I Mitocondri si replicano come i batteri mediante scissione binaria come indicato in figura. La divisione cellulare si verifica dopo la replicazione del loro DNA. I mitocondri non funzionanti vengono digeriti dai lisosomi. DNA MITOCONDRIALE • 5-10 molecole circolari per mitocondrio (organizzato in operon, contiene tracce di ribosio e di uracile, nell’uomo è costituito da poco meno di 16.000 nucleotidi) • codifica per 37 geni (di cui 13 geni per proteine, 2 geni per RNA ribosomali e vari RNA transfer) • la trasmissione ereditaria avviene per via materna •è duplicato da enzimi che vengono dal nucleo della cellula, da questo fatto deriva eteroplasmia (copie che tendono a diventare diverse tra loro per accumulo di mutazioni) Tutti i mitocondri dello zigote vengono forniti dalla cellula uovo: l’eredità materna è eteroplasmica ma durante lo sviluppo embrionale di ripristina la condizione omoplasmica Ipotesi del collo di bottiglia Una restrizione o “collo di bottiglia” avviene precocemente nei primi stadi di sviluppo embrionale: solo uno (o comunque pochi e sani) mitocondri avranno la capacità di proliferare e colonizzeranno le cellule dell’embrione. Il numero e la variabilità dei genomi mitocondriali presenti si riduce quindi drasticamente e con essi il grado di eteroplasmia PRINCIPALI MIGRAZIONI UMANE STUDIATE SULLA BASE DEL DNA MITOCONDRIALE CITOSOL Reazione complessiva: GLUCOSIO (6C) glicolisi due molecole di acido piruvico (3C) O2 respirazione CO2 e H2O MITOCONDRIO C6H12 O6 + 6O2 6H2O + 6CO2 + DQ Il gradiente di protoni genera un campo elettrico nella membrana mitocondriale interna Il pH nello spazio intermembrana è di oltre una unità inferiore a quello nella matrice Il potenziale di membrana è 140 mV, parte positiva nella faccia rivolta allo spazio intermembrana Forza proton motrice = DV + DpH La sintesi di ATP, guidata dall’energia del gradiente di H+, è fatta da pompe di tipo V (reversibili) C6H12 O6 + 6O2 6H2O + 6CO2 + DQ DQ = max 38 molecole di ATP + CALORE Il mitocondrio può modulare la quantità di ATP e di calore prodotti In inverno aumenta la quota di calore, in estate diminuisce nel corso di una infezione batterica aumenta la temperatura corporea (febbre) alcuni ormoni sono in grado di modulare la funzione mitocondriale. Ad esempio Tiroxina e Leptina fanno aumentare la produzione di calore, facendo diminuire la quantità di ATP prodotta •Le basi genetiche delle malattie mitocondriali rimasero sconosciute fino al 1988 quando è stata individuata la prima patologia determinata da mutazioni di mtDNA •Oggi sono note più di 100 mutazioni puntiformi e 200 differenti riarrangiamenti del mtDNA che causano disfunsioni mitocondriali • Sono state individuate numerose mutazioni del DNA nucleare che causano patologie mitocondriali • Pare ormai accertato che le disfunzioni mitocondriali possono avere un ruolo importante in patologie comuni come insufficienza cardiaca, diabete mellito e neurodegenerazioni MALATTIE CON ALTERAZIONE DEI MITOCONDRI •Corea di Huntington •Atassia di Friedeich (mutazione nel gene della fratassina, che regola il trasporto di ferro nel mitocondrio. La mancanza di fratassina danneggia i complessi I, II and III della carena respiratoria che sono Fe dipendenti) •Malattia di Alzheimer (5% casi con mutazione) •Parkinson (Riduzione del complesso I nella sostanza nigra del tronco celebrale) •Diabete mellito (1.5% dei casi) •Paraganglioma (tumore celebrale ereditario) Aspetti generali delle patologie dovute a mutazioni del DNA mitocondriale •Incidenza da 1:10.000 a 1:4000 •Interessano i tessuti ad alto consumo di energia: Cervello, Cuore e Muscoli scheletrici Diversità nel ciclo cellulare tra cellule dell’organismo adulto e cellule embrionali La durata del ciclo varia molto, nelle cellule embrionali le fasi G1 e G2 sono quasi inesistenti La durata della fase G1 è molto variabile e condiziona la durata complessiva del ciclo cellulare Nella fase G1 la cellula compie le sue normali funzioni metaboliche proprie del suo