romanico 2^ Parte/ Gotico/ Giotto

annuncio pubblicitario
ARTE ROMANICA E VIE DI PELLEGRINAGGIO
NEL L’ XI la pratica dei pellegrinaggi diventa un fenomeno di vastissima portata, essa rappresenta oltre
che un atto espiatorio e penitenziale, lo strumento più efficace per assicurarsi la protezione e benevolenza
dei santi e della divinità, assumendo il valore di una sorte di rigenerazione.
Le principali vie di pellegrinaggio conducevano al sepolcro di Cristo a Gerusalemme, alle tombe degli
apostoli Pietro e Paolo a Roma, a quella dell’apostolo Giacomo a Campostella in galizia.
Quest’ultimo è il pellegrinaggio che più trova legami con l’arte romanica, la leggenda dice che il vescovo
Teodemiro guidato dall’apparizione di una stella (campus stellae) aveva miracolosamente ritrovato nell’
830 la sepoltura di Giaocomo, fratello dell’evangelista Giovanni che con lui e Pietro aveva assistito alla
Trasfigurazione del cristo sul monte Tabor. Giacomo fu anche il primo degli apostoli a subire il martirio,
avrebbe evangelizzato la penisola iberica fino in Galizia, peregrinando. Dunque è l’apostolo pellegrino per
eccellenza.
Il pellegrinaggio a Campostella, sviluppato dal X, nell’ Xi assume dimensioni importantissime, lo sviluppo di
tale pratica diede anche lo slancio all’attività artistica, favorendo vari contatti. Le chiese di pellegrinaggio
presentano una pianta con uno sviluppo sia nella zona in funzione dell’azione liturgica che in quella
destinata al movimento dei pellegrini, dunque un deambulatorio molto grande, con cappelle radiali adibite
alla custodia delle reliquie, e un transetto grande, dotato di navate laterali e accessi indipendenti.
Campate: 6 a Conques e 11 a campo stella e tolosa.
Linguadoca
CHIESA DI SAINT SERNIN. Tolosa.
Toulouse, Saint Sernin; 1080 inizia la costruzione della zona absidale con Bernard Gilduin
e il suo atelier. 1096 Urbano II consacra il coro. 1119 papa Callisto II consacra un altare secondario (navate
laterali voltate e navata centrale elevata fino ai matronei
Chiesa di pellegrinaggio, la sua ricostruzione ebbe inizio prima del 1080. Nel 1096 fu consacrato l’altare
maggiore. Grandiosità dell’impianto planimetrico, in quanto santuario di pellegrinaggio lungo il cammino di
santiago de C, sia per l’imponenza della navata centrale e della zona presbiteriale. È soprattutto la scultura
monumentale a celebrare la sua importanza.
Intorno al 1090 scolpiti i capitelli: Capitello con lussuria, portale sud del transetto.
In occasione del 1096, anno della consacrazione altare maggiore, subentra un secondo atelier di scultori.
BERNARDUS GELDUINUS. Tavola dell’altare maggiore, 1096, in marmo dei Pirenei, caratterizzato da una
ripresa di motivi antichi, anche l’ascensione di Alessandro magno DALLA sua bottega uscirono anche
bassorilievi tra cui uno raffigurante CRISTO IN MAESTA’, IN TRONO, IERATICO, DI TENDENZA CLASSICA.
ALTRO CENTRO della scultura romanica è l’abbazia cluniacense di Moissac, dove intorno al 1110 viene
costruito il chiostro con capitelli scolpiti, 76, quasi assenti accenni di profondità.
Moissac, Saint Pierre: Chiostro iniziato dal primo abate cluniacense Durand de Bredons (1048-1072) e
compiuto entro il 1100 (abbaziato di Ansquitil).
Capitelli scolpiti con scene di storia romana, favole di Esopo, una Bibbia per tutti.
Verso 1120 lavori del portico dell’abbazia. Immenso timpano, Visione
apocalittica di san giovanni (cristo in maestà tra i simboli degli evangelisti, angeli e vegliardi dell’apocalisse),
cristo frontale, ieratico, si contrappone la mobilità delle figurazioni vicine, volumi quasi a tutto tondo, con
grandi sfumature espressive.
CHIESA DI SAINT FOY A CONQUES
L’ABBAZIA DI SAINT FOY FU UN SANTUARIO CHE RICHIAMo’ UN NUMERO INGENTE DI FOLLE.
Chiesa costruita nella metà XI secolo
Timpano : Giudizio finale 1125-1130.
Conques, Sainte Foy, l’area absidale, iniziata dall’abate Odolric tra 1041 e 1056, fu
completata entro il 1065; il corpo fu compiuto entro l’inizio del XII sec. Chiostro realizzato per volere
dell’abate Begon (1087-1117
Modena, Cattedrale, Facciata: Wiligelmo, Lastre del Genesi (1099-1106


lato sud: Porta dei Principi (1099-1106): Storie di Geminiano
Porta della Pescheria: Fabliaux e Racconto arturiano. 1099-1106.
Parma, Cattedrale; 1106-1120, completata 1180 con l’aggiunta delle volte. Cappelle XIII-XV sec
Lastra di fondazione del 1107.
Piacenza, Cattedrale, Inizio lavori 1122
Piacenza, Cattedrale, Portale Nord, Architrave, Wiligelmo, Scene dell’Infanzia di Cristo, 1122-1132.
Piacenza, Cattedrale, Portale Sud, Architrave, Niccolò, Scene dell’Infanzia di Cristo, 1122-1132.
Niccolò è una nuova figura della scultura romanica, lavora al portale meridionale, lavora anche nel duomo e
in San Zeno a Verona e nella sacra di San Michele in Val Susa
Sacra di san Michele, 1120, rilievi della porta dello Zodiaco.
Verona, Abbazia di San Zeno Maggiore, 1123. Sculture di Guglielmo e Niccolò.
LUNETTA DEL PORTALE CHIESA SAN ZENO : SAN ZENO CHE BENEDICE LE MILIZIE CITTADINE, SCENE v E
Nuovo Testamento, i mesi e scene leggenda di teodorico
Ferrara Cattedrale di San Giorgio. Protiro di Nicholaus. Inizio 1135.
san giorgio che atterra il drago, lunetta portale maggiore duomo Di Ferrara.
Sicilia.
l’insediamento degli arabi, IX X, poi dei Normanni, 1016-1091, innescano un processo di stratificazioni
culturali .
Palermo, Palazzo dei Normanni, di origine araba (IX sec.), ampliato dai Normanni, da Federico II e
successivamente, fino al XIX sec.. Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina all’interno) iniziati nel 1131 da
Ruggero II. Soffitto a muqarnas (alveoli).
La cappella palatina presenta connubio tra:



schema basilicale latino : navata,
impianto centrale bizantino: presbiterio,tra l’altro sopraelevato.
Gusto islamico dato da il soffito a muqarnas, dipinti con scene di corte e svaghi del principe. , i
mosaici profani, nella sala di Re Ruggiero, nel Palazzo.
Cappella Palatina, mosaici: Creazione e storie di Noè e Atti degli Apostoli.
Duomo di Monreale




fondato da Guglielmo II nel 1174
Porta: Bonanno Pisano 1185-1186.
Ciclo musivo di carattere occidentale, decora pareti chiesa per 2/3: scene bibliche, evangeliche,
Chiostro. 1180-90 capitelli e colonne binate, recupero antico e influsso provenzale.
IMMAGINI TEOFANICHE BEI TIMPANI
La decorazione dei timpani dei portali con rilievi monumentali trova applicazione nelle cattedrali e chiese
abbaziali della Francia e Spagna Nord, si diffonde lentamente nelle altre regioni del Romanico europeo.
L’immagine sul timpano assume il significato della soglia, il transito dallo spazio della vita quotidiana allo
spazio sacro della chiesa.
L’immagine dunque ha carattere teofanico, di manifestazione del divinoEsempi :



Portale di Montceaux-l’Etoile: timpano con l’ascensione di Cristo: allusione al suo ritorno sulle
nuvole in cielo;
Portale Chiesa abbaziale di Moissac: timpano con la visione apocalittica di san Giovanni con il trono
dell’Eterno tra angeli, i simboli degli evangelisti e 24 anziani.
Portale chiesa Saint Pierre a Beaulieu: timpano con il Giudizio Finale: Cristo è immagine positiva, la
croce alle sue spalle diviene simbolo di trionfo e vittoria sulla morte e sul male, rappresentato dalle
belve e dalle figure mostruose nel doppio architrave. Il Giudizio come parusia, la seconda venuta di
Cristo per giudicare l’umanità tutta, trova qui limpida rappresentazione, aspetti più inquietanti
trovano espressione ad esempio a Conques, e in Saint Lazare.
Conques: le figurazioni presentano motivi tradizionali ed altri ricavati dalle vicende reali o leggendarie
collegate all’abbazia.


