ANTROPOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE AFRICANA: IL

ANTROPOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE AFRICANA: IL VALORE DELLA PERSONA UMANA
(Burkina Faso)
Nella cultura africana, la comunicazione di base è vissuta nel quotidiano delle relazioni sociali
che costituiscono un 'canale' molto più efficiente di quello dei mass media.
L'oralità africana
La scommessa antropologica della comunicazione è di imparare a vedere la comunicazione
nelle parole, nei gesti, negli sguardi della vita quotidiana.
La comunicazione tradizionale africana si situa in questo contesto e si caratterizza nelle parole
emanate dalle società tradizionali. Praticata e trasmessa di generazione in generazione, con
trasformazioni, questa letteratura orale ricca e complessa porta con lei tutto il patrimonio
culturale africano e si apre sui veri valori dell' Africa, i suoi valori di civilizzazione.
La parlata africana utilizza tutti i generi letterari, tranne quello romano. Poemi epici e di
iniziazione, canti rituali, narrazioni e leggende, miti sul cosmo riflettono l'intelligenza e la
sensibilità della tradizione negro-africana.
Legata alla vita della comunità, funzionale, vissuta e ricreata secondo l'ispirazione di tutti e di
ognuno, l'oralità costituisce una delle più preziose sorgenti per la conoscenza e la penetrazione
del processo del pensiero africano.
L'Africa tradizionale dispone di professionisti della parola di cui la funzione sociale è
riconosciuta: narratori-attori, animatori di serate campestri, buoni oratori conosciuti nei
circondari, < maestri della parola> o < storna orecchie >, custodi diversamente integrati del
sapere e portavoce stabiliti da sovrani.
L'Africa è pure la terra dove gli uomini sono attenti nel giudicare il valore altrui dalla parola
indirizzata, segno di riconoscimento dell'altro. Non c'è da meravigliarsi se questa parola, aiutata
dai gesti, sia poi praticata sotto forma di disegni, motti, azioni teatrali, ecc.
Il sapere tradizionale e la dimensione comunitaria I sistemi tradizionali di comunicazione si
integrano in un grande assieme che è < il sapere tradizionale >.
La comunicazione tradizionale, come < affermazione culturale> è un modo di comunicazione
che include non soltanto la lingua parlata, ma anche le forme linguistiche, come il canto, la
danza, la mimica, le arti grafiche e plastiche, abbinate in diversi modi per esprimere il contenuto
di una cultura.
La comunicazione si caratterizza dal senso di umanità che si manifesta per mezzo delle
relazioni interpersonali da una parte, con la natura dall' altra parte. In Africa l'uomo è più che un
essere sociale. L'uomo è sempre membro di una comunità, di una società, al di fuori di tale
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contesto perde il suo valore.
La dimensione comunitaria e collettiva è fondamentale per la crescita e lo sviluppo
dell'individuo. Perciò il senso della vita di un individuo in Africa è estremamente legato ai suoi
rapporti e relazioni con gli altri e con la sua comunità.
Nella comunicazione rurale o tradizionale africana, il canale umano è più importante di quello
dei media. La gente riceve le notizie, le diffonde e le interpreta largamente attraverso le
relazioni interpersonali, essendo le relazioni considerate come prima ricchezza della persona.
I racconti e i proverbi.
I racconti e i proverbi si trovano in tutte le culture africane. Il racconto è una narrazione nella
quale si ritrova la società con le sue tare, i suoi valori, aspirazioni, etica, realtà e i suoi
insegnamenti utilizzati nelle 'palabres', sopra tutto nei villaggi antichi, è pegno di un certo grado
di possesso della propria cultura. Si conosce questo motto : <In Africa , i vecchi parlano a
proverbi> Esempio di un proverbio degli antichi come bozza < Kaas Tul beoogo Be a sulug
Swebgo> cioè <Se la canna vuoI raggiungere domani che si pieghi sotto il vento>. Di fronte a
una potenza, a una forza intransigente, nobile o no, la prudenza, la disponibilità, la
sottomissione sono saggezza.
Nelle conversazioni notturne, i vecchi trasmettono ai bambini il significato dei miti, delle storie e
dei proverbi, di generazione in generazione. Questa forma di comunicazione tradizionale
costituisce un vero canale di educazione e di formazione del giovane nel suo ambiente.
Una favola africana : Il capo, lo sparviero, la tortora e il bambino.
Un giorno, un capo era seduto sotto un albero del suo cortile, per riposarsi. Vide uno sparviero
che andava a caccia di una tortora. La tortora entra nella tasca del capo e lo sparviero si posa
sulla sua spalla.
La tortora dice al capo: "Se tu non mi dai allo sparviero, avrai tutto ciò che desideri sulla terra".
Lo sparviero disse al capo : "Se tu mi dai la tortora, tutte le tue donne sterili avranno dei figli".
Il capo era seduto, perplesso. Non sapeva cosa fare.
Intanto un gruppo di bambini venne a sedersi vicino a lui. Uno di essi, che aveva notato la sua
attitudine, gli chiese a brucia-pelo; "Come mai uno sparviero appoggiato sulla tua spalla può
metterti in tale perplessità? "
Il capo espose il suo problema ai bambini.
Un altro bambino gli diede questo suggerimento: "Chiedi allo sparviero se preferisce mangiare
della carne o la tortora !"
Quando il capo pose tale domanda allo sparviero, questi gli rispose che preferiva la carne.
Allora il bambino disse al capo di far uccidere una pecora, tagliarla a pezzi e dargliela. Il capo
eseguì secondo il suggerimento.
Quando fu sazio, lo sparviero disse al capo: "Guarda ! Il tuo pozzo che è dietro il tuo cortile, non
si estinguerà mai. Se tu bevi la sua acqua, avrai molti figli ".
Dopo la partenza dello sparviero, la tortora uscì e disse al capo: "Se così piacerà a Dio, tutto ciò
che tu desideri su questa terra, tu l'avrai" .. E partì a sua volta.
In questa favola, è dunque un bambino che trova la soluzione al problema del capo. Questo ci
insegna che quando parlano i vecchi, i bambini devono pure avere la loro parola da dire.
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Marie Rachel Zongo, fmm
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