UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie della Ristorazione BREVE RIASSUNTO DEL CORSO Elementi di CHIMICA e CHIMICA FISICA (mod.2) ELEMENTI DI CHIMICA FISICA Prof. DIMITRIOS FESSAS Anno Accademico 2010-2011 Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 1 / 10 Univ. Milano CENNI SULLA TERMODINAMICA: INTRODUZIONE La termodinamica è lo studio degli effetti prodotti da miriadi di coordinate atomiche che, a causa delle medie statistiche, non compaiono esplicitamente nella descrizione macroscopica del sistema. VINCOLI, AMBIENTE, SISTEMA (APERTO, CHIUSO, ISOLATO) Stato di aggregazione della matteria: Gas ideale - gas reale - …..- liquido - … viscoso - ….. – gommoso - … - vetroso- ….- cristallo. Gradi di libertà, calore. Grandezze estensive ed intensive Postulato: I sistemi semplici possono trovarsi in alcuni stati particolari (detti stati di equilibrio) che, a livello macroscopico, sono completamente determinati dai valori di energia interna U, del volume V, e dei numeri di moli N1, N2, ….Nr dei componenti chimici. Funzioni termodinamiche: Energia interna: U (S, V, N1, N2, …..Nr) Entropia S (U, V, N1, N2, …..Nr), S ≡ k⋅lnW, S ≡ qrev / T Il differenziale primo di U: r ⎛ ∂U ⎞⎟ ⎛ ∂U ⎞ ⎛ ∂U ⎞ ⎜ + dU = ⎜ dS dV dN j + ⎟ ⎜ ⎟ ∑ ⎜ ⎟ ∂ S V N ⎝ ∂ ⎠ S , N1 , N 2 ..... N r ⎝ ∂ ⎠V , N1 , N 2 ..... N r j =1 ⎝ j ⎠ S ,V ,.... N r ⎛ ∂U ⎞ ≡T ⎜ ⎟ ⎝ ∂S ⎠V , N1 , N 2 .....N r Temperatura ⎛ ∂U ⎞ ≡p −⎜ ⎟ ⎝ ∂V ⎠ S , N1 , N 2 .....N r ⎛ ∂U ⎜ ⎜ ∂N j ⎝ ⎞ ⎟ ≡ μj ⎟ ⎠ S ,V ,.... N r Pressione La temperatura la pressione ed il potenziale chimico sono derivate parziali di una funzione di S, V, N1, N2, ..Nr, e di conseguenza sono a loro volta funzioni di S,V, N1, N2, ..Nr,. Tali relazioni che legano i parametri intensivi ai parametri estensivi considerati come variabili indipendenti si chiamano equazioni di stato. Potenziale chimico r Conoscere tutte le equazioni di stato di un sistema comporta una completa conoscenza delle proprietà termodinamiche del sistema. dU = TdS − pdV + ∑ μ j dN j j =1 Entalpia H(T, p) ≡ U + pV, Funzione di Gibbs: G(T, p) = H – TS (per sistemi ad un componente) Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 2 / 10 Univ. Milano GAS IDEALE Equazione di stato: pV = nRT n = numero dei moli, R = costante universale dei gas, [R] = [energia, mol-1, K-1], R = 8.31 Jmol-1K-1 = 0.082 atm dm3 mol-1K-1 Per miscele di gas ideali : Pressione parziale pA = XA* p GAS REALI : sul piano PV, campana di Andrews (regione di vapore saturo), Valori critici di p, V, T; fluidi super critici Fattore di compressibilità, punto di Boyle. PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA: POSTULATI: L’ENERGIA SI CONSERVA; DUE SISTEMI CHIUSI, IN CONTATTO TERMICO TRA LORO TENDONO A PORTARSI ALLA STESSA TEMPERATURA; IL CALORE FLUISCE SEMPRE DA QUELLO A TEMPERATURA