Alla destra di Cristo giudice : una processione guidata dalla Vergine e san Pietro (rappresenta
l’autorità della chiesa romana), con l’eremita Dadon, mitico fondatore dell’abbazia, un abate, un
monaco e Carlo magno, l’imperatore fu effettivamente uno dei benefattori dell’abbazia.
Settore infernale: tormenti inflitti ai dannati da demoni, la rappresentazione ha carattere
didascalico, descrittivo, con iscrizioni che forniscono significato di exempla ai singoli episodi.
Autun, Chiesa di sain lazare :

Nel Giudizio l’iscrizione tramanda il nome dello scultore Gilsebertus e ammonisce gli
spettatori, al paradiso castello si contrappone l’inferno spelonca.

La figura frontale del cristo domina il tutto, alla diminuzione gerarchica dei personaggi, dal
divino all’umano, si accompagna il passaggio da un linguaggio più aulico ad uno più
naturalistico e plastico nelle figure dei dannati
Vezelay, Sain madeleine


Madeleine, Vézelay
Costruita a partire dal 1096 circa, la chiesa abbaziale della Madeleine, a Vézelay (Borgogna),
presenta impianto strutturale romanico con aggiunte gotiche nella parte absidale. Dopo il
disastroso incendio del 21 luglio 1120, la navata centrale fu ricostruita interamente,
secondo criteri architettonici che prendevano le distanze dalle soluzioni messe a punto
nell'abbazia di Cluny: piuttosto elevata, è coperta da una volta a botte, scandita in campate
da archi a tutto sesto in conci neri e bianchi. L'interno dell'edificio è illuminato da ampie
finestre aperte nella parete sopra le arcate che introducono alle navate laterali. L'abside
gotica, realizzata a partire dal 1180 circa, riprende il modello dell'abbazia parigina di SaintGermain-des-Près.

Timpano del portale: Missione da parte del




cristo agli apostoli di evangelizzare la terraPORTALE SUD : SCENE INFANZIA CRISTO
PORTALE NORD: SCENE VITA CRISTO
Nell’archivolto: medaglioni con segni zodiacali e dei lavori dei mesi, nella parte centrale,
sulla testa del cristo, la raffigurazione è interrotta con 3 medaglioni raffiguranti un uomo,
un animale e una sirena, che formano un anello, una forma circolare , simbolo della
perfezione del mondo celeste, immoto , contro il mondo terreno, dove il tempo segue il
suo corso ed è mutabile, (lavori dei mesi).
Cristo cronocreatore, dominatore dle tempo, consacrando alla sua presenzA i cicli naturali
e le opere umane, i tempi, i momenti dell’anno liturgico. Posizionato a mezzogiorno nella
lunetta, è l’istante immobile della massima intensità luminosa, che consente la visione di
Dio nel giorno dell’eternità,
Montecassino e sant’angelo in Formis ( capua)
L’abbazia di Montecassino viene fondata da San benedetto intorno al 529.
Ricostruita al tempo dell’abate Desiderio, XI, subì distruzioni fino alla totale durante il 2° conflitto mondiale.
Tale abbazia era un centro culturale e artistico, in stretto rapporto con il sacro Romano impero, e dal IX con
l’impero d’oriente col quale gli abati avevano stretto alleanza militare per salvaguardare il monastero dalle
incursioni saracene
. Dopo l’interferenza di sovrani germanici e dei loro abati tedeschi insediati dai primi ai vertici della
gerarchia conventuale , nel 1058 succede Desiderio dando vita ad un periodo di massimo splendore.
Diplomatico, mecenate, il suo biografo leone Ostiense, lo elogia per aver chiamato a Montecassino
mosaicisti greci, architetti lombardi e amalfitani, i suoi sforzi si concentrarono particolarmente sulla chiesa
che venne ricostruita sullo schema delle basiliche paleocristiane, decorata con affreschi e mosaici del N e
antico testamento
La chiesa venne consacrata da Alessandro I nel 1071.
Nulla rimane della chiesa, dunque i riflessi potremmo ravvisarli negli affreschi di sant’angelo in Formis,
vicino Capua, eseguiti anche essi per volontà di desiderio di cui si riconosce un ritratto nella zona absidale, è
raffigurato con un nimbo quadrato, per chi è ancora in vita, mentre offre al Cristo il modellino della chiesa.
L’edificio viene costruito nel 1073.
Negli affreschi vi sono tracce del nuovo linguaggio romanico e modelli bizantini, e sono raffigurati cicli neo e
vetero testamentari.



Nuovo T = navata centrale; 3 registri : storie del cristo dall’<Annunciazione alla passione
V T : navate laterali. Contrariamente a quanto avveniva nelle basiliche paleocristiane, non sono
posti a confronto, nella stessa navata, con le scene del Nuovo T, ma nelle navate laterali e vanno
letti in rapporto ai primi.
Parete di fronte all’abside chiude il ciclo con il Giudizio Finale. Domina il cristo benedicente col
tetramorfo, i simboli degli evangelisti. Affresco ha ambizioni monumentali, come un monito,
doveva essere l’ultima immagine a essere vista prima di lasciare la chiesa. probabilmente eseguito
da maestranze campane.
IL GOTICO
IL TERMINE impiegato prima in ambito umanistico per definire un tipo di scrittura con connotazione
negativa, passò a definire, nel XVI, edifici di tipo nordico, lontani dal modello classico, nei quali la struttura
portante appare mascherata dal proliferare di decorazioni, prive di razionalità e rapporti proporzionali
predilette dagli architetto rinascimentali, dunque ebbe una connotazione negativa.
Lo stile gotico in quanto espressione delle nascenti monarchie nazionali, viene rivalutato dalle corti
europee nell’età della restaurazione.
Il gotico, come il romanico, è un fenomeno di portata europea e riguarda tutti i settori della produzione
artistica, l’architettura, la scultura e pittura, miniatura, oreficeria, le vetrate.
L’origine viene riconosciuta nel coro della chiesa abbaziale di Saint Denis in Francia, completato nel 1144,
ma la diffusione si attua nelle diverse nazioni d’ Europa con tempi e modalità diverse.
Saint Denis, Chiesa abbaziale:



costruita dall’abate Suger (1123-1151): Facciata con rosone entro 1140
area absidale 1140-1144; contrafforti XIII sec.
Cripta 1140 ca.


