1 roberto murgia architetto 2 8 16 22 28 3 33 HOTEL E RISTORANTI UFFICI RESIDENZE NEGOZI PRODUTTIVO CONCORSI 2 Progettiamo rispettando l’ambiente che ci ospita, lavoriamo materiali tradizionali con nuove tecnologie, combiniamo nuovi e vecchi modelli, riscopriamo la nuova lezione del passato. Non abbiamo un’immagine da vendere, ripartiamo da zero ogni volta. Rielaboriamo le informazioni, le analizziamo e le organizziamo. Facciamo progetti su misura. Non inventiamo nuove forme, ricomponiamo quelle esistenti, le smontiamo e rimontiamo. Rimettiamo insieme i pezzi cambiando l’ordine e il ritmo, mescolando e reinventando sempre nuove combinazioni. 1 HOTEL MAGNA PARS SUITES MILANO ANNO: 2015 LUOGO: MILANO VIA FORCELLA AREA: 1000 SQM CLIENTE: MAGNA PARS WEB: WWW.MAGNAPARS-SUITESMILANO.IT FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM Il Magna Pars Hotel Suites Milano sorge in un’ex area industriale dismessa, a ridosso di via Tortona, oggi baricentro dell’industria della moda milanese. Dalla natura industriale trae le sue origini questo sofisticato hotel dedicato ai profumi, che qui venivano prodotti prima del decentramento dell’attività industriale, restano a testimonianza di queste origini le 40 fragranze che caratterizzano le suites. Inaugurato nel 2013, oggi l’hotel s’ingrandisce con 11 nuove junior suites, una meeting room, un laboratorio e un giardino interno su cui affacciano spazi conviviali. Il progetto prevede un ampliamento della struttura originaria mediante un corpo di fabbrica che, proseguendo la costruzione lungo via Forcella, permette di ricavare all’interno un giardino privato, luogo di connessione e continuità degli spazi verdi che caratterizzano le aree comuni dell’hotel. Il nuovo corpo di fabbrica si pone in continuità con la struttura esistente attraverso la proposizione della facciata vetrata lungo “i ballatoi” di via Forcella e la trasparenza del piano strada, elemento di novità sono invece i brick-walls che caratterizzano il fronte di via Bugatti e la nuova scala di collegamento all’immobile esistente. I brick-walls, re-interpretazione delle pareti in laterizio della fabbrica originaria, sono composti da griglie in acciaio verniciate, che rappresentano la texture della malta di allettamento tra i mattoni, all’interno delle quali trovano spazio secondo un equilibrio di pieni e vuoti, mattoni realizzati dalla San Marco laterizi, su disegno dei progettisti. I brickwalls costituiscono un elemento caratterizzante del progetto: nella fase diurna esprimono la metericità di uno degli elementi costruttivi originari della tradizione edilizia milanense, mentre nelle ore serali, la retroilluminazione ne permette una lettura al negativo che diviene elemento decorativo dell’edificio. 5 LEISURE HOTEL E RISTORANTI 4 4 1 2 3 4 5 Vista dal giardino interno La scala interna La camera Pianta e sezione di progetto Vista angolo via Forcella, via Bugatti 2 3 LEISURE ANNO: 2008 LUOGO: MILANO | VIA GARIBALDI AREA: 250 SQM CLIENTE: FAMIGLIA DI VIVO WEB: WWW.OSTERIADELCORSO.COM FOTOGRAFIE: ORESTE SALGADO 1 2 In un edificio degli anni sessanta di Gio Ponti, nel centro di Milano, lo studio legale americano Cleary Gottlieb ha deciso di ampliare la propria sede e dotarla di una spazio di rappresentanza polifunzionale. Era indispensabile risolvere la mancanza di luce e di isolamento termico e acustico. Si è quindi costruita una scatola di vetro luminosa che delimita l’esistente e racchiude il nuovo.Una seconda pelle in legno, attrezzata dove necessario, circoscrive i nuovi spazi e s’interrompe per lasciare scendere dall’alto luce artificiale attraverso cavità-lucernario, luce calda che dissolve la freddezza della parete in vetro. L’involucro ligneo è stato creato con pannelli di rovere naturale fresato, intervallati da listelli aggettanti in legno massello. La parete luminosa è costituita da due vetri diversi, opalino e trasparente, che racchiudono lamelle di rovere massello naturale poste verticalmente. Il pavimento in battuto alla veneziana di fantini, marmo lasa bianco su bianco, regge con pura eleganza le pareti e ne riverbera la tonalità. Particolare cura è stata dedicata ad una ospitalità confortevole: soluzioni ricercate per migliorare l’acustica, luci dimmerabili e scenari pre impostati per le diverse tipologie di impiego degli spazi. La grande sala è attrezzata per conferenze, video conferenze e proiezioni. All’occorrenza diventa spazio per cene, banchetti, riunioni informali, esposizione della collezione di opere d’arte possedute dallo studio. 5 1 Vista dall’ingresso 2 La sala 3 La vetria su via Garibaldi 2 7 LEISURE OSTERIA DEL CORSO 6 RISTORANTE PER CLEARY GOTTLIEB 9 HOTEL E RISTORANTI HOTEL E RISTORANTI 8 ANNO: 2011 LUOGO: MILANO | VIA SAN PAOLO AREA: 300 SQM CLIENTE: CLEARY GOTTILEB STEEN & HAMILTON WEB: WWW.CGSH.COM FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 3 In un edificio degli anni sessanta di Gio Ponti, nel centro di Milano, lo studio legale americano Cleary Gottlieb ha deciso di ampliare la propria sede e dotarla di una spazio di rappresentanza polifunzionale. Era indispensabile risolvere la mancanza di luce e di isolamento termico e acustico. Si è quindi costruita una scatola di vetro luminosa che delimita l’esistente e racchiude il nuovo.Una seconda pelle in legno, attrezzata dove necessario, circoscrive i nuovi spazi e s’interrompe per lasciare scendere dall’alto luce artificiale attraverso cavità-lucernario, luce calda che dissolve la freddezza della parete in vetro. L’involucro ligneo è stato creato con pannelli di rovere naturale fresato, intervallati da listelli aggettanti in legno massello. La parete luminosa è costituita da due vetri diversi, opalino e trasparente, che racchiudono lamelle di rovere massello naturale poste verticalmente. Il pavimento in battuto alla veneziana di fantini, marmo lasa bianco su bianco, regge con pura eleganza le pareti e ne riverbera la tonalità. Particolare cura è stata dedicata ad una ospitalità confortevole: soluzioni ricercate per migliorare l’acustica, luci dimmerabili e scenari pre impostati per le diverse tipologie di impiego degli spazi. La grande sala è attrezzata per conferenze, video conferenze e proiezioni. All’occorrenza diventa spazio per cene, banchetti, riunioni informali, esposizione della collezione di opere d’arte possedute dallo studio. Durante il primo allestimento sono state esposte le opere dell’artista coreana Minjung Kim. Oltre a questo spazio d’accoglienza c’è una stanza di dimensioni più ridotte, appartata e riservata. Arredi dell’azienda MDF, piatti disegnati dai fratelli Bourulec per Alessi, sui tavoli accessori della ditta finlandese iittala. 