La guerra dei 30 anni Quadro generale : nel 600 regnano le monarchie nazionali in tutta Europa e assumono la massima forma in Francia con Luigi XVI. Nella guerra si alternano periodi di pace e di guerra che viene combattuta in tutta l’Europa centrale, devastandola con truppe mercenarie che portavano la peste e distruggevano i raccolti. La guerra dei 30 anni inizia nel 1618 fra impero e Boemia, la Boemia voleva un autonomia politica e religiosa nei confronti dell’impero. Inizialmente l’imperatore ha la meglio e vince contro la Boemia. Negli anni successivi la Boemia si allea con la Francia e l’imperatore con la Spagna; si può dire dunque che nasce come guerra locale, per questioni politiche e religiose, e si espande diventando guerra fra Asburgo e Francia. Con la vittoria finale della Francia con la pace di Westfalia del 1648 ci fu la fine dell’impero in Europa, l’imperatore rimane ma non ha più l’importanza che aveva un tempo. Francia La Francia è il primo stato in cui si afferma la monarchia, il re punta ad un’estensione fisica dei territori e un’estensione del proprio potere. Il monarca è Luigi XIII, questo si circonda di ministri, i più importanti sono Richelieu e Mazzarino. Il primo si impegno a fondo nell’accentramento del potere, impose ai nobili un’inflessibile sistema che li piegava e che diminuiva i loro poteri politici, inventa i funzionari del re, persone fidate che girano nel territorio a controllare che gli ordini del re vengano rispettati. Per quanto riguarda la politica estera Richelieu, nella guerra dei 30 anni, si schiera dalla parte dei protestanti contro gli spagnoli. La riduzione del potere da parte del re nei confronti dei nobili e degli aristocratici ha dato il via a una rivolta, La Fronda. La Fronda viene combattuta dagli aristocratici, dal popolo e dal parlamento nei confronti del re. Il popolo voleva meno tasse e un miglioramento della vita. Gli aristocratici volevano riavere i privilegi e i poteri che avevano un tempo. Il parlamento, tribunale, massima istanza della giustizia francese formato da magistrati e da nobiltà di Toga. Inizialmente il parlamento si oppone all’accentramento del potere, il popolo e gli aristocratici lo appoggiano. Olanda L’Olanda fa una guerra antispagnola ed esce in qualche modo vincente dalla guerra dei 30 anni, sostituirà i portoghesi nel commercio atlantico di spezie verso oriente. Guerra dei Trent’anni e situazioni politiche stati europei (capitoli 30-31) Politica deriva dal greco polis (città-stato).In pratica la politica è tutto ciò che riguarda il governo degli stati. Nel 600 la forma di “politica” più diffusa è quella monarchica, in particolare sono molto diffuse forme di monarchia assoluta (es. Francia durante la seconda metà del 1600 con Luigi XIV). Nella prima metà del secolo 1600 in Europa si combatte la Guerra dei Trent’anni, lunga guerra che viene combattuta prevalentemente in Europa Centrale (1618-1648 conclusa con pace di Westfalia). Questa guerra risulta essere nel complesso devastante nelle zone europee (soprattutto Germania) dove gli eserciti distruggono intere città e raccolti portando con se gravi epidemie di peste. La guerra viene combattuta con eserciti formati prevalentemente da soldati di mestiere (mercenari) assoldati dai vari stati europei. Questi traggono sostentamento dal territorio su cui transitano causando razzie e saccheggi incontrollati. La guerra scoppia a causa dei rapporti sempre più tesi tra l’imperatore e la Boemia (parte dell’impero, territori della Repubblica Ceca e Praga).L’aristocrazia boema reclama all’impero autonomia e libertà religiosa (Ussiti), ma l’imperatore non gliela concede causando lo scoppio della guerra. Inizialmente i Boemi-palatini subiscono una pesante sconfitta nella battaglia di Montagna Bianca (pressi di Praga-1620). Ma progressivamente questa guerra coinvolge tutte le principali potenze europee tra cui Spagna e Francia. La Spagna entra in guerra alleandosi con l’imperatore, mentre la Francia si schiera dalla parte opposta diventando il principale rivale spagnolo-imperiale. Ma la sconfitta asburgica-imperiale arriva ben presto (1648 e dopo Pace di Westfalia) causando la fine del sogno della nascita di un impero-europeo-cattolico. La Francia durante e dopo la guerra dei Trent’anni assume il ruolo di grande potenza europea avviando anche una politica coloniale (in Nord-America) e diventando una monarchia assoluta in quanto il re riesce a prendere maggiore potere grazie all’aiuto del cardinale Richelieu e successivamente del cardinale Giulio Mazzarino che sono i principali responsabili della politica francese. Un altro passo importante verso la monarchia assoluta è quello della nascita degli intendenti: funzionari dello stato che avevano il compito di controllare le zone periferiche e vigilare sull’operato dei signori. Tutto questo provoca nel 1649 una pesante rivolta (rivolta della Fronda) dove sono protagonisti principalmente i ceti popolari e il parlamento francese (massima istanza della giustizia francese, in pratica un tribunale formato da magistrati e da nobili di toga). Il parlamento francese si oppone al tentativo del re di concentrare nelle sue mani la maggior parte del potere, trovando come alleato il popolo francese che si oppone all’aumento eccessivo delle tasse e del peggioramento della vita. In questo periodo il potere monarchico è a rischio e la corte è costretta a scappare da Parigi con il futuro sovrano Luigi XIV ancora in tenera età.