Comune di
Mezzolombardo
CIRCUITO TEATRALE TRENTINO
LA RETE PROVINCIALE DELLO SPETTACOLO
Circolo
Culturale ’78
2015
ME ZZOLOMBA RD O 2014
Iniziativa realizzata con il sostegno di
Provincia
Autonoma
di Trento
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo
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il Coordinamento Teatrale Trentino.
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I nomi più noti del teatro nazional
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ricca di divertimento, ma
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anche di costruttive riflessioni.
Alessandra Ghezzi
Presidente del CC78a
ME ZZO LOMBARDO 2014 2015
In copertina Glauco Mauri e Roberto Sturno in Una pura formalità, foto Manuela Giusto
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la presenza di nomi noti nello
n programma di grande teatro, con
nuova generazione di attori e rescenario teatrale italiano e di una
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Questi i tratti distintivi dei sette titoli
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Luigi Rossi
Consigliere delegato
Anna Maria Helfer
Il Sindaco
1
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PROGRAMMA
18
NOVEMBRE
martedì
2014
ORE 21.00
1
DICEMBRE
lunedì
2014
ORE 21.00
8
GENNAIO
giovedì
2015
ORE 21.00
19
GENNAIO
lunedì
2015
ORE 21.00
NERAONDA
FAUSTO E GLI SCIACALLI
di Gianni Clementi
con Nicola Pistoia e Paolo Triestino, Elisabetta De Vito,
Ciro Scalera, Sandra Caruso, Ariele Vincenti
regia di Nicola Pistoia e Paolo Triestino
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
IL CAPPOTTO
di Vittorio Franceschi
liberamente ispirato all’omonimo racconto di Gogol'
con Vittorio Franceschi, Umberto Bortolani, Marina Pitta,
Federica Fabiani, Andrea Lupo, Giuliano Brunazzi, Matteo Alì,
Alessio Genchi, Valentina Grasso
regia di Alessandro D’Alatri
TRENTO SPETTACOLI
LIBERE STORIE
incontro con Andrea Castelli
Spettacolo fuori abbonamento
MIND PRODUCTION S.R.L.
LADRO DI RAZZA
di Gianni Clementi
con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey
regia di Marco Mattolini
Il calendario è suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.
Informazioni sul teatro e sul cinema in Trentino nel sito internet:
www.trentinospettacoli.it
2
31
GENNAIO
sabato
2015
ORE 21.00
10
FEBBRAIO
martedì
2015
ORE 21.00
24
FEBBRAIO
martedì
2015
ORE 21.00
31
TEATRO STABILE BOLZANO
I VICINI
di Fausto Paravidino
con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Davide Lorino, Monica Samassa
e Sara Putignano
regia di Fausto Paravidino
COMPAGNIA GANK E TEATRO STABILE DI GENOVA
AMADEUS
di Peter Shaffer
con Tullio Solenghi, Aldo Ottobrino, Roberto Alinghieri,
Arianna Comes, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo,
Andrea Nicolini
regia di Alberto Giusta
ITC 2000 SRL
COMEDIANS
di Trevor Griffiths
con Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio,
Claudia Penoni, Pia Engleberth e Rossana Mola
regia di Renato Sarti
martedì
COMPAGNIA MAURI STURNO IN COLLABORAZIONE CON
LA FONDAZIONE TEATRO DELLA PERGOLA
ORE 21.00
dal film di Giuseppe Tornatore
con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Giuseppe Nitti,
Amedeo D’Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso e Marco Fiore
regia di Glauco Mauri
MARZO
2015
UNA PURA FORMALITÀ
Il Coordinamento Teatrale Trentino e il Teatro S. Pietro
di Mezzolombardo aderiscono al Progetto Qualità promosso
dall’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo
3
n
PREZZI
ABBONAMENTO
Intero
Ridotto per soci Associazioni comunali
Ridotto per studenti (fino a 25 anni) e anziani (oltre i 65)
70,00
65,00
60,00
INGRESSO
Intero
Ridotto per soci Associazioni comunali
Ridotto per studenti (fino a 25 anni) e anziani (oltre i 65)
13,00
11,00
9,00
Per lo spettacolo “Libere storie”, fuori abbonamento, è previsto un ingresso unico
ad € 10,00.
Gli abbonati hanno diritto al loro posto se acquistano il biglietto per lo spettacolo
“Libere storie” al momento della sottoscrizione dell’abbonamento.
