Il 10 luglio, in Prima a Roma, Crime Story: una grande pièce di

Il 10 luglio, in Prima a Roma, Crime Story: una grande pièce di teatro civile, in cui il
crudo racconto della penetrazione delle mafie nella nostra società fa da sfondo ad un
giallo appassionante ed inedito di un maestro del genere come MASSIMO CARLOTTO.
Lo scrittore, colpito dalla storia di un pentito, decide di trasformarlo nel personaggio di un
romanzo. Tra i due inizia un dialogo, tra realtà e finzione, che si discosta dai soliti cliché
sui collaboratori di giustizia e si avventura su territori inediti delle culture mafiose: la
religione, la musica, la televisione, il sesso …
L‟11 luglio è la volta della Young Talent Orchestra EY, un‟orchestra sinfonica composta
da giovani tra i 17 e i 26 anni e guidata dal M° CARLO RIZZARI, assistente musicale del
M° Antonio Pappano (direttore principale dell‟Accademia Nazionale di Santa Cecilia).
Quest‟orchestra rappresenta un unicum in Italia perché a questi giovani talenti EY offre la
possibilità di seguire regolarmente corsi di perfezionamento di alto livello: il concerto di
Roma per I Concerti nel Parco è infatti il compiuto approdo artistico di una precedente
session di perfezionamento con le Prime Parti dell‟Orchestra dell‟Accademia Nazionale di
Santa Cecilia. Si segnala la partecipazione in veste di solista di Francesca Degoche ha
già inciso per la rinomata etichetta Deutsche Grammophon ed è riconosciuta come una
delle più talentuose violiniste della nuova generazione.
Il 17 luglio, prima in Italia, Slips Inside, una magica serata di clownerie con gli OKIDOK
al secolo Xavier Bouvier e Benot Devos, un formidabile duo belga di clown – acrobati,
ballerini, commedianti, mimi, prestigiatori, equilibristi, strumentisti, cascatori … di
straordinaria efficacia espressiva e tagliente umorismo che rileggono in maniera sofisticata
e spettacolare l‟intera storia della clownerie. Lo spettacolo è una successione di sketch,
tanto improbabili quanto spassosi in cui l‟insolito e l‟imprevisto incrociano
continuamente l‟inventiva, al confine fra i cartoni animati di Tex Avery (autore tra gli altri di
Daffy Duck e Bugs Bunny) e il teatro di figura con l‟effetto sorpresa di acrobazie
pirotecniche.
Il 18 luglio, ancora una prima a Roma, un concerto dal titolo programmatico The dark
side of the Moon, in cui OFFICINA MUSICALE, orchestra che è istituzione storica in
Abruzzo,rilegge i capolavori delle glorie del rock Made in England 1973, nella trascrizione
del compositore inglese Mark Hamlyn. I ritmi irraggiungibili delle chitarre, i bassi tuonanti e
le martellanti batterie di “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd, di “After the Ordeal”
dei Genesis, l‟energia misteriosa di “The Rain Song” dei Led Zeppelin, la straziante “The
Rock” degli Who, o la sinfonia pop “Tabular Bells” di Mike Oldfield, sono riproposti nelle
loro componenti fondamentali di melodia, armonia e ritmo, attraverso un sound orchestrale
un po‟ “sporcato” dalle sonorità delle tastiere e dalla batteria.
Il 19 luglio, in prima assoluta e in esclusiva per I Concerti nel Parco, una festa spettacolo
per i 70 anni di PEPPE BARRA icona del teatro partenopeo. Uno spettacolo dal titolo
Canti e Racconti tra teatro e musica,che ripercorre le tappe più salienti della
straordinaria carriera artistica dell‟attore napoletano.
Per festeggiare insieme al suo pubblico un compleanno così significativo Peppe Barra si
esprime come sa e fa da sempre: combinando un affresco sonoro, raffinato e
travolgente, melodico e ritmico dal sapore passato e contemporaneo, felice nel
"contaminare" un repertorio che seleziona i brani più belli e significativi della musica
partenopea, dal „600 ai giorni nostri, dagli anonimi a Basile, da E. A. Mario ad Armando
Gill, da Leonardo Vinci a Di Capua, in un crescendo di emozioni dove un‟autentica
napoletanità è sempre protagonista.
