Guatemala e Belize Partenze dall’Italia ogni giovedì o lunedì per visitare il mercato indigeno di Chichicastenango che si tiene ogni domenica e giovedì. Guatemala, Belize e Messico furono la culla delle civiltà maya. Sebbene l’impero si sia dissolto l’eredità dei Maya rimane nelle mani dei discendenti che sono circa 2 milioni di persone. Questo viaggio ci fa constatare quanto essi siano ancora fortemente presenti sul territorio e legati alla loro antica civiltà sebbene la stessa sia stata così osteggiata dagli stranieri nel tentativo di forzata rimozione. L’apparente misteriosa scomparsa dei Maya ha scatenato una letteratura d’”avanguardia” che ha formulato anche le ipotesi più fantasiose, compresa quella che essi siano scappati dalla Terra così come erano arrivati, a bordo di una nave interstellare. Di fatto nel Guatemala circa la metà della popolazione, quasi sei milioni di individui, discende dai Maya anche se i censimenti attestano diversamente. La civiltà india del Paese è divisa in 22 gruppi etnici che vivono in villaggi arroccati ai piedi della serra. Anche nel piccolo Belize vivono molti gruppi etnici diversi ma tra questi emergono i creoli, discendenti dagli schiavi africani e dai pirati inglesi. I Maya del Belize sono soltanto il 10% della popolazione che complessivamente conta circa 240.000 abitanti. 1° giorno, ITALIA/CITTA’ DEL GUATEMALA (1500 metri) Partenza dall’Italia per Città del Guatemala con voli di linea. Arrivo in Guatemala, che significa “albero del mais”, il piccolo paese affacciato su due oceani: un mosaico di vulcani, piantagioni, giungle, fiumi e lunghe spiagge. Proprio il mais nutrì gli artisti maya, i campesinos e i curanderos. Trasferimento in hotel. Cena libera. Pernottamento. 2° giorno, CITTA’ DEL GUATEMALA/ANTIGUA (1530 metri) Prima colazione e breve visita del centro coloniale della capitale. Quindi partenza per Antigua che dista solo 45 chilometri da Città del Guatemala. Seconda colazione e visita di Antigua, la città museo, patrimonio dell’umanità, che fu capitale fino al 1743, anno in cui venne distrutta da un terremoto. Tra le strade lastricate dell’antica città guatemalteca si snodano case basse a tinte pastello, rese solenni dai portoni di legno barocchi e dai ricami di ferro battuto alle finestre. All’interno si aprono corti fiorite che offrono angoli di foresta tropicale, con palme, piante grasse e felci. In particolare ricordiamo il Palazzo dei Capitani Generali, il Palazzo del Municipio, il Palazzo del Governo e la Piazza delle Armi, oltre alle belle chiese ed ai conventi. Cena e pernottamento. 3° giorno, ANTIGUA/PANAJACHEL (1560 metri) Prima colazione e partenza per l’area degli altipiani del Guatemala che si estendono da Antigua fino al confine con il Messico. Arrivo a Panajachel (Gringotenango) sulle rive del lago Atitlan, percorrendo le ampie corsie della Panamericana per circa 150 Km. Il lago Atitlan, il più grande del Guatemala formatosi per sprofondamento all’interno di un cratere vulcanico, è fra le località più spettacolari del Centramerica bordato in modo molto suggestivo da ben quattro vulcani ben delineati. Dei 17 villaggi indios, abitati dai discendenti degli antich Maya, che sorgono sulle sponde del lago, alcuni sono raggiungibili solo dall’acqua. Seconda colazione in corso di visita. Cena e pernottamento. 4° giorno, PANAJACHEL/CHICHICASTENANGO/GUATEMALA/RIO HONDO Prima colazione e partenza per Chichicastenago (2030 m.) che dista solo 37 Km. Chichi o meglio Chaviar è un luogo veramente interessante: con le montagne e le valli che la circondano appare un’oasi del tutto isolata. La piazza di Chichicastenango ogni giovedì e domenica diventa il più famoso mercato indigeno del Centramerica. Nonostante il sempre più massiccio afflusso di turisti, il mercato non è ancora stato snaturato e ha mantenuto un fascino ineguagliabile per colori e vivacità. Infatti, se pure è vero che ogni contatto con il mondo moderno annulla un po’ delle antiche tradizioni, a Chicchi, a parte le mani tese a questuare e i prezzi esagerati apposta per i “gringos”, l’ambiente rimane quello delle antiche usanze. Ricordiamo la visita di Santo Tomas, fulcro degli eventi cittadini, la chiesa che si affaccia sulla piazza e dove le statue sono addobbate come idoli, secondo un rituale che mescola cerimonie maya e cattoliche. Infatti il Paese, originariamente pagano e politeista, ha in un certo senso adottato i santi della cristianità ed i suoi simboli inserendoli nei rituali cerimoniali della cultura maya. Seconda colazione. Nel pomeriggio rientro verso Città del Guatemala (144 km) e proseguimento per Rio Hondo (fiume profondo), nel cuore del Guatemala orientale. Cena e pernottamento. 