4 1 Planimetria di progetto 2,5 La sala da pranzo 3 Vista sulla sala d’attesa 4 Vista dall’ingresso 2 1 5 HOTEL VILLA FLORI 11 HOTEL E RISTORANTI HOTEL E RISTORANTI 10 ANNO: 2011 LUOGO: COMO | VIA CERNOBBIO AREA: 4500 SQM CLIENTE: LARIO HOTELS WEB: WWW.HOTELVILLAFLORI.COM FOTOGRAFIE: FRANCO CHIMENTI WEB: WWW.FRANCOCHIMENTI.IT 4 1 2 Sul ramo occidentale del lago di Como, a pochi minuti dal centro città, in una stupenda posizione che domina il lago, sorge l’ Hotel Villa Flori. La villa venne costruita nel XIX secolo come residenza privata del nobile marchese Raimondi. Nel 1958, ampliata e totalmente ristrutturata, venne trasformata in hotel, successivamente, nel 1992, l’hotel viene parzialmente rimodernato. Pur con tutti gli interventi necessari al diverso utilizzo, mantiene il fascino e l’atmosfera di una dimora del ‘800. Gli affreschi, gli stucchi, i tessuti del luogo, tutto si accosta e si amalgama alle esigenze di un moderno Hotel 4 stelle. Nel 2011 siamo intervenuti nuovamente con ampliamenti e un restyling totale, un lavoro che è durato due anni. Ripristinati o restaurati 1 2 3 4 5 6 Vista dell’ Hotel Villa Flori dal lago Sala Colonne, Piano -1 Pianta del piano tetta, sezione trasversale Junior suite Camera matrimoniale Suite La Torretta 3 5 gli stucchi, così come gli affreschi floreali, i pregiati pavimenti in parquet, i mobili d’epoca. Tutto il rispetto per l’esistente non ha compromesso la necessaria e imprescindibile attenzione al confort di un Hotel contemporaneo. Gli impianti sono stati sostituiti per consentire una maggiore attenzione sia al risparmio energetico che alle basse emissioni. La soffitta, appartata e rasserenante, è stata recuperata per essere trasformata in una zona dedicata al benessere e al fitness. Pur rispettando la struttura originaria si sono aperti altri squarci sul panorama, spostarsi all’interno dell’hotel diventa un’opportunità unica per cogliere scorci del lago e lasciarsi emozionare da tanta bellezza. 6 STUDIO LEGALE LMS 13 ANNO: 2009 LUOGO: MILANO | CORSO MAGENTA AREA: 3500 SQM CLIENTE: STUDIO LEGALE LABRUNA MAZZOTTA SEGNI WEB: WWW.LMSLEX.COM FOTOGRAFIE: SIMONE FLORENA WEB: WWW.SIMONEFLORENA.COM UFFICI UFFICI 12 1 4 Corso Magenta a Milano, il quartiere con la più ricca densità di edifici Liberty, eleganti e raffinati. Il progetto per creare la nuova sede dello studio legale Labruna Mazziotti Segni si è occupato proprio di uno di questi edifici. Un piano interrato, un piano terra con cortile e giardino privato, altri quattro piani fuori terra. Il palazzo, in cattivo stato, conservava tuttavia molti elementi architettonici, motivi ornamentali e componenti decorativi di grande prestigio: soffitti a cassettoni affrescati, pavimenti originali, cornici floreali di alcune porte. Si è decisa una riqualificazione degli spazi che accostasse la raffinatezza dell’esistente alle elevate esigenze della committenza. Zone operative comode dotate di tutti gli strumenti tecnologici, ampi spazi di rappresentanza che accogliessero con il prestigio che lo studio legale e il palazzo richiedono. Il primo intervento ha riguardato la modernizzazione degli impianti, le installazione tecnologiche e il recupero degli elementi liberty. Il piano terra si affaccia, da 3 tutti i suoi ambienti, sul giardino privato: reception, sala d’attesa, biblioteca della studio. Quest’ultimo ambiente è aperto ai visitatori, al suo interno librerie aperte e totem che riverberano gli alti alberi del giardino. Una parete in vetro curvato separa la zona pubblica da quella privata, accoglie morbidamente chi arriva dall’esterno e si ripete allo sbarco ascensore di tutti i piani superiori. La parete curva è l’elemento dialogante fra il linguaggio liberty e il contemporaneo: armonioso e fluido in apparente contrapposizione con gli ambienti dal disegno più rigido ma in accordo con le linee sinuose dei decori floreali, la luminosità del vetro in equilibrio con la leggerezza dei colori al soffitto, i tratti non rettilinei che dialogano da epoche diverse, la pulizia e l’essenzialità del moderno con la fantasia plastica ed equilibrata del passato. 2 5 6 1 2 3 4 5 Sezione trasversale La biblioteca, piano terra Vista dell’edificio da Corso Magenta Area reception, piano terra Vista dall’area reception verso la biblioteca, piano terra 6 La sala riunioni, piano nobile 2 3 UFFICI FERRARI FORMAGGI GALLERIA SAN BABILA 4|A ANNO: 2004 LUOGO: OSSAGO LODIGIANO | LODI AREA: 450 SQM CLIENTE: INDUSTRIA CASEARIA FERRARI WEB: WWW.FERRARIFORMAGGI.IT FOTOGRAFIE: ALESSANDRO CIMMINO WEB: WWW.ALESSANDROCIMMINO.COM ANNO: 2014 LUOGO: MILANO | GALLERIA SAN BABILA AREA: 50 SQM CLIENTE: ALEA DOMUS SRL FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 4 Il progetto di ampliamento degli uffici amministrativi dell’industria casearia Giovanni Ferrari ha portato a rivedere sia l’immagine dell’ingresso che della parte produttiva, inoltre si è progettato l’inserimento di un nuovo volume. Su fronte strada si è creata una doppia facciata in lamiera grecata parzialmente micro forata, la facciata interna è stata invece pensata in legno ipe tabacco a segnalare l’ingresso degli uffici. Il nuovo volume si presenta con una muratura scura, in mattoni posati sfalsati su disegno, all’interno l’immagine si capovolge e le pareti, completamente vetrate, si affacciano su una piccola corte. 