Sarò felice se qualche amico verrà ad unirsi a me

SOCIETA’ DI SAN VINCENZO
DE PAOLI DI SAVIGLIANO
CITTA’ DI SAVIGLIANO
“Sarò felice se qualche amico verrà ad unirsi a me.
Allora uniremo i nostri sforzi, creeremo un’opera insieme”
Con il patrocinio del Comune di Savigliano
1° CONCORSO LETTERARIO “STOP ALL’INDIFFERENZA”
PER LE CLASSI QUARTE DELLE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO DI SAVIGLIANO
PREMESSA
La Società di San Vincenzo de’ Paoli collabora già da alcuni anni con le scuole del nostro territorio,
attraverso il progetto “Adotta uno studente”, che consente ad alcuni ragazzi bisognosi di frequentare un
doposcuola, grazie all’aiuto economico dei cittadini. L’associazione di volontariato, di ispirazione cristiana
ma costituita da volontari laici, opera sul territorio aiutando le persone in difficoltà, di qualunque etnia e
credo religioso, con la peculiarità di andare a incontrarle nel loro ambiente, cioè nella loro abitazione, per
poter meglio comprendere i loro problemi e le loro necessità, in modo da fornire sia un aiuto materiale
tempestivo, sia un aiuto più radicale e lungimirante, che cerchi di rimuovere le cause della povertà. A
questo tipo di servizio se ne aggiungono altri più settoriali, come l’assistenza in carcere e la distribuzione di
indumenti e alimenti.
L’idea di interessare i ragazzi delle scuole ai diversi aspetti dell’impegno nel sociale è un’iniziativa “nata
dai giovani per i giovani”, nell’intento di eliminare preconcetti e pregiudizi. Attraverso la prima edizione di
questo concorso, si intende far capire in modo concreto agli studenti come si possa valorizzare la presenza
nella classe o nella scuola di esperienze personali diverse per arricchire la propria cultura. Il nostro intento
è dunque unicamente quello di SENSIBILIZZARE i giovani ai temi della carità, del volontariato e
dell’impegno a favore dei bisognosi e degli emarginati, in un cammino di sempre maggiore giustizia sociale.
La sensibilizzazione su questi temi verrà condotta per quest’anno scolastico facendo riferimento alla figura
storica di Federico Ozanam, giovane laico fondatore della San Vincenzo. Gli studenti delle classi quarte
avranno modo di conoscere questa figura incontrando all’inizio dell’anno scolastico Maurizio Ceste, uno dei
responsabili della San Vincenzo Regionale, scrittore ed esperto della vita del Beato Ozanam.
REGOLAMENTO
1. Per questo Concorso viene richiesta la stesura di un elaborato su una o più delle cinque diverse
tracce che verranno indicate in seguito. I ragazzi che parteciperanno potranno trovare la loro
ispirazione anche a partire dalle esperienze vissute all’interno delle scuole, della famiglia e del
territorio e dall’incontro con Maurizio Ceste.
2. Sono invitati a partecipare tutti gli studenti delle classi quarte degli istituti cittadini di istruzione
secondaria superiore. La partecipazione al concorso è gratuita.
3. Ogni lavoro potrà essere presentato da singoli alunni o da un gruppo composto da un massimo di 4
studenti, non necessariamente della stessa classe.
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4. Gli elaborati potranno essere di varia natura: saggi, articoli di giornale, racconti brevi, interviste
immaginarie, composizioni poetiche ispirati al tema proposto. I concorrenti potranno partecipare
con una sola opera inedita, in lingua italiana, della lunghezza minima di due cartelle (3600 battute)
e massima di cinque cartelle (9000 battute). La lunghezza delle composizioni poetiche è libera.
5. Gli elaborati dovranno essere obbligatoriamente consegnati ad un docente di riferimento in forma
cartacea e dattiloscritta. Il nome del candidato dovrà comparire esclusivamente nel documento di
iscrizione da allegare all’elaborato.
6. Ogni elaborato dovrà essere consegnato entro il 30 novembre. I materiali inviati non verranno
restituiti.
7. Il plico con l’elaborato in concorso dovrà pervenire unitamente alla Scheda di Adesione (allegata al
presente bando) compilata in maniera leggibile in ogni sua parte in carattere stampatello
maiuscolo. Nella sezione “traccia scelta” si chiede di indicare il numero o i numeri degli spunti di
riflessione utilizzati.