Portale centrale, 1123, Lunetta del portale centrale: interventi di restauro.
Saint Denis, Interno. Volte ogivali 1140-1144). Durante l’abbaziato di Eudes Clément nel 1231 si
innalza la costruzione rinforzando i pilastri, si ingrandisce il transetto e si amplia il coro.
Consacrazione nel 1281.
1. L’arte gotica esprime lo slancio mistico di un’epoca che è indirizzata, anche con le summae
teologiche, verso complessi tentativi di interpretazione dell’universo.
2. Al suo esordio appare come il frutto di perfezionamenti tecnici presenti nell’arte romanica.
3. circa la periodizzazione, varia da regione a regione ma intorno al 1380 si riconosce una fase stilistica
unitaria chiamata Gotico Internazionale, ovviamente a livello europeo, o Cortese, essa ha vita breve
in Italia dove si accavalla col primo fiorire del Rinascimento, nel ‘400.
4. Dai primi anni del ‘200 abbazie, basiliche, palazzi, castelli, iniziano a mostrare segni del nuovo modo
di costruire nato in Francia nel secolo precedente:
 appaiono gli archi a sesto acuto;( o ogivale)
 le volte ogivali
 si tende ad una maggiore verticalità.
 In Italia l’architettura mantiene caratteristiche proprie, rifiutando modelli transalpini.
 I 2 secoli del gotico, ‘200 e ‘300, in Italia coincidono con la piena affermazione di
caratteristiche figurative proprie, nazionali, che si erano manifestate in età romanica. Qui vi
è la riscoperta delle forme classiche romane e tardo romane, mai dimenticate anche nei
secoli precedenti.
 In Italia risiedono l’imperatore Federico II di Svevia, stabilitosi in Puglia e Sicilia e il papa,
fioriscono i comuni, le prime Signorie. Nasce la letteratura in volgare, che si afferma in
Toscana con gli Stilnovisti.

L'estremo sviluppo verticale dell'architettura gotica comporta e giustifica le particolarità
strutturali e decorative di questo stile. Le luminose finestre con vetrate che illustrano
episodi biblici, vite di santi, fatti storici, e i grandi rosoni che arricchiscono la facciata, le
pareti e l'abside si aprono in pareti che non hanno più funzione portante. La statica
dell'edificio si basa infatti su uno scheletro di alti pilastri polistili e su un sistema di
bilanciamento delle spinte nel quale hanno un ruolo fondamentale gli archi rampanti e i
contrafforti.
Il gotico NELL’ ILLE-DE-FRANCE
L’architettura gotica ha origine in Francia, nell’ ILLe-de-France, una regione circostante Parigi, nella metà
del XII secolo, 50 anni in anticipo rispetto all’applicazione di questo nuovo stile negli edifici ecclesiastici
italiani.
La cattedrale o la chiesa abbaziale in Francia, ha dimensioni colossali, costruita ricorrendo a soluzioni
tecniche in cui ogni membratura ha una funzione statica, di sostegno, di contrappeso, e in cui si tende ad
abolire ogni elemento meramente riempitivo e non funzionale.
La cattedrale gotica richiama alla mente le Summae della filosofia scolastica. Oltre ad essere
un’interpretazione del cosmo cristiano affidata alla ragione e non alla fede, la summa è uno schema del
pensiero che affida alla logica il compito di organizzare i fenomeni in un sistema concettuale molto
complesso, ordinato in parti e sottoparti, collegate tra loro da rapporti di causa ed effetto.
Non a caso la nascita in Francia dell’ arte gotica nasce nello stesso periodo in cui si afferma la filosofia
scolastica e le sue prime formulazioni.
Al pari di una summa la cattedrale gotica è una metafora del mondo, è imago mundi, ancorata alla terra, si
assottiglia, slancia verso il cielo come per ricongiungersi a Dio, tutte le parti concorrono a questo slancio, le
navate si innalzano ad altezze vertiginose, all’esterno si innalzano alte e ardite torri campanarie .
Possenti arcate collegano le navate laterali alla centrale, tutti gli archi che si incrociano a sostenere le vele
delle volte, sono a sesto acuto o ogivale. esso è la caratteristica dell’architettura gotica, di remota origine
sasanide e islamica, raramente impiegato in età romana, ha un ruolo essenziale nel ritmo verticale delle
nuove costruzioni e svolge un’importante funzione statica, smorza le tensioni laterali che divaricar ebbero i
pilastri scaricandosi su questi se non ci fossero gli archi.
Le campate possono essere quadrate, come nelle chiese romaniche, o rettangolari, perché l’altezza degli
archi a sesto acuto non dipende dall’ampiezza degli intercolumni, purchè si vari l’angolo di incidenza dei 2
semicerchi.
Le campate sono coperte da volte a crociera o esapartite (incrocio o di 2 archi lungo le diagonali della
campata o 3 con uno perpendicolare alle pareti della navata)
All’esterno ad equilibrare le spinte delle volte concorrono gli archi rampanti, altra tipica creazione gotica,
abbiamo poi le guglie, le torri, i trafori che conferiscono l’aspetto alla chiesa di un colossale scrigno.
Le perfezionate tecniche costruttive, il sistema delle volte costolonate, dei pilastri, dei contrafforti,
permettono di rinunciare alle pesanti masse murarie care all’edilizia romanica.
Nella cattedrale gotica francese, quando possibile. Le pareti sono sostituite da vetrate istoriate che con il
rosone illuminano l’interno, oltre poi ad avere funzione simbolica, in quando la luce rientra nella simbologia
religiosa. Dagli scritti di Suger , abate di Saint Denis, si avverte come per lui un edificio ecclesiastico debba
rifulgere di luce.
1)Il deambulatorio della chiesa di S Denis formato da campate ogivali, da accesso alle cappelle radiali
illuminate da grandi finestre. Posteriori alla sua morte (1151) sono il coro, con archi a sesto acuto, e la
navata centrale, con campate rettangolari con volte esapartite.
2)Alla prima fase del Gotico, entro 1200, appartiene Notre- Dame:





