Meccanica cinematica : moti rettilinei © 2006 Appunti di fisica Prof. Calogero Contrino Moti rettilinei Moti vari Nel caso in cui la velocità non rimanga costante , ma subisca variazioni , il moto rettilineo sarà genericamente definito vario. Nella figura 1 è rappresentata un situazione abbastanza semplice nella quale la velocità è diversa nei tratti x0-x1, x1-x2, x2-x3, x3-x4 ma è costante in ogni tratto . In generale la velocità però può variare in ogni istante e con legge qualsiasi. Fig. 1 Nella figura 1 in particolare si ha : x1 – x0 x2 – x1 x3 – x2 x4 – x3 ; t1 – t0 t2 – t1 t3 – t2 t4 – t3 La corrispondente legge oraria è riportata nella figura 2 (poligonale di colore azzurro). In colore rosso è riportato un esempio in cui la velocità cambia con continuità . Da notare che nell’intervallo t0 - t1 il moto è progressivo (progrado) mentre nell’intervallo t1 - t4 il moto è retrogrado. x0 x2 x3 x4 Fig. 2 x4 x3 x2 x1 x0 O Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino x1 t0 t1 t2 t3 t4 06/01/2015 t 2/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario Un moto vario abbastanza semplice da studiare è quello descritto dalla seguente definizione: Moto rettilineo uniformemente vario Il moto rettilineo di un corpo (punto materiale) si dice uniformemente vario se in tempi uguali la sua variazione di velocità risulta uguale o (conseguentemente) in tempi diversi risulta proporzionale ai tempi impiegati . Dal punto di vista matematico per descrivere questo movimento basterà esplicitare tale proporzionalità, tenendo presente che le velocità (come gli spostamenti) possono essere in questo caso considerati alla stregua di grandezze scalari, essendo fissata la direzione (traiettoria rettilinea). Si può scrivere cioè, essendo t0 e v0 l’istante iniziale e la velocità iniziale del punto materiale e ti , vi rispettivamente il generico istante di osservazione ed il corrispondente valore della velocità : v1 – v0 v2 – v1 v3 – v2 v4 – v3 v2 – v0 v3 – v0 v4 – v0 v4 – v1 = = = = = = = = ..... t1 – t0 t2 – t1 t3 – t2 t4 – t3 t3 – t0 t3 – t0 t4 – t0 t4 – t1 Questa catena di rapporti è rappresentata nel grafico v- t della fig. 3 Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino 06/01/2015 3/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: legge di variazione della velocità Dalla catena di proporzionalità precedente, ricordando la definizione di accelerazione media si ha: a = v = k Si può pertanto affermare che: 1 t In un moto rettilineo uniformemente vario l’accelerazione media del corpo è costante per qualsiasi t e coincide con l’accelerazione istantanea. Dalla 1 si può ricavare una relazione tra il generico valore della velocità v all’istante t e l’istante medesimo, conoscendo i valori iniziali t0 e v0 ; si ha successivamente : v-v0 a v a = v-v0 = a (t-t0) v = v0 + a (t-t0) = t-t0 t Per evidenziare che v dipende dal valore di t si scriverà: v(t) = v0 + a (t - t0) 2 L’equazione 2 viene detta legge di variazione della velocità del moto e consente di ricavare, essendo noti a,v0,t0 , la velocità del corpo in un qualsiasi istante t > t0 .Il grafico relativo riportato in fig 3, non si deve confondere con quello della legge oraria, ancora da ricavare. Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino Fig. 3 v4 v3 v2 v1 v0 O t0 t1 t2 t3 t4 06/01/2015 t 4/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: determinazione di a sul piano v-t Dal grafico della legge di variazione della velocità si può ricavare facilmente il valore di a . A tale scopo, sull’asse t si considerano due istanti qualsiasi tali che t2 > t1 t0 , quindi si leggono sull’asse v i corrispondenti valori v2 e v1, il valore dell’accelerazione è v – v1 immediatamente dato da : a = v = 2 t2 – t1 t Tale valore ha un significato geometrico ben preciso sul grafico della legge di variazione della velocità . Si osservi che nel triangolo rettangolo P1HP2 il Fig. 4 valore di v = v2− v1 è la lunghezza del cateto HP2 P2 mentre il valore di t = t2 − t1 è la lunghezza del v2 cateto P1H . v2 – v1 H P2 v Pertanto si ha : a = = = = tg P H t – t t 1 2 1 P1 H Con angolo formato dalla retta, su cui giace la v1 leggedi variazione della velocità, con il semiasse v0 positivo dei tempi. In definitiva quindi la pendenza della legge di variazione della velocità fornisce il valore di a . Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino O t0 t1 t2 t 06/01/2015 5/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: determinazione della legge oraria Si procede alla determinazione della legge oraria . A tale scopo si esamini il grafico della legge di variazione di velocità (fig 1). Nell’intervallo t0 - t la velocità varia con continuità in v +v modo lineare tra i valori v0 e v mentre il suo valore medio è dato da: vm = 0 2 Se si sostituissero i valori effettivi delle velocità nei vari istanti con il loro valore medio si potrebbe assimilare il moto vario ad un moto uniforme con velocità v0= vm . La legge oraria sarebbe data da quella del moto uniforme avendo sostituito v0 con vm. Cosi operando si commetterebbe l’errore di sostituire ai valori effettivi delle velocità istantanee il loro valore medio nell’intervallo di tempo t considerato . Si osservi però che tali errori in eccesso (area arancione) nell’intervallo t0-tm vengono compensati dagli errori in difetto (area viola) nell’intervallo tm-t qualsiasi sia t, anche, a maggior ragione, con t 0 . Quindi tale modo di procedere non inficia l’esattezza del risultato finale. Si procede nel seguito per tale via. Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino Fig. 5 v Vm v0 O t0 tm t t 06/01/2015 6/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: determinazione della legge oraria Dalla legge oraria del moto rettilineo uniforme x(t) = x0 + v0 (t .- t0) sostituendo v0 con vm si ottiene : x(t) = x0+ vm (t - t0) 1 v +v Dalla legge di variazione della velocità v(t) = v0 + a (t - t0) , essendo vm = 0 si ha: 2 v + v0 + a(t - t0) 1 a(t - t ) 2 vm = 0 0 = v0 + 2 2 Sostituendo la 2 nella 1 si ottiene : x(t) = x0 + v0 + 1 a(t - t0) (t - t0) 2 da cui sviluppando il prodotto infine si ottiene: 1 a(t - t )2 3 0 2 La 3 è l’equazione della legge oraria cercata. Nel piano t , x(t) essa è rappresentata da un arco di parabola. Vedi pag 17 x(t) = x0 + v0 (t - t0) + Si esamineranno nel seguito alcune possibili situazioni in relazione ai parametri iniziali t0 , x0 ,v0. Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino v2 Vm v0 O t0 tm t t 06/01/2015 7/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: moto naturalmente accelerato Nel caso in cui v0=0 (moto con partenza da fermo) il moto si dice naturalmente accelerato e l’equazione 3 assume la forma: x(t) = x0 + 0 (t - t0) + 1 a(t - t0)2 x(t) = x0 + 1 a(t - t0)2 2 2 2 1 a(t - 0) x(t) = 1 at2 Se anche t0= 0, x0=0 la 3 assume la forma più semplice: x(t) = 0 + 2 2 Nella figura è riportato il grafico sia con a >0 (moto progressivo) sia con a <0 (moto retrogrado) . Essendo la velocità istantanea definita in forma x Vai alla pag 22 scalare da : vi = t t 0 essa in corrispondenza di un istante ti sul grafico è quindi valutabile come valore della pendenza della tangente alla legge oraria in quel punto e si ha , come x -x x vi = i+1 i = tg visto : vi = t t 0 ti+1 - ti xi+1 xi O ti ti+1 t con xi+1 valutato in corrispondenza di ti+1 sulla retta tangente alla parabola in ti . Si noti che, essendo v0=0, in corrispondenza dell’origine degli assi la tangente alla parabola è orizzontale (l’origine degli assi è vertice della parabola) Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino 06/01/2015 8/8 Moti rettilinei Moto naturalmente accelerato: grafico della legge oraria Nella figura riportata sotto sono illustrate diverse situazioni di moti naturalmente accelerati in corrispondenza di alcuni tra i possibili valori che t0 ed x0 possono assumere . x(t) = x0 + 1 a(t - t0)2 2 a>0 a<0 x(t) = x0 + 1 at2 2 a<0 a>0 x0 x0 x0 O t0=0 x0 t Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino O t0=0 O O t t0 t t0 t 06/01/2015 9/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: partenza in velocità Nel caso in cui v0 0 (moto con partenza in velocità) si possono determinare due situazioni sostanzialmente diverse: • la velocità iniziale è concorde in segno con l’accelerazione: il moto per tutta la sua durata sarà accelerato, in quanto velocità istantanea e accelerazione saranno sempre concordi. • la velocità iniziale e l’accelerazione hanno segni discordi : il moto, nell’ intervallo di tempo in cui velocità istantanea e accelerazione si manterranno discordi, sarà ritardato mentre, nell’ intervallo di tempo in cui velocità istantanea e accelerazione risulteranno concordi, sarà accelerato. Nel seguito sono illustrate alcune delle possibili situazioni. Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino 06/01/2015 10/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: partenza in velocità Nella figura riportata sotto sono illustrate possibili situazioni di moti uniformemente vari con partenza in velocità ed a e v0 concordi in corrispondenza di diversi valori assunti da t0 ed x0=0 x(t) = v0t + 1 at2 2 a>0 ; v0 >0 a<0 ; v0 <0 x(t) = v0(t-t0) + 1 a(t-t0)2 2 a>0 ; v0 >0 a<0 ; v0 <0 t0=0 O O tg=v0 t0=0 Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino t0 tg=v0 O t O t t0 tg=v 0 t tg=v0 t 06/01/2015 11/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: partenza in velocità Nella figura riportata sotto sono illustrate alcune possibili situazioni di moti uniformemente vari con partenza in velocità ed a e v0 concordi in corrispondenza di diversi valori assunti da t0 ed x00 x(t) = x0 + v0t + 1 at2 2 a>0 ; v0 >0 a<0 ; v0 <0 x(t) = x0 + v0(t-t0) + 1 a(t-t0)2 2 a>0 ; v0 >0 a<0 ; v0 <0 x0 O t0=0 x0 x0 tg=v0 O t0=0 Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino t t0 t tg=v0 O O x0 t0 tg=v0 t t tg=v0 t0 06/01/2015 12/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: partenza in velocità Nella figura riportata sotto sono illustrate alcune possibili situazioni di moti uniformemente vari con partenza in velocità ed a e v0 discordi in corrispondenza di alcuni valori assunti da t0 ed x0=0 (Il tratto con moto accelerato è in colore fucsia il tratto con moto ritardato è in colore blu) x(t) = v0t + 1 at2 2 a<0 ; v0 >0 a>0 ; v0 <0 O t0=0 O tg=v0 t0=0 Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino x(t) = v0(t-t0) + 1 a(t-t0)2 2 a<0 ; v0 >0 a>0 ; v0 <0 O tg=v0 t0 t O t t0 tg=v0 t tg=v0 t 06/01/2015 13/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: partenza in velocità Nella figura riportata sotto sono illustrate alcune possibili situazioni di moti uniformemente vari con partenza in velocità ed a e v0 discordi in corrispondenza di diversi valori assunti da t0 ed x00 (Il tratto con moto accelerato è in colore fucsia il tratto con moto ritardato è in colore blu). x(t) = x0 + v0t + 1 at2 2 a<0 ; v0 >0 a>0 ; v0 <0 x0 O O x0 t0 tg=v0 Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino tg=v0 t tg=v0 O t t0=0 x0 x(t) = x0 + v0(t-t0) + 1 a(t-t0)2 2 a<0 ; v0 >0 a>0 ; v0 <0 t0=0 O t x0 tg=v0 t0 t 06/01/2015 14/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: esercizio tipo 1 Rappresentare sul piano cartesiano t , x(t) la seguente legge oraria : x(t) = 10m + 20 m (t+3) ‒ 5 m (t+3)2 s2 s Si tratta di un moto uniformemente vario con partenza in velocità per il quale si ha: t0 = −3s ; v0=20m/s ; a = −10m/s2 ; x0 = 10m . Essendo a<0 la concavità è rivolta verso il basso. Si determina l’ascissa del vertice : −v0 −20m/s tv = + t0 = − 3s = − 1s a −10m/s2 Essendo tv > t0 il vertice è punto della legge oraria; se ne determina l’ordinata : xv = x(1s) = 10m + 20 m (2s) - 5 m (2s)2 = 30m s2 s Si determina l’intersezione con l’asse x x(0s) = 10m + 20 m (3s) - 5 m (3s)2 = 25m s2 s Il grafico è quello della figura a lato . Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino x 30m tg=v0 −3s 10m −1s O t 06/01/2015 15/8 Moti rettilinei Moto uniformemente vario: esercizio tipo 2 Per il moto dell’esercizio precedente determinare analiticamente la velocità all’istante t = 0,5s , quindi verificare graficamente il risultato . I dati precedentemente ricavati dalla legge oraria sono: t0=−3s ; v0=20m/s ; a= −10m/s2 ; x0 = 10m . Pertanto dalla legge di variazione della velocità si ha: − 10 m2 (0,5s +3s) = − 15 m s s x r Verifica grafica (vedi figura a lato): tracciata la retta r tangente al grafico nel punto di ascissa t = 0.5 s , al quale corrisponde un valore dell’ordinata x = 17.5m, si fissa ad arbitrio un t = 1s al quale corrisponde una lettura, valutata rispetto alla retta r, di un x = 2,5m-17,5m= -15,0m Pertanto si avrà : v(0,5s) = tg = x = -15,0m = − 15 m s 1s t Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino 30m t = 1,00s 17,5m x = -15,00m v(t) = 20 m s 10m 2,5m −3s −1s O t=0,5s t 06/01/2015 16/8 Geometria Analitica La parabola La parabola è una curva piana illimitata che presenta un asse di simmetria ( essa sarà trattata in modo approfondito nel prosieguo del corso di studi) i cui punti (di coordinate x,y), se l’asse di simmetria risulta parallelo all’asse delle ordinate, soddisfano l’equazione y = ax2 + bx + c con a ∈ ℝ0 , b ∈ ℝ , c ∈ ℝ . La curva rivolge la concavità verso l’alto o verso il basso rispettivamente se risulta a > 0 oppure a < 0. Il punto d’intersezione dell’asse con la curva prende il nome di vertice, le sue coordinate 2 xV = − b dipendono da a, b e c e sono date da: ; yV = − b - 4ac 2a 4a a >0 a<0 asse asse V V − ∆ 4a − Corso multimediale di matematica Prof Calogero Contrino b 2a − ∆ 4a − b 2a 06/01/2015 17/8 Geometria Analitica La parabola : esempi di tracciamento Si riportano di seguito due esempi di tracciamento ,su un piano cartesiano , di una parabola assegnata la sua equazione : primo esempio 1 y = x2 - 4x + 2 La curva presenta la concavità verso l’alto (a = 1), le coordinate del vertice sono 2 rispettivamente xV = − b = − − 4 = 2 e yV = − b – 4ac = − 16 – 4‧1‧2 = − 2 2a 2 4a 4‧1 Essendo la 1) una funzione, l’ordinata del vertice può essere ricavata in modo alternativo assegnando nella 1) alla variabile x il valore di xv nel nostro caso : yv = 22 - 4‧2 + 2 = −2 Allo stesso modo si possono ricavare altre ordinate della curva assegnando determinati valori all’ascissa della curva. Nella figura a lato sono state cosi ricavate le ordinate in corrispondenza delle ascisse - 1; 0; e 4; 5; (simmetriche rispetto all’ascissa 2 ) Si individuano così altri punti che consentono di ottenere l’ andamento qualitativo della curva. asse a=1 7 2 -1 -2 Corso multimediale di matematica Prof Calogero Contrino 2 4 5 V 06/01/2015 18/8 Geometria Analitica La parabola : esempi di tracciamento 1 2 x − 2x + 2 2 2 La curva presenta la concavità verso il basso (a = − 1/2), le coordinate del vertice sono b2 – 4ac 4 – 4‧(−1/2)‧2 rispettivamente xV = − b = − −2 = − 2 e yV = − =− = +4 2‧(−1/2) 2a 4a 4‧(−1/2) secondo esempio y = − Come detto in precedenza, l’ordinata del vertice può essere ricavata in modo alternativo ancora assegnando nella 2) alla variabile x il valore di xv : yv = (– 1/2)(– 2)2 – 2(– 2 )+ 2 = + 4 Allo stesso modo si ricavano altre ordinate della curva assegnando all’ascissa i seguenti valori - 6; - 4; 0; 2. a = -1/2 V 4 Si individuano così altri punti che consentono di ottenere l’ andamento qualitativo della curva. 