1 2 1 Pianta di progetto, sezione trasversale 2 Vista dall’ingresso 3 Area reception 1 3 3 1 Pianta di progetto 2 L’ingresso principale allo stabilimento 3,4 L’edificio per uffici Piazza San Babila, Milano. Il fronte est è interamente costituito da una cortina di edifici realizzati, negli anni ‘50, dall’architetto Gio Ponti. Un fronte compatto alleggerito da un alto porticato sul quale si affacciano i negozi. Gli ingressi agli edifici sono laterali e nella galleria San Babila che divide l’isolato. Oggetto della ristrutturazione è l’ingresso 4|A. Occuparsi di edifici storici vuol dire coniugare il rispetto per l’esistente con le nuove necessità dell’abitare contemporaneo. L’ingresso è stato realizzato in assoluta trasparenza per consentire una continuità visiva fra la galleria e la hall. Pareti rivestite da una boiserie in mdf laccata e fresata su disegno con profili in acciaio satinato. La parete frontale e il soffitto sono stati trasformati in light box. Nel salottino d’attesa uno specchio tondo nasconde lo schermo impiegato per le comunicazioni di servizio interne. 2 15 UFFICI UFFICI 14 STUDIO LEGALE CERAMI 17 ANNO: 2013 LUOGO: MILANO | GALLERIA SAN BABILA AREA: 300 SQM CLIENTE: AVV. CARLO CERAMI WEB: WWW.STUDIOCERAMI.IT FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 1 Piazza San Babila, pieno centro di Milano, qui ha la sede lo studio legale Carlo Cerami: 300 mq, settimo piano, affaccio sul duomo. Nell’ingresso sono stati inseriti tre volumi in vetro che racchiudono la sala d’attesa, le parti comuni a servizio degli uffici, segreteria e la grande sala riunioni. I tre volumi sono realizzati, su disegno, con telai cruciformi in bronzo e vetri stampati a quadretti. Presentano una diversa gradazione di trasparenza in base alle funzioni che si svolgono all’interno: opalino per la segreteria, satinato per la sala riunioni affinché la luce filtri sull’ingresso privo di finestre senza ledere la privacy. Le pareti della sala riunioni e della sala d’attesa sono rivestite con una boiserie in rovere tinto su disegno, si alternano pannelli lisci e pannelli fresati. Il pavimento è in lastre 30x60 di marmo di Carrara sulla cui superficie sono state create nuvole di pixel. I pixel sono stati ricavati all’interno delle lastre stesse inserendo una finitura di battuto alla veneziana realizzato con lo stesso marmo. Il palazzo è stato costruito negli anni ‘50 e gli arredi sono un elegante omaggio al periodo. Tavolo Reale di Carlo Mollino con lampada Taccia di Achille Castiglioni all’ingresso, poltroncine P12 Angolo e lampada Porcino di Caccia Dominioni per Azucena nella sala d’attesa, due lampadari a soffitto della serie i Poliedri di Carlo Scarpa per Venini per la sala riunioni. UFFICI UFFICI 16 2 4 5 1 2 3 4 5 3 La sala riunioni L’ingresso La sala d’attesa Vista dall’ingresso verso la sala d’attesa Pianta di progetto UFFICI 18 EDI HEADQUARTER 19 ANNO: 2011 LUOGO: MILANO | VIA BERTINI AREA: 1000 SQM CLIENTE: EFFETTI DIGITALI ITALIANI WEB: WWW.EFFETTIDIGITALI.IT FOTOGRAFIE: FRANCESCO JODICE WEB: WWW.FRANCESCOJODICE.COM 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 Pianta piano terra Sezione trasversale Lo spazio lavoro; vista del patio sullo sfondo L’entrata principale La sala cinema sulla sinistra, sulla destra il percorso sospeso EDI - effetti digitali italiani, società leader nella post produzione per il cinema e la televisione, ha scelto, per la sua nuova sede, un laboratorio degli anni’50, in un cortile interno di via Bertini, zona Sarpi, chinatown di Milano. La splendida copertura a shed, alta più di sette metri, modula la luce esterna. Il grande ambiente, usato in precedenza per la realizzazione di minuteria metallica, è stato svuotato da tutti i macchinari. Del grande spazio, composto da tre navate lunghe trentacinque metri, si è voluto rispettare il carattere e l’atmosfera industriale. L’ampiezza del volume ha consentito la creazione di tre cavedi che illuminano le parti più buie sprovviste di finestre. All’interno si snodano box realizzati con materiali diversi. L’immagine è quel- la di un villaggio postmoderno, occupazione spontanea di un vuoto da parte di lavoratori post-materia che ricreano e inventano ciò che non c’è. Uno spazio industriale abbandonato dal ferro e rinato con i bites che corrono nei fili a vista sulle canaline: dalla sala CED alle varie postazioni di lavoro. La sala operativa vera e propria è un vasto open space a tutta altezza dove tavoli rotondi con dieci postazioni ciascuno sono collegati fra loro dalle canaline dell’impianto che fornisce energia e dati, indispensabili per la produzione di immagini virtuali. Gli impianti non sono stati nascosti, semplicemente corrono dove serve perché tutto dev’essere funzionale alla produzione. I box, l’immagine ludica. Una roulotte d’acciaio diventa un piccolo cinema nel quale i clienti visionano le post produzioni,un grosso container verde mela contiene il CED, cuore pulsante del sistema, un box rivestito in lamiera forata che lascia filtrare la luce come fosse un’enorme lampada è invece l’officina dove vengono smontati, modificati e aggiustati i computer. Un box per clienti è rivestito in pannelli di legno gialli da cassero, un altro in lastre di ferro scuro. A collegare tutti questi contenitori provvede una passerella di 25 metri appesa al soffitto con tondini d’acciaio. Vi si accede tramite tre scale che portano direttamente a questo percorso in quota, camminamento che si affaccia sulla doppia altezza degli operativi e connette le salette clienti allo spazio d’accoglienza posto all’ingresso. 