5 navate,
Transetto
Doppio deambulatorio
Volte a sezioni triangolari
Esterno con archi rampanti.
Fase classica del gotico : 1^ metà XIII_cattedrale di Chartes, 1194-1230, costruita in tempi brevissimi:
-
3 navate,
Transetto
Doppio deambulatorio con cappelle radiali.
Pareti navata centrale sono ritmate da sottili nervature che scendono dalle volte ai pilastri,
La massa muraria è eliminata a favore delle vetrate istoriate, in tutto 166.
Maggiore riduzione possibile dello spessore delle pareti
Archi rampanti all’esterno
Fase del Gotico radiante, metà XIII.
Sainte-chapelle del Palazzo di Giustizia, fatta erigere da san Luigi re di Francia come santuario palatino e
contenitore di reliquie provenienti da Bisanzio. Le pareti sono sostituite da immense vetrate istoriate
separate da pilastri sottili, all’esterno da contrafforti possenti.
Sainte-Chapelle, Parigi
Fatta erigere da Luigi XI all'interno del Palazzo Reale dell'Ile de la Cité, la Sainte-Chapelle era destinata ad
accogliere le reliquie della Passione di Cristo. L'edificio, iniziato nel 1242 e consacrato nel 1248, è
strutturato su due livelli. La cappella bassa, concepita come basamento per il piano superiore, è coperta
da volte a crociera poco elevate e riceve luce da una serie di piccoli rosoni. La cappella alta, riservata ai
sovrani, è uno scrigno luminoso in cui le pareti murarie appaiono quasi interamente sostituite da
splendide vetrate, rette da alti e sottili pilastri.
Se la cattedrale, come una summa, è imago mundi, anche lo scultore deve esporre il messaggio religioso,
come il teologo, in schemi seriali ricchi di elementi gerarchicamente organizzati.
La decorazione del portale centrale della facciata occidentale di n dame con il Giudizio Universale rende
bene l’idea di questa tendenza enciclopedica fino all’ossessione catalogatoria.
A differenza del romanico si passa ora a concepire una maggiore autonomia delle figure plastiche rispetto
all’architettura, con il romanico invece il rilievo era parte integrante delle membrature architettonicheLa statua non fa più corpo con l’architettura ma è sovrapposta ad essa, resta connessa fortemente
all’edificio, ma acquista movimento inedito.
Confrontiamo 2 gruppi di statue collocate negli strombi dei portali di 2 chiese, in Francia.
1) Facciata di Chartres: i Re e le regine d’israele. 1145. Colonne di forma cilindrica con aspetto
antropomorfo, panneggi non hanno rapporto con le corporature sottostanti. Sporgono appena
braccia e piedi.
2) Facciata di Reims: 1230, un’ottantina di anni più tardi, ora le statue sono concepite come figure
indipendenti, addossate si alle colonne ma autonome, distaccate da esse, flettersi delle membra,
spostamenti dei busti, i panneggi non mascherano le corporature sottostanti ma ne accompagnano
i movimenti, sembrano statue classiche.
3) San Pietro a Reims: sembra ritratto romano, o almeno paragonabile, anche se vi è un’acuta
inquietudine espressiva, forme spigolose, sembra un classicismo gotico, riconoscibile nel 1220
1250-
I CANTIERI ITALIANI NELLA PRIMA METa’ DEL XIII SECOLO
IN ITALIA l’architettura gotica stenta ad affermarsi, per quanto già in età romanica fossero state applicate
precocemente soluzioni di questo nuovo stile, come la volta a costoloni, in lombardia, o il rosone in
facciata, in lombardia, veneto, Emilia.
Dunque sopravvive la tradizione romanica, ma anche classica, paleocristiana, bizantina che si appone al
principio gotico dell’annullamento delle masse murarie, vi sono situazioni storiche e sociali diverse, in Italia
però i muri continuano ad essere supporto di cicli di affreschi affidati invece, in Europa, a vetrate istoriate.
La penetrazione gotica è quindi lenta e da luogo a modificazioni e formulazioni moderate, che rifiutano lo
slancio esasperato delle chiese transalpine e lo svuotamento murario.
In Italia il nuovo stile viene adottato negli edifici ecclesiastici, in particolare nelle costruzioni cistercensi.
Anche in Francia esse adottano una versione moderata dello stile gotico, contenute in altezza e nelle
finestrature, prive di torri, secondo la regola ascetica di San bernardo. Intorno al 1200 l’ ordine erige le
prime abbazie gotiche in Italia.
Complesso di Fossanova nel Lazio.
Iniziato nel 1187 e consacrato nel 1206, i vari edifici, secondo il modello francese, si dispongono attorno al
chiostro.
Chiesa a croce latina- transetto- coro-3 navate, navata centrale coperta da volte a crociera e divisa in
campate rettangolari, da 7 archi a sesto acuto,
All’esterno alto tiburio ottagonale ornato da 2 piani di bifore . i muri mantengono solidità, spessore,
nonostante le volte ogivali, l’edificio non ha né dinamismo né luminosità delle cattedrali francesi, ma
richiama la robustezza romanica.
SANT’ANDRA A VERCELLI : di committenza non cistercense, ma la basilica è voluta e finanziata dal cardinale
guala Bicchieri, reduce da lunghe permanenze in Francia e Inghilterra, come legato pontificio, dove aveva
ammirato le nuove cattedrali. Il cardinale affida la chiesa a monaci francesi, Sanvittorini, e tra essi il primo
abate è Tommaso Gallo, maestro di teologia e filosofia, forse lui progettò l’edificio,
Abbiamo elementi gotici e romanici italiani:
-
Facciata : romanica perché a capanna; portali strombati,
Aggiunta torri : elemento gotico.
Interno . gotico. A 3 navate, archi a sesto acuto, campate rettangolari, volte a crociera
costolonate bianche e rosse
CHIESA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA. 1232
-
-Combina motivi romanici: tetto a capanna con galleria ; livello inferiore archi a sesto acuto,
Gotici: all’esterno contrafforti sporgenti, come archi rampanti, lungo le fiancate,
con un’impronta bizantina derivata dalla basilica di san marco a Venezia . le cupole con calotte
emisferiche scoperte.
CHIESA DI SAN FRANCESCO A BOLOGNA 1236
Affidata dai Francescani a marco da Brescia 1236 consacrata nel 1250.
Deambulatorio con cappelle radiali, al di sopra delle cappelle si dispiega una raggiera di archi rampanti,
addossata alle pareti del deambulatorio, si richiama ad esempi francesi ma costruita in mattoni.
BASILICA DI SAN FRANCESCO DI ASSISI 1228
1) Luogo di sepoltura di San francesco, fondatore dell’ordine, morto 2 anni prima. Considerato una
delle figure più importanti del cristianesimo, la tradizione vuole si costruisca una cripta, ma qui si
vuole che diventi quanto una chiesa, vengono quindi costruite 2 chiese sovrapposte, la chiesa cripta
inferiore e la chiesa superiore finalizzata alla predicazione.
2) Una navata. 1 transetto , 1 abside, archi rampanti esterni e contrafforti cilindrici
3) Chiesa inferiore : volte a crociera su archi a tutto sesto
4) Chiesa superiore: campate quadrate dividono la navata e coperte da volte ogivali
PARMA
La realizzazione del complesso monumentale – duomo, battistero, torre campanaria- interessa 2 secoli, per
poi, alla fine del ‘200, concludersi con l’erezione del campanile in mattoni e il protiro della cattedrale.
L’attività di BENEDETTO ANTELAMI inizia nel 1178, quando gli viene commissionata anche la cattedra
episcopale, con decorazione a rilievo, è uno scultore di grande rilievo, autore della Deposizione nel duomo.
BATTISTERO: affidato nel 1196 a Benedetto Antelami. Concepisce un’opera originale e straordinaria.
-
Ottagonale, il numero 8 è simbolico, il regno dei cieli, ed il lasciapassare per l’aldilà sarebbe il
sacramento del battesimo ricevuto appunto nel battistero;
Sviluppato in altezza, come una torre tronca, in uno spazio di pieni e vuoti.
Piano terreno 3 facce appaiono svuotate dai profondi strombi dei portali
Al di sopra: 4 ordini di logge incassate nell’intelaiatura dei contrafforti angolari;
Archetti ciechi
Precoce goticismo perché verticalità, ritmo complesso sono caratteristiche del gotico
Da ottagono esterno a 16 facce interne,
Ampia cupola suddivisa ad ombrello da nervature che poi si trasformano in colonne arrivando fino
a terra.
Cronologia dibattuta. Nel 1216 altezza arrivava fino al 2° ordine di logge. Contrasti politici, (tra
parma guelfa e papale e un signore di verona, ghibellino e fautore dell’impero,)ritardano l’afflusso
dei marmi rosa provenienti da <verona, la costruzione sarà ripresa nel 1249 e nel 1270 avverrà la
consacrazione solenne del battistero.
BENEDETTO ANTELAMI E LA CULTURA FIGURATIVA IN ITALIA SETTENTRIONALE
L’ARCHITETTO DEL BATTISTERO DI PARMA è il più importante scultore italiano tra XII e XIII





Benedetto Antelami, Deposizione. Parma , cattedrale 1178.
Battistero Parma, Battistero, Lunetta del portale nord dedicato alla Vergine. Esterno e interno
“ “”””””””
Portale Ovest dedicato al Salvatore. Interno e esterno
Portale ovest: opere di misericordia. 1210 ca.
Leggenda di Barlam. 1200
Rispetto ai rilievi della genesi di Wiligelmo , la Deposizione di Antelami nella cattedrale di Parma,
frammento di un complesso pulpito sorretto da leoni e ornato da bassorilievi), datata 1178, dunque 67 anni
dopo al ciclo modenese , attesta uno stacco decisivo per tecnica e stile
Wiligelmo
Modena, Cattedrale, lato sud: Porta dei Principi (1099-1106): Storie
di Geminiano
Modena, Cattedrale, Porta della Pescheria:
Fabliaux e Racconto arturiano. 1099-1106.
Antelami:
cattedrale di Parma 1178
Questa è l alastra di breccia rosa di Verona, stessa pietra utilizzata per il battistero di Parma (1196)
LA CROCE DI CRISTO DIVIDE IN 2 LA LASTRA , IN 2 METà ESATTE E NE è l’asse di equilibrio, la divisione ha
anche valore simbolico, perché il legno crea uno spartiacque tra credenti e non credenti, tra il Cristianesimo
e paganesimo ed ebraismo.
Alla destra di cristo vi è la teoria delle pie donne, precedute da maria e dall’ ECCLESIA e con il simbolo
positivo del sole entro un clipeo, all’estremità opposta abbiamo la luna, simbolo negativo, e i soldati
romani, alcuni in piedi, altri si dividono la veste del Cristo, preceduti dal Centurione e dalla SINAGOGA LA
cui testa è abbassata da un angelo a indicarne la cecità.
Le figure:


non sono caratterizzate individualmente, i gesti sono ripetuti, i piedi poggiano sulla lastra di base.
SONO ASSOTTIGLIATE rispetto a quelle di Wiligelmo