stato di differenziamento, cresce ed accumula ATP per entrare in fase S e quindi in Mitosi La fase S ha una durata costante per le varie cellule di un organismo, dipende dalla quantità di DNA La fase S necessita di una grande quantità di ATP per la duplicazione del DNA e la formazione della cromatina Anche la fase G2 ha una durata costante, è il completamento delle sintesi per l’allestimento del meccanismo molecolare per la mitosi (M) La fase G1 può durare ore, giorni, settimane o più a lungo, dipende dal tipo cellulare Quando la fase G1 si protrae a lungo, si parla di Go, cioè una fase stazionaria di attesa, oppure di Gz se l’uscita dal ciclo è irreversibile Il ritorno da Go a G1 ed il passaggio da G1 a S richiede l’intervento di messaggi ambientali, chiamati mitogeni o fattori di crescita Tre tipi di cellule con diversa durata ciclo cellulare: Cellule molto specializzate che hanno perso la capacità di dividersi e si trovano in fase Gz, irreversibile. Le cellule molto specializzate come le cellule nervose, le cellule muscolari, i globuli rossi hanno perso per sempre la capacità di dividersi Cellule differenziate che normalmente non si dividono, ma lo possono fare in risposta ad uno stimolo appropriato, per esempio le cellule del fegato che si trovano in fase G0 ma che possono tornare in G1 Cellule attivamente proliferanti come le cellule staminali. Hanno le fasi G1, S, G2 e Mitosi tutte le cellule che possono proliferare, cioè le cellule embrionali e le cellule staminali nei tessuti epiteliali e nel midollo osseo (globuli rossi e bianchi), le cellule germinali maschili. Divisione cellulare per Mitosi • tipica di tutte le cellule sia somatiche che germinali • da una cellula si formano due cellule con lo stesso DNA => Mantiene la ploidia della cellula Un organismo DIPLOIDE riceve un cromosoma dal genitore femmina (= materno) ed un cromosoma dal genitore maschio (= paterno) Una coppia di cromosomi corrispondenti uno di origine materna e l’altro paterna formano una coppia di omologhi Replicazione del DNA semi-conservativa Meccanismo di replicazione del DNA di Watson e Crick Il progredire della cellula nel ciclo cellulare dipende dal superamento di tre checkpoint per entrare: (1) in fase S, (2) nella profase della Mitosi, (3) nell’anafase • Evento fisico: Radiazioni X, g, UV o particelle cariche di alta energia ionizzano la materia biologica cedendo energia • Evento radiochimico: Formazione di radicali liberi • Evento biologico: Danno a carico di molecole importanti come DNA, membrane, etc. Danno al DNA non riparato o mal riparato MUTAZIONE La riparazione del DNA danneggiato ha una funzione centrale non solo nella protezione del genoma ma anche nella generazione della diversità genetica che caratterizza gli individui di una stessa specie Riparazione del DNA ed Evoluzione Mutazioni e ricombinazione sono necessari per l’evoluzione, la velocità di riparazione del DNA la velocità di evoluzione influenza Riparazione efficace significa evoluzione lenta ma specie stabili I sistemi di riparazione del DNA negli Eucarioti hanno avuto il massimo sviluppo nel periodo geologico pre-Cambriano DNA: insufficiente riparazione del DNA è causa di patologie invecchiamento cellulare associato ad accumulo di danni Studi sperimentali sugli animali, in cui erano stati silenziati geni coinvolti nella riparazione del DNA, hanno evidenziato un accelerato invecchiamento, una manifestazione precoce di malattie connesse con l'età avanzata ed una aumentata suscettibilità a sviluppare neoplasie Patologie ereditarie associate con difetti nella riparazione del DNA determinano prematuro invecchiamento (come la sindrome di Werner) Disordini ereditari nella riparazione del DNA sono responsabili di diversi disordini genetici, quali: •Xeroderma pigmentoso: ipersensibilità alla luce solare/UV, che determina sensibilità ai incidenza di invecchiamento precoce aumentata carcinogeni e cancro alla cute ed •Sindrome di Cockayne: ipersensibilità a raggi UV e ad agenti chimici