Anno IV – Numero 685 AVVISO Ordine 1. ORDINE:Istituito un sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione 2. ORDINE: Psicologo in Farmacia 3. Ordine: Video Consegna Medaglia d’oro al Prof. L. Ignarro, premio Nobel per la Medicina Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Ortaggi e frutta biologici contengono più sostanze antiossidanti 5. il carcinoma gastrico non fa più paura 6. Un farmaco anti-acido per combattere la tubercolosi Prevenzione e Salute 7. Smartphone, meglio lontano dal cuore (se si porta un pacemaker) 8. Il fritto all’italiana è più leggero. anche per il cuore Mercoledì 15 Luglio 2015, S. Bonaventura, Giacobbe Proverbio di oggi……….. Dàtte da fà: 'a jurnata è 'nu muòrzo!. ORTAGGI E FRUTTA BIOLOGICI CONTENGONO PIÙ SOSTANZE ANTIOSSIDANTI Oltre a una minore presenza di sostanze tossiche, i cibi coltivati nel rispetto dell'ambiente hanno migliori qualità nutritive Frutta, verdura e cereali biologici contengono livelli più elevati di sostanze antiossidanti, spesso associate a un minore rischio di tumori e altre malattie. In media i prodotti biologici contengono il 17% in più di antiossidanti e, per alcune classi, la percentuale è ancora superiore. I flavanoni, per es., tipici degli agrumi, hanno mostrato un livello del 69% più alto, mentre le antocianine, presenti anche nel vino rosso, un aumento del 51%. Meno metalli pesanti - L'analisi, inoltre, ha trovato che i residui di pesticidi sono un quarto rispetto a frutta e verdura coltivata tradizionalmente. (Salute, Tgcom24) Ordine: Video Consegna Medaglia d’oro al Prof. L. Ignarro, premio Nobel per la Medicina Per vedere la registrazione della serata relativa alla consegna della Medaglia d’oro al prof. L. Ignarro, premio Nobel per la Medicina basta cliccare al link: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/galleria/galleriavideo?videoid=KtcJFulbYMw oppure consultare il sito istituzionale dell’Ordine: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ Home page, Galleria, Video, Consegna Medaglia Prof. Ignarro Premio Nobel SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 685 PREVENZIONE E SALUTE SMARTPHONE, MEGLIO LONTANO DAL CUORE (SE SI PORTA UN PACEMAKER) L’eventualità di interferenze è remota, ma per non rischiare meglio allontanare il telefono. Rischi limitati in prossimità delle linee elettriche ad alto voltaggio Per non mettere a rischio il cuore, chi porta un pacemaker o SMARTPHONE, PACEMAKER un defibrillatore impiantabile non dovrebbe tenere il telefono nel taschino della camicia o della giacca, proprio sopra al E DEFIBRILLATORI NON dispositivo, e dovrebbe parlare al cellulare all’orecchio opposto VANNO D’ACCORDO del lato dove c’è l’impianto. Le raccomandazioni arrivano da uno studio tedesco presentato a Milano durante il congresso EUROPACECARDIOSTIM dove è stata discussa anche una ricerca che ha cercato di far chiarezza su altre possibili interferenze temute dai pazienti, come quelle delle linee elettriche ad alto voltaggio: un’indagine realizzata dal Montreal Heart Institute in Canada spiega che nella maggioranza dei pazienti con pacemaker passare in bicicletta o a piedi sotto ai cavi non costituisce un problema. Smartphone a distanza di sicurezza: lo studio prende le mosse dalla necessità di verificare se il limite di 15-20 cm fra il cellulare e il pacemaker, indicato dalle case di produzione e da enti regolatori come la FDA, abbia ancora una validità a dieci anni dagli studi su cui si basano queste indicazioni: «Le indagini sono state condotte con vecchie tipologie di telefoni. Gli smartphone arrivati sul mercato negli ultimi anni sono passati dalla tecnologia GMS a quelle UMTS e LTE, inoltre anche i dispositivi cardiaci sono molto cambiati. È quindi necessario capire se e come le soglie di sicurezza vadano cambiate». Per farlo Lennerz ha coinvolto 308 pazienti portatori di pacemaker o defibrillatore impiantabile e li ha esposti al campo elettromagnetico generato da tre diversi telefonini di nuova generazione, tenuti vicino al lato dell’impianto: i test sono stati condotti in tutte le normali condizioni d’uso, ad esempio con il cellulare che squilla nel taschino o