4 LOFTS RESIDENZE ANNO: 2009 LUOGO: MILANO | VIA SAVONA AREA: 900 SQM CLIENTE: PRIVATO FOTOGRAFIE: FRANCESCO JODICE WEB: WWW.FRANCESCOJODICE.COM 21 RESIDENZE 20 2 Milano, zona sud dei Navigli, via Savona. Un grosso distretto industriale dismesso rinato grazie a nuovi insediamenti. La fabbrica belga “schlumberger industries”(25.000 mq) che produceva strumenti di precisione, dal 1996 si trasforma in un centro di creatività: design, moda, pubblicità, arte e architettura. I committenti sono quattro amici che acquistano una porzione di 500 mq sul fronte strada, al piano terra. In un primo tempo era riservato agli uffici, poi è passato alla Domus Academy, luogo di formazione post-universitaria e laboratorio di ricerca sui temi dell’innovazione e del progetto. Ora i quattro amici ne voglio fare una casa che sia anche spazio di lavoro, pubblico ma privato, quindi di forte rappresentanza ma salvaguardia dell’intimità privata. Lo spazio viene diviso in quattro parti delle stesse dimensioni,100mq per un altezza di 7,5 metri a disposizione di ciascuno. La sezione è semplicissima, sembra essere stata disegnata da un bambino, meno semplice è immaginare questi spazi per un designer, un fotografo e due registi. Spazio uguale, esigenze e culture diverse. Forse fanno una vita simile ma ognuno la immagina dentro un contenitore differente. Nasce da queste premesse il lavoro dei 4 lofts, da portare avanti contemporaneamente, con incontri-confronti, incontri- scontri, imitazionicompetizioni, critiche- approvazioni. Alle discussioni e agli scambi di idee sono presenti anche amici, lighting designer, artisti, architetti, direttori di fotografia e costumisti. Il risultato di tanti confronti e disquisizioni ha portato a quattro spazi diversi, con contrapposizioni nette e imitazioni inequivocabili. Ognuno di loro aveva un’idea ben precisa di come doveva essere il proprio spazio di casa-lavoro ma non avrebbe saputo tradurlo nel linguaggio architettonico. Materiali diversi per immaginazioni diverse, spazi diversi per vite diverse, colori diversi per sogni diversi, vasche contro un’unica doccia, identità contro uniformità. Il progetto, nel suo insieme, si è trasformato in una variante delle possibilità, un catalogo dell’immaginabile, una composizione delle variabili. Chi li visita non ricorda il singolo loft ma l’insieme dei quattro come fosse un unico elemento cangiante. 3 7 1 1 2 3 4 5 6 7 Stato di fatto 4 loft: primo e secondo piano, sezione trasversale 01 LOFT la zona giorno 02 LOFT lo spazio lavoro 03 LOFT la zona giorno 03 LOFT la scala in ferro 04 LOFT la zona giorno 5 .01 .02 .03 .04 ANNO: 2009 LUOGO: MILANO | VIA SAVONA AREA: 270 SQM CLIENTE: PRIVATO FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 1 2 La location del progetto è nella zona dei Navigli, Milano sud. Si tratta di una vecchia fabbrica dismessa, l’intera campata di un edificio con copertura a shed suddivisa in due piani. Al piano terra una grande sala con cucina a vista, attraverso una parete vetrata si affaccia sul pergolato che confina con la strada pedonale condominiale. Sempre al piano terra si trovano la camera del bambino e la camera per le scarpe della mamma. Al primo piano si è ricavata una corte centrale dove è stata inserita una piscina per bambini, sulla corte si affacciano anche il bagno e la camera da letto che si collega allo studio tramite una passerella dotata di libreria a muro e affaccio sul living a doppia altezza. Sopra la libreria è stata creata una lunga finestra che corre parallela a tutta la lunghezza dello shed e lascia piovere dall’alto un’intensa luce naturale. Si sono tenute le capriate originali in ferro, lasciate a vista e riverniciate. 1 Piano terra, primo piano, sezione 2 Vista dal primo piano sulla doppia altezza 3 La zona pranzo, la scala 3 23 RESIDENZE LOFT 5 22 LOFT ALL’ISOLA RESIDENZE ANNO: 2012 LUOGO: MILANO | VIA SEBENICO AREA: 150 SQM CLIENTE: PRIVATO FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 1 25 RESIDENZE 24 5 2 Tema del progetto è la trasformazione di un laboratorio artigianale in residenza privata. Il laboratorio si trova nel quartiere “Isola” a Milano, all’interno di una vecchia corte. Le condizione strutturali sono apparse da subito molto precarie, si è quindi provveduto a rinforzare le fondazioni delle pareti perimetrali, sono poi stati demoliti i muri interni, infine si è realizzato, al centro dello spazio vuoto, un grande telaio in acciaio su cui sono state appoggiati sia i due soppalchi che la copertura. I due soppalchi, posti a quote diverse, ospitano ciascuno una camera con relativo bagno. Il piano terra è rimasto uno spazio indiviso, che ospita living e cucina, e si affaccia sul piccolo giardino. Sono state recuperate le vecchie porte interne, degli infissi esterni in ferro si è mantenuta l’immagine da vecchio laboratorio garantendo nello stesso tempo l’isolamento termico. 1 2 3 4 5 6 Piano secondo, sezione L’ open space, piano terra La zona pranzo, piano terra Piano primo Vista dal piano primo sulla doppia altezza L’ingresso, piano terra 3 4 6 HOME RESIDENZE ANNO: 2013 LUOGO: MILANO | VIA BORSIERI AREA: 90 SQM CLIENTE: PRIVATO FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 1 27 RESIDENZE 26 2 4 Milano, quartiere “Isola”, alle spalle della Stazione Garibaldi. Il progetto riguarda il quarto e il quinto piano sottotetto di un vecchio edificio. Il solaio fra i due piani è stato demolito e realizzato a una quota inferiore per migliorare l’abitabilità del sottotetto. I due piani sono messi in comunicazione da una scala in ferro, su disegno, verniciata con ferro micaceo nero. L’assito e le nuove travi in legno lamellare sono stati lasciati a vista e dipinti di bianco. Piano d’ingresso - La finitura delle pareti è realizzata con intonaco cementizio grezzo, normalmente usato per l’esterno. Sul pavimento sono state posate piastrelle in cemento realizzate a mano su disegno dello studio. Contenitori in rovere spazzolato e verniciato occupano un’intera parete, fra questi e il soffitto è stata collocata una libreria che li accompagna per tutta la lunghezza. Un divano e le poltrone davanti al camino, fra le finestre una fotografia di Parigi di Francesco Jodice, lungo la scala uno scatto di Simone Florena. Opposta alla prima parete è collocata una cucina industriale in acciaio inox, un vecchio tavolo e sedie da IKEA in legno completano il soggiorno. Piano sottotetto – In camera da letto il pavimento è realizzato con le stesse assi strutturali grezze verniciate in bianco opaco, bianche anche le travi originali del soffitto e le pareti. Due grandi lucernari e una finestra che si affaccia a ovest diffondono luce naturale nell’ambiente. Lungo la parete, nella parte più bassa, è stato inserito l’armadio su misura, di fronte un vecchio cartello di una libreria torinese trasformata anni fa in un negozio Muji. Ne bagno il pavimento è in piastrelle di cemento fatte a mano che ripropone un disegno tipico dei pavimenti delle vecchie case di campagna, alle pareti un mosaico ceramico. 