Fermo

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XXX edizione
2016
SPETTACOLI PER LA SCUOLA PRIMARIA DEL COMUNE DI FERMO
Spettacoli in programmazione al Centro Congressi San Martino di Fermo
riservati a tutte le classi della Scuola Primaria
MERCOLEDÌ 6, GIOVEDÌ 7 e Venerdi' 8 APRILE 2016
ore 10
SPETTACOLO PER LE CLASSI PRIME E SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TEATRO EIDOS (Benevento)
" SALVIAMO L'ULTIMA LENTICCHIA"
Fonte: creazione autonoma.
Genere: Teatro d'Attore.
Tema affrontato: L'educazione alimentare.
MARTEDÌ 19, MERCOLEDÌ 20, GIOVEDÌ 21 e VENERDÌ 22 APRILE 2016
ore 10
SPETTACOLO PER LE CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA
EVENTI CULTURALI (Porto Sant'Elpidio)
"PINOCCHIO PASTROCCHIO"
Fonte: Dal romanzo omonimo di Marco Renzi
Genere: Teatro d'Attore, pantomima, video.
Tema affrontato: La crescita, il rapporto genitori figli attraverso un viaggio nella favola
di Collodi tarsportata in una metropoli dei nostri giorni.
SPETTACOLO PER LE CLASSI PRIME E SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TEATRO EIDOS
(Benevento)
SALVIAMO
L'ULTIMA
LENTICCHIA
scritto e diretto da
Virginio De Matteo
spettacolo prodotto con il patrocinio di Slow Food
per il Forum Universale delle Culture
con
Raffaella Mirra, Mimmo Soricelli, Vincenzo De Matteo, Martina Iorio
scenografia Claudio Mirra - costumi Nico Celli
direttore di scena Maurizio Iannino - luci e fonica Ada De Matteo
Trama
Nella città di Nuova Speranza, in un futuro non troppo lontano, dove le piogge acide hanno
distrutto la vegetazione, l’uomo fa ricorso alla tecnologia per produrre cibo e ossigeno.
Proteine, carboidrati, fibre e vitamine sono contenute in un gel maleodorante che inserito in
apposite macchine si trasforma nell’aspetto, nel sapore e nell’odore, in materiale commestibile:
in cibo, dalla forma
molto invitante ma dal contenuto poco nutriente. In questa realtà, con
l’aiuto di un simpatico androide (il Robot X19-7.4), una ragazza libera la sua mamma, ridotta
in schiavitù, e la conduce sul pianeta in cui lei si è rifugiata e in cui torneranno a lavorare la
terra, coltivando cibo sano e naturale.
Note sullo spettacolo
La messa in scena, pensata per spettatori dai cinque ai novant’anni, con i suoi ritmi frizzanti,
con le sue gags e la sua leggerezza, pone l’accento sulla salvaguardia dell’ambiente per una
sana ed equilibrata alimentazione. Solo in un ambiente con terreni fertili, con specie vegetali e
animali, con più biodiversità, potremo sperare di dare un futuro migliore ai nostri figli, potremo
sperare di dare un futuro a tutta l’umanità. Un pianeta “di” tutti è un pianeta “per” tutti!
Lo spettacolo, diretto ai ragazzi e non solo, ha la finalità di creare una maggiore sensibilità nei
confronti di un’alimentazione sana nel rispetto delle biodiversità e di uno sviluppo
sostenibile, attraverso il mezzo culturale più antico del mondo: il Teatro. Il teatro, quindi, è
diventato ancora una volta un mezzo di formazione, di informazione e di presa di coscienza:
“mangiare in modo sano ed equilibrato e rispettare l’ambiente, significa amare e
rispettare se stessi e gli altri”.
SPETTACOLO PER LE CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Eventi Culturali
(Porto S.Elpidio)
PINOCCHIO
PASTROCCHIO
con LORENZO PALMIERI, MIRCO ABBRUZZETTI, SIMONA RIPARI
in video DANIELE MAURONI, VANESSA SPERNANZONI, MICHELE GALLUCCI
costumi VALENTINA ARDELLI
musiche originali GIUSEPPE FRANCHELLUCCI, MARCO PIERINI
maschere ANDREA CAVARRA
pupazzi LUCREZIA TRITONE
scene ed oggetti PAOLO FIGRI
riprese e montaggio video ENNIO BRILLI
montaggio e computer grafica CORRADO VIRGILI
organizzazione generale LUCIA FRONTONI
testo e regia MARCO RENZI
teatro d'attore, pupazzi animati, cinema.