durante una conversazione, e utilizzando la potenza massima di trasmissione oppure la frequenza di 50 Hertz, che è certamente in grado provocare interferenze. Durante gli oltre 3400 test i volontari sono stati sottoposti a un ecg per valutare la risposta cardiaca: l’interferenza si è verificata soltanto in un paziente con un defibrillatore compatibile con la risonanza magnetica, ma la prudenza spinge a riconsiderare i limiti, come spiega Lennerz. «L’eventualità di problemi è rara ma non impossibile, per cui meglio non tenere lo smartphone vicino al dispositivo. I momenti più critici si hanno quando il telefono squilla per una chiamata in entrata e quando si connette alla rete: il pacemaker o il defibrillatore possono interpretare le interferenze elettromagnetiche come un segnale cardiaco e ciò può portare a una pausa temporanea nel funzionamento del pacemaker, con il rischio di sincope, o a uno shock cardiaco inopportuno, se il defibrillatore interpreta l’interferenza come un’aritmia ventricolare». Sotto le linee ad alto voltaggio: Le interferenze sono invece un po’ più probabili, per quanto rare, se si transita o soprattutto si sosta sotto alle linee elettriche ad alto voltaggio. Il funzionamento può essere compromesso in casi particolari, ad es. se gli strumenti sono impostati su un elevato livello di sensibilità. «Si tratta di una minoranza di pazienti, ma certo è importante informarli. In generale chi porta un pacemaker o un defibrillatore non deve temere di passare accanto a linee ad alto voltaggio a piedi o in bicicletta, si dovrebbe però evitare di rimanere fermi al di sotto dei cavi. E’ consigliabile passare vicino ai piloni piuttosto che a metà fra l’uno e l’altro, perché al centro i fili elettrici tendono ad abbassarsi e il campo elettrico risulta maggiore». (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 685 PREVENZIONE E SALUTE IL FRITTO ALL’ITALIANA È PIÙ LEGGERO. ANCHE PER IL CUORE Se viene fritto, qualsiasi cibo diventa una prelibatezza, si sa: croccante e saporito, è una gioia per il palato. Un po’ meno per cuore e vasi. Come spiega una ricerca condotta su oltre 15 mila persone, dall’Università di Harvard, l’abitudine a mangiare il fritto aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, come lo scompenso cardiaco. Limitarsi a una volta la settimana La probabilità cresce del 18% in chi cede alla golosità da una a tre volte alla settimana, ma schizza del 68% se i fritti si portano in tavola tutti i giorni. A prima vista una “dose” da mangioni incorreggibili, in realtà non così difficile da raggiungere in vacanza, quando si allenta un po’ il controllo sulla dieta e le tentazioni si moltiplicano: un bel fritto di calamari e gamberi in riva al mare, la ciambella per merenda, un piatto di patatine per contorno alla sera ed ecco che in un solo giorno abbiamo già “sforato” le quantità consentite in una settimana. «Il grasso di cottura aumenta le calorie ingerite e quindi il girovita, che a sua volta fa salire pressione e colesterolo, favorendo, in ultima analisi, le malattie cardiovascolari — spiega l’autore dell’indagine, l’epidemiologo Luc Djousse —. La tendenza a esagerare con i fritti potrebbe però essere indice di una dieta in generale poco sana, vera responsabile dei danni al cuore; detto ciò, è comunque opportuno limitarne il consumo, lasciando che siano una piacevole eccezione non più di una volta a settimana, meglio ancora una o due al mese». Molto dipende da come e con che cosa si frigge Addio a patatine e olive all’ascolana, allora? Non per forza, fermo restando che si tratta di piatti da concedersi con parsimonia, una ricerca dell’Università Autonoma di Madrid su 40 mila spagnoli non conferma infatti il legame fra fritto e malattie di cuore, sottolineando che molto dipende da come e con che cosa si frigge. Perché un conto è un fritto bisunto e inserito in un’alimentazione zeppa di cibi troppo calorici, tutt’altro è quello “alla mediterranea”, tipico anche dell’Italia. «Friggere con olio d’oliva o di girasole, non riutilizzando l’olio per le cotture successive e impiegandone poco, rende il prodotto finale relativamente più salutare — osservano gli autori sulle pagine del British Medical Journal —. Inoltre, se il fritto è parte di una dieta bilanciata, il suo impatto su cuore e vasi è minore: tutto ciò può spiegare perché non si sia trovata una correlazione diretta fra consumo di fritto e malattie cardiovascolari». Insomma, se negli altri pasti non si sgarra, un fritto cucinato a regola d’arte si può gustare senza sensi di colpa. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 685 SCIENZA E SALUTE IL CARCINOMA GASTRICO NON FA PIÙ PAURA Una nuova classe di farmaci sta cambiando le prospettive di cura. I risultati presentati al World Congress on Gastrointestinal Cancer di Barcellona Negli ultimi 15 anni nessuna novità dal punto di vista terapeutico e una percentuale di sopravvivenza tra le più basse tra tutte le malattie oncologiche. Stiamo parlando del cancro allo stomaco, una neoplasia che colpisce oltre un milione di persone al mondo ogni anno. Ora però qualcosa comincia a muoversi e sul mercato si stanno affacciando i primi farmaci in grado di cambiare la storia della malattia. E’ questo il caso di RAMUCIRUMAB, una molecola capace di tagliare il rifornimento al tumore impedendogli così di crescere. Approvato dall’EMA il nuovo farmaco è ora in attesa del via libera da parte dell’AIFA. Poche novità negli ultimi anni : Come spiega il professor Stefano Cascinu -direttore della Clinica di Oncologia Medica all’Università Politecnica delle Marche, «Nonostante la diffusione non sia paragonabile a quella di altri big killer, il cancro dello stomaco è secondo per mortalità subito dopo quello al polmone. Quando la chirurgia non è più possibile e la malattia si comincia a diffondere la prima strategia utilizzata nel cancro dello stomaco è la chemioterapia. Un approccio che negli ultimi anni non ha dato purtroppo grandi risultati». Una prospettiva che oggi potrebbe però radicalmente cambiare grazie ad una nuova classe di farmaci capaci di TAGLIARE I RIFORNIMENTI PER agire direttamente sui rifornimenti che il tumore utilizza SCONFIGGERE IL TUMORE per accrescersi. Il capostipite è ramucirumab, un farmaco in grado di inibire direttamente l’angiogenesi, ovvero la formazione di nuovi vasi sanguigni che portano nutrimento alle cellule cancerose. Dai dati presentati al congresso è emerso che il farmaco in questione, somministrato in seconda linea, è stato capace di aumentare la sopravvivenza complessiva e la sopravvivenza senza progressione della malattia. Risultati importanti che uniti a quelli ottenuti in prima linea portano l’aspettativa di vita media attuale ad oltre 18 mesi, ben 12 in più rispetto a quando non erano disponibili farmaci efficaci. «In un campo come quello del carcinoma gastrico, in cui non si sono NON SOLO registrate significative evoluzioni dal punto di vista terapeutico, siamo ora in attesa di trasferire questi risultati – sino ad oggi limitati CARCINOMA GASTRICO ad importanti studi- nella pratica clinica quotidiana e dare modo a tutti i pazienti che tratteremo di avere un vantaggio di sopravvivenza mantenendo una buona qualità della vita» spiega l’esperto. Prospettive importanti che potrebbero forse in futuro riguardare anche altri tumori. Allo stato attuale infatti sono in corso studi clinici per verificarne l’efficacia dell’inibizione dell’angiogenesi anche per la mammella, il colon-retto, il fegato il polmone. «Il cancro va attaccato su più fronti. L’angiogenesi è uno di essi» conclude Cascinu. (Salute, La Stampa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 685 UN FARMACO ANTI-ACIDO PER COMBATTERE LA TUBERCOLOSI Inaspettata scoperta dei ricercatori dell’Ecole Polytechnique di Losanna: un comune farmaco per il reflusso è attivo contro il microrganismo che causa la malattia La notizia che non ti aspetti: un comune farmaco ampiamente utilizzato in tutto il mondo per combattere l’acidità di stomaco sembrerebbe essere efficace nel distruggere Mycobacterium tuberculosis, il microrganismo che causa la tubercolosi. I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista Nature Communications. La tubercolosi è una malattia delle vie aeree che può essere trasmessa da un individuo