Prima prova parziale di Algebra Lineare e Geometria Versione A 1 Dicembre 2014 Nome e cognome: Matricola: Svolgere i seguenti esercizi motivando ogni risposta. Riportare nome, cognome e numero di matricola su ogni foglio consegnato. Esercizio 1. Sia LA : R4 → R3 , LA (X) = AX l’applicazione lineare associata alla 1 A= 0 1 matrice 2 3 2 1 1 −1 . 0 1 2 1. Determinare una base di W = ker LA e una base di Im LA . 2. Si dimostri che i vettori 0 v1 = 1 , 1 1 v2 = 0 , 1 3 v3 = 2 , 1 formano una base B di R3 . 3. Detta C la base canonica di R4 , si determini MBC (LA ). 1 Soluzione. 1. 1 A = 0 1 Mediante eliminazione di Gauss otteniamo 2 3 2 1 2 3 2 1 2 3 2 1 1 −1 → 0 1 1 −1 → 0 1 1 −1 . 0 1 2 0 −2 −2 0 0 0 0 −2 Quindi −1 −1 ker A = Span 1 . 0 Per il teorema di nullità più rango, l’immagine ha dimensione tre, cioè LA è suriettiva. Quindi una base di Im LA è la base canonica di R3 . Alternativamente, si può scegliere una base costituita da tre colonne linearmente indipendenti di A, ad esempio A1 , A2 , A4 . 2. Occorre dimostrare che la matrice v1 v2 v3 ha rango 3 . Con l’eliminazione di Gauss, otteniamo 0 1 3 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 → 0 1 3 → 0 1 3 → 0 1 3 1 1 1 1 1 1 0 1 −1 0 0 −4 3. Metodo 1. Detta C3 la base canonica di R3 , si ha MBC (LA ) = MBC3 (Id)MCC3 (LA ) dove MBC3 (Id) è l’inversa di 0 1 3 MCB3 (Id) = 1 0 2 . 1 1 1 Si ottiene 0 1 3 1 1 0 2 0 1 1 1 0 1 0 2 → 0 1 3 0 0 −4 0 0 1 0 2 1 0 → 0 1 3 0 1 1 1 1 0 1 0 1 1 0 0 → 0 −1 −1 1 0 0 1 0 1 0 2 1 0 0 → 0 1 3 0 0 1 0 1 −1 1 0 2 0 1 0 1 3 1 0 0 → 0 0 0 1 41 14 − 14 Quindi l’inversa è 1 1 −2 2 1 −3 4 4 1 4 1 4 2 1 2 3 4 − 14 0 1 0 1 0 0 0 −1 1 1 0 0 − 21 12 2 1 0 14 − 34 43 1 0 1 14 − 41 4 da cui MBC (LA ) = − 21 1 4 1 4 1 2 − 34 1 4 1 2 3 4 1 2 3 2 0 −2 −2 −2 0 1 1 −1 = 1 4 −1 3 11 4 − 14 1 0 1 2 0 3 3 −1 Metodo 2. Per ogni vettore e1 , . . . , e4 della base canonica C, si calcolano le componenti di Aj = Aej rispetto alla base B risolvendo il sistema lineare Aj = xv1 + yv2 + zv3 ; queste componenti determinano la j-esima colonna di MBC (LA ). 3 Esercizio 2. Sia ` ⊆ R3 la retta congiungente l’origine 0 con il punto (1, 3, 2). t 1. Provare che ` è uno spazio vettoriale e trovarne equazioni parametriche e cartesiane. 2. Dopo aver verificato che il punto P = t (2, 6, 4) appartiene a `, trovare le equazioni parametriche e cartesiane della retta r per P e Q = t (1, 3, 5) e verificare se ` e r sono perpendicolari. 3. Trovare un isomorfismo f di R3 in R3 che sia diverso dall’applicazione identica, che lasci fisso ogni punto di ` e tale che f (r) sia una retta perpendicolare a `. Soluzione. 