relazione DAS 2014

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Del. n. FVG/ 69 /2015/FRG
REPUBBLICA ITALIANA
la
CORTE DEI CONTI
Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia
I Collegio
composto dai seguenti magistrati:
PRESIDENTE:
dott. Carlo Chiappinelli
CONSIGLIERE:
avv. Fabrizio Picotti (relatore)
PRIMO REFERENDARIO:
dott.ssa Oriella Martorana
Deliberazione del 14 luglio 2015
avente come oggetto la dichiarazione di affidabilità del rendiconto generale della
Regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio 2014 e di legittimità e regolarità delle
relative operazioni
Visto l’articolo 100, comma 2, della Costituzione;
vista la legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, e successive modifiche e integrazioni
(Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia);
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio
1934, n. 1214, e successive modifiche e integrazioni;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e di
controllo della Corte dei conti, e successive modifiche e integrazioni;
visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1975, n. 902, così come
modificato dal decreto legislativo 15 maggio 2003, n. 125, recante norme di attuazione dello
Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia in materia di funzioni di controllo
della Sezione regionale della Corte dei conti;
visto l’articolo 1 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni
dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;
vista la deliberazione della Sezione Plenaria n. 13/2015 del 5 febbraio 2015 con la quale
è stato approvato il programma delle attività di controllo della Sezione per l’anno 2015;
vista la deliberazione n. 14/2015 del 5 febbraio 2015 con la quale è stato approvato lo
specifico piano di lavoro (comprendente anche la metodologia di campionamento statistico) ai
fini della selezione delle operazioni da assoggettare al controllo propedeutico alla dichiarazione
di affidabilità del rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2014;
vista la delibera della Giunta regionale n. 1015 del 29 maggio 2015 di approvazione delle
risultanze del rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2014;
vista la delibera della Giunta regionale n. 1017 del 29 maggio 2015 di approvazione del
conto del patrimonio relativo al rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2014,
rettificata dalla delibera della Giunta regionale n. 1160 del 19 giugno 2015;
vista la nota prot. n. 2201 del 7 luglio 2015, con la quale sono stati comunicati alla
Direzione generale, al Segretariato generale e alla Direzione centrale finanze, patrimonio,
coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie gli esiti dell’istruttoria
con le osservazioni e i rilievi del magistrato istruttore, con fissazione al 10 luglio 2015 della
data della riunione per l’esame in contraddittorio;
considerate le deduzioni orali formulate dall'Amministrazione regionale;
vista l’ordinanza presidenziale n. 11 del 9 febbraio 2015 relativa alle competenze e alla
composizione dei collegi della Sezione;
vista l’ordinanza presidenziale n. 36 del 13 luglio 2015 con la quale è stato convocato per
la data del 14 luglio 2015 il I Collegio per l’approvazione degli esiti del controllo;
sentito il relatore cons. avv. Fabrizio Picotti;
DELIBERA
- di approvare gli esiti del controllo finalizzato alla presentazione della dichiarazione di
affidabilità quali risultano dalla relazione allegata alla presente deliberazione di cui costituisce
parte sostanziale e integrante;
- di rendere al Consiglio regionale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia la seguente
dichiarazione ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 33, comma 3, del decreto del
Presidente della Repubblica 25 novembre 1975, n. 902:
“si dichiara l’affidabilità del rendiconto generale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
dell’esercizio finanziario 2014 e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, con le
precisazioni espresse nella relazione allegata alla presente deliberazione”;
- di richiedere all’Amministrazione, in conformità ai principi enunciati nella suddetta relazione,
di comunicare le misure che verranno conseguenzialmente adottate dall’Amministrazione
stessa in esito ai riscontri rappresentati nell’allegata relazione;
ORDINA
che, a cura della Segreteria, copia della presente deliberazione e dell’unita relazione siano
trasmesse al Consiglio regionale e al Presidente della Regione;
INCARICA LA SEGRETERIA
- di comunicare l'avvenuto deposito della presente deliberazione alla Direzione generale, al
Segretariato generale e alla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e
programmazione politiche economiche e comunitarie;
- di pubblicare la presente deliberazione sul sito web della Sezione e di curare gli adempimenti
necessari per la pubblicazione sul sito web istituzionale della Corte dei conti.
Così deciso nella Camera di consiglio del 14 luglio 2015.
il relatore
f.to
il Presidente
Fabrizio Picotti
f.to
Carlo Chiappinelli
Depositata in Segreteria in data 17 luglio 2015.
Per Il preposto al Servizio di supporto
f.to Leddi Pasian
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SEZIONE DI CONTROLLO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITA’
DEL RENDICONTO GENERALE
DELLA REGIONE AUTONOMA
FRIULI VENEZIA GIULIA
E DI LEGITTIMITA’ E REGOLARITA’
DELLE RELATIVE OPERAZIONI
| 2014 |
Deliberazione del 14 luglio 2015
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
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SINTESI E CONCLUSIONI
Oggetto del controllo. La riduzione dell’oggetto del controllo nell’ottica della
semplificazione e organizzazione dei controlli previsti dall’articolo 1 del decreto legge n.
174/2012.
E’ opportuno premettere che nell’ambito della semplificazione dei controlli, che costituisce uno
specifico obiettivo del programma di attività della Sezione per il 2015, sono stati attratti anche i
criteri di individuazione delle operazioni da assoggettare al controllo propedeutico alla
dichiarazione di affidabilità, con una conseguente riduzione del controllo sulla regolarità e
legittimità degli atti, mentre è rimasta confermata l’impostazione del controllo sulla regolarità
delle procedure.
Complessivamente l’indagine svolta sull'esercizio 2014 si è indirizzata verso 11 capitoli di entrata
sugli 864 presenti nel rendiconto 2014 e 66 capitoli di spesa sui 2.506 presenti nel rendiconto 2014,
scelti sia in base a criteri di campionamento statistico sia in base a scelte professionali.
I capitoli (77) complessivamente presi in considerazione ai fini dell’indagine, senza tener conto di
tutti quelli analizzati nell'ambito delle verifiche sulle misure adottate dall'Amministrazione a
seguito dei rilievi formulati sull’esercizio 2013 e precedenti1, rappresentano una percentuale pari al
2,29% di tutti i capitoli (3.370) presenti nel rendiconto2. Con riferimento ai suddetti capitoli sono
stati oggetto di controllo 10 crediti, 18 decreti di impegno e 37 titoli di spesa con i relativi decreti di
liquidazione3.
Si tratta di 6 capitoli dell'entrata e 25 della spesa.
Sull'esercizio 2006 era stato assoggettato a controllo il 2,79% dei capitoli, sull'esercizio 2007 il 5,47%, sul 2008 il
5,52%, sul 2009 l'8,15%, sul 2010 il 3,64%, sul 2011 l'1,44%, sul 2012 il 6,04% e sul 2013 il 5,23%.
3 Sul rendiconto 2013 erano stati esaminati 18 crediti, 70 decreti d'impegno e 128 titoli di spesa.
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Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Misure consequenziali in esito al controllo DAS sul rendiconto 2013. Iniziative e risposte
sostanzialmente adeguate da parte dell’Amministrazione.
I rilievi e le indicazioni che la Sezione emana in esito ai suoi controlli sulla Regione danno luogo, a
seconda dei casi, all’adozione di misure consequenziali di adeguamento nella diversa forma di atti
aventi forza di legge o comunque di carattere sistemico e generale oppure di puntuale atto
amministrativo. Nell’ambito del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale
approvato da questa Sezione con deliberazione n. 68 del 10 giugno 2015, si è dato atto delle misure
consequenziali adottate con legge o regolamento (sui temi dell’applicazione al bilancio dell’avanzo
presunto libero, sulla tempistica di cancellazione dei residui perenti dal conto del patrimonio, sulla
spettanza dei compensi agli amministratori di una Consulta d’ambito, sulla qualità della
legislazione), mentre nella presente relazione si evidenziano le singole misure consequenziali
adottate con riferimento agli specifici rilievi formulati nella dichiarazione di affidabilità del 2013. A
questo proposito è però opportuno ricordare che la risultanza generale che ha caratterizzato il
controllo DAS sugli atti del precedente esercizio 2013 è stata il mancato riscontro di gravi
irregolarità nelle procedure di gestione del bilancio e, nei limiti della metodologia applicata, di atti
illegittimi o gravemente irregolari sotto il profilo contabile. Gli esiti del 2013 si erano rivelati
pertanto più positivi rispetto a quelli emersi ai fini delle precedenti dichiarazioni di affidabilità. Ciò
si è tradotto in una più agevole adozione di misure di adeguamento da parte dell’Amministrazione.
Purtuttavia, se si tiene conto dell’entità e del contenuto dei rilievi formulati nel corso del 2014
nell’ambito del controllo interno di ragioneria, che citano i postulati espressi dalla Sezione, si può
dedurre che i basilari principi metodologici, procedurali e sostanziali che la Sezione ha avuto modo
di affermare negli anni ai fini delle dichiarazioni di affidabilità non appartengano ancora del tutto
alla fisiologia dell’azione amministrativa degli apparati regionali. Ciò è meritevole di particolare
attenzione a fronte dell’arretramento del controllo interno preventivo di legittimità determinato
dalla legge regionale n. 1/2015, che da un lato ha valorizzato la responsabilità dirigenziale e
dall’altro ha demandato la verifica di legittimità dell’azione amministrativa a un controllo
successivo a campione esercitato dall’organismo di internal audit.
Tenendo conto di questa prospettiva e delle logiche e finalità che presiedono al controllo di
legittimità e regolarità proprio della dichiarazione di affidabilità, si può comunque pervenire alla
conclusione che, alla luce dei riscontri forniti dall’Amministrazione, i rilievi e le riserve espresse
dalla Sezione ai fini delle precedenti dichiarazioni di affidabilità possono considerarsi superati a
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mezzo delle misure adottate dall’Amministrazione, sia pur nei limiti specificati nella relazione con
riferimento ad alcune situazioni di dettaglio.
Premessa per una lettura sistemica delle risultanze del controllo.
Considerata la natura e le finalità del controllo DAS, la Sezione precisa che l’attuale fase di
transizione verso una contabilità armonizzata ha indotto a valutare gli esiti dell’istruttoria e a
sviluppare le conseguenti osservazioni e considerazioni anche in funzione del futuro assetto
normativo e delle problematiche attuative che si possono prefigurare. E’ poi appena il caso di
ricordare che i riscontri eseguiti sui capitoli selezionati con metodo statistico debbono tener conto
del significato espansivo dell’osservazione derivante dal metodo di selezione utilizzato.
Esiti del controllo sui capitoli di entrata.
La disamina dei capitoli di entrata svolta in sede istruttoria ha evidenziato l’esistenza di
problematiche connesse alla contabilizzazione nei pertinenti titoli di bilancio e alla gestione della
fase dell’entrata, specie con riferimento ai presupposti dell’accertamento, che vengono
prevalentemente ricondotti alla riscossione. E’ questo un argomento su cui negli anni più volte si è
pronunciata la Sezione e che costituisce il tema su cui meno incisive sono risultate le misure
correttive adottate dall’Amministrazione. Va peraltro osservato che l’alterazione dell’attribuzione
alla competenza dell’anno dipendente da una tendenziale coincidenza dell’accertamento con il
momento della riscossione e la conseguente mancata contabilizzazione ed evidenza contabile di un
credito giuridicamente esistente non risulta abbiano mai pregiudicato gli equilibri del bilancio
regionale.
La problematica è peraltro destinata a comporsi a seguito dell’armonizzazione, i cui principi sono
stati in parte anticipati dalla Regione a mezzo dell’articolo 13, comma 3, della legge regionale n.
6/2013 che ha integrato l'articolo 37 della legge regionale di contabilità n. 21/2007 stabilendo che
“l'Amministrazione iscrive il credito come competenza dell'anno finanziario in cui esso giunge a
scadenza o, qualora dal titolo non si ricavi espressamente la data di scadenza, come competenza dell'anno
finanziario in cui esso è sorto”. In questa fase temporale di transizione è peraltro possibile che in
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Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
relazione alla gestione 2014 si configurino situazioni ibride e non coerenti con questo principio
contabile.
Una emblematica situazione di questo genere si rinviene nella gestione del credito n. 24321 di cui al
capitolo 2273 concernente i rimborsi delle aziende farmaceutiche a titolo di pay back per il primo
semestre 2014 comunicati dall’AIFA e aventi scadenza 19 dicembre 2014. Il credito oggetto di
controllo è parte di una più ampia entrata allo stesso titolo, che ha dato luogo a diversi
accertamenti.
Il contraddittorio finale con l’Amministrazione ha confermato che l’accertamento dell’entrata non
si è basato sulle risultanze del documento, ma è stato realizzato sulla base della riscossione e in
misura corrispondente all’importo riscosso. Per un verso l’accertamento è stato infatti superiore
all’importo risultante dalla comunicazione AIFA; per altro verso una parte del credito risultante
da tale comunicazione ha dato luogo a un accertamento nel 2015; per altro verso ancora sono stati
accertati componenti di pay back di competenza degli anni precedenti e importi non dovuti che
dovranno essere restituiti.
Nell’ottica della prossima armonizzazione debbono essere inquadrate e verificate anche le
dinamiche riguardanti il capitolo di spesa 9649 (“fondo per la compensazione delle minori entrate
da effettuare nell’anno in relazione a fondi statali, corrispondente alle maggiori entrate accertate
nell’anno precedente”), alimentato anche dalle risorse del predetto capitolo 2273 dell’entrata, che
rilevano sotto il profilo della gestione della contabilizzazione delle entrate pervenute a fine esercizio
da assegnazioni statali con destinazione vincolata. Il controllo, pur rilevando il rispetto dei vincoli
delle destinazioni delle entrate de quibus e l’equilibrio finale della particolare gestione contabile, ha
rilevato che la stessa incide, a mezzo di una duplicazione delle risorse contabilizzate in entrata,
sulle risultanze della consistenza complessiva della competenza dell’anno.
L’istruttoria ha poi rilevato quattro casi concernenti il coinvolgimento a vario titolo della Regione
nell’attuazione di programmi fruenti di finanziamenti dell’Unione europea in relazione ai quali in
due casi (capitolo 30 e capitolo 1267) l’allocazione contabile dell’entrata al titolo IV corrispondeva
a un’iscrizione a spesa al titolo II pur a fronte di una non riconducibilità della spesa al titolo della
spesa d’investimento, bensì a quello di spesa corrente. Al riguardo, pur prendendo atto delle ampie
deduzioni svolte dall’Amministrazione, la Sezione ribadisce la necessità di una preventiva
predeterminazione della corrispondenza tra i titoli di entrata e di spesa per una medesima
operazione, tenendo conto delle norme che individuano la natura della destinazione delle somme a
spesa e di altri supporti ermeneutici, quali le indicazioni illustrative delle codifiche SIOPE.
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Più rilevante è la casistica che concerne i capitoli 1408 e 1288, che si caratterizzano per la gestione
dei fondi europei in partita di giro in relazione al ruolo esercitato dalla Regione. Al riguardo,
ritenute non esaustive le deduzioni svolte dall’Amministrazione con riferimento al capitolo 1408, la
Sezione ribadisce che la contabilizzazione in partita di giro richiede l’assenza di ogni scelta di
carattere discrezionale nella gestione della risorsa, essendo fondata la regolarità di siffatta
allocazione contabile sul mero adempimento di attività predeterminate, cosicché l’attività
regionale si configura come attività vincolata nell’an, nel quantum e nel quomodo.
Con l’entrata in vigore dell’armonizzazione, anche in questo settore l’Amministrazione dovrà
scrupolosamente improntare la propria organizzazione contabile ai nuovi principi sulla base dei
quali, perlomeno in linea generale, i finanziamenti comunitari non possono essere contabilmente
allocati tra i servizi per conto terzi e le partite di giro, anche se destinati a essere spesi coinvolgendo
altri enti, nei casi in cui non risultino predefiniti tempi, importi e destinatari dei necessari
trasferimenti.
Verifica della corretta conservazione dei residui attivi.
Nel controllo sui capitoli di entrata 1267, 30 e 1288 è emersa la tematica della conservazione dei
residui attivi. Il comma 2 dell’articolo 39 della legge regionale 8 agosto 2007, n. 21, così recita: “Le
somme da conservarsi in conto residui attivi … sono mantenute nelle scritture contabili fino a quando
non vengano riconosciute di dubbia o difficile esazione ovvero assolutamente inesigibili”. La previsione
legislativa presuppone quindi espressamente lo svolgimento da parte dell’Amministrazione di
quell’attività di diligente attenzione per una corretta conservazione dei residui attivi che già in
passato ha costituito oggetto del controllo esercitato dalla Sezione.
Alla luce delle risultanze del rendiconto 2014, il controllo ha verificato che per i capitoli in esame la
conservazione dei residui attivi (per un totale di euro 1.032.401,60, provenienti dal 2009 e dal 2012)
risulta effettivamente giustificata, in quanto sussistono i presupposti sostanziali dei crediti che
appaiono di affidabile esigibilità.
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Esiti del controllo sui capitoli di spesa.
Aspetti procedurali.
Il controllo ha innanzitutto verificato la regolarità delle procedure contabili seguite
dall’Amministrazione nella fase della spesa, ivi comprese alcune di quelle che rinvengono la loro
fonte nelle recenti innovazioni apportate all’ordinamento contabile regionale in vista della
prossima armonizzazione dei sistemi e degli schemi di bilancio. Rientrano in questa casistica i
positivi riscontri eseguiti con riferimento all’eliminazione dell’istituto della competenza derivata a
favore di un’iscrizione delle quote accantonate e vincolate in competenza 2015 come avanzo
vincolato. Analogamente è da dirsi a proposito del riallineamento delle imputazioni contabili delle
quote dei contributi pluriennali rispetto alle date di effettiva scadenza dei ruoli di spesa. Alla luce
di disposizioni legislative già da tempo presenti nell’ordinamento contabile regionale sono stati
invece eseguiti, sempre con esito positivo, i riscontri relativi al rispetto del principio volto a
contenere la formazione dei residui passivi nonché al rispetto delle norme che richiedono, ai fini
della conservazione dei residui, la verifica circa l’esistenza di adeguati presupposti anche temporali.
Controllo su singoli atti e sui titoli.
Il controllo su un ruolo di spesa fissa assunto a valere sul capitolo 8993 ha evidenziato che non
risultava assolto l’adempimento, da parte del Comune beneficiario, dell’obbligo di rendicontazione
alla scadenza prevista (31 dicembre 2005 successivamente prorogata al 31 dicembre 2007 e infine al
31 luglio 2011).
La Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, in
sede di contraddittorio, ha esposto quanto comunicato dal Comune e cioè che, a seguito
dell’ultimazione dei lavori avvenuta nel settembre 2011 (e quindi fuori termine), è insorto un
contenzioso con il direttore dei lavori, concluso transattivamente nel dicembre 2014. Entro i
prossimi mesi è prevista la rendicontazione, dopo il certificato di collaudo e regolare esecuzione
dell’opera da parte di un nuovo collaudatore. È agli atti una richiesta tardiva del Comune di
proroga in sanatoria dei termini di rendicontazione.
La Sezione prende atto delle assicurazioni della citata Direzione centrale su un futuro attento
monitoraggio dei termini assegnati, ma nel caso concreto si rileva che sono ampiamente spirati i
termini del procedimento finanziario che richiedevano la presentazione del rendiconto (da ultimo
31 luglio 2011). Nel frattempo il finanziamento è stato totalmente erogato senza che
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l’Amministrazione regionale considerasse la necessità di verificare se un così ampio ritardo fosse
dovuto a una situazione tale da produrre effetti negativi sulla spettanza e proficuità del
finanziamento medesimo, come sotteso dalla ratio che fissa dei termini per la presentazione del
rendiconto.
Nell’ambito del controllo sul capitolo 9390 riguardante un trasferimento di fondi all’ERSA per un
milione di euro che traeva fondamento in una variazione di bilancio disposta a mezzo di mera
variazione della tabella allegata alla legge di assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014, si è
verificata la consistenza del percorso programmatorio che aveva condotto alla stipula del contratto
con Veronafiere per EXPO 2015, cui erano destinati 732.000 euro di cui non risultavano evidenze
nei documenti della programmazione 2014 dell’ente pubblicati sul suo sito web. La
documentazione prodotta in risposta alle richieste istruttorie dalla Direzione centrale attività
produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali non ha offerto informazioni utili in
merito alla programmazione e alla quantificazione finanziaria del contratto con Veronafiere per
EXPO 2015. Ulteriore documentazione acquisita direttamente dall’ERSA ha piuttosto fatto
emergere che il rapporto con Veronafiere nell’ambito dell’EXPO riguarda la programmazione
2015. La Sezione deve pertanto dedurre che l’operazione dell’importo di euro 732.000,00 non è
stata assistita, dal lato dell’ERSA, da evidenze in sede programmatoria 2014 a fronte peraltro di
una traccia relativa alla partecipazione regionale a EXPO 2015 contenuta nella relazione politicoprogrammatica regionale 2014-2016.
L’esame della documentazione relativa a un decreto di concessione di un contributo, a valere sul
capitolo 9434, a favore del Collegio regionale delle guide alpine per l’organizzazione e lo
svolgimento dei corsi di abilitazione per l’esercizio della professione, ha evidenziato l’incompletezza
della fase istruttoria del procedimento contributivo, soprattutto con riferimento agli accertamenti
e alle valutazioni afferenti alla quantificazione della spesa ammissibile a contributo che si limita a
rimandare alla “proposta” del beneficiario. Costituisce una mera clausola di stile l'espressione,
riportata nelle premesse del decreto di concessione del contributo, secondo la quale “l’intera spesa
proposta dal Collegio regionale può considerarsi ammissibile in quanto rientrante negli obiettivi e nelle
finalità della legge regionale”.
A questo proposito, la Sezione osserva anche che, ai sensi dell’articolo 11, comma 2, del decreto del
Presidente della Regione 21 agosto 2002, n. 253, le domande di contributo per lo svolgimento dei
corsi di formazione professionale di cui all’articolo 159 della legge regionale n. 2/2002 devono essere
corredate, oltre che dai preventivi di spesa, anche dai programmi dei corsi e da una relazione
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Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
illustrativa che indichi le modalità di selezione, il numero previsto dei partecipanti e la quota di
partecipazione prevista per ogni candidato. La documentazione presentata a corredo della
domanda di contributo non include i programmi dei corsi, la relazione illustrativa non riporta le
modalità di selezione, la quota di partecipazione prevista per ogni candidato e il preventivo di
spesa sono del tutto generici e non consentono una valutazione dettagliata dei costi da ammettere a
contributo, come richiesto dall’articolo 12 del succitato decreto del Presidente della Regione n. 253
del 2002 che stabilisce i criteri e le modalità di concessione dei contributi in argomento. A proposito
la Sezione ricorda che simile osservazione era stata rivolta nei confronti di una fattispecie analoga
nella dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2010 e che, nell’ambito del contraddittorio finale,
l’Amministrazione aveva preso atto di quanto rappresentato e aveva dato assicurazione per il
futuro di prestare la massima attenzione nei confronti degli elementi che devono essere allegati alla
domanda di contribuzione.
A fronte della richiesta di chiarimenti sul punto, la Direzione centrale attività produttive,
commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, nel prendere atto del rilevato difetto in fase
istruttoria e assicurando per il futuro la necessaria attenzione alla completezza degli elementi di
cognizione, ha peraltro precisato che va tenuta presente l’alea in sede di valutazione connessa alla
realizzazione delle prove attitudinali per la selezione dei candidati al corso di formazione, dal
momento che all’atto della domanda il numero dei candidati, su cui si basa la spesa, non è
conosciuto. La predetta Direzione centrale è in attesa della rendicontazione completa dell’iniziativa
che dovrà evidenziare in modo coerente e dettagliato quanto realizzato.
Il contraddittorio finale ha confermato che sono state disattese le norme regolamentari che
disciplinano la fase di presentazione della domanda, con riflessi anche sui criteri di ripartizione del
contributo. Le osservazioni svolte dall’Amministrazione da un lato pare non prendano in
considerazione le cognizioni desumibili dalle pregresse esperienze e dall’altro, se effettivamente
fondate, dovrebbero indurre a valutare l’opportunità di una semplificazione del regolamento.
Il capitolo 3690 concerne il finanziamento all’ANAS spa per l’attuazione degli interventi di
ristrutturazione degli assi stradali di interesse statale e regionale previsti dall’APQ 4 marzo 2005. Il
controllo ha verificato l’esistenza di una regolazione dei rapporti finanziari intercorrenti a vario
titolo tra Regione e ANAS operata sulla base di una compensazione finanziariamente molto
rilevante, in relazione alla quale non emergeva dagli atti alcuna dimostrazione di assenso o
condivisione da parte dell’ANAS, pur in presenza di alcune componenti finanziarie che traevano
origine da rapporti litigiosi. Più precisamente il decreto n. 1025 del 12 marzo 2014 del Direttore
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
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centrale infrastrutture ha definito la situazione debitoria/creditoria intercorrente tra Regione e
ANAS, individuando il debito regionale in euro 17.650.000,00 e quello dell’ANAS in euro
8.925.035,08. Considerato l’intendimento di avvalersi dell’istituto della compensazione, il debito
regionale è stato conseguentemente definito in euro 8.724.964,92 (somma che grava sui capitoli
3670 e 3671). Il decreto esaminato dispone, tra le altre, la liquidazione a favore di ANAS di euro
7.581.383,89 sul capitolo 3690 a titolo di pagamento dei lavori di realizzazione di una variante e
degli interventi di ripristino della sede stradale e variante in galleria a seguito dei dissesti causati
dall’alluvione del 2003. La rilevanza finanziaria della compensazione impone di verificare
l’inesistenza di pretese finanziarie dell’ANAS che potrebbero ripercuotersi sul bilancio. In esito alla
richiesta istruttoria diretta a ottenere chiarimenti e conferme di quanto sopra, l’Amministrazione
ha precisato che ANAS ha sostanzialmente aderito alla proposta transattiva anche se a tutt’oggi
non ha formalmente confermato tale adesione, la cui comunicazione sarebbe peraltro imminente.
La Sezione rimane pertanto in attesa di acquisire agli atti del controllo l’adesione dell’ANAS alla
compensazione, tenuto conto della diversa natura dei sottostanti rapporti che la alimentano.
Gli esiti del controllo sul capitolo 1321 relativo alle spese per la realizzazione delle infrastrutture
destinate al funzionamento del Collegio del Mondo unito dell’Adriatico consentono di svolgere due
considerazioni. La prima riguarda l’adempimento degli obblighi concernenti “l’Amministrazione
trasparente” che nel caso concreto sono stati comunque regolarmente assolti. L’osservazione è
finalizzata a richiamare l’attenzione sull’opportunità che il reperimento delle informazioni presenti
nel sito sia più agevole, nel senso che attualmente esse non sono immediatamente e facilmente
evincibili nella loro interezza. Va infatti considerato che uno dei cardini della disciplina sugli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
Amministrazioni è la qualità dell’informazione pubblicata che, tra l’altro, deve tradursi in
semplicità di consultazione, comprensibilità e facile accessibilità.
La seconda considerazione trae fondamento dalla circostanza che la fine dei lavori risultava
apparentemente intervenuta due mesi oltre il termine contrattuale senza che gli atti del
procedimento specificassero l’esistenza di conseguenze. In risposta alla richiesta di chiarimenti
l’Amministrazione ha precisato che lo slittamento dei termini di fine lavori è stato determinato
dalle condizioni metereologiche, trattandosi di lavori da svolgere all’esterno. Nel prendere atto di
quanto precisato nel merito, la Sezione ribadisce la necessità che gli atti amministrativi diano
cognizione di ogni elemento rilevante del procedimento, in modo che emergano chiaramente le
circostanze in base alle quali sono state assunte le decisioni amministrative, ivi incluse le condizioni
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Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
che eventualmente non abbiano consentito il rispetto delle tempistiche concordate, tenuto peraltro
conto che nel caso in esame la lettera di affidamento prevedeva una penale per ritardata
ultimazione della prestazione.
Il controllo sul capitolo 6278 ha evidenziato un’apparente violazione da parte dell’ERSA della
norma di cui all’articolo 8, comma 52, della legge regionale n. 1/2007 secondo la quale
“L'Amministrazione regionale è autorizzata a effettuare conferimenti a favore degli enti regionali e degli
enti funzionali della Regione a seguito della dimostrazione dell'effettivo fabbisogno di cassa”.
In occasione del controllo è stato verificato che, ai fini del trasferimento di fondi richiesto alla
Regione, l’ERSA ha rappresentato una situazione di cassa al 30 novembre 2014 di euro
2.151.340,30 e una previsione di pagamenti a tutto il 2014 di euro 2.070.000,00. Si è
successivamente verificato che la giacenza di cassa al 31 dicembre 2014 ammontava in realtà a euro
2.680,223,37.
A fronte delle richieste istruttorie dirette a chiarire se l’apparente discrasia sulla situazione di cassa
prevista fosse effettivamente esistente, nonché quali fossero le verifiche che la Regione attiva per il
riscontro dell’attendibilità delle dichiarazioni rilasciate dagli enti interessati da analoghe
disposizioni concernenti il fabbisogno di cassa, è stato precisato che, nell’articolo 8, comma 52,
della legge regionale n. 1/2007, “non sono indicate formalità specifiche per la dimostrazione
dell’effettivo fabbisogno di cassa da parte degli enti beneficiari di conferimenti. In casi analoghi la
suddetta dichiarazione è effettuata tramite scambio di corrispondenza”. In chiusura d’esercizio la
dichiarazione di fabbisogno di cassa tende ad assumere la forma di una previsione. Nel caso in
esame la liquidazione è stata disposta ritenendo che sussistesse il presupposto del fabbisogno di
cassa in considerazione dell’approssimarsi della chiusura dell’esercizio e della conseguente
sospensione dei trasferimenti fino al ripristino dell’operatività dei capitoli di bilancio all’apertura
dell’esercizio 2015.
Dal momento che la competente Direzione centrale ha richiesto opportuni chiarimenti al
beneficiario al fine di dare riscontro alle osservazioni formulate in merito all’apparente discordanza
evidenziata, l’ERSA ha precisato che i pagamenti programmati e quantificati in via presuntiva
sono stati effettivamente eseguiti e che la richiesta di erogazione trovava giustificazione nella
necessità di far fronte a tutti i pagamenti da effettuare nell’anno. In realtà alcune azioni si sono
protratte nel tempo e i relativi pagamenti sono stati effettuati nel 2015 in conto residui. La Sezione
prende atto delle precisazioni e ribadisce a ogni buon conto che la norma che prevede la
dimostrazione dell’effettivo fabbisogno di cassa per gli enti regionali è finalizzata al contenimento
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
14
della spesa regionale in funzione dell’osservanza degli obblighi di finanza pubblica che gravano
sulla Regione e che, come tali, esigono scrupolosa osservanza da parte di tutti gli apparati
regionali, non potendo essere ricondotto il precetto che essa contiene al livello di una mera
previsione o di un adempimento di natura formale.
Evidenze contabili delle spese di rappresentanza.
Le spese di rappresentanza costituiscono, all’interno dei temi di finanza pubblica, un argomento
particolarmente rilevante innanzitutto perché l’incertezza dei confini della nozione ne ha avallato
forme di abuso che hanno fatto lievitare la spesa e che sono state più volte rilevate dalla
giurisprudenza della Corte dei conti. In secondo luogo il carattere strumentale della spesa rispetto a
un valore (in sintesi, quello della promozione dell’immagine dell’ente pubblico) che non è
immediatamente espressione di un interesse primario richiede particolari cautele nella sua gestione
e chiare correlazioni tra la spesa e i benefici che ne derivano.
Il controllo, tendente a verificare la regolare applicazione del nuovo regolamento regionale sulle
spese di rappresentanza e a individuare le evidenze contabili del fenomeno, ha innanzitutto
riscontrato che il monitoraggio delle spese di rappresentanza da parte della Regione è effettuato in
occasione e ai fini del contenimento della spesa complessiva afferente le diverse tipologie di spesa
(per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza), il cui contenimento
costituisce un unitario obiettivo di finanza pubblica regionale ai sensi del comma 14 dell’articolo 12
della legge regionale n. 22/2010.
Ha inoltre riscontrato che allo stato non sussiste un’autonoma e unitaria evidenza del complesso
delle spese di rappresentanza e in particolare di quelle allocate su capitoli diversi da quelli gestiti
dall’Ufficio di Gabinetto della Presidenza. L’approfondimento della Sezione, che ha rilevato la
corretta applicazione del nuovo regolamento, ha comunque consentito di individuare la modesta
entità finanziaria del fenomeno, che nel 2014 ammonta a complessivi euro 62.609,60 di impegni,
pari al 4,19% del complesso dell’aggregato di spesa (impegni) rilevante ai fini dell’articolo 12,
comma 14, della legge regionale n. 22/2010.
15
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Stato di attuazione delle attività concernenti l’attuazione del programma ERMES per lo
sviluppo della banda larga e di quelle conseguenti alla stipula dell’accordo quadro del 12
dicembre 2003 con Rete Ferroviaria Italiana R.F.I. per individuare interventi urgenti di
completamento e miglioramento della rete ferroviaria nel territorio della Regione Friuli
Venezia Giulia.
In occasione della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2012 la Sezione aveva, fra gli altri,
sottoposto a controllo i capitoli della spesa 3680 (interventi per la realizzazione di infrastrutture
immateriali, anche mediante conferimento di capitale a società aventi per finalità la promozione, la
realizzazione e/o la gestione di infrastrutture immateriali, nonché ad altre società controllate dalla
Regione) e 3704 (stipula con Rete Ferroviaria Italiana R.F.I. di un accordo quadro per individuare
interventi urgenti di completamento e miglioramento della rete ferroviaria nel territorio della
Regione Friuli Venezia Giulia – ricorso al mercato finanziario), gestiti dalla Direzione centrale
infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università.
Chiarite e definite talune problematiche contabili che erano state intercettate, le criticità allora
rilevate per entrambi i capitoli riguardavano soprattutto il piano dei rapporti tra la
programmazione e l’attuazione dei programmi che si presentavano disallineate tra loro. I potenziali
riflessi delle due attività sul bilancio regionale inducevano la Sezione a ritenere necessaria, in
assenza di adeguate forme di controllo interno, un’attività ricorrente di monitoraggio, finalizzata a
conoscere, anno per anno, lo stato di attuazione della progettazione e di realizzazione degli
interventi. Inoltre la correlazione tra l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione
amministrativa e la legittimità della stessa consentiva di sviluppare il monitoraggio nell’ambito
della dichiarazione di affidabilità, pur presentando le relative tematiche più immediati aspetti
riconducibili alle logiche di un controllo sulla gestione, volto a misurare la proficuità delle scelte e
dell’azione regionale.
La Sezione ha preso atto delle ampie precisazioni fornite dalla competente Direzione centrale sullo
stato di avanzamento dei due programmi di rilevanza strategica per gli interessi regionali e in
particolare delle difficoltà che ancora permangono nell’attuazione del programma afferente il
completamento e il miglioramento della rete ferroviaria regionale, che ha preso avvio in sede
amministrativa già nel 2002. La Sezione ha altresì preso atto che, nell’ambito della revisione
attuata dalla Regione delle proprie strategie di sviluppo trasportistico, con delibera n. 1920 del 17
ottobre 2013, la Giunta regionale ha individuato specifici obiettivi prioritari nell’ambito delle
attività previste dall’accordo quadro.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
16
Con riferimento al programma ERMES sono stati infine forniti i dati di sintesi, concernenti lo stato
di attuazione degli interventi in relazione all’oggetto complessivo del programma, che evidenziano i
progressi dell’ultimo periodo.
In conclusione va comunque osservato che il controllo strategico e gestionale dovrebbero essere in
grado di monitorare lo sviluppo dei due importanti programmi e di individuare tempestivamente
l’esistenza di eventuali (ulteriori) impedimenti alla loro definizione e/o la necessità di eventuali
correzioni di rotta.
Definite e chiarite le problematiche contabili emergenti dai precedenti controlli DAS, la Sezione si
occuperà dei programmi suddetti nell’ambito delle valutazioni che le competono sul funzionamento
dei controlli interni.
Misure di avvicinamento graduale all’armonizzazione contabile. Necessità di attenzione
alle rappresentazioni patrimoniali.
La Regione ha avviato un percorso di graduale avvicinamento ai principi dell’armonizzazione
contabile. In questo contesto ha operato nel bilancio di previsione 2015-2017 una riclassificazione
dei capitoli del bilancio regionale per missioni/programmi per i capitoli di spesa e per titoli/tipologie
per i capitoli d’entrata (rappresentata, a fini informativi, negli schemi allegati alla delibera della
Giunta regionale n. 55/2015). Altro punto qualificante è l’operazione di riallineamento finalizzata
ad allineare l’imputazione degli impegni contabili delle spese pluriennali alla data di esigibilità del
debito, prevista dall’articolo 13, comma 2, della legge regionale n. 15/2014. Tale operazione è stata
effettuata nel dicembre 2014.
Ha inoltre soppresso l’istituto della competenza derivata, in favore di un utilizzo puntuale
dell’istituto dell’avanzo vincolato prima dell’approvazione del rendiconto, dando indicazioni per
far avvicinare anche gli enti regionali ai principi dell’armonizzazione.
In quest’ottica rivolta al futuro assetto contabile, una tematica meritevole di attenzione riguarda il
conto del patrimonio, che finora ha rivestito una limitata rilevanza nella gestione contabile
regionale per il fatto di essere sostanzialmente espressione di dati provenienti dalla gestione di un
bilancio di natura finanziaria e fortemente condizionati dalle dinamiche di fattori esterni all’ente
(andamenti del gettito tributario), le cui oscillazioni negli anni hanno costituito le più determinanti
cause di variazione della consistenza netta patrimoniale. Non può inoltre essere sottaciuto che è
assente una gestione in termini di competenza economica e che quindi non ricevono alcuna
17
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
considerazione talune sue fondamentali componenti che incidono sul valore dei cespiti, quali, ad
esempio, gli ammortamenti.
Nel nuovo scenario contabile
armonizzato risulterebbe
quindi incompatibile
l’attuale
rappresentazione patrimoniale della gestione del debito potenziale (che dovrebbe comunque venir
meno con il 31 dicembre 2015). L’operazione a livello patrimoniale viene attualmente valorizzata
all’attivo con riferimento al valore dei residui attivi derivanti dalle autorizzazioni al ricorso al
mercato che hanno dato luogo alla stipula di tre contratti di apertura di credito con Cassa depositi
e prestiti spa, ma non riceve, per contro, alcuna valorizzazione nel passivo patrimoniale, a fronte
dell’inesistenza di un debito, quale conseguenza della mancata attivazione delle suddette aperture
di credito. Ricordato che le valutazioni in base alle quali le poste vengono rappresentate in bilancio
devono comunque essere espressione di coerenza, se vengono espressi a patrimonio i descritti
residui attivi (che patrimonialmente costituiscono solo un credito possibile) dovrebbe trovare
ingresso, nel conto ritenuto più adeguato del lato passivo, una corrispondente posta di debito,
anche se pure essa è solo un debito possibile.
Conclusioni.
Considerati e valutati gli esiti del controllo sopra riportati, la Sezione di controllo della regione
Friuli Venezia Giulia
dichiara
l’affidabilità del rendiconto generale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia dell’esercizio
finanziario 2014 e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, con le precisazioni espresse
nella presente relazione, in particolare con riferimento ai capitoli 2273, 1408 e 1288 dell’entrata,
9434 e 3690 della spesa, nonché alla problematica relativa alla rappresentazione del debito
potenziale nel conto del patrimonio.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
18
1. EVOLUZIONE
DEL
QUADRO
NORMATIVO CONTABILE REGIONALE
DI RIFERIMENTO
La legge regionale 8 agosto 2007, n. 21, recante “Norme in materia di programmazione finanziaria
e di contabilità regionale”, che costituisce la fondamentale normativa contabile di riferimento per i
controlli operati in questa sede, presenta per l'esercizio 2014 grandi innovazioni sostanziali e
procedimentali rispetto al passato: tali modifiche vanno intese come prodromico adeguamento
della contabilità regionale all’ordinamento contabile delineato dal decreto legislativo n. 118/2011,
in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio.
Anche se l’entrata in vigore della disciplina sull’armonizzazione del bilancio regionale è differita al
2016 per il Friuli Venezia Giulia, in quanto Regione a statuto speciale, già dall’esercizio 2014
entrano in vigore nuovi istituti contabili che rappresentano importanti azioni di allineamento ai
nuovi standard comuni.
Un punto qualificante del percorso di avvicinamento all’armonizzazione dei sistemi contabili è
innanzitutto costituito dalla sostituzione, a opera dell’articolo 13, comma 3, della legge regionale n.
27/2014 (legge finanziaria regionale 2015), dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione
finanziaria e di contabilità, con la finalità di superare la disciplina della competenza derivata: tale
modifica normativa manifesta i suoi impatti sulla chiusura dell’esercizio finanziario 20144.
Secondo la nuova formulazione dell’articolo, la cui rubrica è “Stanziamenti spese non impegnate
alla fine dell'esercizio. Economie di spesa”, “1. Le quote degli stanziamenti di spesa non impegnati
entro la chiusura dell'esercizio finanziario costituiscono economia di bilancio. 2. Le quote dei fondi
globali, dei fondi di riserva per le spese impreviste, dei fondi di riserva per le spese obbligatorie e
d'ordine, dei fondi di riserva per la realizzazione degli interventi relativi ai residui annullati, del fondo
compensativo per il mancato ricorso al mercato finanziario, del fondo per l'attuazione dei contratti
collettivi del personale regionale, del fondo per l'assegnazione dei residui perenti e dei fondi previsti
Sulle modifiche alla legge di programmazione finanziaria e di contabilità introdotte con la legge finanziaria regionale
2015, la Direzione centrale finanze ha emanato la circ. n. 6 del 12.2.2015.
4
19
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
dall'articolo 19 [fondi per interventi a finanziamento comunitario], avuto riguardo agli effetti previsti
al comma 8, del medesimo articolo 19, nonché le quote stanziate sulle unità di bilancio e sui capitoli di
cui all'elenco previsto dall'articolo 14, comma 3, lett. a) [garanzie prestate dalla Regione a favore di
enti e di altri soggetti], non utilizzate entro la chiusura dell'esercizio, costituiscono economia di
bilancio. Nell'esercizio successivo esse possono essere iscritte, quali quote accantonate dell'avanzo di
amministrazione, per le stesse finalità a cui erano destinate, anche prima dell'approvazione del
rendiconto, purché la Giunta dia atto, con apposita deliberazione, che la consistenza dell'avanzo di
amministrazione presunto ne consenta l'iscrizione. 3. Le quote non impegnate degli stanziamenti relativi
ad assegnazioni statali e comunitarie, ivi compresi quelli per il cofinanziamento regionale di programmi
e progetti statali e comunitari, costituiscono economia di bilancio. Nell'esercizio successivo esse possono
essere iscritte, quali quote vincolate dell'avanzo di amministrazione, anche prima dell'approvazione del
rendiconto, purché la Giunta dia atto, con apposita deliberazione, che la consistenza dell'avanzo di
amministrazione presunto ne consenta l'iscrizione, sempre che permanga l'esigenza della spesa e avuto
comunque riguardo ai vincoli e ai limiti temporali di utilizzo imposti dallo Stato o dall'Unione europea,
e ai relativi accertamenti d'entrata. 4. Le quote non impegnate degli stanziamenti relativi a somme che
presentano un vincolo di destinazione disposto con legge regionale costituiscono economia di bilancio.
Nell'esercizio seguente esse possono essere iscritte, quali quote vincolate dell'avanzo di amministrazione,
anche prima dell'approvazione del rendiconto purché la Giunta dia atto, con apposita deliberazione, che
la consistenza dell'avanzo di amministrazione presunto ne consenta l'iscrizione. 5. Con deliberazione
della Giunta regionale sono iscritti nelle corrispondenti unità di bilancio e capitoli, gli stanziamenti di
cui ai commi precedenti. Con la medesima deliberazione, la Giunta regionale provvede all'aggiornamento
del POG.”
Dalla lettera della disposizione si evince che per le quote di tutti gli stanziamenti di spesa non
impegnate entro la chiusura dell’esercizio finanziario la regola sia l’invio a economia di bilancio.
In alcuni casi espressamente delineati (fondi globali e di riserva, assegnazioni statali e comunitarie,
vincolo di destinazione regionale), tuttavia, superato l’istituto della competenza derivata, il
legislatore regionale ha previsto la possibilità, anche prima dell’approvazione del rendiconto,
previa autorizzazione della Giunta regionale, di iscrivere le suddette somme quali quote vincolate
dell’avanzo di amministrazione. Si tratta dell’applicazione nel sistema contabile regionale dei
principi introdotti dall’articolo 42 del decreto legislativo n. 118/2011 con riferimento al risultato di
amministrazione.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
20
Secondo il comma 10 dell’articolo 13 della citata legge finanziaria regionale 2015, i principi previsti
dal nuovo articolo 31 si applicano, dal 31 dicembre 2014, anche agli enti e organismi funzionali
della Regione, ferme restando le modalità previste dall’articolo 21 del decreto del Presidente della
Regione n. 105/2000 (che prevede, al posto della deliberazione della Giunta regionale, un
provvedimento del Presidente o una deliberazione del Consiglio di amministrazione, previo parere
del Collegio dei revisori).
Pure l’articolo 66 della legge regionale n. 21/2007 ha subito modifiche intese ad allineare anche il
regime dei fondi per la ricostruzione a quello generale di invio in economia degli stanziamenti non
impegnati: la novità è costituta dal fatto che siffatte quote “1. Costituiscono economia di bilancio e
sono iscritte con deliberazione della Giunta regionale quali quote vincolate dell'avanzo di
amministrazione, anche prima dell'approvazione del rendiconto, sulle corrispondenti unità di bilancio e
capitoli fino a che permanga la necessità delle spese stesse. Qualora sia venuta a cessare tale necessità le
suddette quote sono iscritte con deliberazione della Giunta regionale quali quote vincolate dell'avanzo di
amministrazione, anche prima dell'approvazione del rendiconto, sul Fondo di solidarietà per la
ricostruzione, sviluppo economico e sociale e la rinascita del Friuli Venezia Giulia purché la Giunta dia
atto, con apposita deliberazione, che la consistenza dell'avanzo di amministrazione presunto ne consenta
l'iscrizione. 2. Le quote disimpegnate dal conto residui relative a spese di cui al comma 1, sono iscritte
con deliberazione della Giunta regionale quali quote vincolate dell'avanzo di amministrazione, anche
prima dell'approvazione del rendiconto, sul Fondo di solidarietà per la ricostruzione, sviluppo economico
e sociale e la rinascita del Friuli Venezia Giulia purché la Giunta dia atto, con apposita deliberazione,
che la consistenza dell'avanzo di amministrazione presunto ne consenta l'iscrizione.”
Oltre a quelle citate che si inseriscono direttamente nel processo di armonizzazione, vanno qui
segnalate, per l'importanza che rivestono nell’ambito un controllo finanziario-contabile com'è
quello propedeutico alla dichiarazione di affidabilità del rendiconto, le disposizioni contenute nei
seguenti articoli della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità, modificate o
integrate proprio nel corso del 2014:
•
articolo 19 (fondi per interventi a finanziamento comunitario): l’articolo 4, comma 8, della
legge regionale n. 12/2014 (misure urgenti per le autonomie locali), fra le disposizioni urgenti in
materia di personale, stabilisce una disciplina transitoria del comma 4, lett. c), del suddetto
articolo 19, che prevede che la Giunta regionale individui annualmente secondo una
valutazione di priorità le quote dei fondi da destinare alla costituzione di un parco-progetti
ammissibile a finanziamento comunitario. La disciplina transitoria stabilisce che, in relazione
21
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
al disposto di cui all'articolo 10, comma 10 bis, del decreto legge n. 101/2013 (disposizioni
urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche Amministrazioni),
nelle more dell'approvazione dei documenti di programmazione comunitaria 2014-2020 la
Regione sia autorizzata ad attivare le procedure concorsuali per le relative assunzioni a valere
sulla quota dei fondi di cui all'articolo 19, comma 4, lett. c), della legge regionale 8 agosto 2007,
n. 21;
•
articolo 25 (gestioni fuori bilancio della Regione): l’articolo 28, comma 1, della legge regionale
n. 13/2014 (che reca varie misure di semplificazione dell’ordinamento regionale), istituisce una
nuova gestione fuori bilancio, per assicurare una gestione coordinata dei vincoli di spesa che
gravano sui bilanci della Regione e degli Enti locali del suo territorio. Si tratta del fondo per il
coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali, costituito presso la
Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche
economiche e comunitarie, da gestire con contabilità separata;
•
articolo 28 (programma operativo di gestione): l’articolo 13, comma 2, lett. a) e b), della legge
finanziaria regionale 2015, n. 27/2014, aggiunge alla lett. b bis) del comma 10 bis e al comma 10
ter dell’articolo 28 citato le parole “o per altre esigenze di classificazione”;
•
articolo 42 (impegno della spesa): la disciplina del comma 2, secondo cui formano impegno sugli
stanziamenti di competenza dell'esercizio le somme dovute dalla Regione in base alla legge o a
contratto o ad altro titolo a creditori determinati o determinabili, sempre che la relativa
obbligazione scada entro il termine dell'esercizio, è derogata dalla disposizione dell’articolo 19,
comma 1, della legge regionale n. 10/2014, in materia di attività produttive, il quale dispone
che, al fine di consentire la gestione contabile delle spese relative alle procedure concorsuali, ai
commissariamenti governativi, agli scioglimenti di società cooperative con nomina di
liquidatore e alle sostituzioni di liquidatore, la spesa per gli oneri concernenti le procedure
concorsuali sia impegnata entro sessanta giorni dalla data di cancellazione della società
cooperativa dal registro delle imprese;
•
articolo 51 ter (cancellazione dei residui perenti): il comma 1 è stato interpretato dall’articolo
13, comma 12, della legge regionale n. 15/2014, nel senso che, al fine dell'individuazione degli
impegni assunti a carico di capitoli di parte capitale e di parte corrente almeno rispettivamente
quindici e otto anni prima dell’anno in cui si dispone la cancellazione, l'anno in cui si è disposto
l'impegno è escluso dal computo degli anni decorsi dall'assunzione dell'impegno medesimo.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
22
Si ritiene opportuno segnalare in questa sede che dal 1° gennaio 2015 sono entrate in vigore altre
importanti novità riferite alla legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità: in
sintesi, si tratta:
•
dell’istituzione e della disciplina del fondo per le garanzie prestate dalla Regione (articolo 18,
comma 1, lett. d bis), comma 11 bis e comma 11 ter),
•
della disciplina della prenotazione delle risorse nelle procedure di affidamento di contratti
pubblici (articolo 40, commi 4 e 4 bis),
•
dell’assimilazione della spesa per le collaborazioni coordinate e continuative a quella per il
personale ai fini delle modalità di pagamento (articolo 49, comma 1),
•
di una diversa competenza ad attestare il riscontro dei rendiconti dei funzionari delegati
(articolo 52, comma 1).
Il maggiore impatto sull’assetto contabile regionale nel corso del 2015 è tuttavia esercitato dalla
legge regionale 13 febbraio 2015, n. 1, vigente dal 19 febbraio 2015, che, rispondendo alla necessità
di proseguire l’adeguamento alla normativa in materia di armonizzazione dei bilanci, persegue
l’obiettivo di razionalizzare, semplificare e accelerare i procedimenti amministrativi di spesa
attraverso la revisione della disciplina della prenotazione delle risorse e delle fasi della spesa, il
processo di dematerializzazione degli atti di spesa, nonché la definizione di un sistema di controlli
interni dell’Amministrazione regionale che risponda a requisiti di organicità, efficacia ed efficienza.
Per l’ordinazione della spesa e il sistema dei controlli interni le disposizioni hanno effetto a
decorrere dal 1° aprile 2015.5
Per le altre misure attivate dalla Regione con decorrenza 2015 in funzione dell’entrata in vigore
dell’armonizzazione si rinvia al Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale
approvato con deliberazione di questa Sezione n. 68 del 10 giugno 2015.
5 Sulla revisione normativa dei procedimenti di spesa operata dalla l.reg. n. 1/2015, la Direzione centrale finanze ha
emanato la circ. n. 9 del 30.3.2015.
23
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
2. ESPLICITAZIONE DELLE MODALITÀ
DEL CONTROLLO SUL RENDICONTO
2014
2.1 MODALITÀ DI
OPERAZIONI
SELEZIONE
DEI
CAPITOLI
E
DELLE
E’ opportuno premettere che nell’ambito della semplificazione dei controlli, che costituisce uno
specifico obiettivo del programma di attività della Sezione per il 2015, sono stati attratti anche i
criteri di individuazione delle operazioni da assoggettare al controllo propedeutico alla
dichiarazione di affidabilità, che in parte sfuggono alle regole di un campionamento statistico.
A fronte della materiale impossibilità di controllare tutti i dati e le operazioni del rendiconto, si è
proceduto, analogamente agli scorsi esercizi, all’esame di un limitato e determinato numero di
capitoli sulla base di criteri che potessero consentire la riferibilità all’intero rendiconto delle
conclusioni cui il controllo fosse pervenuto. Si è operato quindi inizialmente secondo una
metodologia statistica per individuare le unità di campionamento da sottoporre a controllo,
utilizzando il metodo di campionamento statistico numerico, che si basa sull’applicazione di
formule matematiche ai fini di ottenere la dimensione di un insieme di unità statistiche – il
campione, appunto – rappresentativo dell’intera popolazione. Tale criterio di campionamento
numerico per la determinazione del campione viene utilizzato ogniqualvolta la base di selezione sia
costituita da una popolazione numerica il cui valore monetario non ha rilevanza per la verifica: la
determinazione dell’intervallo di selezione del campione conduce pertanto all’identificazione di un
numero che indirizza la selezione sistematica tramite la regola “1 ogni …”. L’unità di
campionamento (l’espressione indica i singoli elementi che compongono la popolazione) è, nel caso
concreto, il capitolo del rendiconto sia per la parte relativa alle entrate sia per la parte relativa alle
spese. Ci si è avvalsi quindi delle tecniche basate sull’analisi dei rischi, in particolare del rischio
intrinseco, del rischio del controllo interno e del rischio di mancata rilevazione di errori, come già
ampiamente esposto nelle relazioni che hanno accompagnato la dichiarazione di affidabilità dei
primi anni.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
24
Il modello matematico che illustra il rischio del controllo è dettagliatamente riportato nel piano di
lavoro approvato dalla Sezione ai fini della dichiarazione di affidabilità del rendiconto del 2014,
allegato alla deliberazione 5 febbraio 2015, n. 14, alla quale si rimanda per i singoli passaggi.
Applicando quindi le formule matematiche ai dati del rendiconto 2014 il numero dei capitoli da
sottoporre a controllo è risultato pari a quarantasei (undici capitoli di entrata6 e trentacinque
capitoli di spesa7).
I capitoli selezionati con metodologia di campionamento statistico sono stati interessati dalle
verifiche di regolarità intrinseca e di regolarità estrinseca8. Ai fini, in particolare, dei riscontri di
regolarità estrinseca (controllo sulla regolarità e legittimità delle singole operazioni) è stato
possibile assoggettare a controllo solo i capitoli, fra quelli selezionati con campionamento
statistico, che nel corso del 2014 hanno presentato crediti9, se entrate, e impegni e/o pagamenti, se
spese: più precisamente si tratta di complessivi trentadue capitoli (per l’entrata otto degli undici
individuati con criterio statistico, per la spesa ventiquattro dei trentacinque individuati con
criterio statistico). Per quanto attiene la selezione delle singole operazioni da assoggettare al
controllo nell'ambito di ogni capitolo, la Sezione, in un’ottica di semplificazione degli adempimenti,
ha deciso di sottoporre a controllo l’operazione dall’importo più elevato per ogni capitolo di entrata
nell’ambito dei crediti, distinguendo tra residui e competenza, e per ogni capitolo di spesa
nell’ambito degli impegni e dei pagamenti, distinguendo per questi ultimi tra residui e competenza.
Relativamente alle particolari scelte professionali operate per la dichiarazione di affidabilità del
rendiconto 2014, sono stati selezionati ulteriori ventisette capitoli della spesa afferenti le spese di
rappresentanza, nonché due capitoli della spesa già oggetto di controllo in precedenti dichiarazioni
di affidabilità nell’ambito degli approfondimenti sui rapporti tra la programmazione e l’attuazione
dei programmi con riflessi sul bilancio e sulle spese.
Complessivamente e riassuntivamente l’indagine svolta sull'esercizio 2014 si è indirizzata quindi
verso 11 capitoli di entrata sugli 864 presenti nel rendiconto 2014 e 66 capitoli di spesa sui 2.506
presenti nel rendiconto 2014, come riportato in sintesi nella tabella che segue.
Degli 11 capitoli selezionati, i capitoli 1403 e 1233 sono risultati privi di stanziamenti.
Dei 35 capitoli selezionati, 4 capitoli (1630, 1718, 9890 e 4540) sono risultati privi di stanziamenti.
8 Il controllo si è esteso anche, quando necessario, agli aspetti contabili di capitoli connessi a quelli selezionati.
9 Il termine credito qui utilizzato individua le operazioni afferenti un'entrata (secondo la numerazione attribuita dalla
Regione nel conto accertamenti e riscossioni) e va tenuto distinto dal credito in senso giuridico.
6
7
25
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
NUMERO DEI CAPITOLI E DELLE OPERAZIONI SELEZIONATI
OGGETTO DEL CONTROLLO
regolarità
estrinseca
statistico)
intrinseca
ed
(campionamento
ENTRATE
11 capitoli
di cui 2 privi
di
stanziamenti
=9
operazioni
su 8 capitoli
con
operazioni
rilevanti per
la DAS 2014:
10 crediti
SPESE
35 capitoli di
cui 4 privi di
stanziamenti =
31
spese di rappresentanza
27
capitoli
selezionati con
scelta
professionale
rapporti tra programmazione
e attuazione dei programmi
2
capitoli connessi
selezionati
2
a
quelli
capitoli senza movimentazioni
rilevanti ai fini della DAS 2014
TOTALE
2
11 capitoli
operazioni
su 24 capitoli con operazioni rilevanti
per la DAS 2014:
16 decreti d’impegno
12 mandati di pagamento a
competenza
4 ordinativo secondario di funzionari
delegati a competenza
1 ruolo di spesa fissa a competenza
10 mandati di pagamento a residui
3 ordinativo secondario di funzionari
delegati a residui
4 ruoli di spesa fissa a residui
su 2 capitoli con operazioni rilevanti
per la DAS 2014:
2 decreti d’impegno
1
mandato
di
pagamento
a
competenza
1 ordinativi secondari di funzionari
delegati a competenza
1 ordinativi secondari di funzionari
delegati a residui
4
10 crediti
66 capitoli
18 decreti d'impegno
13 mandati di pagamento a
competenza
5 ordinativi secondari di funzionari
delegati a competenza
1 ruolo di spesa fissa a competenza
10 mandati di pagamento a residui
4 ordinativi secondari di funzionari
delegati a residui
4 ruoli di spesa fissa a residui
Dati elaborati dalla Sezione.
I capitoli (77) complessivamente presi in considerazione ai fini dell’indagine, senza tener conto di
tutti quelli analizzati nell'ambito delle verifiche sulle misure adottate dall'Amministrazione a
seguito dei rilievi formulati sull’esercizio 2013 e precedenti10, rappresentano una percentuale pari al
2,29% di tutti i capitoli (3.370) presenti nel rendiconto11. Con riferimento ai suddetti capitoli sono
stati oggetto di controllo 10 crediti, 18 decreti di impegno e 37 titoli di spesa con i relativi decreti di
liquidazione12.
Si tratta di 6 capitoli dell'entrata e 25 della spesa.
Sull'esercizio 2006 era stato assoggettato a controllo il 2,79% dei capitoli, sull'esercizio 2007 il 5,47%, sul 2008 il
5,52%, sul 2009 l'8,15%, sul 2010 il 3,64%, sul 2011 l'1,44%, sul 2012 il 6,04% e sul 2013 il 5,23%.
12 Sul rendiconto 2013 erano stati esaminati 18 crediti, 70 decreti d'impegno e 128 titoli di spesa.
10
11
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
26
La presente relazione, dopo l’analisi sulle misure adottate dall'Amministrazione in esito alle
precedenti dichiarazioni di affidabilità (verifiche sul follow up), espone gli esiti dei controlli sui
capitoli selezionati attraverso campionamento statistico, nei confronti dei quali vengono riportati
contestualmente i riscontri di regolarità intrinseca (regolarità delle procedure contabili) ed
estrinseca (regolarità e legittimità delle singole operazioni). Gli argomenti trasversali che possano
offrire spunti rilevanti per le valutazioni finali sono esposti in paragrafi di sintesi (considerazioni
sistematiche generali) che anticipano le analisi di dettaglio. Sono quindi svolte le disamine sui temi
individuati professionalmente (spese di rappresentanza, sviluppi di fattispecie già oggetto di
controllo, processo di armonizzazione dei sistemi contabili).
Alla luce di quanto anticipato nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale
(deliberazione n. 68 del 10 giugno 2015) e a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale n.
1/2015, una disamina sul controllo interno di regolarità contabile e di regolarità amministrativa
verrà svolta a mezzo di apposito referto.
2.2 PROGRAMMAZIONE E SVOLGIMENTO DEL CONTROLLO.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL CONTROLLO
La dichiarazione di affidabilità del rendiconto costituisce un’attività obbligatoria per la Sezione
regionale di controllo del Friuli Venezia Giulia che rinviene la sua fonte direttamente nella legge.
In conformità alle logiche che presiedono alla pianificazione dell’attività della Sezione, la
dichiarazione di affidabilità è stata comunque prevista nel programma di controllo 2015 della
Sezione approvato con deliberazione della Sezione plenaria 5 febbraio 2015, n. 13, e articolata nei
suoi contenuti specifici a mezzo dell’ulteriore deliberazione 5 febbraio 2015, n. 14, con cui è stato
approvato il piano di lavoro (comprendente in particolare la metodologia di campionamento
statistico e professionale).
Il conto del bilancio per l’esercizio finanziario 2014 è stato approvato con delibera di Giunta
regionale n. 1015 del 29 maggio 2015.
Il conto del patrimonio è stato interessato da una specifica deliberazione (n. 1017 del 29 maggio
2015), con la quale si è altresì approvata la prima stesura del rendiconto per l’esercizio 2014,
presentato per la parificazione alla Corte dei conti. Tale delibera e l’allegato “Relazione al
27
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
rendiconto 2014” sono stati successivamente rettificati con la delibera n. 1160 del 19 giugno 2015,
in quanto, in esito a una segnalazione di questa Sezione nell’ambito del contraddittorio
instauratosi ai fini del giudizio di parificazione del rendiconto, “si sono riscontrate delle codifiche non
corrette nei tabulati relativi alle spese denominati Elenco delle variazioni apportate al bilancio di
previsione per l’anno finanziario 2014 distinte per capitolo e per natura del provvedimento”: la delibera
n. 1160 dispone la rettifica di tali codifiche nonché la modifica e integrazione della nota preliminare
al conto del bilancio alla sezione Variazioni nelle spese13.
Il rendiconto generale per l’esercizio 2014 è stato trasmesso a questa Sezione regionale di controllo
nella sua versione ufficiale con nota n. 15740 del 26 giugno 2015 pervenuta nella stessa data.
Il parametro normativo di riferimento per i riscontri di regolarità intrinseca ed estrinseca è dato
dalla legge regionale 8 agosto 2007, n. 21, recante le norme in materia di programmazione
finanziaria e di contabilità regionale, alla quale all’uopo si affiancano le altre leggi regionali aventi
implicazioni finanziarie, che come tali incidono sulla gestione del bilancio.
Sotto il profilo più specifico della regolarità estrinseca, il controllo ha avuto come oggetto la
conformità alle regole giuridiche e contabili delle singole operazioni, ed è stato preordinato a
verificare la conformità a legge della fase della genesi del singolo dato contabile, che come tale è
destinato a confluire nella gestione e a essere preso in considerazione dal rendiconto. Il parametro
normativo di riferimento di questo secondo tipo di controllo è dato per l’aspetto contabile dalle
norme legislative e regolamentari che disciplinano l’attività contabile dell’apparato regionale,
mentre per l’aspetto amministrativo e contrattuale il riferimento è dato dalle norme sostanziali che
disciplinano la singola operazione.
L’attività istruttoria si è svolta con un’ampia attuazione del principio del contraddittorio che,
prevalentemente a mezzo di comunicazioni informali inviate per posta elettronica, si è
primariamente
indirizzato
nei confronti della
Direzione
centrale
finanze,
patrimonio,
coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione, indicata nel
prosieguo come Direzione centrale finanze, cui sono state, in particolare, anche illustrate le finalità
delle richieste istruttorie avanzate.
Sono anche intercorse riunioni di lavoro su taluni aspetti sistematici del controllo con i responsabili
della stessa Direzione centrale, tra cui quella in data 9 marzo 2015, durante la quale sono state fra
l’altro esposte le attività che la Sezione intendeva programmare nell’anno 2015, e quella di data 11
13 Dell’incongruenza rilevata dalla Sezione e tempestivamente sanata dall’Amministrazione si dà conto più
diffusamente nel paragrafo dedicato alle “Considerazioni sistematiche generali sulle spese oggetto di controllo”.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
28
maggio 2015, in cui, con specifico riferimento alla dichiarazione di affidabilità, ci si è soffermati in
particolare sulle scritture del Tesoriere regionale e sulle spese di rappresentanza.
