Propagazione in presenza di ostacoli L’onda elettromagnetica subisce diverse interazioni con l’ambiente reale di propagazione prima di giungere al ricevitore. I meccanismi di propagazione più importanti sono: 1) Riflessione; 2) Trasmissione (Rifrazione); 3) Diffrazione; 4) Diffusione (Scattering); Diffraction Path Transmission Reflection Riflessione ¾ In un radiocollegamento, in assenza di ostacoli (naturali e non) ed in assenza di particolari fenomeni che si generano nell’atmosfera (effetto condotto, inversione termica, ecc…) si hanno due contributi principali: il contributo diretto e quello riflesso dal terreno. 1 d 2 ¾ Nel caso di un radiocollegamento siamo sempre in condizioni di campo lontano, essendo soddisfatta la più stringente delle: ¾ d>>λ ¾ d>2D2/ λ ¾ In queste condizioni ciascun cammino corrisponde ad un’onda piana e uniforme, in realtà un’antenna emette un’onda sferica che si può supporre localmente piana. Riflessione e trasmissione ¾ Si consideri la superficie di separazione come un piano illimitato. Nei casi pratici in cui la superficie di separazione non sia assimilabile ad un piano si tratterà di considerare di volta in volta una porzione abbastanza piccola della superficie da poter essere considerata piana. ¾ Coefficienti di riflessione e trasmissione per mezzi caratterizzati da proprietà elettromagnetiche generiche. ¾ Si impone la continuità delle componenti tangenti dei campi (elettrico e magnetico) incidente, riflesso e trasmesso sulla superficie di separazione, poiché su questa non ci sono correnti superficiali né impresse né indotte. ¾ Ricordando che nel mezzo 1 vi è il campo incidente e il campo riflesso, mentre nel mezzo 2 vi è solo campo trasmesso Riflessione/Rifrazione (caso ideale) X (μ1 , ε1) θI θR θ I : angolo di incidenza θ R : angolo di riflessione θT : angolo di trasmissione ŝ r ŝ i Sˆ I : versore onda incidente SˆT : versore onda trasmessa Sˆ R : versore onda riflessa Z (μ2 , ε2) θT ŝ t n =ˆ Hp: -Mezzi: Aria: εc σ e εc = ε + ε0 jω n1 ≅ 1 Terreno: n 2 : complesso -Interfaccia piana e infinita - mezzi omogenei -Onda incidente piana uniforme: r ˆ r r r r Si × Ei − jn1β 0 Sˆ I ⋅r Ei = Ei 0 ⋅ e ; Hi = η1 Si generano 2 onde piane (riflessa e rifratta) r r r r −σ r ⋅r Er = Er 0 ⋅ e r r r r −σ t ⋅r Et = Et 0 ⋅ e r r σ r × Er , Hr = jωμ1 r r r σ t × Et , Ht = jωμ 2 r μ ricordando : η = ε Imponiamo la continuità delle componenti tangenti(τ) del campo elettrico e magnetico totale attraverso la superficie di discontinuità: r τ − jn2 β 0 (Sty y + Stz z ) r τ − jn1β 0 (Siy y + Siz z ) r τ − jn2 β 0 (S ry y + S rz z ) Et 0 ⋅ e = Ei 0 ⋅ e + Er 0 ⋅ e ∀y, z Espressione analoga vale per il campo Magnetico se si trascurano le componenti superficiali Affinché l’espressione precedente sia soddisfatta per ogni y,z deve essere: n1Siy = n1S ry = n2 Sty (2) n1Siz = n1S rz = n2 Stz (3) Dividendo membro a membro: Siy