1 2 3 4 Pianta di progetto, sezione trasversale Vista dalla zona giorno verso la scala La zona notte, primo piano La zona giorno 3 4 5 NEGOZI 28 MUJI ITALIA 29 ANNO: 2007-2015 LUOGO: MILANO | corso buenos aires MILANO | corso vercelli MILANO | via torino MILANO | c/o la rinascente MILANO | piazza gae aulenti BOLOGNA | via ugo bassi VENEZIA | c/o stazione s. lucia ROMA | via del tritone TORINO | via garibaldi CLIENTE: MUJI ITALIA WEB: WWW.MUJI.EU FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 1 2 Milano - piazza Gae Aulenti, il nuovo centro urbano vicino alla stazione Garibaldi. In questa zona in continua trasformazione Muji ha aperto il nuovo negozio. La filosofia del marchio si riflette nella progettazione: essenzialità. Ogni negozio Muji è studiato affinché si possano esporre tutti i prodotti senza la necessità di una vetrina per metterli in mostra. La grande parete vetrata dell’ingresso che si affaccia sulla piazza si trova al secondo livello dell’edificio, la vetrina opposta viene invece a prospettarsi sulla strada dal terzo livello. Ci si trova in uno spazio di 250mq, a doppia altezza, con un passerella in lamiera d’acciaio lunga 35 metri sospesa al soffitto con dei tiranti. In sintonia con la sobria essenzialità dei prodotti si sono usati materiali naturali: legno, mattoni, ferro e gesso. I prodotti vengono esposti su ripiani in legno naturale, legno anche sui muri a doppia altezza interrotto da parti rivestite con mattoni originali dell’Asia. La parte superiore è occupata da una grafica con i prodotti Muji ideata da Kenya Hara. La passerella di ferro e i sottili tiranti sono stati verniciati di bianco, così come il parapetto di lamiera forata da riquadri di varie dimensioni. Questo traforo la rende simile a un pizzo leggero che permette allo sguardo di vedere oltre e snellisce con eleganza la pesante struttura in ferro. 3 1 2 3 4 5 6 4 5 6 Vista da via F.lli Castiglioni Modello strutturale Vista dell’ingresso da piazza Gae Aulenti Lo spazio vendita, piano terra La scala e la passerella in metallo Pianta, sezione MUJI FRANCIA NADINE ANNO: 2008-2014 LUOGO: PARIGI MARAIS| rue francs bourgeois PARIGI MUJItoGO | c/o gare saint lazare PARIGI ST GERMAIN| rue st sulpice LIONE | confluence mall LEVALLOIS | so ouest mall PARIGI | forum des halles PARIGI | bougrenelle mall BOULOGNE | boulevard jean jaurès CLIENTE: MUJI FRANCE WEB: WWW.MUJI.EU FOTOGRAFIE: LAURENT DESMOULINS WEB: WWW.LAURENTDESMOULINS.FR ANNO: 2011 LUOGO: CREMA | via mazzini MILANO | via torino PESCHIERA| cc galleria borromea AREA: 220 SQM CLIENTE: GRUPPO NADINE SRL WEB: WWW.NADINEFASHIONGROUP.IT FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 1 2 1 31 NEGOZI NEGOZI 30 3 2 Nel 1990, a Milano, Clemente e Alberto Halfon creano il marchio “Nadine” che in breve tempo si afferma sia in Italia che all’estero. Il brand di abbigliamento femminile rinnova costantemente le sue collezioni di abiti, scarpe, borse e accessori. Il progetto del negozio deve essere minimale, un fondale silenzioso per le collezioni che cambiano e si susseguono, ogni formalismo sarebbe un inutile orpello. Lo spazio non deve entrare in competizione con la merce esposta ma esaltarne le forme e i colori. Si è cercato di non creare frammentazioni che rompano l’insieme, la pietra basalto color grigio scuro ricopre tutto il pavimento, il resto, pareti e soffitto, è bianco. Nessun altro colore avrebbe permesso di cogliere gli abiti esposti in tutta la loro creativa linearità. Superficie di calpestio più scura per non sentirsi disorientati, verticalità luminosa per sentirsi attratti. L’arredo si avvale di due soli materiali: acciaio per le strutture, legno verniciato per gli scaffali. Ancora il bianco e il grigio, l’eleganza senza tempo della semplicità. 1 Pianta di progetto 2 Vista verso le vetrine 3 Lo spazio vendita 1 La scala 2 Lo spazio vendita E’ necessario e irrinunciabile che la filosofia di Muji si rispecchi nel design del negozio: essenzialità e sobrietà. I prodotti Muji hanno innanzitutto una funzione, tutto il resto è unicamente al servizio di questa, il superfluo non è previsto, anche i colori sono ridotti al minimo. I prodotti sono esposti sugli scaffali senza imballaggio, una semplice etichetta mostra solo i dati utili e il prezzo. Ogni negozio è pensato e progettato con la sola “funzione” di esporre prodotti utili dalla forma pulita. Quindi materiali naturali, colori opachi e morbidi: legno, mattoni, ferro e gesso. Pareti rivestite in acciaio non decapato, legno massello al naturale o mattoni originali proveniente direttamente dall’Asia. MUJI EUROPA FLAGSHIP STORE 33 ANNO: 2014 LUOGO: PARIGI | FORUM DES HALLES AREA: 1000 SQM CLIENTE: MUJI FRANCE WEB: WWW.MUJI.EU FOTOGRAFIE: STEPHANE CHALMEAU WEB: WWW.STEPHANECHALMEAU.COM 1 2 Per il primo flagship store Muji in Europa si è scelta Parigi. Il cuore di Parigi: Les Halles, più dettagliatamente: mille metri quadrati nel Forum des Halles. E’ la prima volta che viene aperto in Europa un negozio su una scala di queste dimensioni. In questo nuovo spazio Muji introduce per la prima volta nuove famiglie di prodotti. Alcuni marchi erano presenti, prima dell’apertura a Parigi, solo in Oriente: Muji Labo, Muji kids, Muji Found. La sfida progettuale era riuscire a inserire questa nuova serie di prodotti accanto al conosciuto e sperimentato. Immettere senza contaminare l’immagine pulita e ordinata, senza interrompere la delicata armonia. Accedendo al flag si incontra subito Muji Kids, posto sotto un imponente struttura in legno massello, chiaro riferimento alla struttura delle vecchie case da tè giapponesi. Davanti alle casse, blocco completamente rivestito in ferro verniciato e acidato, sullo fondo di una parete di mattoni grigi, appare il nuovo concept store Muji Found. Found propone una selezione di articoli per la tavola di provenienza locale, oggetti dal design anonimo, presenti in tutte le case per la loro utilità quotidiana e sperimentata, dalle padelle per cuocere le crêpe alle cocotte staub di ghisa per cucinare le verdure. La mise en place scelta per l’inaugurazione ci racconta la storia dell’artigianato francese, oggetti selezionati da Merci, il destination store di Parigi. Muji Labo propone invece una nuova collezione di housewear di alta gamma comprensivo di magliette, giacche e calzature. I prodotti classici sono esposti su ripiani di legno o vetro, posti anche in mobili di metallo, le altezze degli espositori arrivano a 6 metri. A pavimento si alternano calcestruzzo industriale e parquet di rovere massello, il dualismo dei materiali sull’estesa dimensione, consente di percepire uno spazio unitario che sarebbe stato spaesante se si fosse usato un solo materiale. 