Se a stancarsi di stare da solo fosse uno dei tanti nostri figli?
Se le poche ore dei genitori sempre in carriera non gli bastassero più
e decidesse di costruirsi un pupazzo per giocare?
E se questo, curioso, se ne scappasse di casa?
E' una storia rovesciata, dove Mangiafuoco è il manager dei reality show,
il Gatto e la Volpe due spregiudicati promotori finanziari,
Lucignolo una vittima dell'ingannevole mondo della pubblicità e via dicendo.
Un lavoro ispirato oltre che a Collodi anche a “La rosa purpurea del Cairo” di Woody Allen.
Immagini non come supporto video allo spettacolo, ma cinema e teatro,
mondi dai quali entrare ed uscire per raccontare una storia dei nostri tempi
attraverso un capolavoro della letteratura italiana.
“Le avventure di Pinocchio” è uno di quei libri al quale nessuno può sottrarsi: scritto alla fine
dell’Ottocento da Carlo Lorenzini detto Collodi, tradotto in decine e decine di lingue, letto da
milioni di persone in tutto il mondo, rappresenta un punto inamovibile nella storia della
letteratura italiana e non solo.
Non potevamo tuttavia raccontare la storia di Pinocchio così come Collodi la scrisse a suo
tempo, per almeno mille ragioni: in primis perché essa è già stata proposta in tutte le versioni
possibili e immaginabili; in secondo luogo perché in teatro gli allestimenti non si contano più,
da quelli d’attore ai più numerosi di teatro di figura; Pinocchio è stato raccontato ovunque e
comunque approdando con successo anche a lavori cinematografici e a film d’animazione.
Senza nulla togliere a queste letture, anzi, con il massimo rispetto per chi vi ha lavorato,
abbiamo pensato di guardare la storia attraverso una lente diversa dal solito, in grado di
rovesciare le immagini, di mescolarle, fonderle o reinterpretarle, insomma, una lente capace di
creare un bel “Pastrocchio”.
La nostra è la storia di un bambino-Geppetto che va a scuola, che trascorre molte ore davanti
alla televisione, che ha due splendidi genitori in carriera i quali, però, hanno poco tempo per i
suoi giochi e che, pur vivendo con lui nella stessa casa, è come se fossero altrove, spesso
ingoiati non solo dai problemi che la vita generosamente elargisce di suo conto, ma anche e
soprattutto distratti da altro: dal telefonino, da Facebook e da quella rete piena di amici che ha
fatto del nostro tempo l’era della solitudine di massa. In tale contesto molto contemporaneo, il
bambino-Geppetto, stanco di aspettare, decide di costruirsi un grande pupazzo e assembla
quello che trova nella sua stanza creando infine un magnifico Pastrocchio. Come nel romanzo
collodiano, anche in questo caso l’oggetto inanimato prende vita, diventando un buon
compagno di giochi che finalmente possono essere vissuti in piena libertà. Tutto fila liscio, ma
l’anima “monella” del pupazzo non tarda a manifestarsi, tanto che un giorno, di ritorno dalla
scuola, il bambino trova la finestra della sua camera aperta e capisce che Pastrocchio è
fuggito, se n’è andato via per conoscere il mondo esterno. Girovagando per le strade trafficate
delle nostre città piene di insegne e manifesti, incontrerà Mangiafuoco, rampante talent scout
per giovani aspiranti al patinato mondo della televisione, il Gatto e la Volpe, due spregiudicati
promotori finanziari e, a cascata, tutti i magnifici personaggi che la fantasia di Collodi ci ha
regalato, trasportati in un contesto molto contemporaneo e metropolitano.
L’allestimento gioca su due livelli distinti ed intrecciati, quello dell’attore e quello del video,
cercando una sintesi in grado di creare un linguaggio, che pur portando chiari i segni di
ciascuna paternità, possa diventare qualcosa di diverso nel campo della comunicazione.
L’incontro che abbiamo voluto creare tra video e teatro è assolutamente paritario, non
contaminante come si usa dire oggi, non quindi video a commento del teatro, a scenografia
ottica, ma duplice racconto, cinema e teatro.
Il servizio trasporto con Scuolabus è offerto dal Comune di Fermo
ingresso spettacoli € 3,00
informazioni e prenotazioni
eventi culturali
0734 902107
dal lunedì al venerdì, ore 9\14
[email protected]
www.eventiculturali.org
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