La collaborazione ricevuta dai vari uffici regionali e in particolare dal Servizio programmazione
della Direzione centrale finanze, incaricato del coordinamento delle attività connesse alla
dichiarazione di affidabilità, è stata ampia. Va rilevato soprattutto che l’acquisizione dei dati e in
particolare di quelli propedeutici all’avvio del controllo ha richiesto tempi significativamente
brevi, grazie alla collaborazione della suddetta Direzione centrale, che ha elaborato con congrua
tempistica e su specifiche indicazioni della Sezione un tabulato in formato excel contenente l'elenco
delle operazioni effettuate nel 2014 14 , con positive ripercussioni sull'attività selettiva di
campionamento. Inoltre la documentazione inizialmente trasmessa si è in genere rivelata
sufficiente a consentire un'adeguata istruttoria: per tale motivo si è reso necessario avanzare solo
poche richieste di integrazione, alle quali è stata data risposta adeguata nei tempi e nei contenuti.
Sulla base della documentazione trasmessa, sono stati individuati argomenti di apparente criticità,
esaminati nell'ambito di un informale e proficuo contraddittorio attivato a mezzo posta elettronica
con la Direzione centrale finanze, nonché con alcune Direzioni centrali competenti.
È stato anche svolto un confronto istruttorio con l’Amministrazione con particolare riferimento
alla tematica delle spese di rappresentanza (nota della Sezione n. 1945 del 16 giugno 2015, riscontro
della Regione con nota n. 14917 del 17 giugno 2015 e successiva integrazione con nota n. 15346 del
23 giugno 2015), nonché allo stato di avanzamento del programma ERMES con riferimento al
capitolo 3680 (nota della Sezione n. 2046 del 25 giugno 2015 e riscontro della Regione con nota n.
18353 del 3 luglio 2015). Altre conclusioni istruttorie su problematiche rilevate nel controllo di
regolarità estrinseca sulle entrate e sul regime del capitolo di spesa 9649, esaminato in occasione
della disamina sul capitolo 2273 dell’entrata, nonché su criticità relative ad alcuni capitoli della
spesa sono state anticipate per acquisire opportuni chiarimenti.
Ai fini del contraddittorio finale, che si è tenuto il 10 luglio 2015, un documento che sintetizza i
principali esiti del controllo è stato trasmesso alla Direzione generale, al Segretariato generale e alla
Direzione centrale finanze con nota n. 2201 del 7 luglio 2015.
Il foglio excel permette alla Sezione di perfezionare con congruo anticipo il campionamento delle operazioni da
controllare, con vantaggi per l’Amministrazione nella ricerca degli atti e nel confezionamento dei fascicoli. E’ stata
tuttavia rilevata in alcuni casi di poco conto (ci si riferisce in particolare alle operazioni sul cap. 1267 dell’entrata) la
non corrispondenza delle informazioni trasmesse rispetto ai dati del POG, derivante dall’adozione di atti o
dall’emanazione di reversali o di titoli di spesa in prossimità della chiusura d’anno e dal ritardo delle relative
registrazioni a sistema. Ciò non ha comunque inciso sulla bontà del procedimento di campionamento.
14
29
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
I contenuti e gli esiti del contraddittorio instaurato con l’Amministrazione sono nel prosieguo del
referto riportati in corsivo nell'ambito delle singole trattazioni degli argomenti interessati da tale
confronto.
La valutazione dei risultati del controllo, riportata nella relazione, si è basata esclusivamente su un
giudizio professionale che ha tenuto conto della consistenza delle irregolarità eventualmente
riscontrate, esclusa ogni conclusione automatica fondata solo sul superamento delle soglie di
rilevanza derivanti dal criterio di selezione statistica delle operazioni da esaminare.
Il giudizio professionale è stato articolato, valorizzando la modalità di selezione campionaria del
capitolo controllato, in relazione alla gravità dell’irregolarità sotto il profilo della sua incidenza
sulle logiche giuridiche e contabili che sovraintendono alla formazione del rendiconto, alla sua
significatività monetaria, alle sue influenze sugli equilibri generali del rendiconto, al suo carattere
episodico o sistematico.
Considerate la natura e le finalità del controllo DAS, si precisa che l’attuale fase di transizione
verso una contabilità armonizzata ha indotto a valutare gli esiti dell’istruttoria e a sviluppare le
conseguenti osservazioni e considerazioni anche in funzione del futuro assetto normativo e delle
problematiche attuative che si possono prefigurare. È poi appena il caso di ricordare che i riscontri
eseguiti sui capitoli selezionati con metodo statistico debbono tener conto del significato espansivo
dell’osservazione derivante dal metodo di selezione utilizzato.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
30
3. CONTENUTO DELL’ISTRUTTORIA
3.1 MISURE CONSEQUENZIALI ASSUNTE DALLA REGIONE IN ESITO
AI CONTROLLI DAS
I rilievi e le indicazioni che la Sezione emana in esito ai suoi controlli sulla Regione danno luogo, a
seconda dei casi, all’adozione di misure consequenziali di adeguamento nella diversa forma di atti
aventi forza di legge o comunque di carattere sistemico e generale oppure di puntuale atto
amministrativo. Nell’ambito del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale
approvato da questa Sezione con deliberazione n. 68 del 10 giugno 2015 si è dato atto delle misure
consequenziali adottate con legge o regolamento (sui temi dell’applicazione al bilancio dell’avanzo
presunto libero, sulla tempistica di cancellazione dei residui perenti dal conto del patrimonio, sulla
spettanza dei compensi agli amministratori di una Consulta d’ambito, sulla qualità della
legislazione), mentre in questa sede si evidenziano le singole misure consequenziali adottate con
riferimento agli specifici rilievi formulati nella dichiarazione di affidabilità del 2013. A questo
proposito è opportuno ricordare che la risultanza generale che ha caratterizzato il controllo DAS
sugli atti dell’esercizio 2013 è stata il mancato riscontro di gravi irregolarità nelle procedure di
gestione del bilancio e, nei limiti della metodologia applicata, di atti illegittimi o gravemente
irregolari sotto il profilo contabile. Gli esiti del 2013 si sono pertanto rivelati più positivi rispetto a
quelli emersi ai fini delle precedenti dichiarazioni di affidabilità. Ciò si è tradotto in una più agevole
adozione di misure di adeguamento da parte dell’Amministrazione.
Purtuttavia, se si tiene conto dell’entità e del contenuto dei rilievi formulati nel corso del 2014
nell’ambito del controllo interno di ragioneria, che citano i postulati espressi dalla Sezione, si può
dedurre che i basilari principi metodologici, procedurali e sostanziali che la Sezione ha avuto modo
di affermare negli anni ai fini delle dichiarazioni di affidabilità non appartengano ancora del tutto
alla fisiologia dell’azione amministrativa degli apparati regionali. Ciò è meritevole di particolare
attenzione a fronte dell’arretramento del controllo interno preventivo di legittimità determinato
dalla legge regionale n. 1/2015, che da un lato ha valorizzato la responsabilità dirigenziale e
dall’altro ha demandato la verifica di legittimità dell’azione amministrativa a un controllo
successivo a campione esercitato dall’organismo di internal audit.
31
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
3.1.1 Misure consequenziali in esito al controllo DAS sul rendiconto 2013
Con riferimento ai rilievi formulati nell’ambito della dichiarazione di affidabilità del rendiconto
2013, la Sezione di controllo ha deliberato di richiedere all'Amministrazione regionale la
comunicazione delle misure consequenzialmente adottate in esito ai riscontri di irregolarità
rappresentati nella relazione allegata alla deliberazione n. 116 del 7 luglio 2014.
Con apprezzabile tempistica15 la Direzione centrale finanze ha comunicato a tutti gli uffici regionali
la predetta deliberazione n. 116/2014, sollecitando l’adozione di adeguate misure in esito ai riscontri
di irregolarità evidenziati e richiamando altresì le strutture alla massima attenzione verso i
contenuti e i principi esposti nella relazione allegata alla dichiarazione di affidabilità del rendiconto
201316.
Prima di analizzare le singole attività poste in essere dall’Amministrazione a seguito della
dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013, va segnalato che di particolare interesse si
presentano, nel corso del 2014, la circolare n. 8 della Direzione centrale finanze, in tema di chiusura
dell'esercizio finanziario 2014, adottata il 14 ottobre 2014, e le successive n. 9, per la chiusura delle
contabilità dei funzionari delegati, n. 10, per la chiusura delle contabilità dei funzionari delegati
per gli interventi a favore delle zone terremotate, entrambe del 3 dicembre 2014, e n. 11 del 10
dicembre 2014, per la chiusura delle contabilità dei funzionari delegati Segretari generali delle
Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Anche per l'esercizio 2014 le istruzioni della Direzione centrale finanze contenute nella prima delle
circolari citate restringono le ipotesi di applicazione dell'articolo 59 bis (registrazione sotto la
responsabilità del dirigente che ha emanato l’atto) agli atti di solo impegno in adempimento di
obbligazioni contrattuali e agli atti di solo impegno in adempimento di obblighi di legge relativi a
Nota n. 21378 del 22.7.2014.
Sugli argomenti di carattere generale, sono pervenute comunicazioni delle strutture regionali nei cui confronti, nella
DAS 2013, non erano stati formulati rilievi né riscontrate irregolarità specifiche: si tratta dell’Ufficio di gabinetto
(nota del 29.8.2014), della Protezione civile della Regione (nota del 25.3.2015), del Servizio relazioni internazionali e
infrastrutture strategiche (nota del 19.2.2015, nella quale si ricorda che il Servizio risulta operativo da aprile 2014), del
Servizio coordinamento politiche per la montagna (nota del 23.2.2015) e dell’Ufficio stampa e comunicazione (nota del
24.3.2015), questi ultimi tre presso la Presidenza della Regione. Tutte le strutture regionali hanno assicurato la
massima attenzione, nello svolgimento delle rispettive attività, verso le tematiche affrontate, le osservazioni e i
principi di carattere generale espressi nella sopra indicata DAS (fra tutti, amministrazione trasparente; contenuto e
motivazione dei decreti, con particolare riferimento alla necessità di riportare negli atti di liquidazione gli esiti delle
verifiche svolte al fine di accertare la sussistenza e i presupposti della liquidazione stessa; procedure di acquisizione
mediante la procedura prevista per le spese economali).
15
16
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
32
sanzioni, imposte, tasse, sentenze o atti giudiziari, sempre che sia stata accordata la deroga al
termine ordinario del 28 novembre per l'acquisizione degli atti di spesa17.
Nella stessa circolare n. 8 citata, viene richiamato l’articolo 13 della legge regionale di assestamento
del bilancio 2014 n. 15/2014, ai sensi del quale, nell’ambito degli adempimenti finalizzati al
progressivo passaggio all’armonizzazione del sistema contabile regionale, sono state introdotte le
necessarie variazioni alle unità di bilancio e ai capitoli dello stato di previsione della spesa del
bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 e del bilancio per l’anno 2014, al fine di disporre il
riallineamento delle imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza dei ruoli di spesa fissa.
Un altro argomento, ripetutamente affrontato da questa Sezione nelle precedenti dichiarazioni di
affidabilità, su cui la predetta circolare richiama l'attenzione degli uffici, è rappresentato dalla
necessità di provvedere alla cancellazione dei residui passivi non più giustificati, procedendo a un
attento esame degli stessi e all’adozione dei provvedimenti dichiarativi dell’estinzione del rapporto
e al contestuale disimpegno delle somme non più dovute. Nella circolare si evidenzia l’opportunità
di avviare subito un’attività di ricognizione e analisi puntuale dei residui passivi: le disposizioni in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali
prevedono infatti una procedura di riaccertamento straordinario dei residui, che comporterà
l’eliminazione definitiva dei residui passivi cui non corrispondono obbligazioni perfezionate,
nonché l’eliminazione dei residui passivi cui non corrispondono obbligazioni esigibili, destinati a
essere reimputati agli esercizi successivi sulla base delle relative scadenze (principio della
competenza finanziaria potenziata).
Con riferimento ad altri atti generali adottati dall’Amministrazione, si ribadisce in questa sede
l’apprezzamento già espresso nella precedente dichiarazione di affidabilità per l’assunzione
dell’atto regolamentare approvato con decreto del Presidente della Regione 21 febbraio 2014, n. 24,
che si pone come revisione dell’istituto delle spese di rappresentanza, a seguito di sopravvenute
disposizioni normative e di molteplici sentenze in materia, in particolare della Corte dei conti. Il
regolamento costituisce lo strumento per migliorare la codifica del contenuto di dette spese, al fine
di delineare il rigoroso rispetto dei principi e dei criteri che disciplinano tale tipologia. La Sezione
ne ha verificato l’applicazione e l’efficacia in occasione dell’attuale controllo, nella parte di
relazione specificamente destinata alle spese di rappresentanza.
17 A corredo della relazione del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni, trasmessa il 30.4.2015, la
Direzione centrale finanze ha comunicato che nel 2014 non sono stati registrati atti né vistati titoli di spesa ai sensi
dell'art. 59 bis. L’articolo è stato abrogato dall’art. 32, primo comma, della l.reg. n. 1/2015, con decorrenza 1.4.2015.
33
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Nella tabella che segue sono esposte tutte le criticità rilevate nella dichiarazione di affidabilità del
rendiconto 201318. Corre l’obbligo di precisare che laddove la relazione fa riferimento alla “presa
d’atto” intende affermare, salvo che non sia diversamente precisato, che la Sezione non ha ulteriori
osservazioni da svolgere in merito.
I riscontri che seguono traggono origine dall’esame della documentazione trasmessa dalla Direzione centrale finanze
con note pervenute alla Sezione in data 29.8.2014, 7.10.2014, 27.10.2014, 6.11.2014, 12.11.2014, 9.1.2015, 16.1.2015,
4.2.2015, 6.2.2015, 12.2.2015, 16.3.2015, 1.4.2015, 3.4.2015, 15.4.2015, 29.4.2015, 6.5.2015, 26.5.2015.
18
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
34
MISURE ADOTTATE DALL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE IN ESITO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE NELLA DAS 2013
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
Disomogenee prassi contabili relative all’accertamento
delle entrate diverse da quelle di natura tributaria19: le
disomogeneità
riscontrate
dalla
Sezione
erano
riconducibili a una non uniforme applicazione del
principio della competenza finanziaria nella fase
dell’entrata ove, ai fini dell’accertamento, si erano
succedute situazioni che valorizzavano talvolta il
momento del perfezionamento dei presupposti giuridici
per l’esistenza del credito, talvolta il momento della sua
scadenza, talvolta il momento della riscossione, talvolta
momenti intermedi.
Il riferimento era in particolare ai capitoli 841 20
(proventi delle sanzioni pecuniarie amministrative e
accessorie attinenti al settore vitivinicolo in attuazione
della normativa e delle politiche dell’Unione europea) e
1247 dell’entrata 21 (acquisizione di fondi statali per la
realizzazione del progetto “Rete regionale disabilità
estreme”) e alla gestione del Fondo di rotazione per la
stabilizzazione del sistema economico regionale22 di cui
alla l.reg. n. 11/2009.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali
in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze, richiamando
le circolari n. 2/2009 e n. 9/2010 in tema di entrate del
bilancio regionale, aveva ricordato che gli atti che
rappresentano il presupposto per l’accertamento di entrata o
che assumono rilevanza ai fini di un’eventuale entrata del
bilancio nonché le richieste di versamento inviate ai debitori
debbono esserle trasmessi quanto prima possibile, al fine di
procedere tempestivamente alla scrittura contabile della
relativa entrata .
Con riferimento al cap. 841, la Direzione centrale finanze, con
nota del 16.2.2015, ha dato atto che la trasmissione delle
ordinanze ingiunzione avviene attualmente in modo tempestivo
attraverso il canale di posta elettronica. Con particolare
riferimento al Fondo di rotazione per la stabilizzazione del
sistema economico regionale, la Direzione centrale finanze,
con nota del 4.2.2015, ha segnalato la disposizione introdotta
dall’art. 9, c. 67, della l.reg. n. 15/2014 di assestamento del
bilancio 2014 (art. 14, c. 60 quinquies, della l.reg. n. 11/2009):
“in via di interpretazione autentica, le anticipazioni di cui al
c. 60 bis sono erogate tramite il fondo di cui al c. 39”.
La Sezione prende atto.
Tempistiche delle procedure interne per l’applicazione
delle sanzioni 23 : con riferimento al cap. 841
dell’entrata 24 (proventi delle sanzioni pecuniarie
amministrative e accessorie attinenti al settore
vitivinicolo in attuazione della normativa e delle
politiche dell’Unione europea), la Sezione aveva
riscontrato una sequenza procedimentale secondo la
quale l’atto era stato emesso nella consapevolezza di
una sua possibile erroneità. Sotto questo profilo la
Sezione aveva quindi evidenziato l’opportunità di una
La Direzione centrale attività produttive, commercio,
cooperazione, risorse agricole e forestali, con nota del
28.4.2015, ha precisato che dal 1.1.2016, con l’entrata in
vigore del nuovo regime di aiuto e dei provvedimenti nazionali
di recepimento della normativa comunitaria, si provvederà alla
revisione del regolamento.
La Sezione prende atto di quanto precisato.
La Sezione prende atto dell’interpretazione legislativa
e si riserva di verificare la corretta applicazione della
norma.
Si vedano pagg. 11-13 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 85-90 e 94-102 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
21 Si vedano pagg. 85 e 86, 90 e 91 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
22 Si vedano pagg. 62-83 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
23 Si veda pag. 16 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
24 Si vedano pagg. 94-102 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
19
20
35
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
revisione delle procedure al fine di evitare accertamenti
non dovuti ed errate quantificazioni delle sanzioni.
Instabilità delle regole contabili fissate a livello
legislativo 25 : in relazione alle numerose modifiche che
hanno interessato la l.reg. n. 21/2007, la Sezione aveva
rilevato che le regole contabili stabilite a livello
legislativo dovrebbero essere sufficientemente stabili nel
tempo.
Interpretazione della norma dell’art. 51 ter della l.reg.
n. 21/2007 26 :in esito alle verifiche sul conto del
patrimonio,
la
Sezione
aveva
rilevato
che
l’Amministrazione aveva interpretato la norma che
disciplina la cancellazione dei residui perenti dal conto
del patrimonio in modo difforme da quello che sarebbe
risultato da un’interpretazione letterale.
25
26
La Sezione esaminerà la fattispecie nell’ambito del
monitoraggio sugli strumenti regionali dedicati alla
rilevazione della qualità e degli effetti della
legislazione.
La Direzione centrale finanze, in data 24.10.2014, ha
comunicato che al c. 12 dell’art. 13 della l.reg. n. 15/2014
(assestamento del bilancio 2014) è stata introdotta, in via di
interpretazione autentica del c. 1 dell’art. 51 ter della l.reg. n.
21/2007, e al fine dell’individuazione degli impegni, una
disposizione secondo la quale l’anno in cui si è disposto
l’impegno è escluso dal computo degli anni decorsi
dall’assunzione dell’impegno medesimo.
Si vedano pag. 13 della relazione DAS 2013 e pagg. 4-31 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pag. 14 della relazione DAS 2013 e pag. 344 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
36
La
Sezione
prende
atto
dell’interpretazione
legislativa. Tuttavia, valutate anche le indicazioni
fornite nella circolare di chiusura dell’esercizio 2014
(circ. n. 8/2014, secondo la quale, a chiusura
dell’esercizio 2014, si procede a cancellazione dei
residui perenti riferiti a impegni assunti entro il
31.12.1998 per capitoli di parte capitale ed entro il
31.12.2005 per capitoli di parte corrente), ritiene che
nel computo degli anni ai fini della cancellazione dal
conto
patrimoniale
dei
residui
perenti
l’Amministrazione regionale escluda pure il dies ad
quem, in apparente contrasto con il dettato
normativo.
OSSERVAZIONI FORMULATE
Conservazione dei residui attivi27.
In primo luogo la Sezione aveva rilevato che
permanevano al 31.12.2013 obiettive incertezze circa la
completa realizzazione dell’intero credito o della sua
maggior parte per i capitoli 1510 28 (rientri delle
anticipazioni concesse all’Ente regionale per lo sviluppo
dell’agricoltura nella Regione autonoma Friuli Venezia
Giulia per la concessione di finanziamenti straordinari a
cooperative, ecc.) e 374 dell’entrata 29 (acquisizione di
fondi per la realizzazione di un sistema telematico
regionale per la gestione delle informazioni a servizio
dei pellegrini in occasione del Giubileo dell’anno 2000).
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
Con riferimento al cap. 1510, la Direzione centrale attività
produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e
forestali ha confermato (con nota del 28.4.2015) l’immutata
situazione relativa alla conclusione della procedura di
liquidazione del Consorzio agrario provinciale di Trieste.
Si rinvia a quanto riportato sul punto nel successivo
paragrafo dedicato alle misure consequenziali in esito
ai controlli DAS precedenti il rendiconto 2013.
Si vedano pagg. 14 e 15 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 57, 206, 209 e 210 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
29 Si vedano pagg. 50, 207, 209 e 210 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
27
28
37
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
Incoerenza e incompletezze nel contenuto e nella
motivazione dei decreti30.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali
in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze, rinviando alle
istruzioni formulate con circolari n. 5/2011 e n. 23/2011 in
tema di motivazione degli atti, aveva raccomandato di
riportare, nella parte motivazionale degli atti di liquidazione,
l’esito delle verifiche svolte per accertare la sussistenza dei
presupposti nonché le valutazioni compiute per quantificare
l’importo da liquidare.
La Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione
territoriale, lavori pubblici, edilizia, con nota del 21.5.2015, ha
dichiarato di aver preso atto di quanto evidenziato dalla
Sezione, adottando i successivi atti con maggior rigore. In
particolare vengono ora chiaramente riportati gli estremi degli
atti di impegno di spesa e gli atti di liquidazione precedenti con
i relativi importi.
La Sezione prende atto di quanto dichiarato e si
riserva future verifiche, anche tenendo conto di
quanto precisato dall’Amministrazione sulla più
intensa valorizzazione della responsabilità del
dirigente
che
emana
l’atto
nell’ambito
dell’arretramento del controllo preventivo di
legittimità operato dalla l.reg. n. 1/2015.
In primo luogo, negli atti di liquidazione relativi a
interventi oggetto di delegazione amministrativa
intersoggettiva, con riferimento al cap. 3700 della
spesa31 (spese per la attuazione del potenziamento della
viabilità di raccordo con il sistema autostradale
regionale), la Sezione aveva rilevato l’esistenza di un
percorso motivazionale privo di adeguata e completa
consequenzialità tra le premesse e il dispositivo.
--La Sezione aveva inoltre osservato che dagli atti relativi
alla liquidazione di un contributo, con riferimento al
cap. 4660 della spesa 32 (contributi per l’attuazione di
progetti sperimentali in materia di assistenza ai disabili
da realizzare nell’ambito territoriale dell’Azienda per i
servizi sanitari n. 1 Triestina), non erano emersi
elementi che consentissero di accertare l’espletamento
di un controllo idoneo a verificare l’esistenza dei
presupposti per la conferma ovvero per la
rideterminazione dell’importo del contributo concesso.
Sempre con riferimento al cap. 4660 della spesa, in
merito all’erogazione anticipata di un contributo, la
Sezione aveva altresì evidenziato la difformità dalle
istruzioni fornite dalla circ. n. 23/2011 sull’obbligo di
motivazione dei provvedimenti amministrativi.
--L’Area politiche sociali e integrazione sociosanitaria della
Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria,
politiche sociali e famiglia, con nota di data 1.4.2015, nel
prendere atto delle osservazioni formulate, ha assicurato, per
il futuro, la massima attenzione in merito al controllo da
effettuarsi in sede di rendicontazione della spesa.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali
in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze aveva
richiamato in proposito le istruzioni formulate con la circ. n.
23/2011: in assenza di previsione legislativa e regolamentare,
l’autorizzazione all’erogazione anticipata deve essere disposta
quantomeno nell’ambito degli indirizzi di destinazione della
spesa in sede di adozione del POG. In via residuale e
straordinaria, l’erogazione anticipata su contributi può essere
disposta con atto nel quale siano riportate le motivazioni che
Si vedano pagg. 15-17 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 107 e 108, 140-151 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
32 Si vedano pagg. 172-174 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
30
31
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
38
--La Sezione prende atto delle assicurazioni e si riserva
future verifiche (c.s.).
OSSERVAZIONI FORMULATE
Nell’iter procedurale finalizzato alla concessione di
contributo, la Sezione aveva infine rilevato, ancora sul
cap. 4660 della spesa, la mancanza di un processo
valutativo sull’ammissibilità della spesa.
--La Sezione, con riferimento al cap. 6349 della spesa 33
(SIAGRI), aveva altresì rilevato imprecisioni nel percorso
logico conoscitivo che aveva condotto al rilascio
dell’attestazione di conformità della prestazione
eseguita; aveva inoltre osservato che era stata assorbita
nella sfera di competenza del titolare di p.o. delegato
anche l’espressione del parere di attestazione della
conformità della prestazione del contratto, seppur non
sottoscritto dal citato responsabile di p.o.
--Singole irregolarità di minor spessore erano state
rilevate sempre in merito a incompletezze nel contenuto
e nella motivazione dei decreti con riferimento ai
capitoli di seguito indicati.
Capitoli 302134 (Interreg Italia-Austria 2007-2013 CAAR) e
6349 della spesa 35 (SIAGRI): un’incompletezza del
contenuto dei decreti di liquidazione era stata
evidenziata dalla Sezione con riferimento alla mancata
indicazione dell’ammontare dei precedenti acconti
liquidati e dell’esatto ammontare dell’imputazione di
spesa riferita ai singoli capitoli ovvero ai singoli impegni
interessati.
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
hanno indotto a disporla alla luce dell’interesse pubblico
perseguito.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali
in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze aveva
richiamato quanto rappresentato nella circ. n. 5/2011: nelle
premesse del decreto di concessione va esplicitato il percorso
logico motivazionale che, sulla base dei criteri fissati dalla
legge o dal regolamento, ha portato alla determinazione della
spesa ammissibile e alla quantificazione dell’incentivo.
--La Direzione centrale attività produttive, commercio,
cooperazione, risorse agricole e forestali ha evidenziato (con
nota del 28.4.2015) la difficoltà a ricondurre con precisione le
giornate/uomo svolte dal consulente all’attività relativa al PSR
e all’attività concernente il SIAGRI, fra le quali sussiste una
forte commistione. La Direzione ha ritenuto di destinare un
terzo del totale ad attività SIAGRI. Sul secondo punto, la
Direzione ha precisato che la delega alla p.o. era stata
confermata e ampliata, rientrando nella sfera di sua
competenza anche l’espressione del parere di attestazione
della conformità della prestazione contrattuale. Il contratto si
è concluso e l’attestazione di conformità è stata convalidata
dal Direttore di Servizio.
---
In relazione al cap. 3021, la Direzione centrale infrastrutture,
mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia,
con nota del 21.5.2015, ha comunicato la prossima adozione di
misure di autocontrollo interno volte a garantire che il
dispositivo dei decreti contenga sempre gli elementi emersi in
esito ai riscontri della Sezione. La Direzione centrale attività
produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e
forestali, con riferimento al cap. 6349, ha precisato (con nota
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
--La Sezione prende atto di quanto evidenziato.
---
La Sezione prende atto di quanto comunicato e si
riserva future verifiche (c.s.).
La Sezione prende atto di quanto precisato.
Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 138 e 139 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
35 Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
33
34
39
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
OSSERVAZIONI FORMULATE
Capitoli 634936 e 9829 della spesa37 (spese per esigenze
operative correnti, attrezzature informatiche, riviste e
pubblicazioni anche su supporto informatico, seminari,
nonché per minute spese di rappresentanza): la Sezione
aveva segnalato che dalla documentazione relativa
all’affidamento diretto attraverso l’ordine diretto di
acquisto sul mercato elettronico non erano rinvenibili
informazioni circa una convenzione con CONSIP per i
beni in argomento.
Cap. 8469 della spesa38 (interventi a sostegno di attività
di formazione e informazione sulla vita di coppia e
familiare e sulla valorizzazione sociale della maternità e
paternità): la Sezione aveva segnalato un’incompleta
esposizione delle modalità di pagamento nel dispositivo
del decreto di liquidazione nella parte in cui si limitava a
disporre il pagamento sul conto indicato dal Comune,
senza evidenziare le coordinate bancarie.
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
del 28.4.2015) che l’indicazione degli importi attribuiti a ogni
singolo impegno di spesa era stata inserita solo nelle premesse
e non anche nel dispositivo del decreto. La procedura si è
chiusa, quindi non è stata adottata alcuna azione correttiva.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali
in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze aveva ricordato
che deve essere dato ampio e motivato
conto
dell’accertamento della sussistenza di tutti i presupposti che
legittimano il ricorso a una determinata procedura di
acquisizione di beni e servizi. Ora, con riferimento al cap.
6349, la Direzione centrale attività produttive, commercio,
cooperazione, risorse agricole e forestali ha precisato (con nota
del 28.4.2015) che l’acquisto di un notebook con speciali
caratteristiche tecniche non poteva essere oggetto di
convenzione. Con riferimento al cap. 9829, la Direzione
centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità,
politiche giovanili e ricerca, con nota del 27.3.2015, ha
comunicato di aver preso atto per il futuro delle osservazioni
formulate.
L’Area politiche sociali e integrazione sociosanitaria della
Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria,
politiche sociali e famiglia, con nota di data 1.4.2015, ha
precisato di non aver fornito ulteriori specificazioni circa i
dettagli del conto corrente del beneficiario, in quanto l’atto
era integrativo di pagamenti già effettuati sulla base delle
medesime istruzioni. In ogni caso viene assicurata la massima
attenzione affinché gli atti siano conformi alle osservazioni
formulate.
Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 276-291 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
38 Si vedano pagg. 175 e 176 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
36
37
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
40
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione prende atto di quanto precisato e si riserva
future verifiche (c.s.).
La Sezione prende atto di quanto precisato.
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
Controlli interni di gestione e strategico 39 : il controllo
esercitato dalla Sezione sul funzionamento dei controlli
interni aveva evidenziato che non erano ancora risolte le
criticità rilevate nella precedente DAS con riferimento al
controllo di gestione e al controllo strategico. Un
approfondimento svolto a proposito della stretta
correlazione di tali controlli con la fase della
programmazione aveva individuato alcune fattispecie di
mancato utilizzo delle risorse che sarebbe risultato
imputabile a scelte operate in sede programmatoria. La
Sezione aveva comunque accolto con favore le iniziative
sul tema assunte nell’esercizio 2014, le quali dovrebbero
interagire con analoghe forme di controllo riferite al
complesso degli enti e degli apparati che concorrono alla
realizzazione degli obiettivi fissati dalla programmazione
regionale.
La Direzione generale, in data 25.3.2015, ha informato circa la
prosecuzione delle attività relative al controllo strategico e al
controllo di gestione. Con delibere n. 1332 e 1333 di data
11.7.2014 sono stati approvati rispettivamente il Piano
strategico 2014-2018 e il Piano della prestazione 2014:
quest’ultimo traduce la strategia regionale in azioni e
interventi puntuali che descrivono le attività da svolgere con i
relativi indicatori. Nei mesi di settembre 2014 e gennaio 2015
sono stati pubblicati i report di controllo strategico e di
controllo di gestione relativi al monitoraggio degli obiettivi. La
relazione politico-programmatica regionale 2015-2017 è
raccordata con il Piano della prestazione della Regione. Infine
la l.reg. n. 1/2015 detta norme anche sul controllo strategico e
sul controllo di gestione della Regione.
La Sezione, nel prendere atto della risposta, rimanda
allo specifico approfondimento svolto in occasione del
Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica
regionale (delib. n. 68 del 10.6.2015).
Mancanza
di
una
completa
definizione
del
contraddittorio 40 : il riferimento è ai capitoli 3700 41
(spese per la attuazione del potenziamento della
viabilità di raccordo con il sistema autostradale
regionale) e 4660 della spesa 42 (contributi per
l’attuazione di progetti sperimentali in materia di
assistenza ai disabili da realizzare nell’ambito
territoriale dell’Azienda per i servizi sanitari n. 1
Triestina).
Relativamente al cap. 3700, la Direzione centrale
infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori
pubblici, edilizia, con nota del 21.5.2015, ha relazionato in
merito alle criticità rilevate.
Sono stati forniti elementi e precisazioni idonei a
chiarire le problematiche che erano rimaste non
definite nell’ambito del contraddittorio intercorso ai
fini della DAS 2013. La Sezione prende atto delle
precisazioni
riservandosi
uno
specifico
approfondimento
sulla
gestione
da
parte
dell’Amministrazione
della
delegazione
amministrativa intersoggettiva che è alla base delle
problematiche rilevate dal controllo.
Si veda pag. 17 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 11 e 15 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
41 Si vedano pagg. 140-151 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
42 Si vedano pagg. 172-174 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
39
40
41
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Tempestività nell’assunzione dell’impegno di spesa43: la
Sezione, con riferimento al cap. 6349 della spesa
(SIAGRI), aveva segnalato la mancata tempestività
nell’adeguamento dell’impegno di spesa ai sopravvenuti
maggiori oneri derivanti dall’aumento dell’aliquota IVA
ordinaria.
La Direzione centrale attività produttive, commercio,
cooperazione, risorse agricole e forestali ha precisato (con nota
del 28.4.2015) che, essendo stati disposti dal legislatore due
successivi aumenti dell’aliquota IVA, dal 20% al 21% a decorrere
dal 17.9.2011 e di un ulteriore punto percentuale dal
1.10.2013, l’adeguamento dell’importo dell’impegno di spesa
(decreto di data 8.10.2010) non è stato immediato, non
essendovi certezza nei tempi. Si è ritenuto, per motivi di
efficienza, di non aggravare la procedura, ma di rimandare
l’adeguamento all’ultima liquidazione. Il contratto e la relativa
procedura amministrativa sono conclusi e quindi nessuna azione
correttiva è stata possibile.
43
Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
42
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione prende atto di quanto precisato.
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Amministrazione trasparente 44 : la Sezione aveva
riscontrato incompletezze nella pubblicazione nel sito
istituzionale dell’Amministrazione in relazione a
operazioni di cui ai capitoli 7911 45 (spese relative alla
realizzazione del programma comunitario South East
Europe) e 8469 della spesa 46 (interventi a sostegno di
attività di formazione e informazione sulla vita di coppia
e familiare e sulla valorizzazione sociale della maternità
e paternità).
Con riferimento al cap. 7911 della spesa, la Direzione centrale
finanze, in data 16.2.2015, ha osservato che le verifiche della
Sezione sono state effettuate mediante consultazione del sito
della Regione – Amministrazione trasparente – consulenti e
collaboratori. Gli incarichi in parola, secondo la previgente
normativa, erano invece pubblicati nella sezione Sovvenzioni,
contributi, sussidi, vantaggi economici – concessione e
attribuzione di vantaggi economici da parte della Regione,
nella quale erano pubblicati anche i dati e i documenti
riguardanti le attribuzioni di corrispettivi e compensi. Non
risultava comunque presente il link che rinvia al curriculum dei
soggetti incaricati. In data 7.4.2015 il Responsabile della
trasparenza
e
della
prevenzione
della
corruzione
dell’Amministrazione regionale ha segnalato che i dati a suo
tempo mancanti risultano ora pubblicati nel sito istituzionale
della Regione, come incarichi esterni di consulenza e
collaborazione stipulati prima del 18.11.2014. Con riferimento
al cap. 8469 della spesa, il Responsabile ha richiamato quanto
comunicato sul punto dall’Area politiche sociali e integrazione
sociosanitaria della Direzione centrale salute, integrazione
socio sanitaria, politiche sociali e famiglia in data 1.4.2015:
l’atto di impegno sottoposto a controllo non era stato ritenuto
rientrare nel campo di applicazione delle disposizioni sulla
pubblicazione, in quanto ricognitivo e modificativo di un
provvedimento non soggetto a tali disposizioni. In ogni caso
viene assicurata la massima attenzione affinché gli atti siano
conformi alle osservazioni formulate.
La Direzione centrale attività produttive, commercio,
cooperazione, risorse agricole e forestali in merito al cap. 6349
ha precisato (con nota del 28.4.2015) che la pubblicazione
intempestiva è dipesa da un problema tecnico legato al
software appena messo a disposizione dell’Amministrazione.
Anche con riferimento al cap. 6349 della spesa47 (SIAGRI)
la Sezione aveva rilevato la tardiva e incompleta
pubblicazione sul sito Amministrazione aperta.
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione prende atto di tutto quanto comunicato.
Si veda pag. 17 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 116-127 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
46 Si vedano pagg. 175 e 176 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
47 Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
44
45
43
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
Con riferimento al cap. 9829 della spesa 48 (spese per
esigenze operative correnti, attrezzature informatiche,
riviste e pubblicazioni anche su supporto informatico,
seminari, nonché per minute spese di rappresentanza),
esaminato nell’ambito del controllo sulle modalità di
gestione dell’avanzo presunto libero, la Sezione aveva
evidenziato la mancata esplicitazione delle esigenze di
immediatezza e urgenza per seguire la procedura
prevista per le spese economali. Ai sensi dell’art. 10 bis,
c. 2, del d.P.Reg. n. 216/2010 solo la necessità di
sopperire con immediatezza e urgenza a esigenze
funzionali costituisce condizione di legittimazione a tale
procedura semplificata.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali
in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze aveva ricordato
che, secondo la circ. n. 1/2011 del Segretariato generale, le
spese indicate dal c. 2 del nuovo art. 10 bis del regolamento
rappresentano spese economali se, oltre a non essere superiori
agli importi indicati, sono necessarie a sopperire alle esigenze
funzionali con immediatezza e urgenza, le quali debbono
pertanto essere adeguatamente motivate nell’atto che
contiene gli elementi essenziali del contratto che l’organo
competente deve preliminarmente adottare. Ora, con nota del
12.1.2015, il Segretariato generale, richiamando le proprie
circolari sul punto (n. 1/2011 e n. 2/2013), ha fatto presente di
aver ripetutamente raccomandato agli uffici regionali di
prestare particolare attenzione al percorso motivazionale che
deve accompagnare il ricorso all’acquisizione di beni e servizi
in economia. A sua volta, la Direzione centrale lavoro,
formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e
ricerca, con nota del 27.3.2015, ha comunicato di aver preso
atto per il futuro delle osservazioni formulate.
La Sezione prende atto delle assicurazioni fornite e si
riserva future verifiche.
48
Si vedano pagg. 276-291 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
44
OSSERVAZIONI FORMULATE
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
Coerenza e chiarezza degli atti e delle scritture
contabili49: la Sezione, nei confronti del cap. 5674 della
spesa50 (contributi una tantum per la realizzazione delle
attività e manifestazioni sportive e del tempo libero),
aveva segnalato l’esigenza che i provvedimenti riportino
una chiara e fedele rappresentazione della realtà
amministrativa cui si riferiscono. Nel caso di specie il
provvedimento esaminato non dava evidenza del fatto
che l’istanza di proroga fosse pervenuta oltre la
scadenza del termine per l’adempimento.
--Singole irregolarità di minor spessore erano state
rilevate sempre in merito alla coerenza e chiarezza delle
scritture contabili con riferimento ai capitoli di seguito
indicati.
Capitoli 9295 e 5566 della spesa 51 : la Sezione aveva
rilevato che i riferimenti normativi riportati nelle
indicazioni sulla destinazione della spesa inserite nel
POG non erano aggiornati.
In sede di contraddittorio finale in occasione della DAS 2013, la
Direzione centrale cultura, sport e solidarietà, nel prendere
atto di quanto esposto dalla Sezione, aveva assicurato pro
futuro puntuale evidenza della procedura amministrativa
seguita.
La Sezione nell’ambito del controllo DAS verifica, tra
l’altro, che i provvedimenti riportino una chiara e
fedele rappresentazione della realtà amministrativa
cui si riferiscono.
---
---
Con riferimento al cap. 9295 della spesa 52 , la Direzione
centrale finanze, con nota di data 8.1.2015, ha comunicato
che, con la legge di assestamento del bilancio 2014, la
denominazione del capitolo e i richiami normativi contenuti nel
POG sono stati modificati secondo il contesto vigente. In merito
al cap. 5566 della spesa, il Segretariato generale, con nota del
12.1.2015,
ha
comunicato
di
aver
provveduto
all’aggiornamento del riferimento normativo riportato nel POG.
La Sezione prende atto delle modifiche apportate.
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Con nota del 6.10.2014 la Direzione centrale finanze ha
comunicato che la Regione Abruzzo ha versato, in riscontro alla
richiesta formulata con nota del 26.11.2013, € 9.028,25 a titolo
di saldo per il progetto NSDL-EST.
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione prende atto di quanto comunicato.
ALTRE MISURE ADOTTATE
OSSERVAZIONI FORMULATE
Cap. 93 dell’entrata 53 (acquisizione di assegnazioni
nell’ambito della iniziativa comunitaria Interreg III A
transfrontaliero-Adriatico): la Sezione aveva rilevato la
pendenza della posta contabile pari al saldo del progetto
NSDL-EST (si trattava di residui attivi del 2007).
Si veda pag. 16 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 151-155 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
51 Si veda la nota 79 di pag. 107 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
52 Si vedano pagg. 110 e 111 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
53 Si vedano pagg. 217-224 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
49
50
45
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
OSSERVAZIONI FORMULATE
Cap. 350 dell’entrata 54 (acquisizione di fondi per la
realizzazione
di
interventi
sperimentali
pilota
anticipatori del piano di risanamento del mare
Adriatico): la Sezione aveva invitato l’Amministrazione
ad attivarsi per addivenire a una pronta definizione del
procedimento relativamente ai residui attivi conservati
dal 1994.
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Con nota del 12.11.2014 la Direzione centrale finanze ha
trasmesso la nota del 30.10.2014 con cui il Servizio geologico
della Direzione centrale ambiente ed energia ha formulato al
Ministero competente la richiesta di trasferimento della somma
di € 30.000,00, pari alla liquidazione dell’anticipazione per
l’esecuzione
degli
interventi
di
miglioramento
e
completamento per un costo complessivo di € 533.648,72
(corrispondenti ai residui attivi conservati).
Con nota del 4.2.2015 la Direzione centrale finanze ha
comunicato di aver provveduto a disporre la cancellazione dei
residui attivi conservati sul capitolo in questione.
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione prende atto dell’evolversi della situazione
e resta in attesa di conoscere gli ulteriori sviluppi.
Capitoli 3988 e 3990 della spesa 56 : la Sezione aveva
segnalato la scarsa chiarezza e trasparenza nell’iter
procedimentale con ricadute sulla coerenza delle
scritture contabili.
Già in sede di contraddittorio finale in occasione della DAS
2013, la Direzione centrale finanze aveva precisato che il
trasferimento dei fondi dal cap. 3988 al cap. 3990 sarebbe
stato perfezionato nell’ambito dell’assestamento di bilancio.
Ora, con nota del 26.8.2014, la Direzione centrale ambiente ed
energia ha segnalato che con la l.reg. n. 15/2014 è stato
disposto il previsto trasferimento dello stanziamento di €
11.801.136,74 dal cap. 3988 al cap. 3990 di competenza della
Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione
territoriale, lavori pubblici, università.
La Sezione prende atto della segnalazione effettuata.
Cap. 8046 della spesa 57 (finanziamento alle Camere di
commercio, di Udine e di Pordenone per l’attuazione di
progetti finalizzati al rafforzamento competitivo delle
imprese): la Sezione aveva rilevato che la quota
riconoscibile a titolo di rimborso spese alle Camere di
commercio avrebbe dovuto trovare allocazione nella
parte corrente del bilancio regionale, piuttosto che
gravare su un capitolo di spese d’investimento.
Già in sede di contraddittorio finale in occasione della DAS
2013, la Direzione centrale finanze aveva precisato che,
nell’ottica di armonizzazione, il capitolo sarebbe stato
frazionato in una componente in conto capitale e in una di
spesa corrente. Ora, con nota del 4.2.2015, la stessa Direzione
centrale ha comunicato che il capitolo, nel caso in cui dovesse
essere rifinanziato (nel 2015 non presenta stanziamenti di
competenza), sarà frazionato nelle due componenti.
La Sezione
trasmessa.
Cap. 1450 dell’entrata55 (recupero di somme erogate su
capitoli di spesa finanziati dai fondi di solidarietà a
favore delle zone terremotate): la Sezione, con
riferimento ai residui attivi conservati dal 1993, aveva
auspicato un’attenta attività di monitoraggio dei crediti
da parte dell’Amministrazione, confidando in una rapida
definizione dell’operazione di cancellazione dal bilancio
regionale dei suddetti residui attivi.
Si vedano pagg. 204 e 205 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 203 e 204 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
56 Si veda pag. 296 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
57 Si vedano pagg. 111-116 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
54
55
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
46
La Sezione
trasmessa.
prende
prende
atto
atto
della
della
comunicazione
comunicazione
OSSERVAZIONI FORMULATE
Cap. 8549 della spesa58 (fondo statale per l’attività dei
Consiglieri di parità): la Sezione in primo luogo aveva
sottolineato come la classificazione in bilancio non
risultasse di immediata comprensione.
In secondo luogo, la Sezione aveva osservato che
l’impegno per il trasferimento delle somme destinate
all’ufficio del Consigliere di parità provinciale
prescindeva dalla definizione, da parte della Giunta
regionale, dei criteri e delle modalità di ripartizione
della quota attribuita dallo Stato per il 2011. La
modalità di suddivisione dei fondi ricalcava quella fissata
dalla Giunta regionale in sede di riparto delle risorse per
il 2010.
Cap. 3385 della spesa59 (contributi pluriennali ai Comuni
capoluogo di Provincia e alla Amministrazione
provinciale di Gorizia per il recupero di edifici di pregio
architettonico e storico): considerato che il diritto di
credito del beneficiario e il corrispondente obbligo
dell’Amministrazione di pagare sorgono alla data di
emissione del decreto di concessione (orientamento
dell’Amministrazione regionale esposto nella DAS del
2012), la Sezione aveva osservato che nel caso di specie
il pagamento delle semestralità era stato anticipato,
prendendo come punto di riferimento non già la data del
decreto di concessione del contributo ma quella diversa
di autorizzazione di spesa, ovvero posticipato,
prendendo come riferimento la data del decreto di
liquidazione.
58
59
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Già in sede di contraddittorio finale in occasione della DAS
2013, la Direzione centrale finanze aveva precisato che
avrebbe tenuto conto dell’osservazione formulata in sede di
riclassificazione armonizzata dei capitoli di bilancio. Ora, con
nota del 5.2.2015, la stessa Direzione centrale ha comunicato
che il capitolo, non presente nel bilancio 2015, è stato
frazionato in tre nuovi capitoli (8553, 8554 e 8555), che hanno
acquisito le nuove classificazioni (politiche per il lavoro e la
formazione professionale – servizi per lo sviluppo del mercato
del lavoro).
Con nota del 27.3.2015 la Direzione centrale lavoro,
formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e
ricerca ha comunicato che il riparto dei fondi ministeriali agli
uffici dei Consiglieri di parità delle Province delle somme
ripartite dallo Stato per il 2011 è stato effettuato, in assenza di
nuove deliberazioni giuntali, mantenendo il medesimo criterio
adottato in precedenza. Ha altresì assicurato che per il futuro
si provvederà a fissare i criteri di riparto con delibera giuntale.
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione, effettuato il riscontro sul POG 2015,
prende atto della comunicazione trasmessa.
Sul punto la Direzione centrale finanze, con nota del
16.2.2015, aveva segnalato che l’orientamento espresso
riguardava più precisamente le modalità di erogazione dei
contributi pluriennali per opere, mentre i contributi a carico
del cap. 3385 sono concessi a sollievo degli oneri di mutuo
finalizzato alla realizzazione di opere. Con nota del 21.5.2015,
la Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione
territoriale, lavori pubblici, edilizia ha infatti specificato che il
pagamento delle rate è stato disposto sulla base del piano di
ammortamento dei mutui.
La Sezione prende atto di quanto segnalato.
La Sezione prende atto di quanto comunicato che si
riserva di verificare.
Si vedano pagg. 106 e 107 e 190-196 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 160-168 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
47
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
OSSERVAZIONI FORMULATE
Cap. 5772 della spesa60 (contributo al Comune di Pulfero
per la realizzazione di un audiovisivo e la promozione di
eventi turistici e culturali volti alla valorizzazione del
territorio): la Sezione, in ordine alla continuità della
procedura di concessione dell’incentivo, aveva
evidenziato che il procedimento contributivo afferente il
finanziamento del 2013 risultava privo di una disciplina
normativa e/o regolamentare, in contrasto con l’art. 30
della l.reg. n. 7/2000.
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Già in sede di contraddittorio finale in occasione della DAS
2013, la Direzione centrale cultura, sport e solidarietà,
segnalando che era in atto un riordino generale della normativa
regionale in materia di attività e beni culturali, aveva
richiamato
la
legge
finanziaria
2014
che
aveva
significativamente mutato l’impianto normativo precedente: la
modifica aveva comportato la razionalizzazione degli
interventi, prevedendo l’emanazione di apposite disposizioni
regolamentari di attuazione. Ora, con nota di data 11.3.2015,
la stessa Direzione centrale ha comunicato che la criticità
segnalata non è più attuale nel campo delle attività culturali a
seguito dell’emanazione della l.reg. n. 16/2014, che prevede
regolamenti di attuazione per la concessione ed erogazione di
qualsiasi tipo di incentivo nel settore. Nel futuro non vi saranno
più beneficiari di incentivi regionali soggettivamente
individuati in modo puntuale in disposizione di legge regionale.
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione prende atto dell’evoluzione normativa del
settore.
Criteri di selezione per l’espletamento delle ispezioni ai
vice consegnatari regionali 61 : la Sezione, vista l’ampia
platea dei vice consegnatari regionali potenzialmente
soggetti a ispezione e verifica contabile, aveva suggerito
l’adozione di criteri di selezione per l’espletamento di
tali verifiche.
Con nota del 24.10.2014 la Direzione centrale finanze ha
comunicato che già per il 2013 erano state approvate le
direttive per l’effettuazione delle ispezioni agli agenti contabili
degli Uffici tavolari e ai vice consegnatari di beni mobili
dell’Amministrazione regionale. Per individuare gli uffici da
sottoporre a verifica, viene definita una particolare tipologia di
campionamento, in modo che la dimensione del campione
risulti rappresentativa.
La Sezione prende atto degli ordini di servizio n.
17/2013 e n. 40/2014 del Ragioniere generale con cui
sono state approvate le direttive rispettivamente per
il 2013 e per il 2014. Segnala tuttavia l’intempestività
di entrambi gli ordini di servizio (adottati nei mesi di
ottobre dei rispettivi anni) rispetto a un’attività che
deve coprire l’intero arco dell’anno.
60
61
Si vedano pagg. 156-158 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si veda pag. 341 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
48
OSSERVAZIONI FORMULATE
Gestione dell’avanzo finanziario. Con riferimento al cap.
1494 della spesa 62 (interventi di riorganizzazione delle
sedi regionali), la Sezione aveva rilevato che l’importo di
€ 310.527,87 (economia di bilancio 2012 su residui),
interamente inviato in perenzione, avrebbe potuto più
opportunamente essere considerato avanzo vincolato a
chiusura dell’esercizio 2012.
--Con riferimento al cap. 6237 della spesa 63 (contributo
all’ente scuola materna San Giovanni Bosco), la Sezione
aveva in primo luogo rilevato che il termine per la
concessione del contributo era stato normativamente
previsto senza tener conto che le risorse del capitolo,
interamente finanziato da avanzo di amministrazione
presunto, non sarebbero state disponibili fino alla
dimostrazione dell’effettiva disponibilità dell’avanzo di
amministrazione a seguito della deliberazione della
Giunta regionale che provvede a formalizzare le
risultanze finanziarie della gestione dell’esercizio
precedente.
In secondo luogo la Sezione aveva osservato che la
predeterminazione in norme di legge del destinatario e
dell’ammontare di un contributo diminuisce l’attenzione
per la qualità della spesa.
62
63
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Con nota di data 11.2.2015 la Direzione centrale finanze ha
fatto presente che le economie di esercizio derivanti da
perenzione amministrativa dei residui costituiscono economie
in senso contabile, ma l’obbligazione giuridica sottostante
mantiene la propria validità. Il residuo è sempre suscettibile di
essere reiscritto in bilancio se reclamato dal creditore in
presenza dei presupposti necessari. Pertanto l’Amministrazione
regionale ha ritenuto di garantire il rispetto del vincolo di
destinazione senza fare ricorso allo strumento dell’avanzo
vincolato, ma attraverso la reiscrizione in bilancio con gli
ordinari strumenti previsti dalla legge di contabilità.
--Con nota di data 11.2.2015 la Direzione centrale finanze ha
precisato che l’introduzione del c. 5 dell’art. 12 della l.reg. n.
21/2007, per cui non è consentita l’applicazione dell’avanzo
libero al bilancio di previsione, ha di fatto risolto il problema
evidenziato.
VALUTAZIONI DELLA SEZIONE
La Sezione prende atto di quanto comunicato,
tenendo conto che la problematica evidenziata sarà
risolta,
a
partire
dall’esercizio
2016,
con
l’eliminazione
dell’istituto
della
perenzione
nell’ambito dell’armonizzazione contabile.
Con nota del 27.3.2015 la Direzione centrale lavoro,
formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e
ricerca ha comunicato di aver preso atto per il futuro delle
osservazioni formulate.
La Sezione si riserva future verifiche.
--La Sezione prende atto della precisazione fornita.
Si vedano pagg. 262, 270 e 271 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si vedano pagg. 271, 273 e 274 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
49
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
3.1.2 Misure consequenziali in esito ai controlli DAS precedenti il
rendiconto 2013
Per completezza si dà in questa sede notizia anche dei riscontri forniti dall'Amministrazione su
rilievi formulati in occasione di dichiarazioni di affidabilità di rendiconti precedenti il 2013, per
situazioni specifiche che ancora nel 2013 risultavano non completamente definite o per le quali la
Sezione si era riservata di verificare la validità, la fattibilità, l’efficacia, l’applicazione o gli sviluppi
delle misure adottate.
Si tratta innanzitutto di due casi in cui, oltre alle problematiche attinenti al merito, la
denominazione del capitolo di spesa non corrispondeva alla realtà amministrativa:
1. capitolo 2542 della spesa64 (spese per i lavori di carattere urgente e inderogabile dipendenti da
necessità di pubblico interesse): la Sezione, fin dalla dichiarazione di affidabilità del rendiconto
2012, aveva rilevato che il lunghissimo lasso di tempo intercorrente fra il decreto di
affidamento delle opere in delegazione amministrativa e la definizione delle stesse risultava in
palese contrasto con la finalizzazione del capitolo di spesa su cui gravava l’intervento (spese per
i lavori di carattere urgente e inderogabile dipendenti da necessità di pubblico interesse,
determinato da calamità naturali e da calamità pubbliche di carattere igienico-sanitario nonché
per lavori e opere di prevenzione di calamità naturali ivi compresi studi e ricerche). Già in sede
di contraddittorio per la precedente dichiarazione di affidabilità, la Direzione centrale ambiente
ed energia, preso atto dell’incongruenza della denominazione del capitolo, aveva assicurato che
si sarebbe fatta parte attiva nel proporre una modifica all’organo competente. Ora, con nota del
26 agosto 2014, la stessa Direzione centrale ha comunicato che la denominazione del capitolo è
stata modificata con la legge regionale di assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014, al fine di
allineare l’aspetto formale con quello sostanziale. Pertanto il capitolo non attiene più a spese
per lavori di carattere urgente e inderogabile, bensì a spese per opere e interventi di prevenzione
di calamità naturali65. Con riferimento allo stesso capitolo 2542, la Sezione aveva segnalato
inoltre la reiterata concessione di proroghe i cui decreti difettavano di espressa motivazione. La
richiamata Direzione centrale ha ora assicurato che le proroghe saranno in futuro
adeguatamente motivate. La rettifica del nome del capitolo di spesa non definisce ovviamente i
problemi connessi alla tempistica degli interventi;
64
65
Si veda pag. 53 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Con la l.reg. n. 15/2014 è stata altresì analogamente modificata la denominazione del cap. 2541.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
50
2. capitolo 4759 della spesa66 (rimborso alle Aziende per i servizi sanitari delle spese sostenute per
la concessione di contributi alle persone affette da malattie correlabili all’amianto): la Sezione,
fin dalla dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2012, aveva rilevato che la denominazione
del capitolo non risultava coerente con la effettiva finalità. Già in sede di contraddittorio per la
precedente dichiarazione di affidabilità, la Direzione centrale finanze, preso atto
dell’incongruenza della denominazione del capitolo, aveva assicurato che avrebbe provveduto
in sede di assestamento. Ora, con nota del 5 novembre 2014, la stessa Direzione centrale ha
comunicato che la denominazione del capitolo è stata modificata con la legge regionale di
assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014, articolo 8, comma 24, al fine di allineare l’aspetto
formale con quello sostanziale. Pertanto il capitolo non attiene più al rimborso alle Aziende per
i servizi sanitari delle spese sostenute per la concessione di contributi alle persone, residenti nel
territorio regionale, affette da malattie correlabili all’amianto, a sostegno dei costi sanitari e
socio-assistenziali, bensì soltanto al rimborso delle spese sostenute per la concessione di
contributi a sostegno dei costi di tutela legale, affrontati nel periodo intercorrente fra la
presentazione della domanda per il riconoscimento della malattia professionale e la conclusione
del relativo procedimento.
Sono poi pendenti due casi concernenti l’attendibilità delle risultanze contabili relative a residui
passivi e attivi:
•
conservazione di residui passivi provenienti dal 1981 e 1982 sui capitoli 7157 e 7159 della
spesa67 (contributi per la riparazione e la ricostruzione, nonché per l'ampliamento di fabbricati
rurali e loro pertinenze o di altri immobili), connotata da insussistenza dei presupposti per il
mantenimento e incertezza sull'esistenza del debito. Alla chiusura dell’esercizio 2014 la
situazione contabile del capitolo 7157 (euro 2.324,06) e del capitolo 7159 (euro 7.393,80) si
presenta immutata rispetto al passato, con la persistente conservazione dei residui passivi su
entrambi i capitoli. In ossequio alla richiesta della Sezione di aggiornare annualmente la
situazione, fino alla definitiva soluzione delle problematiche, la Direzione centrale attività
produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali ha confermato (con nota del 28
aprile 2015) l’immutata situazione contabile e ha comunicato di aver nuovamente sollecitato,
in data 15 aprile 2015, l’Avvocatura della Regione per la risoluzione dei contenziosi più volte
segnalati, entrambi riferiti a un unico soggetto. La Sezione rileva il perdurante ritardo nella
66
67
Si veda pag. 52 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si veda pag. 57 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
51
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
definizione delle pratiche in questione e auspica un pronto riscontro da parte dell’Avvocatura
della Regione;
•
conservazione di residui attivi (euro 15.493,71 relativi agli esercizi 1996-1998) sul capitolo 1510
dell'entrata68 (rientri delle anticipazioni concesse all'ERSA per la concessione di finanziamenti
straordinari a cooperative, consorzi di bonifica e associazioni provinciali degli allevatori),
connotata da obiettive incertezze circa la realizzazione dell'intero credito. In ossequio alla
richiesta della Sezione di aggiornare annualmente la situazione, fino alla definitiva soluzione
delle problematiche, la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse
agricole e forestali ha confermato (con nota del 28 aprile 2015) l’immutata situazione relativa
alla conclusione della procedura di liquidazione del Consorzio agrario provinciale di Trieste.
Tuttavia, in considerazione del perdurare della situazione di incertezza e della prospettata non
esigibilità dell’importo (“il credito vantato da ERSA nei confronti del Consorzio agrario non
risulta assistito da alcuna prelazione, mentre l’attivo residuo è destinato quasi esclusivamente al
soddisfacimento dei creditori privilegiati”), la Direzione centrale sta valutando l’opportunità di
procedere alla cancellazione del residuo attivo.
Infine, deve essere svolto un cenno a una situazione di incompletezza documentale che affliggeva
una procedura di reiscrizione in bilancio di residui perenti: si tratta del capitolo 3294 della spesa69
(fondo regionale per interventi nel settore dell’edilizia residenziale – quota riservata all’ATER). La
Sezione aveva rilevato la persistenza delle irregolarità indicate in sede di dichiarazione di
affidabilità del rendiconto 2012 relativamente alla reiscrizione in bilancio (incompletezza della
documentazione trasmessa dal soggetto creditore ai fini della reiscrizione). Richiamando quanto
già sottolineato nel precedente contraddittorio, la Direzione centrale infrastrutture, mobilità,
pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia, con nota del 21 maggio 2015, ha evidenziato le
difficoltà incontrate con le imprese esecutrici dei lavori da parte delle ATER, che hanno segnalato
la necessità di concludere le procedure per l’escussione delle polizze fideiussorie al fine di poter
procedere con la rendicontazione definitiva. La Direzione centrale ha altresì richiamato le ATER a
rispettare le scadenze fissate.
68
69
Si veda pag. 57 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Si veda pag. 48 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
52
3.1.3
Conclusioni
In termini generali si deve sottolineare che l’attuale fase di transizione verso una contabilità
armonizzata suggerisce di riferire e intendere le misure adottate dall’Amministrazione in esito alle
irregolarità riscontrate o comunque alle indicazioni della Sezione in funzione del futuro assetto
normativo e delle problematiche attuative che si possono prefigurare.
Tenendo conto di questa prospettiva e delle logiche e finalità che presiedono al controllo di
legittimità e regolarità proprio della dichiarazione di affidabilità, si può pervenire alla conclusione
che, alla luce dei riscontri forniti dall’Amministrazione, i rilievi e le riserve espresse dalla Sezione ai
fini delle precedenti dichiarazioni di affidabilità possono considerarsi superati a mezzo delle misure
adottate dall’Amministrazione, sia pur nei limiti sopra enunciati.
3.2 CAPITOLI SELEZIONATI CON CAMPIONAMENTO STATISTICO70:
VERIFICHE DI REGOLARITÀ INTRINSECA (REGOLARITÀ
DELLE PROCEDURE) ED ESTRINSECA (LEGITTIMITÀ E
REGOLARITÀ DELLE SINGOLE OPERAZIONI SOTTOSTANTI)
3.2.1 Premessa
Il controllo di regolarità delle procedure che portano alla formazione del rendiconto (regolarità
intrinseca) si è indirizzato, nell'ambito di nove capitoli dell'entrata e di trentuno della spesa
selezionati con campionamento statistico71, verso tematiche riguardanti la corretta applicazione di
determinati istituti contabili previsti nella legge regionale di contabilità, la cui rilevanza è idonea a
influire sulle rappresentazioni contabili di rendiconto.
Il controllo di legittimità sugli atti (regolarità estrinseca) si è riferito invece alla conformità della
singola operazione, effettuata su ciascun capitolo selezionato, alle norme giuridiche che la
disciplinano sotto il profilo sostanziale e procedurale.
Il controllo di regolarità (regolarità estrinseca) ha verificato infine una specifica conformità alle
regole che governano gli aspetti contabili dell’operazione medesima: si tratta cioè della conformità
70 L’elenco dei capitoli direttamente interessati dai controlli di regolarità intrinseca ed estrinseca è contenuto
nell’allegato 1 a questa relazione.
71 Ci si riferisce ai soli capitoli che nel 2014 hanno presentato movimentazioni rilevanti ai fini della DAS.
53
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
alle norme giuridiche e tecniche del procedimento contabile che disciplinano la trasposizione
dell’operazione in un dato contabile. Come già esposto nella precedente parte metodologica, il
controllo di regolarità delle procedure e il controllo di legittimità e regolarità effettuato sulle
operazioni sottostanti il rendiconto sono stati svolti nell’ambito dei capitoli selezionati con il
metodo del campionamento numerico. A sua volta il controllo di regolarità estrinseca ha
interessato, nell’ambito di ciascuna popolazione individuata (per le entrate: crediti a residui, crediti
in competenza 72 ; per le spese: impegni, pagamenti a residui, pagamenti in competenza), le
operazioni dall’importo più elevato. Per quanto riguarda l’oggetto del controllo di regolarità
estrinseca, è stata verificata la legittimità di tutti gli atti, qualora emanati dalla Regione, afferenti
le singole operazioni, come sopra individuate, mentre, con riferimento agli atti di altri soggetti
(Stato, Unione europea), ad accordi intersoggettivi (come accordi di programma quadro fra la
Regione e lo Stato) o a conti di transito, l’esame si è indirizzato al riscontro della corrispondenza
dei dati finanziari ivi esposti con i documenti contabili regionali.
L’attività istruttoria si è espressa attraverso l’elaborazione, per ogni capitolo selezionato, di singole
schede per ciascuna operazione oggetto di controllo: crediti per le entrate, decreti d’impegno e titoli
di spesa (mandati di pagamento, ordinativi secondari del funzionario delegato e ruoli di spesa fissa)
per le spese.
