Studio della fenologia del frumento duro Nelle piante, il numero ed il tipo di organi che vengono prodotti non sono definiti nell’embrione, come avviene negli animali, ma sono determinati successivamente in risposta alle condizioni ambientali. Lo sviluppo si esprime pertanto con la comparsa di nuovi primordi di organi e con la loro successiva differenziazione. Il processo di inizio di differenziazione degli organi è una risposta alla temperatura ed al fotoperiodo ai quali la pianta si sviluppa. E’ proprio questa stretta relazione con l’ambiente a conferire allo sviluppo di una coltura un ruolo chiave nel suo adattamento alle condizioni ambientali nelle quali si trova crescere, e quindi anche nel governare la produttività. La massima produttività in un particolare ambiente può infatti essere realizzata sono con una coltura il cui sviluppo è sincronizzato con la disponibilità di risorse ambientali in modo tale da consentirne il massimo sfruttamento. Il frumento è specie ad accrescimento determinato, ovvero l’apice meristematico produce i primordi dell’infiorescenza quando cessa di produrre i primordi fogliari. In questa specie è possibile pertanto distinguere una fase vegetativa, durante la quale sono prodotti i primordi fogliari, e una fase riproduttiva nella quale si differenzia l’infiorescenza (spiga). La spiga del frumento è emessa dalla guaina dell’ultima foglia (foglia a bandiera) e per questo motivo la fioritura avviene solo dopo un determinato intervallo di tempo dall’emissione della foglia a bandiera. L’epoca di fioritura è quindi funzione del numero di foglie che la pianta differenzia, del loro tasso di emissione (fillocrono) e dell’intervallo di tempo che intercorre tra l’emissione dell’ultima foglia e la fioritura. Il numero di foglie ed il loro tasso di emissione sono pertanto i più importanti determinanti dell’epoca di fioritura del frumento. Il numero di foglie che vengono prodotte dipende dalle condizioni termo-fotoperiodiche durante la fase vegetativa. Il fillocrono è funzione della temperatura, ma varia anche in funzione del numero di foglie che devono emergere e delle condizioni fotoperiodiche durante la fase tra la comparsa dell’ultimo primordio di spighetta (stadio di spighetta terminale) e l’emergenza della foglia a bandiera. Lo studio della variabilità fenotipica nell’epoca di fioritura può quindi essere condotto attraverso il monitoraggio del numero di foglie emerse e del loro tasso di emissione. Tale studio è rilevante per il miglioramento genetico di questa specie. L’attività di ricerca che sarà svolta durante la borsa prevede l’allevamento di 15 genotipi di frumento duro in due condizioni termo-fotoperiodiche: una tesi a fotoperiodo naturale e una tesi a fotoperiodo esteso attraverso l’illuminazione artificiale. Nel corso dell’attività saranno monitorati: la comparsa delle foglie, il tasso di estensione della guaina e della lamina fogliare, la comparsa della foglia a bandiera, la comparsa della spiga e la fioritura. La temperatura di sviluppo delle piante sarà monitorata sia con termometri che rilevano la temperatura dell’aria, sia con micro-termometri opportunamente posizionati nelle guaine fogliari.