Battito di cuore 3: entusiasta - L `entusiasmo di Dio è sovrumano

Autore:
Reiner Gauss
entusiasta
L’entusiasmo di Dio è sovrumano
Predica
Settimana 3 - entusiasta / Predica
Predica Isaia 61,1-3
entusiasta – L’entusiasmo di Dio è sovrumano
Frase centrale: chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio
Obiettivo: gli ascoltatori capiscono che attraverso Gesù il testo di visione è stato compiuto. Durante il
culto hanno incontrato la misericordia di Dio.
Introduzione:
Un tour con gli sci in alta montagna che viene concluso con una discesona nella neve profonda fuori
dalla pista, un salto nelle fresche acque di un fiume o di un lago, un concerto travolgente oppure un
progetto / sfida a scuola, durante gli studi o al lavoro. Tutto questo e tante altre cose possono
entusiasmarci e toccare il nostro cuore.
Quando sei entusiasta di qualcosa, il tuo cuore batte più velocemente e più forte. Entusiasmo e
battito di cuore, queste due cose vanno insieme.
Attraverso la campagna BATTITO DI CUORE vogliamo sentire il battito del cuore di Dio e sentire,
capire e fare quello che Dio ci vuole mettere sul cuore tramite i testi di visione.
Il messaggio della prima predica della prima settimana era "ascoltato". Non soltanto Samuele o un
team di responsabili possono sentire la voce e il battito cardiaco di Dio, ma anche tu e io. Pregare non
significa soltanto parlare, invece significa dapprima ascoltare. Adesso arriviamo alla frase centrale
della prima settimana: "quando preghiamo è per imparare ad amare".
Durante la seconda settimana e con la seconda predica abbiamo trattato il concetto di “visto”. Dio
vede quello che tu non vedi (ancora). Vale quindi la pena di guardare bene e di rendersi conto della
sofferenza del mondo e del tuo prossimo. Perché Dio è misericordioso, il suo cuore batte in particolar
modo per i poveri. E con questo arriviamo alla frase centrale della seconda settimana:
"chi sente ciò che vede, da tutto quello che può"!
Con questo arriviamo alla terza parte della nostra campagna BATTITO DI CUORE: il fatto che Dio non
soltanto vede ma sente e da tutto quello che ha, cioè Suo Figlio e lo Spirito Santo, ci deve
entusiasmare di nuovo e far battere il nostro cuore più velocemente e più forte.
Cerchiamo dunque di ascoltare e guardare molto bene ciò che Dio ci vuol dire e far vedere nel
secondo testo di visione:
Lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia
agli umili, mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a
quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l'anno di grazia del
SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti;
per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore,
il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia,
la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria.
Isaia, 61,1-3 secondo Luca 4,18
1. Fuori luogo!
Probabilmente gli Israeliani non sentirono il messaggio e la visione durante un culto nel tempio di
Gerusalemme, bensì durante l’esilio babilonese.
Era una situazione d’eccezione. Per colpa loro gli Israeliani vissero all’esterno del paese benedetto
che Dio aveva loro promesso.
Fuori luogo oppure "dall'altra sponda del Giordano presso i fiumi di Babilonia” (ved. Salmi 137);
questa situazione era fuori dal vero piano originale di Dio ma non abbastanza fuori per non essere
sempre inclusa nella sua misericordia e nella sua Signoria.
Potrebbe darsi che anche tu oggi ti senti cosi: sei tutt’altro che “entusiasta”, piuttosto ti senti “fuori
luogo”. Non vivi nel paese promesso e benedetto ma da qualche parte in esilio. La speranza è morta
da tanto tempo è sembra che Dio sia lontanissimo.
Ma anche "fuori luogo" e "nell’esilio" la misericordia di Dio vale lo stesso per te. Nello stesso modo in
cui donò al suo popolo nuove speranze e entusiasmo Egli vuole e può farti lo stesso dono come fece
ai tempi al suo popolo e vuole entusiasmarti.