Memorabile è il gruppo di destra, dei soldati che dividono la veste del cristo, vi è una scansione
spaziale in profondità, la prima della scultura italiana postclassica.
Una ventina d’anni più tardi (1196) Antelami decora il battistero di Parma con il bel complesso scultoreo
italiano del ‘200, le sculture rivestono stipiti e lunette degli ingressi,



Battistero Parma, Battistero, Lunetta del portale nord dedicato alla Vergine. Adorazione dei Magi.
“ “”””””””
Portale Ovest dedicato al Salvatore.
Giudizio universale
Portale sud . Portale della vita Leggenda di Barlam. 1200
La leggenda di Barlam è una parabola di derivazione orientale, vi è una figura su di un albero insidiata
da un drago, ossia il peccato, ed è metafora della condizione precaria dell’uomo nel mondo, sottoposto
ai ritmi del tmeo, il Sole, la luna, il giorno e la notte. Sull’albero vi è un favo di miele da cui la figura ne
prende un dolcissimo nettare , secondo alcuni la salvezza spirituale del battesimo, per altri l’oblio dato
dall’abbandono dei sensi che conduce alla perdizione.
Il ciclo dei mesi e delle stagioni all’interno, forse destinato ad un portale ma riposto nel battistero,
descrive la vita umana cadenzata dai lavori agricoli stagionali, il lavoro adesso è visto come un’attività
nobilitante, non più sotto il segno della maledizione divina, il tema dei mesi è stato già utilizzato nel
l’età romanica, offre all’antelami l’occasione per descrivere atti quotidiani, le figure rispetto ai
bassorilievi romanici dei mesi, si stagliano a tutto tondo quasi su rilievi lisci:
Mese di Agosto, bottaio col martello costruisce una botte.
Il linguaggio di antelami, monumentalità dell’immagine dell’uomo, naturalismo, si diffonde oltre l’
Emilia- alcuni seguaci lavorano a :
-
-
-
Basilica di sant’Andrea a Vercelli la lunetta del portale con la crocifissione di Sant’Andrea;
Nel duomo di Fidenza, ristrutturato verso il 1200, un seguace di antelami esegue sculture nella
facciata tra cui il profeta Ezechiele, dimensione monumentale si lega ad una cura delle superfici,
barbe e panneggi.
Altra personalità è il MAESTRO DEI MESI: scolpisce il ciclo dei mesi della cattedrale di Ferrara in
senso davvero naturalistico :
o Settembre: sono realizzati in senso naturalistico i tralci, i grappoli dell’uva, le striature del
cesto in vimini, la cuffia e l’abito del contadino,
o Gennaio : utilizzata la personificazione del mese, il dio Giano bicefalo, con un volto
giovanile e l’altro senile con la barba
Un altro seguace anonimo lavora a venezia e realizza nel portale di San marco un vivace
programma iconografico,
o rilievi dei Mesi, e dei Mestieri.
o In questo periodo è ripreso il programma mosaicale della basilica on spunti di arte gotica
transalpina: CRISTO SUL MONTE DEGLI OLIVI : la figura del cristo è ripetuta più volte con
atteggiamenti anche naturali, gli apostoli sono definiti con tipologie diversificate, lo sfondo
collinare fa da quinta scenica e darebbe luogo ad una profondità spaziale se le figure
vedessero diminuita la loro prospettiva.
o
Opera più significativa : LA TRASLAZIONE DEL CORPO DI SAN MARCO : realizzata a mosaico
nella lunetta del portale di san alipio, è negato accenno spaziale, all’allinearsi delle figure fa
riscontro un ritratto della basilica
L’ARCHITETTURA CISTERCENSE
Ordine fondato nel 1098 da Robert de Molesme. Branca riformata dell’ordine benedettino.
Fontenay, Abbazia cistercense. 1119.
Aula capitolare, scriptorium, chiostro.
QUANDO L’INTERPRETAZIONE DELLA REGOLA BENEDETTINA PROMOSSA DAGLI ABATI DI CLUNY ENTRA IN
CRISI ALLA FINE DELL’XI, l’abate borgognone Robert de Champagne fonda nel 1098 a Citeaux la prima
abbazia basata su una nuova spiritualità, una regola basata sull’alternanza di ore della preghiera e di
lavoro, all’esigenza di una concentrazione per giungere alla vera conoscenza, sul culto mariano. A questa
nuova regola viene assegnato il nome latino della località, CISTERCIUM. Citeaux ottenuta l’indipendenza
viene affiancata da altre 4 nuove abbazie : la Fertè, pontigny, Clairvaux e Morimond. Da queste case madri
prende avvio un’espansione di vaste proporzioni, alla fine del Xv si contano 700 abbazie, tra Irlanda, Grecia,
Portogallo, polonia, sicilia, Norvegia.
In Italia sono 88, legate a Clairveaux, Chiara valle. Da qui proviene san Bernardo, il quale oppone
all’esercizio della dialettica lo slancio mistico dell’amore. Ispirandosi a Sant’agostino sostiene che la
ragione non è sufficiente per giungere alla conoscenza di Dio, ma vi sono dei passi da seguire, insieme alla
preghiera e l’avvicinamento alla madonna: cogitatio (indagine sul mondo sensiibile), meditatio(riflessione e
preghiera), contemplatio(l’intuizione mistica della verità).
Il misticismo si riflette nell’assenza decorativa delle abbazie, forti erano le limitazioni : i materiali preziosi
dovevano essere limitati all’indispensabile vasellame religioso, evitato ogni spreco, non dovevano essere
costruiti campanili in pietra, San bernardo rende più radicali questi precetti, la decorazione distrae il
monaco dalla meditazione , lo slancio delle costruzioni è vanità della vanità, più ridicola che vana, si
comprende quindi l’aspetto severo e spoglio delle abbazie cistercensi, non una reazione iconoclasta nei
confronti dell’arte ma una indicazione mistica.
L’abbazia di fontenay 1139 è IL PROTOTIPO degli edifici dell’ordine, in BORGOGNA.
PER FAVORIRE LA PRESENZA SIMBOLICA DELLA LUCE, la quale segna i momenti del lavoro, le abbazie son
sempre erette sulla base di un modulo quadrato, e moltiplicato in modo diverso, la diffusione della luce è
affidata a finestre prive di vetrate istoriate e perciò molto luminose, le volte, quasi sempre a crociera sono
sostenute da pilastri eleganti a fascio.
Le abbazie cistercensi, di clausura, sono spesso chiuse da un muro di cinta lungo il quale si aprono ambienti
di servizio, la foresteria ad esempio, la cappella destinata alle donne e ai visitatori, non ammessi all’interno,
il panificio con il forno. La scelta del sito è legata alla presenza dell’acqua corrente, le abbazie sono erette in
vallate, a differenza delle benedettine, in luoghi elevati.
Cuore dell’abbazia è l’unico chiostro quadrato intorno al quale si distribuiscono gli ambienti.
A NORD : SI ALZA LA CHIESA, a 3 navate, con transetti quadrati, cappelle absidali, presbiterio.
Qualche volta le volte delle navata centrale sono a semibotte, a crociera in quelle laterali sempre.
L’impressione è di una rigorosa e spoglia geometria che al tempo era interrotta da tramezzi nelle navate
laterali per dividere i monaci dai conversi.
Al livello del chiostro, allineata al transetto destro, si incontra la sala capitolare, aperta da grandi finestre
per consentire ai conversi di assistere alle riunioni del capitolo.