5 1 Pianta di progetto 2,3,4 Lo spazio vendita 5 La cassa 3 6 NEGOZI NEGOZI 32 ART&DIL HEADQUARTER PRODUTTIVO ANNO: 2011 LUOGO: ZANICA | BERGAMO AREA: 1000 SQM CLIENTE: ART&DIL SRL WEB: WWW.ARTEDILSRL.IT FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM 35 PRODUTTIVO 34 4 2 1 Il rinnovo dell’immagine di un capannone esistente a Zanica, nella zona di lottizzazione industriale, è il tema di questo lavoro. Il progetto prevede un intervento sulla facciata, sistemazione dell’esterno, rifacimento degli uffici e delle zone di rappresentanza. Per quanto concerne la facciata si è proceduto nel modo più classico, al volume esistente si è applicata una nuova pelle. Perché questa pelle non ricalchi la piattezza della facciata abbiamo cercato di renderla tridimensionale attraverso lo sfruttamento della luce solare che modifica il prospetto durante le varie ore del giorno. Durante le ore notturne, l’illuminazione a led, curata dallo studio Rossi Bianchi lighting design, enfatizza ulteriormente luci e ombre di questo foglio 3 di lamiera che ripiega su se stesso. Data la funzione produttiva dell’edificio e la necessità di contenere i costi abbiamo messo al centro del progetto “l’uomo che ci lavora” cercando di creare un ambiente semplice ma accurato, poco dispendioso ma comodo e funzionale, sereno e raffinato per la scrupolosa cura dei dettagli, della realizzazione e della messa in posa. Un ambiente rasserenante ed efficiente. Il materiale dominante è l’alluminio: versatile, leggero pur essendo molto resistente, riciclabile all’infinito. La composizione dei pannelli per la facciata formano un foglio alto 12 metri per una lunghezza di 40 metri, una volta ripiegata si riduce a 30 metri. I pannelli sono composti da lamiere grecate, come quelle normalmente usate per realizzare coperture, in corrispondenza delle finestre la stessa lamiera è forata per lasciare passare la luce negli uffici .Gli ingressi, pedonale e carrabile, sono segnalati da due cornici a tutta altezza, la pensilina, con uno sbalzo di tre metri, segnala l’ingresso agli uffici. I pannelli d’alluminio tornano all’interno in posizione verticale per creare una quinta e schermare la scala che porta agli uffici del primo piano. 1 2 3 4 Vista dal piazzale Veduta notturna, dettaglio dell’ingresso La sala riunioni, piano terra La lobby, piano terra LSE GROUP HEADQUARTER CENTRO CIVICO ISOLA ANNO: 2014 LUOGO: MILANO AREA: 900 SQM CONCORSO: SELEZIONATO SECONDA FASE CLIENTE: COMUNE DI MILANO WEB: WWW.COMUNE.MILANO.IT ANNO: 2009 LUOGO: LODI AREA: 50000 SQM CLIENTE: LOGSERVICE EUROPE GROUP WEB: WWW.LSEGROUP.IT 4 3 1 1 2 3 4 2 1,2 L’area di progetto è di 120 mila metri quadrati, sono stati previsti 5.000 mq per la palazzina degli uffici e 45.000 mq sono destinati al capannone. Un quarto dell’area totale verrà riservata al verde per attenuare l’impatto visivo con i volumi edificati. Attualmente la zona è prevalentemente agricola, se si esclude l’intersecazione con l’autostrada del Sole A1, la nuova linea ferroviaria dell’alta velocità e la strada provinciale 140. Le prime rappresentano due dei principali assi infrastrutturali italiani, la terza raccoglie la viabilità a carattere locale. Dalla pianta di progetto si legge il parallelismo fra l’intervento e il tracciato delle infrastrutture viarie, fanno da schermo parziale alcune colline verdi che passano dai 3 ai 5 metri d’altezza. L’edificio si presenta come un lungo nastro di cemento grigio, forato da finestre che si sviluppano in verticale, il nastro arretra e crea una corte, si innalza per segnalare la palazzina degli uffici e il giardino di pertinenza. Per i tre lati che si prospettano sulla campagna si è preferito usare un linguaggio attento e discreto nei confronti del verde. Per impedire il forte impatto dell’intervento è prevista una fascia boschiva che lascia intravedere il volume ma ne impedisce la percezione delle dimensioni reali. Questa sorta di schermo verde fatto di alberi e colline racchiude per proteggere, così come tutela l’esterno dall’impatto con il costruito. 3 1,2 Il modello 3 Vista dall’alto Il Nuovo “Centro Civico” si inserirà nel parco “La biblioteca degli alberi” e completerà la rete di servizi a disposizione dello storico quartiere “Isola” e dell’intera città. Questo sistema integrato di spazi pubblici a servizio della comunità comprende anche: Padiglione dell’infanzia, Incubatore dell’arte, Cavalcavia Bussa, Casa della memoria. Il quartiere “Isola”, di fatto isolato a livello infrastrutturale dal resto della città, si ritrova inserito nel piano di riqualificazione urbanistica previsto dal Programma Integrato di Intervento Garibaldi-Repubblica che si configura come una delle più grandi riqualificazioni urbane, in corso di realizzazione, degli ultimi dieci anni. Il parco “La biblioteca degli alberi” presenta una sfrangiatura urbana verso il verde da parte del vecchio quartiere e dei nuovi interventi realizzati o previsti. Una cintura di edifici: Corso Como e piazza Gae Aulenti oltre la stazione Garibaldi, edifici del terziario verso sud, residenziali verso nord, via de Castillia che rimane un tasselo storico della vecchia Milano. Gli edifici lungo il bordo del parco