Il Comune di Mezzolombardo aderisce al progetto “Family in
Trentino” promosso dalla Provincia Autonoma di Trento che ha
fra i suoi obiettivi principali quello di sostenere concretamente
la famiglia, mettendola nelle condizioni di svolgere le sue importanti funzioni sociali, economiche ed educative. Per questo i nuclei famigliari residenti che si presenteranno alla cassa muniti della card rilasciata gratuitamente dal Comune
Ufficio Attività Socio-sanitarie tel. 0461 608238/48, potranno usufruire dell’ingresso ridotto.
www.comune.mezzolombardo.tn.it/
4
n
INFORMAZIONI
Tutti gli spettacoli avranno luogo presso il Teatro S. Pietro di Mezzolombardo con inizio alle ore 21.00.
PREVENDITA ABBONAMENTI
n
n
Per il rinnovo dei vecchi abbonamenti
da lunedì 20 a mercoledì 22 ottobre 2014 presso la biglietteria del Teatro
San Pietro dalle ore 18.00 alle 19.00
Per la sottoscrizione dei nuovi abbonamenti
lunedì 27 ottobre e martedì 28 ottobre presso la biglietteria del Teatro San
Pietro dalle ore 18.00 alle 19.00 e da mercoledì 29 ottobre 2014 presso gli
sportelli delle Casse Rurali del Trentino
PREVENDITA BIGLIETTI
per tutti gli spettacoli a decorrere da martedì 18 novembre 2014 presso
gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino.
Il servizio è offerto a titolo gratuito dalle Casse Rurali Trentine.
ORARIO BIGLIETTERIA PRESSO IL TEATRO S. PIETRO
la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.00;
INFORMAZIONI
presso la Biblioteca comunale di Mezzolombardo (tel. 0461 602648)
Gli abbonati hanno inoltre diritto a:
ingresso ridotto “studenti" a tutti gli spettacoli proposti nelle altre piazze
del Coordinamento Teatrale Trentino: Ala, Aldeno, Arco, Borgo Valsugana,
Brentonico, Cavalese, Cles, Grigno, Ledro, Nago-Torbole, Pergine Valsugana, Pinzolo, Riva del Garda, Rovereto, Sarnonico, Tesero, Tione di Trento
e Trento (per tutta la programmazione della stagione);
n ingresso a prezzo ridotto a tutti gli spettacoli programmati dal Teatro
Stabile di Bolzano a Bolzano (per gli spettacoli in abbonamento nei turni
B C D E F) previa prenotazione telefonica.
n
Il calendario è suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.
5
18
NOVEMBRE
martedì
D
2014
ORE 21.00
NERAONDA
FAUSTO E GLI SCIACALLI
di Gianni Clementi
con Nicola Pistoia e Paolo Triestino, Elisabetta De Vito,
Ciro Scalera, Sandra Caruso, Ariele Vincenti
regia di Nicola Pistoia e Paolo Triestino
opo i successi di Grisù, Giuseppe e Maria e Ben Hur continua la
collaborazione di Paolo Triestino e Nicola Pistoia con l’autore
Gianni Clementi, che ha scritto per loro, il nuovo testo Fausto e
gli sciacalli.
Fausto, 50enne, ex leader e cantante di un complesso, Gli
Sciacalli, che hanno conosciuto negli anni ’80 un momento di
popolarità, oggi si arrabatta per vivere facendo l’ambulante nei
mercati rionali e nelle sagre di paese. Vive con sua moglie Ottavia e il figlio Elvis nella periferia romana, presso la casa del
padre. Una vita che si trascina stanca, complicata, priva di soddisfazioni, con il rimpianto per quell’attimo di gloria.
Fausto rappresenta un po’ ciò che è ed è stato il nostro
paese. Un paese che ha vissuto momenti di grande
slancio economico e intellettuale e adesso è allo
sbando, in cerca di un sogno, una speranza. Un
paese che spesso affida al Superenalotto o alle
macchinette dei videopoker l’illusoria soluzione dei
problemi. E quando qualcuno, chiunque esso sia,
irrompe sulla scena e ti propone il sogno è facile perdere lucidità e ricacciare indietro istinti
critici. Come un assetato nel deserto, per te
adesso esiste solo quel miraggio… una birra
ghiacciata! Il resto non conta ed anche la memoria delle cose importanti viene risucchiata
dal vortice di adrenalina in circolo nelle vene.