Nel lato opposto della chiesa, il refettorio è orientato perpendicolarmente alle navate della chiesa, in
corrispondenza nel chiostro si eleva un’edicola lavabo per le abluzioni.
Ultimo lato è il magazzino-dispensa, e i locali per i conversi, dormitorio e refettorio.
LA LUCE NELL’ARTE GOTICA
Nei nuovi edifici sacri il ruolo fondamentale spetta alla luce, sostituiti i muri con le vetrate, gli architetti
gotici creano delle costruzioni diafane, la luce può penetrare nella chiesa creando suggestivi effetti, negli
scritti di Suger che ristruttura il coro e poi la navata di Saint Denis, la parola luce ricorre numerose volte.
Tommaso d’Aquino e Ugo da San Vittore, sommi teologi, identificano la bellezza anche con la luminosità,
l’estetica della luce si collega con l’idea che Dio è luce e la creazione fu un atto di illuminazione, la luce è
vicinanza a Dio, anche la visione materiale della lucentezza, è fonte di piacere perché riflesso dell’ Uno.
L’ARCHITETTURA GOTICA IN INGHILTERRA E GERMANIA
IL Gotico è recepito in Inghilterra prima che in Italia, ma poi sviluppa n linguaggio proprio, sia nelle piante
che negli alzati e sia nella predilezione ornamentale, evidente nelle facciate delle cattedrali.
Nella cattedrale di Lincoln le volte ricordano la forma di una spina di pesce.
La pianta della cattedrale di York è un tipico esempio di planimetria gotica inglese:
-
3 navate, il corpo basilicale, incrociatosi col transetto, si prolunga in un coro molto lungo, anche
esso diviso in navate, a terminazione rettangolare,
Mancano deambulatorio e cappelle radiali.
Cattedrale di Wells:
-
XII secolo, torri e corpo della cattedrale in un paramento omogeneo.
Abbazia di Westmininster:
-
Ricostruita a Londra dal 1245 per volere di enrico III, rappresenta un caso di rottura dalle
convenzioni figurative locali, l’architetto si ispira alle cattedrali francesi,
Il coro è circondato da deambulatorio e cappelle radiali
Interno molto slanciato, dunque alla francese
Cattedrale di Exeter1280-1290, Gotico ornato.
-
Costoloni che si dipartono a fasci dai pilastri come i rami di una palma, confluiscono nella
nervatura assiale e in quelle minori longitudinali.
Cattedrale di Gloucester, stile perpendicolare, ultima fase del Gotico inglese, inizia verso 1330 fino al ‘500 e
più.
-
Sepolto edoardo II
Il coro termina con un’enorme vetrata
Volta trasformata in una ragnatela di nervature, grande gusto ornamentale.
IN GERMANIA : lo stile gotico attecchisce più tardi e in Inghilterra ma presenta diverse tipologie edilizie.
Abbazia di Strasburgo, 1235, è un caso come W. Di importazione del linguaggio francese:
-
facciata in arenaria.
L’età di Federico II in Italia Meridionale
Importante per lo sviluppo dell’arte gotica e della sua cultura figurativa in Italia fu l’opera di Federico II di
Svevia, 1215-1250, che fissa la sua residenza nella parte meridionale della penisola. Federico attiva un
collegamento tra il gotico francese e tedesco e promuove un revival classico finalizzato alla restaurazione
dell’idea antica di Impero.
L’imperatore soggiorna in Germania tra il 1212 e 1220 e fino al 1226, nei suoi spostamenti la corte è
accompagnata da artisti italiani che visitano i cantieri gotici ed entrano in contatto con gli scultori tedeschi,
traggono spunti per la statua equestre di San Giorgio, all’esterno della cattedrale di Bamberga, una sorta di
pseudo ritratto dell’imperatore che vede il recupero dell’iconografia equestre dell’antichità.
Federico II favorisce l’introduzione dei cistercensi nel sud.
Nei castelli eretti in gran numero in Puglia e Sicilia come sue residenze, come basi d’appoggio per i suoi
svaghi, la caccia, o come sedi per le sue guarnigioni, elementi della cultura transalpina si fondono con la
cultura meridionale. Federico II si interessò di geometria, scienze matematiche trasmesse dal dominio
normanno come retaggio degli arabi, la sua passione per le forme geometriche è testimoniata dalla sua più
famosa costruzione:
-
Castel Del Monte, Andria, Puglia. È una residenza di caccia, terminata nel 1240.
Pianta ottagonale
8 torri
Progettata dall’imperatore stesso
Presenza di elementi strutturali gotici nell’architettura civile: sale rette da volte ogivali, finestre
monofore o bifore inquadrate da archi a sesto acuto.
Federico fece coniare monete auree, come le romane, con il proprio ritratto di profilo, promuovendo il
ritorno a modelli classici
Nel 1234- 1239 viene eretta la Porta di Capua
Una sorta di arco trionfale rivolto idealmente verso Roma, acerrima avversaria politica, alla Roma dei papi,
Federico contrappone la memoria imperiale di cui si sforza di far risorgere gli ordinamenti.
1)FILONE CLASSICISTICO
La porta non esiste più, ci è nota da antichi disegni, era ornata da molte statue oggi conservate al museo di
Capua. Zeus, iustitia imperilalis, dunque formule espressive riprese dalla tarda antichità, l’acefala statua di
imperatore, che rappresenta una piena comprensione della plasticità classica con un panneggio che non
nasconde le membra. Questa ed il Busto di imperatore si riferiscono a Federico II, se il volto fosse quello
dell’imperatore ci troveremmo di fronte al 1° ritratto dell’arte post-classica.
2)Altra corrente mira a forme più naturalistiche il cui esito si ha
nelle teste angolari di un capitello proveniente dal duomo di Troia, attribuito a Bartolomeo da Foggia, i vari
tipi umani sono molto individualizzati, il vecchio col turbante, dal volto rugoso, il negro con le labbra
carnose e la capigliatura crespa.
VOLTI NATURALISTICI SONO UNA CARATTERISTICA DELL’ARTE FEDERICIANA, lo stesso imperatore nel
trattato di caccia da lui scritto, De arte venandi cum avibus, utilizza un motto che riporta a tale peculiarità :
ea quae sunt sicut suntDa secoli non vi era un richiamo così esplicito all’osservazione della natura.
In un codice del De arte.. del 1258, si ammirano immagini di falconeri, uccelli di diversi tipi, ha inizio la
pittura di paesaggio da secoli scomparsa.
PER QUANTO RIGUARDA LA PITTURA MONUMENTALE, ABBIAMO POCHI RESTI,TRA CUI UN AFFRESCO NEL
DUOMO DI ATRI:
L’INCONTRO DEI 3 VIVI E DEI 3 MORTI : 3 principi durante una battuta di caccia incontrano 3 scheletri che li
ammoniscono sulla vanità delle cose umane, è un tema cortese, rivolto all’attenzione dei laici, la mimica
vivace, l’espressività dei personaggi rimanda alla cultura transalpina filtrata dai miniatori.
A Roma e nel Lazio è interessante vedere la grande quantità di mosaici ed affreschi realizzati in risposta alle
minacce politiche e militari di Federico II.
Mirano ad affermare un messaggio politico : la legittimazione del potere temporale e spirituale della Chiesa
e la sua supremazia sull’imperatore.
Le storie di costantino ricordano la sottomissione all’atto della donatio dell’imperatore a papa Silvestro del
primo nucleo territoriale dello stato papale.
