Adorazione Eucaristica
Domenica IV di Quaresima
G. Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci
ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con
Cristo: per grazia siete salvati. (Ef 2,4)
In piedi
Canto
Il Signore è la mia salvezza
e con lui non temo più,
perché ho nel cuore la certezza:
la salvezza è qui con me.
Ti lodo Signore perché
un giorno eri lontano da me ,
ora invece sei tornato
e mi hai preso con Te.
Dal Salmo 136 (137)
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
T. Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.
Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».
T. Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.
Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
Seduti.
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In ascolto
Gv 3, 14-21
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia
innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita
eterna.
Breve silenzio
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito
perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il
mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui
non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non
ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
Breve silenzio
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini
hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano
malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce
perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene
verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state
fatte in Dio».
Breve silenzio
L.
Quando, per una qualsiasi ragione, celebriamo il nostro maestro
comune, non lo celebriamo anzitutto col rendergli gloria a causa dello
stupore che ci coglie davanti alla croce, davanti a questa morte coperta di
maledizioni? Paolo, in ogni occasione, non ci mostra la morte di Cristo
come il segno del suo amore per noi?
Morire per uomini simili!
Tralasciando di parlare del cielo, della terra, del mare, di tutte le
altre cose che Cristo ha fatto a nostra utilità, in ogni occasione l'Apostolo
ritorna alla croce, dicendo: «Ecco in qual modo Dio ha manifestato il suo
amore per noi: mentre eravamo peccatori, Cristo è morto per noi» (Rm
5,8). E con questo ci fa intravvedere le più belle speranze, dicendo: «Se
mentre eravamo suoi nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la
morte del Figlio suo, a maggior ragione, una volta riconciliati, saremo
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salvati dalla sua vita» (Rm 5,10). E Paolo stesso si rallegra, prova fierezza,
esulta e trasale di gioia scrivendo ai Galati: «Quanto a me non ci sia altro
vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» (Gal 6,14)! Perché
stupirvi se, per questo, Paolo trasale, esulta, gioisce? Quello stesso che ha
sopportato queste sofferenze chiama il supplizio sua gloria; dice: «Padre,
l'ora è venuta, glorifica il tuo Figlio» (Gv 17,1). E il discepolo che ha scritto
queste parole diceva: «Non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era
stato ancora glorificato» (Gv 7,39). Ma quando volle mostrare l'amore di
Cristo, di che cosa parlò? Dei suoi miracoli, dei suoi prodigi? No, affatto.
Ricorda la croce dicendo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo
Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la
vita eterna» (Gv 3,16).
(Giovanni Crisostomo, Sulla provvidenza di Dio 17,1-4, SC 79, pp. 224-226)
Breve silenzio
Preghiera Universale
G. Fratelli e sorelle,
innalziamo al Signore la nostra preghiera,
perché da lui solo viene la nostra salvezza:
Breve silenzio
L. Alla tua Chiesa dona, o Signore, una fede salda,
affinché tenga sempre fisso lo sguardo su Gesù, il Figlio dell'uomo.
T. Con fede noi ti preghiamo!
L. Ai credenti in te concedi, o Signore, una speranza viva,
affinché contemplino il Crocifisso quale Innalzato nella gloria.
T. Con fede noi ti preghiamo!
L. Agli uomini del mondo ispira, o Signore, una carità fraterna,
affinché, operando il bene, giungano alla luce.
T. Con fede noi ti preghiamo!
3
L. A noi qui presenti rivela, o Signore, il tuo amore per il mondo,
affinché sappiamo amare tutti gli uomini, giusti e peccatori.
T. Con fede noi ti preghiamo!
G. O Signore, Dio della vita,
il prodigio che si compie ogni primavera nella creazione
tu lo operi anche nel cuore che si umilia:
consuma in noi le opere del peccato,
preparaci a ricevere la vita nuova
e fa germogliare in noi il frutto dello Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
Canone
Il Signore è la mia forza e io spero in Lui,
il Signore è il Salvatore
in Lui confido non ho timor,
in Lui confido non ho timor.
Benedizione.
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