LA BADIA O ABBAZIA La badia o abbazia, romitorio dei monaci o dei frati, governati da un abbate, era al tempo delle Piramidi egizie un ghetto, cioè un luogo isolato dove “si badava” agli ebrei fatti prigionieri durante i rastrellamenti. Essa era sottoposta ad un bey, divenuto negli ordini monastici l’abbey o abbate, anche se il termine inglese abbey designa attualmente l’abbazia e non l’abbate, che è chiamato abbot. Il nome bey condivide con il verbo inglese to buy, comprare, la stessa etimologia, alquanto singolare. Entrambi derivano da una radice bag, che nell’inglese moderno significa borsa, oggetto attinente al commercio ed allo scambio, allo stesso modo in cui lo sono i termini bargain1 e beggar. Nell’inglese antico to buy era bugjan, parola con la stessa etimologia dell’italiano bugia e buggerare, dato che fa parte della logica del commercio il tentativo di ciascuna parte di ottenere il meglio a discapito della controparte. In realtà, nel mondo musulmano dell’epoca faraonica bag o beg era l’equivalente di bad, passato nella lingua inglese a designare il concetto di cattivo o malvagio. Il bad o bag era quindi il luogo di detenzione dei prigionieri, per dirla in italiano la badia o l’abbazia2, a disposizione dell’abba, abbas, abbate o abbot. Bagdad, per esempio, era una delle aree dove gli ebrei erano tenuti (Ba). Per gli ebrei il Bad era il padrone malvagio, il Bao3, Baol4 o Baal, in età successiva conosciuto esclusivamente come Bey, mentre il bag o bug era lo scarafaggio con bag impiegato per la tratta degli schiavi (bagarozzo nell’italiano volgare). Bargain è legato concettualmente a barca, in quanto esprime l’idea di saliscendi e di onda , cioè l’idea di contrattazione. Un concetto analogo è espresso dal verbo italiano barcamenare: tenersi a galla tra le difficoltà. La parola può essere scomposta anche in to bear e gain, cioè portare guadagno. Sia gain che guadagno derivano da guado o vado, un passaggio attraverso il quale si passa durante un cammino. Il cammino era quello percorso dagli schiavi per giungere a Barqa o meglio a Le Aquile, cioè alle Piramidi egizie, simboleggiate dall’aquila per essere le stesse somiglianti agli artigli del rapace: bar aq Quivi si consumava il burqa o buraq, cioè il πῦρ, πυρός dei kabiri. Un punto di passaggio delle rotte schiavistiche doveva essere la Libia, come lascia ipotizzare il toponimo della città di Barka nei pressi di Cirene e di Bengasi (Casa dei Benben), ma i tragitti dall’Europa erano più di uno (come si rileva dalla toponomastica in cui compare il termine guado o vado, wadi o uadi). Nella lingua inglese il termine bark è passato a significare l’abbaiare dei cani e lo sbraitare di individui belluini: nell’ideogramma bark è bi-ark, cioè due archi, due orecchie o due incisivi del cane 2 Abbazia è una parola che ha la stessa derivazione etimologica di pazzia. Pazzia deriva da pătĕo, pătes, patui, pătēre e significa aprire, mentre πάσχω in greco significa soffro, provo dolore. Pazzia è il dolore che si prova per l’abbattimento e l’apertura, cioè il taglio, della vittima (άθος è correlato al latino spata, all’italiano spacco, vedi la voce pacco su www.etimo.it). 3 Il Bao era Il Cane guardiano, nella corte scaligera criptoebrea era ricordato come Cangrande o Mastino della Scala (la Scale è la Piramide). 