Può essere che tu ti chieda: "ma chi è che parla?" Non è il profeta Isaia, ma invece il cosiddetto "servo
di Dio" dal quale provengono anche altri testi speciali e promettenti nel libro di Isaia (42,1-4; 49,1-6;
50,4-9; 52,13-53,12).
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Al momento diciamo soltanto questo: il servo di Dio nel libro di Isaia è una persona speciale, unta,
entusiasmata e inviata per compiere la salvezza dapprima per Israele e poi attraverso Israele. E con
questo passiamo dal Vecchio Testamento al quello Nuovo.
1. Un cuore vicino a Dio
Il Vangelo di Luca è costruito in maniera interessante. I primi due capitoli parlano degli antecedenti la
nascita di Gesù e poi della vera e proprio storia natalizia. Nel terzo capitolo si tratta di Giovanni
Battista, del battesimo di Gesù e del suo albero genealogico. Nel quarto capitolo la storia diventa
travolgente: dapprima Gesù resiste ai tentativi di Satana, dello scombussolatore e poi comincia la sua
missione pubblica in Galilea.
A Nazaret si reca in una sinagoga e si alza per leggere un testo delle Sacre Scritture. Quando
pongono a Gesù il rotolo, egli cerca e trova il testo di Isaia 61 e lo legge ad alta voce:
lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia
agli umili, mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a
quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l'anno di grazia del
SIGNORE.
Luca continua a scrivere: poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti
nella sinagoga erano fissi su di lui. Egli prese a dir loro: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi
udite."
Che predica di insediamento! Gesù non fa un lungo discorso di insediamento, diversamente come
oggi usano fare i politici o gli amministratori delegati, ma legge tre versetti dal Vecchio Testamento e
spiega che Egli è il compimento di questo testo. Egli non proclama lo slogan delle campagne elettorali
"Yes we can!", invece spiega "Yes I am!"
Gesù Cristo è il servo di Dio. Egli è colui che è stato incaricato ed entusiasmato da Dio, di cambiare la
quotidianità delle persone che soffrono. Tramite quello che Gesù fu, fece e disse, l’adempimento del
suo incarico fu reso visibile. Attraverso il suo modo di avvicinare le persone e di trattarle si vide la
misericordia di Dio, il suo cuore per i poveri. E in questo concetto non è inclusa soltanto la povertà
finanziaria ma anche la sofferenza esterna ed interiore (ved. Luca 4,18 “agli oppressi”) In qualche
maniera siamo tutti poveri, oppressi e impotenti.
Chi incontrò Gesù, visse la misericordia di Dio. E questo non era valido soltanto allora, non è solo
storia e passato, ma deve e può succedere anche oggi.
Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio. Questo è il nocciolo del testo di visione e la
frase centrale della predica odierna.
Gesù non ha adempiuto il testo soltanto allora, ma il suo compimento va avanti. Gesù vuole compiere
oggi la sua missione, il suo incarico su di te e me. La meravigliosa trasformazione che fu annunciata
in Isaia deve verificarsi su di noi e dentro di noi e, in seguito, essere visibile anche per gli altri.
È di importanza esistenziale che noi stessi viviamo questa misericordia di Dio. È importante non
limatarsi a parlare del testo e/o parlarne agli altri ma che lo sperimentiamo noi stessi. Perché noi
possiamo soltanto vivere con il cuore e trasmettere agli altri ciò che noi stessi abbiamo capito fino in
fondo e che abbiamo sperimentato personalmente.
Spesso ci sentiamo come Pietro durante il lavaggio dei piedi (ved. Giov. 13). Mentre Gesù lavava i
piedi degli altri discepoli, egli osservò ciò che accaddeva; probabilmente gli sembrò interessante o
speciale. Quando Gesù però si avvicinò a lui, la troppa vicinanza gli diede fastidio e l’atto gli sembrò
troppo personale: Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non
hai parte alcuna con me». (Giov. 13,8)
Accetta la misericordia di Gesù su di te. La meravigliosa trasformazione, annunciata in Isaia 61,
accada dapprima con te.
