Gentile Insegnante, con la presente abbiamo il piacere di proporLe

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Gentile Insegnante,
con la presente abbiamo il piacere di proporLe la programmazione teatrale per l’anno scolastico 2014/2015 presso il centro Bì
la Fabbrica del Gioco e delle Arti a Cormano.
Il cartellone dei titoli selezionati per la stagione dedicata agli adolescenti prevede due percorsi tematici, a cui abbiamo dato due
titoli differenti e che proporranno alcuni spettacoli teatrali diversamente orientati:
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LE ETA’ DEL CAMALEONTE – che intende sottolineare la mutevole e inquieta “forma” dell’adolescenza;
RICORDARE PER NON DIMENTICARE – con l’intento di attivare attenzione e riflessione sui temi della “memoria”
“LE ETA’ DEL CAMALEONTE” è un progetto che vede attivarsi, su alcuni titoli, una collaborazione tra “Teatro del Buratto Teatro stabile dell’innovazione per l’infanzia” e la compagnia “Quelli di Grock”.
Gli spettacoli che verranno proposti toccano temi che riguardano l’adolescenza e il disagio in età adolescenziale, come le
dipendenze, i disturbi del comportamento alimentare, l’uso eccessivo di alcool, la dipendenza dalla rete.
Il disagio può esprimersi in varie forme, alcune più dannose di altre: mutano i comportamenti, ci si mette alla prova, si osserva il
proprio corpo con occhi diversi e si prende coscienza degli altri e di se’.
(Spettacoli Nella rete; Quasi perfetta; Binge drinking)
“RICORDARE PER NON DIMENTICARE” è un progetto tematico sulla Memoria che attraverso il teatro vuole offrire ai giovani
un’occasione in più di conoscenza e di riflessione. Prendendo spunto da alcune ricorrenze importanti come il ricordo della
“Grande guerra”, di cui ricorrono i cento anni dallo scoppio, o il terribile genocidio avvenuto in Rwanda nel 1994, si propongono
temi e punti di vista di autori che hanno voluto testimoniare fatti e personaggi di momenti storici che hanno segnato
profondamente la storia passata e recente. Un impegno perché conoscere e non dimenticare possa rendere più consapevoli e
aiutare a non ricadere mai più in errori così devastanti.
(Spettacoli Ridirwandaridi; Questa è la bella vita che ho fatto)
La maggior parte dei titoli è accompagnata da una guida tematica per agevolare l’inserimento della partecipazione allo
spettacolo scelto all’interno del progetto didattico complessivo della Sua classe. Al termine degli stessi sarà possibile avere un
incontro di approfondimento con attori, registi e/o esperti del settore.
E’ possibile ricevere maggiori informazioni, schede dettagliate, materiale fotografico e prenotare gli spettacoli contattandoci al
numero 02 66305562 (da martedì a venerdì in orario 9.00-13.00; 14.30-18.30) oppure scrivendo all’indirizzo
[email protected].
A disposizione per qualsiasi integrazione al materiale che segue Le auguriamo un buon inizio di anno scolastico.
Cordialmente,
Alessandra Botta, Lorena Vecchies
UFFICIO SCUOLA Bì La Fabbrica del Gioco e delle Arti
STAGIONE TEATRALE
A.S. 2 0 1 4 | 2 0 1 5
SPETTACOLI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
2014
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29 e 30 ottobre | 4 e 5 maggio NELLA RETE – Teatro del Buratto - da 12 anni
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12 dicembre RIDIRWANDARIDI. Racconti di un bambino silenzioso – Teatro del Buratto/Elisa Canfora/Variopinto Onlus
da 12 anni
2015
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21 e 22 gennaio QUESTA E’ LA BELLA VITA CHE HO FATTO - Teatro del Buratto/Stefano Panzeri – da 12 anni
•
24 e 25 febbraio QUASI PERFETTA. Uno spettacolo sull'anoressia - Quelli di Grock - da 12 anni
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29 e 30 aprile BINGE DRINKING. MONDO LIQUIDO - Teatro del Buratto - da 13 anni
Inizio spettacoli: ore 9.30 – è possibile concordare un posticipo dell’inizio alle ore 10.00 in fase di prenotazione.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
UFFICIO SCUOLA
Alessandra Botta, Lorena Vecchies
Tel. 02 66305562
[email protected]
da martedì a venerdì - 9.00-13.00 - 14.30-18.30
www.bilafabbricadelgiocoedellearti.it
BIGLIETTERIA
PER GLI SPETTACOLI DEL PROGETTO “RICORDARE PER NON DIMENTICARE”
Intero € 7,00
Abbonamento Speciale Scuole: due spettacoli € 10,00
PER GLI SPETTACOLI DEL PROGETTO “LE ETA’ DEL CAMALEONTE”
Intero € 8,00
Abbonamento Speciale Camaleonte: due spettacoli € 12,00
SCHEDE DEGLI SPETTACOLI
29 e 30 ottobre 2014 | 4 e 5 maggio 2015 – Progetto LE ETA’ DEL CAMALEONTE
NELLA RETE
Teatro del Buratto
Età consigliata: da 12 anni
Lo spettacolo racconta in modo parallelo e sincrono le storie di tre adolescenti che frequentano il liceo. Tre personalità
diverse, tre modi di vivere la stessa esperienza. La rete è il loro mondo, il loro modo di camminare nella realtà; nella rete si
muovono sicuri, si sentono a loro agio: sono “il cacciatore” non certo “cappuccetto rosso”. Nascosti davanti a uno schermo
si aprono, si confidano si sentono illusoriamente intoccabili…
Nella rete si incrociano tre storie segnate da cyberbullismo, sexting, e uso sregolato della rete, di social network, internet o
giochi.