Spetta al batterista dare il tempo di un nuovo
inizio: lo show sta per cominciare!
7
1
DICEMBRE
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
lunedì
2014
ORE 21.00
IL CAPPOTTO
I
di Vittorio Franceschi
liberamente ispirato all’omonimo racconto di Gogol'
con Vittorio Franceschi, Umberto Bortolani, Marina Pitta,
Federica Fabiani, Andrea Lupo, Giuliano Brunazzi, Matteo Alì,
Alessio Genchi, Valentina Grasso
regia di Alessandro D’Alatri
l cappotto è liberamente ispirato a uno dei racconti più famosi
di tutta la letteratura mondiale, scritto da Nikolaj Vasil'evič
Gogol' nel 1842 e già al centro di un adattamento cinematografico firmato nel 1952 da Alberto Lattuada con Renato Rascel
protagonista.
Si è rinnovato così il sodalizio artistico tra Vittorio Franceschi, autore del testo nonché protagonista, e Alessandro D’Alatri, regista diviso tra cinema, teatro e pubblicità, che tornano a
collaborare insieme dopo Il sorriso di Daphne, lo spettacolo vincitore, tra gli altri, del Premio “ETI - Gli Olimpici del Teatro" 2006
e del Premio Ubu “Nuovo testo italiano" 2006.
Ambientato nella Russia zarista, Il cappotto racconta, tra realismo e ironia, la vicenda umana del piccolo funzionario Akàkij
Akàkievic Bašmàckin che vive serenamente della propria anonima attività di copista, sino al momento in cui, costretto dalle
convenzioni sociali e dall’arbitrio
degli arroganti più che dal freddo
dell'inverno, deve comprarsi un
nuovo cappotto, per sostituire il
vecchio, troppo liso per essere presentabile. L’arrivo del nuovo indumento, acquistato dal sarto Petròvic risparmiando
fino all’ultimo centesimo, è per lui un evento
importante, che sembra fargli guadagnare il rispetto dei colleghi e dei superiori, finché non gli
viene rubato. Inizia così la sua agonia, in una vana ricerca di giustizia... Rispettando la trama e firmando totalmente i dialoghi, assai scarsi nel testo originale
Franceschi ci consegna la storia di un innocente, o per meglio
dire di un uomo semplice colpito da uno speciale accanimento
del destino.
9
8
GENNAIO
giovedì
U
2015
ORE 21.00
TRENTO SPETTACOLI
LIBERE STORIE
incontro con Andrea Castelli
Spettacolo fuori abbonamento
n pacato ritorno alla parola, attraverso le storie. Semplici o complicate che siano esse raccontano le esperienze che costituiscono il bagaglio personale, il cosiddetto “vissuto”, di una
persona. Che si voglia o no contengono sempre un “avviso ai
naviganti” i quali, prima o poi – ma sempre prima che sia troppo
tardi – dovrebbero trarne indicazioni per il viaggio.
La vita a volte ci suggerisce cose importanti, attraverso le
persone che ci accompagnano o che incontriamo, e anche attraverso le storie che viviamo. Però non sempre – e quasi mai
subito – si comprende quali perle sono contenute in avvenimenti o persone che abbiamo sfiorato con imperdonabile superficialità. A volte si può rimediare, a volte no.
Ecco perché in questo incontro Andrea Castelli cercherà
(raccontando in modo divertente come da anni fa in teatro) di
seguire una sottile linea che identifichi e scovi eventuali segnali che, magari tardi, gli hanno fatto capire come era
tracciata la strada che si trovava davanti.
Che l’abbia capito è ancora da vedere, ma intanto
lo racconta. E forse nel ritrovarsi insieme a rivivere
casi della vita, avventure, gesta e peripezie si può
imbattersi in un minimo comun denominatore
che ci fa tornare a casa un po’ più sollevati.
11
19
GENNAIO
lunedì
R
2015
ORE 21.00
MIND PRODUCTION S.R.L.
LADRO DI RAZZA
di Gianni Clementi
con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey
regia di Marco Mattolini
oma 1943. Un modesto ladro e truffatore, Tito, abituato a inventarsi la vita, esce dal carcere, dopo aver scontato l'ennesima
pena. Non può tornare a casa dei suoi, perché sulle sue tracce
c'è un usuraio, noto per la sua crudeltà. Si rifugia nella catapecchia di Oreste, suo amico d'infanzia, ma deve assolutamente
trovare al più presto dei soldi, per placare l'ira del “cravattaro".
Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che vive
da sola in un appartamento lussuoso del ghetto. Sarà lei la sua
vittima. Tito la corteggia riuscendo a entrare nelle sue grazie.
Ormai è di casa e pronto per il furto. È l'alba del 16 ottobre 1943,
il momento del rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da
parte dei nazisti. Tito, opportunista e vigliacco, catapultato di
colpo in un episodio storico dirompente, scoprirà in sé un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto. Ladro
di razza si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista,
indagando in chiave di tragicommedia un momento della nostra Storia. Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione, regalando allo spettatore
tre personaggi da ricordare.
Gianni Clementi
È importante mettere in scena questo testo con un allestimento
e un cast totalmente nuovi a tre anni di distanza dalla sua breve
uscita sulla scena romana, perché riferendosi a un momento
ormai lontano ci fa riflettere sul presente più attuale, sull’estraneità delle persone rispetto ai grandi fatti della storia e della politica, sulla profonda incidenza dell’incertezza economica e
sociale sulle scelte morali delle persone, sull’eterno confronto fra l’adeguarsi allo status quo, alla situazione
dominante per quanto sinistra e inaccettabile si percepisca e la tentazione/coraggio di ribellarsi. Un
certo clima del testo che si immerge nell’immaginario del neorealismo cinematografico italiano del
dopoguerra fa da prisma per sottolineare il valore
emblematico della vicenda e la sua attualità.
Marco Mattolini
13
31
GENNAIO
TEATRO STABILE BOLZANO
sabato
2015
ORE 21.00
I
I VICINI
di Fausto Paravidino
con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Davide Lorino, Monica Samassa
e Sara Putignano
regia di Fausto Paravidino
vicini è il nuovo testo di Fausto Paravidino, presentato in prima
mondiale a Bolzanoin una produzione del Teatro Stabile, uno
spettacolo sulle nostre paure, immaginarie e reali. Sulle nostre
paure reali che spesso sono le nostre paure immaginarie. In
un’atmosfera rarefatta e sospesa, due giovani coppie si incontrano e si scontrano tra le mura domestiche.
«Lui sente dei rumori provenire dal pianerottolo. Cercando di
non farsi sentire va a guardare dallo spioncino. I rumori cessano.
Ritorna al suo posto. Quando Greta torna a casa glielo dice,
mentre lei non c’era lui ha visto i vicini. Com’erano? Lui non sa
dire, vedere non è capire, però ne ha paura. Perché? E chi lo sa,
se sapessimo esattamente di cosa abbiamo paura, probabilmente paura non ne avremmo. Lui ha paura dei vicini. Perché?
Non lo sa. E Greta? Greta no. Greta non ha nessuna paura dei vicini. Anzi, non vede l’ora di farne la conoscenza, lei ha paura della
vecchia. Che vecchia? La vecchia che vede di notte. La vicina.
La vicina che c’era prima che arrivassero i nuovi vicini. La vicina
che c’era prima di morire. È un sogno? No. È un fantasma? Una
sera si incontrano, tutti e quattro. Quella sera succedono cose
strane, però non spiacevoli, bene. Solo che la notte la vecchia ricompare. Lei ha sempre più paura, lui ne ha sempre meno,
ormai lui va d’accordo coi vicini, si vedono di nuovo. I vicini sono
molto cambiati. In peggio. Perché? Una pièce su noi stessi,
sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra,
su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che
è reale perché è immaginato. Un po’ come certi fantasmi, un po’
come certo teatro».
Casa, famiglia, coppia, intrecciate nelle tensioni della
nostra realtà quotidiana, sono i temi attorno ai quali
si dipana la commedia umana di questo giovane e
allo stesso tempo straordinariamente maturo
uomo di teatro. Paravidino, con la sua vena inesauribile di autore raffinato e interprete sensibile,
riesce a farci ridere e piangere di noi stessi in un
rito liberatorio che ci riporta al senso originario del
teatro stesso.
