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TERRITORIO
Dopo quattro anni riprendono i lavori
alla ex Manifattura Tabacchi
Secondo l’architetto Elena Bonanomi, “un intero pezzo di città, finora quasi dimenticato, potrà tornare
al centro dell’interesse degli abitanti del quartiere.” Sono previsti un asse pedonale nord-sud, due
palazzi di 5 piani, le Scuole Civiche del Cinema, un asilo nido, una farmacia, negozi ma anche un
supermercato. Il Centro Anziani verrà ricostruito e la Caserma dei Carabinieri verrà riqualificata.
È
da fine luglio che sono stati installati i
nuovi ponteggi per la ripresa dei lavori
edili alla Ex Manifattura Tabacchi, che rivestono i due corpi di fabbrica a forma di L che
si affacciano su Viale Suzzani.
Il progetto di riqualificazione dell’area, di circa
76.000 mq, a firma dello Studio Canali Associati di Parma, fu approvato nel lontano 26
gennaio 2007 dal Comune di Milano, ma già
nel novembre 2009 la Società Manifatture
Milano S.p.a. presentò un’istanza per una proposta di variante al progetto che riguardava “il
passaggio dalla previsione di più medie strutture di vendita a una grande struttura di vendita, con la rilocazione di alcuni servizi (asilo
nido e centro anziani) e la riarticolazione della dotazione globale delle aree per servizi pubblici e di interesse pubblico”. Infine, in data 29
aprile 2011, la giunta comunale ha deliberato
di avviare il procedimento di Valutazione
Ambientale Strategica (Vas) e, dopo tutto l’iter
specifico amministrativo, si è potuta riaprire
la gara d’appalto per la ripresa dei lavori.E arriviamo dunque a luglio 2011, quando finalmente i ponteggi hanno rivestito le facciate
degli ex reparti di lavorazione.
Tutto il lotto è sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza, e si svilupperà principalmente in due fasi: una vedrà la riconversione e la
riqualificazione degli edifici esistenti posti
Roberta Coccoli
verso Sud, l’altra vedrà la nuova costruzione
di edifici destinati a residenza privata e a residenza agevolata (in gestione al Comune di
Milano) nell’area verso Nord, verso l’altissima ciminiera di mattoni che verrà salvaguardata, il cui progetto dovrà ben sposarsi
con gli edifici esistenti.
La prima fase, relativa alla riconversione
dei fabbricati esistenti, ha già visto la demolizione della struttura centrale di connessione, costruita nel 1949, che univa i due corpi
di fabbrica a forma di L (detti “Edificio 2”),
per consentire l’apertura di un percorso pedonale di collegamento.
L’architetto Elena Bonanomi, che si occupa
della valorizzazione e sviluppo presso
Manifatture Milano S.p.a., ci spiega: “Il lotto
sarà attraversato anche da un asse pedonale
nord-sud, per consentire la massima fruibilità
da parte dei cittadini di tutto il quartiere, e
permettere che un intero pezzo di città, che
giaceva quasi dimenticato,possa essere al centro dell’interesse degli abitanti del quartiere,
riemergendo dal tessuto cittadino.”
Le due ali dell’“Edificio 2” sono costituite da
ambienti, magazzini e reparti di lavorazione molto vasti che nel progetto si sono ben
trasformati, nel rispetto dei vincoli imposti
dalla Soprintendenza, diventando due palazzi con 5 piani fuori terra, e un piano interrato per ospitare i garage.
L’arch. Bonanomi ci illustra ancora il progetto:
“Ogni palazzo prevede la realizzazione di appartamenti, e, a piano terra, troveranno luogo
le funzioni commerciali compatibili, come negozi, botteghe, bar, farmacia e un supermercato, posto nell’ex magazzino di stoccaggio, verso
il corpo di fabbrica a Sud.
L’attuale Centro Anziani verrà ricostruito ex
novo, ma senza la necessità di una sua chiusura temporanea, e la Caserma dei
Carabinieri verrà riqualificata.
Nell’area verso Nord, nei pressi della ciminiera, verrà realizzato anche un asilo nido.”