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 Un buon messaggio per i miseri (ved. C.E.I. "annunziare ai poveri un lieto messaggio")
La misericordia di Dio è riconoscibile perché il suo cuore è con i miseri e i poveri.
Potrebbe trattarsi di povertà materiale la quale esiste anche nei nostri paesi e nelle nostre comunità.
Forse soffri perché hai dei problemi finanziari o dei debiti.
Potrebbe trattarsi anche di povertà spirituale. Cioè di persone che soffrono per delle colpe proprie o
quelle degli altri o a causa del peccato.
Sembra essere un paradosso, però Gesù dice esattamente a queste persone che esse sono beate e
felici: "Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli." Questo è il Vangelo, la buona novella
per i miseri e i poveri.
Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio. Sperimentalo anche tu.
 I cuori spezzati saranno fasciati
Mi viene in mente una coppia che perse, nella primavera del 2012, il figlio primogenito a causa di un
tragico incidente. Un anno dopo ho incontrato il padre e gli ho chiesto come stava lui e la sua anima.
Egli riflettè un attimo e poi rispose: "Il mio cuore è spezzato" Questa è una risposta che fa male
soltanto a sentirla e quando ci si sente vicino a qualcuno, sembra che anche il nostro cuore si stia per
spezzare. Allora non dissi molto. Alcuni giorni dopo ho cercato una cartolina con la raffigurazione di un
cuore rotto e l’ho compilata con la promessa in Salmi 34: "Il Signore è vicino a quelli che hanno il
cuore afflitto."
Se il tuo cuore è spezzato, Gesù è vicinissimo a te e vuole fasciare e guarire ciò che è stato rotto.
Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio.
Sperimentala anche tu.
 Agli schiavi viene proclamata la libertà
Il popolo d’Israele visse l’esilio babilonese. Oggi, da noi ci sono degli “esuli” e delle prigionie che si
esternano attraverso delle dipendenze e dei legami. Per esempio, la dipendenza dal gioco d’azzardo
o dai videogame di giovani, nei maschi che soffrono per una dipendenza dalla droga o dalla
pornografia e ancora, la bramosia romantica e romanzata nelle donne per un compagno molto
comprensivo. Spesso non è possibile liberarsene da soli. Ma anche in questo campo Gesù vuole
salvare e redimere: "Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi." (Giov. 8,36).
Spesso siamo anche prigionieri delle nostre delusioni. Avevamo delle idee chiare sul coniuge, sui figli
o sui genitori o, ancora, sullo sviluppo di un lavoro. Invece le nostre aspettative non si sono adempite
e ciò che rimane è la fine dell’illusione. La fine dell’illusione però, non è affatto la fine della
misericordia di Dio per noi.
Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio.
Sperimentala anche tu.
 Per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi
Magari non sei schiavo di dipendenze o di delusioni ma invece di esperienze buone del passato o di
esperienze belle di altre persone. E poi arrivi al punto che anche tu vuoi vivere quello che hanno
vissuto o vivono gli altri.
Sto pensando ad una Signora di una certa età che, quando era più giovane, aveva sempre tanti
ospiti e passava spesso il tempo libero e le vacanze con amici e confratelli. Nel corso degli anni e dei
decenni però, tante cose sono cambiate. Lei non è più la stessa persona, i suo acciacchi di vecchiaia
non le permettono praticamente più di uscire di casa. Ma anche la vita dei suoi amici e conoscenti è
cambiata e così, adesso ci sono molto meno visite ed esperienze in comune. Non è una situazione
facile e la Signora rischia di lasciarsi schiavizzare dai suoi bei ricordi e dalle belle esperienze fatte in
passato, nonché dalle sue pretese verso il presente e il futuro.