8. Provvederà alla valutazione degli elaborati un’apposita Commissione di esperti, nominata dalla
Società di San Vincenzo de’ Paoli.
9. La Commissione giudicherà gli elaborati pervenuti entro la data stabilita e accompagnati dal
modulo di adesione correttamente compilato, in base ai seguenti criteri:
- Originalità e capacità di sviluppo dell’idea;
- Produzione di opere che non veicolino contenuti offensivi o intolleranti, lesivi della
sensibilità e dei diritti altrui, o che abbiano contenuti religiosi, razziali, sessuali,
sociali o politici palesemente offensivi;
- Formato del materiale presentato corrispondente ai requisiti richiesti;
- Coerenza con la traccia proposta ed eventuale citazioni delle fonti storico
documentarie proposte;
- Qualità del prodotto;
- Corretto uso del linguaggio utilizzato.
10. La Commissione selezionerà 5 elaborati meritevoli per ogni Istituto Scolastico di Savigliano
(Arimondi-Eula e Cravetta-Marconi), tra i quali verranno decretati 3 vincitori.
11. L’entità del premio (in denaro) sarà stabilita in base alla disponibilità dei finanziamenti trovati.
Indipendentemente dalla cifra vinta, verrà chiesto ai ragazzi di devolvere metà del premio ottenuto
in beneficenza a qualsiasi associazione di volontariato operante sul territorio.
12. I partecipanti, con la sottoscrizione della scheda di partecipazione debitamente compilata e firmata,
dichiarano di accettare integralmente le sopradescritte condizioni del bando e autorizzano l’utilizzo
dei dati personali ai sensi del Codice della Privacy (D.LGS.N.196/2003).
Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a [email protected] oppure telefonare al
numero 3405267683 (Stefania Sito, giovane volontaria della San Vincenzo di Savigliano).
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CONCORSO LETTERARIO “STOP ALL’INDIFFERENZA”:
LE TRACCE
La prima edizione del concorso letterario promosso dalla Società San Vincenzo di Savigliano ha
l’obiettivo di far conoscere la figura storica e il messaggio del Beato Federico Ozanam. Il titolo del concorso
“Stop all’indifferenza” è stato pensato per sensibilizzare i giovani ai temi dell’impegno sociale, del
volontariato e della carità. Si è pensato di proporre cinque spunti: si tratta di cinque brani estratti dalle
Lettere di Federico Ozanam che toccano aspetti diversi, dal ruolo della politica, all’impegno nel sociale, al
ruolo dei giovani. Ognuno dei brani proposti punta a stimolare una riflessione che potrà essere declinata
secondo modalità differenti a scelta degli studenti, come già descritto precedentemente nel bando
(racconto, articolo di giornale, intervista immaginaria, composizione poetica, saggio breve).
1. Riguardo alle opinioni politiche io vorrei l'annientamento dello spirito politico a vantaggio di quello
sociale; io credo all'autorità come mezzo, alla libertà come mezzo, alla carità come scopo. Ci sono
due specie di governo: o è lo sfruttamento di tutti a profitto di uno solo, o è il sacrificio di ciascuno al
profitto di tutti.
[dalla lettera a Ernest Falconnet, Parigi, 21 luglio 1834]
2. Ora, noi altri siamo troppo giovani per intervenire nella lotta sociale: resteremo dunque inerti in
mezzo al mondo che soffre e geme ? No, c'è stata aperta una via preparatoria: prima di fare il bene
pubblico, possiamo fare il bene individuale.
[dalla lettera a Ernest Falconnet, Parigi, 21 luglio 1834]
3. La questione che divide gli uomini dei nostri giorni non è più una questione di forme politiche ma
una questione sociale; si tratta di sapere chi avrà la meglio, se lo spirito dell'egoismo o lo spirito del
sacrificio; se la società non sarà altro che un grande sfruttamento a profitto dei più forti o la
consacrazione di ciascuno al bene di tutti e specialmente alla protezione dei deboli. Vi sono molti
uomini che hanno troppo e che vogliono avere ancora; ve ne sono molti di più che non hanno
abbastanza, che non hanno niente e che vogliono prendere se non gli dà. Fra queste due classi di
uomini una lotta si prepara; e questa lotta minaccia di essere terribile: da una parte la potenza
dell'oro, dall'altra la potenza della disperazione. Tra questi due eserciti nemici, noi dovremmo
precipitarci, se non per impedire, almeno per attutire lo scontro. La nostra età giovanile, la nostra
media condizione ci rendono più facile questo ruolo di mediatori che ci è posto come obbligo dal
nostro titolo di Cristiani.