dovrebbero ricucire e riordinare le smagliature del tessuto urbano. Il Centro Civico si inserisce quindi come elemento di mediazione tra l’Isola e il parco, in scala con le dimensioni del quartiere, assume dal parco la forma libera e aperta. Una grande serra priva di vetri, memoria delle grandi strutture leggere poste all’interno dei parchi cittadini. L’edificio si compone di quattro volumi sovrapposti e sfalsati con grandi terrazzi verdi, dove il rapporto tra il dentro e il fuori si dissolve, il parco entra nell’edificio e le stanze sono aperte sul parco. Da ogni spazio interno si esce sul terrazzo, piattaforma sul verde e sugli alberi. Un dentro e un fuori che si confondono e si mescolano, una forma che si mimetizza e si lascia invadere dalla natura. Un continuo scambio tra il giardino della serra e il bosco del parco, convergenza del quartiere, condivisioni fra i frequentatori del parco, conoscenza e coinvolgimento, chiacchiere e confronti. La rara possibilità di meravigliarsi ogni giorno. Vista notturna del Centro Civico Vista dal parco Sezione trasversale Modello strutturale 37 CONCORSI PRODUTTIVO 36 ENI HEADQUARTER PISU HEADQUARTER ANNO: 2011 LUOGO: MILANO AREA: 40000 SQM CLIENTE: ENI WEB: WWW.ENI.COM CONCORSO: SELEZIONATO CLIENTE: ENI WEB: WWW.ENI.COM ANNO: 2012 LUOGO: NOVARA AREA: 20000 SQM CONCORSO: PROGETTO PARTECIPANTE CLIENTE: COMUNE DI NOVARA WEB: WWW.COMUNE.NOVARA.IT 1 1 Planimetria di progetto, piano terra 2 Vista dall’esterno, la vasca d’acqua 3 Vista dall’esterno, la piazza Il progetto prevede la realizzazione di un importante polo di ricerca di base e clinica volto ad operare in stretta connessione con l’Incubatore di Imprese del Polo di Innovazione. La nuova struttura andrà ad inserirsi all’interno dell’area alberata esistente, e, per prima cosa, abbiamo fatto il rilievo della piantumazioni ad alto fusto. In controtendenza rispetto a molte proposte correnti che optano per un unico volume con poco rispetto per la scale urbana e lo spazio verde, abbiamo preferito seguire una distribuzione libera dei volumi, seguendo la consuetudine dei padiglioni nei parchi. Il programma del bando di concorso prevedeva due edifici, si è scelto di operare su un unico edificio a due piani: l’Incubatore di Imprese al piano terra e il Centro per la Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni al primo piano. In condivisione l’atrio d’ingresso, lo stabulario e i parcheggi al piano interrato. I padiglioni sono distribuiti intorno a una corte piantumata, dai corridoi distributivi ci si affaccia sul verde per soste distensive. I padiglioni stessi sono circondati da una vasca d’acqua, ne delimitata l’estensione verso il parco una grande panca in pietra. L’acqua diviene il varco verso l’esterno, l’apertura che filtra la vista sulla città, il limite che genera sicurezza. L’acqua è un elemento che spesso si incontra nello scenario circostante, così come i mattoni faccia a vista che si sono utilizzati per il rivestimento della facciata. La pianta a padiglioni consente inoltre una notevole flessibilità, l’organizzazione, le modifiche e il cambio di funzione degli spazi divengono meno onerosi e problematici. 2 3 1 Il concetto dello sviluppo urbanistico seguito tenta di completare il tracciato delle strade esistenti di Metanopoli per sviluppare un tessuto urbano sottoforma di un grande isolato al centro di un grande parco. Partendo da questo contesto, abbiamo posizionato l’asse centrale del campus Exploration&Production lungo il prolungamento della via Cesare Battisti. Questa via interna, la Galleria, come la Galleria Vittorio Emanuele del centro di Milano, permette di organizzare e servire i tre edifici che compongono l’Exploration&Production Center come una successione di indirizzi lungo una via. Questo passaggio aperto e coperto si allarga in corrispondenza di Viale Alcide de Gasperi per creare una Piazza, un forum, come la piazza del paese. Questo asse strutturale va a servire tutti gli edifici del nuovo complesso architettonico ma soprattutto li va ad unire, a collegare e ad organizzare in un insieme urbano con una propria sagoma definita dai bisogni funzionali del centro direzionale. Dal punto di vista paesaggistico, l’edificio appare come un gioco di rilievi. Come una forma geologica, questa concrezione di volumi va a scolpire il suolo ma anche il cielo. Questo primo strato, ancorato al terreno, costituisce in termini di paesaggio una topografia. Quest’ ultima è ricoperta da uno strato protettore costituito sia dalla biodiversità (vegetazione, alberi, acqua) sia da ombrelli che filtrano il sole, tagliano il vento e spezzano la pioggia. Alcuni di questi ombrelli saranno rivestiti di un tessuto metallico di colore oro con funzione di brise-soleil, mentre altri, numerosi,saranno dotati di pannelli solari in grado sia di svolgere la funzione di riparo dal sole, sia di produrre energia. L’idea di utilizzare questi pannelli, simbolo dell’energie rinnovabili, va oltre il semplice dispositivo tecnico per assumere le forme di una creazione architettonica inedita che sarà il marchio, l’identità, la firma e il messaggio dell’ENI. 1 Vista dall’alto 2 L’edificio per uffici, lo spazio pubblico 2 39 CONCORSO CONCORSO 38 40 41 PROGETTI SELEZIONATI PG.16 PG.22 PG.22 PG.20 PG.22 PG.22 PG.08 PG.10 PG.06 PG.30 PG.22 PG.22 PG.04 2003 008 | parco dell’isola borromeo sul fiume adda a cassano d’adda | con costruzioni italiane 010 | parco dello sport e del tempo libero a borghetto lodigiano 012 | casa privata in via salasco a milano 014 | polod, uno studio ambientale: ipotesi per la valorizzazione e lo sviluppo del po lodigiano | con antonella bruzzese 2004 015 | ristrutturazione del teatro “i” su conca del naviglio a milano 016 | casa privata in corso umberto a lodi 020 | concorso di idee per albergo e centro congressi ville ponti a varese 021 | nuova biblioteca pubblica a sant’angelo lodigiano | con modus architettura 2005 022 | concept bar lucky strike per bat a milano | con aliverti samsa architetti 023 | 4 lofts sui navigli a milano | con carmine concas 025 | parco locale di