Il 23 luglio, nel Sol ci ha dato alla testa, la RIMBAMBAND in compagnia di GEGE’
TELESFORO, propone uno spettacolo originale che si ascolta come fosse un concerto e
si guarda come fosse un varietà. Cinque musicisti, un po‟ suonati, ma straordinari,
incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano, giocano, e così
facendo ci accompagnano in un viaggio musicale, fuori dai canoni convenzionali, in cui
incontreremo grandi maestri, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano (e ci sorprenderemo
nel trovarli quanto mai simili a Mozart e Rossini). Alla fine del viaggio, al posto dei cinque
impeccabili suonatori, rimarranno cinque suonatori esilaranti, trascinati dalla verve
istrionica di Gegè Telesforo.
Il 25 luglio, in prima nazionale, ItaliaNumbers, spettacolo ideato e interpretato da
ISABELLA RAGONESE e musicato da CRISTINA DONA’, tratto da “L‟Italia s‟è desta”,
testo teatrale di Stefano Massini e dal “Manuale per ragazze di successo” di Paolo
Cognetti. Partendo da un elenco di dati tecnici, freddi e disturbanti, che disegnano il nostro
“rapporto Italia”, le due protagoniste raccontano le storie di vittime ignote. Scatti fotografici
in giro per il Bel Paese, cartoline fatte di carne, parole e suoni. Frammenti di storie italiane
e di italiane, che parlano di una violenza in crescita allarmante, e che fanno emergere volti
di donne “in apnea” che però non mollano, trattengono il respiro perché sanno che
risaliranno in superficie, torneranno a respirare.
Il 27 luglio è la volta di Alma y Cuerpo, immancabile appuntamento sotto i pini di Villa
Pamphilj, con la TANGO SPLEEN ORQUESTA, originale ensemble italo –argentino, già
ospite del festival nel 2011. E con la Spleen Orquesta il grande tango, quello del repertorio
originale dei grandi autori del passato ma anche quello nato dalla creatività di autori
contemporanei argentini. Da Piazzolla a Mariano Speranza, passando per i mitici Jan
D‟Arienzo, Anibal Troilo, Carlos Di Sarli, Osvaldo Pugliese, Ricardo Tanturi, Edgardo
Donato Miguel Calò, divisi in “tandas”, modalità usuale dei luoghi dove si balla il tango a
Buenos Aires. Un modo di suonare il tango che trascende la pura connotazione
folkloristica conservandone l‟energia fisica e passionale che, unita a quel tratto universale
di nostalgico abbandono, fa di questa musica un genere senza tempo.
Lo spettacolo si replicherà il 28 luglio a Fiuggi, nella centrale Piazza Trento e Trieste,
nell‟ambito delle manifestazioni estive fiuggine.
Il 30 luglio, in prima a Roma, la giovane e affascinante promessa della musica
capoverdiana, MAYRA ANDRADE in Lovely Difficult, live tratto dal suo quarto album.
Nel 2005, a soli 20 anni, Mayra simboleggiava la rinascita della musica di Capo Verde,
adesso è un‟artista internazionale contemporanea, di respiro globale, che irride le frontiere
stilistiche e linguistiche nella musica così come nella vita, degna erede della “diva a piedi
scalzi” Cesaria Evora.
Nata a Cuba, parigina d'adozione, Mayra Andrade è una cantante neo-tradizionale, ma
non solo, è aperta a molte influenze musicali, la sua voce ha un sapore caldo, ammaliante
proprio come le dolci melodie del suo paese natale.
Grande chiusura il 31 luglio, con RAPHAEL GUALAZZI e il suo quintetto per l’unica
data a Roma del suo Welcome to my hell tour 2014. Scoperto da Caterina Caselli, il
cantautore, pianista e compositore trentenne è arrivato al grande successo conquistando il
primo posto della categoria “Giovani” e il Premio della Critica al Festival di Sanremo 2011
con il brano “Follia d‟amore”.
Lo scorso 64° Festival di Sanremo lo ha visto conquistare il secondo posto con il brano
„Liberi o no‟ insieme al produttore The Bloody Beetroots (tra i singoli sanremesi più suonati
in radio) e da pochi giorni è in radio con il nuovo singolo “Tanto ci sei” (musica di R.
Gualazzi e The Bloody Beetroots, e testo di Giuliano Sangiorgi). Un percorso costruito su
una personalissima cifra artistica che ne fa uno dei personaggi più interessanti della nuova
generazione di cantautori italiani. Raphael eseguirà una selezione di brani dal suo ultimo
album “Happy Mistake”, alcuni inediti, grandi successi e cover di cantautori italiani e
stranieri passando dal rag-time alla liricità del blues e al jazz più tradizionale, con
incursioni nel gospel e nel soul, così come nel country e nel rock, senza dimenticare i
classici, da Verdi al felliniano Rota, il tutto condito con il suo personalissimo sound.