ARTE IN ITALIA CENTRALE DA NICOLA PISANO AGIOTTO
NICOLA PISANO
In Toscana, nella prima metà del ‘200, nelle città ghibelline di Pisa e Lucca e quindi nell’alta toscana vi è
incontro tra cultura bizantina (a seguito dei commerci dei pisani con l’Oriente ) e quella antelamica della
padania.
La situazione si anima quando l’apertura di cantieri per commissioni imperiali di federico II in Toscana
richiama qui botteghe di scultori, artisti legati alla scultura figurativa meridionale.
Leoni nel castello di Prato identici a quelli di castel del Monte in Puglia!!non deve meravigliare!!
In Toscana lavorerà una delle più alte personalità proveniente dal Meridione, Pugliese, Nicola Pisano, fa si
che il filone classicista dell’arte federiciana, nel cui ambito si è formato, abbia seguito.
La sua fama è legata soprattutto ad opere scultoree, egli fu però anche architetto, a Pisa nel battistero di
Deotisalvi interviene nella realizzazione del 2°ordine di 60 archetti inquadrati da 30 cuspidi gotiche, svolto
al di sopra delle arcate preesistenti a tutto sesto. Suo sarebbe anche il progetto della corona di cupola sul
perimetro esterno che si avvolge alla copertura conica di Deotisalvi della circonferenza interna.
L’area monumentale pisana sarà completata :
-
dal figlio GIOVANNI PISANO CON IL 3° ORDINE DI FINESTRE BIFORE SORMONTATE DA CUSPIDI,
DA GIOVANNI DI SIMONE con la costruzione del Camposanto concepito come un chiostro
rettangolare di arcate a tutto sesto dove poi nel XV secolo verranno introdotte quadrifore rette da
esili colonnine
NICOLA PISANO LAVORA :
1)ALLA CATTEDRALE DI SIENA DAL 1247 aL 1268.
-
PIANTA A CROCE LATINA A 3 NAVATE E SCANDITA DA CAMPATE RETTANGOLARI.
Presente una BICROMIA biaco e verde scuro ispirata alla cattedrale di Pisa che sottolinea
l’orizzontalità dell’impianto, mentre la verticalità è smorzata dalle arcate a tutto sesto che dividono
la navata centrale dalle laterali e dalla cornice marcapiano che vi corre sopra.
Sul presbiterio si erige una cupola poggiante su 6 pilastri disposti ad esagono irregolare uniti da
arconi di diversa altezza. Il più grande è quello trionfale che da accesso alla navata centrale.
-
2) A SANTA TRINITA’ A FIRENZE :
-
1250 1258
3 NAVATE
ARCHI A SESTO ACUTO DONANO SLANCIO VERTICALE
5 CAPPELLE AFFACCIATE SUL TRANSETTO-
3)PRIMA DEL 1250 LA BOTTEGGA DI PISANO LAVORA AL DUOMO DI SIENA :
- ESEGUE LE 4 TESTE CAPITELLO,
- 22 TESTE MENSOLA NELLA CORNICE DEL TAMBURO
- La serie di teste viene realizzata anche dopo il 1260 ma nelle più antiche, ad esempio quella di
Juppiter, la ripresa dei modelli federiciani (zeus del museo di capua) testimonia la presenza del
maestro.
4)Deposizione nella lunetta del portale della chiesa di San Martino a Lucca 1260:
-
Figure si dispongono con naturalezza nello spazio semicircolare, sollevandosi dai lati verso il centro
dove vi è il cristo morto, abbandonato, inerte, con ginocchia piegate e testa flessa.
5)Il pulpito del battistero di Pisa datato 1260, iniziato nel 1257 per volontà probabilmente dell’arcivescovo
Filippo Visconti.
-
-
Di forma esagonale, non quadrangolare. ( RITMO GEOMETRICO GOTICO )
Il parapetto è ornato su 5 lati da rilievi cristologici :la natività, l’adorazione dei magi,, la
presentazione al tempio, la crocifissione e il giudizio universale, il 6° lato è aperto per l’accesso del
predicatore.
3 colonne sorrette da leoni stilifori ( MOTIVO ROMANICO )
Una al centro termina su 3 telamoni
-
-
Al di sopra dei capitelli delle colonne esterne sono innalzate le statue delle 4 virtù cardinali, di san
Giovanni battista e dell’arcangelo Michele, profeti ed evangelisti si affrontano sui pennacchi degli
archetti trilobati.
Nicola opera come architetto e scultore, l’iconografia è studiata forse da un dotto teologo, quale
l’arcivescovo Visconti.
I leoni e telamoni sarebbero il mondo terreno: DOMUS DEI INFERIOR COME scrive Visconti,
Le 7 colonne, ossia i sacramenti, sarebbero la Domus Dei exterior, la Chiesa;
Virtù, profeti, evangelisti : Domus Dei interior : ossia l’intuizione di Cristo tramite la sapienza.
La scelta degli episodi cristologici coincide con la predilezione francescana per i temi dell’infanzia
del Cristo, e della sua Passione.
ACCORDO TRA NATURALISMO GOTICO E GRAVITAS CLASSICA
LE VIRTù SONO SCOLPITE QUASI A TUTTO TONDO A IMITAZIONE DELLE STATUE ANTICHE.
Adorazione dei magi : la vergine prende spunto da un’immagine di Fedra di un sarcofago conservato a Pisa,
il classicismo convive con l’inquietudine gotica avvertita dai panneggi ricadenti a spigoli acuti, nelle barbe
dei re, lavorate a trapano.
Presentazione al tempio: vi è dinamismo, descrizioni fisionomiche, solennità classica.
La crocifissione è il culmine drammatico dei rilievi del pulpito per il suo tono tragico. Negli angoli si vedono
l’Ecclesia introdotta da un angelo e la sinagoga cacciata, per la prima volta lo svenimento di maria ,
l’espressione dolorosa di san Giovanni, pose e espressioni inedite dei personaggi, Nicola spinge il fedele a
meditare sul dolore, il Cristo si morto, ma di una bellezza corporale che sottolinea la natura umana e divina.
le gambe sono sovrapposte, in posa complessa, i piedi trafitti da un unico chiodo, tratta da modelli francesi,
nel rilevo lucchese.
6)Pulpito del duomo di Siena
-
1265.1269
Impianto poligonale ottagonale
Arcate trilobate rette da colonne posate su leoni stilofori
Impianto di Pisa animato e reso più continuo.
Rilievi con i temi uguali con tono più drammatico e il Giudizio si sviluppa su 2 pannelli interrotti dal
cristo giudice.
Composizioni affollate, animazione gestuale, accentuazione del gotico a scapito del classicismo, essi
per Nicola non sono in antitesi ma è corretto pensare ad un uso diverso delle fonti antiche, a fonti
diverse, come i sarcofagi romani con scene di battaglia quindi concitate .
7)Fontana a Perugia, NICOLA E GIOVANNI PISANO 1275 1278
-
2 VASCHE POLIGONALI SOVRAPPOSTE
La 1^(vasca inferiore) a 12 facce sospesa su colonne con rilievi
La 2^ a 25 facce con statue a tutto tondo
ARNOLFO DI CAMBIO (1245 1302/10)
Allievo di Nicola Pisano, si forma nella sua bottega, si trasferisce a Roma al servizio di Carlo d’Angiò, il
monarca insediato dalla Chiesa come suo alleato nel regno meridionale che era stato degli svevi. Questo
spiega le inclinazioni verso modelli francesi, diversi da quelli gotico classici di Nicola.
In un primo tempo contrappone alla plasticità del maestro una tensione dinamica in superficie, tutt’altro
che classica, dopo soltanto perviene ad un ritmo più pacato.
1)Assetati: stile iniziale. Pose derivanti da modelli antichi, figure tese, torsioni del corpo, aderiscono con la
superficie di fondo come se vi fossero schiacciate.
2)Monumento sepolcrale del cardinale de BRAYE 1282 ORVIETO, CHIESA DI SAN DOMENICO
SI TRATTA DI UN CENOTAFIO, con 3 gruppi scultorei che rappresentano il contrasto tra morte e vita