interesse sovracomunale lungo le rive del fiume lambro nel comune di graffignana 026 | muji shop in via torino a milano | con aliverti samsa architetti 027 | villa residenziale a borghetto lodigiano 2006 029 | piano di edilizia economica popolare in zona musellina a sant’angelo lodigiano 030 | conversione dell’ex ospedale delmati nella nuovo sede del municipio di san’angelo lodigiano | con modus architettura 034 | muji shop in via garibaldi a torino | con aliverti samsa architetti 035 | concorso internazionale di progettazione per l’ampliamento della stockholm public library 2007 036 | recupero ex residence leonardo da vinci a milano | con piuarch 040 | museo archeologico laus pompeia di corte bassa a lodi vecchio 045 | recupero area industriale ex hoerlikon a milano | con piuarch 047 | osteria del corso in via garibaldi a milano 049 | complesso residenziale a canone sociale e moderato in via pandolfi a lodivecchio 2008 051 | loft n° 5 recupero di spazio industriale sui navigli a milano 057 | muji shop in via del tritone a roma | con aliverti samsa architetti 059 | progetto di asilo e scuola materna presso la caserma santa barbara perruchetti a milano | con benelli architettura 060 | muji shop in corso vercelli a milano | con aliverti samsa architetti 062 | ristrutturazione immobile per uffici per lo studio legale labruna mazziotti segni a milano | con tiar studio 063 | ampliamento e nuovo ingresso uffici industria casearia giovanni ferrari a ossago lodigiano 2009 064 | ampliamento e ristrutturazione hotel villa flori a como 066 | piano di lottizzazione a casalpusterlengo | con benelli architettura 073 | nuova sede unica mtn a lodi | con benelli architettura 076 | muji shop in corso buenos aires a milano | con aliverti samsa architetti 077 | muji shop in rue des francs bourgeois a parigi | con florian brillet e gilles poirée 2010 080 | muji shop in via ugo bassi a bologna | con aliverti samsa architetti 081 | ristorante per lo studio legale cleary gottlieb a milano | con simona oberti e fabiola minas PG.14 PG.24 PG.24 PG.25 PG.18 PG.33 PG.25 PG.25 PG.25 PG.24 PG.22 PG.28 PG.22 PG.25 PG.22 PG.32 PG.25 PG.26 PG.12 PG.21 PG.02 PG.11 PG.31 083 | casa privata in via washington a milano 084 | nuova sede edi (effetti digitali italiani) a milano | con tiar studio 085 | show room nadine in via torino a milano 086 | show room nadine in via mazzini a crema 089 | muji shop in rue saint sulpice a parigi | con florian brillet e gilles poirée 090 | loft n° 6 recupero di laboratorio nel quartiere isola a milano | with simona oberti 2011 092 | concorso internazionale per il centro direzionale di eni a san donato milanese | con dominique perrault architecture 093 | nuovo complesso residenziale nell’ex-area frigoriferi a tavazzano | con benelli architettura 094 | ampliamento complesso produttivo industrie cosmetiche riunite a lodi | con benelli architettura 096 | muji shop c/o confluence shoping mall in lyon | con florian brillet e gilles poirée 097 | muji shop in rue boulevard jean joure in boulogne billancourt | with florian brillet e gilles poiree 098 | casa privata in viale bianca maria a milano 099 | muji to go shop in gare saint lazare a parigi | con florian brillet e gilles poirée 101 | villa residenziale a cologno al serio 102 | show room nadine presso la galleria borromea a peschiera borromeo 104 | concorso di progettazione per il nuovo auditorium di acilia dragone a roma 105 | muji to go shop nella stazione di santa lucia a venezia | con aliverti samsa architetti 2012 107 | casa privata in via goldoni a milano | con simona oberti 109 | casa privata in via tortona a milano 110 | nuova sede art&dil a zanica 111 | muji to go shop presso la rinascente a milano | con aliverti samsa architetti 113 | muji shop c/o so ouest shoping mall in levallois | con florian brillet e gilles poirée 114 | muji shop in porta nuova a milano | con aliverti samsa architetti 115 | conocorso di progettazione di due edifici residenziali con relative pertinenze a casorate primo 116 | concorso di progettazione per il polo d’innovazione tecnologica e riqualificazione a novara | con piuarch 117 | muji shop c/o beaugrenelle shoping mall in paris | con florian brillet e gilles poirée 2013 118 | muji flagship store c/o forum les halles a parigi | with muji design store department, florian brillet e gilles poiree 119 | studio legale avv carlo cerami a milano | con simona oberti 120 | ristrutturazione di complesso residenziale in monza | con maurizio caiani 121 | appartamento privato in via borsieri a milano | with valentina ravara 123 | appartamento a parigi in rue de sevres | with simona oberti 125 | concorso di progettazione per una scuola materna a dolzago 127 | concorso di progettazione per la riqualificazione dell’ex mulino pastificio a nuragus | with carmine concas 2014 128 | ampliamento magna pars suites milano | con benelli architettura 129 | concorso di progettazione per moduli abitativi prefabbricati trasportabili 132 | concorso di progettazione per un convitto a malles 133 | casa privata in via solferino a milano | with simona oberti 134 | ingresso 4A di galleria san babila milano | with simona oberti 135 | concorso di progettazione per centro civico a milano 42 43 roberto murgia Nato a Cagliari nel 1972, si laurea in Architettura a Genova, nel 1997, si trasferisce a Milano, dove collaboracondiversiStudi,tracuiStefanoBoeri e Piuarch. Nel 2003, fonda studio FASE, un laboratoriointerdisciplinarechesioccupadiarchitetturaeurbanistica,sviluppandoprogettiadiverse scale. Nel 2009, lascia studio FASE per concentrarsisuarchitettura,interniedesign.Negliultimi anni, ha completato diversi progetti importanti, comel'ampliamentoe ristrutturazionedell'Hotel Villa Flori sul Lago di Como, la nuova sede di EDI (Effetti Digitali Italiani) e l'ampliamento del Magna Pars suites hotel a Milano. Dal 2005, disegna i punti vendita Muji in Italia e, dal 2009, anche in Francia. nma roberto murgia architetto via luigi settembrini 26 20124 milano 0245486993 [email protected] #studiorma #rmaprojects 44 www.robertomurgia.it