SUPERIORE A QUELLO A EMPERATURA INFERIORE PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA: Sancisce semplicemente che qualunque variazione di energia del sistema deve corrispondere al bilancio complessivo tra calore e lavoro: dU = q + w = q – p dV dove p = pext L’energia di un sistema isolato e costante ossia dU = 0 SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA. L’entropia dell’universo tende ad aumentare oppure: Esiste una funzione delle varie variabili estensive di ogni sistema composto (chiamata entropia) che è definita in tutti gli stati di equilibrio, e che gode delle seguenti proprietà: è una funzione continua, derivabile, additiva rispetto ai sottoinsiemi che compongono il sistema, monotonicamente crescente dell’energia ed inoltre in assenza di vincoli interni, i valori delle variabili estensive sono tali da far raggiungere all’entropia il valore massimo, tra tutti quelli che essa può assumere nei vari stati di equilibrio nei quali il sistema è soggetto a vincoli. In parole semplici “Nei sistemi isolati i processi spontanei si svolgono con un aumento di entropia. All’equilibrio dS = 0 ” Corollario: L’ equilibrio termodinamico di un sistema a pressione costante corrisponde a una condizione di minimo della funzione di Gibbs, dG = 0; a T e P costanti i processi spontanei e irreversibili avvengono con una diminuzione di G ossia dG<0. Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 3 / 10 Univ. Milano Capacità termica (o calore specifico se riferito ad unità di massa): ⎛ ∂U ⎞ CV ≡ ⎜ ⎟ ⎝ ∂T ⎠V ; per dV = 0 dU CV = dT T2 ; dU = CV dT ; ΔU = ∫ CV dT T1 e ΔU = CV ΔT per CV= cost ⎛ ∂H ⎞ CP ≡ ⎜ ⎟ ⎝ ∂T ⎠ P ; per dp = 0 dH Cp = dT T2 ; dH = C p dT ; ΔH = ∫ C p dT T1 e per Cp= cost H (T2 ) − H (T1 ) = ΔH = C p ΔT S (T2 ) − S (T1 ) = ΔS = C p ln T2 T1 SISTEMI FORMATI DA MISCELA DI COMPOSTI: G = G(T,p, n1,….nr) ENERGIA DI GIBBS PARZIALE MOLARE del componente i: ⎛ ∂G ⎞ ⎟⎟ Gi ≡ ⎜⎜ ⎝ ∂ni ⎠T , P ,nr ≠i quindi in generale: L’energia di Gibbs parziale molare è detta POTENZIALE CHIMICO dG = Vdp − SdT + ∑ μ i dni i Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 4 / 10 Univ. Milano μi Stato STANDARD (∅) :componente puro, p = 1 atm Per i GAS IDEALI ⎛ pi ⎞ ⎟ atm ⎝ ⎠ μ i = μ iO + RT ln⎜ Per i GAS REALI ⎛ fi ⎞ ⎟ ⎝ atm ⎠ μ i = μ iO + RT ln⎜ con f i =fugacità (pressione corretta) In generale e per stato fisico stabile alla T considerata: μ i = μ iO + RT ln(ai ) con a i =ATTIVITA’ TERMODINAMICA (concentrazione o frazione molare corretta αi = Xi γi) Funzioni di miscela: Per i Gas Ideali: Δ mix Gm = RT ∑ X i ln( X i ) i In generale per una qualsiasi miscela omogenea: Δ mix S m = − R∑ X i ln( X i ) i , Δ mix Gm = RT ∑ X i ln(ai ) i Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 5 / 10 Univ. Milano SISTEMI A UN COMPONENTE. Le condizioni di