Siz = S ry S rz = Sty Stz Sˆi , Sˆr , Sˆt complanari e (4) appartenenti al piano di incidenza ( x, y ) X Allora: Sˆi = − cos θ i ⋅ iˆx + sin θ i ⋅ iˆz Sˆr = cos θ r ⋅ iˆx + sin θ r ⋅ iˆz Sˆ = − cos θ ⋅ iˆ + sin θ ⋅ iˆ t t x t z (μ1 , ε1) θI θR ŝ r ŝ i Z (μ2 , ε2) θT ŝ t Sostituendo nella (3): n1 sin θ i = n1 sin θ r ⇒ θ i = θ r (come noto) e n1 sin θ i = n2 sin θ t LEGGE DI SNELL (5) Supponiamo che n1,n2 ∈ℜ e n1>n2, dalla legge di Snell si ha: θi < θt. Se si aumenta θi si arriva ad un angolo di trasmissione θt = π/2 per cui si ha riflessione totale (θi angolo critico). Se si vuole propagazione lungo z, ma non attenuazione deve essere: n1,n2 ∈ℜ : r r Et = Et 0 ⋅ e − jn2 β 0 (− cosθ t x +sin θt z ) Dalla (5), aumentando θi, si avrebbe: sin θ t > 1 ⇒ cos θ t = 1 − sin 2 θ t = ± j sin 2 θ t − 1 Quindi: r r − jn2 β 0 Et = Et 0 ⋅ e sin 2 θ t −1 x ⋅e − jn2 β 0 sin θ t z Lungo z c’è un andamento sinusoidale, c’è propagazione, mentre lungo x c’è Attenuazione esponenziale (onda evanescente) Oltre alla (3) bisogna imporre: rτ rτ rτ ⎧ Ei 0 + Er 0 = Et 0 rτ r τ (6) ⎨ rτ ⎩H i 0 + H r 0 = H t 0 i iˆy i i y r r y t t y Ŝi θΙ ξˆr θR Ŝr iˆy z Per risolvere questo sistema scomponiamo i campi rispetto ad un riferimento locale a lato con (Sˆ , ξˆ , iˆ ), (Sˆ , ξˆ , iˆ ), (Sˆ , ξˆ , iˆ ) x ξˆ terne destrorse θΤ iˆy ξˆt Ŝt Allora: r r r ˆ ⎧ Ei 0 = Ei 0ξ ξ i + Ei 0 y iˆy r r ⎪r ˆ ⎨ Er 0 = Er 0ξ ξ r + Er 0 y iˆy ⎪ Er = Er ξˆ + Er iˆ t 0ξ t t0 y y ⎩ t0 (7 ) i 1 e ricordando η = η 0 n n1 r ˆ r ˆ ⎧r ⎪⎪ H i 0 = η Ei 0ξ ξ i − Ei 0 y i y 0 (8) ⎨ ... ⎪ ⎪⎩ ... [ x ξˆ ] Esplicitando ξˆi , ξˆr , ξˆt in funzione di x e z si ha: ⎧ ξˆi = sin θ i iˆx + cos θ i iˆz ⎪ˆ ⎨ξ r = sin θ r iˆx − cos θ r iˆz = sin θ i iˆx − cos θ i iˆz ⎪ξˆ = sin θ iˆ + cos θ iˆ t x t z ⎩ t iˆy Ŝi θΙ ξˆr θR Ŝr iˆy z θΤ iˆy ξˆt Ŝt r E Il campo si può scomporre nelle due componenti lungo ξˆ e iˆy , descrivendo due soluzioni indipendenti tra loro e mutuamente esclusive, ma sufficienti, una volta composte, a rappresentare un campo qualsiasi. Tali componenti vengono definite come: Polarizzazione del Campo. Per Per r E // iˆy r E // ξˆ si parla di Polarizzazione elettrica Orizzontale (TE) si parla di Polarizzazione elettrica Verticale (TM) Applicando allora la continuità sulla superficie di separazione per le due polarizzazioni rispettivamente si ha: Polarizzazione TE: ⎧⎪ Ei 0 y + Er 0 y = Et 0 y ⎨ ⎪⎩ H i 0 y + H r 0 y = H t 0 y Polarizzazione TM: ⎧ Ei 0ξ cos θ i − Er 0ξ cos θ i = Et 0ξ cos θ t ⎪ ⎨ n1 E + n1 E = n2 E ⎪ η i 0ξ η r 0ξ η t 0ξ 0 0 ⎩ 0 POLARIZZAZIONE TE: ( ) ( ) ( n1 Ei 0 y cos θ i + n1 Er 0 y cos θ r = n2 − Et 0 y cos θ t ) Sostituendo allora la prima eq. del sistema nella seconda… ( ) n1 Ei 0 y cos θ i + n1 Er 0 y cos θ r = −n2 Ei 0 y + Er 0 y cos θ t Ei 0 y (n1 cos θ i − n2 cos θ t ) = Er 0 y (n1 cos θ i + n2 cos θ t ) Il coefficiente di riflessione per la polarizzazione orizzontale