[dalla lettera a Louis Janmot, Lione, 13 novembre 1836]
4. Noi siamo convinti che la scienza delle benefiche riforme non si impari sui libri o alla tribuna delle
pubbliche assemblee, ma nel salire alle soffitte del povero, nel sedersi al suo capezzale, nel soffrire il
freddo che egli soffre, nello strappare con l’effusione di un amichevole colloquio il segreto da un
animo desolato. Quando uno ha atteso a questo ministero, non per qualche mese ma per lunghi
anni, quando uno ha studiato il povero in casa sua, alla scuola, all’ospedale, non in una sola città,
ma in parecchie, non solo nelle campagne, ma in tutte le condizioni in cui Dio l’ha messo, allora può
cominciare a conoscere gli elementi di questo formidabile problema che si chiama miseria; allora si
ha il diritto di proporre serie misure, le quali, in luogo di fare lo spavento della società, ne facciano
la consolazione e la speranza.
[dalla lettera a Ernest Falconnet, Parigi, 21 luglio 1834]
5. Quando i miei occhi si rivolgono verso la società, la prodigiosa varietà degli avvenimenti fa nascere
in me i sentimenti più diversi: volta a volta il mio cuore è inondato di gioia o impregnato
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d’amarezza; la mia intelligenza sogna un avvenire di gloria e di felicità o crede scorgere da lungi la
barbarie e la desolazione avvicinarsi a gran passi. Tuttavia, queste stesse considerazioni m’animano
e mi compenetrano d’una specie di entusiasmo. Mi dico che è grande lo spettacolo a cui siamo
chiamati; che è bello assistere a un’epoca così solenne; che la missione di un giovane nella società è
oggi ben grave e ben importante. Lungi da me i pensieri di scoraggiamento! I pericoli sono alimento
per un’anima che sente in se stessa un bisogno immenso e indefinito che nulla potrebbe saziare. Mi
rallegro d’essere nato in una epoca dove forse potrò fare molto bene, e provo allora un rinnovato
ardore per il lavoro.
[dalla lettera a Hippolyte Fortoul e M. Hommais, Lione, 21 febbraio 1831]
Ricerche e studi più recenti sulla figura di Ozanam ne hanno certamente accresciuto la conoscenza
soprattutto nel contesto del suo tempo, ma resta ugualmente da approfondire il suo forte carisma di
profeta dei tempi nuovi e la sua attualità, che lo rendono, come ha affermato Giovanni Paolo II, nel giorno
della sua beatificazione, “un modello ancora attuale dei giovani cristiani laici”.
Eventuali approfondimenti sulla figura e sul pensiero di Ozanam sono facilmente reperibili su Internet, in
particolare sui siti:
http://www.sanvincenzoitalia.it/chi-siamo/federico-ozanam/ozanam-biblio/
http://www.sanvincenzoitalia.it/download/sussidi_formativi/2012%20-%202013.pdf
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Scheda di adesione
(Partecipazione singoli)
ISTITUTO SCOLASTICO
CLASSE
DATI PERSONALI
Nome
Cognome
Numero di telefono
Indirizzo e-mail
TRACCIA SCELTA
(indicare il numero o i numeri
delle tracce utilizzate)
TITOLO
DELL’ELABORATO
Firma dello studente _____________________________
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Scheda di adesione
(Partecipazione gruppi – max 4 studenti)
ISTITUTO SCOLASTICO
DATI PERSONALI
Primo studente
Nome
Cognome
Numero di telefono
Indirizzo e-mail
Secondo studente
Nome
Cognome
Numero di telefono
Indirizzo e-mail
Terzo studente
Nome
Cognome
Numero di telefono
Indirizzo e-mail
Quarto studente
Nome
Cognome
Numero di telefono
Indirizzo e-mail
TRACCIA SCELTA
(indicare il numero o i numeri
delle tracce utilizzate)
TITOLO
DELL’ELABORATO
Firme degli studenti _____________________________________________________________