TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico 2007-2008 Rete regionale Pierpaolo Boffi La rete di comunicazione ottica RETE DI TRASPORTO terrestre /sottomarina RETE METRO RETE d’ACCESSO RETE METRO RETE d’ACCESSO La rete di comunicazione ottica RETE DI TRASPORTO long-haul/backbone network = copre distanze di 1000km e oltre permette grande connettività tra tributari regionali e metro. E’ ottimizzata per la trasmissione ed i costi sono dominati dagli apparati di linea (rigenerazione, eccetera). RETE d’ACCESSO permette la connettività di un grande numero di utenti posti in prossimità. Sfrutta una grande varietà di tecnologie/protocolli. RETE METROPOLITANA collega distanze intorno i 10-100 km connettendo la rete d’accesso con la rete di trasporto. E’ oggi basata principalmente su architetture ad anello di tipo: - synchronous optical network SONET - synchronous digital hierarchy SDH Rete metropolitana long-haul interconnections ADM ADM ADM Metro SONET/SDH ring (OC-48/STM-16) Digital crossconnect nodes Metro SONET/SDH ring (OC-192/STM-64) ADM ADM ADM Edge ring (OC-3/STM-1) ADM ADM Edge ring (OC-12/STM-4) ADM ADM Piccoli anelli tributari, per esempio di tipo OC-3/STM-1 (155Mb/s) o OC-12/STM-4 (622Mb/s), aggregano traffico in anelli di core più grandi che interconnettono le stazioni di central office (CO) ad elevati bitrate, per esempio OC-48 / STM-16 (2.5Gb/s). ADM ATM interfaces router/switches to TDM interfaces Le architetture SONET/SDH hanno risposto alla necessità di standardizzare l’interconnettività tra diversi operatori a livello di fibra, una capacità questa che mancava ai precedenti sistemi PDH (plesiochronous digital hierarchy). Metro Gap A causa della continua richiesta di banda dovuta ai nuovi servizi di telecomunicazione (internet) la rete metropolitana deve gestire grandi quantità di dati, per esempio indirizzando, combinando e demultiplando tributari da OC-48 fino al livello STM-1. Ciò implica un aumento nella complessità elettronica della switching fabric e nel consumo di potenza. Si viene così a creare un gap tra la sempre maggiore richiesta di banda e servizi da parte dell’utente e la banda messa a disposizione dalla rete di trasporto long-haul DWDM: METRO GAP Oggi alcune funzioni chiave della rete, tradizionalmente realizzate nel dominio elettronico (cioè SONET/SDH), possono essere implementate nel dominio ottico. add/drop dinamico dei canali crossconnection switching protezione amplificazione performance monitoring Introduzione di soluzioni nel dominio ottico LONG-HAUL NETWORK Problemi: Costi Dimensioni Caratteristiche zona di azione dei Cross Connect SPAZIO PER L’OTTICA SONET/SDH Problemi: Limitata funzionalità Inefficienza DATA TDM DATA TDM Rete metropolitana WDM long-haul interconnections OADM OADM Metro ring (80-100km, 40-80 λ) OXC OXC optical crossconnect nodes OXC Metro ring (100-300km, 40-80 λ) OXC OADM OADM OADM Optical access ring Next generation SONET ring (OC-192) ADM 100 Eth Si usano i termini “transparent” o “all-optical” per indicare nodi dove i segnali si mantengono nel dominio ottico, senza alcuna conversione opto-elettronica. ATM switches Allo scopo di mantenere i segnali tributari il più possibile nel dominio ottico si sfruttano la trasparenza ed i vantaggi a livello di costo/bit del WDM. Fibre e componenti per i sistemi metro Le richieste dei sistemi metro sono sensibilmente differenti rispetto a quelle dei sistemi long-haul: a causa della diversa densità di popolazione e la geografia del territorio si richiede minor capacità di trasporto, ma maggiore flessibilità nella distribuzione verso reti residenziali, business, eccetera. Questo contesto è estremamente più complesso, non dal punto di vista della propagazione, ma delle funzionalità, anche a causa delle limitazioni imposte dai permessi e dai costi. - cablare un territorio urbano richiede una serie di permessi da parte degli organi preposti. Non sempre è possibile. Problemi possono insorgere anche in zone di elevato interesse artistico. - rispetto alle reti long-haul, il progetto del sistema è molto più sensibile ai costi, non solo di scavo, ma anche dei singoli componenti e dispositivi (presenti in numero elevato). Richieste sulle Fibre Differentemente che nei sistemi long-haul, la fibra nel sistema metro deve supportare traffico: - a