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Una crescita diversa, fuori dall’equivoco che ben-avere sia
sinonimo di ben-essere, ma anche lontana da anacronistici
steccati tra bisogni primari e secondari, realizzata all’insegna
di una compatibilità ambientale, psicologica e sociale:
la sfida per costruire il futuro è lanciata. Ai consumatori,
alle imprese, alle istituzioni pubbliche.
La società post-crescita
Giampaolo Fabris La società post-crescita
Giampaolo Fabris è professore di Sociologia dei consumi all’Università
IULM. È presidente di Episteme, una piccola boutique di ricerca. È
stato presidente della Triennale e ha insegnato nelle Università di Torino, Venezia - Ca’ Foscari, Trento e Vita-Salute San Raffaele. Tra i
suoi libri: Il comportamento del consumatore; Sociologia dei consumi
(a cura di); La comunicazione pubblicitaria; La pubblicità: teorie e
prassi; Consumatore & Mercato; La comunicazione d’impresa (a cura
di); Valore e valori della marca (con Laura Minestroni); Il nuovo consumatore: verso il postmoderno; Nuove identità, nuovi consumi; Societing: il marketing nella società postmoderna.
Giampaolo Fabris
La società post-crescita
Consumi e stili di vita
La crescita economica così come si è tradizionalmente manifestata
non produce più benessere né migliora la qualità del nostro vivere.
Gli inquietanti risvolti ambientali, il drammatico problema delle risorse energetiche sono ormai sotto gli occhi di tutti. Non è sufficiente
aggiungere il termine compatibile per restituire ruolo e legittimità
alla crescita.
Se parlare di decrescita – all’insegna del “fermate il mondo voglio
scendere” – è solo una prospettiva utopica e conservatrice, si impone
comunque un nuovo tipo di crescita. Che ha come presupposto un
vero cambiamento nell’antropologia del consumo e stili di vita diversi
di cui si vedono, già adesso, testimonianze intorno a noi.
La società del futuro è quella della post-crescita: ne sarà protagonista
il consumatore, novello Davide contro Golia. Soprattutto perché ha
oggi in mano un’arma potentissima, il mondo Web, a cui fa ricorso
non soltanto per massimizzare i propri diritti e interessi, ma anche
per creare, più o meno consapevolmente, lo stato nascente di una
nuova proposta di civilizzazione.
Che non possa divenire il consumo – un tempo area del privato e del
disimpegno - la nuova frontiera della partecipazione politica?
ISBN 978−88−238−3252−7
In copertina è riprodotto il dipinto di Guillaume Courtois, Davide e Golia, conservato
presso la Pinacoteca Capitolina, Roma (Archivio Fotografico dei Musei Capitolini).
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788823
Euro 26,50
832527
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