5° giorno, RIO HONDO/COPAN Prima colazione e proseguimento per Copan, 13 Km dopo il confine con l’Honduras, dove si trovano resti tra i più interessanti della civiltà maya risalenti al 1200 a.C., resti non meni interessanti di quelli di Tikal, Uxmal e ChicheItza. Visita del sito archeologico. Seconda colazione. Cena e pernottamento. 6° giorno, COPAN/QUIRINGUA’/LIVINGSTON Prima colazione e partenza per il villaggio di Quiringuà che ha una storia parallela a quella di Copan. Qui si trovano delle stele gigantesche di arenaria custodite all’interno di un parco archeologico. Seconda colazione in corso di visita. Proseguimento per Livingston, vivace cittadina sulla costa del Caribe raggiungibile solo con la barca. Qui, dove si trova la foce del Rio Dulce, la giungla arriva a lambire il mare caratterizzando un territorio tipicamente tropicale dove vivono, in una atmosfera alquanto rilassata, guatemaltechi dalla pelle scura discendenti dagli africani portati in schiavitù nel nuovo mondo. Cena e pernottamento. 7° giorno, LIVINGSTON/RIO DULCE/FLORES Prima colazione e partenza in barca lungo il Rio Dulce fino al villaggio omonimo. Il Rio Dulce è una specie di santuario della natura dove si mescolano specie vegetali e animali in quantità: sul fiume navigano canoe colme di merci e di gente. Sulle rive si succedono imbarcadero e villaggi di capanne circondati da piccoli orti come giardini. Proseguimento per Flores percorrendo circa 170 km. Seconda colazione in corso di viaggio. Arrivo a Flores, capoluogo delle regione di Peten, situata in mezzo al lago di Peten-Itza e raggiungibile attraverso un terrapieno lungo circa 500 metri. Cena e pernottamento. 8° giorno, FLORES/TIKAL/FLORES Prima colazione ed intero giorno dedicato alla visita di Tikal, altro incredibile patrimonio dell’umanità, come dichiarato dall’Unesco. Oltre ad essere uno dei siti archeologici maya più importanti, Tikal è anche uno spettacolo naturale di rara bellezza. Le piramidi che si innalzano oltre la giungla a cercare la luce si trovano all’interno della foresta equatoriale che ha permesso un eccezionale stato di conservazione dei monumenti. La zona archeologica si estende per 16 Kmq. Seconda colazione in corso di visita. Cena e pernottamento a Flores. 9° giorno, FLORES/BELIZE CITY/SAN PEDRO Prima colazione e partenza verso est per raggiungere il confine con il Belize. Arrivo all’aeroporto di Belize City in tempo utile per il volo verso San Pedro, che si trova vicino alla punta meridionale dell’isola di Ambergris. Seconda colazione in corso di viaggio. All’arrivo trasferimento individuale al resort. Cena e pernottamento. Pagina 2 10°/14° giorno, SAN PEDRO Mezza pensione. Soggiorno libero per godere dello splendido mare e della bellezza di Ambergris Caye (si pronuncia Ki). 15° giorno, SAN PEDRO/BELIZE CITY/ITALIA Prima colazione. In tempo utile partenza in volo per Belize City con aeromobile locale. Proseguimento per l’Italia con voli di linea. 16° giorno, ITALIA Arrivo previsto in mattinata. Gli hotels suggeriti Guatemala City, Radisson Suites Antigua, Posada de Don Rodrigo Panajachel, Posada de Don Rodrigo Rio Hondo, Longarone Copan, Marina Copan Livingstone, Villa Caribe Flores, Peten Esplendido Ambergris, Sun Breeze Beach Clima Il territorio del Guatemala è costituito da una zona pianeggiante nel nord, da una zona montuosa nel centro e dalla fascia costiera del Pacifico a sud disseminata di lagune. Le temperature sono elevate lungo le zone costiere propriamente dette “tierras calientes”. Qui si va da un minime di 25 gradi ad un massimo di 33 con molta umidità. Invece nelle “tierras templadas” fino ai 1.500 metri le temperature si stabilizzano attorno ai 20 gradi. Salendo più in alto nelle “tierras frias”, le medie superano appena i 10 gradi con sensibili escursioni termiche. Le piogge sono più abbondanti sul versante atlantico dove sono generalmente distribuite durante tutto l'anno. Sulla costa del Pacifico invece piove da maggio ad ottobre. Il periodo migliore per un viaggio nel Paese è la stagione secca invernale che va da fine novembre all'inizio di aprile quando le temperature più miti e le precipitazioni ben distribuite rendono il caldo più godibile. Il Belize presenta un clima caldo e tropicale durante tutto l’anno. Il Paese, da giugno a dicembre è spesso colpito da temporali e uragani che causano allagamenti e straripamenti dei corsi d’acqua rendendo inagibili strade e ponti con conseguente isolamento e disagio di turisti e residenti. Documenti I cittadini italiani possono entrare in questi paesi senza bisogno del visto, necessitano soltanto del passaporto con validità di sei mesi dalla data di arrivo. Non occorrono foto tessera ma consigliamo sempre di portarne seco almeno due. Pagina 3