1 Era anche il Bab, crittogramma che significava 5 Piramidi unite in un Pentalfa o Pentacolo Veniva definito bag perché era un lordo, un maiale grasso oppure perché era al servizio dei grassi Bey. In turco bag è beg, termine da accostare sotto il profilo etimologico al verbo italiano bighellonare, poiché i commercianti di schiavi “bighellonavano” nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo in cerca di affari, all’altro verbo beccare, in quanto costoro beccavano i bugs, cioè quelli che per loro erano insetti infestanti. Il becco era il gancio e la sciabola, ma era anche il bacchio, cioè l’abbacchio o agnello da catturare e portare alla macellazione rituale. Per i musulmani, tuttavia, l’abbacchio o becco era un capro e non un agnello, come si può desumere dal termine becco dell’antica lingua italiana usato per riferirsi al montone. L’abba, abbate o abbot, il cui significato è Padre, era in realtà colui che batteva5 ed abbatteva gli schiavi in badia dove si badava ai prigionieri ebrei, ai quali non rimaneva altro che obbedire. Il verbo obbedire nella versione inglese è to obey, forma che rende meglio l’idea di O-bad: la lettera O esprime il concetto di recinto chiuso dove sono tenuti prigionieri, i bads, e dove per l’appunto solamente si obbedisce al Bey. Gli altri verbi inglesi composti da bad, cioè forbad e abide, ribadiscono il concetto di segregazione. Il forbad è il luogo proibito ai non ebrei, dove dimorano, abide e abode, costoro, considerati il Bode (body), cioè il Bad Corpse dei Bugs. E’ consentito recarvisi solo per abbattere gli abbacchi o becchi, il gregge di Israele6. Nella lingua spagnola rimane traccia di tale concetto nel termine boda, assonante con bota e botar. La Boda è il Bad ebreo (il becco) trasformato in donna per evirazione e in “sposa” eterna del suo padrone musulmano (esposa nel senso di catena perpetua). Un’altra variante del Bao era il Belo o Bel, da cui è derivato il termine inglese bell, campana, per la sua somiglianza con la sagoma di una piramide Vedi la figura mitologica di Βήλος e la parola greca βέλος su http://www.perseus.tufts.edu. Da βέλος è derivato il latino bellum e l’italiano bellico, ma all’epoca dei Faraoni egizi era una metafora dell’utilizzo dell’energia solare per produrre energia elettrica ed armi ustorie. Infatti, la capra che bela, in latino capella, rappresenta con la sua barbetta l’energia solare captata ed utilizzata per mezzo delle Piramidi = Capella è un diminutivo di caper, capra, crittogramma plurisenso: Kάπρος, Kafer, Kafren, K-aper, K-ape, Cape, Cap, Kappa. 4 The Kingdom of Baol or Bawol in central Senegal was one of the kingdoms that arose from the split-up of the Empire of Jolof (Diolof) in 1555. The ruler (Teigne or Teen) reigned from a capital in Diourbel (vedi www.freedictionary.com) 5 Si potrebbe dire anche che li abbottava, dato che si batte con le botte, gonfiando la vittima come una botte. 6 Attualizzando in un’espressione moderna il binomio Bey ed Abba si potrebbe dire che “Pietro ed i suoi Fratelli comprano ed abbattono ebrei” (bey-buy e abba-abate). Infatti, il termine Abba, che significa Padre, greco , latino Pater, deriva da Petrus, nome che allude alla pietra, simbolo della virilità (male e mare) da contrapporsi all’ebreo, ritenuto femmina (fa-male). La Pietra, uscendo dalla metafora, è la Rocca, la Torre o la Piramide ed anche La Legge (leg in egg). Inoltre, dato che da father deriva frater (i fratres sono coloro che discendono da uno stesso phater), si può dire che i Padri o Pietri si consideravano fratelli, i cosiddetti fratelli (Fratelli Tre Puntini o Massoni). Il becco è anche il bacco, cioè la vittima delle orge bacchiche o dionisiache. Ma a parte ciò, il Bacco è l’Abbacchio o Agnello di Dio (Agnus Dei), cioè l’Ostia Eterna o Corpus Cristi, tuttora vivente e nelle mani dei criptoebrei a titolo di pegno, in attesa del compimento della vendetta di Israele. Egli è la Kaba o il Kabo, la Baca o il Baco7, la Maka o il Macho, è Makka Mukkaramah, è la Mecca e si trova nel Madi, cioè nella Madia o Madina, cioè nel sepolcro segreto (madia e armadio stanno per arca o sarcofago), tenuto nascosto sull’Altopiano delle Rocche in Abruzzo. 7 La b equivale alla v (uve) dello spagnolo.