I ragazzi si muovono tra una realtà reale e una realtà virtuale… una realtà dove loro “mentono” si creano diversi o più veri, e
incontrano altri che “mentono”. Chi sono? Chi incontrano?
Giulio è un ragazzo timido, a scuola viene spesso preso in giro, ma quando arriva a casa e entra nella rete si trasforma, si
inventa mille identità e da vittima diventa carnefice.
Francesca è ‘carina’, ha un ragazzo, e pensa di gratificarlo mandandogli delle sue foto, foto intime… ma quando per una
serie di vicissitudini le foto finiscono in rete anche lei si sente finita.
E poi c’è Elena, che nella rete si perde per intere notti, si protegge nell’anonimato, conosce e vede quello che accade agli
altri.
Si incontrano tutti i giorni, nella stessa scuola e spesso in rete, anche se non si riconoscono.
Nelle stanze virtuali si può sperimentare la propria identità in tutte le sue sfumature, cambiando l'età, la professione e
perfino il sesso di appartenenza, ascoltare le reazioni degli altri e maturare delle convinzioni, attraverso il confronto con
altre personalità, più o meno reali. Si può recitare nel teatro on-line.
I rischi sono quelli legati a ogni situazione che consenta di far emergere e di soddisfare i bisogni più profondi e
inconsapevoli: si sperimentano parti di sé che potrebbero sfuggire al controllo, soprattutto quando si dispone di uno
strumento di comunicazione che consente di rimanere uomini e donne senza volto, una condizione che potenzialmente può
favorire la comparsa di comportamenti guidati da una minima morale.
Il video creato per lo spettacolo da Carlo Maria Fusani, sottolinea il ritmo narrativo e inventa attraverso forme, segni, linee
intrecciate, colori e movimento, l’emotività spesso nascosta dei protagonisti.
GUIDA TEMATICA: le dipendenze, la solidarietà, la diversità, la paura, le emozioni, crescere e diventare grandi.
Linguaggio: teatro d’attore. Durata: 50’
Segue incontro di approfondimento con il pubblico.
12 dicembre 2015 – Progetto RICORDARE PER NON DIMENTICARE - Giornate della Memoria
RIDIRWANDARIDI. Racconti di un bambino silenzioso
Teatro del Buratto/Elisa Canfora/Variopinto onlus
Età consigliata: da 12 anni
Ridirwandaridi è un monologo teatrale tratto dai libri Storia di Lemi che si innamorò di una pallina di Paolo Sormani e Luna
Park Rwanda di Roberto Mauri. Le opere trattano del genocidio avvenuto in Rwanda nel 1994 che ha causato la morte di
circa un milione di rwandesi. Il monologo narra vicende di bambini, adulti, intere famiglie e ladri di galline; tutte vite
spezzate o irrimediabilmente sconvolte dal conflitto “etnico”. Il personaggio che anima la scena è un bambino di nove anni,
si chiama Lemi, ha vissuto ed è sopravvissuto alla guerra, ma non alla malaria.
A sottrarlo al futuro, ironia della sorte, non un machete ma una zanzara.
Lemi descrive i luoghi dove ha vissuto la sua breve vita. Luoghi che ha dovuto abbandonare all’improvviso, di fretta, di
notte, insieme a una parte della sua famiglia e a migliaia di connazionali in cerca di salvezza nei campi profughi.
Parlando di sé Lemi parla di tutti i bambini rwandesi; parlando della sua mamma e del suo papà racconta di migliaia di
uomini e donne che, in Africa e nel mondo, vivono i drammi comuni a tutti i popoli in guerra.