malato, tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Pochissimi bacilli bastano per propagare l’infezione anche se non necessariamente tutte le persone contagiate dai batteri si ammalano subito. Ad oggi, pur essendoci farmaci efficaci, si stanno selezionando ceppi batterici resistenti agli antibiotici utilizzati. CHE COS’E’ LA TUBERCOLOSI? Gli ultimi dati disponibili parlano di 1.5 milioni di morti all’anno e 9 milioni di contagi. Numeri preoccupanti che stanno spingendo i ricercatori ad individuare molecole capaci di combattere l’infezione. Per fare ciò gli scienziati svizzeri hanno messo a punto un sistema robotizzato per effettuare uno screening delle molecole già in commercio potenzialmente attive contro Mycobacterium tuberculosis. Attraverso questo sistema i ricercatori sono in grado di somministrare in laboratorio i “potenziali” farmaci anti-tubercolosi direttamente nelle cellule polmonari infette. TROVARE SUBITO FARMACI EFFICACI IL LANSOPRAZOLO SI E’ RIVELATO EFFICACE Testando centinaia di composti gli scienziati svizzeri hanno individuato nel lansoprazolo -un comune farmaco anti-acido largamente utilizzato- una molecola particolarmente attiva nel contrastare la crescita del microrganismo che causa la tubercolosi. In particolare il farmaco esplica il suo effetto tossico dopo essere stato convertito in un metabolita contenente zolfo. Testato anche contro altri microrganismi la molecola si è dimostrata selettiva solo nei confronti di Mycobacterium tuberculosis. Come spiega Stewart Cole, uno degli autori dello studio, «gli inibitori della pompa protonica sono sicuri e ampiamente venduti in tutto il mondo. I risultati ottenuti nei test ci fanno ben sperare». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 685 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2015. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento sono chiariti: requisiti per la partecipazione; importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: PSICOLOGO IN FARMACIA Da Settembre p.v. nelle farmacie di Napoli e provincia saranno promosse iniziative per il benessere psicologico e la piena salute bio-psico-sociale. Nel mese di Luglio sarà reso noto il “Calendario del Benessere psicologico” “Promuovere la salute per prevenire la malattia”. Storicamente la Farmacia ha rappresentato da sempre il luogo di preparazione e distribuzione di prodotti creati per alleviare e guarire ogni tipo di malattia o disagio. Nel corso dei secoli, è diventato un luogo dove rivolgere le istanze di guarigione per le persone di ogni età. Oggi la farmacia non rappresenta solo un distributore di medicinali, ma può essere considerata una “Casa della Salute”, intesa come la sintesi di tutte le misure utili per mantenersi sani ed efficienti: attinge dalla medicina popolare, dalle terapie non convenzionali come Omeopatia, Fitoterapia, Fiori di Bach e fa dell’ascolto delle persone un punto focale. In quest’ottica il progetto “Lo Psicologo in Farmacia” ha trovato un terreno fertile per realizzare nella Casa della Salute, un ascolto concreto di ogni tipo di malessere che non sempre può essere affrontato solo con il supporto farmacologico: “il disagio psichico”. Lo psicologo in Farmacia vuole accogliere e promuovere iniziative volte a divulgare la cultura del benessere psicologico. La sempre maggiore attenzione per la qualità della vita fa registrare una crescente richiesta di servizi volti al raggiungimento del benessere e della salute, dove per salute non si intende assenza di malattia, ma stato di equilibrio tra le componenti bio-psico-sociali. Il protocollo d’intesa con l’Ordine degli Psicologi della Campania nasce per la realizzazione de “Il Calendario per il Benessere Psicologico”, ovvero cicli di incontri informativi degli psicologi nelle farmacie della nostra provincia che aderiranno, quattro settimane durante l’anno, ciascuna dedicata ad un tema pregnante per la salute pubblica. Gli Ordini si faranno carico della pubblicità e delle attività divulgative delle iniziative. Ad ogni farmacia saranno distribuiti depliant informativi. L’ATTIVITÀ SARÀ COMPLETAMENTE GRATUITA PER I CITTADINI E PER LE FARMACIE CHE ADERIRANNO ALL’INIZIATIVA.