differenti protocolli - a differenti lunghezze d’onda - per differenti servizi - a differenti bit rate di trasmissione. Questi includono: formati da OC-3 a OC-192 Ethernet e Fast Ethernet Gigabit Ethernet (GbE) e 10 Gigabit Ethernet (10 GbE) ESCON e FICON tutti trasportati in modo trasparente. Richieste sul sistema La trasmissione a 1310 nm continua ad essere ampiamente diffusa sia per l’economicità dei componenti sia per gli standard esistenti. A causa degli elevati costi dovuti alla cablatura (almeno doppi rispetto al long-haul) non si prevede di rimpiazzare frequentemente la rete metro, che deve quindi essere adattabile ed evitare l’obsolescenza. Il costo basso è uno dei criteri principali nel progetto della rete. Per i sistemi metro si deve prevedere l’uso di : - diodi laser non controllati in temperatura: la lunghezza d’onda non è agganciata - modulazione diretta: lo spettro del segnale modulato è largo - in modalità coarse WDM . Multiplazione WDM W avelength D ivision M ultiplexing !1 !2 !3 !4 ! (nm) 3° finestra delle comunicazioni ottiche canale a !2 canale a !3 canale a !4 MUX canale a !1 canale di trasmissione WDM Si trasmettono contemporaneamente nelle medesima fibra numerosi canali a diversa lunghezza d'onda. Δλ = spaziatura tra i canali ottici Multiplazione dense WDM D ense W avelength D ivision M ultiplexing trasmissione di molti canali (fino a 256) solitamente nella banda di amplificazione degli EDFA (C-band e eventualmente L-band) spaziatura tra i canali ottici di tipo “dense” Δλ = 100 / 50 GHz Multiplazione coarse WDM C oarse W avelength D ivision M ultiplexing trasmissione di pochi canali (solitamente 8 o 12 o 16) in tutta la banda di trasmissione della fibra ottica (regione a bassa attenuazione) spaziatura tra i canali ottici di tipo “coarse” Δλ = 20 nm Ideale per sistemi metro che non richiedono elevata capacità di dati trasportati: - costo limitato di componenti per il λmux/demux (solitamente realizzati con strutture in spazio libero). Standard CWDM Principali caratteristiche (basate sul draft della ITU-T G.695) • Basati sullo standard CWDM (ITU-T G.694.2) che prevede una griglia a 20 nm di spaziatura fra 1311 e 1611 nm (le soluzioni attualmente prodotte presentano 8 canali nella terza finestra ottica e/o 4 canali nella seconda) G.652 A&B 12 λ (standardised) standardised) G.652 C&D 16 λ (under discussion) discussion) Utilizzo della banda intorno a 1400nm Oggi sono state realizzate nuove fibre che presentano il vantaggio di aver eliminato il picco di assorbimento dell’acqua (ossidrile OH-) intorno a 1385nm. La rimozione di tale picco permette per la trasmissione l’utilizzo della regione intorno a 1400nm. fibra LWPF low water peak fiber G652.5 α @ 1385nm = 0.35 dB/km ( < α @ 1310nm) D @ 1400nm = 8 ps/nm km si rende possibile la trasmissione in fibra ottica nell’intera regione da 1260 nm a 1630 nm Fibra LWPF Dispersione nei sistemi metro Come i sistemi long-haul, i sistemi metro sono limitati dalle perdite e dalla dispersione. In ogni caso, a differenza dei long-haul, le distanze connesse nei sistemi metro sono inferiori e quindi richiedono un numero inferiore di amplificatori e non risultano quindi limitati dall’ OSNR dovuto all’accumulo del rumore spontaneo (ASE). Per motivi di costo, nei sistemi metro è preferibile utilizzare trasmettitori laser a modulazione diretta. MODULAZIONE DIRETTA: il cambiamento della corrente di modulazione è accompagnato da una variazione della densità di portatori carichi dentro la cavità laser, che a sua volta modifica l’indice di rifrazione della cavità La fase del segnale ottico emesso dal diodo laser modulato direttamente cambia con il tempo (fenomeno di chirp). allargamento dello spettro del segnale ed effetti sulla propagazione a causa della dispersione Compensazione della Dispersione La dispersione è il fattore limitante per distanze superiori a 200km e bit-rate di 10Gb/s in sistemi che usano trasmettitori laser modulati direttamente. Per combattere le limitazioni dovute alla dispersione, può essere usata fibra DCF (D<<0) per postcompensare span di fibra SMF, LWPF o NZDF. La fibra NDF negative dispersion fiber (cioè NZD-) presenta D < 0 e quindi risulta particolarmente adatta per compensare l’effetto di chirp indotto dalla modulazione diretta. La modulazione diretta induce un blueshift