3.2.2 Oggetto del controllo sulle entrate
Vengono in questa sede esposti i criteri seguiti per il controllo sui capitoli di entrata. Tra gli undici
capitoli selezionati con il metodo del campionamento numerico, sono stati individuati, per essere
sottoposti a controllo di regolarità intrinseca ed estrinseca, i nove capitoli73 che hanno presentato,
nel corso del 2014, movimentazioni rilevanti ai fini che qui interessano. Nell’ambito di ogni
capitolo, distintamente per residui e competenza, è poi stata individuata l’operazione il cui importo
sia risultato il più elevato.
Per tutte le operazioni così selezionate, il controllo di regolarità estrinseca in particolare è consistito
nelle seguenti verifiche:
72 Il termine credito utilizzato nelle successive schede individua le operazioni afferenti un'entrata (secondo la
numerazione attribuita dalla Regione nel conto accertamenti e riscossioni) e va tenuto distinto dal credito in senso
giuridico. L'accertamento, come indicato nella documentazione regionale, corrisponde all'operazione di registrazione
nella contabilità regionale del credito in senso giuridico.
73 Degli 11 capitoli complessivamente selezionati per l’entrata con il metodo del campionamento statistico, i capitoli
1403 e 1233 sono risultati privi di stanziamenti.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
54
•
esistenza, contenuto e pertinenza all’esercizio di riferimento dell’atto che costituisce il titolo
giuridico dell’entrata (ad esempio contratto);
•
conformità del credito al titolo giuridico;
•
esistenza e pertinenza dell’iscrizione a capitolo dell’entrata, con eventuale istituzione del
capitolo stesso;
•
congruità della classificazione del capitolo d’entrata per titoli e categorie del bilancio;
•
esistenza dei previsti presupposti per la permanenza del credito (ad esempio rispetto dei
termini previsti per lo svolgimento di determinate attività);
•
contenuto degli atti regionali di gestione, con eventuale accertamento di maggiori/minori
entrate;
•
esistenza di riscossioni in conto residui e/o in conto competenza, con contestuale verifica della
corretta assegnazione al titolo del codice SIOPE;
•
corrispondenza del contenuto del titolo di entrata (debitore, importo, esercizio finanziario di
imputazione, data di riscossione) con i dati riportati nel conto accertamenti e riscossioni;
verifica nel riepilogo mensile di Tesoreria dell’avvenuta riscossione;
•
correttezza dell'attribuzione dei codici di bilancio (per accertamenti e incassi) di cui all’articolo
19 bis del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135 (allegato 1 della legge di conversione 20
novembre 2009, n. 166);
•
osservanza delle disposizioni del capo V (articoli 36-39) della legge regionale di
programmazione finanziaria e di contabilità in materia di gestione delle entrate (fasi
dell’entrata, accertamento, riscossione e versamento, residui attivi).
La relazione si sviluppa nel prosieguo con una parte dedicata alle considerazioni generali di
carattere sistematico relative alle entrate, che riassumono e anticipano le problematiche emerse
dall'analisi dei singoli capitoli, rappresentata nella successiva parte afferente le schede, riportate in
ordine di titolo e categoria.
3.2.3 Considerazioni sistematiche generali sulle entrate oggetto di controllo
La disamina dei capitoli di entrata ha evidenziato l’esistenza di problematiche connesse alla
contabilizzazione nei pertinenti titoli di bilancio e alla gestione della fase dell’entrata, specie con
riferimento ai presupposti dell’accertamento, che vengono prevalentemente ricondotti alla
riscossione. È questo un argomento su cui negli anni più volte si è pronunciata la Sezione e che
55
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
costituisce il tema su cui meno incisive sono risultate le misure correttive adottate
dall’Amministrazione. Va peraltro osservato che l’alterazione dell’attribuzione alla competenza
dell’anno dipendente da una tendenziale coincidenza dell’accertamento con il momento della
riscossione e la conseguente mancata contabilizzazione ed evidenza contabile di un credito
giuridicamente esistente non risulta abbiano mai pregiudicato gli equilibri del bilancio regionale.
La problematica è peraltro destinata a comporsi a seguito dell’armonizzazione, i cui principi sono
stati in parte anticipati dalla Regione a mezzo dell’articolo 13, comma 3, della legge regionale n.
6/2013 che ha integrato l'articolo 37 della legge regionale di contabilità n. 21/2007 stabilendo che
“l'Amministrazione iscrive il credito come competenza dell'anno finanziario in cui esso giunge a
scadenza o, qualora dal titolo non si ricavi espressamente la data di scadenza, come competenza dell'anno
finanziario in cui esso è sorto”. In questa fase temporale di transizione è peraltro possibile che in
relazione alla gestione 2014 si configurino situazioni ibride e non coerenti con questo principio
contabile.
Una emblematica situazione di questo genere si rinviene nella gestione di un credito di cui al
capitolo 2273, in merito al quale il contraddittorio con l’Amministrazione ha confermato che
l’accertamento dell’entrata non si è basato sulle risultanze del documento (comunicazione AIFA),
ma è stato realizzato sulla base della riscossione e in misura corrispondente all’importo riscosso.
Un altro tema rilevante emerso dal controllo riguarda la contabilizzazione delle entrate dell’Unione
europea o per cofinanziamento statale, di cui nella dichiarazione di affidabilità dell’anno scorso era
stata registrata la diversità del regime a seconda che si trattasse di somme spettanti alla Regione
per l’attuazione diretta di suoi programmi (che vengono contabilizzate tra le entrate effettive) o di
somme che pervengono alla Regione per la sua veste di “regista” (ad es. Lead partner) di interventi
realizzati in tutto o in parte da altri (che vengono contabilizzate tra le partite di giro). Nella
dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013 era stato ricordato come la contabilizzazione in
partita di giro richiede l’assenza di ogni scelta di carattere discrezionale nella gestione della risorsa,
essendo fondata la regolarità di siffatta allocazione contabile sul mero adempimento di attività
predeterminate, cosicché l’attività regionale si configura come attività vincolata nell’an, nel
quantum e nel quomodo.
Quattro dei crediti esaminati (in relazione ad altrettanti capitoli di entrata) attengono, pur con
profili affatto diversi, all’attuazione di progetti comunitari.
Il tema principale che emerge è la contabilizzazione delle operazioni in partita di giro, con
riferimento ai capitoli 1408 e 1288. La questione assume particolare rilevanza nell’ottica della
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
56
prossima armonizzazione in relazione alla quale il principio afferente i servizi per conto terzi e le
partite di giro esclude una siffatta natura per i finanziamenti comunitari, anche se destinati a
essere spesi coinvolgendo altri enti, nei casi in cui non risultino predefiniti tempi, importi e
destinatari dei necessari trasferimenti.
Con riguardo infine al capitolo 30 e al capitolo 1267 l’allocazione contabile dell’entrata al titolo IV
corrisponde a un’iscrizione a spesa al titolo II pur a fronte di una non riconducibilità della spesa
alla tipologia d’investimento, bensì a quella di spesa corrente.
Con particolare riferimento alla regolarità intrinseca, è emersa nei capitoli 1267, 30 e 1288 la
tematica della conservazione dei residui attivi. Il comma 2 dell’articolo 39 della legge regionale 8
agosto 2007, n. 21, così recita: “Le somme da conservarsi in conto residui attivi … sono mantenute
nelle scritture contabili fino a quando non vengano riconosciute di dubbia o difficile esazione ovvero
assolutamente inesigibili”. La previsione legislativa presuppone quindi espressamente lo
svolgimento da parte dell’Amministrazione di quell’attività di diligente attenzione per una corretta
conservazione dei residui attivi che già in passato ha costituito oggetto del controllo esercitato
dalla Sezione.
Alla luce delle risultanze del rendiconto 2014, il controllo ha verificato che per i capitoli in esame la
conservazione dei residui attivi (per un totale di euro 1.032.401,60, provenienti dal 2009 e dal 2012)
risulta effettivamente giustificata, in quanto sussistono i presupposti sostanziali dei crediti che
appaiono di affidabile esigibilità.
3.2.4 Esiti del controllo sulle entrate
TITOLO II ENTRATE DERIVANTI DA TRASFERIMENTI DI PARTE CORRENTE DELLO
STATO, DELL'UNIONE EUROPEA E DI ALTRI SOGGETTI
Categoria 1 trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche
Capitolo 2273 (u.bi. 2.1.15) entrate derivanti dai rimborsi operati dalle aziende farmaceutiche ai
sensi del decreto legge n. 78/2010 (Direzione centrale salute, integrazione socio
sanitaria e politiche sociali e famiglia – Servizio farmaceutico)
Si tratta di entrate a copertura del capitolo di spesa 4461, i cui fondi statali vengono utilizzati per il
finanziamento del Servizio sanitario regionale (l’intero stanziamento 2014 sul capitolo, pari a euro
10.958.132,28, è stato inviato in economia). La Sezione ha verificato il mantenimento della corretta
57
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
destinazione delle risorse al capitolo 4461, come esposto più dettagliatamente nel prosieguo
dell’analisi.
Il capitolo 2273 dell’entrata presenta a competenza un accertamento di euro 3.704,676,2374, con
una maggiore entrata di euro 487.921,15 rispetto allo stanziamento (euro 3.216.755,08). Sono stati
riscossi euro 3.701.293,59, con formazione di residui attivi di euro 3.382,64.
È stato esaminato il credito in conto competenza dall’importo più elevato sui ventitré crediti
esistenti sul capitolo.
Credito n. 24321/C € 751.145,66 – soggetto debitore: AIFA Agenzia italiana del farmaco - cod. SIOPE 2117Trasferimenti correnti da altri enti dell’Amministrazione centrale
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento n.24321,
− stampa dettaglio crediti, dalla quale risulta la riscossione dell’intero importo accertato nel corso del 2014,
− comunicazione Aifa – Ufficio di coordinamento Osmed ed attività di HTA prot. 130106/P dd. 11.12.2014,
− reversale di incasso n. 6686 dd. 22.12.2014 dell’importo di €751.145,66,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 22.12.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 6686 dd.
22.12.2014,
− nota esplicativa “payback convenzionata”,
− esemplificazione raccordo tabelle avvisi di incasso, tabelle Aifa, soggetti che effettuano il pagamento e soggetti
obbligati al versamento.
La riscossione è stata riscontrata nei riepiloghi mensili di Tesoreria.
Va premesso che il sistema del Pay Back è stato previsto dalla legge finanziaria per l’esercizio 2007 e consente alle
aziende farmaceutiche di chiedere all’Aifa la sospensione della riduzione dei prezzi del 5% a fronte del contestuale
versamento in contanti del relativo valore a favore delle Regioni; tale sistema consente a queste ultime di beneficiare di
ulteriori risorse economiche e alle aziende farmaceutiche di effettuare scelte sui prezzi dei loro farmaci sulla base delle
proprie strategie di intervento sul mercato. L’art. 11 comma 6 della L. 122/2010 dispone che l’Agenzia Italiana del
Farmaco deve pubblicare con riferimento ad ogni Regione, i dati inerenti gli importi (corrispondenti alla quota
dell’1,83% determinata sulla base del valore dei medicinali erogati in regime di Servizio Sanitario Nazionale) che le
aziende farmaceutiche sono tenute a versare ad ogni singola Regione.
Con nota prot. n. 130106/P dd. 11.12.2014, l’Aifa ha provveduto a comunicare alle Regioni i dati relativi agli importi
di pay-back a carico delle aziende farmaceutiche per il primo semestre 2014 evidenziando, nel caso del Friuli Venezia
Giulia, spettanze per €1.793.231,82. La scadenza prevista per il pagamento degli importi a carico delle aziende
farmaceutiche è stata stabilita per il 19.12.2014.
Il raffronto tra i dati trasmessi dall’Aifa sugli importi spettanti alla Regione e gli incassi registrati per il credito oggetto
del controllo, così come risultanti dal conto accertamenti e riscossioni, hanno permesso di evidenziare quanto segue:
- rilevazione di due riscossioni relative agli avvisi di incasso n. 51160 e 51309 di medesimo importo (€ 885,14) e con
medesimo codice sis (841) anche se afferenti ai soggetti versanti Martin Ironim e Rottapharm spa a fronte di un
unico versamento dovuto da Madaus Gmbh (codice sis 841) per € 885,14 indicato nell’elenco Aifa. In merito, il
Servizio Farmaceutico della Direzione Centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia ha
comunicato quanto segue: “A fronte di un singolo debito della ditta Madaus Gmbh di euro 885,14 sono stati
riscossi due avvisi di incasso 51160 e 51309 (pagamenti effettuati da Rottapharm e Martin Ironim) per il medesimo
debitore (Madaus Gmbh). Uno dei soggetti versanti (Martin Ironim) ha provveduto attraverso il proprio istituto di
credito a richiedere la restituzione della somma indebitamente versata evidenziando l’errore nel versamento
effettuato. Sono in atto le procedure per restituire il doppio versamento.”;
74 Il dato è quello desumibile dal rendiconto e dal conto accertamenti e riscossioni (competenza) e risulta più aggiornato
di quello esposto nel foglio excel (elenco delle operazioni) elaborato dalla Direzione centrale finanze ai fini del
campionamento e nel POG al 31.12.2014 (che risultava pari a € 3.473.658,94), dal momento che tiene conto anche delle
operazioni, eseguite successivamente alla chiusura d’esercizio, necessarie per la definizione delle scritture contabili.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
58
riscossione, riferita all’avviso di incasso n. 51148 con codice sis 3792, di €36.834,53 a fronte di un versamento
dovuto da Sanofi-Aventis Groupe (codice sis 3792) di € 4.259,95 riportato nell’elenco Aifa. In merito il Servizio
competente ha precisato quanto segue: “Con nota prot. 00997 dd. 19.01.2015 la Sanofi ha comunicato di aver
erroneamente versato 36.834,53 euro anziché 4.259,95 e ha contestualmente richiesto la restituzione delle somme
versate in eccesso (€ 32.574,58). Sono in atto, anche in questo caso, le procedure per restituire le somme
erroneamente versate dalla Sonofi.”;
- tre riscossioni per € 56,29, € 229,00 ed € 463,74 riferite rispettivamente agli avvisi di incasso nn. 51126, 51125,
51121, per i quali viene riportato codice sis 3504, e per le quali non si ravvisa alcun riscontro nell’elenco Aifa. In
merito è stato precisato quanto segue: “[…]si tratta di somme riscosse a titolo di payback di anni precedenti.
La ragione della riscossione degli avvisi relativi ai semestri 2012 e 2013 è stata dettata dalla necessità di chiudere le
operazioni contabili nell’esercizio finanziario 2014.”
Si riscontra quanto segue:
− dall’accertamento risulta che il soggetto debitore è l’Agenzia Italiana del Farmaco; di fatto l’AIFA è tenuta alla
sola comunicazione degli importi dovuti dalle aziende farmaceutiche alla Regione. In merito è stato precisato
quanto segue: “Per correntezza amministrativa è stato necessario imputare tutti i versamenti al codice debitore
20601 AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco e di operare extra contabilmente le verifiche tese a riscontrare
l’effettivo versamento da parte delle aziende farmaceutiche del dovuto. Questo in quanto del fatto che un’azienda
farmaceutica è spesso proprietaria di molte altre piccole aziende produttrici di medicinali; pertanto accade che
questa si sostituisca nei pagamenti al soggetto realmente obbligato. Il versamento viene quindi attribuito al
debitore; evidenziato nel prospetto AIFA, tramite specifico codice (SIS) (in allegato una esemplificazione)”;
− l’importo dell’accertamento non risulta coincidere con il credito che la Regione vanta verso il complesso delle
aziende farmaceutiche, né risulta riferito ad un’azienda in particolare. L’accertamento rileva una parte del credito
(€751.145,66 su €1.793.231,82) vantato dalla Regione nei confronti delle aziende farmaceutiche. A seguito di
specifica richiesta istruttoria volta a chiarire le modalità e le tempistiche di accertamento e riscossione delle altre
somme spettanti alla Regione è emerso che le stesse sono state oggetto di registrazione attraverso i crediti nn.
23606/2014, 24259/2014, 24339/2014 e 2585/2015 che presentano lo stesso soggetto creditore e lo stesso oggetto del
credito n. 24321;
− l’importo di €1.793.231,82, peraltro, risulta nella sua totalità di competenza dell’esercizio 2014, visto che le somme
dovute dalle aziende farmaceutiche dovevano essere versate entro il 19.12.2014;
− gli incassi registrati in corrispondenza al credito 24321 evidenziano come siano stati imputati all’accertamento
anche gli importi inerenti doppi versamenti, i versamenti di importo superiore al dovuto nonché quelli di
competenza di precedenti esercizi;
- l’entrata è stata rilevata al titolo II con codice SIOPE 2117.
***
In occasione del contraddittorio instaurato sul punto, la Direzione centrale finanze, con nota n. 16081 del 30.6.2015, ha
precisato quanto segue:
- “ragioni di economicità dell’azione amministrativa, che trovano il loro presupposto nella difficoltà di gestire la
molteplicità di scritture contabili di accertamento e riscossione per singola azienda farmaceutica”, hanno determinato
l’individuazione del soggetto debitore nell’AIFA. Da tale scelta consegue l’iscrizione del credito al titolo II;
- il monitoraggio dello stato dei versamenti dovuti da ciascuna azienda farmaceutica è garantito da evidenze extracontabili.
A conclusione delle verifiche, da parte della Direzione competente, in ordine alla sussistenza del diritto al rimborso da parte
delle aziende farmaceutiche per quanto versato ma non dovuto, si procederà allo storno dei relativi importi dal cap. 4461;
- le problematiche rilevate in ordine all’imputazione del credito vanno ricondotte al fatto che l’accertamento viene disposto
contestualmente alla riscossione.
La Sezione prende atto pur evidenziando che le scritture contabili non devono esser considerate come un mero adempimento
cui l’ente deve ottemperare, ma come uno strumento atto a descrivere i fatti di gestione intercorsi tenendo memoria dei crediti e
dei debiti verso terzi. Tale funzione non può essere assolta da rilevazioni extracontabili che non vengono recepite in maniera
automatica dal bilancio dell’ente e non sono oggetto delle stesse forme di pubblicità.
-
Come già accennato, in occasione del controllo sul capitolo 2273 dell’entrata (rimborsi da AIFA), le
verifiche da un lato si sono estese al capitolo 4461 della spesa, che il capitolo 2273 finanzia, in
ottemperanza a una destinazione che risulta vincolata/destinata sulla base di una previsione del
POG. D’altro lato, il controllo ha rilevato che risorse, sempre del capitolo 2273, sono destinate
59
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
nell’esercizio 2015 al fondo di compensazione delle minori entrate statali, di cui al capitolo 9649
(“fondo per la compensazione delle minori entrate da effettuare nell’anno in relazione a fondi
statali, corrispondente alle maggiori entrate accertate nell’anno precedente - spesa obbligatoria”).
Sono stati pertanto svolti approfondimenti tesi a verificare che venga effettivamente rispettata la
destinazione del capitolo 2273 al finanziamento della spesa di cui al capitolo 4461 e più in generale
a valutare il regime contabile che interessa il capitolo 2273 E nei suoi rapporti con il capitolo 9649.
Se ne riportano gli esiti.
RISULTANZE CONTABILI 2014
capitolo
stanziamento 2014
2273 E
3.216.755,08
(stanziamento iniziale =0)
4461 S
10.958.132,28
(di cui 3.216.755,08 per maggiori entrate)
accertato/impegnato
3.704.676,23
riscosso/pagato
3.701.293,59
maggiori
entrate/economie
487.921,15
10.958.132,28
A fronte delle suddette risultanze del rendiconto 2014, la gestione del 2015 può essere
schematizzata nei seguenti termini.
Nel bilancio 2015 il capitolo 2273 E è iscritto per memoria. Con deliberazione di Giunta regionale n.
643 del 10 aprile 2015 si dispone una variazione in aumento di euro 488.000,53 con la motivazione:
“legge regionale n. 21/2007, articolo 32, comma 1 - entrate derivanti dai rimborsi operati dalle
aziende farmaceutiche ai sensi del decreto legge n. 78/2010”. Con deliberazione di Giunta regionale
n. 744 del 24 aprile 2015 si dispone un’ulteriore variazione in aumento di euro 50,87 con la stessa
motivazione, cosicché alla data del 19 giugno 2015 lo stanziamento sul capitolo 2273 è di euro
488.051,40, che risulta pari alla somma della maggiore entrata 2014 (euro 487.921,15) e delle
riscossioni a competenza 2015 su credito 2014 (euro 130,25).
Nel bilancio 2015 il capitolo 4461 S non compare. Con deliberazione di Giunta regionale n. 207 del 5
febbraio 2015 si dispone una variazione in aumento di euro 9.018.346,15 con la motivazione: “legge
regionale n. 21/2007, articolo 31, comma 3 - iscrizione di somme non utilizzate al 31 dicembre 2014
quali quote vincolate dell'avanzo di amministrazione - Direzione salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali”. Con deliberazioni di Giunta regionale n. 643 del 10 aprile 2015 e n. 744
del 24 aprile 2015 si dispongono due ulteriori variazioni in aumento, rispettivamente di euro
488.000,53 e di euro 50,87, con la motivazione: “legge regionale n. 21/2007, articolo 32, comma 1 entrate derivanti dai rimborsi operati dalle aziende farmaceutiche ai sensi del decreto legge n.
78/2010”, cosicché alla data del 19 giugno 2015 lo stanziamento sul capitolo è pari a euro
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
60
9.506.397,55. Dalle suesposte risultanze emerge che le risorse del capitolo di entrata 2273 sono
effettivamente destinate al capitolo di spesa 4461. Un confronto con l’Amministrazione ha
confermato questa risultanza, ma ha messo in luce la necessità di verificare il regime contabile, in
precedenza non esaminato, che coinvolge il capitolo 9649 relativo al fondo di compensazione delle
minori/maggiori entrate statali, che è cointeressato dalla gestione (anche) del capitolo 2273.
Relativamente al 2015 si hanno le seguenti risultanze e attività.
RISULTANZE POG AL 19.6.2015
capitolo
stanziamento
accertato/impegnato
riscosso/pagato
2273 E
488.051,40
1.756.204,75
1.743.027,37
4461 S
9.506.397,55
(di cui 9.018.346,15 per iscrizione avanzo vincolato
proveniente da diverse fonti tra cui anche il maggiore
accertamento sul 2273)
0
0
9649 S
0
0
0
Con deliberazione di Giunta regionale n. 1015 del 29 maggio 2015 si approvano le risultanze del
rendiconto 2014. Nella parte dedicata all’attribuzione del risultato di amministrazione al 31
dicembre 2014, si specifica, tra l’altro, che euro 1.108.039,64 sono destinati a necessità tecniche. Si
tratta in particolare di “somme già accertate in chiusura d’anno in seguito a versamenti in conto di
Tesoreria [su vari capitoli di entrata fra cui anche il capitolo 2273], iscritte con il bilancio 2015 e
successive variazioni al POG, da iscrivere sul fondo di compensazione delle minori entrate statali
nell’esercizio 2015” (sul capitolo di spesa 9649, che a tutt’oggi presenta uno stanziamento pari a
zero). Le verifiche svolte con riferimento al passato hanno evidenziato che il capitolo 9649 è stato
istituito nel 2010 e inizialmente collocato nell’u.bi.10.5.1.1173, afferente al fondo residui perenti –
spese correnti. Dal 2011 è collocato nell’u.bi. 10.5.1.5069, relativa alle compensazioni contabili –
spese correnti. Tutte le risorse che hanno alimentato il capitolo sono sempre state avviate a
economia di bilancio. In fase istruttoria non si disponeva di ulteriori elementi per imputare il
complessivo importo da iscrivere ai singoli capitoli d’entrata indicati nella delibera n. 1015/2015
(capitoli 1010, 2273, 1701, 1702, 1250).
Considerata la natura e l’oggetto del capitolo 9649, pareva presumibile che in sede di assestamento,
con l’applicazione dell’avanzo destinato a necessità tecniche, nell’ambito del complessivo importo
di euro 1.108.039,64, la maggiore entrata accertata sul capitolo 2273 nell’anno 2014 vi sarebbe
affluita per euro 487.921,15.
In occasione del contraddittorio instaurato sul punto, la Direzione centrale finanze, con nota n. 16076
del 30 giugno 2015, con riferimento alla suesposta dinamica contabile, ha ritenuto corrette le deduzioni
61
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
rappresentate dalla Sezione; in particolare, ha confermato quanto sopra ritenuto presumibile, e cioè che,
nell’ambito del complessivo importo di euro 1.108.039,64 applicato come avanzo destinato al capitolo
9649, la maggiore entrata accertata sul capitolo 2273 nell’anno 2014 vi affluisce per euro 487.921,15.
***
Alla luce delle verifiche effettuate, la Sezione ha ritenuto di approfondire anche le logiche e le
finalità del capitolo 9649, al fine di comprendere le motivazioni della sua istituzione. Quanto
descritto con riferimento al capitolo 2273 E parrebbe configurare un meccanismo procedurale
preordinato a garantire, con riferimento a capitoli di entrata di fondi statali, l’equilibrio contabile
tra poste di entrata e correlate poste di spesa a cavallo d’esercizio, di cui però sfuggiva la necessità
(il capitolo di spesa 4461 risulta privo di impegni in tutto il 2014 e nel 2014 medesimo era
alimentato in buona parte da competenza derivata).
Il procedimento contabile seguito sembrava presupporre che le risorse stanziate nel 2015 sul
capitolo d’entrata 2273, non potendo essere oggetto di altro accertamento nel 2015, in quanto già
accertate e riscosse nel 2014, fossero compensate con le risorse stanziate sul capitolo 9649 fondo,
destinato a generare economia.
Il seguente schema esprime il percorso contabile ipotizzato in sede istruttoria, esponendo le sole
risorse vincolate derivanti da maggiori entrate 2014 sul capitolo 2273 iscritte nella competenza
2015, e non tiene conto delle risorse effettivamente di competenza 2015.
1) Risultanze esercizio 2014
Maggiori entrate 2273 = 487.921,15
avanzo (vincolato) 2014
2) Bilancio di previsione 2015 a seguito di variazione pre-assestamento
entrata
spesa
Cap. 2273
€ 487.921,15
entrata
Cap. 4461
€ 487.921,15
3) Bilancio di previsione 2015 post-assestamento
spesa
Cap. 2273
€ 487.921,15
Cap. 4461
€ 487.921,15
Avanzo vincolato
€ 487.921,15
Cap. 9649
€ 487.921,15
4) Rendiconto 2015
entrata
spesa
Cap. 2273 minore entrata € 487.921,15
Cap. 4461 impegno o economia che affluisce nuovamente ad avanzo
€ 487.921,15
Avanzo vincolato
Cap. 9649 economia
€ 487.921,15
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
62
€ 487.921,15
Da quanto sopra emerge che nel bilancio 2015 la maggiore entrata di euro 487.921,15 entra due
volte, come stanziamento dell’anno e come avanzo vincolato.
L’iscrizione a spesa del fondo serve a pareggiare la doppia iscrizione in entrata.
I punti che rimanevano da chiarire sono stati comunicati all’Amministrazione in sede di
contraddittorio e possono essere sintetizzati nel seguente modo:
a) quale sia l’utilità del suddetto percorso contabile nel caso concreto. In altri termini, andavano
chiariti i motivi per i quali la maggiore entrata sul capitolo 2273 del 2014 non era stata gestita
come mero avanzo (vincolato), oppure perché non ha prodotto nello stesso anno una
corrispondente variazione incrementativa del correlato capitolo di spesa 4461;
b) se il percorso stesso fosse stato utile per l’ipotesi in cui nel 2015 si realizzassero minori
accertamenti. In altri termini, se così fosse, nel 2015 si sarebbe determinato un minore
finanziamento del capitolo 4461 (a mezzo di riduzione dell’importo di euro 487.921,15) in
misura corrispondente alla minore entrata del 2015;
c) più in generale, con riferimento all’operatività contabile del capitolo 9649, in che modo
operavano le compensazioni e in particolare se tutte le compensazioni fossero singolarmente
interessate da un regime analogo a quello del capitolo 2273, o se si operassero anche
compensazioni cumulative che interessavano capitoli di entrata aventi destinazioni tra loro
diverse.
La Direzione centrale finanze, con nota n. 16076 del 30 giugno 2015, con riferimento alle suesposte
logiche e finalità del capitolo 9649 S, ha sostanzialmente confermato e precisato le deduzioni della
Sezione. Ha in particolare sottolineato che risulta “prudente neutralizzare l’effetto a carico dell’esercizio
seguente effettuando, in chiusura del primo esercizio, un accantonamento di parte spesa di importo pari
alle maggiori entrate registrate in corrispondenza delle assegnazioni statali vincolate”. Tale
accantonamento, che costituirà economia, è stanziato sul capitolo 9649, sul quale non vengono assunti
atti di spesa, avendo la sola finalità di tenere indenne il secondo esercizio dall’effetto negativo dovuto alla
minore entrata.
Riprendendo i singoli punti che richiedevano un chiarimento, la Direzione centrale, con riferimento alla
lett. a), ha precisato che l’utilità del percorso contabile seguito “è ascrivibile all’esigenza di poter
rappresentare contabilmente, rispetto alle assegnazioni statali vincolate, il pareggio di stanziamento tra il
capitolo d’entrata e quello di spesa”. Tale percorso viene seguito per tutte le entrate derivanti da
assegnazioni statali vincolate per le quali non è possibile procedere all’iscrizione dello stanziamento in
tempo utile in vista della chiusura dell’esercizio finanziario: ogni assegnazione mantiene comunque i
63
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
vincoli di destinazione e sono escluse compensazioni cumulative (lett. c). Infine la Direzione centrale ha
confermato che, in assenza di altre movimentazioni, le operazioni di chiusura 2015 dovrebbero
evidenziare una minore entrata sul capitolo relativo all’assegnazione statale, pari all’importo transitato
sul capitolo 9649 (lett. b).
La Sezione, rilevato che la questione esaminata attiene in sostanza alla contabilizzazione delle entrate a
fine esercizio da assegnazioni statali con destinazione vincolata, con diretti riflessi sulla determinazione
della competenza dell’esercizio, ritiene esaustive le argomentazioni esposte dall’Amministrazione, con
riferimento all’attuale ordinamento contabile regionale, richiamandone l’attenzione sulla necessità di
adottare
nel prossimo futuro
procedure contabili compatibili e coerenti con i principi
dell’armonizzazione.
TITOLO III ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
Categoria 2 altre entrate correnti
Capitolo 1710 (u.bi. 3.2.92) proventi derivanti dalla vendita tramite abbonamento del Bollettino
ufficiale della Regione in formato elettronico – rilevante agli effetti dell’I.V.A.
(Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle
riforme - Servizio logistica, digitalizzazione e servizi generali)
Si tratta delle somme derivanti dalla vendita tramite abbonamento on line del BUR.
Nel 2014 sul capitolo 1710 non è stata accertata alcuna somma, rispetto alla previsione iniziale pari
a euro 7.000,00, che costituiscono pertanto minori entrate.
Capitolo 1408 (u.bi. 3.2.131) restituzione di somme erogate ai beneficiari del programma di
cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 (Direzione centrale
finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e
comunitarie - Servizio tributi, adempimenti fiscali e controllo atti del personale e di
spesa della programmazione comunitaria)
Nel 2014 sul capitolo 1408 è stata accertata la somma di euro 6.484,74, corrispondente all’importo
riscosso, che rappresenta una maggiore entrata rispetto alla previsione iniziale pari a zero.
È stato esaminato l’unico credito in conto competenza 2014, relativo alla restituzione dell’anticipo
della quota FESR per il progetto “MACC”.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede il superamento del criterio di prevalenza nella
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
64
classificazione delle voci finanziarie, nel 2015 il capitolo 1408 sarà sostituito dai capitoli 1422
(restituzione di somme erogate ai beneficiari del programma di cooperazione transfrontaliera
Italia-Slovenia 2007-2013) e 1470 (restituzione di somme erogate ai beneficiari del programma di
cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 - interessi attivi di mora).
Credito n. 21307/C € 6.484,74 – soggetto debitore: VEGA Parco scientifico-tecnologico di Venezia - cod. SIOPE 3230 –
Altri recuperi e rimborsi
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento n. 21307,
− decr. n. 1856 dd. 27.8.2014 dell’Assessore Regionale alle Finanze, Patrimonio Coordinamento e Programmazione
Politiche Economiche e Comunitarie riguardante l’istituzione “per memoria”, nello stato di previsione dell’entrata del
bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 e del bilancio per l’anno 2014, del capitolo 1408 – u.bi 3.2.131;
− nota prot. n. 23430 del 12.8.2014 della Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e Programmazione
Politiche Economiche e Comunitarie con la quale veniva chiesta a Vega Scarl la restituzione dell’anticipo della quota
FESR per il progetto “MACC”;
− stampa avvisi relativa all’avviso n. 40703 del 23.9.2014 concernente il bonifico ricevuto da Vega Scarl– Parco
Scientifico-Tecnologico di Venezia per l’importo di € 6.484,74;
− reversale n. 5518 del 29.10.2014 relativa alla riscossione dell’importo di € 6.484,74;
− dichiarazione del tesoriere inerente la regolarizzazione della reversale a copertura n. 5518 del 29.10.2014 in data
5.11.2014.
A seguito di specifica richiesta istruttoria è stata fornita la seguente documentazione:
− “Contratto di concessione del Finanziamento tra l’Autorità di Gestione e il Lead Partner” sottoscritto in data
24.2.2012. Dal comma 14 dell’art. 6 del citato atto emerge che “In seguito all’avvio delle attività progettuali, il LP
può chiedere un anticipo fino a un massimo del 10% della quota di co-finanziamento FESR concessa per
l’attuazione del Progetto. […] La richiesta deve essere inoltrata all’AdG allegando la dichiarazione relativa
all’inizio delle attività progettuali unitamente alle quote di anticipo dettagliate per ciascun PP. L’importo
dell’anticipo sarà decurtato dalle successive richieste di rimborso.” Dal comma 15 del medesimo articolo risulta
inoltre che “Per il versamento di eventuali anticipi il LP e/o PP devono altresì presentare una garanzia
bancaria/assicurativa o altra garanzia valida equivalente ai sensi della normativa nazionale italiana, per un
importo pari all’anticipo ricevuto per la propria quota. La garanzia dura finchè le spese sostenute, convalidate dai
Controllori di Primo Livello designati e rimborsate dall’AdC, non raggiungano l’intero ammontare dell’anticipo.”,
− decr. n. 2081 della Direzione Centrale Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie dd. 3.8.2012 ad
oggetto “Programma per la cooperazione transfronaliera Italia-Slovenia 2007-2013. Impegno e liquidazione
anticipo FESR progetto MACC, Codice progetto 7298, CUP D9211000150003”. Con tale decreto si impegna e si
liquida la spesa di € 113.985,26 che fa carico all’unità di bilancio 12.2.4.3480 con riferimento al capitolo 992
competenza derivata 2011 – codice siope 4318 (Altre partite di giro). Dall’atto risulta quindi che l’erogazione
dell’anticipo al Lead Partner viene contabilizzata tra le partite di giro,
− nota prot. n. 16198/P dd. 24.7.2012 della Direzione Centrale Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e
Comunitarie – Servizio gestione fondi comunitari con la quale l’Autorità di Gestione chiedeva all’Autorità di
Certificazione l’erogazione dell’anticipo FESR per € 113.985,26 corrispondente al 10% del contributo FESR totale
concesso per la realizzazione del progetto,
− nota prot. 16101/P dd. 23.7.2012 del Segretariato Tecnico Congiunto con la quale veniva trasmessa all’Autorità di
Gestione del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 la documentazione
relativa alla richiesta di anticipo per il progetto “Macc”,
− nota prot. 286/2012 della società Vega – Parco Scientifico Tecnologico di Venezia scarl con la quale venivano
trasmesse al Servizio gestione fondi comunitari la richiesta di liquidazione dell’anticipo sul contributo del Fondo
Europeo di sviluppo regionale con la tabella riepilogativa delle anticipazioni spettanti al LP e agli altri PP e la
fidejussione relativa al finanziamento richiesto. Dalla tabella riepilogativa emerge che il contributo concesso a
Vega scarl ammonta complessivamente a € 221.850,77; ne consegue che la quota di anticipo richiesta ammonta a €
22.185,08,
− richiesta liquidazione anticipo sul contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale prot. 285 dd. 12.6.2012 della
società Vega scarl,
65
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
−
fidejussione n. 40077891000371 dd. 11.6.2012 per l’importo di € 113.985,26 con scadenza 18.8.2014, data di
scadenza del progetto (art. 4 contratto di concessione del finanziamento).
La Direzione ha provveduto altresì alla trasmissione della visura camerale relativa alla società Vega scarl e di un
promemoria dal quale emerge tra l’altro quanto segue:
“[…] con procedura di data 2 aprile 2014, conclusasi con l’adozione del provvedimento giudiziale di data 28 luglio
2014, la Società VEGA - PARCO SCIENTIFICO - TECNOLOGICO DI VENEZIA S.C.A.R. è stata ammessa alla
procedura di “Concordato preventivo”. Nello specifico, la Società ha fatto ricorso all’istituto del cosiddetto Concordato
preventivo “in bianco o con riserva”, di cui all’art. 161, commi 6-10, della Legge Fallimentare, di recente introduzione.
Tale procedura consente di presentare il deposito disgiunto della domanda di concordato da quella della proposta e del
piano di risanamento, al fine di inibire temporaneamente l’azione di recupero da parte dei creditori.
La Società in parola ha presentato il piano di risanamento nel gennaio 2014 e solo successivamente il giudice si è
pronunciato favorevolmente alla proposta della Società medesima, ammettendola definitivamente alla procedura del
Concordato preventivo.
La Società VEGA - PARCO SCIENTIFICO - TECNOLOGICO DI VENEZIA S.C.A.R. non ha potuto, pertanto,
porre in essere tempestivamente le attività progettuali con rilevanza finanziaria, previste dal contratto: né nella fase
transitoria, in attesa del pronunciamento del giudice; né successivamente, poiché tale procedura impone la soggezione
dell’impresa alla conduzione di un Commissario giudiziale, il quale deve, insieme al Giudice delegato, definire le
situazioni debitorie e creditorie a tutela dei creditori esistenti, e nessuna iniziativa può essere rimessa all’impresa in via
del tutto autonoma. Tale circostanza ha, impedito alla Società in parola di procedere nell’attuazione del progetto e di
sostenere, per l’effetto, ulteriori spese in assenza di una preventiva autorizzazione del Giudice delegato.
Di conseguenza il piano finanziario del progetto è stato ricondotto all’importo rendicontato fino a quel momento per
una spesa complessiva pari a € 128.272,59, di cui € 109.031,70 di cofinanziamento FESR ed € 19.240,89 di
cofinanziamento nazionale.”
L’analisi della documentazione ha evidenziato quanto segue:
- il soggetto debitore è stato correttamente individuato,
- il credito, concerne il rimborso di una quota della somma anticipata dalla Regione al LP del progetto Macc, non spesa
entro i termini previsti per la realizzazione dal programma e quindi non passibile di recupero sui fondi Fesr, da parte
dell’Autorità di Certificazione del Programma,
- il credito è stato iscritto al cap. 1408 – u.bi 3.2.131; il decreto dell’Assessore regionale alle Finanze, Patrimonio
Coordinamento e Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie ha determinato l’istituzione del capitolo
1408 solo “per memoria”, comportando l’accertamento dell’entrata in assenza di uno stanziamento di bilancio,
In merito alle modalità di rilevazione dell’entrata si riscontra quanto segue:
- l’entrata è stata collocata al titolo III a fronte di un importo anticipato di € 113.985,26 (di cui € 22.185,08 destinati
direttamente a Vega scarl ed € 91.800,18 destinati agli altri partners progettuali) iscritto tra le partite di giro,
- il credito è stato registrato quale entrata dell’esercizio 2014 anche se connesso al rimborso di fondi trasferiti nel 2012.
***
In occasione del contraddittorio instaurato sul punto, la Direzione centrale finanze con nota prot. n. 16080 del 30.6.2015 ha
precisato quanto segue: “Avendo riscosso nel corso dell’esercizio 2014 sul capitolo di entrata 1408/E la somma di € 6.484,74,
al fine di pareggiare le poste di bilancio, si rende oggi necessario prevedere un capitolo di spesa afferente a restituzioni alla
Commissione europea per la medesima somma di € 6.484,74. Con il ddl di assestamento di bilancio 2015 si provvederà
all’istituzione di un capitolo di spesa con uno stanziamento pari a € 6.484,74.”
In merito, la Sezione rileva che il capitolo di spesa non è stato istituito nell’ambito del bilancio di previsione 2015 e non
risulta che una quota di avanzo 2014 sia stata vincolata al fine di tener conto dell’obbligo di rimborso verso la Commissione
Europea connesso all’entrata acquisita nel 2014.
In merito alla gestione in partite di giro dell’anticipazione, la Direzione ha precisato quanto segue: “Al riguardo si rileva
ulteriormente che nella fase di avvio della programmazione dei fondi comunitari in parola, da consultazioni interne tra gli
Uffici interessati, l’iscrizione delle somme derivanti dal piano finanziario del programma di cooperazione transfrontaliera
Italia-Slovenia 2007-2013 in capitoli di partita di giro era sembrata la soluzione più logica, in considerazione del fatto che il
pagamento del dovuto ai beneficiari si sostanzia in un mero riversamento di somme già introitate. Successivamente, il
Comitato di Sorveglianza del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 ha deciso di utilizzare il
prefinanziamento della Commissione europea per erogare anticipi ai beneficiari, regolamentando tale procedura nel contratto
di finanziamento. […] Sulla scorta dell’esperienza acquisita nella gestione del programma comunitario in commento, in sede
di iscrizione a bilancio dei fondi della programmazione 2014-2020 verrà effettuata un’attenta valutazione degli aspetti
contabili, anche alla luce delle definitive indicazioni che saranno formulate, nell’ambito del processo di armonizzazione dei
bilanci, dalla Commissione Arconet e dai gruppi di lavoro delle Regioni che stanno attualmente esaminando la questione.”
La Sezione prende atto.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
66
TITOLO IV ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFORMAZIONE DI CAPITALE,
DA RISCOSSIONE DI CREDITI E DA TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE
Categoria 1 alienazioni di beni
Capitolo 152 (u.bi. 4.1.151) entrate derivanti dalla gestione dell’Azienda faunistico venatoria Picco
di Mezzodì (Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse
agricole e forestali - Servizio gestione forestale e produzione legnosa)
Il capitolo 152 presenta in competenza l’accertamento di euro 6.630,0075, interamente riscossi, che
rappresentano una maggiore entrata rispetto alla previsione iniziale pari a zero.
Il credito n. 17775 in conto competenza dall’importo più elevato, che compariva nell’elenco delle
operazioni elaborato dalla Direzione centrale finanze ai fini del campionamento, non risulta
presente nel conto accertamenti e riscossioni. A seguito di richiesta informale, la Direzione centrale,
a tal proposito, ha comunicato che, “in sede di operazioni di chiusura d’esercizio, le scritture contabili
di accertamento e di riscossione relative al credito n. 17775/2014 sono state annullate in data 28 gennaio
2015 in quanto le somme oggetto del suddetto credito e la riscossione del relativo avviso n. 39043/2014
andavano correttamente accertate e riscosse sul capitolo di entrata 1542”. La Sezione ha verificato
l’avvenuta riscossione sul capitolo 1542.
In sostituzione del suddetto credito, la Direzione centrale ha provveduto a trasmettere il fascicolo
relativo a un altro credito, in quanto di importo più elevato sul capitolo 152, riferito al contributo
per abbattimento di ungulati nell’annata venatoria 2013/2014.
Credito n. 5010/C € 1.650,00 – soggetto debitore: privato - cod. SIOPE 4115 – Alienazione di beni mobili
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
- stampa accertamento n. 5010,
- nota dd. 13.4.2014 ad oggetto “A.F.V. “Picco di Mezzodì”, caccia agli Ungulati annata venatoria 2013-2014
contributo all’abbattimento” con la quale si comunicava al privato l’importo dovuto per gli ungulati prelevati durante
la stagione venatoria 2013-2014,
- reversale n.13531 del 7.5.2014 dell’importo di € 1.650,00,
- dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 8.5.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 1353 del
7.5.2014.
La riscossione è stata riscontrata nei riepiloghi mensili di Tesoreria.
A seguito di specifica richiesta istruttoria volta a chiarire alcuni aspetti inerenti il procedimento amministrativo
relativo all’assegnazione dei permessi di caccia e le modalità di computo e accredito dei corrispettivi spettanti alla
Regione, in data 21.5.2015 il Servizio gestione territorio montano, bonifica e irrigazione ha provveduto alla
trasmissione di una nota contenente alcuni chiarimenti e la seguente documentazione:
75 Il dato è quello desumibile dal rendiconto e dal conto accertamenti e riscossioni (competenza) e risulta più aggiornato
di quello esposto nel foglio excel (elenco delle operazioni) elaborato dalla Direzione centrale finanze ai fini del
campionamento e nel POG al 31.12.2014 (che risultava pari a € 8.211,42), dal momento che tiene conto anche delle
operazioni, eseguite successivamente alla chiusura d’esercizio, necessarie per la definizione delle scritture contabili.
67
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
−
decr. n. 708 del Direttore del Servizio gestione forestale e produzione legnosa della Direzione Centrale risorse rurali,
agroalimentari e forestali dd. 8.4.2013 (e relativi allegati) con il quale sono stati indicati i criteri per il rilascio dei
permessi/inviti di caccia giornalieri, ai sensi della lett. D), punto 1, lett. d) della dgr. n. 1032/2010 e sono state
aggiornate le tariffe di cui all’allegato A) della dgr. 1032/2010. In particolare si rileva che dal decreto emerge che
“La graduatoria delle domande dei permessi/invito di caccia sarà formulata dando priorità alla data, risultante
dalla media delle tre giornate indicate dal beneficiario per le uscite, più vicina al giorno 02 settembre 2013;
eventuali valori decimali risultanti dal calcolo della “data media” non saranno tenuti in considerazione”,
− nota prot. n. 35083 dd. 14.5.2013 con la quale l’Azienda Faunistico Venatoria Picco di Mezzodì comunicava alla
Direzione del Servizio Gestione Forestale e Produzione Legnosa la graduatoria dei cacciatori aventi diritto ai
permessi giornalieri di caccia presso l’Azienda,
− decr. n. 936 dd. 15.5.2013 del Servizio gestione forestale e produzione legnosa ad oggetto “D.G.R. n. 1032 del
28.05.2010, lettera D), punto 1, lettera e). Azienda faunistico –venatoria “Picco di Mezzodì”. Approvazione
graduatoria dei cacciatori che hanno fatto richiesta di esercitare la caccia.”,
− nota dd. 15.5.2013 dell’Azienda Faunistico Venatoria Picco di Mezzodì con la quale si comunicava al privato
l’accoglimento della richiesta di permessi di caccia presso l’azienda con attribuzione delle giornate di uscita. Dalla
nota emerge altresì l’obbligo di procedere al versamento anticipato della quota di € 50,00, per ogni giornata di
permesso,
− fattura n. 8 dd. 30.9.2013 dell’importo di € 50,00 relativa alla quota da versare per l’uscita del 26.9.2013 e copia del
bonifico effettuato in data 17.9.2013,
− fattura n. 11 dd. 8.10.2013 dell’importo di € 50,00 relativa alla quota per il permesso di uscita del 2.10.2013 e
copia del bonifico dd. 30.9.2013,
− fattura n. 22 dd. 2.12.2013 dell’importo di € 50,00 relativa alla quota per l’uscita dd. 30.11.2013 e copia del
bonifico dd. 29.11.2013.
− L’analisi della documentazione ha evidenziato quanto segue:
− l’avviso relativo ai criteri per il rilascio dei permessi è stato pubblicato in data 8.4.2013 fino al giorno 7.5.2013;
− la graduatoria è stata trasmessa dal legale rappresentante dell’A.F.V Picco di Mezzodì entro il quindicesimo giorno
successivo alla scadenza dell’avviso (nota prot. 35083 dd. 14.5.2013) ed è stata approvata dal Direttore del Servizio
con decr. 936 dd. 15.5.2013;
− con nota dd. 15.5.2013 il legale rappresentante dell’A.F.V Picco di Mezzodì ha provveduto a comunicare
l’accoglimento delle richieste di permesso di caccia;
− le quote relative alle uscite di caccia sono state versate prima delle uscite effettive;
− il soggetto debitore è iscritto nella graduatoria formata dall’A.F.V Picco di Mezzodì;
− la registrazione dell’accertamento è stata effettuata in data 5.5.2014 ovvero in corrispondenza dell’avviso di
incasso (avviso n. 17624).
Si riscontra quanto segue:
− la comunicazione relativa all’importo da versare risale al mese di aprile e riguarda i prelievi realizzati nella
stagione venatoria 2013-2014 e precisamente in data 26/9/2013, 2/10/2013 e 30/11/2013. Tali date risultano
riportate nelle fatture relative ai permessi di uscita, ma si riscontra che le stesse, con esclusione dell’uscita riferita
al 2/10/2013, non coincidono con i giorni attribuiti secondo la graduatoria approvata con decr. 708/2013 del
Direttore del servizio gestione forestale e produzione legnosa. A seguito di specifica richiesta istruttoria, in merito
il Servizio gestione territorio montano, bonifica e irrigazione ha precisato quanto segue: “Il numero delle uscite
complessive richieste è ben superiore al numero di possibili uscite effettive disponibili;
- Nell’ambito della gestione delle uscite può capitare che un cacciatore rinunci ad una uscita richiesta,
comunicandolo tempestivamente al Legale rappresentante dell’Azienda faunistico-venatoria;
- Il Legale rappresentante, al fine di massimizzare il numero delle uscite per l’attività venatoria e quindi le entrate
per l’Amministrazione regionale, in presenza di una giornata priva di richiedente contatta, per le vie brevi,
eventuali cacciatori inseriti in graduatoria chiedendo loro la disponibilità a coprire la giornata rimasta libera;
- È del tutto probabile, quindi, che le uscite del” privato “del 26.9.2013 e del 30.11.2013 siano state effettuate
nell’ambito dell’ordinaria gestione del calendario delle uscite da parte del Legale rappresentante finalizzata a
massimizzare il numero delle uscite effettive.”
− in merito alla collocazione dei proventi in bilancio si riscontra che gli stessi sono stati collocati nell’u.bi 4.1.151 con
attribuzione del codice siope 4115.
Dal conto accertamenti e riscossioni è emersa una incongruenza tra il codice ubi (4.1.151) e il titolo (3) e la categoria (1)
di riferimento del capitolo. In merito la Direzione Centrale Finanze, patrimonio, Coordinamento e programmazione
politiche economiche e comunitarie con mail dd. 27.5.2015 ha precisato che il disallineamento tra le suddette risultanze
è ascrivibile all’attuale fase di transizione verso i nuovi schemi contabili, cosicchè allo stato nel campo “titolo” e
“categoria” sono stati riportati i valori del titolo e della categoria previsti dal CFR (codifica del 1983), mentre nel
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
68
campo “natura” risultano indicati i valori di titolo e categoria secondo la nuova codifica, che risultano coerenti con
l’u.bi di riferimento.
***
In sede di contraddittorio, la Direzione centrale finanze, con nota prot. n. 16077 del 30.6.2015, ha comunicato per quanto di
competenza che “a seguito della verifica delle codifiche dei capitoli ai fini dell’armonizzazione, si è ritenuto opportuno
utilizzare per gli accertamenti disposti nel 2015 il codice SIOPE 3240 “altre entrate correnti” istituendo all’uopo il cap.
154/E e non utilizzando più il cap. 152/E”.
La Sezione prende atto.
In merito alla riscontrata distonia tra la disciplina che regola la materia e le necessità e opportunità pratiche e gestionali, la
Sezione sottolinea l’opportunità di un adeguamento della normativa vigente.
Categoria 2 trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche
Capitolo 1267 (u.bi. 4.2.37) trasferimenti dallo Stato per la realizzazione del programma
comunitario South East Europe – progetto ADB Multiplatform (Direzione centrale
infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università Servizio mobilità)
Nel capitolo 1267 confluiscono i fondi erogati dallo Stato (delibera C.I.P.E. n. 36 del 15 giugno
2007, a carico del fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183) per la realizzazione del
progetto.
Il capitolo presenta residui attivi iniziali risalenti al 2012 pari a euro 94.887,82, riscossi per euro
15.345,82, con una minore entrata di euro 16.740,05, per un totale di euro 78.147,77. A chiusura
dell’esercizio 2014 permangono euro 62.801,9576, che risultano legittimamente conservati.
E’ stato sottoposto a controllo l’unico credito a residui.
Credito n. 10539/R (2012) € 94.887,82 – soggetto debitore: Ministero economia e finanze/programmi comunitari - cod.
SIOPE 4214 – Trasferimenti in conto capitale da Stato per la realizzazione di programmi
comunitari
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento dalla quale risulta che l’ammontare del credito n.10539 è di € 89.300,85,
− dgr. n.728 dd. 4.5.2012 ad oggetto “Obiettivo comunitario cooperazione territoriale europea 2007-2013 programma di cooperazione transnazionale ''Europa sud-orientale'': presa d'atto dei risultati del terzo bando di
selezione dei progetti strategici e dell'approvazione del progetto strategico Adriatic-Danube - Black Sea Multimodal
Platform (acronimo - Adb Multiplatform)”. Con tale atto si assegnano risorse finanziarie per € 710.000,00 al Servizio
Mobilità della Direzione centrale Infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici per l’attuazione
del progetto “Adriatic –Danube- Black Sea”. La spesa è finanziata per € 603.500,00 dal Fondo europeo di Sviluppo
Regionale e per € 106.500,00 da risorse statali a carico del Fondo di Rotazione di cui alla L. 16.4.1987 n. 183, come da
delibera CIPE n. 36 del 15.6.2007,
− dgr. n. 899 dd. 23.5.2012 ad oggetto “Integrazione delle disposizioni di cui alla dgr. 728/2012 con l’assegnazione
delle risorse finanziarie per l’espletamento delle attività previste in capo al lead partner del progetto - ADB
76 Il dato è quello desumibile dal rendiconto e dal conto accertamenti e riscossioni (residui) e risulta più aggiornato sia
di quello esposto nel foglio excel (elenco delle operazioni) elaborato dalla Direzione centrale finanze ai fini del
campionamento, sia di quello presente nel POG al 31.12.2014, dal momento che tiene conto anche delle operazioni,
eseguite successivamente alla chiusura d’esercizio, necessarie per la definizione delle scritture contabili.
69
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Multiplatform - importo di € 4.196.424,50”. Con tale atto, la Giunta Regionale integra, per € 4.196.424,50,
l’assegnazione delle risorse effettuata con dgr. n.728/2012 al fine dell’espletamento delle attività previste in capo al
Lead Partner. Dalla delibera emerge che le risorse da riversare ai partner sono state considerate quale partita di giro e
che la durata presunta del progetto è di trenta mesi,
− decr. n. 1268 dd. 11.6.2012 dell’Assessore regionale alle finanze, patrimonio e programmazione ad oggetto “LR
21/2007 art. 33. Progetto comunitario ADB Multiplatform istituzione capitoli di entrata 1265, 1267, 1268 e capitoli di
spesa 1265 e 1267.”,
− “Project Budget - Source of co-financing per partners” dal quale risulta la destinazione alla Regione Friuli Venezia
Giulia di € 603.500,00 (ERDF) e di € 106.500,00 (State contribution),
− quietanza della tesoreria centrale dello Stato n. 13 dd. 5.3.2014 per l’importo di € 6.445,30,
− “stampa avvisi” relativa all’avviso di incasso n. 17591 del 5.5.2014 per l’importo di € 6.445,30,
− “iter di reversale” n. 1332 dd. 6.5.2014 dell’importo di € 6.445,30,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 8.5.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 1332 del
6.5.2014,
− quietanza della tesoreria centrale dello Stato n. 38 dd. 31.7.2014 relativa al versamento di € 4.336,87,
− “stampa avvisi” relativa all’avviso n. 33751 dd. 11.8.2014 per l’importo di € 4.336,87,
− “iter di reversale” n. 3666 dd. 25.8.2014 per l’importo di € 4.336,87,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 25.8.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 3666 del
25.8.2014,
− quietanza della tesoreria centrale dello Stato n. 52 dd. 20.11.2014 relativa al versamento di € 4.563,65,
− “stampa avvisi” relativa all’avviso d’incasso n. 51789 del 23.12.2014 dell’importo di € 4.563,65,
− “iter di reversale” n. 6815 dd. 29.12.2014 per l’importo di € 4.563,65, sottoscritta in data 12.1.2015,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 12.1.2015 alla regolarizzazione della reversale n. 6815 dd.
29.12.2014,
− prospetto riepilogativo delle riscossioni registrate nell’esercizio 2013 e nell’esercizio 2014 con riferimento al credito
10539, dal quale risulta l’emissione di avvisi di incasso per € 11.153,08 nell’esercizio 2013 e per € 15.345,82 nel 2014,
− prospetto inerente il riaccertamento (2014) dei residui dal quale si riscontra la richiesta di conservazione del credito
per l’ammontare di € 84.105,65.
A seguito di specifica richiesta istruttoria la Direzione Centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale,
lavori pubblici, università ha chiarito (nota prot. n. 11715 dd. 8.5.2015), in merito alle modalità di erogazione del
contributo statale di € 106.500,00, che “la procedura di erogazione della quota di cofinanziamento nazionale a valere
sui progetti finanziati dai Programmi di cooperazione territoriale transnazionale di cui il progetto ADB Multiplatform
fa parte, avviene ad ogni singola chiusura della procedura di certificazione delle spese rendicontate e solo previa
erogazione della corrispondente quota di cofinanziamento FESR da parte del Programma di riferimento”. Alla nota è
stata allegata la seguente documentazione:
− richiesta di erogazione della quota nazionale di cofinanziamento relativa al progetto ADB Multiplatform prot. n.
10262/P dd. 4.4.2013, per € 1.180,36,
− richiesta di pagamento della quota FESR (application for reimbursement) dd. 10.1.2013, per € 6.688,69 relativa
alla Regione Friuli Venezia Giulia,
− certificazione della spesa rendicontata (declaration on validation of expenditure) dd. 19.11.2012, per € 7.869,05,
− richiesta di erogazione della quota nazionale di cofinanziamento prot. n. 27752 dd. 24.10.2013, per l’importo di €
9.972,71,
− richiesta di pagamento della quota FESR ricevuta in data 28.8.2013 e inerente alla richiesta di fondi per la
Regione Friuli Venezia Giulia per 56.512,03,
− certificazione della spesa rendicontata dd. 13.5.2012 per € 66.484,75,
− richiesta di erogazione della quota nazionale di cofinanziamento prot. n. 33655/P dd. 18.12.2013 per € 6.445,30
− richiesta di pagamento della quota FESR ricevuta in data 1.10.2013, da cui risulta che la quota di fondi richiesti
dalla Regione ammonta a € 36.523,32,
− certificazione della spesa rendicontata dd. 22.8.2013 per l’importo di € 42.968,62,
− richiesta di erogazione della quota nazionale di cofinanziamento prot. n. 29450 dd. 20.10.2014, per € 4.563,65,
− richiesta di pagamento quota FESR dd. 4.7.2014, da cui emergono fondi richiesti dalla Regione per € 25.860,68,
− certificazione della spesa rendicontata dd. 19.2.2014 per € 30.424,33,
− richiesta di erogazione della quota nazionale di cofinanziamento per € 4.336,87,
− richiesta di pagamento quota FESR dd. 3.12.2013, da cui emergono fondi richiesti dalla Regione per € 24.575,56,
− certificazione della spesa rendicontata dd. 18.10.2013 per € 28.912,43,
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
70
−
−
−
−
−
richiesta di erogazione della quota nazionale di cofinanziamento prot. n. 35454/P dd. 19.12.2014, per € 7.805,11,
richiesta di pagamento quota FESR dd. 20.10.2014, da cui emergono fondi richiesti dalla Regione per € 44.228,93,
certificazione della spesa rendicontata dd. 13.8.2014 per € 52.034,04,
richiesta di erogazione della quota nazionale di cofinanziamento prot. n. 4021 dd. 16.2.2015, per € 16.834,68,
richiesta di pagamento quota FESR dd. 12.11.2014, da cui si evince che i fondi richiesti dalla Regione ammontano
a € 95.396,46,
− certificazione della spesa rendicontata dd. 27.10.2014 per l’importo di € 112.231,14.
A seguito di specifica richiesta istruttoria, al fine di giustificare le insussistenze registrate per il credito nell’esercizio
2014 (€ 16.740,05) la Direzione ha provveduto alla trasmissione:
− dell’Addendum No. 3 to the Subsidy Contract sottoscritto in data 6.10.2014,
− dell’”Annex2” con il quale è stata richiesta la modifica del progetto,
− dei decreti MOB/2551/A.13.6 dd. 20.6.2014 e MOB/2986/A.13.6 dd. 29.7.2014.
Con successiva nota sono stati trasmessi i decreti di seguito elencati, attestanti economie per € 3.060,66 rilevate
nell’esercizio 2013 in corrispondenza alle spese finanziate con il credito, che motiverebbero la riduzione di quest’ultimo
per € 459,00 (15% di 3.060,66 ovvero la quota oggetto di finanziamento attraverso fondi statali):
− decr. n. 222/A.13.6 dd. 8.2.2013, relativo alla liquidazione di rimborsi spese a favore del rappresentante del
partner associato strategico Regione Puglia, dal quale risulta un’economia di € 181,53 rispetto alla spesa
impegnata con decr. n. 5076/A.13.6 dd. 9.11.2012,
− decr. n.223/A.13.6 dd. 8.2.2013, relativo alla liquidazione di rimborsi spese a favore dei rappresentanti del partner
strategico Unioncamere, dal quale risulta un’economia di € 290,32 rispetto alla spesa impegnata con decr. n.
5077/A.13.6 dd. 9.11.2012;
− decr. n.225/A.13.6 dd. 8.2.2013, relativo alla liquidazione di rimborsi a favore dei rappresentanti del partner
strategico associato IARDI (Ucraina), dal quale risulta un’economia di € 774,67 rispetto agli impegni assunti con
decr. n. 4159/A.13.6 dd. 11.9.2012;
− decr. n. 230/A.13.6 dd. 11.2.2013, relativo alla liquidazione del rimborso a favore dei rappresentanti del partner
associato strategico di progetto IARDI (Ucraina), dal quale risulta un’economia di € 312,54 rispetto agli impegni
assunti con decr. n. 5081/A.13.6 del 9.11.2012;
− decr. n.299/A.13.6 dd. 14.2.2013, relativo alla liquidazione del rimborso spese a favore del rappresentante del
partner associato strategico di progetto CFR Marfa S.A. (Romania), dal quale risulta un’economia di € 250,00
rispetto alla spesa impegnata con decr. n. 5079 dd. 9.11.2012;
− decr. n. 397/A.13.6 dd. 20.2.2013, relativo alla liquidazione di rimborsi spese a favore dei rappresentanti del
partner associato strategico di progetto Regional Administration Smolyan (Bulgaria), dal quale risulta
un’economia di € 522,74 rispetto agli impegni assunti con decr. 4158/A.13.6 dd. 11.9.2012;
− decr. n. 406/A.13.6 dd.20.2.2013, relativo alla liquidazione del rimborso spese a favore dei rappresentanti del
partner associato strategico di progetto Regional Administration Smolyan (Bulgaria), dal quale risulta
un’economia di € 156,86 rispetto agli impegni assunti con decr. 5080/A.13.6 dd. 9.11.2012;
− decr. n. 409/A.13.6 dd. 21.2.2013, relativo al rimborso di spese a favore del rappresentante del partner associato
strategico di progetto PCCI – Plovdiv Chamber of Commerce (Bulgaria), dal quale risulta un’economia di € 250,29
rispetto agli impegni assunti con decr. 4156/A.13.6 dd. 11.9.2012;
− decr. n.558/A.13.6 dd. 28.2.2013, relativo alla liquidazione del rimborso spese a favore del rappresentante del
partner associato strategico di progetto PCCI –Plovdiv Chamber of Commerce (Bulgaria), dal quale risulta
un’economia di € 321,71 rispetto agli impegni assunti con decr. 5078/A.13.6 dd. 9.11.2012.
L’esame della documentazione trasmessa ha evidenziato quanto segue:
− il credito, originariamente di € 106.500,00, concerne il trasferimento statale definito con delibera CIPE n. 36 dd.