Forse anche tu conosci delle frasi tipo: "in passato tutto era meglio e più bello" e/o "agli altri riesce
tutto meglio che a me." Può anche darsi che sia vero. Però la cosa importante è che diventi libero e
slegato in questo campo.
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Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio.
Sperimentala anche tu.
 Viene proclamato l’anno di grazia del Signore
Letteralmente nel testo di Isaia c’è scritto: "un anno di compiacenza per Jahvé” Si intende dire, un
periodo completamente improntato dalla grazia di Dio.
Questo ci ricorda l’anno del giubileo che fu instaurato da Dio nel venticinquesimo capitolo del Levitico.
Quell’anno speciale venne applicato ogni 50 anni e in quell’occasione, a tutti gli Israeliani, che
avevano venduto i loro terreni a causa di problemi finanziari, fu restituita la loro proprietà e coloro che
erano finiti in schiavitù, dovevano essere liberati. Così il loro stato di necessità cessò.
Di qualcosa del genere si discute ai nostri tempi, in certi ambienti, su paesi altamente indebitati come
la Grecia e la Spagna.
Oggi è importante per te che tu non debba più soffrire a causa dei tuoi vecchi debiti e che non lo
debbano neanche i tuoi discendenti. Dio adora essere misericordioso, ma è anche giusto. Perciò nel
nostro testo si parla anche del giorno della vendetta di Dio.
Un anno di misericordia e un giorno di vendetta. Sono affascinato da questa proporzione: 365:1.
Questo mi porta anche ad un altro pensiero liberatorio: se ci pensa Dio ad occuparsi di vendetta e di
giustizia allora tu e io non dobbiamo farlo.
Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio.
Sperimentala anche tu.
 Gli afflitti saranno consolati
Anche alle persone che vivono con Dio non vengono risparmiate delle vie difficili e buie. Forse la tua
anima soffre per un dolore o sei in lutto perché hai perso una persona cara o per altre disgrazie
ancora.
La promessa che Dio ci vuole consolare ed esserci vicini vale soprattutto durante il lutto e i periodi bui.
"... tu sei con me, il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.” (Salmi 23,4). “Non c’è una
consolazione più potente, che la certezza di essere circondati dall’amore di Dio in mezzo alla miseria.”
(Giovanni Calvino)
Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio.
Sperimentala anche tu.
2. Il cuore di Dio batte per te
Dalla miseria al Vangelo, dalla prigionia alla libertà: ti è già capitato di vivere questi cambiamenti quale
esperienza momentanea o quale processo di guarigione che è durato più a lungo? Se no, permetti
che Gesù possa fare questa buona opera in te.
Per te è una faccenda vecchia, che risale a tanti anni fa ed è chiusa o è un’esperienza che tu vivi
sempre di nuovo? E’importante che la facciamo sempre di nuovo!
Vieni a Gesù con la tua miseria, con i frantumi della tua vita, la tua dipendenza e la tua prigionia e
anche con il tuo lutto. Ponigli il tuo cuore e lascia che Egli ti serva. Da lui sei al sicuro.
E’ misericordioso. Il suo cuore batte per te.
Gesù Cristo è stato unto da Dio con lo Spirito Santo. Egli glielo ha donato è lo ha autorizzato a
realizzare la sua opera.
L’entusiasmo che Dio ha dato a Gesù per noi uomini, si manifesta attraverso il suo amore pieno di
abnegazione. In questo contesto l’entusiasmo di Dio ha veramente dei tratti sovrumani. Non si tratta
dell’entusiasmo di un’atmosfera eccitata durante un concerto o una partita di calcio. Non si tratta di
mode travolgenti o di party. Anzi, non c’è traccia di party allegro e spensierato.
L’entusiasmo di Gesù e la sua misericordia si manifestano tramite la sua devozione.
Egli diede tutto, purché tu possa avere una vita nuova.
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3. Si continua
L’amore di Dio entusiasma e cambia. Cambia anche il nostro cuore e fa che non siamo i consumatori
finali della misericordia di Dio. Attraverso il suo amore, nelle persone cambiate, cresce il desiderio, di
amare allo stesso modo come ama lui.