nella testa del bit (sono ritardate le λ maggiori) questo effetto può essere bilanciato da una D negativa della fibra con conseguente restringimento del bit Fibra NDF PIRELLI Widelight™ Offering reduced system costs and future-proof design, WideLight ™ is the ideal cabling solution for today 's metropolitan environments. A combination of state-of-theart optical evolution in fiber design and manufacturing technology delivers WideLight ™ as the non-zero-dispersion solution for medium distance applications. Dimensional specifications Cladding diameter µm 125.0 ± 1.0 Outer coating diameter µm 245 ± 5 Coating geometry Optical specifications Fibers are characterised both in the Conventional and in the Extended Band for attenuation and chromatic dispersion performances. Attenuation coefficients @ 1550 nm dB/km < 0.24 @ 1625 nm dB/km < 0.25 Dispersion coefficients In the range 1530 - 1565 nm ps/(nm·km) -10 ÷ -4.5 In the range 1565 - 1625 nm ps/(nm·km) -6.5 ÷ -0.1 Polarisation mode dispersion (PMD) ps/√km < 0.2 PMD (typical) ps/√km < 0.1 MFD (@1550 nm) µm 8.1 ± 0.5 Typical effective area (@1550 nm) µm2 50 MECHANICAL SPECIFICATIONS WideLight™ is proof tested at an elongation greater or equal to 1% for 1 second (or equivalent test conditions). This fiber is characterised in terms of Weibull plot and n value (Stress Corrosion Susceptibility Factor), with typical values above 19 (Dynamic Test). Lower total system cost Designed especially to reduce system costs to a minimum, WideLight™ fibre allows metropolitan cabling requirements to be met with minimal overall network expenditure. Compensazione della Dispersione L’uso della fibra NDF abbinata a trasmettitori modulati direttamente sembra essere la scelta ottima per i sistemi metro. In realtà il chirp indotto differisce da laser a laser. Di conseguenza la compensazione ottima può avvenire solo scegliendo opportunamente i laser uno ad uno. Inoltre la fibra NDF è molto piu’ costosa della fibra SMF standard. Sistemi ottici a 1300nm Il mercato legato alla rete d’accesso (stimato essere 10 volte più grande di quello metro) è ancora quasi esclusivamente dominato dalla trasmissione a 1300nm a causa della disponibilità di sorgenti a basso costo quali DFB non-raffreddati, laser Fabry-Perot, LED e i nuovi laser VCSEL. Inoltre nel caso di Gigabit Ethernet e 10 Gigabit Ethernet sono state standardizzate soluzioni a 1300nm. E’ chiaro che i sistemi metro debbano essere compatibili con la trasmissione a 1300nm. Altrimenti devono essere utilizzati costosi transponder ottici capaci di convertire otticamente il segnale a 1300nm in 1550nm. Le fibre SMF e LWPF grazie alla bassa dispersione nella banda 1300nm risultano ideali per la trasmissione di questa lunghezza d’onda. Futuro trend per i sistemi metro utilizzo di VCSEL a 1300nm spaziatura tra i canali ≤ 25GHz con la possibilità di trasmissione di migliaia di canali ottici nella banda tra 1280nm e 1630nm utilizzo di pompaggio Raman distribuito per amplificazione in bande non coperte da EDFA Applicazioni di fibre multimodo Le fibre multimodo MMF trovano applicazione per collegamenti a breve distanza, soprattutto in ambito LAN – local area network. Si ritiene che i futuri sistemi di tipo 10 Gigabit Ethernet in ambito LAN saranno sviluppati su fibre MMF. I motivi di tale successo delle MMF sono: il basso costo la disponibilità commerciale di VCSEL @850nm estremamente economici le basse tolleranze richieste nelle interconnessioni di lancio ed al ricevitore. Applicazioni di fibre multimodo Oggi lo standard prevede un diametro di core di 62.5µm con salto d’indice di 2%. Le prestazioni sono limitate soprattuto dalla dispersione modale. - Il limite è circa 200MHz/km @850nm. - Il limite è circa 500MHz/km @1300nm. Risultano istallate anche fibre MMF conformi ad un precedente standard con core di 50µm e salto d’indice di 1%. Per queste fibre il limite è circa 500MHz/km per entrambe le lunghezze d’onda. Un parametro che permette di caratterizzare il comportamento di una fibra MMF è il differential modal delay DMD, che deriva dalla scansione della superficie d’uscita di una fibra MMF eccitata in ingresso da un impulso e dalla registrazione dei tempi di arrivo per ciascuna posizione. (la dispersione della fibra MMF dipende fortemente dalle condizioni di lancio in fibra MMF).