allora vale: n1 cos θ i − n2 cos θ t ρO = n1 cos θ i + n2 cos θ t Applicando la legge di Snell… 2 ⎛n ⎞ n n sin θ t = 1 sin θ i ⇒ cos θ t = 1 − ⎜⎜ 1 sin θ i ⎟⎟ = 1 n2 n2 ⎝ n2 ⎠ 2 ⎛ n1 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ − sin 2 θ i ⎝ n2 ⎠ Allora… 2 ρO = ⎛n ⎞ n/ 1 cos θ i − n/ 1 ⎜⎜ 2 ⎟⎟ − sin 2 θ i ⎝ n1 ⎠ 2 ⎛n ⎞ n/ 1 cos θ i + n/ 1 ⎜ 2 ⎟ − sin 2 θ i ⎝ n1 ⎠ Utilizzando l’angolo di elevazione θ = π 2 − θ i (utilizzato spesso in radiotecnica) 2 ρO = ⎛ n2 ⎞ cos θ − ⎜⎜ ⎟⎟ − cos 2 θ ⎝ n1 ⎠ 2 ⎛ n2 ⎞ cos θ + ⎜⎜ ⎟⎟ − cos 2 θ ⎝ n1 ⎠ Analogamente: τO = 2 sin θ 2 ⎛n ⎞ sin θ + ⎜⎜ 2 ⎟⎟ − cos θ ⎝ n1 ⎠ POLARIZZAZIONE TM: ⎧ Ei 0ξ cos θ i − Er 0ξ cos θ i = Et 0ξ cos θ t ⎪ ⎨ n1 E + n1 E = n2 E ⎪ η i 0ξ η r 0ξ η t 0ξ 0 0 ⎩ 0 ( ) n1 ⎧ ⎪⎪ Et 0ξ = n Ei 0ξ + Er 0ξ 2 ⎨ n ⎪ Ei 0ξ cos θ i − Er 0ξ cos θ i = 1 cos θ t Ei 0ξ + Er 0ξ ⎪⎩ n2 ( Dalla seconda riordinando … ⎛ ⎞ ⎛ ⎞ n1 n1 Ei 0ξ ⎜⎜ cos θ i − cos θ t ⎟⎟ = Er 0ξ ⎜⎜ cos θ i + cos θ t ⎟⎟ n2 n2 ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ) quindi … 2 ⎛ n2 ⎞ n1 cos θ i − cos θ t ⎜⎜ ⎟⎟ cos θ i − n2 ⎝ n1 ⎠ ρV = = 2 n1 cos θ i + cos θ t ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ cos θ i + n2 ⎝ n1 ⎠ Quindi considerando l’angolo di elevazione: ρV = τV = 2 2 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ − cos 2 θ ⎝ n1 ⎠ 2 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ − cos 2 θ ⎝ n1 ⎠ ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ cos θ − ⎝ n1 ⎠ 2 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ cos θ + ⎝ n1 ⎠ Et 0ξ Ei 0ξ 2 = 2 n2 sin θ n1 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ sin θ + ⎝ n1 ⎠ 2 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ − cos 2 θ ⎝ n1 ⎠ 2 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ − sin 2 θ i ⎝ n1 ⎠ 2 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ − sin 2 θ i ⎝ n1 ⎠ Ponendo 1 0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 00 n2 n1 si possono riscrivere i coefficienti orizzontale e verticale: cos θ i − n 2 − sin 2 θ i cos θ i + n 2 − cos 2 θ i ρV = εr=81 εr=25 εr=16 εr=9 Reflection coefficient |ρΤΜ | Reflection coefficient |ρΤΕ | ρO = n= εr=4 εr=2.56 15 30 45 θΙ 60 TE Polarization 75 90 1 0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 00 n 2 cos θ i − n 2 − sin 2 θ i n 2 cos θ i + n 2 − sin 2 θ i εr=81 εr=25 εr=16 εr=9 εr=4 εr=2.56 15 30 45 θΙ 60 TM Polarization 75 90 Angolo di Brewster • Il coefficiente di riflessione per la polarizzazione elettrica verticale (TM) si annulla per un angolo di incidenza pari a: 2 2 ⎛n ⎞ ⎛n ⎞ cos θ i − ⎜⎜ 1 ⎟⎟ 1 − ⎜⎜ 1 ⎟⎟ sin 2 θ i = 0 ⎝ n2 ⎠ ⎝ n2 ⎠ ⎛n ⎞ cos 2 θ i = ⎜⎜ 1 ⎟⎟ ⎝ n2 ⎠ 2 ⎛ ⎛ n ⎞2 ⎜1 − ⎜ 1 ⎟ 1 − cos 2 θ i ⎜ ⎜⎝ n2 ⎟⎠ ⎝ ( ⇒ ( ) 2 ⎞ ⎛ ⎛ n ⎞2 ⎛ n ⎞2 ⎞ ⎞ ⎛ n ⎟ ⇒ cos 2 θ = ⎜ 1 ⎟ ⎜1 − ⎜ 1 ⎟ + ⎜ 1 ⎟ cos 2 θ ⎟ i i ⎜n ⎟ ⎜ ⎜n ⎟ ⎜n ⎟ ⎟ ⎟ 2 2 2 ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ) ⎛ ⎛ n ⎞4 ⎞ ⎛ n ⎞2 ⎛ ⎛ n ⎞2 ⎞ cos θ i ⎜ ⎜⎜ 1 ⎟⎟ − 1⎟ = ⎜⎜ 1 ⎟⎟ ⎜ ⎜⎜ 1 ⎟⎟ − 1⎟ ⇒ ⎟ ⎜ ⎝ n2 ⎠ ⎟ ⎝ n2 ⎠ ⎜ ⎝ n2 ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ 2 ⎛n ⎞ ⎛n ⎞ cos θ i = ⎜⎜ 1 ⎟⎟ 1 − ⎜⎜ 1 ⎟⎟ 1 − cos 2 θ i ⎝ n2 ⎠ ⎝ n2 ⎠ ⎛ ⎛ n ⎞ 2 ⎞⎛ ⎛ n ⎞ 2 ⎞ ⎛ n ⎞ 2 ⎛ ⎛ n ⎞ 2 ⎞ cos θ i ⎜ ⎜⎜ 1 ⎟⎟ − 1⎟⎜ ⎜⎜ 1 ⎟⎟ + 1⎟ = ⎜⎜ 1 ⎟⎟ ⎜ ⎜⎜ 1 ⎟⎟ − 1⎟ ⎜ ⎝ n2 ⎠ ⎟⎜ ⎝ n2 ⎠ ⎟ ⎟ ⎝ n2 ⎠ ⎜ ⎝ n2 ⎠ ⎝ ⎠⎝ ⎝ ⎠ ⎠ 2 2 ⎛ n1 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ 1 ⎝ n2 ⎠ = cosθ i = 2 2 ⎛ n1 ⎞ ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ + 1 1 + ⎜⎜ ⎟⎟ n ⎝ 2⎠ ⎝ n1 ⎠ • Angolo di Brewster Per incidenza pari all’angolo di Brewster non si ha riflessione e tutta la potenza dell’onda incidente passa quindi dall’aria al terreno. Questa proprietà trova qualche applicazione quando si voglia limitare l’effetto delle riflessioni Riepilogo Imponendo la condizione di continuità all’interfaccia (Eitang + Ertang = Ettang ) si ottengono i noti risultati: ⇒ bi , br , bt complanari (piano di incidenza) ⇒ Onda riflessa uniforme e θi = θr (legge di Snell della Riflessione); n1 n2 ⋅ sinθ1 ≤ 1 ⇒ Onda rifratta: - dissociata se n1 n2 ⋅ sinθ1 > 1 - uniforme se (n1sinθi=n2sin θt - legge di Snell della Rifrazione ) ⇒ Er= ρ Ei ; Et =τ Ei (ρ : coefficiente di riflessione ; τ : coefficiente di trasmissione) Onda piana locale Il campo è descrivibile in termini di onde piane TEM locali quando le sue componenti e i parametri costitutivi del mezzo variano “abbastanza lentamente” in funzione delle coordinate spaziali, nel senso che subiscono variazioni trascurabili su lunghezze dell’ordine di λ0 -Queste ipotesi su cui si basa l’ottica geometrica cadono in difetto in prossimità di superfici attraverso le quali i parametri costitutivi del mezzo, e quindi anche alcune delle componenti del campo, subiscano discontinuità di prima specie. -Per aggirare il problema si ricorre ancora al concetto di onda piana locale. Si ammette che ciascun raggio incidente sulla superficie di discontinuità abbia punto per punto un comportamento analogo a quello di un’onda piana uniforme avente in tutto lo spazio le medesime condizioni di incidenza che valgono localmente per il raggio: allora ogni raggio incidente sulla superficie di discontinuità dà luogo ad un raggio riflesso e ad uno rifratto, le cui direzioni iniziali (sulla superficie di discontinuità) sono definite dalla legge della riflessione e dalla legge di Snell. Onda Piana Locale ¾Analogamente l’espressione del vettore di Poynting è identica a quella valida per onde piane uniformi. r 2 r r r E × H * E0 S= = sˆ 2 2η ¾Le ⇒ L’Energia si propaga lungo i raggi ottici r r r r r − j β 0 S (r ) E (r , ω ) = E 0 (r ) ⋅ e r r r r r − j β 0 S (r ) H (r , ω ) = H 0 (r ) ⋅ e rappresentano dunque soluzioni delle equazioni di Maxwell che godono delle stesse proprietà delle onde piane uniformi, dove ŝ fa le veci del versore corrispondente al vettore d’onda. Si parla pertanto di Onde Piani