15
10
FEBBRAIO
martedì
2015
A
ORE 21.00
COMPAGNIA GANK E TEATRO STABILE DI GENOVA
AMADEUS
di Peter Shaffer
con Tullio Solenghi, Aldo Ottobrino, Roberto Alinghieri,
Arianna Comes, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo,
Andrea Nicolini
regia di Alberto Giusta
madeus è il titolo della pièce teatrale in due atti scritta da Peter
Shaffer nel 1978, da cui è stato successivamente tratto l'omonimo film del 1984 diretto da Milos Forman, che ebbe grandissimo successo. Il dramma racconta il tentativo del compositore
italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell'odiato
avversario Wolfgang Amadeus Mozart. Shaffer scrive la pièce
traendo spunto dal dramma di Puskin intitolato Mozart e Salieri
in cui quest’ultimo per gelosia e invidia avvelena Mozart. L’ambientazione cambia vertiginosamente dalla fine del ’700, periodo
in cui Mozart preceduto dalla sua fama incontra Salieri a Vienna,
al primo ventennio dell’800 nel quale Salieri, ormai vecchio e malato mette in giro la voce infondata di aver assassinato Mozart
nel 1791, per essere ricordato anche lui dai posteri, se non come
musicista almeno come ASSASSINO! Invidia, rabbia, senso di
impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono le
passioni che muovono e animano i protagonisti della storia e gli
altri personaggi che gravitano intorno a loro.
Amadeus è un capolavoro di modernità vestita con gli abiti
del Settecento, e GANK ha l’occasione imperdibile di poter lavorare con un attore del calibro di Tullio Solenghi, che interpreterà
Salieri, protagonista assoluto della pièce, e di ammirare in lui
quella vena drammatica, non senza punte di ironia e divertimento,
che molti grandi attori comici possiedono. Rileggere Amadeus
cercando di rifuggire forme stereotipate di mises en scene vecchie e decadenti, privilegiando la bellezza degli ambienti e
dei costumi, la profondità del racconto, il gioco attoriale, la relazione viva tra i personaggi e la splendida musica di Mozart a sottolineare i cambi di
tempo, di luogo e gli stati d’animo: questa è la
nostra sfida! Far rivivere Mozart e il suo tempo
è far conoscere la sua battaglia per la libertà
dell’uomo come individuo e come artista, che
si affranca dalla concezione Teocentrica del
mondo per abbracciare gli ideali dell’Illuminismo e, quindi, della Rivoluzione Francese.
Alberto Giusta
17
24
FEBBRAIO
martedì
R
2015
ORE 21.00
ITC 2000 SRL
COMEDIANS
di Trevor Griffiths
con Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio,
Claudia Penoni, Pia Engleberth e Rossana Mola
regia di Renato Sarti
estare fedeli ai propri ideali o tradire gli insegnamenti ricevuti per
ottenere successo?
Questo il dilemma che anima Comedians, riflessione seria in
chiave comica che parte dal mondo dello spettacolo per diventare metafora della vita. Il testo, scritto dal drammaturgo britannico Trevor Griffiths nel 1975, ci presenta un gruppo di aspiranti
comici, allievi di un ex attore impegnato politicamente, alle prese
con il provino che potrebbe cambiar loro la vita. Ad esaminarli
sarà un pezzo grosso dello show business, nonché una vecchia
conoscenza del loro insegnante, che con lui condivide un passato da comico ma non certo gli stessi gusti artistici. Il tutor, una
sorta di Dario Fo che non ha conosciuto il successo, è portavoce
di una comicità graffiante, che vuole incidere sulla realtà affrontando temi di carattere sociale; il talent scout, al contrario, vede
nella comicità il puro svago che non deve impensierire il pubblico.
Tanto idealista è il primo, quanto pragmatico è il secondo, capace di dire «non siamo missionari, siamo dispensatori di risate».
Quando fu messo in scena dal Teatro dell’Elfo nel 1985 da
Gabriele Salvatores, Comedians anticipava problematiche e temi
che nel nostro Paese sarebbero diventati dirompenti con l’accrescersi d’importanza delle televisioni private e il conseguente obnubilamento di massa. Riproporre oggi, a trent’anni di distanza,
quella stessa versione di Comedians rischierebbe di risultare
meno incisivo. Son cambiati i tempi. Da questo è nata l’idea di
innovare completamente la messa in scena dello spettacolo facendolo interpretare da un gruppo, affiatatissimo, di attrici, per
offrire al pubblico una versione assolutamente inedita, completamente al femminile. Poco importa sapere chi resterà fedele ai
propri ideali e chi tradirà gli insegnamenti ricevuti per ottenere
successo, di certo c’è che a vincere sarà la comicità che fa pensare. Il tipo di comicità a cui ci ha abituati Renato Sarti, che
fece parte di quella storica messa in scena e che, con
spettacoli come Nave fantasma, Io santo tu beato, Ritter,
Dene, Voss, in questi ultimi anni ha proposto un teatro
popolare che cerca di svelare le lacerazioni della società e della vita anche tramite la risata e lo sberleffo.