equilibrio dipendono solo dalle variabili fisiche (p, T) α↔β Equilibrio tra fasi: dp Δαβ H = dT TΔαβ V EQUAZIONE DI CLAPEYRON Diagrammi di fase per Vβ << Vα d ln p Δαβ H = dT RT 2 EQUAZIONE DI CLAUSIUS - CLAPEYRON INTEGRALE : ln p2 = ln p1 + Δαβ H ⎛ 1 1 ⎞ ⎜⎜ − ⎟⎟ R ⎝ T1 T2 ⎠ SISTEMI A PIU’ COMPONENTI A (solvente volatile), B(soluto non volatile): A(l)↔A(v) α ( A, l ) = ATTIVITA’ THERMODINAMICA f ( A, v) p( A, v) ≈ f * ( A, v) p * ( A, v) dove * = componente puro Se la fase liquida è molto diluita: LEGGE DI RAULT lim α ( A) = X ( A) X ( A)→1 X ( A) = Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist p( A, v) P * ( A, v) 6 / 10 Univ. Milano PROPRIETA’ COLLIGATTIVE A (solvente volatile), B(soluto non volatile e non solubile nella fase solida del sovente): Soluzione diluita. ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO (ΔT )c = * 2 R(T fus ) Δ eb H ( A) ⋅ X ( B, l ) = K c ( A) ⋅ X ( B, l ) INNALZAMENTO EBULIOSCOPICO (ΔT )c R(Teb* ) 2 = ⋅ X ( B, l ) = K eb ( A) ⋅ X ( B, l ) Δ eb H ( A) Punto eutetico EQUILIBRIO OSMOTICO V * ( A, l ) X ( B, l ) = ⋅π RT SOLUBILITA’: Si definisce solubilità di B la concentrazione di B nella soluzione satura. d ln X s ( B, l ) Δ sol H o ( B) = dT RT 2 dove Δ sol H o (B) è il calore di solvatazione a diluizione infinita. Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 7 / 10 Univ. Milano EQUILIBRI CHIMICI ν A A + ν B + .... ↔ ν C C + ν D D + .... μprodotti = μreagenti A T e p costanti: GAS f CvC ⋅ f DvD ⋅ ⋅ ⋅ K p ≡ vA f A ⋅ f BvB ⋅ ⋅ ⋅ ⎛ ΔG ⊕ ⎞ ⎟⎟ K p = exp⎜⎜ − ⎝ RT ⎠ , UNA FASE LIQUIDA (o SOLIDA) α Cv ⋅ α Dv ⋅ ⋅ ⋅ K≡ v α A ⋅ α Bv ⋅ ⋅ ⋅ C D A B ⎛ ΔG o ⎞ ⎟⎟ K = exp⎜⎜ − ⎝ RT ⎠ , Kp e K sono quantità ADIMENSIONALI DIPENDENZA DELLA COSTANTE DI EQUILIBRIO DALLA TEMPERATURA Equazione di Van’t Hoff d ln K ΔH o = dT RT 2 INTEGRALE: ln K T2 K T1 ΔH o ⎛ 1 1 ⎞ ⎜⎜ − ⎟⎟ = R ⎝ T1 T2 ⎠ , ⎡ ΔH o ⎛ 1 1 ⎞⎤ ⎜⎜ − ⎟⎟⎥ K T2 = K T1 ⋅ exp ⎢ ⎣ R ⎝ T1 T2 ⎠⎦ Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 8 / 10 Univ. Milano CENNI SULLA CINETICA A→ B d [ A] = − kn [ A]n , dt GRADO D’ AVANZAMENTO n = ordine della reazione a= [ A0 ] − [ A] [ A0 ] . Per t = 0 a = 0, per t = ∝ a = 0 dα = k n' ⋅ (1 − α ) n dt CINETICA DI ORDINE ZERO (n=0): d [ A] = − k0 [ A] = [ A ] − k t 0 0 , dt [ A0 ] t 12 = 2 ⋅ k0 dα = k0' dt t 12 = , α = k0' t 1 2 ⋅ k0' Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist 9 / 10 Univ. Milano CINETICA DI ORDINE UNO (n=1): d [ A] = −k1[ A] , dt t 12 = [ A] = [ A0 ] ⋅ e − k 1t ln 2 k1 dα = k1' ⋅ (1 − α ) dt α =1− e , − k1' t ln 2 t 12 = ' k1 DIPENDENZA DELLA COSTANTE CINETICA DALLA TEMPERATURA Equazione di ARHENIUS d ln k ΔEatt = RT RT 2 INTEGRALE: ln kT2 k T1 = ΔEatt R ⎛1 1⎞ ⎜⎜ − ⎟⎟ ⎝ T1 T2 ⎠ ⎡ ΔEatt k T2 = kT1 ⋅ exp ⎢ ⎣ R Prof. Dimitrios Fessas, CdL S.T. Rist , ⎛ 1 1 ⎞⎤ ⎜⎜ − ⎟⎟⎥ ⎝ T1 T2 ⎠⎦ 10 / 10 Univ. Milano