15.6.2007, che è stato finalizzato alla realizzazione del progetto “Adriatic – Danube – Black sea multimodal
platform”. La parte del progetto oggetto di realizzazione esclusiva della Regione avrebbe dovuto comportare una
spesa di € 710.000,00. Tale spesa è stata contabilizzata al titolo II - capitolo 1267/S (Spese relative alla
realizzazione del programma comunitario South East Europe – Progetto ADB Multiplatform – u.bi 1.5.2.1032) e
risulta coperta per il 15% attraverso il credito oggetto del controllo, e per l’85% attraverso il trasferimento dal
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (di € 603.500,00); entrambi i trasferimenti sono stati collocati al titolo IV
della parte entrate del bilancio regionale;
− dal rendiconto 2012 risulta che nell’esercizio si è provveduto all’accertamento, al capitolo 1267/E, dell’importo di €
106.500,00;
− nell’esercizio 2013 si sono avute riscossioni per € 11.153,08 (avviso di incasso n. 38112/2013 di € 1.180,36 e avviso
di incasso n. 49090/2013 di € 9.972,72) e si sono manifestate insussistenze per € 459,10 dovute a minori rimborsi di
71
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
fondi statali per economie di spesa (correlata) per complessivi € 3.060,66 (il trasferimento statale sarebbe stato
effettuato nella misura del 15% di € 3.060,66, ovvero 459,10);
− nell’esercizio 2014 si sono avute riscossioni per € 15.345,82 (avviso di incasso n. 17591/2014 di € 6.445,30, avviso di
incasso n. 33751/2014 di € 4.336,87 e avviso di incasso n. 51789/2014 di € 4.563,65). Dal conto accertamenti e
riscossioni risultano insussistenze rilevate nell’esercizio per complessivi € 16.740,05 imputabili:
1) per € 16.500,00 alle decurtazioni del contributo concesso. Dall’Addendum No.3 to the Subsidy Contract emerge
infatti una riduzione del budget iniziale di € 110.000,00: l’ammontare complessivo delle risorse messe a
disposizione per il progetto è stato rideterminato in € 600.000,00 di cui € 510.000,00 relativi a fondi Eu ed €
90.000,00 relativi a fondi statali,
2) alle economie (€ 1.562,11 ed € 38,28) sugli impegni di spesa correlati, assunti in merito ad incarichi di
collaborazione coordinata e continuativa in materia comunitaria (decr. n. 2551/2014 e decr. n.2986/2014) e che
sarebbero stati coperti per il 15% con fondi statali (€ 240,05).
Si riscontra quanto segue:
− il trasferimento è stato iscritto al titolo IV delle entrate in quanto destinato a finanziare spese in conto capitale; il
codice siope attribuito (4214) concerne “Trasferimenti in conto capitale dallo Stato per la realizzazione di
programmi comunitari”. Dagli “Application for Reimbursement” e dai “Declaration on validation of expenditure”
risulta che su un totale spese certificate di € 340.924,36, relativamente al periodo 24.4.2012-31.8.2014, sono stati
rendicontati “staff costs” per € 169.313,84, “travel and accomodation costs” per € 33.563,38, “exthernal expertise
and services” per € 137.771,4277 e “Equipment”78 per € 275,72;
− dal prospetto trasmesso alla ragioneria al fine del riaccertamento dei residui, emerge la richiesta di conservare
l’iscrizione in contabilità di un residuo quantificato in € 84.105,65. Tale importo considera l’ammontare iniziale del
trasferimento (€106.500,00) al netto delle riscossioni dell’esercizio 2013 (€ 11.153,08), delle insussistenze
dell’esercizio 2013 (€ 459,10) e di una parte delle riscossioni dell’esercizio 2014 (€ 10.782,17 in luogo di € 15.345,82).
In sede di riaccertamento, al fine della determinazione delle somme da conservare non sono stati considerati:
− l’ultimo incasso, riferito alla reversale datata 29.12.2014 ma sottoscritta nel corso dell’esercizio 2015 (12.1.2015),
contrariamente a quanto emerge dalle stampe inerenti il POG al 31.12.2014 e nel conto accertamenti e riscossioni
che evidenziano riscossioni nell’esercizio 2014 per € 15.345,82,
− le insussistenze manifestatesi nell’esercizio 2014 che secondo il conto accertamenti e riscossioni ammontano a €
16.740,05.
Il conto accertamenti e riscossioni riproduce il corretto importo del credito residuo.
***
La Direzione centrale finanze, in sede di contraddittorio, con nota prot. n. 16082 del 30.6.2015 ha precisato che “la scelta di
classificare il corrispondente capitolo di spesa nel titolo II, è stata dettata dalla lettura unitaria delle spese complessivamente
intese quali spese d’investimento afferenti tutte all’unitaria destinazione di spesa della programmazione europea.”
La Sezione sottolinea la necessità di definire la corrispondenza tra i titoli di entrata e di spesa per una medesima operazione,
in funzione della natura delle spese da sostenere per la realizzazione dei progetti comunitari.
77 Organization of Kick off meeting event/Press, conference/catering/hostess/translation service – office supplies for
kick-off meeting Trieste: €17.228,37; Location and equipment stand in Munich to “Transport Logistic Fair” 37/06/2013: € 20.000,00; payment of 2 notebook rental: €1.287,00; Organization of the translation service and catering
for the Orientation Workshop in Trieste the 16.12.2013: € 1.165,71; 2nd Payment – contract for the studies and
activities carried out for the LP in the contest of the WP6: € 20.332,00; payment for the studies and activities carried
out for the LP on WP7 – Pilot action 7.2: € 29.186,77; First payment – contract for the studies and elaboration of WP
3 activities for the LP: € 8.064,81; second payment – contract for the studies and activities in the WP4 for LP: €
13.441,00; Firs payment – contract for the studies and activities on WP5 for the LP € 12.198,78; organization of the 7th
Executive Board meeting in Trieste (rent-equipment-catering), rental of n.2 PC Sony Valo, Travel costs of ASPs
participating to the ADB Tirana meeting (27-29/5/2014), Invoice fees teleticketing, Travel costs of ASPs participating
to the ADB Tirana meeting (27-29/5/2014) from Montenegro partners, Invoice fees teleticketing: € 14.866,98.
78 Spesa sostenuta per la fornitura di n. 2 Usb Lacle.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
72
Categoria 3 trasferimenti in conto capitale da istituzioni estere
Capitolo 30 (u.bi. 4.3.39) acquisizioni tramite l’autorità di pagamento INTERREG Italia-Austria
2007-2013 per interventi di assistenza tecnica (Direzione centrale finanze, patrimonio,
coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie – Servizio per la
cooperazione territoriale europea, aiuti di Stato e affari generali)
Si tratta del recupero dei fondi per iniziative di assistenza tecnica, nell’ambito del programma di
cooperazione Italia–Austria 2007-2013.
Il capitolo 30 presenta residui attivi iniziali risalenti al 2009 pari a euro 233.342,54, riscossi per
euro 55.371,64. A chiusura dell’esercizio 2014 permangono euro 177.970,90, che risultano
legittimamente conservati.
E’ stato sottoposto a controllo l’unico credito a residui.
Credito n. 13355/R (2009) € 233.342,54 – soggetto debitore: Provincia autonoma di Bolzano - cod. SIOPE 4253Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province autonome – Risorse UE
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento n. 13335,
− stampa “dettaglio crediti”, dalla quale si evince che il credito n. 13355 di € 410.051,00 è stato riscosso per €
232.080,10;
− comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri inerente l’assegnazione del cup per l’attività di
“Valutazione, informazione e pubblicità” e per l’attività di “Assistenza tecnica alle strutture comuni”,
− dgr. n. 2143 del 21.10.2008 recante “Obiettivo cooperazione territorio europeo. Programma di cooperazione
transfrontaliera Interreg IV Italia/Austria 2007-2013. Presa d’atto risultati della terza riunione del comitato di
pilotaggio,
− verbale esteso della terza riunione del Comitato di pilotaggio del 24 e 25 luglio 2008 di approvazione della
graduatoria definitiva dei progetti presentati al primo avviso del Programma operativo per il sostegno alla
collaborazione transfrontaliera per le zone di confine Italia-Austria Interreg IV; dal verbale emerge che la quota di
budget assegnata per la realizzazione del progetto di Assistenza Tecnica per la Regione Friuli Venezia Giulia ammonta
a € 410.051,00,
− decisione della Commissione europea del 17/IX/2007 di adozione del programma operativo “Interreg IVA Italia –
Austria” per l’intervento strutturale comunitario del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell’obiettivo
cooperazione territoriale europea in Italia e Austria CCI 2007 CB 16 3 PO 052,
− richiesta di pagamento n. 1 relativa al periodo 11.11.2008-17.11.2009 per l’importo di € 55.925,17 concernente
l’attività di assistenza tecnica alle strutture comuni (id 3921),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3921 per il periodo 11.11.2008-17.11.2009,
− rapporto di controllo n. 1 dd. 30.11.2009 –concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 12.11.2008-17.11.2009 per € 55.925,17 ed elenco dd. 30.11.2009 dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− richiesta di pagamento n.1 relativa al periodo 11.11.2008-30.9.2009 per l’importo di € 11.366,50 concernente
l’attività di valutazione, informazione e pubblicità (id 3902),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3902 per il periodo 11.11.2008-30.9.2009,
− rapporto di controllo n. 1 dd. 30.11.2009 concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 11.11.2008-17.11.2009 per € 11.366,50 ed elenco, dd. 30.11.2009, dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
73
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
−
elenco degli avvisi di incasso relativi al capitolo 30, da cui emergono due incassi per l’esercizio 2009,
rispettivamente di € 11.366,50 ed € 55.925,17,
− reversale di incasso n. 4583 dd. 7.1.2010 per l’importo di € 67.291,67,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 12.1.2010 alla regolarizzazione della reversale n. 4583 dd.
7.1.2010,
− richiesta di pagamento n. 2 relativa al periodo 4.1.2010-10.11.2010 per l’importo di € 14.427,90 concernente
l’attività di assistenza tecnica alle strutture comuni (id 3921),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3921 per il periodo 11.11.2008-17.11.2009,
− rapporto di controllo n. 2 dd. 19.11.2010 –concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 4.1.2010-10.11.2010 per € 14.427,90 ed elenco, dd. 19.11.2010, dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− richiesta di pagamento n.2 relativa al periodo 4.1.2010-10.11.2010 per l’importo di € 13.721,94 concernente
l’attività di valutazione, informazione e pubblicità (id 3902),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3902 per il periodo 11.11.2008-30.9.2009,
− rapporto di controllo n. 2 dd. 19.11.2010 concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 11.11.2009-10.11.2010 per € 13.721,94 ed elenco, dd. 19.11.2010, dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− elenco degli avvisi di incasso relativi al capitolo 30, dal quale risultano due riscossioni nell’esercizio 2010 di €
13.721,94 ed € 14.427,90,
− reversale di incasso n. 5786 dd. 3.1.2011 per l’importo di € 28.149,84,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 3.1.2011 alla regolarizzazione della reversale n. 5786 dd.
3.1.2011,
− richiesta di pagamento n. 3 relativa al periodo 11.11.2010- 18.11.2011 per l’importo di € 28.250,24 concernente
l’attività di assistenza tecnica alle strutture comuni (id 3921),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3921 per il periodo 11.11.2010- 18.11.2011,
− rapporto di controllo n. 3 dd. 22.11.2011 –concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 11.11.2010- 18.11.2011 per € 29.906,59 ed elenco, dd. 21.11.2011, dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− richiesta di pagamento n.3 relativa al periodo 15.11.2010-18.11.2011 per l’importo di € 2.693,84 concernente
l’attività di valutazione, informazione e pubblicità (id 3902),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3902 per il periodo 15.11.2010-18.11.2011,
− rapporto di controllo n.3 dd. 22.11.2011 concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 15.11.2010-18.11.2011 per € 2.693,84 ed elenco, dd. 22.11.2011, dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− elenco degli avvisi di incasso relativi al capitolo 30 e all’anno 2011, dal quale risultano due riscossioni nell’esercizio
per € 2.693,84 ed € 28.250,24,
− reversale di incasso n. 5554 dd. 28.12.2011 per l’importo di € 30.944,08,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 3.1.2012 alla regolarizzazione della reversale n. 5554 dd.
28.12.2011,
− richiesta di pagamento n. 4 relativa al periodo 4.10.2011-15.10.2012 per l’importo di € 34.491,71 concernente
l’attività di assistenza tecnica alle strutture comuni (id 3921),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3921 per il periodo 4.10.2011-15.10.2012,
− rapporto di controllo n.4 dd. 19.11.2012 –concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 4.10.2011 -15.10.2012 per € 34.491,71 ed elenco, dd. 19.11.2012, dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− richiesta di pagamento n.4 relativa al periodo 18.11.2011-19.9.2012 per l’importo di € 15.831,16 concernente
l’attività di valutazione, informazione e pubblicità (id 3902),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3902 per il periodo 18.11.2012-19.9.2012,
− rapporto di controllo n.4 dd. 19.11.2012 –concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 19.11.2011 -19.9.2012 per € 15.831,16 ed elenco dd. 19.11.2012 dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− elenco avvisi di incasso relativi al capitolo 30, dal quale risultano per l’esercizio 2012 due riscossione di € 15.831,16
ed € 34.491,71,
− reversale di incasso n. 5558 dd. 20.12.2012 per l’importo di € 50.322,87,
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
74
−
dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 24.12.2012 alla regolarizzazione della reversale n. 5558 del
20.12.2012,
− richiesta di pagamento n. 5 relativa al periodo 20.9.2012-4.11.2013 per l’importo di € 11.389,98 concernente
l’attività di assistenza tecnica alle strutture comuni (id 3902),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3902 per il periodo 15.11.2010-18.11.2011,
− quadro completo dei rapporti finanziari precedenti,
− rapporto di controllo n. 5 dd. 9.12.2013 –concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 20.9.2012-4.11.2013 per € 11.389,98 e relativo elenco dei documenti di spesa rendicontati dal beneficiario e
convalidati dal controllore,
− richiesta di pagamento n.5 relativa al periodo 16.10.2012-4.11.2013 per l’importo di € 43.981,66 concernente
l’attività di assistenza tecnica alle strutture comuni (id 3921),
− rapporto finanziario relativo al progetto Id 3921 per il periodo 11.11.2010-18.11.2011,
− quadro completo dei rapporti finanziari precedenti,
− rapporto di controllo n. 5 dd. 9.12.2013 concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 16.10.2012-4.11.2013 per € 43.981,66 ed elenco, dd. 9.12.2013, dei documenti di spesa rendicontati dal
beneficiario e convalidati dal controllore,
− nota prot. n. 33314/P dd. 3.12.2014 della Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e
Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie con la quale si inviava la sesta domanda di pagamento per il
progetto “Assistenza tecnica alle strutture comuni”, erroneamente non allegata alla comunicazione prot. n. 33040 dd.
1.12.2014,
− richiesta di pagamento n.6 relativa al periodo 5.11.2013-11.11.2014 per l’importo di € 53.598,94 concernente
l’attività di assistenza tecnica alle strutture comuni (id 3921),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3921 per il periodo 5.11.2013-11.11.2014 e dell’importo di € 53.508,94,
− quadro completo dei rapporti finanziari precedenti,
− nota prot. n. 33040/P dd. 1.12.2014 della Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e
Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie con la quale si inviavano il rapporto di controllo e la relativa
domanda di pagamento per il progetto “Assistenza tecnica alle strutture comuni”,
− rapporto di controllo n. 6 dd. 28.11.2014 concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 5.11.2013-11.11.2014 per € 53.508,94 ed elenco dei documenti di spesa, rendicontati dal beneficiario e
convalidati dal controllore, dd. 28.11.2014,
− nota prot. n. 34170/P dd. 11.12.2014 della Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e
Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie con la quale si inviavano il sesto rapporto di controllo e la
relativa domanda di pagamento per il progetto “Valutazione, informazione, pubblicità” all’Autorità di Gestione del
Programma Interreg IV Italia-Austria,
− richiesta di pagamento n.6 relativa al periodo 4.11.2013-2.12.2014 per l’importo di € 23.948,60 concernente
l’attività di valutazione, informazione e pubblicità (id 3902),
− rapporto finanziario relativo al progetto id 3902 per il periodo 15.11.2010-18.11.2011, per l’importo di € 23.948,60,
− quadro completo dei rapporti finanziari precedenti,
− rapporto di controllo n. 6 dd. 11.12.2014 concernente la convalida delle spese inerenti il progetto sostenute nel
periodo 4.11.2013-2.12.2014 per € 23.948,60 ed elenco dei documenti di spesa, rendicontati dal beneficiario e
convalidati dal controllore, dd. 11.12.2014,
− elenco degli avvisi di incasso relativi all’anno 2014, dal quale risultano due riscossioni relative al credito oggetto
del controllo per €11.389,98 ed € 43.981,66,
− reversale di incasso n. 2272 dd. 16.6.2014 per l’importo di € 55.371,64,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 27.6.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 2272 dd.
16.6.2014,
− comunicazione prot. n. 35974 dd. 31.12.2014 della Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e
Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie con la quale veniva trasmesso il tabulato recante i residui attivi
accertati prima del 31.12.2013 sui capitoli di entrata del bilancio regionale e non riscossi alla data del 30.12.2014,
− mail dd. 12.1.2015 inerente la conservazione dei residui attivi per € 177.970,90.
L’analisi della documentazione ha evidenziato quanto segue:
− il credito n. 13355 concerne i trasferimenti realizzati dalla Provincia Autonoma di Bolzano in qualità di Autorità
di Gestione del Programma Interreg IV Italia-Austria 2007-2013 con riferimento a due progetti, “Assistenza
tecnica alle strutture comuni” (id 3921) e “Valutazione, informazione e pubblicità” (id 3902). In riferimento ai due
progetti è stato richiesto il codice cup alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato Interministeriale per la
programmazione economica;
75
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
−
il capitolo 30/E (u.bi 4.3.39) in cui risulta iscritto il credito figura tra le assegnazioni con destinazioni vincolate
elencate nel bilancio di previsione 2009; il correlato capitolo di spesa 3034 (u.bi 10.1.2.1165) presentava
nell’esercizio 2009 uno stanziamento corrispondente all’importo iniziale del credito oggetto del controllo;
− il credito è stato registrato in contabilità nell’esercizio 2009, in data 9 gennaio, per l’importo di € 410.051,00 in
relazione alla decisione della commissione delle Comunità Europee C(2007) 4233 DEF di adozione del programma
operativo Interreg IV Italia-Austria 2007-2013 dd. 17.9.2007;
− in merito alla movimentazione delle disponibilità accertate si riscontra quanto segue:
− nell’esercizio 2009 la Regione ha rendicontato spese, interamente riscosse (rev. 4583 dd. 7.1.2010), per € 67.291,67;
− nell’esercizio 2010 le riscossioni registrate a seguito delle richieste di rimborso per spese sostenute ammontano a €
28.149,84 (rev. n. 5786 dd. 3.1.2011);
− nell’esercizio 2011 le riscossioni derivanti dai rimborsi eseguiti dalla Provincia Autonoma di Bolzano ammontano
a € 30.944,08 (rev. 5554 dd. 28.12.2011);
− nell’esercizio 2012 sono stati richiesti rimborsi per € 50.322,87 che hanno determinato un conseguente incasso (rev.
5558 dd. 20.12.2012);
− nell’esercizio 2013 sono state inoltrate richieste di rimborso per € 11.389,98 ed € 43.981,66 che hanno determinato
un rimborso solo nel 2014;
− nell’esercizio 2014 il credito ha registrato incassi per € 55.371,64 (rev. 2272 dd. 16.6.2014); l’importo del credito al
31.12.2014 per effetto delle sopra elencate movimentazioni ammonta a € 177.970,90. Il credito è stato conservato a
seguito di specifica comunicazione del competente servizio che ha verificato le condizioni per il suo mantenimento.
Si riscontra quanto segue:
- il credito è stato iscritto nell’ubi 4.3.39 con attribuzione del codice siope 4253 (Trasferimenti in conto capitale da altre
Regioni e Province autonome – Risorse UE). In merito si rappresenta quanto segue:
- i costi dei due progetti “Assistenza tecnica alle strutture comuni” e “Valutazione, informazione e pubblicità”
finanziati attraverso il credito risultano imputati al titolo II della parte spesa. L’esame dei rendiconti presentati ha
messo in evidenza una preponderanza di spese correnti quali quelle sostenute per supporto organizzativo di eventi,
compreso il trasporto alunni, spese di missione, contratti di collaborazione, corsi di formazione, spese per lavoro
straordinario, acquisti di cancelleria, materiale promozionale, spese per rinfreschi, servizi hostess e di traduzione;
− l’avvio del progetto è antecedente alla data di accertamento del credito (9.1.2009): la prima richiesta di rimborso
concerne il periodo 11.11.2008-17.11.2009;
− relativamente all’esercizio 2009, si riscontra che le spese rendicontate non risultano interamente imputate al
correlato capitolo di spesa 3034. Infatti, i rendiconti (n. 1) relativi al periodo 11.11.2008-17.11.2009 (id 3921) e
11.11.2008-30.9.2009 (id 3902) evidenziano spese rispettivamente per € 55.925,17 ed € 11.366,50 a fronte di
impegni per € 35.076,06 e pagamenti per € 20.373,33 risultanti dal rendiconto 2009 per il capitolo 3034.
***
In sede di contraddittorio, la Direzione centrale finanze con nota n. 16079 del 30.6.2015 ha comunicato quanto segue: “Le
finalità dei progetti di assistenza tecnica dei Programmi di cooperazione territoriale europea, di cui la Regione FVG è diretta
beneficiaria, sono quelle di contribuire, per tutta la durata del programma comunitario di riferimento, a fornire gli strumenti
ed i mezzi necessari alla diffusione, espansione, consolidamento, promozione, formazione della conoscenza e delle modalità di
utilizzo dei fondi comunitari. Il fine ultimo è favorire la massima ricaduta sul sistema pubblico ed economico delle risorse di
Programma a disposizione. […] In tal senso non viene fissata una specifica scadenza per le singole azioni progettuali in
quanto la durata del progetto di assistenza tecnica è la stesso del Programma e della fase di programmazione comunitaria di
riferimento. […]La scelta effettuata, ad avvio di programmazione comunitaria 2007-2013, di catalogare i capitoli connessi
ai programmi e progetti comunitari cofinanziati dall’UE, e nel caso specifico, i capitoli afferenti ai progetti di assistenza
tecnica, come spese d’investimento ha, tra l’altro, tratto spunto da diversi ragionamenti e considerazioni che si connotano per
il momento specifico (anno 2007) che ne ha determinato la decisione e che si riportano di seguito:
• dall’esame della normativa contabile non si ricavano criteri per classificare in modo univoco le spese correnti dalle spese
in conto capitale a livello di contabilità pubblica;
• le codifiche gestionali S.I.O.P.E. rispondono a logiche economiche, impostate secondo il SEC95, non finanziarie che
invece supportano la costruzione dei dati della contabilità pubblica. Non sempre tali classificazioni sono immediatamente
sovrapponibili a quella di adottare per i documenti di bilanci di tipo finanziario;
• secondo l’art. 130 del r.d. 23.5.1924, n. 827, recante il “Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la
contabilità generale dello Stato”, “le spese correnti (o di funzionamento e mantenimento) sono quelle connesse con il normale
svolgimento dell’attività statale…e le spese in conto capitale (o di investimento) sono quelle riferibili a investimenti diretti e
indiretti, nonché ad operazioni per concessioni di crediti”.
• l’art. 8, c. 2, lett. d), della l.reg. n. 7/1999 si limita a prevedere la tripartizione in titoli delle spese effettive “a seconda che
le spese siano di natura corrente, d’investimento, ovvero riguardino il rimborso di mutui e prestiti”.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
76
• l’art. 3, c. 18, della l. n. 350/2003 ha proceduto alla selezione, all’interno della categoria delle spese in conto capitale, delle
spese finanziabili con il ricorso all’indebitamento. Le spese in questione sono caratterizzate dal costituire impiego di risorse
finanziarie in fattori pluriennali;
• la definizione pone al centro dell’attenzione la natura dei beni oggetto dell’operazione, ritenendo appartenenti a detta classe
tutti i beni a fecondità ripetuta che partecipano per più esercizi ai processi produttivi e erogativi dell’ente e che, quindi,
trovano iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale;
• le altre spese in conto capitale (non finanziabili con indebitamento perché escluse dell’elencazione di cui all’art. 3, c. 18)
sono i trasferimenti di capitale a favore di enti, aziende speciali, famiglie e imprese sotto forma di contributi, assegnazioni,
sovvenzioni, caratterizzate dall’assenza di controprestazioni da parte del percipiente, finalizzate alla realizzazione di opere o
dall’acquisizione di beni a fecondità ripetuta;
• i principi contabili per gli enti locali non danno indicazioni utili a tali fini;
• criteri per discriminare tra le predette categorie di spese sono state elaborate, a vari fini, da soggetti diversi (es. il
dipartimento per le politiche di sviluppo individua, accanto alla spesa corrente, le spese per investimenti – spese per
infrastrutture materiali e immateriali messe a disposizione della collettività nazionale; le spese connesse allo sviluppo –
definite dalla CE, e comprendono oltre alle spese di investimento e ai trasferimenti di capitale anche le spese correnti sostenute
per la formazione, in quanto consideraste investimenti in capitale umano; e le spese in conto capitale – spese che in modo
diretto o indiretto consentono agli enti pubblici di contribuire alla formazione e/o espansione del capitale produttivo esistente
nel sistema economico.
Pertanto per le spese di assistenza tecnica dei programmi il ragionamento ha tenuto conto del fatto che le stesse sono
funzionali a sostenere le attività di sviluppo (che sono spese di investimento), applicando la stessa logica sottostante la
classificazione come titolo II (codice SIOPE 2710/2720 del codice di bilancio 2 08 01) delle spese per incarichi professionali
esterni e il fondo incentivante del personale (legge Merloni).”
In merito la Sezione evidenzia quanto segue:
- le spese per investimento sono riconducibili a operazioni economiche che aumentano il valore del patrimonio mobiliare o
immobiliare dell’ente (la l. 24.12.2003, n. 350, all’art. 3, c. 18, riporta un elenco delle operazioni che costituiscono
investimento ai fini del rispetto dell’obbligo di parteggio economico dei bilanci),
-come riportato dalla Direzione, la finalità dei progetti di assistenza tecnica dei Programmi di cooperazione territoriale
europea sono quelle di “contribuire, per tutta la durata del programma comunitario di riferimento, a fornire gli strumenti e i
mezzi necessari alla diffusione, espansione, consolidamento, promozione, formazione della conoscenza e delle modalità di
utilizzo dei fondi comunitari. Il fine ultimo è favorire la massima ricaduta sul sistema pubblico ed economico delle risorse di
Programma a disposizione”. La spesa non va quindi a incidere sul patrimonio della Regione, ma va a creare un potenziale
vantaggio per l’economia locale;
- in ogni caso le spese correnti sono suscettibili di capitalizzazione solo qualora riferibili a beni dell’attivo patrimoniale a
fecondità ripetuta (caso degli oneri derivanti dall’affidamento di incarichi professionali esterni per la realizzazione di opere
pubbliche o di spese erogate al personale come indennizzo per la realizzazione di progettazione finalizzate a un investimento
diretto). Le risorse destinate al progetto non sono invece riferibili ad alcun bene dell’attivo patrimoniale a fecondità ripetuta;
-in ogni caso, non risulta che le spese di cui trattasi abbiano trovato rappresentazione nell’attivo patrimoniale dell’ente.
Categoria 5 entrate per riscossione di crediti
Capitolo 109 (u.bi. 4.5.161) interessi di mora relativi ai rientri delle anticipazioni erogate ai sensi
della legge regionale 4 settembre 1976, n. 65, e della legge regionale 1 settembre
1982, n. 75 (Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale,
lavori pubblici, università – Servizio edilizia)
Il capitolo 109 era già stato oggetto di controllo in occasione della dichiarazione di affidabilità del
rendiconto 201279: in quella sede la Sezione aveva rilevato, con riferimento ad alcuni crediti, la
coincidenza tra la data di registrazione dell’accertamento e la data dell’avviso di incasso, facendo
79
Si vedano pag. 42 e pagg. 63-66 dell’appendice alla relazione DAS 2012 (delib. n. 44/2013).
77
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
presente che l’operazione di accertamento basata sui documenti contabili (avviso d’incasso)
anziché sui documenti amministrativi (e cioè sulla base del significato dell’atto amministrativo)
incideva sulla tempistica degli accertamenti, in quanto ne posticipava l’iscrizione in contabilità,
con conseguenze sull’aggiornamento del bilancio a salvaguardia degli equilibri e sulla possibilità di
riscontro dei crediti scaduti.
Il capitolo 109 presenta in competenza l’accertamento di euro 430,63, interamente riscossi, che
rappresentano una maggiore entrata rispetto alla previsione iniziale pari a zero. Presenta altresì
residui attivi iniziali risalenti al 2013 pari a euro 327,79, non riscossi e costituenti minore entrata.
Sono stati esaminati il credito in conto competenza dall’importo più elevato sui tre crediti esistenti
sul capitolo, nonché l’unico credito a residui.
Nel 2015 il capitolo 109 sarà sostituito dal capitolo 2086 (stessa denominazione) – u.bi. 3.2.94, che
rientra nel titolo III dell’entrata, relativo alle entrate extratributarie.
Credito n. 21230/C € 396,85 – soggetto debitore: privato - cod. SIOPE 4530 – Riscossione di crediti da famiglie e
istituzioni sociali private
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento n. 21230,
− nota prot. n. 1413 dd. 16.1.2014 ad oggetto “L.R. 75/1982, art. 94. Sollecito ultimativo pagamento rate insolute
(TS/7045)”.
A seguito di specifica richiesta istruttoria è stata trasmessa la seguente documentazione:
-stampa ordine di riscossione,
-stampe “report reversale” e “iter reversale” n.6546 dd.16.12.2014.
La riscossione è stata riscontrata nei riepiloghi mensili di Tesoreria.
L’analisi della documentazione ha evidenziato quanto segue:
- il credito concerne per € 351,38 il versamento degli interessi calcolati al tasso legale maturati dai giorni successivi alla
scadenza delle rate e fino alla data del 15.1.2014. Dalla nota prot. n. 1413 dd. 16.1.2014 emerge altresì che tale
importo doveva essere maggiorato di € 0,20 “pro die” per ogni giorno intercorrente tra il 16.1.2014 e la data di
effettivo pagamento,
- l’avviso d’incasso è datato 19.8.2014, anche se la regolarizzazione dell’incasso è avvenuta con reversale dd. 16.12.2014
- l’accertamento è stato registrato in data 3.9.2014.
Si riscontra quanto segue:
− gli introiti sono stati rilevati al titolo IV con il codice siope 4530. Dal “Glossario dei codici gestionali” emerge che
tale codice riguarda le “entrate derivanti dalla restituzione di risorse finanziarie temporaneamente prestate alle
famiglie e a Istituzioni sociali private”,
− la regolarizzazione dell’introito è avvenuta nel corso del mese di dicembre a fronte di un versamento effettuato in
data 19.8.2014,
− la data dell’accertamento (3.9.2014) risulta successiva al versamento da parte del debitore (19.8.2014).
Credito n. 29797/R (2013) € 327,79 – soggetto debitore: privato - cod. SIOPE 4530: riscossioni di crediti da famiglie e
istituzioni private
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento credito n. 29797,
− nota prot. n. 30178 dd. 21.11.2013 della Direzione Centrale Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale,
Lavori Pubblici, Università con la quale veniva trasmesso il decreto n. 6186 dd. 12.11.2013 di revoca dell’anticipazione
prevista dall’art. 94 della l.r. 75/1982,
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
78
− decr. n. PMT/6186/ED-EP dd. 12.11.2013 ad oggetto “L.R. 75/1982, art. 94. Revoca anticipazione.” e allegato
prospetto concernente il calcolo degli interessi dovuti al 12.11.2013 a fronte delle rate insolute scadute il 1°.9.2011, il
1°.3.2012, il 1°.9.2012, il 1°.3.2013 ed il 1°.9.2013,
− nota della Direzione Centrale Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale, Lavori Pubblici, Università alla
Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie ad
oggetto “Elenco rate insolute anticipazioni di edilizia residenziale pubblica – capp. 1540, 1541, 1542, 1543.
Comunicazioni relative alle verifiche e richiesta aggiornamento posizioni.”
L’analisi della documentazione ha evidenziato quanto segue:
- il credito concerne gli interessi calcolati al tasso legale dal giorno successivo alle scadenze delle rate insolute fino alla
data 12.11.2013. Dal decreto di revoca dell’anticipazione emerge altresì che per ogni giorno successivo al 12.11.2013 e
fino alla data di effettiva restituzione del debito, l’importo dovuto deve altresì tener conto della maggiorazione di €
0,77 “pro die” corrispondente agli interessi che matureranno sulle rate insolute fino al momento dell’avvenuta
restituzione dell’anticipazione,
- dal conto accertamenti e riscossioni emerge che l’accertamento è stato rilevato in data 12.11.2013 in relazione
all’emissione del decreto di revoca dell’anticipazione, anche se lo stesso è stato oggetto di una variazione diminutiva
per l’intero importo in data 31.12.2014. In sede di riaccertamento dei residui 2014 la Direzione Centrale
Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale, Lavori Pubblici, Università ha infatti comunicato alla
Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie
l’estinzione per rinuncia ex lege del credito (art. 36, comma 2, l.r. 13/2014).
Si riscontra che il credito è stato rilevato al titolo IV con il codice siope 4530 riferibile, secondo il glossario dei codici
gestionali alle “entrate derivanti dalla restituzione di risorse finanziarie temporaneamente prestate alle famiglie e a
Istituzioni sociali private”.
In sede di contraddittorio, con nota prot. n. 16078 del 30 giugno 2015 la Direzione centrale finanze ha
rappresentato quanto segue: “a decorrere dall’esercizio 2015 l’Amministrazione regionale, nell’ambito
del progressivo adeguamento alla normativa sull’armonizzazione, ha istituito appositi capitoli di entrata
per la gestione delle somme versate a titolo di interesse. In particolare il capitolo 109 è stato eliminato e
introdotto il capitolo 2086 collocato nel titolo III.”
La Sezione prende atto.
TITOLO VI ENTRATE PER PARTITE DI GIRO
Categoria 3 altre partite di giro
Capitolo 1288 (u.bi. 6.3.202) acquisizione di fondi dalla Unione europea relativi al progetto
KEPASS nell’ambito del programma IPA Adriatico da girare ai partners
(Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche
giovanili e ricerca - Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e
ricerca)
Il capitolo 1288 finanzia il capitolo 4064 della spesa a copertura delle spese dei partner del progetto
(lo stanziamento 2014 sul capitolo, pari a euro 1.067.233,90, è stato pagato per euro 198.177,11 e,
ai sensi dell’articolo 31 novellato della legge regionale di contabilità, inviato in economia per euro
869.056,79).
79
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Il capitolo 1288 dell’entrata presenta nel 2014 residui attivi iniziali risalenti al 2012 pari a euro
1.067.203,90, riscossi per euro 198.177,11, con una minore entrata di euro 77.398,04, per un totale
di euro 989.805,8680. A chiusura dell’esercizio 2014 permangono euro 791.628,75, che risultano
legittimamente conservati.
Per completezza di analisi, si segnala che nel 2015 il capitolo 4064 della spesa, inizialmente non
presente nel bilancio di previsione, ha subito una variazione in aumento a opera della delibera
giuntale n. 207 del 5 febbraio 2015 per euro 791.628,75, con la seguente motivazione: “legge
regionale n. 21/2007, articolo 31, comma 3 - iscrizione di somme non utilizzate al 31 dicembre 2014
quali quote vincolate dell'avanzo di amministrazione - Lavoro, formazione, istruzione, pari
opportunità e politiche giovanili”. Si è in tal modo rispettato il vincolo di destinazione delle risorse
di cui al capitolo 1288 dell’entrata.
E’ stato sottoposto a controllo l’unico credito a residui sul capitolo 1288.
Credito n. 23280/R (2012) € 1.067.203,90 – soggetto debitore: Regione Abruzzo - cod. SIOPE 6318 – Altre partite di
giro
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento credito n. 23280,
− dettaglio crediti,
− situazione sintetica int. 2014,
− dgr. n. 2010 del 27.10.2011 recante “Programma di cooperazione transfrontaliera adriatico 2007-2013. Secondo
bando. Autorizzazione alla partecipazione del servizio istruzione, università in qualità di lead partner al progetto
denominato “knowledge exchange program for the adriatic school system” acronimo “kepass”,
− IPA ADRIATIC CBC Programme 2007-2013 – Ipa Subsidy contract, version n. 02, sottoscritto in data 10.10.2012
dalla Managing Authority e in data 28.9.2012 dal Lead Beneficiary,
− Cup assegnato al progetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica,
− nota prot. RA/02 dd. 18.10.2012 della Direzione affari della Presidenza, Politiche Legislative e ComunitarieProgrammazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia della Regione Abruzzo ad oggetto “IPA
ADRIATIC CBC PROGRAMME – 2° Call for Ordinary Projects Proposals, Priority 1 Project KEPASS (2°ord/178) –
Funding Allocation Letter”. Dalla comunicazione emerge l’assegnazione di risorse complessive per euro 2.200.852,00 al
fine della realizzazione del progetto,
− nota prot. n. 16231/ISTR/2012 dd. 1°.10.2012 della Direzione Centrale Istruzione, Università, Ricerca, Famiglia,
Associazionismo e Cooperazione della Regione Friuli Venezia Giulia ad oggetto “Pre-financing payment request.
Project Acronym: KEPASS, Project code n. 2°ord/178/0” con la quale veniva richiesto il versamento dell’acconto di
euro 374.144,84,
− comunicazione a mezzo mail dd. 17.12.2012 con la quale venivano richieste informazioni da parte del Servizio
contabile e rendiconto della Regione Friuli Venezia Giulia in merito alle modalità di contabilizzazione dell’importo di
euro 374.144,84 pervenuti dalla Regione Abruzzo,
− elenco degli avvisi di incasso relativi al cap. 1288 per l’anno 2012, dal quale emerge la riscossione del credito per
euro 304.915,40,
Il dato è quello desumibile dal rendiconto e dal conto accertamenti e riscossioni (residui) e risulta più aggiornato di
quello esposto nel foglio excel (elenco delle operazioni) elaborato dalla Direzione centrale finanze ai fini del
campionamento e nel POG al 31.12.2014, dal momento che tiene conto anche delle operazioni, eseguite
successivamente alla chiusura d’esercizio, necessarie per la definizione delle scritture contabili.
80
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
80
− reversale di incasso n. 5548 del 19.12.2012 per l’importo di euro 304.915,40,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto alla regolarizzazione della reversale n.5548 del 19.12.2012 in data
19.12.2012,
− nota prot. n. 8096/IST/2013 dd. 14.5.2013 della Direzione Centrale istruzione, università, ricerca, famiglia,
associazionismo e cooperazione della Regione FVG ad oggetto “Additional Pre-financing payment request. Project
Acronym: KEPASS Project code No. 2°ord/178/0” con la quale veniva chiesto alla Managing Authority del progetto
l’erogazione dell’acconto aggiuntivo di euro 187.072,42,
− determinazione n. 36/DA23 del 6.6.2013 della regione Abruzzo ad oggetto “Programma di cooperazione
transfrontaliera IPA – ADRIATICO –Autorizzazione erogazione prefinanziamento aggiuntivo 10% del contributo
IPA al progetto ordinario KEPASS Priorità 1 della seconda call for proposal nell’ambito del Programma.”, con la
quale si impegna e si liquida l’importo di euro 187.072,42 a favore della Regione Friuli Venezia Giulia,
− stampa avviso di incasso n. 27724/2013 dalla quale emerge l’imputazione dell’entrata di euro 187.072,42, per
l’importo di euro 152.457,70, al cap. 1288 e per euro 34.614,72 al capitolo 1286,
− elenco degli avvisi di incasso relativi al cap. 1288 per l’anno 2013, dal quale risulta che nell’esercizio sono stati
registrati incassi per euro 152.457,70,
− reversale di incasso n. 2371 dd. 24.07.2013 per l’importo di euro 152.457,70,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 24.7.2013 alla regolarizzazione della reversale n. 2371 del
24.7.2013,
− nota prot. 299560 dd. 2.12.2013 della Direzione affari della Presidenza, Politiche legislative e ComunitarieProgrammazione, parchi, territorio, valutazioni ambientali, energia della Regione Abruzzo ad oggetto “Project
KEPASS (code 2°ord/178) – Reduction of the Community contribution, con la quale si comunica alla Regione Friuli
Venezia Giulia la riduzione del contributo concesso per euro 111.817,06
− comunicazione n. 3223-16 dd. 20.12.2013 della Direzione Affari della Presidenza, Politiche legislative e
Comunitarie- Programmazione, parchi, territorio, valutazioni ambientali, energia della Regione Abruzzo ad oggetto
“Project KEPASS (code 2°ord/178) – Reduction of the Community contribution – Modification of the project into the
“Programme Management and Information System”,
− Addendum no.1 to the General Condition of the Ipa Subsidy Contract,
− Addendum no.2 to the Ipa Subsidy Contract sottoscritto in data 14.1.2014 dalla Managing Authority e in data
11.12.2013 dal Lead Beneficiary,
− Addendum no.3 to the Ipa Subsidy Contract, sottocritto in data 20.3.2014 dalla Managing Authority e in data
13.3.2014 dal Lead Beneficiary,
− elenco degli avvisi di incasso relativi al cap. 1288 per l’anno 2014, dal quale emergono tre incassi rispettivamente di
euro 74.210,37, euro 104.868,05 ed euro 19.098,69,
− determinazione n. 123/DA23 del 29.5.2014 della Regione Abruzzo ad oggetto “PROGRAMMA DI
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERO IPA-ADRIATICO – II° Call progetti ordinari. Impegno e liquidazione
delle somme quale rimborso al Lead Partner Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia e ai Partners del Progetto
Kepass” con la quale venivano impegnati e liquidati euro 127.033,88, di cui euro 104.762,32 costituiti da fondi EU ed
euro 22.271,56 da fondi statali,
− domanda di rimborso, elenco rimborsi finanziati con fondi comunitari ed elenco rimborsi finanziati con fondi statali
allegati alla determinazione n. 123/DA23 dd. 29.5.2014,
− stampa avviso d’incasso n. 30459/2014 dell’importo di euro 104.762,32 dal quale emerge l’imputazione dell’entrata
per euro 30.551,95 al capitolo 1286 e per euro 74.210,37 al capitolo 1288,
− comunicazione a mezzo mail dd. 15.7.2014 del Servizio contabile e rendiconto della Regine Friuli Venezia Giulia
concernente le modalità di imputazione dell’entrata di euro 104.762,32,
− reversale di incasso n. 3138 del 15.7.2014 per l’importo di euro 74.210,37,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 18.7.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 3138 dd.
15.7.2014,
− determinazione n. 219 dd. 10.09.2014 della Regione Abruzzo ad oggetto “PROGRAMMA DI COOPERAZIONE
TRANSFRONTALIERA IPA-ADRIATICO – II° Call progetti ordinari. Impegno e liquidazione delle somme quale
rimborso al Lead Partner Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia e ai Partners del Progetto Kepass” con la quale
veniva impegnato e liquidato a favore della Regione Friuli l’importo di euro 139.842,02, di cui euro 126.504,20 relativi
a fondi UE ed euro 13.337,82 relativi a fondi dello Stato,
− domanda di rimborso e Payment Order, elenco rimborsi finanziati da fondi comunitari, elenco rimborsi finanziati
con fondi statali allegati alla det. 219 dd. 10.9.2014 della Regione Abruzzo,
81
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
− comunicazione a mezzo mail dd. 15.10.2014 con la quale il Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e
ricerca della Regione Friuli Venezia Giulia forniva informazioni in merito alle modalità di imputazione dell’entrata di
euro 126.504,20,
− stampa avviso di incasso n. 43294/2014 dal quale emerge che l’entrata di euro 126.504,20 è stata imputata per euro
104.868,05 al cap. 1288, in quanto attinente la quota di rimborso spese sostenute dai partner, e per euro 21.636,15 al
cap. 1286, in quanto afferente spese sostenute dalla Regione Friuli Venezia Giulia,
− reversale n. 5374 del 21.10.2014 dell’importo di euro 104.868,05,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 24.10.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 5374 dd.
21.10.2014,
− determinazione n. 249/DA23 dell’1°.10.2014 della Regione Abruzzo ad oggetto “PROGRAMMA DI
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERO IPA-ADRIATICO – II° Call progetti ordinari. Impegno e liquidazione
delle somme quale rimborso al Lead Partner Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia e ai Partners del Progetto
KEPASS”, con la quale si provvedeva all’impegno e alla liquidazione di euro 19.098,69 a favore del Lead Partner,
− comunicazione a mezzo mail dd. 24.10.2014 con la quale il Servizio contabile e rendiconto della Regione Friuli
Venezia Giulia chiedeva informazioni circa le modalità di contabilizzazione dell’entrata di euro 19.098,69,
− reversale di incasso n. 5458 dd. 27.10.2014 dell’importo di euro 19.098,69,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto in data 5.11.2014 alla regolarizzazione della reversale n. 5458 del
27.10.2014
− nota prot. n. 35980 dd. 31.12.2014 della Direzione Centrale Finanze, Patrimonio, Coordinamento e
Programmazione Politiche Economiche e Comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia con la quale si chiedeva la
compilazione del tabulato inerente le quote da mantenere e le quote da cancellare relativamente ai residui attivi su
capitoli di entrata del bilancio regionale,
− nota prot. n. 530/P dd. 12.1.2015 della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche
giovanili e ricerca della Regione Friuli Venezia Giulia con la quale venivano comunicati i residui attivi sui capitoli del
bilancio regionale da conservare,
− nota prot. n. 2774/1/IST/2015 dd. 2.2.2015 ad oggetto “Progetto Kepass- comunicazione importi per riscrittura
capitoli di entrata e spesa” in cui la Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Istruzione, Pari opportunità, Politiche
giovanili e ricerca della Regione Friuli Venezia Giulia comunicava al Servizio contabile e rendiconto la motivazione
della riduzione del credito n. 23280 per euro 77.398,04.
Va premesso che il credito concerne le anticipazioni e i rimborsi richiesti dalla Regione in qualità di Lead Partner per la
realizzazione del progetto Kepass avente come obiettivo principale l’integrazione del know how delle autorità
scolastiche per lo sviluppo di un sistema educativo più competitivo e integrato nell’area adriatica.
Per la realizzazione del progetto inizialmente è stato assegnato un budget di euro 2.200.852,00, costituito per euro
1.870.724,20 da risorse UE e per euro 330.127,80 da finanziamenti statali.
La quota di risorse assegnate alla Regione Friuli Venezia Giulia per la realizzazione del progetto ammonta a euro
407.232,00 ed è costituita da:
− fondi UE per euro 346.147,20, rilevati al cap. 1286/E (u.bi 4.3.39) del bilancio regionale,
− finanziamenti statali per euro 61.084,80, rilevati al capitolo 1287/E (u.bi 4.2.37) del bilancio regionale.
Le altre risorse, complessivamente euro 1.793.620,00, di cui euro 1.524.577,00 costituiti da fondi UE ed euro 269.043,00
costituiti da finanziamenti statali, sono destinate agli altri partner del progetto.
I fondi UE che la Regione Friuli Venezia Giulia (1.524.577,00 euro) deve trasferire agli altri partner del progetto sono
stati iscritti nel bilancio regionale tra le partite di giro (capp. 1288 delle entrate – Acquisizioni di fondi dalla Unione
Europea relativi al progetto “Kepass” nell’ambito del programma IPA ADRIATICO da girare ai partners – partite di
giro Regolamento CEE 17.7.2006 n. 1085 - e 4064 della parte spesa – Trasferimenti ai partners dei fondi comunitari
relativi al progetto Kepass nell’ambito del programma IPA ADRIATICO – partite di giro Regolamento CEE
17.7.2006 n. 1085).
Oggetto del controllo è il credito iscritto nell’esercizio 2012, per euro 1.524.577,00, al capitolo 1288/E ovvero
concernente la quota dei finanziamenti comunitari oggetto di trasferimento agli altri partner.
Le somme vengono erogate dalla Regione Abruzzo in qualità di Managing Authority (soggetto debitore).
L’esame della documentazione ha evidenziato quanto segue:
− l’accertamento del credito è intervenuto nel corso dell’esercizio 2012 e nello stesso esercizio alla Regione Friuli
Venezia Giulia è stato trasferito l’anticipo del 20% dei fondi assegnati (l’acconto complessivo è costituito da una
quota di euro 69.229,24 concernente fondi destinati alla Regione per la diretta realizzazione del progetto e da una
quota pari a euro 304.915,40 da assegnare ai partner contabilizzata quindi al capitolo 1288/E). Per effetto delle
reversali emesse nel 2012, al 31 dicembre 2012 la quota non riscossa del credito n. 23280 ammonta a euro
1.219.661,60;
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
82
− nell’esercizio 2013 è stato erogato un ulteriore prefinanziamento aggiuntivo pari al 10% dei fondi assegnati (euro
187.072,42) costituito per euro 34.614,72 da fondi destinati esclusivamente alla Regione e da euro 152.457,70 da
fondi da trasferire ai partners. Gli incassi dell’esercizio 2013, imputabili per euro 152.457,70 al credito n.23280,
determinano un credito residuo al 31.12.2013 di euro 1.067.203,90;
− nell’esercizio 2014 sono stati registrati tre incassi, afferenti spese rendicontate dal Lead Partner. I rimborsi
effettuati dalla Managin Authority corrispondono al 70% delle somme richieste in quanto tengono conto dei
prefinanziamenti assegnati nel corso degli esercizi 2012 e 2013. Gli incassi riguardanti il credito oggetto del
controllo ammontano a:
− euro 74.210,37 a fronte di rimborsi richiesti per euro 106.014,81,
− euro 19.098,69, relativi a richieste di rimborso per euro 27.283,84,
− euro 104.868,05, relativi a richieste di rimborso per euro 149.811,49 riguardanti le attività svolte dai partners.
Al 31.12.2014 il credito residuo ammonta quindi a euro 869.026,79 anche se la decurtazione del budget, per euro
111.817,06, conseguente alla mancata implementazione del progetto nei termini previsti, ha determinato la rilevazione
di insussistenze per euro 77.398,04 con una rideterminazione del credito residuo in euro 791.628,75.
Si riscontra quanto segue:
− le acquisizioni di fondi comunitari e le corrispondenti somme da riversare ai partner per euro 1.524.577,00,
nell’esercizio 2012 sono state iscritte tra le partite di giro (al capitolo 1288/E al cap. 4064/S);
− il codice siope attribuito, coerentemente con la classificazione in bilancio adottata, è 6318 ovvero “altre partite di
giro”. Peraltro dalle determinazioni assunte della Regione Abruzzo, concernenti gli impegni di spesa e le
liquidazioni dei trasferimenti a favore del Lead Partner, emerge l’utilizzo del codice siope 2253 (Trasferimenti in
conto capitale ad altre regioni e Province Autonome – Risorse Ue) da cui si desume la collocazione della spesa per
il trasferimento dei fondi in titolo II,
− la rilevazione dell’insussistenza di euro 77.398,04 è intervenuta a seguito del riaccertamento residui 2014 (note prot.
n. 530 dd.12.01.2015 e prot. n. 2774 dd. 2.2.2015 della Direzione centrale lavoro formazione, istruzione, pari
opportunità, politiche giovanili e ricerca). Le comunicazioni relative alla decurtazione del budget per euro
111.817,06 risalgono al dicembre 2013 (nota prot. RA299560 dd. 2.12.2013 – Direzione Affari della Presidenza,
Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia);
− si riscontra che la riduzione del credito per euro 77.398,04 non risulta coerente con le decurtazioni comunicate
nell’ambito dell’”addendum n.2 to the IPA Subsidy Contract”, dal quale si desume una riduzione delle quote
spettanti (euro 1.524.577,00) secondo la percentuale del 5,0806259. In merito, a seguito di specifica richiesta
istruttoria, il Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca della Direzione Centrale lavoro,
formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università ha precisato quanto segue: “la
riduzione fondi per € 111.817,06 da parte dell’Autorità di Gestione corrisponde a un taglio del 5,0806259%
dell'intero ammontare del valore del Progetto Kepass;
− il taglio di fondi è stato equamente distribuito tra i partner e le due fonti di finanziamento;
− pertanto, per quantificare il taglio di risorse a valere sulla partita di giro in questione, dal taglio complessivo di €
111.817,06 bisogna operare due sottrazioni: a) una sottrazione per la partita di giro calcolata sulla quota nazionale,
in quanto la partita di giro iscritta sul bilancio regionale riguarda i soli fondi IPA; b) una seconda sottrazione
riferita alla quota IPA spettante alla Regione Friuli Venezia Giulia, in quanto le somme a carico della Regione
sono iscritte in separato capitolo di spesa;
− quindi, alla cifra di € 111.817,06 va sottratto l'ammontare di € 16.772,56, pari al 5,0806259% della quota nazionale
totale originaria (€330.127,80), e poi vanno sottratti anche € 17.586,44, che corrispondono al 5,0806259% della
quota IPA originariamente spettante alla Regione Friuli Venezia Giulia (€ 346.147,20), come determinata dalla
nota della Regione Abruzzo RA/02 del 18/10/2012.”
***
Con nota prot. n. 16075 del 30.6.2015, in sede di contraddittorio, la Direzione centrale finanze ha precisato quanto segue:
“Nella gestione dei flussi finanziari relativi al programma IPA Adriatico progetto KEPASS intervengono le seguenti
figure:
1. Autorità di gestione/certificazione (Regione Abruzzo)
2. Beneficiario principale del progetto (Lead Partner – Regione Friuli Venezia Giulia)
3. Altri beneficiari (7 Partner)
[…] L’autorità di certificazione (Regione Abruzzo) riceve i fondi dall’Unione Europea per tramite il Ministero
dell’Economia e delle Finanze – IGRUE – (Programmi Transfrontalieri e Frontalieri) e provvede a trasferirli al
beneficiario principale (Regione Friuli Venezia Giulia). Preme sottolineare che, anche se l’autorità di gestione e l’autorità di
certificazione possono coincidere nella stessa amministrazione, il Reg. CE 1083/2006 individua e tiene distinte le due figure:
l’autorità di gestione (art. 60 abrogato dall’art. 153 del reg. (UE) n. 1303/2013) provvede tra l’altro alla selezione e
ammissione a finanziamento dei progetti mentre l’autorità di certificazione (art. 61 abrogato dall’art. 153 del reg. (UE) n.
83
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
1303/2013) in particolare, gestisce i flussi finanziari ed elabora e trasmette alla Commissione le dichiarazioni certificate delle
spese e le domande di pagamento. Il beneficiario principale di progetto riceve le risorse dall’autorità di certificazione e
provvede a trasferire le quote loro spettanti ai beneficiari che partecipano al progetto (art. 20 Reg. CE 1080/2006 abrogato
dall’art. 15 del reg. (UE) n. 1301/2013). I budget assegnati a ciascun partecipante al progetto sono chiaramente individuati
nella proposta approvata dall’autorità di gestione. […] Gli importi che l’autorità di certificazione e il beneficiario principale
sono tenuti a erogare derivano dai budget di progetto e dalle rendicontazioni spesa presentate e validate, senza margini di
discrezionalità. A parere di questa Direzione, la scelta di iscrivere gli stanziamenti in capitoli di partita di giro risulta
conforme alla normativa sopra richiamata e alle indicazioni di cui alla circ.e n. 23/2008; come sopra illustrato, i beneficiari
e gli importi dei trasferimenti derivano dai progetti e dalle rendicontazioni, mentre i tempi, in base al Regolamento
comunitario, devono essere i più brevi possibili, limitandosi a quelli tecnicamente necessari allo svolgimento delle procedure
contabili. Tale scelta trova inoltre presupposto nella considerazione che le somme destinate ad essere trasferite a terzi non
possono essere considerate come una assegnazione a favore dell’Amministrazione per lo svolgimento delle proprie attività.”
La Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università, con nota prot.
n. 36501 del 2.7.2015 ha precisato che “[..]l’approvazione e certificazione delle spese eleggibili dei partner non sono in capo
alla scrivente Direzione, la quale non esercita alcuna attività istruttoria o discrezionale di alcun tipo con riferimento alle
somme che transitano attraverso il citato cap. 1288/E.”
In merito la Sezione rileva che:
- i finanziamenti comunitari considerati sono destinati ad essere spesi coinvolgendo altri enti. Gli importi di volta in volta
erogati e l’individuazione dei destinatari dei successivi trasferimenti vengono a dipendere dalle domande di rimborso
presentate, all’Autorità di gestione dal Lead Partner Friuli Venezia Giulia, congiuntamente per la parte del progetto svolta
direttamente (non collocata in partite di giro) e per la parte affidata a terzi (collocata in partite di giro);
-in merito ai tempi dei pagamenti, è emerso da quanto indicato dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e
programmazione politiche economiche e comunitarie, che l’art. 80 “Integrità dei pagamenti ai beneficiari” del Reg. CE
1083/2006 (abrogato dall’art. 153 del reg. (UE) n. 1303/2013, secondo la tavola di concordanza di cui all’art. 152 allegato
XIV è ora l’art. 132) introduce esclusivamente un obbligo per gli Stati membri di accertarsi che gli organismi responsabili
dei pagamenti provvedano a traferire ai beneficiari l’importo totale del contributo pubblico entro il più breve termine e nella
sua integrità.
Capitolo 1256 (u.bi. 6.3.261) quote relative agli arretrati da pensione per gli anni 2008 e 2009
(Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche
economiche e comunitarie - Servizio risorse finanziarie)
Il capitolo 1256 presenta in competenza l’accertamento di euro 70.000.000,00, non riscossi,
corrispondenti alla previsione iniziale, che formano residui attivi da competenza. Presenta altresì
residui attivi iniziali risalenti al 2011 (euro 220.000.000,00), al 2012 (euro 170.000.000,00) e al 2013
(euro 120.000.000,00) per complessivi euro 510.000.000,00, interamente riscossi.
Sono stati esaminati l’unico credito in conto competenza, nonché il credito a residui dall’importo
più elevato sui tre crediti esistenti sul capitolo.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede il superamento del criterio di prevalenza nella
classificazione delle voci finanziarie, nel 2015 il capitolo 1256 sarà frazionato nei capitoli 1256
medesimo (sempre partita di giro) e 1303 – u.bi. 1.3.6 (quote relative agli arretrati da pensione per
gli anni 2008 e 2009 - imposta sul reddito delle persone fisiche), che rientra nel titolo I dell’entrata,
relativo alle entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
84
Credito n. 22817/C € 70.000.000,00 – soggetto debitore: Ministero dell’economia e delle finanze - cod. SIOPE 6318 Altre partite di giro
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento credito 22817,
− decr. n.2597/Fin/srf del 21.11.2014 ad oggetto: “Decreto di impegno e di accertamento fondi – contributo di cui alla
legge 13 dicembre 2010, n. 220, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato
(legge di stabilità 2011), che recepisce il protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione, così come previsto nel nuovo
protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione di data 23 ottobre 2014 – € 370.000.000,00 – anno 2014”,
− protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il coordinamento della finanza
pubblica nell’ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione dd.
29.10.2010,
− protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la revisione del protocollo del
29.10.2010 e per la definizione dei rapporti finanziari negli esercizi 2014-2017 dd. 23.10.2014.
Va premesso che il protocollo di intesa stipulato in data 29.10.2010 tra lo Stato e la Regione per il coordinamento della
finanza pubblica, nell’ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale in esecuzione dell’art. 119 della
Costituzione ha riconosciuto
a) a favore della Regione (art. 2 comma 5) il versamento da parte dello Stato di € 910.000.000,00 a titolo di
compartecipazione alle imposte sul reddito da pensione da imputarsi alle annualità 2008-2009 secondo un piano di
rateazione così costituito (art. 2 comma 6):
- € 220.000.000,00 nel 2011,
- € 170.000.000,00 nel 2012,
- € 120.000.000,00 nel 2013,
- € 70.000.000,00 nel 2014,
- € 20.000.000,00 nel 2015,
- € 30.000.000,00 nel 2016,
- € 20.000.000,00 nelle successive annualità fino al 2030.
b) a favore dello Stato (art. 3 comma 1) il versamento da parte della Regione di € 370.000.000,00 annui come
contributo per assicurare l’attuazione del federalismo fiscale.
Il credito n. 22817 deriva pertanto dal riconoscimento della compartecipazione alle imposte sul reddito da pensione da
imputarsi alle annualità 2008-2009 che lo Stato avrebbe dovuto versare, secondo il protocollo d’intesa dd. 29.10.2010,
nell’esercizio 2014 alla Regione.
Tuttavia, in data 23.10.2014 tra lo Stato e la Regione è stata siglata la revisione del protocollo del 29.10.2010
giungendo ad una ridefinizione dei rapporti finanziari per gli esercizi 2014-2017. La revisione, peraltro, ha riguardato
gli articoli 3 (contributo all’attuazione del federalismo fiscale) e 6 (Riduzione dell’indebitamento netto) del precedente
protocollo mantenendo inalterati gli obblighi dello Stato verso la Regione relativamente al riconoscimento della
compartecipazione sulle ritenute su redditi da pensione.
Come nel protocollo precedente, la Regione è stata autorizzata a compensare il debito verso lo Stato con il credito
vantato nei confronti dello stesso.
Si riscontra quanto segue:
- l’accertamento è stato disposto con decreto n. 2597/fin/srf dd. 21.11.2014 - Decreto di impegno e di accertamento
fondi. Contributo di cui alla legge 13 dicembre 2010, n. 220, recante Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011), che recepisce il protocollo di intesa tra lo Stato e la
Regione, così come previsto nel nuovo protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione in data 23 ottobre 2014 –euro
370.000.000,00 – anno 2014-, pur riferendosi ad un credito già definito con il protocollo siglato 29.10.2010,
- il credito deriva da un’entrata da compartecipazione alle imposte sul reddito da pensione ed è stato collocato in
partite di giro, con attribuzione del codice siope 6318,
- il credito non è stato riscosso nell’esercizio in quanto utilizzato a compensazione della quota che la Regione è tenuta
ad erogare nell’esercizio 2015 a favore dello Stato.
Credito n. 25499/R (2011) € 220.000.000,00 – soggetto debitore: Ministero dell’economia e delle finanze - cod. SIOPE
6318
E’ stata esaminata la seguente documentazione:
− stampa accertamento credito 25499,
− stampa ordine di riscossione n. 6099,
− report reversali 6099/01, 6099/02 e 6099/03,
− iter reversale n. 6099/01 dell’importo di € 220.000.000,00,
85
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
− dichiarazione con la quale il tesoriere comunica di aver provveduto alla regolarizzazione della reversale n. 6099/01
del 25.11.2014 in data 27.11.2014,
− iter reversale n. 6099/02 dell’importo di € 170.000.000,00,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto alla regolarizzazione della reversale a copertura n. 6099/02 del
25.11.2014 in data 27.11.2014,
− iter reversale n. 6099/03 dell’importo di € 120.000.000,00,
− dichiarazione del tesoriere di aver provveduto alla regolarizzazione della reversale a copertura n. 6099/03 del
25.11.2014 in data 27.11.2014,
− decreto di liquidazione n. 2520/Fin/srf del 13.11.2014 ad oggetto “Decreto di liquidazione del contributo di cui alla
legge 13 dicembre 2010, n. 220, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato
(legge di stabilità 2011), che recepisce il protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione, così come previsto nel nuovo
protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione di data 23 ottobre 2014 – Euro 1.060.000.000,00 – anni 2011-2012-2013”,
− Protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il coordinamento della finanza
pubblica nell’ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione dd.
29.10.2010,
− Protocollo di intesa tra lo Stato e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la revisione del protocollo del
29.10.2010 e per la definizione dei rapporti finanziari negli esercizi 2014-2017 dd. 23.10.2014.
Si osserva che il protocollo di intesa stipulato in data 29.10.2010 tra lo Stato e la Regione ha riconosciuto l’obbligo a
carico dello Stato (art. 2 comma 5) di versare alla Regione in via dilazionata 910.000.000,00 di euro a titolo di
compartecipazione alle imposte sul reddito da pensione da imputarsi alle annualità 2008-2009. Il versamento da parte
dello Stato doveva essere eseguito secondo un piano di rateazione così costituito:
− € 220.000.000,00 nel 2011,
− € 170.000.000,00 nel 2012,
− € 120.000.000,00 nel 2013,
− € 70.000.000,00 nel 2014,
− € 20.000.000,00 nel 2015,
− € 30.000.000,00 nel 2016,
− € 20.000.000,00 nelle successive annualità fino al 2030.
Il credito 25499, iscritto tra i residui dell’esercizio 2011, si riferisce al riconoscimento della prima rata del trasferimento
statale.
Dal decreto di liquidazione n. 2520 del 13.11.2014 emerge quanto segue:
− con decreto di impegno n. 2153/FIN/SRF del 6.12.2011 la Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione
-Servizio risorse finanziarie, aveva provveduto a:
a)impegnare € 370.000.000,00 per l’annualità 2011 sul capitolo 1256/S (titolo IV della previsione della spesa),
b)accertare € 220.000.000,00 per l’annualità 2011 sul capitolo 1256/E (titolo VI della previsione dell’entrata)
stante la possibilità, inserita nel protocollo, di compensare il debito con il credito vantato nei confronti dello Stato,
− con successiva deliberazione di generalità n. 2470 del 20.12.2013, tenuto conto delle difficoltà verificatesi
nell’attuazione del federalismo fiscale, la Regione aveva manifestato la necessità di una rinegoziazione del
protocollo stipulato in data 29.10.2010 prima di dar corso agli impegni ivi previsti;
− in data 23.10.2014 tra lo Stato e la Regione era stata siglata la revisione del protocollo del 29.10.2010 giungendo ad
una ridefinizione dei rapporti finanziari negli esercizi 2014-2017. Con la revisione si concordava di sostituire il
contributo, dovuto dalla Regione in relazione del federalismo fiscale, con un contributo finalizzato alla sostenibilità
del debito pubblico quantificato in:
− € 370.000.000,00 dal 2011 al 2014,
− € 260.000.000,00 per l’anno 2015,
− € 250.000.000,00 per il 2016 e 2017.
Il nuovo protocollo confermava la possibilità per la Regione di compensare il debito verso lo Stato con il credito
vantato nei confronti dello stesso; tenuto conto delle annualità pregresse spettanti, per il periodo 2014-2017 venivano
ridefiniti i versamenti dovuti allo Stato come di seguito riportato (art. 2 comma 6):
- € 550.000.000,00 da versare entro il 31.10.2014,
- € 350.000.000,00 da versare entro il 31.10.2015,
- € 340.000.000,00 da versare entro il 31.10.2016,
- € 350.000.000,00 da versare entro il 31.10.2017.
L’analisi della documentazione ha evidenziato quanto segue:
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
86
-
il credito si riferisce alla rata del contributo relativa agli arretrati da redditi da pensione per il 2008 e il 2009 che lo
Stato avrebbe dovuto versare nell’esercizio 2011 sulla base del protocollo siglato in data 29.10.2010 e che è stata
compensata ex lege;
- l’iscrizione del credito tra le partite di giro si colloca nell’ambito di un’operazione contabile più complessa, in parte
richiamata nel decreto di liquidazione 2520/2014, e che comporta:
- l’introito di una quota di entrate da compartecipazione necessarie all’assolvimento dell’onere convenuto con lo
Stato (€ 150.000.000,00), attraverso sei capitoli (capp. 5100, 5101, 5110, 5112, 5120 e 5130) collocati nel titolo VI;
le entrate sono collocate in tali capitoli con riferimento a ciascuna tipologia di compartecipazione, secondo una
ripartizione determinata in proporzione al peso relativo di ciascuna compartecipazione sull’importo complessivo
delle entrate regionali da compartecipazioni erariali,
- l’impegno al titolo IV delle partite di giro, al capitolo 1256 “Contributo per l’attuazione del federalismo fiscale L.
5.5.2009 n. 42” di un importo di € 370.000.000,00, pari alla sommatoria dei sei capitoli di entrata sopra indicati che
rappresenta la quota da versare effettivamente allo Stato e lo stanziamento sul capitolo di entrata 1256 (titolo VI)
“Quote relative agli arretrati da redditi da pensione per gli anni 2008 e 2009 l.reg. 29.12.2010 n. 22” che
rappresenta la quota di contributo compensata ex lege (€ 220.000.000,00) e oggetto del controllo.
Si riscontra quanto segue:
−
il credito, inerente la compartecipazione alle imposte sul reddito da pensione per le annualità 2008-2009, è stato
imputato al titolo VI della parte entrate, con codice siope 6318 (Altre partite di giro),
−
il credito è stato accertato in data 6.12.2011.
3.2.5
Oggetto del controllo sulle spese
Vengono in questa sede esposti i criteri seguiti per il controllo di regolarità intrinseca ed estrinseca
sui capitoli di spesa. In primo luogo, per quanto riguarda i trentacinque capitoli selezionati per la
regolarità intrinseca con il metodo del campionamento numerico, sono stati scelti i trentuno
capitoli 81 che nel 2014 hanno presentato movimentazioni rilevanti ai fini che qui interessano.
Nell'ambito di tali capitoli sono stati ulteriormente selezionati quelli su cui sono stati emanati
decreti d’impegno e/o titoli di pagamento (residui e competenza), per poi sottoporre a controllo,
nell’ambito delle singole fattispecie, le operazioni con l’importo più elevato. Per tutte le operazioni
esaminate il controllo è consistito nelle seguenti verifiche:
•
esistenza e contenuto del decreto di impegno e/o del titolo di spesa;
•
esistenza dei presupposti normativi o contrattuali che giustificano l’emissione e il contenuto del
decreto di impegno e/o del titolo di spesa;
•
conformità del decreto e/o del titolo di spesa ai presupposti;
•
rispetto dell’iter procedurale richiesto ai fini dell’emissione del decreto di impegno e/o del titolo
di spesa;
•
correttezza dell’imputazione della spesa a capitolo e a esercizio finanziario;
•
congruità della classificazione del capitolo di spesa per finalità e funzioni del bilancio;
81
Dei 35 capitoli selezionati, 4 (i capitoli 1630, 1718, 9890 e 4540) sono risultati privi di stanziamenti.
87
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
•
correttezza dell’emissione dei titoli di spesa (individuazione del beneficiario, dell’importo,
dell’esercizio finanziario di imputazione, attribuzione del codice SIOPE, ecc.);
•
corrispondenza del contenuto del decreto d’impegno e/o del titolo di spesa con i dati riportati
nella situazione partitaria; verifica nel riepilogo mensile di Tesoreria dell’avvenuto pagamento;
•
correttezza dell'attribuzione dei codici di bilancio (per impegni e pagamenti) di cui all’articolo
19 bis del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135 (allegato 1 della legge di conversione 20
novembre 2009, n. 166), secondo le istruzioni impartite con circolare n. 14 del 31 dicembre 2009
dell’allora Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie;
•
in caso di aperture di credito, regolarità della gestione del funzionario delegato previa
acquisizione del rendiconto scaricato;
•
osservanza delle disposizioni (articoli 40-52 quater) della legge di programmazione finanziaria e
di contabilità regionale in materia di gestione delle spese (prenotazione delle risorse, fasi della
spesa, impegno della spesa, assunzione di impegni sugli esercizi futuri, impegno di spesa
conseguente a obbligazioni contrattuali, liquidazione e ordinazione della spesa, modalità di
emissione ed estinzione dei titoli di spesa, pagamento di ruoli di spesa fissa, pagamento delle
spese per il personale, altre forme di pagamento, residui passivi, contenimento della formazione
di residui passivi, cancellazione dei residui perenti, termine per la presentazione dei rendiconti
da parte dei funzionari delegati, trasporto degli ordini di accreditamento, controllo a campione,
limiti d’importo del pagamento in contanti).
Inoltre, nei confronti di tutti gli atti, sono state verificate la completezza degli stessi e la regolarità
delle procedure.
La relazione si sviluppa nel prosieguo con una parte dedicata alle considerazioni generali di
carattere sistematico relative alle spese, che riassumono e anticipano le problematiche emerse
dall'analisi dei singoli capitoli, rappresentata nella successiva parte afferente le schede, riportate in
ordine di finalità e funzione.
3.2.6 Considerazioni sistematiche generali sulle spese oggetto di controllo
Prima di procedere all’esposizione degli esiti dei controlli di regolarità estrinseca e intrinseca, la
Sezione ritiene di evidenziare, con riferimento alle scritture trasmesse dal Tesoriere regionale
(Unicredit Banca di Trieste), un errore nell’esposizione dei dati contenuti negli elenchi riassuntivi
relativi alle contabilità dei titoli estinti nell’anno 2014, che ha determinato risultanze
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
88
incongruenti82. In particolare, nel corso delle verifiche effettuate nell’ambito dei capitoli di spesa
selezionati, è risultato che tutti i pagamenti, secondo gli elenchi riassuntivi della Tesoreria
trasmessi con nota del 10 aprile 2015, erano stati imputati a capitoli diversi da quelli indicati nei
documenti e nelle scritture contabili della Regione.
A seguito di richiesta istruttoria sul punto inviata da questa Sezione il 27 aprile 2015, la Tesoreria
regionale, con nota del 30 aprile 2015, ha comunicato che il precedente invio conteneva un errore
nell’estrazione dei dati, successivamente corretto al fine di elaborare nuovi elenchi riassuntivi della
contabilità del 2014. In merito la Direzione centrale finanze, in occasione della riunione di data 11
maggio 2015, ha assicurato che l’attività della Tesoreria, attraverso un flusso informatico
quotidiano e una reportistica periodica, viene costantemente monitorata e non ha registrato
scompensi. Nel caso specifico, si era verificato un errore in un foglio excel che si è ripercosso negli
elenchi riassuntivi elaborati per la Corte dei conti.
Risulta quindi che anche in questa occasione l’errore presente nella documentazione proveniente
dal Tesoriere attiene esclusivamente al rapporto con questa Sezione di controllo e non al
fondamentale rapporto di Tesoreria intercorrente con l’Amministrazione. Si è trattato quindi di un
errore attinente alla mera rielaborazione di dati, dal quale può desumersi solo una ripetuta
disattenzione del Tesoriere nei confronti dell’organo di controllo, da cui sono conseguiti inutili
appesantimenti dell’attività istruttoria.
Tutto ciò esposto, i pagamenti oggetto di controllo, di cui alle successive schede, sono stati
positivamente riscontrati nei nuovi riepiloghi mensili di Tesoreria.
Si dà altresì conto in questa sede di una irregolarità formale riguardante le variazioni del bilancio
2014 che è stata rilevata nel controllo propedeutico alla parificazione del rendiconto e che è stata
tempestivamente sanata dall’Amministrazione.
Nell’ambito delle analisi volte alla parificazione del rendiconto regionale, la Sezione effettua uno
specifico approfondimento sui saldi di competenza di parte corrente e di parte capitale e, in tale
contesto, risulta rilevante, tra l’altro, determinare la quota parte dell’avanzo applicata a ciascuna
di dette parti del bilancio.
Già in passato (DAS 2012) la Sezione aveva riscontrato che gli elenchi riassuntivi erano errati in ragione di
un’inversione fra residui e competenza nell’imputazione dei titoli di spesa, che, a seguito di approfondimento
istruttorio, era stata corretta attraverso l’elaborazione da parte della Tesoreria di nuovi elenchi (delib. n. 44/2013, pag.
336, nota n. 164).
82
89
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
A quest’ultimo fine la Sezione si avvale dei prospetti allegati alla relazione al rendiconto che,
riepilogando le variazioni apportate al bilancio sia in base al titolo di entrata/spesa sia in base alla
natura della variazione, consentono di calcolare l’importo dell’avanzo definitivamente applicato in
relazione a ciascun “saldo”, mediante sommatoria del dato iniziale (risultante da specifico allegato
del bilancio) con quello delle variazioni effettuate in corso d’anno.
Con specifico riferimento all’analisi svolta sul rendiconto 2014 sono emerse delle incongruenze in
riferimento alle variazioni inerenti l’avanzo applicato. In particolare si è rilevato che i dati
dell’avanzo applicato al finanziamento dei titoli I e II della spesa, riportati in due distinti prospetti
(prospetto “variazioni per titoli” e prospetto “variazioni per natura provvedimento”) della
relazione al rendiconto generale della Regione 2014, approvata con deliberazione di Giunta
regionale n. 1017 del 29 maggio 2015, differivano per un importo di 300 mila euro, come risulta
dalla tabella che segue.
Prospetto variazioni "per titoli"
Prospetto variazioni "per natura
provvedimento"
Differenza
variazioni spese titolo I
474.400.251,35
474.700.251,35
-300.000,00
variazioni spese titolo II
176.594.833,35
176.294.833,35
300.000,00
Inoltre il totale dell’avanzo 2013 applicato al bilancio 2014, calcolato mediante sommatoria di
quello applicato in sede di bilancio inziale e di quello applicato con variazioni in corso d’anno (euro
848.984.963,97), risultava di importo superiore (per 50 mila euro) a quello effettivamente
determinato a rendiconto 2013 (euro 848.934.963,97).
A seguito di richiesta istruttoria, l’Amministrazione ha confermato l’esistenza delle incongruenze,
precisando che quella di 50 mila euro era stata causata da un’impropria codifica della
movimentazione di uno storno tra capitoli di spesa, mentre quella di 300 mila euro era insorta per
un disguido nel caricamento nell’applicativo delle proposte di deliberazione giuntale dei documenti
da sottoporre all’approvazione dell’organo esecutivo.
Con deliberazione di Giunta regionale n. 1160 del 19 giugno 2015 l’Amministrazione ha provveduto
a sostituire, con un nuovo documento opportunamente rettificato, l’allegato sub 2) (relazione al
rendiconto 2014) della delibera di Giunta regionale n. 1017 del 29 maggio 2015.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
90
Esiti dei controlli di regolarità estrinseca e intrinseca
Nel rimandare alle schede per quanto riguarda le considerazioni di dettaglio in merito ai singoli
aspetti sostanziali, si formulano di seguito alcune considerazioni di carattere sistematico relative
alle
prime misure adottate dall’Amministrazione regionale in attesa della definitiva
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, misure intercettate in occasione del
controllo di regolarità estrinseca sui capitoli selezionati.
A. Eliminazione dell’istituto della competenza derivata
83
: per avviare l’adeguamento
all’ordinamento contabile delineato dal decreto legislativo n. 118/2011, la legge regionale
finanziaria 2015 n. 27 del 30 dicembre 2014 ha introdotto modifiche alla legge regionale di
programmazione finanziaria e di contabilità n. 21/2007.
In particolare, i commi 3 e 7 dell’articolo 13 della citata legge finanziaria introducono, dal 31
dicembre 2014, un nuovo regime agli stanziamenti di spesa non impegnati (con riferimento agli
Si riporta integralmente un appunto sull’argomento, elaborato dalla Direzione centrale finanze il 16.2.2015, in ordine
all’applicazione dell’art. 13, commi 3 e 7, della l.reg. n. 27/2014, che ha modificato gli articoli 31 e 66 della l.reg. n.
21/2007. “Alla luce dei principi introdotti dall’art. 42 del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. è possibile delineare un processo di
gestione e utilizzo dell’avanzo secondo i seguenti parametri:
• Distinzione dell’avanzo in 4 quote, che, in ordine decrescente di vincolo, sono:
a) Quote vincolate, aventi origine in un vincolo di legge statale, o in mutui accertati e destinati a finanziare spesa di
investimento, o in trasferimenti erogati all’ente per una specifica destinazione;
b) Quote accantonate, aventi origine in un accantonamento effettuato in esercizi precedenti;
c) Quote destinate agli investimenti, aventi origine nell’accertamento di entrate in conto capitale non impegnate;
d) Quote libere.
• Verifica e quantificazione dell’avanzo in tre tempi:
1) Al momento del bilancio di previsione (avanzo presunto) – a seguito della stima, è possibile applicare solo il vincolato;
2) Al momento del preconsuntivo del 31 gennaio – a seguito del preconsuntivo, è possibile applicare avanzo vincolato e
accantonato;
3) Al momento del rendiconto: determinazione definitiva dell’avanzo e applicazione di tutte le quote.
Nell’ordinamento regionale, dal 1.1.2015, le quote degli stanziamenti di spesa non impegnati entro la chiusura dell’esercizio
finanziario 2014 costituiscono economia di bilancio. La nuova disciplina prevista ai commi 3 e 7 dell’art. 13 della l.reg.
30.12.2014, n. 27 (disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale e annuale - legge finanziaria 2015), nel superare
l’istituto della competenza derivata, prevede, in alcuni casi, la possibilità di iscrivere le somme non impegnate, quali quote
vincolate dell’avanzo di amministrazione. Tale operazione è consentita, anche prima dell’approvazione del rendiconto, se
autorizzata dalla Giunta regionale. Con delib. n. 54 del 16.1.2015, la Giunta regionale ha dato atto che la consistenza
dell’avanzo di amministrazione presunto consente l’iscrizione delle quote accantonate e vincolate di cui agli articoli 31 e 66
della l.reg. 8.8.2007, n. 21, così come integrati e modificati dall’art. 13, commi 3 e 7, della l.reg. n. 27/2014. A fine esercizio
2014, come di consueto, alle Direzioni centrali è stato chiesto di comunicare la proposta di destinazione delle somme non
utilizzate al 31.12.2014 relativamente a: capitoli di assegnazioni statali e comunitarie a destinazione vincolata; capitoli sui
quali insistono le reiscrizioni di avanzo derivante da economie di fondi vincolati di anni precedenti; capitoli inerenti i fondi
per la ricostruzione. In esito alle comunicazioni pervenute, si è provveduto, previa verifica del pareggio di bilancio tra i
capitoli di entrata e spesa interessati, a disporre variazioni del programma operativo di gestione finalizzate a iscrivere in
competenza dell’esercizio 2015 gli avanzi vincolati dei capitoli sopra indicati. La stampa del tabulato “Intenzione di
trasferimento” (INT) riporta ancora distintamente le colonne “somme da trasferire” ed “economie di bilancio”. Per ottenere
il totale delle economie effettive gli importi delle due colonne devono essere sommati. La colonna “somme da trasferire”
relativamente alle tipologie di capitoli sopra indicati evidenzierà - al termine delle operazioni di chiusura - l’iscrizione
effettuata in competenza 2015 come avanzo vincolato.”
83
91
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
articoli 31 e 66 della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità), con
l’eliminazione dell’istituto della competenza derivata in favore di un utilizzo puntuale dell’avanzo
vincolato.
Si tratta dell’applicazione nell’ordinamento regionale dei principi introdotti dall’articolo 42 del
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, coordinato con il decreto legislativo 10 agosto 2014, n.
126, relativo al risultato di amministrazione, secondo il quale “le quote del risultato di
amministrazione presunto dell’esercizio precedente costituite da accantonamenti risultanti dall’ultimo
consuntivo approvato o derivanti da fondi vincolati possono essere immediatamente utilizzate per le
finalità cui sono destinate, attraverso l’iscrizione di tali risorse, come posta a sé stante dell’entrata, del
primo esercizio del bilancio di previsione o con provvedimento di variazione al bilancio” (comma 8).
Il successivo comma 9 del citato articolo 42 prevede che, “se il bilancio di previsione impiega quote
vincolate del risultato di amministrazione presunto ai sensi del comma 8, entro il 31 gennaio la Giunta
verifica l’importo delle quote vincolate del risultato di amministrazione dell’anno precedente sulla base di
un preconsuntivo relativo alle entrate e alle spese vincolate e approva l’aggiornamento dell’allegato al
bilancio di previsione [prospetto esplicativo del presunto risultato di amministrazione]”. La
tematica è emersa con riferimento ai capitoli 2335, 2090, 5958 e 408784, relativamente ai quali,
secondo la previgente disciplina regionale, le quote stanziate non impegnate avrebbero potuto
essere ulteriormente trasferite alla competenza derivata dell’esercizio successivo, in quanto
derivanti da assegnazioni statali ovvero in quanto fondi regionali vincolati per cofinanziamento di
programmi comunitari. Sulla base della novità legislativa introdotta, e alla luce della deliberazione
della Giunta regionale 16 gennaio 2015, n. 54, che autorizza l’iscrizione delle quote accantonate e
vincolate previa determinazione a preconsuntivo dell’avanzo di amministrazione presunto per
l’esercizio 2014, le somme non impegnate relativamente ai capitoli citati sono state iscritte in
competenza 2015 come avanzo vincolato. Nelle schede riferite ai singoli capitoli è indicata la
procedura seguita per l’iscrizione a bilancio delle suddette somme.
B. Riallineamento delle imputazioni contabili delle quote dei contributi pluriennali rispetto alle
date di effettiva scadenza dei ruoli di spesa: si tratta di una novità introdotta dall’articolo 13,
comma 2, della legge regionale n. 15/2014, in previsione dell’applicazione della riforma
dell’armonizzazione dei bilanci, che concretizza nell’attuale sistema contabile regionale il principio
della competenza finanziaria, di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, coordinato con il
84 La stessa tematica è stata intercettata anche con riferimento ai capp. 4461 e 4064 della spesa, correlati,
rispettivamente, ai capitoli dell’entrata 2273 e 1288, selezionati con campionamento ai fini del controllo.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
92
decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, secondo il quale “il principio della competenza finanziaria
costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente
perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni). … L’impegno costituisce la fase della spesa con
la quale viene registrata nelle scritture contabili la spesa conseguente a un’obbligazione giuridicamente
perfezionata e relativa a un pagamento da effettuare, con imputazione all’esercizio finanziario in cui
l’obbligazione passiva viene a scadenza.”
La tematica è emersa con riferimento ai capitoli 3434 e 6132, sui quali è attualmente in corso il
pagamento di ruoli di spesa fissa secondo le annualità previste dai limiti d’impegno autorizzati con
la legge istitutiva (rispettivamente articolo 4, comma 65, della legge regionale 26 gennaio 2004, n.
1, e articolo 7, comma 83, della legge regionale 25 gennaio 2002, n. 3). Sulla base della citata
disposizione di cui alla legge regionale n. 15/2014, sono stati adottati, nel corso del 2014, con
riferimento ai capitoli indicati, decreti di variazione con disimpegno delle quote ancora da pagare e
imputazione delle stesse alle annualità sulla base delle relative scadenze.
C. Formazione di residui passivi da competenza
L'articolo 51 bis della legge regionale n. 21/2007 così dispone: "Al fine di perseguire l'accelerazione
dei procedimenti di spesa e di contenere la formazione dei residui passivi, la Giunta regionale provvede:
a) ... b) a emanare direttive alle strutture regionali per accelerare il completamento delle procedure di
spesa; c) ...".
L'aspetto analizzato in questa sede concerne l'attuazione da parte dell’Amministrazione regionale
dei principi di gestione contabile tesi a contenere la formazione di residui passivi. Nel corso della
disamina sono emerse due situazioni meritevoli di attenzione, relative ai capitoli 2090 e 3240. Il
capitolo 2090 presenta nel 2014 impegni su competenza derivata che non sono stati seguiti da
liquidazioni, con formazione pertanto di residui da competenza alla chiusura d'esercizio per euro
5.218.740,00. Con i nove decreti d'impegno adottati nel 2014, di cui uno sottoposto a controllo, si è
provveduto a concedere contributi per opere pubbliche e servizi sociali nei Comuni e nelle Province
maggiormente gravati da servitù militari, rimandando l’erogazione di quanto impegnato alle
modalità indicate dalla legge regionale n. 14/2002 (articolo 7, comma 8: “Le pubbliche
Amministrazioni sono autorizzate a disporre l'erogazione del finanziamento o del contributo, non
appena il lavoro, oggetto di incentivi finanziari, viene inserito nell'elenco annuale dell'ente beneficiario”;
articolo 57, comma 1 : “Fatte salve particolari disposizioni di settore, il finanziamento concesso ai
soggetti indicati all'articolo 3, commi 1 e 2 [Amministrazioni aggiudicatrici, loro consorzi di diritto
pubblico, organismi di diritto pubblico, enti pubblici economici], è erogato come segue: a) nel caso di
93
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
concessione del finanziamento in conto capitale o di anticipazione finanziaria, il finanziamento viene
erogato, previa richiesta, sulla base della progressione della spesa, in relazione alle obbligazioni
giuridiche assunte, certificate dal responsabile del procedimento dell'ente beneficiario per le seguenti
fattispecie: 1) …; 2) lavori per importi non inferiori al 30% del corrispettivo contrattuale iniziale e, in
relazione al saldo, per l'importo residuo; b) …”). La mancata contestuale liquidazione e la
conseguente formazione di residui passivi da competenza trovano pertanto adeguato riferimento e
motivazione nel testo dei decreti d'impegno, che richiamano la normativa sui lavori pubblici.
Il capitolo 3240 presenta nel 2014 impegni su competenza derivata che non sono stati seguiti da
liquidazioni, con formazione pertanto di residui da competenza alla chiusura d'esercizio per euro
30.660,00. Con il decreto d'impegno adottato nel 2014, sottoposto a controllo, si è provveduto a
concedere un contributo a un’impresa di costruzioni per la realizzazione di alloggi di edilizia
convenzionata, disponendo l’erogazione successiva del contributo medesimo in rate annuali
costanti a favore degli acquirenti, come previsto dal regolamento approvato con decreto del
Presidente della Regione n. 121 del 13 aprile 2004. La mancata contestuale liquidazione e la
conseguente formazione di residui passivi da competenza trovano pertanto adeguato riferimento e
motivazione nel testo del decreto d'impegno, adottato in conformità ai criteri di erogazione del
contributo fissati dal regolamento di esecuzione.
D. Conservazione dei residui passivi
Il comma 3 dell’articolo 51 della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità n.
21/2007 dispone: “Le somme impegnate possono essere conservate nel conto dei residui per non più di
due o quattro anni successivi a quello cui l’impegno si riferisce a seconda che si tratti, rispettivamente, di
spese correnti o di spese in conto capitale”. E il successivo comma 4 recita: “Sono conservate nel conto
residui oltre il termine stabilito nel comma 3 le somme impegnate a carico dei capitoli relativi a limiti
d’impegno, le somme impegnate relative a spese per rimborso di mutui e prestiti e per partite di giro,
nonché le somme impegnate per il cui pagamento sia stato emesso un ruolo di spesa fissa limitatamente
all'importo delle rate che non sono state pagate”. Un'ulteriore deroga ai termini ordinari è prevista
(articolo 66, comma 3) per le somme impegnate a carico dei capitoli di spesa per la ricostruzione.
Alla luce delle risultanze dei riscontri effettuati, il controllo ha evidenziato che risultano sussistere i
presupposti della conservazione in tutti i casi esaminati, in quanto la conservazione medesima è
stata effettuata nell’ambito del regime ordinario di due anni per le spese correnti con riferimento ai
capitoli 9390, 9434, 2412, 5958 e 9808, e di quattro anni per le spese in conto capitale con
riferimento ai capitoli 7109, 9143, 2090, 3454,1321, 4422 e 3240, per complessivi euro 3.858.123,07.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
94
3.2.7
Esiti del controllo sulle spese
FINALITA' 1 ATTIVITÀ ECONOMICHE
Funzione 1 agricoltura
Capitolo 6287 (u.bi. 1.1.1.1001) contributi alle associazioni del settore della pesca professionale e
dell’acquacoltura per attività di cooperazione e associazionismo – fondi statali
(Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e
forestali - Servizio caccia e risorse ittiche)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede la concessione
di contributi alle associazioni del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura per attività di
cooperazione e associazionismo ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della legge regionale n. 30/2007 e
del d.P.R. 16 aprile 2010, n. 74. I programmi delle attività sono previsti da apposite intese di
programma, sottoscritte tra il Servizio caccia e risorse ittiche e le associazioni della pesca e
dell’acquacoltura.
Il capitolo 6287 nel 2014 presenta euro 30.000,00 in competenza, residui perenti reiscritti con
decreto n. 296 del 20 febbraio 2014 dell’Assessore alle finanze, interamente pagati.
È stato emesso, e sottoposto a controllo, un solo mandato di pagamento in competenza, relativo
alla concessione di un contributo (effettuata con decreto d’impegno del 2011) a un’associazione
della pesca professionale e dell’acquacoltura operante in Regione.
Mandato n. 1/C € 30.000,00 – concessione di contributi alle associazioni della pesca professionale e dell’acquacoltura
operanti in Regione - cod. SIOPE 1634 trasferimenti correnti a istituzioni sociali private per fini
diversi dal sociale
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 2671 del 6.12.2011, con il quale, sulla base della convenzione del 5.12.2011 stipulata con le associazioni di
categoria per la realizzazione di un programma di attività 2011-2012 per complessivi € 157.000,00 (di cui € 30.000,00 a
favore dell’Associazione piscicoltori italiani), viene impegnata la predetta somma (sul cap. 6284 per € 100.000,00 e sul
cap. 6287 per € 57.000,00);
− CUP di progetto stampato in data 6.12.2011;
− nota del 19.9.2012, pervenuta in Regione il 20.9.2012, con la quale l’Associazione piscicoltori italiani chiede una
proroga per la conclusione delle attività al 31.3.2013 a causa del protrarsi di un progetto gestito dall’Università degli
studi di Udine, da cui dipendono i parametri necessari per la chiusura dell’attività;
− nota n. 60651 di data 1.10.2012, con la quale il Servizio caccia, risorse ittiche e biodiversità della Direzione centrale
risorse rurali, agroalimentari e forestali autorizza la proroga richiesta per la conclusione del progetto;
− nota del 28.5.2013, pervenuta in Regione il 30.5.2013, con cui, ultimati i lavori in data 31.3.2013, l’Associazione
piscicoltori italiani chiede la liquidazione del contributo e allega la documentazione a rendiconto;
− verbale di accertamento finale del 28.1.2014, con cui il Servizio caccia e risorse ittiche della Direzione centrale
attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali accerta in € 30.000,00 l’importo della spesa
ammissibile al fine della liquidazione finale del contributo, pari a € 30.000,00;
− decreto n. 672 del 26.2.2014, che determina in € 30.000,00 la spesa ammessa a contributo e ne dispone la
liquidazione.
95
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Capitolo 7109 (u.bi. 1.1.2.1007) contributi in conto capitale a favore di conduttori di aziende
agricole e coltivatori diretti singoli e associati, danneggiati da eccezionali avversità
atmosferiche e ricadenti in zone delimitate con decreti del Ministero delle politiche
agricole e forestali (Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione,
risorse agricole e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo)
Le risorse statali assegnate vengono destinate prioritariamente al pagamento degli indennizzi a
favore delle aziende agricole danneggiate dalle avverse condizioni atmosferiche di carattere
eccezionale verificatesi fino all’anno 2012, in conformità alle disposizioni recate dal decreto
legislativo n. 102/2004 (articolo 5, comma 2, lett. a) e dalla legge regionale n. 17/2006, articolo 14,
comma 5. In caso di risorse insufficienti l’intensità di aiuto viene stabilita con apposito
provvedimento dell’organo individuato dal POG. Sono fatte salve le disposizioni dettate dai
regolamenti di attuazione.
Il capitolo 7109 nel 2014 presenta euro 662.117,82 in competenza derivata, già trasferiti
dall’esercizio 2012 ai sensi del comma 7 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione
finanziaria e di contabilità (fondi statali), interamente impegnati e pagati per euro 384.397,67, con
formazione di residui passivi da competenza per euro 277.720,15. Presenta altresì euro 765.905,85
in competenza pura, interamente impegnati e pagati.
I residui passivi iniziali, pari complessivamente a euro 285.590,75, risalgono al 2010 (euro
49.390,03), al 2011 (euro 76.569,44) e al 2012 (euro 159.631,28). Sono stati pagati euro 107.743,85
relativi al 2012, e cancellati euro 49.390,03, relativi al 2010, per superamento dei termini ordinari
di conservazione dei residui passivi, ed euro 21.481,82, relativi al 2012, per revoca o
rideterminazione del contributo. A chiusura dell’esercizio 2014 permangono residui passivi pari a
euro 106.975,05 (di cui euro 76.569,44, dal 2011, ed euro 30.405,61, dal 2012), conservati
nell’ambito del regime ordinario di quattro anni per le spese in conto capitale.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “sono state impegnate le risorse statali
disponibili a favore di 92 aziende agricole danneggiate da eventi riconosciuti di carattere eccezionale,
verificatisi in Regione dal 2010 al 2012, in particolare per l’evento siccitoso del 2012”.
Nel 2014 sul capitolo 7109 sono stati adottati novantatré decreti d’impegno; sono stati inoltre
emessi novantacinque mandati di pagamento a competenza e quattro a residui. Per ogni tipologia
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
96
dei suddetti atti, è stato sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in particolare il
decreto d’impegno e il relativo mandato a competenza riguardano un intervento finanziario a
sostegno di un’impresa agricola; il mandato a residui afferisce a un contributo per il ripristino di
strutture di un’azienda agricola danneggiate da avversità atmosferiche.
Decreto n. 1360 del 30.4.2014 € 338.176,96 – concessione del contributo di € 499.591,19 – codice di bilancio 2.03.02
trasferimenti in conto capitale a imprese
Mandato n. 1/CD € 88.381,36 – liquidazione dell’anticipazione del 50% del contributo (quota parte della stessa
anticipazione è stata liquidata sul cap. 7182 per € 52.625,69 e sul cap. 7183 per € 108.788,54) - cod.
SIOPE 2323 trasferimenti in conto capitale a imprese private
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto di autorizzazione di spesa n. 592 del 12.3.2012, con il quale è stata approvata la concessione di indennizzi in
conto capitale per le aziende agricole danneggiate dagli eventi “piogge persistenti” e “venti impetuosi”, per l’importo
di € 338.176,96 (a carico del cap. 7109).
- D.M. del Ministero Politiche agricole, alimentari e forestali di data 30.11.2010, che ha dichiarato l’esistenza del
carattere di eccezionalità dell’evento calamitoso denominato “venti impetuosi del 23.7.2010 e ha provveduto
all’individuazione del territorio interessato e del tipo di provvidenze da applicare, tra quelle previste dal d.lgs. n.
102/2004 e succ. mod;
- domanda di contributo dell’azienda agricola dell’11.2.2011, per la concessione di un contributo ai sensi del d.lgs. n.
102/2004, art. 5 comma 3 per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate a seguito dell’evento “venti impetuosi”
del 23.7.2010 e allegato progetto e computo metrico estimativo per la ricostruzione della cantina vinicola;
- richiesta di anticipo del contributo di data 19.12.2013 e analoga richiesta del 29.1.2014;
- richiesta dell’azienda agricola di variazione del progetto, consistente nella costruzione di una nuova cantina rispetto
al rispristino della struttura danneggiata, di data 25.3.2014. Considerato l’elevato costo di realizzazione della nuova
cantina, l’azienda beneficiaria chiede di destinare il contributo alla realizzazione del 1° lotto, per un costo complessivo
di euro 1.257.826,04;
- verbale di valutazione danni dell’azienda agricola redatto da un professionista incaricato dall’Ispettorato agricoltura
e foreste di Udine del 31.3.2014, con il quale è stata valutata l’ammissibilità dei danni subiti dall’azienda in euro
876.748,99 e si ravvisano le condizioni oggettive di convenienza tecnico-economica per la costruzione di una nuova
cantina rispetto al ripristino della struttura esistente;
- verbale di accertamento amministrativo iniziale redatto da un professionista incaricato dall’Ispettorato agricoltura e
foreste di Udine del 24.4.2014, con il quale si accerta che l’azienda agricola ricade in località delimitata dal D.M. del
30.11.2010, si valuta la produzione lorda vendibile aziendale in euro 105.562,00 e si determina la spesa ritenuta
ammissibile per il ripristino in euro 624.488,99, detratti i compensi provenienti da polizze assicurative;
- decreto n. 1360 del 30.4.2014, oggetto di controllo, relativo alla concessione della sovvenzione di € 499.591,19,
corrispondente all’80% della spesa ammissibile, a favore dell’azienda agricola danneggiata, con contestuale
liquidazione del 50%, pari a € 249.795,59, di cui € 88.381,36 a carico del cap. 7109. Il beneficiario, ai fini
dell’erogazione del saldo, deve ultimare le opere entro il termine di 36 mesi dalla data di registrazione del decreto da
parte del Servizio distaccato di ragioneria di Udine ed, entro 30 giorni da tale data, deve far pervenire all’Ispettorato
agricoltura e foreste di Udine, la domanda di verifica dell’avvenuta ultimazione dei lavori, corredata dalla
documentazione dimostrativa della spesa sostenuta.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Mandato n. 3/R (2012) € 52.473,39 – liquidazione del saldo di un contributo - cod. SIOPE 2323 trasferimenti in conto
capitale a imprese private
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 2208 del 5.9.2012, con il quale è stato concesso ad una azienda agricola, società semplice, il contributo di €
129.335,08, pari all’80% della spesa ammessa di € 161.668,85, per il ripristino dei fabbricati aziendali danneggiati, a
seguito dell’evento “venti impetuosi” verificatosi nel luglio 2010 ed è stata liquidata l’anticipazione dell’importo di €
97
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
64.667,54, pari al 50% del contributo spettante. Inoltre, nel decreto è stato fissato il termine di ultimazione delle opere
in mesi 24 dalla data (2.10.2012) di registrazione del provvedimento stesso (la scadenza è pertanto fissata al 2.10.2014).
- verbale di collaudo dei lavori eseguiti del 13.5.2014, redatto dal tecnico incaricato dell’Ispettorato agricoltura e
foreste di Udine, dove emerge che, dall’esame della documentazione fornita dall’azienda (tra cui la comunicazione di
ultimazione lavori, dalla quale risulta che i lavori sono stati ultimati il 12.7.2013), risultano apportate delle variazioni
rispetto al preventivo approvato, che, tuttavia, non hanno alterato le finalità dell’investimento.
- decreto n. 1642 del 19.5.2014, con il quale, in base alle risultanze del verbale di verifica finale, è stata rideterminata
la spesa ammissibile dell’intervento, in € 146.426,16. Conseguentemente, il contributo è rideterminato nell’importo di €
117.140,93, viene liquidato il saldo del contributo dell’importo di € 52.473,39 ed è disposto il disimpegno di € 12.194,15,
inviato ad economia.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Funzione 3 commercio, pubblici esercizi, turismo e terziario
Capitolo 9143 (u.bi. 1.3.2.1018) finanziamenti per la creazione di centri commerciali naturali e di
centri in via a favore delle Amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia, dei
Centri di Assistenza Tecnica alle imprese commerciali (C.A.T.) riconosciuti e dei
soggetti promotori degli stessi centri (Direzione centrale attività produttive,
commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali - Servizio sostegno e promozione
comparti commercio, terziario e cooperativo)
La Regione, anche allo scopo di tutelare la valenza del piccolo commercio e valorizzare le risorse
dei centri urbani, intende promuovere la creazione di centri commerciali naturali e di centri in via
mediante la concessione di contributi ai Comuni, ai CAT e ai soggetti promotori. Il riparto dello
stanziamento tra i soggetti richiedenti ha luogo in base ai criteri determinati con regolamento
emanato con decreto del Presidente della Regione 12 settembre 2011, n. 218, ai sensi dell’articolo 2,
comma 43, della legge regionale n. 11/2011 (assestamento del bilancio 2011). Le domande di
finanziamento presentate nel corso dell’anno 2012, ma non accolte per carenza di fondi, possono
essere accolte nel corso dell’esercizio finanziario 2013 (articolo 2, comma 18, della legge regionale n.
27/2012).
Il capitolo 9143 nel 2014 presenta euro 155.301,00 in competenza derivata, trasferiti dall’esercizio
2013 ai sensi del comma 3 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione finanziaria e di
contabilità (stanziamenti regionali in conto capitale), interamente impegnati e pagati per euro
144.221,00, con formazione di residui passivi da competenza per euro 11.080,00. Presenta altresì
euro 330.000,00 in competenza pura, interamente prenotati, non impegnati e quindi, alla luce del
nuovo articolo 31, inviati in economia: si tratta infatti di fondi regionali ordinari, soggetti, secondo
il previgente regime, a trasferibilità normale.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
98
I residui passivi iniziali, pari complessivamente a euro 192.613,00, risalgono al 2012 (per euro
165.613,00) e al 2013 (per euro 27.000,00). Sono stati pagati euro 127.113,00 relativi al 2012. A
chiusura dell’esercizio 2014 permangono residui passivi pari a complessivi euro 65.500,00, di cui
euro 38.500,00 del 2012 ed euro 27.000,00 del 2013, conservati nell’ambito del regime ordinario di
quattro anni per le spese in conto capitale.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che, “allo scopo di dare ulteriore impulso
alla creazione di centri commerciali naturali e di centri in via, ai sensi dell’articolo 2, comma 43 e
seguenti, della legge regionale n. 11/2011 (assestamento del bilancio 2011), sono state assegnate nuove
risorse finanziarie per il finanziamento delle domande presentate nell’anno 2013 e rimaste insoddisfatte
per carenza di fondi. Sono state impegnate per l’intero importo le risorse trasferite dal precedente
esercizio 2013, relative a tre iniziative che non avevano potuto essere finanziate in tale esercizio a causa
dei vincoli imposti dal patto di stabilità”.
Nel 2014 sul capitolo 9143 sono stati adottati tre decreti d’impegno; sono stati inoltre emessi tre
mandati di pagamento a competenza e quattro a residui. Per ogni tipologia dei suddetti atti, è
stato sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in particolare il decreto d’impegno e il
relativo mandato a competenza riguardano un contributo per la creazione di un centro
commerciale naturale a Valvasone; il mandato a residui afferisce invece alla liquidazione di un
contributo per la creazione di un centro commerciale naturale a Trieste.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una maggiore trasparenza delle informazioni
riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle
politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 9143 sarà frazionato nei capitoli 9143 medesimo,
9145 (finanziamenti per la creazione di centri commerciali naturali e di centri in via a favore delle
Amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia, dei Centri di Assistenza Tecnica alle imprese
commerciali riconosciuti e dei soggetti promotori degli stessi centri - contributi agli investimenti ad
Amministrazioni locali), 9147 (stessa denominazione - contributi agli investimenti ad altre imprese)
e 9148 (stessa denominazione - contributi agli investimenti a istituzioni sociali private).
99
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Decreto n. 1483 di data 8.5.2014 € 69.720,00 – concessione e liquidazione del contributo a favore del Comune di
Valvasone per la creazione del centro commerciale naturale “Borgo antico di
Valvasone” – codice di bilancio 2.02.03 trasferimenti in conto capitale a enti delle
Amministrazioni locali
Mandato n. 2/CD € 69.720,00 – liquidazione contributo al Comune di Valvasone - cod. SIOPE 2234 trasferimenti in
conto capitale a Comuni
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− nota del 30.6.2012, pervenuta in Regione il 5.7.2012, con la quale il Comune di Valvasone chiede la concessione di un
finanziamento di € 116.640,00 per la creazione del centro commerciale naturale “Borgo antico di Valvasone”, su una
spesa preventivata di euro 129.600,00, allegando il progetto di centro commerciale naturale, con il relativo preventivo
di spesa e il verbale di deliberazione della Giunta comunale del 28.6.2012 di approvazione del progetto;
− decreto n. 4280 del 19.8.2013, che approva la graduatoria 2012 dei soggetti beneficiari dei finanziamenti, tra i quali il
Comune di Valvasone e autorizza la spesa;
− nota del 27.8.2013, pervenuta in Regione il 28.8.2013, con la quale il Comune accetta il finanziamento di € 69.720,00.
- decreto n. 1483 dell’8.5.2014, oggetto di controllo, con il quale viene concesso il finanziamento e disposta la
liquidazione; il decreto prescrive altresì che l’iniziativa sia conclusa entro il 20.8.2015 e che la rendicontazione sia
presentata entro il 20.2.2016.
Si fa incidentalmente presente che, ai sensi dell’art. 5 del regolamento approvato con D.P.Reg. n. 118 del 12.9.2011, i
soggetti presentano la domanda di contributo entro il 30 giugno di ogni anno. La domanda di contributo presentata
dal Comune di Valvasone, recante la data del 30 giugno 2012, è stata presa in carico al protocollo della Regione il 7
luglio 2012. Il regolamento prevede che in caso di spedizione con raccomandata, la data di presentazione è determinata
dalla data di spedizione (anziché dalla marcatura temporale dell’invio telematico e dal timbro datario se consegnata a
mano), ma dagli atti non risulta quale procedura di presentazione sia stata attuata. Si osserva al riguardo che gli atti
del procedimento debbono essere sempre in grado di attestare l’avvenuto rispetto delle regole procedurali cui sono
assoggettati.
A prescindere da quanto sopra, l’esame della documentazione ha evidenziato la legittimità e la regolarità della
procedura seguita, la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio. Per
quanto riguarda il mandato di pagamento, si riscontra la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi
alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Mandato n. 4/R (2012) € 45.900,00 – liquidazione contributo a s.r.l. - cod. SIOPE 2323 trasferimenti in conto capitale a
imprese private (escluse le imprese produttrici di servizi sanitari e assistenziali)
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- nota del 20.10.2011, pervenuta in Regione il 26.10.2011, con la quale un centro di assistenza tecnica alle imprese
s.r.l. presenta domanda per un finanziamento di € 72.450,00 per la creazione di un centro commerciale naturale, su una
spesa preventivata di € 103.500,00;
- decreto n. 4369 del 9.8.2012, con cui viene concesso il finanziamento di € 45.900,00; il decreto prescrive l’obbligo di
concludere l’iniziativa entro il 19.1.2014 e di presentare il rendiconto entro il 19.7.2014;
- decreto n. 67 del 14.1.2014, che accoglie la richiesta della s.r.l. di proroga al 19.3.2014 per l’ultimazione delle
iniziative e al 19.9.2014 per la rendicontazione della spesa sostenuta, motivata dal fatto che alcune delle iniziative
programmate si sarebbero concluse nei primi mesi del 2014 e pertanto non sarebbe stato possibile completare l’attività
né sostenere le relative spese entro i termini fissati;
- nota del 16.9.2014, pervenuta in Regione nella stessa data, con cui la s.r.l. trasmette la rendicontazione per un totale
di € 54.461,08;
- decreto n. 4209 del 7.11.2014, con il quale è approvata la rendicontazione (ai sensi dell’art. 57 della legge reg. n.
19/2012, la documentazione di spesa si riferisce solo all’utilizzazione delle somme percepite a titolo di finanziamento, in
deroga agli artt. 41, 42 e 43 della legge reg. n. 7/2000) e viene disposta la liquidazione di € 45.900,00.
Si fa incidentalmente presente che, ai sensi dell’art. 9 del regolamento approvato con D.P.Reg. n. 118 del 12.9.2011, i
soggetti presentano la domanda di contributo, per l’anno 2011, entro il 20 ottobre 2011. La domanda di contributo
presentata dalla s.r.l., recante la data del 20 ottobre 2011, è stata presa in carico al protocollo della Regione il 27
ottobre 2011. Il regolamento prevede che in caso di spedizione con raccomandata, la data di presentazione è
determinata dalla data di spedizione (anziché dalla marcatura temporale dell’invio telematico e dal timbro datario se
consegnata a mano), ma dagli atti non risulta quale procedura di presentazione sia stata attuata. Si osserva al riguardo
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
100
che gli atti del procedimento debbono essere sempre in grado di attestare l’avvenuto rispetto delle regole procedurali
cui sono assoggettati.
A prescindere da quanto sopra, l'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la
rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si
ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Capitolo 8993 (u.bi. 1.3.2.1020) contributi pluriennali a enti pubblici e a privati operatori operanti
nei Comuni contigui ai poli turistici invernali e nei Comuni montani della Provincia
di Pordenone, ovvero a essi funzionali, per la copertura degli oneri in linea capitale e
interessi dei mutui contratti per l’adeguamento e messa in sicurezza, nonché per
l’ammodernamento di strutture funzionali alle attività turistico-sportive, di
impianti, compresi quelli di risalita e relative pertinenze e piste di discesa (Direzione
centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali Servizio promozione, internazionalizzazione e sviluppo sistema turistico regionale)
Ai sensi dell’articolo 6, comma 153, della legge regionale n. 2/2000, l’Amministrazione regionale è
autorizzata a concedere contributi pluriennali per la durata di dieci anni nella misura massima di
lire 1.000.000.000 annui, per i mutui contratti da enti pubblici e soggetti privi di fine lucrativo, per
l’ammodernamento di impianti turistico sportivi, compresi quelli di risalita e relative pertinenze e
piste di discesa. La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016
prevede la prosecuzione dell’erogazione di tali contributi, sulla base di impegni di spesa
precedentemente assunti.
Il capitolo 8993 nel 2014 presenta solo residui passivi, pari a euro 217.377,46, risalenti all’esercizio
2011, interamente pagati.
È stata sottoposta a controllo una rata dell’unico ruolo di spesa fissa a residui presente sul capitolo,
relativa a un contributo per il completamento di strutture turistiche, ricreative e sportive.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una maggiore trasparenza delle informazioni
riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle
politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 8993 sarà sostituito dai capitoli 8994 (contributi
pluriennali a enti pubblici e a privati operatori operanti nei Comuni contigui ai poli turistici
invernali e nei Comuni montani della Provincia di Pordenone, ovvero a essi funzionali, per la
copertura degli oneri in linea capitale e interessi dei mutui contratti per l’adeguamento e messa in
sicurezza, nonché per l’ammodernamento di strutture funzionali alle attività turistico-sportive, di
impianti, compresi quelli di risalita e relative pertinenze e piste di discesa - contributi agli
101
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
investimenti ad Amministrazioni locali) e 8996 (stessa denominazione - contributi agli investimenti
a istituzioni sociali private).
RSF n. 179323/R (2011) € 108.688,73 (rata 15) – cod. SIOPE 2234 - Trasferimenti in conto capitale ai Comuni
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 1.437 del 27.11.2003, con il quale è stato concesso al Comune di Forni Avoltri il contributo di euro
2.275.460,60, pari a euro 227.546,06 per 10 annualità ciascuna, per i lavori di completamento e miglioramento di
strutture turistiche, ricreative e sportive. Sono indicate le scadenze fissate per l’ultimazione dei lavori (entro il
30.06.2005) e per la presentazione della rendicontazione (31.12.2005);
- decreto n. 4.237 del 25.11.2005, con il quale è stato disimpegnato l’importo di euro 101.686,00, a seguito del
riscontro di un minor importo del piano di mutuo ed è stato liquidato l’importo di euro 217.377,46 pari alle prime 2
rate di mutuo;
- decreto n. 3939 del 22.11.2006, con il quale si liquidano con mandato di pagamento due rate del contributo al
Comune di Forni Avoltri e si liquida l’importo complessivo di euro 1.739.019,68, con l’emissione di un ruolo di spesa
fissa per le rimanenti 16 rate in scadenza dal 30.6.2007 al 31.12.2014.
***
Si segnala che negli atti trasmessi non risulta evidenziato l’adempimento, da parte del Comune beneficiario, dell’obbligo di
rendicontazione alla scadenza prevista (31.12.2005). Nella nota di interrogazione della spesa – dettaglio ruoli di spesa fissa,
è stato indicato: Rendicontazione: 31.12.2007. Proroga termini: 31.7.2011. La Sezione con nota istruttoria del 24.6.2015 ha
chiesto di comunicare la data in cui il rendiconto dell’intervento è stato presentato dal Comune e gli estremi del protocollo di
acquisizione.
La Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, con nota n. 49891 del
1.7.2015, ha esposto quanto comunicato dal Comune, e cioè che, a seguito dell’ultimazione dei lavori avvenuta nel settembre
2011 (e quindi fuori termine), è insorto un contenzioso con il direttore dei lavori, concluso transattivamente nel dicembre
2014. Entro i prossimi mesi è prevista la rendicontazione, dopo il certificato di collaudo e regolare esecuzione dell’opera da
parte di un nuovo collaudatore. È agli atti una richiesta tardiva del Comune di proroga in sanatoria dei termini di
rendicontazione.
La Sezione prende atto delle assicurazioni della Direzione centrale su un futuro attento monitoraggio dei termini assegnati,
ma nel caso concreto rileva che sono ampiamente spirati i termini del procedimento finanziario che richiedevano la
presentazione del rendiconto (da ultimo 31.7.2011). Nel frattempo il finanziamento è stato totalmente erogato senza che
l’Amministrazione regionale considerasse la necessità di verificare se un così ampio ritardo fosse dovuto a una situazione tale
da produrre effetti negativi sulla spettanza e proficuità del finanziamento medesimo, come sotteso dalla ratio che fissa dei
termini per la presentazione del rendiconto.
Funzione 5 sistemi economici territoriali e locali
Capitolo 9390 (u.bi. 1.5.1.1033) interventi tramite l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale per
promuovere la valorizzazione dei prodotti agroalimentari (Direzione centrale
attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali - Servizio
affari generali e amministrativi)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede lo svolgimento
di attività dirette alla valorizzazione e promozione delle produzioni agricole di qualità regionali in
grado di accrescere la conoscibilità delle stesse all’utenza anche per il tramite dell’ERSA, come
previsto dall’articolo 6, comma 56 e seguenti, della legge regionale n. 1/2004, secondo cui l’ERSA
opera compatibilmente con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato. In osservanza
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
102
delle strategie di promozione del territorio e del settore agroalimentare legate allo sviluppo, sono
individuate le iniziative promozionali, in Italia e all’estero, ritenute di assoluto rilievo per il settore
agroalimentare da sostenersi dall’ERSA utilizzando anche i marchi collettivi (approvati con
delibera di Giunta regionale n. 2495/2010) secondo le modalità individuate nel programma annuale
allegato al bilancio dell’ERSA. Eventuali economie conseguite in occasione delle manifestazioni
realizzate possono essere utilizzate per l’implementazione delle rimanenti manifestazioni in
programma nonché per altre iniziative rientranti nelle strategie di promozione turistica e
agroalimentare dell’Amministrazione regionale. È possibile concedere erogazioni in via anticipata
sino al 70% dell’importo previsto.
Nel 2014 sul capitolo 9390 lo stanziamento iniziale di euro 800.000,00 viene elevato a euro
1.800.000,00, a seguito della variazione in aumento disposta a mezzo di mera variazione della
tabella allegata alla legge regionale di assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014; l'intero importo
stanziato è stato impegnato; sono stati pagati euro 1.730.672,87, con formazione di residui passivi
da competenza per euro 69.327,13. I residui passivi iniziali, pari complessivamente a euro
240.108,96, risalenti al 2012 (per euro 1.052,15) e al 2013 (per euro 239.056,81), sono stati pagati
per euro 197.312,00 (di cui euro 1.000,00 del 2012 ed euro 196.312,00 del 2013). A chiusura
dell’esercizio 2014 permangono residui passivi pari a euro 42.744,81, relativi al 2013, conservati
nell’ambito del regime ordinario di due anni per le spese correnti, mentre la quota residua
proveniente dal 2012 pari a euro 52,15 è inviata in economia per superamento del termine ordinario
di conservazione dei residui passivi.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “sono state destinate all’ERSA –
Agenzia regionale per lo sviluppo rurale – le risorse necessarie alle attività di promozione delle
produzioni agricole di qualità anche attraverso la partecipazione a eventi, mostre e fiere di rilievo
nazionale e internazionale secondo quanto previsto dall’articolo 6, comma 56, della legge regionale n.
1/2004”.
Nel 2014 sono stati adottati sul capitolo 9390 due decreti d’impegno; sono stati inoltre emessi due
mandati di pagamento a competenza e tre a residui. Per ogni tipologia dei suddetti atti, è stato
sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in particolare il decreto d’impegno e il
relativo mandato a competenza riguardano il trasferimento di fondi all’ERSA per le strategie di
promozione del settore agroalimentare; anche il mandato a residui afferisce al trasferimento di
fondi all’ERSA per la promozione.
103
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Decreto n. 4042 del 27.10.2014 € 1.000.000,00 - ulteriore impegno 2014 - codice di bilancio 1.05.03 trasferimenti correnti
a enti delle Amministrazioni locali
Mandato n. 1/C € 942.000,00 - trasferimento di fondi all’ERSA - cod. SIOPE 1549 trasferimenti correnti a enti e
agenzie regionali
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo: nota del 16.10.2014, pervenuta in
Regione il 20.10.2014, con la quale l’ERSA chiede il trasferimento di fondi per la realizzazione delle attività
promozionali; la nota è corredata del programma delle attività e relative spese che concerne in particolare il contratto
con Veronafiere per Expò 2015.
Il decreto oggetto di controllo dispone l’impegno di € 1.000.000,00 e il pagamento di € 942.000,00 a favore dell’ERSA,
per far fronte agli impegni e alle erogazioni indicate nel programma delle attività.
***
Con nota istruttoria del 24.6.2015 la Sezione ha inteso verificare la consistenza del percorso programmatorio che aveva
condotto alla stipula del contratto con Veronafiere per EXPO 2015, al quale erano destinati € 732.000,00 di cui non
risultavano evidenze nei documenti della programmazione 2014 dell’ente pubblicati sul suo sito web. Ha pertanto chiesto gli
atti della programmazione 2014 dell’ERSA. Si è richiesta inoltre la trasmissione del decr. n. 47 del 30.4.2015 del Direttore
generale dell’ERSA, relativo al rendiconto 2014, approvato con delibera di Giunta regionale n. 1170 del 19.6.2015.
In data 1.7.2015 con nota n. 49891 la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e
forestali ha trasmesso documentazione da cui non emergono le informazioni richieste in merito alla programmazione e alla
quantificazione finanziaria del contratto con Veronafiere per EXPO 2015. Ulteriore documentazione acquisita direttamente
dall’ERSA in data 6.7.2015 ha piuttosto fatto emergere che il rapporto con Veronafiere nell’ambito dell’EXPO riguarda la
programmazione 2015. Si deve pertanto dedurre che l’operazione dell’importo di € 732.000,00 non è stata assistita, dal lato
dell’ERSA, da evidenze in sede programmatoria 2014 a fronte peraltro di una traccia relativa alla partecipazione regionale a
EXPO 2015 contenuta nella relazione politico-programmatica regionale 2014-2016.
Mandato n. 1/R (2013) € 179.056,81 – trasferimento di fondi per la promozione all’ERSA - cod. SIOPE 1549
trasferimenti correnti a enti e agenzie regionali
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 525 del 13.3.2013, con cui è disposto l’impegno di € 1.144.920,11 a favore dell’ERSA per l’anno 2013;
- decreto n. 2421 del 27.11.2013, con cui è disposto il trasferimento, e contestuale pagamento, di € 965.863,30;
- decreto n. 2422 del 27.11.2013, con cui è disposto l’ulteriore impegno di € 60.000,00 per il 2013; le economie
realizzate pari a € 180.000,00 andranno a finanziare la realizzazione di altre manifestazioni previste nel programma di
attività per l’anno 2014;
- nota senza data, pervenuta in Regione in data 11.7.2014, con la quale l’ERSA chiede la liquidazione del
finanziamento per l’importo di € 196.312,00, sulla base delle spese effettuate;
- decreto n. 3136 del 6.8.2014, con il quale si autorizza il pagamento di € 196.312,00 a favore dell’ERSA, facendovi
fronte per € 179.056,81 con i fondi impegnati con decreto n. 525/2013 e per € 17.255,19 con i fondi impegnati con
decreto n. 2422/2013.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità contabile del pagamento.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
104
Funzione 6 ricerca e sviluppo, formazione, promozione
Capitolo 9434 (u.bi. 1.6.1.1039) contributi ai collegi guide alpine – maestri di alpinismo e guide
speleologiche – maestri di speleologia per l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi
di abilitazione per l’esercizio della professione e per l’organizzazione e lo svolgimento
dei corsi per il conseguimento delle specializzazioni di cui all’articolo 138, comma 1,
lett. a) e d), della legge regionale n. 2/2002 (Direzione centrale attività produttive,
commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali - Servizio promozione,
internazionalizzazione e sviluppo sistema turistico regionale)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede la possibilità
di formare e aggiornare guide alpine e speleologiche, allo scopo di valorizzare e incrementare la
professionalità degli operatori del settore. I contributi sono concessi in base alla legge regionale n.
2/2002, articoli 122, 127, 136, 138, 153 e 159, e a quanto disposto dai regolamenti approvati con
decreti del Presidente della Regione n. 241 del 9 agosto 2002 e n. 253 del 21 agosto 2002 così come
da ultimo modificato dal decreto del Presidente della Regione n. 244 del 29 novembre 2012.
Il capitolo 9434 era già stato oggetto di controllo in occasione della dichiarazione di affidabilità del
rendiconto 201085: In quella sede la Sezione aveva rilevato, nelle premesse di alcuni decreti di
concessione nonché in alcuni decreti di liquidazione, una sintetica rappresentazione delle fasi
istruttorie e una non esaustiva motivazione.
Nel 2014 lo stanziamento iniziale in competenza di euro 20.000,00 è stato elevato, a seguito di una
variazione in aumento disposta dalla legge di assestamento del bilancio 2014, a euro 50.000,00,
interamente impegnati e pagati per euro 40.000,00, con formazione di residui passivi da
competenza per euro 10.000,00.
Il capitolo nel 2014 presenta altresì residui passivi iniziali, provenienti dal 2012 e dal 2013, pari a
complessivi euro 8.000,00, non pagati: sono conservati a chiusura d’esercizio euro 4.000,00, relativi
al 2013, mentre la quota relativa al 2012 (euro 4.000,00), per superamento dei termini ordinari di
conservazione per le spese correnti, è inviata in economia.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “sono state impegnate le risorse
finanziarie che hanno consentito lo svolgimento delle attività previste dai rispettivi collegi per la
formazione … di guide alpine”.
85
Si vedano pag. 10 e pagg. 233-235 della relazione DAS 2010 (delib. n. 40/2011).
105
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Sono stati sottoposti a controllo il decreto d’impegno d’importo più elevato fra i due adottati nel
2014 sul capitolo 9434 e il mandato di pagamento a competenza d’importo più elevato fra i tre
emessi nel medesimo esercizio: il decreto d’impegno attiene alle risorse riferite all’annualità 2014 a
favore del collegio regionale guide alpine – maestri di alpinismo e aspiranti guide, mentre il relativo
mandato dispone la liquidazione dell’anticipo.
Decreto n. 5367 del 9.12.2014 € 37.810,00 – concessione del contributo a favore del Collegio Regionale delle Guide
alpine – Maestri Alpinismo ed Aspiranti Guide Alpine del Friuli Venezia Giulia per lo
svolgimento di corsi di formazione professionale – codice di bilancio 1.06.03
Mandato n. 1/C € 20.000,00 – liquidazione dell’anticipazione pari all’80% dell’ammontare del contributo concesso - cod.
SIOPE 1634
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- domanda di contributo del 25.10.2013 assunta al protocollo della Regione in data 28.10.2013 corredata dalla
relazione illustrativa e dal preventivo di spesa;
- decreto n. 5096 del 3.12.2014 di autorizzazione della spesa;
- CUP del 4.12.2014.
Il decreto oggetto di controllo impegna l’importo di euro 37.810,00 a carico del capitolo 9434 in conto competenza
2014, dispone la liquidazione dell’80% del contributo e fissa al 30 giugno 2015 il termine ultimo per la presentazione del
rendiconto della spesa.
Sotto il profilo strettamente contabile l'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa,
la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio e del
codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase
del pagamento.
***
L’esame della documentazione ha evidenziato l’incompletezza della fase istruttoria del procedimento contributivo, soprattutto
con riferimento agli accertamenti e alle valutazioni afferenti alla quantificazione della spesa ammissibile a contributo che si
limita a rimandare alla “proposta” del beneficiario. Costituisce una mera clausola di stile l'espressione, riportata nelle
premesse del decreto di concessione del contributo, secondo la quale “l’intera spesa proposta dal Collegio regionale può
considerarsi ammissibile in quanto rientrante negli obiettivi e nelle finalità della legge regionale”.
A questo proposito, si osserva anche che, ai sensi dell’art. 11, c. 2, del d.P.Reg. 21.8.2002, n. 253, le domande di contributo
per lo svolgimento dei corsi di formazione professionale di cui all’art. 159 della l.reg. n. 2/2002 devono essere corredate, oltre
che dai preventivi di spesa, anche dai programmi dei corsi e da una relazione illustrativa che indichi le modalità di selezione,
il numero previsto dei partecipanti e la quota di partecipazione prevista per ogni candidato. La documentazione presentata a
corredo della domanda di contributo non include i programmi dei corsi, la relazione illustrativa non riporta le modalità di
selezione, la quota di partecipazione prevista per ogni candidato e il preventivo di spesa sono del tutto generici e non
consentono una valutazione dettagliata dei costi da ammettere a contributo, come richiesto dall’art. 12 del succitato d.P.Reg.
n. 253 del 2002 che stabilisce i criteri e le modalità di concessione dei contributi in argomento. A proposito si ricorda che
simile osservazione era stata rivolta nei confronti di una fattispecie analoga nella DAS del rendiconto 2010 e che, nell’ambito
del contraddittorio finale, l’Amministrazione aveva preso atto di quanto rappresentato e aveva dato assicurazione per il futuro
di prestare la massima attenzione nei confronti degli elementi che devono essere allegati alla domanda di contribuzione.
A fronte della richiesta di chiarimenti sul punto, la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse
agricole e forestali, con nota n. 49891 del 1.7.2015, nel prendere atto del rilevato difetto in fase istruttoria e assicurando per il
futuro la necessaria attenzione alla completezza degli elementi di cognizione, ha peraltro precisato che va tenuta presente l’alea
in sede di valutazione connessa alla realizzazione delle prove attitudinali per la selezione dei candidati al corso di formazione,
dal momento che all’atto della domanda il numero dei candidati, su cui si basa la spesa, non è conosciuto. La Direzione
centrale è in attesa della rendicontazione completa dell’iniziativa che dovrà evidenziare in modo coerente e dettagliato quanto
realizzato.
Il contraddittorio ha confermato che sono state disattese le norme regolamentari che disciplinano la fase di presentazione della
domanda, con riflessi anche sui criteri di ripartizione del contributo. Le osservazioni svolte dall’Amministrazione da un lato
pare non prendano in considerazione le cognizioni desumibili dalle pregresse esperienze e dall’altro, se effettivamente fondate,
dovrebbero indurre a valutare l’opportunità di una semplificazione del regolamento.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
106
Capitolo 225 (u.bi. 1.6.2.1040) fondo POR FESR 2007-2013 – interventi previsti dal Piano di
Azione e Coesione PAC (Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e
programmazione politiche economiche e comunitarie - Servizio risorse finanziarie)
Il capitolo 225 nel 2014 presenta euro 46.556.417,00 in competenza derivata, trasferiti dall’esercizio
2013 ai sensi dei commi 7 e 8 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione finanziaria e
di contabilità (cofinanziamento di programmi e progetti comunitari e statali), interamente
impegnati e pagati per euro 9.682.437,00, con formazione di residui passivi da competenza per euro
36.873.980,00. Presenta altresì euro 333.007,00 in competenza pura, impegnati, con formazione di
residui passivi da competenza per l’intero importo.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che, “con le risorse trasferite alla gestione
fuori bilancio Fondo POR FESR 2007-2013 di cui all’articolo 24 della legge regionale n. 7/2008, sono
stati finanziati gli interventi sulle diverse assi previsti dal Piano di azione coesione della Regione”.
Sono stati sottoposti a controllo l’unico decreto d’impegno adottato sul capitolo 225 nel 2014
(relativo a interventi previsti dal piano d’azione coesione del Friuli Venezia Giulia) e il mandato di
pagamento a competenza derivata d’importo più elevato fra i due emessi nel medesimo esercizio
(relativo alla liquidazione di risorse PAC a favore del fondo POR FESR 2007-2013).
Decreto n. 1316 del 6.6. 2014 € 46.556.417,00 (CD) ed € 333.007,00 (C) – impegno finalizzato a dotare il Fondo POR
FESR 2007- 2013 delle risorse necessarie agli interventi previsti dal Piano di Azione e
Coesione – codice di bilancio 2.03.02
Mandato n. 2/CD € 8.000.000,00 – pagamento a favore del Fondo POR FESR 2007-2013 per le esigenze finanziarie del
secondo trimestre 2015 in relazione ai pagamenti che si prevede di erogare per il Piano di Azione e
Coesione - cod. SIOPE: 2323
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− deliberazione n. 515 del 21.3.2014 di approvazione dell’adesione al Piano di Azione e Coesione;
− decreto n. 24 del 29.4.2014 del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (I.G.R.U.E.) di assegnazione di
risorse per euro 63.600.281,00 alla Regione Friuli Venezia Giulia a integrazione del finanziamento a carico del fondo di
rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per l’attuazione degli interventi previsti dal Piano di Azione e Coesione;
− d.P.R. n. 88 del 15.5.2014 di adozione del regolamento per l’attuazione del Piano di Azione e Coesione Friuli Venezia
Giulia;
− deliberazione n. 1258 del 4.7.2014 di approvazione del Piano finanziario annuale del Piano di Azione e Coesione della
Regione Friuli Venezia Giulia;
− nota prot. 34363 del 15.12.2014 di richiesta all’organismo pagatore del POR FESR di comunicare entro il 17
dicembre una stima delle esigenze finanziarie previste per il secondo trimestre 2015, in relazione ai pagamenti che si
prevede di erogare nel periodo stesso;
− mail di risposta del 16.12.2014 con la quale si comunicano delle necessità del secondo trimestre 2015 per euro
8.000.000,00;
− ulteriore mail di risposta del 17.12.2014 con cui ai sensi dell’art. 7, comma 17, della legge regionale n. 14 del 2003 è
trasmesso il verbale di verifica di cassa;
− decreto n. 2843 del 17.12.2014 di liquidazione a favore del Fondo POR FESR 2007-2013 dell’importo di euro
8.000.000,00.
107
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
L'esame della documentazione ha evidenziato che la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio e del codice SIOPE. Non si
ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
FINALITA' 3 GESTIONE DEL TERRITORIO
Funzione 1 pianificazione territoriale regionale e subregionale
Capitolo 2412 (u.bi. 3.1.1.1056) oneri connessi alla predisposizione del Piano Regionale per le
Attività Estrattive P.R.A.E. (Direzione centrale ambiente ed energia - Servizio
geologico).
Ai sensi dell’articolo 4, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 27, l’Amministrazione
regionale è autorizzata, per l’anno 2013, a sostenere gli oneri derivanti dalla corresponsione
dell’incentivo connesso alla predisposizione del Piano regionale per le attività estrattive: si tratta
delle spese per l’affidamento di incarichi ex articolo 11 della legge regionale n. 14/2002, il quale
prevede che il 30% della tariffa professionale relativa alla redazione di un atto di pianificazione
comunque denominato sia ripartito tra i dipendenti dell’Amministrazione aggiudicatrice che lo
hanno redatto. Il capo III del decreto del Presidente della Regione 13 gennaio 2005, n. 9, che
approva il regolamento per la disciplina degli incentivi per la progettazione e realizzazione di lavori
pubblici, si applica proprio alle attività di pianificazione e dispone in materia di affidamento degli
incarichi e di determinazione e modalità di erogazione dell’incentivo.
Il capitolo 2412 nel 2014 presenta solo residui passivi, provenienti dal 2013, pari a euro 39.995,73,
non pagati e quindi conservati a chiusura d’esercizio 2014, nell’ambito del regime ordinario di due
anni per le spese correnti.
Funzione 2 servizio idrico integrato
Capitolo 2335 (u.bi. 3.2.2.1058) spese per il disinquinamento della Bassa Friulana e delle aree
contermini della laguna di Marano e Grado, per opere di raccolta, convogliamento,
depurazione dei liquami civili e industriali e costruzione di una condotta
translagunare e sottomarina di scarico a mare, per l’ampliamento dell’impianto di
depurazione (Direzione centrale ambiente ed energia - Servizio disciplina servizio
idrico integrato, gestione risorse idriche, tutela acque da inquinamento)
Ai sensi dell’articolo 2 bis, comma 5, del decreto legge 13 giugno 1989, n. 227, aggiunto in sede di
conversione, sono finanziati, anche parzialmente, con gli stanziamenti dell’esercizio 1989 i progetti
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
108
presentati dalle Regioni interessate aventi a oggetto interventi immediatamente eseguibili di
riduzione del carico di nutrienti sversati nel mare Adriatico, nonché operazioni di risanamento e
contenimento a mare. La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016
prevede la prosecuzione dei finanziamenti autorizzati in esercizi precedenti per impianti di
depurazione.
Il capitolo 2335 nel 2014 presenta euro 19.625,69 in competenza derivata, già trasferiti
dall’esercizio 2012 ai sensi dei commi 7 e 8 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione
finanziaria e di contabilità (reiscrizione dell’avanzo derivante da assegnazioni vincolate), non
impegnati e quindi, trattandosi di quote derivanti da assegnazioni vincolate già iscritte in anni
precedenti, soggetti alla nuova disciplina dell’articolo 31 citato introdotta dalla legge finanziaria
regionale 2015: con delibera di Giunta regionale n. 242 del 13 febbraio 2015 (sesta variazione al
programma operativo di gestione 2015) si è provveduto all’iscrizione delle somme non utilizzate al
31 dicembre 2014 (pari a euro 19.625,69) quali quote di avanzo vincolato di amministrazione.
Funzione 5 edilizia pubblica non residenziale e lavori pubblici
Capitolo 2090 (u.bi. 3.5.2.1073) finanziamenti e contributi a Comuni e Province per la realizzazione
e la manutenzione di opere pubbliche e servizi sociali in attuazione dell’articolo 4,
comma 2, della legge 2 maggio 1990, n. 104, relativa alle servitù militari (Direzione
centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici,
università - Servizio pianificazione territoriale)
Secondo la legge n. 104/1990, abrogata con decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010, alle Regioni
maggiormente oberate dai vincoli e dalle attività militari lo Stato corrispondeva un contributo
annuo da destinarsi alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali. A sua volta
l’Amministrazione regionale, ai sensi dell’articolo 1 della legge regionale 19 aprile 1995, n. 18, è
autorizzata a concedere ai Comuni e alle Province il contributo corrisposto dallo Stato, al fine di
favorire la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche e servizi sociali nei Comuni nei quali
le esigenze militari incidono maggiormente sull’uso del territorio e sui programmi di sviluppo
economico e sociale. Le domande per l’ottenimento degli incentivi vanno presentate alla
competente Direzione centrale entro il 31 gennaio di ogni anno; gli interventi sono effettuati con
finanziamenti o contributi una tantum fino a un massimo del 100% della spesa ritenuta
ammissibile.
109
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Il capitolo 2090 nel 2014 presenta euro 5.816.274,53 in competenza derivata, già trasferiti
dall’esercizio 2012 ai sensi del comma 7 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione
finanziaria e di contabilità (fondi statali), impegnati per euro 5.218.740,00 e non pagati, con
formazione di residui passivi da competenza per il medesimo importo. La differenza, pari a euro
597.534,53 non impegnati, è soggetta, trattandosi di assegnazioni statali, alla nuova disciplina
dell’articolo 31 sopra citato introdotta dalla legge finanziaria regionale 2015: con delibera di Giunta
regionale n. 207 del 5 febbraio 2015 (quinta variazione al programma operativo di gestione 2015) si
è provveduto all’iscrizione delle somme non utilizzate al 31 dicembre 2014 (pari a euro 597.534,53)
quali quote di avanzo vincolato di amministrazione.
Nel 2014 risultano altresì euro 1.758.021,76 come residui passivi iniziali provenienti dal 2013,
pagati per euro 88.924,36. A chiusura dell’esercizio 2014 permangono residui passivi pari a euro
1.669.097,40, la cui conservazione viene effettuata nell’ambito del regime ordinario di quattro anni
per le spese in conto capitale.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “sono stati concessi finanziamenti ai
Comuni e alle Province per la realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali in attuazione della legge
regionale n. 18/1995 e del decreto legislativo n. 66/2010”.
Nel 2014 sul capitolo 2090 sono stati adottati nove decreti d’impegno su competenza derivata; sono
stati inoltre emessi due mandati di pagamento a residui. Per ogni tipologia dei suddetti atti, è stato
sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in particolare, il decreto d’impegno è
relativo alla concessione al Comune di Codroipo del contributo per lavori di manutenzione
straordinaria della viabilità comunale del capoluogo e delle frazioni I, II e III lotto; il mandato di
pagamento a residui riguarda invece il secondo acconto al Comune di Morsano al Tagliamento del
contributo per lavori di ammodernamento e manutenzione di opere viarie (strade e pertinenze).
Decreto n. 3352 del 4.9.2014 € 1.271.000,00 – concessione del contributo per lavori di manutenzione straordinaria della
viabilità comunale nel capoluogo e nelle frazioni I, II e III lotto – codice di bilancio
2.02.03 trasferimenti in conto capitale a enti delle Amministrazioni locali
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo: domanda di contributo del 25.1.2012,
pervenuta in Regione il 31.1.2012, con la quale il Comune di Codroipo richiede, tra l’altro, un contributo per la
sistemazione della viabilità comunale, per l’importo di € 1.550.000,00;
− nota n. 2503 del 25.1.2013 del Servizio pianificazione territoriale della Direzione centrale infrastrutture, con la quale
si comunica al Comune l’assegnazione del contributo di € 1.271.000,00, pari all’82% del contributo richiesto, secondo
quanto deliberato dalla Giunta regionale (n. 2092 del 28.11.2012), e si richiede la documentazione necessaria per la
concessione del contributo medesimo;
− nota del 18.8.2014, pervenuta in Regione il 20.8.2014, con la quale il Comune trasmette la documentazione relativa
ai lavori di manutenzione straordinaria della viabilità comunale, suddivisi in tre lotti, per complessivi € 1.600.000,00, i
cui progetti preliminari sono stati approvati con delibera della Giunta comunale n. 151 (per un refuso il decr. n. 3352
riporta 157) del 7.7.2014; il Comune si impegna a finanziare con fondi propri l’importo non coperto da contributo
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
110
regionale; nel programma triennale delle opere pubbliche l’intervento è inserito per € 700.000,00 nell’annualità 2013,
per € 600.000,00 nell’annualità 2014 e per € 300.000,00 nell’annualità 2015.
Il decreto oggetto di controllo concede al Comune il contributo di complessivi € 1.271.000,00 (€ 557.600,00 per il I
lotto, € 475.600,00 per il II ed € 237.800,00 per il III), che vengono impegnati sul cap. 2090 in conto competenza
derivata; fissa le modalità per l’erogazione del contributo, i termini per l’inizio e l’ultimazione dei lavori
(rispettivamente 24 e 36 mesi dalla data di approvazione del progetto definitivo di ciascun lotto), nonché per la
rendicontazione (2 anni dal termine di ultimazione dei lavori); obbliga il Comune al mantenimento della destinazione
d’uso per 5 anni dalla data del certificato di regolare esecuzione o di collaudo dei lavori, pena la revoca del contributo.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio.
Mandato n. 2/R (2013) € 75.890,30 –II acconto del contributo per lavori di ammodernamento e manutenzione di opere
viarie (strade e pertinenze) - cod. SIOPE 2234 trasferimenti in conto capitale a Comuni
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo: decreto n. 2543 del 7.5.2013 di
concessione al Comune di Morsano al Tagliamento del contributo di € 202.021,76, a fronte della spesa ammissibile di €
247.000,00, per la realizzazione dei lavori di rifacimento e manutenzione di opere viarie in territorio comunale; il
decreto impegna l’importo sul cap. 2090 in conto competenza derivata;
- decreto n. 3037 del 4.8.2014, con il quale, a seguito di richiesta da parte del Comune, è disposta l’erogazione di €
13.034,06 (di cui € 8.745,88 di spese tecniche), quale liquidazione del I acconto (per opere di abbattimento degli alberi)
sul contributo di € 202.021,76 per l’intervento di ammodernamento e manutenzione di opere viarie;
- nota del 23.9.2014, con la quale il Comune, approvato il primo stato di avanzamento dei lavori, richiede la seconda
erogazione del contributo sulla base delle spese sostenute (fattura n. 721 del 12.9.2014 di € 91.295,03, per opere di
asfaltatura, e fattura n. 479 del 23.9.2014 di € 1.903,20, relativa a un parere legale su alcune contestazioni mosse in
sede di gara d’appalto da ditte partecipanti), per complessivi € 93.128,23;
- decreto n. 4063 del 7.10.2014, con il quale è disposta l’erogazione di € 75.890,30, pari all’82% della spesa ammissibile
(€ 91.295,03 + € 1.254,12, corrispondenti a quanto ancora liquidabile di spese tecniche su un totale di € 10.000,00); il
decreto obbliga il Comune al mantenimento della destinazione d’uso per 5 anni dalla data del certificato di regolare
esecuzione o di collaudo dei lavori, pena la revoca del contributo.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Capitolo 3434 (u.bi. 3.5.2.1073) contributo decennale al Comune di Camino al Tagliamento a
sollievo degli oneri derivanti dal mutuo da contrarsi per l’acquisto e la
ristrutturazione del complesso denominato “Casa Liani”, da destinarsi a finalità
pubbliche (Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale,
lavori pubblici, università - Servizio edilizia)
Ai sensi dell’articolo 4, comma 65, della legge regionale 26 gennaio 2004, n. 1, l’Amministrazione
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Camino al Tagliamento contributi pluriennali per
un massimo di dieci anni, a sollievo degli oneri derivanti dal mutuo da contrarsi per ristrutturare
“Casa Liani”: viene perciò disposto il limite d’impegno decennale di euro 100.000,00 annui sul
capitolo 3434. Il capitolo era già stato oggetto di controllo, peraltro senza rilievi, in occasione della
dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2008, nell’ambito delle verifiche sulla conservazione dei
residui passivi.
Attualmente è in corso il pagamento del ruolo di spesa fissa, emesso con decreto del 2006.
111
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Il capitolo nel 2014 presenta inizialmente lo stanziamento di euro 98.019,82 in competenza, sulla
base dei limiti d’impegno disposti con decreto n. 2534 del 2006. Nel 2014 risultano altresì euro
196.039,64 come residui passivi iniziali provenienti dal 2012 e dal 2013, pagati per euro 98.019,82
(relativi alla quota 2012). Sulla base della disposizione che prevede il riallineamento delle
imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza dei ruoli di spesa, introdotta dall’articolo 13,
comma 2, della legge regionale n. 15/2014, è stato adottato il decreto n. 2722/2014, che, per il
riallineamento dei limiti (al 2015 e al 2016), disimpegna la quota relativa ai residui 2013 (euro
98.019,82) nonché quella relativa alla competenza 2014 (euro 98.019,82).
È stata sottoposta a controllo una rata dell’unico ruolo di spesa fissa a residui presente sul capitolo,
relativo all’erogazione del contributo.
RSF n. 179240/R (2012) € 49.009,91 (rata 15) – erogazione del contributo - cod. SIOPE 2234 trasferimenti in conto
capitale a Comuni
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 2534 di data 8.11.2006, con il quale è concesso al Comune di Camino al Tagliamento un contributo
decennale di annui € 98.019,82 per un mutuo contratto su una spesa ammissibile a contributo di € 827.500,00. Il
decreto dispone un limite d’impegno decennale sul cap. 3434 in conto competenza derivata 2005 per la prima annualità
e in conto competenza per la seconda, nonché l’emissione di un ruolo di spesa fissa di 20 semestralità, con scadenza 30
giugno e 31 dicembre di ogni anno a decorrere dal 2007.
L'esame della documentazione ha evidenziato la coerenza tra le risultanze contabili e i documenti esaminati, la
regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa nonché la corretta attribuzione del codice
SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del
pagamento.
FINALITA' 4 INFRASTRUTTURE, TRASPORTI, TELECOMUNICAZIONI
Funzione 8 ricerca e sviluppo, formazione, promozione
Capitolo 3690 (u.bi. 4.8.2.2030) finanziamento all’ANAS spa per l’attuazione degli interventi di
ristrutturazione degli assi stradali di interesse statale e regionale previsti dall’APQ 4
marzo 2005 (Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale,
lavori pubblici, università - Servizio infrastrutture di trasporto e comunicazione)
Dal momento che l’intervento in esame coinvolge una molteplicità di soggetti pubblici e privati e
implica decisioni istituzionali e risorse finanziarie a carico dell’Amministrazione regionale, è stato
adottato un accordo di programma quadro, con il quale è stata attuata una intesa istituzionale per
la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente
collegati.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
112
Questa Sezione era già venuta a conoscenza della situazione debitoria/creditoria intercorrente tra
Regione e ANAS in occasione della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013, nell’ambito
delle verifiche sulla conservazione dei residui attivi, con riferimento al capitolo 469 dell’entrata86.
Lo stanziamento in competenza 2014 sul capitolo 3690, pari a euro 11.998.542,99, risale a un
impegno del 2006: la somma, conservata nel conto patrimoniale a seguito di perenzione
amministrativa, è stata reiscritta in bilancio con il decreto n. 298 del 20 febbraio 2014, ed è stata
interamente pagata.
È stato sottoposto a controllo il mandato di pagamento d’importo più elevato fra i due emessi
nell’esercizio, relativo al trasferimento di risorse FAS all’ANAS spa per la realizzazione degli
interventi previsti nell’APQ del 10 marzo 2005.
Mandato n. 2/C € 7.581.383,89 – trasferimento di risorse FAS ad ANAS spa per la realizzazione degli interventi previsti
nell’APQ del 10.3.2005 - cod. SIOPE 2324 trasferimenti in conto capitale a imprese pubbliche
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 1025 del 12.3.2014, con il quale, tra l’altro, viene definita la situazione debitoria/creditoria intercorrente
tra Regione e ANAS, individuando il debito regionale in € 17.650.000,00 e quello dell’ANAS in € 8.925.035,08:
considerato l’intendimento di avvalersi dell’istituto della compensazione, il debito regionale viene definito in €
8.724.964,92 (somma che grava sui capitoli 3670 e 3671). Il decreto dispone, tra le altre, la liquidazione a favore di
ANAS di € 7.581.383,89 sul cap. 3690 a titolo di pagamento dei lavori di realizzazione di una variante e degli interventi
di ripristino della sede stradale e variante in galleria a seguito dei dissesti causati dall’alluvione del 2003.
***
Il controllo ha verificato l’esistenza di una regolazione dei rapporti finanziari intercorrenti a vario titolo tra Regione e ANAS
operata sulla base di una compensazione finanziariamente molto rilevante, in relazione alla quale non emergeva dagli atti
alcuna dimostrazione di assenso o condivisione da parte dell’ANAS, pur in presenza di alcune componenti finanziarie che
traevano origine da rapporti litigiosi. La rilevanza finanziaria della compensazione ha imposto di verificare l’inesistenza di
pretese finanziarie dell’ANAS che potrebbero ripercuotersi sul bilancio. In esito alla richiesta istruttoria diretta a ottenere
chiarimenti e conferme di quanto sopra, la Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori
pubblici, edilizia ha precisato con nota n. 18597 del 7.7.2015 che ANAS ha sostanzialmente aderito alla proposta transattiva
anche se a tutt’oggi non ha formalmente confermato tale adesione, la cui comunicazione sarebbe peraltro imminente. Si
rimane pertanto in attesa di acquisire agli atti del controllo l’adesione dell’ANAS alla compensazione, tenuto conto della
diversa natura dei sottostanti rapporti che la alimentano.
86
Si vedano pagg. 202 e 203 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
113
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
FINALITA' 5 ATTIVITÀ CULTURALI, RICREATIVE E SPORTIVE
Funzione 1 servizi ricreativi, sportivi e animazione culturale
Capitolo 5887 (u.bi. 5.1.1.1088) contributo straordinario all’Associazione sportiva dilettantistica
Atletica Brugnera di Brugnera per la realizzazione della manifestazione Giro
podistico internazionale Città di Pordenone (Direzione centrale cultura, sport e
solidarietà - Servizio attività ricreative e sportive)
Si tratta di un trasferimento vincolato a un soggetto individuato dalla legge (articolo 6, comma
279, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 27). La relazione politico programmatica della
Regione per il triennio 2014-2016 prevede la prosecuzione dell’azione di sostegno per la
realizzazione di iniziative di rilievo internazionale.
Nel 2014 sul capitolo 5887 i residui passivi iniziali provenienti dall’esercizio 2013, pari a euro
6.000,00, sono stati interamente pagati.
È stato controllato l’unico mandato di pagamento emesso in conto residui, relativo alla concessione
del contributo straordinario a favore dell’associazione.
Mandato n. 1/R (2013) € 6.000,00 – liquidazione saldo del contributo straordinario a favore dell’ASD Atletica
Brugnera - cod. SIOPE 1634 trasferimenti correnti a istituzioni sociali private per fini diversi
dal sociale
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 269 di data 11.2.2013, con il quale, per l’anno 2013, è concesso all’Associazione in oggetto il contributo di
€ 20.000,00 per il 32° giro podistico internazionale Città di Pordenone, con contestuale erogazione del 70% del
contributo; il decreto prevede l’erogazione del saldo ad avvenuta presentazione della rendicontazione entro il 31.3.2014
e di una relazione sull’attività svolta;
- CUP di progetto stampato in data 11.2.2013;
- nota del 21.10.2013, pervenuta in Regione il 23.10.2013, con la quale il Presidente dell’Associazione presenta l’elenco
analitico della documentazione giustificativa di spesa, per un totale di € 20.595,18, nonché una breve relazione
illustrativa;
- nota del 20.3.2014, pervenuta in Regione nella stessa data, con la quale il Presidente dell’Associazione integra la
precedente rendicontazione e richiede il saldo del contributo;
- decreto n. 582 del 21.3.2014, con il quale è approvata la rendicontazione delle spese relative al contributo concesso e
viene liquidato il saldo del 30%, pari a € 6.000,00.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
114
Capitolo 6132 (u.bi. 5.1.2.1090) contributo pluriennale al Comune di Udine anche a sollievo degli
oneri per l’ammortamento dei mutui contratti per la realizzazione, ristrutturazione e
adeguamento di impianti sportivi di interesse cittadino, anche in concorso con
soggetti privati (Direzione centrale cultura, sport e solidarietà - Servizio attività
ricreative e sportive)
Si tratta di una spesa vincolata, già oggetto di programmazione in esercizi precedenti, disciplinata
dall’articolo 7, comma 83, della legge regionale 25 gennaio 2002, n. 3, che autorizza un limite
d’impegno quindicennale di euro 827.000,00 annui. La relazione politico programmatica della
Regione per il triennio 2014-2016 prevede la prosecuzione della concessione di contributi per
promuovere e sostenere il potenziamento e la qualificazione degli impianti sportivi siti sul territorio
regionale.
Nel 2014 sul capitolo 6132 è iscritto uno stanziamento di euro 827.000,00, sulla base dei limiti
d’impegno disposti con il decreto n. 996/2005, pagato per euro 275.388,46. I residui passivi iniziali,
pari complessivamente a euro 2.490.340,54, risalgono al 2008 (euro 275.840,34), al 2009 (euro
275.840,34), al 2010 (euro 462.349,44), al 2011 (euro 462.349,44), al 2012 (euro 462.349,44) e al
2013 (euro 551.611,54).
Sono stati pagati euro 551.611,54 relativi all’intera quota 2008 e a quote 2010 e 2013.
Sulla base della disposizione che prevede il riallineamento delle imputazioni contabili rispetto alle
date di scadenza dei ruoli di spesa, introdotta dall’articolo 13, comma 2, della legge regionale n.
15/2014, è stato adottato il decreto n. 998/2014, che, per il riallineamento dei limiti (dal 2020 al
2025), disimpegna le quote relative ai residui 2009-2013 (euro 1.938.729,00) nonché quella relativa
alla competenza 2014 (euro 551.611,54).
Sono state sottoposte a controllo l’unica rata di ruolo di spesa fissa a competenza, relativa alla
ristrutturazione delle piscine esterne del Palamostre di Udine, e una rata del ruolo di spesa fissa
dall’importo più elevato fra i quattro ruoli a residui presenti sul capitolo, relativa alla
ristrutturazione e all’adeguamento dello stadio Friuli alle norme di sicurezza e all’ottenimento del
CPI.
RSF n. 177083/C € 275.388,46 (rata 9) – ristrutturazione delle piscine esterne del Palamostre di Udine - cod. SIOPE
2234 trasferimenti in conto capitale a Comuni
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo.
- decreto n. 996 del 29.4.2005, con il quale è concesso al Comune di Udine un contributo annuo costante di €
275.388,46 per 15 anni; il decreto autorizza la liquidazione ed erogazione alla scadenza dell’1 settembre di ogni anno,
con emissione di un mandato diretto per la prima annualità 2005 e apertura del ruolo di spesa fissa per le restanti 14
115
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
annualità; dispone altresì che i lavori inizino entro il 13.6.2006 e siano ultimati entro il 13.6.2008, e che la
rendicontazione sia fornita entro il 13.6.2010.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
RSF n. 184523/R (2008) € 137.920,17 (rata 3) – ristrutturazione e adeguamento dello stadio Friuli alle norme di
sicurezza e ottenimento del CPI - cod. SIOPE 2234 trasferimenti in conto capitale a Comuni
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo: decreto n. 480 di data 1 marzo 2013 (che
segue il decreto di concessione n. 2631 del 7.9.2006), con il quale è autorizzata l’erogazione al Comune di Udine del
contributo annuo costante quindicennale di € 275.840,34, con emissione di un mandato diretto, in conto residui 2006,
per le prime due annualità 2011 e 2012 e apertura di un ruolo di spesa fissa di 26 rate semestrali scadenti il 30 giugno e
il 31 dicembre di ogni anno; il decreto dispone che la rendicontazione debba essere presentata entro il 21.5.2016 previa
ultimazione dei lavori entro il 21.5.2014.
***
È stata formulata una richiesta istruttoria in data 24.6.2015 per conoscere se i lavori erano stati effettivamente ultimati entro
la data prevista del 21.5.2014. La Direzione centrale cultura, sport e solidarietà, il 26.6.2015 con nota n. 7831 ha inoltrato il
certificato di fine lavori trasmesso dal Comune di Udine, affermando che dallo stesso risulta che i lavori sono stati ultimati il
31.1.2014.
Il successivo approfondimento svolto dalla Sezione ha verificato la regolarità dell’operazione pur a fronte di un impreciso
contenuto del certificato di ultimazione dei lavori, che ne attestava l’ultimazione, ma nel contempo ne dichiarava la parziale
inesecuzione. La Sezione ha verificato che l’oggetto del contratto era stato regolarmente ridotto dal Comune e che tale riduzione
non produceva effetti sull’ammontare del contributo regionale.
Funzione 2 servizi culturali
Capitolo 6207 (u.bi. 5.2.1.5047) finanziamento a favore del Comitato fondatore per la candidatura
della città di Venezia a capitale europea della cultura per l’anno 2019 (Direzione
centrale cultura, sport e solidarietà - Servizio attività culturali)
L’Amministrazione regionale, ai sensi dell’articolo 6, comma 35, della legge regionale 29 dicembre
2010, n. 22, promuoveva la candidatura della Città di Venezia a capitale europea della cultura
nell’anno 2019.
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede ancora la
prosecuzione del sostegno al Comitato promotore per la candidatura di Venezia. Dal punto di vista
contabile, si tratta di un trasferimento vincolato, come da protocollo d’intesa, di cui alla
deliberazione della Giunta regionale n. 2420/2010, finalizzato alla costituzione del Comitato
fondatore per la candidatura della Città di Venezia con la Provincia di Venezia, la Regione del
Veneto, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia autonoma di Trento, la Provincia
autonoma di Bolzano.
A seguito della designazione di Matera quale capitale europea della cultura e del conseguente
scioglimento del Comitato, lo stanziamento regionale del 2014 sul capitolo 6207, pari a euro
10.000,00, non è stato impegnato e quindi è stato inviato in economia.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
116
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 a tal proposito dà atto che “è venuto meno il
sostegno al Comitato promotore per la candidatura di Venezia a capitale europea della cultura nell’anno
2019, in quanto la candidatura non è andata a buon fine”.
Capitolo 5795 (u.bi. 5.2.1.5051) contributo al gruppo ANA di San Giorgio di Nogaro a sollievo degli
oneri necessari per lo svolgimento delle attività istituzionali (Direzione centrale
cultura, sport e solidarietà - Servizio attività culturali)
Si tratta di un trasferimento vincolato in favore di un soggetto individuato dalla legge n. 27 del 31
dicembre 2012, articolo 6, comma 131, che autorizza per il 2013 la concessione al gruppo ANA di
San Giorgio di Nogaro di un contributo a sollievo degli oneri necessari per lo svolgimento delle
attività istituzionali. Il contributo può essere erogato in un’unica soluzione in via anticipata.
Nel 2014 sul capitolo 5795 i residui passivi iniziali, pari a euro 4.500,00, provenienti dal 2013, sono
stati interamente pagati.
È stato controllato l’unico mandato di pagamento emesso in conto residui, relativo alla
liquidazione del saldo 2013.
Mandato n. 1/R (2013) € 4.500,00 – liquidazione del saldo 2013 - cod. SIOPE 1634 trasferimenti correnti a istituzioni
sociali private per fini diversi dal sociale
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 3037 del 2.10.2013, con il quale è concesso all’ANA di San Giorgio di Nogaro il contributo di € 15.000,00
ed è autorizzato il pagamento, in via prudenziale, del 70% del contributo stesso; è altresì disposto che, a titolo di
rendiconto, ai fini del saldo del contributo, sia prodotto entro il 28.2.2014 (l’art. 6, c. 130, della l.reg. n. 23/2013 ha
prorogato detto termine al 30.4.2014) un elenco analitico della documentazione giustificativa delle spese sostenute;
- nota del 22.4.2014, pervenuta in Regione il 29.4.2014, con cui l’ANA trasmette l’elenco analitico delle spese
sostenute, per un totale di € 15.169,04, una nota riassuntiva del bilancio consuntivo 2013 e la relazione sull’attività
svolta;
- verbale del 24.11.2014 del Servizio attività culturali della Direzione centrale cultura, che, relativamente al controllo
della documentazione giustificativa, dichiara quest’ultima formalmente regolare e pertinente alle finalità del
contributo. Inoltre, si da atto che, con l’art. 6, comma 131 della legge regionale 27.12.2013 n. 23, il termine di
rendicontazione delle spese sostenute con i contributi concessi per il funzionamento dell’attività istituzionale dei
soggetti operanti in campo culturale nell’anno 2013 è stato prorogato fino al 30 aprile 2014;
- verbale dell’assemblea dell’ANA di Palmanova del 26.11.2014, nella quale è stato approvato il bilancio del Gruppo
per il 2013, dal quale risulta che il saldo finale è di euro 1.520,55;
- decreto n. 4860 del 28.11.2014, con cui è approvato il rendiconto delle spese sostenute con il contributo concesso nel
2013 e viene erogato il saldo del 30%, pari a € 4.500,00. Nel decreto si da atto che, l’avanzo presunto di gestione
relativo all’anno 2013, pari ad euro 1.520,55, non eccede la percentuale di cui al comma 16 dell’art. 6 della legge reg. n.
6/2013.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
117
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Funzione 3 beni culturali
Capitolo 5187 (u.bi. 5.3.1.5053) sovvenzione annua agli enti e alle associazioni statutariamente
preposti a interventi per la tutela, conservazione e valorizzazione dell’architettura
fortificata del Friuli Venezia Giulia (Direzione centrale cultura, sport e solidarietà Servizio beni culturali)
Ai sensi dell’articolo 10, comma 2, della legge regionale 8 maggio 2000, n. 10, per la tutela, la
conservazione e la valorizzazione dell’architettura fortificata del Friuli Venezia Giulia vengono
stabilite annualmente sovvenzioni in base ai programmi presentati dai soggetti titolati. La
relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede la prosecuzione
della realizzazione degli interventi finalizzati al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione
del patrimonio culturale regionale, con particolare riferimento all’architettura fortificata. Il piano
di riparto tra i soggetti indicati dalla legge avviene con assegnazioni proporzionate ai programmi di
attività presentati.
Lo stanziamento 2014 sul capitolo 5187 è pari a euro 20.000,00, interamente impegnati e pagati per
euro 16.000,00, con formazione di residui passivi da competenza per l’importo residuale. I residui
passivi relativi al 2013, ammontanti a euro 2.000,00, sono stati interamente pagati.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “è proseguita l’azione amministrativa
in materia di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale regionale, con particolare
riferimento ai beni dell’architettura fortificata”.
Sono stati sottoposti a controllo il decreto d’impegno, relativo alla concessione 2014 al Consorzio
per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia, il relativo mandato di pagamento a
competenza, che dispone la liquidazione parziale della suddetta sovvenzione 2014, e il mandato di
pagamento a residui, relativo alla liquidazione del saldo della sovvenzione 2013.
Decreto n. 4536 del 20.11.2014 € 20.000,00 – concessione al Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli
Venezia Giulia di una sovvenzione per l’attuazione delle finalità e degli interventi per
l’anno 2014 – codice di bilancio 1.06.03 trasferimenti correnti ad altri soggetti
Mandato n. 1/C € 16.000,00 – liquidazione parziale della sovvenzione 2014 - cod. SIOPE 1634 trasferimenti correnti a
istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− nota del 30.1.2014, pervenuta in Regione il 6.2.2014, con la quale il Consorzio in oggetto presenta domanda per
ottenere la sovvenzione relativa all’anno 2014;
− relazione sull’attività svolta nell’anno 2013;
− programma e relazione sull’attività svolta nell’anno in corso;
− bilancio consuntivo dell’anno precedente;
− bilancio preventivo dell’anno in corso;
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
118
− estratto del verbale del Consiglio di Presidenza del 16.1.2014 di approvazione del programma e bilancio di previsione
2014;
− decreto n. 2712 del 28.8.2014, con il quale sono assegnate le sovvenzioni per l’anno 2014 e viene prenotata la spesa;
− nota n. 12865 del 10.9.2014 del Servizio beni culturali della Direzione centrale cultura, con la quale si comunica al
Consorzio l’assegnazione della sovvenzione per l’anno 2014, e relativa accettazione del contributo con richiesta di
pagamento anticipato dell’80%.
Il decreto oggetto di controllo concede a favore del Consorzio la sovvenzione di € 20.000,00 per l’anno 2014, con
contestuale liquidazione dell’80%, pari a € 16.000,00; il beneficiario, ai fini dell’erogazione del saldo, deve presentare,
entro il 30.9.2015, un elenco analitico della documentazione giustificativa delle spese sostenute per l’anno 2014.
Si fa incidentalmente presente che l’art. 10, c. 3, della l.reg. n. 10/2000 stabilisce che le domande di contributo debbano
essere presentate entro il 31 gennaio di ciascun anno e il c. 3 dell’art. 6 della l.reg. n. 7/2000 stabilisce che fa fede la data
del timbro postale. Nel caso concreto la domanda è pervenuta in Regione il 6.2.2014. Si osserva al riguardo che gli atti
del procedimento debbono essere sempre in grado di attestare l’avvenuto rispetto delle regole procedurali cui sono
assoggettati.
A prescindere da quanto sopra, l’esame della documentazione ha evidenziato la legittimità e la regolarità della
procedura seguita, la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio. Per
quanto riguarda il mandato di pagamento, si riscontra la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi
alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Mandato n. 1/R (2013) € 2.000,00 – liquidazione del saldo della sovvenzione 2013 - cod. SIOPE 1634 trasferimenti
correnti a istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 4077 del 19.11.2013, che concede al Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia
Giulia la sovvenzione di € 10.000,00 per l’anno 2013, impegna la suddetta somma e ne liquida la prima quota dell’80%;
prescrive inoltre che il rendiconto delle spese sostenute, ai fini della liquidazione del saldo, debba essere prodotto entro
il 30.9.2014;
- nota del 30.9.2014, pervenuta in Regione in data 1.10.2014, con cui il Consorzio trasmette l’elenco analitico dei
documenti di spesa, per un totale di € 15.002,38, e una relazione sintetica;
- decreto n. 4455 del 19.11.2014, che accerta la regolarità della documentazione prodotta e liquida il saldo, pari a €
2.000,00 (al p. 3 del dispositivo erroneamente indicato 8.000,00 anziché 2.000,00), della sovvenzione concessa per il
2013.
Nel richiamare quanto sopra osservato, si riscontra la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi
alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Capitolo 3454 (u.bi. 5.3.2.5053) contributo straordinario alla Parrocchia di San Martino Vescovo di
Percoto a sollievo degli oneri relativi alla realizzazione delle opere di risanamento e
di manutenzione straordinaria del Santuario Beata Vergine di Muris - Percoto
(Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori
pubblici, università - Servizio edilizia).
Lo stanziamento sul capitolo 3454 è destinato, ai sensi dell’articolo 6, comma 102, della legge
regionale 29 dicembre 2011, n. 18, alla concessione a favore della Parrocchia di San Martino
Vescovo di Percoto di un contributo straordinario per la realizzazione delle opere di risanamento e
manutenzione straordinaria del Santuario Beata Vergine di Muris.
La concessione ed erogazione del contributo avvengono nei modi previsti dalla legge regionale n.
14/2002, relativa ai lavori pubblici.
119
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Il capitolo 3454 nel 2014 presenta residui passivi provenienti dall’esercizio 2013, ammontanti a
euro 100.000,00, non pagati, che vengono legittimamente mantenuti a chiusura dell’esercizio,
nell’ambito del regime ordinario di quattro anni per le spese in conto capitale.
FINALITA' 6 ISTRUZIONE, FORMAZIONE E RICERCA
Funzione 1 istruzione
Capitolo 1321 (u.bi. 6.1.2.5058) spese per la realizzazione delle infrastrutture destinate al
funzionamento del Collegio del Mondo unito dell’Adriatico – ricorso al mercato
finanziario
(Direzione
centrale
finanze,
patrimonio,
coordinamento
e
programmazione politiche economiche e comunitarie - Servizio gestione
patrimonio immobiliare)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede il sostegno
delle spese per la manutenzione degli immobili appartenenti al patrimonio regionale messi a
disposizione del Collegio del Mondo unito dell’Adriatico, istituzione scolastica patrocinata
dall’ONU. Il capitolo in esame riguarda l’acquisizione, anche mediante permuta, la realizzazione e
la manutenzione straordinaria di immobili a disposizione del Collegio di Duino Aurisina ex decreto
del Presidente della Repubblica n. 102/1978, articolo 46. Il capitolo 1321 era già stato oggetto di
controllo in occasione della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 201087, nell’ambito delle
verifiche effettuate nei confronti della gestione fuori bilancio Gestione immobili FVG: in quel
contesto la Sezione aveva rilevato alcune illegittimità, peraltro successivamente superate in sede
legislativa, con riferimento al rapporto giuridico tra l’Amministrazione regionale e la società
Gestione Immobili, nella sua duplice veste di affidataria dei lavori di manutenzione degli immobili
e di gestore del fondo fuori bilancio.
Il capitolo 1321 nel 2014 presenta euro 84.373,53 in competenza derivata, trasferiti dall’esercizio
2013 ai sensi del comma 3 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione finanziaria e di
contabilità, non impegnati e quindi inviati in economia. Presenta altresì euro 100.000,00 in
competenza pura, non impegnati e a loro volta inviati in economia.
I residui passivi iniziali, pari complessivamente a euro 584.236,22, risalgono al 2010 (per euro
119.310,00), al 2012 (per euro 449.299,75) e al 2013 (per euro 15.626,47). Sono stati pagati euro
15.626,47 relativi al 2013. I residui provenienti dal 2010 sono inviati in economia per superamento
87
Si vedano pagg. 245 e 246 e pagg. 251 e 252 della relazione DAS 2010 (delib. n. 40/2011).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
120
del termine ordinario di conservazione in bilancio. A chiusura dell’esercizio 2014 permangono
pertanto i residui passivi, pari a euro 449.299,75, provenienti dal 2012, che vengono
legittimamente mantenuti, nell’ambito del regime ordinario di quattro anni per le spese in conto
capitale.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “è stata portata a termine nel 2014, da
parte di Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia spa, la procedura negoziata per l’affidamento dei
lavori di manutenzione straordinaria della ex scuola elementare di Duino Aurisina in uso al Collegio
del Mondo unito”.
È stato controllato l’unico mandato di pagamento emesso sul capitolo 1321 nel 2014 in conto
residui, relativo alla liquidazione della fattura per i lavori di manutenzione straordinaria di villa
Lucchese a Duino Aurisina.
Mandato n. 1/R (2013) € 15.626,47 – pagamento della fattura relativa ai lavori di manutenzione straordinaria di Villa
Lucchese a Duino Aurisina a favore di una società a responsabilità limitata - cod. SIOPE 2105
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− comunicazione della società a responsabilità limitata, ai sensi dell’art. 3, c. 7, l. n. 136/2010 (tracciabilità dei flussi
finanziari), datata 24.10.2013;
− lettera del 15.11.2013 di richiesta da parte della società a responsabilità limitata dell’autorizzazione a concedere in
cottimo fiduciario i lavori di impermeabilizzazione della terrazza per l’importo di € 500,00;
− decr. n. 2366 del 26.11.2013 con cui è stato disposto l’impegno di € 15.626,47 (12.808,58 + IVA 22%) sul cap. 1321
per i lavori di manutenzione straordinaria delle terrazze e del porticato di Villa Lucchese di Duino Aurisina e in cui
viene precisato che la liquidazione a favore della ditta avverrà al netto della miglioria del 1% Iva esclusa;
− verbale di consegna dei lavori di sistemazione delle terrazze di Villa Lucchese a Duino Aurisina datato 26.11.2013,
in cui viene indicato come termine di ultimazione dei lavori previsto il 5.1.2014;
− autorizzazione, prot. n. 29822 del 4.12.2013, al subappalto delle lavorazioni di impermeabilizzazione in guaina
bituminosa delle terrazze, per l’importo di € 500,00 Iva esclusa;
− e-mail inviata dalla società a responsabilità limitata il 20.12.2013 avente ad oggetto “aggiornamento situazione
Villa Lucchese”;
− comunicazione della ditta affidataria di fine lavori datata 5.3.2014 e protocollata dalla Regione il 6.3.2014;
− fattura n. 28-2014 del 2.4.2014 di euro 15.626,47 (12.808,58 + IVA 22%) emessa dalla ditta affidataria per i lavori
di manutenzione straordinaria delle terrazze e del portico di Villa Lucchese a Duino Aurisina, su cui è stato posto il
visto di regolare e conforme esecuzione;
− DURC prot. 29289773 del 15.4.2014 dal quale risulta che la società a responsabilità limitata risulta in regola con il
versamento dei contributi Inail, Inps e Cassa edile;
− DURC prot. 29797893 del 3.6.2014 dal quale risulta che la ditta subaltatrice risulta in regola con il versamento dei
contributi Inail, Inps e Cassa edile;
− verifica di regolarità fiscale ex art. 48 bis DPR 602/73 prevista per i pagamenti di importo superiore a € 10.000,00
effettuata in data 9.6.2014 da cui risulta che il soggetto è non inadempiente;
− decr. n. 1344 del giungo 2014 con cui è stata disposta la liquidazione a favore della società a responsabilità limitata
di € 15.626,47, sul cap. 1321 residui 2013, per i lavori di manutenzione straordinaria delle terrazze e del porticato di
Villa Lucchese di Duino Aurisina.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del
codice SIOPE. L'ordinativo riporta il cod. CIG.
***
È stata formulata una richiesta istruttoria in data 24.6.2015 per avere chiarimenti in merito alle seguenti considerazioni:
− l’Amministrazione, ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. n. 33/2013, ha effettuato la pubblicazione dei dati dei lavori sul sito
della Regione, nella sezione “amministrazione trasparente” (in apposito file di foglio di calcolo), tuttavia nel rigo
121
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
contenente le informazioni relative all’affidamento in esame appare solo il nominativo e il codice fiscale/partita IVA di
una delle ditte cui era stato richiesto il preventivo e non i dati dell’aggiudicatario; inoltre nella cella relativa all’“importo
liquidato al netto dell’Iva alla data del 19.2.2015” non è stato indicato il relativo dato;
− il verbale di consegna dei lavori del 26.11.2013 indica come termine di ultimazione degli stessi il 5.1.2014, mentre la
comunicazione di fine lavori della ditta affidataria è del 5.3.2014;
− il pagamento del saldo è stato effettuato per l’intero importo impegnato benché il decr. n. 2366 del 26.11.2013 di impegno
precisasse che la liquidazione sarebbe stata effettuata al netto della miglioria del 1%.
In risposta alla richiesta istruttoria l’Amministrazione, con nota n. 15928 del 29.6.2015, ha comunicato, in riferimento alla
prima osservazione, che nella piattaforma “amministrazione trasparente” sono stati riportati anche i dati dell’aggiudicatario
ed ha fornito la relativa videata. La schermata relativa al foglio di calcolo evidenzia che i dati relativi all’oggetto della
procedura di aggiudicazione (codice CIG, oggetto dei lavori, importo dell’aggiudicazione) sono riportati solo sulla prima riga,
mentre in quelle successive appaiono esclusivamente le informazioni afferenti i soggetti partecipanti e l’aggiudicatario, senza
ulteriori dati che consentano un’associazione diretta tra i nominativi e la procedura cui gli stessi si riferiscono. Sul punto la
Sezione, prendendo atto che il nominativo dell’aggiudicatario è stato pubblicato e che quindi gli obblighi concernenti
l’Amministrazione trasparente sono stati comunque assolti, osserva come nel file scaricato dal sito regionale l’attivazione delle
operazioni tipiche di ricerca dei fogli di calcolo, quali filtri e ordinamento, non consentono di ricavare tutte le informazioni
relative a una procedura di aggiudicazione in maniera diretta con un’unica “interrogazione”; risulta invece necessario
ricercare prima la procedura e poi, mediante scorrimento delle righe successive (le cui celle iniziali sono vuote), ricavare le
informazioni relative a tutti i partecipanti e all’aggiudicatario. Va pertanto richiamata l’attenzione sull’opportunità che il
reperimento delle informazioni presenti nel sito sia più agevole, dato che attualmente esse non sono immediatamente e
facilmente evincibili nella loro interezza. In questo contesto si osserva come uno dei cardini della disciplina sugli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche Amministrazioni sia la qualità
dell’informazione pubblicata che, tra l’altro, deve tradursi in semplicità di consultazione, comprensibilità e facile
accessibilità.
In riferimento all’importo liquidato, l’Amministrazione ha precisato che lo stesso non era stato ancora inserito e che ha
provveduto a integrare l’informativa.
Con riferimento alla seconda osservazione, l’Amministrazione ha precisato che lo slittamento dei termini di fine lavori è stato
determinato dalle condizioni metereologiche trattandosi di lavori da svolgere all’esterno. La Sezione prende atto di quanto
precisato nel merito e ribadisce la necessità che gli atti amministrativi diano cognizione di ogni elemento rilevante del
procedimento, in modo tale che emergano chiaramente le circostanze in base alle quali sono state assunte le decisioni
amministrative, ivi incluse le condizioni che eventualmente non abbiano consentito il rispetto delle tempistiche concordate,
tenuto peraltro conto che nel caso in esame la lettera di affidamento prevedeva una penale per ritardata ultimazione della
prestazione.
Infine, con riferimento al terzo punto, l’Amministrazione ha chiarito che la miglioria era stata applicata già in fase di
affidamento e ha trasmesso a comprova la lettera di affidamento. La Sezione prende atto.
Nel caso in esame tutte le osservazioni rilevate in sede istruttoria possono dirsi superate; rimane tuttavia impregiudicata la
raccomandazione di prestare maggior attenzione nella redazione degli atti amministrativi che devono fornire piena conoscenza
di tutti gli elementi rilevanti del procedimento.
Funzione 2 formazione professionale e formazione continua
Capitolo 5958 (u.bi. 6.2.1.5063) progetto interregionale per la costruzione di un modello e pratiche
di intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento POR FSE 20072013 (Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche
giovanili e ricerca - Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede di dare
continuità al progetto interregionale avviato nel 2012, che vede la Regione autonoma Friuli
Venezia Giulia capofila di un partenariato composto, oltre che dalla Regione stessa, da Lazio,
Marche, Piemonte, Umbria e Provincia autonoma di Trento. Il progetto è finalizzato alla
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
122
costruzione di un modello e pratiche di intervento per azioni di supporto alle reti locali di
orientamento. Si tratta nella fattispecie in esame dell’attuazione del programma specifico n. 13
nell’ambito del documento di Pianificazione Periodica delle Operazioni – PPO – annualità 2011,
approvato con deliberazioni della Giunta regionale n. 206/2011 e n. 374/2011.
La definizione dei parametri per il riconoscimento delle spese connesse alle attività di certificazione
dei rendiconti relativi all’attuazione di attività cofinanziate dal FSE è contenuta nel regolamento
di attuazione dell’articolo 6, comma 196, della legge regionale 22 febbraio 2000, n. 2, approvato con
decreto del Presidente della Giunta 11 agosto 2000, n. 294.
Il capitolo 5958 nel 2014 presenta uno stanziamento a competenza derivata pari a euro 11.293,33,
già trasferiti dall’esercizio 2012 ai sensi dei commi 7 e 8 dell’articolo 31 della legge regionale di
programmazione finanziaria e di contabilità (cofinanziamento di programmi e progetti comunitari
e statali), non impegnati e quindi, trattandosi di fondi regionali vincolati per cofinanziamento di
programmi comunitari, soggetti alla nuova disciplina dell’articolo 31 citato introdotta dalla legge
finanziaria regionale 2015: con delibera di Giunta regionale n. 207 del 5 febbraio 2015 (quinta
variazione al programma operativo di gestione 2015) si è provveduto all’iscrizione delle somme non
utilizzate al 31 dicembre 2014 (pari a euro 11.293,33) quali quote di avanzo vincolato di
amministrazione.
Il capitolo presenta altresì residui passivi relativi all’esercizio 2013, ammontanti a euro 9.353,33,
non pagati, che vengono legittimamente mantenuti a chiusura dell’esercizio 2014, nell’ambito del
regime ordinario di due anni per le spese correnti.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “nell’ambito del progetto interregionale
Costruire un modello e pratiche d’intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento del
Fondo sociale europeo 2007/2013, è stato sviluppato un percorso di ricerca-azione per l’analisi, la
sperimentazione e lo sviluppo di modelli e dispositivi utili agli enti territoriali per gestire e implementare
le diverse funzioni di sistema, così come previsto dalle linee guida nazionali per lo sviluppo di un
sistema nazionale di orientamento permanente”.
123
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
FINALITA' 7 SANITÀ PUBBLICA
Funzione 1 servizio sanitario regionale
Capitolo 4087 (u.bi. 7.1.1.1131) oneri derivanti dalla gestione liquidatoria dell’Agenzia regionale
della sanità – spesa obbligatoria (Direzione centrale salute, integrazione
sociosanitaria e politiche sociali e famiglia – Area risorse umane ed economicofinanziarie)
Si tratta degli oneri concernenti debiti e passività in formazione e potenziali, conformemente a
quanto accertato in sede di chiusura della gestione liquidatoria dell’ARS (articolo 10, comma 2,
della legge regionale n. 12/2009) ai sensi del decreto del Direttore centrale salute n. 239 del 24
marzo 2011 e della deliberazione della Giunta regionale n. 559 del 31 marzo 2011, relativi al
bilancio di chiusura della gestione liquidatoria della soppressa Agenzia e alla determinazione della
disponibilità economica e finanziaria risultante al 31 dicembre 2010.
Il capitolo 4087 nel 2014 presenta uno stanziamento a competenza derivata pari a euro
5.203.052,15, già trasferiti dall’esercizio 2012 ai sensi del comma 7 dell’articolo 31 della legge
regionale di programmazione finanziaria e di contabilità (fondi statali), non impegnati e quindi
soggetti alla nuova disciplina dell’articolo 31 citato introdotta dalla legge finanziaria regionale
2015. Si tratta di assegnazioni vincolate da altre Regioni, che sono state iscritte come avanzo
vincolato. Con delibera di Giunta regionale n. 207 del 5 febbraio 2015 (quinta variazione al
programma operativo di gestione 2015) si è provveduto all’iscrizione, sul capitolo 4093 (come si
vedrà nel prosieguo), delle somme non utilizzate al 31 dicembre 2014 (pari a euro 5.203.052,15)
quali quote di avanzo vincolato di amministrazione.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che, “in relazione alle risorse accantonate
per il saldo dei debiti iscritti nel bilancio di chiusura della Agenzia regionale della sanità, non si sono
verificate, in corso d’anno, le condizioni per poter procedere all’utilizzo dello stanziamento e sono state
quindi trasferite in via prudenziale al 2015”.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una maggiore trasparenza delle informazioni
riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle
politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 4087 sarà sostituito dai capitoli 4092 (oneri
derivanti dalla gestione liquidatoria dell’Agenzia regionale della sanità - altri interessi passivi
diversi) e 4093 (stessa denominazione - trasferimenti correnti ad Amministrazioni locali), entrambi
spese obbligatorie.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
124
Capitolo 4422 (u.bi. 7.1.2.1135) contributo all’Azienda ospedaliera universitaria “Ospedali riuniti”
di Trieste per la realizzazione di un asilo nido aziendale per i figli dei dipendenti
dell’Azienda medesima, dell’Azienda per i servizi sanitari n. 1 “Triestina” e
dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Burlo Garofolo” (Direzione
centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali e famiglia – Servizio
tecnologie e investimenti)
I riferimenti normativi per il contributo in oggetto sono la legge regionale n. 11/2011, articolo 8,
comma 17, che prevede la realizzazione di un asilo nido aziendale per i figli dei dipendenti delle
Aziende ospedaliere triestine, e la legge finanziaria 2012, articolo 7, comma 73.
Il capitolo 4422 nel 2014 presenta residui passivi relativi all’esercizio 2013, ammontanti a euro
600.000,00, non pagati, che vengono legittimamente mantenuti a chiusura dell’esercizio,
nell’ambito del regime ordinario di quattro anni per le spese in conto capitale.
Funzione 3 ricerca e sviluppo, formazione, promozione
Capitolo 4972 (u.bi. 7.3.1.2026) finanziamento delle attività di monitoraggio dei dati relativi
all’abuso di alcol e ai problemi alcolcorrelati e per la realizzazione delle attività di
informazione e prevenzione (Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e
politiche sociali e famiglia – Area promozione salute e prevenzione)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede una
particolare attenzione rivolta al progetto “Prevenzione delle dipendenze” con il programma di
contrasto all’abuso di alcol. I riferimenti normativi per il finanziamento in oggetto sono la legge n.
125/2001, che, fra l’altro, definisce i criteri per il monitoraggio dei dati relativi all’abuso di alcol e ai
problemi alcolcorrelati, e la legge regionale n. 22/2007, articolo 1, comma 7, che dispone, per
l’esercizio 2007, variazioni in aumento sul capitolo 4972.
Il finanziamento ministeriale a favore della Regione si attesta per il 2011 a euro 9.528,00 e per il
2012 a euro 6.916,00.
Il capitolo 4972 nel 2014 presenta euro 16.444,00 in competenza derivata, già trasferiti
dall’esercizio 2012 per euro 9.528,00 e dall’esercizio 2013 per euro 6.916,00, ai sensi del comma 7
dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità (fondi statali),
interamente impegnati e pagati. Presenta altresì euro 2.460,00 in competenza pura, interamente
impegnati e pagati.
125
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che con le risorse disponibili sono stati
finanziati il “monitoraggio dei dati relativi all’abuso alcol e ai problemi alcolcorrelati” e la
“realizzazione delle attività di informazione e prevenzione”.
Nel 2014 sul capitolo 4972 sono stati adottati due decreti d’impegno; sono stati inoltre emessi tre
mandati di pagamento a competenza.
Per ogni tipologia dei suddetti atti, è stato sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato:
in particolare il decreto d’impegno è afferente il monitoraggio dei dati relativi agli anni 2011 e
2012, mentre il relativo mandato di pagamento riguarda il finanziamento per l’anno 2011.
Decreto n. 680 del 15.7.2014 € 16.444,00 – impegno e liquidazione, a favore dell’Azienda per i servizi sanitari n. 4
“Medio Friuli”, delle risorse statali trasferite – codice di bilancio 1.05.03 trasferimenti
correnti ad enti delle amministrazioni locali
Mandato n. 1/CD € 9.528,00 – finanziamento per l’anno 2011 - cod. SIOPE 1538 trasferimenti correnti ad Aziende
sanitarie
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo :
− decreto n. 677 del 15.7.2014, con il quale le risorse ministeriali relative agli anni 2011 e 2012 sono assegnate
all’Azienda n. 4, referente per quanto riguarda la problematica dell’alcolismo; il decreto dispone anche la prenotazione
della relativa somma di € 16.444,00.
− deliberazione n. 2643 del 26.11.2009, con la quale la Giunta regionale ha confermato l’Azienda per i Servizi Sanitari
n. 4 Medio Friuli, quale referente per la problematica dell’alcolismo.
− deliberazioni n. 2619 del 16.12.2010 e n. 2591 del 29.12.2011 della Giunta regionale, nelle quali, tra le attività di
carattere sovraziendale (finalizzate e/o delegate dalla Regione) relative alla gestione degli anni 2011 e 2012, risulta che
all’A.S.S. n. 4 Medio Friuli è stato affidato il coordinamento nazionale e regionale in materia di alcologia.
Il decreto oggetto di controllo dispone l’impegno e la contestuale liquidazione del suddetto importo.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio.
Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del
pagamento.
FINALITA' 8 PROTEZIONE SOCIALE
Funzione 4 casa ed edilizia residenziale
Capitolo 3240 (u.bi. 8.4.2.1144) interventi di edilizia convenzionata in conto capitale pluriennali
(Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori
pubblici, università – Servizio edilizia)
Ai sensi della legge regionale 7 marzo 2003, n. 6, articoli 1 e 2, la Regione promuove l’acquisizione
della prima casa in proprietà e sostiene lo sviluppo dell’edilizia abitativa e il mercato delle locazioni
a uso abitativo, anche mediante gli interventi di edilizia convenzionata: gli obiettivi dell'azione
regionale nell'edilizia residenziale pubblica si riferiscono ad alloggi aventi destinazione d'uso
residenziale come determinata dagli strumenti urbanistici comunali. Secondo il comma 2
dell’articolo 10, i contributi in conto capitale possono essere concessi fino all’intero ammontare
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
126
della spesa ritenuta ammissibile ed erogati in unica soluzione, anche in via anticipata, oppure in
più soluzioni. La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede
il sostegno alle politiche per l’edilizia residenziale con particolare riguardo ai contributi per le
domande pervenute entro il 31 dicembre 2013 per l’acquisto della prima casa. Gli stanziamenti sul
capitolo 3240 vengono trasferiti, con deliberazione della Giunta regionale, dal capitolo 3293, che
attiene al fondo per l’edilizia residenziale, per il riparto tra ATER, imprese e cooperative a seguito
della presentazione di nuove domande di edilizia convenzionata.
Si fa riferimento al regolamento di cui al decreto del Presidente della Regione n. 121/2004, e
successive modifiche e integrazioni, concernente le agevolazioni per l’edilizia convenzionata.
Attualmente è in corso il pagamento dei ruoli di spesa fissa, emessi con decreti del 2011.
Il capitolo 3240 nel 2014 presenta euro 30.660,00 in competenza derivata, trasferiti dall’esercizio
2013, ai sensi del comma 3 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione finanziaria e di
contabilità (stanziamenti regionali in conto capitale), interamente impegnati, ma non pagati, con
formazione di residui passivi da competenza.
Presenta altresì euro 627.278,96 in competenza pura, relativi a limiti d’impegno disposti con i
decreti adottati nel 2011. I residui passivi ammontano complessivamente a euro 1.182.506,96 e
sono relativi all’esercizio 2011 per euro 310.619,00, all’esercizio 2012 per euro 275.269,00 e
all’esercizio 2013 per euro 596.618,96. Sono stati pagati complessivamente euro 418.249,96. A
chiusura dell’esercizio 2014 permangono residui passivi pari a euro 277.619,00, provenienti
dall’esercizio 2011, euro 211.369,00 dal 2012 ed euro 275.269,00 dal 2013, che vengono tutti (per un
importo complessivo di euro 764.257,00) legittimamente mantenuti, nell’ambito del regime
ordinario di quattro anni per le spese in conto capitale.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “sono proseguite nel corso del 2014 le
procedure per la concessione ed erogazione dei contributi per l’acquisizione in proprietà della prima
casa”.
Nel 2014 è stato adottato sul capitolo 3240 un decreto d’impegno, relativo alla realizzazione di
dodici alloggi di edilizia convenzionata in Comune di Fontanafredda, che viene sottoposto a
controllo; è soggetta a verifica anche la rata del ruolo di spesa fissa dall’importo più elevato fra i sei
ruoli a residui presenti sul capitolo, relativa all’erogazione all’ATER di Udine di nove annualità
(2012-2020) del contributo decennale per l’acquisto di ventisei alloggi in Udine, via San Paolo, 24.
127
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Decreto n. 2371 del 3.6.2014 € 30.660,00 (CD) ed € 30.660,00 (C) – concessione a un’impresa di costruzioni del
contributo per la realizzazione di 12 alloggi di edilizia convenzionata in Comune di
Fontanafredda – codice di bilancio 2.03.02 trasferimenti in conto capitale a imprese
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− domanda di contributo del 19.10.2012, pervenuta in Regione il 22.10.2012, con la quale un’impresa di costruzioni
chiede la concessione del contributo di edilizia convenzionata di € 30.660,00 annui per 10 anni, per la costruzione di 12
alloggi;
− delibera della Giunta regionale n. 701 di data 11.4.2013, e successiva delibera n. 1299 del 19.7.2013, con cui, tenuto
conto della grave crisi economica che interessa tutti i settori dell’economia regionale, le risorse pari a € 30.660,00 annui
per 10 anni sono riportate dal cap. 3239 di edilizia agevolata al fondo regionale per l’edilizia residenziale (cap. 3293),
per essere ridestinate al cap. 3240 di edilizia convenzionata;
− delibera della Giunta regionale n. 2024 di data 8.11.2013, con la quale la domanda di cui sopra è ammessa a
finanziamento in regime di edilizia convenzionata; alla spesa, che viene prenotata, si fa fronte con le risorse attribuite
dalle citate delibere giuntali;
− nota del 20.11.2013, pervenuta in Regione il 5.12.2013, con la quale l’impresa di costruzioni trasmette la
documentazione richiesta per la concessione del contributo.
Il decreto oggetto di controllo concede all’impresa di costruzioni il contributo nella misura costante di annui €
30.660,00 per 10 annualità e impegna la spesa sul capitolo 3240 (con limite decennale) in conto competenza derivata
2013 per la prima annualità e in conto competenza 2014 per la seconda, mentre le annualità relative agli anni dal 2016
al 2022 gravano sulle corrispondenti unità di bilancio e capitoli dei capitoli degli anni medesimi; entro un anno dalla
notifica del provvedimento l’impresa è obbligata, pena la revoca del contributo, a presentare l’attestazione di inizio dei
lavori; l’alienazione degli alloggi deve intervenire entro 3 anni dall’ultimazione dei lavori. Il contributo sarà erogato in
rate annuali costanti a favore degli acquirenti.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio.
RSF n. 183936/R (2013) € 138.149,96 (rata 3) – erogazione all’ATER di Udine di 9 annualità (2012-2020) del
contributo decennale per l’acquisto di 26 alloggi in Udine – cod. SIOPE 2324 trasferimenti
in conto capitale a imprese pubbliche
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- delibera n. 2677 del 12.12.2010 di assegnazione dell’importo complessivo di annui euro 470.250,00, dal 2010 al 2019,
a favore dell’ATER di Udine e di prenotazione della relativa spesa che comprende, tra gli altri, il contributo di euro
143.000,00 per l’acquisto di 26 alloggi in Udine;
- decreto n. 1710 del 6.9.2011, con il quale è concesso all’ATER di Udine il contributo di € 138.149,96 annui per 10
anni per l’acquisto di un immobile costituito da 26 alloggi in Comune di Udine, da assegnare in locazione; il decreto
impegna la spesa sul capitolo 3240 (con limite decennale) in conto competenza derivata 2010 per la prima annualità e
in conto competenza 2011 per la seconda; autorizza il pagamento della prima annualità, scaduta in data 1.9.2011, con
mandato di pagamento, nonché l’emissione di un ruolo di spesa fissa per il pagamento delle successive 9 annualità con
scadenza in data 1 settembre di ogni anno. La locazione degli alloggi deve intervenire entro 3 anni dall’acquisto; se è
stata locata solo parte degli alloggi, l’ATER deve restituire le somme percepite e non spettanti.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita,
elementi di irregolarità degli atti nella fase del pagamento.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
128
Funzione 5 lavoro
Capitolo 8550 (u.bi. 8.5.1.1146) trasferimenti alle Province per l’esercizio delle funzioni trasferite in
materia di politica attiva del lavoro, collocamento e avviamento al lavoro e servizi
all’impiego, conflitti del lavoro e anagrafe dei soggetti che hanno adempiuto o
assolto all’obbligo scolastico (Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari
opportunità, politiche giovanili e ricerca – Servizio lavoro e pari opportunità)
Per sostenere il mantenimento di posti di lavoro in un periodo di crisi generalizzata nonché delle
potenzialità imprenditoriali del territorio regionale, in una prospettiva futura di incremento sia dei
livelli di occupazione sia del tessuto imprenditoriale, la Regione, nella sua relazione politico
programmatica per il triennio 2014-2016, prevede la realizzazione di azioni di politica attiva, con il
trasferimento di risorse alle Province, finalizzate a incrementare l’occupabilità e la spendibilità nel
mercato del lavoro, favorendo l’inserimento e il reinserimento lavorativo, l’integrazione e la
stabilizzazione occupazionale. Nella fattispecie in esame si tratta di interventi per i quali
l’allocazione delle risorse è definita dalla normativa (articoli 30, 31, 32 e 33 della legge regionale n.
18/2005, dedicati in particolare alla promozione dell’occupazione, di nuove attività imprenditoriali,
della stabilità occupazionale, nonché al lavoro in cooperativa); l’attività è di competenza delle
Province cui sono trasferiti i fondi.
Si fa riferimento al regolamento emanato con decreto del Presidente della Regione n. 237/2013,
relativo alla concessione e all’erogazione degli incentivi per gli interventi di politica attiva del
lavoro.
Nel 2014 il capitolo 8550 presenta euro 10.000.000,00 in competenza pura, interamente impegnati e
pagati. Anche i residui passivi relativi al 2013, ammontanti a euro 1.200.000,00, sono stati
interamente pagati.
La relazione di verifica allegata l rendiconto 2014 attesta che “le risorse disponibili sono state
interamente impegnate in favore delle Province per la concessione di incentivi per interventi di politica
attiva del lavoro”.
Nel 2014 sono stati adottati sul capitolo 8550 undici decreti d’impegno; sono stati inoltre emessi
undici mandati di pagamento a competenza e quattro a residui. Per ogni tipologia dei suddetti atti,
è stato sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in particolare il decreto d’impegno è
afferente la promozione, l’occupazione, le nuove attività imprenditoriali e la gestione delle gravi
difficoltà occupazionali nella Provincia di Udine, mentre il relativo mandato di pagamento
129
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
riguarda la liquidazione della seconda tranche; il mandato a residui attiene la liquidazione alla
Provincia di Pordenone per la creazione di nuove imprese e l’acquisto di partecipazioni prevalenti.
Decreto n. 3456 del 5.6.2014 € 2.410.726,80 – seconda tranche dell’erogazione per la Provincia di Udine – codice di
bilancio 1.05.03 trasferimenti correnti a enti delle Amministrazioni locali
Mandato n. 7/C € 2.410.726,80 – liquidazione seconda tranche - cod. SIOPE 1532 trasferimenti correnti a Province
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− nota n. 44 del 2.1.2014 del Servizio lavoro e pari opportunità della Direzione centrale lavoro, con la quale si richiede
al Servizio osservatorio mercato del lavoro il numero dei disoccupati al 30.9.2013 iscritti presso i Centri per l’impiego di
ogni Provincia;
− nota n. 890 del 13.1.2014 del Servizio osservatorio mercato del lavoro della Direzione centrale lavoro, secondo cui i
disoccupati nella Provincia di Udine risultano 58.615;
− decreto n. 1630 del 12.3.2014, che assegna alle Province risorse per € 10.000.000,00 per il finanziamento degli
interventi di politica attiva del lavoro, disponendo la prenotazione del suddetto importo;
− nota pervenuta in Regione il 14.4.2014, con la quale la Provincia comunica il numero delle domande presentate al
31.3.2014 nonché il potenziale fabbisogno finanziario pari a € 3.255.652,06.
Il decreto oggetto di controllo, considerato che alla Provincia di Udine sono stati già liquidati euro 844.925,26 (decreto
n. 1714/2014), concede alla medesima l’importo di € 2.410.726,80; ne dispone l’impegno e la liquidazione.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio.
Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del
pagamento.
Mandato n. 4/R (2013) € 463.255,81 – liquidazione - cod. SIOPE 1532 trasferimenti correnti a Province
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 7469 del 25.11.2013, con il quale è concesso alla Provincia di Pordenone l’importo di € 463.255,81 per la
concessione e l’erogazione degli incentivi; il decreto ne dispone l’impegno;
- nota di data 8.4.2014, pervenuta in Regione nella stessa data, con la quale la Provincia chiede il pagamento delle
risorse concesse e impegnate;
- decreto n. 2673 del 9.4.2014, con il quale è liquidata alla Provincia di Pordenone la somma di € 463.255,81.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita,
elementi di irregolarità degli atti nella fase del pagamento.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
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FINALITA' 10 affari istituzionali, economici e fiscali generali
Funzione 1 affari istituzionali generali
Capitolo 9808 (u.bi. 10.1.1.1162) spese per il funzionamento di consigli, comitati, collegi e
commissioni, compresi i gettoni di presenza, le indennità di missione, il rimborso
spese, i compensi, gli assegni ai relatori e per lo studio di particolari problemi
regionali, al personale estraneo alla Regione, nonché spese per l’adesione ad
associazioni che svolgano un’attività che possa interessare la Regione e per la
partecipazione agli oneri per convegni, congressi e iniziative particolari promossi
da istituzioni, fondazioni, enti e associazioni ovvero da una o più Regioni o
comitati organizzatori dalle stesse costituiti, ai quali aderisce la Regione, nonché
oneri per la partecipazione di amministratori ai suddetti convegni, congressi e
iniziative (Direzione centrale ambiente ed energia – Servizio affari generali e
amministrativi)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede la
disponibilità di risorse per garantire il funzionamento degli organi collegiali previsti e disciplinati
dalla normativa nazionale e regionale presso l’Amministrazione e delle commissioni e comitati
operanti in ambito regionale, in base a leggi e regolamenti, nonché per le quote associative dovute
ad associazioni, che svolgano attività di interesse regionale cui la Regione aderisce o per la
partecipazione a iniziative promosse dalle associazioni stesse (convegni, congressi, iniziative di
informazione interregionale). Il procedimento prevede la prenotazione delle risorse e l’assegnazione
dei fondi al funzionario delegato per il pagamento dei gettoni di presenza, delle indennità di
rimborso spese, delle quote associative, ai sensi della legge regionale 23 agosto 1982, n. 63 e della
legge regionale 28 ottobre 1980, n. 58.
Il capitolo 9808 era già stato oggetto di controllo in occasione della dichiarazione di affidabilità del
rendiconto 2006 88 : in quel contesto la Sezione aveva rilevato un’inesatta e incompleta
quantificazione dei compensi spettanti ai componenti di una commissione tecnica consultiva; le
singole posizioni erano state successivamente regolarizzate.
Lo stanziamento iniziale in competenza di euro 8.100,00 è stato elevato, a seguito di variazione in
aumento disposta con le legge regionale di assestamento del bilancio 2014, a euro 13.600,00,
88
Si vedano pagg. 95-97 della relazione DAS 2006 (delib. n. 21/2007).
131
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
impegnati per euro 13.578,79 e pagati per euro 10.678,79, con formazione di residui passivi da
competenza per euro 2.900,00, e invio a economia di euro 21,21.
I residui passivi ammontano complessivamente a euro 15.800,00 e sono relativi all’esercizio 2012
per euro 8.900,00 e 2013 per euro 6.900,00. Sono stati pagati euro 1.258,78 relativi al 2012, mentre
la differenza, pari a euro 7.641,22, è stata inviata a economia per superamento dei termini ordinari
di conservazione. A chiusura dell’esercizio 2014 permangono i residui passivi provenienti dal 2013
pari a euro 6.900,00, legittimamente mantenuti, nell’ambito del regime ordinario di due anni per le
spese in conto corrente.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “nell’anno 2014 si è provveduto: al
pagamento della quota associativa annuale al coordinamento delle Agende 21 locali italiane; all’intero
pagamento delle competenze maturate a tutto il 2014 da parte dei commissari della commissione tecnico
consultiva VIA, nonché della commissione per la preselezione dei candidati idonei all’incarico di
Direttore generale dell’ARPA FVG”.
Nel 2014 sul capitolo 9808 sono stati adottati due decreti d’impegno; sono stati inoltre emessi
tredici ordinativi secondari del funzionario delegato a competenza e due a residui. Per ogni
tipologia dei suddetti atti, è stato sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in
particolare il decreto attiene all’impegno e all’autorizzazione all’emissione di un ordine di
accreditamento a favore del funzionario delegato.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una maggiore trasparenza delle informazioni
riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle
politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 9808 sarà frazionato nei capitoli 9808 medesimo,
9814 (spese per il funzionamento di consigli, comitati, collegi e commissioni, compresi i gettoni di
presenza, le indennità di missione, il rimborso spese, i compensi, gli assegni ai relatori e per lo
studio di particolari problemi regionali, al personale estraneo alla Regione, nonché spese per
l’adesione ad associazioni che svolgano un’attività che possa interessare la Regione e per la
partecipazione agli oneri per convegni, congressi e iniziative particolari promossi da istituzioni,
fondazioni, enti e associazioni ovvero da una o più Regioni o comitati organizzatori dalle stesse
costituiti, ai quali aderisce la Regione, nonché oneri per la partecipazione di amministratori ai
suddetti convegni, congressi e iniziative – prestazioni professionali e specialistiche) e 9815 (stessa
denominazione - altri servizi).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
132
Decreto n. 102 del 27.1.2014 € 8.100,00 – impegno della spesa destinata al funzionamento di consigli, comitati, collegi e
commissioni, compresi i gettoni di presenza, le indennità di missione, il rimborso spese, i
compensi, gli assegni ai relatori per lo studio di particolari problemi regionali, al
personale esterno alla Regione e per la partecipazione agli oneri per convegni, congressi
ed iniziative particolari promossi da istituzioni, fondazioni, enti e associazioni ovvero da
una o più regioni o comitati organizzatori dalla stessa costituiti, ai quali aderisce la
Regione, nonché oneri per la partecipazione di amministratori ai suddetti convegni,
congressi ed iniziative. È quindi autorizzata l’emissione di un ordine di accreditamento a
favore del funzionario delegato.– codice di bilancio 1.03.01
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 80 del 21.1.2014, con cui si autorizza la spesa per le finalità suindicate;
− nota del Direttore regionale della Direzione dell’ambiente e dei lavori pubblici del 15.1.2004 che informa la Direzione
delle risorse economiche e finanziarie della nomina del funzionario delegato;
Si osserva che nelle premesse del decreto n. 102 del 2014 di autorizzazione all’emissione dell’ordine di accreditamento
non sono indicate le norme di legge che autorizzano l’apertura di credito, citate nel POG (artt. 1 e 2, l.r. 28.10.1980, n.
58; artt. 2, 4 bis, l.r. 23.8.1982, n. 63).
L'esame della documentazione ha evidenziato la legittimità e la regolarità della procedura seguita, la corretta
imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione
del codice di bilancio.
Ordinativo secondario su OA n. 2/C € 5.500,00 – pagamento quota 2014 di adesione all’Associazione Coordinamento
Agende 21 locali italiane - cod. SIOPE 1364
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− nota del Direttore regionale della Direzione dell’ambiente e dei lavori pubblici di data 15.1.2004 che informa la
Direzione delle risorse economiche e finanziarie della nomina del funzionario delegato;
− nota del funzionario delegato del 11.8.2014 di richiesta dell’accreditamento in conto competenza 2014
dell’ammontare di euro 5.500,00;
− decreto n. 101 del 11.8.2014 di autorizzazione della spesa di euro 5.500,00 destinata al funzionamento di consigli,
comitati, collegi e commissioni, compresi i gettoni di presenza, le indennità di missione, il rimborso spese, i compensi,
gli assegni ai relatori per lo studio di particolari problemi regionali, al personale esterno alla Regione e per la
partecipazione agli oneri per convegni, congressi ed iniziative particolari promossi da istituzioni, fondazioni, enti e
associazioni ovvero da una o più regioni o comitati organizzatori dalla stessa costituiti, ai quali aderisce la Regione,
nonché oneri per la partecipazione di amministratori ai suddetti convegni, congressi ed iniziative;
− decreto n. 1614 del 11.8.2014 di impegno di euro 5.500,00 in conto competenza 2014 destinata alla suddetta spesa e
di autorizzazione all’emissione di un ordine di accreditamento a favore del funzionario delegato;
− rendiconto del funzionario delegato del 17.2.2015 afferente alle aperture di credito ricevute e alle somme erogate sul
cap. 9808 nel corso dell’esercizio 2014. Il rendiconto è stato scaricato dalla Ragioneria della Regione in data 4.3.2015.
In allegato al rendiconto è prodotta la seguente documentazione:
− deliberazione della Giunta regionale n. 2479 del 12.7.2002 di adesione, tra le altre, al Coordinamento Agende 21
Locali italiane;
− nota del 16.4.2014 della direttrice dell’associazione Coordinamento Agende 21 locali italiane, non acquisita al
protocollo della Regione, di richiesta di rinnovo della quota di adesione all’associazione medesima dalla quale risulta
che la Regione “non rinnova l’adesione dal 2009”.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Ordinativo secondario su OA n. 1/R (2012) € 1.021,26 – pagamento gettoni di presenza e rimorso spese a un membro
della Commissione tecnico consultiva VIA per la partecipazione ai lavori
del 2011 - cod. SIOPE 1348
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− nota del Direttore regionale della Direzione dell’ambiente e dei lavori pubblici del 15.1.2004 che informa la Direzione
delle risorse economiche e finanziarie della nomina del funzionario delegato signor Giovanni Milossevich;
− decreto n. 51 del 13.1.2012 di autorizzazione della spesa di euro 24.500,00 destinata al funzionamento di consigli,
comitati, collegi e commissioni, compresi i gettoni di presenza, le indennità di missione, il rimborso spese, i compensi,
133
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
gli assegni ai relatori per lo studio di particolari problemi regionali, al personale esterno alla Regione e per la
partecipazione agli oneri per convegni, congressi ed iniziative particolari promossi da istituzioni, fondazioni, enti e
associazioni ovvero da una o più regioni o comitati organizzatori dalla stessa costituiti, ai quali aderisce la Regione,
nonché oneri per la partecipazione di amministratori ai suddetti convegni, congressi ed iniziative;
− decreto n. 53 del 13.1.2012 di impegno di euro 24.500,00 in conto competenza 2012 destinata alla suddetta spesa e di
autorizzazione all’emissione di un ordine di accreditamento a favore del funzionario delegato;
− decreto n. 100 del 23.1.2013 di impegno della somma di euro 20.100,00 in conto competenza 2013 destinata alla
suddetta spesa e di autorizzazione all’emissione di un ordine di accreditamento a favore del funzionario delegato;
− nota del funzionario delegato del 28.1.2014 di richiesta dell’accreditamento in conto residui degli importi impegnati
nel corso del 2012 e 2013 non utilizzati pari all’importo complessivo di euro 15.800,00;
− decreto n. 261 del 18.2.2014 di autorizzazione all’emissione di ordini di accreditamento per l’importo complessivo di
euro 15.800,00 di cui euro 8.900,00 riferiti all’impegno primario di cui al suddetto decreto n. 53/2012 e euro 6.900,00
riferiti all’impegno primario di cui al succitato decreto n. 100/2013;
− ordine di accreditamento n. 1/R (2012) di data 18.2.2014 per l’importo di euro 8.900,00;
− rendiconto del funzionario delegato del 17.2.2015 afferente alle aperture di credito ricevute e alle somme erogate sul
cap. 9808 nel corso dell’esercizio 2014. Il rendiconto è stato scaricato dalla Ragioneria della Regione in data 4.3.2015.
Al rendiconto sono allegati i documenti giustificativi della spesa.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
Capitolo 9748 (u.bi. 10.1.1.1163) spese per studi e incarichi di consulenza (Direzione centrale
funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme – Servizio affari
istituzionali e locali, polizia locale e sicurezza)
Ai sensi dell’articolo 12, comma 23, della legge finanziaria regionale 2014, la spesa annua della
Regione per studi e incarichi di consulenza nel 2014 non può essere superiore all’80% del limite di
spesa per l’anno 2013. La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016
prevede, al fine di acquisire nuove e migliori conoscenze e migliorare l’azione di governo e
amministrativa, finanziamenti di studi e ricerche, sulla base di incarichi affidati con le procedure
previste dalla vigente normativa, di particolare interesse delle strutture operative, nelle materie di
propria competenza. Nella fattispecie in esame, si tratta di spese per la formazione della polizia
locale e dei volontari mediante l’affidamento di incarichi di docenza.
Lo stanziamento iniziale del capitolo 9748 in competenza di euro 150.000,00 è stato ridotto, a
seguito di variazione in diminuzione disposta dalla legge regionale di assestamento del bilancio
2014, a euro 90.000,00, impegnati per euro 83.178,67 e pagati per euro 32.308,67, con formazione di
residui passivi da competenza per euro 50.870,00, e invio in economia di euro 6.821,33.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “sono state sostenute le spese per gli
incarichi relativi alle attività di formazione della Polizia locale per i docenti selezionati tramite
procedura comparativa”.
Nel 2014 sul capitolo 9748 sono stati adottati diciassette decreti d’impegno; sono stati inoltre
emessi tredici mandati di pagamento a competenza. Per ogni tipologia dei suddetti atti, è stato
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
134
sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in particolare il decreto d’impegno riguarda
il programma delle attività formative per il personale della polizia locale (corso di formazione
“codice della strada livello avanzato n. 1: infortunistica stradale”), mentre il mandato di
pagamento a competenza attiene la liquidazione parziale della spesa per un incarico di docenza.
Decreto n. 2779 del 17.11.2014 € 12.384,00 – impegno di spesa per il conferimento di un incarico di docenza – codice di
bilancio 1.03.01 acquisto di beni e prestazioni di servizi
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 3287 del 18.12.2013, con cui si dispone l’avvio della procedura comparativa per il conferimento di
incarichi individuali di docenza per il corso di formazione “Codice della strada livello avanzato 1: infortunistica
stradale” (V programma formativo per il personale della polizia locale), per un compenso lordo orario di € 90,00
− decreto n. 331 del 4.2.2014, con il quale è prenotato l’importo di € 49.788,00 sul cap. 9748;
− decreto n. 525 del 21.2.2014, di nomina della commissione di valutazione per la procedura comparativa;
− verbale della Commissione del 30.5.2014, di verifica di ammissibilità delle domande, di valutazione comparativa e di
approvazione della graduatoria;
− nota n. 15585 del 4.6.2014 del Servizio affari istituzionali e locali, polizia locale e sicurezza della Direzione centrale
funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, con la quale si informa un docente dell’esito della
procedura comparativa per il conferimento degli incarichi;
− decreto n. 2660 del 5.11.2014, con il quale si prenotano risorse integrative per € 26.832,00;
− delibera della Giunta regionale n. 2067 del 7.11.2014, che approva il VI programma formativo per il personale della
polizia locale in continuità con la programmazione in essere;
− nota n. 28892 del 7.11.2014 del Servizio affari istituzionali e locali, polizia locale e sicurezza della Direzione centrale
funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, restituita per accettazione il 13.11.2014, con la
quale si propone al suddetto docente l’affidamento dell’incarico.
Il decreto oggetto di controllo dispone che l’obbligazione a carico dell’Amministrazione sia esigibile dal 29.5.2015, data
dell’ultima giornata di corso. Sul decreto il Servizio distaccato di ragioneria della Direzione centrale finanze ha
formulato l’osservazione a vuoto n. 97 del 10.12.2014 (rivolta anche ad altri decreti), nei seguenti termini: “Si comunica
che, a seguito dei chiarimenti forniti nelle vie brevi, lo scrivente Servizio ha dato corso ai decreti in oggetto indicati. Si
richiama comunque l’attenzione, in vista della graduale applicazione dei principi contabili di cui al d.lgs. n. 118/2011, su
quanto previsto in materia di impegni di spesa e in particolare si sottolinea che tutte le obbligazioni passive giuridicamente
perfezionate, da cui derivano spese per la Regione, devono essere registrate nelle scritture contabili quando l’obbligazione è
perfezionata, con imputazione all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza”.
La Sezione prende atto di quanto sopra.
Mandato n. 13/C € 5.723,00 – liquidazione parziale della spesa per incarico di docenza - cod. SIOPE 1350 corsi di
formazione organizzati per terzi
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 1960 del 28.7.2014, con cui viene impegnata la somma di € 8.256,00 a favore di un docente per l’incarico
nell’ambito del corso di formazione “Codice della strada livello avanzato 1: infortunistica stradale”; il decreto dispone
che l’obbligazione a carico dell’Amministrazione sia esigibile per € 6.192,00 dal 5.12.2014 per l’attività di docenza
realizzata entro il 2014 e per € 2.064,00 dal 27.2.2015 per l’attività di docenza realizzata nel 2015;
− nota n. 28562 del 4.11.2014 del Servizio affari istituzionali e locali, polizia locale e sicurezza della Direzione centrale
funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, restituita per accettazione in data 11.11.2014, con
la quale si comunica al docente la modifica di sedi e calendario, per cui il termine di esigibilità per l’attività del 2014
decorre dal 4.12.2014;
− nota n. 29491 del 14.11.2014 del Servizio affari istituzionali e locali, polizia locale e sicurezza della Direzione centrale
funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, restituita per accettazione il 20.11.2014, con la
quale si comunica al docente l’ulteriore modifica del calendario, per cui il termine di esigibilità per l’attività del 2015
decorre dal 30.1.2015;
− nota del 4.12.2014 del docente per un ammontare lordo di € 5.400,00;
− decreto n. 3066 del 4.12.2014 che attesta la conformità delle prestazioni contrattuali eseguite dal docente e autorizza
la liquidazione, quale acconto, di € 5.723,00, relativo al compenso netto, al versamento della ritenuta d’acconto del
135
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
20% sull’importo lordo dovuto, al versamento delle ritenute contributive pensionistiche a carico del percettore e del
committente.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. Non si ravvisano, sulla base della
documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del pagamento.
FINALITA' 11 funzionamento Regione
Funzione 3 Amministrazione regionale
Capitolo 610 (u.bi. 11.3.1.1180) spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per
l’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri,
riviste e pubblicazioni anche su supporto informatico, nonché partecipazione a
specifici
corsi,
seminari,
convegni
e
iniziative
volte
alla
formazione
e
all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza
(Avvocatura della Regione)
La legge regionale 26 febbraio 2001, n. 4, all’articolo 8, comma 52, autorizza le Direzioni centrali a
sostenere spese per le proprie esigenze operative correnti tramite apertura di credito a un
dipendente regionale. Fra le spese contemplate sono previste anche minute spese di
rappresentanza. Il capitolo 610, oggetto di controllo, è di competenza dell’Avvocatura della
Regione e nell’anno 2001 figurava tra le spese di funzionamento.
Nel 2014 il capitolo 610 presenta euro 24.770,00 in competenza, impegnati per euro 8.162,49 e
pagati per euro 3.905,25, con formazione di residui passivi da competenza per euro 4.257,24; la
differenza, pari a euro 16.607,51, è inviata a economia.
I residui passivi relativi al 2012 e al 2013, ammontanti complessivamente a euro 6.408,95, sono
stati pagati per euro 4.941,25. Le rimanenti somme (euro 460,00 dal 2012 ed euro 1.007,70 dal
2013) sono state disimpegnate.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “gli stanziamenti disponibili per le
spese riguardanti esigenze operative correnti sono stati impegnati per l’acquisto di testi giuridici,
giornali e abbonamenti a riviste e di altri materiali e attrezzature d’ufficio, per il pagamento delle spese
relative al software informatico necessario alla gestione dell’attività dell’Avvocatura. Si è anche
provveduto al pagamento di corsi di aggiornamento per gli avvocati interni organizzati da enti di
formazione”.
Nel 2014 sul capitolo 610 è stato adottato un solo decreto d’impegno, sottoposto a controllo,
afferente l’acquisto di beni e servizi e le spese per la partecipazione del personale a iniziative
formative; sono stati inoltre emessi undici ordinativi secondari del funzionario delegato a
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
136
competenza e nove a residui. Per queste ultime tipologie di atti, è stato sottoposto a controllo
quello dall’importo più elevato: in particolare il decreto d’impegno riguarda l’acquisto di beni e
servizi e le spese per la partecipazione del personale a iniziative formative, il relativo ordinativo
secondario a competenza attiene a spese per la partecipazione del personale a iniziative formative,
mentre quello a residui concerne l’acquisto di libri, riviste, pubblicazioni, materiali e attrezzature
d’ufficio.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una maggiore trasparenza delle informazioni
riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle
politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 610 sarà frazionato nei capitoli 610 medesimo,
619 (spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per l’acquisto di materiali e
attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri, riviste e pubblicazioni anche su supporto
informatico, nonché partecipazione a specifici corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla
formazione e all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza – servizi
informatici e di telecomunicazioni), 621 (stessa denominazione - altri beni di consumo), 613 (stessa
denominazione - giornali, riviste e pubblicazioni) e 614 (stessa denominazione - acquisto di servizi
per formazione e addestramento del personale dell’ente).
Dal momento che non risulta siano state sostenute nel 2014 spese di rappresentanza, la disamina
del capitolo 610 resta collocata in questa sede e non nella successiva parte dedicata
all’approfondimento sulle suddette spese di rappresentanza.
Decreto n. 15 del 7.3.2014 € 24.770,00 – impegno della spesa ed emissione di 2 ordini di accreditamento – codice di
bilancio 1.03.01 acquisto di beni e prestazione di servizi e 1.02.05 altre spese per il
personale
Ordinativo secondario su OA n. 1/C € 960,00 – pagamento di tre quote di iscrizione al corso intensivo di diritto sanitario
e farmaceutico per tre avvocati - cod. SIOPE 1251 formazione del personale
Il decreto oggetto di controllo dispone l’impegno per il 2014 della somma complessiva di € 24.770,00, destinata per €
14.770,00 all’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio e per € 10.000,00 alle spese per la partecipazione del
personale a specifici corsi. È quindi autorizzata l’emissione di 2 ordini di accreditamento a favore del funzionario
delegato.
E’ stata esaminata inoltre la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 34 del 30.4.2014, con cui si dispone l’iscrizione di tre unità di personale a un corso intensivo di diritto
sanitario e farmaceutico (29-31.5.2014), per la spesa complessiva di € 960,00 a valere sulla relativa apertura di credito;
− schede di iscrizione al predetto corso di data 30.4.2014;
− fattura n. 46 del 31.5.2014 (pervenuta in Regione il 5.6.2014) del Centro studi organizzatore del corso, per un totale
di € 960,00.
È stato trasmesso anche il rendiconto delle spese sostenute nel 2014 dal funzionario delegato sul cap. 610 (caricato il
26.2.2015, scaricato il 7.5.2015, sul quale era stato formulato il rilievo di ragioneria n. 7 del 13.4.2015, riguardante a
ogni buon conto un ordine di accreditamento a residui, di cui alla schedina successiva), che documenta la spesa di €
960,00, effettuata il 19.6.2014 per il pagamento delle tre quote di iscrizione al citato corso.
137
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio.
Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del
pagamento.
Ordinativo secondario su OA n. 1/R (2013) € 1.115,00 – rinnovo dell’abbonamento di 8 riviste giuridiche - cod. SIOPE
1343 pubblicazioni, giornali e riviste
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 17 del 14.2.2013, con cui si dispone l’impegno per il 2013 della somma complessiva di € 20.500,00,
destinata per € 10.500,00 all’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio e per € 10.000,00 alle spese per la
partecipazione del personale a specifici corsi. È quindi autorizzata l’emissione di 2 ordini di accreditamento a favore del
funzionario delegato;
- decreto n. 33 del 4.4.2013, con il quale si dispone il rinnovo per l’anno 2013 degli abbonamenti a quotidiani, riviste e
pubblicazioni, fra cui 8 riviste giuridiche di una stessa Casa editrice; i contratti sono stipulati mediante scambio di
corrispondenza;
- preventivo del 9.4.2013, pervenuto in Regione il 10.4.2013, con il quale la Casa editrice determina in € 1.115,00
l’importo complessivo per gli abbonamenti alle riviste giuridiche;
- fattura n. 20171929 del 30.11.2013, pervenuta in Regione il 27.12.2013, per un importo complessivo di € 1.115,00;
- nota n. 5309 del 2.12.2013 dell’Avvocatura della Regione di conferma del rinnovo degli abbonamenti per l’anno
2013, restituita dalla Casa editrice per accettazione nella stessa data;
- decreto n. 18 del 10.3.2014, con cui si dispone l’emissione, in favore del funzionario delegato, di un ordine di
accreditamento in conto residui di € 4.948,95, per provvedere al pagamento delle obbligazioni assunte durante il 2013 e
non ancora pagate, relative all’O/A n. 1 in conto competenza 2013.
È stato trasmesso anche il rendiconto delle spese sostenute nel 2014 dal funzionario delegato sul cap. 610 (caricato il
26.2.2015, scaricato il 7.5.2015), che documenta la spesa di € 1.115,00, effettuata il 20.8.2014 per il rinnovo 2013
dell’abbonamento a 8 riviste giuridiche. Sul rendiconto era stato formulato il rilievo di ragioneria n. 7 del 13.4.2015,
superato con il discarico del rendiconto, riguardante fra l’altro proprio l’ordinativo secondario di spesa di cui al
presente controllo: il Servizio distaccato di ragioneria della Direzione centrale finanze aveva rilevato che “l’esecuzione
della prestazione sembra essere iniziata prima dell’ordinazione della stessa; la relativa fattura (del 30.11.2013) comunque
precede l’ordinazione (del 2.12.2013)”. Per la medesima spesa erano altresì rilevati la mancanza dell’attestazione di
conformità della prestazione nonché il notevole ritardo (20.8.2014) con cui era stato eseguito il pagamento della fattura
(datata 30.11.2013). L’Avvocatura della Regione, il 28.4.2015, ha comunicato in merito al primo punto che il rinnovo
degli abbonamenti a 8 riviste giuridiche edite dalla stessa Casa editrice è stato disposto con decreto a contrarre n. 33
del 4.4.2013, citato in precedenza. In dicembre si è ritenuto comunque opportuno rinnovare i predetti abbonamenti,
utili per l’aggiornamento professionale e per la consultazione anche ex post.
Solo a seguito del rinnovo l’editore ha inviato all’Avvocatura tutti i numeri arretrati dell’anno 2013 delle riviste: “la
prestazione è quindi iniziata dopo l’ordinazione stessa. La fattura di data 30.11.2013 è stata emessa in automatico
dall’editore ed è pervenuta in data 27.12.2013”. Poiché si era in prossimità della chiusura dell’anno, l’Avvocatura non ha
ritenuto di chiedere l’annullamento della fattura e la riemissione di una nuova con data successiva alla stipula del
contratto.
Sul secondo punto l’Avvocatura ha inviato l’attestazione di conformità della prestazione redatta il 27.4.2015, posto che
tutti i numeri delle riviste sono successivamente pervenuti. Ha fatto comunque presente di non aver mai ritenuto di
emettere l’attestazione di conformità della prestazione in caso di rinnovo di abbonamenti, “perché il contratto di
abbonamento prevede il pagamento anticipato per una somministrazione o un servizio che verranno resi nel corso dell’anno o
in un periodo successivo”. Infine, in merito al ritardato pagamento della fattura, l’Avvocatura ha evidenziato come la
ditta fornitrice, nonostante i solleciti, non abbia inviato tempestivamente la documentazione necessaria per la
liquidazione.
La Sezione prende atto di quanto sopra e, pur a fronte della modesta rilevanza economica della fattispecie in esame e
tenendo conto dell’oggetto del contratto, evidenzia la necessità di prestare attenzione al rispetto di ogni elemento
rilevante ai fini della genesi e gestione del contratto.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
138
Capitolo 9732 (u.bi. 11.3.1.1180) spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per
l’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri,
riviste e pubblicazioni anche su supporto informatico, nonché partecipazione a
specifici
corsi,
seminari,
convegni
e
iniziative
volte
alla
formazione
e
all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza – spese
correnti (Direzione generale – Servizio programmazione, pianificazione strategica,
controllo di gestione e statistica)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede la
destinazione, alle singole Direzioni, di risorse per le esigenze operative correnti, ivi compresa quella
per l’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri, riviste e
pubblicazioni anche su supporto informatico, banche dati on line di tipo giuridico e normativo,
nonché per la partecipazione a specifici corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla formazione e
all’aggiornamento professionale. A queste finalità si aggiungono, per la Direzione generale, minute
spese di rappresentanza. Il riferimento normativo è dato dall’articolo 8, comma 52, della legge
regionale 26 febbraio 2001, n. 4.
Nel 2014 il capitolo 9732 presenta euro 22.000,00 in competenza, impegnati per euro 12.557,31 e
pagati per euro 10.521,02, con formazione di residui passivi da competenza per euro 2.036,29; la
differenza, pari a euro 9.442,69, è inviata a economia.
I residui passivi relativi al 2013, ammontanti a euro 490,00, sono stati interamente pagati.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “sono stati sostenuti oneri e spese per
le esigenze operative correnti, ivi comprese le spese per l’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio,
attrezzature informatiche, libri, riviste e pubblicazioni anche su supporto informatico, nonché per la
partecipazione a corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla formazione e all’aggiornamento
professionale nonché per le minute spese di rappresentanza”.
Nel 2014 sul capitolo 9732 sono stati adottati tre decreti d’impegno; sono stati inoltre emessi a
competenza un mandato di pagamento e venti ordinativi secondari del funzionario delegato e a
residui un mandato di pagamento. Per ogni tipologia dei suddetti atti, è stato sottoposto a
controllo quello dall’importo più elevato: in particolare il decreto d’impegno è afferente
l’autorizzazione all’apertura di un ordine di accreditamento a favore del funzionario delegato,
mentre l’ordinativo secondario a competenza, emesso sullo stesso ordine, riguarda le spese per corsi
di formazione; il mandato a residui attiene la partecipazione a un corso di formazione professionale.
139
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una maggiore trasparenza delle informazioni
riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle
politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 9732 sarà frazionato nei capitoli 9732 medesimo,
9736 (spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per l’acquisto di materiali e
attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri, riviste e pubblicazioni anche su supporto
informatico, nonché partecipazione a specifici corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla
formazione e all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza –
acquisto di servizi per formazione e addestramento del personale dell’ente), 9737 (stessa
denominazione - giornali, riviste e pubblicazioni) e 9738 (stessa denominazione - altri beni di
consumo).
Dal momento che non risulta siano state sostenute nel 2014 spese di rappresentanza, la disamina
del capitolo 9732 resta collocata in questa sede e non nella successiva parte dedicata
all’approfondimento sulle suddette spese di rappresentanza.
Decreto n. 28 del 13.2.2014 € 15.000,00 – adozione dell’atto di impegno e autorizzazione all’apertura di un ordine di
accreditamento a favore del funzionario delegato – codice di bilancio 01.02.05 altre spese
per il personale
Ordinativo secondario su OA n. 2/C € 4.392,00 – corso individuale Adobe - cod. SIOPE 1251 formazione del personale
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 13 del 23.1.2014, con il quale viene adottato il progetto relativo alle competenze in capo alla Direzione
generale per l’anno 2014; è considerato obiettivo prioritario l’aggiornamento costante della professionalità del proprio
personale; la Direzione, per quanto riguarda i programmi, intende promuovere la partecipazione del personale a corsi;
per tali ragioni vengono prenotate le risorse necessarie, pari a € 22.000,00 sul cap. 9732;
− decreto n. 23 del 28.1.2014 di sprenotazione, per esigenze contabili, di € 1.000,00.
Il decreto oggetto di controllo dispone l’impegno e l’apertura di un ordine di accreditamento della somma di €
15.000,00 per il complesso delle iniziative di formazione professionale. E’ stata altresì esaminata la seguente
documentazione:
− nota n. 2038 di data 8.7.2014 del Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e
statistica della Direzione generale, firmata per accettazione dal responsabile di una società di formazione, con cui si
conferma l’iscrizione di 6 partecipanti a un corso di tre giornate (15, 16 e 17.7.2014) per un costo totale di € 3.600,00 +
IVA;
− fattura della società di data 8.7.2014 (pervenuta in Regione nella stessa data), per complessivi € 4.392,00, con
scadenza 15.8.2014, munita del visto di regolare esecuzione della prestazione.
È stato trasmesso anche il rendiconto delle spese sostenute dal funzionario delegato (carico il 27.2.2015, scarico il
23.3.2015), che documenta la spesa di € 4.392,00, effettuata il 23.7.2014 per il corso individuale Adobe.
L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa,
la rispondenza degli importi alla documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice di bilancio.
Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità negli atti nella fase del
pagamento.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
140
Mandato n. 1/R (2013) € 490,00 – partecipazione a un corso di formazione professionale - cod. SIOPE 1251 formazione
del personale
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 31 del 19.11.2013, di autorizzazione e prenotazione della spesa di € 490,00 per un corso di formazione
professionale di due giornate gestito da una società;
- decreto n. 33 del 21.11.2013, che impegna la somma di € 490,00 per la partecipazione al corso di formazione;
- fattura della società del 2.12.2013 (pervenuta in Regione il 27.12.2013), per € 490,00;
- decreto n. 6 del 14.1.2014, di liquidazione a favore della società del suddetto importo.
***
Con riferimento al necessario contenuto e percorso motivazionale degli atti amministrativi e più precisamente alla necessità
che ci sia una alterità tra il soggetto che emette l’atto amministrativo e il destinatario degli effetti dell’atto stesso (nel caso
concreto, di modesto rilievo, il Direttore di Servizio ha autorizzato, prenotato, impegnato e liquidato la spesa per la propria
partecipazione a un corso di formazione professionale), è stata formulata una richiesta istruttoria in data 24.6.2015 per
conoscere se, all’epoca, esistesse una disciplina regionale analoga a quanto attualmente dispone l’art. 8 del d.P.Reg. n. 39 del
24.2.2015.
La Direzione generale, con nota n. 15195 in data 29.6.2015, ha fatto presente che all’epoca non risultava esistere una
disciplina regionale sul punto e che la fattispecie non può ritenersi generatrice di un conflitto di interessi.
E’ condivisibile quanto precisato dall’Amministrazione circa il fatto che dalla partecipazione a un corso di formazione
consegue un arricchimento personale proiettato all’accrescimento professionale dell’ambiente di lavoro, come pure non è in
discussione la pertinenza alla sfera istituzionale della materia del corso di formazione. Tuttavia, la Sezione segnala
l’importanza che il procedimento amministrativo sia sempre connotato da elementi che, in ossequio alle regole della
trasparenza e ai principi che governano il dovere di astensione, esprimano una tutela, anche anticipata e prudente, dei valori
fondamentali cui l’agire della pubblica Amministrazione deve ispirarsi.
Capitolo 9829 (u.bi. 11.3.1.1180) spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per
l’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri,
riviste e pubblicazioni anche su supporto informatico, nonché partecipazione a
specifici
corsi,
seminari,
convegni
e
iniziative
volte
alla
formazione
e
all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza
(Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche
giovanili e ricerca – Servizio innovazione, professioni e politiche giovanili)
Lo stanziamento sul capitolo 9829 è destinato alla copertura di spese per l’acquisto di beni e servizi
per il funzionamento degli uffici, sulla base della disciplina dettata dallo specifico regolamento,
nonché per la partecipazione del personale a corsi di formazione, previa specifica autorizzazione del
Direttore centrale che, a tale fine, valuta l’attinenza del progetto formativo ai compiti della
Direzione e la pertinenza dello stesso rispetto alla categoria del dipendente interessato. Il capitolo
era già stato esaminato nell’ambito del controllo sulle modalità di gestione dell’avanzo presunto
libero in sede di dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013: in quell’occasione la Sezione
aveva evidenziato, tra l’altro, con riferimento a taluni ordinativi secondari oggetto di controllo, la
mancata esplicitazione delle esigenze di immediatezza e urgenza prevista per l’attivazione delle
spese economali come indicato dall’articolo 10 bis, comma 2, del decreto del Presidente della
Regione n. 216 del 5 ottobre 2010.
141
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Nel 2014 il capitolo presenta euro 28.000,00 in competenza, impegnati per euro 25.332,77 e pagati
per euro 12.592,11, con formazione di residui passivi da competenza per euro 12.740,66; la
differenza, pari a euro 2.667,23, è inviata a economia.
I residui passivi relativi al 2013, ammontanti a euro 16.732,61, sono stati pagati per euro
10.500,03. Le rimanenti somme (euro 6.232,58) sono state disimpegnate.
È stato adottato un solo decreto d’impegno, sottoposto a controllo, sono stati inoltre emessi
trentanove ordinativi secondari del funzionario delegato a competenza e ventidue a residui. Per
queste ultime tipologie di atti, è stato sottoposto a controllo quello dall’importo più elevato: in
particolare un ordinativo secondario a competenza e uno a residui entrambi riguardanti spese
dirette ai sensi dell’articolo 8, comma 52, della legge regionale n. 4/2001, attinenti l’acquisto di beni
e prestazioni di servizi.
In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, di cui al
decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una maggiore trasparenza delle informazioni
riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle
politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 9829 sarà duplicato nei capitoli 9829 medesimo,
9870 (spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per l’acquisto di materiali e
attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri, riviste e pubblicazioni anche su supporto
informatico, nonché partecipazione a specifici corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla
formazione e all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza – altri
beni di consumo), 9949 (stessa denominazione - manutenzione ordinaria e riparazioni), 9837 (stessa
denominazione - giornali, riviste e pubblicazioni) e 9838 (stessa denominazione - acquisto di servizi
per formazione e addestramento del personale dell’ente).
Dal momento che non risulta siano state sostenute nel 2014 spese di rappresentanza, la disamina
del capitolo 9829 resta collocata in questa sede e non nella successiva parte dedicata
all’approfondimento sulle suddette spese di rappresentanza.
Decreto n. 25 del 13.1.2014 € 28.000,00 impegno di spesa e liquidazione, mediante emissione di ordini di
accreditamento, dei fondi a favore del funzionario delegato della Direzione centrale
lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità politiche giovanili e ricerca per le
spese di funzionamento di cui all’art. 8, c. 52, della l.reg. n. 4/2001 (€ 20.000,00 per
l’acquisto di beni e servizi e € 8.000,00 per la partecipazione a corsi, seminari e
iniziative di formazione professionale) – cod. di bilancio 1.03.01 e 1.02.05
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− nota prot. 321 di data 8.1.2014 di richiesta da parte del FD del Servizio innovazione, professioni e politiche
giovanili della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità politiche giovanili e ricerca
dell’accreditamento di € 28.000.000,00 per spese dirette di cui all’art. 8, c. 52, l.reg. n. 4/2001;
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
142
− O/A n. 1/C di € 20.000,00, sul cap. 9829 gestione competenza, disposto a favore del FD della Direzione centrale
lavoro, formazione, commercio e pari opportunità [rectius Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari
opportunità politiche giovanili e ricerca] preposto alle spese per il funzionamento degli organi collegiali nonché per
quelle previste dall’art. 8 della l.reg. n. 4/2001, per le spese dirette;
− O/A n. 2/C di € 8.000,00, sul cap. 9829 gestione competenza, disposto a favore del FD della Direzione centrale
lavoro, formazione, commercio e pari opportunità [rectius Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari
opportunità politiche giovanili e ricerca] preposto alle spese per il funzionamento degli organi collegiali nonché per
quelle previste dall’art. 8 della l.reg. n. 4/2001, per spese per il personale;
− frontespizio rendiconto ordinario esercizio 2014, a valere sul cap. 9829, datato 10.2.2015, con protocollo carico n.
178 del 25.2.2015, non discaricato alla data di chiusura dell’istruttoria, relativo alle aperture di credito ricevute e alle
somme erogate da parte del FD della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità politiche
giovanili e ricerca preposto alle spese per il funzionamento degli organi collegiali nonché per quelle previste dall’art. 8
della l.reg. n. 4/2001, da cui risultano: aperture di credito disposte nel periodo per € 16.732,61 a residui e € 28.000,00 a
competenza, ordinativi estinti/pagamenti effettuati nel periodo per € 10.500,03 a residui e € 12.592,11 a competenza,
differenza disponibile sulle aperture di credito € 6.232,58 a residui e € 15.407,89 a competenza; il frontespizio riporta il
visto del Dirigente della struttura;
− elenco dei pagamenti a competenza effettuati dal FD nel 2014, limitatamente alla scritturazione afferente
l’ordinativo di pagamento secondario n. 10 del 23.6.2014;
− elenco dei pagamenti a residui effettuati dal FD nel 2014, limitatamente alla scritturazione afferente l’ordinativo di
pagamento secondario n. 9 del 4.4.2014;
− osservazione n. 8 del Servizio distaccato di ragioneria, formulata in merito al rendiconto ordinario 2014,
contenente, da un lato, una richiesta di chiarimento in merito alle procedure seguite per la stipula dei contratti di
acquisto di beni e servizi e, dall’altro lato, sia un rilievo in ordine alla mancata esplicitazione delle circostanze di
immediatezza ed urgenza afferente le spese assunte ai sensi dell’art. 10 bis, c. 2, del d.P.Reg. n. 216/2010, sia
osservazioni in merito a taluni pagamenti effettuati oltre i 30 giorni dal ricevimento della fattura sia, infine, la
riscontrata non corretta compilazione del codice CIG in alcuni ordinativi.
Con riferimento al decreto in esame, la documentazione ha evidenziato la legittimità e la regolarità della procedura
seguita, la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione dei codici di bilancio.
Si segnala, per inciso, che il decreto indica la possibilità di pagamento in contanti per singola spesa per un importo non
superiore a mille euro al netto dell’IVA; al riguardo si osserva che il limite al trasferimento di denaro contante previsto
dall’art. 49, comma 1, del d.lgs. n. 231/2007, così come modificato dall’art. 12 del d.l. n. 201/2011, va inteso, con
riferimento all’esercizio 2014, al lordo dell’IVA. Si prende atto tuttavia che nel corso del 2014 il F.D. non ha effettuato
pagamenti in contanti come emerge dagli elenchi A (elenco dei buoni emessi per prelevamenti in contanti) e B (elenco
delle spese effettuate con i prelevamenti in contanti) del rendiconto 2014 che non riportano scritturazioni.
Ordinativo secondario n. 10 su O/A n. 1/C di data 23.6.2014 € 1.525,00 a favore di una società per azioni per l’acquisto di
cartelle colorate – cod. SIOPE 1341
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− autorizzazione del Direttore centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità politiche giovanili e ricerca,
datata 22.5.2014, all’acquisto di cartelle colorate, mediante procedura negoziata tramite MEPA;
− scheda di comparazione di n. 4 offerte per la fornitura di cartelline a 3 lembi;
− ordine diretto di acquisto di cartelline 3 lembi in cartoncino, emesso il 22.5.2014, attraverso il mercato elettronico,
nei confronti della società per azioni che dalla scheda di comparazione ha offerto il prezzo più basso;
− comunicazione della ditta ai fini della tracciabilità dei flussi, in cui sono stati indicati gli estremi identificativi del
conto corrente dedicato alle commesse pubbliche;
− dichiarazione della ditta attestante il possesso dei requisiti di ordine generale per contrarre con la pubblica
amministrazione e dati per richiesta del Durc;
− fattura n. UFI1404290 del 30.5.2014 di € 1.525,00 della società per azioni, relativa alla fornitura di cartelline 3
lembi, contenente gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati ai sensi della l. n. 136/2010 e su cui è stata
apposta l’attestazione della conformità della prestazione resa rispetto a quanto previsto dal contratto a firma del
Direttore del Servizio innovazione, professioni e politiche giovanili;
− DURC prot. 30370675 del 5.6.2014 dal quale risulta che la ditta risulta in regola con il versamento dei contributi
Inail e Inps rispettivamente alle date 5.6.2014 e 9.6.2014.
La Sezione ha riscontrato la pubblicazione, ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. n. 33/2013, dei dati della fornitura nel sito
della Regione, nella sezione “amministrazione trasparente” (in apposito file Excel).
143
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Va segnalato che l’art. 5 del d.P.Reg. n. 216/2010 prevede che ai fini dell’acquisizione in economia di beni e servizi
l’Amministrazione regionale verifichi, in prima istanza, se esiste una convenzione Cosip attiva e che, solo dopo tale
accertamento, l’Amministrazione possa procedere attraverso il ricorso al mercato elettronico. Tuttavia dalla
documentazione esaminata non sono rinvenibili informazioni in merito alle procedure poste in essere per verificare se,
per i beni in argomento, fosse attiva una convenzione stipulata da Consip s.p.a.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla
documentazione presentata, nonché la corretta attribuzione del codice SIOPE. L'ordinativo riporta il cod. CIG. Non si
ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi di irregolarità degli atti nella fase del pagamento.
Ordinativo secondario n. 9 su O/A n. 1/R (20013) di data 4.4.2014 € 1.924,86 a favore di una società a responsabilità
limitata per abbonamento a riviste – cod. SIOPE
1343
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decr. n. 47 del 15.1.2013 con cui è disposta l’emissione di due ordini di accreditamento a favore del FD per le spese
di funzionamento di cui all’art. 8, comma 52 della l.reg. n. 4/2001 e precisamente un OA di euro 18.000,00 per
l’acquisto di beni e servizi e un OA di euro 10.000,00 per spese afferenti corsi, seminari e iniziative volte alla formazione
all’aggiornamento professionale. Nel decreto sono previsti il contestuale impegno e liquidazione delle somme sul cap.
9829;
− decr. n. 107 del 29.1.2014 con cui, tra l’altro, è stata disposta l’emissione di un ordine di accreditamento di €
8.269,61 a favore del FD sul cap. 9829, gestione residui 2013 a carico dell’impegno assunto con decr. n. 47/2013, per le
spese di funzionamento di cui all’art. 8, c. 52, della l.reg. n. 4/2001 e ss.mm. relativamente all’acquisto di beni e
prestazioni di servizi;
− O/A n. 1/R di € 8.269,61, sul cap. 9829, gestione residui 2013, disposto a favore del FD della Direzione centrale
lavoro, formazione, commercio e pari opportunità [rectius Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari
opportunità politiche giovanili e ricerca]preposto alle spese per il funzionamento degli organi collegiali nonché per
quelle previste dall’art. 8 della l.reg. n. 4/2001, per l’acquisto di beni e servizi;
− preventivo del 5.12.2013 relativo a sette riviste di cui sei online e una cartacea per l’anno 2014;
− nota prot. 74000 del 19.12.2014 del Direttore del Servizio innovazione, professioni e politiche giovanili (in cui
manca la firma autografa) con richiesta di attivazione dell’abbonamento a sette riviste;
− fattura n. 47012873 di data 11.2.2014 di € 1.924,86, protocollata il 28.3.2014, relativa all’acquisto di abbonamenti,
contenente l’attestazione da parte del Direttore del Servizio innovazione, professioni e politiche giovanili della
conformità della prestazione resa rispetto a quanto previsto dal contratto;
− dichiarazione ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari della ditta;
− DURC prot. 29398400 del 28.3.2014 dal quale risulta che la ditta risulta in regola con il versamento dei contributi
Inail e Inps rispettivamente alle date 28.3.2014 e 31.3.2014.
La Sezione ha riscontrato la pubblicazione, ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. n. 33/2013, dei dati della fornitura nel sito
della Regione, nella sezione “amministrazione trasparente” (in apposito file Excel).
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del
codice SIOPE. L'ordinativo riporta il cod. CIG. Non si ravvisano, sulla base della documentazione acquisita, elementi
di irregolarità degli atti nella fase del pagamento.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
144
Funzione 4 enti e agenzie
Capitolo 6278 (u.bi. 11.4.1.1192) trasferimento all’ERSA di fondi provenienti da AGEA a seguito di
domanda di aiuto/pagamento per l’annualità 2013 relativa alla misura 213
“Indennità Natura 2000” del Piano di sviluppo rurale della Regione (Direzione
centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici,
università - Servizio tutela del paesaggio e biodiversità)
Si tratta dei trasferimenti all’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA) di indennità per i
lavori presso le aree demaniali “Poligono del Dandolo Esercito” e “Poligono del Dandolo ex
Aeronautica” nell’ambito della misura 213 Indennità Natura 2000 del PSR 2007-2013.
Il capitolo 6278 nel 2014 presenta uno stanziamento a competenza derivata di euro 22.023,51,
trasferiti dall’esercizio 2013, ai sensi del comma 7 dell’articolo 31 della legge regionale di
programmazione finanziaria e di contabilità (fondi statali), impegnati e pagati per euro 21.884,42,
con invio in economia di euro 139,09.
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che, “a seguito della conclusione delle
istruttorie relative al Piano di sviluppo rurale 2007-2013 misura 2.1.3. – Indennità Natura 2000 sulle
annualità 2010-2011-2012-2013, sono state riscosse dall’AGEA, Agenzia per le erogazioni in
agricoltura, risorse a fronte dei lavori eseguiti presso aree demaniali”.
Sono stati esaminati l’unico decreto d'impegno adottato nel 2014 sul capitolo 6278 e l’unico
mandato di pagamento emesso in competenza derivata, relativi al trasferimento all’ERSA
dell’annualità 2013 per Indennità natura 2000 fondi PSR misura 213.
Decreto n. 5012 del 21.11.2014 € 21.884,42 – impegno di spesa – codice di bilancio 1.05.03 trasferimenti correnti a enti
delle Amministrazioni locali
Mandato n. 1/CD € 21.884,42 – trasferimento dei fondi PSR misura 213 Indennità Natura 2000 annualità 2013 - cod.
SIOPE 1549 trasferimenti correnti a enti e agenzie regionali
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− convenzione del 15.11.2010 tra la Regione e l’ERSA per la gestione del compendio demaniale denominato “Poligono
del Dandolo Esercito”, secondo la quale la Regione si impegna a versare all’ERSA l’importo derivante dall’Indennità
Natura 2000, percepita dalla Misura 213 del Piano di Sviluppo Rurale;
− autorizzazioni alle liquidazioni da parte di AGEA del 5 e dell’8 maggio 2014, a favore della Regione, di € 21.884,42
per ciascuno degli anni 2010-2013 ( i quattro importi sono stati percepiti nel 2014);
− nota n. 30540 del 4.11.2014, con cui il Servizio tutela del paesaggio e biodiversità della Direzione centrale
infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università richiede all’ERSA di comunicare il
fabbisogno di cassa, al fine di procedere all’erogazione delle somme;
− nota prot. n. 9088/SPM/541-7 del 18.11.2014, pervenuta in Regione il 20.11.2014, con la quale l’ERSA comunica che
la situazione di cassa al 13.11.2014 è di € 2.151.340,30, a fronte di pagamenti programmati a tutto il 2014 di €
2.070.000,00.
145
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
− decreto n. 5012 del 21.11.2014, in esame, con il quale è stato disposto il solo impegno delle somme afferenti le quattro
annualità per un importo complessivo di euro 87.537,68 (di cui euro 21.884,42 sul cap. 6278 per il 2013), rinviando la
liquidazione alla dimostrazione del fabbisogno di cassa, non pervenuta alla data di adozione del decreto.
− decreto n. 5101 del 25.11.2014, che, sulla base della nota ERSA n. 9088 del 18.11.2014, dispone la liquidazione delle
somme impegnate con il decreto n. 5012/2014.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del
codice SIOPE.
***
In fase istruttoria, con e-mail del 22.4.2015 è stato chiesto all’Amministrazione regionale di conoscere la giacenza di cassa
dell’ERSA alla data del 31.12.2014. Con e-mail del 25.5.2015 la Direzione centrale finanze ha comunicato che il fondo
cassa dell’ERSA alla data del 31.12.2014 era pari a € 2.680,223,37. Considerato che ai fini del trasferimento l’ERSA ha
rappresentato una situazione di cassa al 30.11.2014 di € 2.151.340,30 e una previsione di pagamenti a tutto il 2014 di €
2.070.000,00, e considerato altresì che al 31.12.2014 risulta la predetta giacenza di cassa di € 2.680,223,37, la Sezione ha
chiesto di precisare se l’apparente discrasia sulla situazione di cassa prevista fosse effettivamente esistente, nonché quali siano
le verifiche che la Regione attiva per il riscontro dell’attendibilità delle dichiarazioni rilasciate dagli enti interessati da
analoghe disposizioni concernenti il fabbisogno di cassa.
In data 2.7.2015 con nota n. 18270, il Servizio tutela del paesaggio e biodiversità della Direzione centrale infrastrutture,
mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia, sull’ultimo punto in questione, ha fatto presente che, nell’art. 8,
c. 52, della l.reg. n. 1/2007, secondo il quale l’Amministrazione regionale è autorizzata a effettuare conferimenti a favore
degli enti regionali e degli enti funzionali della Regione a seguito della dimostrazione dell’effettivo fabbisogno di cassa, “non
sono indicate formalità specifiche per la dimostrazione dell’effettivo fabbisogno di cassa da parte degli enti beneficiari di
conferimenti. In casi analoghi la suddetta dichiarazione è effettuata tramite scambio di corrispondenza”.
In chiusura d’esercizio la dichiarazione di fabbisogno di cassa tende ad assumere la forma di una previsione. Nel caso in
esame la liquidazione è stata disposta ritenendo che sussistesse il presupposto del fabbisogno di cassa in considerazione
dell’approssimarsi della chiusura dell’esercizio e della conseguente sospensione dei trasferimenti fino al ripristino
dell’operatività dei capitoli di bilancio all’apertura dell’esercizio 2015.
Dal momento che la competente Direzione centrale in data 2.7.2015 ha richiesto opportuni chiarimenti al beneficiario al fine
di dare riscontro alle osservazioni formulate in merito all’apparente discordanza evidenziata, l’ERSA, con nota del 7.7.2015
ha precisato che i pagamenti programmati e quantificati in via presuntiva sono stati effettivamente eseguiti e che la richiesta
di erogazione trovava giustificazione nella necessità di far fronte a tutti i pagamenti da effettuare nell’anno. In realtà alcune
azioni si sono protratte nel tempo e i relativi pagamenti sono stati effettuati nel 2015 in conto residui. La Sezione prende atto
delle precisazioni e ribadisce a ogni buon conto che la norma che prevede la dimostrazione dell’effettivo fabbisogno di cassa per
gli enti regionali è finalizzata al contenimento della spesa regionale (nel caso concreto, dei pagamenti) in funzione
dell’osservanza degli obblighi di finanza pubblica che gravano sulla Regione e che, come tali, esigono scrupolosa osservanza da
parte di tutti gli apparati regionali, non potendo essere ricondotto il precetto che essa contiene al livello di una mera previsione
o di un adempimento di natura formale.
3.3
3.3.1
TEMATICHE INDIVIDUATE CON SCELTA PROFESSIONALE89
Spese di rappresentanza
Le spese di rappresentanza costituiscono, all’interno dei temi di finanza pubblica, un argomento
particolarmente rilevante innanzitutto perché l’incertezza dei confini della nozione ne ha avallato
forme di abuso che hanno fatto lievitare la spesa e che sono state più volte rilevate dalla
L’elenco delle tematiche e dei capitoli selezionati a seguito di scelta professionale è contenuto nell’allegato 2 a questa
relazione.
89
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
146
giurisprudenza della Corte dei conti90. In secondo luogo il carattere strumentale della spesa rispetto
a un valore (in sintesi, quello della promozione dell’immagine dell’ente pubblico) che non è
immediatamente espressione di un interesse primario richiede particolari cautele nella sua gestione
e chiare correlazioni tra la spesa e i benefici che ne derivano. Di siffatte esigenze è espressione anche
l’articolo 16, comma 26, del decreto legge n. 138/2011, secondo cui “le spese di rappresentanza
sostenute dagli organi di governo degli Enti locali sono elencate, per ciascun anno, in apposito prospetto
allegato al rendiconto ….Tale prospetto è trasmesso alla Sezione regionale di controllo della Corte dei
conti ed è pubblicato, entro dieci giorni dall'approvazione del rendiconto, nel sito internet dell'Ente
locale”.
La norma non si estende automaticamente all’Amministrazione regionale, ma è evidente che una
chiara evidenza del fenomeno si impone quale strumento di trasparenza circa il corretto utilizzo
delle risorse pubbliche.
Per i motivi sopra espressi il contenimento delle spese di rappresentanza costituisce da tempo uno
specifico obiettivo di finanza pubblica, essendo stato previsto già dall’articolo 6, comma 8, del
decreto legge n. 78/2010, a sua volta recepito a livello regionale dall’articolo 12, comma 14, della
legge regionale n. 22/2010, secondo cui “Per gli anni 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015 la spesa annua
della Regione, e degli altri enti pubblici il cui ordinamento è disciplinato dalla Regione, per le relazioni
pubbliche, i convegni, le mostre, la pubblicità e la rappresentanza, è ridotta del 20 per cento rispetto alla
media delle medesime spese riferite ai consuntivi del triennio 2007-2009”.
Tutto ciò premesso, l’odierno approfondimento trae origine dall’avvenuta emanazione nel 2014 del
nuovo regolamento regionale avente come oggetto le spese di rappresentanza dell’Amministrazione
regionale e più precisamente quelle finalizzate a sostenere forme di promozione, ospitalità,
manifestazioni di ossequio e di considerazione da parte del Presidente della Regione e degli
Assessori regionali. Il controllo mira a verificare la regolarità contabile e amministrativa di tali
spese e a stabilire il rapporto quantitativo che intercorre tra le stesse e le altre minute spese di
rappresentanza gestite, mediante funzionario delegato, da tutte le strutture regionali, attraverso
90 Tra le molte, la sent. n. 216 del 16.12.2010 della Sezione giurisdizionale del Friuli Venezia Giulia della Corte di conti
ha al riguardo precisato che “per potersi definire una spesa come di rappresentanza, devono esistere lo stretto legame con i
fini istituzionali dell'ente e la necessità dell'ente di una proiezione esterna o di intrattenere pubbliche relazioni con soggetti
estranei, al fine di mantenere o accrescere il prestigio dell'Amministrazione e richiamare l'attenzione di soggetti qualificati.
Deve escludersi che l'attività di rappresentanza possa configurarsi nell'ambito dei normali rapporti istituzionali e di servizio o
nei confronti di soggetti i quali, ancorché esterni all’ente stesso, non siano tuttavia rappresentativi degli organismi di
appartenenza. Le spese di rappresentanza devono rispondere a criteri rigorosi di ragionevolezza, che vanno esplicitati,
attraverso un'adeguata e puntuale dimostrazione documentale delle circostanze e dei motivi che inducono a sostenerla, oltre che
della qualifica dei soggetti che ne hanno beneficiato”.
147
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
risorse destinate genericamente alle esigenze operative di ogni ufficio, e disciplinate nell’ambito del
regolamento per l’acquisizione in economia di beni e servizi (articolo 4, comma 1, lett. i) e k), del
decreto del Presidente della Regione n. 216/2010).
Nell’intento di migliorare la codifica del contenuto delle spese di rappresentanza e di delinearne in
modo rigoroso i principi e i criteri, è stato infatti adottato il decreto del Presidente della Regione 21
febbraio 2014, n. 24, di approvazione di un nuovo atto regolamentare che si pone come revisione
dell’istituto delle spese di rappresentanza, precedentemente disciplinate con un regolamento del
2006.
L’articolo 1 del nuovo regolamento (entrato in vigore il 6 marzo 2014) esplicita innanzitutto
l’oggetto, fissando i seguenti principi:
•
stretta correlazione con le finalità istituzionali dell’Amministrazione regionale;
•
mantenimento o accrescimento del prestigio dell’Amministrazione regionale;
•
proiezione all’esterno delle attività dell’Amministrazione regionale per assicurare vantaggi
qualificati.
Secondo il nuovo regolamento, le spese di rappresentanza debbono essere espressione di
ragionevolezza, nella congruità e nella proporzionalità all’interesse pubblico perseguito, considerati
il grado di rappresentatività dei soggetti destinatari e i tempi e modi dell’attività.
L’articolo 2 costituisce il fulcro del regolamento, dal momento che elenca le tipologie delle spese che
si possono considerare di rappresentanza e quelle che vanno invece escluse da tale fattispecie.
In precedenza l’elencazione, di analogo contenuto rispetto all’attuale, non presentava un analogo
carattere tassativo perché eventuali ulteriori tipologie di spesa potevano rientrare fra le spese di
rappresentanza qualora ne ricorressero presupposti e condizioni.
Nelle tabelle che seguono è sintetizzato il contenuto del citato articolo 2 del nuovo regolamento.
SPESE DI RAPPRESENTANZA
ospitalità di personalità o autorità estranee alla Regione, per incontri di lavoro, riunioni, convegni, visite ufficiali
promosse dagli organi dell’Amministrazione regionale (comprese colazioni, piccole consumazioni, beni di consumo e
piccola ristorazione)
colazioni, pranzi, rinfreschi, consumazioni, addobbi floreali, per incontri, visite, iniziative ufficiali o altre
manifestazioni (inaugurazioni, convegni, congressi), promosse dall’Amministrazione regionale o da altri soggetti
istituzionali, cui la Regione aderisce, in considerazione della loro importanza
omaggi (targhe, medaglie, coppe, pubblicazioni, oggetti di artigianato, fiori, oggetti simbolici) offerti a personalità
italiane o straniere, a componenti di delegazioni e loro accompagnatori, per visite, incontri ufficiali o altre
manifestazioni promosse in Regione, o in occasione di visite, nelle rispettive sedi, a personalità in Italia o all’estero,
da parte del Presidente della Regione e degli Assessori regionali
deposizioni di corone, per cerimonie commemorative o, come espressione di lutto, per eventi che colpiscono i
sentimenti della comunità regionale
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
148
TIPOLOGIE ESCLUSE DALLE SPESE DI RAPPRESENTANZA
liberalità
promozione di altro ente, anche se collegato
normali rapporti istituzionali e di servizio tra la Regione e i soggetti beneficiari e incontri con carattere di ripetitività,
non riconducibili ai principi richiamati
incontri con soggetti esterni privi del requisito della rappresentatività dell’ente od organismo di appartenenza
spese a favore di qualificati rappresentanti di soggetti esterni controllati o collegati all’Amministrazione regionale
Le spese di rappresentanza interessate dal Regolamento sono gestite dall’Ufficio di gabinetto della
Presidenza della Regione attraverso due fondi (articolo 3):
•
il fondo del Presidente e degli Assessori regionali (capitolo 299), gestito dal funzionario delegato
dell’Ufficio: le spese sono ordinate dal Presidente o dagli Assessori;
•
il fondo dell’Amministrazione regionale (capitolo 298), gestito con procedura di spesa
ordinaria: le spese sono ordinate dal Capo di Gabinetto del Presidente.
L’articolo 4 infine detta le disposizioni relative alle fasi della liquidazione, del pagamento e della
rendicontazione.
Va comunque ribadito che il regolamento concerne esclusivamente le spese di rappresentanza che
fanno capo al Presidente della Regione e agli Assessori regionali nell’esercizio delle proprie funzioni
istituzionali, non prevedendo esplicitamente alcuna disposizione che riferisca la disciplina
regolamentare alle spese di rappresentanza di cui al capitolo 303, sempre gestito dall’Ufficio di
Gabinetto, e a quelle sostenute da altri soggetti per le quali sussistono capitoli e stanziamenti in
bilancio.
La Sezione, attraverso il presente controllo, che si estende per i capitoli 298 e 299 ad analisi di
regolarità estrinseca su alcune operazioni (individuate sulla base dell’importo più elevato), ha
innanzitutto inteso verificare la regolare applicazione del nuovo regolamento regionale sulle spese
di rappresentanza dell’Amministrazione regionale.
Inoltre e più in generale, allo scopo di individuare, nel modo più esaustivo possibile, il quantum di
risorse regionali complessivamente dedicato alle spese di rappresentanza, e quindi le evidenze
contabili del fenomeno, la Sezione ha enucleato, nell’ambito del bilancio regionale 2014, tutti i
capitoli ove, sulla base della denominazione, possono teoricamente essere allocate tali spese, da
rinvenire attraverso l’esame della situazione partitaria, nonché, limitatamente ai pagamenti,
attraverso il codice gestionale SIOPE 1361 “acquisto di servizi per spese di rappresentanza”. A tale
fine non sono infatti di ausilio i dati che la Sezione acquisisce dall’Amministrazione ai fini della
verifica circa l’avvenuto rispetto dei limiti di spesa di cui al predetto articolo 12, comma 14, della
149
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
legge regionale n. 22/2010 perché in quel contesto le spese di rappresentanza sono comunicate
congiuntamente
alle spese
per
relazioni pubbliche,
mostre, convegni,
pubblicità
cui
cumulativamente si riferisce la predetta disposizione regionale. Al riguardo l’Amministrazione
regionale ha comunicato di aver sostenuto una spesa complessiva di euro 1.496.378,30,
ampiamente inferiore al tetto di spesa previsto dalla legge regionale (euro 1.783.633,77). Il
contraddittorio intercorso con l’Amministrazione ha infatti evidenziato che la Regione ha
comprensibilmente organizzato l’attività di monitoraggio sui capitoli di spesa cui sono imputabili
oneri per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza (quindi nei confronti
della spesa complessiva oggetto di contenimento), senza ravvisare la necessità di attribuire
un’autonoma rilevanza alle singole componenti del suddetto aggregato di spese.
Tale autonoma evidenza è stata comunque ottenuta a seguito dell’iniziativa della Sezione di cui ora
si tratta e del connesso confronto istruttorio con l’Amministrazione regionale (riscontro con note
pervenute il 18 e il 23 giugno 2015). Le risultanze sono riportate nella seguente tabella, ove, da un
lato, sono elencati tutti i capitoli teoricamente utilizzabili anche per spese di rappresentanza (sui
quali nel corso del 2014 non è stata effettuata alcuna spesa di tale tipologia) e dall’altro sono
individuati i capitoli finalizzati a sostenere anche spese di rappresentanza (compresi l’acquisto di
coppe e altri oggetti similari, le celebrazioni pubbliche, l’organizzazione di attività promozionali
all’estero, ecc.) con i movimenti contabili intercorsi, desunti da un prospetto riepilogativo
appositamente elaborato dalla Direzione centrale finanze. I dati riportati rappresentano una quota
degli impegni e dei pagamenti complessivamente disposti sui capitoli nel 2014.
STANZIAMENTO
COMPLESSIVO
COMPETENZA 2014
CAPITOLO
IMPEGNI E PAGAMENTI PER
SPESE DI RAPPRESENTANZA
impegni
pagamenti
9732
22.000,00
70
16.000,00
9898
7.000,00
71
2.000,00
298
fondo spese di rappresentanza dell’Amministrazione regionale
20.000,00
170,00
170,00
299
fondo spese di rappresentanza del Presidente e degli Assessori
regionali
19.800,00
4.387,00
87,00
303
spese per l’acquisto di coppe, medaglie, pubblicazioni e altri
oggetti similari, da assegnare per esigenze di rappresentanza
della Presidenza
3.000,00
2.998,98
549,00
304
15.200,00
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
150
STANZIAMENTO
COMPLESSIVO
COMPETENZA 2014
CAPITOLO
314
IMPEGNI E PAGAMENTI PER
SPESE DI RAPPRESENTANZA
impegni
pagamenti
2.000,00
404
spese per celebrazioni pubbliche, fiere, mostre, mercati,
rassegne, esposizioni, concorsi, convegni e congressi
nell’ambito del territorio regionale
448.000,00
432
18.000,00
610
24.770,00
760
spese per l’organizzazione di attività promozionali all’estero
nelle materie di competenza regionale promosse sul territorio
regionale, nazionale ed estero nonché spese di adesione a
organismi che svolgano un’attività che possa interessare la
Regione
831
spese per l’istituzione e l’attività dell’Ufficio di collegamento
della Regione con le istituzioni europee a Bruxelles – spese
correnti
38.387,6691
38.387,66
50.000,00
1.923,40
1.923,40
96.000,00
5.000,0092
5.000,00
9.742,56
9.742,56
62.609,60
55.859,62
7747
25.000,00
9822
115.000,00
9823
13.000,00
1515
70.000,00
9845
20.000,00
740
spese per l’organizzazione di attività promozionali all’estero
nelle materie di competenza regionale promosse sul territorio
regionale, nazionale ed estero anche relative al centenario
della Prima guerra mondiale
50.500,0093
9824
55.000,00
9847
0,00
9831
25.900,00
2659
1.000,00
9817
8.500,00
9839
10.000,00
9841
60.000,00
9829
28.000,00
8829
19.000,00
4722
25.000,00
TOTALE SPESE DI
RAPPRESENTANZA
91 Nella quota di € 38.387,66 di impegni e pagamenti riferiti a spese con finalità promozionali è compresa la spesa di €
21.655,00 per il conio delle medaglie per il centenario della Grande guerra.
92 L’importo degli impegni e dei pagamenti corrisponde all’ammontare del buono di prelevamento codificato con cod.
SIOPE 1361.
93 L’importo indicato si riferisce alle somme stanziate al netto delle somme reiscritte per ripresa di residui perenti.
151
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
La relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta, con riferimento ai capitoli 298, 299 e
303, che “le risorse sono state impegnate per esigenze di rappresentanza del Presidente e degli Assessori
nell’esercizio del loro mandato e per esigenze di rappresentanza dell’Amministrazione regionale nonché
per il rinnovamento dell’oggettistica da assegnare per esigenze di rappresentanza della Presidenza.
L’entità delle risorse impegnate è stata notevolmente inferiore alle risorse disponibili in relazione alla
politica del contenimento della spesa attuata dalla Presidenza relativamente a tale tipologia di attività”.
Va al riguardo precisato che, se sui capitoli 298, 299 e 303, di competenza dell’Ufficio di Gabinetto,
fanno carico spese di rappresentanza inequivocabilmente tali, sugli altri capitoli individuati in esito
al controllo (404, 760, 831, 740), gestiti da funzionari delegati, gravano spese che, nell’ambito
dell’organizzazione di un evento, possono essere destinate a ospitalità, omaggi, servizi di
ristorazione nonché deposizione di corone. La Direzione centrale finanze, attraverso l’analisi
dell’oggetto degli ordinativi secondari di pagamento emessi sui suddetti capitoli, ha precisato in
merito che si tratta di spese promozionali, strettamente connesse alla celebrazione pubblica,
all’organizzazione della manifestazione o dell’attività promozionale, che possono alternativamente
qualificarsi come spese di rappresentanza, spese per relazioni pubbliche, spese per pubblicità, e che
agli odierni fini la Sezione qualifica come spese di rappresentanza.
Si deve quindi concludere che il monitoraggio delle spese di rappresentanza da parte della Regione
è effettuato in occasione e ai fini del contenimento della spesa complessiva afferente le diverse
tipologie di spesa (per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza), il cui
contenimento costituisce un unitario obiettivo di finanza pubblica regionale ai sensi del comma 14
dell’articolo 12 della legge regionale n. 22/2010. Si deve altresì concludere che allo stato non sussiste
un’autonoma e unitaria evidenza del complesso delle spese di rappresentanza e in particolare di
quelle allocate su capitoli diversi da quelli gestiti dall’Ufficio di Gabinetto. L’approfondimento
della Sezione, che ha rilevato la corretta applicazione del nuovo regolamento, ha comunque
consentito di individuare la modesta entità finanziaria del fenomeno, che nel 2014 ammonta a
complessivi euro 62.609,60 di impegni, pari al 4,19% del complesso dell’aggregato di spesa
(impegni) rilevante ai fini dell’articolo 12, comma 14, della legge regionale n. 22/2010.
Va comunque precisato che la prossima armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio sta fin da ora producendo i primi effetti anche sul settore in argomento, dal momento che
già nel 2015, al fine di assicurare una maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti il
processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche
settoriali, secondo i principi del decreto legislativo n. 118/2011, l’Amministrazione regionale ha
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
152
disposto la duplicazione di molti dei capitoli sopra elencati, prevedendo specifiche voci di bilancio.
In particolare, accanto a capitoli su cui graverà specificamente l’acquisto di servizi per la
formazione e l’addestramento del personale dell’ente, oppure i giornali, le riviste e le pubblicazioni,
o ancora l’hardware, la manutenzione ordinaria e le riparazioni, i servizi amministrativi, le utenze e
i canoni, sono stati appositamente istituiti capitoli che attengono alla rappresentanza,
all’organizzazione di eventi, alla pubblicità e ai servizi per trasferta, come evidenziato nella tabella
che segue.
NUOVI CAPITOLI 2015 PER SPESE DI RAPPRESENTANZA
capitolo 2014 duplicato
nuovo capitolo 2015
competenza
304
310
Ufficio di Gabinetto
760
761
Servizio relazioni internazionali e infrastrutture strategiche
831
834
Servizio relazioni internazionali e infrastrutture strategiche
(Ufficio di collegamento della Regione con le istituzioni europee a
Bruxelles)
1515
1518
Direzione centrale autonomie locali e coordinamento delle riforme
– Servizio logistica, digitalizzazione e servizi generali (Servizi con
sede in Trieste)
740
744
Direzione centrale cultura, sport e solidarietà - Direttore
9817
9825
Direzione centrale infrastrutture, mobilità,
territoriale, lavori pubblici, edilizia - Direttore
pianificazione
I predetti capitoli si vanno quindi ad aggiungere a quelli già specificamente dedicati alle spese di
rappresentanza (298, 299, 303).
Tutto ciò precisato nelle linee generali e sistematiche sulle spese di rappresentanza e sulle loro
evidenze contabili, di seguito si riportano gli esiti delle verifiche effettuate su alcune operazioni dei
capitoli 298 e 299 che non hanno evidenziato irregolarità.
Capitolo 298 (u.bi. 11.2.1.1179) fondo spese di rappresentanza dell’Amministrazione (Ufficio di
Gabinetto)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede, al fine di
assicurare il funzionamento della Giunta regionale, la destinazione delle risorse disponibili alle
esigenze di rappresentanza del Presidente e degli Assessori regionali nell’esercizio del loro mandato
e alle esigenze di rappresentanza dell’Amministrazione regionale. Nella fattispecie in esame, si
tratta delle risorse utilizzate per esigenze di rappresentanza dell’Amministrazione regionale
(occasioni di rappresentanza legate a particolari eventi e celebrazioni, incontri, visite, iniziative
ufficiali promosse dall’Amministrazione regionale ovvero da altri soggetti istituzionali, alle quali la
153
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Regione aderisce in considerazione dell’importanza a esse attribuita) in conformità al regolamento
per l’esecuzione delle spese di rappresentanza dell’Amministrazione regionale94 e al regolamento
per l’acquisizione di beni e servizi.
Nel 2014 il capitolo 298 presenta euro 20.000,00 in competenza, impegnati e pagati per euro 170,00.
È stato adottato un decreto d’impegno, relativo all’acquisizione del servizio di fornitura di corone
d’alloro per la cerimonia del 25 aprile a Udine (69° anniversario della liberazione), che viene
sottoposto a controllo; è soggetto a verifica anche il relativo mandato di pagamento.
Decreto n. 17 del 18.4.2014 € 170,00 – impegno di spesa per la fornitura di due corone d’alloro in occasione delle
cerimonie commemorative del 69° anniversario della liberazione 25 aprile – codice di
bilancio 1.03.01 acquisto di beni e prestazioni di servizi
Mandato n. 1/C € 170,00 - fornitura di corone per il 69° anniversario della liberazione 25 aprile a Udine – cod. SIOPE
1361 acquisto di servizi per spese di rappresentanza
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 1 del 14.1.2014, con il quale il Capo di Gabinetto autorizza, fra l’altro, la spesa di € 20.000,00 sul cap. 298;
− decreto n. 16 del 10.4.2014, con il quale il Capo di Gabinetto determina di procedere all’acquisizione in economia,
mediante cottimo fiduciario, di due corone d’alloro, e di stipulare il contratto mediante scambio di corrispondenza;
− nota del 16.4.2014, con la quale una fioreria di Udine presenta l’offerta per le corone d’alloro, per un prezzo cadauna
di € 85,00;
− valutazione di congruità economica del 18.4.2014 del Capo di Gabinetto, tenuto conto dei prezzi di mercato praticati
per servizi analoghi in precedenti occasioni;
− nota del 18.4.2014 dell’Ufficio di Gabinetto, con la quale si dà l’incarico di provvedere alla realizzazione di due
corone d’alloro alla fioreria di cui sopra, che firma per accettazione, per una spesa preventiva di € 85,00 cadauna;
− fattura n. 22 del 30.4.2014 per complessivi € 170,00, munita di timbro di regolare esecuzione in data 13.5.2014;
− decreto n. 25 del 18.6.2014, che autorizza la liquidazione di € 170,00 a favore della fioreria.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del
codice SIOPE.
Capitolo 299 (u.bi. 11.2.1.1179) fondo spese di rappresentanza del Presidente e degli Assessori
regionali (Ufficio di Gabinetto)
La relazione politico programmatica della Regione per il triennio 2014-2016 prevede, al fine di
assicurare il funzionamento della Giunta regionale, la destinazione delle risorse disponibili alle
esigenze di rappresentanza del Presidente e degli Assessori regionali nell’esercizio del loro mandato
e alle esigenze di rappresentanza dell’Amministrazione regionale. Nella fattispecie in esame, si
tratta delle risorse destinate a esigenze di rappresentanza del Presidente e degli Assessori
94 Il POG al 31.12.2014 non era ancora aggiornato e riportava gli estremi del precedente regolamento (d.P.Reg. n.
119/2006), indicando comunque che “a seguito delle intervenute disposizioni normative e sentenze giurisprudenziali in
materia è in corso di approvazione il nuovo regolamento”.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
154
nell’esercizio del loro mandato in conformità al regolamento per l’esecuzione delle spese di
rappresentanza dell’Amministrazione regionale95.
Nel 2014 il capitolo 299 presenta uno stanziamento di euro 19.800,00 in competenza, impegnati per
euro 4.387,00 e pagati per euro 87,00, con formazione di residui passivi da competenza di euro
4.300,00. La restante somma, pari a euro 15.413,00, è inviata in economia. Presenta altresì residui
passivi per euro 9.668,30, provenienti dal 2013, pagati per euro 342,90.
È stato adottato un solo decreto di accreditamento al fondo, che viene sottoposto a controllo; è
soggetto a verifica anche l’ordinativo secondario del funzionario delegato emesso sul relativo ordine
di accreditamento. Con riferimento ai residui passivi, è stato controllato l’ordinativo secondario
emesso a seguito di riaccreditamento dei residui 2013.
Decreto n. 50 del 25.11.2014 € 4.500,00 – impegno e autorizzazione all’emissione di un ordine di accreditamento al
funzionario delegato – codice di bilancio 1.03.01 acquisto di beni e prestazioni di servizi
Ordinativo secondario su OA n. 1/C € 87,00 – documentazione giustificativa anno 2014 - cod. SIOPE 1361 acquisto di
servizi per spese di rappresentanza
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
− decreto n. 1 del 14.1.2014, con il quale il Capo di Gabinetto autorizza, fra l’altro, la spesa di € 19.800,00 sul cap. 299;
− nota n. 12205 del 24.11.2014, con la quale il funzionario delegato dell’Ufficio di Gabinetto chiede l’accreditamento di
€ 4.500,00 per il pagamento delle spese di rappresentanza.
È stato trasmesso anche il rendiconto delle spese sostenute dal funzionario delegato (carico il 18.2.2015, scarico il
13.3.2015), che documenta la spesa di € 87,00, sostenuta dalla Presidente della Regione, per una corona ai caduti in
occasione della cerimonia di apertura dell’evento del 24.5.2014 in cui la Regione onora la memoria e promuove la
conoscenza della Grande guerra.
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del
codice SIOPE.
Ordinativo secondario su OA n. 1/R (2013) € 342,90 – documentazione giustificativa anno 2013 - cod. SIOPE 1361
acquisto di servizi per spese di rappresentanza
E’ stata esaminata la seguente documentazione rilevante ai fini del controllo:
- decreto n. 28 del 18.4.2013, di impegno di € 19.800,00 e di autorizzazione all’emissione di un ordine di
accreditamento a favore del funzionario delegato per le spese di rappresentanza 2013;
- mod. 62/rag. del 20.12.2013 da cui risulta che nel 2013 sono rimaste insoddisfatte spese per € 9.668,30;
- nota n. 12205 del 24.11.2014, con la quale il funzionario delegato dell’Ufficio di Gabinetto chiede l’accreditamento di
€ 342,90 a residui per il pagamento delle spese di rappresentanza;
- decreto n. 51 del 25.11.2014, con il quale si dispone il riaccreditamento a residui della somma di € 342,90 per la
liquidazione delle obbligazioni assunte nel corso del 2013.
È stato trasmesso anche il rendiconto delle spese sostenute dal funzionario delegato (carico il 18.2.2015, scarico il
13.3.2015), che documenta la spesa di € 342,90 a residui, sostenuta nel 2013 dall’Assessore alla cultura nell’ambito di
incontri svolti per la definizione dei percorsi e della programmazione, del concerto al sacrario di Redipuglia e dei
contenuti delle celebrazioni per il centenario della Grande guerra.
95 Il POG al 31.12.2014 non era ancora aggiornato e riportava gli estremi del precedente regolamento (d.P.Reg. n.
119/2006), indicando comunque che “a seguito delle intervenute disposizioni normative e sentenze giurisprudenziali in
materia è in corso di approvazione il nuovo regolamento”.
155
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
L'esame della documentazione ha evidenziato la corretta imputazione della spesa, nonché la corretta attribuzione del
codice SIOPE.
3.3.2
Programmazione e attuazione dei programmi: sviluppi di due
fattispecie già oggetto di controllo (capitoli 3680 e 3704)
In occasione della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2012 la Sezione aveva, fra gli altri,
sottoposto a controllo i capitoli della spesa 3680 (interventi per la realizzazione di infrastrutture
immateriali, anche mediante conferimento di capitale a società aventi per finalità la promozione, la
realizzazione e/o la gestione di infrastrutture immateriali, nonché ad altre società controllate dalla
Regione) e 3704 (stipula con Rete Ferroviaria Italiana R.F.I. di un accordo quadro per individuare
interventi urgenti di completamento e miglioramento della rete ferroviaria nel territorio della
Regione Friuli Venezia Giulia – ricorso al mercato finanziario), gestiti dalla Direzione centrale
infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università.
Chiarite e definite talune problematiche contabili che erano state intercettate, le criticità allora
rilevate per entrambi i capitoli riguardavano soprattutto il piano dei rapporti tra la
programmazione e l’attuazione dei programmi che si presentavano disallineate tra loro. I potenziali
riflessi delle due attività sul bilancio regionale inducevano la Sezione a ritenere necessaria, in
assenza di adeguate forme di controllo interno, un’attività ricorrente di monitoraggio, finalizzata a
conoscere, anno per anno, lo stato di attuazione della progettazione e di realizzazione degli
interventi. Inoltre la correlazione tra l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione
amministrativa e la legittimità della stessa consentiva di sviluppare il monitoraggio nell’ambito
della dichiarazione di affidabilità, pur presentando le relative tematiche più immediati aspetti
riconducibili alle logiche di un controllo sulla gestione, volto a misurare la proficuità delle scelte e
dell’azione regionale. Per tali ragioni, ai fini della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2014,
è stata richiesto all’Amministrazione regionale di comunicare, con riferimento al 31 dicembre 2014,
gli sviluppi delle fattispecie rispetto a quanto precedentemente rilevato dalla Sezione. Di seguito si
dà conto di quanto acquisito96.
96 In data 2.3.2015 è pervenuta una nota della Direzione centrale finanze, che trasmette la documentazione elaborata
dai Servizi competenti: per il cap. 3680, si tratta di una relazione del 27.2.2015 del Servizio infrastrutture di trasporto e
comunicazione della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università,
sulle attività svolte successivamente alla DAS del rendiconto 2012, nonché di un prospetto riepilogativo, riferito al
31.12.2014, in cui è evidenziata l’attività attualmente in corso sul programma regionale ERMES per lo sviluppo della
banda larga sul territorio regionale, con evidenza, per ogni singolo intervento, degli importi impegnati, dello stato di
avanzamento fisico e delle erogazioni finora effettuate. Per il cap. 3704, non presente nel bilancio 2014, in quanto i
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
156
Capitolo 3680 (attuazione del programma ERMES per lo sviluppo della banda larga)97.
Richiamate le osservazioni svolte nelle precedenti dichiarazioni di affidabilità sulle problematiche
emerse sull’argomento ora in esame 98 , pare opportuno ricordare che in tali controlli era stato
ritenuto meritevole di particolare attenzione il tema afferente la quantificazione dell’onere che
gravava sulla Regione in ordine ai corrispettivi spettanti a RFI, i quali prevedevano una
compensazione tra debiti certi e crediti incerti. Si trattava in particolare degli oneri dovuti a RFI
spa per la posa longitudinale su sedime ferroviario, in applicazione della convenzione pos. n.
69/2007 stipulata fra la stessa RFI spa e la Regione. La fattispecie poteva essere foriera della
teorica possibilità che si configurassero debiti fuori bilancio, tenendo anche conto del rapporto fra
gli importi degli impegni già assunti e degli stanziamenti (che risultavano quasi coincidenti).
A questo proposito la nota istruttoria trasmessa dall’Amministrazione nell’ambito dell’odierno
controllo si fa carico di evidenziare, oltre al richiesto quadro riepilogativo dello stato di attuazione
degli interventi, un riepilogo della situazione relativa ai tre decreti presi originariamente in
considerazione dalla Sezione
99
e afferenti l’integrazione della delegazione amministrativa
intersoggettiva per la realizzazione della rete in fibra ottica regionale e affidata rispettivamente
alla Comunità montana del Friuli occidentale per la tratta “Aviano–Pinzano”, e alla società in
house INSIEL spa per le rimanenti due tratte (“Sacile–Aviano” e “Pinzano–Gemona”),
specificando gli importi definitivi rimasti a carico dell’Amministrazione a seguito delle
compensazioni operate.
Il prospetto riepilogativo afferente lo stato di attuazione finanziaria degli interventi che
costituiscono la rete pubblica regionale in fibra ottica evidenzia invece un livello complessivo di
impegni per gli interventi delegati alle comunità montane e a INSIEL spa di complessivi euro
115.826.948,95 di cui sono stati pagati euro 58.262.594,00.
A seguito di richiesta di ulteriori precisazioni formulata dalla Sezione in data 25 giugno 2015, sono
stati forniti, con nota n. 18353 del 3 luglio 2015 della Direzione centrale infrastrutture, mobilità,
residui perenti, non reclamati, sono conservati nel conto del patrimonio, si tratta di informazioni di aggiornamento,
fornite il 27.2.2015 dal Servizio mobilità della stessa Direzione centrale.
97 Va segnalato, a proposito del cap. 3680, che la relazione di verifica allegata al rendiconto 2014 attesta che “è
proseguita l’attività di completamento del programma ERMES – Excellent Regione in a Multimedia European Society – per
lo sviluppo della banda larga da parte della società Insiel che, come indicato dalla delib. n. 697/2014, dovrà completare entro
il 2015 il collegamento delle sedi comunali, delle reti di accesso alle zone industriali e delle MAN – Metropolitan Area
Network – a Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia”.
98 Cfr DAS 2012, pag. 130 e segg., e DAS 2013, pag. 45.
99 I 3 decreti sono i seguenti: 1. decr. n. 3277 INF-TLC del 20.6.2012 per € 339.524,42 (tratta “Aviano–Pinzano”); 2.
decr. n. 5189 INF-TLC del 15.11.2012 per € 190.000,00 (tratta “Sacile–Aviano”); 3. decr. n. 5504 INF-TLC del
30.11.2012 per € 300.475,67 (tratta “Pinzano–Gemona”).
157
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
pianificazione territoriale e lavori pubblici, i dati di sintesi, che si riportano di seguito, concernenti
lo stato di attuazione degli interventi in relazione all’oggetto complessivo del programma, che
evidenziano i progressi dell’ultimo periodo.
STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ERMES AL 31.12.2014
Backbone (dorsali)
Interventi previsti dal programma
Numero
33
Interventi collaudati
18
Interventi in fase di avanzata realizzazione
9
Interventi aggiudicati
4
Interventi in aggiudicazione
2
Km di infrastrutture
1679
Interventi con bando di gara in pubblicazione
Rete di accesso in zona industriale
Interventi previsti dal programma
6
Interventi collaudati
2
Interventi in fase di avanzata realizzazione
2
695
Interventi aggiudicati
Interventi in aggiudicazione
Interventi con bando di gara in pubblicazione
2
Reti metropolitane
Interventi previsti dal programma
4
100
Interventi in progettazione
Interventi collaudati
Interventi in fase di avanzata realizzazione
Interventi aggiudicati
3
Interventi in aggiudicazione
1
Interventi con bando di gara in pubblicazione
Reti di accesso di nuova generazione NGAN (Next Generation Access Network) –
banda ultralarga
Interventi previsti dal programma
1
Interventi in progettazione
1
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
158
9
La Direzione centrale ha inoltre precisato che, a seguito del disimpegno di alcuni ribassi di gara
avvenuti nel corso del 2013, relativamente a interventi di cablatura delle zone industriali finanziati
dal POR FESR, le risorse finanziarie complessivamente impiegate sul programma ERMES sono
passate da euro 126.532.421,46 a euro 122.297.910,99, come indicato nella delibera di Giunta
regionale n. 2217/2014.
Capitolo 3704
L’odierno approfondimento trae origine da precedenti attività di controllo esercitate dalla Sezione
sul capitolo 3704 su cui sono allocate risorse afferenti la stipula con Rete Ferroviaria Italiana
R.F.I. di un accordo quadro per individuare interventi urgenti di completamento e miglioramento
della rete ferroviaria nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia.
La genesi della fattispecie che ora ci occupa è riconducibile all’articolo 6, comma 87, della legge
regionale 25 gennaio 2002, n. 3, che ha autorizzato l’Amministrazione regionale a stipulare con
Rete Ferroviaria Italiana un accordo quadro al fine di individuare interventi urgenti di
completamento e miglioramento della rete ferroviaria nel territorio del Friuli Venezia Giulia, tesi
comunque alla realizzazione di opere infrastrutturali trasportistiche a lungo termine o connesse al
Corridoio 5, con l’individuazione di una partecipazione finanziaria regionale.
Partendo da alcuni riscontri di carattere contabile e finanziario, la dichiarazione di affidabilità del
2012 ha svolto alcuni approfondimenti sui motivi del ritardo che caratterizzava la complessiva
attuazione del programma, contestualizzando la singola operazione esaminata nel più ampio
panorama degli impegni assunti dalla Regione con l’accordo quadro del 12 dicembre 2003 e
tenendo conto delle vicende intervenute successivamente al suo perfezionamento, ivi comprese le
importanti maggiorazioni di costo segnalate da RFI.
Al riguardo, l’allora Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori
pubblici, nel precisare che le progettazioni oggetto dell’accordo quadro attenevano a entrambi i
corridoi europei che coinvolgono il territorio regionale e cioè sia il Corridoio Adriatico–Baltico
lungo la direttrice sud-nord sia il Corridoio 5 (ora Corridoio mediterraneo) lungo la direttrice estovest, aveva ascritto il ritardo della progettazione e, conseguentemente, dell’utilizzo delle risorse
“da un lato alla complessità e alla strategicità delle progettazioni contenute nell’accordo quadro e,
dall’altro, a una delicata interlocuzione sia tra Regione e RFI che tra queste e gli Enti locali coinvolti in
quanto attraversati dai nuovi tracciati ferroviari progettati.”
159
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
La Sezione, pur tenendo conto dei forti condizionamenti esterni allo svolgimento delle
progettazioni in conformità ai termini previsti, aveva richiamato l’attenzione da un lato sul
necessario rispetto della tempistica della progettazione rimessa a RFI spa e dall’altro su una piena
cognizione del rapporto tra le risorse necessarie e quelle disponibili per il completamento dell’intero
programma previsto dall’accordo quadro. Solo al tempestivo completamento di tutte le attività
previste dall’accordo quadro poteva infatti essere associata la proficuità dell’utilizzo delle risorse
pubbliche assegnate.
Nell’ambito della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013 è stato successivamente rilevato
che la Giunta regionale con delibera n. 308 del 21 febbraio 2014 aveva approvato le priorità
infrastrutturali strategiche da inserire nella nuova intesa generale quadro con il Governo, fra cui le
infrastrutture ferroviarie.
I dati e le informazioni acquisite ai fini dell’odierno controllo si inseriscono quindi in un quadro
complessivo che evidenzia obiettive difficoltà di attuazione del programma che fa capo all’accordo
quadro del 12 dicembre 2003, in relazione alle quali l’Amministrazione offre ora un chiaro
inquadramento sistematico, con una evidenza specifica dello stato di avanzamento delle
progettazioni di ogni singolo intervento e con valutazioni prognostiche circa le possibilità di
utilizzo delle assegnazioni finanziarie che residueranno100.
Deve al riguardo essere ricordato che, in relazione alla revisione attuata sulle proprie strategie di
sviluppo trasportistico, con delibera n. 1920 del 17 ottobre 2013 la Giunta regionale aveva
individuato come obiettivi prioritari nell’ambito delle attività previste dall’accordo quadro:
1. la realizzazione delle interconnessioni in località Bivio San Polo,
2. la creazione della nuova fermata ferroviaria inserita nel polo intermodale di Ronchi dei
Legionari,
3. le interconnessioni in località Bivio di Aurisina,
4. il raddoppio della tratta Udine-Palmanova e conseguente sistemazione del nodo di Udine.
Con riferimento a siffatti obiettivi prioritari, sono in fase di avanzata definizione le intese tra
Regione e RFI finalizzate a utilizzare parte dello stanziamento complessivo dell’A.Q., attualmente
non utilizzato, a interventi prioritari quali il finanziamento di opere correlate alla nuova fermata di
Ronchi Aeroporto e una fase funzionale di sistemazione del nodo di Udine, che presentano un
100 I dati e le informazioni che verranno di seguito esposti sono tratti dalla nota della Direzione centrale infrastrutture
del 27.2.2015 acquisita a seguito della richiesta istruttoria della Sezione.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
160
maggiore grado di maturità progettuale e/o realizzativa, e che sono presenti tra le opere prioritarie
previste dalla delibera n. 1920/2013.
Più in generale lo stato di avanzamento delle progettazioni di ognuna delle 4 categorie di interventi
in cui si articola l’oggetto dell’accordo quadro finanziato dai 4,1 milioni di euro previsti
dall’articolo 3.2. può riassumersi, sulla base di quanto precisato dall’Amministrazione, nei seguenti
termini:
1 a) tratta Palmanova (raccordi) –Udine: raddoppio sede (costo progettazione preliminare euro
500.000,00):
1
b) sistemazione del nodo di Udine (costo PP euro 750.000) e una previsione di spesa
complessiva di 1,25 milioni: Lo studio di fattibilità relativo agli interventi di raddoppio della
tratta Palmanova-Udine e di sistemazione del nodo di Udine è stato consegnato da RFI alla
Regione Friuli Venezia Giulia alla fine del 2013, e la Regione nel giugno 2014 ne ha condiviso
i contenuti, autorizzando l’avvio delle successive fasi progettuali.
In relazione a questa situazione va precisato che:
- per la tratta Palmanova (raccordi) –Udine: raddoppio sede. In relazione a tale condivisione,
nel dicembre 2014 RFI ha affidato a Italferr (società di ingegneria del gruppo FS) la
progettazione preliminare del raddoppio tra Palmanova e B. Cargnacco (UD), con
previsione di completamento delle progettazioni per gli inizi del 2016;
- per la sistemazione del nodo di Udine: le attività di progettazione preliminare relative alla
sistemazione del nodo di Udine sono state avviate alla fine del 2014 da parte della struttura
operativa ingegneria e tecnologie RFI di Trieste, e sono in fase di completamento le attività
propedeutiche di rilievo e georefenziazione dell’impiantistica esistente.
2) Palmanova (raccordi) -Ronchi Aeroporto della tratta AV/AC Portogruaro–Ronchi dei
Legionari: previsione di spesa euro 852.904,29. Relativamente alle progettazioni è disponibile
un ulteriore finanziamento, integrativo rispetto a quello individuato dall'articolo 6, comma 87,
della legge regionale n. 3/2002, previsto dalla convenzione quadro del 27 dicembre 1999 tra
Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste e FS spa, che eleva a 2,2 milioni l'importo
complessivamente disponibile per tali progettazioni. Nel settembre 2004 RFI ha affidato a
Italferr la progettazione preliminare della tratta AV/AC Portogruaro-Ronchi dei Legionari, la
cui stesura è stata completata nel 2006, e trasmessa all’Amministrazione per le valutazioni di
competenza, preliminari all'avvio dell'iter approvativo CIPE. In relazione al dissenso
manifestato da alcuni Comuni interessati dal tracciato AV/AC, in accordo con la Regione Friuli
161
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
Venezia Giulia è stato deciso di rinviare l'iter procedurale CIPE alla definizione di nuove
soluzioni di tracciato, compatibili con le esigenze espresse dai Comuni. Le nuove soluzioni di
tracciato, individuate e condivise con gli Enti locali mediante il c.d. "accordo Sonego" del 2008,
hanno permesso a RFI di avviare nel dicembre 2010 l'iter approvativo CIPE del nuovo
progetto preliminare della tratta Portogruaro-Ronchi dei Legionari, rielaborato dal progettista
Italferr sulla scorta di un nuovo incarico in tal senso conferito da RFI. In relazione alla
procedura di VIA avviata per il PP 2010, e a seguito di un nuovo forte dissenso del territorio,
con la delibera n. 1920 del 17 ottobre 2013 la Regione ha stabilito di procedere allo sviluppo di
nuove soluzioni progettuali di tracciato (in affiancamento rispetto alla linea esistente nella
tratta Fiume Tagliamento-Cervignano), individuando nel contempo il nuovo piano prioritario
delle realizzazioni, comprendenti tra l’altro le interconnessioni in località Bivio San Polo e la
nuova fermata ferroviaria inclusa nel polo intermodale di Ronchi dei Legionari di cui sopra si è
detto.
3) Altre opere ferroviarie in territorio regionale: previsione di spesa euro 1.997.095,71. In relazione
ai contenuti della deliberazione n. 1920/2013, la Regione – in accordo con RFI – sta ridefinendo
un piano di parziale modifica delle assegnazioni di cui all’accordo quadro del 12 dicembre 2003,
attualmente immobilizzate e/o non utilizzate. In tale ottica è in corso di stipula tra RFI e
Regione un atto aggiuntivo al suddetto accordo quadro, che preveda l’utilizzo di una quota
complessiva di circa 1,9 milioni, da destinare alle opere di completamento della nuova fermata
ferroviaria di Ronchi Aeroporto e alla rifunzionalizzazione del nodo di Udine. Detti interventi
rientrano nel piano prioritario infrastrutturale regionale di cui alla predetta delibera n.
1920/2013, e hanno già acquisito il benestare necessario al proseguimento della fase progettuale
e/o realizzativa.
4) Progetto preliminare AV/AC Ronchi dei Legionari-Trieste. L'articolo 3 dell'accordo quadro del
12 dicembre 2003 individua un costo di 4,4 milioni relazionato alle progettazioni della tratta
AV/AC Ronchi dei Legionari–Trieste, incluso il bypass Gorizia–Sagrado–Ronchi, e prevede un
finanziamento regionale di 1,7 milioni. Alla data di sottoscrizione dell'intesa RFI aveva già
predisposto la progettazione preliminare della tratta AV/AC Ronchi–Trieste, incluso il bypass
Gorizia–Sagrado–Ronchi Aeroporto, provvedendo ad avviare l'istruttoria approvativa CIPE in
forza del parere complessivamente favorevole espresso dalla Regione Friuli Venezia Giulia
(delibera di Giunta regionale n. 3949 del 5 dicembre 2003). A causa della successiva opposizione
di alcuni Enti locali, e di rilievi sostanziali espressi dal Ministero dell’ambiente, i cui membri
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
162
della Commissione VIA avevano espresso parere negativo al progetto preliminare nel marzo
2005, la procedura di approvazione CIPE non è stata portata a completamento. Nel dicembre
2010 RFI ha completato la modifica del progetto preliminare 2003, e avviata una nuova
procedura di VIA, finalizzata all’approvazione del CIPE. Nella fase di valutazione con il
territorio del progetto preliminare 2010 della tratta AV/AC Ronchi dei Legionari–Trieste, sono
emerse in ambito regionale nuove negative valutazioni, riferibili principalmente alla
localizzazione del tracciato e al contesto ambientale, che stanno procrastinando i tempi di
emissione del parere della Commissione VIA, e la conseguente delibera approvativa CIPE. Le
progettazioni (progetto preliminare e progetto definitivo) della tratta AV/AC Ronchi dei
Legionari–Trieste beneficiano di un cofinanziamento da parte della UE, individuato dalla
decisione C (2008) 7731.
La Sezione prende atto delle difficoltà che ancora permangono nell’attuazione del programma
afferente il completamento e il miglioramento della rete ferroviaria regionale, che ha preso avvio in
sede amministrativa già nel 2002. Prende atto altresì che, nell’ambito della revisione attuata dalla
Regione delle proprie strategie di sviluppo trasportistico, con delibera n. 1920/2013, la Giunta
regionale ha individuato specifici obiettivi prioritari nell’ambito delle attività previste dall’accordo
quadro.
Osservazioni conclusive
La Sezione prende atto delle ampie precisazioni fornite dalla competente Direzione centrale sullo
stato di avanzamento dei due programmi di rilevanza strategica per gli interessi regionali. Osserva
comunque che il controllo strategico e gestionale dovrebbero essere in grado di monitorare lo
sviluppo dei due importanti programmi e di individuare tempestivamente l’esistenza di eventuali
(ulteriori) impedimenti alla loro definizione e/o la necessità di eventuali correzioni di rotta.
Definite e chiarite le problematiche contabili emergenti dai precedenti controlli DAS, la Sezione
intende occuparsi dei programmi suddetti nell’ambito di un controllo sulla gestione o, più
probabilmente, nell’ambito delle valutazioni che le competono sul funzionamento dei controlli
interni.
163
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
3.3.3
Percorso di avvicinamento della contabilità regionale ai principi
dell’armonizzazione dei sistemi contabili
In considerazione delle novità contabili e in previsione dell’armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio, la Sezione ha ritenuto opportuno individuare e valutare le modalità finora
adottate in particolare per il riaccertamento straordinario dei residui e degli esiti di tali operazioni.
Con nota del 2 marzo 2015, la Direzione centrale finanze ha trasmesso una sintetica descrizione del
percorso di avvicinamento della contabilità regionale ai principi dell’armonizzazione dei sistemi
contabili. Ai sensi dell’articolo 79 del decreto legislativo n. 118/2011, la decorrenza e le modalità di
applicazione delle disposizioni di cui al decreto medesimo nei confronti delle Regioni a statuto
speciale sono stabilite con le procedure previste dall’articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42,
ovverossia attraverso norme di attuazione dei rispettivi statuti. L’applicazione della disciplina
relativa all’armonizzazione dei bilanci non è quindi ancora un obbligo per il Friuli Venezia Giulia;
tuttavia Stato e Regione, nel protocollo d’intesa sottoscritto il 23 ottobre 2014, hanno convenuto
di adottare le norme di attuazione necessarie ad assicurare l’applicazione della suddetta disciplina
con i termini posticipati al 2016. Per tale ragione il riaccertamento dei residui, di cui all’espressa
richiesta di questa Sezione, verrà posto in essere nel corso dell’esercizio 2016, con riferimento ai
residui attivi e passivi risultanti al 31 dicembre 2015.
Il contraddittorio con la Direzione centrale finanze ha consentito tuttavia di ampliare l’oggetto
dell’approfondimento della Sezione, grazie a una sintetica rilevazione del percorso di
avvicinamento della contabilità regionale ai principi dell’armonizzazione, intrapreso per assicurare
una transizione progressiva fluida tra i due sistemi contabili.
A tale proposito, va sottolineato che la Giunta regionale, con deliberazione di generalità n. 1827 del
3 ottobre 2014, aveva segnalato l’opportunità in primo luogo di attuare, nel bilancio di previsione
2015-2017, una riclassificazione dei capitoli del bilancio regionale per missioni/programmi per i
capitoli di spesa e per titoli/tipologie per i capitoli d’entrata (rappresentata, a fini informativi, negli
schemi allegati alla delibera della Giunta regionale n. 55/2015), in secondo luogo di superare la
disciplina della competenza derivata, in favore di un utilizzo puntuale dell’istituto dell’avanzo
vincolato prima dell’approvazione del rendiconto, e infine di dare indicazioni per far adottare
anche dagli enti regionali i predetti istituti dell’armonizzazione.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
164
A questi fini la Direzione centrale finanze ha illustrato i due punti qualificanti del percorso
intrapreso alla luce delle indicazioni giuntali, punti peraltro già rilevati nel corso dell’attività di
controllo, secondo quanto esposto nella precedente parte di questa relazione:
•
operazione di riallineamento finalizzata ad allineare l’imputazione degli impegni contabili delle
spese pluriennali alla data di esigibilità del debito, prevista dall’articolo 13, comma 2, della
legge regionale n. 15/2014. Tale operazione è stata effettuata nel dicembre 2014;
•
superamento della cosiddetta competenza derivata in favore di un utilizzo puntuale
dell’istituto dell’avanzo vincolato che prevede l’iscrizione in bilancio delle somme accantonate
e vincolate dell’avanzo di amministrazione anche prima dell’approvazione del rendiconto.
La Regione ha pertanto avviato un percorso di graduale avvicinamento ai principi
dell’armonizzazione contabile.
In quest’ottica rivolta al futuro assetto contabile, una tematica meritevole di attenzione riguarda il
conto del patrimonio, che finora ha rivestito una limitata rilevanza nella gestione contabile
regionale per il fatto di essere sostanzialmente espressione di dati provenienti dalla gestione di un
bilancio di natura finanziaria e fortemente condizionati dalle dinamiche di fattori esterni all’ente
(andamenti del gettito tributario), le cui oscillazioni negli anni hanno costituito le più determinanti
cause di variazione della consistenza netta patrimoniale. Non può inoltre essere sottaciuto che è
assente una gestione in termini di competenza economica e che quindi non ricevono considerazione
alcune sue fondamentali componenti che incidono sul valore dei cespiti, quali, ad esempio, gli
ammortamenti.
Nel nuovo scenario contabile
armonizzato risulterebbe
quindi incompatibile
l’attuale
rappresentazione patrimoniale della gestione del debito potenziale (che dovrebbe comunque venir
meno con il 31 dicembre 2015). L’operazione a livello patrimoniale viene attualmente valorizzata
all’attivo con riferimento al valore dei residui attivi derivanti dalle autorizzazioni al ricorso al
mercato che hanno dato luogo alla stipula di tre contratti di apertura di credito con Cassa depositi
e prestiti spa, ma non riceve, per contro, alcuna valorizzazione nel passivo patrimoniale, a fronte
dell’inesistenza di un debito, quale conseguenza della mancata attivazione delle suddette aperture
di credito. Ricordato che le valutazioni in base alle quali le poste vengono rappresentate in bilancio
devono comunque essere espressione di coerenza, se vengono rappresentati a patrimonio i descritti
residui attivi (che patrimonialmente rappresentano solo un credito possibile) dovrebbe trovare
ingresso, nel conto ritenuto più adeguato del lato passivo, una corrispondente posta di debito, pur
se anch’essa è solo un debito possibile.
165
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
In relazione a quanto sopra si espongono di seguito alcune considerazioni ricognitive sulle
variazioni della sostanza patrimoniale in relazione alle evidenze contabili desumibili da un bilancio
di natura finanziaria.
La variazione patrimoniale, la concordanza con il conto di bilancio e le variazioni non finanziarie
Il conto generale del patrimonio della Regione espone la variazione effettiva della ricchezza
patrimoniale, denominata “sostanza patrimoniale netta”, derivante dalle dinamiche della gestione
del bilancio (competenza e residui) e dei fatti gestionali estranei alle movimentazioni del conto del
bilancio.
Nell’ambito della gestione di competenza del bilancio si collocano fattispecie ininfluenti per
l’aumento o la diminuzione della consistenza patrimoniale in quanto non determinano una
variazione effettiva del patrimonio; si tratta di: a) entrate che causano variazioni compensative in
diminuzione del patrimonio per riduzione di attività (alienazioni e rimborsi prestiti) e aumento di
passività (accensione prestiti), b) spese che causano variazioni compensative in aumento del
patrimonio per aumenti di attività (acquisizioni) e diminuzioni di passività (rimborso di prestiti).
Gli accertamenti e impegni ininfluenti ai fini della modifica della consistenza patrimoniale
generano variazioni dello stesso importo e di segno opposto nei conti generali delle attività
disponibili e indisponibili e delle passività diverse. Le entrate derivanti da alienazioni si annullano
con la correlata diminuzione delle attività (attività disponibili e indisponibili). Gli accertamenti per
rimborso di crediti si elidono con la diminuzione dei crediti (esposti nei conti generali delle attività)
mentre gli accertamenti per accensioni di prestiti si eliminano con l’aumento delle passività
(esposte nel conto generale delle passività diverse). Le spese relative ad acquisizioni di beni e titoli
di credito si elidono con gli aumenti del valore di tali poste esposte nei conti generali delle attività.
Tali acquisizioni non generano consumo di ricchezza patrimoniale ma rappresentano attività
patrimoniali in quanto la loro utilità si estende in un periodo di tempo pluriennale. Le spese per
rimborso di prestiti si annullano con la diminuzione di passività (iscritte nel conto generale delle
passività diverse). Dalle considerazioni sin qui esposte emerge che con riferimento alle predette
fattispecie gli accertamenti conducono a permutazioni patrimoniali con diminuzioni di attività e
aumento di passività, mentre gli impegni conducono a permutazioni patrimoniali con aumento di
attività e diminuzione di passività. Pertanto l’effettiva variazione patrimoniale da un esercizio
all’altro attribuibile alla gestione di competenza è data dalla differenza tra accertamenti e impegni
di competenza “depurati” dalle predette poste contabili a cui si aggiunge il saldo dei trasferimenti.
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
166
Al risultato della gestione di competenza si aggiunge il risultato della gestione dei residui. La
movimentazione dei residui coinvolge altresì i residui passivi perenti eliminati dal conto del
bilancio e confluiti in aumento delle passività del conto del patrimonio. L’effetto positivo nel conto
del bilancio di tali eliminazioni si annulla con l’incremento delle passività patrimoniali senza
pertanto incidere sulla consistenza netta patrimoniale.
Riepilogando, la variazione patrimoniale effettiva derivante dalla gestione del bilancio si ottiene
dalla somma algebrica del risultato della gestione di competenza (accertamenti e impegni depurati)
e del risultato della gestione dei residui (escludendo dalle eliminazioni dei residui passivi gli importi
dei perenti confluiti nel conto del patrimonio).
La variazione complessiva patrimoniale si ottiene aggiungendo al risultato della gestione di
bilancio il saldo delle variazioni non finanziarie che non trovano riscontro nella gestione del
bilancio e generano direttamente incrementi e diminuzioni dei conti generali delle attività
disponibili e indisponibili e delle passività diverse. Le variazioni non finanziarie si riferiscono alle
rettifiche di valore, per svalutazioni e rivalutazioni delle attività disponibili e indisponibili e alle
cancellazioni dei residui perenti tra le passività diverse del conto del patrimonio.
In conclusione la variazione patrimoniale misura la variazione della ricchezza nell’esercizio di
riferimento, tuttavia si discosta ampiamente dalle risultanze esprimibili dall’applicazione della
contabilità economico patrimoniale a causa della incompleta adesione ai principi e alle regole di
rilevazione di tale sistema contabile. A tal riguardo si sottolinea la mancata rilevazione degli
ammortamenti delle immobilizzazioni, degli accantonamenti per svalutazione dei crediti e per
passività potenziali e in generale di tutti i fatti di gestione non misurati da incassi e pagamenti
della contabilità finanziaria.
167
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
ALLEGATO 1: elenco e descrizione dei capitoli selezionati per le verifiche di regolarità intrinseca ed estrinseca
(campionamento statistico)
Capitoli delle entrate:
a) Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e
comunitarie:
- 1408 (u.bi. 3.2.131) di competenza del Servizio tributi, adempimenti fiscali e controllo atti del personale
e di spesa della programmazione comunitaria (restituzione di somme erogate ai beneficiari del
programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013).
− 30 (u.bi. 4.3.39) di competenza del Servizio per la cooperazione territoriale europea, aiuti di Stato e
affari generali (acquisizioni tramite l’autorità di pagamento Interreg Italia-Austria 2007-2013 per
interventi di assistenza tecnica).
− 1256 (u.bi. 6.3.261) di competenza del Servizio risorse finanziarie (quote relative agli arretrati da
pensione per gli anni 2008 e 2009).
b) Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme:
− 1710 (u.bi. 3.2.92) di competenza del Servizio logistica, digitalizzazione e servizi generali (proventi
derivanti dalla vendita tramite abbonamento del Bollettino ufficiale della Regione in formato
elettronico – rilevante agli effetti dell’I.V.A.).
c) Direzione centrale ambiente ed energia:
- 1403 (u.bi. 3.2.91) di competenza del Servizio disciplina servizio idrico integrato, gestione risorse
idriche, tutela acque da inquinamento (proventi derivanti dalla divulgazione di dati, informazioni e
pubblicazioni, nonché da altri servizi in materia di difesa del suolo e di demanio idrico).
d) Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università:
- 1267 (u.bi. 4.2.37) di competenza del Servizio mobilità (trasferimenti dallo Stato per la realizzazione del
programma comunitario South East Europe – progetto ADB Multiplatform).
− 109 (u.bi. 4.5.161) di competenza del Servizio edilizia (interessi di mora relativi ai rientri delle
anticipazioni erogate ai sensi della l.reg. 4.9.1976, n. 65, e della l.reg. 1.9.1982, n. 75).
e) Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali:
− 152 (u.bi. 4.1.151) di competenza del Servizio gestione forestale e produzione legnosa (entrate derivanti
dalla gestione dell’Azienda faunistico venatoria Picco di Mezzodì).
− 1233 (u.bi. 4.5.164) di competenza del Servizio promozione, internazionalizzazione e sviluppo sistema
turistico regionale (rimborso di spese rendicontate allo Stato o alla Ue relativamente a programmi o
progetti comunitari).
f) Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca:
- 1288 (u.bi. 6.3.202) di competenza del Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca
(acquisizione di fondi dalla Unione europea relativi al progetto Kepass nell’ambito del programma IPA
Adriatico da girare ai partners – partite di giro).
g) Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia:
- 2273 (u.bi. 2.1.15) di competenza del Servizio farmaceutico (entrate derivanti dai rimborsi operati dalle
aziende farmaceutiche ai sensi del d.l. n. 78/2010).
Capitoli delle spese:
a)
Direzione generale:
− 9732 (u.bi. 11.3.1.1180) di competenza del Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo
di gestione e statistica (spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per l’acquisto di
materiali e attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri, riviste e pubblicazioni anche su
supporto informatico, nonché partecipazione a specifici corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
168
b)
−
c)
−
d)
-
e)
-
f)
-
-
-
-
g)
−
−
formazione e all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza – spese
correnti).
Avvocatura della Regione:
610 (u.bi. 11.3.1.1180) (spese per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per l’acquisto di
materiali e attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche, libri, riviste e pubblicazioni anche su
supporto informatico, nonché partecipazione a specifici corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla
formazione e all’aggiornamento professionale, nonché per minute spese di rappresentanza).
Servizio coordinamento politiche per la montagna:
1630 (u.bi. 9.2.2.1158) (finanziamento degli interventi programmati dagli ambiti per lo sviluppo
territoriale proposti dalla Comunità montane).
Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e
comunitarie:
225 (u.bi. 1.6.2.1040) di competenza del Servizio risorse finanziarie (fondo POR FESR 2007-2013 –
interventi previsti dal Piano d’Azione e Coesione PAC).
1321 (u.bi. 6.1.2.5058) di competenza del Servizio gestione patrimonio immobiliare (spese per la
realizzazione delle infrastrutture destinate al funzionamento del Collegio del Mondo unito dell’Adriatico
– ricorso al mercato finanziario).
Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme:
9748 (u.bi. 10.1.1.1163) di competenza del Servizio affari istituzionali e locali, polizia locale e sicurezza
(spese per studi e incarichi di consulenza).
1718 (u.bi. 10.1.2.5035) di competenza del Servizio elettorale (finanziamenti agli Enti locali per favorire
l’automazione delle operazioni elettorali).
9890 (u.bi. 10.4.2.1170) di competenza del Servizio sistemi informativi ed e-government (oneri per
somme reclamate dai creditori che sono state oggetto di cancellazione – in conto capitale) – spesa
obbligatoria.
Direzione centrale cultura, sport e solidarietà:
5887 (u.bi. 5.1.1.1088) di competenza del Servizio attività ricreative e sportive (contributo straordinario
all’Associazione sportiva dilettantistica Atletica Brugnera di Brugnera per la realizzazione della
manifestazione giro podistico internazionale Città di Pordenone).
6132 (u.bi. 5.1.2.1090) di competenza del Servizio attività ricreative e sportive (contributo pluriennale
al Comune di Udine anche a sollievo degli oneri per l’ammortamento dei mutui contratti per la
realizzazione, ristrutturazione e adeguamento di impianti sportivi di interesse cittadino, anche in
concorso con soggetti privati).
6207 (u.bi. 5.2.1.5047) di competenza del Servizio attività culturali (finanziamento a favore del
Comitato fondatore per la candidatura della città di Venezia a capitale europea della cultura per l’anno
2019).
5795 (u.bi. 5.2.1.5051) di competenza del Servizio attività culturali (contributo al gruppo ANA di San
Giorgio di Nogaro a sollievo degli oneri necessari per lo svolgimento delle attività istituzionali).
5187 (u.bi. 5.3.1.5053) di competenza del Servizio beni culturali (sovvenzione annua agli enti e
associazioni statutariamente preposti a interventi per la tutela, conservazione e valorizzazione
dell’architettura fortificata del Friuli Venezia Giulia).
Direzione centrale ambiente ed energia:
2412 (u.bi. 3.1.1.1056) di competenza del Servizio geologico (oneri connessi alla predisposizione del
Piano Regionale per le Attività Estrattive P.R.A.E.).
2335 (u.bi. 3.2.2.1058) di competenza del Servizio disciplina servizio idrico integrato, gestione risorse
idriche, tutela acque da inquinamento (spese per il disinquinamento della Bassa Friulana e delle aree
contermini della laguna di Marano e Grado, per opere di raccolta, convogliamento, depurazione dei
liquami civili e industriali e costruzione di una condotta translagunare e sottomarina di scarico a mare,
per l’ampliamento dell’impianto di depurazione).
9808 (u.bi. 10.1.1.1162) di competenza del Servizio affari generali e amministrativi (spese per il
funzionamento di consigli, comitati, collegi e commissioni, compresi i gettoni di presenza, le indennità
di missione, il rimborso spese, i compensi, gli assegni ai relatori e per lo studio di particolari problemi
169
h)
-
-
-
-
-
i)
-
-
−
−
−
−
regionali, al personale estraneo alla Regione, nonché spese per l’adesione ad associazioni che svolgano
un’attività che possa interessare la Regione e per la partecipazione agli oneri per convegni, congressi e
iniziative particolari promossi da istituzioni, fondazioni, enti e associazioni ovvero da una o più Regioni
o comitati organizzatori dalle stesse costituiti, ai quali aderisce la Regione, nonché oneri per la
partecipazione di amministratori ai suddetti convegni, congressi e iniziative).
Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università:
2090 (u.bi. 3.5.2.1073) di competenza del Servizio pianificazione territoriale (finanziamenti e contributi
a Comuni e Province per la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche e servizi sociali in
attuazione dell’art. 4, c. 2, della l. 2.5.1990, n. 104, relativa alle servitù militari).
3434 (u.bi. 3.5.2.1073) di competenza del Servizio edilizia (contributo decennale al Comune di Camino al
Tagliamento a sollievo degli oneri derivanti dal mutuo da contrarsi per l’acquisto e la ristrutturazione
del complesso denominato “Casa Liani”, da destinarsi a finalità pubbliche).
3690 (u.bi. 4.8.2.2030) di competenza del Servizio infrastrutture di trasporto e comunicazione
(finanziamento all’ANAS spa per l’attuazione degli interventi di ristrutturazione degli assi stradali di
interesse statale e regionale previsti dall’APQ 4.3.2005).
3454 (u.bi. 5.3.2.5053) di competenza del Servizio edilizia (contributo straordinario alla parrocchia di
San Martino Vescovo di Percoto a sollievo degli oneri relativi alla realizzazione delle opere di
risanamento e di manutenzione straordinaria del santuario Beata Vergine di Muris - Percoto).
3240 (u.bi. 8.4.2.1144) di competenza del Servizio edilizia (interventi di edilizia convenzionata in conto
capitale pluriennali).
6278 (u.bi. 11.4.1.1192) di competenza del Servizio tutela del paesaggio e biodiversità (trasferimento
all’ERSA di fondi provenienti da AGEA a seguito di domanda di aiuto/pagamento per l’annualità 2013
relativa alla misura 213 “Indennità Natura 2000” del piano di sviluppo rurale della Regione).
Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali:
6287 (u.bi. 1.1.1.1001) di competenza del Servizio caccia e risorse ittiche (contributi alle associazioni del
settore della pesca professionale e dell’acquacoltura per attività di cooperazione e associazionismo –
fondi statali).
7109 (u.bi. 1.1.2.1007) di competenza del Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo (contributi
in conto capitale a favore di conduttori di aziende agricole e coltivatori diretti singoli e associati,
danneggiati da eccezionali avversità atmosferiche e ricadenti in zone delimitate con decreti del
Ministero delle politiche agricole e forestali).
9143 (u.bi. 1.3.2.1018) di competenza del Servizio sostegno e promozione comparti commercio, terziario
e cooperativo (finanziamenti per la creazione di centri commerciali naturali e di centri in via a favore
delle Amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia, dei centri di assistenza tecnica alle imprese
commerciali (C.A.T.) riconosciuti e dei soggetti promotori degli stessi centri).
8993 (u.bi. 1.3.2.1020) di competenza del Servizio promozione, internazionalizzazione e sviluppo
sistema turistico regionale (contributi pluriennali a enti pubblici e a privati operatori operanti nei
Comuni contigui ai poli turistici invernali e nei Comuni montani della Provincia di Pordenone, ovvero a
essi funzionali, per la copertura degli oneri in linea capitale e interessi dei mutui contratti per
l’adeguamento e messa in sicurezza, nonché per l’ammodernamento di strutture funzionali alle attività
turistico-sportive, di impianti, compresi quelli di risalita e relative pertinenze e piste di discesa).
9390 (u.bi. 1.5.1.1033) di competenza del Servizio affari generali e amministrativi (interventi tramite
l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale per promuovere la valorizzazione dei prodotti
agroalimentari).
9434 (u.bi. 1.6.1.1039) di competenza del Servizio promozione, internazionalizzazione e sviluppo
sistema turistico regionale (contributi ai Collegi guide alpine – maestri di alpinismo e guide
speleologiche – maestri di speleologia per l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi di abilitazione per
l’esercizio della professione e per l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi per il conseguimento delle
specializzazioni di cui all’art. 138, c. 1, lett. a) e d), della l.reg. n. 2/2002).
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
170
j)
Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca:
- 5958 (u.bi. 6.2.1.5063) di competenza del Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e
ricerca (progetto interregionale per la costruzione di un modello e pratiche di intervento per azioni di
supporto alla reti locali di orientamento POR FSE 2007-2013).
− 8550 (u.bi. 8.5.1.1146) di competenza del Servizio lavoro e pari opportunità (trasferimenti alle Province
per l’esercizio delle funzioni trasferite in materia di politica attiva del lavoro, collocamento e
avviamento al lavoro e servizi all’impiego, conflitti del lavoro e anagrafe dei soggetti che hanno
adempiuto o assolto all’obbligo scolastico).
− 9829 (u.bi. 11.3.1.1180) di competenza del Servizio innovazione, professioni e politiche giovanili (spese
per esigenze operative correnti, ivi comprese quelle per l’acquisto di materiali e attrezzature d’ufficio,
attrezzature informatiche, libri, riviste e pubblicazioni anche su supporto informatico, nonché
partecipazione a specifici corsi, seminari, convegni e iniziative volte alla formazione e all’aggiornamento
professionale, nonché per minute spese di rappresentanza).
k) Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali e famiglia:
- 4087 (u.bi. 7.1.1.1131) di competenza dell'Area risorse umane ed economico-finanziarie (oneri derivanti
dalla gestione liquidatoria dell’Agenzia regionale della sanità) – spesa obbligatoria.
− 4422 (u.bi. 7.1.2.1135) di competenza del Servizio tecnologie e investimenti (contributo all’Azienda
ospedaliera universitaria “Ospedali riuniti” di Trieste per la realizzazione di un asilo nido aziendale per i
figli dei dipendenti dell’Azienda medesima, dell’Azienda per i servizi sanitari n. 1 “Triestina” e
dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Burlo Garofalo”).
− 4972 (u.bi. 7.3.1.2026) di competenza dell'Area promozione salute e prevenzione (finanziamento delle
attività di monitoraggio dei dati relativi all’abuso di alcol e ai problemi alcolcorrelati e per la
realizzazione delle attività di informazione e prevenzione).
- 4540 (u.bi. 8.2.1.1140) di competenza dell’Area politiche sociali e integrazione sociosanitaria (fondo per
le politiche per la famiglia di parte corrente – fondi regionali).
171
ALLEGATO 2: elenco e descrizione dei capitoli selezionati a seguito di scelta professionale
Capitoli della spesa afferenti spese di rappresentanza:
Ufficio di gabinetto:
− 298 (u.bi. 11.2.1.1179) (fondo spese di rappresentanza dell’Amministrazione regionale).
− 299 (u.bi. 11.2.1.1179) (fondo spese di rappresentanza del Presidente e degli Assessori regionali)).
Capitoli della spesa monitorati ai fini dello sviluppo dei programmi:
Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università:
3680 (u.bi. 4.6.2.1084) di competenza del Servizio infrastrutture di trasporto e comunicazione (interventi
per la realizzazione di infrastrutture immateriali, anche mediante conferimento di capitale a società aventi
per finalità la promozione, la realizzazione e/o la gestione di infrastrutture immateriali, nonché ad altre
società controllate dalla Regione)
3704 – non presente nel bilancio 2014
Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
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Corte dei conti – Sezione di controllo FVG – DAS 2014
174
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CORTE DEI CONTI - SEZIONE DI CONTROLLO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
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