Renato Sarti
19
Foto Manuela Giusto
31
martedì
MARZO
2015
U
ORE 21.00
COMPAGNIA MAURI STURNO IN COLLABORAZIONE CON
LA FONDAZIONE TEATRO DELLA PERGOLA
UNA PURA FORMALITÀ
dal film di Giuseppe Tornatore
con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Giuseppe Nitti,
Amedeo D’Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso e Marco Fiore
regia di Glauco Mauri
na pura formalità è una lunga misteriosa notte dove un uomo
aiuta un altro uomo a cercare di capire quel viaggio a volte stupendo e a volte terribile che è la vita. Una squallida stanza di uno
squallido Commissariato di Polizia. Si direbbe facile, in fondo,
una stanza è una stanza. Ma c’è qualcosa di inquietante: tutto è
sbilenco, una prospettiva irregolare, libri e faldoni ingrigiti dagli
anni, sui muri misteriosi graffiti e un orologio senza lancette...
come se il tempo si fosse fermato. Quando il film uscì nelle sale
nel 1994 fu accolto con una certa difficoltà da parte della critica.
Oggi è considerato uno dei suoi film più belli in assoluto, un “piccolo capolavoro”, ne erano protagonisti Gérard Depardieu e
Roman Polanski con un giovanissimo Sergio Rubini. Nell'allestimento teatrale, Roberto Sturno è lo scrittore Onoff e Glauco
Mauri il Commissario.
«Ho cercato di far rivivere tutta la forza drammatica della sceneggiatura modificandone quelle parti che si presentavano con
dei connotati troppo cinematografici, preservandone al tempo
stesso quell’intensità che dall’inizio ci avvolge nel suo misterioso
intreccio. Il racconto rimane oscuro fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono in una serenità inaspettata e commovente: un capovolgimento radicale di
quello che sembrava un giallo. Un delitto è stato commesso e ne
viene accusato un celebre scrittore, Onoff. Ma, pur con la tipica
atmosfera di un thriller, Una pura formalità è un viaggio alla scoperta di se stessi, di quella che è stata la propria vita.
Tutto si svolge in una sperduta stazione di Polizia. Ma lo è
veramente? E dove si trova? E quelle strane persone al suo interno, sono poliziotti? Cosa aspettano?
La storia fa nascere numerosi interrogativi ed è pervasa di “misteriosi perché”. Il cinema ha le sue ricchezze
espressive, il teatro ne ha altre che sono sue proprie. E su
un palcoscenico, nel nostro caso, la parola assume un valore non solo di racconto ma anche di invito alla fantasia
e alle domande. Domande necessarie all’uomo per aiutarlo
a cercare di comprendere quel viaggio a volte stupendo e
a volte terribile ma sempre affascinante che è la vita».
21
2015
ME ZZOLOMBA RD O 2014
Comune di
Mezzolombardo
CENTRO
SERVIZI
C
ULTURALI
S
C
A N TA
H I A R A
n
PREZZI E INFORMAZIONI
ABBONAMENTO
Intero
Ridotto convenzioni ridotto in convenzione - possessori di carta
InCooperazione, tessera ACLI, tessera TRENTA
Ridotto generico ridotto generico - giovani fino a 26 anni
e persone oltre i 65 anni
Ridotto scuole di danza
25,00
22,00
18,00
12,00
ACQUISTO ABBONAMENTI
da lunedì 3 novembre presso le casse del Centro Servizi Culturali Santa Chiara,
presso gli sportelli delle Casse Rurali Trentine negli orari di apertura e sul sito
www.primiallaprima.it
Servizio gratuito
n
INGRESSO
Intero
Ridotto convenzioni ridotto in convenzione - possessori di carta
InCooperazione, tessera ACLI, tessera TRENTA
Ridotto generico ridotto generico - giovani fino a 26 anni
e persone oltre i 65 anni
Ridotto scuole di danza
12,00
10,00
8,00
5,00
PREVENDITA BIGLIETTI D’INGRESSO AI SINGOLI SPETTACOLI
Presso le casse del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, presso gli sportelli
delle Casse Rurali Trentine e sul sito www.primiallaprima.it fino al giorno dello
spettacolo, a partire da venerdì 2 gennaio 2015. Servizio gratuito.