2 -6 -4 -2 2 asse -4 Corso multimediale di matematica Prof Calogero Contrino 06/01/2015 19/8 Geometria Analitica Equazione della rette tangente alla parabola in un suo punto dato Data una parabola di equazione y = ax2 + bx + c l’equazione della retta tangente alla curva in suo punto di coordinate x0 , y0 si determina facilmente con il metodo detto dello sdoppiamento Si procede come segue : Nell’equazione data si sostituisce il termine x2 con il prodotto x‧x0 , i termini y e x si sostituiscono rispettivamente con le medie aritmetiche y +y0 , x +x0 . 2 2 Pertanto l’equazione della retta tangente alla parabola di equazione y = ax2 + bx + c nel punto P(x0,y0) è : y + y0 = axx0 + b x + x0 + c 2 2 Per la parabola della figura a lato di equazione : 1 2 y =− x − 2x + 2 2 L’equazione della tangente nel punto P(0;2) è : y+2 x+0 1 x‧0 ‒ 2 + 2 da cui = − 2 2 2 y+2 = ‒x+2 → 2 ed infine y = ‒2x + 2 y + 2 = ‒ 2x + 4 a = -1/2 V 4 2 -6 -4 -2 2 y = ‒2x + 2 asse -4 Corso multimediale di matematica Prof Calogero Contrino 06/01/2015 20/8 Geometria Analitica La parabola traslata lungo l’asse x Nel caso in cui si ha un’equazione del tipo y = a(x-x0)2 + b(x-x0) + c con a ∈ ℝ0 , b ∈ ℝ , c ∈ ℝ essa rappresenta la parabola di equazione y = ax2 + bx + c traslata verso destra o verso sinistra lungo l’asse x della quantità ∣x0∣ rispettivamente con x0 >0 e x0<0 Nella figura in basso sono riportate le due situazioni. Ritorna alla pagina 7 x0 > 0 x0 < 0 f(x) f(x-x0) x0 Corso multimediale di matematica Prof Calogero Contrino f(x-x0) f(x) x0 06/01/2015 21/8 Moti rettilinei La velocità istantanea è la pendenza della tangente alla legge oraria Per valutare la velocità del punto in un dato istante ti si potrebbe pensare di utilizzare la formula della velocità media imponendo la coincidenza dell’istante finale ti+1 con l’istante iniziale ti . In tal caso però la formula, essendo t = ti+1 – ti = 0, diventa inutilizzabile ( è impossibile operare la divisione per zero). Si deve cambiare l’approccio al problema. A tal proposito si osservi cosa accade quando ti+1 si avvicina a ti cioè quando t 0 . In tale situazione le pendenze xji , con tj = ti+1 tji istante successivo all’istante ti e sempre più vicino a x ti , forniscono le velocità medie vMji = ji nei diversi tji intervalli di tempo. Inoltre, come si nota nella figura, xi+1 quando tji → 0 la pendenza tende a stabilizzarsi xi+1 intorno al valore della pendenza della retta tangente alla legge oraria nell’istante ti . Inoltre quando tji → 0 la velocità media coincide di fatto con la velocità istantanea. Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino xi O ti ti+1 t 06/01/2015 22/8 Moti rettilinei La velocità istantanea è la pendenza della tangente alla legge oraria Particolare ingrandito della figura precedente xi+1 xi O Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino ti ti+1 t 06/01/2015 23/8 Moti rettilinei La velocità istantanea è la pendenza della tangente alla legge oraria In definitiva si può concludere che per la velocità istantanea definita in forma scalare si ha: xi+1 - xi vi = x v cioè = tg = i t t 0 ti+1 - ti con xi+1 che è valutato in corrispondenza di un qualsiasi ti+1 sulla retta tangente alla legge oraria ( parabola ) in ti e non sulla curva della legge oraria torna alla pagina 8 xi+1 xi+1 xi O Corso multimediale di fisica Prof Calogero Contrino ti ti+1 t 06/01/2015 24/8