Perché offrirsi spontaneamente per una ricerca clinica? ■ ■ Lo sviluppo di nuovi trattamenti e cure mediche non sarebbe possibile senza la partecipazione di individui che si offrono spontaneamente. Offrendosi spontaneamente per partecipare a uno studio si contribuisce alla ricerca medica e si aiutano gli altri. ■ Si possono aiutare anche i ricercatori a comprendere le malattie o i disturbi. ■ In alcuni casi si potrà provare un nuovo trattamento prima che sia disponibile fuori dell’ambito della ricerca; tuttavia questi nuovi farmaci, procedure o dispositivi possono non essere più efficaci di quelli già disponibili. 10 domande da porsi prima di offrirsi di partecipare allo studio 1. Perché si conduce la ricerca? Carta dei diritti dei partecipanti alla ricerca In qualità di oggetto della ricerca, i partecipanti hanno i diritti seguenti: ■ Essere trattati cortesemente in modo premuroso. ■ Essere informati su ciò che lo studio si propone di scoprire. ■ Essere messi al corrente del programma e di quando le procedure, i farmaci o i dispositivi sono diversi da quelli impiegati nella procedura normale. ■ Essere informati di possibili effetti collaterali o disagi che si possono verificare nel corso dello studio. ■ Essere avvertiti degli eventuali effetti benefici che si possono realizzare partecipando allo studio. ■ Essere informati delle altre scelte possibili e di come esse possano essere migliori o peggiori di quella dello studio. ■ Essere informati del tipo di trattamento disponibile se si verificano problemi di carattere medico. ■ Poter fare domande riguardanti lo studio sia primo di accettare di parteciparvi che durante il suo svolgimento. ■ Non essere spinti al momento di decidere se partecipare o meno allo studio. ■ Essere informati di ciò che si apprende durante lo studio e che può influire sulla propria sicurezza o disponibilità a continuare la partecipazione allo studio. ■ Rifiutare di continuare a partecipare allo studio o di modificare la propria decisione una volta che lo studio è iniziato. La decisione non influirà sul trattamento ricevuto all’ospedale. ■ Ricevere una copia della dichiarazione di consenso firmata. 2. Quale sarà il proprio ruolo nella ricerca? 3. Come si trarrà vantaggio dalla ricerca? 4. La ricerca potrebbe far male? 5. Il ricercatore come utilizzerà le informazioni personali? 6. Costa partecipare alla ricerca? 7. Chi paga se si soffrono danni imprevisti nel corso dello studio? 8. Quanto a lungo dura lo studio? 9. Cosa succede se si decide di lasciare lo studio prima della fine? 10. A chi ci si può rivolgere se si hanno domande riguardanti la ricerca? www.connecttoresearch.org Per maggiori informazioni o per commenti e suggerimenti, inviare un messaggio e-mail all’indirizzo [email protected] Ci si dovrebbe offrire di partecipare alla ricerca? Guida per comprendere il procedimento della ricerca clinica Malintesi comuni riguardo la ricerca Il medico o il team della ricerca non consiglierebbero lo studio se non è meglio per me. Questo non è vero! Eseguiamo ricerca per scoprire quale trattamento sia migliore. Nessuno può garantire che il trattamento oggetto dello studio sarà migliore dei trattamenti normalmente disponibili. Se il medico me lo chiede, dovrei davvero offrirmi di partecipare. Solo l’individuo può decidere se partecipare o meno. Si tratta di una decisione personale e se non si desidera partecipare l’ospedale e il proprio rapporto con il medico non cambieranno in nessun modo. Una volta deciso di partecipare, non posso più cambiare idea. Chi partecipa può decidere di smettere lo studio in qualsiasi momento. Se decido di partecipare allo studio per un nuovo farmaco, mi verrà data la nuova medicina. Non necessariamente. Spesso gli studi per un nuovo farmaco comprendono una medicina “di controllo”. Potrebbe trattarsi di un farmaco già approvato o di una medicina falsa (un cosiddetto placebo). Nella maggioranza degli studi, ai partecipanti viene somministrato il nuovo farmaco o il placebo a caso, come il lancio di una monetina. Né il medico né il partecipante possono scegliere cosa verrà somministrato. In cosa consiste la ricerca clinica? Il termine “ricerca clinica” descrive studi che si propongono di raccogliere nuove informazioni sulla salute umana e sulle malattie. La ricerca clinica coinvolge partecipanti che si offrono spontaneamente per provare nuovi farmaci, procedure o dispositivi al fine di comprendere malattie diverse o di comprendere meglio il funzionamento del corpo umano. Come sono protetti coloro che partecipano agli studi di ricerca? Gli indagatori concepiscono e progettano gli studi in modo da ridurre al minimo ogni rischio per i partecipanti. Ci sono anche difese (protezioni) richieste dalla legge. Alcune di esse sono le seguenti: ■ utti gli studi clinici devono avere un “protocollo” T (piano di studio) molto dettagliato che spiega come lo studio sarà condotto. ■ L ’Institutional Review Board (IRB) è una commissione di medici, infermieri, ricercatori e membri della comunità che esamina ogni protocollo. L’IRB si accerta che lo studio sia condotto onestamente con il minimo di rischio per i partecipanti. ■ coloro che accettano di partecipare a uno A studio viene dato il numero telefonico del medico responsabile dello studio stesso, oltre al numero telefonico dell’IRB, per chiamare in caso di problemi o per porre domande relative alla sicurezza. ■ lcuni studi più rischiosi richiedono un secondo A comitato chiamato Data and Safety Monitoring Board (DSMB). Il DSMB è formato di medici che non fanno parte dello studio. Questo comitato esamina con regolarità i risultati dello studio durante il suo svolgimento. Il DSMB garantisce che i rischi di partecipazione allo studio siano i minori possibili e interrompono lo studio se vengono alla luce nuovi dubbi sulla sicurezza. Vi sono diversi tipi di ricerca clinica, incluso i seguenti: Studi genetici: questi cercano di scoprire il ruolo dei geni in malattie diverse. Studi di prevenzione: questi provano modi di prevenire malattie specifiche. Studi comportamentali: questi indagano il comportamento delle persone in diverse situazioni. Studi fisiologici: questi sono mirati a comprendere come funziona il corpo umano. Prove sperimentali cliniche: questi sono esperimenti che studiano un farmaco, una procedura o un dispositivo in partecipati sani o in persone che hanno una malattia specifica. Le prove sperimentali per nuovi farmaci si svolgono in diverse fasi. Studi di Fase I: sono condotti su un grande numero di persone per verificare se il nuovo farmaco funziona bene. Studi di Fase II: sono condotti su un grande numero di persone per verificare se il nuovo farmaco funziona bene. Studi di Fase III: sono condotti su un grande numero di persone per verificare se il nuovo farmaco funziona bene, se ha effetti collaterali o come funziona in confronto ad altri farmaci. Studi di Fase IV: sono eseguiti per ottenere informazioni supplementari dopo che il farmaco ha ricevuto l’approvazione dell’Ente governativo statunitense Food and Drug Administration (FDA). Quali sono i rischi? Per chi si offre spontaneamente di partecipare alla ricerca possono esserci dei rischi. Alcuni test o procedure posso avere effetti collaterali spiacevoli o anche gravi, compreso il pericolo di vita. I nuovi farmaci, procedure o dispositivi oggetto dello studio possono avere effetti collaterali non del tutto conosciuti. I nuovi trattamenti non sempre sono migliori di quelli normali con i quali sono confrontati.