VENDITA BIGLIETTI D’INGRESSO AI SINGOLI SPETTACOLI
Presso la sede dello spettacolo, la stessa sera dello spettacolo, a partire dalle
ore 20.00 (limitatamente ai biglietti non distribuiti in prevendita).
SEDE DEGLI SPETTACOLI
Gli spettacoli della Stagione di danza avranno luogo a Mezzolombardo presso il
Teatro San Pietro.
Inizio spettacoli alle ore 21.00. È vietato l’ingresso in sala a spettacolo iniziato.
Il calendario è suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.
INFORMAZIONI
Centro Servizi Culturali Santa Chiara n. verde 800.013952
www.csc.tn.it
n
n
Biblioteca di Mezzolombardo tel. 0461 602648
[email protected] - www.comune.mezzolombardo.tn.it
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GENNAIO
venerdì
S
2015
ORE 21.00
PROBALLET
BOLERO
coreografia Marcello Algeri
direzione Sabrina Rinaldi
effetti Andrea Lombardi
costumi Atelier Proballet
arà una serata in due tempi quella proposta dalla compagnia
Proballet di Sanremo. Nella prima parte sarà presentata Rock
the Bach che, come il titolo stesso annuncia, vedrà la musica di
Bach come protagonista assoluta, coadiuvata da movimenti veloci di linea e che vanno alla ricerca della purezza del movimento
dinamico, in contrapposizione a movimenti coreografici su musiche del grande compositore remixate rock. La purezza e l’eleganza della musica di Bach, con composizioni come Adagio
sulla quarta corda, Concerti per violino, Concerti brandeburghesi... suonate dalla Boston Symphony Orchestra, danno colore a movimenti ispirati al grande coreografo Balanchine, per
poi esplodere con le più note Ave Maria, toccata e fuga,... rimixati e suonati con percussioni e chitarra elettrica che conferiscono a questi capolavori un carattere moderno e pieno di una
diversa energia.
Seguirà Il Bolero di Ravel, la musica più conosciuta e suonata al mondo, per creare una danza sensuale dove il corpo la fa
da padrone e si mostra con tutta la sua forza e bellezza esprimendo sentimenti attraverso il suo linguaggio universale. Coreografia in stile moderno, di ispirazione tratta dal metodo Laban
dove si crea un costante alternarsi di luci e di ombre, di diagonali e sfaccettature che vengono esaltate e concretizzate dal
crescendo della musica di Ravel che porta, quasi senza respiro,
all’apoteosi finale.
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giovedì
FEBBRAIO
2015
ORE 21.00
G
COMPAGNIA BALLETTO CLASSICO
LILIANA COSI - MARINEL STEFANESCU
GALA DI BALLETTO
spettacolo in due parti
musiche di P.I. Ciaikovski, Fredrich Chopin, Riccardo Drigo,
L.V. Beethoven, Aram Kaciaturian, Ludwig Minkus, Boris Assafiev,
Alexandr Skriabin, Franz Liszt
coreografie Marinel Stefanescu e classica russa
maitre du ballet Liliana Cosi
randi capolavori del repertorio del balletto classico e altri creati
appositamente su musica sinfonica di più recente creazione
sono gli ingredienti di questa serata di danza.
La Compagnia Balletto Classico porterà in scena il linguaggio ballettistico in ogni suo genere, dal classico al neo-classico
fino al moderno, presentando uno spettacolo ricco di virtuosismi e di grande forza comunicativa.
Come in ogni espressione dell’arte, soprattutto nella musica,
così anche nel balletto il virtuosismo stesso suscita negli spettatori un forte impatto emotivo. La Compagnia Balletto Classico
“Cosi - Stefanescu” in questa serata offrirà agli spettatori alcuni
di questi brani, basati proprio sul puro virtuosismo e altri ispirati
invece a tematiche più particolari suscitate dai sentimenti che
arricchiscono l’animo umano nei diversi aspetti della vita.