ultraterrena: è rappresentato il defunto steso su un catafalco, il cardinale più su appare inginocchiato
accanto a San marco e di fronte a San Domenico in adorazione della Vergine in trono.
Da notare il volto del cardinale, ritratto individuale, che sottolinea l’età avanzata, arnolfo sfrutta calchi presi
dal vivo sul volto.
3)Arnolfo è il 1° scultore a ritrarre anche un vivente, carlo I d’angiò, 1277, Musei capitolini. Sovrano assiso
su di un trono con protomi leonine, posa maestosa ma naturale, ma anche il successivo Bonifacio VIII,
indica che questi primi ritratti nascono con intenti di celebrazione politica: solo i grandi della terra possono
ambire ad essere immortalati sicut sunt da un artista, ritratti destinati alla pubblica visione.
OPERE ARCHITETTONICHE :
1) CIBORIO DI SAN PAOLO fuori le mura: 1285.
- SPINTA ASCENSIONALE, che dalle 4 colonne di sostegno passa per gli archi trilobati e si trasmette ai
timpani fiancheggiati da pinnacoli, culminando nella torre . esprime una concezione gotica
dell’architettura, ogni sua faccia si presta ad una visione frontale e non di insieme.
2) CIBORIO DI SANTA CECILIA 1293
- VERTICALITà E FRONTALITà SCOMPAIONO.
- Archi( trilobati a sesto acuto) si allargano e timpani (con rosoni)si ribassano;
- Statue si muovono più liberamente,
- La svolta è la meditazione di ARNOLFO sulla volumetria delle antiche costruzioni romane.
3) I progetti di Santa maria del Fiore e santa Croce si basano sulla sintesi di spazialità antica e
architettura gotica.
4) SANTA CROCE A FIRENZE : 1294-1295
COSTRUITA FINO AL 1442 IN BASE AL PROGETTO INIZIALE.
PIANTA SIMILE A QUELLA DI SANTA MARIA NOVELLA : croce latina a 3 navate, con transetto su cui
si affacciano le cappelle, 5 per parte ai lati della maggiore.
Copertura a capriate.
Archi a sesto acuto retti da pilastri poligonali, sono molto ampi. La grande navata centrale si fonde
con le laterali, al di sopra degli archi vi sono pareti che stringono il volume interno consentendo un
unico deflusso verso il fondo dove vi è l’arco della cappella maggiore.
Cotto ed intonaci bianchi.
Slancio degli archi ripreso dalle paraste è contrastato in apparenza dai ballatoi orizzontali. Arnolfo
mira a suscitare la volumetria, come gli antichi, senza rinunciare all’inquietudine lineare gotica, la
chiesa per la sua semplicità esprime l’aspirazione pauperistica e la religiosità dell’ordine
francescano.
5)Santa maria del Fiore 1296
Da ricostruzioni grafiche abbiamo un’idea del progetto di arnolfo non interamente realizzato, e che è la più
ardita interpretazione italiana dello stile gotico, la cattedrale attuale risponde solo in parte al progetto
iniziale perché la morte di Arnolfo blocca i lavori.
Giotto erigerà il campanile dal 1334.
La facciata è ottocentesca e un disegno di quella originale, distrutta nel 1558, mostra 3 portali con timpani
e nicchie e gallerie coronate da statue, alcune si conservano tra cui la Madonna della natività che,
confrontata con gli Assetati di 20 anni prima, di Perugia, testimonia come la figura ora, seppure in simile
posa, si sia sciolta dal vincolo bidimensionale per occupare lo spazio: la volumetria è il nuovo interesse di
<Arnolfo come si recepisce dalla chiesa.
-
-
Corpo basilicale (ricorda quello del duomo di siena) a 3 navate,
Cupola nella zona presbiteriale trilobata,
Qui però un moto verticale e circolare nel presbiterio ampliato a trifoglio (trilobato)da cappelle
radiali su un ampio vano ottagonale coperto da una cupola, esprimendo l’unità della trinità divina.
Organismo tripartito, è la sua creazione più originaleSuccessivo ampliamento di francesco Talenti dal 1355.
GIOVANNI PISANO
Figlio di Nicola.
1) Completa il 3° ordine del battistero di Pisa con bifore sormontate da cuspidi;
2) A Siena amplia il duomo di una campata;
3) Con lui siamo nel periodo in cui l’artista riscontra il riconoscimento ufficiale e ha coscienza del
proprio operato e delle sue capacità, nei suoi pulpiti, di Pisa e di Pistoia sostiene di aver superato il
padre, anticipa eventuali critiche alla sua opera . gli artisti, agli inizi del ‘300, si distaccano dalla
condizione di artigiani.
4) Non è il caso di parlare di una linea gotica contro la classica del padre Nicola. Giovanni ha
comunque a disposizione un repertorio classico che quando gli occorre usa, come Arnolfo,
partecipa ad una fase successiva della cultura gotica con impulsi francesi nell’elaborazione formale
elegante.
- Madonna col bambino di Fontenay, 1300, il braccio libero.. regge il bambino
- Madonna col bambino di G Pisano 1312 di maggiore intensità espressiva, il modello francese è
tradotto con un’attenzione ai dati psicologici. Lo sguardo di maria è incrociato a quello del bambino
avvertiamo quasi il soprassalto dettato dall’intuizione della futura passione, non un ridente
compiacimento.
- L’originalità sta nel risalto al sentimento delle figure
5 )Nel duomo di Siena :
- i tre portali strombati alla francese supportano statue, libere, svincolate dall’architettura, inquiete.
Se arnolfo collegava emotivamente architettura e scultura, Giovanni spezza il legame e da il primato
alla scultura.
Pulpito di sant’Andrea a Pistoia: terminato nel 1301:
-
Esagonale, come quello pisano
I rilievi del parapetto sono separati da grandi figure come a siena.
Più slanciato in verticale tramite il rialzo degli archi trilobati
Veementi leoni stilofori e atlante che regge una colonna.
Rispetto al ritmo pausato e maestoso di Nicola, le figure di Giovanni sono come fatte di getto,
mantenendo la carica emotiva del loro concepimento.
Novità iconografica è la Sibilla posta al di sopra dei capitelli delle colonne reagisce con
spavento, voltandosi all’angelo che le rivela profezie.
Nei rilievi del parapetto Giovanni scava la pietra con grande abilità creando composizioni
affollate con passaggi dall’alto al bassorilievo.
Formella della strage degli innocenti: il braccio di erode ordina il massacro, genera una cascata
obliqua, risaltano i volti piangenti delle donne coi loro bambini, i cadaveri dei piccoli assassinati.
Pulpito del duomo di Pisa 1301-10
-
Sostituisce il romanico di Guglielmo trasferito a Cagliari
Struttura nuova: circolare
Lastre del parapetto con le Storie di cristo sono ovviamente incurvate
Archi di sostegno sono sostituiti da mensole a volute
Il posto di alcune colonne è preso da figure-cariatide
Alla riduzione dell’architettura corrisponde L’infittirsi della scultura, funzionale al moltiplicarsi dei
messaggi teologici:
In basso ad una delle statue cariatide della ecclesia, sono poste le 4 virtù: la fortezza, la
temperanza, nuda che si copre con le mani seno ed inguine, in appello ad un passo di sant’agostino
come ammonimento contro la passione carnale. Ma sono anche i 4 fiumi del paradiso, le parti del
mondo, le età della vita umana.
Scarica