Il mondo romano Alle basi dell'Europa Da un villaggio di pastori a una monarchia I sette colli presso il Tevere dove nacque Roma Tra il X e il IX secolo a.C., in Lazio, sui colli intorno al Tevere, nascono villaggi di pastori e contadini. Il più importante è Roma, fondata nel 753 a.C. e governata da una monarchia. Secondo la leggenda, ci sono stati 7 re fino al 509 a.C. (Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo). La Repubblica Roma conquista Italia e Mediterraneo Nel 509 a Roma termina la monarchia e comincia la Repubblica, con una nuova organizzazione. A governare la città ci sono due consoli, il senato, i comizi centuriati e le assemblee della plebe. La società è composta da tre gruppi: patrizi, plebei e schiavi. Dal IV secolo Roma inizia l’espansione nel Lazio, poi nell’Italia centrale e meridionale. Dopo aver battuto i Cartaginesi, si espande nel Mediterraneo e nell’Africa del nord. Infine inizia ad avere contatti con l’Oriente. Le conquiste fino al 31 a.C. Con le conquiste Roma si arricchisce e la società romana si trasforma. Nascono le prime lotte politiche tra due partiti: i popolari sono guidati dai fratelli Gracchi e poi da Caio Mario, gli ottimati sono guidati da Silla. Dopo una sanguinosa vittoria, gli ottimati vincono e il successore di Silla, Pompeo, forma un governo di tre uomini con Cesare e Crasso. Quando Crasso muore, Cesare sconfigge Pompeo e diventa dittatore a vita, ma nel 44 a.C. viene ucciso. Sale al potere Ottaviano, che si allea con Antonio. Antonio è amico e amante di Cleopatra. Quando Ottaviano sale al potere da solo, i due amanti si uccidono nel 31 a.C. Ottaviano diventa imperatore con il nome di Augusto. L'impero romano Da Augusto alla crisi dell'impero Augusto inizia una profonda riforma dello Stato, consolida i confini dell’impero e porta un periodo di pace che dura due secoli. Dopo Augusto si succedono diverse dinastie, fino a quando è l’esercito, che protegge i confini, a scegliere e a imporre gli imperatori. Inizia un periodo di crisi. Durante questi secoli, oltre a perfezionare l’arte della guerra, sconfiggendo tutti i popoli incontrati, il commercio e la navigazione, Roma costruisce città, strade, ponti, porti. La sua lingua si diffonde in tutta l’Europa e darà origine all’italiano, lo spagnolo, il francese, il rumeno, il portoghese e molte lingue minori. I romani hanno scritto un codice di leggi sul quale si basano tutti i codici moderni. La fine del mondo romano Le frontiere dell’impero sono minacciate dai popoli di origine germanica e dai sassanidi. L’agricoltura entra in crisi la moneta si svaluta, ci sono troppe tasse, l’esercito impone le sue scelte anche in politica. L’imperatore Diocleziano, per risolvere i problemi, avvia una riforma dell’esercito, una del fisco e una politica. Istituisce la tetrarchia e divide l’esercito in due parti, con due imperatori in ogni parte. Nel frattempo, la religione del Cristianesimo, nata in Palestina secoli prima, entra nell’impero. L’imperatore Costantino, che sposta la capitale da Roma a Costantinopoli, permette ai cristiani di professare. Quando Costantino muore, i successori tentano di perseguitare i cristiani. L’imperatore Teodosio, salito al governo nel 379 d.C., divide definitivamente l’impero in due nel 395. A oriente l’impero va avanti, in occidente iniziano periodi bui con le invasioni dei barbari.