DUO BEHSTEIN
Ennio Poggi e Laura Beltrametti suonano stabilmente in duo nelle formazioni per
due pianoforti e a quattro mani dal 1991. La lunga esperienza nell'interpretazione del
repertorio per duo pianistico permette loro una straordinaria intesa. Il repertorio spazia
infatti dal classicismo alla musica contemporanea. L' importante carriera artistica li ha
visti protagonisti in Italia, Europa, Medio oriente di memorabili concerti. Il Duo ha al
proprio attivo la registrazione CD della composizione di E. Poggi “Iride”, che ha presentato in Europa,in Medio Oriente, al Cremlino di Mosca e nella casa museo di Scjabin
e "Primi Piani" CD del duo che comprende pagine molto note per pianof. solo, pianoforte a quattro mani e per due pianoforti. In occasione di un concerto a Budapest il duo
Bechstein è stato recensito come il duo pianistico "più interessante" del momento. Il
duo è reduce di una una serie di appuntamenti che li ha visti protagonisti nei teatri di
Monza, Messina, Firenze, Livorno, Pisa, Carrara, La Spezia, e da una tournée in Normandia.
Cosi si è espressa la critica:
… il duo ha dimostrato, oltre all'affiatamento, una grande unità di intenti espressivi,
non solo nel ritrarre ciascun quadro nel suo complesso, ma anche nelle sfumature e nei
dettagli…(B. Zappa -L'Eco Di Bergamo)
… Laura Beltrametti ed Ennio Poggi, pianisti dalle mani d'oro, hanno dimostrato
di essere artisti autentici, hanno stupito per il controllo tecnico ed hanno commosso il
pubblico con una musicalità originale, anche perchè sono stati capaci di richiamare
dallo strumento una molteplicità di timbri e dinamiche che difficilmente si ascoltano.
(M. C. -Il Giornale Di Ragusa)
… Dinamica e appassionata è stata la loro esibizione, momento d’arte e di poesia
insieme, interpretazione carismatica di due artisti che riescono a trasmettere vita agli
spettatori, i quali, di certo, non possono rimanere indifferenti. Se Laura Beltrametti è
l’anima dell’esibizione, Ennio Poggi è la forma e viceversa… (C. Saja - Barcellona
news)
... Difficile indicare i momenti più significativi di un recital di altissimo livello, ma
l'apice è stato raggiunto nei due brani " Le Ebridi e Les Preludes ". Pubblico numerosissimo ed entusiasta.(Del Vaglio-Napoli-Critica Classica).
PROSSIMO CONCERTO
Domenica 7 GIUGNO 2015
DAVIDE MORABITO, pianoforte
UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ
UNITRE - UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ
STAGIONE CONCERTISTICA 2014 - 2015
Pomeriggi Musicali Reggini
terza edizione
DUO BECHSTEIN
LAURA BELTRAMETTI - ENNIO POGGI
PIANOFORTE A QUATTRO MANI
Domenica 31 maggio 2015
Auditorium Università della Terza Età
Via R. Willermin, 12 - 89123 Reggio Calabria
ORE 18 - INGRESSO LIBERO
PROGRAMMA
che come valzer. È infatti uno dei primi lavori ad essere composti in quest'ultima forma
musicale. Il celebre tema centrale (in ritmo ternario) sembra quasi ricordare i primi val-
• P. I. CIAIKOWSKIJ
Suite dallo Schiaccianoci
zer di Johann Strauss padre. Venne composto da Weber nel 1819, e nel 1841 venne orchestrato da Hector Berlioz (che lo inserì nei suoi concerti parigini). Di Isaac Manuel
Francisco Albéniz, pianista e compositore spagnolo, considerato fra i maggiori esponenti
• C. M. VON WEBER
della sua scuola nazionale, è il Tango eseguito dal duo. Erede del virtuosismo lisztiano,
Invito alla Danza
conoscitore delle nuove tendenze musicali francesi (aveva studiato e vissuto a Parigi),
Albéniz realizza, con de Falla, Turina e Granados la definitiva emancipazione della
• I.ALBENIZ
Tango
scuola spagnola dai modelli stranieri. Il Bolero di Maurice Ravel è la versione a 4 mani
originale dell’autore che chiude la prima parte del concerto. È sicuramente il Bolero più
• M. RAVEL
Bolero (Versione a quattro mani originale dell'autore)
celebre mai composto, nonché l'opera più popolare del compositore. La composizione
fu commissionata da parte di Ida Rubinštejn, una ballerina russa. Ravel non ne voleva
più sapere di balletti dopo che aveva rotto con il mostro sacro dell'epoca in tema di bal-
• E. POGGI
letti, quel Sergej Pavlovič Djagilev che imperava a Parigi in quegli anni come direttore
Oltrevalzer
artistico nonché fondatore dei famosi balletti russi. Ma cedette alle insistenze della Ru-
• F. LISZT
binstein e decise di orchestrare un pezzo del compositore spagnolo Isaac Albéniz, il
Fest Polonaise
Rapsodia ungherese n. 2
NOTE ALL’ASCOLTO
È un invito alla danza proposto con la suite dallo Schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij,
il quale seguì minuziosamente le indicazioni del coreografo Marius Petipa e, in seguito,
quelle del suo successore Lev Ivanov.Il balletto commissionato dal direttore del Teatro
di Mosca su richiesta specifica dei regnanti russi. Interpreti della serata sono il duo Bechstein formato da Laura Beltrametti ed Ennio Poggi. La suite che derivò dal balletto
divenne molto popolare nell'ambiente dei concerti, tanto che lo stesso Čajkovskij decise
di estrarne sette movimenti. Una novità presente in quest'opera è la presenza di uno strumento che fu visto per la prima volta dal compositore a Parigi, la celesta. Anche la composizione per pianoforte di Carl Maria von Weber è intitolata “Invito alla danza” ed è
scritta nella forma di rondò brillante. Il brano è classificabile sia come rondò brillante
componimento per pianoforte Iberia, per un balletto. Arrivò presto però la notizia che
gli eredi del grande compositore spagnolo non avevano acconsentito a nessuna trascrizione di pezzi del maestro anche perché la partitura della Iberia era già stata orchestrata
dal maestro Enrique Fernàndez Arbòs. Fu a questo punto che Ravel, non scoraggiandosi,
prese l'iniziativa di comporre ex novo un pezzo a tempo di bolero, scegliendo dunque
un brano dal carattere tipicamente spagnolo. ” Oltrevalzer” è un brano del maestro Ennio
Poggi che mette in luce il grande affiatamento, la continua ricerca di suoni e sfumature
del duo Bechstein. Una sorta di ringraziamento ed un segno d’affetto da parte dello
stesso Poggi. Con Franz Liszt e “Fest Polonaise” e la “Rapsodia ungherese n. 2” si
chiude il concerto. Le Rapsodie Ungheresi sono una raccolta di 19 brani, hanno una
forma libera ispirata ai moti patriottici ungheresi del 1848. Sei rapsodie sono poi state
riadattate dallo stesso autore per orchestra e alcune di esse sono brani diventati celebri,
come la n. 2.
Buon ascolto
Claudia Bova