Locali. Come per le onde piane anche per le onde piane locali vale che l’intensità (modulo del vettore di Poynting) vale: 2 1 I= E0 2η Spreading Factor ¾Tubo di flusso dell’energia: superficie chiusa costituita lateralmente da una famiglia di raggi ed ortogonalmente da due porzioni di superficie d’onda Σl dΣ2 dΣ1 ¾Applicando il teorema di Poynting (conservazione dell’energia) ad un tubo di flusso di sezioni sufficientemente piccole da poter considerare su di esse S ≈ costante e supponendo mezzo privo di perdite I1 ⋅ dΣ1 = I 2 ⋅ dΣ 2 Legge di intensità dell’ottica geometrica ¾L’intensità è inversamente proporzionale alle superficie di base del tubo di flusso si definisce quindi Fattore di Divergenza: A= r r S2 E2 dΣ1 r = r = lim E1 dΣ1 ,dΣ 2 →0 dΣ 2 S1 Tale grandezza tiene conto dell’eventuale attenuazione dovuta all’allargamento del fronte d’onda con la propagazione. La potenza portata da ogni raggio può diminuire con la distanza anche se il mezzo e’ privo di perdite poiché, man mano che l’onda avanza, l’energia viene distribuita su una superficie sempre più ampia. Spreading Factor ¾Se mezzo omogeneo ( ⇒ propagazione per raggi rettilinei) e onda generica (cioè sorgente generica), si può dimostrare che : dA dA 0 C1 A (ρ1, ρ2 , s ) = s C2 ρ1 C3 C4 ρ2 ρ1 ⋅ ρ2 (ρ1 + s) ⋅ (ρ2 + s) → ρ1,ρ2 : raggi di curvatura principali → C1C2 , C3C4 : caustiche dell’onda ¾Si possono distinguere i 3 casi usuali di riferimento: → Onda Sferica: ρ1=ρ2 =ρ0 ⇒ A= → Onda Cilindrica: ρ1= ∞ , ρ2 = ρ0 ⇒ → Onda Piana: ρ1= ρ2 = ∞ ⇒ A = 1 ρ0 ρ0 + s A= ρ0 ρ0 + s Polarizzazione e fase ¾Il fattore di divergenza permette di capire come evolve l’ampiezza del campo (e quindi la potenza) lungo il raggio ottico. Come variano invece la fase e la polarizzazione? ¾Supponendo per semplicità mezzo omogeneo, l’equazione del trasporto può r ∂E0 n essere così riscritta: n = cos t ⇒ 0 ∂s r 2 r ⎡r 6 r 78 ⎤ 6 r 47 r 48 r ⎢ ⎥ E0∇ S + 2∇S E0 ⋅ ∇ ln(n) + 2 ∇S ⋅ ∇ E0 = 0 ⎢ ⎥ ⎣ ⎦ ⇓ r ∂E0 1 ⎛ ∇ 2 S ⎞ r ⎟⎟ E0 = 0 + ⎜⎜ ∂s 2 ⎝ n ⎠ ( ) ¾Risolvendo tale equazione differenziale si ottiene: r E(s ) = r E (0 ) { Field at reference point (s = 0) ⋅ ρ1 ⋅ ρ2 − jβ s ⋅ e 1 2 ( ρ1 + s ) ⋅ (ρ2 + s) Phase 3 factor 14442444 3 Spreading factor Espressione vettoriale per la propagazione del campo lungo il raggio Riepilogo ¾In un mezzo a indice di rifrazione lentamente variabile e privo di sorgenti nella regione di interesse (Ji ≈ 0) , le equazioni di Maxwell ammettono soluzioni del tipo: r r r r − jβ S (rr ) E (r , ω ) = E0 (r ) ⋅ e 0 r r r r − jβ S (rr ) H (r , ω ) = H 0 (r ) ⋅ e 0 ¾I valori di H0 ed E0 possono essere calcolati risolvendo l’equazione del trasporto, la funzione S(r) risolvendo invece l’equazione dell’iconale; da tale equazione e’ possibile ottenere l’equazione differenziale dei raggi, che permette di ricavare informazioni sulle traiettorie dei raggi ottici dal solo andamento di n(r) ¾Tali soluzioni delle equazioni di Maxwell godono localmente in ogni punto delle stesse proprietà delle onde piane uniformi ⇒ Onda Piana Locale ¾Se il mezzo e’ omogeneo, la propagazione del campo lungo un raggio e’ descritta dalla seguente relazione r r ρ1 ⋅ ρ2 − jβ s ( ) E(s ) = E 0 ⋅ ⋅ e { { (ρ1 4 + s ) ⋅ (ρ2 + s ) Phase factor Field at reference 14 42444 3 point (s = 0) Spreading factor ¾L’ultima espressione permette quindi di calcolare il campo in un punto Q, partendo dal valore del campo nel punto P, da cui esce il raggio passante per Q. r ¾L’uso della E(s ) = r (0 ) E { Field at reference point (s = 0) ⋅ ρ1 ⋅ ρ2 − jβ s ⋅ e { (ρ +4s2 )⋅ 4 (ρ24+4 s) 141 4 3 Phase factor Spreading factor non è ammissibile in prossimità dei punti in cui la sezione del fascio infinitesimo preso intorno al raggio considerato si annulla; in questo caso infatti il fattore di divergenza tende all’infinito e il campo calcolato diverge, violando le ipotesi di lenta variabilità. La superficie costituita dall’insieme dei punti in cui i raggi convergono si chiama caustica e nel caso tale superficie abbia forma sferica, i raggi convergono nel centro della sfera che viene detto fuoco. ¾I risultati dell’ottica geometrica sono quindi inaccettabili in prossimità delle caustiche e dei fuochi. Raggio Riflesso/Rifratto ¾ Onde diretta, riflessa e rifratta piane uniformi ⇒ immediata rappresentazione a raggi della propagazione ¾ Raggio Riflesso ⇒ Direzione e verso : legge di Snell ( o principio di Fermat ) θΙ θ R x z ⇒ Polarizzazione e fase: r r r ⎡Γ Er (s ) = ErTE (s ) + ErTM (s ) = ⎢ TE ⎣ 0 PR: punto di riflessione r 0 ⎤ ⎡EiTE (PR )⎤ − jβs ⋅ ⎢r ⎥⋅e ΓTM ⎥⎦ ⎣EiTM (PR )⎦ ¾ Raggio Rifratto (Trasmesso) ⇒ Direzione e verso : legge di Snell θΙ z θΤ ⇒ Polarizzazione e fase: x r r TE r TM ⎡τ E t (s ) = E t (s ) + E t (s ) = ⎢ TE ⎣ 0 r 0 ⎤ ⎡EiTE (PR )⎤ − jβs ⋅ ⎢r ⎥⋅e τTM ⎥⎦ ⎣EiTM (PR )⎦ Riflessione/Rifrazione (caso reale) θi θr QR ¾ I risultati ricavati nel caso piano ideale restano validi in situazioni realistiche più generali purché le superfici (d’onda e di interfaccia fra i 2 mezzi) siano localmente piane. ⇓ θt Grandezze in gioco nel sistema (e in particolare raggi di curvatura) >> λ ¾ L’espressione per il calcolo del campo riflesso a distanza s dal punto di riflessione diviene pertanto (origine delle s ≡ QR): r r TE r TM ⎡Γ Er (s) = Er (s ) + Er (s ) = ⎢ TE ⎣ 0 r 0 ⎤ ⎡EiTE (PR )⎤ ⋅ ⎢r ⎥⋅ ΓTM ⎥⎦ ⎣EiTM (PR )⎦ ρ1r ⋅ ρr2 ⋅e − jβs r r ρ1 + s ⋅ ρ2 + s ( )( ) ρ1r, ρ2r: raggi di curvatura principali dell’onda riflessa (dipendono dai raggi di curvatura dell’onda incidente e della superficie di riflessione nel punto di riflessione) ¾Principio del campo locale: Il campo associato al raggio riflesso e rifratto dipende dalle proprietà elettromagnetiche e geometriche dell’oggetto in un intorno del punto di riflessione e dalle proprietà del campo incidente nel punto di riflessione