SELEZIONE NOTIZIE TRATTE DAL WORLD WIDE WEB Private banking italiano alla prova dello scudo di Ilaria Verunelli A quanto ammonterà il volume dei capitali che rientreranno in Italia per effetto dello scudo fiscale? Come saranno investiti? Che siano cento miliardi o, secondo stime più prudenti, intorno agli ottanta (una cifra che include sia i rimpatri effettivi sia il regolarizzato), gli intermediari sono decisi a cogliere l'opportunità di gestire queste somme, offrendo ai clienti servizi di consulenza personalizzata e prodotti di investimento creati ad hoc per raccogliere le risorse finanziarie che arriveranno dall'estero. In prima linea ci sono gli operatori specializzati nel private banking: lo scudo ter rappresenta per il settore un'importante boccata di ossigeno, dopo un 2008 in forte frenata. Secondo l'Associazione italiana private banking i capitali che rientreranno in Italia entro il 2009 si attesteranno sui 50 miliardi di euro (escluso il regolarizzato). Se così fosse, il mercato private potenziale, cioè la ricchezza complessiva della clientela "affluent", con portafogli finanziari di almeno 500mila euro, potrebbe portarsi dagli 836 miliardi di euro stimati per il 2009 (senza considerare l' "effetto scudo") a 886 miliardi. Tornando così ai livelli precrisi.