Quando il suo amore viene sparso nei nostri cuori, allora questi battono allo stesso tempo e in sintonia
al suo (ved. Romani, 5,5)!
Dopo la risurrezione e prima dell’ascensione Gesù ha autorizzato i suoi discepoli:
Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando
voi». Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo!” (Giov. 20, 21 e 22)
Il suo servizio continua e viene applicato tramite noi, tramite te e me.
Quali suoi discepoli siamo entusiasti di Gesù, autorizzati e inviati.
Siamo entusiasti perché lo Spirito Santo dimora in noi.
Siamo autorizzati e inviati quale continuazione della misericordia di Gesù e del suo incarico.
Chi incontra Gesù, sperimenta la misericordia di Dio.
La realtà della tua vita può cambiare oggi tramite l’incontro e la sperimentazione della misericordia di
Gesù. E, attraverso lo Spirito di Dio in te, la realtà di vita di tanti miseri domani potrà essere un’altra.
Così sia. Amen
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Settimana 3 - entusiasta / Predica
Di seguito alcune idee per la realizzazione del culto (3. settimana, Isaia 61)
Introduzione allegra, entusiasta:
Il moderatore mostra ciò che entusiasma lui e che fa battere il suo cuore più forte (p.es. una sciata in
montagna).
Eventualmente far vedere il seguente videoclip:
http://www.youtube.com/watch?v=PzBGmDgkNRk
L’uomo del video è entusiasta di qualcosa. Niente, nonostante le sue limitazioni, gli impedisce
di godersela! (si veda il video)
Scegliere possibilmente alcune canzoni adatte al contenuto della predica.
Un piccolo scetch teatrale, se le circostanze e le possibilità lo permettono.
Predica “entusiasta. L’entusiasmo di Dio è sovrumano”
Suggerimenti importanti per pastori e moderatori di culto:
Il cambiamento (ved. predica, seconda parte) dovrebbe essere illustrato durante la predica o
comunque durante il culto, tramite una o due testimonianze (almeno una persona dovrebbe far parte
della comunità). Potrebbe svolgersi anche sotto forma di intervista.
Durante il terzo punto della predica (il cuore di Dio batte per te) si dovrebbe far sapere che, durante il
tempo di preghiera che seguirà, sarà offerta la preghiera di benedizione. Personalmente (io, Reiner
Gauss) offrirei in quel momento anche l’unzione con l’olio. Troverete ulteriori informazioni nel
materiale per le cellule.
I visitatori del culto devono poter venire a Gesù con la loro povertà, la loro miseria e sperimentare che
il suo cuore batte per loro (ved. Salmi 23, 5 e 6).
Tempo di preghiera con "ministrytime" (eventualmente con preghiera di benedizione e
unzione)
Scegliere ancora delle canzoni adatte
Chiusura e benedizione (=mandato)
Eventualmente la benedizione "Lo spirito di Dio e su di te …" (Luca 4,18)
Oppure
Andate con l’annunciazione che per Dio noi siamo importanti e perciò unisce il suo operato al nostro,
che Dio agisce tramite noi e che non calmerà la fame di giustizia nel mondo senza di noi.
Andate con il rifiuto verso ogni forma di pigrizia, che è il più grande peccato dei nostri tempi, verso
ogni forma di vigliaccheria, che ci impedisce di aprire la bocca per i muti e i deboli, verso ogni forma di
ingiustizia, nelle cose piccole e in quelle grande, che spesso accettiamo quale immutabili.
Andate con la promessa, che Dio è vicino a noi e con noi se usciamo e agiamo nel suo nome.
Scegliere eventualmente una canzone che si adatta al momento ed all'annunciazione.
Se in questo periodo avete scelto "una canzone di campagna", che cantate ripetutamente, potreste
cantarla all’inizio di questo culto o alla fine, quale canzone di benedizione.
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