Molto probabilmente i primi appartamenti
potranno essere pronti per la fine del 2012.
Fanno parte del piano anche le Scuole
Civiche del Comune di Milano che verranno realizzate nel corpo di fabbrica esistente retrostante l’edificio già ristrutturato, e
ora sede del Centro Sperimentale di Cinematografia (di cui parliamo a pag. 12). La
Società “Tecnion Consorzio delle Tecniche”
di Bologna si preoccuperà della progettazione definitiva ed esecutiva dell’ “Edificio
4”, destinato ad ospitare il Polo Cine-Audio-Visuale, comprendente appunto anche
le Scuole Civiche del Cinema.
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A giudizio la Breda e la Pirelli
per attentato alla salute degli operai
Il 19 dicembre cominceranno due processi importanti per i lavoratori della zona 9
esposti in fabbrica a gravi pericoli per la salute.
Michele Michelino ([email protected])
R
inviati a giudizio due dirigenti e il medico di fabbrica della Breda Energia
Spa per violazione delle norme di sicurezza sul luogo di
lavoro. Il datore di lavoro, il
delegato per la sicurezza dell’azienda e il medico aziendale della Breda Energia con sede e unità produttiva
in viale Sarca - sono stati
rinviati a giudizio dal Sostituto Procuratore della Repubblica Nicola Balice “per
negligenza, imperizia, imprudenza, oltre che per violazione delle norme specifiche”. La Procura della Repubblica ha disposto la citazione degli imputati davanti al
tribunale di Milano per il giorno 19/12/2011.
I tre sono accusati di aver “cagionato al lavoratore R. G., operaio specializzato con mansioni di saldatore, l’aggravamento
della condizione patologica di parkinsonismo (diagnosticata
al lavoratore sin dal 2000) esponendolo con continuità a fumi
di manganese scaturenti dalle attività di saldature”. Inoltre,
come specificato dal decreto di citazione in giudizio “omettevano di adottare, pur a conoscenza della patologia lamentata
dal lavoratore, le misure organizzative idonee ad allontanare
il lavoratore da ambienti interessati da inquinamento di fumi di manganese”. Il lavoratore, che in passato nei capanno-
ni della Breda era stato esposto in modo ultradecennale alle
fibre di amianto con certificazione Inail, è stato costretto a lavorare per anni con sostanze cancerogene senza che i datori
di lavoro intervenissero sulla salubrità del luogo di lavoro.
Anche i vertici aziendali della Pirelli, come avevamo anticipato sul numero scorso, sono stati rinviati a giudizio. Il Gup
di Milano Luigi Varanelli ha rinviato a giudizio 11 ex dirigenti della Pirelli in servizio nel periodo in cui ci furono 24
casi di operai morti o gravemente malati negli stabilimenti
in cui lavoravano (viale Sarca e via Ripamonti). I dirigenti
in servizio fra il 1979 e il 1988 sono accusati di omicidio colposo aggravato e lesioni colpose e saranno chiamati a processo il 19 dicembre 2011 davanti ai giudici della VI sezione
penale del Tribunale di Milano.
La lotta per la salute in fabbrica, nei luoghi di lavoro e nel
territorio è patrimonio della classe operaia. I lavoratori devono operare in condizioni di sicurezza. Non si può accettare che si continui a morire ed ammalarsi solo perchè datori
di lavoro ingordi, alla ricerca del massimo profitto, risparmiano sulla sicurezza mettendo a rischio la vita dei lavoratori. Finalmente il problema della sicurezza comincia ad affermarsi nella coscienza generale della società e chi non rispetta le norme antinfortunistiche e le leggi viene perseguito anche nelle aule giudiziarie, servendo da monito a chi non
rispetta la salute e la vita altrui.
Oggi più che mai, insomma, ritorna di attualità il ritornello
di una canzone degli anni ‘60 che cantavano gli operai della
Breda nei cortei: “Operai della Breda di Sesto/la salute è la
cosa più bella/non ti far rovinare anche quella/per la faccia
del tuo padron”.
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