Proprio negli Stati Uniti prende piede sul finire dell’Ottocento l’orchestra di fiati (o “banda sinfonica”) destinata ad un ambito concertistico; soluzione che consente d’includere in organico anche strumenti non trasportabili in una banda marciante, così da ampliare a dismisura le possibilità espressive di tale formazione musicale. Figura di primo piano della musica statunitense, Ron Nelson è la quintessenza del compositore americano, che possiede la capacità di muoversi a suo agio fra gli stili tradizionali e i più nuovi. Il “programma” del suo Morning Alleluias for the Winter Solstice gli venne fornito dal direttore d’orchestra Frederick Fennell, il quale gli riferì la sensa­ zione di rinnovato ottimismo provata contemplando l’alba attraverso le finestre di un albergo di Hiroshima, dove riposava a letto intento a cupe riflessioni. Non meno importante è Vincent Persichetti, il cui lavoro rappre­sen­ta un punto fisso del repertorio per fiati: “La musica per banda è il solo genere musicale che in America possa essere introdotto, accolto, entrare subito in uso e divenire in breve tempo parte del repertorio”. Così è stato certamente per la sua Sinfonia n. 6, commissionata dalla Washing­ ton University Chamber Band ed eseguita in occasione dell’annuale Music Educators’ National Conference. Nonostante si fosse convenuto di chiamarla sinfonia “per fiati”, l’autore scelse infine di denominarla “per banda”, rite­ nendo che questa etichetta non dovesse per forza connotare un lavoro di minor qualità artistica. All’ambito delle attività artistiche universitarie risa­le anche In Wartime di David del Tredici, sua prima opera per banda sinfonica. Il brano si compone di due movimenti scritti fra il novembre del 2002 e il marzo successivo, mentre “il mandato del Congresso, espresso in novem­ bre in favore della guerra, si era ormai trasformato, in marzo, nella traumatica realtà internazionale della guerra. […] Scrivere musica in un momento del genere può sembrare un’occupazione futile, tuttavia è servita a mantenermi equilibrato, stabile e ottimista, nonostante il mondo stesse scivolando nel maelström”. Per la composizione della sua Sinfonia n. 7, David Maslanka ha invece scelto il recupero delle canzoni folk e degl’inni sacri che fondarono il ricco patrimonio della musica popolare americana: “Penso a questa Sinfonia come a un ‘ricordare vecchie canzoni’. Con un’unica eccezione, tutti i motivi sono originali, ma tutti suonano assai familiari. La melodia presa a prestito proviene dal Corale a quattro voci n. 37 1 di J. S. Bach. Ogni canzone possiede un lato luminoso e un lato oscuro, una superficie e un sogno sotterraneo”. Marcella Musacchia Venerdì 19 febbraio 2010 ore 20.30 Auditorio Stelio Molo Lugano ORCHESTRA DI FIATI DIRETTORE RON NELSON ISABELLE RUF-WEBER *1 929 Morning Alleluias per il Solstizio d’Inverno (1989) VINCENT PERSICHETTI 1 9 1 5–1 987 Sinfonia n. 6 op. 69 (1956) Andante – Allegro Adagio sostenuto Allegretto Vivace DAVID DEL TREDICI *1 937 In Wartime (2003) Hymn Battlemarch DAVID MASLANKA *1 943 Sinfonia n. 7 (2005) Moderate Slow Very fast Moderately slow 57 Concerti dell’Auditorio DELLA SVIZZERA ITALIANA ISABELLE RUF-WEBER 59 Ha studiato flauto traverso e direzione d’orchestra al Conservatorio di Lucerna otte­nen­do, nel 1989, il diploma in direzione con distinzione. Ha continuato gli studi in direzione all’U­n i­ versità del Michigan e si è formata come Maestro di cappella con Sylvia Caduff a Lucerna. Nel 2004 ha seguito un corso di perfezionamento in direzione d’orchestra al Conservatorio di Zurigo sotto la guida di Johannes Schlaefli. Dal 2001 al 2003 ha diretto l’Orchestra sinfonica di Sursee e dal 2001 è anche Direttore artistico del teatro della città di Sursee. Dal 2004 dirige l’Orchestra sinfonica di Baden-Württemberg con la quale ha ottenuto il quarto premio al World Music Contest a Kerkrade. Dal 2007 è responsabile artistico del­ l’Orchestra Svizzera dei Giovani. Spesso è invitata a dirigere all’estero e fa parte di numerose giurie, sia in Svizzera che altrove. Dal 2005 è vice-presidente della commissione di musica dell’Associazione Internazionale di Musica. Dal 2008 dirige l’Orchestra La Landwehr di Friburgo. ORCHESTRA DI FIATI DELLA SVIZZERA ITALIANA Dal 1991 promuove e divulga la musica per orchestra di fiati ad alto livello. È la prima e unica orchestra nel suo genere in Ticino ed è considerata un riferimento nell’intero Paese, dove ha già suonato nelle sale più prestigiose: Casinò di Berna, Tonhalle di Zurigo, KKL di Lucerna. L’OFSI è conosciuta anche all’estero e ha tenuto concerti in Italia, Olanda, Austria e Francia. Il vasto repertorio comprende più di 130 brani fra cui diverse opere di compositori svizzeri contemporanei e una decina di prime esecuzioni mondiali. Durante i 19 anni d’attività sono stati realizzati 4 CD e diverse registrazioni radiofoniche. L’orchestra ha parte­ cipato a festival internazionali, tra i quali il festival di Schladming, Interlaken e Saas Fee, inoltre ha coronato musicalmente la parte ufficiale dei festeggiamenti per il 200° della Repubblica del Canton Ticino a Bellinzona. I musicisti provengono in prevalenza dal Ticino e dall’Italia, sono professionisti, studenti di conservatorio e ottimi dilettanti, che suonano a livello di volontariato.