valle-lagorara 22 Grotta della Basura. http://travel2liguria.com/portal/index.php?option= com_content&task=view&id=244&Itemid=32 Ventimiglia (IM) Corso Genova, 20: area archeologica di Albinitimilium. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/ 118/area-archeologica-ventimiglia Vezzano Ligure (SP) Chiesa di Santa Maria: area archeologica. http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/index.php?it/ 171/chiesa-di-s-maria-vezzano