LA FRANCIA DAL 1871 ALL’INIZIO DEL NOVECENTO
Il 4 settembre 1870 viene proclamata la Repubblica
1871 – 1873 Governo di Adolphe Thiers
1. Proclamazione della Repubblica
2. Repressione della Comune
3. Prestito internazionale per pagare indennità di guerra (5 miliardi di franchi oro)
4. Sgombero truppe tedesche (1873)
5. Costretto dimissioni (maggio 1873) poiché la maggiornaza dell’assemblea nazionale
voleva la restaurazione monarchica
Governo del Maresciallo Mac Mahon (1873 – 1879) mandato presidenziale per sette
anni
1. 1875: leggi costituzionali che sancirono la nascita della Terza Repubblica (1793,
1848)
2. Camera dei deputati eletta a suffragio universale maschile, un senato per un quarto
membri nominati a vita, i rimanenti attraverso un sistema a doppio grado
3. Il presidente della Repubblica eletto ogni sette anni dai due rami del parlamento era
a capo dell’esecutivo e disponeva di ampi poteri
4. 1876: i repubblicani conquistano la maggioranza alla Camera
5. 1879: maggioranza repubblica anche in Senato: dimissioni di Mac Mahon ed elezione
di Jules Grévy
Repubblicani al potere (divisi tra opportunisti – Jules Ferry – e radicali Clemenceau)
Jules Ferry (1879 – 1885)
1. amnistia per gli insorti della Comune
2. libertà di stampa e di riunione
3. eleggibilità dei sindaci
4. obbligatorietà, gratuita e laicità dell’insegnamento primario (dai 6 ai 13 anni)
5. eleggibilità di tutti i membri del senato
6. riconoscimento dei sindacati
7. introduzione del divorzio
1889: tentativo autoritario (fallito) del generale Boulanger
1892 – 1893: scandalo del canale di Panama: numerosi deputati corrotti dalla
Compagnia incaricata dei lavori del canale al fine di ottenere i finanziamenti per
un’impresa destinata al fallimento. Per distrarre l’opinione pubblica venne creato il
caso Dreyfus
1894: caso Dreyfus.
Un ufficiale di stato maggiore dell’esercito francese di origine ebraica fu condannato
alla deportazione a vita per alto tradimento (l’accusa era di aver passato segreti
militari alla Germania). Nel 1898 su “L’Aurore” Emile Zola pubblicò una lettera aperta
intitolata “J’accuse”, accusando i giudici di aver condannato un innocente. Dreyfus fu
poi reintegrato nell’esercito.
LA NASCITA DEL MOVIMENTO SIONISTA
1897: A Basilea primo congresso del movimento sionista fondato dall’ebreo austriaco
Theodor Herzl. Lo scopo era quello di preservare l’identità ebraica tra gli israeliti sparsi
nel mondo; obiettivo primario la riunificazione in uno Stato Nazionale in Palestina,
regione che allora apparteneva all’impero ottomano. Con i finanziamenti della
Comunità Ebraica Mondiale (fu istituita una Banca nazionale ebraica) il movimento
cominciò ad acquistare terreni in Palestina, favorendovi un flusso migratorio sempre più
consistente.
Il movimento sionista deve il suo nome a Sion, la collina sulla quale sorge Gerusalemme
ed ebbe un ruolo decisivo sugli sviluppi successivi che portarono, dopo la seconda guerra
mondiale, alla nascita dello Stato d’Israele (maggio 1948). Dopo la nascita dello Stato
d’Israele quattro sono state le guerre arabo israeliane più rilevanti: 1948, 1956, 1967
(guerra dei sei giorni), 1973. A queste si sono accompagnati attentati e atti terroristici
da ambo le parti, con una scia di sangue che, purtroppo, ancora oggi sembra non avere
mai fine.
Sulla questione ebraica è bene tenere fermi alcuni punti:
- 70 dopo Cristo, conquista di Gerusalemme da parte dei romani e inizio della
diaspora
- Gli ebrei, nell’Europa Medievale sono accusati di deicidio (responsabili della
morte di Cristo)
- Nel corso della crisi del Trecento furono individuati come capro espiatorio e molti
furono uccisi (ricorda i 2.000 arsi vivi in piazza a Strasburgo)
- Completata la riconquista, dopo la nascita della Spagna, con il decreto sulla
limpieza de sangre gli ebrei (marranos) furono costretti a lasciare la penisola
iberica. Un gruppo si rifugiò a Venezia dove venne realizzato il primo ghetto