La Compagnia Balletto Classico “Cosi-Stefanescu” di Reggio
Emilia è stata fondata nel 1977 da Liliana Cosi, ex prima ballerina étoile del Teatro alla Scala di Milano, e da Marinel Stefanescu, ex primo ballerino étoile dell’Opera di Bucarest e dell’Opera
di Zurigo, entrambi insigniti di numerosi premi e riconoscimenti.
La maggior parte del repertorio di questa Compagnia è formato da rivisitazioni classiche, come Don Chisciotte, Coppélia,
Spartacus, Raymonda e da nuove creazioni neo-classiche e moderne dello stesso Stefanescu, su musica sinfonica o originale,
come Risveglio dell’Umanità, Radici, Anàfura, Omaggio a Ciaikovski, Sinfonie in Balletto, Balletto d’Europa, Miniature d’Autore
e Ground Zero-Nuovo Giardino.
Il lavoro del Compagnia Balletto Classico è finalizzato prevalentemente ad attrarre un pubblico giovanile, cercando di penetrare con i propri spettacoli nei diversi contesti sociali e
culturali.
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Foto Nicola Boschetti
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MARZO
giovedì
D
2015
ORE 21.00
COMPAGNIA FABULA SALTICA
PINOCCHIO
musiche di Edoardo Bennato
coreografia Claudio Ronda
con Vito Alfarano
scene e costumi Ivan Stefanutti
al celebre concept album di Edoardo Bennato Burattino senza
fili, rinasce la favola di Collodi e si rivela una scelta vincente per
ritmo e testi, con la capacità di creare una forte sintonia fra musica e narrazione. Pinocchio offre l'occasione per una rilettura
della favola in modo leggero, ironico, convincente: lo spettacolo
è danzato con affiatamento ed energia dalla Compagnia Fabula
Saltica che, per narrare la storia, invita il pubblico a seguire un
percorso che si snoda attraverso una sorta di “gioco dell'oca” le
cui caselle si illuminano al procedere delle avventure e delle
esperienze del burattino, facendo riaffiorare tutto ciò che, da
bambini, ci appariva nella sua lettura.
Pezzo di legno, attratto da un “disordine” avventuroso e dalla
sete di libertà, Pinocchio con i suoi errori sintetizza la fatica del
vivere nel meraviglioso mondo del possibile e dell'incerto, metafora della purezza in perenne conflitto con il mondo gretto e malvagio in un'umanità senza sogni.
Le illustrazioni di Benito Jacovitti servono da ispirazione per
i coloratissimi e fantasiosi costumi di Ivan Stefanutti che riempiono la scena di allegria; le coreografie di Claudio Ronda creano
movimenti che seducono un pubblico non solo di di giovanissimi.
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Associazione, riconosciuta in base agli artt. 17 e 18 della legge
11 marzo 1972 n. 118 quale persona giuridica privata operante
nell’ambito della Provincia di Trento, fra i Comuni di:
Ala, Aldeno, Borgo Valsugana, Brentonico, Cavalese, Cles, Grigno,
Ledro, Mezzolombardo, Nago-Torbole, Pergine Valsugana, Pinzolo,
Riva del Garda, Rovereto, Sarnonico, Tesero, Tione di Trento, Trento.
Presidente:
Consiglio Direttivo:
Loreta Failoni
Renzo Fracalossi (vicepresidente)
Paolo Oss Noser (vicepresidente)
Giovanni Garau (consigliere)
Maurizio Zeni (consigliere)
Leonardo Cantelli (membro aggregato)
Carmine Ragozzino (membro aggregato)
Sul territorio della Provincia di Trento:
Stagioni di prosa - Stagioni cinematografiche
n Stagioni di teatro ragazzi “A Teatro con mamma e papà”
n Progetto “Il Piacere dell’Opera” - Formazione del pubblico giovanile
alle arti dello spettacolo.
n
Informazioni e segreteria:
tel. 0461 420788 - fax 0461 426455
e-mail: [email protected]
Uffici: 38121 Trento - via Brennero, 139
Informazioni sul teatro e sul cinema in Trentino su
www.trentinospettacoli.it
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AIUTA LA CULTURA IN TRENTINO:
FREQUENTA I TEATRI E I CINEMA e DESTINA IL TUO
5x1000
al Coordinamento Teatrale Trentino
INDICANDO LA PARTITA IVA 00962560223
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Carta riciclata Oikos: 50% fibre riciclate e 50% cellulosa ecologica
da foreste gestite responsabilmente. Inchiostri con solventi a base vegetale
Realizzazione: Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana