Accademia di Belle Arti di Urbino Dipartimento di Progettazione e

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Accademia di Belle Arti di Urbino
Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate
Scuola di Scenografia
Corso di diploma accademico di primo livello
Scenografia Docente Francesco Calcagnini
Anno accademico duemiladodici-13
Accademia di Belle Arti di Urbino
Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate
Scuola di Scenografia
Biennio specialistico sperimentale in arti
e discipline dello spettacolo
Laboratorio di composizione scenografica per il
teatro Docente Francesco Calcagnini
Anno accademico duemiladodici-13
Accademia di Belle Arti di Urbino
Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate
Scuola di Scenografia
Corso di diploma accademico di primo livello
Scenografia Docente Francesco Calcagnini
Anno accademico duemiladodici-13
Accademia di Belle Arti di Urbino /Scenografia
Accademia di Belle Arti di Urbino
Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate
Scuola di Scenografia
Corso di diploma accademico di primo livello
Scenografia Docente Francesco Calcagnini
Anno accademico duemiladodici-13
Lunedì
Laboratorio
ore 14,30 - 18,00
Primo, Secondo e Terzo anno
Lezione
ore 16,00 Primo anno
Martedì
Laboratorio
ore 09,00 - 12,00 Primo, Secondo e Terzo anno
ore 14,30 - 18,00 Primo, Secondo e Terzo anno
Lezione
Secondo e Terzo anno ore 09,00
Ricevimento studenti
Martedì ore 12,00 - 13,00
Frequenza:
Il corso richiede la frequenza obbligatoria.
Gli studenti che si trovassero nell’impossibilità di
frequentare parte delle lezioni sono pregati di
contattare il docente negli orari di ricevimento
per concordare le opportune integrazioni al
programma d’esame.
Corso di diploma accademico di primo livello scuola di scenografia 2012-13
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L’attività formativa della scuola ha lo scopo di promuovere in alcuni giovani,
dotati di attitudine al disegno e interessati allo studio della scenografia, una
solida base tecnica e culturale che consenta loro di intraprendere con sicurezza la professione.
I piani di studio osservano, anche e con particolare attenzione, l’ evolversi
delle competenze di un numero sempre maggiore di figure con specifiche
mansioni che circondano l’attività dello scenografo.
Figure professionali di tecnici di palcoscenico, decoratore di scena, fotografo, attrezzista, elettricista, fonico, video operatore sono infatti vere e proprie
attività per cui viene richiesta, sempre e sempre in maggior misura, una preparazione culturale e tecnica, specifica e condivisa a cui la scuola corrisponde
aggiornando continuamente i percorsi didattici formativi e predisponendo
opportuni tirocini al fine di offrire il maggior numero possibile di competenze disciplinari. La Scuola di Scenografia indirizza la propria didattica essenzialmente verso la formazione e la ricerca teatrale.
Lo studio dello spazio scenico, della sua funzionalità espressiva, complementare alla drammaturgia, e il ruolo da esso svolto nelle diverse epoche della
storia, sono riferimenti basilari per l’insegnamento della progettazione scenografica.
“La scenografia è la creazione di uno spazio drammatico e può esistere solo
se collegato con tutti gli altri elementi che contribuiscono a un evento teatrale: il testo, la recitazione, il canto, la danza, la regia, la musica.”
A tal fine, per sviluppare un percorso organico, è necessario far convergere
in un solo programma generale le diverse discipline, legate tradizionalmente
agli allestimenti teatrali e fra loro complementari, per assicurare un’adeguata padronanza dei metodi e delle tecniche artistiche nonché l’acquisizione di
specifiche competenze disciplinari e professionali, al fine di fornire agli allievi conoscenze metodologiche progettuali ed espressive sull’uso degli strumenti della rappresentazione e delle pratiche artistiche.
Obiettivi e metodi si conseguono con lezioni, seminari e incontri di studio
all’interno delle strutture disponibili presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino (aulateatro, laboratori, biblioteca) e attraverso rapporti e collaborazioni
con istituzioni culturali e teatrali presenti sul territorio e in ambito nazionale
o internazionale.
Il percorso formativo conduce quindi lo studente a:
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possedere un’adeguata formazione tecnico-operativa di metodi e
contenuti relativamente ai settori della scenografia, dell’allestimento, del
costume per lo spettacolo;
acquisire conoscenze e metodi degli strumenti tradizionali e delle nuove
tecnologie per la scena;
raggiungere la consapevolezza del rapporto tra materiali, tecniche e
caratteri espressivi della creazione artistica per la scena;
comprendere le trasformazioni dei linguaggi artistici attraverso lo studio
di discipline storiche e teoriche;
possedere la capacità di progettare, discutere e modificare il proprio
lavoro artistico;
Accademia di Belle Arti di Urbino /Scenografia
Corso di diploma accademico di primo livello scuola di scenografia 2012-13
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1° Corso
Obbiettivi formativi:
Conoscenza dei rapporti che esistono tra uno spazio che si può vedere, misurare, percorrere e le esigenze di analizzarlo, modificarlo per narrarci dentro
una storia, una vicenda, farci viaggiare un suono.
2° Corso
Obbiettivi formativi:
Comprensione degli elementi che strutturano un palcoscenico. L’immagine
che si propone in palcoscenico deve avere una dimensione, deve sopportare
le verifiche della geometria, resistere all’ insidia delle misure, farsi forma
mirabile perché si determini come fattore importante tra le parole e i gesti.
Come combinare insieme emozione e misura. Abituare a progettare nel rispetto della propria capacità d’immaginare soluzioni che si possano tradurre in geometria, colore e luce.
• Come si passa da un’immagine alla sua trascrizione in forma di progetto
• con quali materiali
• proporzioni, dimensioni e misure
• capacità di stimare i costi del proprio progetto
• come modificare un’idea se non realizzabile.
3° Corso
Obbiettivi formativi:
Presentazione di un progetto realizzato con la tecnica più idonea a restituire la traccia visiva e narrativa dello spettacolo, che con chiarezza risolva e
sviluppi le sue problematiche interprative, drammaturgiche e tecniche.
• Traccia tematica completa di story-board.
• studio degli oggetti (attrezzeria) necessari e relativa documentazione
visiva
• studio dei costumi e relativa documentazione visiva
• studio degli arredi e relativa documentazione visiva
È richiesta: una ricerca iconografica dettagliata, dei disegni preparatori, un
bozzetto definitivo, dei progetti comprendenti pianta prospetto e sezione
in scala 1:25, un plastico in scala 1:25, una relazione scritta che illustri le
analisi e le scelte.
Metodi didattici
Nel corso dell’anno verranno proposti tre esercizi per ognuno dei quali si
richiederanno:
• Una ricerca iconografica atta a contestualizzare il progetto.
• Tutti i disegni preparatori e un bozzetto prospettico.
• Realizzazione di un modello in scala.
• Una relazione sul progetto.
Le lezioni saranno dedicate inizialmente ad un inquadramento storico-culturale cui seguiranno la lettura e l’interpretazione dei testi in programma.
Didattica frontale, colloqui di approfondimento con il docente e revisione
degli elaborati.
Verifiche
Alla fine di ogni lavoro ci sarà una verifica.
La verifica è da considerare uno strumento di accertamento del profitto tratto dalle lezioni e il suo eventuale esito negativo non preclude l’ammissione
all’esame. Il voto finale terrà conto delle verifiche svolte durante l’anno.
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Accademia di Belle Arti di Urbino /Scenografia
Corso di diploma accademico di primo livello scuola di scenografia 2012-13
Modalità di accertamento
didattico
La preparazione didattica dello studente verrà accertata in sede di esame
finale mediante una prova orale partendo dai testi analizzati durante il corso
delle lezioni ed esaminando i progetti realizzati.
Bibliografia
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Clueb
Baudrillard Jean,(1999) Lo scambio impossibile, Asterios
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Calvino Italo, (2000) Le lezioni americane, Mondadori
Cavalli Marina,(2008) Lo spettacolo nel mondo greco, Bruno Mondadori
Galimberti Umberto, (2001) Idee il catalogo è questo, Feltrinelli
Hauser Arnold, (2001) Storia sociale dell’arte, Einaudi
Longhi Claudio, (2006) Orlando furioso di Ariosto-Sanguineti per Luca Ronconi, ETS
Melotti Fausto, (1971)Lo spazio inquieto, Einaudi
Ottai Antonella,(1986) Teatro Oriente/Occidente, Bulzoni
Allardyce Nicoll,(1971) Lo spazio scenico, Bulzoni
Perniola Mario, (1994) Il Sex Appeal dell’inorganico, Einaudi
Petrini Armando (2004) Amleto da Shakespeare a Laforgue per Carmelo
Bene,ETS
Praz Mario, (2009) La filosofia dell’arredamento,Longanesi
Quadri Franco, (2002) Il teatro di Aldo Trionfo, Ubulibri
Quadri Franco, (1973) Il rito perduto, Einaudi
Ronconi Luca e Gianfranco Capitta, (2012)Il teatro della conoscenza, Saggi
Tascabili Laterza
Ronconi Luca, (2007) Progetto Domani, Ubulibri
Santini Gilberto,(2004) Lo spettatore appassionato, ETS
Studio Azzurro, Corsetti G.B (1988) La camera astratta, Ubulibri
Surger Anna, (2002) Scenografie del teatro occidentale, Bulzoni
Svoboda Josef (1997) I segreti dello spazio teatrale, Ubu libri
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http://www.accademiadiurbino.it/aabb/
http://www.myword.it/teatro
http://www.teatroecritica.net
http://i24423.wix.com/scenic-fest#!
http://www.piccoloteatro.org/
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Siti consigliati
Arruga Lorenzo,(2009) Il teatro d’Opera Italiano, Feltrinelli
Bignami P. Ossicini C., (2008) L’album di scenotecnica di K.Fregni, Bologna,
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Scuola di Scenografia
Biennio specialistico sperimentale in arti
e discipline dello spettacolo
Docente Francesco Calcagnini
Anno accademico duemiladodici-13
Accademia di Belle Arti di Urbino
Laboratorio di composizione scenografica per il teatro
Accademia di Belle Arti di Urbino
Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate
Scuola di Scenografia
Biennio specialistico sperimentale in arti
e discipline dello spettacolo
Laboratorio di composizione scenografica
per il teatro
Docente Francesco Calcagnini
Anno accademico duemiladodici-13
Lunedì
Laboratorio a disposizione
ore 14,30 - 18,00
Martedì
Laboratorio a disposizione
ore 09,00 - 12,00 Primo, Secondo e Terzo anno
ore 14,30 - 18,00 Primo, Secondo e Terzo anno
Mercoledì
Lezione
ore 09,00 - 12,00 Primo, Secondo
ore 14,30 - 18,00 Primo, Secondo
Ricevimento studenti
Martedì ore 12,00 - 13,00
Frequenza
Il corso richiede la frequenza obbligatoria.
Gli studenti che si trovassero nell’impossibilità di
frequentare parte delle lezioni sono pregati di
contattare il docente negli orari di ricevimento
per concordare le opportune integrazioni al
programma d’esame.
La scuola di Scenografia
Cogliendo le migliori opportunità offerte dai più
importanti teatri e dai festival internazionali, ha
costruito solidi legami con il territorio,
Geograficamente nel cuore di una rete di teatri, la
scuola di Scenografi a prepara professionisti per
l’officina reale della scena favorendo un percorso
didattico che comprende le maggiori conoscenze
su tutte le fasi della progettazione e dell’allestimento dello spettacolo.
Una tradizione maturata con l’esperienza di un’offerta formativa altamente specializzante e finalizzata al conseguimento delle competenze utili per
la professione di scenografo.
Il teatro viene ad essere il punto di incontro tra i
grandi quesiti dell’umanità e la loro dimensione
artigianale: si osservano e si studiano la rappresentazione della comunicazione mentre si esibisce attraverso e grazie alle sue molte maschere, i
suoi spazi e le sue derive.
Il teatro è un sistema per comunicare che è sopravvissuto ad ogni shock tecnologico, assorbendo, dallo sviluppo dei mezzi e dalla metamorfosi
delle tecniche, un vantaggio dentro i quali ricordare e ri-accordare i suoi canoni.
Nel corso del biennio relativo al conseguimento
del diploma di secondo livello in Scenografia sarà
pensata, progettata e messa in scena un’opera
teatrale, coniugando l’analisi relativa al contesto
storico che ogni spettacolo accende, con le fasi
progettuali e laboratoriali della sua interpretazione.
Questo programma si avvale di un protocollo
d’intesa -che stabilisce un rapporto di collaborazione volto alla formazione degli studenti, al fine
di favorire ed agevolare le loro scelte professionali mediante la conoscenza diretta del lavoro di
produzione lirico/teatrale- con il Rossini Opera
Festival, per il quale si è realizzato con successo il
“Demetrio e Polibio” nel 2010 e “Il signor Bruschino” per il 2012.
Biennio specialistico sperimentale in arti e discipline dello spettacolo2012-13
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A Charles Baudelaire ciò che piaceva di più a teatro era il lampadario: “Un bell’oggetto luminoso, cristallino, complicato, circolare e simmetrico. Il lampadario m’è parso
sempre l’attore principale, visto attraverso il lato grande o piccolo del binocolo”.
Una confessione di insofferenza e disagio per il teatro a lui contemporaneo. Confessione privata: non a caso affidata alle pagine del proprio diario. Baudelaire - grande
poeta, pessimo drammaturgo - non sospettava di fornire al teatro uno dei modelli più potenti. Quel bell’oggetto complicato è ciò che lo spettatore si trova davanti
quando il teatro asseconda il proprio auspicabile destino. In quel gioco di inquadrare
dai due lati del binocolo è possibile esplorare la natura del lavoro a teatro: realizzare
con le mani e la materia un’astrazione che prende corpo a distanza. In ciò sta il senso
luminoso e cristallino dell’insegnare e dell’apprendere un’arte che non prova alcun
imbarazzo a essere ancella, consapevolmente razionale nel distillare anche la più
folle delle follie.Nati per delimitare lo spazio della parola e dell’azione, i fondali, le
quinte, le scene dipinte in voga tempo fa, hanno stabilito una volta per tutte l’essenza
stessa non della scenografia ma del teatro stesso. Dipinte solo su un verso, quello rivolto verso il pubblico, e delimitate dal boccascena - come la cornice per il quadro - è
il lato cieco che dichiara la loro artificialità e dà vita all’azione che vi si svolge davanti.
Che risucchia in un vortice tutta la natura al di là del boccascena.
È ancora il lampadario di Baudelaire: circolarità e simmetria, virtù sommamente
centripete: volte a ricondurre in scala un universo.
In un’epoca quasi solo centrifuga, è una sfida che vale la pena di raccogliere.
Obiettivi formativi
Analisi
Progetto
Laboratorio
Verifica
L’intera archittettura che struttura il biennio specialistico prevede un itinerario suddiviso in quattro momenti (Analisi, Progetto, Laboratorio, Verifica) Al centro di questo schema il Laboratorio di composizione scenografica per il teatro coinvolge i suoi
allievi in un cammino che è definito per lo studio, la progettazione, la costruzione
e la messa in scena di un’opera teatrale. In questa direzione gli obiettivi formativi
vertono sull’acquisizione di competenze creative e progettuali, capaci di intervenire
nella complessità delle professioni legate al mondo del teatro e della scena.
Sarà sviluppata la padronanza dei linguaggi della scenografia ma anche la gestione della complessità che procede dal sapere (Analisi e Progetto) attraverso il fare
(Laboratorio) e si conclude con il saper fare (Verifica), ovvero il momento dell’acquisizione delle competenze.
I quattro segmenti formativi s’intendono in successione temporale per far sì che
sia possibile la realizzazione di un’opera e, nel contempo, vengano soddisfatte le
priorità della conoscenza.
L’obiettivo consiste nella capacità dello studente di inserirsi professionalmente
nell’attuale sistema teatrale e nella costellazione di attività che ne derivano, quale
risultato di un percorso didattico di alta specializzazione e di privilegiato conferimento di competenze.
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Laboratorio di composizione scenografica per il teatro
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Laboratorio di
composizione scenografica
per il teatro
1
Analisi critica e interpretazione del soggetto prescelto per l’allestimento teatrale,
stesura del progetto esecutivo con modelli tridimensionali, plastici e virtuali; verifiche di compatibilità e di congruenza al soggetto, configurazione di metodi individuali di lavoro.
Laboratorio di
composizione scenografica
per il teatro
2
Studio approfondito dei problemi e delle soluzioni della realizzazione scenografica
dell’ allestimento teatrale nello spazio designato, con il coordinamento dei laboratori afferenti e l’organizzazione delle fasi temporali e metodologiche. Integrazione
dei metodi individuali degli studenti e delle competenze disciplinari attraverso il
lavoro comune e per squadre.
Metodi didattici
Nel corso dell’anno verrà concordato con ogni allievo un percorso personalizzato e
saranno stabiliti i lavori da svolgere, le loro modalità e la loro tempistica.
Verrà in quel caso stabilita una bibliografia circostanziata secondo i percorsi individuali chiariti durante l’anno accademico. Le lezioni saranno dedicate dunque alla
verifica del progetto in tutti i suoi aspetti. Didattica frontale, colloqui di approfondimento con il docente e revisione degli elaborati.
Modalità di accertamento
didattico
La preparazione didattica dello studente verrà accertata in sede di esame finale
mediante una prova orale partendo dai testi analizzati durante il corso delle lezioni
ed esaminando i progetti realizzati.
Bibliografia
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Arruga Lorenzo,(2009) Il teatro d’Opera Italiano, Feltrinelli
Barba Eugeniot,(2004) La canoa di carta. Trattato di Antropologia teatrale, Il
Mulino
Bignami P. Ossicini C., (2008) L’album di scenotecnica di K.Fregni, Bologna,
Clueb
Baudrillard Jean,(1999) Lo scambio impossibile, Asterios
Calvino Italo, (2000) Le lezioni americane, Mondadori
Cavalli Marina,(2008) Lo spettacolo nel mondo greco, Bruno Mondadori
Eco Umberto, (2007) Storia della bruttezza, Bompiani
De Lellis R. (2009) Le regole dello spettacolo. Manuale per conoscere la storia, le leggi, gli enti e le imprese di spettacolo in Italia ed in Francia, Bulzoni
Galimberti Umberto, (2001) Idee il catalogo è questo, Feltrinelli
Hauser Arnold, (2001) Storia sociale dell’arte, Einaudi
Longhi Claudio, (2006) Orlando furioso di Ariosto-Sanguineti per Luca Ronconi, ETS
Macchia Giovanni, (2001) I fantasmi dell’Opera. Idea e forme del mito romantico, Bollati Boringhieri
Melotti Fausto, (1971)Lo spazio inquieto, Einaudi
Ottai Antonella,(1986) Teatro Oriente/Occidente, Bulzoni
Allardyce Nicoll,(1971) Lo spazio scenico, Bulzoni
Perniola Mario, (1994) Il Sex Appeal dell’inorganico, Einaudi
Petrini Armando (2004) Amleto da Shakespeare a Laforgue per Carmelo
Bene,ETS
Praz Mario, (2009) La filosofia dell’arredamento,Longanesi
Quadri Franco, (2002) Il teatro di Aldo Trionfo, Ubulibri
Quadri Franco, (1973) Il rito perduto, Einaudi
Ronconi Luca e Gianfranco Capitta, (2012)Il teatro della conoscenza, Saggi
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Siti consigliati
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Tascabili Laterza
Ronconi Luca, (2007) Progetto Domani, Ubulibri
Santini Gilberto,(2004) Lo spettatore appassionato, ETS
Studio Azzurro, Corsetti G.B (1988) La camera astratta, Ubulibri
Surger Anna, (2002) Scenografie del teatro occidentale, Bulzoni
Svoboda Josef (1997) I segreti dello spazio teatrale, Ubu libri
Zizek Slavoj, (2009) Lacrimae rerum. Saggi sul cinema e il cyberspazio, Libri
Scheiwiller
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http://www.accademiadiurbino.it/aabb/
http://www.myword.it/teatro
http://www.teatroecritica.net
http://i24423.wix.com/scenic-fest#!
http://www.piccoloteatro.org/
http://www.scuoladiscenografia.it/index.html
http://www.scuoladiscenografia.it/blog/
http://www.accademiadiurbino.it/demetriopolibio/
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