6 aprile 1994, Aeroporto di Kigali. Viene abbattuto l'aereo presidenziale in fase d'atterraggio. Fra le vittime, il presidente
hutu Juvénal Habyarimana e l'omologo burundese Cyprien Ntarymira. Qualche ora dopo scoppia l'inferno; nel giro di pochi
mesi il Rwanda si trasforma dal paese "delle mille colline" a quello "dei mille cimiteri".
Da aprile alla metà di luglio, per circa 100 giorni, vennero uccise una quantità di persone stimata tra 800.000 e 1.071.000
unità. E l’ONU non intervenne.
Il Rwanda è situato in Africa Centrale, è incluso tra i paesi più densamente popolati del continente, con otto milioni di
abitanti su una superficie terrestre di 26,338 km quadrati (qualche centinaio di km in più della nostra Sicilia).
Variopinto Onlus opera sul territorio rwandese dal 1995, realizzando progetti in ambito educativo e sociale (scuole, centri
per ragazze di strada e disabili)
Paolo Sormani, autore del libro e fondatore d Variopinto Onlus, potrà partecipare al dibattito dopo lo spettacolo.
GUIDA TEMATICA: la memoria, la storia dei popoli, la diversità, la paura, le emozioni, crescere e diventare grandi.
Linguaggio: teatro d’attore. Durata: 50’
Segue incontro con la compagnia.
21 e 22 gennaio 2015 – Progetto RICORDARE PER NON DIMENTICARE - Giornate della Memoria
QUESTA E’ LA BELLA VITA CHE HO FATTO
Teatro del Buratto/Stefano Panzeri
Età consigliata: da 12 anni
Parte I: “La crante querra”
TERRAMATTA: LA BIOGRAFIA. La storia del Novecento raccontata da un ultimo
TERRAMATTA è un libro di memorie/autobiografia pubblicato da Einaudi nel 2007 scritto in un italiano inventato da
Vincenzo Rabito, un ex bracciante siciliano, semianalfabeta ma di grande capacità narrativa.
Rabito, nato nel 1899 a Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa, ha attraversato il secolo scorso, con le sue guerre, le sue
ideologie, le vittorie e le sconfitte, le trasformazioni economiche e sociali, sempre in lotta per la sopravvivenza. La sua è la
storia di un’irriducibile individualità ma, allo stesso tempo, è la storia di tanti “ultimi” che raramente hanno preso la parola.
Vincenzo Rabito, un ragazzo del ’99, l’ha scritta in sette anni, tra il 1968 e il 1975 su una vecchia Olivetti. Si tratta di
un’opera monumentale, forse la più straordinaria tra le scritture popolari mai apparse in Italia: 1027 pagine a interlinea
zero, senza un centimetro di margine superiore, né inferiore, nè laterale. Un’opera che si caratterizza per una lingua orale,
dura, grezza, infarcita di “sicilianismi”, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva. Un’opera che racconta
la Storia con una storia: Rabito si arrampica sulla scrittura di sé per quasi tutto il Novecento, litigando con la storia d’Italia e
con la macchina da scrivere, ma disegnando un affresco della Sicilia e in generale d’Italia straordinariamente vivo e per certi
versi attuale.
TERRAMATTA affascina chiunque abbia la pazienza di resistere allo shock del lessico e della grammatica strana, all’inizio
quasi incomprensibile; coinvolge il lettore come un diario personale e al contempo come un grande documentario,
restituendo la sensazione di vivere il “dietro le quinte “ di avvenimenti che segnano con la loro importanza la nostra storia,
ma che proprio per la loro grandezza, spesso vediamo come lontani, isolati in un tempo che non è più, che non ci
appartiene.
Vincenzo non solo ti cattura con la bellezza della sua storia, ma arriva a sfidarti con le sue parole e la sua “presenza”, con
una lingua che a volte diventa gramelot, e con racconti straordinariamente avvincenti in cui si ride e ci si commuove;
Vincenzo regala immagini vive e già teatrali sulla carta e mostra, con franca saggezza popolare, l’essenza dell’italiano, il suo
rapporto con lo Stato e con il bene comune, quel misto di eroismo e menefreghismo che ci contraddistingue spesso ancora
come popolo.
Narrare in prima persona la vita di Vincenzo e le sue avventure (un personaggio a metà tra un Don Chisciotte e uno Zanni) è
interessante, oltre che come approfondimento didattico e come occasione per celebrare la ricorrenza dello scoppio del
primo conflitto mondiale, anche perché i primi anni della vita di Vincenzo sono quelli più freschi, più esuberanti e perché
dipingono una realtà che per certi versi non è lontana dalla nostra di oggi: si pensi alla silenziosa incombenza di un conflitto
bellico internazionale, alla crisi, alla necessità sempre più impellente di trovare nuovi mezzi di sostentamento.