1. ` è uno spazio affine che contiene l’origine, quindi è un sottospazio vettoriale. Ha dimensione uno, quindi è generato da un suo punto diverso da zero, da cui ( 1 y − 3x = 0 ` = Span 3 = . z − 2x = 0 2 2. Il punto P appartiene alla retta perchè i vettori t t (1, 3, 2), (2, 6, 4) sono linearmente dipendenti. ( 1 1 x+z =6 r = Q + t(P − Q) = 3 + t 3 = y + 3z = 18 5 −1 I vettori direzione (cioè i vettori che generano le rispettive giaciture) non sono ortogonali poichè 1 1 h 3 , 3 i = 8, 2 −1 quindi le rette non sono perpendicolari. 3. Detto v1 = t (1, 3, 2), dev’essere f (v1 ) = v1 ; inoltre un isomorfismo che soddisfa questa condizione fissa necessariamente la retta `. In particolare un tale f fissa il punto P , quindi f (r) è la retta per P e f (Q), di direzione f (Q − P ). Posto v2 = Q − P , questa retta è ortogonale a ` se f (v2 ) è ortogonale al vettore direzione di `, cioè v1 . 4 Completiamo {v1 , v2 } a una base B = {v1 , v2 , v3 } di R3 , scegliendo v3 in modo che sia ortogonale a v1 , ad esempio v3 = t (2, 0, −1). Allora l’applicazione lineare f tale che 1 0 0 MBB (f ) = 0 0 1 0 1 0 è un isomorfismo (perchè la matrice è invertibile), fissa v1 e manda v2 in v3 , come richiesto. 5 Esercizio 3. Si consideri il sottospazio W di R4 generato dai 3 vettori: v1 = t (2, 1, 0, −1), v2 = t (1, 0, 3, 1), v3 = t (4, 1, 6, 1). 1. Si determini una base B per W e la si completi a una base di R4 . 2. Si dica per quali valori del parametro reale h il vettore v4 = t (2, 1, h, −1) appartiene a W . 3. Preso il sottospazio T di R4 di equazioni cartesiane: ( 2x − t = 0 , y+z+t=0 si determini una base per T . 4. Si determinino dimensione e basi per i sottospazi vettoriali W ∩ T e W + T. Soluzione. 1. L’eliminazione di Gauss dà 1 2 4 1 2 4 1 0 1 1 0 1 1 0 3 0 6 → 0 −6 −6 → 0 1 −1 1 0 −3 −3 0 da cui 1 0 3 1 2 1 0 0 4 1 , 0 0 W = Span {v2 , v1 }. Affiancando la matrice identità troviamo 2 1 0 0 0 1 2 1 0 0 0 1 2 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 0 0 1 0 0 → 0 −6 −3 0 1 0 → 0 0 −3 0 0 0 1 0 −1 0 0 0 1 0 −3 −1 0 0 1 0 0 −1 1 2 1 0 0 0 1 0 1 0 → 0 0 −3 6 1 0 0 0 1 −1/3 0 1 6 3 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 1 Quindi le prime quattro colonne sono linearmente indipendenti; questo significa che i vettori v1 , v2 , e1 , e2 sono linearmente indipendenti, cioè una base di R4 . 2. Il vettore v4 appartiene a W se il rango di v1 v2 v4 è 2. Operando per righe e per colonne, troviamo 1 0 0 1 1 0 0 2 1 2 2 1 0 0 2 1 0 0 1 0 1 0 1 1 0 0 0 3 h → 0 3 h → 0 3 h → 0 3 h → 0 0 1 −0 0 −1 1 −0 −1 1 −1 −1 1 −0 6 0 0 1 0 , 0 h 0 −0 che ha rango 2 solo quando h = 0. Quindi il vettore appartiene a W se e solo se h = 0. 3. 0 1 −1 −2 , . 1 0 0 2 4. Si trova W ∩ T = 0, quindi per la formula di Grassmann dim(W + T ) = dim W + dim T = 4. Quindi W +T = R4 e come base di W +T possiamo scegliere la base canonica di R4 . La base di W ∩ T è per convenzione l’insieme vuoto. 7