“Inoltre, quando propongo questo lavoro nelle scuole, mi piace l’idea che sia un ragazzo del ’99 a raccontare la sua vita e
la Storia a un altro ragazzo del ’99 (o quasi), facendo con le parole, le Sue parole, un balzo lungo un secolo.” (Stefano
Panzeri, autore della drammaturgia)
GUIDA TEMATICA: : la memoria, la storia dei popoli, la diversità, la paura, le emozioni, crescere e diventare grandi.
Linguaggio: teatro d’attore. Durata: 50’
Segue incontro con la compagnia.
24 e 25 Febbraio 2015 - Progetto LE ETA’ DEL CAMALEONTE
QUASI PERFETTA
Uno spettacolo sull'anoressia
Quelli di Grock
Età consigliata: da 12 anni
In scena un’attrice sola racconta la storia di Alice, una ragazza un tempo anoressica, ora guarita, ma con l’urgenza viva e la
necessità di raccontarsi e di far conoscere il suo problema. La sua è una storia come tante in cui un disagio,
apparentemente nella norma, si trasforma e si amplifica fino a sfociare in una grave patologia.
Intorno ad Alice ruotano, evocate dall’attrice stessa, alcune figure significative: una madre competitiva e poco accogliente,
un padre assente, un’amica che non capisce, un amore mai corrisposto.
Con Alice viene portata in scena una sorta di diario a flash-back, a ricordi, a immagini; la personalità della protagonista si
trasforma, i suoi pensieri diventano ossessione. Pian piano il suo disagio, nato - come spesso avviene - in modo subdolo e
silenzioso, si fa eclatante e urgente.
Sarà nella verità delle parole che Alice pronuncia alla fine dello spettacolo, che si troverà una risposta alla disperata
richiesta di aiuto: di anoressia si più e si deve guarire, e lo si può fare attraverso l’aiuto di chi ci ama, ci è vicino e che con
cura ci saprà indicare un percorso per ricominciare a camminare da soli.
GUIDA TEMATICA: le dipendenze, la solidarietà, la diversità, la paura, le emozioni, crescere e diventare grandi.
Linguaggio: teatro d’attore. Durata: 50’
Segue incontro con la compagnia.
29 e 30 aprile 2015 - Progetto LE ETA’ DEL CAMALEONTE
BINGE DRINKING. MONDO LIQUIDO
Teatro del Buratto
Età consigliata: da 13 anni
Bevo, bevo e allora…
il presente è andato, la fantasia è parte della realtà, non ho più freni, i pensieri sfumano e questo mi fa stare bene.
Smetto di controllare le cose, il mondo, sono percorso da calde correnti di benessere. E sono altrove.
Non sono più minacciato dalla gente. Tutte le mie insicurezze sono evaporate.
Io ora posso quello che voglio.
Sto bene, con gli altri sto bene, mi sento, ci sento insieme e vorrei che fosse vero.
Siamo in sintonia, parti di un movimento che conduce alla fuga.
Bere fino a stordirsi. Tutto comincia sempre in un luogo e in una famiglia, qualsiasi essa sia.
La vita di tre ragazzi è messa a nudo nella sua ritmata frammentarietà per descrivere una settimana consumata nell’attesa
dello sballo del sabato sera. Gli episodi di vita familiare e scolastica si intersecano con momenti di relazione tra amici; alle
loro voci si mescolano quelle degli insegnanti, dei genitori e del “barista” in un loop di finta comunicazione.
I pensieri veri, quelli spesso nascosti, si rivelano solo al pubblico con cui i personaggi entrano in una relazione di confidenza.
A partire da una situazione di attesa drammatica, viene ricostruito un periodo fondamentale nella vita di quattro ragazzi, un
periodo che determinerà una presa di coscienza e quindi dei cambiamenti o delle perdite.
Per crescere bisogna scegliere.
Nella scrittura del testo e nella drammaturgia, la forma stessa di comunicazione dei giovani è diventata contenuto:
contenuto che va a mescolarsi con quello della storia narrata da restituire ad una riflessione di noi attori, di noi pubblico,
di noi persone, genitori o figli, possibili testimoni o interpreti di questo stesso disagio.
Lo spettacolo affronta un disagio interiore che spinge i giovani “normali”, in maniera assolutamente trasversale rispetto alla
società, a compiere scelte comportamentali spesso estreme che li portano all’abuso e in alcuni casi alla dipendenza
dall’alcol.
Il percorso di messa in scena nasce dall’incontro con alcuni testi e film che ci hanno spinto ad un lavoro di ricerca sul campo
e di confronto con giovani, adulti, genitori, medici, operatori incontrati nella fase di elaborazione della drammaturgia.
GUIDA TEMATICA: le dipendenze, la solidarietà, la diversità, la paura, le emozioni, crescere e diventare grandi.
Linguaggio: teatro d’attore. Durata: 55’
Segue incontro con la compagnia
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